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Traformatore
Parte 2
mario.cacciato@dieei.unict.it
giacomo.scelba@dieei.unict.it
Trasformatore Reale
Regime Sinusoidale
Di seguito analizzeremo il modello circuitale del trasformatore in regime sinusoidale,
dato che quest’ultimo è quello in cui di norma opera questa macchina elettrica.
In particolare supponiamo di alimentare il trasformatore con una tensione al primario
pari a:
v1 2V1 coset
Sullo stesso avvolgimento scorrerà una corrente la cui ampiezza e fase sono legate ai
parametri della macchina ed al tipo di carico applicato al secondario.
i1 2 I1 cose t 1
Rispetto allo studio precedente adesso consideriamo il verso opposto per la corrente
i2, dato che la corrente è uscente dal secondario quando su quest’ultimo è applicato
un carico. m
i1 i2
N1i1 N 2i2 N2
m m1 m 2 N1
m
Flusso
Magnetizzante
Trasformatore Reale
Regime Sinusoidale
Anche la tensione e corrente sul secondario saranno grandezze sinusoidali con la
stessa pulsazione angolare.
i2 2 I 2 coset 2
m2
I1 I2
m1
V1 E1 E2 V2
N1 I1 N 2 I 2
m m1 m 2
m
Trasformatore Reale
Regime Sinusoidale
Le equazioni di tensione e di flusso in regime sinusoidale sono:
V1 R1 I1 je 1
1 Ll1 I1 Lm1 I1 L12 I 2
V2 R2 I 2 je 2
2 Ll 2 I 2 Lm 2 I 2 L21 I1
Se inseriamo le equazioni dei flussi in quelle delle tensioni otteniamo:
V1 R1 I1 je Ll1 I1 Lm1 I1 L12 I 2
V2 R2 I 2 je Ll 2 I 2 Lm 2 I 2 L21 I1
V1 R1 I1 je Ll1 I1 je Lm1 I1 L12 I 2
2
V R '
2 I 2 je Ll 2 I 2 je L21 I 1 Lm 2 I 2
Regime Sinusoidale
V1 R1 I1 je Ll1 I1 je Lm1 I1 L12 I 2
V2 R2 I 2 je Ll 2 I 2 je L21 I1 Lm 2 I 2
Osserviamo che:
N12 N1 N 2 N1 I1 N 2 I 2
Lm1 I1 L12 I 2 I1 I 2 N1
m m m
N1 N 2 N 22 N1 I1 N 2 I 2
L21 I1 Lm 2 I 2 I1 I 2 N 2
m m m
Il termine dentro parentesi rappresenta il flusso magnetizzante del trasformatore:
N2
N1 I1 I 2
m m1 m 2
N1 I 1 N 2 I 2
N1 N1 I1 I 2'
N1 I10
m m m m
Questo è un flusso elementare che moltiplicato per il numero di spire equivalenti di
ciascun avvolgimento fornisce i flussi totali concatenati con gli stessi.
Regime Sinusoidale
N2
N1 I1 I 2
m m1 m 2 N 1
N I
1 1 I'
2
N1 I10
m m m
V1 E1 jXm1 E2 V2
jXm2
E1 e E 2 hanno la stessa direzione e stesso verso e sono ruotate di 90° rispetto al flusso
magnetizzante; differiscono solo nel modulo ed il loro rapporto è pari al rapporto di
trasformazione:
E1 N 1
t
E2 N 2
Regime Sinusoidale
Funzionamento a vuoto (I2=0)
I1 R1 jXl1 X12=X21 I2 0
V1 E1 E2 V2
jXm1 jXm2
Dato che non scorre corrente sul secondario la f.m.m. applicata è solo quella del
primario ed il flusso magnetizzante è dato da: NI
m m1 1 10
m
Le f.e.m. sono: E1 je N 1 m1
Si nota che la tensione che misuro al
E2 je N 2 m1 secondario a vuoto V20 è pari alla f.e.m. E2 :
V1 E1 jXm1 E2 V20
jXm2
V1 V1
In un trasformatore reale si definisce rapporto di trasformazione: t
'
V20 E 2
Il parametro t’ viene determinato esclusivamente in condizioni di vuoto. Questo
parametro si avvicina la rapporto spire ed è solitamente indicato nei dati di targa
della macchina.
Regime Sinusoidale
Funzionamento a vuoto (I2=0)
I10
Regime Sinusoidale
Flusso Magnetizzante
N2
N1 I 1 I 2
m m1 m 2
N1 I 1 N 2 I 2
N 1 N
I I '
1 1 2 N1 I10
m m m m
A vuoto manca una delle componenti del flusso magnetizzante : I10 I1 I 2' I1
N 1 I1 N 1 I10
m m1
m m
In linea di principio il flusso magnetizzante dovrebbe quindi cambiare dalla
condizione di vuoto a quella di carico, perché cambia la f.m.m. generata.
I1 I10 I 2'
Da vuoto a carico la corrente nel primario aumenta a causa della corrente che scorre
sull’avvolgimento secondario.
Regime Sinusoidale
Flusso Magnetizzante a vuoto
Nella realtà la variazione di flusso magnetizzante da vuoto a carico è minima perché
la corrente I10 rimane pressoché costante nelle normali condizioni operative della
macchina. Quest’ultima condizione risulta possibile dato che le cadute di tensione
sui parametri circuitali R1 e Xl1 in un trasformatore di qualità sono normalmente
molto contenute. Quindi:
V1 E1
I1 R1 jXl1 I2 0
X X X12=X21
V1 E1 jXm1 E2 V20
jXm2
V1 E1
I1 R1 jXl1 I1
X X
V1 E1 jXm1 V1 E1 jXm1
Regime Sinusoidale
Flusso Magnetizzante a carico
V1 E1
I1 X12=X21 jXl2 R2 I2
V1 E1 jXm1 E2 V2
jXm2
I 10
V1 E1 jXm1 V2' V2
E2 V2 R2 je Ll 2 I 2
I2
N1 : N2= t
I1 R1 jXl1 I '
2
jXl2 R2 I 2
I 10
Ia Im
V1 E2
E1 jXm1 V2
RFe
Regime Sinusoidale
Diagramma Vettoriale
jXl1 '
N1 : N2= t
jXl2 R2 I 2
I2
I1 R1 I 2
I 10
Ia Im
V1 I10
E1 jXm1 E2 V2 Ia
RFe
Im
Regime Sinusoidale
Diagramma Vettoriale
jXl1 '
N1 : N2= t
jXl2 R2 I 2
I2
I1 R1 I 2
I 10
Ia Im
V1 I10
E1 jXm1 E2 V2 Ia
RFe
Im
Regime Sinusoidale
Circuiti Equivalenti Semplificati
V1
V2'
Regime Sinusoidale
Circuiti Equivalenti Semplificati
V1
V2'
Regime Sinusoidale
Non linearità – correnti magnetizzanti
La corrente magnetizzante Im che circola nel trasformatore durante il normale
funzionamento (Im I10) non è perfettamente sinusoidale, normalmente si riscontra la
presenza di altre armoniche (3° armonica). La causa risiede nella non linearità della
curva B-H (fenomeno di saturazione magnetica) del materiale ferromagnetico.
t N1Im (µ H)
Im
t
Regime Sinusoidale
Non linearità – correnti magnetizzanti
Sulla macchina è applicata la tensione sinusoidale v(t) a cui corrisponde un flusso
(t), variabile anch’esso sinusoidalmente. A partire dall’andamento temporale del
flusso, la corrente magnetizzante Im si ottiene dalla curva di magnetizzazione del
materiale ferromagnetico.
t N1Im (µ H)
Im
t
Regime Sinusoidale
Non linearità – correnti magnetizzanti
Regime Sinusoidale
Non linearità – correnti magnetizzanti
La distorsione armonica della corrente magnetizzante dipende dal tipo di legame -
Im della curva di magnetizzazione del materiale ferromagnetico.
Isteresi Magnetica
v(t), (t)
(t) v(t)
(Im)
t Im
2
Im
Im_max
t
Regime Sinusoidale
Dati di Targa del Trasformatore
Regime Sinusoidale
Dati di Targa del Trasformatore
Potenza Nominale
Con potenza nominale del trasformatore si indica la potenza apparente nominale resa
al secondario. Tale grandezza si calcola:
Frequenza nominale
È la frequenza della terna di tensione applicata al trasformatore.
fn = 50 Hz in Europa.
fn = 60 Hz negli USA.
Rapporto di trasformazione
V1n
Coincide con il rapporto tra le tensioni nominali degli avvolgimenti del
primario e quelle nominali degli avvolgimenti di secondario, con
t
V20
quest’ultimo a vuoto.
Regime Sinusoidale
Dati di Targa del Trasformatore
Pccn Qccn
V1
Accn R1 R2' I12n j X l1 X l' 2 I12n
Z cc Z12 Z 2'2
Regime Sinusoidale
Dati di Targa del Trasformatore
Servizio
Servizio continuo (S1): Funzionamento a carico costante di durata sufficiente al
raggiungimento dell’equilibrio termico.
Tr
riscaldamento
T t Tr 1 e t t
t
Regime Sinusoidale
Dati di Targa del Trasformatore
Servizio
Servizio di durata limitata (S2): Funzionamento a carico costante per un periodo di
tempo determinato, inferiore a quello richiesto per raggiungere l’equilibrio termico,
seguito da un periodo di riposo sufficiente a ristabilire l’uguaglianza fra la
temperatura della macchina e quella del fluido di raffreddamento.
T
Tr
Tmax
t t1 t
Regime Sinusoidale
Dati di Targa del Trasformatore
Servizio
Servizio di durata limitata (S2): In questo caso la temperatura della macchina non raggiunge
mai un valore stazionario, ma si mantiene sempre al di sotto del valore di regime termico. Se ad
una macchina costruita per funzionare in servizio S1, si applicano le condizioni del servizio S2
con uno stesso carico, la macchina raggiungerà certamente una temperatura inferiore a quella di
regime prevista nel servizio S1, in base a cui sono stati scelti i suoi isolanti; essa risulterà
pertanto sottoutilizzata. In questo caso è possibile attribuire a questa stessa macchina una
potenza nominale superiore, limitatamente al servizio S2; essa cioè, nel funzionamento di
durata limitata, sarà in grado di alimentare carichi superiori a quelli previsti per il servizio
continuo, senza danneggiare il suo sistema di isolamento.
T
Tr
Tmax
t t1 t
Regime Sinusoidale
Dati di Targa del Trasformatore
Servizio
Servizio intermittente (S3): Sequenza di cicli di funzionamento identici, ciascuno
comprendente un periodo di funzionamento a carico costante e un periodo di riposo.
In questo servizio il ciclo è tale che la corrente di avviamento non influenza la
sovratemperatura in maniera significativa.
t1 t2
t
tc = t1 + t2
Regime Sinusoidale
Dati di Targa del Trasformatore
Servizio
Servizio intermittente (S3): Anche in questo caso la macchina non funziona in modo
continuativo. A differenza del caso precedente, l’intermittenza fa sì che non
necessariamente la temperatura scenda durante la fase di riposo al valore della temperatura
dei refrigeranti. Valgono inoltre le stesse considerazioni del caso precedente per quanto
riguarda un possibile incremento di potenza rispetto al caso S1.
Rapporto di intermittenza
t1 t1
Rint 100 100
t1 t2 t1 t 2 tc
t
tc = t1 + t2
Trasformatore Trifase
COLLEGAMENTI DELLE FASI
Collegamento Collegamento
a stella a triangolo
Collegamento a Stella: gli avvolgimenti Collegamento a Triangolo: la fine di un
hanno un morsetto in comune O (centro avvolgimento è connesso con l'inizio del
stella). Si rendono così disponibili due successivo. Il collegamento a triangolo rende
valori di tensione: La tensione disponibile un solo valore di tensione, quello
concatenata, tra due morsetti (ad es. A-B), della tensione concatenata.
e la tensione di fase tra uno dei morsetti ed
il centro stella (ad es. A-O).
Trasformatore Trifase
COLLEGAMENTI DELLE FASI
P1 P1 P1
P1
F1
P2 P2 P2 P2
F2
Collegamento
a zig-zag
Tipo di collegamento:
Nel caso di trasformatore trifase bisogna specificare il collegamento delle due terne di
avvolgimenti, cioè se gli avvolgimenti sono collegati a stella, a triangolo oppure a zigzag.
Normalmente si indicano con le lettere maiuscole, Y, D e Z, i collegamenti a stella , a
triangolo e zig-zag per il primario, mentre con le lettere minuscole, d, y, z, per il
secondario.
A queste due lettere segue un numero intero (gruppo o indice orario) che indica
convenzionalmente lo [sfasamento in gradi / 30°] della tensione concatenata secondaria
rispetto alla corrispondente primaria. Quest’ultimo valore è legato ai collegamenti degli
avvolgimenti ed assume solo numeri interi compresi tra 0 e 11.
Il rapporto di trasformazione di un trasformatore trifase (t′) viene definito come il
rapporto tra il valore efficace delle tensioni concatenate corrispondenti alle coppie di
morsetti omologhi primari e secondari, relativo al funzionamento a vuoto del
trasformatore:
VAB
t
'
Vab
Il rapporto di trasformazione dipende dal collegamento delle fasi primarie e secondarie
Trasformatore Trifase
GRUPPO E INDICE ORARIO
8 4
7 5
6
Trasformatore Trifase
GRUPPO E INDICE ORARIO
9 g 3
8 4
7 5
6
Trasformatore Trifase
GRUPPO E INDICE ORARIO
Gruppo Yy0:
j
V AB 3V Ae 6
C B A
Primario
j
Vab 3Va e 6
A
VA
a
VA g 0
c b a Va
VAB N1
Secondario
Vab N 2
Va c b
C B
Trasformatore Trifase
GRUPPO E INDICE ORARIO
Gruppo Yy6:
C B A
g 180
Primario
A
VA
VA VAB N1
b c 180° Vab N 2
-Va
Va
C a B
Secondario
Inversione principio e fine
c b a dell’avvolgimento secondario.
Trasformatore Trifase
GRUPPO E INDICE ORARIO
C B A Gruppo Yd11:
Primario
A
Va
VA 120°
VA -Vb 60° Vb
a
330°
c b Vab a Vc
Secondario
-Va b
C
c
B g 330
j j
V AB 3V A e 6 3V A e 6 N1 j
3 e 6
V ab Vb j N2
Va e 3
Trasformatore Trifase
GRUPPO E INDICE ORARIO
Trasformatore Trifase
GRUPPO E INDICE ORARIO
Regime Sinusoidale
TRASFORMATORE
Lo sfasamento tra la tensione primaria e quella secondaria del trasformatore
può essere modificata cambiando principio e fine degli avvolgimenti:
Sfasamento nullo
p
P
e2
e1
f
F
Sfasamento di 180º
f
P
e2
e1
p
F
Regime Sinusoidale
Circuito per identificare le polarità nel
trasformatore monofase
Per identificare i morsetti omonimi del trasformatore monofase si può adottare il test
riportato in figura. Si alimenta il circuito primario a vuoto dopo aver collegano in comune i
terminali Bb. Con un voltmetro si misura la tensione ai capi degli altri due terminali del
trasformatore Aa.
A a A a
V1 V2 V1 V2
B b B b
A a A a
V1 V2 V1 V2
B b B b
Rapporto di Trasformazione:
La macchina si alimenta a tensione nominale e si misura il rapporto tra la
tensione di fase o concatenata al primario e la corrispondente tensione
misurata al secondario, con quest’ultimo a vuoto.
V1n
t '
V20
Regime Sinusoidale
Identificazione dei Parametri in un Trasformatore
Prova a vuoto:
Ha lo scopo di permettere la determinazione delle perdite nel ferro, il valore
della corrente a vuoto ed i parametri trasversali del circuito equivalente.
V1cc V2' 0
I 1n Rcc jXcc
Dalla misura della potenza Pcc, della tensione V1cc e della corrente I1n è possibile
determinare cc e quindi calcolare la potenza reattiva Qcc scambiata tra la
macchina e la sorgente di alimentazione.
I 1n R1cc jX1cc
Qcc V1cc I1n sin cc
e quindi Xcc : V2' 0
V1cc
Qcc
X 1cc 2
I1n
Regime Sinusoidale
Identificazione dei Parametri in un Trasformatore
Prova in cortocircuito:
Per convenzione si suppone che le due reattanza di dispersione siano uguali:
2
X l' 21
Ll 2
2f e t
Regime Sinusoidale
Identificazione dei Parametri in un Trasformatore
Prova in cortocircuito:
Se definiamo Z1cc l’impedenza vista dal primario con il secondario in
cortocircuito:
Z1cc R1 R2' j X 1 X 2' R1cc jX1cc
Z1cc R1 R2' j X 1 X 2' R1 t 2 R2 j X 1 t 2 X 2
21 2 1
t 2 R1 R2 jt 2 X 1 X 2 t 2 R R jt X
"
1 2
2 "
1
X 2 t 2 Z 2 cc
t t
Regime Sinusoidale
Identificazione dei Parametri in un Trasformatore
Prova in cortocircuito:
Z1cc R1 R2' j X 1 X 2' R1 t 2 R2 j X 1 t 2 X 2
1
2 2 1
t 2 R1 R2 jt 2 X 1 X 2 t 2 R R jt X
"
1 2
2 "
1
X 2 t 2 Z 2 cc
t t
Z 1cc Z 2 cc
I 1n R1cc jX1cc I 2n R2cc jX2cc
con Pe Pu PJ 1 PJ 2 PFe
Le perdite di potenza attiva sono legate alle resistenze degli avvolgimenti (PJ) e alle
perdite nel ferro (PFe).
PFe
Pe Pu
Regime Sinusoidale
Bilancio Energetico
Perdite: PJ 1 R1 I12 - perdite per effetto Joule al primario
PFe
Pe Pu
Regime Sinusoidale
Bilancio Energetico
La potenza reattiva entrante nel trasformatore monofase è : Qe V1 I1 sin1
La potenza reattiva uscente invece è data da: Qu V2 I 2 sin 2
con Qe Qu Ql1 Ql 2 Qm
Anche in questo caso avremo una quota di potenza reattiva associata al flusso
disperso (jXl1 e jXl2) e una quota più importante associata al flusso magnetizzante
(jXm1 , jXm2 , jXl12 , jXl21).
Qe Qu
Regime Sinusoidale
Bilancio Energetico
E12
Qm X I 2
m1 m
- potenza magnetizzante richiesta per creare il flusso principale
X m1
Qe Qu
Regime Sinusoidale
Rendimento del Trasformatore
Pu
Pe
Pu Pu V2 I 2 cos 2
c
Pe Pu PFe PCu V2 I 2 cos 2 PFe PCu
Le perdite per isteresi e correnti parassite PFe si possono considerare con buona
approssimazione indipendenti dalle condizioni di carico e quindi da I2, I1.
Cos(2) =1
Cos(2) =0.8
c Cos(2) =0.6
I2 I2n
Regime Sinusoidale
Rendimento del Trasformatore
Graficando il rendimento c in funzione delle condizioni di carico e quindi di I2 (che
potrebbe non essere quella nominale) si nota che il massimo rendimento non
corrisponde alle condizioni operative nominali.
V2 I 2ni cos 2
c
V2 I 2ni cos 2 PFen PCun i 2
Con PCun si definiscono le perdite di tipo Joule complessive in condizioni nominali
che coincidono con la potenza attiva assorbita dalla macchina nella prova in corto
circuito:
Pccn Rcc I 2n
2
Regime Sinusoidale
Rendimento del Trasformatore
Se il rendimento viene valutato a tensione nominale V2=V2n si ha:
An cos 2
c
An cos 2 PFen PCun i
1
i
An è la potenza apparente nominale del trasformatore, che è indicata sui dati di
targa del trasformatore stesso.
1 PFen
P PCun 0 i
2 Fen
i PCun
Regime Sinusoidale
Rendimento del Trasformatore
Perdite Addizionali:
PEI
An P erdite
An
Inoltre vengono definite:
«perdita a carico» (Pk): la potenza attiva relativa ad una coppia di avvolgimenti,
assorbita alla frequenza nominale e alla temperatura di riferimento, quando la
corrente nominale (corrente di presa) passa attraverso un terminale o terminali di
linea di uno degli avvolgimenti e i terminali dell'altro avvolgimento sono in
cortocircuito, mentre gli altri avvolgimenti, se esistenti, sono a circuito aperto;
Regime Sinusoidale
Rendimento del Trasformatore
V V20 V2
V V20 V2 V20 V2 R2 cc I 2 jX 2 cc I 2
Z 2 cc Carico
ohmico-
I1 N2 : N1= 1/t I''1 R''1 jX''l1 jXl2 R2 I 2 induttivo
V V20 V2 V20 V2 R2 cc I 2 jX 2 cc I 2
jX2ccI2
V2
2
I2 R2cc I 2
Nella rappresentazione grafica che vedete sono state volutamente amplificate le cadute
di tensione sulla Z2cc per migliorare la leggibilità del grafico.
Regime Sinusoidale
Variazione di tensione da vuoto a carico:
Caduta di Tensione Industriale
Il triangolo che vede coinvolte le cadute di tensione dei parametri longitudinali della
macchina viene identificato come triangolo delle impedenze.
Z 2 cc I 2 R2 cc I 2 jX 2 cc I 2 V20
Z2cc I 2 jX2ccI2
jX2ccI2
V2
2 R2cc I 2
I2 R2cc I 2
Z2ccI2n
Se in particolare I2=I2n ottengo un triangolo caratteristico
cc jX2cc I2n
del trasformatore detto triangolo di Kapp.
R2cc I2n
Regime Sinusoidale
Variazione di tensione da vuoto a carico:
Caduta di Tensione Industriale
Il triangolo ricavato in queste condizioni operative permette
Z2ccI2n
di relazionare anche le cadute di tensione dei diversi
elementi circuitali rispetto alla v2cc:
cc jX2cc I2n
R2cc I2n
Z 2 cc I 2 n R2 cc I 2 n X 2 cc I 2 n
j La tensione nominale al secondario V2n
V20 V20 V20 coincide con quella a vuoto V20.
R2 cc I 2 n vcc
v rcc Componente resistiva della tensione di cortocircuito
V20 cc v
xcc
v xcc
X 2 cc I 2 n Componente reattiva della tensione di cortocircuito vrcc
V20
Regime Sinusoidale
Variazione di tensione da vuoto a carico:
Caduta di Tensione Industriale
Per valutare V correttamente consideriamo il triangolo OAB ed esprimiamo la V20 in
funzione di V2 e I2:
V20
OB OH HB V2 cos 2 R2 cc I 2 n A
AB BK KA V2 sin 2 X 2 cc I 2 n
V2 jX2ccI2
O
2
R2cc I 2 K
I2
V
cos
2
2 H
B
V2 sin2
Regime Sinusoidale
Variazione di tensione da vuoto a carico:
Caduta di Tensione Industriale
Per valutare V correttamente consideriamo il triangolo OAB ed esprimiamo la V20 in
funzione di V2 e I2:
V20
OB OH HB V2 cos 2 R2 cc I 2 n A
AB BK KA V2 sin 2 X 2 cc I 2 n
V20 V2 cos 2 R2cc I 2n
O
2
V2 sinV22 X 2 cc I cc 2
jX2
2I
2n
2
R2cc I 2 K
I2
V
cos
2
2 H
B
V2 sin2
Regime Sinusoidale
Variazione di tensione da vuoto a carico:
Caduta di Tensione Industriale
Il precedente risultato consente di valutare V con buona precisione per qualunque
condizione di carico.
Quindi:
V20
V V20 V2 OK OB BH
jX2ccI2 2
O
f V2 B F
2 HK
I2 R2cc I 2
C
Regime Sinusoidale
Variazione di tensione da vuoto a carico:
Caduta di Tensione Industriale
ma V BH BF FH R2cc I 2 cos2 X 2cc I 2 sin2
proiezione di BC su V2 proiezione di FH su V2
I2
Si introduca il fattore di carico i: i
I 2n
O
f V2 B F
2 HK
I2 R2cc I 2
C
Regime Sinusoidale
Variazione di tensione da vuoto a carico:
Caduta di Tensione Industriale
Si fa notare che hanno influenza sia l’impedenza serie dell’avvolgimento primario che
quella del secondario: il loro contributo è circa uguale. E’ differente, invece, il
contributo della resistenza da quello della reattanza.
Regime Sinusoidale
Variazione di tensione da vuoto a carico:
Caduta di Tensione Industriale
v i vrcc cos 2 v xcc sin2
Carico ohmico-induttivo: 0 2 3
2 vcc (%)
2
Carico ohmico-capacitivo: 2 0 vrcc (%)
2 1
0
vxcc (%)
Due o più trasformatori funzionano in parallelo quando sono alimentati dalla stessa
rete primaria ed erogano potenza sullo stesso carico.
Nell’utilizzo dell’energia elettrica può spesso accadere che si debbano disporre in
parallelo più trasformatori per alimentare l’utenza elettrica. Questa esigenza può avere
diverse origini:
t A' t B' A B
Linea di
Ovviamente non vale il viceversa: in Ingresso
quanto i due rapporti di trasformazione
possono essere uguali ma per valori di
tensioni di ingresso/uscita diversi.
Regime Sinusoidale
Funzionamento in Parallelo di Trasformatori
La terza condizione imposta dalle norme prevede che i due trasformatori siano collegati
attraverso i loro morsetti omologhi. Nel caso in cui questa condizione non viene
rispettata, ai secondari dei trasformatori avremo un’elevata corrente di ricircolo che
può danneggiare le macchine se non opportunamente protette.
Polarità errata
A1 B1 A2 B2
Regime Sinusoidale
Funzionamento in Parallelo di Trasformatori
Collegamento TA
Primario
Secondario
Strumento con
impedenza interna
molto bassa Z0.
Caratteristiche Nominali:
La corrente primaria nominale è quella a cui sono riferiti gli errori di rapporto
e di fase e i limiti di sovratemperatura ammessi. Si assegnano normalmente
valori interi (ad esempio 10A, 20A, 100A, 500A, 1000A, 5000A).
La corrente secondaria nominale viene scelta in relazione alle caratteristiche
delle apparecchiature da alimentare e sono normalizzati i valori di 5A, 2A, 1A (il
valore piu frequentemente usato è 5 A).
Regime Sinusoidale
TA e TV
Collegamento TV
Secondario
Primario
Strumento con
impedenza interna
molto alta Z.
Caratteristiche Nominali:
La tensione primaria nominale è quella a cui sono riferiti gli errori di rapporto
e di fase e i limiti di sovratemperatura ammessi. Si assegnano normalmente
valori interi, corrispondenti alle tensioni nominali delle reti, divisi per √3,
quando i TV sono progettati per essere inseriti tra fase e terra (ad esempio,
1000V, 20000V, 100000/√3V, 400000/√ 3V.)
La tensione secondaria nominale viene scelta in relazione alle caratteristiche
delle apparecchiature da alimentare e sono normalizzati i valori di 100V, 100/√
3V, 100/3V a seconda del tipo di applicazione.
Regime Sinusoidale
TA
Regime Sinusoidale
TA
Regime Sinusoidale
TV
Regime Sinusoidale
TV
High-frequency transformers
•They are generally low power transformers (<1kW), inserted in
switched circuits. Operate at very high frequencies (100-500 kHz)
with square wave voltages. The core is not made by laminated
and packed sheets, but by solid blocks of ferrite.
•For the same power are much smaller than conventional
transformers.