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Marcello Tonolo

PRIMI ELEMENTI di ARMONIA

Costruiamo gli accordi di 4 note (I, III, V, VII) su ogni grado della scala maggiore

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I II III IV V VI VII

in questo modo otteniamo 4 tipi di accordi:


sul I e IV grado un accordo con la III M, la V Giusta, VII M
sul II, III e VI grado un accordo con III m, V Giusta, VII m
sul V grado un accordo con III M, V Giusta, VII m
sul VII grado un accordo con III m, V Diminuita, VII m.
Riportiamo, per una maggior comprensione, questi accordi partendo dalla tonica DO:
Accordo Maggiore settima

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VII M
VG
III M

(si trova sul I e IV grado della scala maggiore)


Questo accordo si siglerà:

C ± C Maj7 C Ma7 C maj C M7 ( C 7+ )


C7+ non è corretto, si può trovare in qualche partitura di musica leggera italiana. Il +
generalmente indica la nota aumentata mentre la VII in questo caso è maggiore.
Inoltre pùò creare confusione con la sigla C+7 che indica un accordo di settima con
la V aumentata.


 1

Accordo Minore settima

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VII m
VG
III m

(si trova nel II, III e VI grado della scala maggiore)


Questo accordo si siglerà:
Cm7 CMI7 C-7 Cmin7

Accordo di settima

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VII m
VG
III M

(si trova nel V grado della scala maggiore)


Questo accordo si siglerà:
C7

Accordo Minore settima con la 5° diminuita o semidiminuito

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VII m
V dim
III m

(si trova nel VII grado della scala maggiore)


Questo accordo si siglerà:

C m7( b5) Cø 7 Cø
N.B. non confondiamo l’accordo semidiminuito con col diminuito (che tratteremo più
avanti) in quanto hanno funzioni differenti. Il semidiminuito generalmente è un
accordo di II grado spesso seguito da un V per risolvere in tonalità minore, infatti si
ricava anche da II grado di una scala minore armonica o melodica discendente.

A questi quattro tipi di accordi aggiungiamo gli altri che si ricavano dalle scale
minori. Sarebbe sicuramente utile costruire gli accordi sui gradi delle scale minori,
ma per semplicità analizzerò gli accordi più in uso.


 2

Accordo diminuito

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VII dim
V dim
III m

(si trova sul VII grado della scala minore armonica)


Questo accordo si siglerà:

C o C dim C o 7 C dim7

Per ricavare l’accordo diminuito è consigliato pensarlo come sovrapposizioni di III


minori. L’accordo diminuito ha varie funzioni, generalmente tende a risolvere un
semitono sopra o sotto, lo tratteremo più a fondo quando affronteremo le scale
diminuite. Attenzione: la settima presente nella sigla è diminuita, si puo’ trovare
Cdim (Maj7) nel qual caso la settima è maggiore.

Accordo Minore con la VII maggiore

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VII M
V giusta
III m

(si trova sul I grado della scala minore armonica e melodica discendente)
Questo accordo si siglerà:
C m (maj7)

Accordo Maggiore settima con la V aumentata

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VII M
V aumentata
III M

(si trova nel III grado della scala minore armonica e melodica discendente)
Questo accordo si siglerà:
CMaj7(#5)


 3

In reltà questo accordo non è molto usato e la V aumentata tende a risolvere sulla V
la VI dell’accordo stesso.

Accordi di 6 (con la VI al posto della VII)

Accordo di Sesta

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VI M
V giusta
III M

Questo accordo si siglerà:


C6
L’accordo di sesta è equiparabile al Maggiore settima, generalmente hanno la stessa
funzione. Di solito si preferisce l’accordo di sesta quando nella melodia canta la
tonica dell’accordo che può andare in conflitto con la VII M.

Accordo Minore sesta

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VI M
V giusta
III m

Questo accordo si siglerà:


Cm6
Si usa di solito quando l’accordo minore è un I grado.
Attenzione: sia nell’accordo di sesta che nel minore sesta la VI è maggiore.

Accordo sus4 (sospeso)


 4

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VII m
VG
IVG

Questo accordo si siglerà:


C7sus4 Csus4

ESTENSIONI DEGLI ACCORDI


Se continuiamo la sovrapposizione di terze sulla scala maggiore otteniamo la nona, la
undicesima e la tredicesima. La nona corrisponde alla seconda, la undicesima alla
quarta e la tredicesima alla sesta posizionate sopra la settima.

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&˙ œ ˙ œ ˙
1 2 3 4 5 6 7 9 11 13

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13
6

w
9
7
5
3
1

Analizziamo le estensioni:
La nona si può aggiungere a qualsiasi tipo di accordo. Può essere bemolle o diesis
sugli accordi di settima in particolare quando risolvono sul I grado.
L’undicesima si utilizza solo sugli accordi minori (anche b5). L’undicesima diesis si
può trovare sugli accordi di settima in particolare quando non risolvono sul I grado
spesso accompagnata dalla nona e anche dalla tredicesima e sugli accordi maggiori
settima. L’accordo maggiore settima con l’undicesima diesis (Maj7 #11 o Maj7+4) è
spesso un IV grado o un accordo Lidio, tipico del jazz modale.
La tredicesima può sostituire la quinta sugli accordi di settima. Quando è bemolle
diventa una quinta diesis, quindi altera l’accordo. Generalmente la tredicesima viene
considerata una sesta sugli accordi minori o maggiori settima. Si può però trovare
negli accordi minori settima.


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INDICAZIONI SULLA SIGLATURA
Non esiste una siglatura “ufficiale”. Nel jazz prevale l’aspetto pratico e solo
recentemente si è sviluppata una didattica specifica. Quindi bisogna avere una certa
elasticità e prontezza nell’interpretare le indicazioni. La siglatura in realtà sostituisce
una partitura, lasciando al musicista la libertà di improvvisare un arrangiamento
seguendo la propria sensibilità e avere troppi vincoli può limitare la creatività. Per
questa ragione io preferisco una siglatura semplice.

Alcune indicazioni pratiche:


Il vecchio Real Book ha una siglatura molto spartana, che dà per scontato una
rielaborazione degli accordi. Quando si trova un accordo senza la settima si può
aggiungere la sesta o la settima maggiore, lo stesso per quanto riguarda i minori.
quindi C diventa C6 o CMaj7 e Cm (-) diventa Cm7 o Cm6
E’ raro che nel repertorio jazz si trovino triadi senza la settima anche se non è
necessario sempre infarcire gli accordi con estensioni e alterazioni. Spesso la cosa
semplice è più efficace.
Quando si trovano queste sigle: C9, C13 si intende un accordo di settima con la nona
o la tredicesima, quindi è come fosse C7(9) o C7(13). Alcuni metodi nell’accordo di
tredicesima includono anche la nona quindi C13 diventa C7(9 13). Lo stesso avviene
nei minori, nel Cm11 si può includere la nona.
La tredicesima sugli accordi maggiore settima si può considerare una sesta e la b13
sugli accordi di settima una #5.
In alcune partiture si trova il + al posto del #, ad esempio C+7 corrisponde a C7#5 e
C7(+9) a C7 (#9) e anche CMaj7+4 corrisponde a CMaj7(#4) che in realtà è
equiparabile a CMaj7(+11) o CMaj7(#11).
Quando si vuole aggiungere un’estensione alla triade si usa il termine add. Quindi, ad
esmpio C(add 9) sarà la triade di C (senza settima) con la nona e Cm(add11) la triade
minore con l’undicesima. E’ più raro ma se si vuole eliminare una nota dell’accordo
si usa il termine omit; ad esempio C7 (omit 5) sarà un C7 senza il sol.
Per quanto riguarda gli “slasch chord” teniamo presente che l’accordo è sopra mentre
sotto c’è il basso (una sola nota). Quindi se trovo C/E sarà la triade di Do con il basso
Mi. Molto spesso gli slasch chord sono dei rivolti dell’accordo, ad esempio C/Bb è il
terzo rivolto del C7.


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