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GLI EFFETTI BIOLOGICI

DELLE ONDE ELETTROMAGNETICHE:

Le onde elettromagnetiche
Le onde elettromagnetiche pervadono invisibilmente il nostro ambiente. Non
ne abbiamo coscienza, ma siamo continuamente immersi in un “bagno” di
energia elettromagnetica che attraversa il nostro corpo, ogni attimo della
nostra vita.
Sulla base della loro capacità di ionizzare, queste onde possono rompere i
legami chimici di molecole del nostro corpo e/o dar luogo alla formazione in
esso di molecole molto reattive dal punto di vista biochimico, che a loro volta
possono causare danni rilevanti al sistema biologico. L’effetto di queste
radiazioni può essere letale: possono arrivare a distruggere la struttura a
doppia elica del DNA e indurre quindi errori di replicazione cellulare che
inducono l’insorgenza di tumori. Questo genere di effetto è così forte che è
possibile trovare una correlazione quasi deterministica fra il grado di
esposizione a questo tipo di radiazioni e la probabilità di insorgenza di
tumori di vario genere.

Tutto ciò che possiede una carica elettrica (cellulari, computer, lavagne
interattive, televisioni, frigoriferi, forni ...) sviluppa intorno a se stesso un campo
elettrico e una campo magnetico che insieme costituiscono un campo
elettromagnetico.
Il campo elettromagnetico si propaga nello spazio sotto forma di onde
elettromagnetiche, non visibili, come le creste che si formano quando gettiamo
un sasso nell'acqua. La lunghezza d'onda è la distanza tra due creste
consecutive, mentre la frequenza è la quantità di onde che passano in un
secondo. Più è alta la frequenza più è potente l'onda. Vengono definite
ionizzanti le onde più pericolose e non ionizzanti quelle meno pericolose. Le
radiazioni ionizzanti sono talmente potenti da modificare gli atomi nel nostro
corpo, quindi si parla di mutazioni genetiche che causano il cancro. Vi ricordate
che tutti gli apparecchi elettronici emettono queste radiazioni? Le onde dei
cellulari, quando si telefona, riscaldano gran parte del viso poiché vi sono a
stretto contatto. Inoltre queste onde fanno consumare gran parte del glucosio al
nostro cervello, lo stesso glucosio che nutre il cervello per farci imparare. Ciò
non è un bene e se usato troppo a lungo per tanto tempo può essere la causa di
un cancro alla mascella.
Quando si sta molto vicino agli schermi le onde elettromagnetiche aumentano il
calore del cristallino ( una parte dell'occhio) che non potendo abbassare la
propria temperatura, visto che nell'occhio non ci sono vasi sanguigni, diventa
opaco causando la cecità. per evitare ciò basta non essere sempre incollati col
viso su un video o attaccati indissolubilmente al proprio smartphone.
• Frequenze estremamente basse: sono i campi elettromagnetici che
troviamo nei pressi degli elettrodomestici o dei cavi elettrici nei nostri
ambienti di lavoro o nelle nostre case, oppure vicino ai cavi dell’alta tensione.
Queste frequenze riescono ad indurre nel nostro organismo delle piccole
correnti elettriche che possono “sommarsi” a quelle già naturalmente
presenti, causando soprattutto irritazione nervosa e muscolare: ma tutto
questo è significativo solo in presenza di forti intensità di campo, che
raramente si verificano nelle nostre case o nei nostri luoghi di lavoro;

• Radiofrequenze e microonde: sono i campi che abbiamo imparato a


conoscere e utilizzare soprattutto nella telefonia mobile o anche a livello
domestico (forni a microonde). Per queste frequenze, (e sempre in presenza
di forti intensità di campo) predominano gli effetti cosiddetti termici, ossia il
riscaldamento dei tessuti corporei.
Siccome il riscaldamento dei tessuti è un effetto oggettivo e al di sopra di una
certa soglia esso provoca danni molto seri, se si vuole evitare il danno
biologico, occorre restare sotto la soglia critica.

Gli effetti sulla salute umana delle radiazioni ad alta frequenza

Riguardo agli effetti sanitari dei campi elettromagnetici in generale si


distingue tra effetti “termici” e “non termici”.

Gli effetti termici


Gli effetti dei campi (non ionizzanti) ad alta frequenza sono legati
all’assorbimento e alla dissipazione nel tessuto dell’energia elettromagnetica
in calore, con ovvio aumento di temperatura dello stesso. Tipicamente si
tratta di esposizioni brevi ma intense (si pensi ad una telefonata al cellulare, o
al riscaldamento del cibo in un forno a microonde)..

Gli effetti “non termici”


Oltre agli effetti termici, le radiazioni elettromagnetiche determinano
nell’uomo degli effetti biologici associati a valori di S.A.R. molto più bassi, e
che non si spiegano con il solo riscaldamento dei tessuti. Si tratta normalmente
di esposizioni di lunga durata però di bassa intensità.
La ricerca non ha ancora certezze da darci sugli effetti di questo tipo di
radiazioni sulla nostra salute.

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