Documente Academic
Documente Profesional
Documente Cultură
SOMMARIO
La presente memoria riguarda la valutazione dell’incertezza epistemologica associata alla
modellazione della risposta sismica di telai composti acciaio-calcestruzzo. Come caso-studio
è stato considerato un telaio composto con nodi semi-rigidi di cui risultano disponibili i
risultati di analisi pseudo-dinamiche in scala reale eseguite presso il Laboratorio Elsa del
Joint Research Centre (Ispra, Italy). Il telaio è stato modellato con il programma IDARC-2D
impiegando delle molle rotazionali per la modellazione dei collegamenti trave-colonna. La
definizione delle curve momento-rotazione e la calibrazione dei parametri di degrado delle
molle rotazionali è stata ottenuta simulando la risposta sperimentale strutturale delle
sottostrutture rappresentanti i nodi interni ed esterni del telaio composto, analizzate presso il
Laboratory for Materials and Structures Testing dell’Università di Pisa. Inoltre, allo scopo di
valutare l’incertezza epistemologica che si commette utilizzando un modello di previsione del
comportamento nodale puramente teorico, in alternativa alla calibrazione esclusivamente su
base sperimentale, la definizione delle curve momento-rotazione delle molle è stata effettuata
mediante l’applicazione del metodo delle componenti.
Infine, sono state eseguite analisi dinamiche non-lineari del modello del telaio composto per
ciascuna ipotesi di modellazione del comportamento rotazionale dei nodi. Il confronto tra i
risultati delle analisi dinamiche e le prove sperimentali fornisce una prima indicazione
dell’incertezza epistemologica che, allo stato attuale delle conoscenze, si verifica nella
modellazione di telai composti a nodi semi-rigidi.
ABSTRACT
This paper focuses the attention on the evaluation of the epistemic uncertainty in the
modelling of composite steel-concrete frames. In particular, a 3D full scale composite frame
which has been subjected to pseudo-dynamic tests at the Elsa Laboratory of the Joint
Research Centre (Ispra, Italy) has been adopted as study case. The frame of this structure has
been modelled with IDARC-2D program modelling partial-strength joint by means of
rotational spring elements. The definition of moment–rotation curves and the calibration of
degradation parameters for the spring elements have been performed by simulating the
structural response of full-scale substructures subjected to cyclic tests at the Laboratory for
Materials and Structures Testing of the University of Pisa which represent internal and
external joints of the composite frame. In addition aiming at the evaluation of the epistemic
uncertainty related to the use of theoretical models for predicting the joint behaviour, as an
alternative to completely empirical models, the definition of moment–rotation curves has been
performed by means of the application of component method.
Finally, non-linear dynamic analyses have been carried out considering different hypothesis
for modelling the rotational joint behaviour. The comparison between the results coming from
the structural analysis and the results of pseudo-dynamic tests provides a first information on
the epistemic uncertainty in modelling composite frame with semi-rigid joints.
1 INTRODUZIONE
Le ricerche più recenti sulla progettazione strutturale in ambito sismico sono orientate verso
la definizione di un certo numero di obiettivi prestazionali ed hanno come fine ultimo la
valutazione dell’affidabilità con la quale la struttura è in grado di raggiungere tali obiettivi. Si
tratta di un approccio probabilistico che rende possibile il controllo effettivo delle prestazioni
della struttura. Per applicare questa nuova filosofia di progettazione e verifica sismica è,
quindi, necessario portare in conto tutte le variabili aleatorie che governano la risposta
strutturale sotto azioni sismiche.
Esiste un gran numero di sorgenti di aleatorietà che generalmente sono divise in due gruppi
principali identificati con i termini incertezza aleatoria ed incertezza epistemologica. Al
primo gruppo appartengono quelle grandezze legate alla variabilità naturale come l’entità dei
carichi, l’intensità e le caratteristiche accelerometriche di un evento sismico futuro, le
proprietà meccaniche dei materiali, il comportamento isteretico degli elementi dissipativi e
dei collegamenti.
Il secondo tipo di incertezza è dovuto invece ad un’incompleta conoscenza dei fenomeni. In
ambito strutturale l’incertezza epistemologica è legata al grado di accuratezza della
modellazione dello schema strutturale in campo non lineare ed in particolare alla
modellazione del comportamento ciclico delle zone dissipative. Inoltre, rientra nell’incertezza
di carattere epistemologico anche l’imperfetta conoscenza di distribuzione statistica dei dati di
input del modello strutturale e dei parametri che descrivono tali leggi (inferenza statistica).
L’obiettivo principale di questo lavoro è di fornire una prima valutazione dell’incertezza
epistemologica nella modellazione di telai composti acciaio-calcestruzzo con nodi trave-
colonna semi-rigidi. In particolare, a tale scopo, è stato considerato come caso-studio una
struttura composta realizzata in scala reale e sottoposta ad analisi pseudo-dinamiche presso il
Laboratorio Elsa del Joint Research Centre (Ispra, Italy) [1]. La struttura testata è un edificio
a due piani e due campate costituito da tre telai nella direzione longitudinale e tre telai nella
direzione trasversale (Figura 1). I telai trasversali esterni sono irrigiditi con controventi
concentrici. Le prove pseudo-dinamiche hanno riguardato la risposta strutturale per azioni
sismiche in direzione longitudinale.
Per quanto detto in precedenza, l’aspetto più delicato della modellazione strutturale riguarda
le zone dissipative, in questo caso rappresentate dai nodi trave-colonna semi-rigidi a parziale
ripristino di resistenza. Tale modellazione è stata condotta secondo un duplice approccio. Nel
primo caso la definizione delle curve momento-rotazione e la calibrazione dei parametri di
degrado delle molle rotazionali è stata ottenuta simulando la risposta strutturale di
sottostrutture nodali, che rappresentano i nodi interni ed esterni del telaio composto,
sottoposte ad analisi cicliche presso il Laboratory for Materials and Structures Testing
dell’Università di Pisa [2]. Pertanto, si tratta di una modellazione nodale su base
completamente empirica.
Nel secondo caso, allo scopo di valutare l’incertezza epistemologica che si verifica
utilizzando un modello teorico di previsione del comportamento nodale, la definizione delle
curve momento-rotazione delle molle è stata ottenuta mediante l’applicazione del metodo
delle componenti. In tal modo, la curva di inviluppo monotono della risposta ciclica dei nodi
composti esterni ed interni del telaio è stata ricavata per via teorica, mentre le leggi di degrado
sono assunte su base empirica. Pertanto, questo secondo approccio si può definire
semiempirico.
1 2 3
400 5000 7000 400
700
IPE 300 IPE 300
C
IPE 240
WIND-BRACE thickness: 15cm WIND-BRACE
3000
2 L50x100x8 2 L50x100x8
(from L100x100x8) (from L100x100x8)
7400
B
Heigth: + 700
IPE 240
IPE 240
IPE 240
3000
IPE 300 IPE 300
A
700
12800
COLUMN LINE 1: COLUMN LINE 2: COLUMN LINE 3:
HEB 260 HEB 280 HEB 260
HEB 280
HEB 260
3500
4 5 6
ROTATIONAL INELASTIC
SPRING ELEMENTS
7000
+3500 1 2
HEB 260
HEB 280
1 2 3
3500
La struttura è soggetta a carichi permanenti pari a 1,5 kN/m2 e carichi accidentali pari a 5
kN/m2.
300 350
M [kNm] M [kNm]
250
300
200
250
150
200
100
150
50
100
0
-60 -50 -40 -30 -20 -10 0 10 20 30 40 50 60 50
-50
-100 φ [mrad] 0
-60 -50 -40 -30 -20 -10 0 10 20 30 40 50 60
-50
-150
-200
-100 φ [mrad]
-250 -150
-300 -200
200 100
100 0
-60 -50 -40 -30 -20 -10 0 10 20 30 40 50 60
0 -100
-60 -50 -40 -30 -20 -10 0 10 20 30 40 50 60
-100 -200
φ [mrad] 0 [mrad]
-200 -300
200 100
100 0
-60 -50 -40 -30 -20 -10 0 10 20 30 40 50 60
0 -100
-60 -50 -40 -30 -20 -10 0 10 20 30 40 50 60
-100 -200
φ [mrad] φ [mrad]
-200 -300
150 100
100 50
0
50
-0.045 -0.035 -0.025 -0.015 -0.005 0.005 0.015 0.025 0.035 0.045
-50
0
-0.045 -0.035 -0.025 -0.015 -0.005 0.005 0.015 0.025 0.035 0.045 -100
-50
-150
-100 -200
ϕ [rad] ϕ [rad]
-150 -250
Fig. 15: Curva momento-rotazione del nodo Fig. 16: Curva momento-rotazione del nodo
interno esterno
δ M ,max − δ S ,max
E= (4)
δ S ,max
dove:
• δ M ,max è il massimo intersory drift del modello numerico;
• δ S ,max è il massimo intersory drift rilevato sperimentalmente.
I risultati ottenuti evidenziano un buon accordo tra i valori sperimentali e quelli ottenuti dalla
modellazione del telaio. In particolare si può notare la sensibilità del comportamento nodale
alle leggi di degrado della rigidezza e della resistenza soprattutto, come è ovvio attendersi, per
valori più elevati della PGA, ossia quando la struttura si trova in campo non lineare in
maniera più significativa e quindi risulta di fondamentale importanza la modellazione delle
zone a cui è demandato il compito di dissipare l’energia sismica in ingresso. I modelli a cui è
associato un errore più piccolo in termini di interstory drift sono quelli in cui il
comportamento ciclico della risposta nodale è modellato con il PHM ed, in particolare, con lo
Yielded Oriented Model a conferma di quanto già evidenziato dai risultati della simulazione
delle sottostrutture nodali. Con riferimento a tale modello si rileva che l’errore dovuto alla
modellazione strutturale, nella previsione della risposta sismica è, per tutti i valori considerati
della PGA, contenuto entro il 13% circa. I modelli realizzati con l’applicazione dello SHM
sono più dissipativi rispetto agli altri e, di conseguenza, tendono a sottostimare la risposta
strutturale. Infine, il grado di accuratezza con l’utilizzo di un modello teorico per la previsione
dell’inviluppo monotono (metodo delle componenti) è soddisfacente in considerazione del
fatto che non richiede prove sperimentali specifiche per caratterizzare i collegamenti trave-
colonna, ma significativamente inferiore rispetto al grado di accuratezza conseguibile in
possesso di specifiche prove sperimentali.
Tabella 2: Errore percentuale
PGA Risultati PIANO 1 PIANO 2
δ (+)[mm] E% δ (−) [mm] E% δ (+)[mm] E% δ (−) [mm] E%
0.1 M1 9.90 12.50 -9.66 1.13 11.62 1.66 -11.45 6.91
Sperimentale 8.80 -9.77 11.43 -12.3
0.25 M1 18.10 0.77 -21.05 6.05 25.04 0.00 -23.29 6.64
Sperimentale 18.24 -19.85 25.04 -21.84
1.4 M1 59.68 5.54 -76.4 12.61 71.04 9.72 -100.70 9.12
Sperimentale 63.18 -87.42 78.69 -110.80
0.1 M2 7.94 9.77 -7.89 19.24 10.57 7.52 -8.56 30.41
Sperimentale 8.80 -9.77 11.43 -12.3
0.25 M2 18.42 0.99 -17.85 10.08 20.51 18.09 -20.75 4.99
Sperimentale 18.24 -19.85 25.04 -21.84
1.4 M2 52.83 16.57 -80.48 7.99 62.87 20.10 -97.62 11.90
Sperimentale 63.32 -87.47 78.69 -110.8
0.1 M3 7.20 18.18 -6.45 33.98 8.22 28.08 -13.32 8.29
Sperimentale 8.80 -9.77 11.43 -12.30
0.25 M3 17.17 5.87 -14.66 26.15 20.10 19.73 -16.20 25.82
Sperimentale 18.24 -19.85 25.04 -21.84
30
δ [mm] SPERIMENTALE 80
25 MODELLO δ [mm] SPERIMENTALE
60 MODELLO
20
40
15
20
10
0
5 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20
-20
0
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 -40
-5
-60
-10
-80
-15
-100
-20 t [s]
t [s] -120
-25
Fig. 17: M1 - Interstory Drift – PGA = 0.25g Fig. 18: M1 - Interstory Drift – PGA = 1.4g
30
δ [mm] SPERIMENTALE 80
25 MODELLO δ [mm] SPERIMENTALE
60 MODELLO
20
40
15
20
10
0
5
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20
-20
0
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20
-5 -40
-10 -60
-15 -80
-20 -100
t [s] t [s]
-25 -120
Fig. 19: M2 - Inerstory Drift - PGA = 0.25g Fig. 20: M2 - Inerstory Drift - PGA = 1.4g
30
δ [mm] SPERIMENTALE
25
MODELLO
20
15
10
0
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20
-5
-10
-15
-20
t [s]
-25
BIBLIOGRAFIA
[1] Bursi, O. S., Caramelli, S., Fabbrocino G., Molina J., Salvatore, W., Taucer F., Zandonini
R., 3D Full Scale Seismic Testing of a Steel-Concrete Composite Building at ELSA,
Report of ECOLADER project HPR-CT-1999-00059 and ECSC project 7210-PR-250.
[2] Caramelli, S., Lucchesi, D., Salvatore, W., Dissipative beam-to-column connections of
steel-concrete composite moment-resisting frames, Report of ECOLADER project HPR-
CT-1999-00059 and ECSC project 7210-PR-250.
[3] Mander, J. B., Prietsly M., J., N., Park R., Theoretical Stress-Strain Model for Confined
Concrete, Journal of Structural Engineering, ASCE, 1998: Vol. 114, No. 8 pp.1804-1826.
[4] Piluso, V., Rizzano, G., Tolone, I., Flexural resistance of beam-to-column composite
joints: influence of random material variability, IX International Conference on Structure
Safety and Reliability, ICOSSAR 2005, 19-23 Giugno 2005, Roma.
[5] Piluso, V., Rizzano, G., A New Mechanical Model For Evaluating The Whole Moment-
Rotation Curve Of Composite Beam-To-Column Joints With Angles, Eurosteel 3rd,
European Conference on steel structures, Coimbra.
RINGRAZIAMENTI
Il presente lavoro è stato sviluppato nell’ambito del programma di ricerca di interesse
nazionale PRIN 2003 intitolato “Affidabilità delle prestazioni di strutture sismo-resistenti
composte acciaio-calcestruzzo”.