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Le valute ormai sono invece allo sbando con l'EUR sempre alle prese con i “disastri” dei vari stati periferici
(che sono sempre meno periferici), e il USD che deve vedersela con l'enorme quantità di liquidità presente
sul sistema (debasement).
Se la soluzione ai problemi doveva essere politica infine, si vedono i primi compromessi almeno sul lato
statunitense dove il congresso in mano ai conservatori e una presidenza democratica dà il via ad una serie
di “io ti lascio, se tu mi lasci”. Si rinnovano quindi i tagli fiscali applicati da Bush parecchi anni fa, in cambio di
aiuti per la disoccupazione. Un approccio che sa tanto di coperta corta sotto la quale ci si vogliono infilare
tutti.
Nella prossima settimana spicca l'annuncio dei tassi da parte del FOMC, anche se in realtà, viste le
premesse, è difficile attendersi qualcosa di diverso dal “solito” 0%-0.25%. Verso fine settimana però, il
leading indicator di novembre che potrebbe dare qualche idea in più su cosa potrebbe succedere nei primi
mesi del 2011. In arrivo anche i dati IFO, PMI e ZEW tedeschi, e anche in questo caso, è pensabile non
aspettarsi rilevamenti superiori alla boom-bust line.
Matteo Nobile 20101211
Qualche economista torna a chiedersi se un modello basato sull'espansione economica continua sia di
nuovo sostenibile.
In effetti, in fin dei conti, le risorse naturali che si possono sfruttare sono limitate. Probabilmente, anche la
quantità di “valore aggiunto” che si può agganciare alle materie prime è allo stesso modo limitato, o almeno,
la sua crescita marginale tende ad un valore molto basso; così come la possibilità di una crescita
demografica continua risulta piuttosto difficile da sostenere.
Eppure... una grande parte delle materie prime si possono riciclare, con la Svizzera che si vanta, ad
esempio, di riuscire a riciclare praticamente tutto l'alluminio in circolazione. Certo, riciclare richiede
comunque energia e l'energia non è infinita, o sì ? Anche in questo caso, c'è energia ed energia.
L'idroelettrica, la solare e l'eolico sono fonti praticamente illimitate (almeno fino a quando il nostro sole
continuerà a brillare). Petrolio, carbone e nucleare sono decisamente più limitate.
Piuttosto, si potrebbe leggere nelle speranze degli economisti, che la crescita dei prossimi anni si rivolga
soprattutto al consumo da parte dei paesi emergenti che si affacceranno, sempre più, ad un netto
miglioramento della qualità di vita.
Anche in questo caso, la qualità di vita non può probabilmente espandersi in termini marginali in modo
continuo e sostenuto. Ad un certo punto, il miglioramento inizierà a diventare ridotto.
Piuttosto, ci si può chiedere come farà quella enorme massa di cinesi e indiani (per citare le 2 masse
maggiori) ad accedere alla ricchezza necessaria per potersi permettere un migliore standard di vita.
Ecco che si ripresenta, in forma meno evidente, il problema della distribuzione della ricchezza. Magari non
nella forma “comunista” citata in altre occasioni, ma se si vuole che qualche centinaio di milioni di persone
inizi a spendere, sarà necessario dargli qualcosa da spendere, siano questi versamenti diretti (salari) che
versamenti indiretti (pensioni per la vecchiaia, assicurazioni disoccupazione, … che si finanziano con le
tasse).
Ed ecco che, pur non volendolo fare tramite il sistema fiscale, anche Zuckerberg (quello di Facebook, fortuna
stimata a quasi 6 mia di USD) annuncia di voler far parte del “Club dei generosi” e di voler donare, prima o
poi, metà della propria ricchezza in beneficenza.
http://givingpledge.org/
Chissà che non si arrivi davvero, prima o poi, a misurare la ricchezza in un modo meno brutale che il PIL e la
crescita dello stesso, prendendo in considerazione la sua distribuzione sia in termini assoluti, che in termini
di crescita.
Il “miglioramento economico” in tal caso, potrà quindi essere migliorato su almeno 2 dimensioni e soprattutto,
si potranno, forse, fornire strumenti un po' più flessibili che non la politica monetaria e la politica fiscale per
migliorare le condizioni economiche di un paese.
Matteo Nobile 20101211