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Quaderni di Analisi Matematica – 2016
Marcello Colozzo
x
10
+¥
8
x®0- x®0+
x
-2.0 -1.5 -1.0 -0.5 0.5 1.0
-2
Indice
1 Esercizio 570 6
2 Esercizio 668 7
3 Esercizio 670 10
4 Esercizio 671 13
5 Esercizio 675 15
6 Esercizio 676 16
7 Esercizio 677 18
8 Esercizio 678 21
9 Esercizio 679 22
10 Esercizio 680 25
11 Esercizio 681 27
12 Esercizio 682 30
13 Esercizio 683 32
14 Esercizio 684 34
15 Esercizio 685 37
16 Esercizio 686 38
17 Esercizio 687 40
18 Esercizio 690 44
19 Esercizio 691 47
20 Esercizio 704 50
21 Esercizio 691 52
22 Esercizio 698 55
23 Esercizio 699 57
24 Esercizio 700 59
25 Esercizio 701 60
26 Esercizio 702 62
1
27 Esercizio 703 64
28 Esercizio 704 67
29 Esercizio 705 69
30 Esercizio 706 71
31 Esercizio 707 73
32 Esercizio 708 76
33 Esercizio 709 78
34 Esercizio 710 79
35 Esercizio 715 81
36 Esercizio 716 85
37 Esercizio 717 86
38 Esercizio 718 88
39 Esercizio 719 90
40 Esercizio 725 92
41 Esercizio 726 96
42 Esercizio 727 97
43 Esercizio 728 99
2
54 Esercizio 742 134
3
81 Esercizio 769 220
4
Prefazione
Questa è la versione 0.1, ed è liberamente scaricabile. La strana numerazione degli esercizi
e i continui richiami alla URL del blog, deriva dal fatto che questo file raccoglie i singoli
esercizi sparsi in modalità random nel blog. A breve la versione successiva.
5
1 Esercizio 570
(File scaricato da http://www.extrabyte.info)
Studiare la funzione:
x4 + 3
f (x) =
x
***
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione è definita in X = R − {0}
Simmetrie
f (−x) = −f (x) =⇒ f è dispari.
Intersezioni con gli assi
Intersezione con l’asse x:
∄x ∈ X | f (x) = 0) =⇒ ∄P ∈ γ ∩ x
essendo γ il diagramma cartesiano della funzione.
Intersezione con l’asse y:
/ X =⇒ ∄P ∈ γ ∩ y
0=x∈
Studio del segno
x4 − 3
f (x) > 0 ⇐⇒ > 0 ⇐⇒ x ∈ (0, +∞)
x
Comportamento agli estremi e ricerca degli asintoti
lim f (x) = −∞
x→0−
lim f (x) = +∞
x→0+
lim f (x) = +∞
x→+∞
lim f (x) = −∞
x→−∞
Calcoliamo:
f (x)
m1 = lim = +∞
x→+∞ x
f (x)
m2 = lim = +∞
x→−∞ x
6
Pertanto non esistono asintoti obliqui.
Calcolo delle derivate
Un calcolo diretto porge:
3 (x4 − 1)
f ′ (x) =
x2
4
x +4
f ′′ (x) = 6
x3
Studio della monotonia e ricerca degli estremi relativi ed assoluti
Determiniamo i punti estremali, che come è noto sono gli zeri della derivata prima:
f ′ (x) = 0 ⇐⇒ x = ±1
Studiamo il segno di f ′ (x):
2 Esercizio 668
Studiare la funzione
f (x) = xe−x
***
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione è definita in X = (−∞, +∞).
Intersezioni con gli assi
7
y
50
m
M
x
-4 -3 -2 -1 1 2 3 4
-50
x4 +3
Figura 1: Grafico della funzione f (x) = x
8
f (x) = 0 ⇐⇒ x = 0 =⇒ O (0, 0) ∈ γ
essendo γ il grafico della funzione.
Studio del segno
giacchè ex è, per x → +∞, un infinito di ordine infinitamente grande. Quindi l’asse x è
asintoto orizzontale a destra.
Per x → −∞:
f (x)
∀α > 0, lim = −∞,
x→+∞ g (x)
per cui la funzione è, per x → −∞, un infinito di ordine infinitamente grande. Si conclude
che il diagramma cartesiano è privo di asintoto obliquo a sinistra.
Calcolo delle derivate
Un calcolo diretto porge:
f ′ (x) = e−x (1 − x)
f ′′ (x) = e−x (x − 2)
f ′ (x) = 0 ⇐⇒ x = 1,
quindi x0 = 1 è un punto estremale.
Studiamo il segno della derivata prima:
9
f ′′ (x) = 0 ⇐⇒ x = 2
Studio del segno della derivata seconda:
y
1
f Hxmax L
M
F
x
xmax xf 3 4
3 Esercizio 670
Studiare la funzione
2 −14
f (x) = e8x−x (1)
***
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione è definita in X = (−∞, +∞)
Intersezioni con gli assi
10
y
8
7
6
5
4
3
2
1
x
-2 -1 xmax xf 3 4
-2
-3
-4
-5
f ′ (x) = 0 ⇐⇒ x = 4,
quindi x0 = 4 è un punto estremale.
Studiamo il segno della derivata prima:
11
f ′ (x) > 0 ⇐⇒ x ∈ (−∞, 4)
Quindi f è strettamente crescente in (−∞, 4), e strettamente decrescente in (4, +∞).
def
Ciò implica che x0 = xmax è punto di massimo relativo. È facile convincersi che è anche
punto di massimo assoluto per f .
Concavità e punti di flesso.
Zeri della derivata seconda:
√
8 ± 2
f ′′ (x) = 0 ⇐⇒ 2x2 − 16x + 31 = 0 ⇐⇒ x = x1,2 =
2
Studiamo il segno della derivata seconda:
y
8 M
f Hxmax L
7
5
F1 F2
4
x
-2 -1 1 2 3 xmax 5 6 7
2 −14
Figura 4: Grafico della funzione f (x) = e8x−x
12
4 Esercizio 671
Studiare la funzione
2
f (x) = 2 + x2 e−x (5)
***
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione è definita in X = (−∞, +∞)
Simmetrie
La funzione è pari: f (−x) ≡ f (x).
Intersezioni con gli assi
f (0) = 2 =⇒ (0, 2) ∈ γ ∩ y
Studio del segno
Dalla (6) segue che il diagramma giace nel sempiano y > 0.
Comportamento agli estremi
La funzione è infinitesima per |x| → +∞:
2
−x2 2 + x2
lim f (x) = lim 2+x e = 0 · ∞ = lim 2 = 0+ , (7)
x→+∞ x→+∞ x→+∞ ex
2
poichè ex è - per x → +∞ - un infinito di ordine infinitamente grande.
Dalla parità della funzione segue:
f ′ (x) = 0 ⇐⇒ x = 0,
quindi x0 = 0 è un punto estremale.
Studiamo il segno della derivata prima:
13
Quindi f è strettamente crescente in (−∞, 0), e strettamente decrescente in (0, +∞).
def
Ciò implica che x0 = xmax è punto di massimo relativo. È facile convincersi che è anche
punto di massimo assoluto per f .
Concavità e punti di flesso.
Zeri della derivata seconda:
1
′′ 4 2 2 −2
f (x) = 0 ⇐⇒ 2x − x − 1 = 0 ⇐⇒ x =
1
Prendendo le soluzioni reali:
x1,2 = ±1
Studiamo il segno della derivata seconda:
F2 F1
1
x
-4 -3 -2 xF2 xF1 2 3 4
2
Figura 5: Grafico della funzione f (x) = (2 + x2 ) e−x
14
5 Esercizio 675
(File scaricato da http://www.extrabyte.info)
Studiare la funzione
***
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione è definita in X = (−∞, +∞).
A causa della presenza del valore assoluto, conviene distinguere i due casi: x ≥ 0, x < 0.
f1 (x) , x < 0
f (x) = (10)
f2 (x) , x ≥ 0,
essendo:
Simmetrie
La funzione è pari: f (−x) ≡ f (x).
Intersezioni con gli assi
γ = γ1 ∪ γ2 ,
essendo:
15
Possiamo perciò scrivere le equazioni delle semirette tangenti τ− e τ+ rispettivamente a
sinistra e a destra nel punto (0, 0):
y
2
x
-4 -3 -2 x1=-1 x2=1 2 3 4
-1
-2
-3
-4
-5
-6
6 Esercizio 676
Studiare la funzione
ln x
f (x) = √ (13)
x
***
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione è definita in X = (0, +∞)
Intersezioni con gli assi
16
essendo γ il grafico della funzione.
Studio del segno
f ′ (x) = 0 ⇐⇒ ln x = 2 ⇐⇒ x = e2 ,
quindi x0 = e2 è un punto estremale.
Studiamo il segno della derivata prima:
f ′ (x) > 0 ⇐⇒ x ∈ 0, e2
Quindi f è strettamente crescente in (0, e2 ), e strettamente decrescente in (e2 , +∞). Ciò
def
implica che x0 = xmax è punto di massimo relativo. È facile convincersi che è anche punto
di massimo assoluto per f :
2 2
M e,
e
Concavità e punti di flesso.
Zeri della derivata seconda:
8
f ′′ (x) = 0 ⇐⇒ ln x = ⇐⇒ x = e8/3
3
Studiamo il segno della derivata seconda:
f ′′ (x) > 0 ⇐⇒ x ∈ e8/3 , +∞ ,
17
per cui il grafico è concavo verso l’alto in e8/3 , +∞ , ed è concavo verso il basso in
0, e8/3 . Da ciò segue che e8/3 è punto di flesso a tangente obliqua:
8/3 8
F e , 4/3
3e
Il grafico completo è riportato in figura (7).
y
1
f Hxmax L
x
A e2 xf
-1
-2
-3
-4
ln
√x
Figura 7: Grafico della funzione f (x) = x
7 Esercizio 677
Studiare la funzione
x2 x
f (x) = ln (18)
2 2
***
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione è definita in X = (0, +∞)
Intersezioni con gli assi
x
f (x) = 0 ⇐⇒ ln = 0 ⇐⇒ x = 2 =⇒ A (2, 0) ∈ γ ∩ x
2
essendo γ il grafico della funzione.
18
Studio del segno
x
f (x) > 0 ⇐⇒ ln > 0 ⇐⇒ x ∈ (2, +∞)
2
Segue che per x > 2 il diagramma giace nel sempiano y > 0, mentre per x ∈ (0, 2) giace
nel semipiano y < 0.
Comportamento agli estremi
La funzione è infinita per x → +∞:
Inoltre:
f (x)
lim = +∞ =⇒ ∄ asintoti obliqui
x→+∞ x
Per x −→ 0+ :
x2 x
lim+ f (x) = lim+ ln = 0 · ∞ (20)
x→0 x→0 2 2
Per rimuovere tale forma indeterminata poniamo:
x
= t =⇒ x = 2et ,
ln
2
cosicchè x −→ 0+ implica t −→ −∞, e il limite diventa:
t
lim+ f (x) = 2 lim te2t = 2 lim = 0,
x→0 t→−∞ t→−∞ e2t
19
2 2
m √ ,
e e
Concavità e punti di flesso.
Zeri della derivata seconda:
x 3 x 2
f ′′ (x) = 0 ⇐⇒ ln = − ⇐⇒ = e−3/2 ⇐⇒ x = 3/2
2 2 2 e
Studiamo il segno della derivata seconda:
′′ 2
f (x) > 0 ⇐⇒ x ∈ , +∞ ,
e3/2
2
per cui il grafico è concavo verso l’alto in e3/2 , +∞ , ed è concavo verso il basso in
2
2
0, e3/2 . Da ciò segue che e3/2 è punto di flesso a tangente obliqua:
2 3
F ,−
e3/2 e3
Il grafico completo è riportato in figura (8).
f Hxmax L
1
x
-1 A
-2
-3
-4
-5
-6
x2
Figura 8: Grafico della funzione f (x) = 2
ln x2
20
8 Esercizio 678
Studiare la funzione
x
f (x) = (22)
ln x
***
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione è definita in X tale che ln x 6= 0, cioè X = (0, 1) ∪ (1, +∞).
Intersezioni con gli assi
∄x ∈ X | f (x) = 0 =⇒ ∄P ∈ γ ∩ x
0=x∈ / X =⇒ ∄P ∈ γ ∩ y
f (x)
lim = 0 =⇒ ∄ asintoti obliqui
x→+∞ x
Per x −→ 0+ :
x 0
lim+ f (x) = lim+ = = 0− (24)
x→0 x→0 ln x −∞
Quindi x = 0 è una discontinuità eliminabile.
Calcolo delle derivate
Un calcolo diretto porge:
ln x − 1
f ′ (x) = (25)
ln2 x
2 − ln x
f ′′ (x) =
x ln3 x
Studio della monotonia e ricerca degli estremi relativi ed assoluti
Zeri della f ′ (x):
21
f ′ (x) = 0 ⇐⇒ x = e,
quindi x0 = e è un punto estremale.
Studiamo il segno della derivata prima:
m (e, e)
Concavità e punti di flesso.
Zeri della derivata seconda:
f ′′ (x) = 0 ⇐⇒ x = e2
Studiamo il segno della derivata seconda:
f ′′ (x) > 0 ⇐⇒ x ∈ 1, e2 ,
per cui il grafico è concavo verso il basso in (e2 , +∞), ed è concavo verso l’alto in (0, e2 ).
Da ciò segue che e2 è punto di flesso a tangente obliqua:
2
2 e
F e,
2
Il grafico completo è riportato in figura (9).
9 Esercizio 679
Studiare la funzione
***
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione è definita in X tale che x + 1 >, cioè X = (−1, +∞).
Intersezioni con gli assi
f (x) = 0 ⇐⇒ ln (x + 1) = 0 ⇐⇒ x = 0 =⇒ (0, 0) ∈ γ
essendo γ il grafico della funzione.
Studio del segno
22
y
6
5
4
f HxminL
2
1
x
e xf
-1
-2
-3
-4
x
Figura 9: Grafico della funzione f (x) = ln x
f (x) x+1
lim = lim · ln2 (x + 1) = 1 · (+∞) = +∞ =⇒ ∄ asintoti obliqui
x→+∞ x x→+∞ x
Per x −→ −1+ :
t = ln (x + 1) (29)
Ciò implica:
x + 1 = et =⇒ x = et − 1 (30)
Dalla (30) segue che quando x → −1+ , et → 0, cioè t → −∞, perciò:
t2
lim + (x + 1) ln2 (x + 1) = lim t2 et = lim = 0+ , (31)
x→−1 t→−∞ t→−∞ et
23
in quanto et per t → −∞, è un infinito di ordine infinitamente grande. Quindi x = 1 è
una discontinuità eliminabile.
Calcolo delle derivate
Un calcolo diretto porge:
24
y
f Hxmax L
M
F f Hx f L
x
1
-1 xmax xf 2
1
10 Esercizio 680
(File scaricato da http://www.extrabyte.info)
Studiare la funzione
1
f (x) = ln x2 − 1 + (34)
x2 −1
***
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione è definita in X tale che x2 − 1 > 0, quindi X = (−∞, −1) ∪ (1, +∞).
Simmetrie
La funzione è pari: f (−x) ≡ f (x), per cui il grafico è simmetrico rispetto all’asse y.
Intersezioni con gli assi
Data l’espressione analitica della funzione, bisognerebbe ricorrere al calcolo numerico,
per cui tralasciamo le intersezioni con gli assi, osservando però che non ci sono intersezioni
con l’asse y, giacchè 0 = x 6∈ X.
Studio del segno
Tralasciamo per le stesse ragioni di sopra.
Comportamento agli estremi
1
lim+ f (x) = ln 0+ + + = (−∞) + (+∞) = ∞ − ∞ (35)
x→1 0
25
Per rimuovere la forma indeterminata (35) procediamo nel seguente modo
(x2 − 1) ln (x2 − 1) + 1
lim+ f (x) = lim+ (36)
x→1 x→1 x2 − 1
Poniamo:
l1 = lim+ x2 − 1 ln x2 − 1 = 0 · ∞
x→1
Poniamo:
ln x2 − 1 = t =⇒ x2 − 1 = et
Abbiamo:
x → 1+ =⇒ x2 − 1 = et → 0+ =⇒ t → −∞,
cosicchè:
t
l1 = lim tet = lim = 0+ ,
t→−∞ t→−∞ e−t
in quanto et è per t → −∞ un infinito di ordine infinitamente grande. Ora siamo in
grado di calcolare il limite (36):
l1 + 1 1
lim+ f (x) = 2
= + = +∞
x→1 limx→1+ (x − 1) 0
Quindi la retta x = 1 è asintoto verticale. Siccome la funzione è pari, si ha:
ln (x2 − 1) ∞ H 2x
lim = = lim 2 =0
x→+∞ x ∞ x→+∞ x − 1
Quindi:
f (x) f (x)
lim = 0 =⇒ lim =0
x→+∞ x f è pari x→−∞ x
Pertanto il grafico è privo di asintoti obliqui.
Calcolo delle derivate
26
Un calcolo diretto porge:
2x (x2 − 2)
f ′ (x) = (38)
(x2 − 1)2
x4 − 3x2 − 2
f ′′ (x) = −2
(x2 − 1)3
2x (x2 − 2) √
f ′ (x) = 0 ⇐⇒ = 0 ⇐⇒ x = ± 2, 0 (39)
(x2 − 1)2
0 = x 6∈ X, quindi gli unici punti estremali sono:
√
x1,2 = ± 2
Studiamo il segno della derivata prima:
x (x2 − 2) √ √
f ′ (x) > 0 ⇐⇒ > 0 ⇐⇒ x ∈ − 2, −1 ∪ 2, +∞
(x2 − 1)2
√ √
Quindi f è strettamente crescente in − 2, −1 ∪ 2, +∞ , e strettamente decrescente
√ √
in −∞, − 2 ∪ 1, 2 . Ciò implica che x1,2 sono entrambi punti di minimo relativo
√ √
m1 − 2, 1 , m2 2, 1
Concavità e punti di flesso.
Zeri della derivata seconda:
r
x4 − 3x2 − 2 1 √
f ′′ (x) = 0 ⇐⇒ 3 = 0 ⇐⇒ x4 − 3x2 − 2 = 0 ⇐⇒ x′1,2 = ∓ 3 + 17
2
(x − 1) 2
x4 − 3x2 − 2
f ′′ (x) > 0 ⇐⇒ < 0 ⇐⇒ x ∈ (x′1 , −1) ∪ (1, x′2 )
(x2 − 1)3
per cui il grafico è concavo verso l’alto in (x′1 , −1) ∪ (1, x′2 ), ed è concavo verso il basso
in (−∞, x′1 ) ∪ (x′2 , +∞). Da ciò segue che x′1,2 sono punti di flesso a tangente obliqua.
Il grafico completo è riportato in figura (11).
11 Esercizio 681
Studiare la funzione
f (x) = ln 1 + e−x (40)
***
27
y
f Hx'1L
f Hx1L
x
x'1 x1 -1 1 x2 x'2
1
Figura 11: Grafico della funzione f (x) = ln (x2 − 1) + x2 −1
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione è definita in X tale che 1 + e−x > 0, che è verificata ∀x ∈ R, quindi X = R.
Intersezioni con gli assi
∀x ∈ R, f (x) > 0,
per cui il grafico giace nel semipiano y > 0.
Comportamento agli estremi
La funzione è infinitesima per x → +∞:
lim f (x) = +∞
x→−∞
Calcoliamo:
28
f (x) ln (1 + e−x ) ∞ H e−x
lim = lim = = − lim
x→−∞ x x→−∞ x ∞ x→−∞ 1 + e−x
1
= − lim x = −1 = m
x→−∞ e + 1
n = lim [f (x) − mx] = lim ln 1 + e−x + x = ∞ − ∞
x→−∞ x→−∞
t
lim ln 1 + e−x + x = lim [ln t − ln (t − 1)] = lim ln = ln 1 = 0
x→−∞ t→+∞ t→+∞ t−1
Pertanto il grafico ammette un asintoto obliquo a sinistra; la sua equazione è:
y = −x (42)
Calcolo delle derivate
Un calcolo diretto porge:
1
f ′ (x) = − (43)
1 + ex
ex
f ′′ (x) =
(1 + ex )2
∄x ∈ X | f ′ (x) = 0 (44)
Studiamo il segno della derivata prima:
∀x ∈ X, f ′ (x) < 0
Quindi f è strettamente decrescente in X
Concavità e punti di flesso.
Zeri della derivata seconda:
∄x ∈ X | f ′′ (x) = 0
Studiamo il segno della derivata seconda:
∀x ∈ X, f ′′ (x) > 0
per cui il grafico è concavo verso l’alto.
Il grafico completo è riportato in figura (12).
29
y
3
x
-3 -2 -1 1 2 3
-1
-2
-3
12 Esercizio 682
(File scaricato da http://www.extrabyte.info)
Studiare la funzione
1
f (x) = ln e + (45)
x
***
Soluzione
Insieme di definizione
Deve essere:
1 ex + 1 1
e + > 0 ⇐⇒ > 0 ⇐⇒ x ∈ −∞, − ∪ (0, +∞) ,
x x e
quindi:
1
X = −∞, − ∪ (0, +∞) (46)
e
Intersezioni con gli assi
30
ex + 1 1 1
f (x) = 0 ⇐⇒ = 1 ⇐⇒ ex + 1 = x ⇐⇒ x = =⇒ A ,0 ∈γ∩x
x 1−e 1−e
0 = x 6∈ X =⇒ ∄P ∈ γ ∩ y,
ex + 1 x (e − 1) + 1 1
f (x) > 0 ⇐⇒ > 1 ⇐⇒ > 0 ⇐⇒ x ∈ −∞, ∪ (0, +∞) ,
x x 1−e
1
per cui il grafico giace nel semipiano y > 0 per x ∈ −∞, 1−e ∪ (0, +∞) e nel semipiano
1 1
y < 0 per x ∈ 1−e , − e .
Comportamento agli estremi
La funzione diverge negativamente per x → − 1e :
lim f (x) = ln e + 0+ = ln e+ = 1+
x→+∞
lim f (x) = ln e + 0− = ln e− = 1− ,
x→−∞
31
∀x ∈ X, f ′ (x) < 0
Quindi f è strettamente decrescente in X
Concavità e punti di flesso.
Zeri della derivata seconda:
′′ 1
f (x) = 0 ⇐⇒ − = x 6∈ X =⇒ ∄ punti di flesso
2e
Studiamo il segno della derivata seconda:
′′ 2ex + 1 > 0 2ex + 1 > 0
f (x) > 0 ⇐⇒ ⇐⇒ ⇐⇒ x ∈ (0, +∞)
x (ex + 1) 6= 0 x∈X
per cui il grafico è concavo verso l’alto in (0, +∞) ed è convesso verso il basso in
1
−∞, − e .
Il grafico completo è riportato in figura (13).
y
4
x
1
-3 -2 -1 -e
-1
-2
-3
1
Figura 13: Grafico della funzione f (x) = ln e + x
13 Esercizio 683
Studiare la funzione
32
***
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione è definita per ogni valore reale di x, per cui X = (−∞, +∞).
Simmetrie
La funzione è pari: f (−x) = (−x) arctan (−x) = x arctan x, quindi il grafico è simmetrico
rispetto all’asse y.
Intersezioni con gli assi
f (x) = 0 ⇐⇒ x = 0 =⇒ (0, 0) ∈ γ,
essendo γ il grafico della funzione.
Studio del segno
Calcoliamo:
f (x) π
m1 = lim = lim arctan x =
x→+∞ x x→+∞
2 π
n1 = lim [f (x) − m1 x] = lim x arctan x − =0·∞
x→+∞ x→+∞ 2
arctan x − π2 0 H x2
= lim 1 = = − lim = −1,
x→+∞ 0 x→+∞ 1 + x2
x
(1 + x2 ) arctan x + x
f ′ (x) = (50)
(1 + x2 )
2
f ′′ (x) =
(x2 + 1)2
f ′ (x) = 0 ⇐⇒ x = 0
Lo studio del segno è troppo complicato, per cui cercheremo di dedurre gli estremi relativi
e monotonia dalla concavità/convessità. Osserviamo intanto che x0 = 0 è punto estremale.
33
Ci aspettiamo comunque una crescenza in senso stretto in (0, +∞), e una decrescenza in
(−∞, 0), donde x0 è punto di minimo relativo.
Concavità e punti di flesso.
∀x ∈ X, f ′′ (x) > 0
Quindi il grafico è concavo verso l’alto.
Osserviamo che:
f ′′ (0) > 0,
per cui resta confermata la natura del punto estremale x0 = 0.
Il grafico completo è riportato in figura (14).
y
4
x
-3 -2 -1 1 2 3
-1
14 Esercizio 684
Studiare la funzione
1
f (x) = x arctan (51)
x
***
Soluzione
Insieme di definizione
34
La funzione è definita per ogni x 6= 0, per cui X = (−∞, 0) ∪ (0, +∞).
Simmetrie
La funzione è pari: f (−x) = (−x) arctan − x1 = x arctan x1 , quindi il grafico è simme-
trico rispetto all’asse y.
Intersezioni con gli assi
∄x ∈ X | f (x) = 0 =⇒ ∄P ∈ γ ∩ x (52)
0 = x 6∈ X =⇒ ∄P ∈ γ ∩ y
Cioè:
Ciò implica che la retta y − 1 = 0 è asintoto orizzontale sia a destra che a sinistra.
Calcolo delle derivate
Un calcolo diretto porge:
′ 1 x
f (x) = arctan − (58)
x 1 + x2
2
f ′′ (x) = −
(x2 + 1)2
35
π
f−′ (0) = lim− f ′ (x) = −
x→0 2
π
f+′ (0) = lim+ f ′ (x) =
x→0 2
Quindi x = 0 è un punto angoloso. Le semirette tangenti a sinistra e a destra, hanno
equazione rispettivamente:
π
y=− x (59)
2
π
y= x
2
Lo studio del segno della f ′ (x) è troppo complicato, però si deduce facilmente che la
funzione è strettamente crescente in (0, +∞) e strettamente decrescente altrove. Pertanto il
punto angoloso x = 0 è punto di minimo relativo.
Concavità e punti di flesso.
∀x ∈ X, f ′′ (x) < 0
Quindi il grafico è concavo verso il basso.
Il grafico completo è riportato in figura (15).
y
1.2
1.0
0.8
0.6
0.4
0.2
x
-3 -2 -1 0 1 2 3
36
15 Esercizio 685
(File scaricato da http://www.extrabyte.info)
Studiare la funzione
***
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione in X = (−∞, +∞).
Intersezioni con gli assi
A (−α, 0) , B (α, 0) ∈ γ ∩ x
essendo γ il grafico della funzione.
Inoltre:
f (0) = 0 =⇒ (0, 0) ∈ γ ∩ y
Studio del segno
Calcoliamo:
37
f (x) arctan x
m1 = lim = lim 1 − 2 =1
x→+∞ x x→+∞ x
n1 = lim [f (x) − m1 x] = −2 lim arctan x = −π
x→+∞ x→+∞
x2 − 1
f ′ (x) = (66)
x2 + 1
4x
f ′′ (x) =
(x2 + 1)2
Studio della monotonia e ricerca degli estremi relativi ed assoluti
Risulta:
f ′′ (x) = 0 ⇐⇒ x = 0
Inoltre:
16 Esercizio 686
(File scaricato da http://www.extrabyte.info)
Studiare la funzione
***
38
y
f Hx1L
x
-8 -7 -6 -5 -4 -Α x1 x2 Α 4 5 6 7 8
f Hx2 L
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione è definita in X = (−∞, +∞).
Simmetrie
La funzione è dispari: f (−x) ≡ −f (x), per cui il grafico è simmetrico rispetto all’origine
degli assi coordinati.
Intersezioni con gli assi
Calcoliamo:
f (x)
m1 = lim = lim x arctan x = +∞,
x→+∞ x x→+∞
39
e in forza della simmetria rispetto all’origine:
f (x)
m2 = lim = −∞
x→−∞ x
Quindi il grafico è privo di asintoti obliqui.
Calcolo delle derivate
Un calcolo diretto porge:
′ x
f (x) = x + 2 arctan x (71)
1 + x2
2 [x (x2 + 2) + (1 + x2 ) arctan x]
f ′′ (x) =
(1 + x2 )2
f ′ (0) = 0,
pertanto x = 0 è un punto estremale.
Studio della derivata seconda
f ′′ (0) = 0
Lo studio del segno delle derivate è troppo complicato, per cui per stabilire la natura di
x = 0, valutiamo la derivata terza in tale punto:
x2 + 3
f ′′′ (x) = −2 ′′′
3 =⇒ f (0) = 6,
2
(x + 1)
donde x = 0 è un punto di flesso a tangente orizzontale.
Il grafico completo è riportato in figura (17).
17 Esercizio 687
Studiare la funzione
***
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione è definita in X = (−∞, +∞). La funzione è periodica di periodo 2π, per
cui consideriamo l’intervallo [0, 2π].
Intersezioni con gli assi
40
y
50
x
-5 5
-50
1
1
2
x
Π 3Π 3Π 7Π
Π 2Π
2 4 2 4
1
-
2
-1
Figura 18: Grafico di sin x e − cos x. Le ascisse dei punti di intersezione sono le soluzioni
(in [0, 2π]) dell’equazione sin x = − cos x.
41
Quindi:
3 7 3 7
f (x) = 0 ⇐⇒ x = π, π =⇒ A π, 0 , B π, 0 ∈ γ ∩ x, (74)
4 4 4 4
essendo γ il grafico della funzione.
Inoltre:
f (0) = 1 =⇒ C (0, 1) ∈ γ ∩ y
Studio del segno
1
1
2
x
Π 3Π 3Π 7Π
Π 2Π
2 4 2 4
1
-
2
-1
Figura 19: Ricerca delle soluzioni della disequazione sin x > − cos x.
ottenendo:
3 7
f (x) > 0 ⇐⇒ x ∈ 0, π ∪ π, 2π (76)
4 4
3 7
per cui il grafico giace
nel semipiano y > 0 per x ∈ 0, 4
π ∪ 4
π, 2π , e nel semipiano
y < 0 per x ∈ 34 π, 74 π .
Comportamento agli estremi
La funzione è continua su tutto R; inoltre essendo periodica, non è regolare per x → ±∞.
Calcolo delle derivate
Un calcolo diretto porge:
42
f ′ (x) = 0 ⇐⇒ cos x = sin x,
procedendo nuovamente per via grafica, come riportato in figura (20).
1
1
2
x
Π Π 5Π 3Π
Π 2Π
4 2 4 2
1
-
2
-1
Otteniamo:
π 5
x= , π,
4 4
che sono punti estremali.
Per studiare il segno della f ′ dobbiamo risolvere la disequazione trigonometrica:
π
x= è punto di massimo relativo
4
5
x = π è punto di minimo relativo
4
Tali punti sono anche di estremo assoluto:
π √
5 √
M , 2 ,m π, − 2
4 4
Studio della derivata seconda
43
y
1
1
2
x
Π Π 5Π 3Π
Π 2Π
4 2 4 2
1
-
2
-1
Figura 21: Ricerca delle soluzioni della disequazione cos x > sin x
Dalla seconda delle (77) vediamo che gli zeri della funzioni sono anche zeri della derivata
seconda:
3 7
f ′′ (x) = 0 ⇐⇒ x = π, π
4 4
Inoltre:
′′ 3 7
f (x) > 0 ⇐⇒ f (x) < 0 ⇐⇒ x ∈ π, π
4 4
per cui γ è concavo verso l’alto in 34 π, 47 π , ed è convesso verso il basso in 0, 43 π ∪
7
4
π, 2π . Da ciò segue che i punti di intersezioni con l’asse x dati dalla (74) sono punti di
flesso.
Il grafico completo è riportato in figura (22).
18 Esercizio 690
Studio della funzione:
1
f (x) = (78)
x2 + |x|
Soluzione
Insieme di definizione
Per la presenza del valore assoluto dobbiamo distinguere i due casi: x ≥ 0 e x > 0,
giacchè:
x, se x ≥ 0
|x| = (79)
−x, se x < 0
44
y
Π
x
3Π 5Π 7Π
4 4
Π 4 4
2Π
-1
Quindi:
1
x2 +x
, se x > 0
f (x) = 1 (80)
x2 −x
, se x < 0
N.B. Nella (80) poniamo x > 0 in quanto la funzione non è definita per x = 0.
Definiamo allora due funzioni:
1
f1 (x) = , per x ∈ X1 = (0, +∞) (81)
x2
+x
1
f2 (x) = 2 , per x ∈ X2 = (−∞, 0)
x −x
Siccome la funzione è pari: f (−x) ≡ f (x), il grafico è simmetrico rispetto all’asse y,
quindi ci basta studiare l’andamento del grafico γ1 di f1 , dopodichè procedendo per simmetria
costruiamo il grafico γ2 di f2 . Il grafico di f è γ = γ1 ∪ γ2 .
Studio della f1
Risulta:
∀x ∈ X1 , f1 (x) > 0
Inoltre:
1 1
lim+ f1 (x) = lim+ = = +∞,
x→0 x→0 x2 + x 0+
45
quindi l’asse y è asintoto verticale.
1 1
lim f1 (x) = lim = = 0+ ,
x→+∞ x→+∞ x2 +x +∞
quindi l’asse x è asintoto verticale.
La derivata prima:
2x + 1
f1 (x) = −
(x2 + x)2
Risulta:
y
1
1
2
x
0 2 4 6 8
46
y
1
1
2
x
-5 0 5
1
Figura 24: Grafico della funzione f (x) = x2 +|x|
19 Esercizio 691
Studio della funzione:
ln2 x
f (x) = − ln x (82)
2
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione è definita in X = (0, +∞).
Intersezioni con gli assi
ln2 x
f (x) = 0 ⇐⇒ − ln x = 0 (83)
2
Per risolvere tale equazione poniamo:
t = ln x (84)
Quindi:
t2 t
− t = 0 ⇐⇒ t −1 = 0 ⇐⇒ t = 0, t = 2 (85)
2 2
Ripristinando la variabile x:
47
t = 0 =⇒ ln x = 0 =⇒ x = 1
t = 2 =⇒ ln x = 2 =⇒ x = e2
Perciò:
A (1, 0) , B e2 , 0 ∈ γ ∩ x (86)
Inoltre:
0 = x 6∈ X =⇒ ∄P ∈ γ ∩ y
Studio del segno
ln2 x
f (x) > 0 ⇐⇒ − ln x > 0 (87)
2
Eseguendo nuovamente il cambio (84):
t2
− t > 0 ⇐⇒ t < 0, t > 2
2
che corrispondono a
ciò implica:
48
2
f (x) ln x ln x
m = lim = lim −
x→+∞ x x→+∞ 2x x
2
ln x ln x
= lim − lim ,
x→+∞ 2x x→+∞ x
ln2 x ∞ H ln x ∞ H 1
lim = = lim = = lim =0
x→+∞ 2x ∞ x→+∞ x ∞ x→+∞ x
perciò:
m = 0 =⇒ ∄ asintoti obliqui
Calcolo delle derivate
Un calcolo diretto porge:
ln x − 1
f ′ (x) = (90)
x
2 − ln x
f ′′ (x) = 2
x
Studio della monotonia e ricerca degli estremi relativi ed assoluti
Calcoliamo gli zeri di f ′ (x):
f ′ (x) = 0 ⇐⇒ ln x = 1 ⇐⇒ x = e
pertanto x = e è un punto estremale.
Studiamo il segno di f ′ (x):
ln x − 1
f ′ (x) > 0 ⇐⇒ > 0 ⇐⇒ x ∈ (e, +∞) ,
x
per cui la funzione è strettamente crescente in (e, +∞) ed è strettamente decrescente in
(0, e). Quindi x = e è punto di minimo relativo per f . Ed è anche punto di minimo assoluto:
1
m e, −
2
Studio della derivata seconda
Determiniamo gli zeri di f ′′ (x):
f ′′ (x) = 0 ⇐⇒ ln x = 2 ⇐⇒ x = e2
Il segno della derivata seconda:
f ′′ (x) > 0 ⇐⇒ ln x < 2 ⇐⇒ x ∈ 0, e2 ,
per cui γ è concavo verso l’alto in (0, e2 ) e concavo verso il basso in (e2 , +∞). Perciò
x = e2 è punto di flesso. Notiamo che tale punto è uno zero di f (x), quindi il flesso è il
punto B (eq. 86).
Il grafico completo è riportato in figura (25).
49
y
4
x
1 x=e x=e2
ln2 x
Figura 25: Grafico della funzione f (x) = 2
− ln x
20 Esercizio 704
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Studiare la funzione
1
f (x) = − (91)
ln (arctan x + 1)
***
Soluzione
Insieme di definizione
Questa funzione è definita in X tale che:
arctan x + 1 > 0
=⇒ X = (− tan 1, 0) ∪ (0, +∞)
arctan x + 1 6= 1
Intersezioni con gli assi
∄x ∈ X | f (x) = 0 =⇒ ∄P ∈ γ ∩ x (92)
Inoltre:
0 = x 6∈ X =⇒ ∄P ∈ γ ∩ y
Studio del segno
50
f (x) > 0 ⇐⇒ arctan x + 1 > 1 ⇐⇒ x ∈ (0, +∞)
Il grafico giace nel semipiano y < 0 per x ∈ (0, +∞), e nel semipiano y > 0 per x ∈
(− tan 1, 0).
Comportamento agli estremi
1 1
lim f (x) = − +
=− = 0+ ,
x→(− tan 1) + ln 0 −∞
cosicchè x = − tan 1 è una discontinuità eliminabile.
∀x ∈ X, f ′ (x) > 0
per cui la funzione è strettamente crescente in X.
Determiniamo la derivata destra in x = − tan 1:
1
f+′ (− tan 1) = lim
x→(− tan 1) +
(1 + + arctan x) [ln (arctan x + 1)]2
x2 ) (1
1 1
= lim · lim +
x→(− tan 1)+ (1 + x ) x→(− tan 1) (1 + arctan x) [ln (arctan x + 1)]2
2
51
f+′ (− tan 1) = +∞
Quindi γ “parte” da x = − tan 1 con tangente verticale orientata verso l’alto.
Concavità e punti di flesso.
Non abbiamo determinato la derivata seconda, per cui deduciamo i punti di flesso dal
comportamento di f (x). Siccome γ “parte” da x = − tan 1 con tangente verticale orientata
verso l’alto, segue che esiste un flesso in xf ∈ (− tan 1, 0), risultando γ concavo verso il basso
in (− tan 1, xf ) e concava verso l’alto in (xf , 0). In (0, +∞) γ volge nuovamente la concavità
verso il basso.
Tracciamento del grafico.
Il grafico completo è riportato in figura (26).
x
-tanH1L -1 1 1 2 3 4
2
lnK O
2+Π
-2
-3
-4
-5
1
Figura 26: Grafico della funzione f (x) = − ln(arctan x+1)
21 Esercizio 691
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ln2 x
f (x) = − ln x (94)
2
Soluzione
Insieme di definizione
52
La funzione è definita in X = (0, +∞).
Intersezioni con gli assi
ln2 x
f (x) = 0 ⇐⇒ − ln x = 0 (95)
2
Per risolvere tale equazione poniamo:
t = ln x (96)
Quindi:
t2 t
− t = 0 ⇐⇒ t −1 = 0 ⇐⇒ t = 0, t = 2 (97)
2 2
Ripristinando la variabile x:
t = 0 =⇒ ln x = 0 =⇒ x = 1
t = 2 =⇒ ln x = 2 =⇒ x = e2
Perciò:
A (1, 0) , B e2 , 0 ∈ γ ∩ x (98)
Inoltre:
0 = x 6∈ X =⇒ ∄P ∈ γ ∩ y
Studio del segno
ln2 x
f (x) > 0 ⇐⇒ − ln x > 0 (99)
2
Eseguendo nuovamente il cambio (96):
t2
− t > 0 ⇐⇒ t < 0, t > 2
2
che corrispondono a
ciò implica:
53
Poniamo: t = ln x
t2 2 1 1
lim f (x) = lim −t = lim t − = +∞,
x→0+ t→−∞ 2 t→−∞ 2 t
quindi l’asse y è asintoto verticale.
t2
lim f (x) = lim −t = +∞,
x→+∞ t→+∞ 2
Esaminiamo la presenza di eventuali asintoti obliqui:
2
f (x) ln x ln x
m = lim = lim −
x→+∞ x x→+∞ 2x x
2
ln x ln x
= lim − lim ,
x→+∞ 2x x→+∞ x
ln2 x ∞ H ln x ∞ H 1
lim = = lim = = lim =0
x→+∞ 2x ∞ x→+∞ x ∞ x→+∞ x
perciò:
m = 0 =⇒ ∄ asintoti obliqui
Calcolo delle derivate
Un calcolo diretto porge:
ln x − 1
f ′ (x) = (102)
x
2 − ln x
f ′′ (x) = 2
x
Studio della monotonia e ricerca degli estremi relativi ed assoluti
Calcoliamo gli zeri di f ′ (x):
f ′ (x) = 0 ⇐⇒ ln x = 1 ⇐⇒ x = e
pertanto x = e è un punto estremale.
Studiamo il segno di f ′ (x):
ln x − 1
f ′ (x) > 0 ⇐⇒ > 0 ⇐⇒ x ∈ (e, +∞) ,
x
per cui la funzione è strettamente crescente in (e, +∞) ed è strettamente decrescente in
(0, e). Quindi x = e è punto di minimo relativo per f . Ed è anche punto di minimo assoluto:
1
m e, −
2
Studio della derivata seconda
Determiniamo gli zeri di f ′′ (x):
f ′′ (x) = 0 ⇐⇒ ln x = 2 ⇐⇒ x = e2
54
Il segno della derivata seconda:
f ′′ (x) > 0 ⇐⇒ ln x < 2 ⇐⇒ x ∈ 0, e2 ,
per cui γ è concavo verso l’alto in (0, e2 ) e concavo verso il basso in (e2 , +∞). Perciò
x = e2 è punto di flesso. Notiamo che tale punto è uno zero di f (x), quindi il flesso è il
punto B (eq. 98).
Il grafico completo è riportato in figura (27).
y
4
x
1 x=e x=e2
ln2 x
Figura 27: Grafico della funzione f (x) = 2
− ln x
22 Esercizio 698
Studiare la funzione
***
Soluzione
Insieme di definizione
Per la presenza del logaritmo la funzione è definita per x > 0, quindi X = (0, +∞).
Intersezioni con gli assi
55
La (104) va risolta per grafica o numerica, ottenendo la radice α ≃ 3.69. Quindi
A (α, 0) ∈ γ ∩ x, essendo γ il grafico della funzione. Inoltre:
0 = x 6∈ X =⇒ ∄P ∈ γ ∩ y
Studio del segno
x2 − x + 1
f ′ (x) = (105)
x (1 + x2 )
′′ x4 − 2x3 + 2x2 + 1
f (x) = −
x2 (x2 + 1)2
∀x ∈ X, f ′ (x) > 0
Per cui la funzione è strettamente crescente in X.
Concavità e punti di flesso.
Risulta:
∀x ∈ X, f ′′ (x) < 0
Quindi il grafico è concavo verso il basso.
Tracciamento del grafico.
Il grafico completo è riportato in figura (28).
56
y
1.5
1.0
0.5
x
1 Α 5 10 15 20
-0.5
-1.0
-1.5
23 Esercizio 699
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Studiare la funzione
***
Soluzione
Insieme di definizione
Per la presenza del logaritmo la funzione è definita per x > 0, quindi X = (0, +∞).
Intersezioni con gli assi
0 = x 6∈ X =⇒ ∄P ∈ γ ∩ y
Studio del segno
57
Comportamento agli estremi
La funzione converge per x → 0+ :
π
lim+ f (x) = arctan (−∞) = ,
x→0 2
cosicché x = 0 è un punto di discontinuità eliminabile. Quindi:
arctan (ln x) , se x > 0
f (x) =
− π2 , se x = 0
Pertanto B − π2 , 0 ∈ γ ∩ y.
La funzione converge per x → +∞:
π
lim f (x) = arctan (+∞) = ,
x→+∞ 2
quindi la retta 2y = π è asintoto orizzontale.
Calcolo delle derivate
Un calcolo diretto porge:
1
f ′ (x) = (108)
x 1 + ln2 x
(1 + ln x)2
f ′′ (x) = − 2
x2 1 + ln2 x
Studio della monotonia e ricerca degli estremi relativi ed assoluti
Risulta:
∀x ∈ X, f ′ (x) > 0
per cui la funzione è strettamente crescente in X.
Esaminiamo il comportamento di f ′ (x) nel punto x = 0:
1 x−1
f+′ (0) = lim+ 2
= lim 2
x→0 x 1 + ln x x→0+ 1 + ln x
∞ H 1 x−1 ∞ H 1 1
= = − lim+ = = lim+ = +∞,
∞ 2 x→0 ln x ∞ 2 x→0 x
cioè il grafico “parte” dal punto B 0, − π2 con tangente verticale.
Concavità e punti di flesso.
Zeri della derivata seconda:
1
f ′′ (x) = 0 ⇐⇒ x =
e
Studiamo il segno della derivata seconda:
′′ 1
f (x) < 0 ⇐⇒ x ∈ X −
e
Resta l’ambiguità sul punto x = 1e , poiché non si tratta di un punto di flesso. Determi-
nando con un qualunque programma di calcolo le derivate fino al quarto ordine, vediamo
che:
58
′ 1 ′′ 1 ′′′ 1 IV 1
f =f =f = 0, f <0
e e e e
Da ciò segue che nel punto x = 1e il grafico è concavo verso il basso. Allo stesso risultato
si giunge intuitivamente, poichè la funzione è ivi strettamente crescente e il grafico deve
necessariamente essere concavo verso il basso, poichè è tale in ogni intorno di x = 1e .
Tracciamento del grafico.
Il grafico completo è riportato in figura (29).
y
2
x
1 5
-1
Π
-2
-2
24 Esercizio 700
Studiare la funzione
***
Soluzione
Insieme di definizione
Questa funzione è definita su tutto R, quindi X = (−∞, +∞).
Intersezioni con gli assi
59
Inoltre:
0 = x 6∈ X =⇒ ∄P ∈ γ ∩ y
Studio del segno
∀x ∈ X, f ′ (x) > 0
per cui la funzione è strettamente crescente in X.
Concavità e punti di flesso.
Osserviamo che x arctan x > 0, ∀x ∈ X. Pertanto la derivata seconda non si annulla mai
in X. Più precisamente è sempre < 0, quindi γ è concavo verso il basso.
Tracciamento del grafico.
Il grafico completo è riportato in figura (30).
25 Esercizio 701
Studiare la funzione
***
60
y
1
x
1 Α 5
-1
Π
-2
-2
Soluzione
Insieme di definizione
Questa funzione è definita su tutto R, quindi X = (−∞, +∞).
Intersezioni con gli assi
6 ∃x ∈ X | f (x) = 0 ⇐⇒ ∄P ∈ γ ∩ x
Inoltre:
f (0) = 1 =⇒ (0, 1) ∈ γ ∩ y
Studio del segno
∀x ∈ X, f (x) > 0
Il grafico giace nel semipiano y > 0
Comportamento agli estremi
La funzione converge per x → +∞:
61
quindi la retta y = e−π/2 è asintoto orizzontale a sinistra.
Calcolo delle derivate
Un calcolo diretto porge:
earctan x
f ′ (x) = (112)
1 + x2
(1 − 2x) earctan x
f ′′ (x) =
(1 + x2 )2
∀x ∈ X, f ′ (x) > 0
per cui la funzione è strettamente crescente in X.
Concavità e punti di flesso.
Zeri di f ′′ (x):
1
f ′′ (x) = 0 ⇐⇒ x =
2
Segno di f ′′ (x):
′′ 1
f (x) > 0 ⇐⇒ x ∈ −∞, ,
2
per cui γ è concavo veso l’alto in −∞, 12 ed è concavo verso il basso in 1
2
, +∞ . Ciò
implica che x = 21 è punto di flesso:
1 arctan( 21 )
F ,e
2
Tracciamento del grafico.
Il grafico completo è riportato in figura (31).
26 Esercizio 702
Studiare la funzione
1
f (x) = earctan x (113)
***
Soluzione
Insieme di definizione
Questa funzione è definita in X = R − {0}
Intersezioni con gli assi
∄x ∈ X | f (x) = 0 ⇐⇒ ∄P ∈ γ ∩ x
Inoltre:
62
y
Π2
e
x
-5 -1 1 5 10
0 = x 6∈ X =⇒ ∄P ∈ γ ∩ y
Studio del segno
∀x ∈ X, f (x) > 0
Il grafico giace nel semipiano y > 0
Comportamento agli estremi
1 1
lim+ earctan x = eπ/2 , lim− earctan x = e−π/2
x→0 x→0
s = eπ/2 − e−π/2
Si noti che la discontinuità non è simmetrica.
La funzione converge per x → ±∞:
1 1
lim earctan x = 1, lim earctan x = 1
x→+∞ x→−∞
63
Un calcolo diretto porge:
1
′ earctan x
f (x) = − (114)
1 + x2
1
′′ (1 + 2x) earctan x
f (x) =
(1 + x2 )2
Studio della monotonia e ricerca degli estremi relativi ed assoluti
Studio del segno:
∀x ∈ X, f ′ (x) < 0
per cui la funzione è strettamente decrescente in X.
Determiniamo la derivata sinistra e destra in x = 0:
Possiamo ora scrivere le equazioni delle semirette tangenti a sinistra e a destra nel punto
di discontinuità x = 0.
τ− ) y = e−π/2 (1 − x)
τ+ ) y = eπ/2 (1 − x)
27 Esercizio 703
Studiare la funzione
f (x) = arctan e1/x (115)
64
y
eΠ2
x
-4 -2 xf 2 4
1
Figura 32: Grafico della funzione f (x) = earctan x
***
Soluzione
Insieme di definizione
Questa funzione è definita in X = R − {0}
Intersezioni con gli assi
0 = x 6∈ X =⇒ ∄P ∈ γ ∩ y
Studio del segno
∀x ∈ X, f (x) > 0
Il grafico giace nel semipiano y > 0
Comportamento agli estremi
π−
lim+ arctan e1/x = , lim− arctan e1/x = 0+
x→0 2 x→0
65
Si noti che la discontinuità non è simmetrica.
La funzione converge per x → ±∞:
π+ π+
lim arctan e1/x = , lim arctan e1/x =
x→+∞ 4 x→−∞ 4
π
quindi la retta y = 4 è asintoto orizzontale a destra e a sinistra.
Calcolo delle derivate
Un calcolo diretto porge:
e1/x
f ′ (x) = − (116)
x2 (1 + e2/x )
e1/x 1 + 2x + e2/x (2x − 1)
f ′′ (x) = 2
(1 + e2/x ) x4
∀x ∈ X, f ′ (x) < 0
per cui la funzione è strettamente decrescente in X.
Determiniamo la derivata sinistra e destra in x = 0:
α ≃ −0.48, β = −α
Segno di f ′′ (x):
′′ 1 + 2x + e2/x (2x − 1) > 0
f (x) > 0 ⇐⇒ =⇒ x ∈ (α, 0) ∪ (β, +∞) ,
x 6= 0
per cui γ è concavo veso l’alto in (α, 0)∪(β, +∞) ed è concavo verso il basso in (−∞, α)∪
(0, β). Ciò implica che x = α e x = β sono punti di flesso.
Tracciamento del grafico.
Il grafico completo è riportato in figura (33).
66
y
2
Π
2
Π
4
f Hx f L
x
-4 -2 xf x'f 2 4
Figura 33: Grafico della funzione f (x) = arctan e1/x
28 Esercizio 704
Studiare la funzione
1
f (x) = − (117)
ln (arctan x + 1)
***
Soluzione
Insieme di definizione
Questa funzione è definita in X tale che:
arctan x + 1 > 0
=⇒ X = (− tan 1, 0) ∪ (0, +∞)
arctan x + 1 6= 1
Intersezioni con gli assi
∄x ∈ X | f (x) = 0 =⇒ ∄P ∈ γ ∩ x
Inoltre:
0 = x 6∈ X =⇒ ∄P ∈ γ ∩ y
Studio del segno
67
Il grafico giace nel semipiano y < 0 per x ∈ (0, +∞), e nel semipiano y > 0 per x ∈
(− tan 1, 0).
Comportamento agli estremi
1 1
lim f (x) = − +
=− = 0+ ,
x→(− tan 1) + ln 0 −∞
cosicchè x = − tan 1 è una discontinuità eliminabile.
∀x ∈ X, f ′ (x) > 0
per cui la funzione è strettamente crescente in X.
Determiniamo la derivata destra in x = − tan 1:
1
f+′ (− tan 1) = lim
x→(− tan 1) +
(1 + + arctan x) [ln (arctan x + 1)]2
x2 ) (1
1 1
= lim · lim +
x→(− tan 1)+ (1 + x ) x→(− tan 1) (1 + arctan x) [ln (arctan x + 1)]2
2
f+′ (− tan 1) = +∞
68
Quindi γ “parte” da x = − tan 1 con tangente verticale orientata verso l’alto.
Concavità e punti di flesso.
Non abbiamo determinato la derivata seconda, per cui deduciamo i punti di flesso dal
comportamento di f (x). Siccome γ “parte” da x = − tan 1 con tangente verticale orientata
verso l’alto, segue che esiste un flesso in xf ∈ (− tan 1, 0), risultando γ concavo verso il basso
in (− tan 1, xf ) e concava verso l’alto in (xf , 0). In (0, +∞) γ volge nuovamente la concavità
verso il basso.
Tracciamento del grafico.
Il grafico completo è riportato in figura (34).
x
-tanH1L -1 1 1 2 3 4
2
lnK O
2+Π
-2
-3
-4
-5
1
Figura 34: Grafico della funzione f (x) = − ln(arctan x+1)
29 Esercizio 705
Studiare la funzione
2
f (x) = arctan e1/x (119)
***
Soluzione
Insieme di definizione
Questa funzione è definita in X = (−∞, 0) ∪ (0, +∞).
Simmetrie
La funzione è pari: f (−x) ≡ f (x).
69
Intersezioni con gli assi
∄x ∈ X | f (x) = 0 =⇒ ∄P ∈ γ ∩ x
Inoltre:
0 = x 6∈ X =⇒ ∄P ∈ γ ∩ y
Studio del segno
∀x ∈ X, f (x) > 0
Il grafico giace nel semipiano y > 0.
Comportamento agli estremi
π − π − π −
lim f (x) = , lim− f (x) = =⇒ lim f (x) =
x→0+ 2 x→0 2 x→0 2
cosicchè x = 0 è una discontinuità eliminabile.
La funzione converge per x → +∞:
+ π +
lim f (x) = arctan e0 = ,
x→+∞ 4
e in forza della parità:
+ π +
lim f (x) = arctan e0 =
x→−∞ 4
π
quindi la retta y = 4 è asintoto orizzontale sia a destra che a sinistra.
Calcolo delle derivate
Un calcolo diretto porge:
2
′ 2e1/x
f (x) = − 3 (120)
x (1 + e2/x2 )
h i
1/x2 2 2/x2 2
2e 2 + 3x + e (3x − 2)
f ′′ (x) = 2 (121)
x6 (1 + e2/x2 )
2
2e1/x
f+′ (0) = − lim+ 3 2 =0
x→0 x (1 + e2/x )
2
2e1/x
f−′ (0) = − lim− 3 2 =0
x→0 x (1 + e2/x )
70
(per il calcolo si suggerisce il cambio di variabile t = x1 ).
Quindi γ “arriva” e “parte” da x = 0 con tangente orizzontale.
Concavità e punti di flesso.
Lo studio della derivata seconda è complicato, per cui deduciamo i punti di flesso dal
comportamento di f (x). Siccome γ “arriva” e “parte” da x = 0 con tangente orizzontale,
segue che esistono due flessi simmetrici rispetto all’asse y, con |x| ∼ 2/3.
Tracciamento del grafico.
Il grafico completo è riportato in figura (35).
y
Π
2
1
Π
4
x
-2 -1 1 2
1/x2
Figura 35: Grafico della funzione f (x) = arctan e
30 Esercizio 706
(File scaricato da http://www.extrabyte.info)
Studiare la funzione
***
Soluzione
Insieme di definizione
Questa funzione è definita in X = (−∞, 0) ∪ (0, +∞).
Simmetrie
71
La funzione è pari: f (−x) ≡ f (x).
Intersezioni con gli assi
∄x ∈ X | f (x) = 0 =⇒ ∄P ∈ γ ∩ x
Inoltre:
0 = x 6∈ X =⇒ ∄P ∈ γ ∩ y
Studio del segno
∀x ∈ X, f (x) > 0
Il grafico giace nel semipiano y > 0.
Comportamento agli estremi
La funzione è infinitesima per x → −∞:
∀x ∈ X, f ′ (x) > 0
per cui la funzione è strettamente crescente in X.
Determiniamo le derivata sinistra in x = 0:
ex
f−′ (0) = lim− √ = +∞
x→0 1 − e2x
Quindi γ “arriva” a x = 0 con tangente verticale orientata verso l’alto.
Concavità e punti di flesso.
Segno della derivata seconda:
∀x ∈ X, f ′′ (x) > 0,
per cui il grafico volge la concavità verso l’alto.
Tracciamento del grafico.
Il grafico completo è riportato in figura (36).
72
y
x
-4 -3 -2 -1
31 Esercizio 707
(File scaricato da http://www.extrabyte.info)
Studiare la funzione
x
f (x) = (125)
1 − 21/x
***
Soluzione
Insieme di definizione
Questa funzione è definita in X = (−∞, 0) ∪ (0, +∞).
Intersezioni con gli assi
∄x ∈ X | f (x) = 0 =⇒ ∄P ∈ γ ∩ x (126)
Inoltre:
0 = x 6∈ X =⇒ ∄P ∈ γ ∩ y
Studio del segno
∀x ∈ X, f (x) < 0
Il grafico giace nel semipiano y < 0.
Comportamento agli estremi
La funzione è infinitesima in x = 0. Infatti:
x 0+
lim+ f (x) = lim+ = = 0− (127)
x→0 x→0 1 − 21/x −∞
x 0−
lim− f (x) = lim− = = 0−
x→0 x→0 1 − 21/x 1
73
Le (127) implicano:
x +∞
lim f (x) = lim = = −∞ (129)
x→+∞ x→+∞ 1 − 21/x 0−
x −∞
lim f (x) = lim = + = −∞
x→−∞ x→−∞ 1 − 21/x 0
Ricerchiamo eventuali asintoti obliqui:
f (x) 1 1
lim = lim 1/x
= − = −∞
x→+∞ x x→+∞ 1 − 2 0
f (x) 1 1
lim = lim 1/x
= + = +∞
x→−∞ x x→−∞ 1 − 2 0
Da ciò segue che il grafico è privo di asintoti obliqui.
Calcolo delle derivate
Un calcolo diretto porge:
′ x 1 − 21/x − 21/x ln 2
f (x) = 2 (130)
x (1 − 21/x )
′′ 21/x 1 + 21/x ln2 2
f (x) = 3 (131)
x3 (1 − 21/x )
x 1 − 21/x − 21/x ln 2
f−′ (0) = lim− 2 =
x→0 x (1 − 21/x )
1 21/x
= lim− − ln 2 lim 2
x→0 1 − 21/x x→0− x (1 − 21/x )
21/x
= 1 − ln 2 lim− 2
x→0 x (1 − 21/x )
Calcoliamo a parte:
74
21/x 0 1 21/x
lim− 2 = = lim− · lim
x→0 x (1 − 21/x ) 0 x→0 (1 − 21/x )2 x→0− x
1
lim− 2 = 1
x→0 (1 − 21/x )
21/x t
lim− =1 lim −t = 0
x→0 x t= x t→−∞ 2
21/x
=⇒ lim− 2 = 0,
x→0 x (1 − 21/x )
perciò:
f−′ (0) = 1
La derivata sinistra:
x 1 − 21/x − 21/x ln 2
f+′ (0) = lim+ 2 =
x→0 x (1 − 21/x )
1 21/x
= lim+ − ln 2 lim+ 2
x→0 1 − 21/x x→0 x (1 − 21/x )
21/x
= 0 − ln 2 lim+ 2
x→0 x (1 − 21/x )
Calcoliamo a parte:
21/x ∞ 1 1
lim+ 2 = = lim+ 2 = = 0+ ,
x→0 x (1 − 21/x ) 0 · ∞ x→0 x21/x (2−1/x − 1) +∞
poichè:
2t
lim+ x21/x =1 lim = +∞
x→0 t= x t→+∞ t
Quindi:
f+′ (0) = 0
Concavità e punti di flesso.
Zeri della derivata seconda:
75
y
x
-2 -1 1 2
-2
-4
-6
x
Figura 37: Grafico della funzione f (x) = 1−21/x
32 Esercizio 708
Studiare la funzione
***
Soluzione
Insieme di definizione
Questa funzione è definita in X = (−∞, +∞).
Intersezioni con gli assi
76
lim f (x) = lim xex = +∞ (134)
x→+∞ x→+∞
x
lim f (x) = lim = 0−
x→−∞ x→−∞ e−x
f ′ (x) = ex (x + 1) (135)
f ′′ (x) = ex (x + 2) (136)
f ′ (x) = 0 ⇐⇒ x = −1
Quindi abbiamo il punto estremale x = −1.
Segno della derivata prima:
f ′′ (x) = 0 ⇐⇒ x = −2
Segno della derivata seconda:
77
y
1
2
x
-4 -3 xf xmin 1
fHx f L
fHxmin L
33 Esercizio 709
***
Soluzione
Insieme di definizione
Questa funzione è definita in X = (−∞, +∞).
Intersezioni con gli assi
x
lim f (x) = lim = 0+ (139)
x→+∞ x→+∞ ex
78
Quindi l’asse x è asintoto orizzontale a sinistra.
Ovviamente non esistono asintoti obliqui a destra.
Calcolo delle derivate
Un calcolo diretto porge:
f ′ (x) = 0 ⇐⇒ x = 1
Quindi abbiamo il punto estremale x = 1.
Segno della derivata prima:
f ′′ (x) = 0 ⇐⇒ x = 2
Segno della derivata seconda:
34 Esercizio 710
Studiare la funzione
***
Soluzione
Insieme di definizione
Questa funzione è definita in X = (−∞, 0) ∪ (0, +∞).
Ricordiamo che la funzione sign(t) è cosı̀ definita:
79
y
fHxmin L
fHx f L
x
xmin xf
1
-
2
1, se t > 0
sign (t) =
−1, se t < 0
Quindi:
1, se ln |x| > 0
sign(ln |x|) =
−1, se ln |x| < 0
Osserviamo che:
Perciò:
1, se x ∈ (−∞, −1) ∪ (1, +∞)
sign(ln |x|) = (143)
−1, se x ∈ (−1, 0) ∪ (0, 1)
Ora siamo in grado di esplicitare l’espressione di f (x):
x
e , se x ∈ (−∞, −1) ∪ (1, +∞)
f (x) = (144)
−ex , se x ∈ (−1, 0) ∪ (0, 1)
Comportamento agli estremi
80
1
lim − f (x) = (145)
x→−1 e
1
lim + f (x) = − ,
x→−1 e
per cui x0 = −1 è un punto di discontinuità di prima specie, con salto di discontinuità
s (−1) = − 2e .
per cui x′0 = 1 è un punto di discontinuità di prima specie, con salto di discontinuità
s (1) = 2e.
Ovviamente non esistono asintoti obliqui a destra, in quanto abbiamo una divergenza
esponenziale.
Tracciamento del grafico.
Il grafico completo è riportato in figura (40).
35 Esercizio 715
Studiare la funzione
2x
f (x) = arccos (149)
1 + x2
***
Soluzione
Insieme di definizione
Questa funzione è definita in X tale che:
2x
2x
≤ 1 ⇐⇒ 1+x2
≤1
2x
1 + x2
1+x2
≥ −1
2x ≤ 1 + x2
⇐⇒
2x ≥ −1 − x2
2 2
(x − 1) ≥ 0
⇐⇒ 2 ⇐⇒ x ∈ R
(x2 + 1) ≥ 0
81
y
x
-2 x0 x'0 2
-e
2x
f (x) = 0 ⇐⇒ = 1 ⇐⇒ (x − 1)2 = 0 ⇐⇒ x = 1 =⇒ (1, 0) ∈ γ ∩ x (150)
1 + x2
essendo γ il grafico della funzione.
π π
f (0) = arccos 0 = =⇒ B 0, ∈γ∩x
2 2
Studio del segno
2x
f (x) > 0 ⇐⇒ arccos >0
1 + x2
Ricordiamo che la funzione arccos è sempre positiva in figura (41).
Quindi il grafico giace nel semipiano y ≥ 0.
Comportamento agli estremi
Osserviamo che:
2x 2x
lim = 0− , lim = 0+
x→+∞ 1 + x2 x→−∞ 1 + x2
Quindi
82
y
Π
Π
2
x
-1 1
π −
+
lim f (x) = arccos 0 = (151)
x→+∞ 2
π +
lim f (x) = arccos 0− =
x→−∞ 2
Da ciò segue che la retta y = 1 è asintoto orizzontale a sinistra e a destra.
Calcolo delle derivate
x2 − 1 2
f ′ (x) = (152)
|x2 − 1| x2 + 1
′′ |x2 − 1| 4x
f (x) = − 2 (153)
x − 1 (x + 1)2
2
83
(
− (x24x
+1)2
, se x ∈ (−∞, −1) ∪ (1, +∞)
f ′′ (x) = 4x
(x2 +1)2
, se x ∈ (−1, 1)
Zeri della derivata seconda:
f ′′ (x) = 0 ⇐⇒ x = 0
Segno della derivata seconda:
y
Π
Π
2
x
-4 -3 x0 =-1 x'0 =1 3 4
2x
Figura 42: Grafico della funzione f (x) = arccos 1+x2
84
36 Esercizio 716
Studiare la funzione
f (x) = arcsin ln x2 + 1 (155)
***
Soluzione
Insieme di definizione
Questa funzione è definita in X tale che:
2
ln (x2 + 1) ≤ 1 x − (e − 1) ≤ 0
=⇒
2
ln (x + 1) ≥ −1 x2 + e−1
e
≥0
√ √
La prima è verificata in X1 = − e − 1, e + 1 , la seconda in X2 = (−∞, +∞), quindi
X = X1 ∩ X2 = X1
Simmetrie
La funzione è pari: f (−x) = f (x), ∀x
Intersezioni con gli assi
f ′ (x) = 0 ⇐⇒ x = 0
e
f ′ (x) > 0 ⇐⇒ x 6= 0
√ √
Quindi f è strettamente crescente in 0, e − 1 ed è strettamente decrescente in − e − 1, 0 .
Il punto x = 0 è di minimo relativo. Siccome f è continua in un compatto, segue per il teo-
rema di Weierstrass che f è ivi dotata di minimo e√massimo assoluti. Il minimo assoluto è
(0, 0), mentre il massimo assoluto uno dei punti ± e − 1, π2 .
La derivata prima è discontinua agli estremi:
85
lim
√ +
f ′ (x) = −∞, lim
√ −
f ′ (x) = +∞
x→−−( e−1) x→( e−1)
y
Π
2
x
- e- 1 e- 1
37 Esercizio 717
Studiare la funzione
***
Soluzione
Insieme di definizione
Questa funzione è definita in X tale che:
def
sinh x > 0 ⇐⇒ x > α = arcsinh1 ≃ 0.88
Quindi X = [α, +∞).
86
Intersezioni con gli assi
0 = x 6∈ X =⇒ ∄P ∈ γ ∩ y
Studio del segno
lim f (x) = ln 0+ = −∞
x→0+
lim f (x) = +∞
x→+∞
Asintoti obliqui:
f (x) ∞ H
m = lim = = lim coth x = 1
x→+∞ x ∞ x→+∞
n = lim [f (x) − x] = ∞ − ∞
x→+∞
f ′ (x) = coth x
1
f ′′ (x) = −
sinh2 x
Studio della monotonia e ricerca degli estremi relativi ed assoluti
Risulta:
87
f ′ (x) > 0 ⇐⇒ x > 0
Quindi f è strettamente crescente in X
Concavità e punti di flesso.
Risulta:
f ′′ (x) < 0, ∀x ∈ X,
per cui γ è concavo.
Tracciamento del grafico.
Il grafico completo è riportato in figura (44).
x
Α 2 3 4
-1
-2
-3
-4
38 Esercizio 718
Studiare la funzione
ex
f (x) = (160)
|e2x − 1|
***
Soluzione
Insieme di definizione
Questa funzione è definita in X tale che:
88
e2x 6= 1 ⇐⇒ x 6= 0
Quindi
X = R − {0}
L’espressione analitica della funzione può essere riscritta osservando che:
e2x − 1 = ex ex − e−x = 2ex sinh x
Perciò:
1
1 2 sinh x
, se x ∈ (0, +∞)
f (x) = = 1
2 |sinh x| − 2 sinh x , se x ∈ (−∞, 0)
Simmetrie
La funzione è pari: f (−x) ≡ f (x), per cui il grafico γ è simmetrico rispetto all’asse y.
Intersezioni con gli assi
∄x ∈ X | f (x) = 0 =⇒ ∄P ∈ γ ∩ x (161)
Inoltre:
0 = x 6∈ X =⇒ ∄P ∈ γ ∩ y
Studio del segno
∀x ∈ X, f (x) > 0
Quindi il grafico giace nel semipiano y > 0.
Comportamento agli estremi
1
lim+ f (x) = = +∞
x→0 0+
1
lim− f (x) = − − = −(−∞) = +∞,
x→0 0
cioè:
lim f (x) = +∞
x→0
89
Risulta:
1.5
1.0
0.5
x
-4 -2 2 4
ex
Figura 45: Grafico della funzione f (x) = |e2x −1|
39 Esercizio 719
Studiare la funzione
***
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione è definita in X = R. Inoltre, è periodica di periodo T = 2π, per cui studiamola
solo in [0, 2π].
90
Intersezioni con gli assi
∄x ∈ X | f (x) = 0 =⇒ ∄P ∈ γ ∩ x (163)
Inoltre:
f (0) = 1 =⇒ A (0, 1) ∈ γ ∩ y
Studio del segno
∀x ∈ X, f (x) > 0
Quindi il grafico giace nel semipiano y > 0.
Comportamento agli estremi
La funzione è continua; inoltre, essendo periodica è non regolare all’infinito.
Calcolo delle derivate
π π
x= è punto di massimo relativo, con f ,e
2 2
3π 3π 1
x= è punto di minimo relativo, con f ,
2 2 e
Concavità e punti di flesso.
Poniamo sin x = t, quindi:
√
′′ 2 −1 ± 5
f (x) = 0 ⇐⇒ t + t − 1 = 0 ⇐⇒ t =
2
Cioè:
√
5−1
sin x = (l’altra soluzione non è accettabile in quanto < −1)
2
Da cui:
x = α, x = π − α,
π
essendo α < 4
, più precisamente α ≃ 0.67. Inoltre:
91
y
2.5
2.0
1.5
1.0
0.5
Π
x
3Π
Α 2 Π-Α 2
40 Esercizio 725
Studiare la funzione
***
Soluzione
Insieme di definizione
Questa funzione è definita in X = (−∞, +∞). Trattandosi di una funzione periodica,
determiniamo il periodo fondamentale:
cos x ha periodo T1 = 2π
cos2 x ha periodo T2 = π
92
Quindi:
π
3
(0, 0) ∈ γ, A ,0 ,B π, 0 , C (2π, 0) ∈ γ ∩ x
2 2
Studio del segno
1
f ′ (x) = 0 ⇐⇒ sin x = 0, cos x =
2
π 5
⇐⇒ x = 0, π, 2π, , π
3 3
π
x= è punto di massimo relativo
3
x = π è punto di minimo relativo
5π
x= è punto di massimo relativo
3
Le coordinate sono:
π 1 5 1
M1 , , M2 π, , m (π, −2)
3 4 3 4
Concavità e punti di flesso.
Zeri della f ′′
93
f ′′ (x) = 0 ⇐⇒ 4 cos2 x − cos x − 2 = 0
√ √
1 − 33 1 + 33
⇐⇒ cos x = , cos x =
8 8
⇐⇒ x = α, 2π − α, β, 2π − β,
essendo:
√ √
1− 33 1+ 33
α = arccos , β = arccos
8 8
′′
Segno della f :
√ √
1− 33 1+ 33
f ′′ (x) > 0 ⇐⇒ cos x < , cos x >
8 8
√
1− 33
Le soluzioni di cos x < 8
si deducono dal grafico di fig. (47).
y
x
Α 2Π-Α
K1- 33 O
1
8
-1
√
1− 33
Figura 47: Ricerca delle soluzioni di cos x < 8
√
Le soluzioni dicos x > 1+8 33 si deducono dal grafico di fig. (48).
Quindi γ è concavo in [0, β) ∪ (α, 2π − α) ∪ (2π − β, 2π]. I seguenti punti sono flessi:
√ ! √ !
3 33 − 13 3 33 + 13
F1 β, , F2 α, −
32 32
√ ! √ !
3 33 + 13 3 33 − 13
F3 2π − α, − , F4 2π − β,
32 32
94
y
1
K1+ 33 O
1
8
x
Β 2Π-Β 2Π
-1
√
1+ 33
Figura 48: Ricerca delle soluzioni di cos x > 8
f HΒ L
x
Π Π 3Π 5Π
Β Α Π 2Π-Α 2Π-Β 2Π
3 2 2 3
f HΑ L
-2
95
41 Esercizio 726
Studiare la funzione
√
f (x) = earcsin x
(167)
***
Soluzione
Insieme di definizione
Questa funzione è definita in X = [0, 1].
Intersezioni con gli assi
√
∄x ∈ X | earcsin x
= 0 =⇒ ∄P ∈ γ ∩ x,
essendo γ il grafico della funzione.
Inoltre:
f (0) = 1 =⇒ A (0, 1) ∈ γ ∩ y
Studio del segno
∀x ∈ X, f (x) > 0
Quindi il grafico giace nel semipiano y > 0.
Comportamento agli estremi
La funzione è continua agli estremi dell’intervallo X, risultando f (1) = eπ/2 .
Calcolo delle derivate
f (x)
f ′ (x) = p
2 x (1 − x)
√
′′ x − x2 + 2x − 1
f (x) = f (x) q
4 x3 (1 − x)3
96
√
′′ x − x2 = 1 − 2x
f (x) = 0 ⇐⇒
x 6= 0, x 6= 1
Abbiamo:
√
√ 5− 5
2
x − x = 1 − 2x ⇐⇒ x =
10
Segno della f ′′ :
√
′′ x − x2 > 1 − 2x
f (x) > 0 ⇐⇒
x 6= 0, x 6= 1
Risolviamo la disequazione irrazionale:
√
x − x2 > 1 − 2x (168)
Se 1 − 2x ≥ 0:
x − x2 > (1 − 2x)2 5x2 − 5x + 1 < 0
=⇒
1 − 2x ≥ 0 x ≤ 21
√ #
5− 5 1
⇐⇒ x ∈ S1 = ,
10 2
Se 1 − 2x < 0:
5x − x2 ≥ 0 1
⇐⇒ x ∈ S2 = ,1
x > 12 2
Quindi le soluzioni della (168) sono:
√ #
5− 5
x ∈ S = S1 ∪ S2 = ,1
10
Perciò:
√ !
5− 5
f ′′ (x) > 0 ⇐⇒ x ∈ S − {1} = ,1
10
√ √
5− 5
Il grafico è concavo verso l’alto in 10
, 1 , concavo verso il basso in 0, 5−10 5 . Il punto
√
xf = 5−10 5 è punto di flesso a tangente obliqua.
Tracciamento del grafico.
Il grafico completo è riportato in figura (50).
42 Esercizio 727
Studiare la funzione
97
y
eΠ2
fHx f L
x
5- 5
xf = 1
10
√
Figura 50: Grafico della funzione f (x) = earcsin x
***
Soluzione
Insieme di definizione
Questa funzione è definita in X = (−∞, ∞).
arctan x
e , se x ≥ 0
f (x) = (170)
e− arctan x , se x < 0
Simmetrie
La funzione è pari: f (−x) = f (x), ∀x. Quindi il grafico è simmetrico rispetto all’asse
y.
Intersezioni con gli assi
∄x ∈ X | earctan|x| = 0 =⇒ ∄P ∈ γ ∩ x,
essendo γ il grafico della funzione.
Inoltre:
f (0) = 1 =⇒ A (0, 1) ∈ γ ∩ y
Studio del segno
∀x ∈ X, f (x) > 0
Quindi il grafico giace nel semipiano y > 0.
Comportamento agli estremi
98
La funzione converge per |x| → +∞
y =x+1
y = −x + 1
43 Esercizio 728
Studiare la funzione
ln x − 1 1 π
f (x) = arctan + ln ln2 x + 1 + (171)
ln x + 1 2 2
***
Soluzione
Insieme di definizione
Questa funzione è definita in X tale che:
2
ln x + 1 > 0 x>0
=⇒ , (172)
ln x + 1 6= 0 6 1e
x=
99
y
Π2
e
x
-15 -10 -5 0 5 10 15
quindi:
1 1
X= 0, ∪ , +∞ (173)
e e
Intersezioni con gli assi
Per determinare le ascisse degli eventuali punti di intersezione con l’asse x andrebbe
risolta l’equazione:
ln x − 1 1 π
arctan + ln ln2 x + 1 + = 0,
ln x + 1 2 2
non risolvibile analiticamente, per cui tralasciamo l’intersezione con l’asse x. Inoltre:
0 = x 6∈ X =⇒ ∄P ∈ γ ∩ y
essendo γ il grafico della funzione.
Studio del segno
Ci si ritrova nelle stesse condizioni per la determinazione dei punti di intersezione con
l’asse x, per cui tralasciamo lo studio del segno.
Comportamento agli estremi
La funzione diverge positivamente in x = 0. Per dimostrare ciò, calcoliamo:
ln x − 1 π
lim+ f (x) = arctan lim+ + (+∞) + (174)
x→0 x→0 ln x + 1 2
Calcoliamo a parte:
100
1
ln x − 1 ∞ ln x 1 − ln x
lim+ = = lim+ 1
=1
x→0 ln x + 1 ∞ x→0 ln x 1 + ln x
Quindi
lim f (x) = +∞
x→0+
Perciòl’asse y è asintoto verticale.
Inoltre: !
ln x − 1 1 π
lim − f (x) = arctan lim − + ln 2 + (175)
x→( 1e ) x→( 1e ) ln x + 1 2 2
Calcoliamo a parte:
ln x − 1 2
lim − = − − = +∞
x→( 1e ) ln x + 1 0
da cui:
√
lim − f (x) = π + ln 2 (176)
x→( 1e )
Dalle (176)-(177) segue che x = e−1 è un punto di discontinuità di prima specie, con
salto:
1
s = −π (178)
e
Studiamo il comportamento all’infinito:
π π 1
lim f (x) = + + ln (+∞) = +∞, (179)
x→+∞ 4 2 2
cioè la funzione diverge positivamente. Vediamo se il grafico è dotato di asintoto obliquo:
f (x) 1 ln ln2 x + 1 ∞
lim =0+ lim =
x→+∞ x 2 x→+∞ x ∞
H 1
= lim = 0,
x→+∞ ln x
101
cioè γ è privo di asintoto obliquo.
Calcolo delle derivate
Poniamo:
ln x − 1 1
f1 (x) = arctan , f2 (x) = ln ln2 x + 1
ln x + 1 2
Quindi:
1
1 (ln x + 1) − x1 (ln x − 1)
f1′ (x) = · x
f ′′ (x) = 0 ⇐⇒ ln x = 0 ⇐⇒ x = 1
Segno:
102
′′ ln x 1 1
f (x) > 0 ⇐⇒ 2 < 0 ⇐⇒ x ∈ 0, ∪ ,1
x e e
Quindi γ volge la concavità verso l’alto in 0, 1e ∪ 1
e
, 1 , mentre volge la concavità verso
il basso in (1, +∞)
Tracciamento del grafico.
Il grafico completo è riportato in figura (52).
Π+ln 2
f Hx f L F
ln 2
x
1
e
xf
Figura 52: Grafico della funzione f (x) = arctan ln x−1
ln x+1
+ 12 ln ln2 x + 1 + π
2
44 Esercizio 729
Studiare la funzione
***
Soluzione
Insieme di definizione
Questa funzione è definita in X tale che:
1 + |x| − x + x2 > 0
, (181)
1 − |x| 6= 0
Risolviamo la prima delle (181):
103
x ≥ 0 =⇒ x2 + 1 > 0, ∀x
x < 0 =⇒ x2 − 2x + 1 > 0 ⇐⇒ (x − 1)2 > 0 =⇒ x 6= 1
Cioè
1 − |x| 6= 0 ⇐⇒ x 6= ±1
quindi:
∀x ∈ X, f (x) > 0
f (0) = eπ/4
1 eπ/2
lim− f (x) = earctan(+∞)− 2 ln 2 = √
x→1 2
−π/2
1 e
lim+ f (x) = earctan(−∞)− 2 ln 2 = √ ,
x→1 2
cioè x = 1 è un punto di discontinuità di prima specie con salto:
eπ/2 − e−π/2 √ π
s (1) = − √ = − 2 sinh
2 2
Comportamento all’infinito:
eπ/4
lim f (x) = ,
x→−1 2
104
cioè x = −1 è un punto di discontinuità eliminabile.
Comportamento per x → −∞:
lim f (x) = 0+ ,
x→−∞
1
f1′ (x) =
1 + x2
x
f2′ (x) = −
1 + x2
La derivata prima è:
1−x
f ′ (x) = f (x)
1 + x2
La derivata seconda:
1−x d 1−x
f ′′ (x) = f ′ (x) 2
+ f (x)
1+x dx 1 + x2
x (x − 2)
= 2f (x)
(1 + x2 )2
Per x < 0:
eπ/4
f ′ (x) =
(x − 1)2
Non calcoliamo la derivata seconda nel caso x < 0, perché si vede immediatamente che
γ volge la concavità verso l’alto per x < 0.
Studio della monotonia e ricerca degli estremi relativi ed assoluti
Per x ≥ 0 gli zeri di f ′ :
f ′ (x) = 0 ⇐⇒ x = 1,
ma tale punto non appartiene a X.
Segno di f ′ :
105
cosicché la funzione è strettamente crescente in (0, 1), ed è strettamente decrescente in
(1, +∞). Il punto x = 1 non è di estremo realtivo poiché tale punto non appartiene a X.
f ′′ (x) = 0 ⇐⇒ x = 2
Segno:
Quindi per x > 0 γ volge la concavità verso l’alto in (2, +∞). Il punto x = 2 è un punto
di flesso:
arctan 3
e
F 2, √
5
Tracciamento del grafico.
Il grafico completo è riportato in figura (53).
y
eΠ2
2
eΠ4
x
-1 1 xf
106
45 Esercizio 730
Studiare la funzione
1
f (x) = (183)
sin x + cos x
***
Soluzione
Insieme di definizione
Osserviamo che la funzione è manifestamente periodica di periodo 2π, quindi limitiamo
all’intervallo [0, 2π].
Deve essere: sin x 6= − cos x, cioè x 6= 43 π, 74 π, quindi:
3 3 7 7
X = 0, π ∪ π, π ∪ π, 2π
4 4 4 4
Intersezioni con gli assi
∄x ∈ X | f (x) = 0 =⇒ ∄P ∈ γ ∩ x,
essendo γ il grafico della funzione. Inoltre:
f (0) = 1 =⇒ A (0, 1) ∈ γ ∩ y
Studio del segno
1
1
2
x
3Π 7Π
4 4
1
-
2
-1
Figura 54: Ricerca delle soluzioni della disequazione sin x > − cos x
Quindi:
3 7
f (x) > 0 ⇐⇒ x ∈ 0, π ∪ π, 2π (185)
4 4
107
Il grafico γ giace
nel semipiano y > 0 per x ∈ 0, 34 π ∪ 7
4
π, 2π e nel semipiano y < 0
per x ∈ 34 π, 74 π .
Derivate
Risulta
sin x − cos x
f ′ (x) = (186)
(sin x + cos x)2
3 − sin 2x
f ′′ (x) =
(sin x + cos x)3
lim −
f (x) = +∞, lim +
f (x) = −∞
x→( 34 π ) x→( 34 π )
lim −
f (x) = −∞, lim +
f (x) = +∞
x→( 47 π ) x→( 74 π )
1
1
2
x
Π 5Π
4 4
1
-
2
-1
Figura 55: Ricerca delle soluzioni della disequazione sin x > cos x
Quindi:
108
′ π 5
f (x) > 0 ⇐⇒ x ∈ , π
4 4
La funzione è strettamente crescente in π4 , 45 π . I punti x = π4 e x = 54 π sono rispettiva-
mente di minimo e massimo relativi:
π 1 5 1
m ,√ ,M π, −
4 2 4 2
Concavità e punti di flesso.
Non occorre studiare la derivata seconda,
3 poichè
dalla monotonia e dagli asintoti vediamo
7
che γ volge la concavità
verso l’alto in 0, 4 π ∪ 4 π, 2π , mentre volge la concavità verso il
basso in 43 π, 47 π .
Tracciamento del grafico.
Il grafico completo è riportato in figura (56).
x
Π 3Π 5Π 7Π
xmin = xmax =
-1 4 4 4 4
-2
-3
-4
1
Figura 56: Grafico della funzione f (x) = sin x+cos x
46 Esercizio 731
Studiare la funzione
x−1
f (x) = e x+1 (187)
***
109
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione è definita per ogni x 6= −1, quindi X = (−∞, −1) ∪ (−1, +∞).
Intersezioni con gli assi
∄x ∈ X | f (x) = 0 =⇒ ∄P ∈ γ ∩ x,
essendo γ il grafico della funzione. Inoltre:
1 1
f (0) = =⇒ A 0, ∈γ∩y
e e
Studio del segno
2f (x)
f ′ (x) = (189)
(x + 1)2
Calcoliamo la derivata seconda:
′′ f ′ (x) (x + 1) − 2f (x) (x + 1)
f (x) = 2 (190)
(x + 1)3
2f (x)
(x+1)2
(x + 1) − 2f (x)
=2
(x + 1)2
xf (x)
= −4
(x + 1)4
∀x ∈ X, f ′ (x) > 0
Quindi la funzione è strettamente crescente in X. Determiniamo il comportamento della
derivata in un intorno destro della singolarità x = −1:
x−1
′ e x+1
lim + f (x) = lim + 2 = 0
x→−1 x→−1 (x + 1)
110
f ′′ (x) = 0 ⇐⇒ x = 0
Studio del segno di f ′′ :
e-1
x
-1
x−1
Figura 57: Grafico della funzione f (x) = e x+1
47 Esercizio 733
Studiare la funzione
r !
1
f (x) = 6 sin x − ln sin x + sin2 x − (191)
4
***
111
Soluzione
Insieme di definizione
Osserviamo
che la funzione
q è periodica di periodo 2π. Infatti 6 sin x ha periodo 2π,
poi ln sin x + sin2 x − 41 è periodica di periodo 2π, in quanto è data dalla somma di
q q
2 1 2 1
sin x − 4 che ha periodo π e di sin x, per cui ln sin x + sin x − 4 ha periodo 2π.
Quindi limitiamo lo studio della funzione all’intervallo [0, 2π]. Deve essere:
r r
1 1
sin x + sin2 x − > 0 ⇐⇒ sin2 x − > − sin x (192)
4 4
Poniamo t = sin x, donde la (192) equivale a:
r
1
t2 − > −t (193)
4
Dobbiamo distinguere i due casi: 1) −t ≥ 0, 2) −t < 0.
Nel caso 1 abbiamo il sistema:
2 1
t − 4 > t2
(194)
t≤0
Sia S1 = {t ∈ R | t verifica il sistema (194)}. È evidente che S1 = ∅, poichè la prima
disequazione è equivalente alla disuguaglianza assurda − 14 > 0.
Nel caso 2 abbiamo il sistema:
2 1
t −4 ≥0
(195)
t≥0
Qui è S2 = 21 , +∞ . Perciò detto S = {t ∈ R | t verifica la disequazione 193}, risulta:
1
S = S1 ∪ S2 = S2 = , +∞
2
Ripristinando la variabile x, otteniamo:
1 π 5
sin x ≥ ⇐⇒ x ∈ , π
2 6 6
Perciò l’insieme di definizione è:
π 5
X= , π
6 6
Intersezioni con gli assi
Tralasciamo l’intersezione con l’asse x.
Inoltre:
0 = x 6∈ X =⇒ ∄P ∈ γ ∩ y,
essendo γ il grafico della funzione.
Risulta poi
112
π 1
f = 3 − ln = 3 + ln 2
6 2
5
f π = 3 + ln 2
6
Derivate
Derivata prima:
1 sin x cos x
f ′ (x) = 6 cos x − q cos x + q ,
sin x + sin2 x − 1
4
2
sin x − 4 1
cioè:
q
cos x 6 sin2 x − 41 − 1
f ′ (x) = q (196)
sin2 x − 41
Per semplificare il calcolo della derivata seconda, scriviamo:
g (x)
f ′ (x) = q ,
2 1
sin x − 4
essendo:
r !
def 1
g (x) = cos x 6 sin2 x − − 1 (197)
4
per cui:
q
′
g (x) sin2 x − 14 − g (x) √
sin x cos x
sin2 x− 41
f ′′ (x) = 2
sin2 x − 41
Calcoliamo g ′ (x):
r !
1 6 sin x cos x
g ′ (x) = − sin x 6 sin2 x − − 1 + cos x q
4 sin2 x − 41
r
1 sin x cos x
= −6 sin x sin2 x − + sin x + 6 q
4 sin2 x − 1 4
" r #
1 1 1
=q −6 sin x sin2 x − + sin x sin2 x − + 6 sin x cos2 x
sin2 x − 1 4 4
4
r !
sin x 3 1
=q −6 sin2 x + + sin2 x − + 6 cos2 x
sin2 x − 1 2 4
4
113
Quindi
1
f ′′ (x) = 2 ×
sin x − 14
r !
3 1
[sin x −6 sin2 x + + sin2 x − + 6 cos2 x
2 4
q
sin x cos x2 6 sin2 x − 41 − 1
− q ]
sin2 x − 41
r
1 1
=q × [sin x sin2 x −
3 4
sin2 x − 14
r !
3 1
× −6 sin2 x + + sin2 x − + 6 cos2 x
2 4
r !
1
− sin x cos2 x 6 sin2 x − − 1 ]
4
r
1 3 1
=q × [−6 sin x sin2 x −
3 4
sin2 x − 14
r
3 1 2 1
3
+ sin x sin x − + sin x sin x − + sin x cos2 x]
2 4 4
" r #
1 2 1 2
=q
2 1 3
2 sin x − 4 1 − 4 sin x + 1
sin x − 4
Finalmente:
q
2 1 3
3 sin x 8 sin x − 4
−1
f ′′ (x) = − q (198)
4 3
sin2 x − 41
Studio della monotonia e ricerca degli estremi relativi ed assoluti
Zeri della f ′ :
( q √
′ 6 sin2 x − 41 = 1 sin x = 610
f (x) = 0 ⇐⇒ =⇒
cos x = 0 x∈[ π6 , 56 π ] x = π2
Quindi i punti estremali:
π
x = α, x = , x = π − α,
2
√
essendo α = arcsin 610 . Si noti che α & π6 .
Segno della derivata:
( q √
2 1 10
cos x 6 sin x − − 1 > 0 sin x >
f ′ (x) > 0 ⇐⇒ 4 =⇒ 6 ,
x∈X x ∈ 0, π2
114
cioè:
π 5
x ∈ α, ∪ π − α, π
2 6
π
5
Cioè la funzione è strettamente
crescente in α, 2
∪ π − α, 6
π , ed è strettamente
decrescente in π6 , α ∪ π2 , π − α . Qundi:
115
y
2
6 + log
2+ 3
2
3 2 + log
3+ logH2L
1+ 2
x
Π Π Π 3Π 5Π
6 4 2 4 6
q
Figura 58: Grafico della funzione f (x) = 6 sin x − ln sin x + sin2 x − 41
48 Esercizio 734
Studiare la funzione
x
f (x) = + arctan x (199)
2
***
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione è definita in X = (−∞, +∞)
Intersezioni con gli assi
Tralasciamo l’intersezione con l’asse x.
Inoltre:
f (0) = 0 =⇒ (0, 0) ∈ γ,
essendo γ il grafico della funzione.
Comportamento agli estremi
La funzione diverge all’infinito:
116
f (x) 1 arctan x
1
m1 = lim = lim + =
x→+∞ x x→+∞ 2 x2
π
n1 = lim [f (x) − m1 x] = lim arctan x = ,
x→+∞ x→+∞ 2
quindi la retta
1 π
y = x+
2 2
è asintoto obliquo a destra.
f (x) 1
m2 = lim =
x→−∞ x 2
π
n2 = lim [f (x) − m2 x] = − ,
x→−∞ 2
quindi la retta
1 π
y = x−
2 2
è asintoto obliquo a sinistra. Osserviamo che i due asintoti sono rette parallele.
Derivate
x2 + 3
f ′ (x) = (200)
2 (x2 + 1)
2x
f ′′ (x) = −
(x + 1)2
2
∀x ∈ X, f ′ (x) > 0,
per cui la funzione è strettamente crescente in X.
Concavità e punti di flesso.
Zeri della f ′′ :
f ′′ (x) = 0 ⇐⇒ x = 0
Studio del segno di f ′′ :
117
y
x
-4 -2 2 4
-1
-2
-3
x
Figura 59: Grafico della funzione f (x) = 2
+ arctan x
49 Esercizio 735
Studiare la funzione
√
ex 3 + 9 − 6ex 3
f (x) = arcsin + ln √ + x (201)
3 − ex 3 − 9 − 6ex 5
***
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione è definita in X tale che;
(
ex
3−ex
√
≤1
3+√9−6ex (202)
3− 9−6ex
>0
Iniziamo a risolvere la prima delle (202), che è equivalente al sistema:
ex
3−e x ≤ 1
ex (203)
3−ex
≥ −1
La prima delle (203):
2ex − 3 3
≤ 0 ⇐⇒ x ∈ −∞, ln ∪ (ln 3, +∞)
3 − ex 2
118
La seconda delle (203):
3
≥ 0 ⇐⇒ ex − 3 < 0 ⇐⇒ x ∈ (−∞, ln 3)
3 − ex
Quindi la la prima delle (202) è verificata per:
√ √
3+ 9 − 6ex > 0 ⇐⇒ 9 − 6ex > −3 ⇐⇒ 9 − 6ex ≥ 0
3
⇐⇒ x ∈ −∞, ln
2
Il segno denominatore
√ √
3− 9 − 6ex > 0 ⇐⇒ 9 − 6ex < 3
9 − 6ex ≥ 0
⇐⇒ ⇐⇒ 9 − 6ex ≥ 0
ex > 0
3
⇐⇒ x ∈ −∞, ln
2
Quindi
√
3 + 9 − 6ex 3
√ > 0 ⇐⇒ x ∈ X2 = −∞, ln
3 − 9 − 6ex 2
√
Questo risultato era prevedibile poichè per x ≤ ln 32 è garantita la realtà di 9 − 6ex ed
√ √
essendo non negativa, implica che 3 + 9 − 6ex . Inoltre per x ≤ ln 23 è 9 − 6ex < 3, per
cui il denominatore è sempre maggiore di zero.
L’insieme di definizione è:
3
X = X1 ∩ X2 = −∞, ln
2
Intersezioni con gli assi
Tralasciamo l’intersezione con l’asse x.
Inoltre:
√ ! √ !!
π 3+ 3 π 3+ 3
f (0) = + ln √ =⇒ A 0, + ln √ ∈ γ ∩ y,
6 3− 3 6 3− 3
essendo γ il grafico della funzione.
Comportamento agli estremi
119
Calcoliamo:
ex ex
lim = 0 =⇒ lim arcsin =0
x→−∞ 3 − ex x→−∞ 3 − ex
√
3 + 9 − 6ex
lim ln √ = +∞,
x→−∞ 3 − 9 − 6ex
quindi
lim f (x) = ∞ − ∞
x→−∞
√
3 + 9 − 6ex 3
lim f (x) = lim ln √ + x
x→−∞ x→−∞ 3 − 9 − 6ex 5
√ x
3 + 9 − 6e 3
x
= lim ln √ + ln e 5
x→−∞ 3 − 9 − 6ex
√
3
x 3 + 9 − 6ex
= ln lim e 5 · √
x→−∞ 3 − 9 − 6ex
√ √
3
x 3 + 9 − 6ex 3 − 9 − 6ex
= ln lim e 5 · √ · √
x→−∞ 3 − 9 − 6ex 3 − 9 − 6ex
" √ #
x 2
3 3 + 9 − 6e
= ln lim e 5 x ·
x→−∞ 6ex
1 −2x √ 2
= ln lim e 3 · 3 + 9 − 6e x
x→−∞ 6
1 2
= ln · (+∞) · (3 + 0) = +∞,
6
f (x) ∞ H
m = lim = = lim f ′ (x)
x→−∞ x ∞ x→−∞
perciò calcoliamo la derivata prima.
Derivate
Poniamo:
√
ex 3 + 9 − 6ex 3
f1 (x) = arcsin , f 2 (x) = ln √ + x (205)
3 − ex 3 − 9 − 6ex 5
cosicchè:
120
1 ex (3 − ex ) + e2x
f1′ (x) = q · (207)
e2x
1 − (3−e x )2
(3 − ex )2
3ex
= √
(3 − ex ) 9 − 6ex
3
f2′ (x) = + (208)
5 √ √
√ −3ex
3ex
3 − 9 − 6ex √
9−6ex
9 − 6ex − √9−6ex · 3 +
· 3− 9 − 6ex
+ √ · √ 2
3 + 9 − 6ex 3 − 9 − 6ex
−3ex
√ √
3 √
9−6ex
3 − 9 − 6ex + 3 9 − 6ex
= +
5 6ex
3 3
= −√
5 9 − 6ex
Finalmente:
√
3 ′ 9 − 6ex
f (x) = − (209)
5 3 − ex
Passiamo alla derivata seconda:
√
′′ d 9 − 6ex
f (x) = −
dx 3 − ex
−ex (9 − 3ex ) + ex (9 − 6ex )
=− √
(3 − ex )2 9 − 6ex
Semplificando:
3e2x
f ′′ (x) = √ (210)
(3 − ex ) 9 − 6ex
Asintoti obliqui:
121
√
′ 3 9−0 2
m = lim f (x) = − =−
x→−∞ 5 3−0 5
n = lim [f (x) − mx]
x→−∞
√
3 + 9 − 6ex
= lim ln √ +x =∞−∞
x→−∞ 3 − 9 − 6ex
√
3 + 9 − 6ex x
= lim ln √ + ln e
x→−∞ 3 − 9 − 6ex
√
x3 + 9 − 6ex
= ln lim e √
x→−∞ 3 − 9 − 6ex
√ √
x 3+ 9 − 6ex 3 − 9 − 6ex
= ln lim e · √ · √
x→−∞ 3 − 9 − 6ex 3 − 9 − 6ex
" √ #
x 2
3 + 9 − 6e
= ln lim ex ·
x→−∞ 6ex
√ 2
3 + 9 − 6ex (3 + 3)2
= ln lim = ln = ln 6
x→−∞ 6 6
Quindi il grafico è dotato di asintoto obliquo che è la retta di equazione:
2
y = − x + ln 6
5
Studio della monotonia e ricerca degli estremi relativi ed assoluti
Zeri di f ′
√
′ 9 − 6ex 3
f (x) = 0 ⇐⇒ x
=
3−e 5
2x x
⇐⇒ 9e + 96e − 144 = 0
4
⇐⇒ ex = (l’altra soluzione non accettabile, in quanto < 0)
3
4
⇐⇒ x = ln
3
Segno:
√ 3
∀f ′ (x) > 0 ⇐⇒ 9 − 6ex < (3 − ex )
5
3 − ex > 0
⇐⇒ 9 − 6ex ≥ 0
(3 − ex )2
9
9 − 6ex < 25
x < ln 3
⇐⇒ x∈X
2x
9e + 96ex − 144 > 0
x < ln 3
4 3
⇐⇒ x ∈ X ⇐⇒ x ∈ ln , ln ,
3 2
x > ln 43
122
per cui la funzione è strettamente crescente in ln 34 , ln 32 ed è strettamente decrescente
in −∞, ln 43 . Il punto x = ln 34 è di minimo relativo, anzi assoluto:
4 4 3 4
m ln , arcsin + ln + ln 2
3 5 5 3
Concavità e punti di flesso.
Studio del segno di f ′′ :
f ′′ (x) > 0, ∀x ∈ X
Da cio segue che γ volge sempre la concavità verso l’alto.
Tracciamento del grafico.
Il grafico completo è riportato in figura (60).
Π 3+ 3
+ln
6
3- 3
x
lnH L
1 1 1 3
-1 - -
2 4 4 2
x
√
e 3+√9−6ex
Figura 60: Grafico della funzione f (x) = arcsin 3−e x + ln 3− 9−6ex
+ 53 x
50 Esercizio 737
Studiare la funzione
***
123
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione è definita in X = (−∞, +∞) poichè l’argomento del logaritmo è sempre
maggiore di zero.
Intersezioni con gli assi
Tralasciamo l’interesezione con l’asse x, perchè c’è un’equazione che va risolta numerica-
mente o per via grafica.
Intersezione con l’asse y
f (0) = ln cosh 0 + 1 = 1
Quindi:
A (0, 1) ∈ γ ∩ y
essendo γ il grafico della funzione.
Comportamento agli estremi
Ricordiamo che:
lim cosh x = +∞
x→±∞
Quindi:
lim f (x) = 3− + l,
x→−∞
essendo:
l = lim (x + ln cosh x)
x→−∞
= ln lim ex cosh x
x→−∞
x
+ e−x
xe
= ln lim e
x→−∞ 2 +
e2x + 1 1
= ln lim = ln = (− ln 2)+ = − (ln 2)−
x→−∞ 2 2
Quindi:
124
perciò la retta y = 3 − ln 2 è asintoto orizzontale a sinistra. Per verificare l’esistenza di
un asintoto obliquo a destra, calcoliamo:
f (x) ln cosh x tanh x 1
m = lim = lim 1 + −2 +
x→+∞ x x→+∞ x x x
ln cosh x tanh x
= 1 + lim − 2 lim
x→+∞ x x→+∞ x
Calcoliamo:
ln cosh x ∞ H
lim = = lim tanh x = 1
x→+∞ x ∞ x→+∞
tanh x ∞ H 1
lim = = lim = 0,
x→+∞ x ∞ x→+∞ cosh2 x
Quindi:
m=2 (212)
L’ordinata all’orgine:
Calcoliamo a parte:
cosh x ex (1 + e2x ) 1
lim ln = ln lim = ln = − ln 2
x→+∞ ex x→+∞ 2e x 2
Finalmente:
n = − (1 + ln 2)
Perciò la retta di equazione:
y = 2x − (1 + ln 2) , (213)
è asintoto obliquo a destra.
Derivate
125
f ′ (x) = 0 ⇐⇒ tanh2 x + tanh x − 1 = 0
tanh x = −1
⇐⇒
tanh x = 12
tanh x = −1 è inaccettabile poichè limx→−∞ tanh x = −1, e ∀x, tanh x > −1, quindi:
ex − e−x 1
f ′ (x) = 0 ⇐⇒ =
ex + e−x 2
2x
e −1 1
⇐⇒ 2x =
e +1 2
1
e2x = 3 =⇒ x = ln 3
2
Segno:
1 1
f ′ (x) > 0 ⇐⇒ tanh x > ⇐⇒ x > ln 3
2 2
Qundi la funzione
è strettamente crescente in 21 ln 3, +∞ , ed è strettamente decrescente
1
in −∞, 2 ln 3 . Il punto x = 21 ln 3 è pertanto di minimo relativo.
Concavità e punti di flesso.
Zeri di f ′′ :
1
f ′′ (x) = 0 ⇐⇒ tanh x = −
4
e2x − 1 1 1 3
⇐⇒ 2x
= − ⇐⇒ x = ln
e +1 4 2 5
Studio del segno di f ′′ :
1 1 3
f ′′ (x) > 0 ⇐⇒ tanh x > − ⇐⇒ x > ln
4 2 5
Da cio segue che γ volgela concavità verso l’alto in 12 ln 53 , +∞ . Il punto xf = 1
2
ln 35 è
di flesso.
Tracciamento del grafico.
Il grafico completo è riportato nelle figure (61)-(62).
51 Esercizio 738
Studiare la funzione
arcsin x
f (x) = √ (214)
1 − x2
***
126
y
3 - logH2L
x
logH3L
xf 2 3
2
3 - logH2L
x
logH3L
-1 xf 2
2
127
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione è definita in X tale che:
|x| ≤ 1
⇐⇒ x ∈ (−1, 1) ,
1 − x2 ≥ 0
per cui X = (−1, 1)
Intersezioni con gli assi
π
2
lim f (x) = − = −∞,
x→−1+ +∞
π
2
lim f (x) = = +∞
x→1− +∞
cosicchè le rette y = ±1 sono asintoti verticali.
Derivate
√
′ 1 − x2 + x arcsin x
f (x) = √
(1 − x2 ) 1 − x2
√
′′ 3x 1 − x2 + arcsin x + 2x2 arcsin x
f (x) = q
(1 − x2 )5
128
y
x
1 1
-1 -2 2
1
-1
-2
-3
arcsin x
Figura 63: Grafico della funzione f (x) = √
1−x2
52 Esercizio 740
Studiare la funzione
1 1
f (x) = earctan sinh x (215)
cosh x
***
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione è definita per ogni x 6= 0, quindi X = (−∞, 0) ∪ (0, +∞).
Intersezioni con gli assi
∀x ∈ X, f (x) > 0 =⇒ ∄P ∈ γ ∩ x,
essendo γ il grafico della funzione. Inoltre:
0 = x 6∈ X =⇒ ∄P ∈ γ ∩ y
Segno
Per quanto visto la funzione è sempre positiva, per cui il grafico giace nel semipiano
y > 0.
Comportamento agli estremi
129
lim f (x) = 1 · earctan(+∞) = eπ/2
x→0+
+
earctan 0 1+
lim f (x) = = = 0+
x→+∞ +∞ +∞
−
earctan 0 1−
lim f (x) = = = 0+ ,
x→−∞ −∞ −∞
per cui l’asse x è asintoto orizzontale.cosicchè le rette y = ±1 sono asintoti verticali.
Derivate
Derivata prima:
1
!
d earctan sinh x
f ′ (x) = (216)
dx cosh x
h i
1 sinh2 x cosh x 1
earctan sinh x · sinh 2
x+1
· − sinh2 x
cosh x − sinh x · earctan sinh x
=
cosh2 x
1 1
−earctan sinh x − sinh x · earctan sinh x
=
sinh2 x+1=cosh2 x cosh2 x
1 + sinh x
= −f (x)
cosh x
Derivata seconda:
1 + sinh x d 1 + sinh x
f ′′ (x) = −f ′ (x) − f (x)
cosh x dx cosh x
Calcoliamo:
(1 + sinh x) 1 − sinh x
f ′′ (x) = f (x) 2 − f (x)
cosh x cosh2 x
3 + sinh x
= f (x) sinh x
cosh2 x
130
Studio della monotonia e ricerca degli estremi relativi ed assoluti
Zeri della f ′ :
Segno della f ′′ :
√
f ′′ (x) > 0 ⇐⇒ sinh x (3 + sinh x) > 0 ⇐⇒ x ∈ (−∞, 0) ∪ ln 10 − 3 , +∞
√ √
Quindi γ è concavo in (−∞, 0) ∪ ln 10 − 3 , +∞ . Il punto xf = ln 10 − 3 è di
flesso.
√ √ !
3 − 10 arctan 1
F ln 10 − 3 , √ e 3
3 10 − 10
Determiniamo infine il comportamento della derivata prima in un intorno di x = 0:
131
′ 1 + sinh x
lim f (x) = − lim+ f (x) · lim+ = −eπ/2
x→0+ x→0 x→0 cosh x
′ 1 + sinh x
lim− f (x) = − lim− f (x) · lim+ = −e−π/2
x→0 x→0 x→0 cosh x
Tracciamento del grafico.
Il grafico completo è riportato in figura (64).
y
eΠ2
x
xf xmax
1 1
Figura 64: Grafico della funzione f (x) = cosh x
earctan sinh x
53 Esercizio 741
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Studiare la funzione
f (x) = x − ln (1 + x) (217)
***
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione è definita per x > −1, quindi X = (−1, +∞).
Intersezioni con gli assi
132
f (0) = 0 =⇒ (0, 0) ∈ γ,
essendo γ il grafico della funzione.
Comportamento agli estremi
lim f (x) = ∞ − ∞ =
x→+∞
= ln (+∞) = +∞
Vediamo se esiste un asintoto obliquo:
f (x) ln (1 + x)
m = lim = lim 1 − =1
x→+∞ x x→+∞ x
1
n = lim [f (x) − mx] = lim ln = −∞,
x→+∞ x→+∞ 1+x
per cui γ è privo di asintoto obliquo a destra.
Derivate
x
f ′ (x) =
1+x
′′ 1
f (x) =
(1 + x)2
Studio della monotonia e ricerca degli estremi relativi ed assoluti
Zeri della f ′ :
f ′ (x) = 0 ⇐⇒ x = 0
Studio del segno:
∀x ∈ X, f ′′ (x) > 0,
pertanto γ è concavo verso l’alto.
Tracciamento del grafico.
Il grafico completo è riportato in figura (65).
133
y
x
-1 1 2 3 4
54 Esercizio 742
Studiare la funzione
f (x) = x ln ln x (218)
***
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione è definita per x tale che ln x > 0, cioè x > 1, per cui
X = (1, +∞)
Intersezioni con gli assi
f (x) = 0 ⇐⇒ ln x = 1 ⇐⇒ x = e =⇒ (1, 0) ∈ γ,
essendo γ il grafico della funzione. Inoltre:
0 = x 6∈ X =⇒ ∄P ∈ γ ∩ y
Comportamento agli estremi
134
cosicché la retta x = 1 è asintoto verticale a sinistra.
Comportamento all’infinito:
lim f (x) = +∞
x→+∞
f (x)
m = lim = lim ln ln x = +∞
x→+∞ x x→+∞
ln x · ln ln x + 1
f ′ (x) =
ln x
ln x − 1
f ′′ (x) = 2
x ln x
Studio della monotonia e ricerca degli estremi relativi ed assoluti
Risulta:
∀x ∈ X, f ′ (x) > 0
Quindi la funzione è strettamente crescente.
Concavità e punti di flesso.
Zeri di f ′′ :
f ′′ (x) = 0 ⇐⇒ x = e
Segno di f ′′ :
55 Esercizio 743
Studiare la funzione
ln (x2 − 2x + 2)
f (x) = − 2 arctan (x − 1) (219)
x−1
***
Soluzione
Insieme di definizione
135
y
x
e
-1
-2
-3
-4
X = R − {1} (221)
Intersezioni con gli assi
Tralasciamo l’intersezione con l’asse x.
L’intersezione con l’asse y:
π π
f (0) = − ln 2 =⇒ 0, − ln 2 ∈ γ ∩ y,
2 2
essendo γ il grafico della funzione.
Comportamento agli estremi
ln (x2 − 2x + 2)
lim f (x) = lim
x→1 x→1 x−1
0 H x−1
= = 2 lim 2
0 x→1 x − 2x + 2
= 0,
136
Comportamento all’infinito:
π ln (x2 − 2x + 2)
lim f (x) = −2 + lim
x→+∞ 2 x→+∞ x−1
Calcoliamo a parte:
ln (x2 − 2x + 2) ∞ H x−1
lim = = 2 lim 2 =0
x→+∞ x−1 ∞ x→+∞ x − 2x + 2
Quindi:
lim f (x) = −π
x→+∞
lim f (x) = π,
x→−∞
2(x−2)
′ x2 −2x+2
(x − 1) − ln (x2 − 2x + 2) 2
f (x) = 2 −
(x − 1) 1 + (x − 1)2
2
ln (x − 2x + 2)
=−
(x − 1)2
Studio della monotonia e ricerca degli estremi relativi ed assoluti
La derivata prima può essere scritta come:
2
ln 1 + (x − 1)
f ′ (x) = −
(x − 1)2
Osserviamo che:
∀x ∈ X, 1 + (x − 1)2 > 1 =⇒ ln 1 + (x − 1)2 > 0,
cosicchè:
ln 1 + (x − 1)2
∀x ∈ X, 2 > 0 =⇒ ∀x ∈ X, f ′ (x) > 0
(x − 1)
Quindi la funzione è strettamente decrescente.
Studiamo il comportamento della derivata intorno al punto x = 1:
ln (x2 − 2x + 2) 0 H 2x − 2
lim f ′ (x) = − lim 2 = = − lim = −1
x→1 x→1 (x − 1) 0 x→1 2 (x − 1)
137
la funzione risulta derivabile in x = 1, avendosi: f ′ (1) = −1.
Concavità e punti di flesso.
Si deduce immediatamente che γ è concavo in (1, +∞). Pertanto x = 1 è un punto di
flesso per la funzione ridefinita con la (222)
Tracciamento del grafico.
Il grafico completo è riportato in figura (67).
y
Π
- logH2L
Π
2
x
1
-Π
ln(x2 −2x+2)
Figura 67: Grafico della funzione f (x) = x−1
− 2 arctan (x − 1)
56 Esercizio 744
Studiare la funzione
1
f (x) = (x − 2)2 + 2x + 2 ln |x − 3| (223)
2
***
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione è definita per ogni x 6= 3, quindi:
138
L’intersezione con l’asse y:
f (0) = 2 + ln 9 =⇒ (0, 2 + ln 9) ∈ γ,
essendo γ il grafico della funzione.
Comportamento agli estremi
1
lim f (x) = + 6 + 2 ln 0+ = −∞,
x→3 2
cosicché la retta x = 3 è un asintoto verticale sia a destra che a sinistra.
Comportamento all’infinito:
lim f (x) = +∞
x→+∞
lim f (x) = ∞ − ∞
x→−∞
1 1 2
p
(x − 2)2 = ln e(x−2) = ln e(x−2)
2
2 2
x = ln ex ,
quindi:
1 2
lim (x − 2) + 2x + 2 ln |x − 3|
x→−∞ 2
p
(x−2) 2 |x − 3|
= lim ln e + 2 ln −x
x→−∞ e
" #
2
p
2 (x − 3)
= lim ln e(x−2) + ln
x→−∞ e−2x
" √ #
(x − 3)2 e(x−2)
2
= lim ln
x→−∞ e−2x
h √ i
= ln lim (x − 3)2 ex2 +4
x→−∞
= ln (+∞) = +∞
x2
f (x) = + 2 + ln (x − 3)2
2
E da tale espressione è più facile il calcolo del limite per x → ±∞.
La derivata prima è:
139
2
f ′ (x) = x + · (x − 3)
(x − 3)2
x2 − 3x + 2
=
x−3
(2x − 3) (x − 3) − x2 + 3x − 2
f ′′ (x) =
(x − 3)2
x2 − 6x + 7
=
(x − 3)2
f ′ (x)
lim = ±∞
x→±∞ x
Studio della monotonia e ricerca degli estremi relativi ed assoluti
Zeri di f ′ :
f ′ (x) = 0 ⇐⇒ x = 1, 2
Segno di f ′ :
′′
√ √
f (x) > 0 ⇐⇒ x ∈ −∞, 3 − 2 ∪ 3 + 2, +∞
√ √
Si deduce immediatamente che γ è concavo in −∞, 3 − 2 ∪ 3 + 2, +∞ . Pertanto
√ √
i punti x = 3 − 2 e x = 3 + 2 sono punti di flesso.
√ 150 √ √ 150 √
F1 3 − 2, − 3 2 + ln 2 , F2 3 + 2, + 3 2 + ln 2
2 2
Si osservi che i flessi sono simmetrici rispetto all’asintoto verticale.
Tracciamento del grafico.
Il grafico completo è riportato in figura (68).
140
y
F2
2 + logH9L m F1 M
x
1 3- 2 2 3 3+ 2
57 Esercizio 745
Studiare la funzione
1
f (x) = p (225)
x + |x2 − x|
***
Soluzione
Insieme di definizione
Conviene esplicitare il valore assoluto:
2
2 x se x ∈ (−∞, 0] ∪ [1, +∞)
x + x − x =
2x − x2 , se x ∈ (0, 1)
Osserviamo poi che deve essere x 6= 0, quindi:
(
1
|x|
se x ∈ (−∞, 0) ∪ [1, +∞)
f (x) = √ 1
(226)
2x−x2
, se x ∈ (0, 1)
La funzione è perciò definita in X = (−∞, 0) ∪ (0, +∞).
Intersezioni con gli assi
141
essendo γ il grafico della funzione.
Segno
Dalla (227) segue che γ giace nel semipiano y > 0.
Comportamento agli estremi
lim f (x) = 0+
x→±∞
τ+ ) y = 2 − x
τ− ) y = 1
58 Esercizio 746
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Studiare la funzione
1
f (x) = 1 + |x| − ln cosh x − tanh x (228)
2
142
y
P
1
x
1
1
Figura 69: Grafico della funzione f (x) = √
x+|x2 −x|
***
Soluzione
Insieme di definizione
Siccome cosh x > 0 ∀x ∈ R, segue che X = (−∞, ∞). Per semplificare lo studio della
funzione esplicitiamo il valore assoluto:
1 + x − 12 ln cosh x − tanh x se x ∈ [0, +∞)
f (x) =
1 − x − 21 ln cosh x − tanh x se x ∈ (−∞, 0)
Intersezioni con gli assi
Tralasciamo l’intersezione con l’asse x.
Risulta:
lim f (x) = ∞ − ∞
x→+∞
143
Calcoliamo a parte:
1 1
lim x − ln cosh x =1 lim ln e2x − ln cosh x
x→+∞ 2 x= 21 2x= 2 ln e2x 2 x→+∞
1 e2x 1 2e2x 1 2ex
= lim ln = ln lim x = ln lim = +∞
2 x→+∞ cosh x 2 x→+∞ e (1 + e−2x ) 2 x→+∞ 1 + e−2x
lim f (x) = +∞
x→+∞
lim f (x) = ∞ − ∞
x→−∞
Calcoliamo a parte:
1 1 2x
lim x + ln cosh x = lim ln e + ln cosh x
x→−∞ 2 x= 21 2x= 21 ln e2x 2 x→−∞
1 1 ex + e−x 1 e2x + 1
= lim ln e2x cosh x = ln lim = ln lim
2 x→−∞ 2 x→−∞ 2e−2x 2 x→−∞ 2e−x
1
= ln 0+ = −∞
2
Quindi la funzione è divergente positivamente per x → −∞:
Asintoti obliqui:
f (x) 1 tanh x 1 ln cosh x
m1 = lim = lim +1− − lim
x→+∞ x x→+∞ x x 2 x→+∞ x
| {z }
=1
Calcoliamo a parte:
ln cosh x ∞ H
lim = = lim tanh x = 1
x→+∞ x ∞ x→+∞
Quindi:
1 1
m1 = 1 − =
2 2
L’ordinata all’origine:
144
1 x 1
n1 = lim f (x) − x = lim 1 + − ln cosh x − tanh x
x→+∞ 2 x→+∞ 2 2
1
= lim (1 − tanh x) + lim (x − ln cosh x)
} 2|
x→+∞ x→+∞
| {z {z }
=0 =∞−∞
Calcoliamo a parte:
Perciò:
1
n1 = ln 2
2
Si conclude che la retta di equazione:
1
y= (x + ln 2) , (230)
2
è asintoto obliquo a destra.
Passiamo a x → −∞:
f (x) 1 tanh x 1 ln cosh x
m2 = lim = lim −1− − lim
x→−∞ x x→+∞ x x 2 x→−∞ x
| {z }
=−1
Calcoliamo a parte:
ln cosh x ∞ H
lim = = lim tanh x = −1
x→−∞ x ∞ x→−∞
Quindi:
1 1
m1 = −1 + =−
2 2
L’ordinata all’origine:
1 x 1
n2 = lim f (x) + x = lim 1 − − ln cosh x − tanh x
x→−∞ 2 x→−∞ 2 2
1
= lim (1 − tanh x) − lim (x + ln cosh x)
} 2|
x→−∞ x→−∞
| {z {z }
=2 =∞−∞
Calcoliamo a parte:
145
lim (x + ln cosh x) = lim (ln ex + ln cosh x)
x→−∞ x→−∞
ex
= ln lim
x→−∞ cosh x
2
= ln lim = ln 2
x→−∞ 1 + e−2x
Perciò:
1
n2 = 2 + ln 2
2
Si conclude che la retta di equazione:
1 1
y = − x + 2 + ln 2 , (231)
2 2
è asintoto obliquo a sinistra.
Derivate
Calcoliamo la derivata prima:
′ tanh2 x − 12 tanh x, se x ≥ 0
f (x) = (232)
tanh2 x − 12 tanh x − 2, se x < 0
Calcolo della derivata seconda: osserviamo che le due espressioni (232) defferiscono per
una costante, per cui:
d 1
f ′′ (x) = tanh2 x − tanh x (233)
dx 2
4 tanh x − 1
=
2 cosh2 x
Studio della monotonia e ricerca degli estremi relativi ed assoluti
Risulta per x ≥ 0
1
f ′ (x) = 0 ⇐⇒ tanh x = 0,
2
Cioè
1
x = 0, tanh x =
2
Abbiamo l’equazione esponenziale:
1 ex − e−x 1
tanh x = ⇐⇒ x −x
=
2 e +e 2
che si risolve con la posizione ex = t:
√
t2 − 3 = 0 =⇒ t = ± 3
Scartando la soluzione negativa:
146
1
ln 3
x=
2
Quindi per x ≥ 0 abbiamo i punti estremali:
1
x = 0, x = ln 3
2
Segno per x ≥ 0:
1 1
f ′ (x ≥ 0) > 0 ⇐⇒ tanh x > ⇐⇒ x > ln 3,
2 2
1
cioè in (0, +∞) la funzione è strettamente crescente in 2 ln 3, +∞ , mentre è stretta-
mente decrescente in 0, 21 ln 3 . Pertanto x = 12 ln 3 è di minimo relativo.
Passiamo ora a x < 0, dove l’espressione della derivata prima è:
1
f ′ (x) = tanh2 x − tanh x − 2,
2
Eventuali zeri:
1 1 √
f ′ (x < 0) = 0 ⇐⇒ tanh2 x − tanh x − 2 = 0 ⇐⇒ tanh x = 1 − 33 < −1 mai!
2 4
per cui non esistono zeri in (−∞, 0). Più precisamente è ivi f ′ (x < 0) < 0, donde la
funzione è strettamente decrescente in (−∞, 0).
Osserviamo inoltre che il punto P (0, 1) è un punto angoloso, giacché:
1 ex − e−x 1
f ′′ (x) = 0 ⇐⇒ tanh x = ⇐⇒ x −x
=
4 e +e 4
con la solita posizione t = ex :
r
5
t=±
3
Scartando la soluzione < 0
1 5
x= ln
2 3
Segno di f ′′ :
1 1 5
f ′′ (x) > 0 ⇐⇒ tanh x > ⇐⇒ x > ln
4 2 3
1
Quindi γ volge la concavità verso l’alto in 2 ln 3 , +∞ e il punto x = 12 ln 53 è di flesso.
5
147
y
F m
1
x
-2 -1 xf xm 1 2 3
59 Esercizio 747
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Studiare la funzione
2x √ x+1
f (x) = √ − ln x + x2 + 1 − 2 (234)
x2 + 1 |x + 1|
***
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione è definita in:
148
Risulta:
1 √
lim f (x) = 2 − √ − ln 2−1
x→−1− 2
1 √
lim + f (x) = −2 − √ − ln 2−1 ,
x→−1 2
per cui x = −1 è un punto di discontinuità di prima specie. Il salto di discontinuità è:
s (−1) = −4
lim f (x) = ∞ − ∞
x→+∞
Comportamento per x → −∞
x √
lim f (x) = 2 lim q − ln lim x + x2 + 1 − 2
x→−∞ x→−∞ x→−∞
|x| 1 + x12 | {z }
| {z } =∞−∞
=−1
Calcoliamo a parte:
√ √
√ x+ x2 + 1 x − x2 + 1
lim x + x2 + 1 = lim √
x→−∞ x→−∞ x − x2 + 1
−1
= lim √
x→−∞ x − x2 + 1
−1
= = 0+
−∞ √
=⇒ lim ln x + x2 + 1
x→−∞
= ln 0+ = −∞
per cui:
2
f (x) 2 1 √
m1 = lim = lim √ 2
− ln x + x + 1 −
x→+∞ x x→+∞ x2 + 1 x x
√
2
ln x + x + 1
2 2
= lim √ − − lim
x→+∞ x2 + 1 x x→+∞ x
| {z }
=0
149
Calcoliamo a parte:
√
ln x + x2 + 1
∞ H 1
lim = lim √ = = 0,
x→+∞ x ∞ x→+∞ x + 1 2
per cui il diagramma è privo di asintoto obliquo a destra. Vediamo ora per x → −∞:
2
f (x) 2 1 √
m2 = lim = lim √ − ln x + x2 + 1 +
x→−∞ x x→−∞ x2 + 1 x x
Eseguendo passaggi simili a quelli per il calcolo di m1 , segue:
m2 = 0
Si conclude che il grafico è privo di asintoti obliqui.
Derivate
Osserviamo che le due espressioni (235) defferiscono per una costante, per cui:
′ d 2x √
f (x) = √ 2
− ln x + x + 1 (237)
dx x2 + 1
d 2x d √
= √ − ln x + x2 + 1
dx x2 + 1 dx
2 1
=q −√
2
x +1
(x2 + 1)3
1 − x2
=q
(x2 + 1)3
La derivata seconda:
d h −3/2 i
f ′′ (x) = 1 − x2 x2 + 1
dx
−3/2 −5/2
= −2x x2 + 1 − 3x 1 − x2 x2 + 1
−5/2 2
= x x2 + 1 x −5
x (x2 − 5)
=q
(x2 + 1)5
f ′ (x) = 0 ⇐⇒ x = ±1
Quindi abbiamo i punti estremali x = 1 e x = −1
Segno di f ′ :
150
√ √
M 1, 2 − 2 − ln 1 + 2
Determiniamo il comportamento della derivata prima in un intorno del punto di discon-
tinuità x = 1:
r !
√ 10 √ √
F1 − 5, 2 − − ln 6− 5
3
A (0, −2)
r !
√ 10 √ √
F2 − 5, −2 + − ln 6+ 5
3
60 Esercizio 748
Studiare la funzione
x |ln x|
f (x) = (238)
(ln x − 1)2
***
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione è definita in:
151
y
F1
f - H1L
x
-4 -3 x f1 -1 xmax x f2 3
M
F2
f + H1L
√
Figura 71: Grafico della funzione f (x) = √ 2x − ln x + x+1
x2 + 1 − 2 |x+1|
x2 +1
0 = x 6∈ X =⇒ ∄P ∈ γ ∩ y
essendo γ il grafico della funzione.
Comportamento agli estremi
Quindi:
0−
lim+ f (x) = −= 0+ ,
x→0 +∞
cosicchè x = 0 è una discontinuità di prima specie.
152
comportamento all’infinito:
x ln x x 1
lim f (x) = lim = lim ·
x→+∞ x→+∞ (ln x − 1)2 x→+∞ ln x 1 − ln1x
1 x
= lim 1 · lim
x→+∞ 1− x→+∞ ln x
| {z ln x }
=1
Calcoliamo a parte:
x ∞ H
lim = = lim x = +∞,
ln x
x→+∞ ∞ x→+∞
perciò la funzione diverge positivamente:
lim f (x) = +∞
x→+∞
f (x) ln x 1
m = lim = lim 2 = lim 1
= 0,
x→+∞ x x→+∞ (ln x − 1) x→+∞ ln x 1 −
ln x
ciò implica che non esiste asintoto obliquo.
Derivate
(
ln2 x−2 ln x−1
′ (ln x−1)3
, x ∈ (1, +∞)
f (x) = − ln2 x+2 ln x+1
(ln x−1)3
, x ∈ (0, 1)
(
− ln2 x−2 ln x−5
′′ x(ln x−1)4
, x ∈ (1, +∞)
f (x) = ln2 x−2 ln x−5
(ln x−1)3
, x ∈ (0, 1)
f ′ (x > 1) = 0 ⇐⇒ ln2 x − 2 ln x − 1 = 0
√ √
⇐⇒ ln x = 1 + 2 =⇒ x = e1+ 2
x>1
f ′ (x < 1) = 0 ⇐⇒ − ln2 x + 2 ln x + 1 = 0
√ √
⇐⇒ ln x = 1 − 2 =⇒ x = e1− 2
x<1
Segno:
ln2 x − 2 ln x − 1
f ′ (x > 1) > 0 ⇐⇒ >0
(ln x − 1)3
√ √
⇐⇒ ln x > 1 + 2 ⇐⇒ x > e1+ 2
x>1
153
√ √
Quindi in (1, +∞) la funzione è crescente in e1+ 2 , +∞ , perciò x = e1+ 2 è punto di
minimo relativo:
√ !
√ 1+ 2 √
m e1+ 2 , e1+ 2
2
Per x < 1:
− ln2 x + 2 ln x + 1
f ′ (x < 1) > 0 ⇐⇒ >0
(ln x − 1)3
√ √
1− 2
⇐⇒ ln x < 1 − 2 ⇐⇒ x ∈ 0, e
x<1
√ √
Quindi in (0, 1) la funzione è crescente in 0, e1− 2 , perciò x = e1− 2 è punto di massimo
relativo:
√ !
√ 2 − 1 1−
√
2
M e1− 2 , ee
2
Vediamo in x = 0:
f ′′ (x > 1) = 0 ⇐⇒ − ln2 x + 2 ln x + 5 = 0
√ √
⇐⇒ ln x = 1 + 6 =⇒ x = e1+ 6
x>1
f ′ (x < 1) = 0 ⇐⇒ − ln2 x − 2 ln x − 5 = 0
√ √
⇐⇒ ln x = 1 − 6 =⇒ x = e1− 6
x<1
Segno:
− ln2 x + 2 ln x + 5
f ′ (x) > 0 ⇐⇒ >0
(ln x − 1)4
√ √
1+ 6
⇐⇒ 1 < ln x < 1 + 6, ⇐⇒ x ∈ e, e
x>1
√
Quindi in (1, +∞) γ è concavo verso l’alto in e, e1+ 6 , mentre è concavo verso il basso
√
in e1+ 6 , +∞
154
Per x < 1:
′′ ln2 x − 2 ln x − 5
f (x < 1) > 0 ⇐⇒ >0
(ln x − 1)4
√ √
⇐⇒ ln x < 1 − 6 ⇐⇒ x ∈ 0, e1− 6
x<1
√
Quindi in (0, 1) γ è concavo verso l’alto in 0, e1− 6
ed è concavo verso il basso in
√
e1− 6 , 1 . Abbiamo perciò i flessi:
√ !
√ 6 − 1 1−√6
F1 e1− 6 , e
6
√ !
√ 6 + 1 1+√6
F2 e1+ 6 , e
6
25
20
15
10
x
e x f2
x|ln x|
Figura 72: Grafico della funzione f (x) = (ln x−1)2
61 Esercizio 749
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155
y
1.0
0.8
0.6
0.4
0.2
x
x f1 xmax 1
x|ln x|
Figura 73: Grafico della funzione f (x) = (ln x−1)2
in (0, 1).
Studiare la funzione
***
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione è definita in:
156
f (±1) = 0 =⇒ (±1, 0) ∈ γ ∩ x
Inoltre:
0 = x 6∈ X =⇒ ∄P ∈ γ ∩ y
essendo γ il grafico della funzione.
Comportamento agli estremi
lim+ f (x) = − lim+ x ln x + 2x ln2 x
x→0 x→0
= − lim+ x ln x − 2 lim+ x ln2 x,
x→0 x→0
Calcoliamo a parte:
ln x ∞ H
lim+ x ln x = 0 · ∞ = lim+ −1
= = − lim+ x = 0−
x→0 x→0 x ∞ x→0
2
ln x ∞ H
lim+ x ln2 x = 0 · ∞ = lim+ −1 = = −2 lim+ x ln x = 0+
x→0 x→0 x ∞ x→0
Quindi:
Inoltre:
Ponendo x = −t:
Perciò:
Le (242)-(243) implicano:
lim f (x) = 0−
x→0
157
Eventuali asintoti obliqui:
f (x)
lim = lim ln x (1 − 2x ln x) = −∞
x→+∞ x x→+∞
f (x)
lim = lim ln (−x) + 2 ln2 (−x) = +∞,
x→−∞ x x→+∞
−2 ln2 x − 3 ln x + 1, x ∈ [1, +∞)
2 ln2 (−x) + 5 ln (−x) + 1, x ∈ (−∞, −1]
f ′ (x) =
−2 ln2 x − 5 ln x − 1, x ∈ (0, 1)
−2 ln2 (−x) + 3 ln (−x) − 1, x ∈ (−1, 0)
− 4 lnxx+3 , x ∈ [1, +∞)
4 ln(−x)+5
, x ∈ (−∞, −1]
f ′′ (x) = x
4 ln x+5
− x , x ∈ (0, 1)
4 ln(−x)+3
x
, x ∈ (−1, 0)
Studio della monotonia e ricerca degli estremi relativi ed assoluti
Zeri di f ′ . Per x ∈ [1, +∞)
f ′ (x ≥ 1) = 0 ⇐⇒ 2 ln2 x + 3 ln x − 1 = 0
√ √
−3 − 17 −3 + 17
⇐⇒ ln x = , ln x =
4 4
Cioè:
√ √
17+3 17−3
−
x=e 4 ,e 4
Il segno è:
√
′ −3 + 17
f (x ≥ 1) > 0 ⇐⇒ ln x < ⇐⇒ x < x0
4
√17−3 √
17−3
Quindi in [1, +∞) la funzione è crescente in 1, e 4 , pertanto e 4 è punto di
massimo relativo:
√17−3 √ √17−3
M1 e 4 , 17 − 4 e 4
Per x < −1:
158
da cui:
√ √
17+5 17−5
x1 = −e− 4 , x2 = −e 4
Risulta x1 > −1 e x2 > −1, per cui la derivata prima non si annulla mai in (−∞, −1).
Il segno in tale intervallo è:
f ′ (x) = 0 ⇐⇒ 2 ln2 x + 5 ln x + 1 = 0
√ √
17 + 5 17 − 5
⇐⇒ ln x = − , ln x =
4 4
da cui:
√ √
17+5 17−5
x′1 = e− 4 , x′2 = e 4
Risulta x′1 , x′2 ∈ (0, 1). Quindi abbiamo due punti estremali. Studiamo il segno di f ′ in
(0, 1):
Quindi in (0, 1) la funzione è strettamente crescente in (x′1 , x′2 ), perciò x′1 , x′2 sono rispet-
tivamente punto di minimo e massimo relativi:
√17+5 √ √17+5
m1 e − 4 , − 17 + 4 e− 4
√17−5 √ √17−5
M2 e − 4 , − 17 − 4 e 4
159
Risulta x′′1 ∈ (−1, 0) , x′′2 6∈ (−1, 0). Quindi abbiamo un punto estremale. Studiamo il
segno di f ′ in (−1, 0):
Quindi in (−1, 0) la funzione è strettamente crescente in (−x′′1 , 0), perciò x′′1 è punto di
minimo relativo:
√17−3 √ √17+3
m2 e 4 , 17 − 4 e− 4
Vediamo in x = 0:
cioè l’origine delle coordinate è un punto cuspidale per il grafico della funzione. I punti
(±1, 0) sono invece punti angolosi:
62 Esercizio 750
Studiare la funzione
ln (x − 1)
f (x) = √ (244)
x−1
***
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione è definita in:
X = (1, +∞)
Intersezioni con gli assi
160
y
x
3
- -1 xmin x'max 1 xmax 2
2
fHxmin L
Figura 74: Grafico della funzione f (x) = x |ln |x|| − 2 |x| − ln2 |x|
f (x) = 0 ⇐⇒ x = 2 =⇒ (2, 0) ∈ γ ∩ x
Inoltre:
0 = x 6∈ X =⇒ ∄P ∈ γ ∩ y
essendo γ il grafico della funzione.
Comportamento agli estremi
ln 0+
lim+ f (x) = = −∞,
x→1 0+
cosicché la retta x = 1 è asintoto verticale a destra.
Comportamento all’infinito:
ln (x − 1)
lim f (x) = lim √ =0
x→+∞ x→+∞ x−1
Il limite è pari a zero, poiché per x → +∞ la funzione ln (x − 1) è un infinitesimo di
ordine infinitamente piccolo. Segue che l’asse x è asintoto orizzontale.
Derivate
161
2 − ln (x − 1)
f ′ (x) = q
2 (x − 1)3
3 ln (x − 1) − 8
f ′′ (x) = q
4 (x − 1)5
f ′ (x) = 0 ⇐⇒ ln (x − 1) = 2 ⇐⇒ x = e2 + 1
Il segno è:
f ′ (x) > 0 ⇐⇒ x ∈ 0, e2 + 1
Quindi la funzione è strettamente crescente in (0, e2 + 1), ed è strettamente decrescente
in (e2 + 1, +∞). Quindi e2 + 1 è punto di massimo relativo:
2 2
M e + 1,
e
Concavità e punti di flesso
Zeri di f ′′ :
√
3
f ′′ (x) = 0 ⇐⇒ 3 ln (x − 1) − 8 = 0 ⇐⇒ x = 1 + e2 e2
Segno di f ′′ :
√3
f ′′ (x) > 0 ⇐⇒ x ∈ 1 + e2 e2 , +∞
√ √
Quindi γ volge la concavità verso l’alto in 1 + e2 e2 , +∞ , mentre in 0, 1 + e2 e2
3 3
√
volge la concavità verso il basso. Il punto xf = 1 + e2 e2 è punto di flesso.
3
63 Esercizio 751
Studiare la funzione
ex − 1 π
f (x) = arctan x + 2 |x| + (245)
e −2 2
***
Soluzione
Insieme di definizione
Deve essere ex 6= 2, quindi:
162
y
fHxmax L M
F1
fHx f L
x
1 xmax xf
ln(x−1)
Figura 75: Grafico della funzione f (x) = √
x−1
π π
lim f (x) = −
+ 2 ln 2 + = 2 ln 2
x→(ln 2) − 2 2
π π
lim f (x) = + 2 ln 2 + = π + 2 ln 2,
x→(ln 2)+ 2 2
s (ln 2) = 2 ln 2
Comportamento all’infinito:
163
ex − 1 π
lim f (x) = arctan lim x + 2 (+∞) +
x→+∞ x→+∞ e − 2 2
π π
= + (+∞) + = +∞
4 2
π π
lim f (x) = − − 2 (−∞) + = +∞
x→−∞ 4 2
Quindi la funzione diverge positivamente per x → ±∞.
Eventuali asintoti obliqui:
f (x)
m1 = lim =2
x→+∞ x
n1 = lim [f (x) − 2x]
x→+∞
ex − 1 π
= lim arctan x + 2x + − 2x
x→+∞ e −2 2
3
= π
4
Quindi la retta di equazione:
3
y = 2x + π,
4
è asintoto obliquo a destra.
Per x → −∞:
f (x)
m2 = lim = −2
x→+∞ x
n2 = lim [f (x) + 2x]
x→+∞
ex − 1 π
= lim arctan x − 2x + + 2x
x→+∞ e −2 2
1 π
= arctan +
2 2
Quindi la retta di equazione:
1 π
y = −2x + arctan + ,
2 2
è asintoto obliquo a sinistra.
Derivate
ex
′ − 2e2x −6e x +5 + 2, x ∈ [0, ln 2) ∪ (ln 2, +∞)
f (x) = ex (247)
− 2e2x −6e x +5 − 2, x ∈ (−∞, 0)
Cioè:
(
4e2x −13ex +10
′ 2e2x −6ex +5
, x ∈ [0, ln 2) ∪ (ln 2, +∞)
f (x) = −4e2x +11ex −10 (248)
2e2x −6ex +5
, x ∈ (−∞, 0)
164
Per il calcolo della derivata seconda, utilizziamo le (247) ottenendo:
ex (2e2x − 5)
f ′′ (x) = (249)
(2e2x − 6ex + 5)2
Studio della monotonia e ricerca degli estremi relativi ed assoluti
Per x ∈ [0, ln 2) ∪ (ln 2, +∞):
4t2 − 13t + 10
f ′ (t) = ,
2t2 − 6t + 5
avendo posto t = ex .
5
f ′ (t) = 0 ⇐⇒ t = , 2
4
Inoltre
165
1 5
f ′′ (x) = 0 ⇐⇒ x = ln
2 2
Segno di f ′′ :
′′ 1 5
f (x) > 0 ⇐⇒ x ∈ ln , ln 2 ∪ (ln 2, +∞)
2 2
Quindi γ volge la concavità verso l’alto in 21 ln 5, ln 2 ∪(ln 2, +∞), mentre in −∞, 21 ln 52
volge la concavità verso il basso. Il punto xf = 12 ln 25 è punto di flesso
√ !
1 5 π 10 − 2 5
F ln , + arctan √ + ln
2 2 2 10 + 4 2
Tracciamento del grafico.
Il grafico è riportato nelle figure (76)-(77).
Π + 2 logH2L
2 logH2L
x
xmax x f x0
x
Figura 76: Grafico della funzione f (x) = arctan eex −2
−1
+ 2 |x| + π
2
64 Esercizio 752
Studiare la funzione
166
y
Π + 2 logH2L
M F1
2 logH2L
x
xmax xf logH2L
x
Figura 77: Grafico particolareggiato della funzione f (x) = arctan eex −2
−1
+ 2 |x| + π
2
1 1
f (x) = p 2− (250)
|ln x| ln x
2 ln x − 1
= p
ln x |ln x|
***
Soluzione
Insieme di definizione
Deve essere |ln x| 6= 0, per cui:
0 = x 6∈ X =⇒ ∄P ∈ γ ∩ y
essendo γ il grafico della funzione.
Segno della funzione
2 ln x − 1 √
f (x) > 0 ⇐⇒ > 0 ⇐⇒ x ∈ (0, 1) ∪ e, +∞ ,
ln x
167
√ √
per cui γ giace nel sempiano y > 0 se x ∈ (0, 1) ∪ ( e, +∞). Per x ∈ (1, e) γ giace nel
semipiano y < 0.
Comportamento agli estremi
2 ln x − 1 ∞
lim+ p =
x→0 ln x |ln x| ∞
Poniamo t = ln x:
2 ln x − 1 2t − 1 2t − 1
lim+ p = lim p = lim ,
x→0 ln x |ln x| t→−∞ t |t| t→−∞ t (−t)1/2
2 − 1t 2
= lim 1/2
= = 0+
t→−∞ (−t) +∞
√
d √ − ln x 1 1
ln x − ln x = + ln x √ · −
dx x 2 − ln x x
3 ln x
=− √
2x − ln x
Quindi:
2
√ 3 ln x
′ x
ln x − ln x + √
2x − ln x
(2 ln x − 1)
x ∈ (0, 1) =⇒ f (x) = 3
− ln x
3 − 2 ln x
= √
2x ln2 x − ln x
168
Per x > 1
2
√ 3√ln x
′ x
ln x ln x − 2x ln x
(2 ln x − 1)
f (x) = 3
ln x
3 − 2 ln x
= √
2x ln2 x ln x
Riassumendo:
(
3−2√ ln x
2x ln2 x − ln x
, x ∈ (0, 1)
f ′ (x) = 3−2 ln x (252)
√
2x ln2 x ln x
, x ∈ (1, +∞)
Per la derivata seconda in (0, 1), calcoliamo dapprima:
d √ √ √ 1
2x ln2 x − ln x = 2 ln2 x − ln x + 4 ln x − ln x + ln2 x · √
dx − ln x
3 2
2 ln x + 5 ln x
=− √
− ln x
Da ciò segue:
√ 3
ln2 x
− x2 · 2x ln2 x − ln x + (3 − 2 ln x) 2 ln√x+5
− ln x
x ∈ (0, 1) =⇒ f ′′ (x) =
4x2 ln2 x (− ln x)
(2 ln x − 3) (2 ln x + 5) − 4 ln x
= √
4x2 ln3 x − ln x
4 ln2 x − 15
= 2 3 √
4x ln x − ln x
Procedendo in maniera simile per x > 1, e riassumendo i risultati, otteniamo:
Cioè:
(
4 ln2 x−15
′′
√
4x2 ln3 x − ln x
, x ∈ (0, 1)
f (x) = 4 ln2 x−15 (253)
√
4x2 ln3 x ln x
, x ∈ (1, +∞)
Studio della monotonia e ricerca degli estremi relativi ed assoluti
Per x ∈ (0, 1):
3 − 2 ln x et (3 + 27)
lim+ √ = lim √ = +∞
x→0 2x ln2 x − ln x t→+∞ t2 t
169
Quindi la curva γ parte da x = 0 con tangente verticale orientata verso l’alto.
Per x > 1
√
f ′ (x) = 0 ⇐⇒ x = e e
Segno:
√
f ′ (x) > 0 ⇐⇒ x < e e,
√
cosicchè in (1,
√ +∞) la funzione è strettamente
√ crescente in (1, e e) ed è strettamente
decrescente in (e e, +∞). Da ciò segue che x = e e è punto di massimo relativo:
r !
√ 8 2
M e e,
5 5
Concavità e punti di flesso
In x ∈ (0, 1) calcoliamo gli zeri di f ′′ :
√
f ′′ (x) = 0 ⇐⇒ 4 ln2 x − 15 = 0 ⇐⇒ x = e− 15/2
x∈(0,1)
4 ln2 x − 15 √
f ′′ (x) > 0 ⇐⇒ > 0 ⇐⇒ x ∈ e − 15/2
, 1
ln3 x x∈(0,1)
√
Quindi nell’intervallo (0, 1) γ volge la concavità verso l’alto in e− 15/2 , 1 , mentre in
√ √
− 15/2
0, e volge la concavità verso il basso. Il punto xf1 = e− 15/2 è punto di flesso
√ √ !
√ 2 2 15 + 1
F1 e− 15/2 ,
153/4
Passiamo ora a (1, +∞). Zeri di f ′′
√
f ′′ (x) = 0 ⇐⇒ 4 ln2 x − 15 = 0 ⇐⇒ x = e 15/2
x∈(1,+∞)
4 ln2 x − 15 √
f ′′ (x) > 0 ⇐⇒ > 0 ⇐⇒ x ∈ e 15/2
, +∞
ln3 x x∈(1,+∞)
√
Quindi nell’intervallo (1, +∞) γ volge la concavità verso l’alto in e 15/2 , +∞ , mentre
√ √
in 1, e 15/2 volge la concavità verso il basso. Il punto xf2 = e 15/2 è punto di flesso
√ √ !
√ 2 2 15 − 1
F2 e 15/2 ,
153/4
Tracciamento del grafico.
Il grafico è riportato nelle figure (78)-(79).
170
y
35
30
25
20
15
10
x
x f1 1
Figura 78: Grafico della funzione f (x) = √ 1 2− 1
ln x
in (0, 1).
|ln x|
F2
1.05
M
1.00
0.95
0.90
x
1 x f2 xmax
Figura 79: Grafico della funzione f (x) = √ 1 2− 1
ln x
per x > 1
|ln x|
171
65 Esercizio 753
Studiare la funzione
√
f (x) = ln (3x + 1) − 2x + 1 (254)
***
Soluzione
Insieme di definizione
Deve essere
3x + 1 > 0 1
⇐⇒ x > −
2x + 1 ≥ 0 3
Quindi:
1
X = − , +∞
3
Intersezioni con gli assi
Tralasciamo l’intersezione con l’asse x, poichè ciò richiede la soluzione dell’equazione:
√ √
2x+1
ln (3x + 1) = 2x + 1 ⇐⇒ 3x + 1 = e ,
che si risolve numericamente o per via grafica.
Intersezione con l’asse y:
lim + f (x) = −∞
x→− 31
lim f (x) = ∞ − ∞
x→+∞
√ √
Per rimuovere la forma indeterminata, scriviamo 2x + 1 = ln e 2x+1 , donde:
3x + 1
lim f (x) = lim ln √ = ln 0+ = −∞
x→+∞ x→+∞ e 2x+1
quindi la funzione diverge negativamente all’infinito. Determiniamo l’eventuale asintoto
obliquo con il metodo della derivata.
Derivate
√
′ 3 1 + 2x − 1 − 3x
f (x) = √
(1 + 3x) 1 + 2x
2
p
9x + 6x + 1 − 9 (1 + 2x)3
f ′ (x) = p
(1 + 3x)2 (1 + 2x)3
172
Per l’eventuale asintoto obliquo:
m = lim f ′ (x) = 0,
x→+∞
∀x ∈ X, f ′′ (x) < 0
quindi γ volge sempre la concavità verso il basso.
Tracciamento del grafico.
Il grafico è riportato nelle figure (80).
66 Esercizio 754
Studiare la funzione
p
f (x) = 3x − 2x 5 |ln x| − 4 ln x (255)
***
Soluzione
Insieme di definizione
Deve essere
5 |ln x| − 4 ln x ≥ 0
Poniamo t = ln x, per cui la disequazione precedente diventa:
5 |t| − 4t ≥ 0
Distinguiamo i due casi: t ≥ 0, t < 0
173
y
x
1
-3 1 xmax 3 4 5
1
-3
1
-2
2
-3
-1
√
Figura 80: Grafico della funzione f (x) = ln (3x + 1) − 2x + 1
t ≥ 0 =⇒ 5t − 4t ≥ 0 =⇒ t ≥ 0
t < 0 =⇒ −9t ≥ 0 =⇒ t < 0
Allo stesso risultato si perviene graficamente definendo la funzione della variabile ausi-
liaria t:
X = (0, +∞)
Intersezioni con gli assi
Conviene esplicitare il valore assoluto:
( √
x 3 − 2 ln x , se x ∈ [1, +∞)
f (x) = √
3x 1 − 2 − ln x , se x ∈ (0, 1)
Per x ∈ (0, 1):
√ 1 1
f (x) = 0 ⇐⇒ 1 − 2 − ln x = 0 ⇐⇒ t = ⇐⇒ x = √
x6=0 t=− ln x 4 4
e
174
gHtL
35
30
25
20
15
10
t
-4 -2 2 4
Perciò:
1
A √ ,0 ∈ γ ∩ x,
4
e
essendo γ il grafico della funzione.
Per x ∈ [1, +∞):
√ √
4
f (x) = 0 ⇐⇒ 3 − 2 ln x = 0 ⇐⇒ x = e e5
x6=0
Perciò:
√
4
B e e5 , 0 ∈ γ ∩ x
Inoltre:
0 = x 6∈ X =⇒ ∄P ∈ γ ∩ y
Segno
Per x ∈ (0, 1):
√ √ 1
f (x) > 0 ⇐⇒ 1 − 2 − ln x > 0 ⇐⇒ 2 t < 1 ⇐⇒ t <
t=− ln x 4
1
⇐⇒ x ∈ √ ,1
x∈(0,1) 4
e
√ 9
f (x) > 0 ⇐⇒ 3 − 2 ln x > 0 ⇐⇒ ln x <
h √ 4
4
⇐⇒ x ∈ 1, e e5
x≥1
175
1
√
4 5
Si conclude che per x ∈ √ 4e , e e il grafico giace nel semipiano y > 0. Per x ∈
√
1 4
0, √
4e ∪ e e5 , +∞ , la curva giace nel semipiano y < 0.
Comportamento agli estremi
√
lim+ f (x) = −6 lim+ x − ln x
x→0 x→0
√
3 ln x−2
√ ln x−1 , se
ln x
x ∈ [1, +∞)
f ′ (x) = √
3( − ln x+2 ln x+1)
√
− ln x
, se x ∈ (0, 1)
(
1−2 ln
√ x , se x ∈ [1, +∞)
f ′′ (x) = 2x ln x ln x
−6 ln√x+3
2x ln x − ln x
, se x ∈ (0, 1)
176
1. 2t − 1 ≥ 0
t > (2t − 1)2 4t2 − 5t + 1 < 0
⇐⇒
t ≥ 12 t ≥ 12
1
⇐⇒ t ∈ S1 = , 1
2
2. 2t − 1 < 0
t≥0 1
⇐⇒ t ∈ S2 = 0,
t < 12 2
Quindi:
√
t > 2t − 1 ⇐⇒ t ∈ S1 ∪ S2 = [0, 1)
Ricordando che deve essere t 6= 0:
lim f ′ (x) = −∞
x→0+
177
1. 2t + 1 ≥ 0
9t > (2t + 1)2 t ∈ 14 , 1
⇐⇒
t ≥ 12 t ≥ − 12
1
⇐⇒ t ∈ S1 = ,1
4
2. 2t + 1 < 0
t≥0
⇐⇒ t ∈ S2 = ∅
t < − 12
Quindi:
√ 1
3 t > 2t + 1 ⇐⇒ t ∈ S1 ∪ ∅ = S1 = ,1
4
Ripristiniamo la variabile x tale che ln x = t
1
< t < 1 ⇐⇒ x > e1/4 , x < e
4
x > e1/4 è sempre verificata perchè siamo in x ≥ 1, perciò rimane la seconda
Ciò implica che in [1, +∞) la funzione è strettamente crescente in [1, e), ed è strettamente
decrescente in (e, +∞). Perciò e è punto di massimo relativo: (e, e).
Calcoliamo ora la derivata in x = 1. In tale punto la funzione non è derivabile:
67 Esercizio 755
Studiare la funzione
x
f (x) = arctan x − (256)
1 + x2
***
178
y
3
x
1
xmin 1 xf
4
e
3
-
e
p
Figura 82: Grafico della funzione f (x) = 3x − 2x 5 |ln x| − 4 ln x
x
4
1 xf x'max e e5
3
-
ã
p
Figura 83: Grafico della funzione f (x) = 3x − 2x 5 |ln x| − 4 ln x
179
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione è definita in
X = (−∞, +∞)
Intersezioni con gli assi
f (0) = 0 =⇒ (0, 0) ∈ γ,
essendo γ il grafico della funzione.
Tralasciamo eventuali intersezioni con l’asse x per x 6= 0
Simmetrie
La funzione è dispari, avendosi f (−x) = −f (x), ∀x.
Comportamento agli estremi
π π
lim f (x) ==⇒ y = asintoto orizzontale a destra
x→+∞ 2 2
π π
lim f (x) = − =⇒ y = − asintoto orizzontale a sinistra
x→−∞ 2 2
Derivate
2x2
f ′ (x) =
(1 + x2 )2
′′ 4x (x2 − 1)
f (x) = −
(1 + x2 )3
f ′ (x) = 0 ⇐⇒ x = 0
Quindi abbiamo il punto estremale x = 0.
Segno di f ′
f ′ (x) > 0 ⇐⇒ x 6= 0
Da ciò segue che x = 0 non è punto estremante, giacché la funzione risulta crescente in
X.
Concavità e punti di flesso
Zeri di f ′′
f ′′ (x) = 0 ⇐⇒ x = 0, ±1
Segno di f ′′ :
180
x = 0, x = −1, x = 1
sono punti di flesso.
1 π 1 π
F1 −1, − , O (0, 0) , F2 1, − +
2 4 2 4
In particolare, x = 0 è un punto di flesso a tangente orizzontale, poiché per quanto visto,
tale punto è uno zero della derivata prima.
Tracciamento del grafico.
Il grafico è riportato in figura (84).
y
Π
2
1 Π
-2 + 4
x
-10 -9 -8 -7 -6 -5 -4 -3 xf x'f 3 4 5 6 7 8 9 10
Π
-2
x
Figura 84: Grafico della funzione f (x) = arctan x − 1+x2
68 Esercizio 756
Studiare la funzione
***
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione è definita in
181
X = (−∞, +∞)
Intersezioni con gli assi
f (x) = 0 ⇐⇒ x = 0 =⇒ (0, 0) ∈ γ
essendo γ il grafico della funzione.
Simmetrie
La funzione è pari, avendosi f (−x) = f (x), ∀x. Perciò il grafico è simmetrico rispetto
all’asse y.
Comportamento agli estremi
Asintoti obliqui:
f (x)
m1 = lim =1
x→+∞ x
2x
n1 = lim [f (x) − x] = − lim =0
x→+∞ x→+∞ e−2x +1
Quindi la retta:
y = x,
è asisntoto abliquo a destra. Siccome il grafico è simmetrico rispetto all’asse y, segue che
la retta
y = −x,
è asintoto obliquo a sinistra.
Derivate
x
f ′ (x) = tanh x +
cosh2 x
2
f ′′ (x) = (1 − x tanh x)
cosh2 x
Studio della monotonia e ricerca degli estremi relativi ed assoluti
Riscriviamo la derivata prima nella forma:
sinh x cosh x + x
f ′ (x) =
cosh2 x
Vediamo che f ′ (0) = 0, inoltre per x > 0 è sinh x cosh x + x > 0, per cui la funzione è
strettamente crescente in (0, +∞). Siccome il
il grafico è simmetrico rispetto all’asse y segue che la funzione è strettamente decrescente
in (−∞, 0), quindi il punto x = 0 è di minimo relativo.
Concavità e punti di flesso
Segno di f ′′ :
182
f ′′ (x) > 0 ⇐⇒ 1 − x tanh x > 0
In forza della parità della funzione, consideriamo l’intervallo (0, +∞). Definiamo:
1
φ (x) = − tanh x
x
Per quanto detto:
′′ 1
f (x) > 0 ⇐⇒ x − tanh x > 0 ⇐⇒ φ (x) > 0
x x>0
Possiamo procedere per via grafica osservando che φ (x) ha uno zero per x > 1, come
possiamo vedere dal grafico di figura (85).
2.5
2.0
1.5
1.0
0.5
x
1 Ξ
1
Figura 85: Ricerca delle soluzioni di x
= tanh x per x > 0.
φ (x) = 0 ⇐⇒ x = ξ ≃ 1.12
Inoltre
Perciò in (0, ξ) è f ′′ (x) > 0. Tenendo conto della simmetria rispetto all’asse y, segue che
γ è concavo verso l’alto in (−ξ, ξ). Pertanto ±ξ sono punti di flesso a tangente obliqua.
Tracciamento del grafico.
Il grafico è riportato in figura (86).
69 Esercizio 757
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183
y
Π
2
f Hx f L
x
xf x'f
Π
-2
Studiare la funzione
f (x) = x2 − 2x ex (258)
***
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione è definita in
X = (−∞, +∞)
Esplicitiamo il valore assoluto:
(x2 − 2x) ex , x ∈ (−∞, 0] ∪ [2, +∞)
f (x) = (259)
− (x2 − 2x) ex , x ∈ (0, 2)
Intersezioni con gli assi
f (x) = 0 ⇐⇒ x2 − 2x = 0 ⇐⇒ x = 0, 2
=⇒ (0, 0) ∈ γ, (0, 2) ∈ γ ∩ x
184
∀x ∈ X, f (x) ≥ 0
Quindi γ giace nel semipiano y ≥ 0.
Comportamento agli estremi
lim f (x) = +∞
x→+∞
2x − x2
lim f (x) = lim = 0+
x→−∞ x→−∞ e−x
Da ciò segue che l’asse x è asintoto orizzontale a sinistra.
Derivate
′ (x2 − 2) ex , x ∈ (−∞, 0] ∪ [2, +∞)
f (x) = (260)
(2 − x2 ) ex , x ∈ (0, 2)
′′ (x2 + 2x − 2) ex , x ∈ (−∞, 0] ∪ [2, +∞)
f (x) =
(−x2 − 2x + 2) ex , x ∈ (0, 2)
Segno:
′
√
f (x) > 0 ⇐⇒ x ∈ −∞, − 2 ∪ (2, +∞)
x6∈(0,2)
√
Quindi per x ∈ (−∞, 0] ∪ [2, +∞) la funzione è strettamente crescente in −∞, − 2 ∪
√ √
(2, +∞), ed è strettamentedecrescente in − 2, 2 . Segue che 2 è punto di massimo
√ √ √
relativo: 2, 2 − 1 e 2 .
Per x ∈ (0, 2) determiniamo gli zeri di f ′
√
f ′ (x) = 0 ⇐⇒ x = 2
x∈(0,2)
Segno:
√
f ′ (x) > 0 ⇐⇒ x ∈ 0, 2
x∈(0,2)
√
Quindi per x ∈ (0, 2) la funzione è strettamente crescente in 0, 2 , ed è strettamente
√ √
decrescente in 2, 2 . Segue che 2 è punto di massimo relativo.
Riassumendo, abbiamo due punti di massimo relativo:
185
√ √ √
M1 − 2, 2 + 1 e− 2
√ √ √
M2 2, 2−1 e 2
y = −2x
y = 2x
y = −2e2 (x − 2)
y = 2e2 (x − 2)
Segno:
√
f ′′ (x) > 0 ⇐⇒ x ∈ −∞, − 3 − 1 ∪ (2, +∞)
x6∈(0,2)
√
Quindi per x ∈ (−∞, 0]∪[2, +∞) il grafico volge la concavità verso l’alto in −∞, − 3 − 1 ∪
√ √
(2, +∞) , mentre in − 3 − 1, 0 volge la concavità verso il basso. Perciò x = − 3 − 1 è
√ √ −√3−1
un punto di flesso: − 3 − 1, 2 2 3 + 3 e .
′′
Per x ∈ (0, 2) determiniamo gli zeri di f
√
f ′′ (x) = 0 ⇐⇒ x2 + 2x − 2 = 0 ⇐⇒ x = 3−1
x∈(0,2)
Segno:
√
f ′′ (x) > 0 ⇐⇒ x ∈ 0, 3 − 1
x∈(0,2)
186
√
Quindi per x ∈ (0, 2) il grafico volge la concavità verso l’alto in 0, 3 − 1 , mentre
√ √
√ 0, 3 − 1 √volge la√concavità
in verso il basso. Perciò x = 3 − 1 è un punto di flesso:
3 − 1, 2 2 3 − 3 e 3−1 .
Riassumendo, i punti di flesso sono:
√ √ √
F1 − 3 − 1, 2 2 3 + 3 e− 3−1
√ √ √
F2 3 − 1, 2 2 3 − 3 e 3−1
f Hxmax 2 L
f Hxmax 1L
x
x f1 xmax 1 x f2 xmax 2 2
70 Esercizio 758
Studiare la funzione
***
Soluzione
Insieme di definizione
187
La funzione è definita in
X = (−∞, +∞)
Esplicitiamo il valore assoluto:
xearctan x , x ∈ [0, +∞)
f (x) = (262)
−xearctan x , x ∈ (−∞, 0)
Intersezioni con gli assi
f (x) = 0 ⇐⇒ x = 0 =⇒ (0, 0) ∈ γ
essendo γ il grafico della funzione.
Segno
∀x ∈ X, f (x) ≥ 0
Quindi γ giace nel semipiano y ≥ 0.
Comportamento agli estremi
f (x)
m1 = lim = earctan(+∞) = eπ/2
x→+∞ x
n1 = lim f (x) − eπ/2 x = −eπ/2
x→+∞
f (x)
m2 = lim = −e−π/2
x→−∞ x
n2 = lim f (x) + e−π/2 x = eπ/2
x→−∞
La retta di equazione:
y = eπ/2 x − eπ/2
è asintoto obliquo a destra.
La retta di equazione:
y = e−π/2 x − e−π/2
è asintoto obliquo a sinistra.
Derivate
(
x2 +x+1 arctan x
′ 1+x2
e , x ∈ [0, +∞)
f (x) = x2 +x+1 arctan x (263)
− 1+x2 e , x ∈ (−∞, 0)
( x+2
′′ (1+x2 )2
earctan x , x ∈ [0, +∞)
f (x) = x+2 arctan x
− (1+x 2 )2 e , x ∈ (−∞, 0)
188
Studio della monotonia e ricerca degli estremi relativi ed assoluti
Per x ∈ [0, +∞) determiniamo gli zeri di f ′
∄x | x2 + x + 1 = 0 =⇒ ∄x | f ′ (x) = 0
Segno:
∄x | x2 + x + 1 = 0 =⇒ ∄x | f ′ (x) = 0
Segno:
10
x
-4 -3 -2 -1 1 2 3
189
71 Esercizio 759
Studiare la funzione
f (x) = e|x |
2 −1
(264)
***
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione è definita in
X = (−∞, +∞)
Esplicitiamo il valore assoluto:
( 2
ex −1 , x ∈ (−∞, −1] ∪ [1, +∞)
f (x) = −(x2 −1) (265)
e , x ∈ (−1, 1)
Intersezioni con gli assi
∀x ∈ X, f (x) > 0 =⇒ ∄P ∈ γ ∩ x, y
essendo γ il grafico della funzione.
Segno
Dal risultato precedente segue che γ giace nel semipiano y > 0.
Simmetrie
La funzione è pari: f (x) = −f (−x), quindi γ è simmetrico rispetto all’asse y.
Comportamento agli estremi
lim f (x) = +∞
x→±∞
2
′ 2xex −1 , x ∈ (−∞, −1] ∪ [1, +∞)
f (x) = 2 (266)
−2xex −1 , x ∈ (−1, 1)
2
′′ (4x2 + 2) ex −1 , x ∈ (−∞, −1] ∪ [1, +∞)
f (x) = 2
2 (2x2 − 1) ex −1 , x ∈ (−1, 1)
190
f−′ (−1) = 2, f+′ (−1) = −2
f−′ (1) = −2, f+′ (1) = 2
1 √
F1 − √ , 2
2
1 √
F2 √ , 2
2
Tracciamento del grafico.
Il grafico è riportato in figura (89).
72 Esercizio 760
Studiare la funzione
p x−1
f (x) = |x| − arcsin (267)
|x| + 1
***
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione è definita per ogni x appartenente all’ı̀nsieme X soluzione del sistema di
disequazioni:
(
x−1
|x|+1
≤1
x−1 (268)
|x|+1
≥ −1
Iniziamo a risolvere la prima delle (268) separando i due casi: x ≥ 0 e x < 0:
x−1
x ≥ 0 =⇒ ≤ 1,
x+1
che è sempre verificata.
191
y
12
10
F1 2 F2
x
-2 -1 x f1 x f2 1 2
x−1
x < 0 =⇒ = −1 ≤ 1
−x + 1
Perciò la prima è verificata in (−∞, +∞). Passiamo alla seconda delle (268) separando
i due casi: x ≥ 0 e x < 0:
x−1
x ≥ 0 =⇒ ≥ −1,
x+1
che è sempre verificata.
x−1
x < 0 =⇒ = −1 ≥ −1
−x + 1
Perciò anche la seconda delle (268) è verificata in (−∞, +∞). Si conclude che l’insieme
di definizione della funzione è:
X = (−∞, +∞)
Per i calcoli successivi è conveniente esplicitare il valore assoluto:
√ x−1
x − arcsin x+1 , x ∈ [0, +∞)
f (x) = √ π (269)
−x + 2 , x ∈ (−∞, 0)
Intersezioni con gli assi
Tralasciamo l’intersezione con l’asse x, in quanto richiederebbe una ricerca di soluzioni
per via grafica o numerica.
192
Intersezione con l’asse y:
π π
f (0) = =⇒ 0, ∈γ∩y
2 2
essendo γ il grafico della funzione.
Simmetrie
La funzione non ha una parità definita, avendosi f (−x) 6= ±f (x). Perciò il grafico non
esibisce simmetrie.
Comportamento agli estremi
Asintoti obliqui:
f (x) 1 1 x−1
m1 = lim = lim √ − lim arcsin =0
x→+∞ x x→+∞ x x→+∞ x x+1
| {z } | {z }
=0 =0
f (x) 1 π
m2 = lim = lim √ + =0
x→−∞ x x→+∞ −x 2x
| {z }
=0
1 1 d x−1
x ≥ 0 =⇒ f ′ (x) = √ − q
2 x 1 − x−1
2 dx x + 1
x+1
1 |x + 1| 2
= √ − √ ·
2 x 2 x (x + 1)2
x−1
= √
|x+1|=x+1 2 x (x + 1)
1
x < 0 =⇒ f ′ (x) = − √
2 −x
Riassumendo:
(
√x−1 , x ∈ [0, +∞)
f ′ (x) = 2 x(x+1)
1 (270)
− 2 −x ,
√ x ∈ (−∞, 0)
Calcolo della derivata seconda:
193
1 d x−1
x ≥ 0 =⇒ f ′′ (x) = √
2 dx x (x + 1)
h
1 √ i
1 2x (x + 1) − (x − 1) 2 x (x + 1) + x
√
=
2 x (x + 1)2
1 2x (x + 1) − (x − 1) (3x + 1)
= √
4 x3 (x + 1)3
−x2 + 4x + 1
= √
4 x3 (x + 1)3
1 d 1
x < 0 =⇒ f ′′ (x) = − (−x)−1/2 = − √
2 dx 4 −x3
Riassumendo:
( 2
−x
√ +4x+1 ,
′′ 4 x3 (x+1)3
x ∈ [0, +∞)
f (x) = (271)
− 4√1−x3 , x ∈ (−∞, 0)
x
f ′ (x) = tanh x +
cosh2 x
2
f ′′ (x) = (1 − x tanh x)
cosh2 x
Studio della monotonia e ricerca degli estremi relativi ed assoluti
Per x ∈ [0, +∞), gli zeri di f ′ sono:
f ′ (x) = 0 ⇐⇒ x = 1
Il segno:
lim f ′ (x) = −∞
x→0+
lim− f ′ (x) = −∞
x→0
Cioè:
lim f ′ (x) = −∞
x→0
194
Come è noto, in tal caso possiamo porre:
f ′ (0) = −∞,
dicendo che la funzione ha in x = 0 derivata infinita. Da un punto di vista geometrico il
punto 0, π2 è un flesso a tangente verticale.
Concavità e punti di flesso
Per x ∈ [0, +∞), gli zeri di f ′′ sono:
√
f ′′ (x) = 0 ⇐⇒ x = 2 + 5
x≥0
Il segno:
h √
f ′ (x) > 0 ⇐⇒ x ∈ 0, 2 + 5
x≥0
√
Pertanto per x ∈ [0, +∞) il diagramma volge la concavità verso l’alto in 0, 2 + 5 ,
√ √
mentre in 2 + 5, +∞ volge la concavità verso il basso. Ciò implica che x = 2 + 5 è un
punto di flesso a tangente obliqua:
q √ !
√ √ 1+ 5
F 2 + 5, 1 + 5 − arcsin √
3+ 5
Infine, per x < 0, è sempre f ′′ (x) < 0, per cui il diagramma volge la concavità verso il
basso su tutto (−∞, 0).
Tracciamento del grafico.
Il grafico è riportato in figura (90).
73 Esercizio 761
Studiare la funzione
|x|−1
f (x) = x2 e x (272)
***
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione è definita per ogni x 6= 0, quindi:
195
y
4
2
Π
2 F
m
1
x
-10-9 -8 -7 -6 -5 -4 -3 -2 -1 xmin 2 3 xf 5 6 7 8 9 10
p x−1
Figura 90: Grafico della funzione f (x) = |x| − arcsin |x|+1
0 = x 6∈ X =⇒ ∄P ∈ γ ∩ y
essendo γ il grafico della funzione.
Segno
Dalla (274) segue che γ giace nel semipiano y > 0.
Simmetrie
La funzione non ha una parità definita, avendosi f (−x) 6= ±f (x). Perciò il grafico non
è simmetrico nè rispetto all’asse y e nè rispetto all’origine delle coordinate.
Comportamento agli estremi
Nel punto x = 0:
x+1 e−t
lim− x2 e− x = lim = +∞,
x→0 t→−∞ (t − 1)
196
in quanto e−t è per t → −∞, un infinito di ordine infinitamente grande. Si conclude che
x = 0 è una singolarità.
Comportamento all’infinito:
Asintoti obliqui:
f (x) x−1
m1 = lim = lim xe x = +∞
x→+∞ x x→+∞
f (x) x+1
m2 = lim = lim xe− x = −∞
x→−∞ x x→−∞
dx x
x+1 x+1 1
= 2xe− x − x2 e − x · − 2
x
x+1
= (2x + 1) e− x
Riassumendo:
( x−1
(2x + 1) e x , x ∈ (0, +∞)
f ′ (x) = x+1 (275)
(2x + 1) e− x , x ∈ (−∞, 0)
Calcolo della derivata seconda:
x−1 x−1 1
f ′′ (x > 0) = 2e x + (2x + 1) e x ·
x2
x−1
=e x 2x2 + 2x + 1
′′ − x+1 − x+1 1
f (x < 0) = 2e x − (2x + 1) e x · − 2
x
x+1
= e− x 2x2 + 2x + 1
Riassumendo:
( x−1
′′ e x (2x2 + 2x + 1) , x ∈ (0, +∞)
f (x) = − x+1
(276)
e x (2x2 + 2x + 1) , x ∈ (−∞, 0)
197
Studio della monotonia e ricerca degli estremi relativi ed assoluti
Per x ∈ (0, +∞) risulta
∀x ∈ X, f ′′ (x) > 0,
per cui γ è privo di flessi, volgendo la concavità verso l’alto.
Tracciamento del grafico.
Il grafico è riportato in figura (91).
74 Esercizio 762
Studiare la funzione
ln3 |x|
f (x) = (277)
x |x|
***
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione è definita per ogni x 6= 0, quindi:
198
y
4
1
e
4
x
-3 -2 -1 xmin 1 2 3
|x|−1
Figura 91: Grafico della funzione f (x) = x2 e x
0 = x 6∈ X =⇒ ∄P ∈ γ ∩ y
Segno
Abbiamo:
ln |x|
f (x) > 0 ⇐⇒ > 0 ⇐⇒ x ∈ (−1, 0) ∪ (1, +∞)
x
Quindi il grafico giace nel semipiano y > 0 per x ∈ (−1, 0) ∪ (1, +∞). Mentre per
x ∈ (−∞, −1) ∪ (0, 1) il grafico giace nel semipiano y < 0.
Simmetrie
1
In generale, tale insieme contiene al più un solo elemento, in quanto stiamo studiando funzioni ad un sol
valore.
199
La funzione è dispari: f (−x) = −f (x). Perciò il grafico è simmetrico rispetto all’origine
delle coordinate.
Comportamento agli estremi
Nel punto x = 0:
ln3 x −∞
lim+ f (x) = lim+ 2
= + = −∞
x→0 x→0 x 0
Evidentemente:
ln3 x ∞
lim f (x) = lim =
x→+∞ x→+∞ x2 ∞
Anzichè applicare la regola di De L’Hospital, poniamo x = et , per cui:
ln3 x t3
lim = lim = 0+ ,
x→+∞ x2 t→+∞ e2t
′ 3x2 ln2 x · 1
x
− 2x ln3 x
x ≥ 0 =⇒ f (x) = 4
x
3 ln2 x − 2 ln3 x
=
x3
2
ln x (3 − 2 ln x)
=
x3
2
3x 2
ln (−x) · − 1
· (−1) − 2x ln3 (−x)
x < 0 =⇒ f ′ (x) = − x
x4
2 3
3 ln (−x) − 2 ln (−x)
=−
x3
2
ln (−x) [2 ln (−x) − 3]
=
x3
Riassumendo:
(
ln2 x(3−2 ln x)
′ x3
, x ∈ (0, +∞)
f (x) = ln2 (−x)[2 ln(−x)−3] (280)
x3
, x ∈ (−∞, 0)
200
Calcolo della derivata seconda:
′′ 6 ln x · 1
x
x3 − 3x2 3 ln2 x − 2 ln3 x
− 6 ln2 x · 1
x
f (x > 0) =
x6
6 ln x − 6 ln x − 9 ln x + ln3 x
2 2
=
x4
3 ln x 2 ln2 x − 5 ln x + 2
=
x4
3 ln x −2 ln2 x + 5 ln x − 2
f ′′ (x < 0) =
x4
Riassumendo:
3 ln x(2 ln2 x−5 ln x+2)
′′ x4
, x∈ (0, +∞)
f (x) = 3 ln(−x)[−2 ln2 (−x)+5 ln(−x)−2]
(281)
x4
, x ∈ (−∞, 0)
Studio della monotonia e ricerca degli estremi relativi ed assoluti
Per x ∈ (0, +∞) determiniamo gli zeri della derivata prima:
3 √
f ′ (x) = 0 ⇐⇒ ln x = 0, ln x = ⇐⇒ x = 1, e e
2
Quindi abbiamo i punti estremali:
√
x = 1, x = e e
Studiamo il segno di f ′ nell’intervallo (0, +∞):
√
f ′ (x) > 0 ⇐⇒ x ∈ 0, e e
√
Quindi in (0,√+∞) la funzione è strettamente
√ crescente in (0, e e), ed è strettamente
√ 27
decrescente in (e e, +∞). Segue che x = e e è punto di massimo relativo: M e e, 8e 3 .
Resta in sospeso il punto x = 1. Si noti che esiste un intorno sinistro e un intorno destro di
tale punto in cui la funzione è strettamente crescente, per cui x = 1 non è punto di estremo
relativo.
Passiamo ora a (−∞, 0). Qui è:
201
x = 1, x = −e3/2
Studiamo il segno:
f ′′ (x) = 0 ⇐⇒ ln x 2 ln2 x − 5 ln x + 2 = 0
1
⇐⇒ ln x = 0, ln x = , ln x = 2
√ 2
x = 1, x = e, x = e2
f ′′ (x) > 0 ⇐⇒ ln x 2 ln2 x − 5 ln x + 2 > 0
x>0
√
⇐⇒ x ∈ 1, e ∪ e2 , +∞
√
Quindi in√(0, +∞) il grafico volge la concavità verso l’alto in (1, e) ∪ (e2 , +∞); pertanto
x = 1, x = e, x = e2 sono punti di flesso. In particolare x = 1 è un flesso a tangente
orizzontale, poiché per quanto visto si annulla ivi la derivata prima.
√ 1 2 8
(1, 0) , e, , e, 4
8e e
Per x ∈ (−∞, 0) procediamo per simmetria rispetto all’origine, ottenendo i flessi:
√ 1 2 8
(−1, 0) , − e, − , −e , − 4
8e e
202
√
In particolare, per x ∈ (−∞, 0) il grafico volge la concavità verso l’alto in (−e2 , − e) ∪
(−1, 0).
Tracciamento del grafico.
Il grafico è riportato in figura (92).
1
2
f Hxmax L
M F2
F1
x
-10 -9 -x f2 -6 xmin -3 -x f1 1 x f1 3 xmax 6 x f2 9 10
F'1
f HxminL
F'2 m
1
-2
ln3 |x|
Figura 92: Grafico della funzione f (x) = x|x|
75 Esercizio 763
Studiare la funzione
***
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione esponenziale è definita su tutto R, per cui l’insieme di definizione della
funzione proposta è quello di arcsin x, cioè:
X = [−1, 1]
203
Intersezioni con gli assi
Il grafico è privo di intersezioni con l’asse x, poichè
f (0) = 1 =⇒ (0, 1) ∈ γ ∩ y
essendo γ il grafico della funzione.
Segno
Per la (??) il grafico si dispone nel semipiano y > 0.
Simmetrie
La funzione non ha parità definita, perciò il grafico è privo di simmetria (rispetto all’asse
y o rispetto all’origine).
Comportamento agli estremi
Gli estremi del campo di esistenza appartengono a X, risultando:
d
f ′ (x) = 3− arcsin x · ln 3 · (− arcsin x)
dx
3− arcsin x ln 3
=− √
1 − x2
ln 3 · f (x)
=− √
1 − x2
Calcoliamo la derivata seconda:
√
f ′ (x) 1 − x2 − f (x) · √−2x
′′ 2 1−x2
f (x) = − ln 3
1−√ x2
3− arcsin x ln 3 · 1 − x2 + 3− arcsin x x
= − ln 3 q
(1 − x2 )3
√
1 − x2 ln 3 − x
= ln 3 · f (x) q
(1 − x2 )3
Riassumendo:
ln 3 · f (x)
f ′ (x) = − √ (284)
1 − x2
√
′′ 1 − x2 ln 3 − x
f (x) = ln 3 · f (x) q
(1 − x2 )3
204
Studio della monotonia e ricerca degli estremi relativi ed assoluti
Risulta:
∀x ∈ X, f ′ (x) < 0
Si conclude che la funzione è strettamente decrescente. Si osservi che la funzione non
è derivabile negli estremi del campo di esistenza. Più precisamente ha ivi derivata infinita,
risultando:
Le (285) hanno la seguente interpretazione geometrica: la curva γ)y = f (x) “parte” dal
punto x = −1 con tangente verticale orientata verso il basso, e “arriva” in x = 1 conservando
l’orientamento della retta tangente.
Concavità e punti di flesso
Calcoliamo gli zeri della derivata seconda:
√
f ′′ (x) = 0 ⇐⇒ 1 − x2 ln 3 − x = 0
Tale equazione irrazionale ha l’unica radice:
ln 3
xf = p
ln2 3 + 1
Studiamo il segno della derivata seconda:
√
f ′′ (x) > 0 ⇐⇒ 1 − x2 ln 3 − x > 0
√ x
⇐⇒ 1 − x2 >
ln 3
Applichiamo il procedimento standard di ricerca delle soluzioni di una disequazione
irrazionale.
1. x ≥ 0 2
1 − x2 > lnx2 3
⇐⇒ x ∈ S1 = [0, xf )
x≥0
2. x < 0
1 − x2 ≥ 0
⇐⇒ x ∈ S2 = [−1, 0)
x<0
√
Pertanto la disequazione 1 − x2 > lnx3 è verificata per ogni x ∈ S = S1 ∪ S2 = [−1, xf ).
Ciò implica che il grafico volge la concavità verso l’alto per x ∈ S, mentre per x ∈ (xf , 1]
volge la concavità verso il basso. Quindi xf è punto di flesso.
!
ln 3 − arcsin √ ln2 3
F p ,3 ln 3+1
2
ln 3 + 1
Tracciamento del grafico.
Il grafico è riportato in figura (93).
205
y
3Π2
1
f Ix f L F2
x
3 1 1 1 1
-1 -4 -2 -4 4 2
xf 1
76 Esercizio 764
Studiare la funzione
√
e x
f (x) = √ (286)
x
***
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione è definita in
X = (0, +∞)
Intersezioni con gli assi
Il grafico è privo di intersezioni con l’asse x, poichè
0 = x 6∈ X =⇒ ∄P ∈ γ ∩ y
essendo γ il grafico della funzione.
L’insieme dei punti di intersezione con l’asse y è l’insieme vuoto, giacché:
0 = x 6∈ X =⇒ ∄P ∈ γ ∩ y
206
Segno
Per la (287) il grafico si dispone nel semipiano y > 0.
Comportamento agli estremi
Risulta:
lim f (x) = +∞
x→0+
lim f (x) = 0+
x→+∞
Quindi l’asse x è asintoto orizzontale. A causa della divergenza esponenziale, non esistono
asintoti obliqui.
Derivate
Un calcolo diretto porge:
√ √
x
′ ( x − 1)
e
f (x) = √ (288)
2 x3
√ √
′′ e x (3 − 3 x + x)
f (x) = √
4 x5
Studio della monotonia e ricerca degli estremi relativi ed assoluti
Zeri di f ′ :
f ′ (x) = 0 ⇐⇒ x = 1
Segno di f ′ :
m (1, e)
Concavità e punti di flesso
Studiamo direttamente il segno della derivata seconda:
√ √
f ′′ (x) > 0 ⇐⇒ 3 − 3 x + x > 0 ⇐⇒ − 3 x − x − 3 > 0
√ x+3
⇐⇒ x <
3
√
È facile verificare che x < x+3 3
è sempre verificata in (0, +∞), per cui il grafico volge
sempre la concavità verso l’alto.
Tracciamento del grafico.
Il grafico è riportato in figura (94).
207
y
10
m
2
x
xmin 2 3 4 5 6 7 8 9 10
√
e√ x
Figura 94: Grafico della funzione f (x) = x
77 Esercizio 765
Studiare la funzione
1 + |ln x|
f (x) = (290)
1 − |ln x|
***
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione è definita per x tale che
1
|ln x| 6= 1 ⇐⇒ x > 0, x 6= e,
e
quindi:
1 1
X= 0, ∪ , e ∪ (e, +∞)
e e
Per i calcoli successivi è conveniente esplicitare il valore assoluto:
1
g(x)
, x ∈ X1 = 0, 1e ∪ 1e , 1
f (x) = , (291)
g (x) , x ∈ X2 = [1, e) ∪ (e, +∞)
208
essendo per definizione:
def 1 + ln x
g (x) = (292)
1 − ln x
Intersezioni con gli assi
Intersezione con l’asse x
0 = x 6∈ X =⇒ ∄P ∈ γ ∩ y
Segno
Osserviamo che:
1 1 + ln x 1
g (x) > 0, > 0 ⇐⇒ > 0 ⇐⇒ x ∈ J1 = ,e
g (x) 1 − ln x e
Abbiamo:
1
J1 ∩ X1 = , 1 , J1 ∩ X2 = [1, e)
e
Quindi:
1
f (x) > 0 ⇐⇒ x ∈ (J1 ∩ X1 ) ∪ (J1 ∩ X2 ) = ,e
e
1
Si conclude che il grafico giace nel semipiano y > 0 per x ∈ e
,e . Mentre per x ∈
0, 1e ∪ (e, +∞) il grafico giace nel semipiano y < 0.
Comportamento agli estremi
Nel punto x = 0:
1
−1
lim+ f (x) = lim+ ln x
1 = −1−
x→0 x→0
ln x
+1
Quindi x = 0 è una discontinuità eliminabile. Prolunghiamo per continuità:
(
1+|ln x|
1−|ln x|
, x∈X
f (x) =
−1, x ∈ X ∪ {0}
1
Nel punto x = e
1 − ln x
lim − f (x) = lim − = −∞
x→( 1e ) x→( 1e ) 1 + ln x
1 − ln x
lim + f (x) = lim + = +∞
x→( 1 )
e
x→( 1 ) 1 + ln x
e
209
Nel punto x = e
1 + ln x
lim− f (x) = lim− = +∞
x→e x→e 1 − ln x
1 + ln x
lim+ f (x) = lim+ = −∞
x→e x→e 1 − ln x
x ∈ X2 =⇒ f ′ (x) = g ′ (x)
1
x
(1 − ln x) + x1 (1 + ln x)
=
(1 − ln x)2
2
=
x (1 − ln x)2
d 1 g ′ (x)
x ∈ X1 =⇒ f ′ (x) = =−
dx g (x) g (x)
2
=−
x (1 + ln x)2
Riassumendo:
( 2
− x(1+ln x)2
, x ∈ X1
f ′ (x) = 2 (294)
x(1−ln x)2
, x ∈ X2
Derivata seconda:
( 2(3+ln x)
′′ x2 (1+ln x)3
, x ∈ X1
f (x) = 2(1+ln x) (295)
− x2 (ln x−1)3 , x ∈ X2
Studio della monotonia e ricerca degli estremi relativi ed assoluti
Osserviamo subito che ∀x ∈ X2 , f ′ (x) > 0, per cui la funzione è strettamente crescente in
X2 . Passiamo quindi a X1 . Qui è f ′ (x) < 0 ∀x, donde la funzione è strettamente decrescente
in X1 . Vediamo la derivata destra nel punto di discontinuità eliminabile x = 0:
1 1
f+′ (0) = lim+ f ′ (x) = −2 lim+ 2 = −2 · ,
x→0 x→0 x (1 + ln x) 0·∞
onde calcoliamo a parte:
210
perciò:
lim f ′ (x) = −∞
x→0+
Allo stesso risultato si perviene per confronto tra infiniti. Infatti, qui abbiamo le funzioni:
1
v (x) = ,
x
che è l’infinito di riferimento per x → 0+ . La funzione φ (x) = (1 + ln x)2 è un infinito
per x → 0+ . Più precisamente è un infinito di ordine infinitamente piccolo, a causa della
presenza del log x:
φ (x)
∀α > 0, lim+ = 0+
x→0 v (x)α
Perciò per α = 1:
φ (x) v (x) 1
lim+ = 0+ =⇒ lim+ = lim+ lim+ 2 = +∞
x→0 v (x) x→0 φ (x) x→0 x→0 x (1 + ln x)
Concludendo:
lim f ′ (x) = −∞
x→0+
∄x ∈ X2 | f ′′ (x) = 0
211
Qundi non ci sono flessi.
Segno:
ln x + 1
f ′′ (x) > 0 ⇐⇒ < 0 ⇐⇒ x ∈ (1, e)
x∈X2 −1 + ln x x∈X2
Quindi in X2 il grafico volge la concavità verso l’alto in (1, e), mentre in (e, +∞) volge
la concavità verso il basso.
Tracciamento del grafico.
Il grafico è riportato nelle figure (95)-(96)-(97).
y
x
-1 1 1 1
8 4 e
F
-4
-8
-12
-16
-20
-24
1+|ln x|
Figura 95: Grafico della funzione f (x) = 1−|ln x|
nell’intervallo 0, 1e . La curva “parte”
da x = 0 con tangente verticale orientata verso il basso. Ha un flesso in F e13 , −2 , e un
asintoto verticale in x = e, poichè ivi la funzione esplode in singolarità.
78 Esercizio 766
Studiare la funzione
f (x) = x + ex (296)
***
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione è definita su tutto R
212
y
4
x
1
2
1
Figura 96: Grafico della funzione f (x) = 1+|ln x|
1−|ln x|
nell’intervallo 12 , 23 . Si noti il punto
angoloso P (1, 1). In tratteggio le rette tangenti a sinistra e a destra.
X = (−∞, +∞)
Intersezioni con gli assi
Intersezione con l’asse x
f (x) = 0 ⇐⇒ ex = −x (297)
Questa equazione si risolve per via grafica o per via numerica. Si ottiene un’unica radice:
x = α ≃ −0.567
Quindi:
P (α, 0) ∈ γ ∩ x
essendo γ il grafico della funzione.
Intersezione con l’asse y:
f (0) = 1 =⇒ (0, 1) ∈ γ ∩ y
Segno
Risulta:
213
y
10
x
1
e
1 2 e 3 4 5 6 7 8 9 10
-5
-10
-15
1+|ln x|
Figura 97: Grafico della funzione f (x) = 1−|ln x|
nell’intervallo (0, 10).
214
Si conclude che il grafico giace nel semipiano y > 0 per x ∈ (α, +∞). Mentre per
x ∈ (−∞, 0) il grafico giace nel semipiano y < 0.
Comportamento agli estremi
Comportamento all’infinito:
f (x)
m1 = lim = +∞
x→+∞ x
f (x)
m2 = lim =1
x→−∞ x
n2 = lim [f (x) − x] = lim ex = 0
x→−∞ x→−∞
y=x
Derivate
f ′ (x) = 1 + ex (298)
f ′′ (x) = ex
Studio della monotonia e ricerca degli estremi relativi ed assoluti
Risulta:
∀x ∈ X, f ′ (x) > 0
Quindi la funzione è strettamente crescente.
Concavità e punti di flesso
Risulta
∀x ∈ X, f ′′ (x) > 0
Si conclude che il grafico volge la concavità verso l’alto.
Tracciamento del grafico.
Il grafico è riportato in figura (98).
79 Esercizio 767
Studiare la funzione
2 −1
f (x) = ex θ x2 − 1 , (299)
essendo θ (t) la funzione gradino unitario:
1, t ≥ 0
θ (t) =
0, t < 0
215
y
2 y=x
1
x
-5 -4 -3 -2 -1 Α 1 2
-2
-4
***
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione è definita su tutto R
X = (−∞, +∞)
Esplicitiamo il gradino unitario:
2
1, x2 − 1 ≥ 0
θ x −1 = ,
0, x2 − 1 < 0
cioè:
2
1, x ∈ X1 = (−∞, −1] ∪ [1, +∞)
θ x −1 = ,
0, x ∈ X2 = (−1, 1)
Quindi:
2 −1
ex , x ∈ X1 = (−∞, −1] ∪ [1, +∞)
f (x) =
0, x ∈ X2 = (−1, 1)
Simmetrie
La funzione è pari: f (x) ≡ f (−x), quindi il grafico è simmetrico rispetto all’asse x.
Comportamento agli estremi
Comportamento all’infinito:
216
lim f (x) = +∞ =⇒ lim f (x) = +∞
x→+∞ f è pari x→−∞
∀x ∈ X, f ′ (x) > 0
Quindi la funzione è strettamente crescente.
Concavità e punti di flesso
Risulta
∀x ∈ X, f ′′ (x) > 0
Si conclude che il grafico volge la concavità verso l’alto.
Tracciamento del grafico.
Il grafico è riportato in figura (99).
80 Esercizio 768
Studiare la funzione
***
217
y
20
16
12
x
3 1 1 3
-2 -2 -1 -2 2
1 2
2
2 −1
Figura 99: Grafico della funzione f (x) = ex θ (x2 − 1)
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione è definita su tutto R
X = (−∞, +∞)
Osserviamo che la funzione è periodica di periodo T = 2π, per cui ci limitiamo all’inter-
vallo [0, 2π].
Esplicitiamo il gradino unitario:
1, sin x ≥ 0
θ (sin x) = ,
0, sin x < 0
cioè:
1, x ∈ [0, π]
θ (sin x) = ,
0, x ∈ (π, 2π)
Quindi:
sin x, x ∈ [0, π]
f (x) =
0, x ∈ (π, 2π)
Tracciamento del grafico.
Il grafico è riportato nelle figura (100)-(101).
218
y
1
2
x
Π 3Π
2
Π 2
2Π
Figura 100: Grafico della funzione f (x) = sin xθ (sin x) nell’intervallo [0, 2π]
1
2
x
-6 Π -5 Π -4 Π -3 Π -2 Π -Π Π 2Π 3Π 4Π 5Π 6Π
Figura 101: Grafico della funzione f (x) = sin xθ (sin x) nell’intervallo [−6π, 6π]
219
81 Esercizio 769
Studiare la funzione
***
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione è definita in
0 = x 6∈ X =⇒ ∄P ∈ γ ∩ y
Segno
Dalla (304) segue che il grafico giace nel semipiano y > 0.
Comportamento agli estremi
et
lim |x| e1/|x| = 0 · ∞ =−1 lim = +∞
x→0 t=|x| t→+∞ t
f (x) +
m1 = lim = lim e1/x = e0 = 1+
x→+∞ x x→+∞
n1 = lim xe − x = ∞ − ∞ = lim x e1/x − 1 = 0 · ∞ =1
1/x
x→+∞ x→+∞ t= x
t
e −1 0 H
= lim+ = = lim+ et = 1+
t→0 t 0 t→0
220
Da ciò segue che la retta di equazione:
y =x+1
è asintoto obliquo a destra. Dalla simmetria del grafico rispetto all’asse y, segue che la
retta:
y = −x + 1,
è asintoto obliquo a sinistra.
Derivate
(
e1/x (x−1)
′ x
, x ∈ (0, +∞)
f (x) = e−1/x (x+1)
(305)
− x
, se x ∈ (−∞, 0)
(
e1/x
′′ x3
, x ∈ (0, +∞)
f (x) = e1/x
− x3 , se x ∈ (−∞, 0)
f ′ (x) = 0 ⇐⇒ x = 1
Segno
m (1, e)
Procedendo per simmetria, segue che per x < 0 la funzione è strettamente decrescente in
(−∞, −1) ed è strettamente crescente in (−1, 0), con x = −1 punto di minimo relativo:
m′ (−1, e)
Concavità e punti di flesso
Risulta
∀x ∈ X, f ′′ (x) > 0
Si conclude che il grafico volge la concavità verso l’alto.
Tracciamento del grafico.
Il grafico è riportato in figura (102).
221
y
3
m' m
y=-x+1 2 y=x+1
x
3 1 1 3
-2 -2 -1 -2 2
1 2
2
82 Esercizio 770
Studiare la funzione
***
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione è definita in
X = (−∞, +∞)
Per semplificare i calcoli successivi esplicitiamo il valore assoluto:
xex , x ∈ [0, +∞)
f (x) = (307)
−xex , x ∈ (−∞, 0)
Simmetrie
La funzione non ha parità definita, per cui il grafico non è simmetrico nè rispetto all’asse
y e né rispetto all’origine delle coordinate.
Intersezioni con gli assi
Risulta:
f (0) = 0 =⇒ (0, 0) ∈ γ
222
essendo γ il grafico della funzione.
Segno
Risulta:
∀x, f (x) ≥ 0
Segue che il grafico giace nel semipiano y ≥ 0.
Comportamento agli estremi
Comportamento all’infinito:
lim f (x) = +∞
x→+∞
Per x → −∞:
x
lim f (x) = − lim xex = 0 · ∞ = − lim = 0,
x→−∞ x→−∞ e−x
x→−∞
poiché per x → −∞, e−x è un infinito di ordine infinitamente grande. Quindi l’asse x è
asintoto orizzontale a sinistra.
Osserviamo che a causa della divergenza esponenziale per x → +∞, il grafico è privo di
asintoto obliquo a destra.
Derivate
′ ex (x + 1) , x ∈ [0, +∞)
f (x) = (308)
−ex (x + 1) , se x ∈ (−∞, 0)
′′ ex (x + 2) , x ∈ [0, +∞)
f (x) =
−ex (x + 2) , se x ∈ (−∞, 0)
f ′ (x) = 0 ⇐⇒ x = −1
x<0
Segno:
223
I due rami del grafico (per x < 0 e per x > 0) si raccordano in x = 0. Tale punto è di
continuità per la funzione ma non per la derivata prima.
Concavità e punti di flesso
Per x > 0 risulta
f ′′ (x) = 0 ⇐⇒ x = −2
x<0
Il segno è:
Quindi nell’intervallo (−∞, 0) il grafico volge la concavità verso l’alto per x ∈ (−∞, −2),
mentre per x ∈ (−2, 0) volge la concavità verso il basso. Il punto x = −2 è un punto di
flesso:
2
F −2, 2
e
Si conclude che il grafico volge la concavità verso l’alto.
Tracciamento del grafico.
Il grafico è riportato nelle figure (103)-(104).
1
2
1
4
x
1 1 1 1
-2 -4 4 2
1
-4
1
-2
Figura 103: Grafico della funzione f (x) = |x| ex nell’intervallo − 21 , 21 .
224
y
M
F
x
5 3 1 1 3
-3 -2 -2 -2 -1 -2 1 2
2 2
83 Esercizio 771
Studiare la funzione
f (x) = ln x2 + x (309)
***
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione è definita in x tale che x2 + x > 0 ⇐⇒ x 6∈ (−1, 0), cioè:
225
Inoltre:
0 = x 6∈ X =⇒ ∄P ∈ γ ∩ y
Segno
Risulta:
Comportamento all’infinito:
lim f (x) = +∞
x→±∞
f (x)
lim =0
x→±∞ x
Derivate
2x + 1
f ′ (x) = (310)
x2 + x
2x2 + 2x + 1
f ′′ (x) = −
x2 (x + 1)2
∀x ∈ X, f ′′ (x) < 0
Quindi il grafico volge sempre la concavità verso il basso.
Tracciamento del grafico.
Il grafico è riportato in figura (105).
226
y
3
x
-4 -3 -2 xa -1 xb 1 2 3 4
-1
-2
-3
84 Esercizio 772
Studiare la funzione
ex + 2e−2x
f (x) = (311)
3
***
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione è definita in X = (−∞, +∞).
Intersezioni con gli assi
La funzione può essere scritta come:
e3x + 2
f (x) = (312)
3e2x
cioè:
f (0) = 1 =⇒ (0, 1) ∈ γ ∩ y
Segno
227
Dalla (313) segue che il grafico giace nel semipiano y > 0.
Comportamento agli estremi
Comportamento all’infinito:
lim f (x) = +∞
x→±∞
′ ex − 4e−2x e3x − 4
f (x) = = (314)
3 3e2x
1 e3x + 8
f ′′ (x) = 8e−2x + ex =
3 3e2x
Studio della monotonia e ricerca degli estremi relativi ed assoluti
Zeri di f ′ :
2
f ′ (x) = 0 ⇐⇒ e3x − 4 = 0 ⇐⇒ 3x = 2 ln 2 ⇐⇒ x = ln 2
3
Segno:
′ 2
f (x) > 0 ⇐⇒ x ∈ ln 2, +∞
3
Quindi la funzione
è strettamente decrescente in −∞, 32 ln 2 ed è strettamente crescente
in 32 ln 2, +∞ . Il punto x = 32 ln 2 è punto di minimo relativo:
2 1
m ln 2, √
3 3
2
Concavità e punti di flesso
Riusulta:
∀x ∈ X, f ′′ (x) > 0
Quindi il grafico volge sempre la concavità versol’alto.
Tracciamento del grafico.
Il grafico è riportato in figura (106).
85 Esercizio 773
Studiare la funzione
***
228
y
280
240
200
160
120
80
40
x
-4 -3 -2 xmin 1 2 3 4
ex +2e−2x
Figura 106: Grafico della funzione f (x) = 3
Soluzione
Insieme di definizione
Esplicitiamo sign (ln x)
1, x ∈ (1, +∞)
sign (ln x) =
−1, x ∈ (0, 1)
Quindi:
2, x ∈ (1, +∞)
1 + sign (ln x) =
0, x ∈ (0, 1)
Esplicitiamo ora sinh ln |ln x|. A tale scopo poniamo t = |ln x|:
1 ln t − ln t
1 1 t2 − 1
sinh ln t = e −e = t− =
2 2 t 2t
Quindi:
(
ln2 x − 1 1−ln2 x
, x ∈ (0, 1)
sinh ln |ln x| = = 2 ln x
1−ln2 x
2 |ln x| 2 ln x
, x ∈ (1, +∞)
Perciò la (315) si scrive:
(
1−ln2 x
ln x
, x ∈ (0, 1)
f (x) = −3 ln2 x+4 ln x−1
ln x
, x ∈ (1, +∞)
229
La funzione è definita in X = (0, 1) ∪ (1, +∞).
Intersezioni con gli assi
Per x ∈ (0, 1)
1
f (x) = 0 ⇐⇒ ln x = ±1 ⇐⇒ x =
x∈(0,1) e
Quindi
1
A , 0 ∈ γ ∩ x, (316)
e
essendo γ il diagramma cartesiano della funzione.
Inoltre:
0 = x 6∈ X =⇒ ∄P ∈ γ ∩ y
Per x ∈ (1, +∞)
√
f (x) = 0 ⇐⇒ 3 ln2 x − 4 ln x + 1 = 0 ⇐⇒ x = 3
e, e
x<1
da ciò segue:
√
B 3
e, 0 , C (e, 0) ∈ γ ∩ x (317)
Segno
Per x ∈ (0, 1)
1 − ln2 x 1
f (x) > 0 ⇐⇒ > 0 ⇐⇒ x ∈ 0,
x∈(0,1) ln x e
Quindi in (0, 1) il grafico giace nel semipiano y > 0 per x ∈ 0, 1e , mentre per x ∈ 1
e
,1
giace nel semipiano y < 0.
1 √
f (x) > 0 ⇐⇒ 3 ln2 x − 4 ln x + 1 < 0 ⇐⇒ ln x > , ln x < 1 ⇐⇒ x ∈ 3 e, e
x>1 3
√
Quindi
√ in (1, +∞) il grafico giace nel semipiano y > 0 per x ∈ ( 3
e, e), mentre per
x ∈ (1, e) ∪ (e, +∞) giace nel semipiano y < 0.
3
1 − ln2 x ∞ 1
lim+ f (x) = lim+ = = lim ln x −1 = (−∞) · (−1) = +∞
x→0 x→0 ln x ∞ x→0+ ln2 x
Quindi l’asse y è asintoto verticale a destra.
1 − ln2 x 1
lim− f (x) = lim− = − = −∞
x→1 x→1 ln x 0
2
−3 ln x + 4 ln x − 1 −1
lim+ f (x) = lim− = + = −∞
x→1 x→1 ln x 0
230
Cioè:
lim f (x) = −∞
x→1
−3 ln2 x + 4 ln x − 1 4 1
lim f (x) = lim = lim − ln x 3 − + = −∞
x→+∞ x→+∞ ln x x→+∞ ln x ln x
′ · ln x + x1 ln2 x − 1
−2 ln x
x
f (x) =
ln2 x
2
1 + ln x
=−
x ln2 x
Per x ∈ (1, +∞)
−6 lnxx + 4
ln x − 1
−3 ln2 x + 4 ln x − 1
f ′ (x) = x x
ln2 x
1 − 3 ln2 x
=
x ln2 x
Riassumendo:
( 2
− 1+ln x
, x ∈ (0, 1)
f ′ (x) = x ln22 x
1−3 ln x (318)
x ln2 x
, x ∈ (1, +∞)
Passiamo alla derivata seconda. Calcoliamo a parte:
d 1
x ln2 x = ln2 x + x · 2 ln x = ln2 x + 2 ln x
dx x
Per x ∈ (0, 1)
−2 ln x 2 2
2
· x ln x − 1 + ln x · ln x + 2 ln x
f ′′ (x) = x
x2 ln4 x
3
ln x + ln x + 2
=
x2 ln3 x
Per x ∈ (1, +∞)
231
′′ −6 lnxx · x ln2 x + (1 + 3 ln x) ln2 x + ln x
f (x) =
x2 ln4 x
3 ln3 x − ln x − 2
=
x2 ln3 x
Riassumendo:
(
ln3 x+ln x+2
′′ x2 ln3 x
, x ∈ (0, 1)
f (x) = 3 ln3 x−ln x−2 (319)
x2 ln3 x
, x ∈ (1, +∞)
Studio della monotonia e ricerca degli estremi relativi ed assoluti
Per x ∈ (0, 1)
f ′′ (x) = 0 ⇐⇒ ln3 x + ln x + 2 = 0 ⇐⇒ ln2 x − ln x + 2 (ln x + 1) = 0
x∈(0,1)
1
⇐⇒ ln x = −1 ⇐⇒ x = ,
e
Segno:
′′ ln3 x + ln x + 2 1
f (x) > 0 ⇐⇒ > 0 ⇐⇒ x ∈ 0,
x∈(0,1) ln x e
donde per x ∈ (0, 1) il grafico volge la concavità verso l’alto in 0, 1e , mentre in 1e , 1
volge la concavità verso il basso. Il punto x = 1e è punto di flesso, onde ridefiniamo il punto
(316):
1
F ,0
e
232
Per x ∈ (1, +∞) determiniamo gli zeri della derivata seconda:
f ′′ (x) = 0 ⇐⇒ 3 ln3 x − ln x − 2 = 0 ⇐⇒ 3 ln2 x + 3 ln x + 2 (ln x − 1) = 0
x>1
ln x = 1 ⇐⇒ x = e
Segno:
Quindi per x ∈ (1, +∞) il grafico volge la concavità verso l’alto in (e, +∞), mentre volge
la concavità verso il basso in (1, e).
il punto x = e è punto di flesso, onde ridefiniamo il punto C (eq. 317).
F ′ (e, 0)
Tracciamento del grafico.
Il grafico è riportato in figura (107).
1
M
F F¢
x
x f1 1 x0 xmax 2 x f2 3 4
-1
-2
-3
Figura 107: Grafico della funzione f (x) = 2 sinh ln |ln x| + 2 (1 − ln x) [1 + sign (ln x)]
86 Esercizio 774
Studiare la funzione
233
***
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione è definita in X = (−∞, 0) ∪ (0, +∞).
Esplicitiamo il valore assoluto della funzione log |x|:
Cioè:
ln |x| , x ∈ (−∞, −1] ∪ [1, +∞)
f (x) = (321)
− ln |x| , x ∈ (−1, 1)
Esplicitiamo ln |x|:
ln x, x ∈ (0, +∞)
ln |x| = (322)
ln (−x) , x ∈ (−∞, 0)
Tenendo conto delle (322), l’espressione analitica (321) diviene:
ln x, [1, +∞)
ln (−x) , x ∈ (−∞, −1]
f (x) = (323)
− ln x, x ∈ (0, 1)
− ln (−x) , x ∈ (−1, 0)
Simmetrie
La funzione è pari: f (x) ≡ f (−x) =⇒ il grafico è simmetrico rispetto all’asse y.
Intersezioni con gli assi
0 = x 6∈ X =⇒ ∄P ∈ γ ∩ y
Segno
∀x ∈ X, f (x) ≥ 0
Quindi γ giace nel semipiano y ≥ 0.
Comportamento agli estremi
Cioè:
lim f (x) = +∞
x→0
234
Comportamento all’infinito:
f (x) ln x f (x)
lim = lim = 0 =⇒ lim =0
x→+∞ x x→+∞ x f è pari x→−∞ x
Derivate
Calcoliamo solo la derivata prima:
1
′ x
, x ∈ (−1, 0) ∪ [1, +∞)
f (x) = 1
− x , x ∈ (−∞, −1] ∪ (0, 1)
Studio della monotonia e ricerca degli estremi relativi ed assoluti
La funzione è strettamente crescente in (−1, 0) ∪ (1, +∞) ed è strettamente decrescente
in (−∞, −1) ∪ (0, 1).
87 Esercizio 775
Studiare la funzione
f (x) = ln ex − e−x (325)
***
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione è definita per x ∈ R | ex − e−x > 0 ⇐⇒ x > 0, quindi:
X = (0, +∞)
Intersezioni con gli assi
235
y
x
-4 -3 -2 -1 1 2 3 4
e2x − ex − 1
f (x) = 0 ⇐⇒ ex − e−x − 1 = 0 ⇐⇒ x
=0
√e √
2x x x 1+ 5 1+ 5
⇐⇒ e − e − 1 = 0 ⇐⇒ e = ⇐⇒ x = ln
2 2
√ !
1+ 5
=⇒ A ln ,0 ∈ γ ∩ x
2
0 = x 6∈ X =⇒ ∄P ∈ γ ∩ y
Segno
√ !
2x x 1+ 5
f (x) > 0 ⇐⇒ e − e − 1 > 0 ⇐⇒ x ∈ ln , +∞
2
√ √
1+ 5 1+ 5
Quindi per x ∈ ln 2 , +∞ γ giace nel semipiano y ≥ 0, mentre per x ∈ 0, ln 2
giace nel semipiano y < 0.
Comportamento agli estremi
lim f (x) = −∞
x→0+
236
Quindi l’asse y è asintoto verticale a destra.
Comportamento all’infinito:
lim f (x) = +∞
x→+∞
f (x) ∞ H ex + e−x
m = lim = = lim x =1
x→+∞ x ∞ x→+∞ e − e−x
n = lim [f (x) − x] = ∞ − ∞ = lim ln ex − e−x − ln ex
x→+∞ x→+∞
x −x
e −e
= ln lim = ln 1 = 0
x→+∞ ex
Perciò la retta di equazione:
y=x
è asintoto obliquo a destra.
Derivate
′ e2x + 1
f (x) = 2x (326)
e −1
4e2x
f ′′ (x) = − (327)
(e2x − 1)2
∀x ∈ X, f ′ (x) > 0
Quindi la funzione è strettamente crescente.
Concavità e punti di flesso
Risulta:
∀x ∈ X, f ′′ (x) < 0
Il grafico volge sempre la concavità verso il basso.
Tracciamento del grafico.
Il grafico è riportato in figura (109).
88 Esercizio 776
Studiare la funzione
***
237
y
4
1 y=x
x
x0 1 2 3 4
-1
-2
-3
Soluzione
Insieme di definizione
Deve essere:
|x| ≤ 1
arcsin x 6= ± π2
Quindi:
X = (−1, 1)
Intersezioni con gli assi
238
π −
lim + f (x) = tan = −∞
x→−1 2
π +
lim− f (x) = tan = +∞
x→1 2
Abbiamo percià due asintoti verticali: x = −1 e x = 1.
Derivate
1 1
f ′ (x) = √
cos2 (arcsin x) 1 − x2
1
=q
(1 − x2 )3
3x
f ′′ (x) = q
(1 − x2 )5
∀x ∈ X, f ′ (x) > 0
Quindi la funzione è strettamente crescente.
Concavità e punti di flesso
Zeri della derivata seconda:
f ′′ (x) = 0 ⇐⇒ x = 0
Il grafico volge sempre la concavità verso l’alto per x ∈ (0, 1), mentre per x ∈ (−1, 0)
volge la concavità verso il basso. Il punto x = 0 è punto di flesso.
Tracciamento del grafico.
Il grafico è riportato in figura (110).
89 Esercizio 777
Studiare la funzione
ln (1 + x) , x ∈ [0, +∞)
f (x) = (329)
|1 + x| − 1, x ∈ (−∞, 0)
***
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione è definita in
X = (−∞, +∞)
Conviene esplicitare il valore assoluto. Osserviamo che:
239
y
x
3 1 1 1 1 3
-1 -4 -2 -4 4 2 4
1
-1
-2
-3
x, x ≥ −1
|1 + x| − 1 =
− (x + 1) , x < 1
Quindi:
ln (1 + x) , x ∈ [0, +∞)
f (x) = x, x ∈ [−1, 0) (330)
− (x + 2) , x ∈ (−∞, 1)
Intersezioni con gli assi
f (x) = 0 ⇐⇒ x = 0 =⇒ (0, 0) ∈ γ
essendo γ il grafico della funzione.
Segno
lim f (x) = +∞
x→+∞
240
Derivate
1
x ≥ 0 =⇒ f ′ (x) =
1+x
1
x ≥ 0 =⇒ f ′′ (x) = −
(1 + x)2
1.0
0.5
x
-3 -2 -1 1 2 3
-0.5
-1.0
ln (1 + x) , x ∈ [0, +∞)
Figura 111: Grafico della funzione f (x) =
|1 + x| − 1, x ∈ (−∞, 0)
241
90 Esercizio 778
Studiare la funzione
1
f (x) = √ − 1 (331)
x
***
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione è definita in
X = (0, +∞)
Conviene riscrivere la funzione nella forma:
√
1− x
f (x) = √ (332)
x
Intersezioni con gli assi
f (x) = 0 ⇐⇒ x = 1 =⇒ (1, 0) ∈ γ ∩ x
essendo γ il grafico della funzione.
Inoltre:
0 = x 6∈ X =⇒ ∄P ∈ γ ∩ y
Segno
lim f (x) = +∞
x→0+
lim f (x) = −1
x→+∞
1
f ′ (x) = − √ (333)
2 x3
3
f ′′ (x) = √
4 x5
242
Studio della monotonia e ricerca degli estremi relativi ed assoluti
Risulta:
∀x ∈ X, f ′ (x) < 0
per cui la funzione è strettamente crescente.
Concavità e punti di flesso
Risulta:
∀x ∈ X, f ′′ (x) > 0
per cui il grafico volge la concavità verso l’alto.
Tracciamento del grafico.
Il grafico è riportato in figura (112).
1
2
x
1 2 3
1
-2
-1
91 Esercizio 779
Studiare la funzione
***
243
Soluzione
Insieme di definizione
Deve essere:
|2x − 1| 6= 0
x>0
Cioè:
1 1
X= 0, ∪ , +∞
2 2
Conviene esplicitare il valore assoluto:
(2x − 1) ln (1 − 2x) + 2x ln x − 4x + 4, x ∈ 0, 12
f (x) = (335)
(2x − 1) ln (2x − 1) + 2x ln x − 4x + 4, x ∈ 21 , +∞
Intersezioni con gli assi
Tralasciamo l’eventuale interesezione con l’asse x.
0 = x 6∈ X =⇒ ∄P ∈ γ ∩ y
essendo γ il grafico della funzione.
Comportamento agli estremi
Calcoliamo:
t = 2x − 1
Quindi:
ln t
l = lim+ t ln t = 1 = 0, (336)
x→0
t
244
lim+ f (x) = 2 − ln 2
x→ 21
Calcoliamo:
t′ = 1 − 2x
Si conclude che:
lim f (x) = 2 − ln 2
x→ 21
′ 2 [ln (2x − 1) + ln x] , x ∈ 12 , +∞
f (x) = (337)
2 [ln (1 − 2x) + ln x] , x ∈ 0, 12
1 − 4x
f ′′ (x) = 2
x − 2x2
Studio della monotonia e ricerca degli estremi relativi ed assoluti
Per x ∈ 0, 12 determiniamo gli zeri della derivata prima:
f ′ (x) = 0 ⇐⇒ ln x − 2x2 = 0 ⇐⇒ −2x2 + x − 1 = 0
Ma −2x2 +x−1
= 0 è priva di soluzioni nel campo reale, per cui f ′ (x) 6= 0. In particolare
1 ′
per x ∈ 0, 2 è f (x) < 0, per cui la funzione è ivi strettamente decrescente.
245
1
Per x ∈ 2
, +∞ :
f ′ (x) = 2 ln [x (2x − 1)] = 2 ln 2x2 − x
Determiniamo gli zeri:
f ′ (x) = 0 ⇐⇒ 2x2 − x − 1 = 0 ⇐⇒
1
x=1
x> 2
Segno di f ′
f ′ (x) > 0 ⇐⇒
1
x > 1,
x> 2
donde per x ∈ 12, +∞ la funzione è strettamente crescente in (1, +∞), ed è strettamente
decrescente in 12 , 1 . Il punto x = 1 è punto di minimo relativo:
m (1, 0)
Comportamento della derivata intorno alle discontinuità eliminabili.
Ciò implica:
′1
f = −∞
2
Pertanto P 21 , 2 − ln 2 è un punto cuspidale.
Passiamo a x = 0:
246
y
P
2 - logH2L
x
1 3 5
xf 2
1 2
2 2
3
92 Esercizio 781
Studiare la funzione
1 − x 1 − x
f (x) = ln (338)
1 + x 1 + x
***
Soluzione
Insieme di definizione
Deve essere:
1−x
6= 0 ⇐⇒ x 6= ±1,
1+x
per cui:
247
x
= 0 =⇒ x = 0
x+1
La seconda è priva di soluzioni:
1−x 2
= −1 ⇐⇒ =0
1+x 1+x
Quindi:
(0, 0) ∈ γ,
essendo γ il grafico della funzione.
Segno della funzione
1 − x
f (x) > 0 ⇐⇒ ln >0
1 + x
1−x
1 − x >1
⇐⇒ > 1 ⇐⇒ 1+x
1−x
1 + x 1+x
< −1
Quindi:
−2 −2
lim − f (x) = − ln = (+∞) ln (+∞) = +∞ (339)
x→−1 0 0−
2 2
lim + f (x) = + ln + = (+∞) ln (+∞) = +∞
x→−1 0 0
248
Le (339) implicano:
lim f (x) = 0 · ∞
x→1−
t t t
lim− f (x) = lim+ ln = lim+ [ln t − ln (2 − t)]
x→1 t→0 t − 2 t − 2 t→0 t − 2
t ln t t ln (2 − t)
= lim+ − lim+ = 0,
t→0 t − 2 t→0 2−t
giacchè:
ln t
lim+ t ln t = lim+ 1 = 0 (confronto tra infiniti)
t→0 t→0
t
t ln (2 − t) 0+ · ln 2
lim+ = −
= 0−
t→0 2−t 2
In maniera simile:
x−1
lim f (x) = lim+ lim+ ln = 0−
x→1+ x→1 x→1 x+1
Precisamente, eseguendo il cambio di variabile:
+ t → 0+
x − 1 = t =⇒ x → 1 =⇒ t
limx→1+ = 2+t
Da ciò segue:
lim f (x) = 0−
x→1
249
lim f (x) = 0+
x→−∞
lim f (x) = 0−
x→+∞
d
f ′ (x) = φ′ (x) ln [φ (x)] + φ (x) ln [φ (x)]
dx
2 x−1
= 1 + ln
(x + 1) x+1
Per x ∈ (−1, 1)
d
f ′ (x) = −φ′ (x) ln [−φ (x)] − φ (x) ln [−φ (x)]
dx
′ 1
= −φ (x) ln [−φ (x)] − φ (x) − (−φ′ (x)) · (−1)
φ (x)
2 1−x
=− 1 + ln
(x + 1)2 1+x
Riassumendo:
(
2 x−1
′ (x+1)
1 + ln x+1 , x ∈ (−∞, −1) ∪ (1, +∞)
f (x) = 2
1−x
(341)
− (x+1)2 1 + ln 1+x , x ∈ (−1, 1)
Procedendo in maniera simile per la derivata seconda:
−4 [x−2+(x−1) ln( x+1 )]
x−1
′′ (x−1)(x+1)3
, x ∈ (−∞, −1) ∪ (1, +∞)
f (x) = (342)
4[ ( 1+x )]
1−x
x−2+(x−1) ln
(x−1)(x+1)3
, x ∈ (−1, 1)
Studio della monotonia e ricerca degli estremi relativi ed assoluti
Per x ∈ X1 = (−∞, −1) ∪ (1, +∞) determiniamo gli zeri della derivata prima:
′ x−1 x−1 1
f (x) = 0 ⇐⇒ ln = −1 ⇐⇒ =
x+1 x+1 e
e+1
⇐⇒ x =
e−1
250
Segno
x−1 1 e+1
f ′ (x) > 0 ⇐⇒ > ⇐⇒ x >
x∈X1 x+1 e x∈X1 e−1
e+1
Da ciò segue che per x ∈ X1 la funzione è strettamente crescente in e−1 , +∞ , mentre
è strettamente decrescente in 1, e+1
e−1
. Quindi xmin = e+1
e−1
è punto di minimo relativo:
e+1 1
m ,−
e−1 e
Per x ∈ X2 = (−1, 1) determiniamo gli zeri della derivata prima:
′ 1−x 1−x 1
f (x) = 0 ⇐⇒ ln = −1 ⇐⇒ =
1+x 1+x e
e−1 1
⇐⇒ x = =
e+1 xmin
Segno
′ 1−x 1 1
f (x) > 0 ⇐⇒ > ⇐⇒ x ∈ −1,
x∈X2 1 + x e xmin
1
Da ciò segue che per x ∈ X2 la funzione è strettamente crescente in −1, xmin , mentre
1
è strettamente decrescente in xmin , 1 . Quindi x′min = x−1
min è punto di minimo relativo:
′ e−1 1
m ,−
e+1 e
Ora studiamo il comportamento della derivata in un intorno della discontinuità elimina-
bile x = 1:
′ 2 x−1
lim f (x) = lim − 1 + ln = +∞
x→−1− x→−1 (x + 1) x+1
′ 2 x−1
lim f (x) = lim + 1 + ln = −∞
x→−1+ x→−1 (x + 1) x+1
251
f ′′ (x) = 0 ⇐⇒ x = α ≃ 3.4643
x∈X1
Segno:
Quindi per x ∈ X1 il grafico volge la concavità verso l’alto se e solo se x ∈ (−∞, −1) ∪
(α, +∞). Viceversa, per x ∈ (0, α) il grafico volge la concavità verso il basso. Il punto
x = α è di flesso:
F (α, f (α))
Per x ∈ X2 procedendo in maniera simile, vediamo che f ′′ (x) > 0 donde il grafico è ivi
concavo verso l’alto.
Tracciamento del grafico.
Il grafico è riportato nelle figure (114)-(115).
y
x
x'min 1 xmin xf
fHx f L
F
fHxminL
m' m
1−x
Figura 114: Grafico della funzione f (x) = 1−x
1+x
ln
1+x
in (0, 8).
93 Esercizio 783
Studiare la funzione
252
y
12
10
x
-3 -2 -1 1 2 3 4
1−x 1−x
Figura 115: Grafico della funzione f (x) = 1+x ln
1+x
***
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione è definita in
X = (0, +∞)
Intersezioni con gli assi
Risulta:
∄P ∈ γ ∩ x,
essendo γ il grafico della funzione.
Inoltre:
0 = x 6∈ X =⇒ ∄P ∈ γ ∩ y
Segno della funzione
In forza della (360) segue che il grafico giace nel semipiano y > 0.
Comportamento agli estremi
253
Per rimuovere tale forma indeterminata, calcoliamo dapprima limx→0+ xx , scrivendo:
xx = ex ln x ,
quindi:
Osserviamo che:
ln x
lim+ x ln x = lim+ 1 = 0− ,
x→0 x→0
x
per cui:
π−
lim+ xx = 1− =⇒ lim+ f (x) = arctan 1− =
x→0 x→0 4
Ciò implica che x = 0 è una discontinuità eliminabile. Possiamo prolungare per conti-
nuità:
arctan xx , x > 0
f (x) = π (346)
4
, x=0
Comportamento all’infinito:
x x π−
lim arctan x = arctan lim x = arctan (+∞) =
x→+∞ x→+∞ 2
Pertanto la retta di equazione 2y − π = 0 è asintoto orizzontale a destra.
Derivate
Un calcolo diretto porge:
xx (ln x + 1)
f ′ (x) =
1 + x2x
x x−1
1 + x + x2x − x1+2x − 2x (x2x − 1) ln x − x (x2x − 1) ln2 x
f ′′ (x) =
(1 + x2x )2
254
Ora studiamo il comportamento della derivata in un intorno destro di x = 0:
lim f ′ (x) = −∞
x→0+
Cioè la curva y = f (x) parte dal punto x = 0 con tangente verticale orientata verso
l’alto.
Concavità e punti di flesso
Zeri della derivata seconda:
f ′′ (x) = 0 ⇐⇒ x = α ≃ 1.3785
Segno:
y
2
Π
2
F
1
Π
4
f HxminL
m
x
xmin 1 2 3 4
94 Esercizio 784
Studiare la funzione
255
***
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione è definita in
X = (0, +∞)
La funzione non è periodica:
f (x + 2kπ) 6= f (x)
Intersezioni con gli assi
Risulta:
f (x) = 0 ⇐⇒ xx = kπ (348)
Questa equazione va risolta per via grafica, ricercando le ascisse dei punti di intersezione
della curva y = xx con le rette y = kπ, con k ∈ N − {0}, come riportato in figura 117.
25
20
15
10
x
1 2 3 4
Figura 117: Intersezione della curva y = xx con le rette y = kπ per alcuni valori di k.
Le radici sono le ascisse dei punti di intersezione del grafico della funzione con l’asse x.
Comportamento agli estremi
256
xx = ex ln x ,
quindi:
Osserviamo che:
ln x
lim+ x ln x = lim+ 1 = 0− ,
x→0 x→0
x
per cui:
Ciò implica che x = 1 è una discontinuità eliminabile. Possiamo prolungare per conti-
nuità:
sin xx , x > 0
f (x) = (350)
sin 1, x=0
Comportamento all’infinito:
257
y
1
1
2
x
1
e
1 2 3 4
1
-2
-1
95 Esercizio 785
Studiare la funzione
***
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione è definita in
X = (0, +∞)
Intersezioni con gli assi
Risulta:
∄P ∈ γ ∩ x,
essendo γ il grafico della funzione.
Inoltre:
258
0 = x 6∈ X =⇒ ∄P ∈ γ ∩ y
Segno della funzione
In forza della (352) segue che il grafico giace nel semipiano y > 0.
Comportamento agli estremi
Ciò implica che x = 0 è una discontinuità eliminabile. Possiamo prolungare per conti-
nuità:
x1/x , x > 0
f (x) = (354)
0, x=0
Comportamento all’infinito:
lim x1/x = ∞0
x→+∞
Quindi:
ln x
lim x1/x = elimx→+∞ x
x→+∞
Perciò cacoliamo
ln x
lim = 0 =⇒ lim f (x) = 1
x→+∞ x x→+∞
1−2x
f ′ (x) = −x x (ln x − 1)
1−4x
f ′′ (x) = x x 1 − 3x + 2 (x − 1) ln x + ln2 x
f ′ (x) = 0 ⇐⇒ ln x − 1 = 0 ⇐⇒ x = e
Segno
259
Ora studiamo il comportamento della derivata in un intorno destro di x = 0:
1−2x
lim+ f ′ (x) = − lim+ x x (ln x − 1) = 0+
x→0 x→0
Cioè la curva y = f (x) parte dal punto x = 0 con tangente orizzontale.
Concavità e punti di flesso
Zeri della derivata seconda:
f ′′ (x) = 0 ⇐⇒ x = α ≃ 0.5819
Segno:
f Hxmax L
1
2
x
1 xmax 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20
96 Esercizio 786
Studiare la funzione
1
f (x) = p (355)
x + |x2 − x|
260
***
Soluzione
Insieme di definizione
Conviene esplicitare subito il valore assoluto:
2
x − x = x − x, x ∈ (−∞, 0] ∪ [1, +∞)
2
x − x2 , x ∈ (0, 1)
Quindi:
√
2
√x = |x| , x ∈ (−∞, 0] ∪ [1, +∞)
p
x + |x2 − x| = (356)
2x − x2 , x ∈ (0, 1)
Esplicitiamo il valore assoluto in (356):
p −x, x ∈ (−∞, 0]
2
x + |x − x| = x, x ∈ [1, +∞) (357)
√
2x − x2 , x ∈ (0, 1)
A questo punto dobbiamo imporre x 6= 0, quindi:
1
−x, x ∈ (−∞, 0)
1
f (x) = , x ∈ (0, +∞) (358)
x √ 1 , x ∈ (0, 1)
2x−x2
Da ciò segue che l’insieme di definizione è:
∄P ∈ γ ∩ x,
essendo γ il grafico della funzione.
Inoltre:
0 = x 6∈ X =⇒ ∄P ∈ γ ∩ y
Segno della funzione
In forza della (360) segue che il grafico giace nel semipiano y > 0.
Comportamento agli estremi
Siccome il grafico di ±x−1 è banale, studiamo la funzione in (0, 1):
1
f (x) = √ , x ∈ (0, 1)
2x − x2
Comportamento in un intorno destro di x = 0:
261
per cui l’asse y è asintoto verticale sia a destra che a sinistra, giacché per x → 0− , si ha
− x1 → +∞. Il punto x = 1 è di continuità sia a sinistra che a destra:
1
lim− f (x) = lim− √ =1
x→1 x→1 2x − x2
1
lim+ f (x) = lim+ =1
x→1 x→1 x
Quindi:
d −1/2 1 −3/2
f ′ (x) = 2x − x2 = − 2x − x2 (2 − 2x)
dx 2
x−1
=q
(2x − x2 )3
d x−1
f ′′ (x) =
dx (2x − x2 )3/2
3/2 1/2
(2x − x2 ) − (x − 1) · 32 · (2x − x2 ) (2 − 2x)
=
(2x − x2 ) 3
3/2 2x − x2 + 3 (x − 1)2
= 2x − x2
(2x − x2 )3
2x2 − 4x + 3
=q
(2x − x2 )5
Riassumendo
x−1
f ′ (x) = q (363)
(2x − x2 )3
2x2 − 4x + 3
f ′′ (x) = q
(2x − x2 )5
262
Per x > 1 è f ′ (x) = − x12 , quindi:
1
lim+ f ′ (x) = − lim+ = −1
x→1 x→1 x2
Si conclude che il punto x = 1 è di raccordo per la funzione, cioè è di continuità per la
funzione, ma non lo è per la derivata prima. Più precisamente, la funzione non è derivabile
in x = 1 ma lo è a sinistra e a destra, risultando:
τ− ) y = 1
τ+ ) τ = −x + 2
Concavità e punti di flesso
Risulta:
y
4
x
-3 -2 -1 0 1 2
1
Figura 120: Grafico della funzione f (x) = √
x+|x2 −x|
263
y
3
2
P
1
x
1 3
2 1 1 2
2
1
Figura 121: Grafico della funzione f (x) = √ in un intorno di x = 1. Le rette in
x+|x2 −x|
tratteggio sono le rette tangenti nel punto angoloso P (1, 1).
264
97 Esercizio 787
Studiare la funzione
1
f (x) = sin x + sin 2x (364)
2
***
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione è definita in (−∞, +∞); trattandosi di una funzione periodica conviene
studiare la funzione nell’intervallo [0, T ], essendo T il periodo della funzione. Osserviamo
che sin 2x ha periodo π, mentre sin x ha periodo 2π, per cui è T = 2π.
Intersezioni con gli assi
Osserviamo che la funzione può essere scritta come:
1
f ′ (x) = 0 ⇐⇒ cos x = −1,
2
π 5
⇐⇒ x = π, , π
x∈[0,2π] 3 3
265
Studiamo il segno:
1 h π 5
′
f (x) > 0 ⇐⇒ cos x > ⇐⇒ x ∈ 0, ∪ ,π ,
2 3 3
π 5
per cui la funzione è strettamente decrescente in 0, 3
∪ 3
, π , mentre è strettamente
π 5
decrescente in 3 , 3 π . Da ciò segue:
√ !
π π 3 3
x = è punto di massimo relativo: M ,
3 3 4
√ !
5π 5π 3 3
x= è punto di minimo relativo: M ,−
3 3 4
y
1
x
Π
2
Α Π 2Π-Α 2Π
1
-4
-1
266
Qui vediamo che
1
cos x = − = 0 ⇐⇒ x = α, 2π − α, essendo α ≃ 1.823
4 x∈[0,π]
1
cos x > − ⇐⇒ x ∈ [0, α) ∪ (2π − α, 0]
4 x∈[0,π]
Si conclude che per x ∈ (α, π) ∪ (2π − α, 2π) il grafico volge la concavità verso l’alto,
mentre per x ∈ (0, α) ∪ (π, 2π − α) volge la concavità verso il basso. Abbiamo perciò i punti
di flesso:
f Hxmax L
M
1 F1
F2
x
1 xmax x f =Α Π x'f =2Π-Α xmin 2Π
-4
F3
-1
f HxminL
m
267
98 Esercizio 788
Studiare la funzione
√
f (x) = ln x−1 (367)
***
Soluzione
Insieme di definizione √
La funzione è definita per x tale che x − 1 > 0, cioè per x > 1, quindi
X = (1, +∞)
Intersezioni con gli assi
√
f (x) = 0 ⇐⇒ x − 1 = 1 ⇐⇒ x = 4 =⇒ (4, 0) ∈ γ ∩ x,
essendo γ il grafico della funzione.
Inoltre:
0 = x 6∈ X =⇒ ∄P ∈ γ ∩ y
Segno della funzione
√
f (x) > 0 ⇐⇒ x − 1 > 1 ⇐⇒ x > 4
Cioè per x ∈ (4, +∞) il grafico giace nel semipiano y > 0, mentre per x ∈ (0, 4) giace nel
semipiano y < 0.
Comportamento agli estremi
lim f (x) = +∞
x→+∞
Il grafico è privo di asintoti obliqui a causa della divergenza logaritmica. Infatti, calco-
lando il limite del rapporto f (x) /x si trova:
f (x)
lim =0
x→+∞ x
Derivate
Un calcolo diretto porge:
1
f ′ (x) = √ (368)
2 (x − x)
Omettiamo il calcolo della derivata seconda, poiché la concavità si deduce facilmente.
Studio della monotonia e ricerca degli estremi relativi ed assoluti
268
La derivata prima è manifestamente priva di zeri, per cui non esistono punti estremali.
Passiamo allo studio del segno:
√
f ′ (x) > 0 ⇐⇒ x<x (369)
Anziché applicare il procedimento standard di risoluzione di una disequazione irrazio-
nale, vediamo a “occhio” che la (369) è verificata per ogni x ∈ X, donde la funzione è ivi
strettamente crescente.
Tracciamento del grafico.
Il grafico è riportato nelle figure (124)
1
2 y=lnH x -1L
x
2 4 6 8 10
1
-2
3
-2
√
Figura 124: Grafico della funzione f (x) = ln ( x − 1)
99 Esercizio 789
Studiare la funzione
1
f (x) = e 1−x2 (370)
***
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione è definita per x tale che 1 − x2 6= 0, quindi
269
Intersezioni con gli assi
f (0) = e =⇒ (0, e) ∈ γ ∩ y,
essendo γ il grafico della funzione.
Simmetrie
La funzione è pari: f (−x) ≡ f (x), quindi il grafico è simmetrico rispetto all’asse y.
Segno della funzione
Dalla (371) vediamo che il grafico giace nel semipiano y > 0.
Comportamento agli estremi
1
lim + f (x) = e 0+ = e+∞ = +∞ (372)
x→−1
1
lim − f (x) = e 0− = e−∞ = 0+
x→−1
Dalle (372) segue che il diagramma situato nel semipiano x > −1 è asintotico alla retta
verticale x = −1, mentre il diagramma situato nel semipiano x < −1 ha, per x = −1, un
punto di arresto.
Per calcolare i limiti per x → 1± , sfruttiamo la simmetria del diagramma rispetto all’asse
y, ottenendo:
Dalle (373) segue che il diagramma situato nel semipiano x < 1 è asintotico alla retta
verticale x = 1.
Comportamente all’infinito:
x
f ′ (x) = 2f (x) (374)
− 1)2
(x2
3x4 − 4x2 − 1
f ′′ (x) = −2f (x)
(x2 − 1)4
f ′ (x) = 0 ⇐⇒ x = 0
270
Quindi abbiamo il punto estremale x = 0.
Studio del segno:
lim f ′ (x) = 0
x→1+
Quindi il ramo del diagramma uscente dal punto (1, 0) è ivi tangente all’asse x.
Procedendo per simmetria rispetto all’asse y:
lim f ′ (x) = 0
x→−1−
′′ 3x4 − 4x2 − 1 > 0
f (x) > 0 ⇐⇒
|x| 6= 1
x ∈ (xf1 , −1) ∪ (−1, 1) ∪ (1, xf2 ) ,
essendo:
r r
1 √ 1 √
xf1 = − 2 + 7 , x f2 = 2+ 7
3 3
Il diagramma volge la concavità verso l’alto per x ∈ (xf1 , −1) ∪ (−1, 1) ∪ (1, xf2 ), mentre
volge la concavità verso il basso per x ∈ (−∞, xf1 ) ∪ (xf1 , +∞). Quindi abbiamo i due punti
di flesso xf1 , xf2 :
r ! r !
1 √ −√ 3 1 √ −√ 3
F1 − 2 + 7 , e 7−1 , F2 2 + 7 , e 7−1
3 3
Tracciamento del grafico.
Il grafico è riportato nelle figure (125)
271
y
6
y=1
1
x
-3 -2 -1 1 2 3
1
Figura 125: Grafico della funzione f (x) = e 1−x2
***
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione è definita in tutto R:
X = (−∞, +∞)
Intersezioni con gli assi
f (x) = 0 ⇐⇒ x = 0 =⇒ (0, 0) ∈ γ
essendo γ il grafico della funzione.
Simmetrie
La funzione non ha parità definita, per cui il grafico non presenta simmetrie.
Segno della funzione
Risulta:
π π
∀x ∈ X, arctan x < =⇒ − arctan x > 0
2 2
Quindi:
272
Comportamento agli estremi
t = arctan x (377)
Ciò implica:
π−
x → +∞ =⇒ t →
2
per cui:
π
π −t 0 H
lim x − arctan x = lim 2
= = lim sin2 t = 1−
x→+∞ 2 π−
t→ 2 cot t 0 t→ 2
π −
f (x) π
m = lim = lim − arctan x = π
x→−∞ x x→−∞ 2
π
n = lim [f (x) − πx] = − lim x + arctan x
x→−∞ x→−∞ 2
Calcoliamo a parte:
π
lim x + arctan x = 0 · ∞
x→−∞2
Per rimuovere tale forma indeterminata eseguiamo il cambio di variabile (377), osservando
che:
π+
x → −∞ =⇒ t → −
2
per cui:
π
π +t 0 H
lim x + arctan x = limπ + 2
= = − limπ + sin2 t = −1
x→−∞ 2 t→− 2 cot t 0 t→− 2
Da ciò segue:
π
n = − lim x + arctan x = 1
x→−∞ 2
Pertanto la retta di equazione:
y = πx + 1,
273
è asintoto obliquo a sinistra.
Derivate
Un calcolo diretto porge:
π x
f ′ (x) = − arctan x − (378)
2 1 + x2
2
f ′′ (x) = −
(1 + x2 )2
defπ
ψ (x) = − arctan x
2
def x
φ (x) = ,
1 + x2
onde:
∀x ∈ R, ψ (x) > 0
Quindi dobbiamo cercare eventuali intersezioni tra le due curve:
γ1 ) y = ψ (x) , γ2 ) y = φ (x)
La prima si traccia facilmente, tenendo presente l’andamento di − arctan x, per poi
traslare di π/2 nel verso positivo dell’asse y. Riguardo a γ2 si ha:
1 − x2
lim φ (x) = 0, φ′ (x) = > 0 ⇐⇒ x ∈ (−1, 1)
x→±∞ (1 + x2 )2
Quindi φ (x) presenta un minimo relativo in (−1, −1/2) e un massimo relativo in (1, 1/2).
Siccome è infinitesima all’infinito ed è ovunque continua, i suddetti estremi realtivi sono
anche estremi assoluti, onde |φ (x)| ≤ 21 . Inoltre
1 π 1
ψ = >
2 4 2
Da ciò segue che ψ (x) > φ (x), ∀x ∈ R, come vediamo dal grafico di figura (126).
Si conclude che ∀x ∈ R, f ′ (x) > 0, onde la funzione è strettamente crescente.
Concavità e punti di flesso
Risulta:
∀x ∈ X, f ′′ (x) < 0,
per cui il grafico volge sempre la concavità verso il basso.
Tracciamento del grafico.
Il grafico è riportato nelle figure (127)
274
y
Π
y=Π
y=ΨHxL
Π
2
Π
4
1
2
x
-5 -4 -3 -2 -1 1 2 3 4 5
y=ΦHxL 1
-2
y
2
y=1
1
y= f HxL
x
-1 1 2 3
y=Πx+1
π
Figura 127: Grafico della funzione f (x) = x 2
− arctan x
275
101 Esercizio 791
Studiare la funzione
1+x
f (x) = x · 2 1−x (379)
***
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione è definita per ogni x 6= 1
f (x) = 0 ⇐⇒ x = 0 =⇒ (0, 0) ∈ γ
essendo γ il grafico della funzione.
Simmetrie
La funzione non ha parità definita, per cui il grafico non è simmetrico nè rispetto all’asse
y e nè rispetto all’origine delle coordinate.
Segno della funzione
Dalle (380) segue che il diagramma situato nel semipiano x < 1 è asintotico alla retta
verticale x = 1, mentre il diagramma situato nel semipiano x > 1 ha, per x = 1, un punto
di arresto.
Per calcolare i limiti per x → 1± , sfruttiamo la simmetria del diagramma rispetto all’asse
y, ottenendo:
Dalle (373) segue che il diagramma situato nel semipiano x < 1 è asintotico alla retta
verticale x = 1.
Comportamente all’infinito:
276
Ricerca di eventuali asintoti obliqui:
f (x) 1+x 1
m1 = lim = lim 2 1−x =
x 2
x→+∞ x→+∞
1 1+x 1
n1 = lim f (x) − x = lim x 2 1−x − =0·∞
x→+∞ 2 x→+∞ 2
1+x 1 x 1−x
2
lim x 2 1−x − = lim 2 −1
x→+∞ 2 x→+∞ 2
2
2 x 2 1−x − 1
= lim · 2
x→+∞ 1 − x 2
1−x
2
!
x 2 1−x − 1
= lim · lim 2
x→+∞ 1 − x x→+∞
| {z } 1−x
=−1
2t − 1
lim = ln 2
t→0 t
Finalmente:
n1 = − ln 2
277
Derivate
Un calcolo diretto porge:
x2 + 2x (ln 2 − 1) + 1
1+x
f ′ (x) = 2 1−x (384)
(1 − x)2
−3+x ln 2 [x (ln 2 − 1) + 1]
f ′′ (x) = 2 −1+x
(1 − x)4
f ′ (x) = 0 ⇐⇒ x2 + 2x (ln 2 − 1) + 1 = 0
Osserviamo che il discriminante di x2 + 2x (ln 2 − 1) + 1 = 0 è:
∆ = ln 2 (ln 2 − 2) < 0,
onde x2 + 2x (ln 2 − 1) + 1 = 0 > 0, ∀x =⇒ f ′ (x) > 0, cioè la funzione è strettamente
crescente.
Determiniamo ora il comportamento della derivata prima in un intorno destro di x = 1:
1+x
′
2 2 1−x
lim+ f (x) = lim+ x + 2x (ln 2 − 1) + 1 · lim+ 2
x→1
|x→1 {z } x→1 (1 − x)
2+2 ln 2
lim f ′ (x) = 0
x→1+
Si conclude che il ramo del diagramma uscente dal punto (1, 0) è ivi tangente all’asse x.
Concavità e punti di flesso
Ricerca degli zeri della derivata seconda:
1
f ′′ (x) = 0 ⇐⇒ x (ln 2 − 1) + 1 = 0 ⇐⇒ x =
1 − ln 2
Studio del segno:
278
f ′′ (x) > 0 ⇐⇒ x ∈ (−∞, 1) ∪ (1, xf ) ,
essendo:
1
xf =
1 − ln 2
Il diagramma volge la concavità verso l’alto per x ∈ (−∞, 1) ∪ (1, xf ), mentre volge la
concavità verso il basso per x ∈ (xf , +∞). Quindi abbiamoil punto di flesso xf :
1 2
F1 ,
1 − ln 2 e2 (1 − ln 2)
Tracciamento del grafico.
Il grafico è riportato nelle figure (128)
y
4
1
F
x
-2 -1 y= f HxL 1 2 3 xf
-1
1
y= x-ln2
2
1+x
Figura 128: Grafico della funzione f (x) = x · 2 1−x
***
279
Soluzione
Insieme di definizione
La funzione è definita per ogni x ∈ R
X = (−∞, +∞)
La funzione è periodica di periodo 2π, quindi studiamo la funzione in [0, 2π].
Intersezioni con gli assi
π π
x = è punto di massimo relativo: M ,1
2 2
3 3
x = π è punto di minimo relativo: m π, −1
2 2
f ′′ (x) = 0 ⇐⇒ x = 0, π, 2π, α, 2π − α, β, 2π − β,
essendo:
280
1 π
α = arccos √ , con a ∈ 0,
3 2
1 π
β = − arccos √ , con β ∈ ,π
3 2
r ! r ! r ! r !
2 2 2 2 2 2 2 2
F1 α, , F1 β, − , F3 (π, 0) , F4 2π − β, − , F5 2π − α, −
3 3 3 3 3 3 3 3
y
1
1
2
x
Π
Α 2
Β Π 2Π-Β 2Π-Α 2Π
1
-2
-1
281
103 Esercizio 793
Studiare la funzione
***
Soluzione
Lo studio di questa funzione è immediato, poichè:
sin x, x ≥ 0
f (x) = (388)
− sin x, x < 0
Quindi il ramo del diagramma nel semipiano x < 0 è il simmetrico rispetto all’asse y del
ramo del diagramma nel semipiano x > 0. L’origine delle coordinate è un punto angoloso:
′ cos x, x ≥ 0
f (x) =
− cos x, x < 0
Quindi:
y
1
1
2
x
3Π Π Π 3Π
-2 Π - -Π -2 2
Π 2Π
2 2
1
-2
-1
Figura 130: Grafico della funzione f (x) = sin |x| nell’intervallo [−2π, 2π].
282