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Valutazione e presa in carico della persona, anche una valutazione in itinere, devo
constatare se il protocollo è stato idoneo al soggetto crea in lui la motivazione in
quello che deve fare, valutazione range del movimento. La conoscenza della
respirazione è fondamentale. L’attività fisica si basa sulla DOSE.
Il muscolo cardiaco striato come organo endocrino. Ghiandole endocrine liberano
sostanze in via ematica nel sangue , mentre quelle esocrine hanno un azione paracrina
quindi vicino a dove sono situate.
La tiroide produce due ormoni importanti t3 t4 importanti per il metabolismo della
crescita, due patologie importanti l ipertiroidismo e l ipotiroidismo. Produce anche la
calcitonina che va a regolare il discorso del calcio, l'altro ormone che cè sempre nell
omeostasi, va prodotto dalle paratiroidi che danno vitamina D.
Siamo partiti dal tessuto muscolare, il tessuto muscolare scheletrico viene considerato
un organo endocrino. in base al movimento libera delle sostanze che hanno dei target
distanti anche tipo al tessuto adiposo, produce MIOCHINE sostanze che vanno ad
agire su vari tessuti apportando dei miglioramenti magari anche a carico dei vasi.
Quella più studiata è l INTERLEUCHINA 6 che se viene attivata dal muscolo da
protezione che non viene rilasciata dal muscolo causa infiammazione. Esempio il
tessuto adiposo produce una serie di sostanze che sono dannose
Intensità, frequenza e durata = DOSE. L’intensità ha una classificazione in attività
lievi moderate e vigorose. Le attività moderate stanno tra i 3 e i 6 MET , il met
corrisponde al consumo di ossigeno al minuto di un soggetto a riposo. Questo tipo di
classificazione , l ACSM la società che sfila le linee guida sull attività motoria
sportiva. Esempio una camminata la posso proporre ma a diverse intensità. Al di la
della standardizzazione sarebbe opportuno fare una valutazione di tipo individuale
magari utilizzando la valutazione della scala di borg. Noi possiamo dire che dentro
l’attività motoria nel senso strutturata, troviamo l ATTIVITà ADATTATA per
esempio adattata all’età, l’ età cronologica non sempre corrisponde all età biologica.
Essere in sovrappeso ad esempio durante la menopausa fa si che ci si aun alto apporto
ormonale, un enzima ROMATASI che dal tessuto adiposo va ad intaccare una
componente estrogenica.
Quella che a noi interessa di più è l attività fisica di media intensità per il benessere
fisico. L’attività aerobica è quella più indicata per il benessere che deve essere svolta
con una certa frequenza che però se aumento l’intensità della mia attività il tempo
diminuisce, altra cosa importante è che bisogna sempre aggiungere è il rinforzo
muscolare e l equilibrio.
Dobbiamo sempre partire dal soggetto che abbiamo davanti, il soggetto avrà subito
un evento che l avra portato a una disabilita: temporanea o permamente che provoca
diminuzione dell autonomia del soggetto quindi al deterioramento della qualità della
vita.
Permamente, patologia ad andamento progressivo ( esempio malattie neurologiiche
sla o parkinson) ad andamento stabilizzato ( ictus cardiopatia ) o un evento
fisiologico quindi nell anziano le modifiche che vengono decelerate… cè chiaramente
poi l’invecchiamento di successo che viene data a chi mantiene una grande
autonomia. Andamento progressivo vuol dire che la malattia non si ferma ma tende a
peggiorare. Quindi gli obiettivi sono :
Migliorare lo stato di salute
Migliorare le capacità residue
Migliorare l’aspetto psicologico della persona
Evitare il rischio di caduta della malattia, prevenzione
Aumentare l autonomia del soggetto
L’attività motoria non deve essere considerata un attività riabilitativa di tipo
sanitario, deve essere nella FASE DI STABILIZZAZIONE DEGLI ESITI.
Rieducazione funzionale o atletica. Chiaramente esula dal contesto sanitario e
viene fatta fuori dalle strutture sanitarie.
Cosa fare nella pratica? capire come individuare i differenti volumi respiratori
cercare di capire in posizione prona,supina e decubito laterale cosa succede al
nostro corpo. Capire se c’è quindi una respirazione principale, se respiro più
sulla parte alta toracica o bassa addominale. La parte che solitamente rimane
più bloccata è la parte caudale delle coste. Il torace si deve aprire e si deve
espandere, capire che cosa succede alla colonna nel momento in cui andiamo a
respirare. Perché i cambi del volume cambiano lo spostamento del centro di
pressione del corpo.
Inspirazione 1,5/2 secondi
Espirazione 2,5/3 secondi e poi ci sono le pause di apnea tra le due
Se l’addome non funziona vado a lavorare con degli esercizi per sbloccare tale
parte. Devo capire bene la meccanica della respirazione. Per aumentare la
percezione sulla parte toracica vado a far fare degli esercizi anche il decubito
laterale perché avrò la gabbia appoggiata al pavimento, il centro di massa si
misura solo su un solido. La respirazione influisce sullo spostamento che noi
abbiamo …lavorare in ortostatismo fa capire che se io ho una respirazione in
spinta, il centro di pressione cambia. Se ho un diaframma alto in espirazione
tenderà a essere bloccato e crea una pressione anteriore, se invece è basso in
espirazione non sale mentre io butto fuori l’aria. Dobbiamo sempre pensare al
movimento, gestire come capirla in base a quello.
Ogni azione ha una reazione a catena rispetto ad altro,
lezione 13/11
I punti dello scheletro di repere. Perché in base ai punti di riferimento che noi
abbiamo, per vedere se un soggetto è allineato corretto ecc, vengono tracciate.
Esempio linea parasternale al lato dello sterno.
Devo avere qualcosa che mi permette di orientarmi. Posteriormente e
anteriormente, scapola, processi interspinosi, a livello orizzontale quello
importante è il livello delle spine iliache antero superiori perché mi da un
indicazione importante su quello che è l’aspetto del bacino e se ho una
dismetria.
Qui ad esempio son stati riportati alcuni punti,
PROCESSO SPINOSO C7 è quello che sento subito toccandomi
posteriormente il collo è un punto di repere facile da sentire. Ha proprio la
caratteristica di perdere il processo bifido ed è particolarmente pronunciato.
La struttura della colonna è tenuta dai legamenti. Ci sono dei legamenti anche a
distanza ma a noi ci interessano quelli specifichi a carico della colonna.
2> Diametro trasverso : che mi da l’ampiezza del bacino viene tracciato tra i punti
più laterali delle due linee arcuate.
Nella posizione normale ho la linea di gravità che cade in mezzo alla testa
femorale. Nelle altre versioni avro la linea della testa femorale in avanti
( retroversione ) quindi il centro di gravità dell anca si sposta verso dietro la
testa femorale.
Nell antiversione il centro di gravità cade davanti alla testa femorale. Altre
disfunzioni le possiamo avere sulla rotazione trasversale e sul piano frontale.
Una rotazione sul piano frontale troverò un anteriorizzazione del bacino
Estensione dell’anca se inferiore a 70° retrazione posturale.
Avrò 3 linee di riferimento che sono : la linea che passa per l’ombelico, la linea che
passa per la spina iliaca anteriore superiore, per la spina iliaca posteriore inferiore.
Una volta definite queste 3 linee andro a vedere il bacino del soggetto. Se il soggetto
è in antiversione la linea ombelicale sarà più vicina alla spina iliaca posteriore
superiore perché avro un’interiorizzazione del bacino e si allontana da quella
anteriore.
Nella retroversione avrò esattamente l’opposto quindi la linea che passa per la
spina iliaca posteriore superiore sarà più vicina alla linea della spina iliaca
anteriore.
Muscoli che intervengono nel movimento del bacino : ileopsoas. Si valuta con
il soggetto supino chiedo di far portare la gamba al petto, altro muscolo è il test
del retto femorale e si valuta guardando il grado di sollevamento della gamba
quindi ho 2 riferimenti diversi, vado a valutare anche l’angolo di flessione dell
anca se è minore di 70° è retrazione muscolare. Come svolgo un’indagine
posturale?
1> Acquisizione fotografica : valuto il prima e il dopo rispetto a quello che è
un trattamento, marco il soggetto con un pennarello e andiamo a tracciare le
linee.
2> Esami baropodometrici per guardare le pressioni del livello dell’appoggio e
un esame stabilometrico per guardare le oscillazioni.
LEZIONE 21/11
Il movimento base del rachide cervicale sono la flessione, l’estensione, a rotazione, e
l’inclinazione laterale.
Il 50% del movimento di flesso estensione la fa l’articolazione atlanto-occipitale
mentre il 50% del movimento di rotazione la fa l’articolazione atlanto-epistrofeo.
L’epistrofeo di articola con l’atlante. mentre il tratto da c3 a c6 consente il grado
massimo di 110° di flesso-estensione, la massima flessione si ottiene con un
movimento di retropulsione, riesco a completare solo cosi il movimento. Pressione di
50° del disco verso le apofisi spinosi, quindi quando mi fletto ho una pressione
posteriore.
Per quanto riguarda l’inclinazione laterale ho un angolo di circa 40° quando
l’orecchio si avvicina alla spalla, qui ho una diminuzione del disco dal lato
dell’inclinazione.
Rotazione di circa 80° le vertebre girano nel senso della rotazione. Per misurare si
utilizza il goniometro o il sensore angolare che fa le valutazioni in maniera
automatica.
Elevazione e abbassamento della scapola. Si muove grazie al trapezio superiore al
romboide e all’elevatore della scapola. Nell’abbassamento invece il trapezio
inferiore. Abduzione abbiamo movimento sul piano laterale nell anteposizione
scivola in avanti di 15 centimetri che è diversa dalla rotazione interna dove il
romboide e il rotatore della scapola fanno il movimento intorno all’asse
longitudinale.
Nell’anteposizione si fa uno scivolamento. Movimento di flessione eseguita sul piano
sagittale intorno all asse trasversale rom attivo 180° deltoide anteriore, gran pettorale,
coracoacromiale, ovviamente in base al rom quindi in base ai gradi dall 0 ai 180
intervengono muscoli diversi. Estensione rom attivo 45/50° circa.
Abduzione il braccio passa verso l’alto passando dall’esterno, e adduzione deve
essere fatta con un movimento di anteposizione o retroposizione perche seno incontro
il fianco e non riesco ad andare, 180° mentre anteposizione e retroposizionxe 35°. Il
range totale dell adduzione è di 180° a ogni angolo corrisponde un deficit muscolare
diverso. Extrarotazione e intrarotazione con il braccio flesso a 90° il rom attivo
massimo è di 90°.
Nella flessione il punto di riferimento è il centro della spalla dove appunto verrà
posizionato il goniometro, può succedere che durante la flessione ho un po di
retroazione quindi devo fare attenzione che non si sposti li piano trasversale
altrimenti la misura non è valida.
Estensione andando indietro quasi sempre di trova a 45/50° senza bisogno di
misurare la maggior parte delle persone cel ha cosi.
Flessione ed estensione 130° a ginocchio flesso, 90° con quadricipite esteso, con
azione sugli ischicrurali passivamente arriva fino a 140°, estensione 10° a ginocchio
flesso 20° a ginocchio esteso. L’abduzione è a 45° di escursione anche qui devo
valutare che non ci siano movimenti di scompenso tipo il bacino deve stare fermo.
Rotazione esterna e interna, la differenza è che una è prona e una è in posizione
seduta. Extrarotazione l anca va verso l’interno movimento del femore sull acetabolo.
LEZIONE 28/11