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CAPITOLO
16
16 TECNICHE DI GIUNZIONE CONTINUA DEI
MATERIALI METALLICI
Sinossi
16.1 La saldatura
L a saldatura rappresenta senz’altro il metotodo di
collegamento tra componenti strutturali metallici
apparententemente più naturale. Infatti, nella sua L a saldatura è un processo nel quale materiali della
stessa classe sono uniti attraverso la formazione di
accezione più comune, essa consiste nel procedimento legami primari (e, occasionalmente, secondari) di tipo
di unione di due parti metalliche attraverso la semplice atomico/molecolare sotto l’azione di calore e pressione. I
coalescenza delle superfici nella zona di contatto. La tipi di legami che si formano sono dello stesso tipo di
saldatura può richiedere la partecipazione attiva solo quelli che si trovano nei materiali da collegare: così i
del metallo base, oppure necessitare anche di materiale metalli sono collegati nella saldatura attraverso legami
d’apporto. In ogni caso, grazie alla propria natura metallici. Se due superfici piane ideali vengono portate
intrinseca, la saldatura nelle costruzioni aerospaziali alla distanza in cui le forze attrattive e repulsive sono in
offre potenzialmente numerosi vantaggi: produce equilibrio (punto di minimo dell’energia potenziale) per le
superfici aerodinamicamente efficienti perché prive di particolari specie atomiche che costituiscono le superfici,
protuberanze; realizza giunzioni a tenuta; dà luogo a si formano legami tra coppie di atomi e i due materiali si
singolarità di sforzo accettabili rispetto alle giunzioni saldano assieme perfettamente. In questo caso non rimane
meccaniche; non presenta pericoli di ripresa di gioco e traccia della pre-esistente interfaccia fisica e non si
di corrosione galvanica ed è strutturalmente efficiente. verifica alcuna distruzione della struttura atomica dei due
Ciononostante essa non costituisce il metodo standard materiali saldati (Figura 16.1a,b). La saldatura che ne
di giunzione delle strutture aeronautiche, a causa della consegue possiede la resistenza legata all’energia di
difficile saldabilità delle leghe d’alluminio. Questo legame teorica, e quindi l’efficienza del legame è del
capitolo ne illustra gli aspetti metallurgici, le tecniche 100%. In realtà i due materiali non hanno mai superfici
convenzionali e quelle innovative, quali la saldatura al perfettamente lisce e piane, cosicché la distanza di
LASER, al plasma, diffusion bonding, electron beam e equilibrio non può mai essere raggiunta e la saldatura
friction stir welding, che hanno consentito l’adozione perfetta non può essere ottenuta grazie alla semplice
della saldatura nelle realizzazioni aerospaziali di giustapposizione dei materiali. I materiali reali hanno
ultima generazione, quali i moduli dell’ISS - superfici irregolari, cosicché solo un atomo su molti
International Space Station e la fusoliera dell’Airbus miliardi si trova nelle condizioni di stabilire la distanza di
A380. equilibrio e di creare un legame (Figura 16.1c), perciò la
Materiale didattico per uso personale degli studenti. Non è consentito l’uso di questo materiale a scopo di lucro. E’ vietato utilizzare dati, informazioni e immagini presenti nel testo senza
autorizzazione. Copyright Dipartimento Ingegneria Aerospaziale - Legge Italiana sul Copyright 22.04.1941 n. 633.
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riempire i vuoti tra le superfici a contatto o a rendere sotto controllo il problema dell’ossido. Oggi le leghe
compatibili i due materiali da collegare: leggere risultano normalmente saldabili: in particolare
• autogena: senza materiale d’apporto tutte le leghe sono saldabili per resistenza e, eccezion fatta
per quelle delle serie 2xxx e 7xxx, la maggior parte di esse
• omogenea: con materiale d’apporto della stessa è saldabile ad arco sotto la protezione di gas inerte. Sono
composizione del materiale base inoltre ormai entrate nella pratica tecnologica comune le
• eterogenea: con materiale d’apporto di natura tecniche di saldatura al LASER, al plasma, a fascio di
diversa da quella del materiale base elettroni la friction stir welding. La Tabella 16.1 sintetizza
il comportamento riguardo alla saldabilità delle principali
- elettrodo non consumabile/consumabile: nel caso di leghe leggere d’alluminio. Il secondo motivo che ostacola
saldatura all’arco elettrico l’elettrodo può essere: l’introduzione dei giunti saldati nelle costruzioni
• non consumabile: quando serve solo fornire aeronautiche risiede nella difficoltà di controllarne la
corrente all’arco bontà: un rivetto mal installato è immediatamente rilevato
• consumabile: se fornisce corrente all’arco e nel dall’esame visivo; un cordone o un punto di saldatura con
mentre costituisce il materiale d’apporto difetti interni, può essere rilevato solo tramite onerosi (in
tempo ciclo e denaro) controlli non distruttivi (CND)
- elettrodo consumabile continuo/discontinuo: nel caso radiografici o ultrasonori. Rimane solo la soluzione dei
di saldatura all’arco con elettrodo consumabile, questo controlli distruttivi a campione, che possono lasciare
può essere in forma: anch’essi margini di incertezza.
• continua (filo), adatto ai processi automatici
• discontinua (bacchetta) per processi manuali.
L’ostacolo all’adozione di una qualsivoglia tecnica di
saldatura nelle costruzioni aerospaziali risiede tuttora
nella problematica saldabilità delle leghe d’alluminio,
specie quelle di specifico impiego strutturale. Infatti,
fino ad una quarantina di anni fa l’alluminio e le sue
leghe venivano considerati materiali non saldabili o,
comunque, difficilmente saldabili a causa delle
particolari caratteristiche fisico-chimiche dell’ossido di
alluminio che ricopre naturalmente la superficie del
metallo. L’allumina (Al2O3), infatti, avendo un elevato
punto di fusione 1 (oltre 2000 °C), una densità inferiore
Figura 16.3 - Difetti all’interno del giunto dovuti alla
a quella dell’alluminio ed una elevata stabilità chimica,
presenza di particelle di ossido o soffiature.
essendo attaccabile solo da basi forti come la soda o la
potassa caustica, costituisce un ostacolo di non poco
conto all’esecuzione di saldature valide ed affidabili.
Infatti, mentre il metallo raggiunge la fusione, la
pellicola di ossido rimane allo stato solido 16.2 Fisica e metallurgia della saldatura
galleggiando sopra il bagno, ostacolando o impedendo
del tutto l’unione fra gli elementi: l’interfaccia di
ossido non consente il contatto diretto e quindi, di
P er ottenere la fusione occorre apportare energia
termica ad alta densità alle superfici da saldare fino a
raggiungere la temperatura necessaria alla fusione del
fatto, la compenetrazione. metallo base ed eventualmente del materiale d’apporto. La
Può verificarsi, inoltre, il fatto che le particelle di densità di energia può essere definita come la potenza
ossido o soffiature restino intrappolate nel metallo fuso trasferita al materiale per unità di superficie (Wmm-2). Il
(Figura 16.3) provocando un peggioramento delle tempo necessario a fondere il metallo è inversamente
caratteristiche meccaniche globali del giunto. proporzionale alla densità di energia. Se la densità è
Oggigiorno, grazie al perfezionamento delle tecniche e troppo bassa, il tempo diventa troppo lungo e il calore
delle attrezzature per la saldatura, si riesce a tenere apportato eguaglia quello eliminato per conduzione: la
fusione non avviene (per la maggior parte dei metalli
questa soglia minima vale 10Wmm-2). Se la densità di
1 1
Va ricordato che l’acciaio ha una temperatura di fusione di circa energia è troppo elevata (> 105Wmm-2) il metallo
1400 °C ed il suo ossido di circa 900 °C; viceversa l’alluminio ha vaporizza: ciò definisce il campo utile della densità di
una temperatura di fusione di 660 °C, il suo ossido di circa 2030 °C.
Per questa ragione esistono dei tipi di acciaio le cui caratteristiche
energia. Entro questo campo, le diverse tecniche di
fisiche, chimiche e meccaniche non sono sensibilmente alterate dalla saldatura si differenziano in base alla velocità di processo
saldatura. Generalmente la saldabilità dell’acciaio è tanto maggiore ed alla superficie della saldatura.
quanto è minore il tenore di carbonio (comunque è preferibile che
sia inferiore allo 0,2%); inoltre essa è ulteriormente migliorata
dall’aggiunta di alliganti quali il molibdeno ed il manganese.
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Tabella 16.1 - Comportamento nei confronti della saldabilità delle principali leghe leggere di alluminio.
Alcuni valori sono riassunti in Tabella 16.2: va notato • trasmissione del calore per conduzione dalla zona
che, per ragioni metallurgiche, è preferibile fondere il di saldatura alle circostanti (coeff. f2);
metallo con la minima energia possibile, quindi sono L’azione combinata di questi due coefficienti riduce il
preferibili alti valori di densità di potenza PD, calore effettivamente disponibile Hw per la saldatura:
calcolabile come:
Hw = f1f2H (§§)
PD = P/A
ove H rappresenta il calore totale generato dal processo di
dove P è la potenza entrante, A l’area su cui diffonde; saldatura, i coefficienti 2 f1 e f2 variano da 0 a 1. In base
in realtà esistono aspetti che complicano il calcolo, alle due relazioni (§) e (§§) è possibile scrivere il bilancio
dovute al moto della sorgente ed alla disuniforme tra l’energia disponibile e quella necessaria:
distribuzione della densità di potenza sulla superficie.
La quantità di calore necessaria a fondere un volume Hw = UmV (§§§)
di metallo dipende: dal calore necessario per essendo V il volume del materiale. Nella maggior parte dei
raggiungere la temperatura di fusione (il quale dipende processi di saldatura, il calore realmente disponibile Hw è
dal calore specifico); dalla temperatura di fusione del reso disponibile con un certo rateo ed il cordone viene
metallo; dal calore latente di fusione. Tale quantità Um realizzato ad una certa velocità: per questo motivo è
di calore può essere stimata dalla relazione (cfr. opportuno scrivere la (§§§) come un bilancio di ratei:
Tabella 16.3):
RHw = UmRWV
Um = KTm2 (§)
ove:
ove:
RHw = rateo del calore disponibile per la saldatura
Tm = temperatura di fusione del metallo
K = costante uguale a 3,33x10-6 nella scala
°Kelvin 2
I coefficienti f1e f2 dipendono rispettivamente: f1 dalla capacità di
Esistono però due meccanismi di trasmissione del trasformare la potenza alla sorgente (per esempio elettrica) in calore
utilizzabile per la saldatura Æ la saldatura all’arco è efficiente, la
calore che riducono la quantità di calore generato che saldatura a gas è inefficiente; f2 dalle proprietà termiche del metallo,
effettivamente raggiunge la zona di saldatura: dalla forma, dallo spessore delle parti da saldare Æ i metalli con grande
conducibilità termica (rame e alluminio) non sono efficienti. La
• trasmissione del calore tra la sorgente e la soluzione ottimale è perciò rappresentata da processi con elevata densità
superficie (coefficiente di trasmissione f1); di potenza e metalli con bassa conducibilità termica.
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RWV = rateo del volume di materiale saldato Va inoltre ricordato che non tutta l’energia disponibile alla
Nella saldatura di un cordone continuo, il rateo del sorgente viene effettivamente trasferita al materiale da
volume di materiale saldato è il prodotto dell’area saldare, a causa di perdite. Inoltre, una volta che
della sezione del cordone A per la velocità di saldatura l’ammontare netto di energia raggiunge il materiale, una
v; sostituendo tali termini nell’espressione in questione ulteriore aliquota viene persa a causa di fenomeni di
si ottiene (avendo sostituito anche RHw con f1f2RH): irraggiamento, convezione e conduzione, andando a
riscaldare in modo non voluto la parte circostante, per dar
RHw = f1f2RH = UmAWv luogo alla cosiddetta zona termicamente alterata. Per
Per ogni processo di saldatura vanno perciò calcolati: valutare gli effetti provocati dal calore sulla fusione e
densità di potenza PD e rateo di calore disponibile solidificazione del cordone e sulla trasformazione che
RHw. avviene nella zona termicamente alterata (ZTA) è
necessario conoscerne la distribuzione, in quanto
Tabella 16.2 - Valori approssimati della densità di quest’ultima influenza:
energia per alcuni processi di saldatura.
• efficienza della fusione
• ampiezza e natura del riscaldamento periferico
• rateo di raffreddamento
L’efficienza della fusione, a sua volta, influenza:
• dimensione, forma ed omogeneità del cordone
• contrazione termica e distorsioni
• suscettibilità ai difetti
La natura del riscaldamento periferico influenza:
Tabella 16.3 - Temperature di fusione per alcuni metalli • sviluppo di sforzi residui termo-elastici Æ che
impiegati nelle operazioni di saldatura. possono provocare cricche a caldo;
• rateo di raffreddamento nella zona solidificata Æ
che controlla i processi di solidificazione e la
struttura finale;
• livello di riscaldamento nella ZTA Æ che può
provocare il degrado delle proprietà;
• rateo di raffreddamento nella ZTA Æ che
determina la struttura e le proprietà in tale zona;
Da un punto di vista metallurgico, tutti i processi di • l’entità e la natura delle distorsioni e degli sforzi
saldatura richiedono calore per creare quei legami a residui nel giunto complessivo.
livello atomico che stanno alla base della giunzione. A In un processo di saldatura, l’escursione termica tra la
questo proposito vanno ricordati i seguenti aspetti: temperatura ambiente e la temperatura di liquidus, in
- il rateo di riscaldamento è importante soprattutto termini di temperatura di picco e di tempo impiegato per
perché: a) causa la concentrazione di calore al punto di raggiungerla (detto ciclo termico della saldatura) è
ingresso dell’energia; b) provoca l’ingenerarsi di sforzi completamente responsabile per la microstruttura del
di origine termo-elastica; c) sposta leggermente verso materiale e le distorsioni del giunto. In Figura 16.4 sono
l’alto le temperature di trasformazione; rappresentati i cicli termici relativi a un generico punto di
una saldatura all’arco e di una al fascio elettronico. Per i
- il tempo alla temperatura di picco è particolarmente processi di saldatura a gas la temperatura di picco è più
importante poiché tutte le reazioni che comportano alta di 50-100 °C rispetto a quella di liquidus del
fenomeni di diffusione richiedono tempo (per esempio materiale; per i processi all’arco e per resistenza è più alta
dissoluzione di gas nel metallo fuso, ossidazione del di 100-200 °C, mentre per i processi ad alta densità di
metallo fuso e precipitazione di fase allo stato solido; energia (fascio elettronico e LASER) può superare la
- il rateo di raffreddamento, una volta che la sorgente temperatura di ebollizione. Tale sovra-riscaldamento
di energia è transitata, è pure importante poiché: a) (superheating) è necessario per garantire una completa
causa la riduzione delle temperature di trasformazione fusione e una sufficiente fluidità; esso deve però durare un
di fase rispetto ai valori di equilibrio; b) talvolta tempo il più breve possibile. Il raffreddamento del
provoca la totale scomparsa di talune trasformazioni cordone e della zona adiacente è molto rapido (molte
liquido Æ solido o solido Æ solido. centinaia di gradi al secondo). Le Figura 16.5 e Figura
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K0 = funzione di Bessel del primo tipo, ordine Tm = temperatura di fusione del materiale base
zero - tempo di solidificazione St nella zona fusa, da cui può
R = (ξ2+y2+z2)1/2 Æ distanza dalla sorgente essere ottenuto (reciproco) il rateo di solidificazione R:
r = (y2+z2)1/2 St = LHnet/2πkρC(Tm – T0)2
d = profondità saldatura = spessore lamiera ove:
ξ = (x – vt) Æ x = posizione della sorgente, v = L = calore latente di fusione del materiale base
sua velocità, t = tempo trascorso dal - rateo di raffreddamento Cr nei punti appartenenti alla
suo passaggio zona termicamente alterata, che consente di individuare la
Per una piastra spessa, la distribuzione spaziale della costituzione di microstrutture fragili:
temperatura attorno alla sorgente vale: Cr = 2πkρC(h/Hnet)2(Tc – T0)2
T – T0 = q/2πkd exp[-vξ/2α] exp[−vR/2α)/R (per lamiere sottili, saldate con meno di 4 passate)
mentre la distribuzione temporale in un punto vale: Cr = 2πk (Tc – T0)2/ Hnet
T – T0 = q/v/2πkt exp[-r /4αt) 2
(per piastre spesse, saldate con più di 6 passate)
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Figura 16.17 - Variazione delle caratteristiche - soluzione solida: il calore della saldatura non produce
meccaniche (sopra) e effetti sulla struttura cristallina
(sotto) nella zona termicamente alterata a causa delle
effetti sulle leghe indurite per soluzione solida (leghe di
trasformazioni. alluminio e magnesio non trattabili termicamente, leghe-α
di titanio) e sui metalli e leghe indurite tramite l’aggiunta
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di una fase inerte (per esempio alluminio con Al2O3). Esistono diverse alternative all’acetilene, alcune delle
Le uniche conseguenze possono essere eventualmente quali sono elencate in Tabella 16.4. Sebbene l’acetilene
l’ingrossamento del grano, che riduce la duttilità. La
Figura 16.19 riassume l’andamento tipico delle rappresenti tuttora il golden standard, in conseguenza di
durezze lungo la sezione trasversale di saldature alcuni suoi inconvenienti 3 , vengono utilizzati per
realizzate su materiali induriti con meccanismi diversi. specifiche applicazioni (quali la saldatura di piccoli
spessori o di materiali basso-fondenti) gas come il MAPP
(metil-acetilene-propadiene C3H4), che possiede la stesse
caratteristiche dell’acetilene, ma è di più facile gestione
16.3 Saldatura a gas nei riguardi della sicurezza.
Figura 16.21 - Saldatura a gas (a) Cannello (b) Zona di Tabella 16.5 - Valori tipici per il coefficiente di perdita di
miscelamento dell’ossigeno con il gas scelto per la trasmissione f1 rispetto alle tipologie di saldatura all’arco.
saldatura (c) Parti costituenti l’attrezzatura.
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- elettrodi consumabili:
elettrodo metallico protetto – è costituito (Figura
16.22) da un metallo d’apporto compatibile col
metallo base e rivestito da cellulosa e carbonati con un
legante siliceo; il rivestimento fonde e fornisce
l’atmosfera protettiva. Le correnti sono tra 30 e 300A, Figura 16.23 - Saldatura con elettrodo metallico e atmosfera
protettiva (MIG).
le tensioni da 15 a 45V;
la tecnica non è usata per le leghe di alluminio e titanio
in quanto, durante l’operazione, l’elettrodo si consuma
e varia la propria resistenza, cosicché il parametri
elettrici devono essere mantenuti entro valori limite di
sicurezza, il che riduce la densità di potenza
disponibile
electrogas – è una tecnica che fa uso di un elettrodo ciò garantisce una lunghezza stabile dell’arco ed un valore
consumabile (protetto o con flussante nel cuore), usata costante della corrente. Il materiale d’apporto è fornito da
principalmente per effettuare saldature verticali di testa un filo continuo, senza l’uso di lussante e l’atmosfera
(Figura 16.26). Il materiale che costituisce il cordone protettiva è costituita da argon, elio o da una miscela dei
di saldatura è mantenuto nel meato tra le due parti da due (Figura 16.28).
saldare tramite due dighe di rame raffreddate ad acqua;
tali dighe vengono mosse automaticamente verso l’alto
dalla macchina di saldatura man mano che il cordone
si solidifica (per chiarezza, nella figura, sono omesse
le due lamiere da saldare, il cui piano medio è normale
al piano della pagina). L’atmosfera protettiva può
essere fornita da un flusso di gas o dalle sostanze
contenute nel cuore dell’elettrodo. I parametri tipici
possono essere: corrente 400-750A, potenze minime
20kW per saldare spessori (di tutti i metalli) da 12 a
75mm;
refrattari. Si ottengono saldature caratterizzate da non richiedono elettrodi consumabili, agenti flussanti ed
buona finitura superficiale ed ottime prestazioni atmosfere protettive. Il calore H generato nelle saldature
meccaniche; perciò tale tecnica è adottata nelle per resistenza vale:
costruzioni aerospaziali; H = KI2Rt
elettrodo in carbone – rappresenta la forma più antica ove:
di questo tipo di tecnica, quando l’elettrodo è in
grafite; non più usata, se non come fonte di calore per I = corrente elettrica
le saldo-brasature e per la riparazione di componenti in R = resistenza elettrica totale
ghisa; t = durata del flusso di corrente
idrogeno atomico – l’arco si innesca tra due elettrodi La quantità di calore effettivamente disponibile per la
di tungsteno o di grafite, cosicché le parti da saldare saldatura si ottiene moltiplicando tale espressione per il
non fanno parte del circuito elettrico. L’atmosfera coefficiente K (sempre < 1) che tiene conto delle perdite
protettiva è costituita da idrogeno, che funge anche da per convezione e per conduzione. La resistenza elettrica
fluido di raffreddamento degli elettrodi. totale (per esempio nel caso della saldatura per punti) è
data dalla somma dei seguenti contributi:
- saldatura Thermit: è il nome commerciale di un • resistenza intrinseca degli elettrodi;
processo che utilizza una sostanza (la termite)
• resistenza di contatto elettrodi/lamiere;
costituita da polvere di alluminio e ossido di ferro che
produce un processo esotermico quando viene • resistenza intrinseca delle lamiere;
innescata. Essa veniva utilizzata anche per produrre • resistenza di contatto lamiera/lamiera.
bombe incendiarie. La termite, se innescata a
temperature di circa 1300 °C, dà luogo alla seguente La reale temperatura raggiunta nella giunzione dipende
reazione chimica (30 sec. circa): dal calore specifico e dalla conducibilità termica del
metallo da saldare: poiché l’alluminio utilizzato nelle
8Al + 3Fe3O4 Æ 9Fe + 4Al2O3 + calore costruzioni aerospaziali possiede un’alta conducibilità
la temperatura che ne deriva raggiunge i 2300 °C. Si termica, esso richiede un’elevata densità di potenza. La
ottiene così metallo super-riscaldato contenuto in un saldatura per resistenza consente di realizzare giunti
crogiolo (cfr. Figura 16.29) posto al di sopra della omogenei o eterogenei. Tipici parametri elettrici sono:
zona di saldatura: il crogiolo viene aperto, il metallo • corrente: 10.000-100.000A
fluisce nella zona di saldatura (contenuto localmente
da uno stampo distruggibile) a temperatura • tensione 0,5-10V
sufficientemente elevata da fondere i lembi delle parti • tempo del flusso di corrente 0,1-0,4s
da saldare e da causarne la coalescenza dopo la
solidificazione. Con questo metodo vengono saldate le • resistenza totale 0,0001Ω
rotaie ferroviarie. Vengono usati valori molto elevati della corrente per
sfruttare il termine al quadrato e per compensare i bassi
valori della resistenza. Per ottenere la massima
temperatura (e quindi la saldatura) nella zona voluta, si
realizzano gli elettrodi di rame con grande sezione, mentre
si sfrutta il fatto che il contatto tra le lamiere avviene solo
attraverso le asperità della loro superficie reale (e quindi
attraverso una sezione molto ridotta). Le apparecchiature
non sono portabili; la tecnologia, essendo altamente
automatizzabile e robotizzabile, è particolarmente adatta
Figura 16.29 - Saldatura Thermit. (1) Posizionamento alle grandi serie produttive.
del crogiolo contenente il metallo super-riscaldato (b)
Immissione del metallo di apporto nello stampo
distruggibile (c) Fusione e solidificazione dei lembi delle saldatura per punti – esso rappresenta di gran lunga il
parti da unire.
processo predominante in questa categoria: costituisce il
metodo standard per l’assemblaggio delle scocche
16.5 Saldatura per resistenza automobilistiche 6 , ma, quel che più conta, rappresenta
ed allo zinco). Nella saldatura per punti, l’estremità sostituendo gli elettrodi cilindrici statici con elettrodi a
degli elettrodi solidi (rame o lega refrattaria) entra in ruota, cfr. Figura 16.32. Viene usata corrente alternata: gli
contatto con le lamiere (spessore max. 3mm) disposte elettrodi producono un bottone di saldatura ogniqualvolta
a sovrapposizione, con la sequenza e le storie il ciclo di corrente raggiunge un livello sufficientemente
temporali di forza e corrente mostrate in Figura elevato. Di fatto, tali bottoni si sovrappongono in modo da
16.30). La forma e le dimensioni del bottone di ottenere un cordone continuo (dando luogo ad una
saldatura dipendono dagli elettrodi: in genere sono giunzione tenuta 7 , adatta a produrre serbatoi). Solo con
circolari di diametro 5-10mm con ridottissima zona corrente intermittente si ottiene una serie di bottoni
termicamente alterata. Gli elettrodi vanno soggetti ad discreti. Tipiche velocità di saldatura sono 1-2m/min;
una certa usura e talvolta sono raffreddati
internamente.
cosiddette reti elettrosaldate per la protezione dal 10millisecondi per sviluppare la necessaria quantità di
fulmine delle strutture aeronautiche non conduttive in calore in prossimità della giunzione Æ tale tecnica è
legno o composito con fibra di carbonio (cfr.Cap.57); consigliabile quando non si vogliano riscaldare le parti
adiacenti (per esempio componenti elettronici).
• la fusione del materiale, poiché avviene in conformazione a facce parallele, permette di ottenere
condizioni di vuoto di 10-2-10-5 Torr è esente pezzi con ridotte distorsioni e trascurabile ritiro.
dall’inclusione di ossidi e di contaminanti
ambientali.
Il fascio di elettroni viene generato entro una camera
cilindrica evacuata per mezzo di un sistema a triodo. Il
catodo, reso incandescente (circa 2600 °C) emette
elettroni che vengono accelerati in direzione
dell’anodo di forma anulare, con potenziale a massa. Il
catodo è circondato da un elettrodo ausiliario concavo
(l’anello di Wehnelt), che rispetto al catodo ha un
potenziale negativo regolabile. Con l’ausilio di tale
anello, gli elettroni emessi dal catodo vengono
convogliati in un fascio leggermente divergente. Dopo
aver attraversato l’anodo, il fascio di elettroni passa
attraverso una o più lenti magnetiche, per mezzo delle
quali è focalizzato sul giunto da saldare, in maniera da
avere una densità di potenza PD espressa come:
PD = f1EI/A
ove:
f1 = fattore di trasferimento del calore (0.8-0,95)
E = voltaggio di accelerazione
I = intensità di corrente
A = area di focalizzazione del fascio (10-3-
102mm2)
L’impianto per la saldatura electron beam (mostrato in
Figura 16.39) è costituito da: Figura 16.39 - Impianto per la saldatura electron beam.
• possono essere saldati materiali eterogenei; • LASER a gas, in cui l’emettitore è costituito da
• la crescita del grano è limitata grazie al molecole di CO2 contenute in una miscela gassosa
limitato scambio termico; con elio e azoto al 95%. I LASER a CO2 hanno un
rendimento energetico del 10%.
• il processo può essere automatizzato al 100%.
Il raggio deve poter essere focalizzato per ottenere alte
La saldabilità con fascio elettronico dei metalli di uso densità energetiche e cordoni stretti.
aerospaziale è sintetizzata nella Tabella 16.6:
La massima profondità della saldatura LASER è 25mm Si adotta l’uno o l’altro metodo a seconda che si voglia
con rapporti profondità/larghezza dell’ordine di 4- ottenere la massima energia a livello del pezzo o
10:1. dell’ugello. Di norma di usa l’arco trasferito, lasciando
La velocità di saldatura può variare da 2,5 a 80m/min l’arco soffiato ai piccoli spessori o ai materiali
in dipendenza dello spessore; la tecnica è applicabile a elettricamente isolanti. Rispetto alla saldatura TIG, il
tutti i metalli di uso aerospaziale (leghe di alluminio e plasma ha il vantaggio di produrre un getto cilindrico:
titanio, acciai, superleghe e metalli refrattari. l’area di riscaldamento, come pure l’intensità, sono quindi
costanti anche se la lunghezza dell’arco cambia a causa
dei movimenti della torcia. Il processo TIG presenta
invece un arco conico: di conseguenza la superficie
riscaldata, come pure il calore trasferito, variano con il
quadrato della lunghezza dell’arco (Figura 16.43). La
lunghezza d’arco per le saldature al plasma è dell’ordine
dei 6-7mm, contro i 50-60mm della tecnica TIG. Inoltre
nel processo al plasma l’elettrodo è sempre interno
all’ugello, cosicché non entrando mai a contatto con il
pezzo, non introduce impurità nel bagno; tale
procedimento consente saldature in tutte le posizioni.
Figura 16.42 - Tipologie di saldatura al plasma: arco per esplosione – è un processo in cui la pressione viene
soffiato (a sinistra), arco trasferito (centrale). Dalla applicata tramite la detonazione di uno strato esplosivo
figura a destra si evincono le parti costituenti l’arco. posizionato al di sopra di uno dei due componenti da
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collegare (Figura 16.44). Non vi è apporto di calore, garantisce i giusti valori sia di pressione che di
né di materiale riempitivo; non avviene diffusione temperatura. La tecnologia di diffusion bonding è
poiché il processo è troppo breve. L’energia cinetica al particolarmente adatta alla giunzione di metalli diversi e
momento del contatto è estremamente alta e le di metalli reattivi come titanio, berillio, zirconio,
superfici che si saldano assumono una forma ondulata: superleghe e leghe refrattarie. Poiché esso implica la
si generano così una saldatura “fredda” dovuta alla migrazione di atomi attraverso la giunzione, il processo è
plasticizzazione ed un’interconnessione meccanica; in più lento rispetto alle altre tecniche di saldatura, ma può
aggiunta, gli strati contaminanti vengono espulsi. Per essere automatizzato. Al momento viene applicato per
tutti questi motivi la resistenza del giunto è molto piccole serie produttive nei settori elettronico, nucleare e –
elevata. Il componente superiore mobile (flyer plate) soprattutto – aerospaziale, come mostrato in Figura 16.45.
colpisce quello inferiore fisso con una certa In questo settore la tecnica di saldatura per diffusion
inclinazione e poi l’esplosione, in modo progressivo lo bonding è adottata in combinazione alla tecnologia di
“spalma”, provocandone altresì la fusione superficiale superplastic forming (cfr. Cap.12) per ottenere strutture
al punto di contatto. L’esplosivo, sotto forma di film, complesse in parete sottile di titanio (Figura 16.46).
granuli o liquido, viene colato o pressato sul
componente mobile (talvolta viene inter- posto uno
strato elastomerico smorzante). La velocità di
detonazione può variare da 2500 fino a 8500ms-1 a
seconda del tipo e quantità di carica, ma esiste una
soglia sotto alla quale la saldatura non avviene. Il
processo è tipicamente usato per ottenere lamiere
eterogenee placcate (di dimensioni 6x2m) che possono
poi venir laminate per ridurne ulteriormente lo
spessore
• pressione
• temperatura friction stir welding – essa permette di saldare in modo
• durata del contatto semplice alcuni materiali in precedenza difficilmente
saldabili, senza porosità, cricche e distorsioni. Tale
• grado di pulizia delle superfici metodo deriva dalla saldatura convenzionale per attrito e
tali requisiti possono essere rilassati nel caso venga consente di sfruttarne i vantaggi, con trascurabili
utilizzato un materiale d’apporto. La pressione viene distorsioni post-saldatura e costi tecnologici contenuti. Le
applicata da una pressa o dall’espansione termica delle parti sono appoggiate su di una superficie piana (Figura
parti da unire. La temperatura deriva da riscaldamento 16.47) e vincolate in maniera da impedire che si
in forno o tramite resistenze. L’uso dell’autoclave allontanino. Di seguito un utensile di forma cilindrica
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dotato di una spina liscia o eventualmente con risalti cristallizza 10 : ne derivano diversi vantaggi: si eliminano le
spiroidali (Figura 16.48), la cui lunghezza è criccature, porosità e soffiature, ve n’è precipitazione e la
comparabile con lo spessore delle lamiere da collegare, struttura cristallina è fine. Il cordone di saldatura (Figura
viene messo in rotazione e immerso nelle linee di 16.49) è caratterizzato da anelli ellittici, che sono il
giunzione. prodotto del profilo dell’utensile e dello spostamento in
avanti per rotazione, in rapporto alla curva di temperatura
lungo la direzione ortogonale alla saldatura. Si
distinguono la zona asintotica A, la zona termicamente
alterata B, la zona con struttura cristallina modificata in
direzione C e la zona ri-cristallizzata D. Ulteriori vantaggi
sono rappresentati da minime tensioni residue e
distorsioni, risparmi di peso e possibilità di realizzare
giunti di sezione variabile. Per contro, la friction stir
welding ha basse velocità di processo (250mm/min),
necessita di un appoggio piano per i pezzi e non è
utilizzabile su linee chiuse a causa della necessità di
estrarre la spina 11 .
prestazioni meccaniche sufficienti per essere adottate • giunti estesi, distribuzione omogenea degli sforzi;
nelle strutture aerospaziali: per esempio le prese d’aria distorsione e sforzi residui trascurabili;
e i condotti dei motori a turbina dell’elicottero Huey
• possibilità di produzione automatica in serie di
Cobra sono prodotti tramite tale processo. La seconda
assiemi complessi e multi-componenti.
tecnica (brasatura) può offrire prestazioni meccaniche
inferiori, ma viene ampiamente adottata, per esempio Per contro tale tecnica:
nella realizzazione di circuiteria avionica e nei • possiede limitata resistenza e stabilità ad alta
collegamenti impiantistici. Nel seguito i due processi temperatura;
vengono trattati separatamente in maggior dettaglio:
• necessita di flussaggio chimico per preparare le
saldo-brasatura – il flusso per capillarità rappresenta superfici;
il meccanismo fisico che sta alla base di un buon
giunto brasato, il quale deve essere caratterizzato da • necessita di pezzi realizzati con tolleranze di
grande estensione e piccolo spessore (Figura 16.50). forma e dimensioni strette;
• può dar luogo ad effetti d’intaglio (a causa del
ridotto spessore): il controllo non distruttivo è
critico.
I processi di saldo-brasatura si distinguono in base alla
sorgente di calore che provoca la fusione dell’agente
brasante:
• sorgente di calore chimica
o torcia a gas
o forno a gas
o saldo-brasatura esotermica
• sorgente di calore elettrica
o forno elettrico
o resistenza o induzione
o infrarossi o microonde
o LASER o electron beam
o per immersione (in bagno chimico o sali
metallici).
Gli agenti di brasatura devono possedere:
• buone caratteristiche meccaniche
Figura 16.50 - Tipologie di saldo-brasatura. Si notino le
diverse forme per il materiale di apporto (riempitivo) • CTE e conducibilità termica simili a quello dei
(a) A forma di filo (b) A forma di anello (c) A forma di materiali da collegare;
lamina a base rettangolare.
• temperatura di fusione adatta a quella dei materiali
Il flusso capillare avviene quando in un liquido da collegare, con opportuna fluidità;
l’energia libera di superficie di un’interfaccia solido- • composizione chimica stabile, con assenza di
vapore e bagna tale solido secondo l’equazione di separazione dei componenti (liquation) nel corso
Young: del processo;
γvs = γls + γvlcosθ • elevata bagnabilità ed assenza di diffusione e
ove γvs ,γls ,γvl sono le energie libere di superficie per le diluizione nel materiale base.
interfacce vapore-solido, liquido-solido, vapore- Su queste basi, l’American Welding Society – AWS ha
liquido rispettivamente e θ l’angolo di contatto o definito otto categorie di agenti di brasatura, alcune delle
angolo di bagnabilità, che è preferibile sia il più basso quali sono elencate nella Fig.16.22 assieme alle leghe per
possibile. I vantaggi della tecnica sono: la cui brasatura vengono utilizzate. Infine, per evitare
• nessuna fusione, né variazione della micro- reazioni (tipicamente di ossidazione) con l’atmosfera
struttura del metallo base; circostante, le saldo-brasature devono venir protette
tramite:
• possibilità di collegare materiali dissimili
(anche porosi Æ da sinterizzazione) e spessori • flussanti in forma di polvere, liquidi o paste
anche molto diversi; (sostanze contenenti cloridi, fluoridi o borati);
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• atmosfere inerti (argon, anidride carbonica, Per contro, essa è affetta da diversi inconvenienti.
ossido di carbonio, idrogeno, azoto); • la resistenza meccanica è molto limitata;
• vuoto. • la massima temperatura operativa è bassa, ed
brasatura – il meccanismo della brasatura è identico a esiste il pericolo di creep;
quello della saldo-brasatura, con l’eccezione della • il riscaldamento globale di tutto l’assieme può
temperatura di fusione dell’elemento brasante, che è danneggiare taluni componenti elettronici;
minore di 450 °C. Le forze responsabili della
resistenza della giunzione derivano dalla formazione di • la microstruttura di un giunto brasato può evolvere
legami chimici tra l’agente brasante ed il substrato, ai a causa della fatica termica.
quali si aggiunge il contributo di tipo meccanico Un corretto ciclo tecnologico per una brasatura deve
derivante dall’interconnessione con le asperità delle comprendere:
superfici accoppiate. Nonostante la loro resistenza sia
inferiore a quella delle giunzioni saldo-brasate, le • scelta del materiale base
giunzioni brasate trovano largo impiego negli apparati • scelta dell’agente brasante
elettronici ed avionici grazie alla continuità elettrica ed • selezione del flussante
alla tenuta idraulica che esse garantiscono (Figura
16.51). • progettazione della giunzione
• pulizia preliminare del giunto
• scelta del processo di brasatura
• rimozione del flussante
• controllo del giunto
I materiali base devono essere tra loro elettro-
chimicamente e termo-elasticamente compatibili; essi
possono inoltre essere classificati in base alla propria
brasabilità (nel caso specifico con una lega stagno-
piombo), come mostrato nella Tabella 16.7:
Figura 16.51 - Alcuni agenti di saldo-brasatura secondo Occorre inoltre tener conto che la brasabilità è peggiorata
la classificazione AWS. Composizione tipica, dalla presenza di ossido superficiale, che va rimosso con
temperatura approssimata e rispettive leghe di
applicazione. un opportuno flussante; poi la superficie va
adeguatamente protetta.
I vantaggi principali di questa tecnica sono: Gli agenti di brasatura, forniti sotto forma di fili, fogli,
• i giunti brasati si formano in modo naturale, nastri e eventualmente pre-forme speciali devono avere le
grazie al processo di bagnabilità dei metalli; seguenti caratteristiche:
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argento, stagno-zinco, cadmio-argento, cadmio-zinco, quali olio, grassi, vernici e che viene effettuata tramite
zinco-alluminio (Tabella 16.8). acido cloridrico, fosforico, solforico, nitrico preceduto da
Gli agenti flussanti, in forma di liquidi, paste o polveri, sabbiatura) deve in ogni caso produrre una corretta
devono rimuovere lo strato di ossido ed aumentare la temperatura ed uniforme distribuzione del calore, nonché
bagnabilità della superficie. Tanto più il metallo-base è ad opportuni ratei di riscaldamento e di raffreddamento.
difficile da brasare, tanto più aggressivo deve essere Le varie tecniche si differenziano in base al mezzo
l’agente flussante; in ordine di aggressività: utilizzato per riscaldare il metallo base. Se è di tipo
chimico:
• solvente rosin (ricavato dal legno)
• flussanti organici (alogeni e amine) brasatura alla torcia a gas;
• flussanti inorganici (acidi e sali) • brasatura per immersione in bagno di sali
In alternativa ai flussanti, che hanno l’inconveniente di se è di tipo elettrico:
dover essere rimossi con solventi CFC (dannosi per
l’ambiente Æ responsabili del “buco nell’ozono”), lo • brasatura in forno elettrico
strato di ossido può essere rimosso con il laser oppure • brasatura per contatto
con atmosfere di acido citrico o formico. • brasatura per induzione
Tabella 16.8 - Alcuni agenti di brasatura. Composizione • brasatura per resistenza
approssimata, temperatura approssimata di fusione e
principali applicazioni. se è di tipo meccanico:
• brasatura per ultrasuoni
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Figura 16.52 - Simbologia standard di identificazione delle saldature sui disegni tecnici.
fusoliere e gondole motore in tubi snelli in acciaio a 4 categorie in base alla modalità (Figura 16.60):
saldabile al cromo molibdeno. La Figura 16.52 riporta a) con cordone e “ripresa”;
la simbologia standard di identificazione delle
saldature sui disegni tecnici. b) con raccordo;
- saldature strutture a semiguscio (lamiere lega di Al); c) a tampone;
esse appartengono a 5 categorie in base alla geometria d) a ricoprimento superficiale.
(Figura 16.53): Nell’eseguire le saldature delle lamiere devono essere
a) di testa (Figura 16.54) seguiti alcuni criteri generali, ovvero:
b) ad angolo (Figura 16.55) • design for welding Æ l’assieme va progettato sin
dall’inizio per essere saldato;
c) di bordo (Figura 16.56)
• minimum part Æ in un assieme saldato va
d) a sovrapposizione (Figura 16.57)
minimizzato il numero dei componenti;
e) a “T” (Figura 16.58)
• ove possibile, la posizione della saldatura non
a 4 categorie in base alla posizione (Figura 16.59) : deve interferire con ulteriori lavorazioni, con la
a) piana (consigliabile); funzionalità e l’estetica;
b) orizzontale (non consigliabile, il metallo fuso • ove possibile minimizzare la necessità di
può colare); preparazione dei lembi;
c) verticale (non consigliabile, il metallo fuso può • le dimensioni del cordone di saldatura vanno
colare); minimizzate, per conservare il materiale base.
d) rovescia (da evitare, il metallo fuso può colare
ed inoltre è difficile da eseguire);
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(a)
Figura 16.56 - Saldatura di bordo. (a) Thin stock (b) Thick
stock.
(a)
(b)
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(b)
Figura 16.58 - Saldatura a “T”. (a) a) Piana b) A singolo
spigolo c) A doppio spigolo (b) Dimensioni consigliate
per le principali grandezze nella saldatura.
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16.10 Qualità della saldatura • affinamento del metallo fuso entro il cordone;
- incompleta fusione: questa eventualità porta a cordoni di
L e caratteristiche meccaniche (e quindi la qualità)
della saldatura possono essere compromesse dalla
presenza di difetti, che riducono la sezione resistente o
qualità inadeguata (Figura 16.67); i correttivi sono:
• aumento della temperatura del metallo base;
la resistenza del materiale, oppure provocano la nascita
di concentrazioni di sforzo; tali difetti possono • pulizia preliminare della zona di saldatura;
riferirsi: • scelta opportuna del giunto e dell’elettrodo;
alla preparazione del giunto – in tal caso (Figura • schermatura con gas inerte;
16.66) si possono avere:
a) disallineamenti tra le parti da saldare;
b) insufficiente riempimento del cordone;
c) insufficiente penetrazione della saldatura
d) errore di posizionamento del cordone (Laser);
e) insufficiente fusione tra “passate” multiple;
f) formazione di intagli (undercut) alla base.
Figura 16.69 - Difetti associati alla zona parzialmente Figura 16.71 - Distorsioni e instabilità legati alla nascita di
fusa: cricche crateriformi, longitudinali, trasversali, al sforzi residui. (a) Ritiro trasversale, distorsione angolare e
piede o sotto il cordone. ritiro longitudinale in una saldatura di testa (b) Distorsione
angolare, inflessione di una saldatura a “T”.
alla zona termicamente alterata – i difetti si generano
allo stato solido e dipendono dagli sforzi di origine Il tipo e la distribuzione degli sforzi residui sono mostrati
termo-elastica; i tipi più frequenti sono (Figura 16.70): in Figura 16.72.
• cricche da idrogeno (a caldo) Æ in presenza di
idrogeno, forti sforzi tensili, struttura fragile e
temperature relativamente basse (100-200 °C)
• cricche da post-riscaldamento Æ tipiche delle
leghe refrattarie Mo-V, dovute al cedimento di
composti fragili segregati al bordo grano;
• cedimenti lamellari Æ dipendono dall’elevata
fragilità del metallo lungo lo spessore (dovuta
alla presenza di inclusioni non-metalliche di Figura 16.72 - (a) Esempio di saldatura di testa (b) Tipologia
e distribuzione degli sforzi residui.
forma lamellare) in presenza di elevati sforzi
localizzati derivanti dalla contrazione;
Alla conclusione della saldatura, il cordone si trova ad alta
alla nascita di sforzi residui – a causa del succedersi temperatura, mentre le lamiere sono quasi completamente
di riscaldamento e raffreddamento, si verificano a temperatura ambiente. Il calore inizia subito a fluire
processi di dilatazione e di contrazione, i quali danno lateralmente: il cordone si raffredda e si contrae
origine a sforzi residui, che a loro volta producono longitudinalmente, le lamiere si riscaldano e si dilatano
difetti come: nella stessa direzione: l’effetto induce sforzi di trazione
• distorsioni e instabilità (Figura 16.71); nel cordone, di compressione nelle lamiere (che si
annullano ad una certa distanza). Se la struttura non è
• ulteriori distorsioni a causa di successive vincolata, tali sforzi si equilibrano, altrimenti nascono
lavorazioni alla macchina utensile; sforzi iperstatici che possono dar luogo a distorsioni e a
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complessi stati di sollecitazione. Gli sforzi residui Elsevier Butterworth-Heinemann, Burlington MA, 2004.
possono essere ridotti tramite:
• pre-riscaldamento delle lamiere (che rende
meno drastico il gradiente di raffreddamento); [10] Poberezny, P., Schmid, S.H. :
“Aircraft Welding”
• introduzione di stati di sforzo aggiuntivi di
compressione (pallinatura, rullatura); EAA Aviation Foundation, Random Lake - WI, 1994.
[2] De Martin:
“FSW”
Tesi di Laurea DIA – Politecnico di Milano, 2004.
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