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Soluzione
Essendo nota la densità dell’acqua si può determinare la portata di massa:
m = ρ v = 1000 ⋅ 4 ⋅ 10 −3 = 4 kg / sec
e quindi la quantità di calore scambiata dal sistema:
q12 30000
q12 =
= = 7500 J / kg
m 4
L’equazione di bilancio di energia per un sistema aperto con un solo ingresso ed una sola uscita
nella forma termodinamica ha espressione:
w22 − w12
+ g ( z2 − z1 ) + ( h2 − h1 ) + l12 = q12
2
dalla quale si può pervenire al lavoro scambiato:
w12 − w22 90 2 − 15 2
l12 = q12 + + ( h1 − h2 ) = 7500 + + ( 170000 − 180000 ) = 5375 J / kg
2 2
e quindi la potenza meccanica corrispondente è:
∫
w22 − w12 dp
+ g ( z2 − z1 ) + + l12 + lR = 0
2 1 ρ
che in questo caso diviene:
w22 − w12 p − p
+ + l12 + lR = 0
2 ρ
dalla quale si ricava il lavoro resistente:
90 2 − 15 2 ( 5 − 1) ⋅ 10
5
w 2 − w22 p1 − p2
lR = 1 + − l12 = + − 5375 = 2900 J / kg
2 ρ 2 1000
Soluzione
Dall’equazione di stato si può calcolare la densità dell’aria nella sezione di ingresso:
p 2 ⋅ 10 5
ρ1 = 1 = = 1,65 kg / m 3
RT1 287 ⋅ 423
k −1 0 ,4
p k 1 1,4
T2 = T1 2 = 423 ⋅ = 347 K
p1 2
la quale consente di calcolare la densità nella sezione medesima:
p2 1 ⋅ 10 5
ρ2 = = = 1 kg / m 3
RT2 287 ⋅ 347
w22 − w12
+ c p (T2 − T1 ) = 0
2
dalla quale si perviene alla velocità del fluido nella sezione di uscita:
m 2,04
d2 = 2 = 2⋅ = 8 cm
ρ 2π w2 1 ⋅ 3,14 ⋅ 398
Problema n.3
Una quantità di azoto fluisce in un condotto cilindrico orizzontale di diametro 10 cm con
una velocità in ingresso pari a 3,5 m /sec ed uno stato termodinamico caratterizzato dai valori
di temperatura e pressione di 27 °C e 2 atm, rispettivamente. Il fluido evolve mediante un
processo irreversibile raggiungendo nella sezione finale del condotto uno stato termodinamico
di equilibrio dove pressione e temperatura assumono i valori di 1,5 atm e 850 °C.
Nell’ipotesi che il sistema non scambia lavoro con l’esterno determinare la potenza termica
necessaria affinché si possa realizzare il deflusso.
Soluzione
p1 2 ⋅ 101325
ρ1 = = = 2,27 kg / m3
RT1 297 ⋅ 300
p2 1,5 ⋅ 101325
ρ2 = = = 0,46 kg / m3
RT2 297 ⋅ 1123
Una quantità di aria pari a 40 m 3 /h si trova allo stato termodinamico di equilibrio iniziale
caratterizzato dai valori di pressione e temperatura, rispettivamente di 1 atm e 15 °C; il fluido
viene compresso secondo una trasformazione politropica fino ad uno stato termodinamico di
equilibrio dove i corrispondenti valori di pressione e temperatura assumono i valori,
rispettivamente, di 10 atm e 190 °C.
Nell’ipotesi che si possano ritenere trascurabili le variazioni di energia cinetica e potenziale
tra le sezioni di ingresso e di uscita del compressore si vuole determinare:
- la potenza meccanica richiesta per la compressione,
- la potenza termica scambiata durante il processo.
Soluzione
Noto lo stato termodinamico nelle sezioni estreme del compressore si può applicare l’equazione
del processo nelle sezioni medesime:
1− n 1− n
T1 p1 n = T2 p2 n
Soluzione
Attraverso l’equazione di stato si determina la densità del gas nella sezione di ingresso:
p1 2 ⋅ 101325
ρ1 = = = 1,99 kg / m 3
RT 297 ⋅ 343
e quindi la portata di massa:
400
m = ρ1v1 = 1,99 ⋅ = 0,22 kg / sec
3600
q12 3000
q12 = = = 13636 ,4 J / kg
m 0,22
mentre l’equazione di bilancio di energia nel caso in esame si scrive:
w22 − w12
+ gH = q12
2
dalla quale si perviene alla velocità nella sezione di uscita del condotto:
4m 4 ⋅ 0,22
ρ2 = = = 0,1 kg / m 3
π w2 d 2
3,14 ⋅ 43,24 ⋅ 0,25 2
pertanto la quantità oraria di fluido in tale sezione vale:
m 0,22 ⋅ 3600
v2 = = = 7920 m 3 / h
ρ2 0,1
mentre per la pressione si può scrivere:
p1 ρ 2 2 ⋅ 0,1
p2 = = = 0,1 atm
ρ1 1,99
Problema n.6
Soluzione
Dall’equazione di stato si determinano le densità nelle sezioni estreme del condotto:
p 50 ⋅ 101325
ρ1 = 1 = = 37,32 kg / m 3
RT1 287 ⋅ 473
p2 10 ⋅ 101325
ρ2 = = = 10,93 kg / m 3
RT2 287 ⋅ 323
la portata di massa vale:
600
m = ρ1v1 = 37,32 ⋅ = 6 ,22 kg / sec
3600
di conseguenza le velocità medie del fluido nelle sezioni estreme sono date dalle espressioni:
4m 4 ⋅ 6 ,22
w1 = = = 2 ,36 m / sec
ρ1π d1 37,32 ⋅ 3,14 ⋅ 0,30 2
2
4m 4 ⋅ 6 ,22
w2 = = = 72,5 m / sec
ρ 2π d 2 10,93 ⋅ 3,14 ⋅ 0,10 2
2
Nel caso che il processo sia adiabatico dall’equazione di bilancio di energia si determina il
lavoro di espansione:
w12 − w22 2,36 2 − 72,5 2
l12 = + c p ( t1 − t2 ) = + 1010 ⋅ ( 200 − 50 ) = 148,9 kJ / kg
2 2
mentre la potenza meccanica corrispondente vale:
Una quantità di olio lubrificante viene raffreddato con acqua in uno scambiatore di calore,
l’olio entra alla temperatura di 70 °C con una portata di massa pari a 0,1 kg/sec e deve essere
portato in corrispondenza della sezione di uscita alla temperatura di 35 °C; l’acqua di
raffreddamento entra alla temperatura di 15 °C mentre nella sezione di uscita la temperatura
sale a 25 °C. Si vuole determinare:
- la portata di massa dell’acqua di raffreddamento,
- la potenza termica trasmessa dall’olio lubrificante all’acqua.
Soluzione
3 3
1 2
olio
acqua
olio 2
1
4 4
In sistemi con più ingressi e più uscite nei quali fluiscono più fluidi con differenti portate, quale
quello in esame, è necessario scrivere l’equazione di bilancio di energia in termini di potenze
pertanto l’equazione nella forma generale è:
∑ ∑
w2 w2
Q − L = m u u + gzu + hu − m e e + gze + he
2 2
Questa espressione viene semplificata in quanto il sistema rappresentato in figura presenta due
ingressi e due uscite con due fluidi circolanti di diversa portata di massa, le variazioni di energia
cinetica e potenziale sono sempre trascurabili, non vi è scambio di lavoro in quanto nessun
propulsore è contenuto all’interno del sistema ed inoltre lo scambio termico avviene solo tra i due
fluidi circolanti perché il sistema è adiabatico verso l’esterno. Sicché la suddetta espressione
diviene:
∑ m h = ∑ m h
u u e e
m 1 = m 2 = m a
m 3 = m 4 = m o
m a h1 + m o h3 = m a h2 + m o h4
Per determinare la potenza termica trasmessa dall’olio all’acqua si deve prendere un volume di
controllo che comprende solo la superficie di scambio termico dei due fluidi, allora si può scegliere
il volume occupato dall’acqua, visto che essa riceve potenza termica, in tal caso l’equazione di
bilancio di energia si scrive:
Q = m a ( h2 − h1 )
ovvero anche:
Q = m a c pa ( t2 − t1 ) = 0,17 ⋅ 4,18 ⋅ ( 25 − 15 ) = 7,11 kW
che sarebbe la potenza termica ricevuta dall’acqua. Si osserva che si poteva scegliere come volume
di controllo quello occupato dall’olio, il risultato è identico ma negativo in quanto si ottiene la
potenza termica ceduta dall’olio.
Problema n.8
Un flusso volumetrico di aria pari a 480 m 3 /h fa ingresso in una turbina allo stato
termodinamico caratterizzato dai valori della pressione pari a 12 atm ed una temperatura di
530 °C; il gas si espande adiabaticamente ed alla fine della trasformazione si porta alla
pressione di 2 atm. Tenuto conto che l’espansore ha un rendimento isoentropico del 0,90 e se
le variazioni di energia cinetica e potenziale tra le sezioni di ingresso e di uscita della turbina
sono ritenute trascurabili determinare:
- la potenza meccanica fornita dal sistema,
- il flusso orario di entropia,
- la perdita di potenza dovuta all’irreversibilità del processo.
Soluzione
T p = p1
1
p = p2
2r
2
s1 s2r s
p1 12 ⋅ 101325
ρ = = = 5,76 kg / m 3
RT1 287 ⋅ 803
e quindi la portata di massa:
480
m = ρ1v1 = 5,76 ⋅ = 0,77 kg / sec
3600
h1 − h2 r
ηie =
h1 − h2
che in questo caso, ritenendo c p ≈ cos t. , diviene:
T1 − T2 r
ηie =
T1 − T2
si determina la temperatura di fine espansione reale:
k −1 0 ,4
T p k 513 12 1,4
s2r − s1 = ∆ sirr = c p ln 2r 1 = 1,010 ⋅ ln ⋅ = 0,065 kJ / kg K
T1 p2 803 2
pertanto il flusso orario di entropia vale:
per un espansore che ha un rendimento isoentropico di 0,90 e per lo stato fisico di partenza
l’irreversibilità del processo causa una perdita di potenza di circa 25 kW.
Problema n.9
Un compressore comprime una portata di aria secca pari a 250 dm 3 /sec alla pressione
iniziale di 1 bar ed alla temperatura di 25 °C; alla fine della trasformazione la pressione sale al
valore di 7 bar.
Trascurando le variazioni di energia cinetica e potenziale tra le sezioni di ingresso e di
uscita del compressore si vuole determinare la potenza meccanica da spendere nel caso in cui
la trasformazione avvenga con:
- compressione isoterma reversibile,
- compressione isoentropica,
- compressione adiabatica con rendimento isoentropico pari a 0,8.
Nel terzo caso si determini anche il flusso orario di entropia.
Soluzione
T p = p2
2 2r
p = p1
s1 s2r s
p1 1
l12 = RT ln = 287 ⋅ 298 ⋅ ln = −166 ,43 kJ / kg
p2 7
e quindi la potenza relativa:
k −1
0 ,4
k p k
1,4 7 1,4
l12 = RT1 1 − 2
= ⋅ 287 ⋅ 298 ⋅ 1 − = −222,6 kJ / kg
k −1 p1 0,4 1
e quindi la potenza spesa:
l12 = m l12 = − 0,29 ⋅ 222,6 = − 64,6 kW
T2 − T1 520 − 298
T2r = T1 + = 298 + = 576 K
ηic 0,80
Soluzione
In funzione dello stato termodinamico a monte della valvola, ovvero in funzione della pressione
p1 = 15 bar , si trova dalle tabelle del vapore saturo una temperatura t1 = 198 °C pertanto l’entalpia
nella sezione a monte vale:
∆v = v2 − v1 = 0,02 m3 / kg
Problema n.11
Un compressore aspira una portata di aria pari a 150 m 3 /h alla pressione atmosferica ed
alla temperatura di 20 °C comprimendo il fluido fino ad una pressione di 30 atm;
trascurando le variazioni di energia cinetica e potenziale tra le sezioni estreme si vuole
determinare la potenza meccanica teorica da somministrare al compressore e la temperatura
del fluido alla fine della trasformazione nel caso di:
- compressione adiabatica monostadio,
- compressione adiabatica bistadio con raffreddamento intermedio fino alla temperatura
iniziale e la corrispondente quantità di calore da sottrarre,
- compressione isoterma.
Soluzione p
2′′ 2′ 2
p2
p3 4 3
p1
1
k −1
0 ,4
k p k 1,4 1,4
30
l12 = RT1 1 − 2 = ⋅ 287 ⋅ 293 ⋅ 1 − = −483,4 kJ / kg
k −1 p1 0,4 1
mentre se la compressione avviene con due stadi, isoentropici, il lavoro speso vale:
k −1
0 ,4
2k p 2k
2,8 30 2 ,8
l12′ = RT1 1 − 2
= ⋅ 287 ⋅ 293 ⋅ 1 − = −368,3 kJ / kg
k −1 p1 0,4 1
p3 = p1 p2 = 1 ⋅ 30 = 5,48 atm
sicché la quantità di calore da sottrarre al fluido per realizzare il raffreddamento fino alla
temperatura iniziale vale:
p1 1
l12′′ = RT1 ln = 287 ⋅ 293 ⋅ ln = −286 kJ / kg
p2 30
Soluzione
Essendo il regime stazionario vale l’eguaglianza dei flussi termici dell’aria e dell’acqua, si può
allora scrivere:
m a c pa ( t2a − t1a ) = m H cH ( t1H − t2 H )
m a c pa 10000 ⋅ 1,010
t2 H = t1H − ( t2a − t1a ) = 90 − ⋅ ( 55 − 20 ) = 70 °C
m H cH 4200 ⋅ 4,186
T2a
e2a − e1a = c pa ( t2a − t1a ) − T0 ( s2a − s1a ) = c pa ( t2a − t1a ) − T0 ln =
T1a
328
= 1,010 ⋅ ( 55 − 20 ) − 290 ⋅ ln = 0,114 kJ / kg
293
T1H
e1H − e2 H = cH ( t1H − t2 H ) − T0 ( s1H − s2 H ) = cH ( s1H − s2 H ) − T0 ln =
T2 H
363
= 4,186 ⋅ ( 90 − 70 ) − 290 ⋅ ln = 14,12 kJ / kg
343
Soluzione
La densità nella sezione di ingresso del compressore è:
p 1 ⋅ 10 5
ρ1 = 1 = = 1,19 kg / m 3
RT1 287 ⋅ 293
e2 − e1 107,8
ηex = = = 0,94
l12 115
Problema n.14
Una portata volumetrica di aria pari a 200 m 3 /h subisce un’espansione adiabatica
internamente irreversibile dallo stato termodinamico iniziale caratterizzato dai valori
pressione e temperatura, rispettivamente, di 10 bar e 227 °C ad uno stato finale di equilibrio
dove la pressione scende al valore di 3 bar . Tenuto conto che il rendimento isoentropico
dell’espansore è di 0,88 e facendo riferimento ad una temperatura ambiente di 20 °C
determinare:
- la potenza meccanica fornita dall’espansore,
- l’effettiva perdita di potenza a causa dell’irreversibilità del processo,
- il rendimento exergetico della trasformazione.
Soluzione
La temperatura di fine espansione isoentropica vale:
k −1 0 ,4
p k 3 1,4
T2 = T1 2 = 500 ⋅ = 355 K
p1 10
mentre quella di fine espansione reale sarebbe:
Soluzione
La densità nella sezione di ingresso è data da:
p1 3 ⋅ 10 5
ρ1 = = = 3,45 kg / m 3
RT 287 ⋅ 303
e quindi la velocità nella sezione medesima:
4m 4 ⋅ 12
w1 = = = 110,8 m / sec
ρ1π d 2
3,45 ⋅ 3,14 ⋅ 0,20 2
La quantità di calore corrispondente alla potenza termica scambiata è:
q12 200
q12 = = = 16 ,67 kJ / kg
m 12
inoltre se si tiene conto della relazione:
2
q12 = h2 − h1 − lR −
∫ v dp
1
la quale per un gas perfetto e processo reversibile diviene:
2
q12 = c p (T2 − T1 ) −
∫ vdp
1
e quindi per un processo isotermo risulta:
p1
q12 = RT1 ln
p2
dalla quale si ricava:
q 16670
p2 = p1 exp − 12 = 3 ⋅ exp − = 2,5 bar
RT1 287 ⋅ 303
che consente di determinare il valore della densità del fluido nella sezione di uscita:
p2 2,5 ⋅ 10 5
ρ2 = = = 2,87 kg / m 3
RT 287 ⋅ 303
e dall’equazione di bilancio di massa si perviene alla velocità nella sezione suddetta:
ρ1 w1 3,45 ⋅ 110,8
w2 = = = 133,2 m / sec
ρ2 2,87
Una quantità di acqua pari a 1,7 ⋅ 10 -3 m 3 /sec che si trova a pressione e temperatura,
rispettivamente, di 66 bar e di 20 °C deve essere utilizzata per produrre vapore saturo secco
alla pressione di saturazione di 66 bar e a tale scopo viene inviata all’interno di un condotto
avente diametro di 36 mm.
Si vuole determinare la quantità di calore da somministrare al fluido affinché avvenga il
cambiamento di fase richiesto e la di portata di vapore nella sezione di uscita del condotto.
Soluzione
In corrispondenza dello stato termodinamico iniziale l’acqua ha i seguenti valori di entalpia e
volume specifico allo stato di liquido saturo ( x = 0 ) :
mentre lo stato finale in corrispondenza della pressione di 66 bar fornisce i corrispondenti valori
allo stato di vapore saturo secco ( x = 1 ) :
Tramite la portata iniziale si può determinare la velocità dell’acqua nella sezione di ingresso del
condotto:
4v 4 ⋅ 1,7 ⋅ 10 −3
w1 = 12 = = 1,67 m / sec
πd 3,14 ⋅ 0,036 2
mentre dall’equazione di bilancio di massa si può pervenire alla velocità del vapore nella sezione di
uscita, essendo in tal caso costante la sezione del condotto e facendo riferimento ai volumi specifici
si può scrivere:
v w 0,03244 ⋅ 1,67
w2 = 2 1 = = 54,25 m / sec
v1 0,0009987
che consente anche di conoscere la portata di vapore saturo secco richiesta in corrispondenza della
sezione medesima:
πd2 3,14 ⋅ 0,36 4
v2 = w2 = 54,25 ⋅ = 0,06 m3 / sec
4 4
infine applicando l’equazione di bilancio di energia si può determinare il calore somministrato per
produrre la quantità di vapore richiesta:
e si osserva che il calore scambiato dovuto alla variazione di energia cinetica è di circa 1,5 kJ / kg
e quindi si sarebbe potuto trascurare in quanto piuttosto piccolo rispetto al calore dovuto alla
variazione di entalpia.