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BIOCHIMICA

3 LEZIONE- 28/10/2020

“L’acqua”
L’acqua è il componente principale dei sistemi biologici e degli alimenti, tranne grassi, zucchero
cereali e leguminose.
Le sue caratteristiche chimico-fisiche sono:
-si trova allo stato solido, liquido e gassoso.
L’acqua liquida ha:
-elevato punto di fusione (0°)
-elevato punto di ebollizione (100°)
-elevato calore specifico, cioè la quantità di energia assorbita da 1g di acqua durante un aumento di
temperatura di 1°C
-elevato calore latente di evaporazione (l’acqua che evapora dal nostro corpo tende a rilasciare
una notevole quantità di calore)
-è un ottimo solvente per numerose sostanze chimiche: composti ionici, gas O2 e CO2, alcool,
acidi, zuccheri (in particolare, nel nostro organismo fa si che possano avvenire le reazioni
biochimiche poste alla base dei meccanismi metabolici intracellulari).
In particolare nel nostro organismo:
-trasporta alle cellule le sostanze nutritive
-allontana dai tessuti le sostanze di rifiuto
-si occupa della termo regolazione e mantenimento dell’equilibrio termico tra le cellule
-costituisce il mezzo in cui avvengono tutte le reazioni digestive e metaboliche.

Dal punto di vista chimico, una molecola di acqua costituisce un dipolo, cioè ha una parte
elettronegativa e una elettropositiva; infatti se mettessimo NaCl in soluzione acquosa, questo si
dissocia, dando origine ai cationi Na+ il quale va a legarsi con il dipolo elettronegativo costituito
dall’O2, e agli anioni Cl- che si disporranno in corrispondenza del dipolo elettropositivo
caratterizzato dall’H+.
Quindi, se mangiamo cibi salati, il nostro organismo richiama acqua, cioè aumenta il volume dei
nostri liquidi corporei (il nostro sangue è costituito da una componente corpuscolata 50% e da una
liquida 50%, il plasma, caratterizzato per il 90% di H2O) e questo significa che aumenterà il nostro
volume plasmatico; ciò comporta che il nostro cuore debba pompare più sangue, andando incontro
ad un aumento della pressione sanguigna.

“Compartimenti idrici”
I sistemi fisiologici operano in un “ambiente interno” separato da uno “esterno”, separati da
barriere epiteliali (es.parete dei capillari) o da membrane cellulari che dividono l’organismo in
compartimenti separati che contengono liquido; tutto questo cercando di mantenere sempre un
equilibrio fra i due.
L’acqua corporea totale è costituita da LIC (intracellulare), cioè all’interno di cellule, il quale è
separato, ad esempio da un’altra cellula, grazie alla membrana cellulare dal LEC (extracellulare), il
quale si divide in Interstiziale (3/4), (tra i vasi e tra le cellule), e plasma (1/4).
Del LEC fa parte anche l’acqua transcellulare (1-3%), contenuta in particolari comparti del nostro
organismo delimitati da cellule epiteliali e comprende l’acqua che è contenuta nei succhi digestivi,
soprattutto dopo i pasti), nel liquido cerebrospinale, liquido pleurico (3ml), liquido peritoneale,
liquido intraoculare e liquido sinoviale.

Il volume di distribuzione è un parametro che indica la capacità di diffusione e penetrazione di


varie sostanze nei vari organi e tessuti dell’organismo.
Esso ci permette di calcolare anche l’acqua corporea totale, il volume plasmatico, il LEC, il LIC.

“L’osmosi”
Il termine indica la diffusione del solvente attraverso una membrana semipermeabile, il cui
movimento avviene da una regione a minore concentrazione di soluto verso una a maggiore
concentrazione di soluto, quindi secondo gradiente, fino al raggiungimento dell’equilibrio
osmotico.
Si può parlare anche di regione a bassa pressione osmotica e regione ad alta pressione osmotica.
La pressione osmotica:
-è proporzionale alla [ soluto]
- per una stessa massa di sostanza disciolta, la press. aumenta proporzionalmente alla
temperatura assoluta, cioè se aumentiamo nei due compartimenti aumentiamo la temperatura
facciamo in modo che il soluto si dissoci più velocemente
- è indipendente dalla natura della sostanza disciolta ed è uguale nelle soluzioni contenenti uno
stesso n di particelle in eguale volume
-gli elettroliti danno press. superiori ai valori teorici, a causa del grado di dissociazione
E’ detta sostanza osmoticamente attiva quella che si dissocia in soluzione

L’unità di misura della pressione osmotica è l’osmolarità ed è molto importante perché tutte le
pressioni del nostro organismo si esprimono con l’osmolarità; la pressione osmotica del plasma è
300 mOsm.
L’osmole è la [sostanza osmoticamente attiva] che esercita una pressione osmotica di 22,4 atm.
- La pressione osmotica delle proteine plasmatiche è 25mmHg
- 90/95% delle sostanze attive osmoticamente dei nostri liquidi corporei sono: Na+ Cl-
HCO3-

“Sostanze iso-ipo-iper toniche”


 Soluzioni isotoniche: hanno la stessa [soluto]
 Soluzione ipertonica: soluzione con > [soluto]
 Soluzione ipotonica: soluzione con < [soluto]
Es.
Immaginiamo di mettere un GR in una soluzione:
 Isotonica: significa che abbiamo la stessa concentrazione di soluto da entrambe le parti,
quindi c’è equilibrio
 Ipotonica: il GR richiama acqua al suo interno, per cui si gonfia e avviene la lisi
 Ipertonica: il GR perde acqua e si aggrinzisce

Due soluzioni possono essere isosmotiche, in quanto la concentrazione dei soluti è uguale, ma non
isotoniche se varia la quantità di solvente.

“Movimento di liquido tra LEC e LIC”


 Aggiunta al LEC 290 mmoli di NaCl, perciò stiamo richiamando acqua che provoca un
aumento del Volume e della pressione osmotica;
 Aggiunta di 2L soluzione isotonica al LEC, quindi la pressione osmotica del LEC non
aumenta ma tenderà ad aumentare il volume del liquido;
 Aggiunta di 2L di H2O al LEC, quindi aumenta solo il volume del LEC.
BIOCHIMICA
4 LEZIONE-29/10/2020

“Il bilancio idrico”


Il bilancio idrico dipende dalla pressione osmotica, quindi sta a dire che la quantità di H2O
introduciamo deve essere = a quella che eliminiamo e il contenuto idrico del nostro organismo è
governato dalla quantità di sali presente nei vari compartimenti.
L’omeostasi viene raggiunta grazie a meccanismi fisiologici che risiedono soprattutto nel SNC, in
particolare a livello dell’ipotalamo in un centro che prende il nome di centro della sete, e a livello
renale, dove viene secreto l’ormone ADH (antidiuretico)

“Meccanismo della sete”


Il centro della sete si trova in posizione laterale e caudale rispetto ai nuclei sopraottici e si
sovrappone alla zona dell’ipotalamo che controlla la liberazione dell’ADH.
Esso può essere stimolato da:
-Disidratazione extracellulare
-Disidratazione intracellulare
-Emorragia e diminuzione della gittata cardiaca
- Secchezza della bocca
-Aumento della [elettroliti]
Tutte queste condizioni portano a “polidipsia”, cioè alla richiesta di acqua; mentre una
distruzione del CS porta ad “adipsia”, non si sente bisogno di acqua.
In particolare la regolazione avviene da:
-meccanismo nervoso periferico -> recettori periferici della bocca
-meccanismo neuro-umorale centrale -> sensibile a pressione osmotica e volume dei liquidi
corporei

“Elettroliti nei liquidi corporei: equilibrio di Gibbs-Donnan”


È importante che la concentrazione di anioni e cationi sia uguale sia nel LIC sia nel LEC, dove
però c’è una minima differenza tra liquido interstiziale e plasma, e questo viene spiegato con un
principio detto “equilibrio di Gibbs-Donnan”.
 Abbiamo 2 compartimenti cellulari separati da una membrana semipermeabile (permeabile a
H2O e soluti a basso PM e non proteine) e immaginiamo di aggiungere 20 molecole KCl,
che in ambiente acquoso si dissociano in 20 K+ e 20 Cl-, che siccome deve esserci
l’equilibrio si spostano 10 da una parte e 10 dall’altra.
 Ora aggiungiamo 10 molecole di K Pr (proteinato di K), che si dissociano in 10 K+ e 10
Pr-, ma le proteine non possono passare attraverso le membrane (Pr-) e questo fa si che
una parte sia più elettronegativa dell’altra.
 A questo punto la legge ci dice che, ora dei 10 K+ se ne spostano 2, quindi 8 e 12 dall’altra,
e lo stesso per i Cl-, e che in condizioni di equilibrio, il prodotto delle concentrazioni di
cationi e anioni diffusibili da ciascun lato della membrana è uguale al prodotto degli ioni
dall’altro lato.

“Sistemi tampone”
Le variazioni di pH dei liquidi organici devono essere mantenuti entro certi limiti. La regolazione
acido base si ha grazie alla produzione metabolica, cioè tutte le reazioni che avvengono nel nostro
organismo le quali portano all’eliminazione di tutte quelle sostanze acide o alcaline.
Prima di tutto avviene l’ingestione dei cibi, le cui macromolecole di cui sono composti si dissociano
e alla fine di tutte le reazioni metaboliche avremo: CO2, H+ e altri metaboliti.
-La CO2 viene mandata a livello polmonare per essere eliminata e dare origine a ossigeno
-Altri metaboliti passano attraverso il rene, grazie al quale noi tratteniamo i sali o li eliminiamo,
è qui che viene prodotto l’ormone ADH e controllata la produzione dell’anione HCO3- che va a
regolare il pH del sangue.

Il SANGUE
La CO2 si sposta dai tessuti ai polmoni dove ci sono gli eritrociti; si unisce all’H2O dando origine
all’acido carbonico H2CO3.
Quest’ultimo grazie all’enzima anidrasi carbonica si dissocia in HCO3- e H+.
 Quando entra CO2 noi stiamo producendo H+, quindi diminuisce il pH ed ecco che l’HCO3
– è importante perché si unisce con l’H+ e riporta il pH in condizioni normali.
 Al contrario, se siamo in una situazione di alcalosi, H2O e CO2 reagiscono danno origine ad
H2CO3 che si dissocia in HCO3- e H+, facendo aumentare la concentrazione degli H+ e
riportando il pH a livelli fisiologici.
Il tampone acido carbonico bicarbonato tamponerebbe da pH 5.1 a 7.1, ma le concentrazioni di CO2
e HCO3- nel nostro organismo sono tali da renderlo efficace a pH 7.4.

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