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CAPITOLO 8: IL DOPOGUERRA DEL’OCCIDENTE

1) LA CRESCITA DEI PREZZI NEL DOPOGUERRA EUROPEO. AUMENTO DELLA


DISOCCUPAZIONE E RICONVERSIONE INDUSTRIALE. L’ASCESA ECONOMICA DI USA E
GIAPPONE.
Trasformazioni economiche nel primo dopoguerra:
 Francia, Regno Unito e Italia hanno contratto debiti pesanti con gli Stati Uniti
 Violentissima inflazione: i paesi europei coinvolti nella guerra hanno emesso grandi quantità di
cartamoneta, al di là dei limiti consentiti dalle riserve auree. La moneta si svaluta e i prezzi
aumentano
 Riconversione della manodopera: l’industria pesante deve riconvertire le sue produzioni al contesto
di pace. La riconversione comporta cambiamenti organizzativi, tecnici e tecnologici che
nell’immediato causano una diminuzione della produzione e di conseguenza un aumento della
disoccupazione. Aumenta la conflittualità sindacale. Inoltre, le donne vengono rimandate a casa per
lasciare posto al personale maschile fino a quel momento impegnato in guerra.
 Mutamento dei rapporti economici tra le aree più avanzate: negli anni di guerra gli scambi
commerciali sono stati fortemente ostacolati e i sistemi produttivi europei erano concentrati
soprattutto sui rifornimenti agli eserciti. Di conseguenza le merci europee non sono più arrivate né
in America né in Asia. Stati Uniti e Giappone ne hanno approfittato colmando i vuoti lasciati
dall’Europa: i mercati sudamericani e asiatici passano sotto il controllo di USA e Giappone.
L’Europa si ritrova ad affrontare una concorrenza molto forte sui mercati internazionali e sono
ostacolati negli scambi anche dai nuovi Stati sorti nel dopoguerra, che adottano politiche
protezionistiche nella speranza di dotarsi di sistemi produttivi autonomi.
Stati Uniti emergono come la potenza che ha ottenuto il massimo di benefici economici dalla guerra: essi
diventano il principale creditore dell’Europa e cominciano a delinearsi come la più grande potenza
economica mondiale (ma non politica e diplomatica! Non entrano nella Società delle Nazioni e si occupano
soltanto di affari e interessi americani)

2) LA DIFFICILE GESTIONE DELLE RIPARAZIONI DI GUERRA E LE CONTINUE


SVALUTAZIONI DEL MARCO TEDESCO. IL PIANO DAWES E IL PIANO YOUNG.

Le riparazioni di guerra e le relazioni


economiche internazionali : la
Germania deve
Le ripartizioni di guerra e le relazioni economiche internazionali: la Germania deve risarcire i paesi vincitori
secondo il meccanismo:
Riparazioni tedesche a Francia, Regno Unito e Italia, che pagano interessi e debiti a USA. Questo sistema è
però bloccato all’origine: la Germania non è in grado di saldare la cifra con le sue sole risorse, ma i governi
dell’Intesa sono inflessibili e anche gli USA non transigono sul pagamento dei debiti dovuti dai paesi
dell’Intesa. La Germania cerca di dimostrare che per loro è impossibile pagare l’intera somma,
decidendo di incoraggiare la svalutazione del marco. Due motivi:
 Evitare di scaricare sulle spalle dei contribuenti il peso dei risarcimenti di guerra attraverso un
pesante aumento del prelievo fiscale
 Mostrare che la Germania, oppressa da una situazione finanziaria disastrata, ha la possibilità di
pagare solo una piccola parte della somma complessiva dovuta.
Gennaio 1923: dopo aver constatato la scarsa disponibilità tedesca a far fronte alle riparazioni, per ritorsione,
l’esercito francese e quello belga (supportati dall’Italia ma non dal Regno Unito) occupano la Ruhr (distretto
carbonifero e industriale importantissimo per l’economia tedesca). I tedeschi reagiscono bloccando la
produzione e stampando altra cartamoneta per garantire comunque un sussidio ai lavoratori della Ruhr, ma
aumentando così l’inflazione. L’occupazione della Ruhr non si mostra vantaggiosa nemmeno per la Francia,
in
quanto mette in difficoltà le sue stesse industrie situate in Lorena.
Autunno 1923: il governo tedesco, dopo aver ricevuto rassicurazioni sul modo di pagare i risarcimenti di
guerra, abbandona la politica inflazionistica messa in atto fino a quel momento.
Nel 1924: le grandi potenze approvano il Piano Dawes, che prevede:
 Rivalutazione e stabilizzazione del marco
 Pagamento dei risarcimenti viene dilazionato
 Possibilità per la Germania di ricevere prestiti internazionali (dagli USA)
Il nuovo meccanismo diventa:
Finanziamenti USA a Germania che permettono il pagamento delle riparazioni tedesche a Francia, Regno
Unito e Italia che pagano interessi e debiti a USA che concedono finanziamenti a Germania ecc…

3) I NUOVI TIPI MASCHILI E FEMMINILI: L’UOMO RUDE E ROMANTICO; LA GARCONNE E LA


FLAPPER. IL CINEMA AMERICANO, LO STAR SYSTEM E L’EGEMONIA CULTURALE
ANCHE SUI PAESI EUROPEI. LA PROSPERITÀ STATUNITENSE E LE SUE INTERNE
CONTRADDIZIONI: VOTO ALLE DONNE; POLITICHE ANTISINDACALI; PROSPERITÀ
ECONOMICA E CONSUMI DI MASSA; RIGURGITI RAZZISTI CON IL KU KLUX KLAN; IL
PROIBIZIONISMO.
Consumi culturali e stili di genere: La guerra modifica anche consumi culturali e stili di genere:
 Nuovo tipo di femminilità: modello garçonne-flapper (capelli corti, gonne corte, sensualità e
indipendenza). Idea che le giovani donne possano fare cose mai esperite o pensate prima, in totale
libertà. Tipo di figura lanciata dal cinema e dalla letteratura
 Nuovo tipo di mascolinità: uomo neoromantico (rude e romantico allo stesso tempo, capace di
trattare le donne con passionalità ma anche con delicatezza)
 La gioventù come mondo a parte: modello sociale da imitare

Prosperità statunitense: Negli anni ’20, gli USA sono caratterizzati dal dominio del Partito Repubblicano. La
legislazione volta ad abolire i sindacati per privilegiare le classi più elevate e i più potenti gruppi
imprenditoriali. Questo sistema si rivela vincente per tutti: anche i salari degli operai crescono. La maggior
disponibilità di risorse permette alle famiglie operaie di accedere ai beni di consumo offerti sul mercato
(orientamento al consumo). A beneficiare di questa prosperità sono, però, solo i bianchi. Il Ku Klux Klan
(associazione segreta razzista) incoraggia aggressioni e discriminazioni ai neri ed esso contribuisce anche al
ritorno in voga dell’ideale dell’uomo forte e aggressivo e della donna casalinga responsabile della casa e dei
figli.


4) TRA RINNOVAMENTO E INQUIETUDINI LE DEMOCRAZIE DI LUNGA TRADIZIONE,
FRANCIA E REGNO UNITO, TROVANO UN FATICOSO EQUILIBRIO. IL “BIENNIO ROSSO”
NELL’EUROPA CENTRALE E LE GRANDI TENSIONI INTERNE ALLA REPUBBLICA DI WEIMAR:
LE LOTTE FRA SOCIALDEMOCRATICI E COMUNISTI; GLI ORRORI DEI FREIKORPS;
L’ENTRATA IN SCENA DI HITLER E LA FONDAZIONE DEL PARTITO NAZIONALSOCIALISTA
(NSDAP).
Stabilità e rinnovamento nel Regno Unito: Negli anni ’20, nel Regno Unito si registrano tre novità principali:
 L’Irlanda conquista la sua autonomia: dopo due guerre diventa un Dominion autonomo che resta
parte integrante del Regno Unito (ad eccezione dell’Ulster)
 Introduzione del suffragio universale maschile e femminile
 Crisi progressiva del Partito Liberale e conseguente ascesa del Partito Laburista. Dopo essere stato a
struttura tripartitica (liberali, laburisti, conservatori), nel ’29 il sistema politico britannico torna ad
avere una struttura bipartitica (laburisti vs conservatori)
1925-26: grave crisi interna dovuta alla difficoltà vissuta dall’industria carbonifera aumentano le
esportazioni di carbone tedesco e polacco, che sono più a buon mercato rispetto a quello britannico. Gli
imprenditori minerari britannici impongono ai minatori riduzioni salariali e aumenti nell’orario di lavoro, per
poter produrre a prezzi più bassi. I sindacati operai si oppongono: sciopero generale di tutti i settori, che
paralizza il
Regno Unito per 9 giorni. Nel breve periodo, a pagarne le conseguenze sono i minatori stessi, costretti a
tornare al lavoro alle condizioni stabilite dagli imprenditori; nel lungo periodo a farne le spese sono i
conservatori che avevano appoggiato gli imprenditori: nelle elezioni del ’29 trionfa il Partito Laburista.
Dopoguerra francese: la Francia è attraversata da una notevole instabilità parlamentare, che rende più
difficile il governo dell’economia. L’unico a ottenere buoni risultati è il conservatore Poincaré, che nel ’28
riesce a stabilizzare il valore del franco francese bloccando l’inflazione.
Biennio Rosso nell’Europa Centrale: tre tentativi (falliti)di rivoluzione sovietica in Europa(1918-1919):
 Ungheria: il governo di coalizione si dimette per protesta contro lo smembramento del territorio
appartenuto all’Ungheria deciso dalle potenze vincitrici. Si forma un governo socialdemocratico:
rivoluzione nazional-patriottica per conservare la maggior parte del territorio che apparteneva
all’Ungheria sotto l’Impero austro-ungarico e istituire una repubblica dei soviet. il capo del Partito
Comunista ungherese Béla Kun proclama la Repubblica dei Soviet d’Ungheria, che non ottiene il
consenso delle comunità rurali che non accettano che la terra venga nazionalizzata (grosso limite per
una società prevalentemente agricola). L’esercito cecoslovacco e quello rumeno vengono incaricati
di attaccare l’Ungheria. Fine dell’esperienza sovietica.
 Berlino: tentativo rivoluzionario guidato da Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht (capi della Lega di
Spartaco: gruppo di socialisti di estrema sinistra distaccato dalla SPD) Obiettivo: costruire una
repubblica dei soviet simile a quella della Russia bolscevica. La loro insurrezione viene repressa dal
governo socialdemocratico
 Baviera: si forma una repubblica effimera che proclama la sua autonomia. La repubblica viene
repressa dall’esercito regolare tedesco e dai Freikorps
Repubblica di Weimar: Nel 1919 in Germania l’Assemblea Costituente redige la nuova Costituzione: nasce
la nuova Repubblica di Germania (Repubblica di Weimar).
Caratteristiche:
 La Repubblica mantiene la struttura federale che già caratterizzava l’Impero
 Parlamento eletto a suffragio universale maschile e femminile
 Presidente eletto direttamente dal corpo elettorale
 Governo responsabile davanti al Parlamento
Problematiche che si pone:
 Necessità di risanare il sistema economico e di adempiere al pagamento delle riparazioni di guerra.
 Fronteggiare le fasce dell’opinione pubblica contrarie alla Repubblica parlamentare:
- Operai che guardano con simpatia ai partiti che vogliono ripercorrere il cammino della Rivoluzione
Sovietica (Partito Socialdemocratico e Partito Comunista, la cui fedeltà alle istituzioni della Rep di
Weimar è piuttosto debole)
- Opinione pubblica nazionalista di estrema destra: ritiene che le rep di Weimar sia nata a causa di una
sorta di tradimento politico (idea che l’esercito tedesco non sia realmente stato sconfitto in guerra e
che quindi, se non ci fosse stata la rivoluzione che ha costretto Guglielmo II alla fuga e ha portato
alla proclamazione della Repubblica, forse l’esercito avrebbe potuto resistere). Gruppi nazionalisti di
estrema destra organizzano veri e propri colpi di Stato:
Putsch di Wolfgang Kapp (prussiano nazionalista), 1920: i Freikorps si ribellano alla decisione del
governo di procedere al loro scioglimento. Il colpo di stato, però, fallisce
Putsch di Hitler: Hitler, convinto nazionalista e antisemita, nel 1921 assume il ruolo di capo
indiscusso (Fuhrer) del Partito Nazionalsocialista dei Lavoratori Tedeschi (NSDAP) e si dota di un
suo distaccamento paramilitare (Reparti d’Assalto, SA) grazie ai finanziamenti che arrivano dai
grandi industriali che apprezzano l’atteggiamento nazionalista e antirepubblicano del partito. Nel ’23
con un reparto di SA fa irruzione in una birreria di Monaco dove è in corso una manifestazione
nazionalista a cui partecipano il capo della polizia, il capo del governo bavarese e il comandante
dell’esercito. Lì, Hitler proclama decaduto il governo di Berlino e tenta di fare arrestare le tre
autorità presenti. Hitler viene catturato, arrestato e processato. In carcere comincia a scrivere il Mein
Kampf, testo nel quale espone le sue convinzioni politiche e ideali.
Aspetti fondamentali del programma NSDAP:
- Formazione di una Grande Germania (che include anche l’Austria)
- Abolizione dei trattati di pace e delle imposizioni alla Germania
- Abolizione di redditi non derivanti dal lavoro
- Confisca dei redditi di guerra
- Abolizione dei trust o accordi tra imprese
- Esproprio dei terreni da utilizzare per finalità collettive
- Esclusione degli ebrei
- Espulsione di tutti gli immigrati non tedeschi
- Proibizione di attività che esercitano un’influenza disgregatrice nella vita del popolo tedesco
- Azione contro la corruzione parlamentare

Dopoguerra francese : la Francia è


attraversata da una notevole instabilit

L’unico a ottenere buoni

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