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Introduzione

ai cuscinetti volventi
Si definiscono cuscinetti tutti gli organi
meccanici aventi la funzione sia di
sopportare i carichi applicati ad un corpo
in moto relativo di rotazione oppure di
traslazione da parte degli elementi della
catena cinematica cui il corpo appartiene,
sia la proprietà di originare coppie
resistenti di piccola intensità.

Pag. 2
ca. 700 AC

Pag. 3
Storia della tecnologia dei cuscinetti

Leonardo da Vinci (1452 - 1519) ·

Pag. 4
Produzione di sfere in pietra, 1683

Pag. 5
Pag. 6
La storia della tecnologia dei cuscinetti

La FAG Kugelfischer Georg Schäfer AG


è il più antico produttore di cuscinetti a sfere al mondo,
il pioniere dell‘industria dei cuscinetti volventi.

Friedrich Fischer Georg Schäfer


(1849-1899) (1861-1925)

Fondatore della Società ed Rilevò 10 anni dopo la morte di


inventore del processo di rettifica Friedrich Fischer la „Erste
delle sfere che ha permesso la Automatische
produzione in serie di sfere in Gußstahlkugelfabrik, vormals
acciaio di alta precisione, di Friedrich Fischer, AG“.
dimensione uniforme. La sua
Con grande dedizione personale
scoperta rivoluzionaria ha
rappresentato l‘inizio storico creò un‘impresa industriale
Macchina per rettifica delle
dell‘industria dei cuscinetti famosa a livello internazionale.
sfere progettata da Friedrich
volventi a livello mondiale. Fischer nel 1883.

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Gamma prodotti completa per industria
Tutte le esecuzioni – Tutte le dimensioni
Snodi sferici
Catalogo INA-FAG
con 40,000 articoli
Guide lineari
Componenti per cinematiche
parallele

Cuscinetti a rulli cilindrici

Cuscinetti a sfere con anello


di bloccaggio

Cuscinetti a rulli cilindrici


con gabbia

Rotelle e perni
folii

Azionamenti diretti
Cuscinetti
Cuscinetti orient. per mandrini
Cuscinettii a rulli Cuscinetti assialit/radiali a rulli cilindrici
a rullini con un diametro esterno di 4250 mm
Cuscinetti a rulli
conici Possibilità di realizzazione
fino a 12000 mm…
Microcuscinetto a sfere
con il più piccolo
diametro interno 1 mm

Macchine da Impianti Costruzioni e Apparecchiature Riduttori Macchine Ponti


stampa eolici strutture medicali utensili

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Si definiscono cuscinetti tutti gli organi
meccanici aventi la funzione sia di
sopportare i carichi applicati ad un corpo
in moto relativo di rotazione oppure di
traslazione da parte degli elementi della
catena cinematica cui il corpo appartiene,
sia la proprietà di originare coppie
resistenti di piccola intensità.

I cuscinetti si suddividono in :
- cuscinetti a strisciamento (radenti)
- cuscinetti a rotolamento (volventi)

Pag. 9
Altre tipologie di cuscinetti

- cuscinetti idrodinamici
- cuscinetti idrostatici
- cuscinetti pneumatici
- cuscinetti magnetici

Pag. 10
Composizione di un cuscinetto 1
volvente standard 5

4
Il cuscinetto si compone di
1. anello esterno
2. anello interno 3
3. corpi volventi
4. gabbia
5. con o senza tenute 2
6. lubrificante
Olio 6
Grasso

Pag. 11
Corpi volventi
Panoramica

Sfere Rulli cilindrici Rulli conici

Rulli a botte Rulli a botte Rullini


simmetrici asimmetrici

Pag. 12
Corpi volventi

Sfere: es. 6020 (100x150x24)


elevate velocità, nG = 9500 min-1
basso attrito
basso carico C = 60 kN
scarsa rigidezza del (10.000N) = 0,0406 mm

Rullini: es. NA4920 (100x140x40)


basse velocità nG = 4100 min-1
alti carichi C = 144 kN
attrito maggiore
elevata rigidezza del (10.000N) = 0,0250 mm

Rulli: es. NU 1020 (100x150x24)


velocità intermedie nG = 7500 min-1
carichi intermedi C = 116 kN
attrito intermedio
rigidezza intermedia del (10.000N) = 0,0343 mm

Pag. 13
Generalità sui cuscinetti volventi
Rigidezza

Esempio: Sfera 9 mm
Rullo 9 mm Lw = 9 mm
3 rullini 3 mm Lw = 9mm
Del [µm]

30

25
Sfera / Piano

20

15

10

Rullo / Piano
5

Rullino / Piano
0
0 500 1000 F [N]

Pag. 14
Nozioni di base

Principali tipologie
di cuscinetti
volventi
Cuscinetti radiali a sfere
Panoramica

radiali rigidi a sfere a contatto obliquo a quattro orientabili


a sfere monocorona,a due corone punti di
contatto

Pag. 16
Cuscinetti radiali a rulli
Panoramica

rulli a botte orientabili a


rullini rulli conici
cilindrici una corona due corone

Pag. 17
Cuscinetti assiali
Panoramica

assiali a sfere assiali a rulli

monodirezionali bidirezionali monodirezionali orientabili


rigidi

Pag. 18
Nozioni di base

Sigle dei cuscinetti volventi


Sigla dei cuscinetti volventi

Sigla

Prefisso Base Suffisso

Serie cuscinetto Codice foro

Tipo Serie dimensionale

Serie larghezze Serie diametri

IBS-M-2Pag. 20
· 27.08.2002
Sigle standardizzate di cuscinetti volventi
TIPO

Cuscinetti radiali

3, 4 , 5 cifre 4, 5 cifre 4 cifre 4 cifre 5 cifre 5 cifre

6 7 3 1,2 QJ N.. 3 2

Cuscinetti assiali

5 cifre 5 cifre 5 cifre

5 8 2
Sigle standardizzate di cuscinetti volventi
Serie larghezze

Larghezza dei cuscinetti radiali


8 0 1 2 3 4 5 6

Altezza dei cuscinetti assiali


7 8 1 2
Sigle standardizzate di cuscinetti volventi
Serie diametri

Ingombro radiale
8 9 0 1 2 3 4
Sigla dei cuscinetti volventi

Serie dimensionale

serie dim. serie dim. serie dim. serie dim.


00 10 20 30 40 02 12 22 32 03 13 23 33 04 24
serie largh. serie largh. serie largh. serie largh.
0 1 2 3 4 0 1 2 3 0 1 2 3 0 2

4
3
2
0

serie diam. 4
serie diam. 2

serie diam. 3
serie diam. 0

Pag. 24· 09.08.2002


IBS-M-2
Esempio: cuscinetti radiali a sfere
Normativa di riferimento : DIN 616

Pag. 25
Sigle standardizzate di cuscinetti volventi
Diametro effettivo

5 regole

1 d < 10 mm
da 3 a 9
e.g. 608 = Ø 8 mm
d 10 a < 20 mm
6200 = Ø 10 mm
2
6201 = Ø 12 mm da 00a 03
6202 = Ø 15 mm
6203 = Ø 17 mm

3 – x5 d 20 a 480 mm
da 04 a 96
es. 6204 = Ø 20 mm
4 d > 500 mm
es. 239/500 = Ø 500 mm

5 d /..
Eccezioni es. 320/22X = Ø 22 mm
Nozioni di base

Distribuzione dei carichi sui


corpi volventi
Generalità sui cuscinetti volventi

Contatto puntiforme
ri rw

1 / r w > 1 / ri

Pag. 28
Generalità sui cuscinetti volventi

Contatto lineare ri = rw =

1 / r w = 1 / ri

Pag. 29
Generalità sui cuscinetti volventi

Osculazione
piccola osculazione

grande osculazione

Pag. 30
Osculazione

Che cosa accade se si modifica il valore di osculazione?

Osculazione ampia Osculazione standard Osculazione stretta

• Incremento del gioco assiale • Diminuzione del gioco assiale


• Maggiore ribaltamento consentito • Minore ribaltamento consentito
• Cattiva guida dell'albero • Buona guida dell'albero
• Riduzione coefficienti di carico • Incremento coefficienti di carico
Rispetto allo • Incremento dell'attrito
• Riduzione dell'attrito
standard
• Incremento pressione hertziana • Diminuzione pressione hertziana
• Rumorosità praticamente invariata • Aumento rumorosità (frequenza più alta)
• Aumento carico assiale dovuto al • Riduzione carico assiale dovuto al
maggiore supporto dell'ellisse di contatto minore supporto dell'elisse di contatto
• Maggiore sensibilità alla • Minore sensibilità alla
tensione elettrica eccessiva tensione elettrica eccessiva
Generalità sui cuscinetti volventi
Angolo di pressione

Angolo di pressione = angolo tra il piano radiale e la linea di pressione

Piano radiale
Linea di
pressione

Pag. 32
Carichi sopportabili dai cuscinetti radiali

0 = 0° 0 45° 0 = 0° 0 45° 0 45°

Pag. 33
Cuscinetti radiali rigidi a sfere

Fr
Fa Fa

Fa Fa

Pag. 34
Cuscinetti radiali rigidi a sfere

Per effetto dello


sfavorevole angolo di
pressione, una piccola
forza assiale fa nascere
una grande forza
risultante

Pag. 35
Cuscinetti radiali a sfere a contatto obliquo

Fr
angolo di pressione 40 ° Fa

Fa

Pag. 36
IBS-M-2 · 02.07.2002 WL43-02-97 D
Cuscinetti radiali a sfere a contatto obliquo
Effetto di un carico radiale

L'angolo di pressione fa sì
che un carico radiale generi
un carico assiale sull'albero

Pag. 37
Cuscinetti radiali a sfere a contatto obliquo
Effetto di un carico assiale

L'angolo di pressione fa sì
che un carico assiale possa
essere sopportato senza
generare eccessive tensioni

Pag. 38
Cuscinetti radiali a rulli cilindrici
Esecuzioni con gabbia

Fr

Pag. 39
Cuscinetti a rulli conici
Nascita del carico assiale

Pag. 40
Cuscinetti a rulli conici
Carico assiale sul bordino

Pag. 41
Cuscinetti orientabili a rulli
Caratteristiche

Fr

Fa Fa

Design
-E1

Pag. 42
IBS-M-2 · 02.07.2002 WL43-18-97 D
Cuscinetti orientabili a rulli
Effetto di un carico radiale

Per effetto dell'angolo di


pressione, il carico radiale
genera un leggero
sovraccarico sui rulli
Pag. 43
IBS-M-2 · 02.07.2002 WL43-18-97 D
Cuscinetti orientabili a rulli
Effetto di un carico assiale

Per effetto dell'angolo di


pressione, un leggero
carico assiale genera un
forte sovraccarico sui rulli
Pag. 44
IBS-M-2 · 02.07.2002 WL43-18-97 D
Carichi sopportabili dai cuscinetti assiali

0 = 90° 0 = 90° 0 > 45°


Pag. 45
Cuscinetti assiali a sfere
A doppio effetto

Ralla per
alloggiamento

Ralla per
albero

Ralla per
alloggiamento

Pag. 46
Compensazione
di errori angolari
Caratteristiche dei cuscinetti volventi
Disassamento

Disassamento

Flessione

Pag. 48
Caratteristiche dei cuscinetti volventi
Cuscinetti volventi orientabili

Dinamici

Cuscinetti assiali orientabili a rulli


Cuscinetti a rulli Cuscinetti orientabili
a botte a rulli

Statici

Cuscinetti assiali rigidi a sfere con


piastra di orientabilità
Cuscinetti con anello di bloccaggio
Pag. 49
Scomponibilità
Caratteristiche dei cuscinetti volventi
Cuscinetti volventi scomponibili

Pag. 51
Caratteristiche dei cuscinetti volventi
Cuscinetti volventi non scomponibili

Pag. 52
Nozioni di base

Gabbie
Generalità sui cuscinetti volventi
Pieno riempimenti di sfere - Attriti
Caratteristiche dei cuscinetti volventi
Gabbia dei cuscinetti volventi

Quali sono le funzioni della gabbia?


1. Separa i corpi volventi gli uni dagli altri
2. Mantiene i corpi volventi alla medesima distanza gli uni dagli altri
3. Nei cuscinetti i cui singoli componenti possono essere separati o
allontanati gli uni dagli altri, previene un’eventuale fuoriuscita dei
corpi volventi

Pag. 55
Caratteristiche dei cuscinetti volventi
Gabbia dei cuscinetti volventi

Quali altre funzioni ha la gabbia?


4. Guida i corpi volventi al di fuori della zona non caricata del cuscinetto

Zona non caricata


Caratteristiche dei cuscinetti volventi
Gabbia dei cuscinetti volventi
Generalità sui cuscinetti volventi
Gabbia in lamiera

J JN JPA

Pag. ·58
IBS-M-2 06.08.2002 WL43-02-87 D
Generalità sui cuscinetti volventi
Gabbia massiccia in ottone

M MP M1

Pag. 59
Generalità sui cuscinetti volventi
Gabbie massicce in plastica

TVP TVP2 TVH

Pag. 60
Generalità sui cuscinetti volventi
Gabbia

Guida sui corpi volventi Guida sull'anello esterno Guida sull'anello interno
Suffisso A Suffisso B

Pag. ·61
IBS-M-2 06.08.2002 WL43-02-87 D
Tenute

Z opp. 2Z RSD RSR BRS URS

Z schermo senza contatto - lamiera d'acciaio

RSD anello di tenuta senza contatto - NBR con armatura

RS / RSR anello di tenuta a contatto - NBR con armatura

BRS tenuta a labirinto senza contatto - NBR con armatura

URS tenuta a labbro a contatato - NBR con armatura

Pag. 62
Tenuta HRS

Caratteristiche tecniche:
• Tenuta HRS innovativa con una geometria del
labbro di nuovo design
• Contatto assiale tra anello interno e labbro di tenuta
• Scanalature di ventilazione
• Protezione per uscita grasso e ingresso impurità

Pag. 63
Nozioni di base

Precisione
Precisione
Suffissi

Classi di tolleranza
Nessun classe di tolleranza PN “Normale” (prima P0)
suffisso
P6 precisione superiore a PN

P5 precisione superiore a P6

P4 precisione superiore a P5

P4S tolleranze di forma e dimensione secondo P4,


tolleranze di rotazione secondo P2
P2 precisione superiore a P4

Pag. 65
Precisione

Pag. 66
Precisione
Cuscinetti radiali

Cuscinetto : 6006 – tolleranza foro ?


Cuscinetto 6006 P5 – tolleranza foro ?

Pag. 67
Precisione

dmp / Dmp
Vdmp / VDmp

Misurazione su due punti del diametro del foro d e del diametro esterno D.
Il diametro medio (dmp, Dmp) in un piano di misura è calcolato sulla base dei valori
massimo e minimo determinati nel piano.
La variazione (Vdmp, VDmp - parallelismo) del diametro medio è la differenza tra il
massimo ed il minimo diametro medio ottenuti da misurazioni su vari piani. I piani di
misura devono trovarsi ad una distanza minima 2r dalla superficie frontale del
cuscinetto.

Pag. 68
Precisione

Altezza - T

L'altezza T dei cuscinetti a rulli conici e dei


cuscinetti assiali è misurata sull'asse del
cuscinetto. Il comparatore è impostato alla quota
T tramite cuscinetti campione. I cuscinetti sono
caricati con 50 ± 5 N (in aggiunta al peso
proprio) e sono fatti ruotare ripetutamente prima
della misurazione. I rulli conici devono essere in
contatto con il bordo del cono.

Pag. 69
Precisione

Precisione di rotolamento dell'anello interno - Kia

Precisione di rotolamento Kia del


cuscinetto assemblato con anello
interno rotante La differenza tra il
valore maggiore e minore misurato è
la precisione di rotolamento dell'anello
interno Kia

Pag. 70
Nozioni di base

Giochi
Gioco del cuscinetto
Definizione
Il gioco del cuscinetto – in caso di cuscinetto non montato – è lo spazio entro cui gli
anelli del cuscinetto possono essere spostati da un’estremità all’altra in direzione
assiale o radiale. Si distingue tra gioco assiale e gioco radiale.

Pag. 72
Gioco del cuscinetto
Gioco radiale

Gioco radiale

Pag. 73
Gioco radiale / gioco assiale
Relazioni geometriche

Gioco radiale

Gioco assiale

Pag. 74
Gioco del cuscinetto
Categorie di giochi radiali

Le categorie di giochi radiali sono stabilite nella DIN 620, sezione 4.

C1 inferiore a C2
C2 inferiore al normale
CN1 gioco normale, in genere
non specificato
C3 superiore al normale
C4 superiore a C3

1) in passato C0

Pag. 75
Cuscinetti radiali rigidi a sfere
Gioco radiale

Esempio:
6008-C3

Pag. 76
Gioco radiale / gioco assiale

Gioco radiale e assiale

È importante perchè ha impatto su …

Il precarico radiale causa un


Vita del supporto
incremento della pressione hertziana

Il precarico radiale causa un


Rumorosità incremento della rumorosità

Il precarico radiale causa un


Attrito, coppia di spunto
incremento della pressione hertziana

Un gioco radiale troppo piccolo non


Lubrificazione consente la formazione della pellicola
lubrificante elastoidrodinamica

Un gioco radiale errato è causa di cattive prestazioni


Giochi

Pag. 78
Accoppiamento forzato – influenza sul gioco radiale
Influenza del gioco sulla distribuzione del carico

Design of bearing arrangements


Pressure distribution of rolling bearing dependent on operating clearance

Cuscinetto a sfere Cuscinetto a rulli cilindrici

Pag. 79
Progettazione delle sedi
Influenza del precarico sulla durata

Cuscinetto NJ2210
P = 20.000 N
n = 1.000 rpm
CN : 0,030 – 0,060 mm
Rating life (nominal) Lh10 (kf)[h]
4000

3500

3000
Lh10 (kf)[h]

2500

2000

1500

1000

500
-100 0 100 200
Radial roller row 1 s [µm]

Pag. 80
Nozioni di base

Tolleranze di montaggio
Tolleranze di montaggio
Progettazione delle sedi

Condizioni di rotazione

Con "condizione di rotazione" si intende il


movimento relativo tra anelli e direzione del
carico.

Carico circonferenziale (rotante)


Si ha una condizione di carico circonferenziale
quando la direzione del carico è rotante
rispetto agli anelli.
Ad ogni giro dell'anello in esame, ogni punto
della pista di rotolamento è sottoposto a carico.

L'anello che vede il carico come


carico circonferenziale va fissato sulla
sede con accoppiamento forzato

Pag. 82
Tolleranze di montaggio
Progettazione delle sedi

Condizioni di rotazione

Carico puntiforme (fisso)

Si ha una condizione di carico puntiforme quando il carico agisce sempre sulla


stessa zona del cuscinetto.

In questo caso è possibile un accoppiamento libero.

Pag. 83
Tolleranze di montaggio
Progettazione delle sedi

Anello interno Carico periferico

Anello esterno Carico puntiforme

Pag. 84
Tolleranze di montaggio
Progettazione delle sedi

Anello interno Carico puntiforme

Anello esterno Carico periferico

Pag. 85
Tolleranze di montaggio
Progettazione delle sedi

E8
Alloggiamento

F7
F6

H8
G7
G6

H7

JS7
H6

JS6
JS5
J7
H5

JS4
J6
+

K7
K6
K5
M7
Linea dello Dmp
zero

M6
-

N6
N7

P6
P7

R6
S6
Dmp = Tolleranza
diametro estermo
cuscinetto

dmp = Tolleranza
foro cuscinetto

s7
r7
s6
p7
r6
p6
p5
n6
m6
m5

n5
k6

n4
k5
+ js5
k4
js3
js4
Linea dello dmp
zero
h3
j5
j6
h4
h5
h6
g6
h7
f6

-
Albero
Accoppiamento Accoppiamento Accoppiamento
libero incerto forzato
Pag. 86
Progettazione delle sedi
Scelta degli accoppiamenti

Carico puntiforme sull'anello interno


Cuscinetto
radiale
con
foro cilindrico

Pag. 87
Progettazione delle sedi
Scelta degli accoppiamenti

Cuscinetto
radiale
con
foro cilindrico

Pag. 88
Progettazione delle sedi
Scelta degli accoppiamenti

Carico puntiforme sull'anello esterno


Cuscinetto
radiale

Pag. 89
Progettazione delle sedi
Scelta degli accoppiamenti

Cuscinetto
radiale

Pag. 90
Schema di un riduttore

cuscinetti n [rpm] P[kN]


Tolleranze di montaggio ?
ingresso 31315-N11CA 1000 37.3
albero : k5 – m6
ingresso NUP 2315 E 1000 40.7
alloggiamento : H6 – H7
intermedio 30320 396 56.2 / 40.52
uscita 23028 160 73.9
Pag. 91
Tolleranze di montaggio cuscinetto assiale e radiale ?

Cuscinetto assiale albero in h8


alloggiamento in H9
Cuscinetto radiale libero su albero. es h6
forzato su alloggiamento. es M7
Pag. 92
Progettazione delle sedi
Tolleranze di forma delle sedi

La precisione del punto di


supporto è influenzata da :
• la precisione della struttura
circostante
• la precisione delle sedi del
cuscinetto
• il gioco in esercizio
• la precisione del cuscinetto

La precisione delle sedi è


funzione della classe di
precisione del cuscinetto.

Pag. 93
Progettazione delle sedi
Tolleranze di forma delle sedi

Pag. 94
Nozioni di base

Configurazione del sistema di


supporto
Cuscinetto fisso – mobile
Cuscinetti flottanti
Cuscinetti registrabili
Configurazione : cuscinetto fisso – cuscinetto mobile

Cuscinetto fisso Cuscinetto mobile

Pag. 96
Configurazione : cuscinetto fisso – cuscinetto mobile

Cuscinetto fisso Cuscinetto mobile

Pag. 97
Configurazione : cuscinetto fisso – cuscinetto mobile

Movimento assiale Movimento assiale tra


entro il cuscinetto cuscinetto e alloggiamento

S S
S S

Pag. 98
OHM-M-2 · 28.05.2001 WL43-06-91 D
Configurazione : cuscinetti flottanti

Pag. 99
Configurazione : cuscinetti flottanti

Cuscinetto di Cuscinetto di
appoggio appoggio
Pag. 100
Configurazione : cuscinetti registrabili
Questa configurazione permette la registrazione dei giochi

Pag. 101
Configurazione : cuscinetti registrabili

Pag. 102
Nozioni di base

Calcolo della durata


Calcolo della durata

La durata si riferisce al numero di rotazioni – e al tempo che ne consegue – che un anello


del cuscinetto effettua rispetto all’altro. La durata termina nel momento in cui uno dei due
anelli mostra i primi segni di affaticamento del materiale.
Fattori che influiscono sull’affaticamento (classica teoria dell’affaticamento):
la configurazione di carico dinamico sul cuscinetto volvente in rotazione
l’entità del carico

Il metodo di calcolo per cuscinetti volventi secondo ISO riduce l’affaticamento del materiale
all’ipotesi di massima tensione tangenziale alternata.
Tale ipotesi è supportata dalla presenza del maggior numero di rotture da fatica alla
profondità in cui la tensione tangenziale alternata raggiunge il suo valore massimo

Pag. 104
Calcolo della durata
Vita teorica
Durata in milioni di giri oppure ore di esercizio

( CP ) p C p
L10 L10h (16666
n
) ( P
)

Durata raggiunta o superata dal 90% di un lotto significativo di cuscinetti


all’apparenza identici prima che compaiano i primi segni di affaticamento del
materiale.

C Capacità di carico dinamico

P Carico dinamico equivalente per cuscinetti radiali e assiali P X Fr Y Fa

p esponente Cuscinetti a rulli e rullini p 10


3
Cuscinetti a sfere p 3

Pag. 105
Calcolo della durata
Coefficiente di carico dinamico C

0, 7
Dw<=25,4mm C bm f c i cos 0 z 2 / 3 DW 1,8
Cuscinetto a sfere radiale
0, 7
Dw>25,4mm C bm f c i cos 0 z 2 / 3 3,647 DW 1, 4
7 /9 3/4 29 / 27
Cuscinetto a rulli radiale C bm f c i leff cos 0 z DW
2/3 1, 8
Dw<=25,4mm C bm fc z DW
Cuscinetto a sfere assiale 2/3 1, 4
90 Dw>25,4mm C bm f c z 3, 647 DW
0
2 /3 1, 8
Dw<=25,4mm C bm f c (cos ) 0 , 7 tan 0 z DW
Cuscinetto a sfere assiale
1, 4
0 90 Dw>25,4mm C bm f c (cos ) 0 , 7 tan 0 z 2 / 3 3, 647 DW
7 /9 3/ 4 29 / 27
0 90 C bm f c leff z DW
Cuscinetto a rulli assiale 3/ 4 29 / 27
7 /9
0 90 C bm f c leff tan 0 z DW
Dw mm Diametro cuscinetto volvente
leff mm Lunghezza effettiva di contatto tra rullo e pista di
rotolamento
Dpw mm Diametro primitivo delle gabbie a sfere o a rulli
i - Numero di corone di corpi volventi in un cuscinetto
z - Numero di corpi volventi in una corona
0 ° Angolo di contatto nominale
D w cos 0
L‘entità del coefficiente fc dipende dal tipo di cuscinetto e dal rapporto D pw
L‘entità del coefficiente bm dipende dalla qualità del materiale, dalla qualità di produzione e dal tipo di cuscinetto.

Pag. 106
Calcolo della durata
Condizioni equivalenti

Carico dinamico equivalente P e n per


cuscinetti assiali e radiali

Le equazioni della durata conformi a DIN ISO 281 presuppongono un carico costante P e una
velocità costante n
Se il carico e la velocità non sono costanti, è possibile calcolare i valori d‘esercizio equivalenti
che inducono il medesimo affaticamento prodotto dalle condizioni effettive.

Pag. 107
Calcolo della durata
Condizioni equivalenti
Il carico dinamico equivalente P

P X Fr Y Fa
è un valore matematico calcolato in base alla distribuzione della pressione e alla teoria
dell‘affaticamento.
Questo valore è costante in termini di dimensione e direzione; è un carico radiale per i
cuscinetti radiali e assiale per i cuscinetti assiali.
P dà come risultato la medesima durata generata dal carico combinato effettivamente
agente sul cuscinetto.
Tatsächliche und Äquivalente Lagerbelastung

X Coefficiente radiale
(valori tratti da cataloghi di cuscinetti volventi)

Y Coefficiente assiale
(valori tratti da cataloghi di cuscinetti volventi)

Pag. 108
Calcolo della durata
Condizioni equivalenti

Il problema di determinare un carico equivalente si pone anche quando il


cuscinetto è sottoposto ad un carico variabile e ad una velocità variabile.
Le formule per questo tipo di calcolo partono dall'ipotesi che ciascun carico Pi applicato
per un numero di cicli Ni = qi ni consumi una frazione di vita Ni / Ni* dove Ni* è il numero
di cicli che porterebbe il cuscinetto a rottura se fosse applicato il carico Pi.
L'ipotesi di partenza è quindi che:

N1 N2 N3 Nn
... 1
N1* N 2* N 3* N n*
L'equazione della durata L = (C/P)p può essere riscritta come C = cost = N Pa
Ne deriva:
N1* P1a NP a
N1 P1a N 2 P3a ... N n Pna NP a

dove: N N1 N 2 ... N n n1t1 n2t 2 ... nn tn nT


T t1 t2 ..t n
Pag. 109
Calcolo dei valori dinamici equivalenti
Carico e velocità variabili in modo graduale

velocità equivalente

carico equivalente

Pag. 110
Calcolo dei valori dinamici equivalenti
Carico e velocità variabili in modo continuo

Pag. 111
Movimento oscillante

n nosc
180

Angolo di oscillazione

n Velocità equivalente

Frequenza di oscillazione
nosc

Attenzione: la formula va utilizzata soltanto se l‘angolo di oscillazione


è maggiore di due volte il passo dei corpi volventi,
altrimenti vi è il pericolo di ondulazione della pista.

Pag. 112
Evoluzione nel calcolo della durata
La durata di un cuscinetto fa riferimento al
numero di rotazioni – e al tempo che ne
consegue – che un anello del cuscinetto
effettua rispetto all’altro.
La durata termina nel momento in cui si
evidenziano i primi segni di affaticamento
del materiale.

Pag. 114
Norma ISO 281
Approccio di calcolo secondo Lundberg-Palmgren

c e Q
1 0 N V
ln ~ h
max

S z0 z0

S = Probabilità di sopravvivenza
0= massima tensione tangenziale
z0= profondità della massima
N = numero di cicli di carico
V = volume sollecitato
c= esponente determinato in modo
empirico

Pag. 115
Norma ISO 281
Approccio di calcolo secondo Lundberg-Palmgren

c e h
1 0 N V e z 0
ln ~ N cost
S z0h c
0 V
0 0.25 pH
Dw
z0 ~ pH Dw 1
dm
1
V~ lw (d m Dw ) z0 e

c h 1 lw d m Dw
N cost pH e
h 1
Dw
Dw 1
dm
Pag. 116
Norma ISO 281
Approccio di calcolo secondo Lundberg-Palmgren

c
1 0 Ne V
ln ~ h
S z0
c h 1
N pH e cost f ( geometria )

pH

N
Pag. 117
Capacità di carico e durata a fatica

1 carico

0.8
durata a fatica

0.6

Q( )
0.4
Non è sufficiente far riferimento solo al contatto più caricato

0.2 L( )

-90 -60 -30 0 30 60 90

Pag. 118
Capacità di carico e durata a fatica
Distribuzione del carico in un cuscinetto

cuscinetto a sfere :
3/ 2
4.37 1
Q( ) Fr 1 1 cos FR
Z 2

cuscinetto a rulli :
10 / 9
4.07 1
Q( ) Fr 1 1 cos
Z 2
Q( )

= (1-C/(2* r)) / 2

Pag. 119
Capacità di carico e durata a fatica
Durata complessiva a fatica del cuscinetto

1.1
4.07 1
Q( ) Fr 1 1 cos
Z 2
1
c h 1
e
e
1 lw d m Dw
Ni cost Dw
h 1

p H ,i ( ) Dw 1
dm

Ni
Li
cicli di carico / giro
dipendente dalla sola geometria
1 1 1 1
e e e
... e
Ltot L1 L2 Ln

Pag. 120
Norma ISO 281
Coefficiente di carico dinamico

c h 1
N pH e cost f ( geometria )
c h 1 c h 1
pH e p
L pH QC 2e C
ˆ
106 giri p h ,C Q P
Tutti i termini dipendenti dalla
geometria sono riassunti nel
coefficiente di carico dinamico
c h 1
p N
C 2e C
L
P P

Pag. 121
Percentuale di rottura
Distribuzione di Weibull
1,00 99,99

90,00 63,2 %
0,80
50,00

Ausfallwahrscheinlichkeit
Ausfallwahrscheinlichkeit

1
ln
0,60 10,00 1 Fxy
5,00 Lxy L10 1
1
ln
1 F10
0,40 1,00
0,50

t
0,20 0,10 1
lg ln lg(t ) lg( )
F (t ) 1 e 0,05 1 F (t )

0 0,01
0 400,00 800,00 1200,00 1600,00 2000,00 1,00 10,00 100,00 1000,004000,00
Zeit Zeit
= 10/9 per cuscinetti a sfere
= 27/20 per cuscinetti a rulli es: L10 = 1000 ore (cusc. sfere)
L50 = 5449 ore
Pag. 122
1. Stadio – durata nominale

P L = ( C/P )p

1940 1956 1968 1974 1979

L&P S 301 D302 D303 D304


Norma ISO 281
Durata a fatica ampliata

Carico Carico

Durata a fatica Durata a fatica

Pag. 124
2° stadio – durata modificata

Lna = a1 * a2 * a3* ( C/P )p


P
Probabilità
di sopravvivenza
a) buona pulizia
Caratteristiche del materiale
a3 e adatti
additivi

Lubrificazione b) pulizia massima


e minima
sollecitazione

c) inquinamenti
nel lubrificante

1940 1956 1968 1974 1979 1989 1991

L&P S 301 D302 D303 D304 D305 D306


Stato dell'arte

LISO = a1 * aISO* ( C/P )p


P

aISO

1940 1956 1968 1974 1979 1989 1991 1997 2006

L&P S 301 D302 D303 D304 D305 D306 D307 HR1


P

Lundberg Ioannides e
e Harris
Palmgren
Norma ISO 281
Calcolo della durata a fatica ampliata

Ioannides - Harris :
F
c dV
1 u z0
ln ~
s z´h
con
z u dV

u dV

Pag. 128
Revisione della Norma ISO 281
Carico limite di fatica Cu

Condizioni al contorno:

u= 1500 N/mm2 per cuscinetti normali


Cu
Ripartizione del carico idealizzata
per il cuscinetto senza gioco

Tensione di contatto dal modello esatto

Pag. 129
Stato della normativa
Revisione della Norma ISO 281

Pag. 130
Stato della Normativa
Revisione della Norma ISO 281

Il calcolo dei coefficienti di carico dinamico resta invariato

Pag. 131
Norma ISO 281
Fattore di durata aISO / aDIN

LI H
aDIN
LL P a DIN

P
C
LI H aDIN
P
Pu
a DIN f c
Pu
~
1
P P PH2

Pag. 132
Stato della Normativa
Revisione della Norma ISO 281

Fattore di durata aISO


= fattore di durata aDIN
= fattore di durata avc / aSKF

(esempio: cuscinetti radiali a sfere)

Pag. 133
Norma ISO 281
Calcolo del fattore di durata aISO

Fa Fr

Distribuzione dei carichi nei cuscinetti assiali e nei cuscinetti radiali

Pag. 134
Norma ISO 281
Calcolo del fattore di durata aISO

aDIN

cuscinetti radiali

cuscinetti assiali a rulli

Cu/P
Pag. 135
Norma ISO 281
Calcolo del fattore di durata aISO

Rullo Sfera

radiale

assiale

Pag. 136
Nuovo modello
Comparazione tra i fattori di durata a3 - aVC

aDIN
aDIN

a23

eC*Cu/P
Pag. 137
Vita di esercizio
Influenza della lubrificazione

Pag. 138
EHD = ElastoHydroDynamic

considera accanto alle equazioni


fondamentali dell'idrodinamica anche
la deformazione elastica dei corpi a
contatto.

Zona di entrata
Andamento della
pressione
secondo la teoria EHD
Zona di uscita
Lubrificante

Pag. 139
Pag. 140
Revisione della Norma ISO 281
Calcolo del rapporto di viscosità k

Pag. 141
Determinazione della viscosità nominale 1

Pag. 142
Fatica con inizio superficiale

Stress

profondità
µ=0
F
µ = 0.4

µ = 0.25

F
In condizioni di attrito misto (lubrificazione insufficiente) il valore massimo delle tensioni di
taglio si sposta verso la superficie.

Pag. 143
Fatica con inizio superficiale

Lunghezza di contatto (2b)

=3

max = 0.62 GPa alla


F profondità di 340 µm

Lunghezza di contatto (2b)

= 0.3
= 1.45 GPa alla
F max
profondità di 30 µm
Pressione Hertziana nominale
= 2.3 GPa

Pag. 144
Pag. 145
Surface initiated fatigue

Micropitting causato da insufficiente viscosità dell'olio

Pag. 146
Stato della Normativa
Revisione della Norma ISO 281

Pag. 147
Strati tribologici –
interazione tra olio e superficie

Concentrazione di fosforo
misurata utilizzando analisi
fluorescente a raggi X

Rullo cilindrico tratto da un


cuscinetto radiale dopo un
test su riduttore

Pag. 148
Strati tribologici –
interazione tra olio e superficie

SNMS depth profile


Cross section TEM
magnification
V = 160,000

FVA-oil no. 3 + 4 % A99 at 120 °C


42 h test run Schematic structure
Source: NMI, Reutlingen

Pag. 149
Comportamento ad usura di oli diversi

10
mg 80 °C FAG FE8 n = 7,5 min-1
8 81212 Fa = 80 kN
EP - Öl 1 EP - Öl 2
6 30 °C
Verschleiß
Wear

4
120 °C

2
30, 80, 120 °C
0
0 20 40 60 h 80
Laufzeit
Life

Pag. 150
Norma ISO 281
Influenza della contaminazione

Pag. 151
Fattore di contaminazione eC
Stato di tensione sotto la superficie di rotolamento

max,pulito
eC
F max,contaminato

Pag. 152
Fattore di contaminazione eC
Concentrazione di tensione all‘improntamento

Pag. 153
Fattore di contaminazione eC
Concentrazione di tensione all‘improntamento

tensione residua,
concentrazione di tensione
Pag. 154
Fattore di contaminazione eC
Concentrazione di tensione all‘improntamento (calcolo FEM)

x
y

Pag. 155
Indentations from debris

Laminazione di particelle estranee

Impronte di particelle morbide, di acciaio e di sabbia

Pag. 156
Fattore di contaminazione eC
Influenza della grandezza delle particelle

kappa = 1, dm = 100mm

0.9

0.8

Improntamento
fattore di contaminazione eC

0.7
Nessun impronta
0.6

0.5

0.4

0.3

0.2

0.1

0.0
2 20 200
log(dimensione particelle) [µm]

Pag. 157
Impatto della contaminazione

c
deformazione elastica

Influssi di:

dimensioni delle particelle


spessore dello strato lubrificante
durezza delle particelle
dimensioni del cuscinetto
pressione hertziana
...

deformazione
plastica

log dimensioni delle particelle


Coefficiente di contaminazione c

Massima pulizia
Particelle dell'ordine di grandezza del velo di lubrificante
Condizioni di laboratorio

Buona pulizia
Oli lubrificanti filtrati finemente
Cuscinetti con tenute e ingrassatri

Condizioni di normale pulizia


Oli lubrificanti filtrati finemente

Contaminazione leggera

Contaminazione tipica

Forte contaminazione
Tenute insufficienti

Contaminazione molto forte


log dimensioni delle particelle
Pag. 160
Norme sulla contaminazione

Pag. 161
Norme sulla contaminazione

Pag. 162
Stato della Normativa
Revisione della Norma ISO 281

fattore di contaminazione eC per lubrificazione a circolazione d'olio


con filtro in linea con ß6(c) = 200, secondo ISO4406 code -/13/10

Pag. 163
Contaminazione con acqua

- vita utile significativamente ridotta - estremo rischio di corrosione


- collasso del film lubrificante - estrema riduzione della vita effettiva
- formazione di residui

Contenuto d'acqua [%]


Fonte: Pall, FAG

Pag. 164
Contaminazione con acqua

Acqua nel lubrificante provoca corrosione ed usura nei rulli (sinistra) e piste di
rotolamento (destra).

Pag. 165
Capacità di carico e durata a fatica
Procedimenti di calcolo

Pag. 166
Calcolo della durata a fatica
Programmi di calcolo

p
C
L a ripartizione del carico approssimata

P esatta ripartizione del carico

Pag. 167
Ripartizione del carico nel cuscinetto a sfere

Mz

Fr

Pag. 168
Modello elastico per il cuscinetto a sfere

Pag. 169
Modello elastico per il contatto puntiforme

Pag. 170
Cuscinetti a rulli sotto carico radiale
e momento ribaltante

Pag. 171
Modello discretizzato dei rulli

Pag. 172
Pressione non hertziana (calcolo esatto)

elastico

elastico

Pag. 173
Tensioni di contatto

Tensione di contatto, rullo profilato


Tensione di contatto, rullo cilindrico
prH [N/mm²] Tensione di Hertz
3000

2500

2000

1500

1000

500

0 zKd [mm]
-20 -15 -10 -5 0 5 10 15 20

Pag. 174
Cuscinetti a rulli soggetti a ribaltamento

qi

Pag. 175
Esponente di carico p

Cuscinetti a rulli: linea di contatto modificata

carichi elevati:
p 4

carichi molto bassi: p 3

10
carico normale: p
3
Pag. 176
Esponente di carico p

Cuscinetti a rulli: contatto lineare modificato

p 4
p {3,...,4}

Pag. 177
Durata a fatica di riferimento modificata L10mr

contatto singolo
Qc
Li
Qi Qi
p
elemento parziale 2 w
1 w
LS a DIN Li p d
2 0
1
e e
1
anello LR
LS
1
e e
1
cuscinetto L10 mr
LR

Pag. 178
DIN ISO 281 Allegato 4
Calcolo del fattore aDIN

aDIN viene
singolarmente calcolato
per ogni elemento
Fr
calcolo manuale:
aDIN può essere determinato solo
per l‘intero cuscinetto

Pag. 179
Nozioni di base

Durata di esercizio
Statistiche sui danneggiamenti

B 20%
A 20% Ca. 0,35% dei
cuscinetti cede
prematuramente
C 15%

I <1%

H 10%

D 20% G 5%
E 5% F 5%

A Lubrificante invecchiato F Errori di montaggio


B Lubrificante non adatto G Danneggiamenti consequenziali
C Mancanza di lubrificante H Scelta inadatta del cuscinetto
D Impurità solide (forma costruttiva, dimensione,
capacità di carico)
E Impurità liquide I Difetti del materiale e di
Q u e lle : A n trieb ste ch nik (1 9 79 )
produzione

Pag. 181
Durata d'esercizio

La durata d’esercizio e la durata effettivamente raggiunta dal


cuscinetto. La durata di esercizio puo divergere dalla durata
calcolata.

Le possibili cause sono :


dati d’esercizio effettivi diversi da quelli di progetto
disassamento tra albero e alloggiamento
gioco d’esercizio troppo piccolo o troppo grande
contaminazione effettiva
lubrificazione effettiva
temperatura d’esercizio troppo elevata
movimenti oscillanti del cuscinetto con angoli di oscillazione molto piccoli
vibrazioni e formazione di ondulazioni
carichi ad urto molto elevati – sovraccarico statico
danni causati durante il montaggio

A causa della molteplicita dei possibili fattori in fase sia di


esercizio che di montaggio la durata effettiva non puo essere
calcolata esattamente.
Il metodo di previsione piu sicuro e il raffronto con casi di
montaggio analoghi

Pag. 182
dati d’esercizio effettivi diversi da quelli di progetto
Esempio : NA 4910
Variazione della durata al variare del carico.
Effetto dell'esponente 10/3 che compare nella formula della durata

Rating life (nominal) L10 (kf) 10^6 U


200

180

160
L10 (kf) 10^6 U

140

120

100

80

60

40
11000 12000 13000 14000 15000 16000
Inner ring 1, Load data (Load case 1), Cumulated load 1 Fy N

Pag. 183
disassamento tra albero e alloggiamento
Esempio : NA 4910
Carico radiale Fr = 13.000 N
Variazione della durata al variare del disallineamento.
Effetto delle concentrazioni di tensione

Rating life (nominal) L10 (kf) 10^6 U


110

100

90
L10 (kf) 10^6 U

80

70

60

50

40
0.00 1.00 2.00 3.00 4.00
Inner ring 1, Load data (Load case 1), Displacement 1 Phiy mrad

Pag. 184
gioco d’esercizio troppo piccolo o troppo grande

Cuscinetti 32010 X
z x
P = 20.000 N
y
n = 1.000 rpm
Spostamento iniziale da -0,1 (precarico) a 0,2 (gioco)

Minimum rating life [h] Lhmin h


8000

7000

6000

5000
Lhmin h

4000

3000

2000

1000

0
-0.100 0.000 0.100 0.200 0.300
32010-X B DelVx mm

Pag. 185
contaminazione effettiva
Esempio : NA 4910
Variazione della durata al variare del fattore di contaminazione.
Carico radiale 13.000 N
Disassamento zero
Gioco radiale 0,020 mm
Olio ISOVG 150, temperatura di esercizio 70 °C

Modified reference rating life Lnmr 10^6 U


700

600

500
Lnmr 10^6 U

400

300

200

100
0.100 0.200 0.300 0.400 0.500
eC

Pag. 186
temperatura d’esercizio troppo elevata
Esempio : NA 4910
Variazione della durata al variare della temperatura.
Carico radiale 13.000 N
Disassamento zero
Gioco radiale 0,020 mm
Olio ISOVG 150
Fattore di contaminazione ec = 0,30
Modified reference rating life Lnmr 10^6 U
450

400
Lnmr 10^6 U

350

300

250

200
20 40 60 80 100
Theta °C

Pag. 187
movimenti oscillanti del cuscinetto
con angoli di oscillazione molto piccoli

Catalogo HR1

Se l'angolo di oscillazione è
troppo piccolo sussiste il
pericolo della falsa
brinellatura !

Pag. 188
Danneggiamenti da corrosione
Falsa brinellatura

Aspetto del danneggiamento:

Corrosione delle piste di rotolamento


da fermo, formazione di incisioni simili
ad effetti di usura.

Causa del danneggiamento:

Ossidazione delle superfici in acciaio


provocata da oscillazioni e
micromovimenti.

Annotazione:

Da non confondere con deformazioni


plastiche da sovraccarico!
carichi ad urto molto elevati – sovraccarico statico

Danneggiamenti da deformazioni plastiche


Effetto del carico troppo elevato

Aspetto del danneggiamento:

Deformazioni plastiche delle piste.

Cause del danneggiamento:

Sovraccarico del cuscinetto e


superamento delle massime pressioni
hertziane ammissibili.

V 1.0 AS 19
danni causati durante il montaggio

Danneggiamenti da deformazioni plastiche


Errori di montaggio

Sintomi
– Scalfiture con materiale ricalcato in direzione
assiale
– Scalfiture multiple con lo stesso passo dei corpi
volventi
Cause
– Errore di montaggio
Rimedi
– Utilizzare strumenti di montaggio idonei
– Evitare disallineamenti
– Assemblare le parti facendole ruotare

Pag. 191
Danneggiamenti da deformazioni plastiche
Errori di montaggio

Forze di montaggio applicate tramite i corpi volventi

Pag. 192
Altri effetti
Slittamenti
Errori sulle sedi – tolleranze di forma e posizione o rigidezza
Corrosione
Passaggio di corrente

Pag. 193
Slittamento per effetto dei bassi carichi

Lo slittamento è lo scorrimento (scivolamento)


dell‘anello interno sui corpi volventi
con carico troppo basso

Carico minimo:
Cuscinetti a sfere P/C > 0,01
Cuscinetti a rulli P/C > 0,02
P

AI gira

piccola
Pressione zona di carico
superficiale AE fermo
insufficiente per
l‘azionamento dei
corpi volventi

Pag. 194
Danneggiamenti da slittamento

Pag. 195
Slittamento per effetto dell'accellerazione

Lo slittamento è lo scorrimento (scivolamento)


dei corpi volventi all‘ingresso
nella zona di carico

AI fermo

Rottura del film


lubrificante

Pag. 196
Danneggiamenti da slittamento

Slittamento

Rottura del film EHD


Aumento del coeff. di attrito
Aumento della temperatura

Distruzione dello strato limite


Lo strato limite non si riforma

Contatto metallo su metallo


Aumento del coefficiente di attrito

Picchi di temperatura locali


Saldature!

Grippaggio

Pag. 197
Errori sulle sedi
Fretting corrosion

Sintomi
– Machie nere/marroni sulle sedi
– Usura sulle sedi
– Rumorosità
– Possibili rotture a fatica
Cause
– Micro-movimenti tra le parti a contatto
nei casi di accoppiamento non forzato
– Inflessioni di albero o alloggiamento
– Errori di forma delle sedi
Rimedi
– Rispetto delle tolleranze prescritte
– Ricoprire le sedi con lubrificanti adatti

Pag. 198
Corrosione

Ruggine su un cuscinetto nuovo, mai utilizzato,


causato da immagazzinamento non
approppriato.

Immagazzinare i cuscinetti in ambienti asciutti, a


temperatura costante. Rimuovere l'imballaggio
solo appena prima del montaggio.

Impronte digitali. Effetto del contatto tra


sudore e acciaio standard per cuscinetti.

Pag. 199
Danneggiamenti da erosione elettrica

Formazione di crateri per effetto del passaggio di corrente

Pag. 200
Danneggiamenti da erosione elettrica

Ondulazioni causate dal passaggio costante di corrente


- Fluting

Pag. 201
Nozioni di base

Carico statico
Capacità di carico e durata
Carico statico – nozioni generali

Si ha un carico statico in caso di - inattività


- lenti movimenti oscillanti
mm
- velocità pari fino a n dm 4000
Statische Beanspruchung tritt auf bei: min
(n=velocità al minuto, dm=diametro medio del cuscinetto)

Commenti: l‘aggettivo “statico” si riferisce alle condizioni d’esercizio del


cuscinetto volvente in regime di carico costante o variabile.

I carichi che comportano deformazioni plastiche permanenti


sulle piste di rotolamento costituiscono il limite massimo del
carico statico.

I solchi o le aree appiattite risultanti non devono compromettere


la scorrevolezza e la silenziosità del cuscinetto.

Pag. 203
Capacità di carico e durata
Carico statico – nozioni generali

1 F 2
Test e teoria mostrano l‘interazione tra

carico
rapporti di curvatura
deformazione plastica
F
Alla base della verifica statica del cuscinetto,
vale la teoria di hertz

Pag. 204
Carico statico ammissibile sui corpi volventi
Definizione

La deformazione (plastica) permanente


dei corpi volventi e della pista di rotola-
mento non deve superare lo 0,01% del
Dw diametro dei corpi volventi al punto di
contatto sottoposto al massimo carico.

Dw Nessun impatto sulla scorrevolezza


10000 Nessun impatto sulla durata a fatica.

Per una sfera del diametro di 10 mm,


ciò equivale a una deformazione plastica
pari a 1µm per entrambi i corpi.

Pag. 205
Carico statico ammissibile sui corpi volventi
Deformazione totale e pressione di contatto

La deformazione ammissibile totale, pari a 0, 01% Dw, equivale all‘incirca alle pressioni
di contatto ammissibili poper

N
p0 per 4600 2
per cuscinetti orientabili a sfere
mm
N
p0 per 4200 2
per altri cuscinetti a sfere
mm
N
p0 per 4000 2
per tutti i cuscinetti a rulli
mm

Pag. 206
Coefficiente di carico statico Co
Definizione

Il coefficiente di carico statico Co è il carico in corrispondenza al quale


il corpo volvente maggiormente sollecitato è sottoposto alla pressione hertziana
massima ammissibile.

F
F

Qmax = Qamm

Pag. 207
Coefficiente di carico statico C0a
Cuscinetti assiali

Fassiale
F

Qmax = Qper

C0
Qmax
z sin 0

Pag. 208
Carico statico – coefficiente di sicurezza statica
Definizione

Il coefficiente di sicurezza statica è il rapporto tra


il coefficiente di carico statico Co e
il carico massimo agente sul cuscinetto Fo.

Pag. 209
Nozioni di base

Attrito e riscaldamento
Attrito e riscaldamento
Fattori determinanti

Potenza assorbita dall’attrito di un


cuscinetto volvente:

Tipo di attrito Fattore determinante


Attrito volvente Entità del carico
Entità e direzione del carico
Attrito da strisciamento dei corpi volventi Numero di giri
Attrito da strisciamento della gabbia Stato di lubrificazione
Rodaggio

Attrito fluido Tipo e numero di giri


Tipo, quantità e viscosità d’esercizio del
- Resistenze di flusso - lubrificante
Attrito della tenuta Tipo e precarico della tenuta

Pag. 211
Attrito e riscaldamento
Attrito durante il funzionamento a vuoto – fattori determinanti

In seguito ai numerosi fattori coinvolti, la


coppia d‘attrito e la potenza assorbita
dall‘attrito possono essere calcolate
Attrito
soltanto
nel in maniera approssimativa e
funzionamento in presenza di condizioni d‘esercizio
a vuoto costanti Rodaggio

Tenute
Viscosità
d‘esercizio
del
N. giri lubrificante

Fattori determinanti
Le condizioni d’esercizio ottimali sono garantite dalla quantità di lubrificante, che
comporta una produzione di calore soltanto minima all’interno del cuscinetto.

Pag. 212
Attrito e riscaldamento
Smaltimento di calore

La potenza assorbita dall’attrito si trasforma in calore

Smaltimento di calore nella sede d’installazione tramite:

Lubrificante Sedi dei cuscinetti

• Albero
• In caso di lubrificazione a olio, parte del calore viene smaltito
• Alloggiamento
dall‘olio stesso.
• In funzione della differenza di temperatura
• E’ efficace soprattutto la lubrificazione a ricircolazione con
tra il cuscinetto e la struttura circostante
raffreddamento
• Il grasso non sottrae calore!
Va considerata qualsiasi ulteriore fonte di calore o irraggiamento termico vicina!
Pag. 213
Attrito e riscaldamento
Calcolo della potenza assorbita dall‘attrito – catalogo HR1

Pag. 214
Attrito e riscaldamento
Fattori fo ed f1

Fattori del cuscinetto f0 e f1 f0


Sono valori medi calcolati in
base a serie di test conformi a
DIN 732-2.

Sono validi per:


Lubrificazione a grasso per
cuscinetti rodati. Se appena
ingrassati, il fattore del
cuscinetto f0 potrebbe essere
superiore da 2 a 5 volte.
In caso di lubrificazione a
nebbia
d’olio, si presuppone uno
scarso
flusso di lubrificante.

In caso di lubrificazione a bagno d’olio, il livello


dell’olio deve arrivare fino alla metà del corpo
volvente inferiore. Se il livello dell’olio è maggiore,
f0 potrebbe superare di ben 3 volte il valore
indicato nelle tabelle di catalogo.

Pag. 215
Attrito e riscaldamento
Calcolo della potenza assorbita dall‘attrito – catalogo HR1

Pag. 216
Attrito e riscaldamento
Calcolo della potenza assorbita dall‘attrito – catalogo HR1

Pag. 217
Bilancio termico
Flow-chart

Selezione del cuscinetto in base al calcolo della durata

SL ....
2/3 3 7
M0 f0 n d M 10
Calcolo momenti d’attrito del cuscinetto
M1 f1 Fr d M MR M0 M1 M2
M2 f 2 Fa d M

Bilancio termico nel cuscinetto


NR M R QR

Flusso termico eliminabile


attraverso la sede cusc. Calcolo del flusso d’olio
Q QS QL QE
necessario
QS kq AS S
QL
VL
0,0286 L

QL Q QS QE

Q 0 Q 0 Flusso termico eliminabile


attraverso flusso olio
Lubrificazione a circolaz. Lubrificazione a circolaz. QL 0,0286 VL L

d’olio non necessaria d’olio necessaria

Pag. 218
Sottrazione di calore tramite olio lubrificante – catalogo HR1

Pag. 219
Sottrazione di calore tramite olio lubrificante – catalogo HR1

Pag. 220
Nozioni di base

Velocità di rotazione
Velocità di rotazione
Velocità di rotazione termica di riferimento e velocità ammissibile, velocità limite

Velocità di rotazione termica di


riferimento

Velocità limite

GRUPPO
SCHAEFFLER

Velocità di rotazione termica


ammissibile
Pag. 222
Velocità di rotazione
Velocità di rotazione limite

La velocità limite nG si basa su dati empirici!


Essa tiene conto di ulteriori criteri quali:

• scorrevolezza
• funzione di tenuta
• forze centrifughe

Attenzione! La velocità di rotazione limite non dev‘essere


superata neanche in condizioni d‘esercizio e di
raffreddamento favorevoli!

Pag. 223
Velocità di rotazione termica di riferimento
Calcolo secondo DIN 732-1

nB, è la velocità di rotazione termica di


riferimento utilizzata come grandezza di
confronto per il calcolo della velocità di
rotazione termica ammissibile nper,.

nB è la velocità di rotazione alla quale, a condizioni di riferimento predefinite, il cuscinetto


volvente raggiunge una temperatura di 70°C (cfr. DIN 732-1 e ISO 15312)

Condizioni d’esercizio secondo DIN 732-1 e ISO 15132


Temperatura media circostante Ar 20 C Viscosità d‘esercizio
Temperatura media sull‘anello esterno del cuscinetto r 70 C Cuscinetti radiali Cuscinetti assiali
Carico su cuscinetti radiali P1r 0,05 C0r
Carico su cuscinetti assiali
P1a 0,02 C0a 12mm2s 1
24mm2s 1

Smaltimento di calore attraverso le sedi del cuscinetto


Cuscinetti radiali Cuscinetti assiali
qr densitàdi flusso termico qr densitàdi flusso termico

Sede del cuscinetto Ar 50000mm2 qr 0,016 W / mm2 qr 0,020 W / mm2


0,34 0,16
Ar Ar
Sede del cuscinetto Ar 50000mm2 qr 0,016 W / mm2
qr 0,020 W / mm2
50000 50000

Pag. 224
Velocità di rotazione termica ammissibile
Bilancio termico – calcoli

Esecuzione – schema di calcolo Questo metodo di calcolo


non vale per
n • Cuscinetti schermati con
+ QR NR MR MR M 0 M1 M 2
9550 tenute striscianti, dato
M0 f0 n
2
3
3
dM 10 7 für n 2000
che la velocità massima
3
di rotazione viene
M0 f0 160 dM 10 7 für n 2000 limitata dalla velocità di
M1 f1 F d M strisciamento
ammissibile del labbro di
M2 f 2 Fa dM
tenuta.
2,1
A kB 10 3 dM • Rotelle e perni folli.
QE Calore da fonte esterna, es. temperature • Cuscinetti rigidi assiali e
+ ambiente elevate
cuscinetti assiali a sfere
QS QS kq Ar
- A
Q QS QL QE a contatto obliquo.
QL QL 0,0286 VL • I cuscinetti con gabbie
- L
speciali TBH e T9H
2
consentono di
3
6 10 7 f0 nB 3
dM raggiungere velocità più
kL 10 nB
kL f n
5
3
k p fn 1
30 Q elevate rispetto a quelle
f1 P1 dM calcolate secondo DIN
k p 10 6 nB
30 Q 732-2.
nzul nB f n

Pag. 225
Pag. 226
Velocità di rotazione termica ammissibile
Bilancio termico – Nomogrammi di calcolo

cuscinetti assiali

cuscinetti radiali

Pag. 227
Velocità di rotazione termica ammissibile
Bilancio termico – Nomogrammi di calcolo

Pag. 228
Elettrodomestici e motori elettrici

Indice di velocità
Indice velocità
n x dm
600 000
Cuscinetti radiali rigidi a sfere Per lubrificazione a grasso

500 000

Cuscinetti a sfere Indice di velocità


450 000 a contatto obliquo n x dm
Cuscinetti standard

Cuscinetti speciali
400 000 Cuscinetti speciali
Cuscinetti radiali
a rulli cilindrici 1 000 000

Cuscinetti radiali orientabili Cuscinetti


300 000 a rulli per mandrini
650 000

Cuscinetti a rulli conici

250 000
Cuscinetti assiali orientabili
a rulli
200 000

Cuscinetti assiali a sfere


150 000
Nozioni base di tribologia
Lubrificazione

A cosa serve la lubrificazione


• Formare nelle zone di contatto tra due corpi una pellicola di una sostanza
(lubrificante) che contrasti attrito ed usura
• Proteggere dalla corrosione
• Ridurre la rumorosità (attutire urti e vibrazioni)

Pag. 231
Lubrificazione

lubrificazione ad olio lubrificazione a grasso

possibilitá di smaltimento effetto deposito


di calore dal cuscinetto
Vantaggi
azione di tenuta
asportazione di particelle
causate dall'usura o di
impuritá

sistema di tenuta piú nessun smaltimento di calore


costoso tramite il lubrificante
Svantaggi
sistema di adduzione nessuna asportazione di particelle
piú costoso generate dall'usura o di impuritá

Pag. 232
Lubrificazione

Scelta del tipo lubrificante

Valutare:
le condizioni di esercizio
-temperatura, carico, velocitá di rotazione
la forma costruttiva e la dimensione del cuscinetto
-contatto lineare, contatto puntuale, materiale degli elementi rotanti e delle gabbie,
geometria sfavorevole al continuo rifornimento di lubrificante
la costruzione circostante
-aperto all'ambiente, compatibilitá con materiale anelli di tenuta e con eventuali
liquidi di esercizio, situazioni climatiche (umiditá, acqua salata, estremo freddo o
estremo caldo), oscillazioni/vibrazioni, urti
i condotti di lubrificazione
-lunghezza e geometria dei condotti, compatibilitá con materiale, pompe

Pag. 233
Oli lubrificanti
Oli lubrificanti - Struttura

Olio base 1 Additivi

Quelle: SKF

Pag. 235
Nozioni base - Viscosità

Resistenza per attrito NEWTONIANA:

dv
FR A
dh

viscosità dinamica [mPa x s]

Viscosità cinematica:

[mm²/s]
- densità

Pag. 236
Nozioni base - Viscosità

La viscosità viene normalmente misurata ricorrendo a viscosimetri nei


quali il lubrificante viene fatto scendere, per effetto del proprio peso,
attraverso un tubo capillare. La viscosità è intuitivamente collegabile al
tempo impiegato da una certa quantità di liquido per passare attraverso il
capillare.
Unità pratiche di viscosità :
gradi Saybold (USA), Redwood (GB) ed Engler (Europa continentale)

Bassa Alta
viscosità viscosità

acqua melassa
Per la maggior parte dei liquidi, la viscosità è inversamente proporzionale alla temperatura.

Pag. 237
Oli lubrificanti – Viscosità ISO

Viscosity Kinematic Limits of the kinematic approx. kinematic viscosity at approx. correlation
grade viscosity viscosity at 40°C correlation to
to the engine oil gear oil
ISO at 40°C previous
mm2/s 2
mm /s DIN 51502
min. max.
2 2.2 1.98 2.42
3 3.3 2.97 3.63
5 4.6 4.14 5.06
7 6.8 6.12 7.48
10 10 9.0 11.0
15 15 13.5 16.5
22 22 19.8 24.2
32 32 28.8 35.2
46 46 41.4 50.6
68 68 61.2 74.8
100 100 90.0 110.0
150 150 135.0 165.0
220 220 198.0 242.0
320 320 288.0 352.0
460 460 414.0 506.0
680 680 612.0 748.0
1000 1000 900.0 1100.0
1500 1500 1350.0 1650.0

Pag. 238
Andamento V – T di diversi oli

Viscositá

Olio PAO (ISO VG 320, 460)


Poliglicolo (ISO VG 220)
Olio minerale (ISO VG 220, 320, 460)

Temperatura

Pag. 239
= viscosità dinamica [mPas] alla pressione p
La viscosità dell'olio lubrificante cambia
= viscosità dinamica [mPas] alla pressione atmosferica
in funzione della pressione nell'area di o

contatto volvente e = 2,71828


= coefficiente viscosità pressione [mm2/N]
normalmente 0,01- 0,02 [mm2/N]
= p
* e p = pressione [N/mm2]

Pag. 240
Oli lubrificanti – Tipi di olio

Oli minerali

• naphtenic based
• paraffin-based
• aromatic

Oli sintetici

• synthetic hydrocarbon (SHC)


• ester oil (E)
• polyglycol oil (PG)
• silicone oil (SI)
• alkoxyfluoroether oil (PFAE)

Oli animali e vegetali

• rape oil
• olive oil etc

Pag. 241
Pag. 242
Principali additivi
EP (pressioni estreme)
Riduzione attrito
Antiusura
Anticorrosione
Inibitore di invecchiamento
Adesività

Pag. 243
Grassi lubrificanti
Grassi lubrificanti - Struttura

Pag. 245
Grasso lubrificante – Effetto riserva

L'addensante trattiene l'olio base


come una spugna
L'olio è rilasciato per effetto
della pressione o della gravità

Pag. 246
Grassi lubrificanti – Possibili composizioni

Tipi di addensante

litio litio calcio- bario-


poliurea bentonites PTFE
complesso complesso complesso

olio minerale alkoxy


estere silicone poliglicole
PAO fluoretere

Tipi di olio base

Pag. 247
Lubrificazione a grasso –
criteri per la selezione del grasso

La scelta del tipo di grasso avviene in funzione di


- tipo di cuscinetto
- velocità di rotazione
- temperatura
- carico
- costi
e delle condizioni ambientali
nel rispetto delle normative di legge e dei parametri applicativi.

Pag. 248
Lubrificazione a grasso –
criterio: tipo di cuscinetto

Contatto puntiforme Contatto lineare

basso consumo consumo elevato e


Sollecitazione grasso: di grasso costante di grasso

Parametri tipici dei grassi lubrificanti:

Viscosità olio base ISO VG 68 - ISO VG 100 ISO VG 150 - ISO VG 220 (460)
Additivi ad alta pressione (EP),
Additivi Antinvecchiamento (AO)
antinvecchiamento (AO)
Denominazione secondo
K3 KP2
DIN 51825

Pag. 249
Lubrificazione a grasso –
criterio: velocità di rotazione

parametro di velocità n x dM in min-1 x mm

0 2 x 105 5 x 105 1 x 106 2 x 106

bassa velocità, grasso alta velocità, altissime velocità,


grassi per standard grassi a basso attrito grassi con attrito minimo
alti carichi per cuscinetti

attrito = f (velocità, viscosità)

+ =

velocità viscosità attrito

Pag. 250
Lubrificazione a grasso –
criterio: temperatura

Pag. 251
Lubrificazione a grasso -
criterio: carico

In caso di carichi pari a C/P < 10 (P/C > 0,1) si consigliano lubrificanti con additivi EP

I lubrificanti siliconici possono essere utilizzati in caso di contatto acciaio/acciaio


soltanto in presenza di carichi ridotti (P 3 % C).

In caso di carichi combinati (radiali e assiali), si consigliano lubrificanti con additivi


EP.

L‘intervallo di rilubrificazione per


cuscinetti lubrificati a grasso
dev‘essere ridotto, in caso di carichi
inferiori a C0/P = 20 (in funzione del
tipo di cuscinetto), di un fattore Kp.

Pag. 252
Lubrificazione a grasso –
criterio: condizioni ambientali

Contaminazione
Lubrificanti più consistenti ai fini di una migliore tenuta

Acqua
Lubrificanti più resistenti o insensibili all‘acqua

Vibrazioni
Pericolo di tribocorrosione, impiego di lubrificanti speciali

Vuoto
Lubrificanti con tensione di vapore ridotta, come PFAE.
In alto vuoto, è opportuno ricorrere a una lubrificazione a secco.

Pag. 253
Lubrificazione a grasso –
criterio: situazione di montaggio

• Come e con che cosa vengono lubrificati eventuali pezzi adiacenti?


Compatibilità con lubrificanti presenti nell’ambiente

• Quali elastomeri o materie plastiche si trovano nelle immediate vicinanze?


Impiego di lubrificanti chimicamente compatibili

• In quale posizione viene montato il cuscinetto volvente?


In caso di lubrificazione a grasso, se il cuscinetto viene montato in posizione
verticale o obliqua occorrono lubrificanti a maggiore consistenza.

• Vi sono particolari normative in vigore per il lubrificante?


Industria alimentare (H1 o H2);
prodotti biodegradabili;
requisiti ambientali e sostanze vietate

Pag. 254
Grassi lubrificanti – Catalogo HR1

Pag. 255
Grassi lubrificanti –
vita di esercizio – catalogo HR1

Valore guida della durata di utilizzo del grasso tfG:

t fG t f KT K P K R KU K S

tf [h] - durata base di utilizzo del


grasso

Fattori correttivi
KT, effetto temperatura
KP, effetto carico
K R, effetto oscillazioni
K U, effetto ambiente
Ks effetto posizione verticale.

Pag. 256
Grassi lubrificanti –
vita di esercizio – catalogo HR1

La durata base tf è funzione del fattore velocità di rotazione Kf x n x dM.

Pag. 257
Grassi lubrificanti –
vita di esercizio – catalogo HR1

fattore KT: deve essere considerato quando si supera la temperatura Tlimite superiore
(funzione del grasso utilizzato)

Pag. 258
Grassi lubrificanti –
vita di esercizio – catalogo HR1

fattore KP: deve essere considerato quando il carico sul cuscinetto eccede il rapporto
C0/P = 20

Pag. 259
Grassi lubrificanti –
vita di esercizio – catalogo HR1

fattore KR: deve essere considerato quando il cuscinetto ha un movimento oscillante


con angolo inferiore a 180°

Per angoli molto piccoli tali da non permettere una rotazione completa
dei corpi volventi è necessario utilizzare lubrificanti speciali

Pag. 260
Grassi lubrificanti –
vita di esercizio – catalogo HR1

fattore KU: deve essere considerato in presenza di umidità, vibrazioni, urti

Influeza ambientale KU

bassa 1,0

media 0,8

elevata 0,5

Questo fattore non permette la valutazione di condizioni ambientali estreme


come acqua, agenti aggressivi, impurità radiazioni radioattive e elevate vibrazioni

Pag. 261
Grassi lubrificanti –
vita di esercizio – catalogo HR1

fattore KS: deve essere considerato in presenza di installazioni


a rischio di fuoriuscita del grasso

Pag. 262
Grassi lubrificanti –
Intervallo di rilubrificazione – catalogo HR1

Pag. 263
Grassi lubrificanti –
Quantità di rilubrificazione – catalogo HR1

Pag. 264
WL 81 115/ 4 EA

Pag. 265
Sistemi di lubrificazione
Lubrificazione ad olio

Pag. 267
Lubrificazione a goccia d'olio

Pag. 268
Lubrificazione a bagno d'olio

Pag. 269
Lubrificazione a circolazione d'olio

Pag. 270
Lubrificazione a nebbia d'olio

Pag. 271
Lubrificazione aria-olio

Pag. 272
Alimentazione del lubrificante al cuscinetto
Alimentazione del grasso

Pag. 274
Alimentazione del grasso

Nei cuscinetti a sezione asimmetrice e nei cuscinetti ad asse verticale, il disco paragrasso impedisce al
grasso di staccarsi e di abbandonare troppo rapidamente il cuscientto

Pag. 275
Alimentazione del grasso

Con un'adduzione diretta e simmetrica si alimenta


in ugual modo ciascuna corona di rulli. Per
asportare il grasso esausto prevedere camere di
raccolta oppure aperture per la fuoriuscita.

Pag. 276
Alimentazione del grasso

Pag. 277
Alimentazione dell'olio

Pag. 278
Alimentazione dell'olio

Pag. 279
Calcolo analitico dei cuscinetti volventi
Calcolo analitico - BEARINX®
Applicazioni di cuscinetti volventi

Pag. 281
Calcolo analitico - BEARINX®
Programma con struttura modulare

Calcolo del sistema completo :


- Trasmissione
- Sistema di guide lineari

Calcolo del sistema di alberi

Calcolo del singolo cuscinetto

Calcolo del singolo contatto

Pag. 282
Calcolo analitico - BEARINX®
Livello di calcolo : albero

Elasticità di alberi e cuscinetti


Forze e momenti
Materiali e tolleranze

Pag. 283
Calcolo analitico - BEARINX®
Livello di calcolo : cuscinetto

Cuscinetti elastici
Spostamento e ribaltamento
Distribuzione interna dei carichi
Rigidezza e giochi
Vita teorica secondo DIN ISO 281 - 4

Pag. 284
Calcolo analitico- BEARINX®
Livello di calcolo : contatto singolo

Pressione Hertziana modificata


Ribaltamento / effetto spigolo

Pag. 285
Analisi statica agli elementi finiti
Analisi statica agli elementi finiti

Modello FE di un riduttore
(messo a disposizione dal
cliente)
Modello FE del cuscinetto
(introdotto dalla Schaeffler)

Pag. 287
Analisi statica agli elementi finiti
FEA – Cuscinetto volvente ed alloggiamento

Deformation
of housing
(scaled)

3000

Pressure [N/mm2]
2500

2000

1500

1000

Considerare l'elasticità 500 Elastic housing


Rigid housing
dell'alloggiamento porta a 0
progettazioni più realistiche -leff/2 leff/2

Pag. 288
Composizione di BEARINX® e FEA
FEA – matrice di rigidezza dell'alloggiamento

Importazione della matrice di


rigidezza FEA dell'alloggiamento in
+ in BEARINX®

Pag. 289
Contatti meccanici
Contatti meccanici
Analisi di superfici strutturate

Esempio:
palla da golf

pressione di contatto

spessore film d'olio

Analisi di superfici strutturate


Determinazione del film d'olio e dell'attrito

Pag. 291
Simulazione di cuscinetti volventi
Simulazione di cuscinetti volventi
Esempio : Simulazione dell'effetto heathcote nei cuscinetti a sfere

Esempio:

Slittamenti:

heathcote slip

Simulazione degli slittamenti in un cuscinetto a sfere


Pag. 293
Simulazione di cuscinetti volventi
Esempio: cuscinetto a sfere con momento ribaltante

Esempio:

Distribuzione di carico:

Pag. 294
Simulazione di cuscinetti volventi
Esempio: cuscinetto a sfere con momento ribaltante

Esempio:

Distribuzione di carico

Pag. 295
Analisi dinamica agli elementi finiti
Analisi dinamica agli elementi finiti
Esempio: Cambio automatico - planetario

Pag. 297
Analisi dinamica agli elementi finiti
Esempio: gabbia a rullini per planetario

Satellite
Portatreno

Rullini
Gabbia

Pag. 298
Analisi dinamica agli elementi finiti
Esempio: cinematica dei rullini (scala 10 :1)

Vista

Pag. 299
Analisi dinamica agli elementi finiti
Esempio: deformazioni elastiche della gabbia (scala 50 : 1)

Vista

Pag. 300
Analisi dinamica agli elementi finiti
Esempio: gabbia per planetario – Ottimizzazione

Design monocorona Design a doppia corona

La FEA dinamica permette di considerare


effetti dinamici e attriti
Interazione tra effetti diversi
Risultati della simulazione aderenti alla
realtà

Deformazioni
elastiche
(100 volte)

Riduzione della flessione


dei ponti

Pag. 301
Evoluzione di prodotti e processi tecnologici
Prodotti X-Life

Cuscinetti
orientabili E1 Snodi sferici
Cuscinetti a Elges
rullini

Cuscinetti per
mandrini Cuscinetti a
rulli cilindrici

Unità a Unità a
ricircolazione ricircolazione
di rulli RUE di sfere KUVE
Pag. 303
Cuscinetti a rulli cilindrici X-Life: superfici

Confronto delle superfici

Superficie
standard

Superficie
ottimizzata

Pag. 304
Cuscinetti X-Life: influsso della rugosità

Asimmetria della rugosità

Rsk è identico a Ra,


ma descrive l'andamento
dei picchi e delle valli

Werkstoff
Con Rsk negativo:
a basse velocità di rotazione
è già possibile la lubrificazione
elastoidrodinamica.

Risultato
Werkstoff
minore attrito ed usura

Pag. 305
Cuscinetti X-Life: influsso della rugosità

0.99
0.95 Cuscinetti a sfere
Lubrificazione ad olio
0.80
Probabilità di cedimento

=1
0.50
Fr = 4,9 kN
0.30 n = 9000 1/min
0.20 Ra, IR = standard
Ra, AR = standard
0.10 Ra, IR = ottimizzata
Ra, AR = ottimizzata
0.05
0.99
0.02 0.95
Cuscinetti a rulli
0.01 0.80 Lubrificazione ad olio
10 100 2 3 5 1000 2 3 5 10000 =1
2 3 5
Durata in [h] 0.50
Probabilità di cedimento
Fr = 4,9 kN
0.30 n = 9000 1/min
0.20

0.10 Ra, IR = standard


Ra, AR = standard
0.05

0.02 Ra, IR = ottimizzata


Ra, AR = ottimizzata
0.01
10 2 3 5 100 2 3 5 1000 2 3 5 10000
Durata [h]

Pag. 306
Evoluzione dei materiali
Requisiti dei materiali per cuscinetti volventi

Requisiti cuscinetti volventi = requisiti materiali


trasmissione
compatibilità carico a basso sicurezza
con il attrito dinamica
alto coefficiente di
lubrificante carico in spazio di
installazione ristretto
requisiti sicurezza
generali statica

durata

requisiti dei non magnetico &


cuscinetti no interazioni con campi
volventi magnetici
requisiti
speciali
resistente
alla altri
requisiti tecnologici / temperatura conducibilità
efficienza economica elettrica

Pag. 308
Materiali per cuscinetti volventi

100 Cr 6 corrisponde approssimativamente a SAE 52100


Acciaio standard per cuscinetti

Pag. 309
Trattamenti termici standard

Pag. 310
Materiali – trattamenti termici
esempi

1000

Temperatura
Acciaio al cromo.
100 Cr 6 °C
Tempra martensitica 500
Vantaggi 0
- Elevata durezza
- Proprietà omogenee
Uso: cuscinetti standard
- Costi moderati
ma:
- Tensioni residue di trazione
- Limitazioni dimensionali

1000
Acciaio 100 Cr 6 °C
tempra bainitica 500
0

Pag. 311
Materiali – trattamenti termici
esempi
Processo termico Tensione residua / sezione Durezza
ottenibile
Compressione Tensione
(HRC)

Tempra
a cuore 100 58...65
martensitica N/mm2

Tempra 58...62
bainitica 100...200
N/mm2

Cementazione 58...65
200...400
N/mm2

Pag. 312
IBS-M-2 · 22.03.2002 WL40-02-96 E
Carburazione e tempra di acciai
a basso tenore di carbonio

Temperatura
1000 Tempra
°C
500 Carburaz. Normalizz. Rinvenimento
6...90 h
0
Tempo

Uso: cuscinetti di grandi dimensioni e sottoposti ad urti

Vantaggi
- Cementazione, cuore duttile
- No limitazioni dimensionali
- Tensioni residue di compressione

Pag. 313
Carbonitrurazione di acciai a basso tenore di carbonio

Temperatura
1000
°C Tempra
500 Carbonitr. 7- 90 h Rinvenimento
0
Tempo

Uso: cuscinetti per condizioni gravose

Vantaggi
- Aumento della durata
- Elevata durezza ii
- Buona resistenza all'usura 1000x

- Tensioni residue di compressione

Pag. 314
Carbonitrurazione:
allungare la vita
d’esercizio dei
cuscinetti volventi in
100Cr6

Pag. 315
Carbonitrurazione

STRUTTURA DELLA MATRICE METALLICA

ACCIAIO CARBURATO ACCIAIO


DISTRIBUZIONE DISUNIFORME CARBONITRURATO
DEI CARBURI DISTRIBUZIONE FINE E
UNIFORME DEI CARBURI
Pag. 316
Carbonitrurazione

Microstruttura di uno strato superficiale carbonitrurato

Carbide

Nitride

I nitruri sono più piccoli dei carburi e distribuiti più uniformemente


Il risultato è una maggiore resistenza e alta tenacità

Pag. 317
Incremento delle prestazioni dei cuscinetti
Condizioni EHD

Condizione: Buona lubrificazione


(EHD)
Durata relativa del cuscinetto
Temperatura: < 100°C >100°C 14
100CrMn6
12
Parametri Purezza Purezza
influenti: acciaio acciaio, 10

L if e r e la t io n
stabilità 8
termica
6 100Cr6
4
Testati: acciaio Premium
2 100Cr6
0
100Cr6
Trattamento termico con W60/61 W22 CN1 CN
CN = Carbonitrurazione
W22 = Tempra martensitica, S0 100CrMn6
con W60/61

Pag. 318
Incremento delle prestazioni dei cuscinetti
– Attrito misto
Condizione: Attrito misto

Temperatura: >100°C

Parametri Stabilità termica,


influenti: Tensioni residue

Testati: 100Cr6 Durata relativa del cuscinetto


6
W10
5

100CrMn6
100CrMn6 4

R e la t iv e L if e

100CrMn6
100Cr6
CN
3
Trattamenti termici :

100Cr6
W22 = Tempra martensitica,S0 100CrMn6 2

W10 = Isotemp (Bainite) W63


1
CN = Carbonitrurazione
0
W63 = Carbonitrurazione, tempra bainitica W22 W101 CN W63

Pag. 319
Incremento delle prestazioni dei cuscinetti
Ricalcatura particelle

Condizione: Lubrificante contaminato Durata relativa

Temperatura: <100°C >100°C

Parametri Durezza, Durezza,


influenti: tenacità tenacità 16
14
stabilità 12

R e la tiv e Life
10

Testati: 100Cr6 con 8

W61, W220 6
4
W71, So 2
100CrMn6 0
W22
W3 CN
W3W61 W220
W220 W71
W71 CN
W4W61 W72
W72S0
con CN
W72
W72

W22 = martensit. temprato, So CN = Carbonitrurato


W220 = 100CrMn6, contenuto di austenite residua controllato
W71 = Cementato W63 = Carbonitrurato + Bainite
W72 = Cementato, carbonitrurato

Pag. 320
Incremento delle prestazioni dei cuscinetti
- Ricalcatura particelle

Inizio danneggiamento dopo Nessun danneggiamento dopo 1500 ore,


40 ore funzionamento con angoli spianati, tenacità dovuta a elevata
acciaio 100Cr6 e contenuto austenite res. (25%) dopo carbonitrurazione
austenite residua 13% Acciaio: 100CrMn6

Pag. 321
Cronidur

Pag. 322
Acciaio HNS (High Nitrogen Steel)

Composizione del materiale

Elemento C N Si Cr Mo
100Cr6 1,04 - 0,25 1,45 -
HNS 0,31 0,38 0,55 15,2 1,02

X 30 CrMoN 15 1

Pag. 323
Acciaio HNS (High Nitrogen Steel)

Confronto della Microstruttura

100µm

Carburi
100Cr6 HNS

Pag. 324
Acciaio HNS (High Nitrogen Steel)

Influenza del Carbonio, Azoto e Cromo

Carbonio Cromo
Durezza Resistenza alla corrosione

440C
Acciaio
Formazione di carburi
Corr.-Resist. Vita a fatica

Azoto Cromo
Durezza Resistenza alla corrosione

Acciaio
Diminuzione di carburi
HNS Vita a fatica

Pag. 325
Cronidur

HNS- Durata in condizioni di attrito misto


0.99
0.95
0.90
0.80
0.70
0.60
0.50
Probabilità di cedimento

0.40 100 Cr 6
Cronidur 30
0.30
0.20
L10 (DIN)
0.10

0.05
Cuscinetto Test : 7205B
Lubrificante: Tellus C46
0.02 P0=2800 MPa

0.01
1 2 4 6 8 10 20 40 60 100 200
Durata Relativa L10 test / L10 (calc. DIN)

Pag. 326
Acciaio HNS (High Nitrogen Steel)

HNS - Resistenza alla corrosione (Test nebbia salina)

Acciaio standard Acciaio standard cromato

Acciaio inossidabile AISI 440 C Acciaio HNS (High Nitrogen Steel)

Pag. 327
Cronitect

Pag. 328
Cronitect

Chromium Cronitect
nitrogen
protection against corrosion

Proprietà:
Surface of component

Acciaio resistente alla corrosione martensitico ad alto

Surface
contenuto di elementi di lega
Trattamenti termici per ottimizzare le caratteristiche di cuore
e superficie
Struttura da tempra e rinvenimento a cuore, martensite

Core
nitrurata in superficie
Elevato livello di resistenza alla corrosione dopo il
trattamento termico

Superficie dura, resistente ad usura e corrosione & cuore tenace

Pag. 329
Cronitect

Test:
Cuscinetto: cuscinetto a sfere a contatto obliquo 7205B
Velocità n = 1000 min-1; pressione Hertziana = 1350 MPa, funzionamento a secco per 300 ore

anello interno e esterno: 100Cr6 anello interno e esterno: Cronitect


sfere: ceramica Si3N4 sfere: ceramica Si3N4
gabbia: modificata PEEK gabbia: modificata PEEK

Pag. 330
Evoluzione dei rivestimenti
Rivestimenti per componenti

Usura
Corrosione (abrasiva)

Corrotect Chem.Ni Nitruro di titanio

Zinco-ferro Cromatura sottile

Fosfatazione Carburo di titanio


Triondur®
Fosfatazione al
PVD / PACVD
manganese
Ossido di
alluminio Ossidazione nera
Passaggio di Attrito
corrente (slittamento)

Pag. 332
Confronto delle superfici
Spessore - durezza

acciaio metallo
duro

diamante
1000
nitrurazione
spessore [µm]

100
Therm. spraying PVD
Nickel cromatura (PA)CVD
chimico
10

Sol-Gel TRIONDUR ®
1,0

0,5
0 500 1000 1500 2000 2500 3000 .... 10000
durezza [HV]

Pag. 333
Rivestimenti DLC Triondur®
Un ibrido tra grafite e diamante

Diamante
sp3
Diamant

sp3

Aumento della durezza


ta--C:H
ta

Diamante ta-C

DLC
Strutture cristalline del Carbonio (a-C:H:X, a-C:H)

a-C Plasma-
polimeri
sp2 Grafite
Graphit H
sp2 Grafite
Aumento del contenuto di Idrogeno

Aumento della stabilitá termica

Pag. 334
Surface Technology Centre
Impianti ed obiettivi

Impianto di sviluppo PVD / PA-CVD Impianto di sviluppo per processi galvanici


Obiettivi – Rivestimenti Triondur®: Obiettivi:
I rivestimenti sotto vuoto permettono la Realizzazione di sistemi di vasche flessibili.
realizzazione di composizione di materiali /
rivestimenti normalmente non realizzabili. Rivestimenti anticorrosione esenti da Cr(VI)
ad alto potere anticorrosivo.
Massima riduzione dell'attrito.
Rivestimenti nanostrutturati per un'ottimale
Massima protezione dall'usura. resistenza alla corrosione.
Rapporto qualità / prezzo ottimale.

Sistemi Sistemi
tribologici anticorrosione

Rivestimenti combinati
ad es. Top Layers per la riduzione dell'attrito ad es. Intermediate Layers contro la corrosione

Pag. 335
Triondur®
Sistemi di rivestimento PVD- / PACVD
Sistemi di rivestimento su misura per
componenti fortemente sollecitati

Procedimento ecologico sotto vuoto


inert gas reactivelygas
Eccellente protezione anti-usura
e.g. Ar
vacuum pumps z.B. N2, C2H2 Attrito molto basso
Elevatissima capacità di carico
tribologico e meccanico
3 4
Elevati valori di durezza selezionabili
heating
in funzione dell’applicazione
vacuum
chamber
element Nessuna modifica delle quote
part
(substrate)
Migliorata resistenza alla corrosione
(-)
N
Buone proprietà di funzionamento di
inert gas
Cr CrN specimenholder
rotary table emergenza in condizioni di carenza di
(-)
ions lubrificante
2 1 Intervalli più lunghi per il cambio
bias source
dell’olio
+
vaporized cathode(target)
Vita sensibilmente più lunga dei
target material plasma e.g.. Cr, Ti, WC, ... componenti
Riduzione delle dimensioni
Possibilità di risparmio risorse

Pag. 336
Rivestimenti PVD / PA-CVD
Possibili tipi di struttura a strati

Strutture
Monolayer Graduato A piú strati Multilayer Nanolayer (Nano)disperso

Substrato Substrato Substrato Substrato Substrato Substrato

Pag. 337
Contatto strisciante – sollecitazione e attrito effettivi

Contatto hertziano
Curva di Stribeck
corpo base lubrificante controsuperficie

particelle

attrito film fluido


Momento d‘attrito MF

lubrificazione EHD Attrito


Regime misto
Contatti metallici

nessun contatto tra i


materiali
usura adesiva

Rugosità superficiale

velocità v
usura abrasiva
Crescente importanza della superficie

Pag. 338
Resistenza all’usura abrasiva
Acciaio – Triondur® C

1,2
Tasso relativo di usura

0,8

0,6

0,4
distribuzione
sospensione
0,2 sfera campione
in diamante
SAE 52100
0
Triondur C H101 100Cr6

Sospensione in diamante con dimensione


particelle 0.25 µm rivestimento
strato adesivo
Triondur® C: 1350 HVpl sottostrato
100Cr6: 60 + 4 HRC

Pag. 339
Triondur® C (Me - DLC)
Esempi di applicazione – in produzione di serie

Cuscinetti assiali
senza TRIONDUR

Cuscinetti orientabili a rulli Usura adesiva


per le calandre della carta
con TRIONDUR

Rotelle per l‘industria della Assenza di usura adesiva con


stampa rivestimento dei soli rulli

Pag. 340
Triondur® C
Protezione dai danni derivanti dallo strisciamento

Rulli rivestiti con Triondur® C


Durata > 5000 cicli di carico

Rulli non rivestiti con danni da


strisciamento dopo circa 100 cicli
di carico

Pag. 341
Triondur® C
Protezione dai danni da strisciamento e scarsa lubrificazione

L'usura derivante dallo strisciamento e dalla scarsa lubrificazione può essere


evitata rivestendo l'anello esterno con Triondur® C.

Non rivestito Rivestito con Triondur® C

Applicazioni: Macchine tipografiche, macchine per imballaggi alimentari, ecc.

Pag. 342
Grazie per la vostra attenzione

Pag. 343

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