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Esame di

PRINCIPI DI INGEGNERIA ELETTRICA


PROF.SSA S. LEVA
ALLIEVI INGEGNERI GESTIONALI
AA 2010-2011 SEDE DI MILANO

Elenco argomenti trattati nel corso

Regime quasi stazionario

Grandezze elettriche e la nozione di bipolo


Tensione elettrica: definizione operativa (il tensiometro), sue proprietà, legge delle tensioni (♦ pp.3-4).
Corrente elettrica: definizione operativa (l’amperometro), sue proprietà, legge delle correnti (♦ pp.5-
6). Bipolo elettrico e porta elettrica (♦ pp.7-8).
Potenza elettrica: definizione formale, deduzione operativa (il wattmetro), interpretazione fisica del
segno, convenzione degli utilizzatori e dei generatori (♦ pp.8-10)
Definizione di regime quasi stazionario e condizione di Abraham (♦ pp.2-3).

Equazione di Ohm per un bipolo


Deduzione per via termodinamica dell’equazione di ohm per un bipolo e sua formalizzazione tipo serie
e parallelo (♦ pp.15-21)
Bipoli perfetti (♦ pp.21-22)

Regime stazionario

Analisi reti elettriche: Metodo ai potenziali indipendenti (♦ pp.38-41)


Riferendosi ad un esempio dedurre il metodo dei potenziali indipendenti. Illustrare il metodo per
ispezione applicato all’analisi nodale per dedurre direttamente il sistema [G][U]=[A*]. Infine
esemplificare l’applicazione del metodo nel caso in cui siano presenti lati tipo serie e generatori ideali
di tensione (♦ pp.27-30).

Principio di Sovrapposizioni delle Cause e degli Effetti (♦ pp.48-52)


Enunciare il principio nel caso generale. Sua particolarizzazione alle reti elettriche (ruolo di generatori,
resistenze, etc). Esemplificare l’applicazione del PSCE alle reti elettriche. Illustrare i limiti di
applicabilità del PSCE.

Teorema del generatore equivalente (♦ pp.52-56)


Enunciare il teorema del generatore equivalente ed evidenziare le sue particolarizzazioni serie
(Thevenin) e parallelo (Norton). Dimostrare il teorema di Thevenin. Esemplificare il teorema nei due
diversi casi.
Illustrare i limiti di applicabilità del teorema e il significato di equivalenza agli effetti esterni.

Reti e Campo magnetico

Campo magnetico
 Analogia formale tra Campo Elettrico (CE) e Campo Magnetico (CM): tabella di corrispondenza
tra le grandezze elettriche e magnetiche, definizione di permeanza/riluttanza magnetica e fmm (♦
pp.89-95).
 Criterio generale di costruzione di una rete magnetica a partire da un circuito magnetico
(riferendosi ad un esempio) (♦ pp.95-98).
 Chiarire i contenuti dell’analogia tra CE e CN dal punto di vista fisico (evidenziando le differenze
con il CE) (♦ pp.99-112 senza osservazioni).

 Formulare a partire dalla legge dell’induzione di Faraday la nozione di induttanza per un circuito
magnetico isolato (♦ pp.117-119, 147-150, 152);
 Calcolare, con riferimento ad un esempio semplice, l’induttanza associata ad un circuito ad un solo
solenoide;
 Energia nel campo magnetico: espressione e dimostrazione della stessa (♦ pp.132-136).

 Formulare a partire dalla legge dell’induzione di Faraday la nozione di auto e mutua induttanza per
un circuito magnetico a due avvolgimenti (♦ pp.159-162, 164-167);
 Il concetto di morsetti corrispondenti e la loro identificazione (♦ pp.167-171);
 Energia nel campo magnetico in presenza di due avvolgimenti: espressione e dimostrazione della
stessa (♦ pp.163-164).

Regime sinusoidale

Algebra dei fasori


 Introdotto il concetto di fasore esplicitare il suo legame con le grandezze nel tempo
(trasformazione e antitrasformazione di una grandezza) (♦ pp.191-197)
 Dedurre, con riferimento al circuito serie R-L o R-L-C, il teorema di Kennelly-Steinmetz
(enunciare il teorema e riportare la tabella di “corrispondenza” tempo-frequenza che lo sintetizza)
(♦ pp.198-201).
 Uso dell’algebra dei fasori nell’analisi di reti elettriche in regime sinusoidale: condizioni richieste
per la sua applicabilità (♦ p.197).

Bilancio energetico in Regime Alternato Sinusoidale


 Potenza istantanea e sua particolarizzazione nel caso dei bipoli elementari passivi (♦ pp207-209);
 Deduzione, a partire dalla potenza istantanea, della potenza attiva, sua interpretazione fisica (♦
pp.213-214);
 Definizione della potenza reattiva e sua interpretazione fisica (♦ pp.215-216);

 Deduzione della potenza complessa e suo legame con le potenze attiva e reattiva (♦ pp.218-219);
 La potenza apparente definizione e legame con il cimento termico (♦ pp.214-215);
 Enunciare il corollario di Boucherot (♦ pp.225-227);
 Rifasamento.

Reti trifase (♦ pp. 56-61, 232-245)

Reti trifase
 Necessità del loro impiego
 Il tri-polo e le sue grandezze caratteristiche (tensioni e correnti di fase e/o linea, potenza)
 La formalizzazione fasoriale delle grandezze caratteristiche del tripolo. Definizione di centro
concreto e teorico. Metodi per la materializzazione di un centro teorico.
 Le potenze in una rete trifase: il Teorema di Aron

Reti trifase simmetriche ed equilibrate


 Definizione e proprietà di una rete trifase simmetrica ed equilibrata
 Le potenza istantanea, attiva, reattiva ed apparente
2
 Rete monofase equivalente
 La presenza del neutro: opportunità del suo impiego

Transitori (♦ pp. 268-285)

Fenomeni transitori per reti lineari tempo-invarianti del I ordine


 Dedurre, basandosi su un esempio, le relazioni che governano un fenomeno transitorio spiegando
il significato fisico dei termini che la compongono.
 Precisata la differenza concettuale fra le nozioni di variabile di stato e di rete dedurre la formula
generale che descrive il transitorio di entrambi i tipi di grandezze.
 Illustrare il metodo per ispezione.

Macchine elettriche

Trasformatore (♠ par.I.1, I.2 (pp.1-2), par I.4 (pp.14-20), oss.I-13, cap.2 pp.55-68);
 Necessità del suo impiego in una rete di potenza e suo principio di funzionamento alla luce della
legge di Faraday
 Deduzione con riferimento a 2 avvolgimenti del suo modello secondo il metodo delle induttanze di
Maxwell e corrispondente rete elettrica a T; limiti del modello di Maxwell;
 Il caso di avvolgimenti non confrontabili: deduzione del modello di Steinmetz a partire dalle
equazioni di Ohm alle due porte

A partire dal modello di Steinmetz del trasformatore (con riferimento a 2 avvolgimenti):


 Rappresentare il modello completo del trasformatore comprensivo degli elementi resistivi:
descrivere tutti gli elementi presenti nel circuito.
 Modelli ridotti: dalla rete a completa (detta a T) alle reti ridotte (dette a Γ) definendo gli elementi
circuitali serie e derivati e il legame con quelli della rete completa;
 Illustrare le prove a vuoto e in corto circuito e la conseguente identificazione dei parametri serie e
derivati dei circuiti ridotti;
 Elencare i dati di targa ed il loro significato.

Nozioni di Conversione Elettromeccanica (♣).


 Generalità sulle macchine rotanti:
 Principi di conversione elettromeccanica: forza agente su un sistema elettromeccanico a un
avvolgimento;
 Il campo magnetico rotante: dall’avvolgimento monofase al caso di più avvolgimenti.
 Il caso trifase: il teorema di G. Ferraris (enunciato e dimostrazione).

Elettronica applicata

I circuiti di raddrizzamento monofase


 Il circuito a singola semionda: descrizione del suo principio di funzionamento e delle forme d’onda
di tensione e di corrente presenti nei punti principali del circuito;
 Il circuito a ponte di diodi: descrizione del suo principio di funzionamento e delle forme d’onda di
tensione e di corrente presenti nei punti principali del circuito.

Amplificatori operazionali
 Proprietà dell’amplificatore operazione ideale
 Configurazioni base (invertente, non invertente, derivatore e integratore)
 Convertitore Digitale-Analogico

3
Riferimenti bibliografici
Si fa riferimento ai seguenti testi:
a) A.P. Morando, S. Leva; Elettrotecnica-Reti Campi, Esculapio Editore, Bologna, 2001 (♦);
b) A.P. Morando, S. Leva, Elettrotecnica-Mutuo induttore tempo invariante, Bologna, 2001 (♠);
c) A.P. Morando, S. Leva, Appunti di Macchine Elettriche (Fotocopie disponibili ♣).
d) A.P. Morando, A. Gandelli, S. Leva, Esercizi di Elettrotecnica, Esculapio Editore, Bologna, 2001.

02 Marzo 2011
sonia leva

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