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IL CICLO
FRIGORIFERO
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IL CICLO FRIGORIFERO
CURVE A TEMPERATURA
Ciclo frigorifero
COSTANTE Il ciclo frigorifero viene abitualmente rappresentato nel dia-
gramma pressione-entalpia.
Nella Fig. 9.4a, è rappresentato un circuito frigorifero ele-
mentare.
ENTALPIA Kj/kg
Fig. 9.3
R 22
Curve a temperatura costante (Fig. 3)
Definiscono l’andamento della temperatura del frigorigeno PRESSIONE ASSOLUTA bar
CALORE USCENTE
in rapporto alle varie condizioni di pressione-entalpia.
Come si può rilevare l’andamento è orizzontale all’interno
NE
A' E D
SIO
ESPANSIONE
della campana. Tende verso l’alto a partire dal ramo della
RES
A
curva del liquido saturo, e tende invece verso il basso dal CALORE ENTRANTE
MP
CO
ramo della curva del vapore saturo, con una curvatura più
o meno accentuata. Questa serie di curve evidenzia la
B EVAPORAZIONE C C'
costruzione della campana, poiché delimita la zona in cui
le temperature di saturazione rimangono costanti per ogni POTENZA ENTRANTE
AL COMPRESSORE
determinato valore di pressione.
Più avanti, a pag. .... viene descritto il diagramma entalpico
ENTALPIA Kj/Kg
delle miscele non azeotropiche, dove, all’interno della
campana, le rette a temperatura costante sono invece Fig. 9.4a
inclinate, come spiegato nel capitolo 8 a pag. .... .
Nella Fig. 9.4b, è rappresentato un circuito frigorifero equi-
Curve a volume specifico costante (Fig. 9.3) valente con maggior dettaglio; abbiamo schematizzato un
Si proiettano verso destra nella zona del vapore surriscal- circuito frigorifero relativo ad un refrigeratore d’acqua con
dato. Il volume specifico del vapore varia sensibilmente condensazione ad aria di tipica produzione Climaveneta.
con il variare della pressione. Si tratta di una caratteristica Le lettere individuano dei punti significativi del ciclo e corri-
molto importante. Infatti, a parità di altre condizioni, l’effet- spondono a quelli richiamati nella Fig. 9.4a.
to frigorifero è determinato dal quantitativo in peso di frigo-
rigeno circolato, mentre il compressore è una macchina Qcond
volumetrica. Lavorando in condizioni di ridotto volume
specifico (perciò con pressioni di evaporazione relativa- Calore CONDENSATORE
uscente
mente elevate), l’effetto frigorifero aumenta. Comprimere
E
un gas significa ridurre il volume occupato da un certo
quantitativo e quindi addensarlo in uno spazio ridotto. Ne A COMPRESSORE D
consegue che lavorando a temperatura di evaporazione A'
più alta, cioè a pressione di evaporazione più alta, un com-
pressore frigorifero fa circolare una massa superiore di
refrigerante. Viceversa, con il ridursi della pressione di eva- C'
porazione, aumenta il volume specifico del vapore e dimi- Potenza
nuisce il quantitativo in peso di frigorigeno in circolazione. C' C compressore
EVAPORATORE
Il risultato principale è una riduzione della capacità frigorife-
ra con ulteriori conseguenze che si esamineranno. B
3
CAPITOLO 9
È utile una sommaria descrizione generale del ciclo stesso compongono il ciclo frigorifero, riferendoci ad un esempio
prima di approfondire le fasi che lo compongono. Nel relativo alle seguenti condizioni di funzionamento, tipiche
punto A1 il frigorigeno è allo stato di liquido sottoraffredda- ad esempio di un chiller con acqua all’evaporatore entran-
to, all’uscita del condensatore. Il passaggio verso l’evapo- te a 12°C, uscente a 7°C e con aria ambiente di 25°C:
ratore è reso possibile per effetto della differenza di pres-
sione tra A1 e B. Allo scopo di regolare l’afflusso di frigori-
CONDIZIONI DI FUNZIONAMENTO:
geno nell’evaporatore, è interposto un organo di laminazio-
Temp. di condensazione = +40°C = 15,3 bar a.
ne (valvola di espansione termostatica).
Temp. di evaporezione = +2°C = 5,3 bar a.
Per effetto della differenza di pressione tra A1 e B una
Surriscaldamento = 8°C
parte del liquido evapora nel passaggio attraverso la valvo-
Sottoraffreddamento = 6°C
la, sottraendo calore al liquido immediatamente a monte.
La frazione di liquido evaporata costituisce il “flash gas” e
non compie lavoro utile ai fini dell’effetto frigorifero. Fase di espansione (passaggio del frigorigeno attraver-
Nell’evaporatore, il miscuglio liquido-vapore inizia a sottrar- so la valvola di espansione termostatica) (Fig. 9.5)
re calore dall’aria o acqua da raffreddare. Così facendo
tutto il frigorigeno allo stato liquido passa nella condizione
Fase di espansione
di vapore saturo (Punto C sul diagramma). Si verifica quin-
di una rimozione di calore latente.
Dal punto C a C1 si effettua un surriscaldamento del vapo- R 22
SOTTORAFFREDDAMENTO = 6°C
re, con lo scopo di evaporare eventuali goccioline di liquido
PRESSIONE ASSOLUTA bar
rimaste, che altrimenti potrebbero venire trascinate fino al
compressore danneggiandolo.
L’effetto frigorifero netto è dato dalla differenza di entalpia
rappresentata dal tratto C1B. All’uscita dall’evaporatore il A'
vapore viene aspirato dal compressore nel quale subisce kg VAPORE
0,20
un aumento di pressione e temperatura (tratto C1D). kg LIQUIDO
All’uscita dal compressore il gas detiene un quantitativo di B
calore costituito dalla somma di quello asportato nell’eva-
poratore con quello corrispondente al lavoro meccanico
del compressore (calore di compressione).
Il gas surriscaldato ed a pressione elevata, passa dal com-
pressore nel condensatore. Qui, per effetto del fluido di raf- HA' = HB ENTALPIA Kj/kg
243
freddamento (aria o acqua) il gas inizia a cedere il proprio
calore. Si verifica dapprima un abbassamento di tempera- Fig. 9.5
tura per lo smaltimento della frazione sensibile del calore,
fino a raggiungere la temperatura di saturazione sulla curva Il frigorigeno nel condensatore allo stato di liquido sottoraf-
(tratto DE). A questa fase segue la condensazione del flui- freddato, ad alta pressione, tende a portarsi verso l’evapo-
do, cioè il cambiamento di stato, da vapore a liquido satu- ratore che si trova ad una pressione inferiore.
ro (tratto EA). Allo scopo di dosare la quantità di frigorigeno si utilizza
Infine, si effettua un certo sottoraffreddamento del frigoge- comunemente un tubo capillare o una valvola di espansio-
no allo stato liquido, soprattutto allo scopo di ottenere un ne termostatica. Nell’attraversare l’organo di laminazione
maggior effetto frigorifero (tratto A A1). Nella Fig. 9.4b è verso l’evaporatore, che si trova a pressione più ridotta, il
rappresentata una particolare costruzione della batteria frigorigeno tende a raffreddarsi portandosi alla temperatura
condensante impiegata nei chiller Climaveneta. La speciale di saturazione corrispondente al valore di pressione nell’e-
circuitazione garantisce di ottenere nella parte bassa della vaporatore.
batteria circa 6° C di sottoraffreddamento del liquido. Con Per rendere possibile tale raffreddamento, il liquido frigori-
questo si garantisce sempre l’alimentazione di liquido alla geno deve cedere calore e questo calore viene ceduto alle
valvola termostatica ed una resa frigorifera superiore di proprie molecole più prossime. L’assunzione di calore, a
circa il 5%. A questo punto il ciclo ricomincia. pressione ridotta, provoca la vaporizzazione (o espansione)
di una parte del frigorigeno, fino al raggiungimento di una
È importante rilevare che il ciclo frigorifero può essere uti- condizione di equilibrio tra vapore freddo e liquido freddo,
lizzato indifferentemente per la produzione di freddo o di alla temperatura di saturazione corrispondente alla pres-
calore (regime di pompa di calore), a seconda delle condi- sione in atto.
zioni di lavoro a cui viene sottoposto. I principi esposti fin Il vapore che ne risulta è detto “flash gas” e non compie
qui, e che verranno approfonditi in seguito, non mutano lavoro utile ai fini dell’effetto frigorifero riducendo quindi la
nella sostanza. Quello che può variare sono gli accorgi- potenzialità del sistema. (Questo conferma l’esigenza che il
menti costruttivi dei sistemi frigoriferi nella realtà. Non la calore specifico del frigorigeno liquido sia il più ridotto pos-
teoria. sibile, in modo da contenere al minimo la frazione di “flash
Vengono ora approfondite le singole trasformazioni che gas”).
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IL CICLO FRIGORIFERO
5
CAPITOLO 9
t = 65°C
Fase di condensazione (Fig. 9.8)
A' D Con questo termine si raggruppano tre fasi distinte a cui
viene assoggettato il fluido frigorigeno:
• desurriscaldamento del gas
• condensazione
B C' • sottoraffreddamento del liquido saturo.
s = 1,77 Kj/kg Tutte e tre le fasi si svolgono entro il condensatore che
risulta variamente configurato per renderle possibili.
Sono di seguito analizzate, singolarmente, con riferimento
HC' HD
ENTALPIA Kj/kg 412 439 alla Fig. 9.8.
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IL CICLO FRIGORIFERO
A'
A E D
t 65°C
QTOT. COND. = 439 - 243 = 196 Kj/Kg.
HA' HA HC HD
243 250 ENTALPIA Kj/Kg 417 439 QEVAP = 169 KJ/Kg.
PCOMP. = 27 KJ/Kg.
Fig. 9.8
QTOT.COND. = QEVAP + PCOMP.
Il calore di desurriscaldamento per Kg è dato da: QTOT.COND. = 169 + 27 = 196 KJ/Kg.
QDES = HD - HE = 439 - 417 = 22 Kj/Kg. Si assume per semplicità che l’intera fase si svolga a pres-
sione costante. Ciò in realtà non è vero poiché esiste una
differenza di pressione tra il lato di ingresso e di uscita dal
Condensazione: Una volta raggiunta la temperatura di condensatore.
saturazione, essa si mantiene costante durante tutta la
fase di cambiamento di stato del vapore in liquido, fino a
raggiungere la condizione di liquido saturo. Ciclo frigorifero reale
Anche questa fase è resa possibile per effetto del raffred-
damento dovuto all’aria, o all’acqua utilizzata. Nella figura Diversi fattori intervengono nella realtà a influenzare il ciclo
essa è rappresentata dal tratto EA. In questa fase viene frigorifero teorico. Sul diagramma pressione-entalpia il ciclo
smaltito solo calore latente. subisce delle modifiche ed una sua rappresentazione reale
Il calore di condensazione (senza desurriscaldamento e è riportata in Fig. 9.9.
senza sottoraffreddamento) è dato da:
R 22
QCOND = HE - HA = 417 - 250 = 167 Kj/Kg.
PRESSIONE ASSOLUTA bar
t (65+x) °C
Sottoraffreddamento: Il frigorigeno allo stato di liquido t 65°C
saturo subisce un ulteriore raffreddamento che ha l’effetto A' A E D M
di ridurne la temperatura, portandolo in condizione di liqui- COMPRESS. TEORICA D'
do sottoraffreddato, al di fuori della campana, nella zona a COMPRESS. REALE
sinistra del diagramma. (Tratto AA 1). Non vi è dunque C C'
alcun cambiamento di stato ma solo una riduzione di tem- B 3
0,0462 m /Kg
L
peratura, come può essere rilevato nella Fig. 9.8. Viene 0,0478 m3/Kg
rimosso perciò solo calore sensibile. Nelle applicazioni di
condizionamento, in genere, il sottoraffreddamento confe-
HB HC' HD HD'
rito al liquido è compreso tra 3-6 °C. ENTALPIA Kj/kg
A titolo indicativo per ciascun °C di sottoraffreddamento la
capacità del sistema frigorifero aumenta di circa lo 0,9%, a Fig. 9.9
parità di potenza assorbita.
Il sottoraffreddamento, per essere realizzato, richiede un I principali fattori che intervengono a modificare il ciclo
aumento della superficie di scambio termico del conden- sono analizzati di seguito.
satore, ed una configurazione particolare, come ad esem-
pio quella adottata nei chiller Climaveneta di Fig. 9.4b. Perdite di carico nella linea di aspirazione
Il tratto di tubo che collega l’uscita dell’evaporatore al lato
Il calo re totale da smaltire al condensatore di aspirazione del compressore determina necessariamen-
(QTOT.COND.) è costituito dunque dalla somma del calore te una certa perdita di carico per il gas aspirato. Tale perdi-
7
CAPITOLO 9
ta può essere molto limitata, e trascurabile, nelle macchine Tab. 9.1 - Esempio di esponente di compressio-
autonome o frigorifere assemblate in fabbrica, ma può ne n per R22 per una serie di compressori
divenire apprezzabile negli impianti a due sezioni, con ele-
vato sviluppo dei tubi di collegamento del circuito frigorife- Rapporto
ro. di compressione 2 3 4 5 6
L’entità della perdita di carico nella linea di aspirazione è
rappresentata sul diagramma dal tratto C1L. Essa determi- n= 1,325 1,258 1,240 1,234 1,232
na la pressione effettiva alla quale il compressore dovrà
aspirare il frigorigeno allo stato di vapore. Non solo, ma
aumenta il volume specifico del frigorigeno stesso e La temperatura effettiva di scarico del compressore è neces-
influenza la capacità frigorifera del compressore. saria dunque per definire il punto di arrivo della fase di com-
Per questa ragione le linee di aspirazione sono dimensionate in pressione, anche se è nota la pressione di condensazione.
modo da mantenere la perdita di carico entro limiti ragionevoli.
Nella pratica si fa in modo che la perdita di carico corrispon- Inoltre, la conoscenza della temperatura effettiva di scarico
da a una diminuzione della temperatura di aspirazione satura consente di verificare che non vengano superati i limiti oltre
non superiore a 0,5-1 °C. A quest’ultimo valore corrisponde i quali vi è il rischio di carbonizzazione dell’olio, deformazio-
una diminuzione della capacità frigorifera del sistema intorno ne delle valvole, ecc.
al 4%, alle condizioni tipiche della climatizzazione. Tale rischio sussiste particolarmente per i sistemi frigoriferi
Sul diagramma si è ipotizzata una perdita di carico di 0,2 che lavorano con elevati rapporti di compressione, come
bar che corrisponde ad 1 °C. Il volume specifico del frigori- avviene negli impianti a basse temperature.
geno allo stato di vapore aumenta da 0,0462 m 3/kg a
0,0478 m3/kg. Perdite di carico nella linea di mandata
E, l’aumento del volume specifico, come si è visto, dimi- Il tubo di collegamento tra la mandata del compressore e
nuisce la capacità frigorifera del compressore, diminuendo l’ingresso del condensatore introduce, a propria volta, una
la massa di refrigerante compressa. certa perdita di carico. Anche qui si cerca di limitare l’entità
a un valore di 1 °C. Le perdite di carico nella linea di man-
Comportamento reale del compressore data sono peraltro meno importanti, ai fini delle prestazioni
La temperatura effettiva di scarico del gas dal com- del sistema frigorifero, di quelle nella linea di aspirazione.
pressore differisce da quella corrispondente alla compres- Sul diagramma, nella figura, la perdita di carico nella linea
sione isoentropica, per le inefficienze inevitabili nel funzio- di mandata è rappresentata dal tratto MD.
namento del compressore stesso. In pratica, la temperatu- È evidente che il compressore, per vincere la somma delle
ra effettiva di scarico del gas determina lo scostamento perdite di carico nella linea di aspirazione e di mandata
della curva di compressione reale rispetto alla compressio- dovrà compere un lavoro maggiore, con conseguente più
ne isoentropica adiabatica. elevata richiesta di energia dall’esterno rispetto a una con-
L’equazione che permette di determinarne il valore è la dizione ideale.
seguente:
Valutazione dell’efficienza del
n-1
ciclo frigorifero
Tm = Ta • Pm
Pa( ( n
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IL CICLO FRIGORIFERO
Nel caso di pompa di calore, dove lo scopo del ciclo è Varianti al circuito frigorifero
quello di fornire riscaldamento, si definisce: fondamentale
• C.O.P. (Coefficient of Performance - coefficiente di pre-
stazione) il rapporto tra il calore al condensatore e la
potenza assorbita: Il circuito frigorifero fondamentale, rappresentato nella Fig.
9.4b. può subire in pratica modifiche di carattere diverso
per rispondere ad esigenze specifiche.
Kw
COP = QCOND / P.COMP. = =n
Kw Sistemi di by-pass
I sistemi di by-pass sono spesso impiegati con funzioni dif-
ferenti.
Una schematizzazione delle possibilità e applicazioni più
comuni è la seguente:
1. by-pass del gas caldo (hot gas by-pass)
• per mantenere la pressione di aspirazione al di sopra di
un valore minimo ai bassi carichi termici;
9
CAPITOLO 9
viene reintrodotto nel circuito frigorifero. b. by-pass tra la linea di mandata e l’uscita dell’evapora-
tore vedi Fig. 9.11a.
a. by-pass tra la linea di mandata e l’ingresso dell’eva- Questo sistema generalmente si applica quando si
poratore, a valle della valvola di espansione termostatica, vogliono limitare le perdite di pressione all’interno dell’e-
prima dell’eventuale distributore vedi Fig. 9.10a vaporatore.
Fig. 9.10a
Fig. 9.11a
Questo sistema impone un carico fittizio sull’evaporato-
re, provocando l’apertura della valvola di espansione ter- Si realizza, in pratica, come nel caso precedente. Sul
mostatica, per effetto dell’aumento del surriscaldamento diagramma pressione entalpia in Fig. 9.11b, il processo
che si produce all’uscita dell’evaporatore stesso. Viene è rappresentato dal tratto NO.
così assicurata la corretta velocità del gas entro l’evapo-
ratore e il ritorno dell’olio al compressore.
Con riferimento sempre al circuito in Fig. 9.10a, quando
la pressione di aspirazione scende al valore di taratura, la
valvola A inizia ad aprire producendo il by-pass del gas
caldo. Con il risalire della pressione di aspirazione al limi-
te superiore del valore di taratura, la valvola chiude.
PRESSIONE
B C'
ENTALPIA
PRESSIONE
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IL CICLO FRIGORIFERO
A
B
RICEVITORE
RICEVITORE
A
Esso può coesistere con i sistemi precedenti. Tutti i sistemi scende al di sotto del valore di taratura della valvola A,
di by-pass per il controllo della pressione di aspirazione questa inizia a chiudere producendo un graduale allaga-
non costituiscono dei reali metodi di regolazione della mento dei tubi del condensatore. Al tempo stesso si pro-
capacità frigorifera, bensì un mezzo per mantenere a un duce la riduzione della pressione nel ricevitore, a un valore
valore costante la pressione di aspirazione. Devono di inferiore a quello di taratura della valvola B sul by-pass.
norma venire impiegati in unione a sistemi di controllo sulle Pertanto, il gas caldo del compressore accede direttamen-
centrali di trattamento d’aria. Inoltre può essere richiesto te entro il ricevitore, ristabilendone la pressione.
l’impiego di sistemi di controllo della pressione di conden- Quando, per effetto dell’allagamento del condensatore, la
sazione, data la minor portata di gas circolata. In generale, pressione, al suo interno, si ristabilisce, la valvola A apre e
l’applicazione di questi sistemi può essere consigliabile la B chiude, ristabilendo le condizioni iniziali di svolgimento
sulle macchine monocompressore. Non lo è sulle unità del ciclo.
con compressori multipli.
Il consumo energetico è piuttosto elevato dovendo mante- Compressori multipli in parallelo su un medesi-
nere in moto il compressore in modo continuo. mo circuito frigorifero
È questa una soluzione oggi ampiamente applicata che
By-pass del gas caldo per il controllo della pres- presenta una serie di vantaggi. Nello schema in Fig. 9.14 è
sione di condensazione riportato un tipico circuito frigorifero nel quale sono inseriti
Nelle macchine con condensatori raffreddati ad aria, il due compressori in parallelo. Essi hanno in comune il con-
ridursi della temperatura esterna comporta una diminuzio- densatore e l’evaporatore tra i quali mantengono la circola-
ne intollerabile della pressione di condensazione. Infatti, se zione del fluido frigorigeno. Se i compressori sono di ugual
tale pressione scende al di sotto di un valore minimo, non grandezza ciascuno mantiene in circolazione la metà della
è assicurato il necessario flusso di frigorigeno all’evapora- portata di frigorigeno. Quando la domanda di potenzialità
tore e si produce quindi una riduzione di potenzialità. Negli si riduce del 50%, uno dei due compressori viene arrestato
impianti di tipo “split system”, con linee molto lunghe, esi- e, per conseguenza, si dimezza la portata di frigorigeno in
ste il rischio di cambiamento di stato, del frigorigeno, con circolo.
formazione di gas per effetto della caduta di pressione. Questa portata dimezzata di frigorigeno continua, tuttavia,
Per prevenire tali anomalie, si effettua un parziale allaga- ad usufruire dell’intera superficie di scambio termico del
mento della batteria del condensatore riducendone la condensatore ed evaporatore.
superficie effettiva di scambio termico, in modo da mante- In pratica è come se per fornire la potenzialità richiesta le
nere la pressione di condensazione al valore previsto. A superfici degli scambiatori di calore fossero aumentate del
questo scopo si applica una forma di by-pass del gas 200%, rispetto ai valori di progetto.
caldo, come indicato in Fig. 9.13. Tale situazione è molto positiva, infatti, come si è visto nella
Sull’uscita del condensatore è posta una valvola limitatrice precedente equazione (2), un aumento delle superfici di
(A) tarata per mantenere la pressione di condensazione ad scambio termico produce una diminuzione della differenza
un certo valore. di temperatura tra i fluidi.
Tra la mandata del compressore e l’ingresso del ricevitore In pratica, a parità di altre condizioni si produce una ridu-
è effettuato il by-pass con interposta una valvola di non zione della temperatura di condensazione di 3-5 °C e un
ritorno (B). Quando la pressione entro il condensatore aumento della temperatura di evaporazione di 1,5-3 °C. Il
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CAPITOLO 9
A' E D
B F C'
∆H
PRESSIONE
AP cond
A' D
M P ENTALPIA
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IL CICLO FRIGORIFERO
PRESSIONE
A'
D
∆P
Fig. 9.18
ENTALPIA
gettazione o a fatti accidentali (deformazione del tubo di
DE = Prolungamento della fase di compressione per vincere
la pressione aggiuntiva dovuta alla aria del circuito aspirazione, intasamento del filtro meccanico sul gas frigo-
AH = Equivalente termico del lavoro di compressione in più dovuto rigeno, ecc.). Esse producono una riduzione della pressio-
all'aria ne di aspirazione. Vedi Fig. 9.19
DP = Differenza di pressione dovuta all'aria
In conseguenza il compressore aspirerà un quantitativo di
frigorigeno, in peso, inferiore a quello di progetto perché
Fig. 9.17 con volume specifico più elevato e, quindi, manterrà in cir-
colo una portata oraria (ponderale) più ridotta.
Pertanto, il compressore è forzato ad esercitare una pressio- La potenzialità frigorifera del sistema verrà quindi a decre-
ne di mandata superiore a quella di progetto, per spingere il scere. (Questo non appare nel diagramma poiché il ciclo è
gas entro il condensatore. Ciò aumenta, ovviamente, il lavoro comunque riferito a un kg di frigorigeno).
di compressione e la richiesta di energia dall’esterno. Aggrava la situazione il fatto che per l’accresciuto volume
Viene ad aumentare altresì la temperatura di fine compres- specifico, il gas, subisce un più spiccato aumento di tem-
sione del gas con i potenziali problemi già accennati. peratura durante la fase di compressione e lascia il com-
pressore a valori che possono risultare pericolosi.
Effetti dovuti a pressione di condensazione Un rischio ulteriore si verifica nei compressori semiermetici
eccessiva
Un aumento della pressione di condensazione può deter-
minarsi per cause svariate. (Nelle macchine ad aria: ostru-
zioni della batteria del condensatore; ricircoli d’aria; pas-
saggio di fumi o scarichi d’aria calda attraverso la batteria;
guasto di ventilatori; aumento eccessivo della temperatura
PRESSIONE
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CAPITOLO 9
(o ermetici): sempre per l’aumento del proprio volume spe- HC = 315 Kj/Kg
cifico il frigorigeno aspirato non risulta più in grado di raf- • C1 t vapore surriscaldato = 4,1 + 8 = 12,1°C
freddare adeguatamente il motore, che può quindi subire HC1 = 322 Kj/Kg
la bruciatura degli avvolgimenti. VC1 = 0,049 m3/Kg
A' A 39,8°C E D
34,5°C
+12,1°C
+4,1°C
C V = 0,049 m3/kg
C'
B' B -2,3°C
Fig. 9.20
•A PCOND = 15,3
t liquido = 34,5°C
• A1 Sottoraffreddamento = 6°C
t liquido sottoraffreddato = 34,5 - 6 = 28,5°C
HA1 = 144 Kj/Kg
• B HB = HA1 = 144 Kj/Kg
• B1 t liquido B1 = -2,3°C
• C t vapore = + 4,1°C
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IL CICLO FRIGORIFERO
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