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Esercizi svolti
Log(N)
5.5
5.0
40 4.5
60
80 4.0
100 3.5
σa
120 3.0
140
(M
160 2.5
Pa
180 2.0
)
200 150
50
220 0
240 -50
)
Pa
260 -100
(M
m
σ
- revisione 2005
M. Rossetto Introduzione alla fatica Soluzione degli esercizi proposti
CAPITOLO 1
Esercizio 1-1
Dimostrare che il rapporto di tensione R e il rapporto di ampiezza Ra sono legati dalle espressioni:
1− R 1 − Ra
Ra = R=
1+ R 1 + Ra
Soluzione
Si procede per sostituzione:
σ a (σ max − σ min ) 2 (σ max − σ min ) σ max 1 − R
Ra = = = =
σ m (σ max + σ min ) 2 (σ max + σ min ) σ max 1 + R
σ min (σ − σ a ) (σ m − σ a ) σ m 1 − R a
R= = m = =
σ max (σ m + σ a ) (σ m + σ a ) σ m 1 + R a
Esercizio 1-2
Una barra di torsione a sezione circolare con diametro D=10 mm è soggetta ad un momento torcente Mt variabile fra 8
e 12 Nm.
Calcolare i parametri del ciclo indicati nel paragrafo 1.2.
Soluzione
16M t
τ= τmax ≅ 61 MPa τmin ≅ 41 MPa
πD3
τ + τmin τmax − τmin
τm = max ≅ 51 MPa τa = ≅ 10 MPa
2 2
τ τa
∆τ = 2τa ≅ 20 MPa R = min ≅ 0.67 Ra = ≅ 0.20
τmax τm
N.B. Le tensioni sono approssimate al MPa, i rapporti di tensione e di ampiezza alla seconda cifra decimale.
Esercizio 1-3
Una barra di sezione quadrata 10x10 mm è soggetta ad un carico di trazione P variabile con R=0.25 e ∆P=8 kN
Calcolare i parametri del ciclo in termini di tensione indicati nel paragrafo 1.2.
Soluzione
P P
σ= = ∆σ = 80 MPa σ a = ∆σ / 2 = 40 MPa
A l2
1− R
Ra = = 0.60 σ m = σ a / Ra ≈ 67 MPa
1+ R
σ max = σ m + σ a ≈ 107 MPa σ min = σ m − σ a ≈ 27 MPa
CAPITOLO 2
Esercizio 2-1
Una piastra in S355 EN 10027/1 (Fe510 UNI 7070) delle dimensioni indicate in figura viene sollecitata da un carico
trasversale P = 8000 N.
Con riferimento alla sezione con intaglio, calcolare i coefficienti di sicurezza a rottura duttile e a primo snervamento.
R10 Spessore 20 mm
120
80
200
Soluzione
Tensione nominale (massima sulla sezione):
6⋅M f 6⋅ P⋅ l 6 ⋅ 8000 ⋅ 200
σf = = = = 75 MPa
b ⋅h 2
b⋅h 2
20 ⋅ 80 2
1
M. Rossetto Introduzione alla fatica Soluzione degli esercizi proposti
Rp 0 .2 355
CS psn = = = 2.87
σ max 124
Esercizio 2-2
La figura illustra schematicamente l’albero di rinvio fra due ruote dentate a denti diritti con angolo di pressione di 20°.
Il cuscinetto di sinistra sopporta eventuali carichi assiali. Il momento torcente trasmesso è di 200 Nm.
Calcolare i coefficiente di sicurezza a rottura duttile e a primo snervamento dell’albero (materiale 39NicrMo3: Rm =
980 MPa Rp0.2 = 785 MPa).
Fr 2
∅48 ∅48 ∅40 ∅38
∅40
18 R5 R5
97
121
200
218
255
283
Soluzione
Calcolo delle forze agenti sull’albero:
2 ⋅ M T 2 ⋅ 200000 2 ⋅ M T 2 ⋅ 200000
Ft1 = = = 4000 N Ft 2 = = = 5000 N
D p1 100 Dp2 80
Fr1 = Ft1 ⋅ tan 20° = 1456 N Fr 2 = Ft 2 ⋅ tan 20° = 1820 N
Le sezioni A e G sono quelle in cui si considerano applicate le reazioni vincolari date dai cuscinetti. Le sezioni D e L
sono quelle in cui si considerano applicate le forze scambiate dalle ruote dentate. Le altre sezioni sono quelle in cui è
presente un intaglio.
2
M. Rossetto Introduzione alla fatica Soluzione degli esercizi proposti
AB CDE FGH I L
88
100
112
191
200
209
246
260
z
→ H rA = 0
Fr1a + Fr 2 (a + b + c )
A ⊃VrG (a + b) = Fr1a + Fr 2 (a + b + c ) ⇒ VrG = = 3094 N
( a + b)
F b − Fr 2c
G ⊃ VrA (a + b) = Fr1b − Fr 2c ⇒ VrA = r1 = 182 N
(a + b )
− Piano tangenziale
Ft 1 Ft 2
Ht A
→ H tA = 0
Ft1a − Ft 2 (a + b + c)
A ⊃VtG (a + b) = Ft1a − Ft 2 (a + b + c) ⇒ VtG = = −4500 N
( a + b)
F b + Ft 2 c
G ⊃ VtA (a + b) = Ft1b + Ft 2 c ⇒ VtA = t1 = 3500 N
( a + b)
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M. Rossetto Introduzione alla fatica Soluzione degli esercizi proposti
Diagrammi di taglio e momento nel piano radiale Diagrammi di taglio e momento nel piano tangenziale
Piano radiale 5000
Taglio (N) 1274 Piano tangenziale
Taglio (N)
500
-182
1820
-3500
109200
Piano radiale Piano tangenziale
Momento flettente (Nmm) Momento flettente (Nmm)
-18200 -300000
-350000
Calcolo delle tensioni nominali – Coefficiente di sicurezza rispetto alla rottura duttile
Sono calcolate le tensioni di flessione (σ f), le tensioni tangenziali (τ) e le tensioni ideali secondo l’ipotesi della
tensione tangenziale massima, con le seguenti formule:
32 ⋅ M flex tot 16 ⋅ M T
σf = τ= σ id = σ 2f + 4 ⋅ τ 2
πd 3
πd 3
Il calcolo è effettuato nelle sezioni notevoli in corrispondenza del diametro minimo; viene indicato se tale diametro è a
destra (dx) o a sinistra (sx) della sezione; non si considerano le tensioni in corrispondenza delle ruote dentate:
Dalla tabella seguente si nota che la tensione ideale massima si verifica nella sezione H (a destra) ed è pari a 64 MPa.
Il coefficiente di sicurezza rispetto alla rottura duttile vale quindi:
Rm 980
CS rd = = = 15.3
σ id max 64
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M. Rossetto Introduzione alla fatica Soluzione degli esercizi proposti
σid = (σ ) + 4 ⋅ (τ
max 2
f
max 2
) ≤ Re
dove:
σ max
f = K t ( flex ) ⋅ σ f τ max = K t (tors ) ⋅ τ
I valori dei coefficienti di concentrazione delle tensioni sono ricavati dagli appositi diagrammi.
Come diametro delle ruote dentate viene considerato il diametro primitivo.
Possono essere esclusi a priori le sezioni:
− B perché ha la stessa geometria della sezione F con tensioni nominali inferiori
− C perché ha la stessa geometria della sezione E con tensioni nominali inferiori.
I risultati nelle sezioni considerate (E, F, H) sono riportati nella tabella seguente:
La tensione ideale massima convenzionale si verifica nella sezione F a destra (134 MPa).
Il coefficiente di sicurezza rispetto al primo snervamento vale quindi:
Rp0.2 785
CS psn = = = 5.84
σid max 134
Esercizio 2-3
Una piastra in S355 EN 10027/1 (Fe510 UNI 7070) delle dimensioni indicate in figura viene sollecitata da un carico
assiale T = 64 kN. Con riferimento alla sezione con intaglio, calcolare i coefficienti di sicurezza a rottura duttile e a
primo snervamento.
Supponendo di applicare un carico superiore del 20% a quello che porta al primo snervamento calcolare la tensione
residua all’apice dell’intaglio una volta rimosso il carico (si supponga il materiale elastico-perfettamente plastico)
R10 Spessore 20 mm
T
120
80
200
Soluzione
Calcolo tensione nominale (massima sulla sezione):
T 64000
σN = == = 40 MPa
b⋅h 20 ⋅ 80
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M. Rossetto Introduzione alla fatica Soluzione degli esercizi proposti
CAPITOLO 3
Esercizio 3-1
In un componente il KI applicato è pari a 21 MPa m . Sapendo che il materiale ha un limite di snervamento di 560
MPa, stimare la dimensione della zona plastica nel caso di tensione piana e in quello di deformazione piana.
Soluzione:
2
1K 2
Stato di tensione piana rp ≈ I = 1 21 ≈ 4.5 ⋅ 10 − 4 m = 0.45 mm
π σ p
π 560
2
1 K I 2
Stato di deformazione piana rp ≈ = 1 21 ≈ 1.5 ⋅ 10 − 4 m = 0.15 mm
3π σ p
3π 560
Esercizio 3-2
Stimare l’estensione della zona plastica in deformazione piana in due componenti soggetti allo stesso KI applicato (30
MPa m ), uno costruito con un materiale che presenta un limite di snervamento di 700 MPa, l’altro costruito con un
materiale avente limite di snervamento di 1450 MPa.
Soluzione
2
1 K I
2
Per il materiale con σ p = 700 MPa 1 30 −4
rp ≈ = ≈ 1.9 ⋅10 m = 0.19 mm
3π σ p 3π 700
2
2
Per il materiale con σ p = 1450 MPa rp ≈ 1 K I = 1 30 ≈ 4.5 ⋅ 10− 5 m = 0.045 mm
3π σ p 3π 1450
Esercizio 3-3
Data una trave in ghisa sferoidale con sezione rettangolare di altezza 100 mm, spessore 24 mm, soggetta ad un
momento flettente di 4000 Nm che presenta un difetto laterale di lunghezza caratteristica 10 mm, calcolare il
coefficiente di sicurezza a rottura fragile.
Soluzione
Il fattore di intensità delle tensioni applicato è dato dalla formula:
K I = Yσ a
6
M. Rossetto Introduzione alla fatica Soluzione degli esercizi proposti
6⋅M 6 ⋅ 4 ⋅ 10 6
σ= = = 100 MPa
B ⋅ w2 24 ⋅ 100 2
da cui
K I = Yσ a = 1. 85 ⋅100 ⋅ 0.01 = 18.5 MPa m
Dalla tabella del Capitolo 3 si ricava che la ghisa sferoidale ha le seguenti caratteristiche:
σ p = 500 MPa e KIc = 40 MPa m .
Esercizio 3-4
Una piastra in alluminio (7075-T6) , di larghezza imposta w = 100 mm, deve sopportare un
carico di trazione di 360 kN. Si determini lo spessore della piastra (approssimato al mm)
necessario affinché si abbia un coefficiente di sicurezza CS=1.5 supponendo che vi sia una P
cricca laterale passante con dimensione caratteristica 3.5 mm.
Soluzione
Dalla tabella riportata nel Capitolo 3 ricaviamo le seguenti caratteristiche per il materiale in
esame: a
σ p = 560 MPa e KIc = 32 MPa m .
Determinazione spessore considerando lo snervamento
w
P σp P
σ net = = ⇒ B sn = CS = 10 mm
B sn (w − a ) CS σ p (w − a)
P
Determinazione spessore considerando la rottura fragile:
P K Y ⋅P⋅ a
K I = Yσ a = Y a = Ic ⇒ B fr = CS = 20 mm
B fr ⋅ w CS K Ic ⋅ w
essendo
2 3 4
a a a a
Y = 1 .12 π − 0.41 + 18.70 − 38.48 + 53.85 = 1 .99
w w w w
Per avere un coefficiente di sicurezza 1.5 la piastra dovrà avere uno spessore di 20 mm.
Esercizio 3-5
Una volta messa in opera la piastra progettata nell’esercizio precedente si scopre un difetto superficiale semiellittico
con profondità di cricca a= 5 mm e larghezza 2c = 20 mm. Calcolare il coefficiente di sic urezza.
Soluzione
Per il calcolo del fattore di intensità delle tensioni si utilizza la formula:
πa
K I,max = 1.12M k σ
Q
P
La tensione applicata vale: σ= = 180 MPa
WB
I coefficienti Mk e Q si ricavano dagli appositi diagrammi tenendo conto dei seguenti rapporti:
a σ a
= 0.25 ≅ 0 .3 = 0.25
2c σp B
7
M. Rossetto Introduzione alla fatica Soluzione degli esercizi proposti
πa
K I,max = 1.12 M k σ ≅ 24 MPa m
Q
Esercizio 3-6
Una apparecchiatura consiste in una piastra di dimensioni L= 1000 mm, w= 200
mm, B = 40 mm.
La piastra è vincolata fra due pareti sostanzialmente indeformabili in modo che
non sia possibile lo spostamento assiale ma sia possibile uno spostamento
laterale.
La piastra viene montata alla temperatura di 20°C e durante il funzionamento
può essere portata a temperature variabili da 120°C a -100°C.
Durante la vita dell’apparecchiatura vengono individuati due difetti laterali a L
a
assimilabili a 2 cricche laterali passanti con a = 10 mm.
Il coefficiente di dilatazione termica medio nel campo di temperature di
funzionamento è α = 12·10-6 1/°C.
Le altre caratteristiche del materiale della piastra sono note a 4 differenti w
temperature riporttate nella tabella.
Verificare la possibilità di utilizzare l’apparecchiatura agli estremi del campo di
temperatura previsto in presenza dei difetti rilevati.
:
Temperatura (°C) -200 -20 20 200
KIc (MPa√m) 40 40 60 60
Soluzione
Quando la temperatura passa da 20°C a 120°C il componente viene sollecitato in compressione, quindi la presenza dei
difetti non influisce sulle sue prestazioni.
Viceversa, quando il componente è raffreddato si generano delle tensioni di trazione e la tenacità alla frattura
diminuisce.
Verifica a snervamento
Il rapporto fra la tensione nominale e quella netta è pari al rapporto fra le aree:
Bw 200
σ net = σ z = 317 ≅ 352 MPa
B ( w − 2a ) (200 − 20)
Il coefficiente di sicurezza contro lo snervamento è quindi:
σp 1800
CS sn = = ≅ 5.11
σ net 352
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M. Rossetto Introduzione alla fatica Soluzione degli esercizi proposti
Poiché la tenacità alla frattura per temperature inferiori a –20°C è di 40 MPa m il componente non può essere
utilizzato alla temperatura di –100°C.
Utilizzando le funzioni di ricerca obiettivo di un foglio elettronico è facile ricavare che la temperatura minima che può
essere sopportata dal componente (con coefficiente di sicurezza pari a 1) e di –55°C.
CAPITOLO 4
Esercizio 4-1
Una piastra di alluminio 7075-T6 di sezione rettangolare, larghezza w = 400 mm, spessore B = 10 mm è soggetta ad un
carico normale alla sezione variabile P 100 ÷ 500 kN.
Durante una ispezione viene scoperta una cricca laterale passante di dimensione a = 4 mm.
Calcolare il numero di cicli sopportabile prima del cedimento della piastra, sapendo che nelle condizioni di
funzionamento previste le caratteristiche dell’alluminio utilizzato sono le seguenti:
− Tensione di snervamento σ p = 560 MPa
− Tenacità alla frattura KIc = 32 MPa m .
− Costanti della legge di Paris n = 4.4 C = 2.7 ·10-11
− Valore di soglia ∆Kth =1.7 MPa m
Soluzione
− Calcolo delle tensioni nominali
Pmax 500000 Pmin 100000
σ max = = = 125 MPa σ min = = = 25 MPa
B ⋅ w 10 ⋅ 400 B ⋅ w 10 ⋅ 400
σ min
∆σ = (σ max − σ min ) = 100 MPa R= = 0.2
σ max
Il calcolo può essere raffinato considerando variabile il fattore geometrico, utilizzando ad esempio le funzioni di
ricerca obiettivo o ‘risolutore’ di un foglio elettronico:
Situazione iniziale Calcolo iterativo con risolutore Situazione finale Calcolo iterativo con risolutore
a Y acr acr-a a Y acr acr-a
0.0167 1.9980 0.0164 -0.000283 0.0164 1.9973 0.0164 2.181E-08
La differenza fra le due soluzioni è di 0.3 mm.
La dimensione critica che porta a collasso plastico viene calcolata considerando che in condizioni di collasso plastico
per la geometria assegnata:
Pmax σ Bw
σnet = = max = σp
B( w − asn ) B (w − asn )
σ
asn = w1 − max = 0.311 m
σ p
9
M. Rossetto Introduzione alla fatica Soluzione degli esercizi proposti
Essendo in questo caso acr < asn la condizione di cedimento è la rottura fragile e la dimensione critica vale 0.0167 m.
Utilizzando un passo di 0.0005 m si ottiene una durata poco diversa (N= 1308 cicli)
CAPITOLO 5
Esercizio 5-1
Un programma di prove eseguito utlizzando il metodo stair case ha dato i risultati riportati in tabella. Calcolare i limiti
di fatica con il 10%, 50% e 90% di probabilità di rottura.
Prove di fatica σm = 80 MPa d=20 MPa 1 = Rotta; 0 = Non rotta
σa (MPa) 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20
220 1
200 1
180 1
160 1 1 1 1
140 1 0 1 1 0 0
120 0 1 0 1 0
100 0 0
Soluzione
Devono essere considerate solamente le prove dalla n° 4 alla n° 20.
A 9
σ D(50%) = σ0 + d ⋅ + 0.5 = 100 + 20 ⋅ + 0.5 ≅ 133 MPa
N 8
10
M. Rossetto Introduzione alla fatica Soluzione degli esercizi proposti
NB - A 2
s = 1.62 d + 0.029 = 1. 62 ⋅ 10 ⋅ (0 .609 + 0.029) ≅ 21 MPa
N2
− I valori al 10% e 90% di probabilità di rottura sono quindi:
σ D (10%) = σ D (50%) − 1.28 ⋅ s ≅ 106 MPa
Esercizio 5-2
Un materiale con Rm = 500 MPa, Rp0.2 = 400 MPa, viene provato a fatica utilizzando la procedura stair-case. Indicare
i valori di partenza del secondo parametro del ciclo più adatto nei casi in cui il primo parametro del ciclo, mantenuto
costante nelle varie prove, sia :
− R =-1
− R=0 R = 0.1 R = 0.25 R = 0.6
− σ min = 0 MPa σ m = 50 MPa σ m = 130 MPa σ m = 250 MPa
Soluzione
− R=-1
E’ la condizione standard. La stima del limite di fatica in questo caso è effettuata utilizzando il criterio di Bach:
σ D−1 = 0.5 Rm = 250 MPa
− R = 0; R = 0.1; R = 0.25; R = 0.6
Tradizionalmente il secondo parametro nei casi in cui si imponga il rapporto di tensione è individuato nel campo di
tensione ∆σ = 2σ a
Il valore della tensione alternata ammissibile (e quindi quello del campo di tensione) si può ricavare come intersezione
fra la retta di Goodman e una retta con inclinazione Ra (rapporto di ampiezza), ricordando che :
1− R
Ra =
1+ R
Indicando con m l’inclinazione della retta di Goodman:
σ D−1
m=
Rm
si ha:
( ∆σ ) D ( ∆σ ) D
= σ D −1 − m ⋅ σm = Ra ⋅ σm
2 2
da cui, con semplici passaggi si ottiene
2 ⋅ σ D −1
(∆σ )D =
(1 + m )
Trovato questo valore è necessario verificare che la tensione massima non superi il valore Rp0.2 :
1 1+ R 2 ⋅ σa
σ max = σ a + σ m = σ a 1 + = σ a 1 + =
Ra 1− R 1 − R
e quindi, nella condizione limite:
∆σ D
(σmax ) D =
1− R
Nel caso in cui la tensione massima sia superiore a quella di snervamento:
(σ max ) D > Rp 02 ⇒ (∆ σ) D = Rp 02 (1 − R )
11
M. Rossetto Introduzione alla fatica Soluzione degli esercizi proposti
R Ra (∆σ)D σ max
0 1 332 332 < Rp0.2
0.1 0.82 310 344 < Rp0.2
0.25 0.6 272 363 < Rp0.2
0.6 0.25 166 415 > Rp0.2
Nell’ultimo caso (R=0.6) la tensione massima prevista è superiore a quella di snervamento; in questo caso il campo di
tensione massimo che può essere impostato senza superare il limite elastico risulta:
(∆σ) D = Rp 02 (1 − R ) = 400(1 − 0.6) = 160 MPa
Ricordando che:
σ max − σ min σ max + σ min
σa = σm =
2 2
Con facili passaggi si ottiene:
2 ⋅ σ D−1 + (1 − m) ⋅ σ min
σ max =
1+ m
Anche in questo caso il valore della tensione massima deve essere limitato dal valore di snervamento.
Nei casi indicati si ottiene
σ min σ max
0 333 < Rp0.2
50 350 < Rp0.2
150 383 < Rp0.2
250 416 > Rp0.2
L’intero esercizio può essere svolto graficamente utilizzando i diagrammi di Haig e master
Esercizio 5-3
Un provino in acciaio 39NicrMo3 bonificato (Rm = 980 MPa Rp0.2 = 785 MPa) di diametro 10 mm è soggetto ad una
prova di flessione rotante con tensione media pari a 300 MPa.
Supponendo di utilizzare diagrammi semilogaritmici:
− calcolare la durata prevista per una sollecitazione alternata di 400 MPa;
− calcolare la tensione alternata che dovrebbe portare ad una durata di 5·105 cicli;
Ripetere i calcoli utilizzando diagrammi doppio logaritmici.
Soluzione
La stima del limite di fatica con tensione media nulla è effettuata utilizzando il criterio di Bach:
σ D−1 = 0.5 Rm = 490 MPa
Il limite di fatica con tensione media di 300 MPa viene ricavato considerando l’equazione di Goodman:
σ
σ D = σ D−1 − D−1 ⋅ σ m = 490 − 0.5 ⋅ 300 = 340 MPa
Rm
Si noti che la tensione massima del ciclo, pari a 640 MPa, è inferiore a Rp0.2 .
Si suppone che il numero di cicli corrispondente a tale valore si NG = 2·106 cicli
Il secondo punto (punto F) necessario per stimare la curva SN con una retta avrà coordinate:
12
M. Rossetto Introduzione alla fatica Soluzione degli esercizi proposti
− Diagrammi semilogaritmici:
700
σa
600
500
400
300
200
100
0
1.00E+03 1.00E+04 1.00E+05 1.00E+06 N 1.00E+07
La durata prevista con una tensione alternata di 400 MPa si ottiene dalla formula:
σ F − σa
log N = log N F + (log N G − log N F ) = 5.573 N = 373991
σF − σD
La stima della tensione alternata per ottenere una durata N = 500000 cicli si ottiene dalla formula:
σ F − σD
σa = σ F − (log N − log N F ) = 390 MPa
log N G − log N F
500
100
1.00E+03 1.00E+04 1.00E+05 1.00E+06 N 1.00E+07
Per valutare la durata prevista con una tensione alternata di 400 MPa si utilizza la formula:
Per stimare la tensione che consente di raggiungere una durata di 500000 cicli si utilizza la formula:
dove
log( σ D ) − log( σ F ) 1
b= = − = −0.0773
log( N G ) − log( N F ) k
13
M. Rossetto Introduzione alla fatica Soluzione degli esercizi proposti
CAPITOLO 6
Esercizio 6-1
Un albero in 39NicrMo3 (Rm = 980 MPa Rp0.2 = 785 MPa) presenta i tre spallamenti illustrati nella figura (vedi
esercizio 2-2). Per ognuna delle tre geometrie stimare:
− il limite di fatica a flessione rotante
− il limite di fatica a torsione alterna
a) b) c)
3.2
1.2 3.2
R5 R1
R1
Soluzione
Limiti di fatica a flessione rotante
Si adotta la formula:
∏ ⋅C i
σ D −1 = σ *D−1 ⋅
Kf
Poiché si considera il limite di fatica a flessione rotante CL= 1 (Fattore per il tipo di carico)
− Stima del limite di fatica in condizione standard:
Si utilizza il criterio di Bach:
− Stima dell’effetto della finitura superficiale per le tre geometrie (fattori CF)
Dall’apposito diagramma si ottiene:
Geometria Rm (MPa) Ra (µm) CF
a) 980 3.2 0.95
b) 980 1.2 0.98
c) 980 3.2 0.95
− Stima del fattore di riduzione della resistenza a fatica
Si utilizza la formula:
K f = 1 + q( K t − 1)
dove:
1
q=
1+ A
r
La costante A dipende solo dal limite di scostamento dalla proporzionalità del materiale ( Rp0.2 ) e si ricava
dall’apposito diagramma (A = 0.25 mm1/2)
Il fattore di concentrazione delle tensioni si ottiene in funzione dei rapporti fra le dimensioni indicate
14
M. Rossetto Introduzione alla fatica Soluzione degli esercizi proposti
Geometria CL CS CF Kf σ D−1
(MPa)
a) 1 0.83 0.95 1.68 230
b) 1 0.84 0.98 2.08 194
c) 1 0.86 0.95 1.80 222
σ*D −1
τ*D −1 = = 283 MPa
3
Essendo, per il criterio di Bach:
− Stima dell’effetto della finitura superficiale per le tre geometrie (fattori CF)
Dall’apposito diagramma si ottiene:
Geometria Rm (MPa) Ra (µm) CF
a) 980 3.2 0.95
b) 980 1.2 0.98
c) 980 3.2 0.95
− Stima del fattore di riduzione della resistenza a fatica
Si utilizza la formula:
K f = 1 + q( K t − 1)
dove:
1
q=
1+ A
r
La costante A dipende solo dal limite di scostamento dalla proporzionalità del materiale ( Rp0.2 ) e si ricava
dall’apposito diagramma (A = 0.25 mm1/2)
Il fattore di concentrazione delle tensioni si otiiene in funzione dei rapporti fra le dimensioni indicate
15
M. Rossetto Introduzione alla fatica Soluzione degli esercizi proposti
Geometria CL CS CF Kf τD−1
(MPa)
a) 1 0.83 0.95 1.41 158
b) 1 0.84 0.98 1.72 135
c) 1 0.86 0.95 1.32 175
Esercizio 6-2
Con riferimento ai dati e ai risultati del caso b) dell’esercizio 6-1:
− Stimare il limite di fatica a flessione alternata per i rapporti di tensione R = 0 e R = 0.5, supponendo di adottare il
metodo delle tensioni medie nominali.
− Stimare il limite di fatica a flessione alternata per i rapporti di tensione R = 0 e R = 0.5, supponendo di adottare il
metodo proposto da Fuchs.
Soluzione
− Metodo delle tensioni medie nominali
Sono dati σ D−1= 194 MPa, Rm = 980 MPa Rp0.2 = 785 MPa
In questo caso la retta di Goodman su un diagramma di Haigh unisce il punto (0, σ D−1) con il punto (Rm, 0).
Il limite di fatica corrisponde alla tensione alternata ottenuta con l’intersezione della retta di Goodman con quella
corrispondente al rapporto di tensione voluto.
(MPa) 0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
σD-1
0.7
σD (R=0)
0.8
σD (R=0.5)
0.9
50
50 500
Rp0.2 σm Rm
(MPa)
(785) (980)
Per semplificare i calcoli conviene utilizzare il rapporto di ampiezza Ra invece del rapporto di tensione R.
1− R 1
Ra = R = 0 ⇒ Ra = 1 R = 0.5 ⇒ Ra =
1+ R 3
e definire il rapporto:
σ D −1
m= = 0.198
Rm
quindi:
σ D = σ D −1 − m ⋅ σ m
σ D = R a ⋅ σ m
da cui
σ D −1
σD =
m
1 +
R
a
Nei casi previsti ottiene:
R = 0 ⇒ σ D = 162 MPa R = 0.5 ⇒ σ D = 122 MPa
16
M. Rossetto Introduzione alla fatica Soluzione degli esercizi proposti
Occorre ancora verificare che la tensione massima non superi il carico unitario di scostamento dalla proporzionalità
(tale verifica può essere effettuata anche per via grafica).
1
σ max = σ D + σ m = σ D 1 +
Ra
La tensione massima è sempre inferiore a quella di snervamento. In caso contrario si sarebbero dovuti rifare i calcoli
considerando, in luogo della retta di Goodman, quella derivannte dalla condizione di non senrvamento, cioè
σ D = Rp 0.2 − σ m
− Metodo di Fuchs
Il procedimento è simile a quello utilizzato per il metodo delle tensioni medie nominali, con la differenza che la
tensione alternata limite è individuata da una retta parallela a quella di un provino non intagliato.
Il limite di fatica di un provino non intagliato risulta:
D −1 = σ D −1 ⋅ ∏ C1 = 404 MPa
σ ni *
σni
D−1 = 0.412
mni =
Rm
Per tracciare il diagramma di Haigh si deve inoltre stimare il valore di soglia; per questo acciaio si consideri ∆σ +th ≈
+
60 MPa ( σath ≈ 30 MPa)
Il limite di fatica si ricava quindi dal sistema:
σ D = σ D−1 − m ni ⋅ σm
σ D = Ra ⋅ σ m
da cui
σ D −1
σD =
mni
1 +
Ra
Nei casi previsti ottiene:
R = 0 ⇒ σ D = 138 MPa R = 0.5 ⇒ σ D = 87 MPa
Entrambi i valori sono al di sopra della soglia.
Nel caso in cui il risultato fosse al di sotto della soglia si dovrebbe adottare tale valore come limite di fatica.
Occorre ancora verificare che la tensione massima non superi il carico unitario di scostamento dalla proporzionalità
(tale verifica può essere effettuata anche per via grafica).
1
σ max = σ D + σ m = σ D 1 +
Ra
17
M. Rossetto Introduzione alla fatica Soluzione degli esercizi proposti
(MPa) 0.2
σ D-1(ni)
0.3
0.4
0.5
0.6
σD-1
0.7
σD (R=0)
0.8
σD (R=0.5)
0.9
50
σ ath
50 500
Rp0.2 σm Rm
(MPa)
(785) (980)
Esercizio 6-3
Con riferimento ai dati dell’esercizio 6-1 caso b) si supponga che il componente, nella sezione considerata, sia
soggetto ad una tensione media di 250 MPa e a una tensione alternata di 200 MPa.
Si stimi la durata prevista, assumendo il limite di fatica a 2 milioni di cicli ottenuto utilizzando il metodo delle tensioni
medie nominali e adottando un diagramma SN semilogaritmico.
Soluzione
Si deve tracciare il diagramma SN del componente
Il limite di fatica a 2·106 cicli si ottiene dalla equazione di Goodman:
σ D −1
σ D = σ D −1 − ⋅ σm
Rm
dove (vedi esercizio precedente): σ D−1= 194 MPa, Rm = 980 MPa.
Risulta quindi σ D = 145 MPa
Le coordinate del primo punto necessario per la stima della retta con cui viene approssimata la curva di Wöhler (G)
sono quindi: (2·106, 145)
Il secondo punto (F) ha coordinate (103, 0.9· (Rm – σ m), cioè (103 , 657 MPa)
La durata viene stimata con l’equazione:
σ F − σa
log N = log N F + (log N G − log N F ) = 5.946
σF − σD
18
M. Rossetto Introduzione alla fatica Soluzione degli esercizi proposti
Esercizio 6-4
Con riferimento ai dati dell’esercizio 6-1 e adottando la teoria di Siebel e Stieler:
− stimare i coefficienti d’intaglio β a flessione rotante, a torsione alterna per le tre geomtrie
− tracciare il diagramma di Haigh del componente (tensioni medie positive. Limitatamente al caso b)).
Soluzione
− Coefficienti di intaglio
Per valutare il coefficiente d’intaglio si utilizza la formula
Kt
β=
δ
dove δ viene letto dall’apposito diagramma in funzione del limite di scostamento dalla proporzionalità del materiale
(Rp0.2 = 785 MPa) e del gradiente relativo.
I gradienti relativi sono calcolati con le formule (vedi Appendice V):
Flessione: χ = 4 + 2
D+d r
Torsione: χ = 4 1
+
D+d r
− Diagramma di Haigh
Per tracciare il diagramma di Haigh è necessario stimare il limite di fatica del componente non intagliato a trazione
compressione:
Dal quale è possibile tracciare il diagramma di Haigh (per la teoria di Siebel e Stieler):
-1 -0.8 -0.6 -0.4 -0.2 R=0
500
σa 0.1
(MPa) 0.2
0.3
C F ⋅ σ tcD−1
(336 ) 0.4
0.5
0.6
0.7
0.8
0.9
50
50 500
Rp0.2 σm Rm
(MPa)
(785) (980)
19
M. Rossetto Introduzione alla fatica Soluzione degli esercizi proposti
CAPITOLO 7
Esercizio 7-1
Calcolare il coefficiente di sicurezza a fatica dell’albero dell’esercizio 2-2 (si vedano anche i risultati dell’esercizio 6-
1).
Soluzione
Le sezioni dell’albero sono soggette a flessione rotante e ad un momento torcente costante.
Ricordando che una tensione tangenziale costante non influisce sulla resistenza a fatica del componente il coefficiente
di sicurezza è calcolato con la formula:
σ D −1
CS =
σa
Per quanto riguarda la tensione alterna applicata questa è uguale alla tensione di flessione calcolata nell’esercizio 2-2,
mentre il limite di fatica dipende dalla geometria (esercizio 6-1).
Si riportano i risultati utili dei due esercizi precedenti
Ruota 1: diametro Ruota 2: diametro
primitivo ∅ 100 primitivo ∅ 80
18 R5 R5
97
121
200
218
255
283
R5 R1
R1
Risulta evidente che la sezione critica e la Fdx, dove si ha il limite di fatica minore associato all tensione alternata
applicata più elevata.
Il coefficiente di sicurezza risulta quindi:
σ D −1 194
CS = = = 3 .8
σa 51
20
M. Rossetto Introduzione alla fatica Soluzione degli esercizi proposti
Esercizio 7-2
Una piastra in S355 EN 10027/1 (Fe510 UNI 7070), limite di fatica standard σ D-1 = 250 MPa, delle dimensioni
indicate in figura e spessore b= 15 mm viene caricata con un carico trasversale variabile P = -2÷2 kN e da un carico
parallelo all’asse costante T = 36 kN.
La piastra è ottenuta per fresatura, con rugosità superficiale 16 µm.
Calcolare il coefficiente di sicurezza a fatica della piastra, utilizzando il metodo delle tensioni medie nominali nella
zona dell’intaglio nei seguenti casi:
a) all’aumentare delle prestazioni richieste aumenta solo il modulo di P;
b) all’aumentare delle prestazioni richieste aumentano proporzionalmente P e T;
c) all’aumentare delle prestazioni richieste aumenta solo T.
100 200
120 T
80
R10 P
Soluzione
− Calcolo delle tensioni nominali:
T 36000
σ N ≡ σm = = = 30 MPa
A 80 ⋅ 15
6M f 6 ⋅ 2000 ⋅ 200
σ max
f ≡ σa = = = 25 MPa
b⋅ h 2
15 ⋅ 802
− Stima del limite di fatica del componente
CS ≈ 0.77, CF ≈ 0.88
H 120 r 10
= = 1.5 = = 0.125 ⇒ K t (flessione ) = 1.95
h 80 h 80
1 1
q= = = 0.88
1+ A 1+
0 .45
r
10
K f = 1 + q ( K t − 1) = 1.84
σ D −1 = σ*D −1 ⋅ ∏ i = 250
C 0.77 ⋅ 0.88
≅ 92 MPa
Kf 1.84
σa 0.2
(MPa)
0.3
Caso a)
0.4
0.5
Caso b)
0.6
σ D-1
(92) 0.7
0.8
Caso c)
P 0.9
25
25
Rp0.2 σm 500 R
m
(MPa)
(355) (510)
21
M. Rossetto Introduzione alla fatica Soluzione degli esercizi proposti
Calcolo del coefficiente angolare (in modulo) della retta di Goodman e del rapporto di ampiezza:
σ D−1 σa
m= ≈ 0.180 Ra = ≈ 0.833
Rm σm
Caso a)
92
σlim
D = σD −1 − m ⋅ σm = 92 − 30 ≅ 86 MPa
510
Verifica sulla tensione massima limite
σlim
max = σ D + σm = 86 + 30 = 116 MPa < Rp 0.2 (= 355 MPa)
lim
σlim 86
Il coefficiente di sicurezza vale quindi: CS = D
= = 3.44
σa 25
Caso b)
σ D −1
σlim
D = ≅ 76 MPa
σlim m
D = σ D −1 − m ⋅ σ m
lim
⇒ 1 +
Ra
σlim
D = Ra σ m
lim
σ D −1
σlim = ≅ 91 MPa
m
(Ra + m)
Verifica della tensione massima
σlim
max = σ D + σm = 76 + 91 = 167 MPa < Rp 0.2 ( = 355 MPa)
lim lim
σ lim 76
CS = D
= = 3.04
σa 25
caso c)
( σ D −1 − σ a )
σlim
D = σ D −1 − m ⋅ σm = σ a
lim
⇒ σm
lim
= = 371 MPa
m
La tensione massima limite è superiore alla tensione di snervamento (355 MPa).
Il valore limite deve quindi essere trovato utilizzando la retta a 45° corrispondente alla condizione di snervamento
σ lim
max = σ m + σ a = Rp 0.2
lim
⇒ σ lim
m = Rp 0 .2 − σ a = 355 − 25 = 330 MPa
σ lim 330
CS = m
= = 11
σm 30
Esercizio 7-3
Ripetere l’esercizio 7-2 – caso b), utilizzando il metodo di Fuchs.
Soluzione
− Calcolo delle tensioni nominali:
T 36000
σ N ≡ σm = = = 30 MPa
A 80 ⋅ 15
6M f 6 ⋅ 2000 ⋅ 200
σ max
f ≡ σa = = = 25 MPa
b ⋅ h2 15 ⋅ 802
− Stima del limite di fatica del componente
CS ≈ 0.77, CF ≈ 0.88
H 120 r 10
= = 1.5 = = 0.125 ⇒ K t (flessione ) = 1.95
h 80 h 80
22
M. Rossetto Introduzione alla fatica Soluzione degli esercizi proposti
1 1
q= = = 0.88
1+ A
1+
0 .45
r
10
K f = 1 + q ( K t − 1) = 1.84
σ D −1 = σ*D −1 ⋅ ∏ i = 250
C 0.77 ⋅ 0.88
≅ 92 MPa
Kf 1.84
+
Si suppone inoltre che il materiale presenti un valore di soglia ∆σ th ≈ 60 MPa
− Calcolo del coefficiente di sicurezza
-1 -0.8 -0.6 -0.4 -0.2 R=0
250 0.1
σa 0.2
(MPa)
0.3
0.4
0.5
0.6
σ D-1
(92) 0.7
0.8
σath (30)
P 0.9
25
25
Rp0.2 σm 500 R
m
(MPa)
(355) (510)
Calcolo del coefficiente angolare (in modulo) della retta di Goodman e del rapporto di ampiezza:
σni
D−1 ≈ 0.331 σa
mni = Ra = ≈ 0.833
Rm σm
σ D −1
σlim
D = ≅ 66 MPa
σlim = σ D −1 − m ni
⋅ σlim mni
D m ⇒ 1 +
Ra
σlim
D = Ra σm
lim
σ D −1
σlim
m =
(Ra + mni )≅ 79 MPa
σlim
max = σ D + σm = 66 + 79 = 167 MPa < Rp 0.2 (= 355 MPa)
lim lim
σ lim
max > σ ath ( = 30 MPa)
σlim
D = 66 = 2.64
CS =
σa 25
Si noti che con il metodo di Fuchs il coefficiente di sicurezza risulta inferiore a quello ottenuto con il metodo delle
tensioni medie nominali. In particolare questa procedura porta ad un coefficiente di sicurezza inferiore a 3, che
normalmente non è accettabile.
23
M. Rossetto Introduzione alla fatica Soluzione degli esercizi proposti
Esercizio 7-4
Ripetere l’esercizio 7-2 – caso b), utilizzando il metodo di Siebel e Stieler.
Soluzione
− Calcolo delle tensioni nominali:
T 36000
σ N ≡ σm = = = 30 MPa
A 80 ⋅ 15
6M f 6 ⋅ 2000 ⋅ 200
σ max
f ≡ σa = = = 25 MPa
b ⋅ h2 15 ⋅ 802
− Stima del limite di fatica del componente non intagliato a trazione e compressione
CL ≈ 0.7, CF ≈ 0.88
σa 0.2
(MPa)
0.3
C F σ tcD −1
0.4
(170)
0.5
0.6
0.7
0.8
P
0.9
25
25
R p0.2 σm 500 R
m
(MPa)
(355) (510)
Coordinate del punto P:
βtc σ m ≈68 MPa β f σa ≈ 45 MPa
Calcolo del coefficiente angolare (in modulo) della retta di Goodman e del rapporto di ampiezza:
σtcD −1 β f σa
m ss = ≈ 0.333 Ra = ≈ 0.671
Rm βtc σ m
24
M. Rossetto Introduzione alla fatica Soluzione degli esercizi proposti
C F σtcD−1
σlim
D = ≅ 114 MPa
σlim mni
D = CF σ D −1 − m ⋅ σ m
tc ss lim
⇒ 1 +
Ra
σlim
D = Ra σ m
lim
C σtc
= F D −ni1 ≅ 169 MPa
σlim
m
(
Ra + m )
Verifica della tensione massima
σlim
max = σ D + σ m = 114 + 169 = 283 MPa < Rp 0.2 (= 355 MPa)
lim lim
σ lim 114
CS = D
= = 2.50
β f σa 1.82 ⋅ 25
Esercizio 7-5
Una piastra in S355 EN 10027/1 (Fe510 UNI 7070), con limite di fatica standard σ D-1 = 250 MPa, delle dimensioni
indicate in figura e spessore b= 20 mm viene caricata con un carico normale variabile T = 0÷64 kN
La piastra ha rugosità superficiale Ra = 1.6µm.
Calcolare il coefficiente di sicurezza, considerando che all’aumentare delle prestazioni richieste aumenti solo il valore
massimo del carico applicato (si utilizzi il metodo delle tensioni medie nominali).
100 200
120 T
80
R10
Soluzione
− Calcolo delle tensioni nominali:
Tmax 64000
σ max = = = 40 MPa σ min = 0
A 80 ⋅ 20
σ max − σ min σ max + σ min
σa = = 20 MPa σm = = 20 MPa
2 2
σ min
NB : R = =0
σ max
H 120 r 10
= = 1.5 = = 0.125 ⇒ Kt (sforzo normale) = 2.4
h 80 h 80
1 1
q= = = 0.88
1+ A
1+
0 .45
r
10
K f = 1 + q (K t − 1) ≈ 2.23
σ D −1 = σ*D −1 ⋅ ∏ i = 250
C 0.7 ⋅ 0.97
≅ 76 MPa
Kf 2.23
25
M. Rossetto Introduzione alla fatica Soluzione degli esercizi proposti
σa 0.2
(MPa)
0.3
0.4
0.5
0.6
σ D-1 0.7
(76)
0.8
P 0.9
25
25
Rp0.2 σm 500 R
m
(MPa)
(355) (510)
Calcolo del coefficiente angolare (in modulo) della retta di Goodman e del rapporto di ampiezza:
σ σ
m = D−1 ≈ 0.149 Ra = a = 1
Rm σm
σ D −1
σlim
D = ≅ 66 MPa
σlim m
D = σ D −1 − m ⋅ σ m
lim
⇒ 1 +
Ra
σlim
D = Ra σ m
lim
σ lim
σlim
m = D ≅ 66 MPa
Ra
σ lim
max = σ D + σ m = 132 MPa < R p 02 ( = 355 MPa)
lim lim
σ lim 132
CS = max = = 3.30
σ max 40
Esercizio 7-6
Una piastra in S355 EN 10027/1 (Fe510 UNI 7070), con limite di fatica standard σ D-1 = 250 MPa, delle dimensioni
indicate in figura e spessore b= 15 mm viene caricata con un carico trasversale costante P = 2 kN e da un carico
parallelo all’asse variabile T = 0÷36 kN
La piastra ha rugosità superficiale Ra = 1.6µm.
Calcolare il coefficiente di sicurezza considerando che all’aumentare delle prestazioni richieste aumenti solo il valore
massimo di T (utilizzare il metodo delle tensioni medie nominali).
100 200
120 T
80
R10 P
Soluzione
− Calcolo delle tensioni nominali:
Questo è un caso in cui, all’aumentare delle prestazioni richieste, aumenta solo la tensione massima. Questi casi
possono essere risolti sia utilizzando il diagramma di master sia con il diagramma di Haigh. Questo caso corrisponde
infatti ad avere una tensione media costante (dovuta al carico costante) ed una proporzionale (tensione media del
carico variabile) e una pendenza della retta di funzionamento pari a 1.
26
M. Rossetto Introduzione alla fatica Soluzione degli esercizi proposti
T 36000
σT max = = = 30 MPa σT min = 0
A 80 ⋅ 15
6M f 6 ⋅ 2000 ⋅ 200
σf = = = 25 MPa
b⋅h 2
15 ⋅ 802
σ max = σ T max + σ f = 30 + 25 = 55 MPa
σ min = σT min + σ f = 0 + 25 = 25 MPa
σ max − σ min σ + σ min
σa = = 15 MPa σm = max = 40 MPa
2 2
σ mc = 25 MPa σmp = 15 MPa
H 120 r 10
= = 1.5 = = 0.125 ⇒ Kt (sforzo normale) = 2.4
h 80 h 80
1 1
q= = = 0.88
1+ A
1+
0 .45
r
10
K f = 1 + q (K t − 1) ≈ 2.23
σ D −1 = σ*D −1 ⋅ ∏ i = 250
C 0.7 ⋅ 0.97
≅ 76 MPa
Kf 2.23
σa 0.2
(MPa)
0.3
0.4
0.5
0.6
σ D-1 0.7
(76)
0.8
P 0.9
25
Calcolo del coefficiente angolare (in modulo) della retta di Goodman e del rapporto di ampiezza:
σ σ
m = D−1 ≈ 0.149 Ra = a = 1
Rm σmp
σ lim
max = σ D + σ m = 63 + 88 = 151 MPa < R p 02 (= 355 MPa)
lim lim
σ lim 151
CS = max
= = 2.75
σ max 55
27
M. Rossetto Introduzione alla fatica Soluzione degli esercizi proposti
Esercizio 7-7
Una barra costruita per tornitura (Ra =2 µm) con acciaio UNI R5
7845 C40 Bonificato (Rm = 700 MPa, Re = 490 MPa, σ D−1=
350 MPa) nella sua parte terminale è soggetta ad un carico
trasversale P variabile fra – 25 kN e 25 kN e ad un carico Ø 70 Ø 60 T
normale T= 140 kN.
Volendo una durata di 0.5 milioni di cicli calcolare il
coefficiente di sicurezza in termini di durata e di tensione.
Utilizzare diagrammi SN doppio logaritmici P
150
Soluzione
− Calcolo delle tensioni nominali:
T 140000 ⋅ 4
σ N ≡ σm = = ≈ 50 MPa
A πd 2
32M f 32 ⋅ 25000 ⋅ 150
σ f ≡ σa = = ≈ 177 MPa
π⋅d 3
π ⋅ 603
− Stima del limite di fatica del componente
CS ≈ 0.8, CF ≈ 0.96
D 70 r 5
= = 1.17 = = 0.083 ⇒ K t (flessione) = 1.7
d 60 d 60
1 1
q= = = 0.86
1+ A 1+
0 .35
r
5
K f = 1 + q( K t − 1) ≈ 1.60
σ D −1 = σ *D −1 ⋅
∏ Ci = 350
0.8 ⋅ 0 .96
≅ 168 MPa
Kf 1 .6
1000
σa
σm=50 MPa
(MPa) F
500 σD=168 MPa
σNo
σa G
No
NL
100
1.E+03 1.E+04 1.E+05 1.E+06 N 1.E+07
− Coefficiente di sicurezza in termini di tensioni:
Si utilizza la formula:
28
M. Rossetto Introduzione alla fatica Soluzione degli esercizi proposti
dove
log( σ D ) − log( σ F )
b= = −0.174
log( N G ) − log( N F )
log( σ D ) − log( σ F )
log( A) = log( σ D ) − log( N G ) = 3.29
log( N G ) − log( N F )
CS N = CS σk
29
M. Rossetto Introduzione alla fatica Soluzione degli esercizi proposti
CAPITOLO 8
Esercizio 8-1
Un cilindro idraulico di dimetro interno Ø 150 mm e spessore del mantello 13 mm (rugosità R a = 0.4 µm), costruito in
acciaio UNI EN 10083 2 C 30, è soggetto ad una pressione interna pulsante fra 0 e 180 bar. In conseguenza di tale
pressione le sollecitazioni nelle tre direzioni principali nel punto più sollecitato (raggio interno) risultano:
Tensione circonferenziale σ c = σ 1 = 0 ÷ 114 MPa; Tensione assiale σ z = σ 2 = 0 ÷ 48 MPa;
Tensione radiale σ r = σ 3 = 0 ÷ -18 MPa.
Le caratteristiche meccaniche del materiale sono le seguenti: Rm = 550 MPa; Rp0.2 = 370 MPa; σ D-1 = 220 MPa.
Calcolare il coefficiente di sicurezza del mantello del cilindro.
Soluzione
Calcolo delle tensioni alternate e medie nelle tre direzioni principali:
σ maxi + σ min i σ max i − σ min i
σ mi = σ ai =
2 2
da cui
σ m1 = 57 MPa σ m2 = 24 MPa σ m3 = -9 MPa
σ a1 = 57 MPa σ a2 = 24 MPa σ a3 = 9 MPa
Le tensioni alternata equivalente e la tensione media equivalente, secondo la teoria di Sines, risultano:
σ a ,eq =
1
(σ a1 − σ a 2 )2 + (σ a1 − σ a3 )2 + (σ a 2 − σ a 3 )2 = 42 MPa
2
σ m ,eq = (σ m1 + σ m 2 + σ m 3 ) = 72 MPa
Con questi valori è possibile effettuare la verifica con i metodi già visti. Si noti che all’aumentare delle prestazioni,
cioè della pressione interna al cilindro, le tensioni alternata e media (equivalenti) crescono proporzionalmente.
Si noti che ad un rapporto fra i carichi R = 0 (Ra = 1) non corrispondono analoghi rapporti in termini di tensioni
equivalenti.
Essendo:
σ σ aeq
m = D−1 = 0.4 Ra = ≈ 0.59
Rm σmeq
σ D −1
σ lim σlim
D = ≅ 131 MPa
D = σ D −1 − m ⋅ σ m
lim
m
⇒ 1 +
Ra
lim σ D −1
σ D = Ra σ m
lim
σlim = ≅ 222 MPa
m
(Ra + m)
σlim
max = σ D + σm = 131 + 222 = 353 MPa < Rp 0.2 (= 370 MPa)
lim lim
σlim 131
CS = D
= = 3.10
σaeq 42
σ D −1 220
CS = = = 3.10
σa ,eq + m ⋅ σ m,eq 71
Esercizio 8-2
Si ripeta l’esercizio 8-1 considerando una pressione pulsante fra 60 e 180 bar.
Soluzione
Calcolo delle tensioni alternate e medie nelle tre direzioni principali:
σ maxi + σ min i σ max i − σ min i
σ mi = σ ai =
2 2
30
M. Rossetto Introduzione alla fatica Soluzione degli esercizi proposti
da cui
σ m1 = 76 MPa σ m2 = 32 MPa σ m3 = -12 MPa
σ a1 = 38 MPa σ a2 = 16 MPa σ a3 = 6 MPa
Le tensioni alternata equivalente e la tensione media equivalente, secondo la teoria di Sines, risultano:
σ a, eq =
1
(σ a1 − σa 2 )2 + (σa1 − σa 3 )2 + (σa 2 − σa 3 )2 = 28 MPa
2
σ m,eq = (σ m1 + σ m 2 + σ m 3 ) = 96 MPa
Essendo:
σ D−1 σ aeq
m= = 0 .4 Ra = ≈ 0.3
Rm σmeq
σ D −1
σ lim σlim
D = ≅ 93 MPa
D = σ D −1 − m ⋅ σ m
lim
m
⇒ 1 +
Ra
lim σ D −1
σ D = Ra σ m
lim
σlim = ≅ 316 MPa
m
(Ra + m)
Verifica della tensione massima limite
σlim
max = σ D + σm = 94 + 316 = 416 MPa > Rp0 .2 (= 370 MPa)
lim lim
Essendo la tensione massima limite superiore a quella di snervamento la condizione limite viene trovata
(convenzionalmente) considerando la retta limita la tensione massima al valore di snervamento dl materiale.
Rp.02
σlim
D = Rp 0.2 − σ m
lim
σlim
D = Ra ≅ 84 MPa
⇒ (1 + Ra )
lim Rp.02
σ D = Ra σm
lim
σlim
m = ≅ 286 MPa
(1 + Ra )
Il coefficiente di sicurezza risulta quindi:
σlim 84
CS = D
= =3
σaeq 28
σ D −1 220
CS = = = 3.31
σ a, eq + m ⋅ σ m, eq 66
risultato non corretto in quanto non si tiene conto della condizione limite convenzionale dovuta allo snervamento.
0.5
Esercizio 8 -1
0.6
0.7
0.8
Esercizio 8 -2 0.9
25
25
Rp0.2 σm (MPa) 500
(370)
31
M. Rossetto Introduzione alla fatica Soluzione degli esercizi proposti
Esercizio 8-3
Una barra di torsione presenta l’intaglio illustrato in figura. R5
La sezione dell’intaglio è soggetta a una tensione di flessione σ variabile fra – 8 e 8
MPa e ad una tensione tangenziale τ dovuta alla torsione variabile fra -32 e 32 MPa
che agiscono in fase. Ø 70 Ø 60
Sapendo che la barra è costruita in acciaio UNI 7845 C40 Bonificato (Rm = 700 MPa,
Re = 490 MPa, σ D−1= 350 MPa) con rugosità Ra =2 µm, calcolare il coefficiente di
sicurezza.
Soluzione
− Stima del limite di fatica del componente
CS ≈ 0.8, CF ≈ 0.96
D 70 r 5
= = 1.17 = = 0.083 ⇒ K t (flessione) = 1.7
d 60 d 60
1 1
q= = = 0.86
1+ A 1+
0 .35
r
5
K f = 1 + q( K t − 1) ≈ 1.60
σ D −1 = σ *D −1 ⋅
∏ Ci = 350
0.8 ⋅ 0 .96
≅ 168 MPa
Kf 1 .6
Si considera il fattore di riduzione della resistenza a fatica calcolato con il coefficiente di concentrazione delle tensioni
per la flessione perché più elevato di quello corrispondente a torsione, agendo così dalla parte della sicurezza.
− Calcolo della tensione alternata equivalente:
σ a, eq = σ 2a + 3 ⋅ τ2a = 56 MPa
σ D −1 168
CS = = =3
σ a ,eq 56
Esercizio 8-4
Ripetere l’esercizio 8-3 considerandole seguenti sollecitazioni: σ = 0÷16 MPa, τ = 0÷64 MPa supponendo che
all’aumentare delle sollecitazioni aumenti solo il valore massimo delle tensioni applicate.
Soluzione
− Stima del limite di fatica del componente
CS ≈ 0.8, CF ≈ 0.95
D 70 r 5
= = 1.17 = = 0.083 ⇒ K t (flessione) = 1.7
d 60 d 60
1 1
q= = = 0.86
1+ A
1+
0 .35
r
5
K f = 1 + q( K t − 1) ≈ 1.60
σ D −1 = σ *D −1 ⋅
∏ Ci = 350
0.8 ⋅ 0 .96
≅ 168 MPa
Kf 1 .6
Si considera il fattore di riduzione della resistenza a fatica calcolato con il coefficiente di concentrazione delle tensioni
per la flessione perché più elevato di quello corrispondente a torsione, agendo così dalla parte della sicurezza.
32
M. Rossetto Introduzione alla fatica Soluzione degli esercizi proposti
Si noti che nel calcolo della tensione media equivalente non si tiene conto della tensione tangenziale media e che ai un
rapporti fra i carichi R = 0 ed Ra = 1 non corrispondono analoghi rapporti in termini di tensioni equivalenti.
− Calcolo delle tensioni limite
σ σ aeq
m = D−1 = 0.24 Ra = =7
Rm σmeq
σ D −1
σ lim σlim
D = ≅ 162 MPa
D = σ D −1 − m ⋅ σ m
lim
m
⇒ 1 +
Ra
lim σ D −1
σ D = Ra σ m
lim
σlim = ≅ 23 MPa
m
(Ra + m)
Verifica della tensione massima limite
σlim
max = σ D + σm = 23 + 162 = 185 MPa < Rp0 .2 ( = 490 MPa)
lim lim
σlim 162
CS = D
= = 2.89
σa ,eq 56
σ D −1 168
CS = = = 2.89
σ a ,eq + m ⋅ σm,eq 58
σa
0.2
(MPa)
Rm
0.3
(700)
σD-1
(168) 0.4
0.5
0.6
0.7
0.8
0.9
25
25 σm (MPa) 500
Rp0.2
(490)
Esercizio 8-5
Ripetere l’esercizio 8-4 considerandole seguenti sollecitazioni utilizzando la teoria di Siebel e Stieler
Soluzione
− Stima del limite di fatica a trazione compressione del componente
CS = 0.7, CF ≈ 0.95
33
M. Rossetto Introduzione alla fatica Soluzione degli esercizi proposti
σtcD −1 = σ*D −1 ⋅
∏ Ci = 350 ⋅ 0.7 ⋅ 0.95 ≅ 232 MPa
Kf
D 70 r 5 K t (flessione ) = 1.7
= = 1.17 = = 0.083 ⇒
d 60 d 60 K t (torsione ) = 1.35
Gradienti relativi e coefficienti di intaglio
4 2 K t (flessione)
Flessione χ= + = 0.43 δ f = 1.08 βf = = 1.57
D+d r δf
4 1 K ( torsione )
Torsione χ= + = 0.23 δ f = 1.05 βt = t = 1.28
D+d r δt
− Tensioni equivalenti
σ aeq = (β f ⋅ σ a ) 2 + 3 ⋅ (β f ⋅ τ a ) 2 ≅ 72 MPa
σ meq = β f σ m ≅ 13 MPa
σ tc
D −1
σlim
D = ≅ 219 MPa
σ lim m
D = σ D −1 − m ⋅ σ m
tc lim
⇒ 1 +
Ra
σ lim
D = Ra σ m
lim
σtcD −1
σlim = ≅ 40 MPa
m
(Ra + m)
Verifica della tensione massima limite
σlim
max = σ D + σm = 219 + 40 = 259 MPa < Rp0 .2 ( = 490 MPa)
lim lim
σlim 232
CS = D
= = 3.22
σa ,eq 72
Si deve notare che in questo specifico caso il coefficiente di sicurezza calcolato con la teoria di Siebel e Stieler è meno
conservativo rispetto a quello calcolato nelle stesse condizioni con la formula di Sines.
σa 0.5
(MPa)
0.6
0.7
0.8
0.9
25
25 σ m (MPa) 500
Rp0.2
(490)
34
M. Rossetto Introduzione alla fatica Soluzione degli esercizi proposti
CAPITOLO 9
Esercizio 9-1
Un componente costruito in acciaio 42CrMo4 bonificato (Rm = 1030 MPa, Rp0.2 = 835 MPa) ha un limite di fatica
stimato σ D-1 = 200 MPa (2⋅106 cicli) ed è soggetto allo spettro di carico riportato in tabella:
ni σ m (MPa)
100 200
200 10640 6160
250 7560 5500
300 4200 4400
σa 350 2800 2640
(MPa) 400 1400 1760
450 1120 1100
500 280 440
totale 28000 22000
Supponendo di utilizzare diagrammi SN semilogaritmici stimare il numero di volte che può essere ripetuto lo spettro di
carico prima di arrivare a rottura.
Soluzione
Il danneggiamento dovuto allo spettro di carico indicato nella tabella viene calcolato con l’ipotesi di Miner:
n
D= ∑ Di = ∑ Nii
dove ni sono i cicli effettuati nelle varie condizioni e Ni sono i cicli che porterebbero a rottura in condizioni di
ampiezza costante, ricavabili dagli opportuni diagrammi SN.
Si deve inoltre calcolare il secondo punto del diagramma SN con la formula σ F = 0.9(Rm - σ m) , in corrispondenza di
103 cilcli); per le tensioni medie considerate si ha quindi:
σ m (MPa) 100 200
σ F (MPa) - NF = 103 837 747
σ D (MPa) - NG = 2⋅10 6
181 161
E’ facile verificare che in tutti i casi la somma della tensione media e del limite di fatica non supera il limite di
snervamento del materiale.
Calcolo dei cicli che porterebbero a rottura il componente in condizioni di ampiezza costante.
Per ogni situazione prevista si utilizza la formula, valida per diagrammi semilogaritmici:
σ F − σa
log N i = log N F + (log N G − log N F )
σF − σD
35
M. Rossetto Introduzione alla fatica Soluzione degli esercizi proposti
Di σ m (MPa)
100 200
200 6.66E-03 5.10E-03
250 8.44E-03 8.71E-03
300 8.37E-03 1.33E-02
σa 350 9.96E-03 1.53E-02
(MPa) 400 8.88E-03 1.95E-02
450 1.27E-02 2.33E-02
500 5.66E-03 1.79E-02
totale 28000 22000
Il numero di volte che può essere ripetuto lo spettro indicato non è altro che l’inverso del danno, coincide quindi con il
coefficiente di sicurezza:
1
CS = = 6.11
D
Esercizio 9-2
Un componente provato a fatica mostra un esponente della curva SN (scale doppio logaritmiche) k = 5 ed un limite di
fatica di σ D= 210 MPa (2⋅106 cicli). Il componente è soggetto all uno spettro di carico indicato in tabella, con tensione
media uguale quella adottata nelle prove ad ampiezza costante. Stimare il numero di volte che può essere ripetuto lo
spettro di carico prima di arrivare a rottura.
σa ni
(MPa)
150 38000
200 27000
250 15000
300 10000
350 5000
400 4000
450 1000
totale 100000
Soluzione
Anche i questo caso si utilizza la regola di Miner.
Essendo presenti carichi alterni al di sotto del limite di fatica si utilizza il metodo di Haibach:
per le ampiezze di sollecitazione al di sopra del limite di fatica si utilizza la formula:
B = N G σ kD = 2 ⋅ 10 6 ⋅ 210 5 = 8.17 ⋅ 10 17
B ' = N G σ kD' = 2 ⋅ 10 6 ⋅ 210 9 = 1.59 ⋅ 10 27
Si possono quindi calcolare facilmente i numeri di cicli che porterebbero a rottura il componente sollecitato ad
ampiezza costante:
36
M. Rossetto Introduzione alla fatica Soluzione degli esercizi proposti
Si possono quindi calcolare facilmente i numeri di cicli che porterebbero a rottura il componente sollecitato ad
ampiezza costante:
σa Ni
(MPa)
150 4.132E+07 B’ – k’
200 3.103E+06 B’ – k’
250 8.364E+05 B–k
300 3.361E+05 B–k
350 1.555E+05 B–k
400 7.977E+04 B–k
450 4.427E+04 B–k
Analogamente a quanto fatto nell’esercizio precedente si possono calcolare i danni parziali e il danno complessivo:
σa Di
(MPa)
150 9.20E-04
200 8.70E-03
250 1.79E-02
300 2.97E-02
350 3.22E-02
400 5.01E-02
450 2.26E-02
Totale=D 0.1622
Il numero di volte che può essere ripetuto lo spettro indicato non è altro che l’inverso del danno, coincide quindi con il
coefficiente di sicurezza:
1
CS = = 6.17
D
Esercizio 9-3
Un componente (σ D= 300 MPa, esponente della curva SN k = 3 con σ ak ⋅ N = B ) è sottoposto a: σ a1 = 530 MPa per il
10% della vita, σ a2 = 450 MPa per il 25% della vita, σ a3 = 320 MPa per il 50% della vita, σ a4 = 270 MPa per il 15%
della vita. Calcolare il numero totale di cicli prima della rottura.
Soluzione
I cicli non sono tutti efficaci ai fini della rottura infatti σ a4 < σ D-1. I cicli corrispondenti a σ a4 non sono conteggiati e le
percentuali αi corrispondenti agli altri cicli vengono aggiornate.
α tot = α 1 + α 2 + α 3 = 0,1 + 0,25 + 0,5 = 0,85
α 0,1
α′1 = 1 = = 0,12 σ a1 = 530 MPa
α tot 0,85
α 2 0,25
α′2 = = = 0,29 σ a2 = 450 MPa
α tot 0,85
α 0,5
α ′3 = 3 = = 0,59 σ a3 = 320 MPa
α tot 0,85
B = 300 3 ⋅ 2 ⋅ 10 6 = 5,4 ⋅ 10 13
Si può calcolare la tensione alternata equivalente con la formula:
B B 5.4 ⋅1013
N= = = = 8.49 ⋅ 10 5 cicli
(σ a ,eq )k ∑ α 'i ⋅σ a ,i 0.12 ⋅ 530 3 + 0.29 ⋅ 450 3 + 0.59 ⋅ 320 3
37