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4) TRA RINNOVAMENTO E INQUIETUDINI LE DEMOCRAZIE DI LUNGA TRADIZIONE,
FRANCIA E REGNO UNITO, TROVANO UN FATICOSO EQUILIBRIO. IL “BIENNIO ROSSO”
NELL’EUROPA CENTRALE E LE GRANDI TENSIONI INTERNE ALLA REPUBBLICA DI WEIMAR:
LE LOTTE FRA SOCIALDEMOCRATICI E COMUNISTI; GLI ORRORI DEI FREIKORPS;
L’ENTRATA IN SCENA DI HITLER E LA FONDAZIONE DEL PARTITO NAZIONALSOCIALISTA
(NSDAP).
Stabilità e rinnovamento nel Regno Unito: Negli anni ’20, nel Regno Unito si registrano tre novità principali:
L’Irlanda conquista la sua autonomia: dopo due guerre diventa un Dominion autonomo che resta
parte integrante del Regno Unito (ad eccezione dell’Ulster)
Introduzione del suffragio universale maschile e femminile
Crisi progressiva del Partito Liberale e conseguente ascesa del Partito Laburista. Dopo essere stato a
struttura tripartitica (liberali, laburisti, conservatori), nel ’29 il sistema politico britannico torna ad
avere una struttura bipartitica (laburisti vs conservatori)
1925-26: grave crisi interna dovuta alla difficoltà vissuta dall’industria carbonifera aumentano le
esportazioni di carbone tedesco e polacco, che sono più a buon mercato rispetto a quello britannico. Gli
imprenditori minerari britannici impongono ai minatori riduzioni salariali e aumenti nell’orario di lavoro, per
poter produrre a prezzi più bassi. I sindacati operai si oppongono: sciopero generale di tutti i settori, che
paralizza il
Regno Unito per 9 giorni. Nel breve periodo, a pagarne le conseguenze sono i minatori stessi, costretti a
tornare al lavoro alle condizioni stabilite dagli imprenditori; nel lungo periodo a farne le spese sono i
conservatori che avevano appoggiato gli imprenditori: nelle elezioni del ’29 trionfa il Partito Laburista.
Dopoguerra francese: la Francia è attraversata da una notevole instabilità parlamentare, che rende più
difficile il governo dell’economia. L’unico a ottenere buoni risultati è il conservatore Poincaré, che nel ’28
riesce a stabilizzare il valore del franco francese bloccando l’inflazione.
Biennio Rosso nell’Europa Centrale: tre tentativi (falliti)di rivoluzione sovietica in Europa(1918-1919):
Ungheria: il governo di coalizione si dimette per protesta contro lo smembramento del territorio
appartenuto all’Ungheria deciso dalle potenze vincitrici. Si forma un governo socialdemocratico:
rivoluzione nazional-patriottica per conservare la maggior parte del territorio che apparteneva
all’Ungheria sotto l’Impero austro-ungarico e istituire una repubblica dei soviet. il capo del Partito
Comunista ungherese Béla Kun proclama la Repubblica dei Soviet d’Ungheria, che non ottiene il
consenso delle comunità rurali che non accettano che la terra venga nazionalizzata (grosso limite per
una società prevalentemente agricola). L’esercito cecoslovacco e quello rumeno vengono incaricati
di attaccare l’Ungheria. Fine dell’esperienza sovietica.
Berlino: tentativo rivoluzionario guidato da Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht (capi della Lega di
Spartaco: gruppo di socialisti di estrema sinistra distaccato dalla SPD) Obiettivo: costruire una
repubblica dei soviet simile a quella della Russia bolscevica. La loro insurrezione viene repressa dal
governo socialdemocratico
Baviera: si forma una repubblica effimera che proclama la sua autonomia. La repubblica viene
repressa dall’esercito regolare tedesco e dai Freikorps
Repubblica di Weimar: Nel 1919 in Germania l’Assemblea Costituente redige la nuova Costituzione: nasce
la nuova Repubblica di Germania (Repubblica di Weimar).
Caratteristiche:
La Repubblica mantiene la struttura federale che già caratterizzava l’Impero
Parlamento eletto a suffragio universale maschile e femminile
Presidente eletto direttamente dal corpo elettorale
Governo responsabile davanti al Parlamento
Problematiche che si pone:
Necessità di risanare il sistema economico e di adempiere al pagamento delle riparazioni di guerra.
Fronteggiare le fasce dell’opinione pubblica contrarie alla Repubblica parlamentare:
- Operai che guardano con simpatia ai partiti che vogliono ripercorrere il cammino della Rivoluzione
Sovietica (Partito Socialdemocratico e Partito Comunista, la cui fedeltà alle istituzioni della Rep di
Weimar è piuttosto debole)
- Opinione pubblica nazionalista di estrema destra: ritiene che le rep di Weimar sia nata a causa di una
sorta di tradimento politico (idea che l’esercito tedesco non sia realmente stato sconfitto in guerra e
che quindi, se non ci fosse stata la rivoluzione che ha costretto Guglielmo II alla fuga e ha portato
alla proclamazione della Repubblica, forse l’esercito avrebbe potuto resistere). Gruppi nazionalisti di
estrema destra organizzano veri e propri colpi di Stato:
Putsch di Wolfgang Kapp (prussiano nazionalista), 1920: i Freikorps si ribellano alla decisione del
governo di procedere al loro scioglimento. Il colpo di stato, però, fallisce
Putsch di Hitler: Hitler, convinto nazionalista e antisemita, nel 1921 assume il ruolo di capo
indiscusso (Fuhrer) del Partito Nazionalsocialista dei Lavoratori Tedeschi (NSDAP) e si dota di un
suo distaccamento paramilitare (Reparti d’Assalto, SA) grazie ai finanziamenti che arrivano dai
grandi industriali che apprezzano l’atteggiamento nazionalista e antirepubblicano del partito. Nel ’23
con un reparto di SA fa irruzione in una birreria di Monaco dove è in corso una manifestazione
nazionalista a cui partecipano il capo della polizia, il capo del governo bavarese e il comandante
dell’esercito. Lì, Hitler proclama decaduto il governo di Berlino e tenta di fare arrestare le tre
autorità presenti. Hitler viene catturato, arrestato e processato. In carcere comincia a scrivere il Mein
Kampf, testo nel quale espone le sue convinzioni politiche e ideali.
Aspetti fondamentali del programma NSDAP:
- Formazione di una Grande Germania (che include anche l’Austria)
- Abolizione dei trattati di pace e delle imposizioni alla Germania
- Abolizione di redditi non derivanti dal lavoro
- Confisca dei redditi di guerra
- Abolizione dei trust o accordi tra imprese
- Esproprio dei terreni da utilizzare per finalità collettive
- Esclusione degli ebrei
- Espulsione di tutti gli immigrati non tedeschi
- Proibizione di attività che esercitano un’influenza disgregatrice nella vita del popolo tedesco
- Azione contro la corruzione parlamentare