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Cappella Musicale Associazione

Cattedrale Macerata “Chorus Angelicus”

LE CELEBRAZIONI
PASQUALI
i testi e le melodie dei dialoghi

il Triduo pasquale
la Messa Crismale
la Messa della Domenica di Pasqua

e la Lettera circolare
“PASCHALIS SOLLEMNITATIS”
della Congregazione per il Culto Divino sulla
preparazione e celebrazione delle feste pasquali

I QUADERNI DELLA
CAPPELLA MUSICALE DELLA CATTEDRALE DI MACERATA
2
SOMMARIO
INTRODUZIONE..........................................................................5

PASCHALIS SOLLEMNITATIS ................................................7

Proemio............................................................................................ 7
I. Il Tempo della Quaresima ............................................................ 8
a) Quaresima e iniziazione cristiana................................................. 8
b) Le celebrazioni del tempo quaresimale ........................................ 9
c) Particolarità di alcuni giorni della quaresima ........................... 11
II. La Settimana Santa.................................................................... 12
a) Domenica delle palme della passione del Signore...................... 12
b) Messa del crisma ........................................................................ 14
c) Celebrazione penitenziale al termine della quaresima ............... 14
III. Il Triduo Pasquale in genere ................................................... 15
IV. La Messa Vespertina del Giovedì Santo nella Cena del Signore17
V. Il Venerdì nella Passione del Signore ....................................... 19
VI. Il Sabato Santo ......................................................................... 22
VII. La Domenica di Pasqua nella Risurrezione del Signore ........ 22
A) La Veglia pasquale nella Notte Santa................................... 22
1 - Significato della caratteristica notturna della Veglia pasquale 22
2 - La struttura della Veglia pasquale e l’importanza dei suoi
elementi e delle sue parti................................................................. 23
3 - Alcune avvertenze pastorali....................................................... 26
B) Il Giorno di Pasqua .............................................................. 27
VIII. Il Tempo Pasquale................................................................. 27

MESSA CRISMALE ...................................................................31

IL TRIDUO PASQUALE ...........................................................41

GIOVEDÌ SANTO: Messa “in Coena Domini” ....................41


VENERDÌ SANTO: Passione del Signore .............................49
SABATO SANTO: Veglia Pasquale.......................................65

DOMENICA DI PASQUA..........................................................93

3
6. PER LA DOMENICA DI PASQUA
MELODIE ..................................................................................101 SEQUENZA: VICTIMAE PASCHALI LAUDES

1. Per i riti di introduzione .......................................................... 101


Segno della croce ..................................................................... 101
Saluto del Presidente................................................................ 101
2. Per la liturgia della parola ...................................................... 102
Dopo la Prima e Seconda Lettura ........................................... 102
Vangelo..................................................................................... 102
Vangelo: modulo per il canto ................................................... 103
Vangelo: Acclamazione al termine........................................... 103
Preghiera dei fedeli .................................................................. 103
3. Per la liturgia Eucaristica ....................................................... 104
Prefazio: dialogo...................................................................... 104
Prefazio: modulo per il canto................................................... 105
Dossologia................................................................................ 105
Padre nostro............................................................................. 106
Saluto di pace ........................................................................... 107
4. Per i Riti di Conclusione.......................................................... 107
Benedizione semplice ............................................................... 107
Benedizione DEL VESCOVO ................................................... 108
Congedo ................................................................................... 108
Congedo per la Domenica di Risurrezione .............................. 109
5. Per il Venerdì Santo................................................................. 110
Ostensione della Croce ............................................................ 110
6. Per la Veglia Pasquale ............................................................ 111
processione con il cero............................................................. 111
Canto dell’Alleluia ................................................................... 111
Litanie dei Santi in italiano ...................................................... 112
Litanie dei Santi in latino ......................................................... 114
Assenso alla professione di fede............................................... 116
6. Per la Domenica di Pasqua ..................................................... 117
Sequenza: Victimae Paschali Laudes ....................................... 117

4 117
ASSENSO ALLA PROFESSIONE DI FEDE
Quando nella Veglia pasquale si celebra il Battesimo, il sacerdote celebrante e la comunità
danno il loro assenso alla professione di fede cantando insieme la formula seguente o un’altra
simile

INTRODUZIONE

La densità delle celebrazioni della Settimana Santa ed in particolare del


Triduo pasquale, ha fatto in modo che finalmente la Cappella Musicale si
dotasse di un sussidio che contenesse tutti i testi ed alcune rubriche per
permettere a tutti i Cantori di partecipare pienamente alle liturgie.

Con l’occasione è stato provveduto ad integrare i ricchi testi liturgici


con le melodie dei dialoghi indicate nel sussidio musicale allegato al
Messale Romano.

Inoltre si è ritenuto utile inserire la Lettera circolare “Paschalis


sollemnitatis” della Congregazione per il Culto Divino sulla preparazione
e celebrazione delle feste pasquali in quanto eccellente guida per
comprendere e vivere ancor più pienamente i tempi di Quaresima e
Pasqua.

Macerata, 9 Aprile 2006

Carlo Paniccià

116 5
Sancte Augustine ora pro nobis
Sancte Athanasi ora pro nobis
Sancte Basili ora pro nobis
Sancte Martine ora pro nobis
Sancti Cyrille et Methodi orate pro nobis
Sancte Benedicte ora pro nobis
Sancte Francisce ora pro nobis
Sancte Dominice ora pro nobis
Sancte Francisce Xavier ora pro nobis
Sancte Ioannes Maria [Vianney] ora pro nobis
Sancta Catharina senensis ora pro nobis
Sancta Teresia a Iesu ora pro nobis
Omnes sancti et sanctae Dei orate pro nobis

Propìtius esto lìbera nos, Domine

Ab omni malo lìbera nos, Domine


Ab omni peccato lìbera nos, Domine
A morte perpetua lìbera nos, Domine
Per incarnationem tuam lìbera nos, Domine
Per mortem et resurrectionem tuam lìbera nos, Domine
Per effusionem Spiritus Sancti lìbera nos, Domine
Peccatores te rogamus audi nos

Se ci sono battezzandi:
Ut hos electos per gratiam Baptismi regerare digneris
te rogamus audi nos
Se non ci sono dei Battezzandi
Ut hunc fontem, regenerandis tibi filiis, gratia tua santificare digneris
te rogamus audi nos

Iesu, Filii Dei vivi te rogamus audi nos

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LITANIE DEI SANTI IN LATINO

Kyrie, eléison. Kyrie, eléison. PASCHALIS SOLLEMNITATIS


Christe, eleison. Christe, eleison.
Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.
Preparazione e celebrazione delle feste pasquali
Lettera circolare della Congregazione per il Culto Divino

PROEMIO
1. Il rito della solennità pasquale e di tutta la settimana santa, rinnovato la
Sancta maria, Mater Dei ora pro nobis
prima volta da Pio XII nel 1951 e nel 1955, in genere venne accolto con
Sancte Michael ora pro nobis
favore da tutte le chiese di rito romano.
Sancti angeli Dei orate pro nobis
Il concilio Vaticano II, principalmente nella costituzione sulla sacra
liturgia, ha messo in luce più volte, secondo la tradizione, la centralità del
mistero pasquale di Cristo, ricordando come da esso derivi la forza di tutti
i sacramenti e dei sacramentali.
2. Come la settimana ha il suo inizio e il suo punto culminante nella
celebrazione della domenica, contrassegnata dalla caratteristica pasquale,
così il culmine di tutto l’anno liturgico rifulge nella celebrazione del sacro
Triduo pasquale della passione e risurrezione del Signore, preparata nella
quaresima ed estesa gioiosamente per tutto il ciclo dei seguenti cinquanta
giorni.
Sancte Ioannes Baptista ora pro nobis 3. In molte parti i fedeli, insieme ai loro pastori, hanno in grande
Sancte Ioseph ora pro nobis considerazione questi riti, ai quali prendono parte con vero frutto
Sancti Petre et Paule orate ora pro nobis spirituale.
Sancte Andrea ora pro nobis Al contrario, in alcune regioni, col volgere del tempo, ha cominciato ad
Sancte Ioannes ora pro nobis affievolirsi quel fervore di devozione, con cui venne accolta all’inizio la
Omnes sancti Apostoli et evangelistae orate pro nobis rinnovata Veglia pasquale. In qualche luogo viene ignorata la stessa
Sancta Maria Magdalena ora pro nobis nozione di veglia, tanto da essere considerata come una semplice Messa
Omnes sancti discipuli Domini orate pro nobis vespertina, celebrata come le Messe della domenica anticipate al vespro
Sancte Stephane ora pro nobis del sabato.
Sancte Ignati Antiochene ora pro nobis Altrove non vengono rispettati nel modo dovuto i tempi del triduo sacro.
Sancte Laurenti ora pro nobis Inoltre le devozioni e i pii esercizi del popolo cristiano vengono collocati
Sanctae Perpetua et Felicitas orate pro nobis di frequente in orari più comodi, tanto che i fedeli vi partecipano più
Sancta Agnes ora pro nobis numerosi che non alle celebrazioni liturgiche.
Omnes sancti martyres orate pro nobis
Sancte Gregori ora pro nobis
114 7
San Basilio, prega per noi.
Senza dubbio tali difficoltà provengono soprattutto da una formazione non San Martino, prega per noi.
ancora sufficiente del clero e dei fedeli circa il mistero pasquale, come Santi Cirillo e Metodio, pregate per noi.
centro dell’anno liturgico e della vita cristiana. San Benedetto, prega per noi.
4. Oggi in parecchie regioni il tempo delle vacanze coincide con il periodo San Francesco, prega per noi.
della settimana santa. Questa coincidenza, unita alle difficoltà proprie San Domenico, prega per noi.
della società contemporanea, costituisce un ostacolo alla partecipazione San Francesco Saverio, prega per noi.
dei fedeli nelle celebrazioni pasquali. San Giovanni Maria Vianney, prega per noi.
Santa Caterina da Siena, prega per noi.
5. Ciò premesso, è sembrato opportuno a questo dicastero, tenuto conto Santa Teresa d’Avila prega per noi.
dell’esperienza acquisita, richiamare alla mente alcuni punti dottrinali e Santi e sante di Dio, pregate per noi.
pastorali ed anche diverse norme stabilite circa la settimana santa. D’altro Nella tua misericordia, salvaci, Signore.
canto tutto ciò che si riferisce nei libri liturgici al tempo della quaresima,
della settimana santa, del Triduo pasquale e del tempo di pasqua, conserva
il suo valore, a meno che in questo documento sia interpretato in maniera
diversa.
Le norme predette vengono ora qui riproposte con vigore, allo scopo di far Da ogni male, salvaci, Signore.
celebrare nel miglior modo i grandi misteri della nostra salvezza e per Da ogni peccato, salvaci, Signore.
agevolare la fruttuosa partecipazione di tutti i fedeli. Dalla morte eterna, salvaci, Signore.
Per la tua incarnazione, salvaci, Signore.
Per la tua morte e risurrezione, salvaci, Signore.
I. IL TEMPO DELLA QUARESIMA
Per il dono dello Spirito Santo, salvaci, Signore.
6. «L’annuale cammino di penitenza della quaresima è il tempo di grazia,
durante il quale si sale al monte santo della pasqua». Noi peccatori, ti preghiamo, ascoltaci, ascoltaci, Signore.
«Infatti la quaresima, per la sua duplice caratteristica, riunisce insieme
catecumeni e fedeli nella celebrazione del mistero pasquale. I catecumeni
sia attraverso l’”elezione” e gli “scrutini” che per mezzo della catechesi
vengono ammessi ai sacramenti dell’iniziazione cristiana; i fedeli invece Se ci sono dei battezzandi:
attraverso l’ascolto più frequente della parola di Dio e una più intensa Dona la grazia della vita nuova nel Battesimo a questi tuoi eletti ascoltaci,
orazione vengono preparati con la penitenza a rinnovare le promesse del Signore. ascoltaci, Signore.
battesimo».
Se non ci sono dei battezzandi:
a) Quaresima e iniziazione cristiana Benedici e santifica con la grazia del tuo Spirito questo fonte battesimale da
7. Tutta l’iniziazione cristiana ha un’indole pasquale, essendo la prima cui nascono i tuoi figli, ascoltaci, Signore. ascoltaci, Signore.
partecipazione sacramentale della morte e risurrezione di Cristo. Per
questo la quaresima deve raggiungere il suo pieno vigore come tempo di Gesù, Figlio del Dio vivente, Gesù, Figlio del Dio vivente,
purificazione e di illuminazione, specie attraverso gli “scrutini” e le ascolta la nostra supplica ascolta la nostra supplica.
“consegne”; la stessa Veglia pasquale deve essere considerata come il
tempo più adatto per celebrare i sacramenti dell’iniziazione.

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LITANIE DEI SANTI IN ITALIANO 8. Anche le comunità ecclesiali, che non hanno catecumeni, non tralascino
di pregare per coloro che altrove, nella prossima Veglia pasquale,
riceveranno i sacramenti dell’iniziazione cristiana. I pastori a loro volta
Signore, pietà. Signore, pietà. spieghino ai fedeli l’importanza della professione di fede battesimale, in
Cristo, pietà. Cristo, pietà. ordine alla crescita della loro vita spirituale. A rinnovare tale professione
Signore, pietà. Signore, pietà. di fede essi verranno invitati, «al termine del cammino penitenziale della
quaresima».
9. In quaresima si abbia cura di impartire la catechesi agli adulti che,
battezzati da bambini, non l’hanno ancora ricevuta e pertanto non sono
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi. stati ammessi ai sacramenti della cresima e dell’eucaristia. In questo stesso
San Michele, prega per noi. periodo si facciano le celebrazioni penitenziali, per prepararli al
sacramento della riconciliazione.
10. Il tempo della quaresima è inoltre il tempo proprio per celebrare i riti
penitenziali corrispondenti agli scrutini per i fanciulli non ancora
battezzati, che hanno raggiunto l’età adatta all’istruzione catechetica e per
i fanciulli da tempo battezzati, prima che siano ammessi per la prima volta
al sacramento della penitenza.
Santi angeli di Dio, pregate per noi. Il vescovo promuova la formazione dei catecumeni sia adulti che fanciulli
e, secondo le circostanze, presieda ai riti prescritti, con l’assidua
partecipazione da parte della comunità locale.

San Giovanni Battista, prega per noi. b) Le celebrazioni del tempo quaresimale
San Giuseppe, prega per noi. 11. Le domeniche di quaresima hanno sempre la precedenza anche sulle
Santi Pietro e Paolo, pregate per noi. feste del Signore e su tutte le solennità. Le solennità, che coincidono con
Sant’Andrea prega per noi. queste domeniche, si anticipano al sabato. A loro volta le ferie della
San Giovanni, prega per noi. quaresima hanno la precedenza sulle memorie obbligatorie.
Santi Apostoli ed evangelisti, prega per noi. 12. Soprattutto nelle omelie della domenica venga impartita la istruzione
Santa Maria Maddalena, prega per noi. catechetica sul mistero pasquale e sui sacramenti, con una più accurata
Santi discepoli del Signore, pregate per noi. spiegazione dei testi del lezionario, soprattutto le pericopi del Vangelo,
Santo Stefano, prega per noi. che illustrano i vari aspetti del battesimo e degli altri sacramenti ed anche
Sant’Ignazio d’Antiochia prega per noi. la misericordia di Dio.
San Lorenzo, prega per noi.
Sante Perpetua e Felicita, pregate per noi. 13. I pastori spieghino la parola di Dio in modo più frequente e più ampio
Sant’Agnese, prega per noi. nelle omelie dei giorni feriali, nelle celebrazioni della Parola, nelle
Santi martiri di Cristo, pregate per noi. celebrazioni penitenziali, in particolari predicazioni, nel far visita alle
San Gregorio, prega per noi. famiglie o a gruppi di famiglie per la benedizione. I fedeli partecipino con
Sant’Agostino, prega per noi. frequenza alle Messe feriali e, quando ciò non è possibile, siano invitati a
Sant’Atanasio prega per noi. leggere almeno i testi delle letture corrispondenti, in famiglia o in privato.
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14. «Il tempo di quaresima conserva la sua indole penitenziale». «Nella 6. PER LA VEGLIA PASQUALE
catechesi ai fedeli venga inculcata, insieme alle conseguenze sociali del
peccato, la natura genuina della penitenza, con cui si detesta il peccato in
quanto offesa a Dio». PROCESSIONE CON IL CERO
La virtù e la pratica della penitenza rimangono parti necessarie della
I melodia
preparazione pasquale: dalla conversione del cuore deve scaturire la
pratica esterna della penitenza, sia per i singoli cristiani che per tutta la
comunità; pratica penitenziale che, sebbene adattata alle circostanze e
condizioni proprie del nostro tempo, deve però essere sempre impregnata
dello spirito evangelico di penitenza e dirigersi verso il bene dei fratelli.
II melodia
Non si dimentichi la parte della Chiesa nell’azione penitenziale e si
solleciti la preghiera per i peccatori, inserendola più di frequente nella
preghiera universale.
15. Si raccomandi ai fedeli una più intensa e fruttuosa partecipazione alla
liturgia quaresimale e alle celebrazioni penitenziali. Si raccomandi loro
soprattutto di accostarsi in questo tempo al sacramento della penitenza
secondo la legge e le tradizioni della Chiesa, per poter partecipare con
animo purificato ai misteri pasquali. È molto opportuno nel tempo di III melodia
quaresima celebrare il sacramento della penitenza secondo il rito per la
riconciliazione di più penitenti con la confessione e assoluzione
individuale, come descritto nel Rituale romano.
Da parte loro i pastori siano più disponibili per il ministero della
riconciliazione e, ampliando gli orari per la confessione individuale, Si cantano tre volte alzando sempre di un tono.
facilitino l’accesso a questo sacramento.
16. Il cammino di penitenza quaresimale in tutti i suoi aspetti sia diretto a CANTO DELL’ALLELUIA
porre in più chiara luce la vita della Chiesa locale e a favorirne il
progresso. Per questo si raccomanda molto di conservare e favorire la I melodia
forma tradizionale di assemblea della Chiesa locale sul modello delle
“stazioni” romane. Queste assemblee di fedeli potranno essere riunite,
specie sotto la presidenza del pastore della diocesi, o presso i sepolcri dei
santi o nelle principali chiese e santuari della città o in quei luoghi di
pellegrinaggio più frequentati nella diocesi.
I melodia
17. In quaresima «non sono ammessi i fiori sull’altare e il suono degli
strumenti è permesso soltanto per sostenere i canti», nel rispetto
dell’indole penitenziale di questo tempo.

Queste melodie si possono cantare tre volte alzando sempre il tono. Ogni volta tutti la ripetono.
10 111
5. PER IL VENERDÌ SANTO 18. Ugualmente si omette l’«Alleluia» in tutte le celebrazioni dall’inizio
della quaresima fino alla Veglia pasquale, anche nelle solennità e nelle
feste.
OSTENSIONE DELLA CROCE
19. Si scelgano soprattutto nelle celebrazioni eucaristiche, ma anche nei
I melodia pii esercizi, canti adatti a questo tempo e rispondenti il più possibile ai
testi liturgici.
20. Siano favoriti e impregnati di spirito liturgico i pii esercizi più consoni
al tempo quaresimale, come la «via crucis», per condurre più facilmente
gli animi dei fedeli alla celebrazione del mistero pasquale di Cristo.

c) Particolarità di alcuni giorni della quaresima


21. Il mercoledì avanti la domenica I di quaresima i fedeli, ricevendo le
ceneri, entrano nel tempo destinato alla purificazione dell’anima. Con
II melodia questo rito penitenziale sorto dalla tradizione biblica e conservato nella
consuetudine ecclesiale fino ai nostri giorni, viene indicata la condizione
dell’uomo peccatore che confessa esternamente la sua colpa davanti a Dio
ed esprime così la volontà di una conversione interiore, nella speranza che
il Signore sia misericordioso verso di lui. Attraverso questo stesso segno
inizia il cammino di conversione, che raggiungerà la sua meta nella
celebrazione del sacramento della penitenza nei giorni prima della pasqua.
La benedizione e imposizione delle ceneri si svolge o durante la Messa o
melodia con testo in latino anche fuori della Messa. In tal caso si premette la liturgia della parola e si
conclude con la preghiera dei fedeli.
22. Il mercoledì delle ceneri è giorno obbligatorio di penitenza in tutta la
Chiesa, con l’osservanza dell’astinenza e del digiuno.
23. La domenica I di quaresima segna l’inizio del segno sacramentale
della nostra conversione, tempo favorevole per la nostra salvezza. Nella
Messa di questa domenica non manchino gli elementi che sottolineano tale
importanza; per es., la processione di ingresso con le litanie dei santi.
Si cantano tre volte alzando sempre di un tono.
Durante la Messa della domenica I di quaresima il vescovo celebri
opportunamente nella chiesa cattedrale o in altra chiesa il rito
dell’”elezione” o iscrizione del nome, secondo le necessità pastorali.
24. I vangeli della samaritana, del cieco nato e della risurrezione di
Lazzaro, assegnati rispettivamente alle domeniche III, IV e V di quaresima
nell’anno A, per la loro grande importanza in ordine alla iniziazione

110 11
CONGEDO PER LA DOMENICA DI RISURREZIONE
cristiana, possono essere letti anche negli anni B e C, soprattutto dove ci
sono i catecumeni. I melodia
25. La domenica IV di quaresima («Laetare») e nelle solennità e feste è
ammesso il suono degli strumenti e l’altare può essere ornato con fiori. E
in questa domenica possono adoperarsi le vesti sacre di colore rosaceo.
26. L’uso di coprire le croci e le immagini nella chiesa dalla domenica V
di quaresima può essere conservato secondo il giudizio della conferenza
episcopale. Le croci rimangono coperte fino al termine della celebrazione
della passione del Signore il Venerdì Santo; le immagini fino all’inizio
della Veglia pasquale.

II. LA SETTIMANA SANTA II melodia


27. Nella settimana santa la Chiesa celebra i misteri della salvezza portati
a compimento da Cristo negli ultimi giorni della sua vita, a cominciare dal
suo ingresso messianico in Gerusalemme.
Il tempo quaresimale continua fino al Giovedì Santo. Dalla Messa
vespertina «nella Cena del Signore» inizia il Triduo pasquale, che continua
il Venerdì Santo «nella passione del Signore» e il Sabato Santo, ha il suo
centro nella Veglia pasquale e termina ai vespri della domenica di
risurrezione.
«Le ferie della settimana santa, dal lunedì al giovedì incluso, hanno la
precedenza su tutte le altre celebrazioni». È opportuno che in questi giorni
non si celebri né il battesimo né la cresima.

a) Domenica delle palme della passione del Signore


28. La settimana santa ha inizio «la domenica delle palme della passione
del Signore» che unisce insieme il trionfo regale di Cristo e l’annunzio
della passione. Nella celebrazione e nella catechesi di questo giorno venga
messo in luce l’uno e l’altro aspetto del mistero pasquale.
29. Fin dall’antichità si commemora l’ingresso del Signore in
Gerusalemme con la solenne processione, con cui i cristiani celebrano
questo evento, imitando le acclamazioni e i gesti dei fanciulli ebrei, andati
incontro al Signore al canto dell’«Osanna».
La processione sia una soltanto e fatta sempre prima della Messa con
maggiore concorso di popolo, anche nelle ore vespertine, sia del sabato
che della domenica. Per compierla si raccolgano i fedeli in qualche chiesa

12 109
BENEDIZIONE DEL VESCOVO
minore o in altro luogo adatto fuori della chiesa, verso la quale la
I melodia processione è diretta.
I fedeli partecipano a questa processione portando rami di palma o di altri
alberi. Il sacerdote e i ministri precedono il popolo portando anch’essi le
palme.
La benedizione delle palme o dei rami si fa per portarli in processione.
Conservate nelle case, le palme richiamano alla mente dei fedeli la vittoria
di Cristo celebrata con la stessa processione.
I pastori si adoperino affinché questa processione in onore di Cristo re sia
preparata e celebrata in modo fruttuoso per la vita spirituale dei fedeli.
30. Il Messale romano, per celebrare la commemorazione dell’ingresso del
Signore in Gerusalemme, oltre la processione solenne sopra descritta,
presenta altre due forme, non per indulgere alla comodità e alla facilità,
ma tenuto conto delle difficoltà che possono impedire la processione.
La seconda forma di commemorazione è l’ingresso solenne, quando non
II melodia può farsi la processione fuori della chiesa. La terza forma è l’ingresso
SIA BENEDETTO e IL NOSTRO AIUTO con le relative risposte si cantano con il semplice che si fa in tutte le Messe della domenica, in cui non si svolge
modulo del saluto. Segue quindi la formula di benedizione come per la l’ingresso solenne.
benedizione semplice.
31. Quando non si può celebrare la Messa, è bene che si svolga una
celebrazione della parola di Dio per l’ingresso messianico e la passione del
Signore, o nelle ore vespertine del sabato o in ora più opportuna della
CONGEDO domenica.
32. Nella processione si eseguono dalla «schola» e dal popolo i canti
I melodia
proposti dal Messale romano, come i salmi 23 e 46 ed altri canti adatti in
onore di Cristo re.
33. La storia della passione riveste particolare solennità. Si provveda
affinché sia cantata o letta secondo il modo tradizionale, cioè da tre
persone che rivestono la parte di Cristo, dello storico e del popolo. La
passione viene cantata o letta dai diaconi o dai sacerdoti o, in loro
II melodia
mancanza, dai lettori; nel qual caso la parte di Cristo deve essere riservata
al sacerdote.
La proclamazione della passione si fa senza candelieri, senza incenso,
senza il saluto del popolo e senza segnare il libro; solo i diaconi
domandano la benedizione del sacerdote, come le altre volte prima del
Vangelo.
Per il bene spirituale dei fedeli è opportuno che la storia della passione sia
letta integralmente e non vengano omesse le letture che la precedono.

108 13
SALUTO DI PACE
34. Finita la storia della passione, non si ometta l’omelia.
I melodia
b) Messa del crisma
35. La Messa del crisma in cui il vescovo, concelebrando con il suo
presbiterio, consacra il sacro crisma e benedice gli altri oli, è una
manifestazione della comunione dei presbiteri con il proprio vescovo
nell’unico e medesimo sacerdozio e ministero di Cristo. A partecipare a
questa Messa si chiamino i presbiteri delle diverse parti della diocesi, per
concelebrare con il vescovo, quali suoi testimoni e cooperatori nella
consacrazione del crisma, come sono suoi cooperatori e consiglieri nel II melodia
ministero quotidiano.
Si invitino con insistenza anche i fedeli a partecipare a questa Messa e a
ricevere il sacramento dell’eucaristia durante la sua celebrazione.
Secondo la tradizione, la Messa del crisma si celebra il giovedì della
settimana santa. Se il clero e il popolo trovano difficoltà a riunirsi in quel
giorno con il vescovo, tale celebrazione può essere anticipata in altro
giorno, purché vicino alla pasqua. Infatti il nuovo crisma e il nuovo olio
dei catecumeni devono essere adoperati nella notte della Veglia pasquale
per la celebrazione dei sacramenti dell’iniziazione cristiana.
4. PER I RITI DI CONCLUSIONE
36. Si celebri un’unica Messa, considerata la sua importanza nella vita
della diocesi, e la celebrazione sia fatta nella chiesa cattedrale o, per
BENEDIZIONE SEMPLICE
ragioni pastorali, in altra chiesa, specialmente più insigne.
L’accoglienza ai sacri oli può essere fatta nelle singole parrocchie o prima I melodia
della celebrazione della Messa vespertina nella Cena del Signore o in altro
tempo più opportuno. Ciò potrà aiutare a far comprendere ai fedeli il
significato dell’uso dei sacri oli e del crisma e della loro efficacia nella
vita cristiana.

c) Celebrazione penitenziale al termine della quaresima


37. È opportuno che il tempo quaresimale venga concluso, sia per i singoli
fedeli che per tutta la comunità cristiana, con una celebrazione II melodia
penitenziale per prepararsi a una più intensa partecipazione del mistero
pasquale.
Questa celebrazione si faccia prima del Triduo pasquale e non deve
precedere immediatamente la Messa vespertina nella Cena del Signore.

14 107
PADRE NOSTRO
III. IL TRIDUO PASQUALE IN GENERE
I melodia
38. La Chiesa celebra ogni anno i grandi misteri dell’umana redenzione
dalla Messa vespertina del giovedì nella Cena del Signore, fino ai vespri
della domenica di risurrezione. Questo spazio di tempo è chiamato
giustamente il «triduo del crocifisso, del sepolto e del risorto»; ed anche
«Triduo pasquale» perché con la sua celebrazione è reso presente e si
compie il mistero della pasqua, cioè il passaggio del Signore da questo
mondo al Padre. Con la celebrazione di questo mistero la Chiesa,
attraverso i segni liturgici e sacramentali, si associa in intima comunione
con Cristo suo sposo.
39. È sacro il digiuno pasquale di questi due primi giorni del triduo, in cui,
secondo la tradizione primitiva, la Chiesa digiuna «perché lo sposo gli è
stato tolto». Nel venerdì della passione del Signore dovunque il digiuno
deve essere osservato insieme con l’astinenza e si consiglia di prolungarlo
anche al Sabato Santo, in modo che la Chiesa, con l’animo aperto ed
elevato, possa giungere alla gioia della domenica di risurrezione.
40. È raccomandata la celebrazione comunitaria dell’ufficio della lettura e
delle lodi mattutine nel venerdì della passione del Signore ed anche il
Sabato Santo. Conviene che vi partecipi il vescovo, per quanto possibile
melodia con testo latino nella chiesa cattedrale, con il clero e il popolo.
Questo ufficio, una volta chiamato «delle tenebre», conservi il dovuto
posto nella devozione dei fedeli, per contemplare in pia meditazione la
passione, morte e sepoltura del Signore, in attesa dell’annuncio della sua
risurrezione.
41. Per compiere convenientemente le celebrazioni del Triduo pasquale, si
richiede un congruo numero di ministri e di ministranti, che devono essere
accuratamente istruiti su ciò che dovranno compiere. I pastori abbiano
cura di spiegare nel migliore dei modi ai fedeli il significato e la struttura
dei riti che si celebrano e di prepararli a una partecipazione attiva e
fruttuosa.
42. Il canto del popolo, dei ministri e del sacerdote celebrante riveste una
particolare importanza nella celebrazione della settimana santa e
specialmente del Triduo pasquale, perché è più consono alla solennità di
questi giorni e anche perché i testi ottengono maggiore forza quando
vengono eseguiti in canto.

106 15
PREFAZIO: MODULO PER IL CANTO
Le conferenze episcopali, se già non vi abbiano provveduto, sono invitate
a proporre melodie per i testi e le acclamazioni, che dovrebbero essere I melodia
eseguite sempre con il canto. Si tratta dei seguenti testi:
a) l’orazione universale il Venerdì Santo nella passione del Signore;
l’invito del diacono, se viene fatto, o l’acclamazione del popolo;
b) i testi per mostrare e adorare la croce;
c) le acclamazioni nella processione con il cero pasquale e nello stesso
«preconio», l’«Alleluia» responsoriale, le litanie dei santi e
l’acclamazione dopo la benedizione dell’acqua.
II melodia
I testi liturgici dei canti, destinati a favorire la partecipazione del popolo,
non vengano omessi con facilità; le loro traduzioni in lingua volgare siano
accompagnate dalle rispettive melodie. Se ancora non sono disponibili
questi testi in lingua volgare per una liturgia cantata, nel frattempo
vengano scelti altri testi simili ad essi. Si provveda opportunamente a
redigere un repertorio proprio per queste celebrazioni, da adoperarsi DOSSOLOGIA
soltanto durante il loro svolgimento. In particolar modo siano proposti:
I melodia
a) i canti per la benedizione e processione delle palme e per l’ingresso
nella chiesa;
b) i canti per la processione dei sacri oli;
c) i canti per accompagnare la processione delle offerte nella Messa nella
Cena del Signore e l’inno per la processione, con cui si trasporta il
santissimo sacramento nella cappella della reposizione;
d) le risposte dei salmi nella Veglia pasquale e i canti per l’aspersione
con l’acqua.
Siano preparate melodie adatte a facilitare il canto per i testi della storia
della passione, del «preconio» pasquale e della benedizione con l’acqua
battesimale.
Nelle chiese maggiori venga adoperato il tesoro abbondante della musica II melodia
sacra sia antica che moderna; sempre però sia assicurata la debita
partecipazione del popolo.
43. È molto conveniente che le piccole comunità religiose sia clericali sia
non clericali e le altre comunità laicali prendano parte alle celebrazioni del
Triduo pasquale nelle chiese maggiori.
Similmente, qualora in qualche luogo risulti insufficiente il numero dei
partecipanti, dei ministranti e dei cantori, le celebrazioni del Triduo
pasquale vengano omesse e i fedeli si radunino insieme in qualche chiesa
più grande.

16 105
3. PER LA LITURGIA EUCARISTICA
Anche dove più parrocchie piccole sono affidate a un solo presbitero è
opportuno che, per quanto possibile, i loro fedeli si riuniscano nella chiesa
PREFAZIO: DIALOGO principale per partecipare alle celebrazioni.
Per il bene dei fedeli, dove al parroco è affidata la cura pastorale di due o
I melodia più parrocchie, nelle quali i fedeli partecipano numerosi e possono
svolgersi le celebrazioni con la dovuta cura e solennità, gli stessi parroci
possono ripetere le celebrazioni del Triduo pasquale, nel rispetto di tutte le
norme stabilite.
Affinché gli alunni dei seminari possano «vivere il mistero pasquale di
Cristo così da saper iniziare ad esso il popolo che sarà loro affidato», è
necessario che essi ricevano una piena e completa formazione liturgica. È
molto opportuno che gli alunni, durante gli anni della loro preparazione
nel seminario, facciano esperienza delle forme più ricche di celebrazione
delle feste pasquali, specialmente di quelle presiedute dal vescovo.

IV. LA MESSA VESPERTINA DEL GIOVEDÌ SANTO


NELLA CENA DEL SIGNORE
44. «Con la Messa celebrata nelle ore vespertine del Giovedì Santo, la
Chiesa dà inizio al Triduo pasquale e ha cura di far memoria di
II melodia
quell’ultima cena in cui il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito,
amando sino alla fine i suoi che erano nel mondo, offrì a Dio Padre il suo
Corpo e Sangue sotto le specie del pane e del vino e li diede agli apostoli
in nutrimento e comandò loro e ai loro successori nel sacerdozio di farne
l’offerta».
45. Tutta l’attenzione dell’anima deve rivolgersi ai misteri che in questa
Messa soprattutto vengono ricordati: cioè l’istituzione dell’eucaristia,
l’istituzione dell’ordine sacerdotale e il comando del Signore sulla carità
fraterna: tutto ciò venga spiegato nell’omelia.
46. La Messa nella Cena del Signore si celebra nelle ore vespertine, nel
tempo più opportuno per una piena partecipazione di tutta la comunità
locale. Tutti i presbiteri possono concelebrarla, anche se hanno già
concelebrato in questo giorno la Messa del crisma, oppure se sono tenuti a
celebrare un’altra Messa per il bene dei fedeli.
47. Nei luoghi in cui sia richiesto da motivi pastorali, l’ordinario del luogo
può concedere la celebrazione di un’altra Messa nelle chiese o oratori,
nelle ore vespertine e, nel caso di vera necessità, anche al mattino, ma
soltanto per i fedeli che non possono in alcun modo prendere parte alla
104 17
VANGELO: MODULO PER IL CANTO
Messa vespertina. Si eviti tuttavia che queste celebrazioni si facciano in
favore di persone private o di piccoli gruppi particolari e che non I melodia
costituiscano un ostacolo per la Messa principale.
Secondo un’antichissima tradizione della Chiesa, in questo giorno sono
vietate tutte le Messe senza il popolo.
48. Prima della celebrazione il tabernacolo deve essere vuoto. Le ostie per
la comunione dei fedeli vengano consacrate nella stessa celebrazione della II melodia
Messa. Si consacri in questa Messa pane in quantità sufficiente per oggi e
per il giorno seguente.
49. Si riservi una cappella per la custodia del santissimo sacramento e la si
orni in modo conveniente, perché possa facilitare l’orazione e la
meditazione: si raccomanda il rispetto di quella sobrietà che conviene alla
liturgia di questi giorni, evitando o rimuovendo ogni abuso contrario. VANGELO: ACCLAMAZIONE AL TERMINE
Se il tabernacolo è collocato in una cappella separata dalla navata centrale,
conviene che in essa venga allestito il luogo per la reposizione e I melodia
l’adorazione.
50. Durante il canto dell’inno «Gloria a Dio» si suonano le campane.
Terminato il canto, non si suoneranno più fino alla Veglia pasquale,
secondo le consuetudini locali; a meno che la conferenza episcopale o
l’ordinario del luogo non stabilisca diversamente, secondo l’opportunità. II melodia
Durante questo tempo l’organo e gli altri strumenti musicali possono
usarsi soltanto per sostenere il canto.
51. La lavanda dei piedi, che per tradizione viene fatta in questo giorno ad
alcuni uomini scelti, sta a significare il servizio e la carità di Cristo, che
venne «non per essere servito, ma per servire». È bene che questa
tradizione venga conservata e spiegata nel suo significato proprio.
PREGHIERA DEI FEDELI
52. Durante la processione delle offerte, mentre il popolo canta l’inno
«Dov’è carità e amore», possono essere presentati i doni per i poveri,
specialmente quelli raccolti nel tempo quaresimale come frutti di
penitenza.
53. Per gli infermi che ricevono la comunione in casa, è più opportuno che
l’eucaristia, presa dalla mensa dell’altare al momento della comunione sia
a loro portata dai diaconi o accoliti o ministri straordinari, perché possano
così unirsi in maniera più intensa alla Chiesa che celebra.
54. Terminata l’orazione dopo la comunione, si forma la processione che,
attraverso la chiesa, accompagna il santissimo sacramento al luogo della
18 103
2. PER LA LITURGIA DELLA PAROLA reposizione. Apre la processione il crocifero; si portano le candele accese
e l’incenso. Intanto si canta l’inno «Pange lingua» o un altro canto
eucaristico. La processione e la reposizione del santissimo sacramento non
DOPO LA PRIMA E SECONDA LETTURA si possono fare in quelle chiese in cui il Venerdì Santo non si celebra la
passione del Signore.
I melodia
55. Il Sacramento venga custodito in un tabernacolo chiuso. Non si può
mai fare l’esposizione con l’ostensorio.
Il tabernacolo o custodia non deve avere la forma di un sepolcro. Si eviti il
termine stesso di “sepolcro”: infatti la cappella della reposizione viene
allestita non per rappresentare “la sepoltura del Signore”, ma per custodire
II melodia il pane eucaristico per la comunione, che verrà distribuita il venerdì nella
passione del Signore.
56. Si invitino i fedeli a trattenersi in chiesa, dopo la Messa nella Cena del
Signore, per un congruo spazio di tempo nella notte, per la dovuta
adorazione al santissimo sacramento solennemente lì custodito in questo
giorno. Durante l’adorazione eucaristica protratta può essere letta qualche
VANGELO parte del Vangelo secondo Giovanni (cc. 13-17).
Dopo la mezzanotte si faccia l’adorazione senza solennità, dal momento
I melodia che ha già avuto inizio il giorno della passione del Signore.
57. Terminata la Messa viene spogliato l’altare della celebrazione. È bene
coprire le croci della chiesa con un velo di colore rosso o violaceo, a meno
che non siano state già coperte il sabato prima della domenica V di
quaresima. Non possono accendersi le luci davanti alle immagini dei santi.

V. IL VENERDÌ NELLA PASSIONE DEL SIGNORE


58. In questo giorno in cui «Cristo nostra pasqua è stato immolato», la
Chiesa con la meditazione della passione del suo Signore e sposo e con
II melodia
l’adorazione della croce commemora la sua origine dal fianco di Cristo,
che riposa sulla croce, e intercede per la salvezza di tutto il mondo.
59. In questo giorno la Chiesa, per antichissima tradizione, non celebra
l’eucaristia; la santa comunione viene distribuita ai fedeli soltanto durante
la celebrazione della passione del Signore; ai malati, che non possono
prendere parte a questa celebrazione, si può portare la comunione in
qualunque ora del giorno.
60. Il venerdì della passione del Signore è giorno di penitenza obbligatoria
in tutta la Chiesa, da osservarsi con l’astinenza e il digiuno.
102 19
61. In questo giorno sono strettamente proibite le celebrazioni dei
sacramenti, eccetto quelli della penitenza e dell’unzione degli infermi. Le
MELODIE
esequie siano celebrate senza canto e senza il suono dell’organo e delle
campane. 1. PER I RITI DI INTRODUZIONE
62. Si raccomanda che l’ufficio della lettura e le lodi mattutine di questo SEGNO DELLA CROCE
giorno siano celebrati nelle chiese con la partecipazione del popolo (cf. n.
40). I melodia

63. Si faccia la celebrazione della passione del Signore nelle ore


pomeridiane e specificamente circa le ore tre del pomeriggio. Per motivi
pastorali si consiglia di scegliere l’ora più opportuna, in cui è più facile
riunire i fedeli: per es. da mezzogiorno o in ore più tarde, non oltre però le
ore ventuno.
64. Si rispetti religiosamente e fedelmente la struttura dell’azione liturgica
della passione del Signore (liturgia della parola, adorazione della croce e II melodia
santa comunione), che proviene dall’antica tradizione della Chiesa. A
nessuno è lecito apportarvi cambiamenti di proprio arbitrio.
65. Il sacerdote e i ministri si recano all’altare in silenzio, senza canto. Se
vengono dette parole di introduzione, ciò sia fatto prima dell’ingresso dei
ministri.
Il sacerdote e i ministri, fatta la riverenza all’altare, si prostrano in terra:
tale prostrazione, come rito proprio di questo giorno, si conservi con cura,
per il significato che assume di un’umiliazione dell’«uomo terreno» e
della mestizia dolorosa della Chiesa.
Durante l’ingresso dei ministri i fedeli rimangono in piedi. Quindi anche
loro si inginocchiano e pregano in silenzio. SALUTO DEL PRESIDENTE

66. Le letture siano proclamate integralmente. Il salmo responsoriale e il I melodia


canto al Vangelo vengono eseguiti nel modo consueto. La storia della
passione del Signore secondo Giovanni si canta o si legge come nella
domenica precedente (cf. n. 33). Terminata la storia della passione, si
faccia l’omelia. Alla fine di essa i fedeli possono essere invitati a sostare
per breve tempo in meditazione. II melodia

67. Si faccia la preghiera universale secondo il testo e la forma tramandati


dall’antichità, in tutta la prevista ampiezza di intenzioni, per il significato
che essa ha di espressione della potenza universale della passione di
Cristo, appeso sulla croce per la salvezza di tutto il mondo. In caso di
grave necessità pubblica l’ordinario del luogo può permettere o stabilire
che si aggiunga una speciale intenzione.
20 101
Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale,
l'umanità esulta su tutta la terra, È consentito al sacerdote scegliere, tra le intenzioni proposte nel messale,
e con l'assemblea degli angeli e dei santi quelle più adatte alle condizioni del luogo, purché venga rispettata la
canta l'inno della tua gloria: successione delle intenzioni, indicata di solito per la preghiera universale.
68. La croce da mostrare al popolo sia sufficientemente grande e di pregio
SANTO artistico. Per questo rito si scelga la prima o la seconda formula indicata
nel messale. Tutto questo rito si compia con lo splendore di dignità che
conviene a tale mistero della nostra salvezza: sia l’invito fatto nel mostrare
RITI DI COMUNIONE la santa croce che la risposta data dal popolo si eseguano con il canto. Non
si ometta il silenzio riverente dopo ciascuna prostrazione, mentre il
ANTIFONA ALLA COMUNIONE 1 Cor 5,7-8 sacerdote celebrante rimane in piedi tenendo elevata la croce.
Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato:
celebriamo dunque la festa 69. Si presenti la croce all’adorazione di ciascun fedele, perché
con purezza e verità. Alleluia. l’adorazione personale della croce è un elemento molto importante in
questa celebrazione. Si adoperi il rito dell’adorazione fatta da tutti
oppure: (Gv 20,1)
contemporaneamente solo nel caso di un’assemblea molto numerosa.
Nel giorno dopo il sabato, Per l’adorazione si presenti un’unica croce, nel rispetto della verità del
Maria di Magdala si recò al sepolcro di buon mattino segno. Durante l’adorazione della croce si cantino le antifone, i «Lamenti
e vide che la pietra era stata ribaltata. Alleluia. del Signore» e l’inno, che ricordano in modo lirico la storia della salvezza,
oppure altri canti adatti (cf. n. 42).
oppure: (Mt 28,5.6; cf Mc 16,6; Lc 24,4) 70. Il sacerdote canta l’invito alla preghiera del Signore che tutti eseguono
Gesù, il crocifisso, è risorto, come aveva detto. con il canto. Non si dà il segno della pace.
Alleluia. La comunione si distribuisce secondo il rito descritto nel messale. Durante
la comunione si può cantare il salmo 21 o un altro canto adatto. Finita la
distribuzione della comunione si porta la pisside nel luogo già preparato
DOPO LA COMUNIONE fuori della chiesa.
Proteggi sempre la tua Chiesa, Dio onnipotente, con l'inesauribile forza del tuo
amore, perché, rinnovata dai sacramenti pasquali, giunga alla gloria della 71. Dopo la celebrazione si procede alla spogliazione dell’altare, lasciando
risurrezione. Per Cristo nostro Signore. però la croce con quattro candelieri. Si prepari in chiesa un luogo adatto
(per es. la cappella di reposizione dell’eucaristia nel Giovedì Santo), ove
collocare la croce del Signore, che i fedeli possano adorare e baciare e
dove ci si possa trattenere in meditazione.
72. Per la loro importanza pastorale, non siano trascurati i pii esercizi,
come la «via crucis», le processioni della passione e la memoria dei dolori
della beata vergine Maria. I testi e i canti di questi pii esercizi siano in
armonia con lo spirito liturgico. L’orario dei pii esercizi e quello della
celebrazione liturgica siano composti in modo tale che l’azione liturgica
risulti di gran lunga superiore per sua natura a tutti questi esercizi.

100 21
Ed esse si ricordarono delle sue parole. E, tornate dal sepolcro, annunziarono
VI. IL SABATO SANTO tutto questo agli Undici e a tutti gli altri. Erano Maria di Màgdala, Giovanna e
73. Il Sabato Santo la Chiesa sosta presso il sepolcro del Signore, Maria di Giacomo. Anche le altre che erano insieme lo raccontarono agli
meditando la sua passione e morte, la discesa agli inferi e aspettando nella apostoli. Quelle parole parvero loro come un vaneggiamento e non credettero
preghiera e nel digiuno la sua risurrezione. È molto raccomandata la ad esse.
celebrazione dell’ufficio della lettura e delle lodi mattutine con la Pietro tuttavia corse al sepolcro e chinatosi vide solo le bende. E tornò a casa
partecipazione del popolo (cf. n. 40). Dove ciò non è possibile, sia prevista pieno di stupore per l'accaduto.
una celebrazione della parola di Dio o un pio esercizio rispondente al Parola del Signore
mistero di questo giorno.
A. Lode a te, o Cristo
74. Possono essere esposte nella chiesa per la venerazione dei fedeli (vedi melodie pag.103)
l’immagine del Cristo crocifisso o deposto nel sepolcro o un’immagine
della sua discesa agli inferi, che illustra il mistero del Sabato Santo;
ovvero l’immagine della beata Maria vergine addolorata.
LITURGIA EUCARISTICA
75. Oggi la Chiesa si astiene del tutto dal celebrare il sacrificio della
Messa. La santa comunione si può dare soltanto in forma di viatico. Si
rifiuti la celebrazione delle nozze e degli altri sacramenti, eccetto quelli
SULLE OFFERTE
della penitenza e dell’unzione degli infermi.
Esultanti per la gioia pasquale ti offriamo, Signore, questo sacrificio, nel quale
76. I fedeli siano istruiti sulla natura particolare del Sabato Santo. Le mirabilmente nasce e si edifica sempre la tua Chiesa. Per Cristo nostro
consuetudini e tradizioni di festa collegate con questo giorno per la Signore.
celebrazione pasquale una volta anticipata al Sabato Santo, si riservino per
la notte e il giorno di pasqua.
PREFAZIO PASQUALE I (vedi melodie pag.104)
VII. LA DOMENICA DI PASQUA Cristo agnello pasquale

NELLA RISURREZIONE DEL SIGNORE V. Il Signore sia con voi.


R. E con il tuo spirito.
A) La Veglia pasquale nella Notte Santa V. In alto i nostri cuori.
77. Per antichissima tradizione questa notte è «in onore del Signore» e la R. Sono rivolti al Signore.
veglia che in essa si celebra commemorando la notte santa in cui Cristo è V. Rendiamo grazie al Signore, nostro Dio.
risorto è considerata come «madre di tutte le sante veglie». In questa R. E’ cosa buona e giusta.
veglia infatti la Chiesa rimane in attesa della risurrezione del Signore e la
celebra con i sacramenti dell’iniziazione cristiana. È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
1 - Significato della caratteristica notturna della Veglia pasquale proclamare sempre la tua gloria, o Signore.
e sopratutto esaltarti in questo giorno (in questo tempo)
78. «L’intera celebrazione della Veglia pasquale si svolge di notte; essa
nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.
quindi deve o cominciare dopo l’inizio della notte o terminare prima
dell’alba della domenica». Tale regola è di stretta interpretazione. Gli È lui il vero Agnello che ha tolto i peccati dal mondo,
abusi e le consuetudini contrarie, che talvolta si verificano, così da è lui che morendo ha distrutto la morte
anticipare l’ora della celebrazione della Veglia pasquale nelle ore in cui di e risorgendo ha ridato a noi la vita.
22 99
VANGELO - Anno B
(vedi melodie pag.102) solito si celebrano le Messe prefestive della domenica, non possono essere
ammessi.
Dal vangelo secondo Marco (Mc 16,1-8) Le motivazioni addotte da alcuni per anticipare la Veglia pasquale, come
Gesù Nazareno, il crocifisso, è risorto.
ad es. l’insicurezza pubblica, non sono fatte valere nel caso della notte di
Passato il sabato, Maria di Magdala, Maria di Giacomo e Salòme comprarono natale o per altri convegni che si svolgono di notte.
oli aromatici per andare a imbalsamare Gesù. Di buon mattino, il primo giorno
79. La Veglia pasquale, in cui gli ebrei attesero di notte il passaggio del
dopo il sabato, vennero al sepolcro al levar del sole.
Signore che li liberasse dalla schiavitù del faraone, fu da loro osservata
Esse dicevano tra loro: «Chi ci rotolerà via il masso dall’ingresso del
come memoriale da celebrarsi ogni anno; era la figura della futura vera
sepolcro?». Ma, guardando, videro che il masso era già stato rotolato via,
pasqua di Cristo, cioè della notte della vera liberazione, in cui «Cristo,
benché fosse molto grande.
spezzando i vincoli della morte, risorge vincitore dal sepolcro».
Entrando nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d’una
veste bianca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Non abbiate paura! Voi 80. Fin dall’inizio la Chiesa ha celebrato la pasqua annuale, solennità delle
cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove solennità con una veglia notturna. Infatti la risurrezione di Cristo è
l’avevano deposto. Ora andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi fondamento della nostra fede e della nostra speranza e per mezzo del
precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto». battesimo e della cresima siamo stati inseriti nel mistero pasquale di
[ Ed esse, uscite, fuggirono via dal sepolcro perché erano piene di timore e di Cristo: morti, sepolti e risuscitati con lui, con lui anche regneremo.
spavento. E non dissero niente a nessuno, perché avevano paura. ] Questa veglia è anche attesa escatologica della venuta del Signore.
Parola del Signore
2 - La struttura della Veglia pasquale e l’importanza dei suoi
A. Lode a te, o Cristo elementi e delle sue parti
(vedi melodie pag.103)
81. La veglia si svolge in questo modo: dopo il «lucernario» e il
«preconio» pasquale (prima parte della veglia), la santa Chiesa medita «le
meraviglie» che il Signore ha compiuto per il suo popolo fin dall’inizio
(seconda parte o liturgia della parola), fino al momento in cui, con i suoi
VANGELO - Anno C
(vedi melodie pag.102)
membri rigenerati nel battesimo (terza parte), viene invitata alla mensa,
che il Signore ha preparato al suo popolo, memoriale della sua morte e
Dal vangelo secondo Luca (Lc 24,1-12) risurrezione, in attesa della sua venuta (quarta parte).
Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Questa struttura dei riti non può da nessuno essere cambiata
Il primo giorno dopo il sabato, di buon mattino, [le donne] si recarono alla arbitrariamente.
tomba, portando con sé gli aromi che avevano preparato. Trovarono la pietra 82. La prima parte comprende azioni simboliche e gesti, che devono essere
rotolata via dal sepolcro; ma, entrate, non trovarono il corpo del Signore compiuti con una tale ampiezza e nobiltà, che i fedeli possano veramente
Gesù. apprenderne il significato, suggerito dalle monizioni e dalle orazioni
Mentre erano ancora incerte, ecco due uomini apparire vicino a loro in vesti liturgiche.
sfolgoranti. Essendosi le donne impaurite e avendo chinato il volto a terra, essi Per quanto possibile, si prepari fuori della chiesa in luogo adatto il rogo
dissero loro: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è per la benedizione del nuovo fuoco, la cui fiamma deve essere tale da
risuscitato. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea, dicendo dissipare veramente le tenebre e illuminare la notte.
che bisognava che il Figlio dell'uomo fosse consegnato in mano ai peccatori, Nel rispetto della verità del segno, si prepari il cero pasquale fatto di cera,
che fosse crocifisso e risuscitasse il terzo giorno». ogni anno nuovo, unico, di grandezza abbastanza notevole, mai fittizio,
per poter rievocare che Cristo è la luce del mondo. Venga benedetto con i
98 23
Allora entrò anche l'altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e
segni e le parole indicati nel messale o altri approvati dalle conferenze vide e credette. Non avevano infatti ancora compreso la Scrittura, che egli cioè
episcopali. doveva risuscitare dai morti.
83. La processione, con cui il popolo fa ingresso nella chiesa, deve essere Parola del Signore
guidata dalla sola luce del cero pasquale. Come i figli di Israele erano
guidati di notte dalla colonna di fuoco, così i cristiani a loro volta seguono A. Lode a te, o Cristo
il Cristo che risorge. Nulla vieta che a ciascuna risposta «Rendiamo grazie (vedi melodie pag.103)
a Dio» si aggiunga qualche acclamazione in onore di Cristo.
La luce del cero pasquale viene propagata gradualmente alle candele,
opportunamente portate in mano da tutti, con le lampade elettriche ancora
spente. VANGELO - Anno A
(vedi melodie pag.102)
84. Il diacono annunzia il «preconio» pasquale, che in forma di grande
Dal vangelo secondo Matteo (Mt 28,1-10)
poema lirico proclama tutto il mistero pasquale inserito nell’economia È risorto e vi precede in Galilea.
della salvezza. Se necessario, in mancanza del diacono, qualora anche il
sacerdote celebrante non possa proclamarlo, venga affidato a un cantore. Passato il sabato, all'alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e
Le conferenze episcopali possono apportare adattamenti a questo l'altra Maria andarono a visitare il sepolcro.
«preconio» per mezzo di alcune acclamazioni del popolo in esso inserite. Ed ecco che vi fu un gran terremoto: un angelo del Signore, sceso dal cielo, si
accostò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. Il suo aspetto era come la
85. Le letture della sacra Scrittura formano la seconda parte della veglia. folgore e il suo vestito bianco come la neve.
Esse descrivono gli avvenimenti culminanti della storia della salvezza, che Per lo spavento che ebbero di lui le guardie tremarono tramortite. Ma l'angelo
i fedeli devono poter serenamente meditare nel loro animo attraverso il disse alle donne: «Non abbiate paura, voi! So che cercate Gesù il crocifisso.
canto del salmo responsoriale, il silenzio e l’orazione del celebrante. Non è qui. E' risorto, come aveva detto; venite a vedere il luogo dove era
Il rinnovato rito della veglia comprende sette letture dell’Antico deposto. Presto, andate a dire ai suoi discepoli: E' risuscitato dai morti, e ora vi
Testamento prese dai libri della legge e dei profeti, le quali per lo più sono precede in Galilea; là lo vedrete. Ecco, io ve l'ho detto» .
state accettate dall’antichissima tradizione sia dell’oriente che Abbandonato in fretta il sepolcro, con timore e gioia grande, le donne corsero
dell’occidente; e due letture dal Nuovo Testamento, prese dalle lettere a dare l'annunzio ai suoi discepoli.
degli apostoli e dal Vangelo. Così la Chiesa «cominciando da Mosè e da Ed ecco Gesù venne loro incontro dicendo: «Salute a voi» . Ed esse,
tutti i profeti» interpreta il mistero pasquale di Cristo. Pertanto tutte le avvicinatesi, gli presero i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: «Non
letture siano lette, dovunque sia possibile, in modo da rispettare temete; andate ad annunziare ai miei fratelli che vadano in Galilea e là mi
completamente la natura della Veglia pasquale, che esige il tempo dovuto. vedranno» .
Tuttavia dove le circostanze di natura pastorale richiedono di diminuire
ulteriormente il numero delle letture, se ne leggano almeno tre dall’Antico Parola del Signore
Testamento, cioè dai libri della legge e dei profeti; non venga mai omessa A. Lode a te, o Cristo
la lettura del cap. 14 dell’Esodo con il suo cantico. (vedi melodie pag.103)

86. Il significato tipologico dei testi dell’Antico Testamento si fonda nel


Nuovo, e si rende manifesto con l’orazione pronunciata dal sacerdote
celebrante dopo le singole letture; gioverà anche introdurre i fedeli, con
una breve monizione, a comprenderne il significato. Tale monizione può
essere fatta o dallo stesso sacerdote o dal diacono.

24 97
SEQUENZA (vedi melodie pag.117)
Le commissioni liturgiche nazionali o diocesane avranno cura di preparare
Alla vittima pasquale, s'innalzi oggi il sacrificio di lode. gli opportuni sussidi in aiuto ai pastori.
L'agnello ha redento il suo gregge, Dopo la lettura segue il canto del salmo con la risposta data dal popolo.
l'Innocente ha riconciliato noi peccatori col Padre. In questo ripetersi delle parti si conservi un ritmo, che possa favorire la
Morte e Vita si sono affrontate in un prodigioso duello. partecipazione e la devozione dei fedeli. Si eviti con attenzione di
Il Signore della vita era morto; ma ora, vivo, trionfa. introdurre canzoncine popolari al posto dei salmi.
«Raccontaci, Maria: che hai visto sulla via?».
«La tomba del Cristo vivente, la gloria del Cristo risorto, 87. Terminate le letture dell’Antico Testamento si canta l’inno «Gloria a
e gli angeli suoi testimoni, il sudario e le sue vesti. Dio», vengono suonate le campane secondo le consuetudini locali, si
Cristo, mia speranza, è risorto; e vi precede in Galilea». pronuncia l’orazione colletta e si passa alle letture del Nuovo Testamento.
Sì, ne siamo certi: Cristo è davvero risorto. Si legge l’esortazione dell’apostolo sul battesimo come inserimento nel
Tu, Re vittorioso, portaci la tua salvezza. mistero pasquale di Cristo.
Quindi tutti si alzano: il sacerdote intona per tre volte l’ «Alleluia»,
elevando più in alto gradualmente la voce, mentre il popolo a sua volta lo
ripete. Se necessario, il salmista o un cantore intona l’«Alleluia», che il
CANTO AL VANGELO (Cf 1 Cor 5,7b-8) popolo prosegue intercalando l’acclamazione tra i versetti del salmo 117,
Alleluia, alleluia. tante volte citato dagli apostoli nella predicazione pasquale. Finalmente si
Cristo, nostra Pasqua, è immolato: annuncia con il Vangelo la risurrezione del Signore, quale culmine di tutta
facciamo festa nel Signore. la liturgia della Parola. Non si ometta di fare l’omelia, per quanto breve,
Alleluia. dopo il Vangelo.
88. La terza parte della veglia è costituita dalla liturgia battesimale. Ora
viene celebrata nel sacramento la pasqua di Cristo e nostra. Ciò può essere
espresso in maniera completa in quelle chiese che hanno il fonte
VANGELO battesimale, e soprattutto quando avviene l’iniziazione cristiana di adulti o
(vedi melodie pag.102) almeno si celebra il battesimo dei bambini. Anche nel caso che manchino i
Dal vangelo secondo Giovanni (Gv 20, 1-9) battezzandi, nelle chiese parrocchiali si faccia almeno la benedizione
Egli doveva risuscitare dai morti. dell’acqua battesimale. Quando questa benedizione non si celebra al fonte
battesimale ma nel presbiterio, in un secondo momento l’acqua
Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon
battesimale sia portata al battistero, dove sarà conservata per tutto il tempo
mattino, quand'era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal
pasquale. Dove invece non vi sono i battezzandi né si deve benedire il
sepolcro.
fonte, la memoria del battesimo si fa nella benedizione dell’acqua, con cui
Corse allora e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo, quello che Gesù
si asperge il popolo.
amava, e disse loro: « Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non
sappiamo dove l'hanno posto! ». 89. Segue quindi la rinnovazione delle promesse battesimali, introdotta
Uscì allora Simon Pietro insieme all'altro discepolo, e si recarono al sepolcro. con una monizione dal sacerdote celebrante. I fedeli in piedi, e con le
Correvano insieme tutti e due, ma l'altro discepolo corse più veloce di Pietro e candele accese in mano, rispondono alle interrogazioni. Poi vengono
giunse per primo al sepolcro. Chinatosi, vide le bende per terra, ma non entrò. aspersi con l’acqua: in tal modo gesti e parole ricordano loro il battesimo
Giunse intanto anche Simon Pietro che lo seguiva ed entrò nel sepolcro e vide ricevuto. Il sacerdote celebrante asperge il popolo passando per la navata
le bende per terra, e il sudario, che gli era stato posto sul capo, non per terra della chiesa, mentre tutti cantano l’antifona «Ecco l’acqua» o un altro
con le bende, ma piegato in un luogo a parte. canto di carattere battesimale.
96 25
La destra del Signore si è alzata,
90. La celebrazione dell’eucaristia forma la quarta parte della veglia e il la destra del Signore ha fatto meraviglie.
suo culmine, essendo in modo pieno il sacramento della pasqua, cioè Non morirò, resterò in vita
memoriale del sacrificio della croce e presenza del Cristo risorto, e annunzierò le opere del Signore.
completamento dell’iniziazione cristiana, pregustazione della pasqua
eterna. La pietra scartata dai costruttori
91. Si raccomanda di non celebrare in fretta la liturgia eucaristica; al è divenuta testata d'angolo;
contrario conviene che tutti i riti e tutte le parole raggiungano la massima ecco l'opera del Signore:
forza di espressione: la preghiera universale, mediante la quale i neofiti, una meraviglia ai nostri occhi.
divenuti fedeli, esercitano per la prima volta il loro sacerdozio regale; la
processione offertoriale, con la partecipazione dei neofiti, se questi sono
presenti; la preghiera eucaristica prima, seconda o terza fatta in canto, con
i rispettivi embolismi; infine la comunione eucaristica, come momento di SECONDA LETTURA
piena partecipazione al mistero celebrato. Alla comunione è opportuno Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossesi (Col 3, 1-4)
cantare il salmo 117 con l’antifona «Cristo nostra pasqua», o il salmo 33 Cercate le cose di lassù, dove è Cristo.
con l’antifona «Alleluia, alleluia, alleluia», o un altro canto di giubilo Fratelli, se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove si trova Cristo
pasquale. assiso alla destra di Dio; pensate alle cose di lassù, non a quelle della terra.
92. È desiderabile che sia raggiunta la pienezza del segno eucaristico con Voi infatti siete morti e la vostra vita è ormai nascosta con Cristo in Dio!
la comunione della Veglia pasquale, ricevuta sotto le specie del pane e del Quando si manifesterà Cristo, la vostra vita, allora anche voi sarete manifestati
vino. Gli ordinari dei luoghi sapranno valutare l’opportunità di questa con lui nella gloria.
concessione e le circostanze che l’accompagnano. Parola di Dio

3 - Alcune avvertenze pastorali A. Rendiamo grazie a Dio


(vedi melodie pag.102)
93. La liturgia della Veglia pasquale sia compiuta in modo di poterne
offrire al popolo cristiano la ricchezza dei riti e delle orazioni; è oppure:
importante che sia rispettata la verità dei segni, che sia favorita la Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (1Cor 5, 6b-8)
partecipazione dei fedeli, che venga assicurata nella celebrazione la Togliete via il lievito vecchio per essere pasta nuova.
presenza dei ministranti, dei lettori e della «schola» dei cantori. Fratelli, non sapete che un po' di lievito fa fermentare tutta la pasta? Togliete
94. È auspicabile che talvolta venga prevista la riunione nella stessa chiesa via il lievito vecchio, per essere pasta nuova, poiché siete azzimi.
di più comunità, quando per la vicinanza delle chiese o per lo scarso Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato!
numero dei partecipanti non possa aversi una celebrazione completa e Celebriamo dunque la festa non con il lievito vecchio, né con lievito di malizia
festiva. e di perversità, ma con azzimi di sincerità e di verità.
Si favorisca la partecipazione dei gruppi particolari alla celebrazione della Parola di Dio
Veglia pasquale, in cui tutti i fedeli, riuniti insieme, possano sperimentare
in modo più profondo il senso di appartenenza alla stessa comunità A. Rendiamo grazie a Dio
ecclesiale. (vedi melodie pag.102)
I fedeli che a motivo delle vacanze sono assenti dalla propria parrocchia,
siano invitati a partecipare alla celebrazione liturgica nel luogo dove si
trovano.
26 95
COLLETTA
O Padre, che in questo giorno, per mezzo del tuo unico Figlio, hai vinto la 95. Nell’annunziare la Veglia pasquale si abbia cura di non presentarla
morte e ci hai aperto il passaggio alla vita eterna, concedi a noi, che come ultimo momento del Sabato Santo. Si dica piuttosto che la Veglia
celebriamo la Pasqua di risurrezione, di essere rinnovati nel tuo Spirito, per pasquale viene celebrata «nella notte di pasqua», come un unico atto di
rinascere nella luce del Signore risorto. Egli è Dio... culto. Si avvertono i pastori di insegnare con cura nella catechesi ai fedeli
l’importanza di prendere parte a tutta la Veglia pasquale.
96. Per una migliore celebrazione della Veglia pasquale si richiede che gli
LITURGIA DELLA PAROLA stessi pastori acquisiscano una conoscenza più profonda sia dei testi che
dei riti, per poter impartire una vera mistagogia.
PRIMA LETTURA
Dagli Atti degli Apostoli (At 10, 34a. 37-43) B) Il Giorno di Pasqua
Noi abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dei morti. 97. Si celebri la Messa del giorno di pasqua con grande solennità. È
In quei giorni, Pietro prese la parola e disse: «Voi conoscete ciò che è opportuno oggi compiere l’aspersione dell’acqua, benedetta nella veglia,
accaduto in tutta la Giudea, incominciando dalla Galilea, dopo il battesimo come atto penitenziale. Durante l’aspersione si canti l’antifona «Ecco
predicato da Giovanni; cioè come Dio consacrò in Spirito Santo e potenza l’acqua», o un altro canto di carattere battesimale. I vasi che si trovano
Gesù di Nazaret, il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che all’ingresso della chiesa vengano riempiti con la stessa acqua.
stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui. 98. Si conservi, dove già è in vigore, o secondo l’opportunità si instauri, la
E noi siamo testimoni di tutte le cose da lui compiute nella regione dei Giudei tradizione di celebrare nel giorno di pasqua i vespri battesimali, durante i
e in Gerusalemme. Essi lo uccisero appendendolo a una croce, ma Dio lo ha quali al canto dei salmi si fa la processione al fonte.
risuscitato al terzo giorno e volle che apparisse, non a tutto il popolo, ma a
testimoni prescelti da Dio, a noi, che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo 99. Il cero pasquale, da collocare presso l’ambone o vicino all’altare,
la sua risurrezione dai morti. E ci ha ordinato di annunziare al popolo e di rimanga acceso almeno in tutte le celebrazioni liturgiche più solenni di
attestare che egli è il giudice dei vivi e dei morti costituito da Dio. questo tempo, sia nella Messa, sia a lodi e vespri, fino alla domenica di
Tutti i profeti gli rendono questa testimonianza: chiunque crede in lui ottiene pentecoste. Dopo di questa il cero viene conservato con il dovuto onore
la remissione dei peccati per mezzo del suo nome». nel battistero, per accendere alla sua fiamma le candele dei neo-battezzati
nella celebrazione del battesimo. Nella celebrazione delle esequie il cero
Parola di Dio pasquale sia collocato accanto al feretro, ad indicare che la morte è per il
A. Rendiamo grazie a Dio cristiano la sua vera pasqua.
(vedi melodie pag.102) Non si accenda il cero pasquale fuori del tempo di pasqua né venga
conservato nel presbiterio.

VIII. IL TEMPO PASQUALE


SALMO RESPONSORIALE Sal 117
100. La celebrazione della pasqua continua nel tempo pasquale. I
Rit. Questo è il giorno di Cristo Signore: alleluia, alleluia.
cinquanta giorni che si succedono dalla domenica di risurrezione alla
domenica di pentecoste, si celebrano nella gioia come un solo giorno di
Celebrate il Signore, perché è buono;
festa, anzi come «la grande domenica».
perché eterna è la sua misericordia.
Dica Israele che egli è buono: 101. Le domeniche di questo tempo vengono considerate come domeniche
eterna è la sua misericordia. di pasqua e hanno la precedenza sulle feste del Signore e su tutte le
solennità. Le solennità che coincidono con queste domeniche si anticipano
94 27
al sabato. Le celebrazioni in onore della beata vergine Maria e dei santi,
che ricorrono durante la settimana, non possono essere rinviate a queste
DOMENICA DI PASQUA
domeniche. Antifona d'Ingresso (cfr Sal 138,18.5-6)
102. Per gli adulti che hanno ricevuto l’iniziazione cristiana nella Veglia Sono risorto, sono sempre con te;
pasquale, tutto questo tempo è riservato alla «mistagogia». Pertanto, tu hai posto su di me la tua mano,
ovunque vi siano neofiti, si rispetti tutto ciò che è indicato nel «Rito è stupenda per me la tua saggezza. Alleluia.
dell’iniziazione cristiana degli adulti», nn. 37-40, e 235-239. Si faccia
sempre, nell’ottava di pasqua, la preghiera di intercessione per i neo- oppure: (Lc 24,34; cf Ap 1,6)
battezzati, inserita nella preghiera eucaristica. Il Signore è davvero risorto. Alleluia!
A lui gloria e potenza
103. Durante tutto il tempo pasquale, nelle Messe della domenica vengano nei secoli eterni!
riservati tra i fedeli posti particolari per i neo-battezzati. Questi cerchino di
partecipare alle Messe insieme ai loro padrini. Per essi si abbia il ricordo
nella omelia e, secondo l’opportunità, nella preghiera dei fedeli. A SEGNO DELLA CROCE
chiusura del tempo della mistagogia, vicino alla domenica di pentecoste, si (vedi melodie pag.101)
faccia qualche celebrazione, secondo le consuetudini regionali. È
opportuno inoltre che i fanciulli facciano in queste domeniche la loro
prima comunione. SALUTO DEL PRESIDENTE
(vedi melodie pag.101)
104. Durante il tempo pasquale i pastori istruiscano i fedeli già iniziati al
sacramento dell’eucaristia sul significato del precetto della Chiesa di
ricevere in questo tempo la santa comunione. Si raccomanda molto che ATTO PENITENZIALE
soprattutto nell’ottava di pasqua la santa comunione sia portata agli
infermi.
105. Dove vi è l’uso di benedire le case in occasione delle feste pasquali, CANTO DEL GLORIA
tale benedizione sia fatta dal parroco o da altri sacerdoti o diaconi, da lui Gloria a Dio nell’alto dei cieli
delegati. È questa una occasione preziosa per esercitare l’ufficio pastorale. e pace in terra agli uomini di buona volontà
Il parroco si rechi a far visita pastorale nella casa di ciascuna famiglia, Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo,
abbia un colloquio con i suoi membri e preghi brevemente con loro, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa,
adoperando i testi contenuti nel libro Rito delle benedizioni. Nelle grandi Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente.
città si preveda la possibilità di radunare più famiglie per celebrare Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo,
insieme il rito di benedizione. Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre,
tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi;
106. Secondo la diversità dei luoghi e dei popoli, si riscontrano molte tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica;
consuetudini popolari collegate con le celebrazioni del tempo pasquale, tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi.
che talvolta richiamano un maggior concorso di gente rispetto alle Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore,
celebrazioni liturgiche; tali consuetudini non sono da disprezzare, e tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo,
possono risultare adatte a manifestare la mentalità religiosa dei fedeli. con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.
Pertanto le conferenze episcopali e gli ordinari dei luoghi provvedano
affinché queste consuetudini, che possono favorire la pietà, siano ordinate
28 93
PREFAZIO (vedi melodie pag.104)
Cristo, Agnello pasquale nel modo migliore possibile: siano in armonia con la sacra liturgia, siano
maggiormente impregnate di spirito liturgico, traggano in qualche modo
V. Il Signore sia con voi. ispirazione dalla liturgia, e ad essa conducano il popolo cristiano.
R. E con il tuo spirito.
V. In alto i nostri cuori. 107. Questo sacro tempo dei cinquanta giorni si conclude con la domenica
R. Sono rivolti al Signore. di pentecoste, in cui si commemora il dono dello Spirito Santo effuso sugli
V. Rendiamo grazie al Signore, nostro Dio. apostoli, i primordi della Chiesa e l’inizio della sua missione a tutte le
R. E’ cosa buona e giusta. lingue, i popoli e le nazioni.Sia favorita la celebrazione protratta della
Messa della vigilia, che non riveste un carattere battesimale, come nella
È veramente cosa buona e giusta, Veglia pasquale, ma di intensa preghiera sull’esempio degli apostoli e dei
nostro dovere e fonte di salvezza, discepoli, che perseveravano unanimi in preghiera, con Maria, madre di
proclamare sempre la tua gloria, o Signore, Gesù, nell’attesa dello Spirito Santo.
e soprattutto esaltarti in questa notte
nella quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. 108. «È una caratteristica della festività pasquale che tutta la Chiesa
gioisca per la remissione dei peccati, concessa non soltanto a coloro che
È lui il vero Agnello che ha tolto i peccati del mondo, rinascono nel santo battesimo, ma anche a quelli che da tempo sono stati
è lui che morendo ha distrutto la morte ammessi nel numero dei figli adottivi». Attraverso una più solerte azione
e risorgendo ha ridato a noi la vita. pastorale e un maggior impegno spirituale da parte di ciascuno, con la
Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, grazia del Signore, sarà possibile a tutti coloro che avranno partecipato
l’umanità esulta su tutta la terra, alle feste pasquali, testimoniare nella vita il mistero della pasqua celebrato
e con l’assemblea degli angeli e dei santi nella fede.
canta l’inno della tua gloria:

SANTO Dalla sede della Congregazione per il Culto Divino, il 16 gennaio 1988.

RITI DI COMUNIONE

ANTIFONA ALLA COMUNIONE (1 Cor 5, 7-8)


Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato: Paul Augustin card. Mayer, o.s.b. , prefetto.
celebriamo dunque la festa
con purezza e verità. Alleluia. Virgilio Noè , arciv. tit. di Voncaria,
segretario.
Oppure: Mt 28, 5.6; cfr. Mc 16, 6; cfr. Lc 24, 6
Gesù, il crocifisso è risorto, come aveva detto. Alleluia.

ORAZIONE DOPO LA COMUNIONE


Infondi in noi, o Padre, lo Spirito della tua carità, perché nutriti con i
sacramenti pasquali viviamo concordi nel vincolo del tuo amore. Per Cristo
nostro Signore.

92 29
Ora, al termine del cammino penitenziale della Quaresima, rinnoviamo le
promesse del nostro Battesimo, con le quali un giorno abbiamo rinunziato a
satana e alle sue opere e ci siamo impegnati a servire fedelmente Dio nella
santa Chiesa cattolica.

Rinunziate a satana? Rinunzio.


E a tutte le sue opere? Rinunzio.
E a tutte le sue seduzioni? Rinunzio.

Oppure:
Rinunziate al peccato, per vivere nella libertà dei figli di Dio? Rinunzio.
Rinunziate alle seduzioni del male, per non lasciarvi dominare dal peccato?
Rinunzio.
Rinunziate a satana, origine e causa di ogni peccato? Rinunzio.

Poi il sacerdote prosegue:


Credete in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra?
Credo.
Credete in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, che nacque da Maria
Vergine, morì e fu sepolto, è risuscitato dai morti e siede alla destra del Padre?
Credo.
Credete nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi,
la remissione dei peccati, la risurrezione della carne e la vita eterna?
Credo.

Il sacerdote conclude
Dio onnipotente, Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che ci ha liberati dal
peccato e ci ha fatto rinascere dall’acqua e dallo Spirito Santo, ci custodisca
con la sua grazia in Cristo Gesù nostro Signore, per la vita eterna. Amen.

Il sacerdote asperge l’assemblea con l’acqua benedetta. Si possono aggiungere alcune


intenzioni di preghiera. Quindi segue la liturgia eucaristica.

LITURGIA EUCARISTICA

ORAZIONE SULLE OFFERTE


Accogli, Signore, le preghiere e le offerte del tuo popolo, perché questo santo
mistero, gioioso inizio della celebrazione pasquale, ci ottenga la forza per
giungere alla vita eterna. Per Cristo nostro Signore.
30 91
Tenendo il cero nell’acqua, prosegue:
Tutti coloro che in essa riceveranno il Battesimo, sepolti insieme con Cristo
nella morte, con lui risorgano alla vita immortale. Per Cristo nostro Signore. MESSA CRISMALE
Amen.
Celebrazione Eucaristica
Toglie il cero dall’acqua, mentre l’assemblea fa questa acclamazione o altre: La Messa crismale, che il Vescovo concelebra con i presbiteri e durante la quale
Sorgenti delle acque, benedite il Signore: lodatelo ed esaltatelo nei secoli. benedice il sacro crisma e gli altri oli, è considerata una delle principali
manifestazioni della pienezza del sacerdozio del Vescovo e un segno della stretta
Dopo la rinuncia a satana e la professione di fede, viene conferito il battesimo ai bambini e ai unione dei presbiteri con lui.
catecumeni adulti. Se non ci sono battezzandi né si deve benedire il fonte battesimale, il La Messa crismale è quasi epifania della Chiesa, corpo di Cristo, organicamente
sacerdote invita alla preghiera e benedice l’acqua con la quale saranno aspersi i fedeli: strutturato, che nei vari ministeri e carismi esprime, per la grazia dello Spirito, i
Fratelli carissimi, preghiamo umilmente il Signore Dio nostro, perché doni nuziali di Cristo alla sua sposa pellegrina nel mondo.
benedica quest’acqua con la quale saremo aspersi in ricordo del nostro La fisionomia della Messa Crismale, rende ancor più evidente il clima di una
Battesimo. Il Signore ci rinnovi interiormente, perché siamo sempre fedeli allo vera festa dei sacerdozio ministeriale all’interno di tutto il popolo sacerdotale e
Spirito che ci è stato dato in dono. orienta l’attenzione verso Cristo, il cui nome significa “consacrato per mezzo
dell’unzione”.
Dopo una breve pausa, prosegue:
Benedizione degli Oli
Signore Dio nostro, sii presente in mezzo al tuo popolo, che veglia in
L’olio, come l’aria, l’acqua, la luce, appartiene a quelle realtà elementari del
preghiera in questa santissima notte, rievocando l’opera ammirabile della cosmo che meglio esprimono i doni dei Dio Creatore, redentore e santificatore; è
nostra creazione e l’opera ancor più ammirabile della nostra salvezza. Degnati sostanza terapeutica, aromatica e conviviale: medica la ferite, profuma le
di benedire quest’acqua, che hai creato perché dia fertilità alla terra, membra, allieta la mensa.
freschezza e sollievo ai nostri corpi. Questa natura dell’olio è assunta nel simbolismo biblico-liturgico ed è caricata di
Di questo dono della creazione hai fatto un segno della tua bontà: attraverso un particolare valore per esprimere l’unzione dello Spirito che risana, illumina,
l’acqua del Mar Rosso hai liberato il tuo popolo dalla schiavitù; nel deserto conforta consacra e permea di doni e di carismi tutto il corpo della Chiesa.
hai fatto scaturire una sorgente per saziare la sua sete; con l’immagine La liturgia della Benedizione degli oli esplicita questo simbolismo primordiale e
dell’acqua viva i profeti hanno preannunziato la nuova alleanza che tu ne precisa il senso sacramentale. Giustamente la Messa del crisma si colloca in
intendevi offrire agli uomini; Infine nell’acqua del Giordano, santificata dal prossimità dell’annuale celebrazione del Cristo morto, sepolto e risuscitato.
Dal ministero pasquale, cuore e centro dell’intera storia della salvezza,
Cristo, hai inaugurato il sacramento della rinascita, che segna l’inizio
scaturiscono i Sacramenti e i sacramentali che significano e realizzano l’unità
dell’umanità nuova libera dalla corruzione del peccato. organica di tutta la vita cristiana. La benedizione dei crisma dà il nome di Messa
Ravviva in noi, Signore, nel segno di quest’acqua benedetta, il ricordo del crismale a questa Liturgia, che si celebra di consueto il Giovedì Santo (o, per
nostro Battesimo, perché possiamo unirci all’assemblea gioiosa di tutti i opportunità pastorali, il Mercoledì Santo) nella Chiesa cattedrale. Infatti,
fratelli, battezzati nella Pasqua di Cristo nostro Signore. Egli vive e regna nei secondo l’antica tradizione, è funzione propria del Vescovo, “una fra le principali
secoli dei secoli. Amen. manifestazioni della pienezza dei sacerdozio”. Il rito della benedizione degli oli,
inserito nella celebrazione eucaristica, dopo l’omelia e la rinnovazione delle
RINNOVAZIONE DELLE PROMESSE BATTESIMALI promesse sacerdotali, sottolinea pure il mistero dello Chiesa come sacramento
Dopo la benedizione dell’acqua lustrale, tutti, stando in piedi e con in mano la candela accesa, globale del Cristo, che santifica ogni realtà e situazione di vita.
rinnovano le promesse del battesimo. Ecco perché insieme al crisma, sono benedetti anche l’olio dei catecumeni per
quanti lottano per vincere lo Spirito del male in vista degli impegni del Battesimo
Fratelli carissimi, per mezzo del battesimo siamo divenuti partecipi del e l’olio degli infermi per l’unzione sacramentale di coloro che nella malattia
mistero pasquale del Cristo, siamo stati sepolti insieme con lui nella morte, per compiono in sé ciò che manca alla passione redentrice del Cristo. Così dal Capo
risorgere con lui a vita nuova. si diffonde in tutte le membra della Chiesa e si espande nel mondo il buon odore
di Cristo.
90 31
Se non ci sono dei battezzandi:
RITI DI INTRODUZIONE Benedici e santifica con la grazia del tuo Spirito questo fonte battesimale da
cui nascono i tuoi figli, ascoltaci, Signore.
ANTIFONA D’INIZIO
Gesù Cristo ha fatto di noi un regno Gesù, Figlio del Dio vivente, Gesù, Figlio del Dio vivente,
e ci ha costituiti sacerdoti per il suo Dio e Padre; ascolta la nostra supplica ascolta la nostra supplica.
a lui gloria e potenza nei secoli dei secoli, Amen. (Ap 1,6)
Se ci sono dei battezzandi, il sacerdote, a mani giunte dice l’orazione seguente:
Dio onnipotente ed eterno, manifesta la tua presenza nei sacramenti del tuo
amore, manda lo spirito di adozione a suscitare un popolo nuovo dal fonte
SEGNO DELLA CROCE
(vedi melodie pag.101) battesimale, perché l’azione del nostro umile ministero sia resa efficace dalla
tua potenza. Per Cristo nostro Signore.
SALUTO DEL PRESIDENTE
(vedi melodie pag.101)

ATTO PENITENZIALE BENEDIZIONE DELL’ACQUA BATTESIMALE


Questa formula si usa quando ci sono dei battesimi o l’acqua sarà utilizzata per questo scopo.

CANTO DEL GLORIA O Dio, per mezzo dei segni sacramentali, tu operi con invisibile potenza le
Gloria a Dio nell’alto dei cieli meraviglie della salvezza; e in molti modi, attraverso i tempi, hai preparato
e pace in terra agli uomini di buona volontà. l’acqua, tua creatura, ad essere segno del Battesimo. Fin dalle origini il tuo
Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, Spirito si librava sulle acque perché contenessero in germe la forza di
ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, santificare; e anche nel diluvio hai prefigurato il battesimo, perché, oggi come
Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. allora, l’acqua segnasse la fine del peccato e l’inizio della vita nuova. Tu hai
Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, liberato dalla schiavitù i figli di Abramo, facendoli passare illesi attraverso il
Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, Mar Rosso, perché fossero immagine del futuro popolo dei battezzati. Infine,
tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; nella pienezza dei tempi, il tuo Figlio, battezzato da Giovanni nell’acqua del
tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; Giordano, fu consacrato dallo Spirito Santo; innalzato sulla croce, egli versò
tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. dal suo fianco sangue e acqua, e dopo la sua risurrezione comandò ai
Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, discepoli: «Andate, annunziate il Vangelo a tutti i popoli, e battezzateli nel
tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo». Ora, Padre, guarda con
con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen. amore la tua Chiesa e fa scaturire per lei la sorgente del Battesimo. Infondi in
quest’acqua, per opera dello Spirito Santo, la grazia del tuo unico Figlio,
perché con il sacramento del Battesimo l’uomo, fatto a tua immagine, sia
COLLETTA lavato dalla macchia del peccato, e dall’acqua e dallo Spirito Santo rinasca
O Padre, che hai consacrato il tuo unico Figlio con l’unzione dello Spirito come nuova creatura.
Santo e lo hai costituito Messia e Signore, concedi a noi, partecipi della sua
Il sacerdote immerge il cero pasquale nell’acqua:
consacrazione, di essere testimoni nel mondo della sua opera di salvezza. Per
Discenda, Padre, in quest’acqua, per opera del tuo Figlio, la potenza dello
il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio…
Spirito Santo.

32 89
Santi Pietro e Paolo, pregate per noi. LITURGIA DELLA PAROLA
Sant’Andrea prega per noi.
San Giovanni, prega per noi. PRIMA LETTURA
Santi Apostoli ed evangelisti, prega per noi. Dal libro del profeta Isaia (61,1-3a.6a.8b-9)
Santa Maria Maddalena, prega per noi. Il Signore mi ha consacrato con l’unzione; mi ha mandato a portare il lieto annunzio ai poveri.
Santi discepoli del Signore, pregate per noi. Lo spirito del Signore Dio è su di me,
Santo Stefano, prega per noi. perché il Signore mi ha consacrato con l’unzione;
Sant’Ignazio d’Antiochia prega per noi. mi ha mandato a portare il lieto annunzio ai poveri,
San Lorenzo, prega per noi. a fasciare le piaghe dei cuori spezzati,
Sante Perpetua e Felicita, pregate per noi. a proclamare la libertà degli schiavi,
Sant’Agnese, prega per noi. la scarcerazione dei prigionieri,
Santi martiri di Cristo, pregate per noi. a promulgare l’anno di misericordia del Signore,
San Gregorio, prega per noi. un giorno di vendetta per il nostro Dio,
Sant’Agostino, prega per noi. per consolare tutti gli afflitti,
Sant’Atanasio prega per noi. per allietare gli afflitti di Sion,
San Basilio, prega per noi. per dare loro una corona invece della cenere,
San Martino, prega per noi. olio di letizia invece dell’abito di lutto,
Santi Cirillo e Metodio, pregate per noi. canto di lode invece di un cuore mesto.
San Benedetto, prega per noi. Voi sarete chiamati sacerdoti del Signore,
San Francesco, prega per noi. ministri del nostro Dio sarete detti.
San Domenico, prega per noi. Così dice il Signore:
San Francesco Saverio, prega per noi. «Io darò loro fedelmente il salario,
San Giovanni Maria Vianney, prega per noi. concluderò con loro un’alleanza perenne.
Santa Caterina da Siena, prega per noi. Sarà famosa tra i popoli la loro stirpe,
Santa Teresa d’Avila prega per noi. i loro discendenti tra le nazioni.
Santi e sante di Dio, pregate per noi. Coloro che li vedranno ne avranno stima,
perché essi sono la stirpe che il Signore ha benedetto».
Noi peccatori, ti preghiamo, ascoltaci, ascoltaci, Signore.
Parola di Dio
Da ogni male, salvaci, Signore. A. Rendiamo grazie a Dio
Da ogni peccato, salvaci, Signore. (vedi melodie pag.102)
Dalla morte eterna, salvaci, Signore.
Per la tua incarnazione, salvaci, Signore. SALMO RESPONSORIALE dal Salmo 88
Per la tua morte e risurrezione, salvaci, Signore.
Per il dono dello Spirito Santo, salvaci, Signore. Rit. Canterò per sempre l’amore del Signore
Nella tua misericordia, salvaci, Signore.
Ho trovato Davide, mio servo, dice il Signore,
Se ci sono dei battezzandi: con il mio santo olio l’ho consacrato;
Dona la grazia della vita nuova nel Battesimo a questi tuoi eletti ascoltaci, la mia mano è il suo sostegno,
Signore. il mio braccio è la sua forza.

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apostoli. Quelle parole parvero loro come un vaneggiamento e non credettero
La mia fedeltà e la mia grazia saranno con lui ad esse.
E nel mio nome si innalzerà la sua potenza. Pietro tuttavia corse al sepolcro e chinatosi vide solo le bende. E tornò a casa
Egli mi invocherà: Tu sei mio padre, pieno di stupore per l’accaduto.
mio Dio e roccia della mia salvezza.
Parola del Signore
A. Lode a te, o Cristo
SECONDA LETTURA (vedi melodie pag.103)
Dal libro dell’apocalisse di san Giovanni apostolo (1,5-8)
Cristo ha fatto di noi dei re e dei sacerdoti per il Padre.
LITURGIA BATTESIMALE
Grazia a voi e pace da Gesù Cristo, il testimone fedele, il primogenito dei Il sacerdote con i ministri si reca al fonte battesimale se questi è in vista dei fedeli; altrimenti
morti e il principe dei re della terra. si pone nel presbiterio un bacile con l’acqua.
A Colui che ci ama e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue, che ha La Veglia pasquale è vissuta in pienezza quando la comunità può presentare degli adulti o dei
fatto di noi un regno di sacerdoti per il suo Dio e Padre, a lui la gloria e la bambini per la rinascita battesimale. Ma anche quando questo non è possibile, la comunità ha
coscienza che il suo rinnovamento pasquale esige un impegno più grande nella attuazione delle
potenza nei secoli dei secoli. Amen. promesse battesimali.
Ecco, viene sulle nubi e ognuno lo vedrà; anche quelli che lo trafissero e tutte
le nazioni della terra si batteranno per lui il petto. Sì, Amen! Se ci sono dei battezzandi:
Io sono l’Alfa e l’Omèga, dice il Signore Dio, Colui che è, che era e che viene, Carissimi, accompagniamo con la nostra unanime preghiera questi candidati al
l’Onnipotente! battesimo [la gioiosa speranza dei nostri fratelli], perché Dio Padre
Parola di Dio onnipotente nella sua grande bontà li guidi al fonte della rigenerazione.

A. Rendiamo grazie a Dio Se si benedice il fonte, ma non ci sono battezzandi:


(vedi melodie pag.102) Fratelli carissimi, invochiamo la benedizione di Dio Padre onnipotente su
questo fonte battesimale, perché tutti quelli che nel battesimo saranno
rigenerati in Cristo, siano accolti nella famiglia di Dio.
ACCLAMAZIONE AL VANGELO
Gloria e lode a te, Cristo Signore!
Si cantano le
Lo Spirito del Signore è su di me:
mi ha mandato a portare il lieto annunzio ai poveri. LITANIE DEI SANTI (vedi melodie pag.112-114)
Gloria e lode a te, Cristo Signore!
Signore, pietà. Signore, pietà.
VANGELO Cristo, pietà. Cristo, pietà.
(vedi melodie pag.102) Signore, pietà. Signore, pietà.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi.
Dal Vangelo secondo Luca (4,16-21)
Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione.
San Michele, prega per noi.
In quel tempo, Gesù si recò a Nazaret, dove era stato allevato; ed entrò, Santi angeli di Dio, pregate per noi.
secondo il suo solito, di sabato nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il San Giovanni Battista, prega per noi.
rotolo del profeta Isaia; apertolo trovò il passo dove era scritto: San Giuseppe, prega per noi.
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VANGELO - Anno B «Lo Spirito del Signore è sopra di me;
(vedi melodie pag.102) per questo mi ha consacrato con l’unzione,
Dal vangelo secondo Marco (Mc 16,1-8) e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio,
Gesù Nazareno, il crocifisso, è risorto. per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista;
per rimettere in libertà gli oppressi,
Passato il sabato, Maria di Magdala, Maria di Giacomo e Salome comprarono e predicare un anno di grazia del Signore».
oli aromatici per andare a imbalsamare Gesù. Di buon mattino, il primo giorno Poi arrotolò il volume, lo consegnò all’inserviente e sedette. Gli occhi di tutti
dopo il sabato, vennero al sepolcro al levar del sole. nella sinagoga stavano fissi sopra di lui. Allora cominciò a dire: «Oggi si è
Esse dicevano tra loro: «Chi ci rotolerà via il masso dall’ingresso del adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi».
sepolcro?». Ma, guardando, videro che il masso era già stato rotolato via,
benché fosse molto grande. Parola del Signore
Entrando nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d’una A. Lode a te, o Cristo
veste bianca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Non abbiate paura! Voi (vedi melodie pag.103)
cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove
l’avevano deposto. Ora andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi
precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto».
[Ed esse, uscite, fuggirono via dal sepolcro perché erano piene di timore e di OMELIA
spavento. E non dissero niente a nessuno, perché avevano paura.]
Parola del Signore
RINNOVAZIONE DELLE PROMESSE SACERDOTALI
A. Lode a te, o Cristo Dopo l’omelia, il vescovo si rivolge ai presbiteri con queste parole, o altre simili, che
(vedi melodie pag.103) riassumono la missione e l’impegno.

Carissimi presbiteri, la santa Chiesa celebra la memoria annuale del giorno in


VANGELO - Anno C cui Cristo Signore comunicò agli Apostoli e a noi il suo sacerdozio.
(vedi melodie pag.102) Volete rinnovare le promesse, che al momento dell’ordinazione avete fatto
Dal vangelo secondo Luca (Lc 24,1-12) davanti al vostro vescovo e al popolo santo di Dio?
Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Presbiteri: Si, lo voglio.
Il primo giorno dopo il sabato, di buon mattino, [le donne] si recarono alla
Volete unirvi intimamente al Signore Gesù, modello dei nostro
tomba, portando con sé gli aromi che avevano preparato. Trovarono la pietra
rotolata via dal sepolcro; ma, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù.
sacerdozio, rinunciando a voi stessi e confermando i sacri impegni che,
Mentre erano ancora incerte, ecco due uomini apparire vicino a loro in vesti spinti dall’amore di Cristo, avete assunto liberamente verso la sua
sfolgoranti. Essendosi le donne impaurite e avendo chinato il volto a terra, essi Chiesa?
dissero loro: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è Presbiteri: Si, lo voglio.
risuscitato. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea, dicendo
che bisognava che il Figlio dell’uomo fosse consegnato in mano ai peccatori, Volete essere fedeli dispensatori dei misteri di Dio per mezzo della santa
che fosse crocifisso e risuscitasse il terzo giorno» . Eucaristia e delle altre azioni liturgiche, e adempiere il ministero della parola
Ed esse si ricordarono delle sue parole. E, tornate dal sepolcro, annunziarono di salvezza sull’esempio del Cristo, capo e pastore, lasciandovi guidare non da
tutto questo agli Undici e a tutti gli altri. Erano Maria di Màgdala, Giovanna e interessi umani, ma dall’amore per i vostri fratelli?
Maria di Giacomo. Anche le altre che erano insieme lo raccontarono agli Presbiteri: Si, lo voglio.
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Quindi, rivolgendosi al popolo, il vescovo continua: La pietra scartata dai costruttori
E ora, figli carissimi, pregate per i vostri sacerdoti: che il Signore effonda su è divenuta testata d’angolo;
di loro l’abbondanza dei suoi doni, perché siano fedeli ministri di Cristo, ecco l’opera del Signore:
sommo sacerdote, e vi conducano a lui, unica fonte di salvezza. una meraviglia ai nostri occhi.
Diacono: Per tutti i nostri sacerdoti, preghiamo.
Assemblea: Ascoltaci, Signore. VANGELO - Anno A
(vedi melodie pag.102)
E pregate anche per me, perché sia fedele al servizio apostolico, affidato alla
mia umile persona, e tra voi diventi ogni giorno di più immagine viva e Dal vangelo secondo Matteo (Mt 28,1-10)
autentica del Cristo Sacerdote, buon pastore, Maestro e servo di tutti. È risorto e vi precede in Galilea.

Diacono: Per il nostro Vescovo N. , preghiamo. Passato il sabato, all’alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala
e l’altra Maria andarono a visitare il sepolcro.
Assemblea: Ascoltaci, Signore. Ed ecco che vi fu un gran terremoto: un angelo del Signore, sceso dal cielo, si
Il Signore ci custodisca nel suo amore e conduca tutti noi, pastori e gregge, accostò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. Il suo aspetto era come la
alla vita eterna. folgore e il suo vestito bianco come la neve.
Per lo spavento che ebbero di lui le guardie tremarono tramortite. Ma l’angelo
Assemblea: Amen.
disse alle donne: «Non abbiate paura, voi! So che cercate Gesù il crocifisso.
Non è qui. E’ risorto, come aveva detto; venite a vedere il luogo dove era
Non si dice il Credo e si omette la preghiera dei fedeli. deposto. Presto, andate a dire ai suoi discepoli: E’ risuscitato dai morti, e ora
A questo punto si forma una processione dalla sacrestia (o da un altro luogo adatto) all’altare, vi precede in Galilea; là lo vedrete. Ecco, io ve l’ho detto» .
per portare l’olio per il santo crisma, l’olio degli infermi e dei catecumeni, il pane, il vino e
l’acqua. La benedizione degli oli si può fare a questo punto o più oltre, come è indicato a suo Abbandonato in fretta il sepolcro, con timore e gioia grande, le donne corsero
luogo. Durante la processione si esegue un canto adatto. a dare l’annunzio ai suoi discepoli.
Ed ecco Gesù venne loro incontro dicendo: «Salute a voi» . Ed esse,
LITURGIA EUCARISTICA avvicinatesi, gli presero i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: «Non
temete; andate ad annunziare ai miei fratelli che vadano in Galilea e là mi
ORAZIONE SOPRA LE OFFERTE vedranno» .
La potenza pasquale di questo sacrificio Parola del Signore
elimini, Signore, in noi le conseguenze del peccato
e ci faccia crescere come nuove creature. A. Lode a te, o Cristo
(vedi melodie pag.103)
Per Cristo nostro signore.

PREFAZIO (vedi melodie pag.104)


V. Il Signore sia con voi.
R. E con il tuo spirito.
V. In alto i nostri cuori.
R. Sono rivolti al Signore.
V. Rendiamo grazie al Signore, nostro Dio.
R. E’ cosa buona e giusta.

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EPISTOLA
Dalla lettera di S. Paolo apostolo ai Romani (Rm 6, 3-11) È veramente cosa buona e giusta,
Cristo risuscitato dai morti non muore più. nostro dovere e fonte di salvezza,
Fratelli, non sapete che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati rendere grazie sempre e in ogni luogo
battezzati nella sua morte? a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
Per mezzo del battesimo siamo dunque stati sepolti insieme a lui nella morte, Con l’unzione dello Spirito Santo
perché come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, hai costituito il Cristo tuo Figlio
così anche noi possiamo camminare in una vita nuova. Pontefice della nuova ed eterna alleanza,
Se infatti siamo stati completamente uniti a lui con una morte simile alla sua, e hai voluto che il suo unico sacerdozio
lo saremo anche con la sua risurrezione. fosse perpetuato nella Chiesa.
Sappiamo bene che il nostro uomo vecchio è stato crocifisso con lui, perché
fosse distrutto il corpo del peccato, e noi non fossimo più schiavi del peccato. Egli comunica il sacerdozio regale
Infatti chi è morto, è ormai libero dal peccato. a tutto il popolo dei redenti,
Ma se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con lui, sapendo e con affetto di predilezione sceglie alcuni tra i fratelli
che Cristo risuscitato dai morti non muore più; la morte non ha più potere su che mediante l’imposizione delle mani
di lui. fa partecipi del suo ministero di salvezza.
Per quanto riguarda la sua morte, egli morì al peccato una volta per tutte; ora Tu vuoi che nel suo nome rinnovino il sacrificio redentore,
invece per il fatto che egli vive, vive per Dio. preparino ai tuoi figli la mensa pasquale,
Così anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi per Dio, in Cristo e, servi premurosi del tuo popolo,
Gesù. lo nutrano con la tua parola
Parola di Dio e lo santifichino con i sacramenti.

A. Rendiamo grazie a Dio Tu proponi loro come modello il Cristo,


(vedi melodie pag.102) perché, donando la vita per te e per i fratelli,
si sforzino di conformarsi all’immagine del tuo Figlio,
e rendano testimonianza
SALMO RESPONSORIALE dal Salmo 117 di fedeltà e di amore generoso.
Rit. Alleluia, alleluia, alleluia. (vedi melodie pag.111) Per questo dono del tuo amore, o Padre
insieme con tutti gli angeli e i santi,
Celebrate il Signore, perché è buono; cantiamo con esultanza l’inno della tua lode:
perché eterna è la sua misericordia.
Dica Israele che egli è buono: SANTO
eterna è la sua misericordia.
Rit. Alleluia, alleluia, alleluia. Prima di concludere la preghiera eucaristica, il vescovo compie la
BENEDIZIONE DELL’OLIO DEGLI INFERMI
La destra del Signore si è alzata, O Dio, Padre di ogni consolazione, che per mezzo del tuo Figlio hai voluto
la destra del Signore ha fatto meraviglie. recare sollievo alle sofferenze degli infermi, ascolta la preghiera della nostra
Non morirò, resterò in vita fede: manda dal cielo il tuo Spirito Santo Paraclito su quest’olio, frutto
e annunzierò le opere del Signore. dell’ulivo, nutrimento e sollievo del nostro corpo; effondi la tua santa
benedizione perché quanti riceveranno l’unzione ottengano conforto nel corpo,
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nell’anima e nello spirito, e siano liberati da ogni malattia, angoscia e dolore. ORAZIONE
Questo dono della tua creazione diventi olio santo da te benedetto per noi, nel O Dio, potenza immutabile e luce che non tramonta, volgi lo sguardo alla tua
nome dei nostro Signore Gesù Cristo, [che vive e regna con te per tutti i secoli Chiesa, ammirabile sacramento di salvezza, e compi l’opera predisposta nella
dei secoli]. tua misericordia: tutto il mondo veda e riconosca che ciò che è distrutto si
ricostruisce, ciò che è invecchiato si rinnova e tutto ritorna alla sua integrità,
Assemblea: Amen.
per mezzo del Cristo, che è principio di tutte le cose. Egli vive e regna nei
Poi la messa prosegue come al solito. secoli dei secoli.
ANTIFONA DI COMUNIONE oppure:
Canterò in eterno le grazie del Signore; O Dio, che nelle pagine dell’Antico e Nuovo Testamento ci hai preparati a
di generazione in generazione celebrare il mistero pasquale, fa’ che comprendiamo l’opera del tuo amore per
annunzierò la sua verità (Sal 88,2) gli uomini, perché i doni che oggi riceviamo confermino in noi la speranza dei
oppure: beni futuri. Per Cristo nostro Signore.
«Lo spirito del Signore è sopra di me:
mi ha mandato per annunziare ai poveri Il celebrante intona l’inno Gloria a Dio, che viene cantato da tutti.
il lieto messaggio». (Lc 4,18) CANTO DEL GLORIA
Gloria a Dio nell’alto dei cieli
BENEDIZIONE DELL’OLIO DEI CATECUMENI e pace in terra agli uomini di buona volontà
O Dio, sostegno e difesa del tuo popolo, benedici quest’olio nel quale hai Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo,
voluto donarci un segno della tua forza divina; concedi energia e vigore ai ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa,
catecumeni che ne riceveranno l’unzione, perché, illuminati dalla tua sapienza, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente.
comprendano più profondamente il Vangelo di Cristo; sostenuti dalla tua Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo,
potenza, assumano con generosità gli impegni della vita cristiana; fatti degni Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre,
dell’adozione a figli, gustino la gioia di rinascere e vivere nella tua Chiesa. Per tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi;
Cristo nostro Signore. tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica;
Assemblea: Amen. tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi.
Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore,
tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo,
BENEDIZIONE DEL CRISMA con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.
Se non è stato fatto in precedenza, a questo punto il vescovo versa i profumi nell’olio e prepara
il crisma. Poi invita tutti alla preghiera con queste parole o con altre simili:

Fratelli carissimi, rivolgiamo la nostra preghiera a Dio Padre Onnipotente, COLLETTA


perché benedica e santifichi quest’olio misto a profumo, e coloro che ne O Dio, che illumini questa santissima notte con la gloria della risurrezione del
riceveranno l’unzione siano interiormente consacrati e resi partecipi della Signore, ravviva nella tua famiglia lo spirito di adozione, perché tutti i tuoi
missione di Cristo Redentore. figli, rinnovati nel corpo e nell’anima, siano sempre fedeli al tuo servizio.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te,
Tutti pregano per breve tempo in silenzio, quindi il vescovo canta o dice alita sull’ampolla del nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
crisma e pronuncia l’orazione:

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Annunzia alla casa d’Israele: Così dice il Signore Dio: Io agisco non per O Dio, fonte prima dì ogni vita e autore di ogni crescita nello spirito, accogli il
riguardo a voi, gente d’Israele, ma per amore del mio nome santo, che voi gioioso canto di lode che la Chiesa ti innalza con la nostra voce.
avete disonorato fra le genti presso le quali siete andati. Santificherò il mio Tu in principio facesti spuntare dalla terra alberi fruttiferi e tra questi l’olivo,
nome grande, disonorato fra le genti, profanato da voi in mezzo a loro. Allora perché dall’olio fluente venisse a noi il dono del crisma.
le genti sapranno che io sono il Signore — parola del Signore Dio — quando Il profeta Davide, misticamente presago dei sacramenti futuri, cantò
mostrerò la mia santità in voi davanti ai loro occhi. quest’olio, che fa splendere di gioia il nostro volto.
Vi prenderò dalle genti, vi radunerò da ogni terra e vi condurrò sul vostro Dopo il diluvio, lavacro espiatore dell’iniquità del mondo, la colomba portò il
suolo. Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati; io vi purificherò da tutte ramoscello d’olivo, simbolo dei beni messianici, e annunziò che sulla terra era
le vostre sozzure e da tutti i vostri idoli; vi darò un cuore nuovo, metterò tornata la pace.
dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un Nella pienezza dei tempi si sono avverate le figure antiche quando, distrutti i
cuore di carne. peccati nelle acque dei Battesimo, l’unzione dell’olio ha fatto riapparire sul
Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo i miei statuti e vi volto dell’uomo la tua luce gioiosa.
farò osservare e mettere in pratica le mie leggi. Mosè, tuo servo, per tua volontà purificò con l’acqua il fratello Aronne e con
Abiterete nella terra che io diedi ai vostri padri; voi sarete il mio popolo e io la santa unzione lo consacrò sacerdote.
sarò il vostro Dio». Il valore di tutti questi segni sì rivelò pienamente. in Gesù Cristo tuo Figlio e
nostro Signore.
Parola di Dio
Quando egli chiese il battesimo a Giovanni nelle acque del fiume Giordano,
A. Rendiamo grazie a Dio allora tu hai mandato dal cielo in forma di colomba lo Spirito Santo e hai
(vedi melodie pag.102) testimoniato con la tua stessa voce, che in lui, tuo Figlio unigenito, dimora
tutta la tua compiacenza. Su di lui a preferenza di tutti gli altri uomini, hai
effuso l’olio di esultanza profeticamente cantato da Davide.
SALMO RESPONSORIALE Dal Salmo 41
Rit. Ha sete di te, Signore, l’anima mia. Tutti i concelebranti, senza dire nulla stendono la mano destra verso il crisma e la tengono così
stesa sino al termine dell’orazione.
L’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente:
quando verrò e vedrò il volto di Dio? Ora ti preghiamo, o Padre: santifica con la tua benedizione † quest’olio, dono
della tua provvidenza; impregnalo della forza del tuo Spirito e della potenza
Attraverso la folla avanzavo tra i primi che emana dal Cristo dal cui santo nome è chiamato crisma l’olio che consacra
fino alla casa di Dio, i sacerdoti. i re, i profeti e i martiri.
in mezzo ai canti di gioia Confermalo come segno sacramentale di salvezza e vita perfetta per i tuoi figli
di una moltitudine in festa. rinnovati nel lavacro spirituale del Battesimo. Questa unzione li penetri e li
santifichi, perché, liberi dalla nativa corruzione e consacrati tempio della tua
Manda la tua verità e la tua luce; gloria, spandano il profumo di una vita santa.
siano esse a guidarmi, Si compia in essi il disegno del tuo amore e la loro vita integra e pura sia in
mi portino al tuo monte santo e alle tue dimore. tutto conforme alla grande dignità che li riveste come re. sacerdoti e profeti.
Quest’olio sia crisma di salvezza per tutti i rinati dall’acqua e dallo Spirito
Verrò all’altare di Dio, Santo; li renda partecipi della vita eterna e commensali al banchetto dalla tua
al Dio della mia gioia, del mio giubilo. gloria. Per Cristo nostro Signore.
A te canterò con la cetra, Dio, Dio mio. Assemblea: Amen.

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oppure, a scelta: SALMO RESPONSORIALE Dal Salmo 18
Rit. Signore, tu hai parole di vita eterna.
O Dio, principio e fonte di ogni bene, che nei segni sacramentali ci comunichi
la tua stessa vita, noi rendiamo grazie al tuo paterno amore. La legge del Signore è perfetta,
Nelle figure dell’antica alleanza, tu annunziasti profeticamente il mistero della rinfranca l’anima;
santa unzione e quando venne la pienezza dei tempi lo facesti splendere di la testimonianza del Signore è verace,
nuova luce nel tuo amatissimo Figlio. rende saggio il semplice.
Il Cristo nostro Signore, compiuta la redenzione nel mistero pasquale, riempì
di Spirito Santo la tua Chiesa e l’arricchì di una mirabile varietà di doni e Gli ordini del Signore sono giusti,
carismi, perché divenisse per tutto il mondo segno e strumento della salvezza. fanno gioire il cuore;
Padre santo, nel segno sacramentale del crisma tu offri agli uomini i tesori i comandi del Signore sono limpidi,
della tua grazia, perché i tuoi figli, rinati nell’acqua del Battesimo e resi più danno luce agli occhi.
somiglianti al Cristo con l’unzione dello Spirito Santo, diventino partecipi
della sua missione profetica, sacerdotale e regale. Il timore del Signore è puro, dura sempre;
i giudizi del Signore sono tutti fedeli e giusti,
Tutti i concelebranti, senza dire nulla stendono la mano destra verso il crisma e la tengono così
stesa sino al termine dell’orazione. più preziosi dell’oro, di molto oro fino,
più dolci del miele e di un favo stillante.
Ora ti preghiamo, o Padre, fa’ che quest’olio misto a profumo diventi con la
tua forza santificatrice segno sacramentale della tua benedizione; effondi i
doni dello Spirito Santo sui nostri fratelli che riceveranno l’unzione del ORAZIONE
crisma. O Dio, che accresci sempre la tua Chiesa chiamando nuovi figli da tutte le
Dio di eterna luce, splenda la tua santità nei luoghi e nelle cose segnate da genti, custodisci nella tua protezione coloro che fai rinascere dall’acqua del
questo santo olio; con il tuo Spirito operante nel mistero dell’unzione espandi Battesimo. Per Cristo nostro Signore.
e perfeziona la tua Chiesa, finché raggiunga la pienezza della misura di Cristo
e tu, trino e unico Signore, sarai tutto in tutti nei secoli dei secoli.
SETTIMA LETTURA
Assemblea: Amen. Dal libro del profeta Ezechiele (Ez 36, 16-17a.18-28)
Vi aspergerò con acqua pura, e vi darò un cuore nuovo.

Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Figlio dell’uomo, la casa d’Israele,


quando abitava il suo paese, lo rese impuro con la sua condotta e le sue azioni.
Come l’impurità di una donna nel suo tempo è stata la loro condotta davanti a
me. Perciò ho riversato su di loro la mia ira per il sangue che avevano sparso
nel paese e per gli idoli con i quali l’avevano contaminato. Li ho dispersi fra le
genti e sono stati dispersi in altri territori: li ho giudicati secondo la loro
condotta e le loro azioni.
Giunsero fra le nazioni dove erano spinti e disonorarono il mio nome santo,
perché di loro si diceva: Costoro sono il popolo del Signore e tuttavia sono
stati scacciati dal suo paese.
Ma io ho avuto riguardo del mio nome santo, che gli Israeliti avevano
disonorato fra le genti presso le quali sono andati.
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e invecchi in terra straniera?
Perché ti contamini con i cadaveri IL TRIDUO PASQUALE
e sei annoverato fra coloro che scendono negli inferi?
Tu hai abbandonato la fonte della sapienza!
Se tu avessi camminato nei sentieri di Dio,
saresti vissuto sempre in pace.
GIOVEDÌ SANTO
Impara dov’è la prudenza, dov’è la forza, dov’è l’intelligenza,
per comprendere anche dov’è la longevità e la vita,
Messa “in Coena Domini”
dov’è la luce degli occhi e la pace.
Ma chi ha scoperto la sua dimora, ANTIFONA D’INIZIO
chi è penetrato nei suoi forzieri? Di null’altro mai ci glorieremo
Ma colui che sa tutto, la conosce se non della croce di Gesù Cristo, nostro Signore:
e l’ha scrutata con l’intelligenza. egli è la nostra salvezza, vita e risurrezione;
E lui che nel volger dei tempi ha stabilito la terra per mezzo di lui siamo stati salvati e liberati. (Cfr. Gal 6,14)
e l’ha riempita d’animali;
lui che invia la luce ed essa va,
che la richiama ed essa obbedisce con tremore. SEGNO DELLA CROCE
(vedi melodie pag.101)
Le stelle brillano dalle loro vedette e gioiscono;
egli le chiama e rispondono: «Eccoci!»
SALUTO DEL PRESIDENTE
e brillano di gioia per colui che le ha create. (vedi melodie pag.101)
Egli è il nostro Dio e nessun altro può essergli paragonato.
Egli ha scrutato tutta la via della sapienza ATTO PENITENZIALE
e ne ha fatto dono a Giacobbe suo servo, a Israele suo diletto.
Per questo è apparsa sulla terra e ha vissuto fra gli uomini.
Essa è il libro dei decreti di Dio, CANTO DEL GLORIA
è la legge che sussiste nei secoli; Al canto del Gloria si suonano le campane. Terminato il canto, non si suoneranno più fino alla
quanti si attengono ad essa avranno la vita, Veglia Pasquale.
quanti l’abbandonano moriranno. Gloria a Dio nell’alto dei cieli
Ritorna, Giacobbe, e accoglila, e pace in terra agli uomini di buona volontà
cammina allo splendore della sua luce. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo,
Non dare ad altri la tua gloria, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa,
né i tuoi privilegi a gente straniera. Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente.
Beati noi, o Israele, Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo,
perché ciò che piace a Dio ci è stato rivelato. Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre,
tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi;
Parola di Dio
tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica;
A. Rendiamo grazie a Dio tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi.
(vedi melodie pag.102) Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore,
tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo,
con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.
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COLLETTA A. Rendiamo grazie a Dio
O Dio, che ci hai riuniti per celebrare la santa Cena nella quale il tuo unico (vedi melodie pag.102)
Figlio, prima di consegnarsi alla morte, affidò alla Chiesa il nuovo ed eterno
sacrificio, convito nuziale del suo amore, fa’ che dalla partecipazione a così
grande mistero attingiamo pienezza di carità e di vita. Per il nostro Signore SALMO RESPONSORIALE (Is 12, 2. 4-6)
Gesù Cristo … Rit. Attingeremo con gioia alle sorgenti della salvezza.

LITURGIA DELLA PAROLA Ecco, Dio è la mia salvezza;


io confiderò, non avrò mai timore,
PRIMA LETTURA perché mia forza e mio canto è il Signore;
Dal libro dell’Èsodo (Es 12,1-8.11-14) egli è stato la mia salvezza.
Prescrizioni per la cena pasquale.
Lodate il Signore, invocate il suo nome;
In quei giorni, il Signore disse a Mosè e ad Aronne nel paese d’Egitto: manifestate tra i popoli le sue meraviglie,
“Questo mese sarà per voi l’inizio dei mesi, sarà per voi il primo mese proclamate che il suo nome è sublime.
dell’anno. Parlate a tutta la comunità di Israele e dite: Il dieci di questo mese
ciascuno si procuri un agnello per famiglia, un agnello per casa. Se la famiglia
Cantate inni al Signore, perché ha fatto opere grandi,
fosse troppo piccola per consumare un agnello, si assocerà al suo vicino, al più
ciò sia noto in tutta la terra.
prossimo della casa secondo il numero delle persone; calcolerete come dovrà
Gridate giulivi ed esultate, abitanti di Sion,
essere l’agnello, secondo quanto ciascuno può mangiarne. perché grande in mezzo a voi è il Santo di Israele.
Il vostro agnello sia senza difetto, maschio, nato nell’anno; potrete sceglierlo
tra le pecore o tra le capre e lo serberete fino al quattordici di questo mese:
allora tutta l’assemblea della comunità d’Israele lo immolerà al tramonto.
Preso un po’ del suo sangue, lo porranno sui due stìpiti e sull’architrave delle
ORAZIONE
case, in cui lo dovranno mangiare. In quella notte ne mangeranno la carne Dio onnipotente ed eterno, unica speranza del mondo,
arrostita al fuoco; la mangeranno con àzzimi e con erbe amare. Ecco in qual tu hai preannunziato con il messaggio dei profeti
modo lo mangerete: con i fianchi cinti, i sandali ai piedi, il bastone in mano; lo
i misteri che oggi si compiono;
mangerete in fretta. È la Pasqua del Signore! In quella notte io passerò per il
ravviva la nostra sete di salvezza,
paese d’Egitto e colpirò ogni primogenito nel paese d’Egitto, uomo o bestia;
perché soltanto per l’azione del tuo Spirito
così farò giustizia di tutti gli dèi dell’Egitto. Io sono il Signore! Il sangue sulle possiamo progredire nelle vie della tua giustizia.
vostre case sarà il segno che voi siete dentro: io vedrò il sangue e passerò Per Cristo nostro Signore.
oltre, non vi sarà per voi flagello di sterminio, quando io colpirò il paese di
Egitto.
Questo giorno sarà per voi un memoriale; lo celebrerete come festa del
Signore: di generazione in generazione, lo celebrerete come un rito perenne”.
SESTA LETTURA
Parola di Dio Dal libro del profeta Baruc (Bar 3, 9-15. 32 - 4,4)
Cammina allo splendore della luce del Signore.
A. Rendiamo grazie a Dio
(vedi melodie pag.102) Ascolta, Israele, i comandamenti della vita,
porgi l’orecchio per intender la prudenza.
Perché, Israele, perché ti trovi in terra nemica
42 79
QUINTA LETTURA SALMO RESPONSORIALE dal Salmo 115
Dal libro del profeta Isaia (Is 55, 1-11) Rit. Il tuo calice, Signore, è dono di salvezza.
Venite a me, e vivrete; stabilirò per voi un’alleanza eterna.
Che cosa renderò al Signore
Così dice il Signore: per quanto mi ha dato?
O voi tutti assetati venite all’acqua, Alzerò il calice della salvezza
chi non ha denaro venga ugualmente; e invocherò il nome del Signore.
comprate e mangiate senza denaro e, senza spesa, vino e latte.
Perché spendete denaro per ciò che non è pane, Preziosa agli occhi del Signore
il vostro patrimonio per ciò che non sazia? è la morte dei suoi fedeli.
Su, ascoltatemi e mangerete cose buone e gusterete cibi succulenti. Io sono tuo servo, figlio della tua ancella;
Porgete l’orecchio e venite a me, ascoltate e voi vivrete. hai spezzato le mie catene.
Io stabilirò per voi un’alleanza eterna,
i favori assicurati a Davide. A te offrirò sacrifici di lode
Ecco l’ho costituito testimonio fra i popoli, e invocherò il nome del Signore.
principe e sovrano sulle nazioni. Adempirò i miei voti al Signore
Ecco tu chiamerai gente che non conoscevi; davanti a tutto il suo popolo.
accorreranno a te popoli che non ti conoscevano
a causa del Signore, tuo Dio,
del Santo di Israele, perché egli ti ha onorato.
Cercate il Signore, mentre si fa trovare, SECONDA LETTURA
invocatelo, mentre è vicino. Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (1 Cor 11,23-26)
L’empio abbandoni la sua via e l’uomo iniquo i suoi pensieri; Ogni volta che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del
ritorni al Signore che avrà misericordia di lui Signore.
e al nostro Dio che largamente perdona. Fratelli, io ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il
Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri, Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver
le vostre vie non sono le mie vie — oracolo del Signore. reso grazie, lo spezzò e disse: “Questo è il mio corpo, che è per voi; fate
Quanto il cielo sovrasta la terra, questo in memoria di me”.
tanto le mie vie sovrastano le vostre vie, Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: “Questo
i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri. calice è la Nuova Alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne
Come infatti la pioggia e la neve bevete, in memoria di me”.
scendono dal cielo e non vi ritornano Ogni volta infatti che mangiate di questo pane e bevete di questo Calice, voi
senza avere irrigato la terra, annunziate la morte del Signore finché egli venga.
senza averla fecondata e fatta germogliare,
perché dia il seme al seminatore e pane da mangiare, Parola di Dio
così sarà della parola uscita dalla mia bocca: A. Rendiamo grazie a Dio
non ritornerà a me senza effetto, (vedi melodie pag.102)
senza aver operato ciò che desidero
e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata.
Parola di Dio
78 43
ACCLAMAZIONE AL VANGELO grande sarà la prosperità dei tuoi figli;
sarai fondata sulla giustizia.
Gloria e lode a te, Cristo Signore!
Sta’ lontana dall’oppressione, perché non dovrai temere,
Vi dò un comandamento nuovo, dice il Signore: che vi amiate a vicenda, come
dallo spavento, perché non ti si accosterà.
io ho amato voi.
Gloria e lode a te, Cristo Signore! Parola di Dio
A. Rendiamo grazie a Dio
(vedi melodie pag.102)
VANGELO
(vedi melodie pag.102)

Dal vangelo secondo Giovanni (Gv 13,1-15) SALMO RESPONSORIALE (dal Salmo 29)
Li amò sino alla fine. Rit. Ti esalto, Signore, perché mi hai liberato.

Prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era giunta la sua ora di passare Signore Dio mio,
da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li a te ho gridato e mi hai guarito.
amò sino alla fine. Signore, mi hai fatto risalire dagli inferi,
Mentre cenavano, quando già il diavolo aveva messo in cuore a Giuda mi hai dato vita perché non scendessi nella tomba.
Iscariòta, figlio di Simone, di tradirlo, Gesù, sapendo che il Padre gli aveva
dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da Cantate inni al Signore, o suoi fedeli,
tavola, depose le vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse attorno alla vita. Poi rendete grazie al suo santo nome,
versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad perché la sua collera dura un istante,
asciugarli con l’asciugatoio di cui si era cinto. la sua bontà per tutta la vita.
Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: “Signore, tu lavi i piedi a Alla sera sopraggiunge il pianto
me?”. Rispose Gesù: “Quello che io faccio, tu ora non lo capisci, ma lo capirai e al mattino, ecco la gioia.
dopo”. Gli disse Simon Pietro: “Non mi laverai mai i piedi!”. Gli rispose
Gesù: “Se non ti laverò, non avrai parte con me”. Gli disse Simon Pietro: Ascolta, Signore, abbi misericordia,
“Signore, non solo i piedi, ma anche le mani e il capo!”. Soggiunse Gesù: Signore, vieni in mio aiuto.
“Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto Hai mutato il mio lamento in danza.
mondo; e voi siete mondi, ma non tutti”. Sapeva infatti chi lo tradiva; per Signore, mio Dio, ti loderò per sempre.
questo disse: “Non tutti siete mondi”.
Quando dunque ebbe lavato loro i piedi e riprese le vesti, sedette di nuovo e
disse loro: “Sapete ciò che vi ho fatto? Voi mi chiamate Maestro e Signore e ORAZIONE
dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i O Dio, Padre di tutti gli uomini, moltiplica a gloria del tuo nome la
vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. Vi ho dato infatti discendenza promessa alla fede dei patriarchi, e aumenta il numero dei tuoi
l’esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi”. figli, perché la Chiesa veda pienamente adempiuto il disegno universale di
Parola del Signore salvezza, nel quale i nostri padri avevano fermamente sperato. Per Cristo
nostro Signore.
A. Lode a te, o Cristo
(vedi melodie pag.103)

OMELIA
44 77
O Dio, tu hai rivelato nella luce della nuova alleanza il significato degli antichi LAVANDA DEI PIEDI
prodigi: il Mar Rosso è l’immagine del fonte battesimale e il popolo liberato Dove motivi pastorali lo consigliano, dopo l’omelia ha luogo la lavanda dei piedi. Durante il
dalla schiavitù è un simbolo del popolo cristiano. Concedi che tutti gli uomini, rito,si cantano alcune antifone, scelte tra le seguenti, o altri canti adatti alla circostanza..
mediante la fede, siano fatti partecipi del privilegio del popolo eletto, e
rigenerati dal dono del tuo Spirito. Per Cristo nostro Signore.
ANTIFONA PRIMA (Gv 13,4.5.15)
Il Signore si alzò da tavola versò dell’acqua in un catino, e cominciò a lavare i
QUARTA LETTURA piedi ai discepoli: ad essi volle lasciare questo esempio.
Dal libro del profeta Isaia (Is 54, 5-14)
Con affetto perenne il Signore, tuo redentore, ha avuto pietà di te. ANTIFONA SECONDA (Gv 13,6.7.8)
Tuo sposo è il tuo creatore, «Signore, tu lavi i piedi a me?».
Signore degli eserciti è il suo nome; Gesù gli rispose dicendo:
tuo redentore è il Santo di Israele, «Se non ti laverò, non avrai parte con me».
è chiamato Dio di tutta la terra. Venne dunque a Simon Pietro,
Come una donna abbandonata e disse a lui Pietro:
e con l’animo afflitto, ti ha il Signore richiamata. Signore, tu lavi…
Viene forse ripudiata la donna sposata in gioventù?
Dice il tuo Dio. «Quello che io faccio, ora non lo comprendi,
Per un breve istante ti ho abbandonata, ma lo comprenderai un giorno».
ma ti riprenderò con immenso amore. Signore, tu lavi..
In un impeto di collera
ti ho nascosto per un poco il mio volto; ANTIFONA TERZA (cfr Gv 13,14)
ma con affetto perenne ho avuto pietà di te, «Se vi ho lavato i piedi, io, Signore e Maestro,
dice il tuo redentore, il Signore. quanto più voi avete il dovere di lavarvi i piedi l’un l’altro».
Ora è per me come ai giorni di Noè,
quando giurai che non avrei più riversato
le acque di Noè sulla terra; ANTIFONA QUARTA (Gv 13,35)
così ora giuro di non più adirarmi «Da questo tutti sapranno
con te e di non farti più minacce. Che siete miei discepoli,
Anche se i monti si spostassero e i colli vacillassero, se vi amerete gli uni gli altri».
non si allontanerebbe da te il mio affetto, Gesù disse ai suoi discepoli:
né vacillerebbe la mia alleanza di pace; Da questo tutti sapranno…
dice il Signore che ti usa misericordia.
Afflitta, percossa dal turbine, sconsolata,
ecco io pongo sulla malachite le tue pietre ANTIFONA QUINTA (Gv 13,34)
e sugli zaffiri le tue fondamenta. «Vi do un comandamento nuovo:
Farò di rubini la tua merlatura, che vi amiate gli uni gli altri
le tue porte saranno di carbonchi, come io ho amato voi», dice il Signore.
tutta la tua cinta sarà di pietre preziose.
Tutti i tuoi figli saranno discepoli del Signore,
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ANTIFONA SESTA (cfr 1Cor 13,13) credette in lui e nel suo servo Mosè. Allora Mosè e gli Israeliti cantarono
Fede, speranza e carità, questo canto al Signore e dissero:
tutte e tre rimangono tra voi:
Parola di Dio
ma più grande di tutte è la carità.
A. Rendiamo grazie a Dio
Fede, speranza e carità, (vedi melodie pag.102)
tutte e tre le abbiamo qui al presente:
ma più grande di tutte è la carità. SALMO RESPONSORIALE (Es 15,1b-6.17-18)
Fede… Rit. Cantiamo al Signore: stupenda è la sua vittoria.
«Voglio cantare in onore del Signore:
Si omette il Credo
perché ha mirabilmente trionfato,
ha gettato in mare cavallo e cavaliere.
PREGHIERA DEI FEDELI
Mia forza e mio canto è il Signore, egli mi ha salvato.
È il mio Dio e lo voglio lodare,
LITURGIA EUCARISTICA è il Dio di mio padre e lo voglio esaltare!
ORAZIONE SOPRA LE OFFERTE Il Signore è prode in guerra, si chiama Signore.
Concedi a noi tuoi fedeli, Signore, di partecipare degnamente ai santi misteri, I carri del faraone e il suo esercito
perché ogni volta che celebriamo questo memoriale del sacrificio del Signore, ha gettato nel mare
si compie l’opera della nostra redenzione. Per Cristo nostro Signore. e i suoi combattenti scelti
furono sommersi nel Mare Rosso.
PREFAZIO (vedi melodie pag.104) Gli abissi li ricoprirono, sprofondarono come pietra.
(della Ss. Eucaristia I)
La tua destra, Signore, terribile per la potenza,
V. Il Signore sia con voi. la tua destra, Signore, annienta il nemico;
R. E con il tuo spirito. con sublime grandezza abbatti i tuoi avversari.
V. In alto i nostri cuori.
Fai entrare il tuo popolo
R. Sono rivolti al Signore.
e lo pianti sul monte della tua eredità,
V. Rendiamo grazie al Signore, nostro Dio.
luogo che per tua sede, Signore, hai preparato,
R. E’ cosa buona e giusta.
santuario che le tue mani, Signore, hanno fondato.
È veramente cosa buona e giusta, Il Signore regna in eterno e per sempre!».
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo ORAZIONE
a te, Signore, Padre santo, O Dio, anche ai nostri tempi vediamo risplendere i tuoi antichi prodigi: ciò che
Dio onnipotente e misericordioso, facesti con la tua mano potente per liberare un solo popolo dall’oppressione
per Cristo nostro Signore. del faraone, ora lo compi attraverso l’acqua del Battesimo per la salvezza di
Sacerdote vero ed eterno, tutti i popoli; concedi che l’umanità intera sia accolta tra i figli di Abramo e
egli istituì il rito del sacrificio perenne; partecipi alla dignità del popolo eletto. Per Cristo nostro Signore.
a te per primo si offrì vittima di salvezza, oppure:
e comandò a noi di perpetuare l’offerta in sua memoria.
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Il suo corpo per noi immolato
TERZA LETTURA è nostro cibo e ci dà forza,
Dal libro dell’Esodo (Es 14,15 - 15,1) il suo sangue per noi versato
Gli Israeliti camminarono sull’asciutto in mezzo al mare. è la bevanda che ci redime da ogni colpa.
In quei giorni, il Signore disse a Mosè: «Perché gridi verso di me? Ordina agli Per questo mistero del tuo amore,
Israeliti di riprendere il cammino. Tu intanto alza il bastone, stendi la mano uniti agli angeli e ai santi,
sul mare e dividilo, perché gli Israeliti entrino nel mare all’asciutto. Ecco io cantiamo con gioia
rendo ostinato il cuore degli Egiziani, così che entrino dietro di loro e io l’inno della tua lode:
dimostri la mia gloria sul faraone e tutto il suo esercito, sui suoi carri e sui
suoi cavalieri. Gli Egiziani sapranno che io sono il Signore, quando SANTO
dimostrerò la mia gloria contro il faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri».
L’angelo di Dio, che precedeva l’accampamento d’Israele, cambiò posto e RITI DI COMUNIONE
passò indietro. Anche la colonna di nube si mosse e dal davanti passò indietro.
Venne così a trovarsi tra l’accampamento degli Egiziani e quello d’Israele. ANTIFONA DI COMUNIONE (1 Cor 11,24.25)
Ora la nube era tenebrosa per gli uni, mentre per gli altri illuminava la notte; “Questo è il mio corpo, che è per voi; questo calice è la nuova alleanza nel
così gli uni non poterono avvicinarsi agli altri durante tutta la notte. mio sangue”, dice il Signore. “Fate questo ogni volta che ne prendete, in
Allora Mosè stese la mano sul mare. E il Signore durante tutta la notte, memoria di me”.
risospinse il mare con un forte vento d’oriente, rendendolo asciutto; le acque
si divisero. Gli Israeliti entrarono nel mare asciutto, mentre le acque erano per ORAZIONE DOPO LA COMUNIONE
loro una muraglia a destra e a sinistra. Gli Egiziani li inseguirono con tutti i Padre onnipotente, che nella vita terrena ci nutri alla Cena del tuo Figlio,
cavalli del faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri, entrando dietro di loro in accoglici come tuoi commensali al banchetto glorioso del cielo. Per Cristo
mezzo al mare. nostro Signore.
Ma alla veglia del mattino il Signore dalla colonna di fuoco e di nube gettò
uno sguardo sul campo degli Egiziani e lo mise in rotta. Frenò le ruote dei loro
REPOSIZIONE DEL SANTISSIMO SACRAMENTO
carri, così che a stento riuscivano a spingerle. Allora gli Egiziani dissero:
«Fuggiamo di fronte a Israele, perché il Signore combatte per loro contro gli La Messa è finita, ma l’assemblea cristiana non viene sciolta: accompagniamo
Egiziani!». processionalmente Gesù eucaristico all’altare della esposizione, cantando l’inno “Pange
Il Signore disse a Mosè: «Stendi la mano sul mare: le acque si riversino sugli Lingua” o altro canto eucaristico.
Egiziani, sui loro carri e i loro cavalieri».
Mosè stese la mano sul mare e il mare, sul far del mattino, tornò al suo livello
consueto, mentre gli Egiziani, fuggendo, gli si dirigevano contro. Il Signore li
travolse così in mezzo al mare. Le acque ritornarono e sommersero i carri e i
cavalieri di tutto l’esercito del faraone, che erano entrati nel mare dietro a
Israele: non ne scampò neppure uno. Invece gli Israeliti avevano camminato
sull’asciutto in mezzo al mare, mentre le acque erano per loro una muraglia a
destra e a sinistra.
In quel giorno il Signore salvò Israele dalla mano degli Egiziani e Israele vide
gli Egiziani morti sulla riva del mare; Israele vide la mano potente con la
quale il Signore aveva agito contro l’Egitto e il popolo temette il Signore e

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Allora Abramo alzò gli occhi e vide un ariete impigliato con le corna in un
cespuglio. Abramo andò a prendere l’ariete e lo offrì in olocausto invece del
figlio.]
Abramo chiamò quel luogo: «Il Signore provvede», perciò oggi si dice: «Sul
monte il Signore provvede».
[Poi l’angelo del Signore chiamò dal cielo Abramo per la seconda volta e
disse: «Giuro per me stesso, oracolo del Signore: perché tu hai fatto questo e
non mi hai rifiutato tuo figlio, il tuo unico figlio, io ti benedirò con ogni
benedizione e renderò molto numerosa la tua discendenza, come le stelle del
cielo e come la sabbia che è sul lido del mare; la tua discendenza si
impadronirà delle città dei nemici. Saranno benedette per la tua discendenza
tutte le nazioni della terra, perché tu hai obbedito alla mia voce».]
Parola di Dio
A. Rendiamo grazie a Dio
(vedi melodie pag.102)

SALMO RESPONSORIALE dal Salmo 115


Rit. Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita.
Io pongo sempre innanzi a me il Signore,
sta alla mia destra, non posso vacillare.
Di questo gioisce il mio cuore, esulta la mia anima;
anche il mio corpo riposa al sicuro,
perché non abbandonerai la mia vita nel sepolcro,
né lascerai che il tuo santo veda la corruzione.
Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena nella tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra.

ORAZIONE
O Dio, Padre dei credenti, che estendendo a tutti gli uomini il dono
dell’adozione filiale, moltiplichi in tutta la terra i tuoi figli, e nel sacramento
pasquale del Battesimo adempi la promessa fatta ad Abramo di renderlo padre
di tutte le nazioni, concedi al tuo popolo di rispondere degnamente alla grazia
della tua chiamata. Per Cristo nostro Signore.

48 73
ORAZIONE
Dio onnipotente ed eterno, ammirabile in tutte le opere del tuo amore, illumina VENERDÌ SANTO
i figli da te redenti perché comprendano che, se fu grande all’inizio la
creazione del mondo, ben più grande, nella pienezza dei tempi, fu l’opera della
nostra redenzione, nel sacrificio pasquale di Cristo Signore. Egli vive e regna
Passione del Signore
nei secoli dei secoli. In questo giorno e nel giorno seguente, la Chiesa, per antichissima tradizione, non celebra
l’Eucaristia.La celebrazione si svolge in tre momenti: Liturgia della Parola, Adorazione della
Quando si fa la lettura breve, si dice la seguente orazione: Croce, Comunione eucaristica.Non vi è Antifona d’inizio; la solenne azione liturgica comincia
O Dio, che in modo mirabile ci hai creati a tua immagine e in modo più con la preghiera silenziosa, in ginocchio, di tutta l’assemblea.
mirabile ci hai rinnovati e redenti, fa’ che resistiamo con la forza dello spirito
alle seduzioni del peccato, per giungere alla gioia eterna. Per Cristo nostro ORAZIONE
Signore. Ricordati, Padre, della tua misericordia;
santifica e proteggi sempre questa tua famiglia,
per la quale Cristo, tuo Figlio,
SECONDA LETTURA inaugurò nel suo sangue il mistero pasquale.
Dal libro della Gènesi (Gen 22,1-18) Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Il sacrificio di Abramo, nostro padre nella fede.
oppure:
[In quei giorni, Dio mise alla prova Abramo e gli disse: «Abramo, Abramo!».
Rispose: «Eccomi!». Riprese: «Prendi tuo figlio, il tuo unico figlio che ami, O Dio, che nella Passione del Cristo nostro Signore
Isacco, va’ nel territorio di Moria e offrilo in olocausto su di un monte che io ci hai liberati dalla morte, eredità dell’antico peccato
ti indicherò».] trasmessa a tutto il genere umano.
Abramo si alzò di buon mattino, sellò l’asino, prese con sé due servi e il figlio Rinnovaci a somiglianza del tuo Figlio;
Isacco, spaccò la legna per l’olocausto e si mise in viaggio verso il luogo che e come abbiamo portato in noi, per la nostra nascita,
Dio gli aveva indicato. l’immagine dell’uomo terreno, così per l’azione del tuo Spirito,
Il terzo giorno Abramo alzò gli occhi e da lontano vide quel luogo. Allora fa’ che portiamo l’immagine dell’uomo celeste.
Abramo disse ai suoi servi: «Fermatevi qui con l’asino; io e il ragazzo Per Cristo nostro Signore.
andremo fin lassù, ci prostreremo e poi ritorneremo da voi». Abramo prese la
legna dell’olocausto e la caricò sul figlio Isacco, prese in mano il fuoco e il
coltello, poi proseguirono tutt’e due insieme.
Isacco si rivolse al padre Abramo e disse: «Padre mio!». Rispose: «Eccomi, LITURGIA DELLA PAROLA
figlio mio». Riprese: «Ecco qui il fuoco e la legna, ma dov’è l’agnello per
l’olocausto?». Abramo rispose: «Dio stesso provvederà l’agnello per PRIMA LETTURA
l’olocausto, figlio mio!». Proseguirono tutt’e due insieme; così [arrivarono al Dal libro del profeta Isaìa (Is 52,13-53,12)
luogo che Dio gli aveva indicato; qui Abramo costruì l’altare, collocò la Egli è stato trafitto per i nostri delitti.
legna,] legò il figlio Isacco e lo depose sull’altare, sopra la legna. [Poi Abramo Ecco, il mio servo avrà successo,
stese la mano e prese il coltello per immolare suo figlio. sarà innalzato, onorato, esaltato grandemente.
Ma l’angelo del Signore lo chiamò dal cielo e gli disse: «Abramo, Abramo!» Come molti si stupirono di lui
Rispose: «Eccomi!». L’angelo disse: «Non stendere la mano contro il ragazzo - tanto era sfigurato per essere d’uomo il suo aspetto e diversa la sua forma da
e non fargli alcun male! Ora so che tu temi Dio e non mi hai rifiutato tuo quella dei figli dell’uomo -
figlio, il tuo unico figlio». così si meraviglieranno di lui molte genti;
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i re davanti a lui si chiuderanno la bocca, Hai fondato la terra sulle sue basi,
poiché vedranno un fatto mai ad essi raccontato mai potrà vacillare.
e comprenderanno ciò che mai avevano udito. L’oceano l’avvolgeva come un manto,
Chi avrebbe creduto alla nostra rivelazione? le acque coprivano le montagne.
A chi sarebbe stato manifestato il braccio del Signore?
Fai scaturire le sorgenti nelle valli
È cresciuto come un virgulto davanti a lui
e scorrono tra i monti.
e come una radice in terra arida.
Al di sopra dimorano gli uccelli del cielo,
Non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi,
cantano tra le fronde.
non splendore per potercene compiacere.
Disprezzato e reietto dagli uomini, Dalle tue alte dimore irrighi i monti,
uomo dei dolori che ben conosce il patire, con il frutto delle tue opere sazi la terra.
come uno davanti al quale ci si copre la faccia, Fai crescere il fieno per gli armenti
era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima. e l’erba al servizio dell’uomo.
Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze, Quanto sono grandi, Signore, le tue opere!
si è addossato i nostri dolori Tutto hai fatto con saggezza,
e noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato. la terra è piena delle tue creature.
Egli è stato trafitto per i nostri delitti, Benedici il Signore, anima mia.
schiacciato per le nostre iniquità.
Il castigo che ci dà salvezza, si è abbattuto su di lui; oppure:dal Salmo 32
per le sue piaghe noi siamo stati guariti. Rit. Della grazia del Signore è piena la terra.
Noi tutti eravamo sperduti come un gregge,
ognuno di noi seguiva la sua strada; Retta è la parola del Signore
il Signore fece ricadere su di lui l’iniquità di noi tutti. e fedele ogni sua opera.
Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca; Egli ama il diritto e la giustizia,
era come agnello condotto al macello, della sua grazia è piena la terra.
come pecora muta di fronte ai suoi tosatori,
e non aprì la sua bocca. Dalla parola del Signore furono fatti i cieli,
Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo; dal soffio della sua bocca ogni loro schiera.
chi si affligge per la sua sorte? Come in un otre raccoglie le acque del mare,
Sì, fu eliminato dalla terra dei viventi, chiude in riserve gli abissi.
per l’iniquità del mio popolo fu percosso a morte. Beata la nazione il cui Dio è il Signore,
Gli si diede sepoltura con gli empi, il popolo che si è scelto come erede.
con il ricco fu il suo tumulo, Il Signore guarda dal cielo,
sebbene non avesse commesso violenza egli vede tutti gli uomini.
né vi fosse inganno nella sua bocca.
Ma al Signore è piaciuto prostrarlo con dolori. L’anima nostra attende il Signore,
Quando offrirà se stesso in espiazione, egli è nostro aiuto e nostro scudo.
vedrà una discendenza, vivrà a lungo, Signore, sia su di noi la tua grazia,
si compirà per mezzo suo la volontà del Signore. perché in te speriamo.
Dopo il suo intimo tormento vedrà la luce
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dalle tenebre. E Dio vide che era cosa buona. E fu sera e fu mattina: quarto e si sazierà della sua conoscenza;
giorno. il giusto mio servo giustificherà molti,
Dio disse: «Le acque brulichino di esseri viventi e uccelli volino sopra la terra, egli si addosserà la loro iniquità.
davanti al firmamento del cielo». Dio creò i grandi mostri marini e tutti gli Perciò io gli darò in premio le moltitudini,
esseri viventi che guizzano e brulicano nelle acque, secondo la loro specie, e dei potenti egli farà bottino,
tutti gli uccelli alati secondo la loro specie. E Dio vide che era cosa buona. perché ha consegnato se stesso alla morte
Dio li benedisse: «Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite le acque dei mari; ed è stato annoverato fra gli empi,
gli uccelli si moltiplichino sulla terra». E fu sera e fu mattina: quinto giorno. mentre egli portava il peccato di molti
Dio disse: «La terra produca esseri viventi secondo la loro specie: bestiame, e intercedeva per i peccatori.
rettili e bestie selvatiche secondo la loro specie». E così avvenne: Dio fece le
Parola di Dio
bestie selvatiche secondo la loro specie e il bestiame secondo la propria specie
e tutti i rettili del suolo secondo la loro specie. E Dio vide che era cosa buona. A. Rendiamo grazie a Dio
[E Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e (vedi melodie pag.102)
domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le
bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra».
Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e
femmina li creò. Dio li benedisse e disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi, SALMO RESPONSORIALE dal Salmo 30
riempite la terra; soggiogatela e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del Rit. Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito.
cielo e su ogni essere vivente, che striscia sulla terra».
Poi Dio disse: «Ecco, io vi dò ogni erba che produce seme e che è su tutta la In te, Signore, mi sono rifugiato, mai sarò deluso;
terra e ogni albero in cui è il frutto, che produce seme: saranno il vostro cibo. per la tua giustizia salvami.
A tutte le bestie selvatiche, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che Mi affido alle tue mani;
strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni erba verde». tu mi riscatti, Signore, Dio fedele.
E così avvenne. Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona.]
E fu sera e fu mattina: sesto giorno. Sono l’obbrobrio dei miei nemici,
Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere. il disgusto dei miei vicini, l’orrore dei miei conoscenti;
Allora Dio, nel settimo giorno portò a termine il lavoro che aveva fatto e cessò chi mi vede per strada mi sfugge.
nel settimo giorno da ogni suo lavoro. Sono caduto in oblìo come un morto,
sono divenuto un rifiuto.
Parola di Dio
A. Rendiamo grazie a Dio Io confido in te, Signore;
(vedi melodie pag.102) dico: «Tu sei il mio Dio,
nelle tue mani sono i miei giorni».
SALMO RESPONSORIALE dal Salmo 103 Liberami dalla mano dei miei nemici,
Rit. Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra. dalla stretta dei miei persecutori.

Benedici il Signore, anima mia, Fa’ splendere il tuo volto sul tuo servo,
Signore, mio Dio, quanto sei grande! salvami per la tua misericordia.
Rivestito di maestà e di splendore, Siate forti, riprendete coraggio,
avvolto di luce come di un manto. o voi tutti che sperate nel Signore.
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LITURGIA DELLA PAROLA
SECONDA LETTURA Prima di iniziare la lettura della Parola di Dio, il sacerdote si rivolge all’assemblea con queste
Dalla lettera agli Ebrei (Eb 4,14-16;5,7-9) parole o con altre simili.

Cristo imparò l’obbedienza e divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli Fratelli carissimi,
obbediscono. dopo il solenne inizio della Veglia, ascoltiamo ora in devoto raccoglimento la
Fratelli, poiché abbiamo un grande sommo sacerdote che ha attraversato i Parola di Dio.
cieli, Gesù, Figlio di Dio, manteniamo ferma la professione della nostra fede. Meditiamo come nell’antica alleanza Dio salvò il suo popolo e, nella pienezza
Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non sappia compatire le nostre dei tempi, ha inviato il suo Figlio per la nostra redenzione.
infermità, essendo stato lui stesso provato in ogni cosa, come noi, escluso il Preghiamo perché Dio nostro Padre conduca a compimento quest’opera di
peccato. salvezza incominciata con la Pasqua.
Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, per ricevere
misericordia e trovare grazia ed essere aiutati al momento opportuno. PRIMA LETTURA
Cristo, nei giorni della sua vita terrena, offrì preghiere e suppliche con forti Dal libro della Gènesi (Gen 1,1-2,2)
grida e lacrime a colui che poteva liberarlo da morte e fu esaudito per la sua Dio vide tutto quello che aveva fatto: era cosa molto buona.
pietà. Pur essendo Figlio, imparò l’obbedienza dalle cose che patì e, reso [In principio Dio creò il cielo e la terra.] La terra era informe e deserta e le
perfetto, divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono. tenebre ricoprivano l’abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.
Parola di Dio Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu. Dio vide che la luce era cosa buona e
separò la luce dalle tenebre e chiamò la luce giorno e le tenebre notte. E fu
A. Rendiamo grazie a Dio sera e fu mattina: primo giorno. Dio disse: «Sia il firmamento in mezzo alle
(vedi melodie pag.102)
acque per separare le acque dalle acque». Dio fece il firmamento e separò le
acque, che sono sotto il firmamento, dalle acque, che son sopra il firmamento.
ACCLAMAZIONE AL VANGELO E così avvenne. Dio chiamò il firmamento cielo. E fu sera e fu mattina:
secondo giorno.
Gloria e lode a te, Cristo Signore! Dio disse: «Le acque che sono sotto il cielo, si raccolgano in un solo luogo e
Per noi Cristo si è fatto obbediente fino alla morte, alla morte di croce. appaia l’asciutto». E così avvenne. Dio chiamò l’asciutto terra e la massa delle
Per questo Dio l’ha esaltato e gli ha dato il nome che è sopra ogni altro nome. acque mare. E Dio vide che era cosa buona.
R. Gloria e lode a te, Cristo Signore! E Dio disse: «La terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi da
frutto, che facciano sulla terra frutto con il seme, ciascuno secondo la sua
specie». E così avvenne: la terra produsse germogli, erbe che producono seme,
VANGELO ciascuna secondo la propria specie e alberi che fanno ciascuno frutto con il
Passione del Signore. seme, secondo la propria specie. Dio vide che era cosa buona. E fu sera e fu
mattina: terzo giorno.
(Indicazioni per la lettura dialogata.
† = Gesù; C = Cronista; D = Discepoli e amici; F = Folla; A = Altri personaggi). Dio disse: «Ci siano luci nel firmamento del cielo, per distinguere il giorno
dalla notte; servano da segni per le stagioni, per i giorni e per gli anni e
Passione di nostro Signore Gesù Cristo secondo Giovanni (Gv 18,1-19,42) servano da luci nel firmamento del cielo per illuminare la terra». E così
C In quel tempo, Gesù uscì con i suoi discepoli e andò di là dal torrente avvenne: Dio fece le due luci grandi, la luce maggiore per regolare il giorno e
Cedron, dove c’era un giardino nel quale entrò con i suoi discepoli. Anche la luce minore per regolare la notte, e le stelle. Dio le pose nel firmamento del
Giuda, il traditore, conosceva quel posto, perché Gesù vi si ritirava spesso con cielo per illuminare la terra e per regolare giorno e notte e per separare la luce
i suoi discepoli. Giuda dunque, preso un distaccamento di soldati e delle
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Di questa notte è stato scritto: la notte splenderà come il giorno, guardie fornite dai sommi sacerdoti e dai farisei, si recò là con lanterne, torce
e sarà fonte di luce per la mia delizia.) armi. Gesù allora, conoscendo tutto quello che gli doveva accadere, si fece
innanzi e disse loro: † «Chi cercate?». C Gli risposero: F «Gesù, il Nazareno».
Il santo mistero di questa notte sconfigge il male,
C Disse loro Gesù: † «Sono io!». C Vi era là con loro anche Giuda, il
lava le colpe, restituisce l’innocenza ai peccatori,
traditore. Appena disse «Sono io», indietreggiarono e caddero a terra.
la gioia agli afflitti.
Domandò loro di nuovo: † «Chi cercate?». C Risposero: F «Gesù, il
(Dissipa l’odio, piega la durezza dei potenti, Nazareno». C Gesù replicò: † «Vi ho detto che sono io. Se dunque cercate me,
promuove la concordia e la pace.) lasciate che questi se ne vadano». C Perché s’adempisse la parola che egli
O notte veramente gloriosa, aveva detto: «Non ho perduto nessuno di quelli che mi hai dato». Allora
che ricongiunge la terra al cielo e l’uomo al suo creatore! Simon Pietro, che aveva una spada, la trasse fuori e colpì il servo del sommo
sacerdote e gli tagliò l’orecchio destro. Quel servo si chiamava Malco. Gesù
In questa notte di grazia accogli, Padre santo, il sacrificio di lode, allora disse a Pietro: † «Rimetti la tua spada nel fodero; non devo forse bere il
che la Chiesa ti offre per mano dei suoi ministri, calice che il Padre mi ha dato?».
nella solenne liturgia del cero,
frutto del lavoro delle api, simbolo della nuova luce. C Allora il distaccamento con il comandante e le guardie dei Giudei
(Riconosciamo nella colonna dell’Esodo afferrarono Gesù, lo legarono e lo condussero prima da Anna: egli era infatti
gli antichi presagi di questo lume pasquale suocero di Càifa, che era sommo sacerdote in quell’anno. Càifa poi era quello
che un fuoco ardente ha acceso in onore di Dio. che aveva consigliato ai Giudei: «È meglio che un uomo solo muoia per il
Pur diviso in tante fiammelle non estingue il suo vivo splendore, popolo».
ma si accresce nel consumarsi della cera Intanto Simon Pietro seguiva Gesù insieme con un altro discepolo. Questo
che l’ape madre ha prodotto discepolo era conosciuto dal sommo sacerdote e perciò entrò con Gesù nel
per alimentare questa preziosa lampada.). cortile del sommo sacerdote; Pietro invece si fermò fuori, vicino alla porta.
Allora quell’altro discepolo, noto al sommo sacerdote, tornò fuori, parlò alla
Ti preghiamo, dunque, Signore, che questo cero, portinaia e fece entrare anche Pietro. E la giovane portinaia disse a Pietro: A
offerto in onore del tuo nome «Forse anche tu sei dei discepoli di quest’uomo?». C Egli rispose: D «Non lo
per illuminare l’oscurità di questa notte, sono». C Intanto i servi e le guardie avevano acceso un fuoco, perché faceva
risplenda di luce che mai si spegne. freddo, e si scaldavano; anche Pietro stava con loro e si scaldava. Allora il
Salga a te come profumo soave, sommo sacerdote interrogò Gesù riguardo ai suoi discepoli e alla sua dottrina.
si confonda con le stelle del cielo. Gesù gli rispose: † «Io ho parlato al mondo apertamente; ho sempre insegnato
Lo trovi acceso la stella del mattino, nella sinagòga e nel tempio, dove tutti i Giudei si riuniscono, e non ho mai
questa stella che non conosce tramonto: detto nulla di nascosto. Perché interroghi me? Interroga quelli che hanno udito
Cristo, tuo Figlio, che risuscitato dai morti ciò che ho detto loro; ecco, essi sanno che cosa ho detto». C Aveva appena
fa risplendere sugli uomini la sua luce serena detto questo, che una delle guardie presenti, diede uno schiaffo a Gesù
e vive e regna nei secoli dei secoli. Amen. dicendo: A «Così rispondi al sommo sacerdote?». C Gli rispose Gesù: † «Se
ho parlato male, dimostrami dov’è il male; ma se ho parlato bene, perché mi
percuoti?». C Allora Anna lo mandò legato a Càifa, sommo sacerdote.

Intanto Simon Pietro stava là a scaldarsi. Gli dissero: A «Non sei anche tu dei
suoi discepoli?». C Egli lo negò e disse: D «Non lo sono». C Ma uno dei servi
del sommo sacerdote, parente di quello a cui Pietro aveva tagliato l’orecchio,
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disse: A «Non ti ho forse visto con lui nel giardino?». C Pietro negò di nuovo, [Il Signore sia con voi.
e subito un gallo cantò. E con il tuo spirito.]
In alto i nostri cuori.
Allora condussero Gesù dalla casa di Càifa nel pretorio. Era l’alba ed essi non
Sono rivolti al Signore.
vollero entrare nel pretorio per non contaminarsi e poter mangiare la Pasqua.
Uscì dunque Pilato verso di loro e domandò: A «Che accusa portate contro Rendiamo grazie al Signore, nostro Dio.
questo uomo?». C Gli risposero: F «Se non fosse un malfattore, non te È cosa buona e giusta.
l’avremmo consegnato”. C Allora Pilato disse loro: A «Prendetelo voi e È veramente cosa buona e giusta
giudicatelo secondo la vostra legge!». C Gli risposero i Giudei: F «A noi non esprimere con il canto l’esultanza dello spirito,
è consentito mettere a morte nessuno». C Così si adempivano le parole che e inneggiare al Dio invisibile, Padre onnipotente,
Gesù aveva detto indicando di quale morte doveva morire. Pilato allora rientrò e al suo unico Figlio, Gesù Cristo nostro Signore.
nel pretorio, fece chiamare Gesù e gli disse: A «Tu sei il re dei Giudei?». C
Gesù rispose: † «Dici questo da te oppure altri te l’hanno detto sul mio Egli ha pagato per noi all’eterno Padre il debito di Adamo,
conto?». C Pilato rispose: A «Sono io forse Giudeo? La tua gente e i sommi e con il sangue sparso per la nostra salvezza
sacerdoti ti hanno consegnato a me; che cosa hai fatto?». C Rispose Gesù: † ha cancellato la condanna della colpa antica.
«Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i Questa è la vera Pasqua, in cui è ucciso il vero Agnello,
miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; che con il suo sangue consacra le case dei fedeli.
ma il mio regno non è di quaggiù». C Allora Pilato gli disse: A «Dunque tu sei
re?». C Rispose Gesù: † «Tu lo dici; io sono re. Per questo io sono nato e per Questa è la notte in cui hai liberato i figli di Israele, nostri padri,
questo sono venuto nel mondo: per rendere testimonianza alla verità. dalla schiavitù dell’Egitto,
Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce». C Gli dice Pilato: A «Che cos’è e li hai fatti passare illesi attraverso il Mar Rosso.
la verità?». Questa è la notte in cui hai vinto le tenebre del peccato
C E detto questo uscì di nuovo verso i Giudei e disse loro: A «Io non trovo in con lo splendore della colonna di fuoco.
lui nessuna colpa. Vi è tra voi l’usanza che io vi liberi uno per la Pasqua:
volete dunque che io vi liberi il re dei Giudei?». C Allora essi gridarono di Questa è la notte che salva su tutta la terra i credenti nel Cristo
nuovo: F «Non costui, ma Baràbba!». C Baràbba era un brigante. dall’oscurità del peccato e dalla corruzione del mondo,
li consacra all’amore del Padre
Allora Pilato fece prendere Gesù e lo fece flagellare. E i soldati, intrecciata e li unisce nella comunione dei santi.
una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero addosso un mantello di Questa è la notte in cui Cristo, spezzando i vincoli della morte,
porpora; quindi gli venivano davanti e gli dicevano: F «Salve, re dei Giudei!». risorge vincitore dal sepolcro.
C E gli davano schiaffi. Pilato intanto uscì di nuovo e disse loro: A «Ecco, io
ve lo conduco fuori, perché sappiate che non trovo in lui nessuna colpa». C (Nessun vantaggio per noi essere nati, se lui non ci avesse redenti.)
Allora Gesù uscì, portando la corona di spine e il mantello di porpora. E Pilato O immensità del tuo amore per noi! O inestimabile segno di bontà:
disse loro: A «Ecco l’uomo!». C Al vederlo i sommi sacerdoti e le guardie per riscattare lo schiavo, hai sacrificato il tuo Figlio!
gridarono: F «Crocifiggilo, crocifiggilo!». C Disse loro Pilato: A «Prendetelo
voi e crocifiggetelo; io non trovo in lui nessuna colpa». C Gli risposero i Davvero era necessario il peccato di Adamo,
Giudei: F «Noi abbiamo una legge e secondo questa legge deve morire, perché che è stato distrutto con la morte del Cristo.
si è fatto Figlio di Dio». C All’udire queste parole, Pilato ebbe ancor più paura Felice colpa, che meritò di avere un così grande redentore!
ed entrato di nuovo nel pretorio disse a Gesù: A «Di dove sei?». C Ma Gesù (O notte beata, tu sola hai meritato di conoscere
non gli diede risposta. Gli disse allora Pilato: A «Non mi parli? Non sai che ho il tempo e l’ora in cui Cristo è risorto dagli inferi.
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il potere di metterti in libertà e il potere di metterti in croce?». C Rispose
Per mezzo delle sue sante piaghe gloriose, Gesù: † «Tu non avresti nessun potere su di me, se non ti fosse stato dato
ci protegga e ci custodisca il Cristo Signore. Amen. dall’alto. Per questo chi mi ha consegnato nelle tue mani ha una colpa più
grande».
Al fuoco nuovo il sacerdote accende il cero pasquale, dicendo:
La luce del Cristo che risorge glorioso C Da quel momento Pilato cercava di liberarlo; ma i Giudei gridarono: F «Se
disperda le tenebre del cuore e dello spirito. liberi costui, non sei amico di Cesare! Chiunque infatti si fa re si mette contro
Cesare». C Udite queste parole, Pilato fece condurre fuori Gesù e sedette nel
tribunale, nel luogo chiamato Litòstroto, in ebraico Gabbata. Era la Parascève
PROCESSIONE DI ENTRATA CON IL CERO (vedi melodie pag.111) della Pasqua, verso mezzogiorno. Pilato disse ai Giudei: A «Ecco il vostro
Il diacono porta in chiesa il cero acceso, simbolo di Gesù Cristo, mentre si canta tre volte: re!». C Ma quelli gridarono: F «Via, via, crocifiggilo!». C Disse loro Pilato: A
«Metterò in croce il vostro re?». C Risposero i sommi sacerdoti: F «Non
Cristo, luce del mondo. abbiamo altro re all’infuori di Cesare». C Allora lo consegnò loro perché fosse
Rendiamo grazie a Dio. crocifisso.

Essi allora presero Gesù ed egli, portando la croce, si avviò verso il luogo del
Ad ogni sosta, si accendono al cero successivamente le candele del sacerdote, quelle dei
ministri e poi quelle dei fedeli. In tal modo la chiesa è progressivamente illuminata, le tenebre Cranio, detto in ebraico Golgota, dove lo crocifissero e con lui altri due, uno
sono vinte dalla luce. da una parte e uno dall’altra, e Gesù nel mezzo. Pilato compose anche
l’iscrizione e la fece porre sulla croce; vi era scritto: «Gesù il Nazareno, il re
dei Giudei». Molti Giudei lessero questa iscrizione, perché il luogo dove fu
ANNUNCIO PASQUALE crocifisso Gesù era vicino alla città; era scritta in ebraico, in latino e in greco. I
Il diacono o lo stesso sacerdote proclama il preconio pasquale: tutti i presenti stanno in piedi e sommi sacerdoti dei Giudei dissero allora a Pilato: F «Non scrivere: Il re dei
tengono in mano la candela accesa. In caso di necessità un cantore può proclamare il preconio Giudei, ma che egli ha detto: Io sono il re dei Giudei». C Rispose Pilato: A
pasquale; in questo caso, egli tralascia il saluto e l’ultimo periodo dell’introduzione, collocati
fra parentesi [ ]. Per la forma breve si tralasciano le parti collocate fra le due parentesi ( ).
«Ciò che ho scritto, ho scritto».

C I soldati poi, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti e ne fecero
Esulti il coro egli angeli, esulti l’assemblea celeste:
quattro parti, una per ciascun soldato, e la tunica. Ora quella tunica era senza
un inno di gloria saluti il trionfo del Signore risorto.
cuciture, tessuta tutta d’un pezzo da cima a fondo. Perciò, dissero tra loro:
Gioisca la terra inondata da così grande splendore; Non stracciamola ma tiriamo a sorte a chi tocca. Così si adempiva la Scrittura:
la luce del Re eterno ha vinto le tenebre del mondo. “Si son divise tra loro le mie vesti e sulla mia tunica han gettato la sorte”. E i
soldati fecero proprio così.
Gioisca la madre Chiesa, splendente della gloria del suo Signore,
e questo tempio tutto risuoni
Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di
per le acclamazioni del popolo in festa.
Clèofa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il
[(E voi, fratelli carissimi, discepolo che egli amava, disse alla madre: † «Donna, ecco il tuo figlio!». C
qui radunati nella solare chiarezza di questa nuova luce, Poi disse al discepolo: † «Ecco la tua madre!». C E da quel momento il
invocate con me la misericordia di Dio onnipotente. discepolo la prese nella sua casa.
Egli che mi ha chiamato, senza alcun merito,
nel numero dei suoi ministri, irradi il suo mirabile fulgore, Dopo questo, Gesù, sapendo che ogni cosa era stata ormai compiuta, disse per
perché sia piena e perfetta la lode di questo cero.)] adempiere la Scrittura: † «Ho sete». C Vi era lì un vaso pieno d’aceto; posero
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perciò una spugna imbevuta di aceto in cima a una canna e gliela accostarono
alla bocca. E dopo aver ricevuto l’aceto, Gesù disse: † «Tutto è compiuto!». C SABATO SANTO
E, chinato il capo, spirò.

(Qui si genuflette e si fa una breve pausa)


Veglia Pasquale
Era il giorno della Parascève e i Giudei, perché i corpi non rimanessero in
croce durante il sabato (era infatti un giorno solenne quel sabato), chiesero a LITURGIA DELLA LUCE
Pilato che fossero loro spezzate le gambe e fossero portati via. Vennero Il fuoco nuovo e la luce del cero sono simboli di Gesù risorto che vince le tenebre del male.
L’assemblea si raduna fuori della chiesa; attorno al fuoco che divampa. Dove non si può
dunque i soldati e spezzarono le gambe al primo e poi all’altro che era stato accendere il fuoco, si adotta il rito alla situazione. Il sacerdote saluta, nel modo consueto, il
crocifisso insieme con lui. Venuti però da Gesù e vedendo che era già morto, popolo radunato e lo esorta a celebrare degnamente questa Veglia con la partecipazione piena
non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati gli colpì il fianco con la e cosciente, nel modo che gli è proprio.
lancia e subito ne uscì sangue e acqua. Chi ha visto ne dà testimonianza e la
sua testimonianza è vera e egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre, e la
Questo infatti avvenne perché si adempisse la Scrittura: “Non gli sarà spezzato comunione dello Spirito Santo sia con tutti voi. E con il tuo spirito.
alcun osso”. E un altro passo della Scrittura dice ancora: “Volgeranno lo
sguardo a colui che hanno trafitto”. Dopo questi fatti, Giuseppe d’Arimatèa, Fratelli, in questa santissima notte, nella quale Gesù Cristo nostro Signore
che era discepolo di Gesù, ma di nascosto per timore dei Giudei, chiese a passò dalla morte alla vita, la Chiesa, diffusa su tutta la terra, chiama i suoi
Pilato di prendere il corpo di Gesù. Pilato lo concesse. Allora egli andò e prese figli a vegliare in preghiera.
il corpo di Gesù. Vi andò anche Nicodèmo, quello che in precedenza era Rivivremo la Pasqua del Signore nell’ascolto della Parola e nella
andato da lui di notte, e portò una mistura di mirra e di aloe di circa cento partecipazione ai Sacramenti, Cristo risorto confermerà in noi la speranza di
libbre. Essi presero allora il corpo di Gesù, e lo avvolsero in bende insieme partecipare alla sua vittoria sulla morte e di vivere con lui in Dio Padre.
con oli aromatici, com’è usanza seppellire per i Giudei. Ora, nel luogo dove
era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo, nel BENEDIZIONE DEL FUOCO
quale nessuno era stato ancora deposto. Là dunque deposero Gesù, a motivo Preghiamo.
della Preparazione dei Giudei, poiché quel sepolcro era vicino. O Padre, che per mezzo del tuo Figlio ci hai comunicato la fiamma viva della
Parola del Signore tua gloria, benedici † questo fuoco nuovo, fa’ che le feste pasquali accendano
in noi il desiderio del cielo, e ci guidino, rinnovati nello spirito, alla festa dello
A. Lode a te, o Cristo splendore eterno. Per Cristo nostro Signore.

PREPARAZIONE DEL CERO PASQUALE


Il sacerdote incide una croce sul cero pasquale per configurarlo a Gesù Cristo; poi incide
l’alfa e l’omega, prima e ultima lettera dell’alfabeto greco, per indicare che Cristo è il
principio e la fine di tutte le cose; infine incide le cifre dell’anno per significare che Gesù -
Signore del tempo e della storia - vive oggi per noi. Nel compiere tali riti il sacerdote dice:

Il Cristo ieri e oggi:


Principio e Fine, Alfa e Omega.
A lui appartengono il tempo e i secoli.
A lui la gloria e il potere
per tutti i secoli in eterno. Amen.
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PREGHIERA UNIVERSALE

1. Per la santa Chiesa


Preghiamo, fratelli carissimi, per la santa Chiesa di Dio: il Signore le conceda
unità e pace, la protegga su tutta la terra, e doni a noi, in una vita serena e
tranquilla, di render gloria a Dio Padre onnipotente.
Dio onnipotente ed eterno, che hai rivelato in Cristo la tua gloria a tutte le
genti,custodisci l’opera della tua misericordia, perché la tua Chiesa, diffusa
su tutta la terra, perseveri con saldezza di fede nella confessione del tuo
nome. Per Cristo nostro Signore.
Assemblea: Amen.

2. Per il Papa
Preghiamo il Signore per il nostro santo padre il papa N.: il Signore Dio
nostro, che lo ha scelto nell’ordine episcopale, gli conceda vita e salute e lo
conservi alla sua santa Chiesa, come guida e pastore del popolo santo di Dio.
Dio onnipotente ed eterno,sapienza che regge l’universo ascolta la tua
famiglia in preghiera, e custodisci con la tua bontà il papa che tu hai scelto
per noi, perché il popolo cristiano, da te affidato alla sua guida pastorale,
progredisca sempre nella fede. Per Cristo nostro Signore.
Assemblea: Amen.

3. Per tutti gli ordini sacri e per tutti i fedeli


Preghiamo per il nostro vescovo N., per tutti i vescovi, i presbiteri e i diaconi,
per tutti coloro che svolgono un ministero nella Chiesa e per tutto il popolo di
Dio.
Dio onnipotente ed eterno che con il tuo Spirito guidi e santifichi tutto il corpo
della Chiesa, accogli le preghiere che ti rivolgiamo, perché secondo il dono
della tua grazia tutti i membri della comunità nel loro ordine e grado ti
possano fedelmente servire. Per Cristo nostro Signore.
Assemblea: Amen.

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4. Per i catecumeni ORAZIONE SUL POPOLO
Preghiamo per i (nostri) catecumeni: il Signore Dio nostro illumini i loro cuori Scenda, o Padre, la tua benedizione su questo popolo, che ha commemorato la
e apra loro la porta della sua misericordia, perché mediante l’acqua del morte del tuo Figlio nella speranza di risorgere con lui; venga il perdono e la
Battesimo ricevano il perdono di tutti i peccati e siano incorporati in Cristo consolazione, si accresca la fede, si rafforzi la certezza nella redenzione
Gesù nostro Signore. eterna.
Dio onnipotente ed eterno, che rendi la tua Chiesa sempre feconda di nuovi Assemblea: Amen.
figli, aumenta nei (nostri) catecumeni l’intelligenza della fede, perché, nati a
vita nuova nel fonte battesimale, siano accolti fra i tuoi figli di adozione.Per
L’assemblea si scioglie in silenzio.
Cristo nostro Signore.
Assemblea: Amen.

5. Per l’unità dei cristiani


Preghiamo per tutti i fratelli che credono in Cristo: il Signore Dio nostro
conceda loro di vivere la verità che professano e li raduni e li custodisca
nell’unica sua Chiesa.
Dio onnipotente ed eterno, che riunisci i dispersi e li custodisci nell’unità,
guarda benigno al gregge del tuo Figlio, perché coloro che sono stati
consacrati da un solo Battesimo formino una sola famiglia nel vincolo
dell’amore e della vera fede. Per Cristo nostro Signore.
Assemblea: Amen.

6. Per gli Ebrei


Preghiamo per gli Ebrei: il Signore Dio nostro, che li scelse primi fra tutti gli
uomini ad accogliere la sua parola, li aiuti a progredire sempre nell’amore del
suo nome e nella fedeltà alla sua alleanza.
Dio onnipotente ed eterno, che hai fatto le tue promesse ad Abramo e alla sua
discendenza, ascolta la preghiera della tua Chiesa, perché il popolo
primogenito della tua alleanza possa giungere alla pienezza della
redenzione.Per Cristo nostro Signore.
Assemblea: Amen.

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Io ti ho nutrito con manna nel deserto, 7. Per i non cristiani
e tu mi hai colpito con schiaffi e flagelli. Preghiamo per coloro che non credono in Cristo, perché illuminati dallo
Spirito Santo, possano entrare anch’essi nella via della salvezza.
Io ti ho dissetato dalla rupe con acqua di salvezza,
e tu mi hai dissetato con fiele e aceto. Dio onnipotente ed eterno, fa’ che gli uomini che non conoscono il Cristo
Io per te ho colpito i re dei Cananei, possano conoscere la verità camminando alla tua presenza in sincerità di
e tu hai colpito il mio capo con la canna. cuore, e a noi tuoi fedeli concedi di entrare profondamente nel tuo mistero di
salvezza e di viverlo con una carità sempre più grande tra noi, per dare al
Io ti ho posto in mano uno scettro regale, mondo una testimonianza credibile del tuo amore. Per Cristo nostro Signore.
e tu hai posto sul mio capo una corona di spine.
Assemblea: Amen.
Io ti ho esaltato con grande potenza,
e tu mi hai sospeso al patibolo della croce.

8. Per coloro che non credono in Dio


Preghiamo per coloro che non credono in Dio, perché, vivendo con bontà e
RITI DI COMUNIONE rettitudine di cuore, giungano alla conoscenza del Dio vero.
Oggi non ci sono offerte da presentare al Padre; non viene rinnovato sull’altare il sacrificio Dio onnipotente ed eterno, tu hai messo nel cuore degli uomini una così
della croce, ma si fa la comunione con il pane eucaristico consacrato il giorno precedente.
Il diacono o, in sua assenza il sacerdote, riporta il SS.Sacramento dal luogo della reposizione
profonda nostalgia di te, che solo quando ti trovano hanno pace: fa’ che, al di
all’altare: tutti rimangono in piedi in silenzio. Poi il sacerdote ad alta voce invita l’assemblea a là di ogni ostacolo, tutti riconoscano i segni della tua bontà e, stimolati dalla
recitare il Padre nostro. testimonianza della nostra vita, abbiano la gioia di credere in te, unico vero
Dio e padre di tutti gli uomini. Per Cristo nostro Signore.
Liberaci, o Signore, da tutti i mali, concedi la pace ai nostri giorni, e con
Assemblea: Amen.
l’aiuto della tua misericordia vivremo sempre liberi dal peccato e sicuri da
ogni turbamento, nell’attesa che si compia la beata speranza e venga il nostro
salvatore Gesù Cristo.
Assemblea: Tuo è il regno, tua la potenza e la gloria nei secoli. 9. Per i governanti
Preghiamo per coloro che sono chiamati a governare la comunità civile,
Beati gli invitati alla cena del Signore. Ecco l’Agnello di Dio, che toglie i perché il Signore Dio nostro illumini la loro mente e il loro cuore a cercare il
peccati del mondo. bene comune nella vera libertà e nella vera pace.
Assemblea: O Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa : ma Dio onnipotente ed eterno, nelle tue mani sono le speranze degli uomini e i
dì soltanto una parola e io sarò salvato. diritti di ogni popolo: assisti con la tua sapienza coloro che ci governano,
perché, con il tuo aiuto, promuovano su tutta la terra una pace duratura, il
ORAZIONE DOPO LA COMUNIONE progresso sociale e la libertà religiosa. Per Cristo nostro Signore.
Dio onnipotente ed eterno, che hai rinnovato il mondo con la gloriosa morte e
risurrezione del tuo Cristo, conserva in noi l’opera della tua misericordia, Assemblea: Amen.
perché la partecipazione a questo grande mistero ci consacri per sempre al tuo
servizio. Per Cristo nostro Signore.

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10. Per i tribolati LAMENTI DEL SIGNORE I
Preghiamo, fratelli carissimi, Dio Padre onnipotente, perché liberi il mondo da Popolo mio che male ti ho fatto?
ogni disordine: allontani le malattie, scacci la fame, renda libertà ai In che ti ho provocato? Dammi risposta.
prigionieri, giustizia agli oppressi, conceda sicurezza a chi viaggia, il ritorno ai
Io ti ho guidato fuori dall’Egitto,
lontani da casa, la salute agli ammalati, ai morenti la salvezza eterna.
e tu hai preparato la Croce al tuo Salvatore.
Dio onnipotente ed eterno, conforto degli afflitti, sostegno dei tribolati, Popolo mio che male ti ho fatto?
ascolta il grido dell’umanità sofferente, perché tutti si rallegrino di avere In che ti ho provocato? Dammi risposta.
ricevuto nelle loro necessità il soccorso della tua misericordia.Per Cristo
nostro Signore. Hágios o Theós. Sanctus Deus.
Hágios ischyrós. Sanctus fortis.
Assemblea: Amen. Hágios athánatos, eléison himás. Sanctus immortális, miserére nobis.
Perchè ti ho guidato quarant’anni nel deserto,
ti ho sfamato con manna,
ADORAZIONE DELLA SANTA CROCE ti ho introdotto in paese fecondo,
tu hai preparato la Croce al tuo Salvatore.
Il sacerdote avvia la processione durante la quale viene elevata e presentata la Croce,
cantando per tre volte: Hágios o Theós…
Che altro avrei dovuto fare e non ti ho fatto?
OSTENSIONE DELLA CROCE (vedi melodie pag.110) Io ti ho piantato, mia scelta e florida vigna,
ma tu mi sei divenuta aspra e amara:
Ecco il legno della croce, al quale fu appeso il Cristo, Salvatore del mondo. poiché mi hai spento la sete cona ceto,
(Tre volte) e hai piantato una lancia nel petto del tuo Salvatore.
A. Venite adoriamo Hágios o Theós…

LAMENTI DEL SIGNORE II


Durante la processione dell’adorazione della Croce si cantano l’antifona, i «Lamenti del
Signore» o altri canti adatti. Io per te ho flagellato l’Egitto e i primogeniti suoi,
e tu mi hai consegnato per esser flagellato.
Popolo mio che male ti ho fatto?
ANTIFONA
In che ti ho provocato? Dammi risposta.
Adoriamo la tua Croce, Signore,
lodiamo e glorifichiamo la tua santa risurrezione. Io ti ho guidato fuori dall’Egitto
Dal legno della Croce è venuta la gioia in tutto il mondo. e ho sommerso il faraone nel Mar Rosso,
e tu mi hai consegnato ai capi dei sacerdoti.
Dio abbia pietà di noi e ci benedica; su di noi faccia splendere il suo
volto e abbia misericordia. Io ho aperto davanti a te il mare,
e tu mi hai aperto con la lancia il costato.
Adoriamo la tua Croce, Signore…
Io ti ho fatto strada con la nube,
e tu mi hai condotto al pretorio di Pilato.
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