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EFFETTO IDROFOBICO

1) Immiscibilità di liquidi
• Acqua ed olio non si mischiano

• Tuttavia, molti liquidi sono immiscibili

• «Similia similibus solvuntur»


• Il principio è sempre lo stesso?
Modello a reticolo

indipendente da T,
ΔCp=0
>0
Invece, in acqua…

PROCESSO ENTROPICAMENTE SFAVORITO!!!!


Caso generico
(ΔCp=0)

La maggior parte delle figure sono tratte da «Molecular Driving Forces»,


Ken A. Dill, Sarina Bromberg. Garland Science, 2011. Capitoli 30 e 31.
2) Peculiarità dell’acqua
Punto
di
ebollizione
Temperatura di fusione
Calore latente di evaporazione
Capacità termica
Densità di solido e liquido
Elevata tensione superficiale
Costante dielettrica

(debye)
3) Legame H e struttura dell’acqua
Il legame H

Legame covalente:
Legame H: 30 kJ/mo
H2O
Ghiaccio
Acqua liquida

~4: struttura tetraedrica dell’acqua


liquida
~12: struttura a sfere rigide
dell’argo
Modello a
due stati
(formati o rotti)
Cooperatività

Nota: 1 Debye è il dipolo


di un elettrone e un
protone a distanza di
0.208 Å

Costante dielettrica!
4) Effetto idrofobico
«interazioni» idrofobiche
5) Misura dell’idrofobicità
Partizione
Materiale:
A. tampone fosfato 10 mM pH 7.4
B. cicloesano
C. soluzione di rosso metile in tampone fosfato 10 mM pH 7.4 (concentrazione da determinare)
D. soluzione di rosso etile in tampone fosfato 10 mM pH 7.4 (concentrazione da determinare)
E. soluzione di rosso propile in tampone fosfato 10 mM pH 7.4 (concentrazione da determinare)

Prima parte: analisi termodinamica delle interazioni idrofobiche.


• Determinare spettrofotometricamente la concentrazione della soluzione C.
o Impostare la temperatura del bagnetto a 20°C.
o Impostare la lunghezza d’onda a 445 nm, ed effettuare l’autozero a strumento vuoto. Misurare l’assorbanza a λ.=445 nm del tampone. Questa
assorbanza andrà sottratta da tutte le misure successive. Lavare e asciugare la cuvetta.
o Inserire in cuvetta 2mL della soluzione C
o Misurare l’assorbanza a 445 nm
o Determinare la concentrazione usando ε(445 nm) = 21900 M-1cm-1
• Misurare la partizione acqua-cicloesano a 20°C
o Aggiungere alla cuvetta 2 mL di cicloesano.
o Inserire la cuvetta nello strumento ed aspettare che si termostati.
o Agitare la cuvetta per 30 secondi, aspettare che le2 fasi si separino, e misurare l’assorbanza della parte acquosa a λ.=445 nm. (Registrare il valore
quando l’assorbanza diviene stazionaria, ad indicare il completamento della separazione di fase).
o Alla fine della misura inserire nello strumento una cuvetta contenente acqua e con il termometro digitale determinare la temperatura reale del
campione, dopo aver atteso la termostatazione.
o Calcolare la concentrazione di indicatore nella parte acquosa, considerando che il fascio di luce dello spettrofotometro passa solo in quella parte
del campione.
o Calcolare la concentrazione di indicatore nella parte organica per sottrazione rispetto alla concentrazione iniziale
o Calcolare il coefficiente di partizione P =[X(org)]/[X(aq)] e ΔG°=-RTln(P).
• Misurare la partizione acqua-cicloesano al variare della temperatura
o Impostare la temperatura del bagnetto a 35°C e 50°C. Per ogni temperatura, inserire la cuvetta nello strumento ed aspettare che si termostati.
o Ripetere le misure come nella prima parte e calcolare i valori di P e ΔG°.
• Riportare in grafico i valori di ΔG° in funzione della temperatura assoluta per i due indicatori.
• Determinare ΔH° e ΔS°, assumendo che questi valori siano indipendenti dalla temperatura nell’intervallo considerato.

Seconda parte: relazione struttura/idrofobicità


• Ripetere tutti i passi precedenti con la soluzione D [ε(445 nm) = 19000 M-1cm-1] ed E [ε(445 nm) = 25100 M-1cm-1]
• Riportare in grafico i valori dei parametri termodinamici ottenuti in funzione del numero di gruppi CH2.
Solubilità

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