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La nuova edizione del Manuale illustrato per

l’impianto elettrico offre un pratico ed efficace


strumento di lavoro per la realizzazione di un
impianto elettrico in ambito residenziale.
L’opera si rivolge agli studenti di istituti professionali,
agli apprendisti e agli aspiranti progettisti.
Questo fascicolo mostra con illustrazioni e schemi
tutte le fasi di realizzazione di un impianto elettrico
in un’abitazione tipo: dalle prime operazioni di
tracciatura dell’impianto alla posa dei tubi e scatole,

Manuale illustrato per l’impianto elettrico


fino all’infilaggio dei conduttori e il relativo cablaggio.
Nelle pagine a sinistra il testo presenta, attraverso
tavole illustrate, tutte le informazioni pratiche
di realizzazione; nelle pagine a destra vengono
proposti gli aspetti tecnico-normativi aggiornati e le
informazioni aggiuntive inerenti alla scelta dei prodotti.

Manuale illustrato
per l’impianto elettrico
V edizione

Con il patrocinio di:

ELETTRICISTI

14,90 €
PB 24006 IT - 01.08

GewissCopertinaDef.indd 1 30/11/2005 8.57.56


Indice

PRESENTAZIONE 1 3.3 INFILAGGIO E COLLEGAMENTI


GUIDA ALLA LETTURA 2 3.3.1 Controllo prima della finitura dell’appartamento 58
1. INTRODUZIONE 3.3.2 Preparazione al cablaggio 59
3.3.3 Circuito luce, prese 10A 60/61
1.1 Attrezzi per l’installazione 4/5 3.3.4 Circuito elettrodomestici 16A 62/63
1.2 Regole antinfortunistiche 6/7 3.3.5 Circuito chiamata campanelli 64/65
1.3 Simboli elettrici 8/9 3.3.6 Circuito climatizzazione 66/67
2. NOZIONI DI BASE 3.3.7 Circuito illuminazione di emergenza 68/69
DELL’IMPIANTO DA INCASSO 3.3.8 Collegamento tra cassette
2.1 Muratura e installazione 10/11 di derivazione e centralino 70/71
2.2 Punto luce interrotto 12/13 3.3.9 Tipologie di centralino consigliate 72/73
2.3 Punto luce deviato 14/15 3.4 ESPANSIONE IMPIANTO
2.4 Punto luce invertito 16/17 3.4.1 Apparecchi per comando
2.5 Punto luce a relè 18/19 e controllo a radiofrequenza 74/75
2.6 Chiamata campanelli 20/21 3.4.2 Impianto antifurto a radiofrequenza 76/77
2.7 Illuminazione scale 22/23 4. IMPIANTO PARTI COMUNI
3. IMPIANTO DA INCASSO 4.1 Teorie dei montanti 78/79
PER APPARTAMENTO 4.2 Impianto di terra 80/81
3.1 INTRODUZIONE 5. IMPIANTO ESTERNO
3.1.0 Consigli utili di installazione 24/25 5.1 Installazione in garage/cantine 82/83
3.1.1 Appartamento tipo 26/27 5.2 Installazione nel terziario e industriale 84/85
3.1.2 Impianto elettrico in abitazione tipo 28/29
3.1.3 Zone bagno/docce 30/31 6. DISTRIBUZIONE ENERGIA
3.1.4 Esempi quote installazione 32 6.1 Terziario/Industriale 86/87
3.1.5 Provvedimenti per l’abbattimento 6.2 Cantiere 88/89
barriere architettoniche 33 7. INFORMAZIONI TECNICHE GENERALI
3.2 INCASSO DELLE TUBAZIONI
E DELLE SCATOLE 7.1 Riferimenti normativi 90/91
3.2.1 Centralino e cassette di derivazione 34/35 7.2 Glossario termini tecnici 92/93
3.2.2 Comandi punti luce 36/37 7.3 Sicurezza elettrica 94/95
3.2.3 Prese luce 10A 38/39
3.2.4 Prese per elettrodomestici 16A 40/41
3.2.5 Chiamata campanelli 42/43
3.2.6 Prese TV/SAT 44/45
3.2.7 Prese telefoniche 46/47
3.2.8 Gestione climatizzazione 48/49
3.2.9 Illuminazione di emergenza 50/51
3.2.10 Rilevamento fughe gas 52/53
3.2.11 Diffusione sonora
e predisposizione home theatre 54/55
3.2.12 Collegamenti equipotenziali 56/57

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MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

3 IMPIANTO DA INCASSO PER APPARTAMENTO

3.1 Introduzione
3.1.0 Consigli utili di installazione
RIEMPIRE LE PLACCHE PER MIGLIORARE L’ESTETICA E LA FUNZIONALITÀ
DELL’IMPIANTO
Al fine di ottenere il massimo rendimento dalla FLESSIBILITÀ offerta dal SISTEMA CHORUS, che grazie alla molteplicità
di prodotti e alla completezza di gamma rende possibili una infinità di soluzioni, ti consigliamo di RIEMPIRE LE PLACCHE
INSTALLATE evitando di lasciare spazi non utilizzati e, allo stesso tempo, dando valore aggiunto all’impianto. Questa
accortezza ti permetterà di offrire al tuo cliente soluzioni ottimali per una gestione funzionale della casa.

L’utilizzo di questo accorgimento porterà ad alcuni vantaggi evidenti nell’utilizzo dell’impianto elettrico da parte
dell’utente finale:
- Miglioramento dell’estetica, perché il riempimento della placca rende il punto elettrico più equilibrato ed allineato;
- Maggiore fruibilità, in quanto non ci sono più i copriforo che rendono incerta la scelta del comando;
- Maggiore razionalizzazione, poiché agevola lo sfruttamento di tutti gli spazi a disposizione.

2 POSTI

Presa doppia Presa bivalente


Con la presa doppia il La presa a doppio standard
cablaggio è semplificato. permette di collegare
Due prese a disposizione qualsiasi spina presente
che si installano come sul mercato italiano. Un
una sola. punto di prelievo comodo
e immediato.

Presa comunicazione Cronotermostato.


In un solo punto di Il controllo del clima
prelievo si raccolgono le con un diplay ampio e
connessioni di segnale luminoso.
più diffuse, come
TV-SAT e telefono. Tutti i
collegamenti in un punto.

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3 POSTI

2 comandi.
L’abbinamento di un
tasto principale con uno
secondario garantisce la
facile individuazione del
giusto comando.
4 comandi.
1 comando. Grazie al mezzo modulo è
Con l’elegante tasto a 3 possibile controllare più
moduli ogni attivazione è di tre comandi da un solo
immediata. punto.

Presa italiana e presa Presa con interruttore


doppio standard. automatico.
Due prese per tutti i tipi La protezione per i grandi
di spina. elettrodomestici, anche in
versione con differenziale.
Presa tripla a standard
italiano.
Tre prese in un unico frutto,
veloce da collegare.

4 POSTI

Due prese italiane e Due comandi.


presa doppio standard. Due tasti grandi di facile
Tre prese pronte per ogni attivazione.
tipo di spina.

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MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO DA INCASSO PER APPARTAMENTO


3

3.1 Introduzione
3.1.1 Appartamento tipo

BAGNO CALDAIA
AUTONOMA

CUCINA
2ª CAMERA

CORRIDOIO INGRESSO

CAMERA MATRIMONIALE

SOGGIORNO

24
26

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RIFERIMENTI TECNICO-NORMATIVI 
L’impianto incassato sotto intonaco richiede un’attenta progettazione della Principali norme
consistenza e della ubicazione dei punti luce e dei punti presa perché, a opere e guide di riferimento
murarie terminate, è modificabile solo con oneri di costo e di disservizio molte È disponibile per i problemi di
consistenza e di ubicazione la
volte proibitivi.
Guida CEI 64-53 che riporta
Quando gli investimenti iniziali non consentono di realizzare in prima proposte suddivise in tre
installazione i servizi offerti dalla domotica, è vivamente raccomandabile tipologie: impianto economico,
almeno la predisposizione delle tubazioni e delle scatole. Per questa impianto comfort e impianto
ragione il fascicolo propone allestimenti di tubazioni e scatole esuberanti lusso. Tale consistenza è
per consistenza e dimensionamento se riferite a ordinari impianti di tipo riportata in questo fascicolo
per i casi più importanti,
economico. L’installazione si divide in due distinte fasi: posa tubi e scatole a
come alternativa alla dotazione
edificio finito al rustico, infilaggio e collegamenti a pavimento e pareti finite. tipica, riferita a impianti
di ottimo livello.
0RIMAFASEMURATURATUBIESCATOLE 3ECONDAFASEINFILAGGIOCAVIECOLLEGAMENTI

IL SISTEMA CHORUS
Nel civile, come nel terziario, il Sistema nella realizzazione degli impianti, a partire predisporre l’impianto domestico
Chorus offre soluzioni globali d’impianto da soluzioni base fino a soluzioni evolute, per futuri ampliamenti. È sufficiente
e risponde ai crescenti bisogni nel campo realizzabili e ampliabili anche in fasi prevedere, all’atto della realizzazione
della sicurezza e del comfort e alle esigenze successive alla prima installazione. L’ampio dell’impianto base, canalizzazioni e scatole
sempre più evolute dell’abitazione moderna. programma di placche consente una perfetta supplementari, nonché placche a più posti
Design, estetica e cura dei dettagli sono sintonia con gli elementi d’arredo sia in che consentiranno di accogliere apparecchi
perfettamente integrati con gli aspetti abitazioni nuove sia nelle ristrutturazioni, elettronici complementari e sistemi evoluti,
funzionali ed ergonomici degli apparecchi. grazie anche a colori e forme giovanili che si che permettano di creare soluzioni integrate
La gamma completa e la componibilità del affiancano alla linea classica. per la “casa intelligente”.
sistema permettono una grande flessibilità Con una minima spesa è possibile

One Lux Art

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MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO DA INCASSO PER APPARTAMENTO


3

3.1 Introduzione
3.1.2 Impianto elettrico in abitazione tipo

Abitazione
3

Colonna montante
5 6

Scantinato 8

Locale
contatori

10
11

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RIFERIMENTI TECNICO-NORMATIVI 
L’impianto tipico d’appartamento ha origine nel locale contatori (1) e, Principali norme
attraverso la colonna montante, raggiunge l’abitazione dove nel centralino e guide di riferimento
(2) è protetto dagli interruttori automatici (3) e si dirama, nelle cassette di CEI 64-8 Impianti elettrici
derivazione principali (4), nei circuiti luce (5) e nei circuiti per elettrodomestici utilizzatori
CEI 64-50 Guida per
(6); l’impianto di terra, che fa capo con il conduttore PE a tutte le masse,
l’integrazione degli impianti
attraverso il montante (7), è collegato al collettore di terra (8); al collettore elettrici utilizzatori e ausiliari
sono collegate le masse estranee (9), i ferri d’armatura del calcestruzzo (10) nell’edilizia residenziale. Criteri
e il dispersore (11). generali.
Tutte queste parti verranno considerate in questo manuale nelle due fasi di CEI 64-53 Guida per
posa dei tubi e delle scatole e di infilaggio e collegamento dei conduttori. l’integrazione degli impianti
elettrici utilizzatori e ausiliari
nell’edilizia residenziale. Criteri
particolari per edifici a uso
residenziale

Id
1) Differenziale generale
con riarmo
2) Luce e prese 10A
1 2 3 4 5 3) Prese 16A
4) Cucina 16A
230V 5) Caldaia 16A

SERIE RESTART
DISPOSITIVI DI RIARMO AUTOMATICO
SERVIZIO E COMFORT
In caso di intervento intempestivo, cioè non dovuto a guasto ma ad
una perturbazione elettrica esterna e temporanea (come ad esempio i
fulmini), il differenziale è soggetto a scatti intempestivi, disalimentando
carichi importanti come frigoriferi e impianti di allarme. Per risolvere
definitivamente il problema è necessario installare un interruttore
differenziale con riarmo automatico, Restart di GEWISS.
Restart SICUREZZA SEMPRE
RESTART aumenta la continuità di servizio dell’impianto perchè in caso di
scatto intempestivo ripristina l’alimentazione Sicurezza 2 zeta riarmando
l’interruttore associato. Per garantire la massima sicurezza, prima del
Restart con Autotest riarmo, ReStart esegue un accurato controllo dello stato di salute
dell’impianto e solo se l’esito è positivo avviene il riarmo.
RESTART CON AUTOTEST
Siccome il test mensile necessario per garantire la massima affidabilità
della protezione differenziale per le persone è causa di inconvenienti
dovuti al temporaneo black-out che l’operazione comporta (ad esempio
la perdita della programmazione di sveglie, videoregistratori ecc.) è
consigliata l’installazione di ReStart con Autotest. Il prodotto, oltre alle
funzioni di riarmo automatico con controllo preventivo dell’impianto
proprie di tutta la serie Restart, esegue automaticamente un test
della protezione differenziale periodicamente senza disalimentare
mai l’impianto, garantendo la massima sicurezza delle persone e
eliminando il disagio del temporaneo black-out.

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29

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MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO DA INCASSO PER APPARTAMENTO


3

3.1 Introduzione
3.1.3 Zone bagno/docce
INDIVIDUAZIONE ZONE
INSTALLAZIONI VIETATE
ZONA 0

IMPIANTI
ELETTRICI

ZONA 1

prese/ conduttore scatole di


interruttori* a vista derivazione
*Sono ammessi
225 cm

interruttori
225 cm

di circuiti SELV con


tensione fino a 12V
in c.a. o 30V in c.c.
con sorgente di
lavatrice e apparecchi di sicurezza fuori
app. utilizzatori illuminazione dalle zone 0, 1 e 2.

ZONA 2

prese/ conduttore scatole di


interruttori* a vista derivazione
**Sono
225 cm
225 cm

ammessi
apparecchi di
illuminazione
di classe I o II,
con interruttore
60 cm 60 cm
lavatrice e apparecchi di differenziale con
app. utilizzatori illuminazione** Idn<=30mA

ZONA 3
Tutti gli apparecchi
non protetti
da differenziale
225 cm

con Idn ≤ 30 mA
225 cm

Vedere i riferimenti tecnici

240 cm 240 cm

30
28

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RIFERIMENTI
TECNICO-NORMATIVI

I bagni e le docce sono considerati Principali norme
INSTALLAZIONI PERMESSE ambienti particolarmente pericolosi; per e guide di riferimento
evitare che le persone immerse in acqua CEI 64-8 /7 Capitolo 701
possano toccare parti pericolose, sono stati CEI 64-50 Guida per
suddivisi nelle zone indicate nella figura a l’integrazione nell’edificio degli
lato, in ognuna delle quali vigono particolari impianti elettrici e ausiliari.
SELV divieti di installazione. Criteri generali.
ZONA 0
12V Nella zona 0, occupata dall’acqua, possono
essere installati solo apparecchi utilizzatori
alimentazione apparecchio fissi, protetti mediante circuiti SELV a 12V
per Zona 0 e destinati specificatamente a tale zona in
accordo alla propria norma di prodotto.
Nella zona 1, sovrastante e sottostante la
vasca, sono consentiti solo componenti
fissi a bassissima tensione di sicurezza,
)0X con la sola eccezione degli scaldacqua e
dell’apparecchiatura per idromassaggio da
SCALDABAGNI CONDUTTURE TIRANTIDI installare con particolari criteri, sintetizzati
INCASSATE PULSANTI in figura.
Nella zona 2, immediatamente circostante
3%,6 la vasca, sono ammessi solo i componenti
6 strettamente indispensabili.
Nella zona 3 sono ammessi tutti i
SENSORI(/ componenti elettrici purché protetti da
un interruttore differenziale con Idnnon
superiore a 30mA (che è lo stesso
solitamente installato nel centralino).

!LLACCIAMENTODELLOSCALDABAGNOINZONA

SCALDABAGNI CONDUTTURE TIRANTIDI :/.! :/.! :/.!


INCASSATE PULSANTI OFUORIBAGNO

3%,6 #LASSE))
6

SENSORI(/ PRESE ASPIRATORIE 
PERRASOI APPARECCHI
ILLUMINAZIONE 

!LLACCIAMENTODELLAVASCADIIDROMASSAGGIO

:/.! :/.! :/.!


SCALDABAGNI CONDUTTURE TIRANTIDI OFUORIBAGNO
INCASSATE PULSANTI

3%,6 #LASSE)) 
6
 
SENSORI(/ PRESE ASPIRATORIE SOTTOVASCA
PERRASOI APPARECCHI -
ILLUMINAZIONE


 3CATOLAINCASSATADIETROLAVASCA
 #AVOCONGUAINA
 4UBOINCASSATO
 #ASSETTADIDERIVAZIONEPERCONNESSIONEALLIMPIANTO
ELETTRO CASSETTEDI APPARECCHI
DOMESTICI DERIVAZIONE DICOMANDO

31
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MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO DA INCASSO PER APPARTAMENTO


3

3.1 Introduzione
3.1.4 Esempi quote installazione

160 cm

140 cm
150 cm

90 cm

10 cm
10 cm

25÷30 cm 30 cm 25÷30 cm 25÷30 cm

1. Esempio di quote di installazione per apparecchi di comando, 2. Esempio di quote di installazione per citofono,
prese di corrente, termostato, centralino e cassette di derivazione prese telefoniche e TV
265 cm

265 cm
225 cm

110 cm
60 cm
110 cm

60 cm
17,5 cm

3. Esempio di quote di installazione per pulsante a tirante isolante (vasca 4. Esempio di quote di installazione per prese di corrente, prese per aspiratore
e doccia), presa per aspiratore e presa di corrente e consiglio di quota di installazione di prese sopra il piano di lavoro

10 cm
70 cm

70 cm

140÷150 cm

25÷30 cm 25÷30 cm

5. Esempio di quote di installazione per prese (25÷30 cm) e comandi luce 6. Esempio di quote di installazione per prese
sopra i comodini (70 cm) e comandi luce (box)

Nota: le prese da incasso a parete non devono essere installate a meno di 17,5 cm dal pavimento

32
30

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3.1.5 Provvedimenti per l’abbattimento
delle barriere architettoniche
Esempi di quote di installazione
L’ubicazione degli apparecchi elettrici deve essere tale da renderne agevole 
l’azionamento e favorirne il funzionamento e la sicurezza. Solo in pochi casi le Principali norme
norme CEI forniscono indicazioni a tal proposito (altezza delle prese non inferiore e guide di riferimento
a 17,5 cm dal pavimento, altezza dei rivelatori di gas idonea a renderne massima Legge 13 del 9-1-89
l’efficienza). Disposizioni per favorire il
superamento e l’eliminazione
Provvedimenti particolari
delle barriere architettoniche
Le leggi riguardanti l’abbattimento delle barriere architettoniche prevedono
negli edifici privati
particolari provvedimenti di ubicazione e di fruizione dei servizi elettrici da parte di D.M 14-6-89 Prescrizioni
persone su sedie a rotelle. Tali provvedimenti sono obbligatori per gli edifici che, tecniche necessarie a
per legge, devono presentare caratteristiche di accessibilità ai disabili e cioè: garantire l’accessibilità,
• almeno il 5% degli alloggi previsti negli interventi di edilizia residenziale l’adattabilità e la vivibilità
sovvenzionata con un minimo di 1 alloggio per intervento; degli edifici privati ai
• gli ambienti destinati ad attività sociali quali scuole, strutture sanitarie, fini del superamento e
assistenziali, culturali e sportive dell’eliminazione delle barriere
• le sedi di aziende o imprese soggette alla normativa sul collocamento architettoniche
obbligatorio. CEI 64-50 Guida per
Gli obblighi fondamentali l’integrazione nell’edificio degli
• nei servizi igienici deve essere previsto un impianto di campanelli per impianti elettrici e ausiliari.
richiesta di soccorso con pulsante ubicato in prossimità della tazza e del bagno Criteri generali
(ovviamente devono essere rispettate le condizioni imposte dalla norma
CEI 64-8 Capitolo 701 (vedere le pagine 30-31);
• gli apparecchi di comando, i quadri, i pulsanti, i citofoni devono essere, PRODOTTI CONSIGLIATI
per tipo e posizione di installazione, tali da permetterne un agevole uso
da parte di persone su sedia a rotelle; devono inoltre essere facilitate
le manovre mediante tasti di opportuna forma e dimensione, individuabili
anche in condizioni di scarsa visibilità (in qualche legge regionale, per esempio
la n° 6 del 20-2-89 della Regione Lombardia si parla esplicitamente
di visibilità a illuminazione nulla; ciò comporta l’obbligo di tasti luminosi);
• tutti gli apparecchi elettrici di segnalazione devono essere posizionati in modo
Comandi a tasto largo
tale da consentirne l’immediata percezione visiva e acustica;
• gli apparecchi di comando usuali, compreso le prese di corrente, devono essere
ubicati entro definiti limiti minimi e massimi di altezza, indicati in figura.
La Guida CEI 64-50 fornisce alcune indicazioni riguardanti l’interpretazione
dei limiti di posizionamento degli apparecchi elettrici precisando che devono
comunque essere rispettate le prescrizioni di sicurezza; inoltre i limiti di altezza
delle prese di corrente non sono applicabili a quelle usate come connettore
di apparecchi trasportabili o fissi (per esempio le prese poste dietro la cucina
Relé di chiamata
componibile e in prossimità degli aspiratori fissi).
!LTEZZEMINIMEEMASSIMEPREVISTEDAL$-DEL  RIGUARDANTE
LABBATTIMENTODELLEBARRIEREARCHITETTONICHEINFAVOREDIDISABILISUSEDIAARUOTE
!LTEZZE )NTERRUTTORI #AMPANELLO 0ULSANTE 0RESELUCE #ITOFONO 0ARTEPIà
CM EPULSANTE PIàALTO ALTADA
DICOMANDO BOTTONIERA RAGGIUNGERE
ASCENSORI DELTELEFONO













ALTEZZECONSENTITE ALTEZZECONSIGLIATE

33
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MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO DA INCASSO PER APPARTAMENTO


3

3.2 Incasso delle tubazioni e delle scatole


3.2.1 Centralino e cassette di derivazione
Centralino e
prima cassetta di
derivazione

Cucina Ingresso
Centralino e
prima cassetta di 160 cm
derivazione

Seconda cassetta
di derivazione 30 cm

1. Ubicazione 2. Posizionamento centralina e prima cassetta di derivazione

Bagno

10 cm 10 cm

30 cm

Al montante
3. Posizionamento seconda cassetta di derivazione 4. Posa tubi nell’ingresso

PE
A pavimento autorinvenente
Ø 20 mm

A parete medio
Ø 20 mm

Bloccaggio
tubi provvisorio

a
b

5. Collegamento dell’appartamento al montante 6. Scelta e posa in opera dei tubi

34
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RIFERIMENTI TECNICO-NORMATIVI 
L’impianto incassato sotto intonaco richiede una lungimirante progettazione Principali norme
della consistenza e dalla ubicazione dei punti luce e dei punti presa perché, a e guide di riferimento
opere murarie terminate, è modificabile solo con oneri di costo e di disservizio il È disponibile per i problemi
più delle volte proibitivi. di consistenza e di
Quando gli investimenti iniziali non consentono di realizzare in prima ubicazione la Guida CEI
installazione i servizi offerti dalla domotica, è vivamente raccomandabile almeno 64-53 che riporta proposte
la predisposizione delle tubazioni e delle scatole. Per questa ragione il fascicolo suddivise in tre tipologie:
propone allestimenti di tubazioni e scatole esuberanti per consistenza e impianto economico,
dimensionamento se riferite a ordinari impianti di tipo economico. L’installazione impianto comfort e impianto
si divide in due distinte fasi: posa tubi e scatole a edificio finito al rustico, lusso. Tale consistenza è
infilaggio e collegamenti a pavimento e pareti finite. riportata in questo fascicolo
3CATOLADACENTRALINOPERTAVOLATISOTTILI 3UDDIVISIONEDEICIRCUITIPERFACILITARELAMANUTENZIONE per i casi più importanti,
come alternativa alla
dotazione tipica, riferita a
impianti di ottimo livello.

LUCEE CIRCUITIA PRESE!


PRESE! BASSISSIMA
TENSIONE

CENTRALINO E CASSETTE DI DERIVAZIONE


La legge 46/90 ha identificato l’installatore come figura abilitata alla
realizzazione ed alla successiva messa in opera di un impianto elettrico.
Gewiss offre all’installatore una serie di servizi che consentono di eseguire
impianti a regola d’arte:
- prodotti a marchio di qualità
- servizio di assistenza tecnica (SAT)
- documentazione tecnica dettagliata
- corsi di formazione su norme e prodotti
- software gratuiti per il disegno planimetrico
degli impianti, per la preventivazione e certificazione.
Con GWTEST è infatti possibile ottenere la dichiarazione
di conformità del centralino, lo schema elettrico unifilare
e
la verifica tecnica.
Con GWPrice invece si possono realizzare preventivi
e ottenere dichiarazioni di conformità dell’impianto a regola d’arte.

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MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO DA INCASSO PER APPARTAMENTO


3

3.2 Incasso delle tubazioni e delle scatole


3.2.2 Comandi punti luce

Cucina

160 cm

CAMERA 10 cm
MATRIMONIALE
30 cm

90 cm

1. Individuazione percorso tubi, scatole da incasso e punti luce 2. Esempio di muratura delle cassette di derivazione nell’ingresso

10 cm

90 cm

90 cm

3. Esempio di muratura delle cassette di derivazione nel corridoio 3. Esempio di muratura delle cassette di derivazione nel corridoio

5. Esempio di posa tubi nelle cassette di derivazione e nelle scatole da incasso nel corridoio ingresso

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RIFERIMENTI TECNICO-NORMATIVI 
I punti luce si dividono in 3 tipi: Principali norme
1. a soffitto - predisposti nel punto centrale del soffitto, salvo diverse e guide di riferimento
disposizioni del committente; CEI 64-8 Capitolo 52 Scelta e
2. a parete - necessari nel bagno per illuminare lo specchio, in cucina per installazione delle condutture
illuminare il banco di cottura, eventualmente in soggiorno per appliques CEI 23-9 Apparecchi di
destinate a integrare l’illuminazione generale; comando non automatici per
3. per lampade da terra o da tavolo, facenti capo a prese comandate. usi domestici e similari
Eventuali punti luce per faretti o per illuminazione indiretta vanno previsti CEI 20 Norme sui cavi per
energia. Tabelle CEI UNEL
solo su specifica richiesta del cliente.
35024/1 Portate in corrente
Gli interruttori vanno ubicati a fianco porta, dal lato maniglia, generalmente in regime permanente
azionabili dal corridoio. I tubi dei singoli circuiti terminali possono avere la CEI 64-53 Guida per
dimensione minima consentita (diametro interno non inferiore a 10 mm, l’integrazione nell’edificio degli
corrispondente al tubo corrugato da 16 mm). impianti elettrici
Le dimensioni dei tubi in plastica Tracciato dei tubi incassati
1) Tracciati orizzontali o verticali
2 2) Tracciati a soffitto
d D d D
o a pavimento in linea retta

Consistenza consigliata per i centri luce


Diametro nominale (D) 16 20 25 32 40 50 63 Tipo di
1

matrimoniale
altre camere
impianto

lavanderia
soggiorno
ripostiglio
Diametro interno del

corridoio
ingresso

camera
10,7 14,1 18,3 24,3 31,2 39,6 50,6

cucina

bagno
tubo corrugato (d)
Diametro interno del 13 16,9 21,4 27,8 35,4 44,3 55
tubo rigido di tipo M (d) Economico 1 - 1 1 2 1 1 2* -
Diametro interno del Comfort 1 - 1 2* 3* 1 1 2* -
11,2 15,4 19,5 26,8 33,3 42,7 56,6
tubo rigido di tipo P (d) Lusso 3 1 1 4* 2* 3* 2* 2* 1
2 * un punto luce principale a soffitto, gli altri a parete
o da terra con presa comandata

SERIE 48PT - SCATOLE DI DERIVAZIONE


INCASSO DEI TUBI E DELLE SCATOLE
La rete di distribuzione energia di un impianto
domestico passa attraverso le scatole di derivazione
e connessione da incasso. Gewiss, grazie ad
un’offerta basata su ben tre famiglie, è in grado
di offrire la soluzione più idonea per ogni contesto
applicativo.
In particolare la serie 48PT, grazie all’estrema facilità
d’uso ed alle undici taglie disponibili è la soluzione
più impiegata. Inoltre, essendo realizzate con materiali
Halogen Free, possono essere impiegate anche in
impianti per i quali è prescritto l’uso di cavi Halogen Free.

Tra gli accessori troviamo i setti separatori, che consentono


di realizzare all’interno della stessa cassetta, delle partizioni fisiche
in cui tenere i circuiti a diverse tensioni di esercizio. Setto separatore
Nel caso si installasse il prodotto in ambienti del terziario
particolarmente soggetti ad urti (scuole, uffici...) si può
optare per i coperchi antiurto che sono realizzati con un
materiale di elavata resistenza ed elasticità. Coperchio antiurto
Se fosse necessario passare da un impianto sotto traccia ad
uno a vista sono disponibili anche i coperchi alti.

Coperchio alto

35
37

GW_manuale@36-67#.indd 35 8-01-2008 10:01:40


MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO DA INCASSO PER APPARTAMENTO


3

3.2 Incasso delle tubazioni e delle scatole


3.2.3 Prese luce 10A

60 cm
50 cm
110 cm

2. Posizionamento delle scatole per prese luce nelle cucine

60 cm

110 cm

1. Individuazione percorso tubi, scatole da incasso e prese luce 10A 3. Muratura scatola da incasso per prese luce bagno

200 cm

25÷35 cm

4. Esempio di posizionamento scatole da incasso 1a camera

36
38

GW_manuale@36-67#.indd 36 8-01-2008 10:01:42


RIFERIMENTI TECNICO-NORMATIVI 
Le prese da 10A costituiscono la dotazione indispensabile di un impianto Principali norme
utilizzatore d’appartamento. Ogni parete o frazione di parete separata da una e guide di riferimento
porta o da una finestra dovrebbe avere almeno una presa in modo da poter CEI 64-8 Capitolo 52
alimentare gli utilizzatori con l’eventuale ausilio di brevi raccordi (cavi volanti o Scelta e installazione
posa in canaline). delle condutture
I criteri di ubicazione delle prese luce sono i seguenti: CEI 23-50 Prese a spina
• tener conto delle dimensioni dei mobili standard per usi domestici e similari
(per esempio i letti nelle camere) attrezzando tutte le pareti utili; CEI 64-53 Guida per
l’integrazione nell’edificio degli
• prevedere l’uso di elettroutensili mobili sopra il piano cucina;
impianti elettrici
• vincolare il meno possibile le pareti utili per l’ubicazione dei mobili; CEI 20 Tabelle CEI UNEL
a tal fine è consigliabile la posa a 10 cm dagli stipiti di battuta delle porte; 35024/1 Portate in corrente
• predisporre prese vicino a televisori, computer e telefono principale. in regime permanente
4RACCIATODEITUBIINCASSATI Raggi di curvatura e coefficienti di stiramento

$
2
2r$

Consistenza consigliata per le prese 10A


$r D Tipo di

matrimoniale
altre camere
impianto

lavanderia
soggiorno
ripostiglio
corridoio
ingresso

camera
cucina

bagno
$
D
Economico 2 - - 3 3 4 3 2 -
4RACCIATIORIZZONTALIOVERTICALI Comfort 3 - 1 7 5 5 4 1 -
APARETEINLINEARETTA Lusso 3 1 1 4 6 4 1 1 4
ASOFFITTOOAPAVIMENTO

DOMOBOX
Per facilitare al massimo l’installazione ed il cablaggio
dell’impianto elettrico si consiglia l’impiego di scatole rettangolari
ad alta capienza per serie componibili e per domotica.
In particolare le scatole GEWISS della Serie 24SC presentano:
INSTALLAZIONE IN BATTERIA INSTALLAZIONE CONTRAPPOSTA
Elevata robustezza Permette l’affiancamento
meccanica di più punti luce,
+ 100% di resistenza allo schiacciamento la suddivisione dei
sui lati lunghi. circuiti di impianto e
la predisposizione per
ampliamenti futuri

Inserto
ad alta resistenza
filettato con nervature:
+ 30% di resistenza a trazione
e compressione.

Separazione interna Entrata per tubi


dei circuiti Ø 20 e 25 mm Consente un perfetto allineamento
Possibilità di realizzare la separazione su tutti i lati e sul fondo. dei punti luce in ambienti attigui
mediante l’apposito accessorio
GW 24 321.

37
39

GW_manuale@36-67#.indd 37 8-01-2008 10:01:43


MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO DA INCASSO PER APPARTAMENTO


3

3.2 Incasso delle tubazioni e delle scatole


3.2.4 Prese per elettrodomestici 16A

RIPOSTIGLIO
1. Individuazione tubi, scatole da incasso per prese 16A 2. Ubicazione delle prese comandate sopra il piano di lavoro della cucina

110 cm

110 cm

Min. 60 cm

17,5 cm

3. Esempio di posizionamento scatole da incasso per prese 16A con 4. Esempio di posizionamento scatole da incasso per presa 16A di
interruttori nel locale cucina alimentazione della lavatrice vicino alla vasca da bagno

90 cm
10 cm

30 cm

Min. 60 cm

5. Nelle zone 0, 1 e 2 dei bagni è vietato installare scatole di derivazione 5. Distanziamento consigliato delle scatole per prese dagli stipiti delle
ed esistono limitazioni per le scatole portapparecchi (vedere pagina 32) porte (altezza minima dal pavimento 17,5 cm)

38
40

GW_manuale@36-67#.indd 38 8-01-2008 10:01:44


RIFERIMENTI TECNICO-NORMATIVI 
Le prese da 16A sono indispensabili soprattutto in bagno e in cucina per Principali norme
alimentare i grandi elettrodomestici. Negli altri locali si devono prevedere alcune e guide di riferimento
prese P30 perché gli elettrodomestici di classe I, anche se di potenza esigua, CEI 64-8 Capitolo 52 Scelta e
sono dotati sovente di spina di standard europeo. installazione delle condutture
Nel bagno gli utilizzatori elettrici vanno ridotti al minimo; la presa per la lavatrice CEI 23-50 Prese a spina per
va ubicata vicino al raccordo idraulico, se predisposto, ma comunque fuori usi domestici e similari
dalla zona 2. Lo scaldacqua elettrico, se previsto in zona 1, non deve essere CEI 64-53 Guida per
collegato mediante presa (vietata in tale zona, rivedere la pagina 26). l’integrazione nell’edificio degli
impianti elettrici
L’elettrificazione della cucina componibile, quando non è prevedibile l’ubicazione
CEI 20 Tabelle CEI UNEL
degli elettrodomestici, si attua con una spina multipla che comunque abbisogna 35024/1 Portate in corrente
almeno di una presa a parete (vedere la figura). in regime permanente
È sempre prevedibile l’ubicazione della lavastoviglie solitamente non lontana dal Consistenza consigliata per le
raccordo idraulico predisposto. prese da 16A
Predisposizione di almeno una presa sulla !LTEZZEMINIMEDIINSTALLAZIONEDELLEPRESEMM
parete retrostante la cucina componibile

Consistenza consigliata per le prese 16A


 Tipo di

matrimoniale
altre camere
 impianto

lavanderia
soggiorno
ripostiglio
corridoio
ingresso

camera
cucina

bagno


Economico - - - - 1 - - - -
Comfort 1 - 1 4 1 1 1 -
 )NCASSATEAPARETE Lusso 2 1 1 4 6 2 1 1 2
 !BATTISCOPA

PRESE INTERBLOCCATE
Molte situazioni di pericolo in ambito domestico sono riconducibili
a guasti o perdite d’isolamento negli apparecchi utilizzatori, quelli
portatili in particolare, che si manifestano nel momento in cui
vengono alimentati.
Gewiss ha realizzato delle prese interbloccate con interruttore
bipolare, sia magnetotermico che magnetotermico differenziale,
GW 10 321 GW 10 311 adatte per essere installate nelle terminazioni d’impianto per la
GW 12 321 GW 12 311 protezione del carico. Tali prese garantiscono che gli alveoli siano in
GW 14 321 GW 14 311 tensione solo a spina inserita per evitare il formarsi di archi elettrici
all’atto dell’inserimento ed all’estrazione della spina. L’estrazione
Riferimenti normativi: della spina comporta l’immediato sgancio dell’interruttore
CEI 23-50 (IEC 60884-1), EN 60898, EN 61009-1 automatico.

Dati Tecnici
Tensione di alimentazione: 230V ac

1- è assicurata l’assenza 2- solo a spina completamente Corrente nominale: 16A


di tensione sugli alveoli. inserita è possibile chiudere Potere d’interruzione: 3kA
l’interruttore.
Corrente nominale differenziale: 10mA
Caratteristica d’intervento curva C
magnetotermico:

Tipo di differenziali: Classe A


Numero di poli: 1P + N
3- l’interruttore si apre 4- è garantita la protezione in caso
automaticamente nel di cortocircuito/sovraccarico e, Tipo di presa: - 2P + T 16A bivalente
momento in cui si nizia ad laddove previsto un interruttore - 2P + T 16A
estrarre la spina. differenziale, anche in caso di st. italiano/tedesco bivalente
contatto diretto o indiretto.

39
41

GW_manuale@36-67#.indd 39 8-01-2008 10:01:44


MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO DA INCASSO PER APPARTAMENTO


3

3.2 Incasso delle tubazioni e delle scatole


3.2.5 Chiamata campanelli

110 cm

2. Posizionamento della scatola fuori porta per pulsante ingresso

225 cm

1. Individuazione percorso tubi, scatole da incasso 3. Esempio di posizionamento tubo e scatola da incasso
per impianto chiamata campanelli per impianto chiamata dal bagno

200 cm

4. Esempio di posizionamento delle scatole da incasso nella 1a camera per impianto chiamata

40
42

GW_manuale@36-67#.indd 40 8-01-2008 10:01:47


RIFERIMENTI TECNICO-NORMATIVI 
L’impianto di chiamata dalla porta di ingresso può far parte dell’impianto di Principali norme
energia se alimentato a 230V e, in tal caso, richiede solo un tubo di raccordo e guide di riferimento
tra il pulsante fuori porta e la scatola principale posta sotto il centralino. CEI 64-8 Capitolo 41 per la
Poiché, anche negli appartamenti più economici, è previsto un impianto protezione SELV e Capitolo 52
citofonico SELV conviene utilizzare le stesse tubazioni e lo stesso livello di per la scelta e l’installazione
protezione anche per l’impianto di campanelli. delle condutture
Per realizzare la protezione SELV i circuiti dei campanelli devono essere Guida CEI 64-53 Guida per
separati da quelli di potenza mediante uno dei seguenti sistemi: l’integrazione nell’edificio
residenziale degli impianti
• conduttori dei due sistemi posti in distinti tubi e in distinte scatole
elettrici
(oppure in separati settori di una scatola);
• circuiti SELV realizzati mediante cavi con guaina;
• circuiti di potenza realizzati mediante cavi con guaina
o schermo metallico collegati a terra.
La soluzione più praticabile è quella della separazione in tubi distinti.
Separazione dei circuiti di segnalazione SELV
energia

segnalazione
Consistenza consigliata
per l’impianto campanelli
Tipo di impianto

matrimoniale
altre camere
ingresso

camera
cucina

bagno
energia
Economico ■ - - -
Comfort ■ - -
segnalazione energia Lusso ■ ■
separatore
= Punto di chiamata; ■ = Punto di ricezione

SUONERIA ELETTRONICA DATI TECNICI


Tensione GW 10611 - GW12611 - GW14611 12V ac/dc
CON 3 DIVERSE TONALITÀ di alimentazione
GW10612 - GW12612 - GW14612 230 ac
Segnalatore acustico a funzioni multiple adatto per
Intensità GW10611 - GW12611 - GW14611 80dB a 1 m
realizzare 3 segnalazioni nettamente distinguibili, ad sonora
GW10612 - GW12612 - GW14612 80 dB a 1m
es. allarme bagno (suono tipo emergenza), suoneria
Potenza Max GW10611 - GW12611 - GW14611 6 VA
ingresso principale (suono bitonale), suoneria assorbita
GW10612 - GW12612 - GW14612 6 VA
ingresso secondario (suono tipo trillo).
Possibilità di regolazione del volume della suoneria
(per mezzo di un piccolo attrezzo) con un selettore
GW 10 612 posto sulla parte frontale del prodotto.

Esempi applicativi

suoneria allarme bagno


morsetto 1 (emergenza)

suoneria ingresso principale


morsetto 2 (bitonale)

suoneria ingresso secondario


morsetto 3 (trillo)

41
43

GW_manuale@36-67#.indd 41 8-01-2008 10:01:50


MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO DA INCASSO PER APPARTAMENTO


3

3.2 Incasso delle tubazioni e delle scatole


3.2.6 Prese TV/SAT

TV
TV

4 cm
TV

Zone operative
dell’impianto elettrico

TV

1. Individuazione percorso tubi, scatole da incasso per impianto prese TV 2. Posizionamento cassetta di derivazione per partitore TV

Corridoio

3. Esempio di muratura scatola da incasso per presa TV in una camera 4. Raccordo del partitore d’appartamento con il montante TV

Camera 2 Bagno Cucina

Montante

Partitore

Camera 1
Verso il soggiorno
5. Esempio di posa nel corridoio dei tubi che collegano la cassetta di derivazione alle scatole installate nei singoli ambienti

42
44

GW_manuale@36-67#.indd 42 8-01-2008 10:01:50


RIFERIMENTI TECNICO-NORMATIVI 
In funzione del tipo di schema di distribuzione e delle bande di frequenza si Principali norme
distinguono le seguenti prese: e guide di riferimento
• per antenna terrestre in derivazione; sono prive di dispositivi CEI 100-7 Guida per
di disaccoppiamento, perché tali dispositivi sono incorporati nel derivatore; l’applicazione delle norme
• per antenne terrestri passanti e terminali, dotate di ingresso e di uscita riguardanti la distribuzione via
per il collegamento in cascata e di dispositivi di disaccoppiamento; cavo dei segnali televisivi e
• per antenne satellitari, come sopra ma adatte a frequenze dell’ordine servizi interattivi
dei GHz (schermatura accurata). CEI 64-53 Guida per
L’installatore è solitamente incaricato di predisporre le tubazioni sia verticali sia l’integrazione nell’edificio degli
orizzontali secondo lo schema progettato dal radiotecnico (solitamente del tipo impianti elettrici e ausiliari
a stella avente come centro il derivatore).
I tubi che contengono i cavi di energia devono essere separati da quelli dei cavi
coassiali TV.
La TV satellitare, in genere, è distribuita mediante montanti a 4 cavi che
richiedono tubi con diametro non inferiore a 38 mm in modo che ogni utente
possa ricevere tutti i canali disponibili sul satellite.
)DIVERSITIPIDIPRESE46 #OMPONENTIDEITERMINALIDITESTA
PER46SATELLITAREE46TERRESTRE
PER46SATELLITAREE46TERRESTRE
,."
Consistenza consigliata
per le prese TV
Tipo di

matrimoniale
altre camere
impianto

mansarda
4ERMINALE

soggiorno
ingresso
A&)

camera
DITESTAPER

cucina
CANALITERRESTRI
#ONVERTITORI
DIFREQUENZAE
RIMODULATORI Economico - 1 - 1 - -
6(& 5(& Comfort - 1 1 1 1 -
DERIVATE PASSANTI SATELLITARI
-ISCELATORE Lusso 1 1 1 1 1 1
6(& 5(&

ALLARETEDISTRIBUTIVA

SERIE CHORUS - PRESE TV/SAT


L’evoluzione dei sistemi di trasmissione Le norme EN 50083 (Impianti di componenti dell’impianto, prese
televisivi e dei servizi rivolti all’utente distribuzione via cavo per segnali televisivi terminali incluse.
ha elevato il livello di prestazioni e e sonori) definiscono lo standard Europeo Inoltre per la nuova TV digitale terrestre
di qualità richiesto negli impianti di attuale e futuro prescrivendo i requisiti satellitare è consigliabile installare una
distribuzione del segnale. ai quali devono rispondere i vari presa telefonica con le prese TV-SAT.

Applicazioni TV SAT TV-SAT


Impianto centralizzato Impianto centralizzato con Impianto SAT Impianto combinato Impianto combinato TV Impianto combinato
con distribuzione distribuzione singolo utente TV-SAT singolo utente - SAT centralizzato con centralizzato con prese passanti
a stella a cascata distribuzione a stella

GW10371
GW 10 381 - GW 12 381 - GW 14 381
GW10372
GW10373
GW10374
GW10375 Prese dirett
GW10376

Presa TV
diretta
Presa TV
diretta Presa
diretta Prese
passanti
SAT
TV SAT SAT
Prese Prese
Prese dirette Prese dirette passanti passanti

GW10361
GW10362 GW 10 382 - GW 12 382 - GW 14 382
GW10363
GW10364
GW10365
GW10366

43
45

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MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO DA INCASSO PER APPARTAMENTO


3

3.2 Incasso delle tubazioni e delle scatole


3.2.7 Prese telefoniche

BAGNO CUCINA
TP

2a CAMERA

Ingresso

CORRIDOIO TP
INGRESSO
4 cm

SOGGIORNO
1a CAMERA

TP

1. Individuazione tubi, scatole da incasso per impianto telefonico ad anello 2. Esempio di muratura di cassetta di derivazione per arrivo linee telefono

200 cm

30 cm

3. Esempio di posizionamento delle scatole da incasso nella 1a camera 4. Raccordo tra cassetta di arrivo telefono nell’appartamento e box di piano

Camera 2 Bagno Cucina


Ingresso

montante
telefono

5. Esempio di posa dei tubi dalla cassetta di derivazione ai vari ambienti per linea telefonica (tubazioni chiuse ad anello)

44
46

GW_manuale@36-67#.indd 44 8-01-2008 10:01:55


RIFERIMENTI TECNICO-NORMATIVI 
Per il cablaggio di soli telefoni basta un doppino telefonico contenibile Principali norme
abbondantemente in un tubo corrugato diametro 16 mm che si diparte, a stella e guide di riferimento
o ad anello, dalla cassetta di ingresso nell’appartamento della rete telefonica. Decreto 17 aprile1998 n° 179, recante
I sistemi avanzati di telefonia integrata con la distribuzione multimediale disposizioni di attuazione della legge
prevedono invece una rete a stella per la connessione delle postazioni 28 marzo 1991, n° 109 del 17 aprile
comprendenti telefoni, computer e TV digitale interattiva. Tale connessione, 1998, riguardante allacciamenti e
per tener conto dei prossimi sviluppi, prevede 2 cavi a 4 coppie simmetriche collaudi degli impianti telefonici interni
più 2 cavi coassiali contenibili in 2 tubi con diametro interno non inferiore a Decreto 23 maggio 1992, 314
regolamentro recante disposizioni di
18 mm (diametro nominale di 25 mm). In ogni caso, i tubi devono essere
attuazione della legge 28 marzo 1991
completamente separati da quelli che ospitano i cavi di energia. n. 109, in materia di allacciamenti e
collaudi di impianti telefonici interni
,EPRESETELEFONICHE ,EPRESEPERTRASMISSIONEDATI
CEI 306-2 Guida per il cablaggio per
telecomunicazioni e distribuzione
2* 2* SUB$ 2* multimediale negli edifici residenziali
CEI 64-53 Guida per l’integrazione
nell’edificio degli impianti elettrici e
ausiliari
TIPIADIVERSONUMERO
DICONTATTI
Consistenza consigliata
per le prese telefoniche e dati
CONTATTI CONTATTI CONTATTI APERTURA CONTATTI Tipo di

matrimoniale
DELLALINEAAVALLE

altre camere
impianto

lavanderia
soggiorno
ingresso

camera
cucina
Economico 1 1 - 1 - -
Comfort 1 1+EDP 1 1 1 -
Lusso 1 1+EDP 1+EDP 1+EDP 1+EDP 1

SERIE CHORUS - PRESE TELEFONICHE


Con l’espansione dei servizi internet l’impianto telefonico è divenuto sempre più
fondamentale. Per questo motivo spesso ci si imbatte in richieste di ampliamento degli
impianti esistenti piuttosto che di predisposizione di impianti nuovi.
Riportiamo di seguito due tecniche di collegamento maggiormente diffuse negli impianti
domestici basati sull’impiego di connettori telefonici a 4 contatti RJ11 adatti per la
connessione di telefoni, telefax, modem.
GW 10 421 GW 10 403 GW 10 423

Collegamento in serie con segreto di conversazione Collegamento in parallelo senza segreto di conversazione
Doppino telefonico Doppino telefonico

I morsetti 3 e 4 sono collegati tramite il contatto interno Ogni presa preleva il segnale dalla linea.
al telefono che è chiuso a ricevitore agganciato. Non esiste segreto di conversazione. L’estrazione di una delle spine determina
Lo sgancio del ricevitore determina l’interruzione della linea a valle lo scollegamento delle prese poste a valle. Per eliminare questo problema è
(polo L1) garantendo il segreto di conversazione. sufficiente inserire una spina, con ponticello tra i morsetti 3-4, nella presa dove
è stato rimosso l’apparecchio telefonico.

Per quanto riguarda invece il punto


di consegna del servizio telefonico, si prevede
l’impiego di scatole da incasso specifiche di tipo
tradizionale o prefabbricato.

45
47

GW_manuale@36-67#.indd 45 8-01-2008 10:01:55


MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO DA INCASSO PER APPARTAMENTO


3

3.2 Incasso delle tubazioni e delle scatole


3.2.8 Gestione climatizzazione
Ingresso
Cucina

150 cm

1. Individuazione zone di posizionamento delle scatole da incasso e tubi 2. Esempio di muratura e posa del termostato per locale caldaia fuori
per termostato climatizzazione dall’appartamento

150 cm
110 cm

3. Collegamento del termostato ambiente con locale caldaia esterno


4.Collegamento del termostato ambiente con caldaia autonoma posta in cucina
all’appartamento

1 cassetta di derivazione principale


2 scatola per interruttore fuori porta
3-4 scatole per prese di manutenzione
5 centro luce
6 collegamento
del quadro di comando
7 collegamento del bruciatore
8 collegamento delle pompe

5. Predisposizioni per locale caldaia con potenzialità termica superiore a 35 kW non a rischio di esplosione

46
48

GW_manuale@36-67#.indd 46 8-01-2008 10:01:57


RIFERIMENTI TECNICO-NORMATIVI 
La maggior parte degli impianti di climatizzazione domestica viene gestita Principali norme
mediante termostati o cronotermostati ambiente. e guide di riferimento
Il termostato ambiente va installato in un locale termicamente significativo D.M. 12 aprile ’96 Impianti
comunque lontano da finestre o porte soggette a frequenti aperture, da termici a gas
sorgenti di calore (termosifoni, fornelli, caminetti), possibilmente su muri interni. DPR 218 del 1998 Requisiti
L’appartamento, per legge, deve sempre essere un ambiente ordinario sotto essenziali di sicurezza per
l’aspetto del pericolo di esplosione o del rischio di incendio e pertanto per le gli impianti a gas di uso
linee interne non sono necessari particolari accorgimenti. Il collegamento del domestico
Norme UNI CIG 7129
termostato alla caldaia comporta due soli fili (al massimo 4 se è necessario
Progettazione, installazione e
un ritorno per la lampada spia di blocco bruciatore); perciò per l’incasso è manutenzione degli impianti a
sufficiente un tubo diametro 16. Le parti di impianto riguardanti il locale caldaia, gas di rete di uso domestico
quando esistente (vedere pagina 67), devono soddisfare condizioni particolari Norma CEI 64-8/7 Capitolo
di protezione contro il rischio di incendio ed eventualmente di esplosione; 751. Luoghi a maggior rischio
quest’ultimo rischio non è considerato in questo manuale. in caso di incendio
Provvedimenti particolari per locali caldaia

 3IGILLAREIPASSAGGIDEITUBIPER 0REDISPORREFUORIPORTALINTERRUTTORE
RIPRISTINARELACOMPARTIMENTAZIONE2%) DIEMERGENZAPERILSEZIONAMENTO
 5TILIZZARETUBIRIGIDIDITIPOPESANTE SIMULTANEODITUTTELECONDUTTURE
PERLAPROTEZIONECONTROGLIURTI ELETTRICHE
 5TILIZZAREPERIRACCORDITUBIFLESSIBILI #%.42!,%
DIIDONEARESISTENZAMECCANICA 4%2-)#!
2%)
  ).4%22544/2%
 $)%-%2'%.:!


SERIE 46 - QUADRI DI DISTRIBUZIONE E AUTOMAZIONE


La Serie 46 offre una gamma di contenitori complessi si potrà ricorrere alle versioni porta
universali in grado di contenere tutte le cieca allestite con piastre di fondo sulle quali
apparecchiature di controllo. andranno fissati i dispositivi di controllo mentre
Si possono impiegare i quadri della Serie 44CEP, i pulsanti e le spie di indicazione sono fissati
sia disponibili sia con portella cieca che trasparente, direttamente sulla porta piena debitamente
che, grazie ai relativi pannelli finestrati, consentono forata per ospitarli. I quadri vengono forniti con
l’installazione di apparecchiature modulari. una cornice che consente di realizzare versioni a
Qualora i dispositivi di controllo fossero più semi-incasso.

47
49

GW_manuale@36-67#.indd 47 8-01-2008 10:02:01


MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO DA INCASSO PER APPARTAMENTO


3

3.2 Incasso delle tubazioni e delle scatole


3.2.9 Illuminazione di emergenza

1. Individuazione zone di posizionamento delle scatole da incasso e tubi 2. Esempio di muratura di scatola da incasso per apparecchi di
per impianto luci di emergenza emergenza affiancata a scatola per circuito luce

25 ÷ 30 cm

4. La lampada di emergenza è essenziale nel centralino per riarmare gli


3. Raccordo tra scatole per lampade di emergenza da incasso
interruttori automatici dopo un intervento

90 ÷ 95 cm 25 ÷ 30 cm

5. Per alimentare le lampade autonome si possono usare gli stessi tubi dorsali dei cicuiti luce

48
50

GW_manuale@36-67#.indd 48 8-01-2008 10:02:03


RIFERIMENTI TECNICO-NORMATIVI 
Le vigenti normative distinguono l’illuminazione di emergenza in due tipi: Principali norme
luce di sicurezza e luce di riserva. L’illuminazione di sicurezza, obbligatoria e guide di riferimento
per legge in particolari ambienti, è un provvedimento antinfortunistico Strutture Leggi e norme
da attuare secondo complesse regole atte ad assicurare la necessaria
Vano scale di DM 16-5-87
affidabilità e autonomia. palazzi con altezza
Negli edifici residenziali la luce di sicurezza è prevista solo per i vani scale superiore a 32 m
di palazzi con altezza superiore a 32 m. Locali di pubblico DM 19-8-96
Negli appartamenti l’illuminazione di riserva è utile per orientarsi in caso spettacolo e CM 15-2-91
di black out e, soprattutto, per richiudere gli interruttori nel centralino in trattenimento con
più di 100 posti
caso di intervento serale o notturno. Negli impianti incassati richiede la
Luoghi di lavoro con DPR 547-55
predisposizione di tubi e di scatole nel corridoio e nei locali significativi. più di 500 addetti DM 8-3-85

Musei, biblioteche, DM 569-92


archivi DPR 418-95

Alberghi e similari DM 9-4-94

Installazione consigliata per le lampade Centri commerciali DM 8-3-85


di emergenza estraibili con superficie
Tipo di >400 m2
matrimoniale
altre camere

impianto
lavanderia
soggiorno
ripostiglio
corridoio
ingresso

Ospedali e simili DM 18-9-02


camera
cucina

bagno

con più di 25 posti


Economico - - - - - - - - -
letto
Comfort ■ - - - - - - - - Scuole con oltre DM 26-8-92
Lusso ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ 100 persone DM 8-3-85
presenti

LAMPADA ANTI BLACK-OUT ESTRAIBILE


Lampada a LED ad alta efficienza, da inserire in una qualsiasi DATI TECNICI
presa standard italiano, tedesco o francese, adatta all’illuminazione
ausiliaria nel caso di mancanza della tensione di rete, si può Tensione di alimentazione: 230V ac
facilmente estrarre ed usare come una normale lampada portatile
ricaricabile. Selezionando la funzione “night” può essere utilizzata Batteria: Ni-Mh 3,6V 80mAh
come luce notturna di cortesia, in questa modalità la lampada si
spegne automaticamente dopo circa 30 minuti. Il tempo impiegato ad Autonomia minima: 2 ore
effettuare la ricarica completa è di circa 36 ore.
Led di segnalazione: Tempo di ricarica: 36 ore
- verde: indica la presenza della rete Lampada: LED ad alta efficienza
- rosso: indica l’inibizione della funzione anti black-out
Potenza assorbita 2 VA
in stand-by
Riferimenti normativi: EN 60065; EN 61000-6-3; EN 61000-6-1

GW 12 661

La lampada mediante un selettore, posto sul frontale può funzionare in diverse modalità:
- emergenza: si accende automaticamente quando viene a mancare la tensione di rete
- inibizione: lampada sempre spenta
- night: la lampada rimane accesa per circa 30 minuti alimentata a batteria dopodiché si spegne e si ricarica automaticamente

49
51

GW_manuale@36-67#.indd 49 8-01-2008 10:02:08


MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO DA INCASSO PER APPARTAMENTO


3

3.2 Incasso delle tubazioni e delle scatole


3.2.10 Rilevamento fughe di gas
Rivelatore gas metano

Rivelatore monossido di carbonio

Rivelatore GPL

Ripetitore
con segnalatori ottici e acustici

Sirene

Aspiratore

Centralina con relè

Combinatore telefonico

Elettrovalvola gas

1. Individuazione dei tubi e delle scatole da incasso per impianto completo gas metano e monossido di carbonio

15 - 30 cm 15 - 30 cm

Min. 1,5 m - Max 4 m


Max 1,5 m

150 cm 150 cm

30 - 40 cm

2. Predisposizione dei tubi e delle scatole per impianto di rivelazione 3. Predisposizione dei tubi e delle scatole per impianto di rivelazione gas
gas metano e monossido di carbonio in cucina GPL e monossido di carbonio in cucina

15 - 30 cm

Min. 1,5 m

MIn. 1,5 m - Max 4 m


60 cm

150 cm
150 cm
30 - 40 cm

4. Predisposizione dei tubi e delle scatole per impianto di rivelazione 5. Predisposizione dei tubi e delle scatole per impianto di rivelazione
gas metano e monossido di carbonio in bagno monossido di carbonio in locali con caminetto o stufa

50
52

GW_manuale@36-67#.indd 50 8-01-2008 10:02:10


RIFERIMENTI TECNICO-NORMATIVI 
I sensori di fughe di gas garantiscono una buona affidabilità se sono rispettate Principali norme
le seguenti regole di installazione: e guide di riferimento
• devono essere posizionati come indicato nelle figure a lato; D.M. 26/04/95. Divieto di
• va evitata la posa in spazi chiusi nei quali la diffusione del gas risulterebbe ritardata; vendita di gas detector per usi
• è vietata la posa sopra il lavello, ove esiste pericolo di spruzzi d’acqua, domestici non rispondenti alle
e vicino a porte, finestre o aspiratori, ove la ventilazione potrebbe provocare caratteristiche essenziali di
un abbassamento della concentrazione del gas; sicurezza
• non installare vicino a fornelli o bruciatori ove in occasione delle accensioni CEI 216-4 Apparecchi
elettrici per la rivelazione di
si hanno momentanee dispersioni di gas;
gas combustibili in ambienti
• tenere una congrua distanza da zone esposte ai vapori o ai fumi di cottura domestici. Guida alla scelta,
che sporcherebbero il sensore accorciandone la durata e aumentando uso e manutenzione
il rischio di interventi intempestivi. CEI 216-8 Rilevatori da
Si devono sempre seguire scrupolosamente le istruzioni del costruttore indicate incasso di gas conbustibile per
nella documentazione di accompagnamento. ambienti domestici. Metodi
di prova e prescrizioni di
,EDUETIPOLOGIEDEIRIVELATORIDIGAS #ONDIZIONIPRELIMINARIDISICUREZZA
prestazioni.
A !LLARMEPIàINTERCETTAZIONEGAS B 3OLOALLARMEACUSTICO LUMINOSO


)-1 

ELETTROVALVOLAGAS  &ORNELLIANORME5.) #)'


 )MPIANTIDELGASANOME5.) #)'
 !PERTURADIALMENOCM
 3CARICOFUMIALLESTERNO

SERIE CHORUS - RIVELATORI DI PRESENZA GAS METANO (CH4) E GPL


Rivelatori di gas con sensore semiconduttore al biossido DATI TECNICI
di stagno, logica ed autodiagnosi a microprocessore con Tensione di alimentazione: 12 V ac/dc
compensazione termica che garantisce un’elevata precisione Potenza assorbita: 2VA
di intervento.
Soglia di allarme: 12% LIE (limite inferiore
Segnalazione luminosa di pre-allarme e acustico/luminosa di esplosività)
di allarme. Livello sonoro di allarme: 85 dB a 1 m
Relé di uscita con contatti di tipo ermetico per il comando di
Temperatura di +5 ÷ +90% senza
elettrovalvola intercettazione gas. funzionamento: condensa
Umidità relativa ammessa: +30 ÷ +90% senza
condensa
Contatto di uscita 1NA/NC, 10A AC1
in scambio: 5A (AC15) - 250V ac
Fissaggio: ad incasso su Chorus
Dimensioni: 2 moduli Chorus
Durata dell’aparecchio: 5 anni da quando viene
alimentato
Riferimenti normativi: CEI 216-8

L-N
Griglia di rilevazione Alimentazione
12V ac/dc
1 - Comune
2 - Contatto NC
3 - Contatto NA
Segnalazioni luminose 4 - Contatto NA
L N 1 2 3 4

Pulsante di test

GW 10 711 - GW 12 711 - GW 14 711 GPL


GW 10 712 - GW 12 712 - GW 14 712 GAS METANO

51
53

GW_manuale@36-67#.indd 51 8-01-2008 10:02:15


MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO DA INCASSO PER APPARTAMENTO


3

3.2 Incasso delle tubazioni e delle scatole


3.2.11 Diffusione sonora e predisposizione home theatre

Alimentatore
Preamplificatore

Modulo locale

Relè

Diffusoree

Microfono
cerca persone

Microfono
sorveglianza Televisore o Predisposizione
schermo tubi

Lettori DVD,
VCR, Decoder
amplificatori
computer, ecc.

1. Individuazione tubi e scatole da incasso per impianto diffusione sonora 2. Individuazione tubi e scatole da incasso per impianto home theatre

Diffusore

Preamplificatore

Microfono
Diffusore sorveglianza
Microfono
cerca persone

70 cm

150 cm

4. Predisposizione dei tubi e delle scatole nella camera dei bambini con
3. Predisposizione dei tubi e delle scatole in cucina
microfono di sorveglianza

L’alimentatore solitamente
è installato nel centralino
al quale si raccordano
i tubi dell’impianto di
diffusione sonora
Per la predisposizione home theatre si deve
prescegliere la posizione dello schermo e
l’ubicazione degli spettatori; le casse stereo
devono essere viste dagli spettatori sotto un
angolo più vicino possibile a 180°

5. Sistemazione dell’alimentatore 6. Predisposizione per home theatre

54
52

GW_manuale@36-67#.indd 52 8-01-2008 10:02:16


RIFERIMENTI TECNICO-NORMATIVI 
Gli impianti di diffusione sonora e di home theatre, con la disponibilità di Principali norme
componenti da incasso, si stanno diffondendo anche nelle abitazioni. Tali e guide di riferimento
impianti, di pertinenza di tecnici elettronici specializzati, coinvolgono anche CEI 64-53
l’elettricista che deve predisporre tubi e scatole. La rete di tubi si diparte in Guida per l’integrazione
genere dalla centrale di alimentazione amplificazione, più o meno ingombrante nell’edificio degli impianti
(per piccoli impianti è contenibile anche nel centralino), e si sviluppa elettrici e ausiliari
parallelamente alle dorsali di energia fino a raggiungere i punti di ubicazione
dei diffusori. Tale tubazione deve essere costituita in dorsale da non meno di
2 tubi diametro 25 e raggiungere i punti di diffusione con un tubo non inferiore
a 16 mm. Trattandosi di circuiti a bassissima tensione SELV si richiede una
separazione totale. Lo schema dei collegamenti si diparte a stella dalla centrale
e raggiunge i punti di diffusione con cavetti twistati; i punti microfonici in genere
sono preamplificati sicché è raro l’impiego di cavetti schermati.
I componenti fondamentali degli impianti di diffusione sonora

Sorgenti sonore Amplificatore Diffusori


Lettore-registratore e funzioni
complementari
Alimentatore

Filodiffusione Consistenza consigliata


Preamplificatore
per l’impianto di diffusione sonora
Equalizzatore Impianto

matrimoniale
Radio

altre camere
tipo Lusso

lavanderia
soggiorno
ripostiglio
corridoio
ingresso

camera
cucina

bagno
Unità di potenza
Microfono
Centrale ■ - ■ - - - - - -
Diffusori 3 - - 4 2 2 4 - 1

DIFFUSIONE SONORA
Il sistema di diffusione sonora centralizzato di GEWISS permette la realizzazione d’impianti con diverso
livello di complessità, permettendo la diffusione di programmi musicali nei vari locali dell’abitazione.
Il sistema comprende un sintonizzatore FM, con 9 canali memorizzabili, un preamplificatore collegabile
a due sorgenti audio locali con funzione di adattamento del segnale prelevato, selettori locali con
possibilità di selezionare uno dei 9 canali FM memorizzati o la sorgente audio interna, diffusori sonori
due o una via.
È possibile utilizzare un modulo interfono che collegato al selettore locale permette di trasmettere
un messaggio vocale attraverso l’impianto con priorità rispetto ai programmi musicali. Si consiglia la
canalizzazione separata dei conduttori del sistema di diffusione sonora rispetto ai cavi di energia.
La realizzazione di impianto home theatre può essere ottenuta utilizzando delle prese speciali per la
trasmissione dei segnali.

GW 10 452 GW 10 454 GW 12 452 GW 12 454


Per circuiti ausiliari Per altoparlante Per circuiti ausiliari Per altoparlante
2P - 6A - 24V Circuiti fonici 2P - 6A - 24V Circuiti fonici
(SELV) polarizzata (SELV) polarizzata

55
53

GW_manuale@36-67#.indd 53 8-01-2008 10:02:24


MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO DA INCASSO PER APPARTAMENTO


3

3.2 Incasso delle tubazioni e delle scatole


3.2.12 Collegamenti equipotenziali

1. Esempio di collegamento equipotenziale nei locali bagno e cucina

2. Schema di principio dei collegamenti equipotenziali nei bagni 3. Schema di principio dei collegamenti equipotenziali nelle cucine
(obbligatori) (non obbligatori)

PE

È sufficiente collegare
al più vicino morsetto di
terra i tubi dell’acqua e
del riscaldamento nel
loro punto di ingresso nel
locale

4. Realizzazione pratica dei collegamenti equipotenziali nei bagni

56
54

GW_manuale@36-67#.indd 54 8-01-2008 10:02:26


RIFERIMENTI TECNICO-NORMATIVI 
I collegamenti equipotenziali supplementari, designati con la sigla EQS, collegano tra Principali norme
loro localmente due o più masse estranee oppure una massa estranea al morsetto e guide di riferimento
del PE locale o anche una massa di un utilizzatore a una massa estranea posta nelle CEI 64-8 Capitolo 54
immediate vicinanze. Si chiamano supplementari perché ripetono un collegamento Messa a terra e conduttori
già effettuato al collettore principale di terra per aumentarne la sicurezza. Tali di protezione
doppioni rispondono all’esigenza di assicurare il collegamento a terra anche in CEI 64-12 Guida per
caso di interruzione del contatto elettrico equipotenziale principale nei luoghi l’esecuzione dell’impianto
particolarmente pericolosi. Per esempio, la tubazione dell’acqua, già collegata al di terra negli edifici per uso
collettore di terra in equipotenzialità principale (EQP), potrebbe presentare difetti di residenziale e terziario
discontinuità elettrica nei punti di giunzione per interposizione di una guarnizione in
materiale isolante (stoppa, teflon o anello di gomma); questo rischio non è tollerato
nei locali particolarmente pericolosi quali bagni, docce, piscine, luoghi conduttori
ristretti e stalle. Fino a qualche decennio fa, la norma raccomandava in questi casi di
effettuare ponticelli fra tutte le giunzioni aleatorie delle masse estranee discontinue;
con i collegamenti equipotenziali supplementari si sostituisce questo laborioso e
sovente inattuabile collegamento con i collegamenti equipotenziali supplementari
molto più semplici e sicuri. I collegamenti EQS si possono realizzare sia con
conduttori isolati (che devono essere di colore giallo verde) sia con corde nude in
rame o in ferro zincato contraddistinte da collari giallo verdi o con il simbolo di terra.
Si possono usare anche masse estranee che presentino sufficiente continuità. La
sezione per i conduttori di rame non deve essere inferiore ai seguenti valori:
• quando collega tra loro due masse non deve essere inferiore al minore
dei due PE (caso pertinente a protezioni mediante locali isolanti o mediante
conduttore equipotenziale isolato da terra, non utilizzabili negli edifici di uso
residenziale);
• quando collega una massa a una massa estranea non deve essere inferiore
a metà del PE che collega la massa (caso pertinente ai luoghi conduttori
ristretti che possono, talvolta, essere presenti nelle centrali termiche e idriche
condominiali);
• quando collega due masse estranee non riferibili ad alcun PE deve avere le
dimensioni minime prescritte e cioè 2,5 mm2 se protetto meccanicamente
(per esempio in un tubo a vista o incassato), 4 mm2 se non protetto
meccanicamente (per esempio conduttore a vista).
Nelle abitazioni sono previsti EQS solo nei locali da bagno e doccia; si realizzano
generalmente con conduttori unipolari isolati, aventi sezione di 2,5 mm2, posati
in tubi sotto intonaco. In deroga alla regola generale secondo la quale tutte le
giunzioni elettriche, sia dei conduttori attivi sia di quelli di protezione, devono essere
accessibili, la norma CEI 64-8, al commento dell’articolo 701.413, ammette
l’inaccessibilità dei collegamenti equipotenziali supplementari alle tubazioni dei bagni
incassate sotto intonaco. La connessione al morsetto locale collegato al PE deve
comunque essere agibile e sezionabile per poter effettuare la verifica dell’efficienza
della connessione murata. I collari di connessione a tubazioni metalliche devono, in
ogni caso, avere adeguata resistenza alla corrosione.

#ONNESSIONEAITUBIDIACCIAIO #ONNESSIONEAITUBIDIRAME

TUBOIN
TUBOIN
ACCIAIOZINCATO
RAME

COLLAREINLEGA COLLARE
ANTICORROSIONE INRAME

57
55

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MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO DA INCASSO PER APPARTAMENTO


3

3.3 Infilaggio e collegamenti


3.3.1 Controlli prima della finitura dell’appartamento

?
La fase di posa dei tubi
e delle scatole deve
terminare prima che inizino
le opere murarie di finitura
dell’appartamento consistente
nella chiusura delle
scanalature, intonacatura dei
muri, finitura con malta fine
o gesso. Per evitare costose
e gravose riparazioni, prima
di abbandonare il cantiere si
devono compiere le seguenti
operazioni...
1. Verificare se tutte le scatole sono state montante, se tutti i tubi sono
stati posati e se tutti i conduttori equipotenziali inseriti nella muratura
sono stati collegati

...scatole e tubi siano saldamente fissati con malta alle pareti


2. In collaborazione con il muratore controllare che...
e al pavimento e non siano schiacciati o fessurati

é consigliabile proteggere le tubazioni utilizzando tappi


(es. codice DX 52 120) che evitano l’occlusione dei tubi
durante le opere murarie di finitura

3. Muratura delle scanalature 4. Tagliare i tubi a filo delle scatole e delle cassette

58
56

GW_manuale@36-67#.indd 56 8-01-2008 10:02:30


3.3 Infilaggio e collegamenti
3.3.2 Preparazione al cablaggio

1. Ritorno in cantiere a muri e pavimenti finiti. Controllo generale 2. Approvvigionare il cantiere con cavi, morsetti, apparecchi
dello stato delle scatole e delle cassette e computo del materiale e placche per poter finire il lavoro in unica fase
da approvvigionare

Tensione nero blu chiaro


2
1, 5 mm Circuiti luce fino a 10A
2 marrone grigio
2,5 mm Circuiti prese
per elettrodomestici fino a 16A
rosso bianco
2
4 mm Grossi utilizzatori fino a 20A
arancione viola
Tensione nominale Uo/U
300/300
giallo rosa
Circuiti a bassissima tensione

300/500 Circuiti monofase 230V giallo verde turchese


450/750
Circuiti 230/400V verde
(consigliato anche per monofase)

3. Scelta della sezione e della tensione nominale dei cavi 4. I colori disponibili per i cavi unipolari senza guaina

Nero
Volanti a cappuccio
Marrone Consigliati per le fasi
Co Uso universale per cassette
di derivazione ordinarie
Grigio

Giallo verde Obbligatorio ed esclusivo


per la terra di protezione

Blu chiaro Obbligatorio per il neutro

Bianco
Consigliati per i ritorni
Co Componibili su profilato unificato
Arancionee Per quadri e cassette di derivazione principali

5. La scelta dei colori 6. La scelta dei morsetti

59
57

GW_manuale@36-67#.indd 57 8-01-2008 10:02:35


MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO DA INCASSO PER APPARTAMENTO


3

3.3 Infilaggio e collegamenti


3.3.3 Circuito luce, prese 10A

1. Circuito elettrico da realizzare per centri luce 2. Circuito elettrico da realizzare per prese luce

Cucina

3. Operazione di infilaggio direttamente dalle matasse scatolate 4. Collegamento prese luce (10A)

5. Esempio di infilaggio cavi e collegamento apparecchi per la realizzazione circuito luci nel corridoio

60
58

GW_manuale@36-67#.indd 58 8-01-2008 10:02:50


RIFERIMENTI TECNICO-NORMATIVI 
I circuiti luce e prese luce da 10A devono essere cablati con conduttori aventi Principali norme
sezione minima di 1,5 mm2 per consentire la corretta e agevole connessione e guide di riferimento
ai morsetti delle prese, degli apparecchi di comando e dei lampadari. I morsetti CEI 64-8 Capitolo 52 Scelta e
sono infatti caratterizzati dalla capacità di connessione espressa dalla sezione installazione delle condutture
massima collegabile. La pratica di tagliare alcuni fili elementari dei conduttori CEI 23-50 Prese a spina
flessibili che, per eccesso di sezione, non entrano nel morsetto per usi domestici e similari
è da evitare perché può provocare il surriscaldamento della giunzione favorendo CEI 23-9 Apparecchi di
l’allentamento. I circuiti prese sono ordinariamente realizzati con la tecnica comando per usi domestici
“entra-esci” (repiquage) che deve avvalersi di morsetti doppi o con foro e similari
ovalizzato; in ogni caso tale tecnica deve essere autorizzata dal costruttore per CEI 20 Norme sui cavi per
evitare contatti precari. Lo stesso criterio va adottato per i ponticelli energia. Tabelle CEI UNEL
o le derivazioni sui morsetti degli apparecchi. 35024/1 Portate in corrente
in regime permanente

4IPODI )N 4IPODICONDUTTORE #OLLEGAMENTOENTRA ESCIDELLEPRESEFISSE


APPARECCHIO 2IGIDO &LESSIBILE
3EZ $IAMETRO 3EZ $IAMETRO
MM MAXMM MM MAXMM
& &
0RESAFISSA             
STANDARD  X  X  X   
X  X  . .

!LTREPRESE          

.OTAILSERRAGGIODEICONDUTTORIINDICATITRAPARENTESIÑSOLITAMENTE )LhREPIQUAGEvÑCONSENTITOSOLOPERMORSETTICONFORIDOPPI
POSSIBILEMANONGARANTITODALLA.ORMA#%)  OPPUREOVALIZZATISPECIFICAMENTEPREVISTIDALCOSTRUTTORE
PERQUESTAFUNZIONE

I MORSETTI
I prodotti della Serie CHORUS. permettono una estrema
semplicità nei collegamenti, utilizzando morsetti di
tipo doppio, piastrina serracavo, viti imperdibili e
collarini di protezione
CAPACITÀ DI SERRAGGIO DEI MORSETTI A VITE
Conduttori flessibili Conduttori rigidi
Minimo Massimo Minimo Massimo
2 2 2
0,75 mm 2 x 4 mm 0,5 mm 2 x 2,5 mm2

ESEMPI DI ILLUMINAZIONE FUNZIONALE E DI LOCALIZZAZIONE


PER INDICARE LO STATO DI FUNZIONAMENTO PER LOCALIZZARE AL BUIO IL TASTO DI COMANDO
DI UTILIZZATORI NON IN VISTA DAL PUNTO DI COMANDO

La spia è posta in Le due spie e l’utilizzatore La spia risulta accesa Le due spie si accendono Nota:
parallelo all’utilizzatore sono poste in parallelo, quando l’interruttore è OFF. quando l’utilizzatore non è schemi non
adatti per
ed è accesa quando perciò si accendono Con l’interruttore in alimentato e si spengono il comando
l’interruttore è ON. e si spengono posizione di ON l’utilizzatore quando questo è in stato di lampade
La spia segue l’andamento insieme all’utilizzatore è alimentato e la spia è di ON. compatte
ON/OFF dell’utilizzatore. spenta. a risparmio
energetico
e/o relè.

61
59

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MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO DA INCASSO PER APPARTAMENTO


3

3.3 Infilaggio e collegamenti


3.3.4 Circuito elettrodomestici 16A

1. Circuito elettrico da realizzare 2. Operazione di infilaggio direttamente dalle matasse scatolate

3. Collegamento delle prese 16A 4. Con prese a morsetti doppi è possibile realizzare il cablaggio entra-esci

5. Collegamento degli interruttori bipolari e delle prese per elettrodomestici da cucina

62
60

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RIFERIMENTI TECNICO-NORMATIVI 
2
La portata massima del conduttore da 2,5 mm isolato in PVC con fattore di Principali norme
riduzione 0,8, pertinente a 2 circuiti raggruppati è pari a 16A. Perciò occorre e guide di riferimento
suddividere il carico prese in tanti circuiti con corrente di impiego non superiore CEI 64-8 Capitolo 52 Scelta e
a 16A. Si tenga presente a tal proposito che per potenze impegnate di 3 kW installazione delle condutture
anche una sola dorsale ramificata da 2,5 mm2 risulta correttamente protetta dal CEI 23-50 Prese a spina per
limitatore di potenza posto sulla tavoletta portacontatori. usi domestici e similari
Per poter usufruire degli apparecchi di controllo automatico del carico è CEI 64-53 Guida per
necessario suddividere gli elettrodomestici almeno su due circuiti secondo il l’integrazione nell’edificio degli
impianti elettrici
criterio indicato in figura.
CEI 20 Tabelle CEI UNEL
35024/1 Portate in corrente
Le prese standardizzate dalla Norma CEI 23-50 con corrente nominale da 16A in regime permanente
Tipo P17 16A 250V Tipo P17/11 16A 250V Tipo P30 16A 250V
Presa bipolare con terra Presa bipolare con terra bipasso Presa bipolare con terra
10-13,5 10-13,5 F 39 10,5-16,5

26 F 5,5 26 19 F 5,5 19 33,5

#IRCUITOORDINARIO #IRCUITOPRIVILEGIATO

LAVATRICE FORNO LAVASTOVIGLIE COMPUTER FRIGORIFERO CONGELATORE

SERIE CHORUS - PRESE A SPINA


PRESE A SPINA BIVALENTI
Prevedere comode ed eleganti
prese bivalenti standard italiano/
tedesco in tutti i locali per usare
gli elettrodomestici senza i soliti
adattatori.

PRESE A SPINA A CABLAGGIO VELOCE


Presa doppia bivalente con 3 soli morsetti per alimentare il
blocco di prese multiple, senza l’impiego di cavallotti.
• Riduzione dei tempi di cablaggio.
• Sicurezza dei collegamenti e della continuità della terra. GW 12 204 - GW 12 203
• Minor ingombro complessivo nella scatola da incasso.

GW 10 208

GW 10 204 - GW 10 463
PROTEZIONE PRESE
Installare prese con un
magnetotermico di protezione per
alimentare gli elettrodomestici fissi
di alto consumo in totale
sicurezza.

63
61

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MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO DA INCASSO PER APPARTAMENTO


3

3.3 Infilaggio e collegamenti


3.3.5 Circuito chiamata campanelli

225 cm

Ronzatore

Suoneria

1. Circuito elettrico da realizzare 2. Schema di chiamata

h = 225 cm

4. Infilaggio cavi e collegamento pulsante del bagno per chiamata


3. Operazione di infilaggio direttamente dalle matasse scatolate ampanello interno

Ingresso
Scatola centralino

Cassetta
di derivazione

5. Infilaggio cavi dal centralino alla cassetta di derivazione e alla scatola del pulsante per chiamata campanello esterno

64
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RIFERIMENTI TECNICO-NORMATIVI 
I circuiti di chiamata in un appartamento possono essere due: quello fuori porta Principali norme
e quello di soccorso dal bagno e dalle camere da letto che devono distinguersi e guide di riferimento
per la diversa tonalità del suono. Non esiste nessun obbligo normativo CEI 64-8 Capitolo 41 per la
di alimentare questi circuiti a bassissima tensione di sicurezza ma tale protezione SELV e Capitolo 52
provvedimento può rivelarsi opportuno in due situazioni abbastanza ricorrenti: per la scelta e l’installazione
1. quando il bagno prevede una vasca per idromassaggio con comandi SELV delle condutture
in zona 1 ai quali si vuole abbinare la chiamata di soccorso;
2. quando nella stessa tubazione del campanello di ingresso si vogliono
installare i circuiti del citofono o del videocitofono che solitamente hanno
alimentatori a 8V in corrente continua per i circuiti fonici e a 12V in corrente
alternata per il comando apriporta con alimentazione SELV.
In questo caso conviene prevedere una tubazione protettiva totalmente separata
da quella che ospita i circuiti di potenza (vedere pagina 43)
Il complesso suonerie - ronzatori - trasformatore SELV può trovare una
conveniente ubicazione nel centralino.
Installazione nel centralino del gruppo suoneria - ronzatore alimentato
a bassissima tensione di sicurezza

230V

Id 1) Differenziale generale con riarmo


24V 2) Luce prese 10A
3) Prese 16A
4) Cucina 16A
1 2 3 4 5 5) Caldaia 16A
6) Suoneria, ronzatore con trasformatore
6

SERIE CHORUS - IMPIANTO DI CHIAMATA “ALLARME BAGNO”


In accordo con il D.M. 236/89 (G.U. 23/giugno/1989, n°145) nei servizi igienici in cui è obbligatorio prevedere provvedimenti per l’abbattimento delle
barriere architettoniche devono essere garantiti spazi adeguati per le manovre di una sedia a ruote e di un campanello di emergenza posto in prossimità
della tazza e della vasca. In questi casi è opportuno prevedere l’installazione di un relè di chiamata collegato con i pulsanti predisposti.

Il relè di chiamata consente di mantenere in allarme la suoneria e la spia fino al reset della chiamata stessa.

RELÈ DI CHIAMATA
Riferimenti normativi
Alimentazione EN 60669-1; EN 60669-2-2
12V ac/dc

Pulsante
di reset Pulsante GW 10 726
0 12 AL
di chiamata GW 12 726
(a tirante) GW 14 726

R NC NO
DATI TECNICI
Tensione 12V ac/dc
di alimentazione
Contatto di uscita 1NA/NC 12V dc

Schema di collegamento

65
63

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MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO DA INCASSO PER APPARTAMENTO


3

3.3 Infilaggio e collegamenti


3.3.6 Circuito climatizzazione
Cucina

1. Circuito elettrico da realizzare 2. Infilaggio cavi dal locale caldaia al termostato

Ingresso

3. Collegamento del termostato ambiente con locale caldaia esterno 4. Collegamento del termostato ambiente posizionato in ingresso
all’appartamento alla caldaia autonoma posta in cucina

1) illuminazione
2,5 mm2 2) prese
3) pompa di circolazione 1
4) pompa di circolazione 2
5) bruciatore
6) aspiratore
7) centralina di termoregolazione
A) contattore pompa 1
B) contattore pompa 2
C) contattore bruciatore
D) contattore aspiratore
E) circuiti di comando

2,5 mm2 2,5 mm2 2,5 mm2 2,5 mm2 2,5 mm2 1,5 mm2 1 mm2
230V

5. Esempio di schema per distribuzione elettrica di una piccola centrale termica per villa

66
64

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RIFERIMENTI TECNICO-NORMATIVI 
Gli impianti di riscaldamento delle abitazioni possono essere di 4 tipi: Principali norme
1. centralizzati senza alcuna possibilità di regolazione dal singolo appartamento; e guide di riferimento
2. centralizzati con pompe o valvole di appartamento nel locale caldaia; D.M. 12 aprile ’96 Impianti
3. autonomi con caldaia di potenzialità superiore a 35 kW termici a gas
che richiede un locale caldaia; DPR 218 del 1998 Requisiti
4. autonomi con caldaia di potenzialità non superiore a 35 kW. essenziali di sicurezza per
Le caldaie con potenzialità superiore a 35kW, in base al D.M. 12 aprile ’96, gli impianti a gas di uso
devono essere installate in apposito locale compartimentato contro il rischio domestico
di incendio e debitamente aerato contro il rischio di esplosione. L’impianto Norme UNI CIG 7129
elettrico, sia di potenza sia di comando, deve essere realizzato con condutture Progettazione, installazione e
non propaganti l’incendio; soddisfano tale requisito le condutture incassate manutenzione degli impianti a
sotto intonaco; i cavi a vista o posati in sistemi non chiusi con grado di gas di rete di uso domestico
protezione inferiore a IP4X devono essere conformi alle prescrizioni del capitolo Norma CEI 64-8/7 Capitolo
751 della norma CEI 64-8. Inoltre i motori delle pompe di circolazione devono 751. Luoghi a maggior rischio
essere singolarmente protetti contro il sovraccarico, ed è vietato l’uso del in caso di incendio
PEN (vedere la figura). Nel caso 4, se l’impianto termotecnico è realizzato
conformemente alle vigenti leggi e norme UNI CIG, non è necessario alcun
provvedimento particolare per la realizzazione dell’impianto elettrico di
alimentazione e termoregolazione.
0ROVVEDIMENTIPERILCABLAGGIONEILOCALICALDAIA

rCM TUBOMETALLICO

.ONINSTALLARECAVIDITIPONON .ONRAGGRUPPARECAVIDITIPO .ONDISPORREICIRCUITIINCORRENTE .ONUNIREILNEUTROELATERRA


PROPAGANTELAFIAMMAA NONPRAPAGANTELINCENDIOIN ALTERNATAINMODODAPROVOCARE INUNUNICOCONDUTTORE0%.
DISTANZAINFERIOREACMDA QUANTITATIVISUPERIORIAQUELLI RISCALDAMENTIPERINDUZIONEDELLE
ALTRICAVICONPERCORSOPARALLELO PREVISTIDALLANORMA#%)  PARTIMETALLICHEADIACENTI

SERIE CHORUS - CRONOTERMOSTATO DA PARETE


Per una gestione intelligente e confortevole del clima è possibile DATI TECNICI
installare il cronotermostato della Serie CHORUS che consente Alimentazione Autonomia Contatto in uscita Temperatura Range di
di controllare in modo automatico, su base settimanale, la batterie di esercizio visualizzazione
temperatura e le temporizzazioni all’interno dell’ambiente temp. rilevata
d’installazione, in combinazione con gli impianti di riscaldamento
A batteria Minimo 5A(AC1)/2A(AC15) 250V -5° ÷ 45° C 0 sino + 45°C
o di condizionamento. È possibile collegare un combinatore (3X1,5V alcaline tipo 1 anno Con contatto in scambio
telefonico, mediante il quale si effettua il comando remoto del AAA) privo di potenziale
cronotermostato.
Range di regolazione Dimensioni Grado di protezione Sezione cavi Accuratezza
GW 10 701 - GW 14 701 temperatura combinatore di misura
telefonico
+ 2° ÷ +7° C (antigelo) 130X92X23 IP20 Max. 0,5 mm2 ± 0,5° a 20° C
+ 5° ÷ +40° C (comfort) (mm)

Pulsante “UP”

Pulsante “MODE” per selezionare la


modalità di funzionamento

Pulsante “DOWN”

Display a cristalli liquidi Sportello di protezione dei pulsanti


LCD positivo di programmazione

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65

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MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO DA INCASSO PER APPARTAMENTO


3

3.3 Infilaggio e collegamenti


3.3.7 Circuito illuminazione di emergenza
a) Circuito comune con b) Circuito separato da
quello luce quello luce

Interruttore
generale

Interruttore Interruttore divisionale


divisionale luce luce di emergenza

1. Circuito elettrico da realizzare 2. Realizzando un circuito separato per la sola illuminazione di emergenza
è più agevole verificarne l’efficienza

Cucina

Ingresso

3 Nel caso di circuito separato bisogna infilare una specifica linea 4. Collegamento della lampada di emergenza tra fase e neutro

5. Collegamento delle lampade di emergenza installate nelle scatole da incasso e di quella installata nel centralino

66
68

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RIFERIMENTI TECNICO-NORMATIVI 
L’illuminazione di emergenza negli appartamenti è realizzata quasi esclusivamente Principali norme
con piccoli apparecchi autonomi componibili in scatole da incasso. Questi e guide di riferimento
apparecchi sono alimentabili direttamente dal circuito luce e prese da 10A. CEI 64-8 Capitoli 35 e 56
Tuttavia è consigliabile prevedere un’alimentazione separata, avente origine nel Impianti elettrici utilizzatori
centralino e sezionata da uno specifico interruttore in modo che risulti agevole, CEI 64-53 Guida per
interrompendo tale circuito, provare l’efficienza di tutti gli apparecchi installati. l’integrazione nell’edificio degli
Con tale sistema autonomo di alimentazione, al quale si riferiscono le figure della impianti elettrici utilizzatori
pagina accanto, è possibile, inoltre, escludere il funzionamento delle lampade
di emergenza durante i lavori di manutenzione lasciando in tensione il circuito di
emergenza; se si vuole usufruire di quest’ultima funzione si devono prevedere
scatole autonome o, perlomeno, munite di separatore, altrimenti si configurerebbe
la situazione di lavoro in prossimità di parti in tensione (rivedere la pagina 6).

6

VITA PRESUNTA DEGLI ACCUMULATORI SIGILLATI
USATI NEGLI APPARECCHI DI EMERGENZA (ANNI)
Tipo di Temperatura ambiente
4%34 accumulatore
20°C 30°C 40°C 50°C

Al nichel-cadmio 6-7 5-6 4,5-5 3,3-4,5


Al piombo 4,5-6 2,5-4 1,5-2,5 0,6-1,5
5

 5NITËDICOMANDOCOMPRENDENTELALIMENTATORE
 ILRADDRIZZATORE ILRELÑAMINIMATENSIONE
 "ATTERIAERMETICAALPIOMBOOALNICHELCADMIO
 ,AMPADAAINCANDESCENZA

SERIE CHORUS - LAMPADA AUTONOMA DI EMERGENZA


Lampada autonoma di emergenza NP
per scatole da incasso 4 posti. Fornita senza placca frontale e telaio

DATI TECNICI
Tensione di alimentazione: 230V ac
Batteria: Ni-Mh 3,6V 1100mAh
Autonomia minima: 1 ora
Tempo di ricarica: 36 ore
Lampada: LED ad alta efficienza
Potenza assorbita 2 VA
in stand-by:

GW 10 666 - GW 12 666 - GW 14 666 IP 40 - -

CARATTERISTICHE INSTALLATIVE
Può essere utilizzata in ambienti domestici e del terziario per illuminazione
sussidiaria in caso di black-out.

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MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO DA INCASSO PER APPARTAMENTO


3

3.3 Infilaggio e collegamenti


3.3.8 Collegamento tra cassette di derivazione e centralino

Centralino

3x4 + 3x5,5 + 5x1,5 + 4x1


3 x 2,5 + 5 x 1,5
Cassetta 2 Cassetta 1

1. Collegamento fra cassette di derivazione e centralino 2. Schema di cablaggio. Per i cablaggi complessi è necessario contare
i fili e indicarne numero e sezione con uno schema

Nell’esempio di
figura il tecnico
sta realizzando i
collegamenti dei
cavi di colore blu,
marrone e giallo/
verde relativi ai
circuiti prese 16A

3. Operazione di infilaggio dalla scatola al centralino 4. Operazione iniziale per effettuare il collegamento
della cassetta di derivazione

LUCE TERRA CAMPANELLO PRESE 16A


5. Esempio di cablaggio ultimato all’interno della cassetta di derivazione principale effettuato con morsetti componibili su guida unificata

68
70
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RIFERIMENTI TECNICO-NORMATIVI 
Preliminarmente bisogna effettuare il cablaggio interno del centralino consistente Principali norme
nel cavallottare i morsetti di entrata degli interruttori divisionali e collegare e guide di riferimento
alimentatori e altri apparecchi; questi morsetti vanno serrati a fondo verificando CEI 64-8
che nessun cavallotto risulti sovraccaricato (vedere la figura). Capitoli 41, 43, 46, 52
Suddividere le linee dorsali in più tubi per evitare un eccessivo raggruppamento Impianti elettrici utilizzatori
che comporterebbe notevoli riduzioni di portata (vedere la tabella). Le dorsali in CEI 20 Norme sui cavi per
uscita dal centralino devono fare capo a una o più scatole di derivazione principali energia
Tabelle CEI UNEL 35024/1
ubicate in modo da ridurre al minimo possibile la lunghezza dei circuiti terminali.
Portate in corrente
È obbligatorio separare dai circuiti di potenza quelli a bassissima tensione (SELV, in regime permanente
telefono, TV, eventuali cavi LAN). Tuttavia, per semplificare la ricerca dei guasti è CEI 20-40 Guida per l’uso dei
consigliabile separare il più possibile i circuiti nelle scatole utilizzando i separatori. cavi a bassa tensione

Riduzione di portata dei cavi unipolari isolati Precauzioni nel cablaggio di grandi centralini
in PVC raggruppati in uno stesso tubo

Sezione mm2 6kW


22A 8A
1,5 2,5 4 6 10 32A 14A 2A

1 14 18,5 25 32 43
2 11,2 14,8 20 25,6 34,4
Il cavallotto di parallelo
3 9,8 12,9 17,5 22,4 30,1 non può avere la stessa sezione dei cavi
4 9,1 12 16,2 20,8 27,9 in uscita dall’interruttore divisionale
5 8,4 11,1 15 19,2 25,8
6 8 10,5 14,2 18,2 24,5
7 7,5 10 13,5 17,2 23,2 10A 8A 6A 6A 2A

SERIE 48 - CASSETTE DI DERIVAZIONE


Nelle cassette di derivazione della Serie 48PT, si Nelle cassette Serie 48PTC si possono
può scegliere di impiegare le morsettiere volanti installare, grazie ai relativi supporti in dotazione,
o scomponibili della Serie 44MS. le morsettiere 44ME, ideali per realizzare i
collegamenti equipotenziali della terra (PE).

Le versioni con morsetti passanti posti


agli estremi consentono di collegare
il conduttore principale di terra senza
interromperlo.

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67

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MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO DA INCASSO PER APPARTAMENTO


3

3.3 Infilaggio e collegamenti


3.3.9 Tipologie di centralino consigliate
Impianto ad incasso per appartamento piccolo

1 2 4

Id

1 2 3 4
3

1) Protezione differenziale generale con funzione di richiusura


2) Luce e prese 10A
Piccolo appartamento 3) Prese 16A
2-3 locali + servizi - Fino a 60-70 m2 4) Suoneria e ronzatore
Impegno di potenza 3 kW 0 0) Protezione del montante nel locale contatori
Riscaldamento autonomo
Impianto di tipo economico

Impianto ad incasso per appartamento medio

Appartamento medio
4-5 locali + servizi - Oltre 70 m2
Impegno di potenza 3 kW
Riscaldamento autonomo
Impianto di tipo comfort

Impianto da incasso per appartamento grande

1 2 3 4 5

Id

1 2 3 4 5

6 7 8 9 10 6 7 8 9 10

Villa a 2 piani
Molti locali + doppi-tripli servizi
0 1) Protezione differenziale con funzione 7) Luce primo piano
Oltre 120 m2 di richiusura e test automatico 8) Zona notte
Impegno di potenza 6-10 kW 2) Prese 16A, piano terra 9) Biocomfort
Riscaldamento autonomo con locale caldaia 3) Prese 16A, primo piano 10) Suoneria - ronzatore
4) Cucina 0) Protezione del montante
Impianto di tipo lusso 5) Carichi non prioritari nel locale contatori
6) Luce piano terra

70
72
66

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RIFERIMENTI TECNICO-NORMATIVI 
Il centralino di appartamento contiene in genere gli interruttori destinati al Principali norme
sezionamento e alla protezione dei circuiti nonché altri apparecchi modulari e guide di riferimento
quali alimentatori, temporizzatori, strumenti di controllo del carico, ecc. CEI 23-51 Prescrizioni per
Rispetto alla normativa europea applicabile alla generalità dei quadri sono la realizzazione, le verifiche
ammesse in Italia particolari deroghe purché siano rispettate le condizioni e le prove dei quadri di
sintetizzate in figura. La suddivisione dei circuiti è dettata sia dalle esigenze di distribuzione per uso
proteggere i circuiti ramificati a sezione costante (1,5 mm2 per luce e prese da domestico e similare
10A e 2,5 mm2 per prese da 16A) sia dalle necessità funzionali (per esempio CEI 17-70 Guida
all’applicazione delle norme
suddividere i carichi privilegiati da quelli facoltativi). Le dimensioni vanno scelte
dei quadri di bassa tensione.
in funzione della capienza in numero di moduli e della capacità di dissipare la Capitolo 6
potenza generata dagli interruttori magnetotermici e dagli alimentatori contenuti.
I centralini devono riportare una targhetta compilata da chi ha eseguito
l’assiemaggio, il cablaggio e le relative prove.

#ONDIZIONIDIAPPLICABILITËDELLANORMA#%)  ,ATARGADEIQUADRIPERUSIDOMESTICIESIMILARI

)MPIANTI

ELETTRICI
1UADROPERUSIDOMESTICI

4IPO1 PRGPIANO

)NQ!5%6(Z

.ORMADIRIFERIMENTO #%) 

GEWISS ACTIVO
MASSIMO CONTROLLO, IN TOTALE SICUREZZA
1 5 3 1 RESTART CON AUTOTEST
Interruttore differenziale con test settimanale automatico. Dispositivo di riarmo automatico per
il ripristino della corrente in totale sicurezza previa verifica dell’efficienza dell’impianto.
2 ACTIVO
Il centralino elettronico attivo per il controllo e la gestione dell’impianto, che scollega gli
apparecchi non prioritari in caso di sovraccarico. Il display segnala il consumo energetico,
aiutandoti a sapere in ogni momento qual è il consumo del tuo impianto.
3 BIOCOMFORT
2 Un biointerruttore che evita la creazione di campi elettromagnetici indesiderati.
4 LAMPADA ANTI BLACK-OUT
Lampada estraibile con batterie incorporate per illuminazione in caso di interruzione
dell’energia elettrica.
5 INTERRUTTORI MAGNETOTERMICI COMPATTI
Gli esclusivi apparecchi modulari compatti con due poli protetti in un solo modulo.
6 SEGNALAZIONE
Apparecchio combinato suoneria e ronzatore con trasformatore integrato in soli due moduli.

6 4

BIOCOMFORT – DISGIUNTORE DI RETE DATI TECNICI


Tensione nominale 230 a.c. ± 10%
STOP AI CAMPI ELETTROMAGNETICI Un (V)
Quando tutti i gli apparecchi elettrici sono spenti, BIOCOMFORT
toglie la tensione all’impianto e la ripristina automaticamente Corrente nominale 16
quando necessario. d’impiego Ie (A)
Sonni tranquilli: Biocomfort preserva la zona notte Potenze massime Lampade a incandescenza: 1600
dall’inquinamento elettromagnetico. lampade (W) Lampade fluorescenti: 1000
Lampade con reattore elettronico: 700

71
73
67

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MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO DA INCASSO PER APPARTAMENTO


3

3.4 Espansione impianto


3.4.1 Apparecchi per comando e controllo
a radiofrequenza

Ricevitore

Ricevitore

1. Aggiunta comandi luce in locali a finitura pregiata 2. Comando luce con sensore di presenza a radiofrequenza

Cronotermostato

Cronotermostato

3. Comando di tapparelle o tendaggi 4. Controllo di condizionatore con cronotermostato a radiofrequenza

Cronotermostato

Cronotermostato

Attuatore
telefonico

5. Controllo della caldaia di riscaldamento con cronotermostato 6. Attivazione via telefono mediante attuatore telefonico
a radiofrequenza

72
74
66

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RIFERIMENTI TECNICO-NORMATIVI 
I collegamenti radio in ambito abitativo (WPAN) riguardano un’operatività Principali norme
semplice con potenza limitata a qualche centinaio di mW. e guide di riferimento
Comprendono sempre almeno un trasmettitore (comando) e un ricevitore D.P. R. 5/10/2001 n. 447
(attuatore). Regolamento in materia di
I trasmettitori possono essere alimentati dalla rete (apparecchi componibili licenze e autorizzazioni per i
da incasso), o da pile (comandi autonomi a parete o portatili). servizi di telecomunicazioni a
Per l’azionamento di utilizzatori di potenza (luce, elettrodomestici, uso privato
apparecchi di climatizzazione o sistemi di allarme) la trasmissione CEI 210-64 e 210-65
Caratteristiche di compatibilità
dei comandi è del tipo impulsivo e garantisce le funzioni fondamentali
elettromagnetica tipiche degli
(interruttore, pulsante, commutatore). I sistemi più completi, mediante i ambienti residenziali
quali si possono realizzare servizi domotici, comprendono anche le funzioni CEI 100-119 Apparati
di marcia-arresto, inversione di marcia, termostato, cronotermostato, multimediali senza fili. Guida
sensore di presenza, ecc. all’installazione e all’utilizzo in
ambito domestico
2ADIOCOMANDODIRETTO 2ADIOCOMANDOAUTOMATICO

2 2ETE 2 2ETE

COMANDI A RADIOFREQUENZA
Il nuovo sistema comando e controllo CHORUS è composto da dispositivi di comunicazione a
radiofrequenza che, integrati con l’impianto elettrico tradizionale, consentono di ampliare le
funzionalità senza ricorrere a opere murarie con una portata fino a 100 m in campo libero.
La gamma di prodotti, disponibile nelle versioni Bianco, Nero e verniciato Titanio, consente una
totale integrazione funzionale ed estetica con le placche ONE e LUX.
L’aggiunta di un punto di comando, il controllo della temperatura e la regolazione della luce di
una lampada con telecomando, sono tra le più comuni esigenze in impianti sia residenziali sia
del terziario, alle quali risponde l’innovativo sistema GEWISS.
È inoltre possibile progettare soluzioni esclusive di comfort, attraverso la realizzazione di
scenari (configurazione di luci e tapparelle in funzione di ogni momento della giornata) che
contribuiscono a fornire un valore aggiunto all’impianto elettrico.

Pulsantiere per comandi a radiofrequenza da 1 a 4 canali, Cronotermostato elettronico I moduli di uscita a


complete di placca ONE e LUX. estate/inverno a radiofrequenza. radiofrequenza sono alimentati
con tensione di rete 230V~.
Disponibili sia per carichi
generici sia per comando
motori.

73
75
67

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MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO DA INCASSO PER APPARTAMENTO


3

3.4 Espansione impianto


3.4.2 Sistema antifurto a radiofrequenza
Appartamento condominiale Villa

Rilevatore
a infrarossi
Sirena
IR IR
autoalimentata
IR IR

Centralina
C C
ct ct
Inseritore
Contatto
porta e finestre

Combin
Combinatore
telefonico
telefoni
IR IR IR IR

Rivelatore
1. Negli appartamenti la protezione finestre è necessaria fino a 4 m perimetrale
da piani accessibili dall’esterno

2 1

N S

M Contatti magnetici

Contatti inerziali Rivelatore volumetrico

2. Protezione perimetrale di porte e finestre 3. Protezione volumetrica con sensori a raggi infrarossi

Sirena
Sensori perimetrali Sensori perimetrali

Sensori
volumetrici

Centralina Chiave elettronica e telecomando


4. La protezione perimetrale della recinzione si attua con varie
tecnologie per esempio a raggi infrarossi attivi 5. Schema dell’impianto antintrusione a radiofrequenza

76
74

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RIFERIMENTI TECNICO-NORMATIVI 
Gli impianti antintrusione conformi alle norme vigenti si classificano in 3 Principali norme
livelli di affidabilità valutati secondo parametri di calcolo basati su punteggi e guide di riferimento
convenzionali di insuperabilità. I tre livelli sono designati rispettivamente con i Norma CEI 79-2 Impianti
numeri 1, 2, 3 per ciascuno dei quali sono richieste prestazioni minime. antintrusione, antifurto
Per le comuni abitazioni è ritenuto sufficiente il livello 1 che comporta protezioni e antiaggressione.
Norme particolari per le
perimetrali (contatti sulle porte e sulle finestre e sensori antieffrazione con apparecchiature
coefficienti di insuperabilità 1) e protezioni volumetriche con coefficiente Norma CEI 79-16 Requisiti
di insuperabilità almeno 0,5 realizzate con sensori a raggi infrarossi o a per apparecchiature e sistemi
microonde (valgono i criteri sintetizzati in tabella). I sensori volumetrici devono di allarme antintrusione che
essere opportunamente posizionati sia per non lasciare zone di intrusione utilizzano collegamenti a
scoperte sia per evitare interventi intempestivi. radiofrequenza
'LIERRORIDIUBICAZIONEDEISENSORI
ARAGGIINFRAROSSIPASSIVI
COEFFICIENTI DI INSUPERABILITÀ PER LE BARRIERE DELLE UNITÀ
ABITATIVE NON ISOLATE (APPARTAMENTI IN CONDOMINIO)
Barriera Situazione Coefficiente di
insuperabilità
1 0,5 0
Accessi all’unità Garantito il controllo di tutti gli accessi (porte e ■
FRONTE abitativa finestre fino a 4 m di altezza)
FINESTRA
Mancanza anche di un solo controllo ■

Superfici dei Garantito il controllo contro l’effrazione di tutti i ■


FRONTE
TERMOSIFONE serramenti vetri e serramenti
Mancanza anche di un solo controllo ■

ZONA Volumi interni Garantita la copertura totale dei volumi interni ■


DOMBRA all’unità abitativa Garantita la protezione a trappola ■

Non garantita alcuna delle suddette protezioni ■

CHORUS RF - SISTEMA ANTIFURTO A RADIOFREQUENZA


Il sistema antifurto radio CHORUS RF, con funzioni di security e safety, è la soluzione ottimale
per ogni contesto installativo, grazie al design ricercato di tutti i componenti. La sicurezza
e l’affidabilità di funzionamento, anche in impianti complessi, sono garantite dalla trasmissione
radio a doppia frequenza: una frequenza è riservata alla comunicazione fra i sensori
e la centrale, l’altra alla comunicazione con la sirena. L’installazione dei componenti del sistema
antifurto radio “senza fili” è particolarmente semplice, infatti l’impianto è realizzabile in poche
ore e non è necessario rompere i muri.
Il cuore del sistema è la
centrale, disponibile in due
differenti modelli e in grado di
gestire 16 sensori (GW20470)
o 32 (GW20471). La centralina
a 32 sensori è completa di
combinatore telefonico.
Sulla centrale è presente
GW 20 470

GW 20 471

un misuratore d’intensità
del segnale radio (RF), per
la verifica dell’efficienza di
trasmissione d’ogni singolo
Il telecomando Rilevatore volumetrico dispositivo verso la centrale.
(GW20472) gestisce di presenza (GW20477)
completamente a raggi infrarossi
l’impianto: inserimento, orientabile, 15 m di
disattivazione totale, portata, apertura 81°.
inserimenti parziali
e funzione antipanico.
GW 20 472

GW 20 477

75
77

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MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO PARTI COMUNI


4

4.1 Teorie dei montanti

76
78

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RIFERIMENTI TECNICO-NORMATIVI 
I singoli montanti di energia fanno parte dell’impianto utilizzatore Principali norme
d’appartamento anche se sono ubicati in parti condominiali. Ogni montante e guide di riferimento
deve essere costituito da un singolo cavo multipolare con guaina oppure da Norma CEI 64-8 /5 Capitolo
cavi unipolari (fasi e neutro) contenuti in un tubo distinto per ogni utenza. Può 52, commento all’articolo
essere comune il conduttore PE purché le singole derivazioni d’appartamento 520-1
siano realizzate con morsetti di tipo passante che non comportino il taglio del Guida CEI 64-50 Guida per
conduttore montante. Possono essere comuni le scatole rompitratta ma mai l’integrazione nell’edificio di
quelle che contengono giunzioni o derivazioni attuate su fase e neutro dei singoli impianti utilizzatori e ausiliari.
Criteri generali
appartamenti. La sezione del PE comune deve essere almeno uguale a quella
Guida CEI 64-53 Guida per
del montante di fase più grande. l’integrazione nell’edificio di
I montanti TV devono avere lo schermo collegato al collettore principale di terra. impianti utilizzatori e ausiliari.
#OLLEGAMENTOALCOLLETTOREDITERRA Dimensionamento dei montanti monofase Criteri particolari. Appendice H.
DELMONTANTE46 secondo l’appendice H della Guida CEI 64-53 (stralcio) Esempio di dimensionamento
dei montanti
Potenza contrattuale (kW) 3 6 10
Esubero tollerato (kW) 3,3 6,6 11
Corrente nominale utenza (A) 16 32 53
Sezione cavo montante (mm2) 6 10 16
PRESA46 PRESA46
Portata cavo con fattore di riduzione 0,7 28 39 53
Caduta di tensione % sul montante 2 2 2
Lunghezza massima (m) 34 35 36

COLLETTOREDITERRA

SERIE 48CM - CASSETTE PER MONTANTI


I montanti sono le parti più elettrificate di uno stabile. Come tali sono percorsi da un’elevata quantità di cavi; per questo Gewiss
ha studiato una gamma di cassette specifiche, le 48CM, caratterizzate da ampi sfondabili che consentono di impiegare tubi con
diametro 63 mm e grazie a un’elevata profondità della cassa, 121 mm, è possibile alloggiare comodamente i cavi e le relative
morsettiere che distribuiscono energia e segnali alle varie utenze.

Inoltre, grazie alle viti piombabili, le L’elevata specializzazione del prodotto consente
cassette 48CM si possono installare nelle di disporre di forchette di accoppiamento per
parti comuni delle palazzine. realizzare sistemi in batteria.

Vi è inoltre una completa serie di etichette


autoadesive per identificazione circuiti.

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79

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MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO PARTI COMUNI


4

4.2 Impianto di terra


EQS
Collegamenti equipotenziali
supplementari (vedere pag 55)
EQS
EQP
Collegamenti equipotenziali
principali (vedere pag 55)
PE Conduttore di protezione

PE C Collettore di terra
CT Conduttore di terra
C DA Dispersore intenzionale
EQP DN Dispersore di fatto

CT CT DA
DN

1. Denominazione dei componenti dell’impianto di terra di protezione di un edificio

rame acciaio
1) Tondino massiccio diametro est. 15 mm 20 mm
> 5 L = 7,25 m
2) Tubo diametro est. 30 mm 40 mm
spessore 3 mm 2 mm
3) Profilo a croce larghezza 50 mm 50 mm
spessore 5 mm 5 mm
4) Profilo a T altezza 50 mm 50 mm

1 2 3 4

2. Dimensioni minime dei picchetti 3. Esempio di posizionamento dei dispersori di terra

Pozzetto

Grasso di
vaselina

4. Esempio di collegamento fra picchetti 5. Tipi di morsetti per giunzioni interrate

78
80

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RIFERIMENTI TECNICO-NORMATIVI 
L’impianto di terra di protezione deve essere unico per l’intero edificio e far capo Principali norme
a uno o più collettori di terra che rendano possibile il sezionamento delle varie e guide di riferimento
parti per le prove e le misure. CEI 64-8 Capitoli 41 e 54
Tutte le masse devono essere collegate al conduttore di protezione, Protezione contro i contatti
obbligatoriamente di colore giallo verde. Al collettore principale di terra, oltre al indiretti mediante interruzione
PE, devono far capo i conduttori equipotenziali principali (EQP) che collegano: della alimentazione
- i tubi dei servizi comuni di edificio (acqua, gas, riscaldamento centralizzato); CEI 64-12 Guida per
- le eventuali parti strutturali metalliche (canalizzazioni di ventilazione del l’esecuzione dell’impianto
di terra negli edifici a uso
condizionamento d’aria centralizzato e similari);
residenziale
- ove possibile i ferri d’armatura delle strutture in cemento armato.
Il conduttore di terra (CT) collega il dispersore al collettore principale di terra.
Per il dimensionamento dei collegamenti equipotenziali supplementari si veda la
pagina 57.
Il dispersore può essere realizzato mediante elementi interrati verticalmente
(picchetti) oppure orizzontalmente (corde). Il dispersore a picchetti sfrutta gli
strati profondi del suolo ed è perciò adatto a terreni con elevata resistività
superficiale (terreni di riporto o ghiaiosi); il dispersore a corda sfrutta gli
strati superficiali del suolo ed è perciò adatto a terreni con bassa resistività
superficiale (strati di humus o argilla). La disposizione più conveniente è quella
a corda disposta ad anello perimetrale attorno all’edificio con collegamenti ai
ferri d’armatura delle fondamenta e rinforzo con picchetti. Il dimensionamento
del dispersore si effettua in sede di progetto con calcoli piuttosto complessi
e aleatori. Per i dispersori a picchetti ci si può avvalere del metodo indicato in
tabella, basato su picchetti distanziati almeno 4÷5 L, dove L è la lunghezza
utile (cioè della parte interrata). Prima di porre in esercizio l’impianto occorre
verificare, mediante misura con lo specifico strumento a sonde, che la
resistenza del dispersore non sia inferiore a quella di progetto.
3EZIONEDEICONDUTTORIDELLIMPIANTODITERRAALCOLLETTOREPRINCIPALE

30% 3%10 30% DELLASEZIONEDIFASE3&CORRISPONDENTE


 3&SE3&DIMM
3%10  30%DIMAGGIORSEZIONE
CONMINIMODIMM
3#4 3#4 MMSEISOLATOMMSE
NONISOLATOINRAMEMMSE
NONISOLATOINACCIAIOZINCATO

0ARTICOLAREDELCOLLEGAMENTO 4ABELLEPERILDIMENSIONAMENTODIUNDISPERSOREAPICCHETTI
DELDISPERSOREAIFERRIDARMATURA
DELLEFONDAMENTA 2ESISTENZA2UDEIPICCHETTIINFISSI 2ESISTIVITËDELTERRENO
NELTERRENOCONRESISTIVITËDI7M
$

$ ,M 4IPO RMIN RMAX


MM       7M 7M
     !RENARIA  
,      !RGILLA  
      'HIAIA   
CORDAMM
0ALUSTRE  
F (UMUS  
,M

PICCHETTO
,ARESISTENZA2UPERTERRENOCONRESISTIVITËRDIVERSADA7MSIOTTIENE
MOLTIPLICANDOIVALORIDITABELLAPERR
0ERESEMPIOUNPICCHETTODIAMETROMMLUNGOMINTERRENOARGILLOSO
REALIZZAUNARESISTENZADI7X 
INTERRENOGHIAIOSODI7X  
0ERREALIZZAREUNDISPERSOREDA7OCCORRONODISPERSORIDA7
INPARALLELON2U2T 

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81

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MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO ESTERNO
5

5.1 Installazione in garage/cantine

1. Prima di iniziare consultare il 2. Tracciare sulla parete il percorso del tubo 3. Fissare cassette e clips
Manuale Pratico Gewiss con l’uso del battispago

70cm
70 cm

4. Piegare il tubo inserendo una molla a spirale 5. Posare i tubi 6. Esempio di calata dei tubi dalla canalina
che consente di ottenere la curvatura a 90° (o passerella) alle cassette di derivazione

7. Esempio di calata dei tubi dalla 8. Esempio di collegamento da


canalina (o passerella) alle canalina (o passerella) agli 9. Esempio di installazione esterna finita
prese interbloccate apparecchi di illuminazione

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82

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RIFERIMENTI TECNICO-NORMATIVI 
I box e i garage condominiali con capienza superiore a 9 macchine e corsia Principali norme
di accesso non a cielo aperto sono soggetti al D.M. 1° febbraio ’86 e al e guide di riferimento
certificato di prevenzione incendi. La variante CEI 31-35V1 del 2002 stabilisce CEI 64-8/ 5 Capitolo 52
che, se sono rispettate le condizioni imposte dal suddetto D.M., non sono da con particolare riferimento
considerare, ai fini della scelta del materiale elettrico, luoghi con pericolo di alle tabelle 52A, 52B e 52C
incendio. Occorre che i componenti installati a vista siano sottratti al pericolo CEI 23-39 Sistemi di tubi
d’urto mediante posa a non meno di 1,15 m dal piano di movimentazione e accessori per installazioni
dell’autoveicolo. elettriche
CEI 23-80 Sistemi di tubi
I cavi installati a vista devono rispettare le condizioni di posa indicate in tabella.
e accessori per installazioni
Se le cantine o i seminterrati sono molto umidi (pericolo di stillicidio da elettriche.
condensa) si devono impiegare componenti con grado di protezione non Parte 1: Prescrizioni generali
inferiore a IP22 e cavi con isolamento idoneo ai luoghi umidi. CEI 20-40 Guida per l’uso
Dimensioni di posa dei cavi rigidi dei cavi a bassa tensione

SERIE 44CE
La gamma più completa di cassette di derivazione a parete,
anche con coperchi a vite ad ¼ di giro.
• Marchio IMQ e RINA
• 3 differenti tipologie di materiali autoestinguenti
di cui 2 Halogen Free
• 11 taglie in 2 versioni: pareti lisce o con passacavi
• 6 tipologie di coperchi: a pressione/a vite,
ciechi/trasparenti, alti/bassi
• 3 gradi di protezione: IP44, IP55, IP56

SERIE 44 CE A ¼ DI GIRO
Riduzione dei tempi di
installazione grazie alle viti
a 1/4 di giro.
Chiusura garantita dal blocco
in posizione “chiuso”.

27 COMBI
Sistema di contenitori modulari da parete per la serie SYSTEM.
• Contenitori protetti IP40 fino a 16 posti e stagni IP55 fino a 12 posti
• Versioni IP40 integrabili con minicanali e canali RAL 9010
• Ampio spazio utile interno per il cablaggio
• Possibilità di suddivisione interna dei vani con appositi separatori funzionali

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MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 IMPIANTO ESTERNO
5

5.2 Installazione nel terziario e industriale

2. Esempio di impianto a parete “misto” (parte tubazione e parte


1. Esempio di impianto a parete per un magazzino
canalizzazione) per un corridoio

3. Esempio di impianto sotto pavimento con tubi rigidi per ufficio 4. Esempio di impianto in controsoffitto con tubi rigidi per ufficio

5. Esempio di impianto a parete per un punto vendita 6. Esempio di impianto industriale utilizzando passerelle a filo

82
84

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RIFERIMENTI TECNICO-NORMATIVI 
Nel settore terziario le condutture a incasso sono sovente sostituite da Principali norme
tipologie meno vincolate alle opere murarie. Non esistono specifiche norme e guide di riferimento
di installazione che trattino distintamente le diverse tipologie; si devono solo CEI 64-8/5 Capitolo 52
ricordare le seguenti particolarità: con particolare riferimento alle
• la posa di cavi, di tubi e di canali in vista richiede adeguati mezzi di fissaggio tabelle 52A, 52B e 52C
per evitare cadute o danneggiamenti; CEI 23-39 Sistemi di tubi
• non sono ammesse condutture in cavi senza guaina posati in cunicoli o in e accessori per installazioni
intercapedini sottopavimento o in controsoffitto; elettriche
CEI 23-80 Sistemi di tubi
• tutte le giunzioni devono essere accessibili;
e accessori per installazioni
• le condutture devono essere scelte e messe in opera in modo che nessun elettriche.
danno possa essere causato dall’ingresso d’acqua; Parte 1: Prescrizioni generali
• si deve tener conto nella determinazione della portata delle condizioni di CEI 23-58 Sistemi di canali
raggruppamento e di raffreddamento dei conduttori, in particolare per la posa e condotti per installazioni
in tubi e canali chiusi. elettriche
'IUNZIONIAMMESSEINCANALICHIUSI 'IUNZIONIVIETATE
CONCOPERCHIO

-ORSETTI)088"ENTROCANALITOTALMENTE #ONQUALSIASITIPODIMORSETTOENTROTUBI
ISPEZIONABILITENUTAALLATRAZIONE CANALIOCUNICOLICHIUSI
NONINFERIOREA.

GEWISS PER IL TERZIARIO


E L’INDUSTRIALE
I sistemi di canali
portacavi e
portapparecchi FB e NF
della Serie NP44/50
sono in grado di coprire
tutte le esigenze
installative nei settori
terziario e industriale.
La gamma
dimensionale (4 misure
per i canali FB e 5 per
i canali NF) garantisce
la soluzione ideale
per ogni necessità
d’impianto, dal piccolo
utilizzatore alla dorsale
Gewiss offre tre tipologie di tubi rigidi, per soddisfare ogni tipo
di distribuzione.
di esigenza: tubi medi RK15 per installazioni ordinarie, tubi
pesanti RKB per installazioni gravose, tubi pesanti halogen
free RKHF per installazioni gravose e in ambienti pubblici.
L’ampia gamma di raccordi, nelle versioni IP40 e IP65, rende
i sistemi di tubi rigidi perfettamente integrabili con tubi
flessibili, cassette da parete e centralini.

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85

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MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 DISTRIBUZIONE ENERGIA
6

6.1 Terziario/industriale

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L’OFFERTA PER LA DISTRIBUZIONE ENERGIA

Un’offerta ampia ed articolata di prese interbloccate certificate secondo la
normativa internazionale IEC60309-1-2. Principali norme
Laddove sono richieste dimensioni estremamente ridotte e gli spazi di installazione
e guide di riferimento
sono esigui, trovano facile collocazione le prese serie Combibloc 16-32A.

IP56 IP55
per impieghi con fusibili
gravosi
IP66
per impieghi
gravosi
24V con
trasformatore

un sistema a
IP55
per impieghi
gravosi

360°
IP44 con fusibili

IP44 senza fusibili

IP44-66

IP55
Combibloc

16-125A
IP44 Combibloc

Altre serie consentono di avere prese interbloccate in orizzontale e


verticale, per ambienti classici e per applicazioni gravose.
Per queste ultime la famiglia 66 IB rappresenta un ottimo esempio
di come è possibile coniugare il design e le massime funzionalità
attualmente disponibili sul mercato.
Ogni presa è alloggiabile in quadretti dedicati per fissaggio a parete,
da incasso e mobile. Da anni Gewiss è leader in questo settore e
puntualmente propone innovazioni atte ad agevolare i propri clienti.
Le prese, inserite in quadretti cablati da Gewiss,offrono un’elevata molteplicità
di combinazioni certificate secondo la normativa EN60439-3 adatta alle
esigenze del terziario e grande distribuzione.
Inoltre viene data la possibilità di cablare e certificare quadri non presenti a
catalogo, tramite il software GwAesse e i Manuali didattici.

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MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 DISTRIBUZIONE ENERGIA
6

6.2 Cantiere

1. L’energia elettrica nei cantieri di costruzione


deve essere distribuita esclusivamente con
appositi quadri denominati ASC e certificati
dal costruttore

4. Il nodo di terra è costituito da una barra di


2. Esempio di un allacciamento di cantiere grande. rame a cui fanno capo i conduttori di terra,
Nella figura sono evidenziati il gruppo di misura 3. Esempio di giunzione nel cavo aereo i conduttori di protezione e i conduttori
con limitatore e l’interruttore generale di un cantiere equipotenziali

1 Quadro di distribuzione finale fisso


2 Cavi stesi direttamente sul terreno
3 Protezione per passaggio pedonale
4 Protezione per passaggio veicoli
5 Quadro di distribuzione finale mobile
6 Cavo aereo

5. Consistenza tipica dell’impianto di cantiere

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RIFERIMENTI TECNICO-NORMATIVI 
Nei cantieri l’allacciamento degli utilizzatori si può realizzare con cavi di tipo Principali norme
flessibile, direttamente stesi sul terreno, con adeguate caratteristiche di tenuta e guide di riferimento
all’acqua e guaina di tipo pesante (vedere gli esempi in tabella). CEI 64-8/7 Capitolo 704
La distribuzione elettrica deve fare capo a specifici quadri di tipo ASC, costruiti CEI 64-17 Guida
conformemente alla norma CEI 60439-4, prodotti da costruttori specializzati che alla esecuzione degli impianti
hanno l’obbligo di sottoporli totalmente a prove di tipo. elettrici nei cantieri
In tali quadri si deve poter attuare il sezionamento, la protezione dei conduttori CEI 17-13/4
contro le sovracorrenti e la protezione contro la scossa mediante interruttori Quadri di cantiere ASC
differenziali da 30 mA.
Le prese a spina sono ammesse solo se:
• inserite sul quadro ASC;
• incorporate in avvolgicavo;
• di tipo mobile conformi alla norma CEI 23-12.
Schema di un quadro di prese a spine

TIPI DI CAVI AMMESSI


PER LA DISTRIBUZIONE NEI CANTIERI
Flessibile H07 RN-F; FROR 450/750V;
N1VV-K; FG7OR 0,7/1kV e
similari
Rigido* H07V-R; RG7OR e similari
* Ammesso solo per il primo tratto a monte del primo quadro
(distribuzione principale)

SERIE 68 ASC - SISTEMA QUADRI PER CANTIERE ASC


Quadri con funzione
di alimentazione
in entrata e
distribuzione
principale serie
46QP fino a 250A

Quadri di entrata
e misura serie 40
CDK fino a 125A
Quadri di
distribuzione
principale 68 Q-box
fino a 100A
Quadri di
distribuzione
secondaria 68 Q-din,
66 Combibloc
e 68 Q-mc 16t fino
a 63A

89
87

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MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 INFORMAZIONI TECNICHE GENERALI


7

7.1 Riferimenti normativi


Gli impianti elettrici, secondo le leggi vigenti in Italia, devono essere  CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano)
realizzati a regola d’arte, cioè secondo i più aggiornati concetti È stato fondato nel 1907 dall’AEI (Associazione Elettrotecnica Italiana)
di sicurezza e di affidabilità riportati nelle norme tecniche. Ne con lo scopo principale di standardizzare i componenti elettrici.
consegue che, pur non avendo valenza giuridica equivalente alle Riconosciuto dallo Stato italiano come ente normatore del settore
leggi, la normativa tecnica costituisce, in pratica, un riferimento elettrotecnico (tramite un’apposita convenzione con il CNR), con il DPR
irrinunciabile. Si deve precisare che, secondo il diritto costituzionale 11/7/1967 il CEI assume personalità giuridica.
italiano, le norme di qualsiasi tipo, se non quando recepite da Con la legge dell’1/3/68 n. 186, è stata riconosciuta alle norme
specifici Decreti, non possono avere forza di legge e perciò, CEI la presunzione di adeguatezza alla “regola d’arte” dei materiali,
contrariamente a quanto avviene in altri Paesi, le norme CEI non delle apparecchiature, degli impianti, a tutti gli effetti giuridici; tale
possono essere imposte, e non può essere sanzionata la loro riconoscimento è ribadito dalla legge 46-90.
violazione. Tuttavia conviene applicarle altrimenti la dimostrazione È l’unico organismo italiano rappresentante l’Italia in sede
della rispondenza degli impianti e dei componenti alla regola internazionale nei comitati CENELEC.
dell’arte, voluta dalla legge 46-90, rimane a carico dell’installatore: Le norme CEI principali riguardanti gli impianti trattati in questo
essendo il concetto di regola d’arte aleatorio, il rischio di vedersi manuale sono ricordate, caso per caso, nelle specifiche pagine,
accusati di violazione della legge 46-90 sarebbe notevolissimo e, in unitamente alle Guide che rappresentano un validissimo documento
caso di contenzioso, la probabilità di vincere la causa molto bassa. interpretativo, redatto in chiave applicativa.
Attualmente le norme elettriche sono armonizzate a livello Non sono invece oggetto di questo manuale la progettazione, le
internazionale, europeo e nazionale rispettivamente da verifiche iniziali e la manutenzione che costituiscono argomenti
IEC, CENELEC e CEI. importantissimi ai fini della sicurezza elettrica; per queste operazioni si
rimanda alla consultazione delle seguenti Guide CEI:
 IEC (International Electrotechnical Commission) CEI 0-2 • Guida per la definizione della documentazione di progetto
Fondato nel 1906, è l’ente che redige e pubblica le norme degli impianti elettrici
elettrotecniche internazionali che servono come base a oltre 100 CEI 0-3 • Legge 46/90 Guida alla compilazione della
Paesi membri di tutto il mondo. Le pubblicazioni IEC, nella maggior dichiarazione di conformità
parte dei casi, confluiscono nelle norme europee armonizzate senza CEI 0-10 • Guida alla manutenzione degli impianti elettrici
sostanziali modifiche. È disponibile gratuitamente sul sito Internet www.ceiuni.it il catalogo
generale delle norme CEI, acquistabili presso i punti vendita indicati
 CENELEC nel catalogo stesso.
(Comité Européenne de Normalisation Electrotechnique)
Ha il compito di adattare alle condizioni europee le pubblicazioni Principali leggi riguardanti
internazionali IEC con il fine di unificare le norme elettriche in ambito gli impianti elettrici utilizzatori
comunitario. E’ costituito dai comitati elettrotecnici nazionali di Austria, D.P.R. n. 547 del 27/4/1955
Belgio, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, “Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro”
Inghilterra, Irlanda, Islanda, Italia, Lettonia, Lussemburgo, Malta, Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale 12/7/1955 n. 158.
Norvegia, Polonia, Olanda, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia, Questa legge, tuttora non completamente abrogata, ha valore
Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Ungheria. Sono inoltre membri storico perché è la più vecchia e conosciuta; alcune prescrizioni,
affiliati i Comitati nazionali di Albania, Bosnia e Herzegovina, Bulgaria, pur superate, sono talmente radicate nella tradizione impiantistica
Croazia, Macedonia, Romania, Turchia, Ucraina in attesa di entrare a italiana che sovente sono scambiate per norme ancora in vigore.
pieno titolo nel Comitato con l’estendersi della UE. Legge n. 186 dell’1/3/1968
Le deliberazioni CENELEC devono essere adottate obbligatoriamente “Disposizioni concernenti la produzione di materiali,
dalle normative nazionali, con la sola eccezione di qualche norma apparecchiature e impianti elettrici ed elettronici” Gazzetta Ufficiale
sperimentale nazionale, debitamente autorizzata. 23/3/1968 n. 77.
È importantissima perché
#%.%,%# stabilisce l’obbligo di esecuzione
degli impianti e costruzione dei
componenti a regola d’arte e
perché riconosce alle norme CEI
la presunzione di espressione di
regola d’arte.
Legge n. 791 del 18/10/1977
“Attuazione della direttiva del
Consiglio delle Comunità Europee
(n. 72/23/CEE) relativa alle

90
88

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0ROPORZIONIEGRAFIADELSIMBOLO#%

garanzie di sicurezza che deve possedere il materiale elettrico rMM


destinato a essere utilizzato entro alcuni limiti di tensione” Gazzetta
Ufficiale 2/11/1977 n. 298.
Stabilisce il principio della libera circolazione in ambito )NCASODIRIDUZIONIOINGRANDIMENTI
DEVONOESSERERISPETTATELEPROPORZIONIMA
comunitario dei componenti elettrici che rispondono ai requisiti di LALTEZZAMINIMADEVEESSEREALMENOMM
sicurezza. 3ONOVIETATISIMBOLIOMARCHICONGRAFICA
CONFONDIBILECHEPOSSANOTRARREININGANNO
D.M. del 16/11/1983
“Elenco delle attività soggette, nel campo dei rischi di incendi La marcatura CE
rilevanti, all’esame degli ispettori regionali o interregionali del Le Direttive Europee (es. 2006/95 - LVD, 2004/108 - EMC) prevedono
Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, ai sensi dell’art. 19 del D.P.R. che, per poter essere messo in commercio, il materiale elettrico deve
29/7/1982 n. 577” Gazzetta Ufficiale 12/12/1983 n. 339. essere munito della marcatura CE. Questa marcatura attesta in ogni caso
In pratica stabilisce in quali luoghi esiste rischio di incendio o di che i requisiti minimi di sicurezza sono soddisfatti e non esclude altri
esplosione per il quale si richiedono particolari precauzioni per gli marchi o altre certificazioni riferite a condizioni più severe o più precise.
impianti elettrici. Essa va apposta dal fabbricante o dal suo mandatario sul materiale
Legge n. 46 del 5/3/1990 oppure sull’imballaggio, sulle avvertenze d’uso o sul certificato di
“Norme per la sicurezza degli impianti” garanzia.
È la legge fondamentale che attribuisce all’installatore la La marcatura CE è basata fondamentalmente sulla dichiarazione di
responsabilità della sicurezza degli impianti elettrici e obbliga al conformità del costruttore che si impegna sia a garantire le condizioni di
rilascio della dichiarazione di conformità. Si completa con il D.P.R. sicurezza del prototipo sia il loro mantenimento nel tempo attraverso una
n. 447 del 6/12/1991 “Regolamento d’attuazione della legge procedura di controllo della produzione.
46/1990 e il D.M. del 20/2/1992 “Modello di dichiarazione di Non è sottoposta a controlli preventivi da parte di enti verificatori
conformità dell’impianto alla regola d’arte”. ma è apposta direttamente dal fabbricante che se ne assume la
responsabilità mediante un dettagliato rapporto.
La dichiarazione di conformità Il simbolo CE, la cui grafica è dettagliatamente prestabilita (vedere la
La legge 46/90 impone all’art. 9 l’obbligo della dichiarazione di figura), non può essere contraffatto senza violare la Direttiva comunitaria
conformità a firma del titolare dell’impresa installatrice. Questo suddetta: sono vietati anche simboli somiglianti che possono trarre in
documento è necessario per ottenere i certificati di abitabilità e di inganno.
agibilità ed eventualmente la certificazione di prevenzione incendi.
La dichiarazione, da compilarsi su modello ministeriale unificato, Marchi e contrassegni di conformità
non è valida se non è corredata degli allegati obbligatori, necessari La conformità di un prodotto a specifiche norme è ordinariamente
per definire in modo univoco gli oggetti certificati. attestata dalla apposizione di uno o più marchi gestiti da istituti di diritto
Deve essere consegnata al committente e, in copia, al Comune pubblico o privato che stabiliscono specifiche modalità d’uso.
incaricato di effettuare le verifiche a campione. Alcuni marchi sono sottoposti a un regime simile a quello della
Non basta dichiarare di aver eseguito l’impianto a regola d’arte marcatura CE trattata al titolo precedente, cioè sono esenti da verifiche
ma bisogna aggiungere di aver installato componenti a regola preventive sul prototipo affidate a istituti specializzati: è il caso di molti
d’arte. Di ciò l’elettricista può farsi garante se sceglie componenti marchi internazionali. Questi contrassegni non sono altro che un modo
debitamente marchiati e certificati dal costruttore. sintetico per consentire al costruttore di dichiarare la conformità del
prodotto a una determinata norma.
Molto più comprovanti sono quei marchi il cui uso è condizionato
all’esito positivo di verifiche effettuate da uno specifico ente sia sul
,ADICHIARAZIONEDICONFORMITËCONGLIALLEGATIOBBLIGATORI prototipo iniziale sia su campionature successive prelevate in fabbrica
o sul mercato. Rientra in questo caso il Marchio Italiano di Qualità che
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garantisce nel tempo la rispondenza alle norme CEI dei prodotti per i
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MO ISTER PROprevist Rel tipolo li quali esiste una specifica norma. Per i prodotti innovativi, per i quali non
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ICA  e i esiste ancora una specifica norma (anche solo su una particolarità), si
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C H può ottenere un marchio di sorveglianza, dopo una indagine con esito
entoioni positivo comprovante la rispondenza ai requisiti generali di sicurezza.
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MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 INFORMAZIONI TECNICHE GENERALI


7

7.2 Glossario dei termini tecnici più ricorrenti


a) Generici riguardanti gli impianti Dispersore Cavo rigido (o semi-rigido)
Conduttore in contatto elettrico con il terreno, o Cavo costituito da conduttore unico o da corda con
Ambiente a maggior rischio conduttore annegato nel calcestruzzo a contatto fili elementari grossi, destinato ai collegamenti fissi.
in caso di incendio con il terreno attraverso un’ampia superficie (per
Ambienti che in caso di incendio presentano esempio le fondamenta di un edificio).
Cavo non propagante la fiamma
situazioni di rischio maggiori di quelle che Cavo rispondente alla prova CEI 20-35, le cui
presentano gli ambienti ordinari per i maggiori Impianto elettrico utilizzatore parti combustibili non bruciano spontaneamente
danni alle persone e/o alle cose. Fanno parte dell’impianto elettrico utilizzatore (autoestinguenza).
(Definizione tratta dai vigenti Decreti riguardanti tutti i componenti elettrici non alimentati tramite
prese a spina e anche gli apparecchi utilizzatori
Cavo non propagante l’incendio
la prevenzione incendi) Cavo rispondente alla prova CEI 20-22, le cui parti
fissi alimentati tramite prese a spina destinate
Arresto di emergenza unicamente alla loro alimentazione. combustibili non bruciano spontaneamente anche
Comando inteso ad arrestare i movimenti per raggruppamenti fino ai limiti specificati dalla
pericolosi o altre cause di pericolo conseguenti al Impianto di terra suddetta norma.
funzionamento di un utilizzatore, di un apparecchio Sistema limitato localmente costituito di dispersori
o di parti metalliche in contatto con il terreno di Canale
o di una parte di impianto. Involucro chiuso da coperchio che assicura la
efficacia pari ai dispersori (per esempio fondazioni
Circuito elettrico di sostegni, armature, guaine metalliche di cavi), di protezione meccanica e che permette la messa in
Parte di un impianto alimentato da uno stesso conduttori di terra e di conduttori equipotenziali. opera e la rimozione dei cavi con mezzi diversi dal
punto e protetto contro le sovracorrenti da uno tiro. Può comprendere accessori per il montaggio
stesso dispositivo di protezione. Interruzione di altri eventuali componenti.
per manutenzione elettrica Passerella
Circuito di distribuzione Interruzione dell’alimentazione al fine di prevenire
Circuito destinato a distribuire l’energia Supporto di cavi con base continua,
pericoli elettrici durante lavori di manutenzione.
nell’ambiente, facente capo a centri di eventualmente perforata o a rete, di tipo aperto
distribuzione (per esempio a quadri di Massa o comunque chiuso in modo tale da non potersi
distribuzione). Parte conduttrice di un componente elettrico classificare come un canale (dal quale differisce
che può essere toccata e che non è in tensione sostanzialmente perché non ammette la posa di
Circuito terminale in condizioni ordinarie, ma che può andare in cavi senza guaina).
Circuito direttamente collegato agli apparecchi tensione in seguito a guasto.
utilizzatori o alle prese a spina. Nota - Una parte conduttrice che può andare
Tubo protettivo
Involucro chiuso, di sezione circolare o non
Collegamento equipotenziale in tensione solo perché è in contatto con una
circolare, destinato alla messa in opera o alla
Collegamento elettrico destinato a mettere massa non è da considerare una massa.
sostituzione di cavi per infilaggio
le masse e le masse estranee al medesimo Massa estranea
potenziale. Parte conduttrice non facente parte dell’impianto
c) Definizioni riguardanti
Collettore (o nodo) principale di terra elettrico in grado di introdurre un potenziale
Elemento destinato al collegamento al dispersore (generalmente il potenziale di terra). gli apparecchi
dei conduttori di protezione, dei i conduttori Messa a terra di protezione Apparecchio meccanico di manovra
equipotenziali e di terra. Messa a terra di una parte conduttrice, non Apparecchio di manovra destinato a chiudere o
Conduttore di protezione (PE) destinata a essere attiva, con lo scopo di aprire uno o più circuiti elettrici mediante contatti
Conduttore necessario per alcune misure di proteggere le persone dallo shock elettrico. separabili.
protezione contro contatti indiretti che collega fra Parte attiva Apparecchio di manovra
loro alcune delle seguenti parti: Parte conduttrice in tensione nel servizio ordinario, a semiconduttore
masse; masse estranee; collettore principale di compreso il conduttore di neutro, escluso, per Apparecchio di manovra atto a stabilire e/o
terra; dispersore. convenzione, il conduttore PEN. interrompere la corrente elettrica in un circuito
Conduttore di terra Sezionamento elettrico mediante la conducibilità controllata di
Conduttore di protezione che collega il collettore semiconduttori (diodi, transistor, triac, ecc.).
Sconnessione di un impianto, di una parte
(o nodo) principale di terra al dispersore o i dell’impianto o di un componente elettrico, Avviatore
dispersori tra loro. ottenuta mediante apertura di sezionatori o Associazione di tutti i dispositivi di manovra
Conduttore equipotenziale mediante distanziamento, rispetto a tutti i necessari per avviare e fermare un motore, in
Conduttore di protezione destinato a realizzare conduttori non collegati a terra. combinazione con un’adatta protezione contro il
i collegamenti equipotenziali. sovraccarico (per esempio un relè termico).
Conduttore PEN b) Definizioni riguardanti Contattore elettromagnetico
Conduttore che svolge contemporaneamente le condutture Contattore nel quale la forza per la chiusura
le funzioni di conduttore di protezione e di dei contatti principali normalmente aperti o per
conduttore di neutro.
Anima (di un cavo) l’apertura dei contatti normalmente chiusi è fornita
Parte elementare di un cavo costituito da un
Nota - Il simbolo PEN è la combinazione del da un elettromagnete.
conduttore con relativo isolante funzionale.
simbolo PE (conduttore di protezione) e del Pulsante
simbolo N (conduttore di neutro). Cavo flessibile Ausiliario di comando destinato a essere azionato
Cavo costituito da conduttori elementari
Contatto diretto intrecciati tra loro in modo che risulti facile
dalla forza esercitata solitamente da un dito o dal
Contatto di persone con parti attive. palmo della mano, e il cui ritorno allo stato iniziale
la piegatura nei collegamenti mobili; è in uso
è assicurato da energia accumulata (molla).
Contatto indiretto anche la classificazione “flessibilissimo” riferita
Contatto di persone con una massa in tensione a cavi destinati a essere piegati continuamente Relè (elettrico)
conseguente a guasto. durante l’esercizio. Dispositivo destinato a produrre predeterminati

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cambiamenti in uno o più circuiti dì uscita elettrici, di esercizio. Sovratensione transitoria in un dato punto di un
quando si verificano certe condizioni nei circuiti sistema dovuta a una scarica atmosferica.
elettrici di ingresso che comandano il dispositivo.
Corrente di terra
Corrente che fluisce verso terra tramite Tensione nominale
Temporizzatore l’impedenza di terra. Tensione per cui un impianto o una sua parte è
Apparecchio provvisto di un dispositivo a tempo progettato. Per i sistemi trifase è in generale la
ritardato che serve a mantenerlo chiuso per un
Corrente di breve durata ammissibile
Corrente che un circuito o un apparecchio di tensione fra le fasi. Qualora la tensione nominale
certo tempo (tempo di ritardo) e che è comandato verso terra sia superiore alla tensione nominale
manovra in posizione di chiuso può portare
manualmente e/o a distanza per mezzo di impulsi. fra le fasi si considera la tensione nominale verso
durante uno specificato breve periodo di tempo in
prescritte condizioni di uso e di comportamento. terra. La tensione effettiva può variare rispetto alla
d) Dispositivi di protezione nominale entro le abituali tolleranze (±10%).
contro il cortocircuito (DPCC) Correnti nominali di impiego o potenze
Tensione di contatto
nominali di impiego Tensione che si stabilisce fra parti
Interruttore automatico Corrente dichiarata dal costruttore che tiene simultaneamente accessibili, in caso di guasto
limitatore di corrente conto della tensione nominale di impiego, della dell’isolamento.
Interruttore automatico con un tempo dì frequenza nominale, del servizio nominale,
interruzione sufficientemente breve per impedire della categoria di utilizzazione. Nel caso di Tensione totale di terra
che la corrente di cortocircuito raggiunga il valore apparecchi per la manovra diretta di singoli motori Tensione che si stabilisce, a seguito di un
di picco che altrimenti raggiungerebbe. l’indicazione della corrente nominale di impiego cedimento dell’isolamento, fra masse e un punto
può essere sostituita o completata dall’indicazione sufficientemente lontano dal terreno.
Interruttore differenziale
Dispositivo meccanico progettato per della massima potenza nominale. Tensione di tenuta a impulso
stabilire, portare e interrompere le correnti in Corrente pulsante unidirezionale Il più alto valore di picco di una tensione a
condizioni di servizio ordinario e per aprire Corrente a forma d’onda pulsante che assume, impulso, di prescritta forma e polarità, che non
automaticamente il circuito, quando la periodicamente, il valore 0 o un valore non causa scarica-disruptiva in condizioni di prova
corrente che si disperde nel terreno o in altri superiore a 6mA. specificate.
elementi raggiunge un valore predeterminato in Tensione nominale di impiego
condizioni specificate.
Corrente differenziale dì intervento di
un interruttore differenziale Tensione assegnata dal costruttore per la quale
Interruttore Valore di corrente differenziale che provoca il l’apparecchio è progettato e alla quale gli altri
Dispositivo meccanico di manovra, in grado funzionamento dell’interruttore differenziale in valori caratteristici corrispondono. A uno stesso
di stabilire, portare e interrompere correnti in condizioni specificate. apparecchio possono corrispondere più tensioni di
condizioni ordinarie del circuito che possono impiego ciascuna riferita a specifiche condizioni.
includere specificate condizioni dì sovraccarico Corrente d’intervento istantaneo di un
e anche di portare, per un tempo brevissimo interruttore automatico Tensione nominale di isolamento
specificato, correnti anormali come quelle che si Minimo valore di corrente che provoca l’apertura La tensione nominale di isolamento di un
verificano nel caso di cortocircuito. automatica dell’interruttore senza ritardo apparecchio è il valore di tensione al quale sono
intenzionale. riferite la tensione delle prove dielettriche e le
Fusibile distanze di isolamento.
Dispositivo che mediante la fusione di uno o più Integrale di Joule (energia specifica) In nessun caso il massimo valore di tensione
dei suoi componenti, specificatamente progettati Integrale del quadrato della corrente esteso a un nominale di impiego può essere superiore al
e tarati per tale scopo, apre il circuito nel quale è dato intervallo di tempo. valore della tensione nominale di isolamento.
inserito interrompendo la corrente. Portata (in regime permanente
Sezionatore di una conduttura)
Dispositivo meccanico di manovra che, in Massimo valore della corrente che può fluire in
posizione di aperto, risponde ai requisiti specificati una conduttura, in regime permanente, senza che
per la funzione di sezionamento. la temperatura dei conduttori superi un valore
specificato.
e) Grandezze elettriche Sovracorrente
Corrente di dispersione verso terra Ogni corrente che supera il valore nominale.
Corrente che, in assenza di guasto, fluisce verso Per le condutture, il valore nominale è la portata
terra o verso le masse. in regime.
Corrente differenziale Resistività del terreno
Somma algebrica dei valori istantanei delle Resistenza elettrica specifica del terreno.
correnti che percorrono tutti i conduttori attivi di Resistenza di terra
un circuito in un punto dell’impianto termicamente Resistenza tra il dispersore e un punto del terreno
equivalente. a potenziale nullo.
Corrente di sovraccarico Potere di interruzione in cortocircuito
(di un circuito) Potere di interruzione per il quale le condizioni
Sovracorrente che si verifica in un circuito prestabilite prevedono un cortocircuito ai terminali
elettricamente sano. del dispositivo di manovra.
Corrente Sovratensione transitoria
di cortocircuito (franco) Le sovratensioni transitorie con durata dell’ordine
Sovracorrente che si verifica in seguito a un dei ms.
guasto di impedenza trascurabile fra due punti Sovratensioni di origine atmosferica
fra i quali esiste tensione in condizioni ordinarie

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MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

2 INFORMAZIONI TECNICHE GENERALI


7

7.3 Sicurezza elettrica


La sicurezza elettrica degli impianti si realizza fondamentalmente proteggendo le persone contro la scossa e
le condutture contro le sovracorrenti. Inoltre si devono scegliere involucri di protezione contro le sollecitazioni
ambientali di adeguato grado.

7.3.1 Protezione contro la scossa


Tutti i componenti elettrici devono essere scelti e installati in modo da risultare Protezione mediante bassissima tensione
protetti contro la scossa. La scossa può essere generata dal contatto di una
parte del corpo umano con una parte attiva in tensione (contatto diretto)
di sicurezza (SELV)
Il sistema SELV si realizza alimentando il circuito da proteggere a non più di
oppure con una parte metallica accidentalmente in tensione, chiamata
50V mediante speciali trasformatori di sicurezza che si differenziano da quelli
massa (contatto indiretto).
ordinari per i provvedimenti costruttivi che impediscono il contatto con la
tensione di rete anche in caso di guasto.
Protezione contro i contatti diretti L’impianto SELV deve essere totalmente separato dai circuiti a 230/400V e
Tutte le parti attive di qualsiasi componente elettrico accessibile (esclusa nessuna parte metallica deve essere collegata intenzionalmente a terra.
solo la bassissima tensione di sicurezza fino a 25V) devono essere Quando i circuiti SELV fanno capo a una cassetta di derivazione o a un
protette contro i contatti diretti; tale protezione, negli edifici a destinazione apparecchio che contiene anche circuiti a 230/400V bisogna attuare
residenziale, deve essere totale. provvedimenti di separazione molto accurati
La protezione totale si realizza mediante involucri con grado di protezione tale
da rendere le parti attive inaccessibili alle dita. La protezione totale si può
ottenere anche isolando completamente tutte le parti attive; l’isolamento deve
Protezione mediante interruzione
realizzare un rivestimento compatto, impossibile da rimuovere senza provocare del guasto e messa a terra
la distruzione del componente. Questo sistema si basa sulla generazione di correnti in caso di un guasto a
Gli interruttori differenziali con corrente nominale differenziale non superiore massa, di tale intensità da provocare l’intervento di un dispositivo automatico.
a 30mA e con tempi di intervento normalizzati sono in grado di intervenire Perché un guasto a massa si traduca in una corrente è necessario che in un
prima che la corrente di elettrocuzione provochi nel muscolo cardiaco danni punto il circuito attivo sia connesso a terra e che tutte le masse siano connesse
irreparabili; sono perciò idonei a proteggere le persone anche dagli effetti a terra. In questo fascicolo si considerano solo i sistemi TT; nei sistemi TT è
letali dei contatti diretti; tale protezione è detta “addizionale” perché non può necessario realizzare un impianto di terra dell’utente di cui si è già detto a
essere sostitutiva della protezione totale sopra descritta. pagina 80-81. La condizione di protezione contro i contatti indiretti nei sistemi
TT si può teoricamente realizzare mediante l’impiego di dispositivi di massima
corrente a tempo inverso (interruttori automatici o fusibili) scelti in modo tale
Protezione contro i contatti indiretti da soddisfare la relazione:
I pericoli tipici dei contatti indiretti sono illustrati in figura.
La protezione contro questi pericoli si può realizzare in diversi modi che, negli 50
RA≤
edifici residenziali, si riducono sostanzialmente a 3: Ia
1. isolamento doppio o rinforzato, tipico dei componenti di Classe 2;
dove: RA è la resistenza del dispersore, Ia è la corrente di intervento in 5 s
2. bassissima tensione di sicurezza tipica dei sistemi SELV e PELV;
dell’interruttore magnetotermico o del fusibile (A), 50 è il numero che esprime
3. interruzione del guasto mediante dispositivi automatici
la tensione totale di terra massima ritenuta non pericolosa per 5 s.
coordinati con l’impianto di terra.
Tale condizione è difficile da realizzare perché occorrerebbero resistenze
del dispersore molto basse sicché solitamente si impiegano interruttori
Protezione mediante doppio isolamento differenziali; infatti nella formula Ia diventa la corrente nominale differenziale:
Questa protezione consiste nella separazione totale mediante un adeguato per esempio, per Idn = 0,3A, RA = 50/Idn = 50/0,3 = 166,6 Ω, facile da
isolamento delle parti attive da quelle metalliche accessibili in modo da rendere ottenere anche con poco terreno disponibile per realizzare il dispersore.
estremamente improbabile il contatto. L’interruttore differenziale è il protagonista indiscusso nella protezione contro
I componenti a doppio isolamento si distinguono dal simbolo del doppio la scossa. Presenta, purtroppo, l’inconveniente degli interventi intempestivi,
quadrato riportato sull’involucro esterno in una parte immediatamente visibile. dannosi soprattutto quando la casa è disabitata (fuori uso del frigorifero e del
È vietato collegare al conduttore di protezione (terra) qualsiasi parte conduttrice, congelatore, reset delle memorie degli apparecchi elettronici, ecc.); a questo
sia accessibile sia inaccessibile; se esistono parti conduttrici suscettibili di inconveniente la domotica sta dando le prime risposte.
entrare in contatto accidentale con parti attive in caso di guasto (masse) devono
essere rese inaccessibili dal doppio isolamento ma mai collegate a terra. Principio funzionamento 1) e 2) Morsetti di ingresso
3) Toroide
dell’interruttore differenziale 4) Avvolgimento del toroide
5) Magnete permanente
1 2 6) Bobina del magnete
permanente
8 5 6 7) Molla di sgancio
8) Leva di riarmo
9) Pulsante di prova
10) Resistenza del
I1 I2 circuito di prova
3 7 11) e 12) Morsetti di uscita
Quando la corrente di andata I2 è
IS maggiore della corrente di ritorno I1
significa che nel circuito a valle esiste
4 una corrente di dispersione I2–I1.
Questa corrente magnetizza il toroide
3 che induce nell’avvolgimento 4 una
9
12 corrente IS.
10 Questa corrente smagnetizza il magnete
I$ permanente 5 che rilascia la molla di
11 sgancio 7 precedentemente riarmata
mediante la leva 8.
Per provare il funzionamento il pulsante
9 crea artificiosamente una corrente di
squilibrio attraverso la resistenza 10.

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7.3.2 Protezione contro le sovracorrenti
Le sovracorrenti si dividono in due distinte tipologie caratterizzate da differenti La seconda condizione va applicata quando il dispositivo di protezione ha
modalità di protezione: il sovraccarico e il cortocircuito. corrente convenzionale di funzionamento superiore a 1,45 Iz come nel caso
Si definisce “sovraccarico” ogni corrente che supera il valore di portata della dei fusibili.
conduttura e che si verifica in un circuito elettricamente sano: è caratterizzato Si definisce “cortocircuito” una sovracorrente che si verifica in seguito a un
da sovracorrenti non molto superiori ai valori di progetto (in genere fino a 4-5 guasto di impedenza trascurabile tra due punti fra i quali esiste tensione. In
volte la corrente di ordinario impiego IB). questo fascicolo si considerano gli ordinari cortocircuiti che si verificano negli
La condizione di protezione di una conduttura avente corrente di impiego IB e impianti alimentati dalla rete pubblica, caratterizzati da sovracorrenti di valore
portata IZ è indicata dalla norma CEI 64-8/4 dalle seguenti relazioni: molto superiore alle correnti di impiego (almeno 5-10 volte maggiori).
Il cortocircuito comporta un riscaldamento talmente rapido che se i dispositivi
1) IB ≤ IN ≤ IZ di protezione non intervengono in tempi brevissimi (tempi di prearco dell’ordine
2) If ≤ 1,45 Iz di 1 ms) il conduttore fonde.
La prima relazione esprime la condizione che la corrente nominale In del La tabella riporta i valori dell’energia specifica sopportabile dai tipi più comuni
dispositivo di protezione sia compresa tra la corrente di impiego IB e la di cavi senza danneggiarsi.
portata del conduttore IZ; la seconda relazione fa riferimento alla corrente di
funzionamento If che rappresenta il sovraccarico capace di far intervenire
il dispositivo entro il tempo convenzionale (1h fino a 63A, 2 ore oltre 63A, Valori massimi ammissibili in k(A2s) dell’integrale di Joule
ecc.). Sezione Cavi in rame Cavi in rame Cavi in rame
Per gli interruttori automatici rispondenti alle vigenti norme If non supera mai il in mm 2 Isolamento Isolamento Isolamento in
valore 1,45 In e perciò basta soddisfare la prima relazione per soddisfare anche in PVC in gomma polietilene reticolato
la seconda (vedere la figura). 1 13,2 18,2 20,4
#ONDIZIONIDIPROTEZIONEDASOVRACCARICO 1,5 29,7 41 46
CONINTERRUTTORIAUTOMATICI 2,5 82,6 113 127,8
4 211,6 291 327,1
A #ARATTERISTICHE B #ARATTERISTICHE 6 476,1 656 735,1
DELLINTERRUTTORE DELLACONDUTTURA 10 1322,5 1822 2044,9
16 3385,6 4665 5234,9
CARATTERISTICA 25 8265,6 11390 12780
T DIINTERVENTO
35 16200,6 22325 25050
Le condizioni di idoneità alla protezione contro il cortocircuito di un dispositivo
CORRENTE
NOMINALE). a sovracorrente sono 2:
1. il potere di interruzione dell’apparecchio di protezione (chiamato anche
corrente nominale di cortocircuito) non deve essere inferiore alla corrente
presunta di cortocircuito nel punto di installazione;
2. la sollecitazione termica specifica di cortocircuito, ricavabile da un
diagramma fornito dal costruttore dell’apparecchio di protezione, non deve
). )&b ). ) essere superiore a quella pertinente al cavo da proteggere (vedere la tabella).
):PORTATA
MASSIMA Negli ambienti per usi domestici e similari attualmente si utilizzano interruttori
INREGIME automatici modulari affiancabili su profilato unificato.
PERMANENTE

7.3.3 I gradi IP
Il grado di chiusura di un involucro destinato a contenere elementi elettrici
è definito dalla norma CEI 70-1 in relazione a due fattori che considerano
rispettivamente la protezione contro l’ingresso di corpi solidi e la protezione
contro la penetrazione di acqua. Tale grado è designato da una sigla il cui 1
prefisso IP è seguito da 2 cifre: la prima, da 0 a 6, designa la tenuta ai corpi
solidi mentre la seconda, da 0 a 8, indica l’impermeabilità all’acqua. 2 3 4 5
Per le installazioni all’interno di edifici destinati all’uso residenziale interessano
i gradi di protezione IP 20 (minimo indispensabile pertinente alle prese), IP
30 (ordinario per gli apparecchi di comando) e IP 40 (ottimale e necessario
per apparecchi installati su superfici orizzontali a portata di mano).
Condizione di prova dei gradi IP 6
pertinenti agli impianti in edifici di uso residenziale
8 7
IP20 IP30

10N
3N Durante l’operazione manuale di chiusura si carica la molla 5
e si aggancia la leva 6; in caso di sovraccarico si inflette
9 il bimetallo 8 svincolando la leva e provocando lo sgancio
automatico; in caso di cortocircuito il percussore dello
dito di prova filo
F 12mm IP40 F 2,5mm
sganciatore elettromagnetico 7 percuote la leva di aggancio 6
che si svincola dal dente 4 provocando lo scatto.
Nei tipi limitatori il dente di aggancio è sostituito da 2 leve
a ginocchiera che richiedono una energia di svincolo
sensibilmente minore.
1N

filo

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MANUALE ILLUSTRATO PER L’IMPIANTO ELETTRICO

AVVERTENZE IMPORTANTI
Il presente Manuale realizzato esclusivamente per facilitare l’installazione
di alcuni prodotti GEWISS (in base alla vigente normativa italiana
e comunitaria) è riservato ad usi professionali da parte di tecnici abilitati
(installatori e/o progettisti). Il Manuale, inoltre, contiene semplici indicazioni
di base che non sostituiscono le conoscenze tecniche necessarie
per realizzare l’impianto a regola d’arte.
GEWISS non si assume pertanto alcuna responsabilità per l’uso del Manuale da
parte di soggetti che non abbiano le caratteristiche professionali sopra indicate
né per gli eventuali errori tecnico/installativi nella realizzazione degli impianti.
Oltre a quanto precisato alle pagine 90-91, i prodotti presenti in questo Manuale
salvo ulteriori prescrizioni sono conformi alla legge n. 186 dell’1.03.1968,
legge n. 791 del 18.10.1967 (recepimento direttiva 73/23/CEE), Dlgs 626 del
25.11.1996 (recepimento direttiva 93/68/CEE) e direttiva 2004/108/CE.
Essi sono costruiti a regola d’arte in materia di sicurezza e, se installati
correttamente da personale esperto in conformità alla loro destinazione e
sottoposti, ove necessario, a manutenzione in modo non difettoso, salvaguardano
la sicurezza delle persone, degli animali domestici e dei beni.

MODIFICHE DEI PRODOTTI


GEWISS, nell’ambito della normativa e dei principi sopra richiamati, si riserva
il diritto di apportare (in ogni momento e senza obbligo di preavviso) tutte
le modifiche che, a proprio insindacabile giudizio, ritenesse opportune per
migliorare la funzionalità e le prestazioni dei prodotti, nonché per rispondere a
proprie esigenze tecnologiche e produttive. Le indicazioni di misure e disegni dei
prodotti e dei componenti sono riportate a titolo informativo e non hanno alcun
carattere vincolante essendo possibile la loro modifica senza alcun preavviso.

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Revisione tecnica di Riccardo Bellocchio


Progetto grafico e copertina di Franco Beretta
Illustrazioni di Yoshiko Kubota e Daniele Gianni

Stampa: Rotolito Lombarda, Pioltello (MI)


Finito di stampare nel mese di gennaio 2008
Printed in Italy

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La nuova edizione del Manuale illustrato per
l’impianto elettrico offre un pratico ed efficace
strumento di lavoro per la realizzazione di un
impianto elettrico in ambito residenziale.
L’opera si rivolge agli studenti di istituti professionali,
agli apprendisti e agli aspiranti progettisti.
Questo fascicolo mostra con illustrazioni e schemi
tutte le fasi di realizzazione di un impianto elettrico
in un’abitazione tipo: dalle prime operazioni di
tracciatura dell’impianto alla posa dei tubi e scatole,

Manuale illustrato per l’impianto elettrico


fino all’infilaggio dei conduttori e il relativo cablaggio.
Nelle pagine a sinistra il testo presenta, attraverso
tavole illustrate, tutte le informazioni pratiche
di realizzazione; nelle pagine a destra vengono
proposti gli aspetti tecnico-normativi aggiornati e le
informazioni aggiuntive inerenti alla scelta dei prodotti.

Manuale illustrato
per l’impianto elettrico
V edizione

Con il patrocinio di:

ELETTRICISTI

14,90 €
PB 24006 IT - 01.08

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