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Letizia Chierici
Umberto Preziotti
ANNO
2009
Classe
5A
“la
Natura
è
nostra madre
Rispettarla
è
Rispettarsi
Amarla
è
Amarsi”
M.P.
Grazie mamma
Letizia
Prefazione
Sin da piccola sono stata educata ad avere attenzione nei confronti di chi e cosa mi
stava intorno.
Crescendo con la mia famiglia e i miei amici nella mia vita ho preso una direzione basata
sul rispetto, ammirazione, amore, comprensione e senso di giustizia.
Questi valori ogni giorno mi accompagnano nelle scelte di vita.
Nell’ignoranza e indifferenza comune dell’uomo moderno mi sento fortunata per quello
che ho e che porto avanti con tutta me stessa.
Auguro a tutti di trovare ciò che io sto seguendo con amore.
Indice visivo
Introduzione
Per millenni i popoli e tutte le civiltà della storia hanno vissuto a stretto
contatto con la natura, consapevoli che l’uomo fa parte di essa e
quindi non può vivere senza rispettarla.
Come per tutti gli aspetti della vita, così anche per quello abitativo
l’uomo ha sempre costruito la propria casa adattandosi al luogo e al
clima con materiali reperibili in natura: bambù, legno, terra, argilla,
pietra, …... …… e la paglia.
I tempi cambiarono , l’ uomo dimenticò le sue origini e iniziò la corsa
verso il “progresso” e verso lo sviluppo tecnologico.
Nell’edilizia vennero introdotti nell’Ottocento i nuovi materiali da
costruzione prodotti dall’ industria: il ferro, l’acciaio, il vetro, fino ad
arrivare nel XX secolo all’uso sfrenato del cemento, senza valutare le
conseguenze.
Nella produzione del cemento si inquina notevolmente l’ambiente, i
suoi componenti non sono biodegradabili e nella abitazione emana
tossine che danneggiano la salute umana.
La civiltà moderna ha sfruttato in modo smoderato le risorse del
pianeta a scapito della natura ed ora si trova a dover fare i conti con i
suoi errori.
Chi riesce a osservare con attenzione il presente e con un po’ di intuito
a guardare avanti, acquista la consapevolezza che è necessario
recuperare i metodi di costruzione del passato, usando materiali
naturali, per avviare un vero progresso sostenibile.
Ci sono molte proposte in campo architettonico a livello internazionale:
la casa in legno, la casa in terra cruda e la casa in paglia sono solo
alcuni esempi.
La casa in paglia
Vogliamoci bene.
La storia
Le strutture in balle di paglia furono costruite negli Stati uniti fine ‘800
con l’invenzione dell’imballatrice.
Nelle pianure del Nebraska i coloni coltivavano grano e non avendo né
pietra né legno reperibili costruirono case provvisorie con ciò che
avevano: la paglia imballata, sottoprodotto del grano.
Blocchi giganti di costruzione che fungevano anche da struttura
portante.
Scoprirono che queste mantenevano il calore durante gli inverni e il
fresco durante le estati ed avevano il beneficio di isolare
acusticamente dal soffiare del vento.
Nacquero così case permanenti abitate ancora oggi!
Negli anni ‘40 del ‘900 insieme alla 2° guerra mondiale all’aumento
della popolazione e all’utilizzo del cemento le costruzioni in paglia
sparirono.
Negli anni ‘70 furono riscoperte e rifinito il metodo di costruzione si
divulgò la conoscenza ad un pubblico più ampio.
La prima costruzione in Gran Bretagna nacque nel 1994, attualmente
sono presenti 70 edifici, e in Irlanda nel 1996, attualmente sono
presenti 10 edifici.
Ogni anno vengono fabbricati in media 12 edifici e dal 2002 si è
iniziato a costruire scuole con il metodo autoportante.
La paglia
Dal frumento, grano, orzo,avena rialzate da terra e coperte da un
noi possiamo ricavare la paglia. telo per evitare infiltrazioni
Essa è lo stelo secco dei cereali all’interno dato che in questo
mietuti e battuti. Lasciati sul caso è improbabile che si
campo questi steli poi. tramite asciughi sufficientemente per
l’imballatrice, vengono raccolti e essere utilizzata. Non è un
pressati in balle di paglia. problema se le balle si
bagnassero lateralmente l’aria e
il vento le asciugherebbe.
Le balle nei campi vengono
Per la costruzione abbiamo bisogno quindi di balle asciutte,
compatte con gli spaghi tesi di misura uniforme e prive di semi.
Per evitare funghi e batteri il contenuto di umidità della balla
non deve superare il 15%, cioè il peso dell’acqua nella balla
non deve essere maggiore al 15% del peso della balla stessa se
fosse totalmente asciutta.
Il peso della balla deve essere compreso tra i 16 e 30 kg.
La lunghezza deve coincidere all’ incirca a 2 volte la larghezza,
più larghe sono e meglio è.
Gli spaghi devono essere molto tesi in modo che sia difficile
infilarci le dita sotto, si devono inoltre trovare a 10 cm
all’interno dei bordi per non scivolare via dagli angoli.
Lo spago può essere di polipropilene, sisal o canapa, non di filo
di ferro.
La cosa importante è non confondere la paglia con il fieno.
6.200 euro
Isolamento acustico
Il rumore esterno viene attutito dalle balle presentando un
ottimo isolamento acustico.
Basso rischio di incendio
I muri di paglia intonacati presentano un minor rischio di
incendio rispetto ai muri tradizionali con strutture in legno.
Basso costo
La produzione di paglia è superiore alla richiesta, poiché è
considerata prodotto di scarto, con un prezzo medio di €1,60
consegnata e di €1,10 comprata sul campo, come detto prima.
Il risparmio maggiore si ha sulla riduzione dell’uso di
combustibile, abbassando i costi del riscaldamento di almeno il
75% l’anno.
Sana struttura
Sottoposte a test empirici di laboratorio la balle di paglia sono
adeguate per portare carichi tipici di pavimenti, tetti e neve.
Un ambiente sano per vivere
Alternativa ai materiali moderni, non emette sostanze nocive,
inoltre, è traspirante e mantiene fresca l’aria all’interno della
costruzione.
Un altro beneficio per la nostra salute è l’atmosfera di
tranquillità, piacevolezza e pace che si crea al suo interno.
Energizzante e divertente
La soddisfazione più grande è che anche persone comuni
vengono rese capaci di costruire la propria casa.
Metodi di costruzione
Nebraska
È il metodo costruttivo originario sperimentato dai coloni
appunto in Nebraska.
Le balle portano il peso del tetto e non c’è una struttura di
sostegno.
Le balle vengono utilizzate come enormi blocchi di costruzione
fissati alle fondazioni con dei paletti di nocciolo “ceduato” a U,
mentre in cima si poggia il cordolo di legno per il tetto che
distribuisce il peso del solaio e del tetto su tutta la larghezza
del muro.
Il cordolo è fissato alle balle con dei picchetti in nocciolo e delle
cinghie.
Finestre e porte vengono montate durante la costruzione
all’interno dei controtelai inseriti nel muro e fissati con dei
picchetti alle balle.
Questo metodo è il più comune in Gran Bretagna e Irlanda.
Vantaggi
Metodo di costruzione semplice diretto e accessibile
Facile da costruire anche per i non esperti con principi
comprensibili
Costi bassi
Modellabile anche forme curve
È veloce
Svantaggi
La paglia deve rimanere asciutta durante tutta la costruzione
fino all’intonaco
Nei muri le aperture per porte e finestre non devono
superare il 50% della superficie del muro
Vantaggi
Il tetto costruito prima protegge la paglia da intemperie
Più stabilità dei telai e delle finestre
La struttura lignea è fai da te
Svantaggi
Maggior abilità tecnica per stabilizzare la struttura e
posizionare la paglia
Balle e malta
Fondazioni a palafitta
I muri
Muri portanti
Muri autoportanti
Ogni volta che cambiamo direzione negli angoli, le balle devono
essere bloccate tra loro con delle “graffe” di nocciolo.
Esse possono essere ricavate da rami di nocciolo da 900mm
con un diametro di 25/32 mm stirando le fibre con un martello
pesante, poi piegarli.
La legatura
Metodo autoportante
Intonaco
2. Secondo metodo
Miscela di calce viva
Dosi: 1 parte di polvere di calce viva con 3 parti di calce
E il metodo più comune utilizzato per la malta.
Si aggiunge la calce alla sabbia umida in una vasca e si
mescola.
Presto la miscela inizia a produrre vapore e si riscalda. A questo
punto la miscela può essere passata con un setaccio con
maglie di mezzo cm per l’intonaco esterno.
Una volta mescolata e rastrellata continuamente deve
maturare per almeno tre mesi in una fossa.
Stesura dell’intonaco
2
Case di paglia
Bibliografia:
Barbara Jones, Costruire con le balle di paglia, Manuale pratico
per la progettazione e costruzione, Firenze, editrice Aam Terra
Nuova SRL, 2006