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Ente SUPERVISORE : P.P.E. -- E.M.M. Ingegneria dei Materiali
CMD
Ente GESTORE : P.P.E. -- E.M.M. Ingegneria dei Materiali
Classe
FINALITÀ DEL CAPITOLATO
A
LOPS LUCIA - LUCIA.LOPS@CRF.IT
Precisare le caratteristiche cui devono soddisfare i particolari tranciati da fogli ottenuti per taglio
da blocchi di materiale di recupero, composti da sfridi di poliuretano cellulare incollati fra loro
Mod.
a pressione; definire le modalità e le attrezzature per l’esecuzione delle prove di controllo di tali
caratteristiche.
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Edizione
Supervisore
Autore
--- Mar. ’95 Edizione 3 --- Riveduto completamente ed inserito il Capitolato nella classe
C.R.F. - Group Materials Labs Polymers & Glasses
C.R.F. - Group Materials Labs Polymers & Glasses
CMD. (DA)
IN CASO DI STAMPA LA COPIA E’ DA RITENERSI NON CONTROLLATA, PERTANTO, E’ NECESSARIO VERIFICARE L’AGGIORNAMENTO NELL’APPOSITO SITO WEB
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A ---1) Dispositivo dinamometrico per il rilievo delle caratteristiche a compressione, dotato di due
piatti paralleli, di cui uno fisso e l’altro mobile; aventi una superficie uguale o maggiore
dell’area base della provetta in esame; tale dispositivo deve consentire la lettura contempo-
ranea dei carichi e delle deformazioni.
A ---2) Attrezzatura costituita da due piastre rigide, aventi diametro ² 56,5 mm, dotata di disposi-
tivo atto a mantenere le piastre parallele in posizione bloccata.
A ---3) Camera ambientale (forno) capace di raggiungere e mantenere in tutti i suoi punti la tempe-
ratura corrispondente alla classe di severità prevista, entro la tolleranza prescritta, con umi-
dità relativa 20 % max. e costruita in modo tale che in nessun punto i pezzi siano sottoposti
a riscaldamento per radiazione diretta degli elementi riscaldanti.
NOTA : Gli strumenti indicati nel suddetto § possono essere sostituiti con altri a condizione che siano
equivalenti o migliori per caratteristiche, precisione e ripetibilità. Alla attrezzatura richiamata nel
§ ”A” vanno aggiunti gli eventuali strumenti di controllo prescritti sui singoli documenti richiamati
nel testo (vedere § ”B”).
|50423 | Materiali cellulari espansi --- Determinazione della portanza, della deformazione
residua e della densità apparente. TMD
|50451/01 | Invecchiamento accelerato alla luce solare. TMD
|9.01102 | Qualità delle forniture di FIAT AUTO S.p.A. CFO
|9.01102/01 | Prescrizioni per il controllo statistico delle forniture. CFO
CONOSCENZA DI TERZI SENZA AUTORIZZAZIONE SCRITTA DELLA FIAT AUTO S.p.A.
|7.G2000 | Determinazione della resistenza alla combustione dei materiali non metallici per
particolari interno abitacolo autoveicoli. PGE
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1
GENERALITÁ
I particolari in esame vengono realizzati tranciando dei fogli ottenuti per taglio da blocchi da blocchi di
materiale di recupero, composti da sfridi di poliuretano cellulare incollati fra loro a pressione.
1.1
Classificazione
I particolari in poliuretano cellulare sono classificati per tipo in base alla loro densità secondo il seguente
prospetto:
1.2
Indicazioni a disegno
1.2.1
Sul disegno dei particolari in esame devono obbligatoriamente essere riportati :
--- il numero del presente Capitolato;
--- il tipo di URS;
--- le dimensioni/tolleranze;
--- la densità.
2
PRESCRIZIONI PER LA QUALIFICAZIONE DEL PRODOTTO
2.1
2.2
Ambiente di Prova (salvo diversamente prescritto)
23 ± 5 ˚C
RISERVATO
temperatura :
pressione atmosferica : 860÷1060 mbar
umidita’ relativa : 45÷70 %
2.2.1
Le prove devono essere eseguite dopo almeno 72 h dalla fabbricazione del particolare, normalmente
in ambiente non condizionato; in caso di contestazione dovranno essere eseguite in ambiente a 23±2° C
con U.R. del 50±5% .
2.3
Esame visivo : le superfici dei particolari devono essere omogenee ed esenti da lacerazioni; la trancia-
tura del contorno deve risultare netta senza sbavature o strappi.
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2.4
Dimensioni e tolleranze : come indicato a disegno e/o secondo le sagome fornite dai Servizi di Produ-
zione.
2.4.1
Sulle dimensioni sono ammesse le tolleranze indicate dal seguente prospetto :
LARGHEZZA E LUNGHEZZA
Dimensioni Tolleranze Dimensioni Tolleranze Dimensioni Tolleranze Dimensioni Tolleranze
(mm) (mm) (mm) (mm) (mm) (mm) (mm) (mm)
+5 +10 +16 +25
±150 >300÷600 >900÷1200 >1500÷1800
---2 ---4 ---6 ---10
+7 +13 +20 +30
>150÷300 >600÷900 >1200÷1500 >1800
---3 ---5 ---8 ---12
SPESSORE
DImensioni (mm) Tolleranze (mm)
≤6 ±1
>6÷25 ± 1,5
>25 ±3
2.5
Rigidezza a compressione
2.5.1
Eseguire la prova su provette cilindriche con diametro di 56,6 mm (25 cm2) ed altezza 25÷40 mm (otte-
nute, se necessario, sovrapponendo più campioni ricavati mediante fustella rotante).
2.5.2
Posizionare la provetta su dinamometro (rif. § A ---1) .
2.5.3
Applicare un precarico di 50±5 g e quindi rilevarne lo spessore (S1).
CONOSCENZA DI TERZI SENZA AUTORIZZAZIONE SCRITTA DELLA FIAT AUTO S.p.A.
IL PRESENTE DOCUMENTO NON PUO’ ESSERE RIPRODOTTO NE’ PORTATO A
2.5.4
Proseguire la compressione, con velocità di 50±2 mm/min, fino a ridurre del 50 % lo spessore S1 e rile-
vare il corrispondente carico (C) .
2.5.5
Calcolare il valore di rigidezza (R) mediante la seguente formula :
R=C
A
RISERVATO
2.5.6
Verificare che la media aritmetica di 3 determinazioni, effettuate su altrettante provette, rientri nel limite
prescritto.
2.6
Densità
Rilevare la densità secondo le modalità e le attrezzature descritte dalla Norma 50423 .
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2.7
Deformazione residua
2.7.1
Eseguire la prova su provette di cui al § 2.5.1 .
2.7.2
Rilevare l’altezza iniziale (h1) su provetta libera.
2.7.3
Inserire la provetta su apposito attrezzo (rif. § A ---2) e comprimerla fino al 50% dello spessore iniziale
h1 .
2.7.4
Mettere l’insieme in camera ambientale (rif. § A ---3) alla temperatura di 70±2 ° C per la durata di 22 h.
2.7.5
Lasciare raffreddare la provetta a temperatura ambiente per 30 min dopodiché rilevare la nuova altezza
(h2).
2.7.6
Calcolare la deformazione residua (d.r.), intesa come riduzione percentuale della deformazione imposta
del 50%, con la seguente formula :
2.7.7
Verificare che il valore ottenuto rientri nel limite prescritto.
2.8
Resistenza a trazione ed allungamento a rottura
2.8.1
Eseguire la prova su provetta ricavata per fustellatura da strisce di 25×10×150 mm .
2.8.1.1
= =
35
R 12
RISERVATO
= =
R6
25
10
= =
25 Tratto utile
Dimensioni in mm
Fig. 1
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2.8.2
Posizionare la provetta tra i morsetti del dinamometro (rif. § A ---4) e trazionare alla velocità di 500±25 mm/
min .
2.8.3
Rilevare il carico di rottura e l’allungamento percentuale.
2.8.4
Verificare che il valore dato dalla media aritmetica di 3 determinazioni, effettuate su altrettante provette,
rientri nel limite prescritto.
2.9
Flessibilità a bassa temperatura
2.9.1
Eseguire la prova su una provetta di dimensioni 150×50×15 mm .
2.9.2
Condizionare la provetta in camera per prove a bassa temperatura (rif. § A ---5) a ---30±2 ° C per la durata
di 22 h .
2.9.3
Sottoporre la provetta ad una rapida torsione di 360° lungo il suo asse maggiore sempre alla tempera-
tura di --- 30±2 ° C .
2.9.4
Controllare visivamente la provetta confrontando con quanto prescritto.
2.10
Effetto macchia sui rivestimenti
2.10.1
Eseguire la prova su provette costituite da cuscinetti realizzati con il materiale in esame rivestito con tes-
suti e/o finte pelli d’impiego, scelti tra quelli di produzione con tinta chiara.
2.10.2
CONOSCENZA DI TERZI SENZA AUTORIZZAZIONE SCRITTA DELLA FIAT AUTO S.p.A.
Esporre le provette per 100 h in Fade---Ometer secondo le modalità prescritte dalla Norma 50451/01.
IL PRESENTE DOCUMENTO NON PUO’ ESSERE RIPRODOTTO NE’ PORTATO A
NOTA : Ogni provetta deve essere esposta unitamente ad uno spezzone del solo materiale con il quale
è stata rivestita; tale spezzone servirà di confronto al termine della prova.
2.10.3
Verificare che l’eventuale alterazione superficiale del rivestimento rientri nel limite prescritto.
2.11
RISERVATO
Velocità di combustione
2.11.1
Eseguire la prova secondo le modalità e le attrezzature descritte dalla Norma 7.G2000.
2.11.2
Verificare che il valore ottenuto rientri nel limite prescritto.
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3
PRESCRIZIONI PER IL CONTROLLO DELLE FORNITURE
(a cura delle Qualità di Stabilimento)
Il controllo delle forniture deve essere effettuato secondo le prescrizioni riportate nel Capitolato
9.01102/01 (Distribuzione riservata).
4
PRESCRIZIONI PER IL FORNITORE
Il Fornitore deve attenersi alle prescrizioni generali contenute nel capitolato 9.01102 ”QUALITÁ DELLE
FORNITURE”.
4.1
Prescrizioni particolari
4.1.1
Il poliuretano espanso deve essere prodotto senza l’utilizzo, in qualsivoglia fase della produzione, di
clorofluorocarburi (CFC, Freon).
4.1.2
I fornitori sono tenuti a riportare sul ‘‘Certificato di Qualità e Conformità’’ la precisazione che l’imbottitura
è stata realizzata senza l’impiego di CFC .
4.1.3
I controlli sulla congruità di tale dichiarazione dovranno essere eseguiti anche presso il Fornitore (a cura
Ispettorato Fornitori) con metodo rapido : saggio alla tocca con reticella di rame per la ricerca di compo-
sti alogenati.
4.1.4
Metodologia di Prova
4.1.4.1
Portare al colore rosso su fiamma bunsen riducente una reticella in fili di rame fino a scomparsa della
colorazione verde iniziale.
Far cadere sulla reticella ancora calda una piccola quantità di spugna (0,1÷0,4 g) prelevata dall’interno
dell’imbottitura, immediatamente dopo l’estrazione dello stampo.
4.1.4.3
Riportare la reticella sulla fiamma: dopo combustione della spugna, la comparsa di una colorazione
verde della fiamma è indice di presenza di sostanze alogenate.
RISERVATO
4.1.4.4
È consigliabile effettuare qualche prova con campioni di riferimento noti.
Per un’indagine più puntuale è necessario procedere all’analisi al GAS---MASSA con tecnica SIM .
4.2
Forniture per la qualificazione del prodotto
Il Fornitore deve presentare il quantitativo di prodotto richiesto sull’ordine di acquisto allegando
il previsto Certificato di Qualità e Conformità (vedi Cap. 9.01103); saranno verificate tutte le ca-
ratteristiche prescritte sulla ”Scheda Tecnica del Prodotto” allegata, relativa al tipo specifico.
Non sono ammesse ”non conformità”.
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4.3
Forniture per la produzione
Il prodotto fornito deve essere conforme alle prescrizioni del disegno e del presente capitolato. Nello
stabilire il tipo di processo produttivo da adottare e la severità dei collaudi, il Fornitore deve tenere conto
delle classi di importanza che la FIAT ha attribuito a ciascuna delle caratteristiche cui si riferiscono le
prescrizioni (vedere § 5).
NOTA : Sia durante la qualificazione prodotto che nel controllo delle forniture, possono essere effettuati
controlli su componente che abbia subito prove tipo non menomativo (indicate con NM al § 5);
qualora il componente abbia subito prove menomative (M) non può più essere utilizzato per altre
prove o controlli, se non diversamente e di volta in volta specificato.
5
PROSPETTO DELLA CLASSIFICAZIONE DELLE CARATTERISTICHE
TIPO DI
CLASSIFICAZIONE CARATTERISTICHE
PROVA
Esame visivo Importante M
Secondo Cap. 9.01102 se non diversa-
Dimensioni e tolleranze NM
mente prescritto a disegno
Rigidezza a compressione Importante M
Densità Importante M
Deformazione residua Importante M
Resistenza a trazione ed allungamento a rottura Importante M
Flessibilitá a bassa temperatura Secondaria M
Effetto macchia sui rivestimenti Importante M
Velocità di combustione Importante M
CONOSCENZA DI TERZI SENZA AUTORIZZAZIONE SCRITTA DELLA FIAT AUTO S.p.A.
IL PRESENTE DOCUMENTO NON PUO’ ESSERE RIPRODOTTO NE’ PORTATO A
RISERVATO
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PARTICOLARI IN POLIURETANO
CELLULARE OTTENUTI PER 9.55260/01
TRANCIATURA DA FOGLI ALLEGATO 1
DI MATERIALI DI RECUPERO
normazione (URS) Pagina: 1/1
Scheda Tecnica del Prodotto
CMD
LIMITI
MODALITÀ
CARATTERISTICHE DI
Classe
PROVA
URS 100 URS 120 URS 140 URS 150 URS 160
A
Esame visivo --- § 2.3
Mod.
Dimensioni e tolleranze --- § 2.4
4
Edizione
Rigidezza a compressione 400 500 900 1100 1200
§ 2.5
g/cm2 ±15 % ±15 % ±15 % ±15 % ±15 %
§ 2.6 e
Densità g/dm3 100 ± 5 120 ± 5 140 ± 5 150 ± 5 160 ± 10
Norma 50423
Carico
di rottura ² 750
g/cm2
Resistenza § 2.8
a trazione
Allungamento
50
80
a rottura %
§ 2.10 e
Effetto macchia Eventuali alterazioni o macchie non devono essere
Norma
sui rivestimenti superiori al campione comparativo
50451/01
RISERVATO
§ 2.11 e
Velocità di combustione
Norma ≤100
mm/min
7.G2000