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Sistema C Sistema C
9 212 32
t 32 t 32 t
F 5C 100 C
tC T 273.15
L’ energia non può essere generata
L’ energia non può essere distrutta
Egen= 0 Edis= 0
Energia
La quantità di G accumulata = 0
La quantità di G entrata
+
La quantità di G generata
=
La quantità di G distrutta
+
La quantità di G uscita
Bilancio
Grandezza conservativa
La quantità di G generata = 0
La quantità di G distrutta = 0
La quantità di G entrata
=
La quantità di G uscita
Massa
La massa è una grandezza conservativa
La massa non può essere generata
La massa non può essere distrutta
mgen= 0 mdis= 0
Bilancio di massa per SA
m
e macc m
u
mu1
me2
mgen 0
mu2
mdis 0
me3 mu3
Portata di un fluido
Portata massica
A m Aw kg
m
m lim Aw kg s
0
w Portata volumetrica
V Aw m m3 s
Energia interna
Trasformazioni di energia
1 kg 1 kg
P=mg
1 kg 1 kg
Calore
Flusso di energia:
Modo Calore
Energia trasferita tra due sistemi a
calore causa di una differenza di
temperatura
Q joule
Q
Q lim watt
0
Capacità termica e calore molare
quantità di calore necessaria per elevare di 1°C la
temperatura di una mole di sostanza
Viene denominata calore sensibile quella quantità di
energia che, quando somministrata ad un corpo o ad una
sostanza, provoca un aumento della sua temperatura.
La corrispondente variazione di energia interna è:
U = m cv(T) T
dove m è la massa del corpo o della sostanza.
L’aggettivo “sensibile” è dovuto al fatto che tale calore si
manifesta, cioè è possibile apprezzarlo, proprio attraverso
l’aumento della temperatura che esso provoca.
I cambiamenti di stato nelle sostanze pure avvengono in condizioni definite di
pressione e temperatura; in particolare, fissate le condizioni di pressione, la
temperatura di transizione è una caratteristica della sostanza in esame.
La quantità di calore richiesta per produrre la transizione di fase per unità di
massa di sostanza è detta calore latente; vi sono quindi calori latenti di
fusione, di vaporizzazione e di sublimazione.
La corrispondente variazione di energia interna è: U=m(T)
dove m è la massa di sostanza pura soggetta a passaggio di stato.
Se si porta a ebollizione dell'acqua in un recipiente aperto alla pressione di 1
atm, la temperatura non sale oltre i 100°C, indipendentemente dalla quantità di
calore fornito. Il calore assorbito dall'acqua è il calore latente, che viene speso
per trasformare l'acqua in vapore ed è pertanto immagazzinato come energia
nel vapore stesso.
Se si riscalda un miscuglio di ghiaccio e acqua, la temperatura non varia fino a
quando il processo di fusione del ghiaccio non è completo. Il calore latente in
questo caso serve a vincere le forze che tengono unite le particelle di ghiaccio.
Flusso di energia:
Modo Lavoro
lavoro
Energia trasferita tra due sistemi per
una causa non riconducibile ad una
differenza di temperatura
L joule
L
L lim watt
1 kg Spostamento
0
Lavoro d’elica
Una girante calettata ad un albero
posto in rotazione da un motore
elettrico trasferisce energia in modo
lavoro al fluido ventilatore, pompa
L=p∆V
Lavoro di variazione di volume
Lavoro che l’ambiente compie su un
sistema chiuso (o viceversa) per spostare
una sua parete
pex
Lp= forza∙spostamento
dz
pA x
pV joule gas
A
Il lavoro nelle trasformazioni termodinamiche
Si può dimostrare che questo risultato vale per qualsiasi tipo di trasformazione reversibile:
il lavoro compiuto da un sistema termodinamico a seguito di una
trasformazione reversibile è dato dall’area sottesa dalla curva
rappresentativa della trasformazione nel piano p-V.
Il primo principio della termodinamica
Supponiamo
Il gas assorbeche
dall’ambiente
le pareti delesterno
cilindrouna
e il pistone
quantitàsiano
di calore Q
perfettamente
Clic per
isolanti, continuare
e, conseguentemente,
mentre la baseladel
sua
cilindro
energia
siainterna
un conduttore
aumenta didi
calore.
una
quantità:
Clic per iniziare
∆U=Q
Nell’espansione, il gas compie un lavoro L sull’ambiente esterno
e, conseguentemente, la sua energia interna diminuisce di una
quantità:
∆U=L
s
F
La variazione totale di energia interna del gas sarà dunque:
∆U=Q-L
Q>0 Q<0
L’energia interna di un sistema aumenta
diminuisce
quando
quando
esso:
Sistema
• cede calore
assorbe all’ambiente
calore esterno
dall’ambiente esterno termodinamico
• compie
subisce lavoro sull’ambiente
un lavoro esterno
dall’ambiente esterno
L<0 L>0
L’energia interna di un sistema diminuisce quando
esso:
• cede calore all’ambiente esterno
• compie lavoro sull’ambiente esterno
∆U=Q-L
PRIMO PRINCIPIO DELLA
TERMODINAMICA
Riferendosi all’unità di tempo, e quindi alle portate di massa e alle potenze in ingresso o uscita per il sistema sotto
schematizzato si può scrivere la relazione di bilancio.
‐
‐
+
‐
‐
+
dEvc
Q L E e,massa E u,massa
d
Q = calore scambiato attraverso il contorno = Qe – Qu
L = lavoro scambiato in tutte le forme = Lu – Le
9
Flussi di energia
Lavoro di pulsione
Lavoro che il fluido in moto
compie per entrare o uscire dal
volume di controllo
Lp= forza·spostamento
pA w
A
pp m pv J
w m
L p
pv W
Si definisce quindi una nuova funzione di stato
ENTALPIA H
Q L m u eu dE
m e ee vc
d
in regime stazionario il principio di conservazione dell’energia è espresso da:
Q L m u eu m eee
w
2 w
2
Q L m
u hu
u
gzu m
e he
e
gz e
2 2
se non si hanno variazioni di energia cinetica e potenziale:
Q L m
u hu m
e he
10
• forma generale:
w
2
w
2
E tot,sistema
Q L m
u hu
u
gzu m
e he
e
gz e
2 2
• In regime stazionario:
w
2
w
2
L
Q m u hu
2
u
gz u
m
h
e e
2
e
gz e
0
• se non si hanno variazioni di energia cinetica e potenziale:
Q L m h m h
u u e e
Q L U mu2 u1
2 1