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Regole Tecniche Verticali

Capitolo V.2 Aree a Rischio per


Atmosfere Esplosive

Ministero dell’Interno
Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
Direzione Centrale per la Prevenzione e la Sicurezza Tecnica
Regole Tecniche Verticali
Aree a Rischio per Atmosfere
Esplosive
Rappresenta uno strumento di progettazione specifico, per questo motivo
è stato inserito nelle regole tecniche verticali;

Visto che nelle attività possono essere presenti molte aree a rischio per la
possibile formazione di atmosfere esplosive e per la contemporanea
presenza di inneschi efficaci, questa regola tecnica è stata sviluppata per
essere a “servizio” di tutte le attività soggette alle visite ed ai controlli del
CNVVF che presentano aree a rischio per la presenza di atmosfere
esplosive.

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Regole Tecniche Verticali
Aree a Rischio per Atmosfere
Esplosive
Nel Decreto in procedura di informazione EU, sono state già elencate le
prime attività soggette dove si (potrebbe) applica(re) il nuovo codice di
prevenzione incendi:
N. Attività Denominazione Rischio Espl.
Officine e laboratori con saldatura e taglio dei metalli utiliz-
zanti gas infiammabili e/o comburenti, con oltre 5 addetti
9 alla mansione specifica di saldatura o taglio.
SI

14 Officine o laboratori per la verniciatura con vernici SI


infiamma-bili e/o combustibili con oltre 5 addetti.

27 Mulini per cereali ed altre macinazioni con potenzialità gior- SI


naliera superiore a 20.000 kg; depositi di cereali e di altre
macinazioni con quantitativi in massa superiori a 50.000 kg.

28 Impianti per l'essiccazione di cereali e di vegetali in genere SI


con depositi di prodotto essiccato con quantitativi in massa
superiori a 50.000 kg

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Regole Tecniche Verticali
Aree a Rischio per Atmosfere
Esplosive
N. Attività Denominazione Rischio Espl.
29 Stabilimenti ove si producono surrogati del caffè SI
30 Zuccherifici e raffinerie dello zucchero SI
... DA 31 Pastifici e/o riserie con produzione giornaliera superiore a 50.000 kg, SINO SI
A:

40 Stabilimenti ed impianti per la preparazione del crine SI


vegetale, della trebbia e simili, lavorazione della paglia,
dello sparto e simili, lavorazione del sughero, con
quantitativi in massa in lavorazione o in deposito superiori a
5.000 kg

51 Stabilimenti siderurgici e per la produzione di altri metalli SI


con oltre 5 addetti; attività comportanti lavorazioni a caldo di
me-talli, con oltre 5 addetti, ad esclusione dei laboratori
artigiani di oreficeria ed argenteria fino a 25 addetti.

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Aree a Rischio per Atmosfere
Esplosive
N. Attività Denominazione Rischio Espl.
Officine per la riparazione di:
53 - veicoli a motore, rimorchi per autoveicoli e
carrozzerie, di superficie coperta superiore a SI
300 m2;
- materiale rotabile ferroviario, tramviario e di
aeromobili, di superficie coperta superiore a
1.000 m2;

76 Tipografie, litografie, stampa in offset ed SI


attività similari con oltre cinque addetti.

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Aree a Rischio per Atmosfere
Esplosive

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NIENTE DI
STRAVOLGENTE O
NUOVO:
RIORGANIZZATE LE
“FASI” PER UNA
CORRETTA
VALUTAZIONE DEL
RISCHIO DI
ESPLOSIONE

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SI AMMETTE
L'UTILIZZO DI
CODICI DI
CALCOLO
RICONOSCIUTI PER
LA SUDDIVISIONE
IN ZONE

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STESURA DI UNA
PROCEDURA
GUIDATA PER LA
VALUTAZIONE DEI
DANNI DOVUTI
ALLE ESPLOSIONI

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VALUTARE SE DA
ESPLOSIONE PUO'
SCATURIRE UN
INCENDIO E
VICEVERSA;

SI RICONOSCE
L'IMPIEGO DI
CODICI DI
CALCOLO PER LA
DETERMINAZIONE
DELLE
SOVRAPPRESSIONI

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RIORGANIZZA GLI
ELEMENTI
PRESENTI NELLA
DIRETTIVA
SOCIALE ATEX E
RIPRESI NEL TU
81/08

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IL RISCHIO VITA E' e


RIMANE SEMPRE
L'ELEMENTO
CARDINE DELLE
STRATEGIE DI
SICUREZZA.

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NOVITA'....O COSA
GIA' NOTA....

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