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CAPITOLO 13
SPINTA DELLE TERRE
1
Per la stima del coefficiente di spinta a riposo, K0, sono state proposte diverse equazioni empiriche, come
già visto nel Capitolo 3, le più note e utilizzate delle quali sono:
13 – 1
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J. Facciorusso, C. Madiai, G. Vannucchi – Dispense di Geotecnica (Rev. Ottobre 2011)
Capitolo 13 SPINTA DELLE TERRE
z dz
'
h0
2 (Eq. 13.3)
Z0 0
H
S0 3
che corrisponde alla profondità del baricentro dell’area triangolare del diagramma di pres-
sione orizzontale di altezza H e base K0 H.
Supponiamo ora di allontanare gradualmente le due pareti (Figura 13.4). Nel punto A
permangono condizioni di simmetria, per cui le tensioni verticale ed orizzontali sono an-
cora principali. La tensione verticale ’v0 = Z non varia, mentre la tensione orizzontale
efficace si riduce progressivamente.
’h0 ’h0
Z 0 = 2/3 H
A ’v0
H ’ha
S0 A
K 0 H K 0 H
1
2
1
'v 0 'ha 'v 0 'ha sen'
2
O
’ha ’
h0
C ’v0 ’
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Il rapporto:
1 sen' '
KA tan 2 (Eq. 13.4)
1 sen' 4 2
è detto coefficiente di spinta attiva.
Dunque si può scrivere:
'ha K A 'vo (Eq. 13.5)
La tensione tangenziale critica, il cui valore f è l’ordinata del punto F di tangenza del
cerchio di Mohr con la retta di inviluppo a rottura, agisce su un piano che forma un ango-
'
lo di con la direzione orizzontale (Figura 13.5). In condizioni di rottura per rag-
4 2
giungimento dello stato di equilibrio limite inferiore (spinta attiva), il terreno inizia a
scorrere lungo questi piani (Figura 13.6).
’v0
/4+’/2
/4+’/2
f
A
Z
A
’ha ’f
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Se si suppone ora di avvicinare le due pareti verticali ideali, alla destra ed alla sinistra del
punto A, la tensione verticale efficace non subisce variazioni mentre quella orizzontale
progressivamente cresce fino al valore massimo compatibile con il criterio di rottura di
Mohr-Coulomb (Figura 13.8).
In tali condizioni la tensione verticale
efficace, corrisponde alla tensione
principale minore, ’v0 = ’3, e quella
orizzontale, detta tensione limite pas-
siva, ’hp, alla tensione principale mag-
giore, ’hp = ’1 (Figura 13.9). ’v0
’hp
Procedendo in modo analogo a quanto
già fatto per la condizione di spinta at- A
tiva, si ottiene:
1 sen' ' '
'hp v 0 tan 2 'v 0
1 sen' 4 2
(Eq. 13.8)
Il rapporto:
1 sen' ' 1
KP tan 2 Figura 13.8 – Condizione di spinta passiva
1 sen' 4 2 KA
(Eq. 13.9)
è detto coefficiente di spinta passiva.
Le tensioni tangenziali critiche agi-
/4-’/2
scono su piani che formano un ango- ’
' f F
lo di con la direzione oriz- Cerchio P
4 2
zontale (Figura 13.9). In condizioni Cerchio O
R
H
1
S P 'hP dZ H2 KP (Eq. 13.10)
0
2
Poiché anche in questo caso il diagramma di pressione orizzontale è triangolare la pro-
fondità ZP della retta di applicazione di SP, vale:
2
ZP H Z0 (Eq. 13.11)
3
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I coefficienti di spinta attiva, KA, e passiva, KP, rappresentano i valori limite, rispettiva-
mente inferiore e superiore, del rapporto tra le tensioni efficaci orizzontale e verticale:
'h
KA KP (Eq. 13.12)
'v 0
In particolare il valore del coefficiente di spinta a riposo, K0, è compreso tra il valore di
KA e quello di KP.2
’v0
/4 - ’/2
/4 - ’/2
A f
’hp
Z
’ f
Figura 13.10 – Piani di scorrimento nella condizione di spinta passiva
’hp
Z P= 2/3 H
A H
SP
KP H
Figura 13.11 – Diagramma delle tensioni efficaci orizzontali in condizione di spinta passiva
2
Utilizzando per la stima di K0 le equazioni empiriche viste in precedenza si può constatare che i valori di
K0 sono molto più prossimi al limite inferiore KA che al limite superiore KP.
A titolo di esempio per ’ = 30° si stima: KA = 0,333; K0 = 0,5; KP = 3
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13.1.1 Osservazioni sperimentali sull’effetto del movimento della parete sul diagramma
di pressione orizzontale
Tabella 13.1: Entità delle rotazioni della parete per raggiungere la rottura (con riferimento ai
simboli di Figura 13.13)
Terreno Rotazione Y / H
Decompressione Compressione
(Stato attivo) (Stato passivo)
Incoerente denso 0,001 0,020
Incoerente sciolto 0,004 0,060
Coesivo consistente 0,010 0,020
Coesivo molle 0,020 0,040
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b
’
S Z
S W
Q
T Zsencos
N
O
2
’
’n = Z cos
Figura 13.14 – Condizione di equilibrio in Figura 13.15 – Stato di tensione sul piano alla base
un semispazio omogeneo, incoerente e del concio
asciutto delimitato da una superficie piana
e inclinata
’
Cerchio P
Cerchio A P
E Q
B
A
O C ’
Figura 13.16 – Stati di tensione limite in un deposito di terreno incoerente in pendio
Le spinte attiva, SA, e passiva, SP, sono le forze limite di equilibrio agenti su una parete
verticale e inclinate dell’angolo rispetto all’orizzontale, corrispondenti alle rispettive
aree dei diagrammi di pressione.
Si consideri il cerchio A:
'a OA OB AB
OQ Z cos OB BQ OB AB
OB AB
'a Z cos
OB AB
OB OC cos
AC EC R OC sen'
BC OC sen
AB AC 2 BC 2 OC sen'2 OC sen2 OC sen' 2 sen 2
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1’ + ’3
c'' tan ' (Eq. 13.20)
c’
tan ’ 2
3
Nella fascia di spessore Zc il terreno sarà interessato da fessure verticali di trazione che possono riempirsi
di acqua, ad esempio per la pioggia. Si tiene conto di tale possibilità considerando, per il calcolo della spin-
ta, anche un triangolo di pressione idrostatica di altezza Zc e base w Zc.
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1
S P ( Z) S P ,1 S P , 2 2 c' K P Z Z2 K P (Eq. 13.26)
2
Z 2
S P ,1 SP,2 Z
Z(S P ) 2 3 (Eq. 13.27)
S P ( Z)
2 c’K a 2 c’K p
2c’
ZC = SW
K a
Z/2
2/3 (Z - Z C ) 2/3 Z
w c
Z S’P,1
Z
S’A S’P,2
’ (Z)
ha ’ (Z)
hp
Figura 13.18 – Diagramma di spinta attiva in Figura 13.19 – Diagramma di spinta passiva in
un terreno dotato di coesione e attrito un terreno dotato di coesione e attrito
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’ ’
ha hp
H1 1
H2 2
i-1 ’ (Z ) ’ (Z )
ha i-1 hp i-1
S’A,i
Hi i S’P,,i
i+1 ’ (Z ) ’ (Z )
ha i hp i
Z Z
Figura 13.21 – Spinta attiva e passiva in un terreno a strati orizzontali omogenei
La tensione verticale agente al tetto dello strato i-esimo, alla profondità Zi-1, vale:
i 1
'v 0 ( Z i 1 ) j H j (Eq. 13.30)
j1
La tensione verticale agente alla base dello strato i-esimo, alla profondità Zi, vale:
'v 0 ( Z i ) 'v 0 ( Z i 1 ) i H i (Eq. 13.31)
Il diagramma delle pressioni orizzontali in condizioni di spinta attiva è un trapezio avente:
altezza Hi,
base minore 'ha ( Z i 1 ) 'v 0 ( Z i 1 ) K A ,i 2 c i' K A ,i 0 ,
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- se il valore di ’ha(Zi-1), calcolato con la formula precedente, risulta minore di zero per
il calcolo della spinta si considera il diagramma di pressione positiva triangolare4 (ov-
vero si assume ’ha(Zi-1) = 0).
Il diagramma delle pressioni orizzontali in condizioni di spinta passiva è un trapezio
avente:
altezza Hi,
base minore 'hp ( Z i 1 ) 'v 0 ( Z i 1 ) K P ,i 2 c i' K P ,i ,
4
In entrambi i casi, nelle zone non compresse in direzione orizzontale si dovrà tenere conto della spinta
esercitata dall’acqua di percolazione.
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- e la spinta attiva PA, che agisce in direzione orizzontale per l’ipotesi di assenza di attri-
to tra parete e terreno.
H
tan
B C
PA
B’ C’
H
W
W
PA R ’
’
R
A
A’
Figura 13.22 – Cuneo di spinta attiva di Coulomb Figura 13.23 – Poligono delle forze
relativo al cuneo di spinta attiva di
Coulomb
Per l’equilibrio è:
1
PA W tan( ' ) H 2 cot tan ' f () (Eq. 13.32)
2
Per determinare il valore di che corrisponde alla condizione di equilibrio limite attivo,
crit, e quindi PA, occorre fare la ricerca di massimo5 della funzione f(), che può essere
P
condotta per via grafica o numerica, imponendo la condizione: A 0 .
Così facendo si ricava il valore critico dell’angolo , che risulta:
'
crit (Eq. 13.33)
4 2
Sostituendo il valore critico di nell’equazione di PA si ottiene infine:
1 ' 1
PA H 2 tan 2 H 2 K A (Eq. 13.34)
2 4 2 2
L’espressione trovata coincide con quella di Rankine.
Analogamente, per determinare il valore della spinta passiva, PP, limite superiore
dell’equilibrio, supponiamo di traslare gradualmente la parete verso l’interno fino a pro-
durre la rottura del terreno. La rottura si manifesta, nell’ipotesi di Coulomb, con il distac-
5
Si tratta di una ricerca di massimo (e non di minimo) della funzione f(), poiché si ricerca il valore di
corrispondente al cuneo critico, ovvero al cuneo che richiede il valore più alto di PA per l’equilibrio limite
inferiore. Se si immagina, partendo ad esempio dalla condizione a riposo, di ridurre progressivamente la
forza P, quando si perviene al valore PA si manifesta la rottura con la formazione del cuneo inclinato
dell’angolo crit sull’orizzontale.
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co di un cuneo di terreno ABC che scorre verso l’interno e verso l’alto su una superficie
di rottura piana e inclinata di un angolo sull’orizzontale, incognito (Figura 13.24). Il
cuneo ABC trasla nella posizione A’B’C’.
In condizioni di equilibrio limite le forze che agiscono sul cuneo, rappresentate nel poli-
gono delle forze di Figura 13.25, sono:
H
tan
B’ C’
B
C ’ R
W
H PP W
’ R
PP
A’
A
Figura 13.24– Cuneo di spinta passiva Coulomb Figura 13.25– Poligono delle forze re-
lativo al cuneo di spinta passiva di
Coulomb
1
- il peso proprio W H 2 cot , che agisce in direzione verticale,
2
- la risultante R delle tensioni normali e tangenziali sulla superficie di scorrimento, che
è inclinata di un angolo ’ rispetto alla normale alla superficie AC, con componente
tangente diretta verso il basso, ovvero tale da opporsi al movimento incipiente del cu-
neo,
- e la spinta attiva PP, che agisce in direzione orizzontale per l’ipotesi di assenza di attri-
to tra parete e terreno.
Per l’equilibrio è:
1
PP W tan( ' ) H 2 cot tan ' f () (Eq. 13.35)
2
Per determinare il valore di che corrisponde alla condizione di equilibrio limite passivo,
crit, e quindi Pp, occorre fare la ricerca di minimo della funzione f(), che può essere
P
condotta per via grafica o numerica, imponendo la condizione: P 0 .
Così facendo si ricava il valore critico dell’angolo , che risulta:
'
crit (Eq. 13.36)
4 2
Sostituendo il valore critico di nell’equazione di PP si ottiene infine:
1 ' 1
PP H 2 tan 2 H 2 K P (Eq. 13.37)
2 4 2 2
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W
H PP
’ R
Figura 13.27 – Cuneo di spinta passiva di Coulomb (terrapieno e parete inclinati, presenza di at-
trito tra terreno e muro, terreno incoerente)
1
PA H2 KA (Eq. 13.38)
2
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cos 2 '
KA
sen ' sen '
2
(Eq. 13.39)
cos cos 1
2
cos cos
c
2 c' 1 a
c' (Eq. 13.42)
Zc
KA
La teoria di Coulomb è più versatile della teoria di Rankine, poiché permette di risolvere
condizioni geometriche e di carico generali ed è alla base del più diffuso metodo pseudo-
statico di calcolo della spinta in condizioni sismiche.
6
Come già detto, nelle fessure di trazione può infiltrarsi acqua di percolazione, per cui è opportuno conside-
rare anche la conseguente spinta idrostatica aggiuntiva.
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PA
D
Zc
A
E R W
Ca F W
C’ Ca
’
PA
R C’ = c’ BC
B CA= ca BC
C’
Figura 13.28 – Cuneo di spinta attiva di Coulomb (terrapieno e parete inclinati,presenza di attri-
to tra terreno e muro, terreno coesivo)e poligono delle forze
Zc
Linea di Culmann
C’
’
Ca
C’
a) b)
A A’ C /4 - ’/2 A’ A C /4 + ’/2
/2+’ /2 - ’
H
H/3 D H
PP PA
B
D
H/3
Figura 13.30 – Effetto dell’attrito parete-terreno sulla forma della superficie di scorrimento, nel
caso di spinta passiva (a) e attiva (b)
La soluzione fu ottenuta per via nume-
rica da Caquot e Kérisel (1948) accop-
piando le teorie di Rankine e di Bous-
sinesq, ed è riportata in grafici e tabelle
in termini di coefficienti di spinta al
variare degli angoli di resistenza al ta-
glio ’, di attrito parete-terreno , di
inclinazione della parete rispetto alla
verticale , e di inclinazione del piano
che delimita il terrapieno rispetto
all’orizzontale , con la convenzione Figura 13.31 – Convenzione sui segni delle variabi-
sui segni indicata in Figura 13.31. li angolari nelle Tabelle di Caquot and Kérisel
Il valore di non può superare il valore di ’, poiché in tal caso si formerebbe una pelli-
cola di terreno solidale alla parete e lo scorrimento avverrebbe internamente al terreno
con coefficiente di attrito tan’. I coefficienti di spinta KA e KP crescono con continuità da
= +’ a = -’. Il segno di dipende, come abbiamo detto, dal movimento verticale re-
lativo fra la parete e il terreno. In generale:
- in condizioni di spinta attiva, il terreno si abbassa rispetto alla parete e risulta com-
preso tra +’ e 0,
- in condizioni di spinta passiva, il terreno sale rispetto alla parete e risulta compreso
tra 0 e -’.
In genere, ma in modo più o meno arbitrario, si assume = ’/4 per pareti in muratura o
in cemento armato intonacate, e compreso tra 2/3’ e ’/2 per pareti in muratura o in
cemento armato non lisciate.
A titolo di esempio in Tabella 13.2 sono riportati i valori di KA e di KP al variare di per
’=30°, = 0° e = 0°. Si può osservare che in condizioni di spinta attiva il coefficiente
KA varia poco, ovvero è poco influenzato dalla rugosità della parete. In condizioni di
spinta passiva invece la dipendenza del coefficiente KP da è molto sensibile.
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Il valore dei coefficienti di spinta sia attiva che passiva cresce con , poiché aumenta il
volume di terreno coinvolto nella rottura. A titolo di esempio in Tabella 13.3 sono riporta-
ti i valori di KA e di KP al variare di per ’ = 30°, = 0°, = ’ in condizioni di spinta
attiva e = -’ in condizioni di spinta passiva. Si osservi che il caso = +’ = 30° in con-
dizioni di spinta attiva ( = ’) corrisponde al caso particolare dell’equilibrio limite infe-
riore di Rankine, poiché la spinta PA risulta parallela alla superficie libera e, analogamen-
te, in condizioni di spinta passiva ( = -’) corrisponde al caso particolare dell’equilibrio
limite superiore di Rankine.
Tabella 13.3 - Soluzione di Caquot e Kérisel: Coefficienti di spinta KA e KP al variare di per
’=30°, = 0°, = +’ in condizioni di spinta attiva e = -’ in condizioni di spinta passiva.
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Capitolo 13 SPINTA DELLE TERRE
In Tabella 13.5 sono riportati i valori dei coefficienti di spinta KA (prima riga) e KP (se-
conda riga) al variare dell’angolo di resistenza al taglio ' e del rapporto ’ per terrapie-
no orizzontale ( = 0°) e parete verticale ( = 0°). Come già detto, nella maggior parte dei
casi pratici, si assume che il rapporto ’ sia positivo in condizioni di spinta attiva e ne-
gativo in condizioni di spinta passiva. Si osserva che al crescere dell’angolo di resistenza
al taglio ’ il coefficiente di spinta attiva KA decresce lentamente, mentre il coefficiente di
spinta passiva cresce molto rapidamente.
Tabella 13.5 - Soluzione di Caquot e Kérisel: Coefficienti di spinta KA (prima riga) e KP (seconda
riga) al variare dell’angolo di resistenza al taglio ' e del rapporto ’ per terrapieno orizzon-
tale ( = 0°) e parete verticale ( = 0°)
0,81 0,65 0,53 0,44 0,37 0,31 0,26 0,22 0,19 0,16
1
' 1,26 1,66 2,20 3,04 4,26 6,56 10,7 18,2 35,0 75,0
2 0,81 0,66 0,54 0,44 0,36 0,30 0,25 0,20 0,16 0,13
' 3 1,24 1,59 2,06 2,72 3,61 5,25 8,00 12,8 21,0 41,0
1 0,82 0,67 0,56 0,45 0,37 0,30 0,25 0,20 0,16 0,13
' 3 1,22 1,52 1,89 2,38 3,03 4,02 5,55 8,10 12,0 19,0
0,84 0,70 0,59 0,49 0,41 0,33 0,27 0,22 0,17 0,13
0
' 1,19 1,42 1,70 2,04 2,46 3,00 3,70 4,60 5,80 7,50
1
w Z Z w
2
S w ( Z) (Eq. 13.43)
2
1 1
Z(Sw ) Z ( Z Z w ) (2Z Z w ) (Eq. 13.44)
3 3
7
Le tensioni verticali efficaci, per il principio delle tensioni efficaci, si ottengono sottraendo le tensioni in-
terstiziali alle tensioni verticali totali.
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Capitolo 13 SPINTA DELLE TERRE
Percorso di
filtrazione
ub ub
Figura 13.33 – Schema semplificato della pressione dell’acqua su una parete in presenza di fil-
trazione
Nel tratto di monte del percorso la filtrazione è discendente e comporta una riduzione del-
la pressione interstiziale rispetto alla condizione idrostatica. Nel tratto di valle la filtrazio-
ne è ascendente e comporta un aumento della pressione interstiziale rispetto alla condi-
zione idrostatica. Al piede della parete (supponendo che il suo spessore sia trascurabile
rispetto alla lunghezza del percorso di filtrazione) la pressione interstiziale vale:
u b w (h d j) (1 i) w (d k ) (1 i) (Eq. 13.46)
13 – 24
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13.5 Incremento della spinta attiva dovuta a carichi applicati sul terra-
pieno
13.5.1 Pressione verticale uniforme ed infinitamente estesa sulla superficie del deposito.
q q
v0‘ h‘
q Z K q Z
Z Z
Se, in condizioni di spinta attiva, sulla superficie del deposito delimitato da un piano oriz-
zontale agiscono carichi che possono essere schematizzati come puntuali o come distri-
13 – 25
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buiti su una linea parallela al muro, di intensità piccola (minore del 30%) rispetto alla
spinta attiva, l’incremento di pressione orizzontale può essere valutato con le formule in-
dicate in Figura 13.35, ottenute da Terzaghi (1954) modificando empiricamente le equa-
zioni di Boussinesq. Se i carichi sono molto elevati o hanno una diversa distribuzione, oc-
corre utilizzare il metodo del cuneo di Coulomb.
Valori di n = z/H
2
Valori di h (H/Q L) Valori di h (H /Q )
P
Per
Per
Risultante Per
Sezione a - a
Diagramma delle pressioni relativo al caso
di carico puntiforme Q
P
(equazione di Boussinesq modificata sperimentalmente)
Figura 13.35 – Pressioni orizzontali su una parete in condizioni di spinta attiva dovute a ca-
richi concentrati sulla superficie orizzontale del terrapieno
13 – 26
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Capitolo 13 SPINTA DELLE TERRE
’h
Zc
’hp= KP ’v
hc
’ha= KA’v
Z
Figura 13.36 – Effetto del costipamento sul diagramma di spinta attiva
13 – 27
Università degli Studi di Firenze - Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale – Sezione Geotecnica
J. Facciorusso, C. Madiai, G. Vannucchi – Dispense di Geotecnica (Rev. Ottobre 2011)