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(1 dicembre 2002)

3.9 IL CARICO DI PUNTA NELLE ASTE COMPOSTE A TRALICCIO O A CALASTRELLI


(Caironi-Instabilità dei telai piani)

TIPOLOGIE
Tralicciate Calastrellate Abbottonate (Imbottite)

Fig. 9.57 (Ballio)

1
3.9.1 Influenza del taglio sul valore del carico critico
Nella trattazione del carico critico si è finora trascurata l’influenza della forza di taglio sulla
deformazione dell’asta, avendo usato l’equazione della linea elastica che tiene conto solo del
momento flettente.
Con riferimento alla figura 1 si ha:

x x
V
dy
γ
V N
V+dV
+ ϕ
y dx
y

Fig. 1

dy V χ
=γ = = V
dx GA / χ GA

1 d2y d  χ  1 χ dV
curvatura dovuta al taglio: = =  V  per sezione costante =
rV dx 2 dx  GA  rV GA dx

1 d2y M χ dV dy
curvatura totale: = 2 =− + → M = N y; V = N senϕ ≅ N tan ϕ ≅ N
r dx EI GA dx dx
d2y N χ N d2y  χ N d y
2
N
= − y + → 1 −  2 =− y
dx 2 EI GA dx 2  GA  dx EI

d2y N d2y
=− y → = − α V2 y
dx 2  χ  dx 2
EI 1 − N
 GA 
Formalmente identica all’equazione differenziale che prescinde dal taglio. Il carico critico, che
indicheremo con Ncr,V, si ottiene quindi per valori di αV uguali a quelli assunti dalla costante
α = N / EI nei diversi casi di Eulero. Si ha pertanto:
N cr ,V N cr
α V2 = =α2 =
 χ  EI
EI 1 − N cr ,V 
 GA 
da cui, risolvendo rispetto a Ncr,V, si ottiene:

2
N cr χ γ
N cr ,V = con : =
χ GA V
1+ N cr
GA
L’espressione della tensione critica diviene:
σ cr π 2E
σ cr ,V = =
χ  χ π 2E 
1+ N cr λ2 1 + A 
GA  GA λ
2

π 2E π 2E
σ cr ,V = =
 χ  λ2eq
λ2 + π 2 EA 
 GA 

χ
Il termine N cr è trascurabile rispetto all’unità nelle aste a parete piena, mentre in quelle
GA
composte può far diminuire notevolmente il carico critico.

9.2.3.1 Aste composte con correnti distanziati (Ballio)


Le norme forniscono le espressioni di λeq per le varie tipologie di aste composte.

3
Esempio: collegamento a calastrelli

Se si considera il calastrello infinitamente rigido rispetto ai correnti si ha:

V/2

L0 /2 I1y =
η/2

V/2

η V ( L0 / 2) 3 L30
= → η=
2 2 3EI 1 y 24 EI 1 y
χ γ η / L0 L20 A
= = = ; I 1 y = i12y ( A = area di due correnti)
GA V V 24 EI 1 y 2
χ λ12 I1y
= con λ1 = = snellezza del singolo corrente
GA 12 EA L0

χ π2
λ2eq = λ2 + π 2 EA = λ2 + λ12 ≅ λ2 + λ12
GA 12
N.B. λ1 va calcolata rispetto all’asse di minima inerzia e deve essere < 50. Verificare con ω curva c.

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Verifica calastrelli
I calastrelli sono soggetti a flessione e taglio:

d V L0
Vc = L0 → Vc = V
2 2 d
Il taglio V è teoricamente nullo se il carico è puramente assiale. Si assume un valore, detto taglio
fittizio:
ωN
V= (CNR )
100
M
VS = π S ( EC 3)
L0

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Eurocodice 3
L’eurocodice 3 affronta il problema in modo sostanzialmente diverso: considera l’asta composta
come una struttura (un telaio o una trave reticolare) da analizzare con la teoria del secondo ordine (o
con metodi approssimati) con un’imperfezione geometrica equivalente e0=L0/500 (maggiore della
tolleranza che viene considerata accettabile per un’asta, che è dell’ordine di L0/1000).

Inoltre per le aste tralicciate i correnti sono considerati come aree puntiformi (#5.9.2.3). Viene cioè
trascurato il momento d’inerzia del corrente intorno al suo asse baricentrico e si considera solo il
momento di trasporto (inerzia efficace Ieff = 0.5 h02 Af).

La sezione quindi, soggetta a flessione, non si conserva piana.


Per le aste calastrellate la conservazione delle sezioni piane è
ammessa solo per snellezze contenute (#5.9.3.3 λ<75).
Il corrente viene verificato come un’asta, con lunghezza di libera
inflessione pari alla distanza fra i nodi, soggetta all’azione assiale N/2
e all’effetto del momento flettente del 2° ordine:
N e0
MS =
N
1−
N cr
che provoca nel corrente un incremento di azione assiale MS/h0
(#5.9.2.4).

Più precisamente, per tener conto della deformabilità a taglio, il coefficiente di amplificazione del
 N N 
momento è: 1 / 1 − −  essendo SV la rigidezza a taglio, cioè l’azione tagliante richiesta per
 N cr SV 
produrre una deformazione tagliante γ unitaria, ovvero GA/χ della teoria classica.

6
La verifica delle aste di parete che devono assorbire il taglio VS (forza
di scorrimento) conseguente alla variazione del momento
(VS = dMS/dx) deve essere eseguita per tutte le aste in base al taglio
massimo:
 dM S  π
VS =   = M S ,max
 dx  x =0 L0

Infatti:
πx
M S ( x) = M S , maxsen
L0
dM S π πx
= M S ,max cos
dx L0 L0
Il coefficiente di amplificazione del momento deriva dalle considerazioni seguenti:
- il carico critico che tiene conto della deformabilità a taglio è dato da:
N cr N cr
N cr ,V = =
χ N
1+ N cr 1 + cr
GA SV
- il coefficiente di amplificazione del momento si scrive quindi:
1 1 1
= =
N N  N  NS NS
1− S 1 − S 1 + cr  1 − −
N cr ,V N cr  SV  N cr SV

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Per le verifiche secondo la normativa italiana vedi Caironi, Instabilità dei telai piani, pag 196.

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Verifica secondo EC3
I correnti sono costituiti da angolari L 80x80x8 mm aventi le seguenti caratteristiche statiche:
A1 = 12.3 cm2 i1x = i1y = 2.42 cm i1min= 1.56 cm I1x = I1y = 72 cm4
Le caratteristiche statiche dell’asta composta sono quindi:
A = 4 · 12.3 = 49.2 cm2 (4 L 80x80x8)

i x = 2.42 2 + (40.5 / 2) 2 = 20.39 cm i y = 2.42 2 + (25.5 / 2) 2 = 12.98 cm

Ix = A ix2 = 20455 cm4 Iy = A iy2 = 8289 cm4


Le lunghezze di libera inflessione e le relative snellezze, considerando l’asta come un’asta
semplice, valgono:
ℓx = 2 · 700 = 1400 cm ℓy = 1 · 700 = 700 cm
λx = 1400/20.39 = 68.7 λy = 700/12.98 = 53.9
Eseguiamo le verifiche per NSd = 1.5 Padm = 1.5 · 528.3 = 792.5 kN

a) Instabilità per inflessione attorno all’asse x-x (che impegna la tralicciatura)


Inerzia efficace (#5.9.2.3)
Ieff = 0.5 h02 Af = 20175 cm4
con: Af = 2 · 12.3 = 24.6 cm2 (2 L 80x80x8) h0 = 40.5 cm
contro un’inerzia Ix = 20475 calcolata tenendo conto anche dei momenti d’inerzia baricentrici
dei singoli correnti.
Forze nella mezzaria (baricentro) dei correnti (#5.9.2.4)
Nf,Sd = 0.5 NSd + MS/h0
MS = NSd e0 /(1-NSd/Ncr-NSd/SV)
MS è il momento del 2° ordine dovuto all’imperfezione geometrica equivalente e0=ℓ/500.
ℓ = 2 · 700 = 1400 cm (lunghezza di libera inflessione)
e0 = 1400/500 = 2.8 cm
Ncr = π2 EIeff /ℓ2 = 2133 kN (E = 210000 MPa)
SV è la rigidezza a taglio della tralicciatura (=GA/χ) ricavabile dalla figura 5.9.3 e coincidente
con la formulazione della CNR 10011:

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SV

EAd ah02
SV = 2 = 27371 kN
3 Ad h03 
d 1 + 3
 AV d 
con : Ad = AV = 2.67 cm 2 (L35x35x4) a = 70 cm h0 = 40.5 cm d = 80.9 cm
Si ha pertanto:
1 1 1 1
+ = + = 0.505 ⋅ 10− 3 kN −1
N cr SV 2133 27371

N Sd e0 792.5 ⋅ 0.028 22.19


MS = = −3
= = 37.01 kNm
 1 1  1 − 792.5 ⋅ 0.505 ⋅10 0.5995
1 − N Sd  + 
 N cr SV 
N f , Sd = 0.5 N Sd + M S / h0 = 396.2 + 91.4 = 487.6 kN (su una coppia di correnti)

Il singolo corrente (L 80x80x8) va quindi verificato all’instabilità per il carico assiale N1,Sd = 243.8
kN. La sua lunghezza di libera inflessione ℓf è di 70 cm e il raggio minimo d’inerzia è i1min=1.56
cm. La verifica va condotta secondo il #5.5.1 (membrature compresse):
Nb,Rd = χ Af1 fy /γM1 = 224.8 kN < N1,Sd=243.8
con: fy = 235; γM1=1.1 Af1=12.3 cm2

λ=70/1.56=44.9 λ1=93.9 λ = λ / λ1 = 0.478


si deve usare la curva c (angolari); si ottiene:
λ = 0 .4 → χ = 0.8973
λ = 0 .5 → χ = 0.8430
λ = 0.478 → χ = 0.8549 per interpolazione lineare
Il corrente non è verificato (di poco) secondo l’eurocodice 3.

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b) Instabilità per inflessione attorno all’asse y-y (che impegna i calastrelli)
Inerzia efficace (#5.9.3.3)

Ieff = 0.5 h02 Af +2 µ If = 8289 cm4


con: Af = 2 · 12.3 = 24.6 cm2 h0 = 25.5 cm
µ dipende dalla snellezza λ dell’intera asta composta, considerata come un’asta semplice a
parete piena; quindi:
λ = λy = 53.9 < 75 → µ=1
Per µ = 1 Ieff è il momento d’inerzia calcolato normalmente: Ieff = Iy = 8289 cm4
Per il calcolo della rigidezza a taglio SV si deve tener conto della deformabilità dei calastrelli (eq.
[5.93]) perché non è verificata né la clausola #5.9.3.2 (5) (larghezza calastrello = 12 cm < 0.5 h0 =
0.5 · 25.5 = 12.75 cm), né la clausola (6) eq. [5.89] essendo:
nI b 2 ⋅115 If 144
= = 9.02 < 10 = 10 = 20.6
h0 25.5 a 70
1
con : I b = 0.8 ⋅12 3 = 115 cm 4 momento d' inerzia calastrello
12
I f = 2 I1 y = 144 cm 4 momento d' inerzia coppia correnti
a = 70 cm interasse calastrelli
La relazione [5.93] fornisce la rigidezza a taglio:
24 EI f 24 ⋅ 210000 ⋅144 ⋅104 − 3
SV = = 10 = 10170 kN
2 2 I f h0  2 2 ⋅144 25.5 
a 1 +  700 1 + 2 ⋅115 70 
 nI b a 
2π 2 EI f 2π 2 ⋅ 210000 ⋅144 ⋅10 4 − 3
con la limitazione : SV ≤ = 10 = 12182 kN
a2 7002
Si ha pertanto:
π 2 EI eff π 2 210000 ⋅ 8289 ⋅ 104
N cr = = 10− 3 = 3506 kN
l2 70002
1 1 700
+ = 0.384 ⋅ 10− 3 kN −1 e0 = = 1.4 cm
N cr SV 500
Il momento sollecitante del 2° ordine vale quindi:

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N Sd e0 792.5 ⋅ 0.014 11.09
MS = = = = 15.93 kNm
1 − N Sd (1 / N cr + 1 / SV ) 1 − 792.5 ⋅ 0.384 ⋅10 −3
0.696
Forza nella mezzaria del corrente [5.91]:
Nf,Sd = 0.5 NSd + MS h0 Af / Ieff = 0.5 (792.5 + 15.93 · 0.255 ·24.6 · 10-4/(8289 · 10-8))
Nf,Sd = 396.2 + 60.3 = 456.5 kN su una coppia di correnti
N1f,Sd = 456.6/2 = 228.3 kN sul singolo profilo a L
La verifica di stabilità è praticamente soddisfatta essendo la resistenza del singolo profilo a L
Nb,Rd = 224.8 kN.

Verifica delle aste di parete


Diagonali
40,5 cm

VS /2

diagonale L 35x35x4

v
70

d
N

,9
80

y y

v
z

La forza di taglio interna (#5.9.2.6) vale:


VS = π MS /ℓ = π · 37.01/14 = 8.31 kN
La forza in una diagonale è quindi:
VS 80.9
Nd = = 8.30kN
2 40.5
La diagonale, costituita da un profilato a L 35x35x4, va verificata a compressione con
lunghezza di libera inflessione 80.9 cm, ma con snellezza efficace data dal #5.8.3 (angolari quali
aste di parete in compressione) per l’inflessione intorno agli assi v-v e z-z (o y-y):

12
80.9 119
iv = 0.678 cm λv = = 119 λ v = = 1.2707
0.678 93.9
λ eff ,v = 0.35 + 0.7 λ v = 1.2395
80.9 77.05
i z = i y = 1.05 cm λ z = = 77.05 λ z = = 0.8205
1.05 93.9
λ eff , z = 0.35 + 0.7 λ z = 1.0744 < λ eff ,v

Si verifica quindi la diagonale, soggetta a NSd=8.30 kN, per la snellezza λ eff ,v = 1.2395 con la
curva c. Non si tiene conto dell’eccentricità dell’asse baricentrico rispetto alle connessioni di
estremità perché queste sonno sufficientemente rigide (2 bulloni). Si ha:
χ = 0.4160 Nb,Rd = 0.4160 · 267 · 235/1.1 · 10-3 = 23.7 kN >> NSd
La verifica della diagonale è quindi soddisfatta.

Verifica del collegamento bullonato

I bulloni vanno verificati per la risultante Rb


delle forze:
Tb = NSd /2 = 4.16 kN
Fb = NSd · 0.6/3.6 = 1.39 kN

R b = Tb2 + Fb2 = 4.39 kN

L’angolare deve essere verificato a rifollamento


e la sua sezione netta, dato che la N può essere
di trazione, deve essere verificata secondo
#6.5.2.3

β 2 Anet f u
N u , Rd = con β 2 = 0.46 essendo p1 = 3.6 = 3d 0
γ M2

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Calastrelli

Forza interna di taglio:


VS = π MS / ℓ = 7.15 kN [5.94]
con: MS = 15.93 kNm; ℓ=700 cm
Su ciascun calastrello agisce il taglio:
1 a 1 70
V1S = VS = 7.15 = 9.81 kN
2 h0 2 25.5
Nella sezione A-A il calastrello è soggetto al momento
flettente:
MSd = 9.81 · 0.11 = 1.080 kNm
La sezione netta ha modulo di resistenza elastico (si
potrebbe usare quello plastico) Wnet = 13.2 cm3.
La sua resistenza è (v. #5.4.5.1 (3)):
Mu,Rd = 0.9 Wnet fu / γM2 = 0.9 · 13.2 · 360/1.25 · 10-3 = 3.42 kNm >> MSd
I bulloni sono soggetti alle forze:
Tb = 9.81/2 = 4.90 kN Fb = 1.080/0.08 = 13.49 kN

R b = Tb2 + Fb2 = 14.36 kN

Il taglio V1S determina nel corrente il


ho momento:
MSd = V1S a/4 = 9.81 · 0.70/4 = 1.72 kNm
VS /2 VS /2
che va combinato con l’azione assiale:
NSd = 792.5/4 = 198.1 kN.
Si usa il carico esterno NSd non amplificato
VS a/2
dall’effetto del 2° ordine perché i calastrelli
più sollecitati sono quelli di estremità dove
a

VS a/4

VS a
ho
l’effetto del 2° ordine è nullo (#5.9.3.6 (2)).
Il momento flettente impegna la sezione a L
z
del corrente intorno all’asse z-z. Si avrebbe
v quindi flessione deviata. Poiché però
l’inflessione intorno a y-y è impedita dal
diagonale L 80x80x8

collegamento tralicciato con l’angolare


y y

z
v
opposto, la flessione rimane retta.

Si esegue una semplice verifica di resistenza perché l’instabilità riguarda la mezzeria dei
correnti, dove il momento dovuto al taglio è nullo.
Wz = 12.6 cm3 A = 12.3 cm2

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Momento resistente Mc,Rd = 12.6 · 235/1.1 · 10-3 = 2.691 kNm
Azione assiale resistente Nc,Rd = 12.3 · 235/1.1 · 10-1 = 262.7 kN
N Sd M Sd 19.81 1.72
+ = + = 0.075 + 0.639 = 0.714 < 1
N c , Rd M c , Rd 262.7 2.691

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Aste composte con elementi ravvicinati (Ballio 9.2.3.2)

Si dicono ravvicinati se la distanza d fra i


baricentri dei correnti è piccola rispetto al
raggio giratorio i1y del singolo corrente,
più precisamente secondo alcune
normative:
d < 3 i1y
Si ricorda che il raggio giratorio
dell’intera sezione composta vale:
iy2 = i1y2 + (d/2)2
Spesso le aste di parete ed i correnti delle
travi reticolari sono realizzati con due
angolari a lati uguali. Poiché le lunghezze
di libera inflessione nel piano della trave e
nel piano perpendicolare sono uguali, non
ha interesse avere momenti d’inerzia
diversi, interessa solo impedire
l’inflessione del singolo angolare intorno
all’asse di minima inerzia. In questo caso
il collegamento non deve assorbire forze di scorrimento e ha solo la funzione cinematica illustrata

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in figura. Ciascuno dei due angolari verrà verificato come asta semplice soggetta a N/2 con i = i1y =
i1z

Il collegamento può essere realizzato con imbottitura (anche una semplice rondella) ed un solo
bullone.

Se invece si vuole sfruttare l’aumento di momento d’inerzia ∆Ιy = A1 d2/2 della sezione composta, il
collegamento deve essere più efficiente (v. figura) sia per l’imbottitura che per i calastrelli. Sarà un
collegamento saldato o con almeno due bulloni in fori calibrati o con bulloni ad attrito.
L’EC3 al #5.9.4 permette di considerare l’asta composta come un’asta a parete piena se l’interasse
dei collegamenti è inferiore a 15 imin. I collegamenti vanno verificati a taglio. Il taglio longitudinale
VS può essere per semplicità assunto pari a 2.5%N, il che corrisponde a considerare un’eccentricità
del 2° ordine e02 = ℓ/125. Sia ha infatti:
MS N e02 π
VS = π =π = N = 0.025 N
l l 125

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