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ottobre 2011
la termotecnica
Climatizzazione 65
di A. Buonomano, C. Finiello, A. Palombo
Nell’ambito del filone d’indagine esplorato nella proposta di PEAR frigorifero valutato sulle 24 ore e quello ottenuto considerando l’effet-
della regione Campania [1] sono stati valutati, tra gli altri, i consumi tiva interruzione notturna (grazie alla trascurabile richiesta frigorifera
ed i potenziali risparmi energetici relativi al riscaldamento ambientale in tali ore) [5]. D’altro canto una più accurata analisi dei fabbisogni
nel settore residenziale regionale. L’analisi è stata condotta attraverso energetici per il raffrescamento estivo, attraverso la simulazione di-
un approccio semplificato per certi versi affine a quello adottato in namica dei fenomeni o l’analisi delle fatturazioni relative ai consumi
studi similari per altre località italiane [2, 3]. Nel presente studio la energetici, non è facilmente perseguibile per il caso studio in esame.
suddetta analisi è stata estesa anche al raffrescamento estivo. Nella Tuttavia va detto che per gli edifici residenziali ubicati nelle zone cli-
prima parte dell’articolo (precedentemente pubblicata) è riportata matiche caratterizzate da estati abbastanza calde (come quelle che
una sintesi dell’elaborazione svolta sui dati iniziali necessari a ca- tipicamente si verificano in Campania) lo scostamento tra i risultati
ratterizzare dal punto di vista energetico l’edilizia residenziale della conseguiti attraverso l’analisi dinamica e quella semistazionaria qui
regione Campania. In questa seconda parte è invece prevalentemente considerata risulta abbastanza contenuto [6].
riportato il risultato dei calcoli per la valutazione del fabbisogno ener-
getico per il raffrescamento estivo e dei relativi potenziali risparmi. Per Calcolo del fabbisogno energetico
il calcolo della richiesta frigorifera si è utilizzato il metodo riportato per il raffrescamento estivo
nelle UNI TS 11300-1 [4]. La procedura adottata è quindi di tipo
convenzionale (si considera un periodo di accensione dell’impianto Il fabbisogno frigorifero per il raffrescamento ambientale estivo è
pari a 24h). Nel caso degli edifici residenziali è possibile seguire tale valutato secondo il modello semplificato semistazionario riportato
approccio visto il soddisfacente accordo tra il valore del fabbisogno nella UNI/TS 11300-1: 2008 [4]:
Ing. Annamaria Buonomano, prof. ing. Adolfo Palombo, Dipartimento di Energetica Termofluidodinamica Applicata e Condizionamenti
Ambientali, Università di Napoli Federico II; ing. Ciro Finiello, libero professionista.
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( )
H θint,set ,C − θe ,day t day > Q gn,day (2)
Figura 1. Edifici della regione Campania suddivisi in funzione classe energetica estiva
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[10]. Il 46% degli attuali edifici è risultato avere presta- Valutazione del potenziale risparmio
zioni energetiche solo sufficienti (30 ≤ Epe,invol < 40 energetico
kWh/m2 anno) o mediocri (Epe,invol ≥ 40 kWh/m2 anno),
Figura 1. Di questi edifici il 54% è in C.A. il restante è in Attraverso il confronto tra la situazione attuale e quella a
muratura. Gli edifici caratterizzati da prestazioni ottime valle di alcuni interventi migliorativi si è calcolata la nuova
(Epe,invol < 10 kWh/m2 anno) o buone (10 ≤ Epe,invol < 20 classe prestazionale ed il potenziale risparmio energetico
kWh/m2 anno) sono il 40% degli edifici regionali (Figu- per il raffrescamento estivo del parco edilizio regionale. Si
ra 1) e risultano ubicati, soprattutto per i suddetti motivi considerano alternativamente i seguenti scenari:
di carattere climatico, perlopiù nelle province di Avellino 1. Adeguamento dell’involucro edilizio per i componen-
e Benevento. Nel comune di Napoli, in particolare, gli ti opachi e trasparenti. Le trasmittanze delle pareti
edifici risultano suddivisi tra la classe media (33%), la perimetrali, dei solai di copertura, dei solai di primo
sufficiente (43%) e la mediocre (24%). calpestio e dei serramenti sono considerate pari ai
Si è quindi valutata l’energia primaria necessaria per rispettivi valori limite (Ulim, Gennaio 2010) riportati nel
il raffrescamento estivo Qc,P. Le macchine frigorifere DLGS n. 311/06 [12] avendo ipotizzato un contestuale
prese in considerazione sono quelle tipicamente utiliz- efficientamento del sistema anche per il riscaldamen-
zate nell’attuale edilizia residenziale (tipo autonomo to invernale. L’intervento sulla copertura consente tra
ad espansione diretta, aria-aria). In base alla bozza di l’altro di scegliere un colore della finitura superficiale
norma UNI/TS 11300-3 [11] si ha: più chiaro (coefficiente d’assorbimento pari a 0,60) di
dove: k è il mese k-simo della stagione di raffrescamento quello iniziale. Inoltre si è considerato per limitare la
radiazione solare entrante l’adozione di più efficaci
⎛ Q + Q v ,k ⎞ schermature alle finestre. Il fattore di riduzione degli
QC ,P = ⎜∑ Q aux ,k + Cr ,k ⎟ f (3)
⎜ k ⎟ p,el apporti solari relativo all’utilizzo di schermature mobili
⎝ ηmm,k ⎠ in questo caso oscilla tra 0,57 e 1. La trasmittanza alla
radiazione solare della finestra senza schermatura è
estiva, Qaux è il fabbisogno di energia elettrica relativo ridotta a 0,5 [9]. Grazie alla sostituzione dei serra-
agli ausiliari degli impianti. Nella presente analisi è menti il ricambio di aria esterna scende a n = 0,45
stato considerato quello relativo ai terminali di scambio vol/h per tutti gli edifici. I valori medi della costante di
termico e al condensatore esterno con un’incidenza me- tempo dell’edificio variano in questo caso tra le 18,5
dia di 470 W ad abitazione. QCr è il fabbisogno frigo- ore (C.A.) e le 21 ore (muratura);
rifero per raffrescamento precedentemente calcolato. Qv 2. Adeguamento dell’involucro edilizio per i soli compo-
è il fabbisogno per trattamenti dell’aria (nella presente nenti finestrati per i quali valgono le ipotesi considerate
analisi è stato posto pari a zero poiché i sistemi consi- nel caso precedente. Si è esaminata quest’ipotesi visto
derati sono del tipo a tutto ricircolo), hmm è il coefficiente il ricorrente intervento consistente nella sola sostituzio-
di prestazione medio mensile del sistema di produzione ne dei serramenti;
dell’energia frigorifera. Nel calcolo di quest’ultimo pa- 3. Adeguamento dell’involucro edilizio per le sole coper-
rametro si è tenuto conto, tra l’altro, dei vari rendimenti ture per le quali valgono le ipotesi considerate nel caso
dei sottosistemi e delle condizioni climatiche interne ed relativo allo scenario 1. Si è considerata questa ipotesi
esterne [11]. fp,el è il fattore di conversione da energia poiché spesso in occasione del rifacimento dell’imper-
elettrica ad energia primaria (0,187·10-3 tep/kWhe). meabilizzazione delle coperture è possibile applicare
I risultati ottenuti per i consumi di energia primaria un opportuno strato d’isolante termico ed un nuovo
sono riportati in Tabella 5 dalla quale si nota che la colore più chiaro sulla superficie esterna;
sola provincia di Napoli richiede più energia di quella 4. Adeguamento dell’involucro edilizio per i soli com-
necessaria nel resto della Regione. ponenti opachi verticali per i quali valgono le ipotesi
considerate nel caso relativo allo scenario 1. Si è con-
siderata quest’ipotesi per il possibile intervento sulle
Tabella 5 - Fabbisogno di energia primaria Qc,P facciate degli edifici consistente nel rifacimento degli
per la climatizzazione estiva intonaci con simultanea applicazione di un opportuno
cappotto d’isolante termico;
5. Adeguamento dell’involucro edilizio per i componenti
finestrati e le coperture, per i quali valgono le ipotesi
considerate nei casi 2 e 3;
6. Miglioramento delle sole prestazioni energetiche degli
impianti di raffrescamento considerando un incremen-
to del relativo coefficiente di prestazione nominale pari
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al 20%. In particolare si è immaginato di sostituire le figura 2 - Prestazione energetica dell’involucro edilizio al variare
macchine autonome tradizionali con altre della nuova degli interventi considerati
7,3%
quella del caso attuale; 16,4%
I
=
OTTIMA
I
=
OTTIMA
7. Adeguamento dell’involucro edilizio per i componenti 20,0%
II
=
BUONA
28,2%
II
=
BUONA
opachi e trasparenti e miglioramento delle prestazioni 30,0%
20,0%
III
=
MEDIA
40,0%
III
=
MEDIA
IV
=
SUFFICIENTE
24,5%
IV
=
SUFFICIENTE
energetiche degli impianti di raffrescamento per i quali
V
=
MEDIOCRE
V
=
MEDIOCRE
valgono le ipotesi considerate negli scenari 1 e 6 con 13,6%
re residenziale per il raffrescamento ed il riscaldamento edifici residenziali i risultati ottenuti con tale metodo ri-
(calcolato per un periodo di accensione pari a quello sultino abbastanza simili a quelli raggiunti considerando
massimo di Legge) ed il relativo risparmio adeguando l’interruzione notturna, va detto che nella realtà in Italia
al meglio per entrambe le stagioni il sistema edificio- gli impianti di raffrescamento nel settore residenziale
impianto. Il massimo risparmio conseguibile raggiunge vengono attualmente attivati solo saltuariamente.
in questo caso il 68%. È ovvio, infine, che l’analisi delle possibili azioni va con-
dotta anche in funzione dei risparmi conseguibili nella
stagione di riscaldamento ed in generale dei costi econo-
mici iniziali valutando globalmente il periodo di recupero
Tabella 7 - Fabbisogno annuo di energia primaria per il riscaldamento
dell’investimento.
invernale ed il raffrescamento estivo e massimi risparmi conseguibili in
Campania
Bibliografia