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può
nascere
in
modo
diverso:
visitando
un
presepio
del
quale
piace
in
modo
particolare
l'ambientazione
e
portando
qualche
modifica
personalizzata;
dall'osservazione
in
natura
di
caratteristici
ambienti
quali
grotte,
casolari
di
campagna
o
borghi
rustici
scovati
in
sperduti
paesini
durante
una
gita
domenicale
o
semplicemente
viaggiando
con
l'immaginazione
e
la
fantasia.
È
utile
tracciare
uno
schizzo
planimetrico,
partendo
dall'ingombro
massimo
che
abbiamo
a
disposizione
e
stabilendo
la
dislocazione
dei
luoghi,
natività
per
prima
e,
a
seguire,
case,
torrenti,
monti,
boschi,
ecc…tenendo
ben
presente
il
punto
di
osservazione.
Spesso
l'idea
iniziale
può
variare
durante
l'allestimento
del
presepio
per
esigenze
diverse
ma,
il
risultato
finale,
sarà
sempre
soddisfacente.
L'altezza
dell'orizzonte
del
presepio
deve
coincidere
con
l'altezza/vista
dell'osservatore.
Questo
accorgimento
permette
di
guardare
negli
occhi
le
statue
situate
in
primo
piano
dando
l'impressione
all'osservatore
di
entrare
nel
paesaggio.
Sarà
ora
importante
giocare
con
la
prospettiva
stabilendo
un
punto
di
fuga;
le
figure
in
primo
piano
possono
anche
essere
di
notevoli
dimensioni
ma
la
loro
altezza
deve
essere
in
relazione/proporzione
agli
elementi
circostanti.
Allontanandosi
le
figure
devono
diminuire
in
altezza
dando
un
effetto
prospettico
tale
da
rendere
il
paesaggio
il
più
reale
possibile.
Piccole
siepi,
ciottoli,una
strada
aiutano
a
convergere
nel
punto
di
fuga;
la
strada
deve
essere
nascosta
da
svolte,
discese,
massi
per
riprendere
più
piccola
e
lontanissima
(non
mostrarla
tutta
fino
all'ultimo
piano).Per
ottenere
che
tutti
gli
elementi
da
costruire
(grotta,
edifici
con
relative
porte
e
finestre,
vegetazione,ponticelli,
pozzi,
ecc…)
siano
dimensionati
armoniosamente,
occorre
che
le
misure
siano
proporzionate
all'altezza
delle
statue.Talvolta
si
costruisce
prima
l'ambiente,
poi
togliendo
dalle
scatole
le
statuine,
ci
si
accorge
che
sono
troppo
grandi
o
troppo
piccole
messe
a
fianco
delle
case.
Per
accentuare
l'effetto
prospettico
della
profondità
circoscrivi
il
presepio
coprendone
i
lati
e
costruendo
un
boccascena,
come
fosse
il
palcoscenico
di
un
teatro.
Nella
fase
di
finitura
i
toni
dei
colori
si
attenueranno
in
relazione
alla
distanza:
un
oggetto
lontano
ha
colori
meno
vivi
e
i
contorni
meno
nitidi
della
scena
in
primo
piano.
Per
calcolare
la
giusta
porporzione
tra
statue
e
ambiente
si
possono
utilizzare
due
sistemi:
ANALITICO:
Moltiplicare
l'altezza
delle
statue
(in
centimetri),
che
s'intende
utilizzare
per
le
dimensioni
reali
dell'oggetto
che
si
vuole
realizzare,dividere
il
tutto
per
l'altezza
delle
persone
reali;
esempio:
Si
vuole
realizzare
un
secchio
disponendo
di
statue
di
30cm.
Moltiplichiamo
30cm.
per
l'altezza
di
un
secchio
nella
realtà,
(
esempio
di
40cm.),
otteremo
1200
che
divideremo
per
l'altezza
di
una
persona
reale
(165cm
esempio),
1200/165=7,27
il
risultato
è
l'altezza
del
nostro
secchio
da
costruire.
GRAFICO:
Si
prenda
della
carta
millimetrata
e
si
traccia
una
linea
orizzontale
e
una
verticale,
partendo
dal
punto
d'origine
dei
due
assi,
in
orizzontale
marcheremo
con
dei
numeri
in
modo
lineare
la
carta
da
0-‐10
20-‐30....200,
in
asse
verticale
si
effetuerà
la
stessa
operazione
partendo
dal
numero
0
fino
al
numero
50,
l'asse
orizzontale
rappresenta
le
misure
della
realtà,
l'asse
verticale
quelle
da
porre
in
porporzione.
Supponiamo
di
avere
delle
statue
di
12cm,
sull'asse
verticale
andremo
ad
individuare
il
numero
12,
e
su
quello
orizzontale
cercheremo
il
numero
che
corrisponde
ad
un
altezza
reale
di
una
persona
esempio
165cm.
alla
congiunzione
dei
due
punti
otterremo
il
punto
che
chiameremo
"A",
da
quì
tracceremo
una
diagonale
fino
al
punto
di
unione
al
punto
a
zero;
ora
il
nostro
grafico
è
pronto.
Devo
ad
esempio
accostare
un
secchio
ad
un
bue
e
voglio
sapere
di
che
misura
deve
essere;
in
orizzontale
vado
a
cercare
il
numero
che
corrisponde
all'altezza
di
un
secchio
reale
esempio
di
40cm.,
seguiremo
in
verticale
fino
ad
incontrare
la
famosa
retta
"A",
da
quì
ci
sposteremo
in
orizzontale
fino
ad
arrivare
alla
retta
verticale
dove
andremo
a
leggere
un
numero
che
sarà
quello
poi
che
corrisponderà
al
altezza
del
secchio
da
realizzare.
Entambi
i
sistemi
sono
validi
starà
a
voi
utilizzare
quello
che
vi
sembrerà
più
pratico.
Realizzato
il
bozzetto
e
collocato
il
fondale
si
passa
alla
costruzione
del
paesaggio
iniziando
dal
primo
piano.
Assi,
tavole,
residui
di
vecchi
mobili
inchiodati
tra
loro
possono
formare
l'armatura
portante
e
la
struttura
principale
del
presepio.
Nel
caso
si
avesse
spazio
a
disposizione
si
consiglia
di
realizzare
da
due
a
tre
palchi
dove
saranno
allestite
scene
in
misura
sempre
più
piccola,
in
questo
modo
la
discontinuità
dei
palchi
darà
l'illusione
della
distanza.
I
materiali
più
usati
per
il
successivo
rivestimento
e
per
la
realizzazione
di
case,
muretti,
ponticelli
ecc…sono,
oltre
al
legno,
il
polistirolo
e
il
cartone
(una
scatola
per
scarpe
adeguatamente
rivestita
con
carta/roccia
può
diventare
una
grotta.
Il
polistirolo
meriterebbe
un
discorso
a
parte
essendo
lavorabilissimo
con
un
semplice
taglierino
e
utile
per
realizzare
piccoli
o
grandi
elementi
del
paesaggio.
Si
può
facilmente
incollare,
intagliare
per
imitare
una
superficie
rocciosa,
deformare
con
una
fonte
di
calore
o
della
carta
abrasiva
per
invecchiare
le
pareti
di
una
casa;
ricordiamo
che
in
fase
di
finitura,
il
colore
darà
il
tocco
finale
nascondendo
le
imperfezioni.
Un
altro
elemento
importante
e
di
largo
utilizzo
tra
i
presepisti
più
esperti
è
il
gesso.
Può
essere
usato
per
rivestire
qualsiasi
elemento
togliendo
con
effetto
stucco
qualsiasi
imperfezione
e,
una
volta
asciutto,
si
può
scalfire
con
un
punteruolo
per
simulare
rocce,
pietre
o
mattoni.
E'
perfino
possibile
realizzare
delle
colline
veramente
miniaturizzate:
modella
il
rilievo
con
rete
metallica
di
maglia
larga,
imbevi
tela
di
juta
in
una
mistura
molto
liquida
di
gesso
e
acqua
e
disponila
sulla
armatura;
una
volta
asciutto
è
sufficiente
colorare
e
guarnire
con
elementi
come
sabbia,
terra
e
muschio
incollati.
Prima dell'allestimento vero e proprio, è opportuno verificare il funzionamento di
tutti i meccanismi inseriti precedentemente: luci, acqua, fuoco, effetti speciali ecc…
Si inizia poi con la colorazione delle parti strutturali fisse e degli altri oggetti
decorativi come edifi-ci, ponticelli o pozzi che una volta asciutti verranno
posizionati dove previsto.
Successivamente si posizionano le statuine ed a seguire il muschio con gli altri
elementi naturali (terriccio, ghiaino, sabbia, pietre, alberelli). Il tocco finale, cioè
quello che dovrà rendere il presepio vivo e reale, consiste nell'abbellirlo con una
serie di elementi decorativi che possiamo cercare di costruire con un po' di
pazienza o reperire già pronti e in diverse misure in un negozio specializzato; questi
varieranno a seconda dell'ambientazione creata e saranno in scala e proporzione
con le statuine. Per esempio, se abbiamo ideato la natività in un cascinale, ci si può
sbizzarrire con attrezzi agricoli posizionati nell'aia (rastrelli, forconi, falci, vanghe)
e contenitori vari (sacchi, gerle, secchi, cassette di legno) riempiti con fieno, bacche
rosse o di ginepro, grani di pepe e quant'altro troviamo e che possa simulare il vero
ridotto in scala.
Aggiungiamo pure delle fascine o delle cataste di legna creando un angolo legnaia
con tanto di ceppo e scure e sparpagliando vicino della segatura. Non
dimentichiamo questo particolare determinante: non c'è niente di meglio che
passeggiare in campagna o nei boschi e raccogliere quello che può far parte,
miniaturizzato, del presepio.
Ricordiamo sempre di "invecchiare", con il colore o altri accorgimenti, tutti gli
elementi per rendere "vissuto" tutto l'ambiente creato.
Effetti
speciali
Senza
dubbio
un
presepio
arricchito
da
qualche
movimento
rende
meno
statica
la
scena
abbellendola
nell'insieme,
ad
esempio
da
un'apparizione
di
un
angelo
oppure
dalla
pioggia
con
fulmini
e
tuoni,
oppure
dall'acqua
che
scorre
e
così
chi
ne
ha
più
ne
metta,
ma
come
si
può
fare
tutto
ciò?
Di
solito
alcuni
presepisti
aguzzano
l'ingegno
creando
dei
veri
e
propri
marchingegni,
del
resto
il
mercato
non
è
che
offra
granché,
a
parte
qualche
proiettore
o
fibra
ottica
resta
ben
poco,
e
allora
ecco
che
il
presepista
si
trasforma
in
chimico,
fisico,
meccanico,
edile,
falegname
ma
soprattutto
un
artista
ricco
di
fantasia,
ed
ecco
che
allora
sfodera
tutto
il
suo
ingegno
e
fantasia
inventando
macchine
e
acrocchi
vari
al
fine
di
ottenere
ciò
che
gli
serve.
Ma
non
dileguiamici
troppo
e
vediamo
alcuni
di
questi….effetti
speciali.
L'apparizione
dell'Angelo:
semplice
ma
molto
efficace;
consiste
nel
realizzare
una
scatola
che
possa
contenere
l'angelo,
e
dopo
averla
dipinta
internamente
di
colore
nero
andremo
ad
illuminare
la
nostra
statuina,
evitando
di
illuminare
la
scena,
per
questo
le
luci
andranno
collocate
all'interno
del
contenitore
schermandole
in
modo
appunto
da
non
illuminare
l'esterno,
la
potenza
delle
lampadine
dovrebbe
essere
di
poca
potenza,
20Watt
sono
più
che
sufficienti,
fatto
questo,
porre
un
vetro
sottile
e
ben
pulito
davanti
e
a
una
certa
distanza
l'imboccatura
della
scatola,
(
l'angolatura
andràcercata
sperimentalmente
),
a
luci
spente
(notte)
accendete
l'angelo
e
il
gioco
è
fatto.
La
pioggia:
si
utilizzano
delle
grondaie...una
la
si
colloca
tra
la
prima
scena
e
la
seconda
(vedi
Palchi),
naturalmente
in
alto
in
modo
che
non
sia
visibile
dopo
aver
praticato
una
serie
di
fori
da
almeno
2mm.,
si
chiude
saldando,
a
stagno
i
due
lati
della
grondaia,
in
questo
modo
avremo
realizzato
una
specie
di
vasca
lunga
e
stretta;
ad
una
estremità
dopo
aver
forato
la
lamiera,
salderemo
un
tubo
di
rame,
che
ci
servirà
per
inviare
tramite
una
pompa
l'acqua
dopo
aver
collegato
un
tubo
di
gomma.
Nella
parte
inferiore,
perpendicolarmente
alla…vasca
superiore
creeremo
una
simile,
ma
il
tubo
di
rame
lo
salderemo
nella
parte
inferiore
affinché
l'acqua
cadendo
venga
raccolta
e
convogliata
in
esso;
per
sicurezza
avremo
l'accortezza
di
realizzala
un
po'
più
generosa
come
larghezza,
per
impedire
che
l'acqua
non
vada
a
cadere
fuori
da
essa;
naturalmente
provvederemo
a
renderla
non
visibile
al
visitatore.
Ora
non
ci
resta
che
procurarci
una
pompa,
e
qui
lascio
a
voi
la
scelta
sul
modello,
(acquario,
giardino,
laghetto
o
altro),
fatto
ciò,
metteremo
in
pesca
la
pompa
da
un
secchio
posto
sotto
il
presepio
e
collegarla
al
tubo
di
rame
sulla
vasca
superiore;
quella
inferiore
la
collegheremo
sempre
tramite
un
tubo
al
secchio,
in
questo
modo
useremo
sempre
la
medesima
acqua.
Ora
la
nostra….macchina
della
pioggia
è
pronta
per
funzionare,
però
ci
sarebbe
un
piccolo
dettaglio
che
potrebbe
svelare
la
presenza
della…grondaia,
infatti
l'acqua
cadendo
nella
vasca
produce
un
rumore
di
lamiera,
per
evitare
che
accada
è
sufficiente
riempire
il
fondo
della
vasca
con
del
ghiaino
e
il
gioco
è
fatto;
ma
volendo
essere
ancora
più
pignoli
ci
sarebbe
ancora
un
dettaglio:
osservando
cadere
la
pioggia,
un
osservatore
attento
nota
che
essa
cade
creando
un
muro
sottile
e
lineare
e
regolare,
(le
gocce
cadono
esattamente
dove
trovano
i
fori
eseguiti),
creando
un
effetto
poco
naturale;
se
invece
sotto
la
nostra
vasca
superiore
stendiamo
una
rete
di
plastica
a
maglie
sottili,
tipo
quelle
utilizzate
negli
orti
a
protezione
di
piogge
troppo
violente,
(specie
quando
si
ha
appena
seminato),
e
la
teniamo
appena
di
poco
staccata
da
essa
l'acqua
si
distribuirà
in
modo
causale
creando
una
caduta
di
gocce
irregolare
come
in
natura.
Qualcuno
poi
si
aggiunge
alla
macchina
della
pioggia
l'effetto
lampo
e
tuono,
che
non
è
altro
che
una
lampada
stroboscopica
opportunamente
regolata
(di
solito
con
un
circuito
che
genera
impulsi
causali,
se
a
qualcuno
interessa
posso
inviare
gratis
gli
schemi
elettrici),
e
per
li
tuono
ci
si
affida
ad
un
registratore
dove
vi
si
trova
inciso
il
suono
(posso
inviare
anche
quello
in
mp3),
però,
anche
se
osservare
in
un
presepe
una
scena
dove
in
piena
notte
cominciasse
a
scrosciare
la
pioggia
accompagnata
da
fulmini
e
tuoni
è
una
cosa
molto
suggestiva,
voglio
far
notare
che,
(se
pignoli
vogliamo
essere
fino
in
fondo),
d'inverno
NON
ci
sono
fulmini
e
tuoni!!!
(amenochè
sia
ambientato
in
estate!).
Il
cielo
stellato
e
la
cometa:
per
realizzarle
dipende
dal
fondale
e
dal
tipo
di
illuminazione
(vedi
illuminazione),
se
illuminiamo
posteriormente
allora
la
scelta
cadrà
sulle
fibre
ottiche,
le
quali
una
volta
posizionate
otterranno
un
effetto
molto
realistico,
in
quanto
alla
vista
del
visitatore
creerà
un
effetto
ottico
simile
ad
un
puntino
luminoso
con…raggi;
per
posizionarle
poi
è
sufficiente
praticare
dei
fiorellini
sottili
nella
tela
con
un'ago
da
cucito
ed
infilare
un
filo
della
fibra
nel
foro
praticato
e
così
via;
se
invece
non
si
volesse
usare
la
fibra
ottica
e
il
fondale
è
sempre
di
tela
allora
non
resta
che
utilizzare
uno
o
più
proiettori,
(o
realizzarne
uno
utilizzando
il
gruppo
ottico
di
un
diaproiettore
in
disuso),
e
costruire
le
diapositive
utilizzando
dei
telaietti
per
diapositive
dove
al
posto
della
pellicola
avremo
sistemato
un
cartoncino
sottile
e
nero,
nel
quale
avremo
preventivamente
praticato
dei
forellini
molto
sottili
(
1-‐2mm.
da
provare
sperimentalmente),
naturalmente
tale
sistema
funziona
egregiamente
anche
proiettando
le
diapositive
del
cielo
stellato
posteriormente,
con
lo
stesso
sistema
realizzeremo
sempre
una
diapositiva
con
una
cometa
(naturalmente
ritagliando
il
cartoncino),
et
voilà,
cielo
e
cometa.
Se
invece
il
fondale
non
fosse
di
tela
ma
ad
esempio
di
compensato,
possiamo
sempre
proiettare
le
diapositive
oppure….Il
nostro
fondale
è
un
pannello
di
compensato
o
il
fondo
del
nostro
impalcato,
costruiremo
con
esso
un
cassone,
sulla
facciata
che
poi
starà
all'interno
praticheremo
dei
forellini
di
un
millimetro
e
all'interno
andremo
a
fissare
quelle
serie
di
luci
a
…pisellino
di
colore
bianco
che
di
solito
vengono
impiegate
nell'albero
di
Natale,
(consiglierei
di
modificare
i
collegamenti,
da
serie
a
parallelo
in
questo
modo
se
si
dovesse
bruciare
uno
almeno
gli
altri
restano
accesi);
per
quanto
riguarda
la
cometa
su
questo
fondale
oltre
alla
proiezione
di
una
diapositiva
si
può
ritagliare
il
disegno
di
essa,
e
illuminarla
posteriormente
avendo
l'accortezza
di
racchiudere
il
tutto
in
una
specie
di...scatola,
Il
fuoco:
per
realizzarlo
esistono
molti
sistemi,
vediamone
alcuni:
Starter:
molto
facile
da
realizzare,
si
collega
in
serie
ad
una
lampadina
con
tensione
di
rete
220Volt.
uno
starter
di
quelli
utilizzati
per
accendere
i
tubi
al
neon;
realizzando
un
gruppo
di
lampadine
(ognuna
con
il
proprio
starter),
e
di
colore
rosso
e
giallo,
si
otterra
un
effetto
piuttosto
realistico
e
semplice
con
modica
spesa,
(realizzando
un
forno
ad
esempio
si
ottiene
un
ottimo
effetto).
La
ventola:
altro
modo
di
simulare
il
fuoco,
è
quello
di
utilizzare
un
ventola
di
quelle
utilizzate
su
i
computer,
reperibile
presso
i
negozi
di
materiale
informatico
o
elettronico,
e
utilizzare
delle
strisce
di
seta
colorata
(rossa
e
gialla)
sottili
e
lunghe
le
cui
estremità
andranno
appuntite,
dopo
di
che
s'incollano
ad
una
griglia
a
maglia
larga
la
quale
troverà
posto
sopra
la
ventola;
l'aria
soffiando
sulla
seta
(che
risulta
leggera
),
creerà
il
giusto
effetto
del
fuoco.
I
tronchetti:
quì
ci
si
affida
all'elettronica;
in
un
tronchetto
di
legno,
proporzionato
alle
vostre
statuine,
praticate
un
foro
da
4mm.
circa
che
attraversi
il
tronchetto
nel
senso
della
lunghezza,
prendete
un
Diodo
LED
di
colore
rosso
e
saldate
ai
suoi
terminali
dei
fili
sottili
di
prolunga,
(isolate
le
saldature
in
modo
che
non
ci
sia
cortocircuito),
infilate
i
terminali
della...prolunga
ottenuta
nei
fori
preticati
in
modo
che
il
Diodo
alla
fine
si
ritrovi
a
sporgere
su
di
un
lato
del
tronchetto
(vedi
figura);
ora
procuratevi
della
carta
igienica,
SI!
NON
sto
scherzando,
(meglio
se
increspata),
dovete
semplicemente
creare
una
specie
di
cupola
che
rivesta
la
cima
del
tronchetto
e
di
conseguenza
copra
il
diodo,
incollando
la
carta,
ma
perché
la
carta
igienica?
Semplice:
è
sottile,
di
solito
increspata
e
se
il
lavoro
è
fatto
bene
sembrerà
la
cenere
che
si
forma
sulla
brace
quando
è
spenta,
invece
quando
il
Diodo
Led
si
accenderà
si
colorerà
di
rosso,
l'effetto
vi
garantisco
è
sorprendente,
naturalmente,
all'attaccatura
della
carta
nel
tronco
consiglio
un
rintocco
con
un
pennello
onde
mascherare
le
imperfezioni.
Realizzatene
almeno
5/6
di
questi
tronchetti
e
disponeteli
ad
esempio
in
circolo
e
fissateli
ad
una
base,
magari
intorno
ad
essi
sistemate
in
circolo
dei
sassi
a
mò
di
falò…
Per
accendere
e
spegnere
in
modo
casuale
i
Diodi
per
creare
l'effetto
fuoco
vi
consiglio
il
circuito
che
un
amico
presepista
gentilmente
mi
ha
concesso
La
pentola
che
bolle
1:
Immaginate
di
osservare
una
scena
in
un
presepio
dove
in
un
angolo
vi
sia
un
fuoco
acceso,
(vedi
paragrafo
fuoco
in
questa
pagina),
e
sopra
di
esso
una
pentola
con
una
minestra
che
bolle
e
fuma;
l'arte
del
presepista
sta
nel
realizzare
in
modo
semplice
e
con
pochi
mezzi
quello
che
potrebbe
essere
impossibile!
Per
risolvere
il
problema,
qua
sopra
descritto,
ci
procureremo
dei
carboncini
contenuti
nelle
batterie
zinco/carbone
o
alcaline,
scariche,
fate
molta
attenzione
ad
aprirle
ed
usate
magari
dei
guanti
e
un
foglio
di
giornale
per
non
sporcare,
cercate
di
mantenere
fissato
il
cappuccio
metallico
fissato
al
carboncino;
maturalmente
pile
di
formato
diverso
avranno
carboncini
di
misura
diversa,
quindi
a
seconda
delle
dimensioni
della
pentola
utilizzerete
misure
diverse.
Prendete
una
pentolina
di
terracotta
o
ceramica
(quella
realizzate
con
il
Dash
va
bene;
vedi
capitolo
tecniche),
praticate
ora
su
di
un
lato
che
risulterà
non
visibile,
due
fori
a
circa
in
terzo
della
sua
altezza
del
diametro
del
cappuccio
che
dovranno
sporgere
all'esterno
della
pentolina,
applicate
all'interno
di
esso
gli
elettrodi
tolti
dalla
batterie
e
fissateli
appunto
con
i
cappucci
all'esterno
in
quanto
andranno
alimentati
da
corrente
continua
12Volt,
e
incollate
avendo
cura
di
sigillare
il
tutto
con
colla
per
ceramica
oppure
con
del
silicone.
Ora
prepariamo
la…minestra:
acqua
e
sale,
semplice
no!
Dovremo
riempire
la
pentolina
della…minestra
in
modo
che
gli
elettrodi
siano
completamente
sommersi,
fatto
questo
diamo
tensione
e
dopo
un
po'
avremo
una…minestra
fumante.
L'acqua
viene
riscaldata
dal
passaggio
della
corrente
elettrica
tramite
i
carboncini
immersi
in
essa,
ma
attenzione,
una
volta
esaurita
l'acqua
non
vi
è
passaggio
di
corrente
e
quindi
niente
minestra
che
fuma,
un
espediente
per
non
dover
ogni
volta
riempire
la
pentola
può
essere
nel
praticare
un
terzo
foro
dove
andremo
a
fissare
un
tubicino
al
silicone
(che
andrà
anche
questo
sigillato)
con
un
contenitore
d'acqua,
avendo
l'accortezza
di
creare
un
sifone
(come
quelli
che
si
usano
nelle
gabbie
dei
uccellini
ad
esempio),
così
anche
il
problema
del
rinfornimeto
è
risolto
per
un
po'
di
tempo.
La
pentola
che
bolle
2:
Un
altro
sistema
per
avere
l'effetto
dell'acqua
che
bolle
ma
senza
il....vapore,
è
quello
di
praticare
un
foro
nella
parte
non
visibile
della
nostra
pentolina
e
infilare
un
tubicino
di
plastica
che
collegheremo
ad
un
ossigenatore
di
quelli
utilizzati
negli
acquari,
(naturalmente
li
troveremo
nei
negozi
del
settore),
un
avviso,
o
si
accquista
un
modello
con
la
possibilità
di
regolazione
del
flusso
d'aria
oppure
si
utilizza
un
morsetto
che
accluderà
il
tubo
onde
regolarne
la
portata,
sempre
reperibile
nei
negozi
di
acquari.
Come
dicevo
sopra
non
ci
sarà
vapore,
ma
la
realizzazione
oltre
essere
semplice
non
richiede
ricariche
d'acqua.
L'alba
e
il
tramonto:
La
difficoltà
ma
anche
la
sfida
che
un
presepista
deve
affrontare
nell'allestimento
di
una
scena
a
volte
è
rappresentato
dalla
giusta
illuminazione
per
ottenere
come
risultato
finale
un
effetto
abbastanza
realistico
di
un'alba
o
tramonto;
in
linea
di
massima
un
buon
dosaggio
di
lampade
sistemate
nella
giusta
posizione
e
del
colore
adeguato
premia
il
lavoro
svolto,
ma
sebbene
lo
sforzo
sia
stato
notevole
non
riusciremmo
mai
ad
ottenere
ciò
che
la
natura
lo
fa
con
naturalezza
(scusate
il
gioco
di
parole
ma
è
così);
almeno
fino
al
momento
in
cui
l'atuzia
e
l'ingegno
ci
spingono
a
nuove
soluzioni
alternative
e
rivoluzionarie.....
Domanda:
Come
fare
ad
imitare
con
perfetto
realismo
un
magnifico
tramonto
in
riva
al
mare
o
in
montagna?
Oppure
un'
alba
con
tutte
la
sue
sfumature
di
colore?
Risposta:
Fotografando
con
una
pellicola
per
diapositive
e
proiettando
il
tutto
con
un
proiettore
sul
nostro
fondale!
Vi
assicuro
che
l'effetto
è
veramente
realistico
(sfido
è
una
foto!),
scherzi
a
parte
sistemando
due
proiettori
con
le
due
diapositive
sincronizzando
il
tutto
con
la
centralina
(in
dissolvenza!),
il
gioco
è
fatto.
Per
i
più
fantasiosi
e
perfezinisti
consiglio
di
utilizzare
due
diaproiettori
di
quelli
che
utilizzano
caricatori
circolari,
in
uno
sistemeremo
le
dia
dell'alba
e
nell'altro
quelle
del
tramonto
poi
tramite
la
nostra
centralina
attiveremo
in
alternanza
prima
uno
poi
l'altro.
Con
quest'ultimo
sistema
ovviamente
due
diapositive
non
bastano,
in
quanto
i
caricatori
circolari
ospitano
un
bel
numero
di
foto,
allora
vi
consiglio
due
alternative:
una
consiste
di
armarvi
di
macchina
fotografica,
alzarvi
molto
presto
la
mattina
(possibilmente
prima
dell'alba!),
e
la
sera
prepararvi
con
l'attrezzatura
per
cogliere
le
immagini
che
riterrete
migliori.
Per
i
più
pigri
invece
è
sufficente
andare
a
caccia
sul
web
di
sfondi
con
delle
albe
e
tramonti
che
soddisfano
la
loro...creatività,
naturalmente
si
provvederà
a
scaricare
le
immagini
su
di
un
supporto
Cdrom
e
portare
dal
Vostro
fotografo
di
fiducia
per
trasferire
il
tutto
su
diapositive,
non
resta
poi
che
inserirle
nei
caricatori
ed
avrete
ogni
volta
uno
scenario
diverso!
Il
Lampo
del
Temporale::
Se
vogliamo
realizzare
un
lampo
di
tutto
rispetto,
dobbiamo
realizzare
un
circuito
che
faccia
lampeggiare
una
lampada
allo
Xeno
del
tipo
utilizzato
per
i
flash
fotografici;
detto
così
sembra
semplice,
ma
se
osserviamo
(quando
è
possibile
osservare),
un
temporale,
i
lampi
di
luce
sono
secchi,
brevi
e
luminosi,
basti
pensare
che
di
notte
illuminano
a
....giorno;
ad
un'attenta
osservazione
possiamo
notare
che
avviene
sia
un
lampo
isolato
sia
una
rapida
sucessione
contemporaneamente.
Il
circuito
che
vi
propongo
svolge
esattamente
questa
funzione,
con
la
possibilità
di
regolare:
durata,
tempo
tra
due
lampi,
numero
dei
lampeggi,
Premi
QUI
per
vedere
il
progetto;
nel
caso
abbiate
difficoltà
nel
reperire
i
componenti
o
nel
realizzare
la
basetta
del
circuito
stampato,
potete
sempre
richiedere
il
kit
LX.1238
a
Nuova
Elettronica
che
provvederà,
a
spedirvelo
per
corrispondenza.
La
Luce
nelle
casette
e
nelle
lanterne...
Quando
cala
il
tramonto
e
la
notte
s'appresta
a
coprire
ogni
cosa
con
il
suo
manto,
c'è
una
cosa
che
di
solito
si
tende
a
fare.....si
accende
una
luce!!!A
parte
gli
scherzi
se
vogliamo
evitare
di
lasciare
al
buio
completo
il
nostro
presepe
si
dovrà
applicare
delle
piccole
luci
alle
nostre
casette,
e
per
sopperire
al
fatto
di
vederle
accese
tutte
contemporaneamente
dovremmo
realizzare
un
qualcosa
che
le
accenda
e
le
spenga
tutte
in
modo
casuale.
Per
fare
questo
ci
sono
diversi
metodi,
uno
da
me
realizzato
e
collaudato
è
quello
di
utilizzare
dei
"Temporizzatori"
che
oppurtunatamente
regolati
accendono
e
spengono
in
tempi
diversi
le
luci
nelle
varie
casette
del
presepio,
vi
rimando
di
seguito
ad
una
spiegazione
dettagliata
e
allo
schema
elettrico.
Il circuito sopra è un modulo per accendere una lampadina in una casetta e funziona con dei temporizzatori alimentati a
12 o 24 volt
a seconda della tensione di alimentazione richiesta dalla lampada, (questo al fine della sicurezza), ma nulla vieta di
utilizzarne a 220Volt, in questo caso o alimentiamo la luce con la stessa tensione oppure colleghiamo al loro posto un
trasformatore a 220/12V. o 220/24V. che alimenterà la luce a bassa tensione a vantaggio della sicurezza!
Regoleremo il timer "RT1" per il ritardo all'accensione e "RT2" per lo spegnimento; con più moduli regolati in modo
diverso ottermmo
l'accensione e lo spegnimento in modo causale; naturalmente se le casette fossero numerose, è sempre possibile
utilizzare un modulo per più casette e provvederemo ad evitare di metterne una accanto all'altra altrimenti si corre il
rischio di vederle accendere e spegnere in contemporanea vanificando il nostro lavoro. I temporizzatori li troverete
presso i negozi di materiale elettrico, e all'acquisto chiedete anche lo "Zoccolo"per il fissaggio.