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& L ' A STRONOMIA

I L T ELESCOPIO

T E C N I C H E A VA N Z AT E
con la collaborazione di Federico Manzini

Questo manuale stato prodotto da ZIEL ITALIA s.r.l., distributrice esclusiva dei prodotti ZIEL.

La riproduzione, anche parziale del testo e delle illustrazioni consentita solo previa autorizzazione di ZIEL ITALIA s.r.l.

INDICE
I TELESCOPI ZIEL LA MONTATURA EQUATORIALE IL CANNOCCHIALE POLARE: LA CENTRATURA E LALLINEAMENTO LORIENTAMENTO LORIENTAMENTO SEMPLIFICATO DELLA MONTATURA LORIENTAMENTO PRECISO DELLA MONTATURA: CALIBRAZIONE LORIENTAMENTO PRECISO DELLA MONTATURA: LA CALIBRAZIONE DEL CANNOCCHIALE POLARE LORIENTAMENTO PRECISO DELLA MONTATURA: MESSA IN POSTAZIONE DEL TELESCOPIO LUSO DEI CERCHI GRADUATI LA MESSA A FUOCO IL POTERE RISOLUTIVO ALCUNE CONSIDERAZIONI SULLA RIPRESA FOTOGRAFICA LA FOTOGRAFIA IN PARALLELO E AL FUOCO DIRETTO LA FOTOGRAFIA CON PROIEZIONE DELLOCULARE IL TELESCOPIO ZIEL IL CATALOGO DI MESSIER pag. pag. pag. pag. pag. pag. 4 5 7 9 9 10

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Il telescopio - Tecniche avanzate

La Ziel Italia ha voluto integrare il manuale di istruzione dei telescopi con un approfondimento utile per luso avanzato in particolare dei telescopi Ziel con montatura equatoriale. Le note che seguono riguardano alcuni aspetti delle problematiche inerenti luso generale del telescopio e non vogliono essere troppo ostiche nella comprensione. Se ne consiglia la lettura dopo aver affrontato il manuale di base e possono essere integrate dalla lettura di pubblicazioni e riviste pi specializzate. BUONA VISIONE

Il telescopio - Tecniche avanzate

I TELESCOPI ZIEL CON MONTATURA EQUATORIALE PROFESSIONALE


COSMO 3 EVOLUTION PULSAR 60

COSMO 2 EVOLUTION

GEM 60

GALAXY 1 EVOLUTION
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GALAXY 2 EVOLUTION

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LA MONTATURA EQUATORIALE Le montature equatoriali permettono al telescopio di compensare il moto di rotazione del nostro pianeta muovendo lo strumento e il campo inquadrato dalloculare nella direzione del moto apparente della volta celeste. Mantenere inquadrato un campo stellare particolarmente comodo per losservazione visuale, in particolare ad alto ingrandimento; una montatura equatoriale bene orientata evita la rotazione del campo stesso e ci indispensabile durante le riprese fotografiche a lunga esposizione. Si dice che una montatura orientata quando il suo asse polare reso parallelo allasse di rotazione terrestre, cio orientato al Polo Celeste: tanto pi preciso questo orientamento, tanto pi a lungo il telescopio si manterr sul campo inquadrato. In prima approssimazione, la Stella Polare un buon riferimento per lorientamento dellasse polare; essa non per esattamente centrata sul Polo Nord Celeste, ma nel 2001 se ne discosta per un valore di circa 40 minuti darco, poco pi di mezzo grado ovvero un p meno di due Lune Piene messe a fianco. Quando si utilizza la Stella Polare come riferimento direzionale, lerrore

La montatura equatoriale professionale dei telescopi Ziel

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di orientamento introdotto produce una imprecisione di inseguimento pi grande per zone di cielo distanti dal Polo, limprecisione per anche funzione della direzione di questo errore di orientamento e dellepoca dellanno in cui si sta osservando. Un telescopio cos orientato produce una deviazione di circa 3 minuti darco allora nel punto di massimo errore che si manifesta sullasse di Declinazione; per mantenere il puntamento corretto si interverr sui movimenti micrometrici di questo asse. Un errore di 3non rilevante durante osservazioni visuali, tenendo conto che il campo inquadrato delloculare sempre superiore ai 10 minuti darco anche ad alto ingrandimento. Quando per si passa ad osservazioni fotografiche o con una camera CCD necessario affinare lorientamento dellasse polare. Quando si sceglie la Stella Polare per allineare lo strumento, si pone il tubo del telescopio parallelo allasse polare portando lindice del cerchio di Declinazione in corrispondenza dei 90; attenzione a non far interferire il tubo con le gambe del treppiede (il telescopio pu essere mosso liberamente sullaltro asse, di Ascensione Retta). Si potr inquadrare la Stella Polare inclinando esclusivamente lasse polare rispetto allorizzonte e agendo anche sul movimento di Azimut (il movimento che ruota tutta la montatura sullasse verticale del treppiede) con le due viti orizzontali. Non bisogna utilizzare il movimento di Declinazione, per non alterare il parallelismo del tubo del telescopio con lasse polare. Dopo aver centrato la Stella Polare nel telescopio con il metodo descritto possibile migliorare la precisione dellallineamento al polo celeste reale spostandosi di circa 40 minuti darco (circa una volta e mezzo il diametro angolare della Luna) lungo la linea congiungente le costellazioni dellOrsa Maggiore e di Cassiopea, in direzione di questultima. Questo ulteriore avvicinamento alla posizione reale del polo nord celeste diventa utile in caso di riprese fotografiche a lunga esposizione, poich lerrore introdotto con lorientamento sulla Stella Polare viene immediatamente rilevato da una pellicola fotografica che, applicata ad un telescopio di focale media, mette in evidenza un errore di mosso per spostamenti di soli 10 o 20 secondi darco.

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IL CANNOCCHIALE POLARE: LA CENTRATURA E LALLINEAMENTO Le montature equatoriali dei telescopi ZIEL possiedono un alloggiamento ricavato allinterno dellasse polare dove pu essere ospitato un Cannocchiale Polare. Questo uno strumento ottico che permette di puntare con precisione lasse polare del telescopio direttamente in corrispondenza del Polo Nord Celeste, facendo riferimento alla Stella Polare, tenendo conto della differenza della sua posizione rispetto al Polo e del giorno dellanno in cui si sta osservando. Il Cannocchiale Polare possiede nella parte inferiore tre viti laterali poste a 120, che servono a rendere perfettamente coassiale il Cannocchiale Polare rispetto allasse polare. Bisogna seguire i seguenti punti per allineare correttamente lasse ottico del cannocchialino polare con lasse meccanico della montatura: 1. si monta solo il treppiede e la testa equatoriale (il tubo del telescopio e i contrappesi rendono scomode le operazioni che seguono), poi abbassate lasse polare fino a renderlo quasi orizzontale; 2. si orienta il treppiede per puntare un oggetto terrestre distante un centinaio di metri che presenti per un riferimento preciso (la punta di un campanile, unantenna o langolo di una finestra, ...) e assolutamente fisso; 3. allentate la levetta di Declinazione e ruotate questo asse finch il movimento apre il foro che permette al cannocchiale polare di inquadrare il cielo attraverso lasse polare; a questo punto bloccate la levetta; 4. centrate loggetto prescelto al centro del crocicchio nel Cannocchiale Polare, agendo sulle due viti che regolano linclinazione dellasse polare

La montatura equatoriale e il cannocchiale polare inserito nel suo alloggiamento


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e sulle due manopole orizzontali per la regolazione dellazimut; 5. allentate la levetta di A.R. e ruotate questo stesso asse di 180, poi bloccate la levetta, controllando la visione nel Cannocchiale Polare: loggetto che prima avevate inquadrato probabilmente non rester al centro del crocicchio, ma durante la rotazione questultimo descriver un semicerchio; 6. localizzate approssimativamente il centro descritto dal crocicchio durante la rotazione e tramite le tre viti a 120, poste vicino alla messa a fuoco del cannocchiale, spostate il centro del crocicchio fino a puntare il centro di tale cerchio; 7. ripetete i punti 3, 4, 5 e 6 fino a che il semicerchio si restringe e il crocicchio girer esattamente su se stesso, indicando che il cannocchiale allineato con lasse meccanico.. Questa unoperazione che richiede pazienza, ma permetter un uso molto preciso della montatura equatoriale del vostro telescopio ZIEL.

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LORIENTAMENTO
LORIENTAMENTO SEMPLIFICATO DELLA MONTATURA Dopo aver montato treppiede, testa equatoriale e cannocchiale polare del vostro strumento, eseguite le seguenti operazioni per orientare correttamente la montatura verso il Polo Nord celeste: orientate grossolanamente lasse polare della montatura verso la Stella Polare, spostando opportunamente il treppiede del telescopio; dopo aver tolto i tappi che chiudono il cannocchiale polare, allentate la levetta di Declinazione e ruotate questo asse finch il movimento apre il foro che permette al cannocchiale polare di inquadrare il cielo attraverso lasse polare; a questo punto bloccate la levetta; inquadrate la Stella Polare nel Cannocchiale Polare, agendo sullinclinazione dellasse polare e sulle manopole orizzontali per la regolazione dellazimut. Guardando nel Cannocchiale Polare vedrete un cerchio principale attraversato in direzioni opposte da due linee diametrali. Prendete in considerazione quella alla cui estremit posto un piccolo cerchietto; questa linea dovr essere orientata nella stessa direzione che in cielo collega tra loro le costellazioni dellOrsa Maggiore e Cassiopea. Per favorire questo orientamento si pu anche ruotare lasse polare; quando avrete verificato questa corrispondenza, fate s che il cerchietto piccolo si trovi dallo stesso lato della costellazione di Cassiopea; agendo solo sullinclinazione dellasse polare e sulle manopole orizzontali dellazimut, portate la Stella Polare allinterno del cerchietto piccolo (vedi figura).

Avete cos ottenuto un allineamento polare abbastanza preciso. Potete ora completare il montaggio del telescopio, badando a non spostare il treppiede.
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LORIENTAMENTO PRECISO DELLA MONTATURA: CALIBRAZIONE Il disegno mostra i cerchi situati vicino al cannocchiale. Il primo in alto il cerchio orario che riporta le gradazioni, in ambedue i sensi, con le ore da 0 a 24. A ridosso del cannocchiale polare trovate il cerchio datario che graduato da 1 a 12; le tacche pi lunghe si riferiscono allultimo giorno del mese precedente. Le tacche di media lunghezza indicano le decine di giorni, mentre quelle pi corte indicano i giorni. Nella parte interna del cerchio datario si trova la scala per la correzione della longitudine rispetto al meridiano centrale del nostro fuso orario. Regolando opportunamente questi cerchi, il reticolo interno del cannocchiale polare mostrer lesatta posizione del polo nord celeste rispetto alla Stelle Polare.

Cerchio orario

Scala per differenza di longitudine del fuso orario Indice del meridiano

Cerchio datario

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LORIENTAMENTO PRECISO DELLA MONTATURA: LA CALIBRAZIONE DEL CANNOCCHIALE POLARE 1. allentate la levetta di Declinazione e muovete questo asse finch il movimento apre il foro che permette al cannocchiale polare di inquadrare il cielo attraverso lasse polare; a questo punto bloccate la levetta; allentate la levetta di A.R. e ruotate il telescopio fino a portare il cerchietto visibile allinterno del cannocchiale polare nel punto pi basso del campo; questa operazione importante per predisporre lo strumento al successivo punto 4. Bloccate la levetta; con due dita ruotate il cerchio orario finch la vite superiore arriva in corrispondenza di 0 ore e stringete questa vite, introducendola nellapposito foro ricavato nel cerchio orario; ruotate il cerchio datario per allineare la tacca corrispondente al giorno 10 Ottobre con quella relativa alle ore 01:00 del cerchio orario pi interno (loperazione si pu ovviamente condurre in qualunque momento dellanno). A quellora e in quel giorno la Stella Polare si trova in culminazione superiore, ovvero si trova direttamente sopra il Polo Nord celeste; il cannocchiale polare produce per una immagine rovesciata, per questo motivo il cerchietto dovr essere posizionato in basso; allentate il grano che tiene in posizione lanello con lindice del meridiano e ruotate questanello, fino a fare coincidere lindice con lo 0 al centro della scala per la correzione della longitudine; serrate il grano dellanello; il cerchio ora regolato correttamente per calcolare la posizione della Stella Polare rispetto al Polo Nord celeste.

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LORIENTAMENTO PRECISO DELLA MONTATURA : MESSA IN POSTAZIONE DEL TELESCOPIO 1. calcolate la differenza in gradi tra la Longitudine della vostra localit di osservazione e il meridiano centrale del relativo fuso orario che in Italia ha una longitudine di 15Est: poniamo che siate a Milano alla longitudine di 9Est, vi trovate quindi 6 ad Ovest del meridiano centrale del fuso orario corrispondente (a Genova sarete a 8E, a Roma a 12E, a Napoli a 15E, a Venezia a 13E);
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mettete a livello la montatura allungando o accorciando le zampe del treppiede; la livella posta alla base della montatura favorir la correttezza delloperazione; ruotate il cerchio datario fino a quando lindice del meridiano, che si trova sullanellino nero proprio sotto alla scala per la correzione della longitudine, indicher il valore della differenza precedentemente calcolata: nellesempio 6W; allentate la levetta di Declinazione e muovete questo asse finch il movimento apre il foro che permette al cannocchiale polare di inquadrare il cielo attraverso lasse polare; a questo punto bloccate la levetta; allentate la levetta di A.R. e ruotate il telescopio fino a far coincidere lora in cui state facendo loperazione, letta sul cerchio orario pi interno, con la data corrente segnata dal cerchio datario (ruotando il telescopio in A.R. il cerchio datario si muover con esso, mentre quello orario rester immobile, se la vite di fissaggio stretta in posizione 0 ore). Alla fine dello spostamento serrate la levetta di A.R. Quando in vigore lora estiva, sottraete unora al tempo segnato dallorologio; il cerchietto visibile nel cannocchiale polare indicher la corretta posizione della Stella Polare rispetto al polo nord celeste; usate i moti micrometrici di inclinazione e di azimut per muovere lasse polare fino ad inquadrare la Polare nel cerchietto. Al termine delloperazione, tali viti vanno serrate. una volta posizionata la Stella Polare nel cerchietto, avete raggiunto un allineamento polare preciso. Se volete effettuare un controllo, dopo un tempo sufficiente, andate a riposizionare lora di osservazione con la data, facendo girare il telescopio in A.R. Se la Polare si trover di nuovo dentro il cerchietto, allora lasse polare correttamente allineato.

LUSO DEI CERCHI GRADUATI Un corretto orientamento dellasse polare del vostro telescopio ZIEL vi permetter di utilizzare i cerchi graduati della montatura equatoriale per puntare allinterno del campo del cercatore oggetti celesti anche deboli. Con un buon atlante celeste si potr poi affinare il puntamento. Le coordinate celesti indicate dai cerchi graduati (vedi il libretto di istruzioni generali) consentono il puntamento del telescopio quando si imposti il valore del tempo siderale locale sul cerchio di Ascensione Retta, che libero di ruotare a tale scopo. Il tempo siderale locale , per
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definizione, la distanza oraria tra il punto di intersezione dellEquatore Celeste e lEclittica con il vostro meridiano locale (il meridiano che in ciascun istante attraversa il cielo da Nord a Sud - vedi le istruzioni generali): lo si pu calcolare matematicamente, ma si pu anche ricorrere al sistema pi pratico che sar descritto nelle prossime righe: scegliete loggetto da osservare, con laiuto di una carta celeste che riporta le coordinate degli astri, trovate una stella abbastanza vicina e luminosa che riconoscete facilmente in cielo, puntate il telescopio su questa stella, verificate che lindicazione fornita dal cerchio graduato di Declinazione corrisponda alla relativa coordinata della stella ricavata dalla carta celeste (se non cos, lorientamento della montatura impreciso quindi tornate alle descrizioni precedenti che vi indicano come allineare correttamente il telescopio al polo celeste). ruotate il cerchio libero di Ascensione Retta fino a far corrispondere la coordinata rilevata sulla carta celeste, potete ora portarvi sulloggetto che volete cercare, muovendo gli assi del telescopio fino a portarli in corrispondenza delle coordinate delloggetto rilevate sulla vostra mappa. A causa degli inevitabili piccoli errori che concorrono in questo tipo di operazioni, non bisogna pretendere di trovare loggetto cercato nel centro del telescopio. Ci nonostante, seguendo con cura le fasi della ricerca, esso dovrebbe entrare nel campo del vostro cercatore o di un oculare a basso ingrandimento, e sar quindi rintracciabile con i movimenti micrometrici del telescopio. Poich il passare del tempo cambia la vostra ora siderale locale, nel caso di una nuova ricerca di oggetti dovrete ripetere le operazioni sopra descritte.

Cerchi graduati

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LA MESSA A FUOCO
Questa una operazione fondamentale per ottenere i migliori risultati dal vostro telescopio ZIEL e riveste particolare importanza nelle riprese fotografiche e con camere CCD. Una messa a fuoco pone il sistema che raccoglie limmagine del telescopio in perfetta corrispondenza del piano focale dello strumento stesso. La posizione in cui si pu considerare limmagine a fuoco ha una tolleranza che dipende dal rapporto focale del telescopio. Questo rapporto ( F ) si esprime con un numero dato dalla focale del telescopio divisa per il suo diametro. Un rifrattore con diametro di 60 mm e focale di 700 mm rappresenta un F : 700/60 = 11.7, mentre un riflettore con diametro di 150 mm e focale di 750mm diventa un F : 750/150 = 5. Questultimo presenta una profondit di fuoco di circa 150 micron (0.15 mm), il che implica una messa a fuoco corretta se loculare o la fotocamera sono poste entro questa misura dalla reale posizione del fuoco del telescopio. Nel caso del rifrattore con F/11.7, la tolleranza di corretta messa a fuoco di circa 300 micron (0.3 mm). Come si pu notare, la tolleranza nella corretta messa a fuoco pi critica con telescopi dotati di basso rapporto focale: per un F/4 di soli 100 micron; questi strumenti richiedono dunque pi attenzione nelloperazione di focheggiatura. Raccomandiamo di usare il focheggiatore con il movimento pi delicato possibile: le vibrazioni indotte toccando il telescopio rendono difficile valutare la corretta messa a fuoco specialmente ad alto ingrandimento. consigliabile ripetere loperazione pi volte, verificando se si ottiene maggiore dettaglio o stelle pi puntiformi. La procedura particolarmente importante in fotografia, dove si pu rifocheggiare ogni volta che si deve scattare, in modo tale da sfruttare statisticamente la possibilit che almeno una immagine risulti perfettamente a fuoco. Anche una variazione della temperatura dello strumento nel corso della serata osservativa pu variare, seppur di poco, la posizione del suo piano focale.

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IL POTERE RISOLUTIVO
Il potere risolutivo di un telescopio la capacit di distinguere dettagli minuti molto vicini tra loro in una immagine osservata nello stesso strumento. Istintivamente si potrebbe pensare che tale capacit dipenda solo dallingrandimento applicato al telescopio, in modo da evidenziare ogni pi piccolo dettaglio esistente. In realt le cose stanno diversamente. Le leggi fisiche che riguardano le onde luminose ed i loro fenomeni producono una precisa relazione tra il diametro dellobiettivo di un telescopio e la ricchezza di dettagli che in grado di fornire. Se, per ipotesi, lobiettivo avesse un diametro illimitato, esso fornirebbe una immagine dotata di tutti i dettagli esistenti nel soggetto reale; tanto pi, invece, piccolo il diametro dellobiettivo, tanto pi strozzato diventa il passaggio dei dettagli che formano limmagine del soggetto. A causa di ci ogni obiettivo possiede un potere risolutivo che si esprime in secondi darco e rappresenta quanto possono essere vicini angolarmente due dettagli ancora distinguibili tra loro. Ricordiamo che un secondo darco la sessantesima parte di un minuto darco, e che un minuto darco a sua volta la sessantesima parte di un grado (1 grado = 60x60 = 3600 secondi darco). Il diametro angolare della Luna piena di circa mezzo grado: 30 minuti darco cio 1800 secondi darco, e lampiezza angolare del cielo di 180 gradi da un orizzonte allaltro. Una semplice formula per calcolare il potere risolutivo di un telescopio in secondi darco la seguente: PR = 120 / D D il diametro dello strumento utilizzato espresso in millimetri. Pu essere interessante ora verificare quale ingrandimento bisogna applicare ad un telescopio per sfruttare il suo potere risolutivo, per poter discernere ogni dettaglio presente nelle sue immagini. Per fare ci, dobbiamo tenere conto anche del potere risolutivo dellocchio nudo, ponendolo in rapporto con quello del telescopio. In condizioni normali, un occhio senza difetti visivi possiede un potere risolutivo di circa 60 secondi darco. Consideriamo un telescopio con obiettivo da 60 mm di diametro: il suo potere risolutivo sar di circa 2 secondi darco. In questo caso, per vedere tutti i dettagli che in grado di fornire il telescopio, dovremo utilizzare
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almeno un ingrandimento dato dal rapporto tra il potere risolutivo dellocchio e quello del telescopio, quindi 60 / 2 cio 30 ingrandimenti. Questo rappresenta una condizione particolare perch i dettagli forniti dal vostro telescopio saranno al limite delle capacit del vostro occhio; converr ancora moltiplicare questi ingrandimenti di un fattore 2 oppure 3, ottenendo valori di 60x o 90x, che rappresentano un buon compromesso tra la comodit di osservazione e la luminosit dellimmagine nel telescopio. Con gli stessi criteri, ad un telescopio con diametro di 150mm converr applicare un ingrandimento di 120x o 180x. A queste regole generiche vanno applicate ulteriori considerazioni. La presenza di ostruzione del fascio ottico, dovuta al dispositivo di supporto dello specchio secondario (come avviene nei telescopi riflettori newtoniani), provoca un leggero pregiudizio delle prestazioni, soprattutto per la perdita di contrasto e la maggiore sensibilit alla turbolenza atmosferica. Salvo eccezioni, applicare un ingrandimento maggiore di quelli presi in considerazione, servir ad ottenere una immagine pi grande, ma non sempre pi ricca di dettagli e, in pi, viziata da una progressiva perdita di luminosit. Non bisogna poi dimenticare che la turbolenza atmosferica, detta seeing, pone un limite pratico al potere risolutivo del telescopio e quindi al massimo ingrandimento che si pu applicare di volta in volta allo strumento. In particolare, in siti di media turbolenza, questa impedir di osservare particolari pi minuti di un paio di secondi darco, e solo in qualche brevissimo istante di calma atmosferica questo valore verr superato. In condizioni favorevoli il seeing raggiunge anche 1 secondo darco: nei migliori siti al mondo, dove sono piazzati i pi grossi osservatori professionali, si osserva una turbolenza media addirittura inferiore a 0.5 secondi darco! Non saranno invece serate in cui utilizzare il telescopio ad alto ingrandimento quando il seeing supera valori di 3 secondi darco. Per ottenere la massima resa dal vostro telescopio necessario assicurare un completo acclimatamento dello strumento, lasciandolo nellambiente esterno dove poi osserverete per un tempo di almeno 30-60 minuti, in funzione del tipo e delle dimensioni del telescopio: i piccoli strumenti richiedono tempo pi breve, al contrario di quelli pi grandi e dei rifrattori che non hanno scambia di aria con lesterno. Il telescopio fornir le migliori prestazioni quando ogni parte che lo compone avr raggiunto la stessa temperatura dellambiente in cui deve operare, compresa laria contenuta nello strumento.
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ALCUNE CONSIDERAZIONI SULLA RIPRESA FOTOGRAFICA


LA FOTOGRAFIA IN PARALLELO E AL FUOCO DIRETTO La ripresa fotografica al telescopio comporta alcune difficolt: solo superandole e con la graduale acquisizione di esperienza, si possono ottenere i migliori risultati con il vostro telescopio ZIEL. Non scoraggiatevi ai primi tentativi infruttuosi con la fotocamera: la perseveranza uno degli ingredienti fondamentali per giungere alla meta. La tecnica fotografica pi semplice quella chiamata fotografia in parallelo al telescopio. Consiste nel montare la fotocamera sul tubo del telescopio o in un punto adeguato della montatura, in modo da indirizzarla dove punta il telescopio; in questo caso, sar lobiettivo della fotocamera a produrre limmagine, mentre losservazione al telescopio permetter di controllare lesatto inseguimento del campo fotografico. La semplicit di questa tecnica e la facilit di ottenere i primi risultati sono date dalla bassa sensibilit alle imprecisioni di inseguimento a causa della corta focale degli obiettivi fotografici.

Fotografia in parallelo
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Conviene iniziare usando ottiche a focale piuttosto corta, come pu essere un obiettivo da 50 mm, che permetter di riprendere intere costellazioni od ampie porzioni della Via Lattea. Luso di questo obiettivo permette di interrompere linseguimento fino a 15 secondi, senza produrre il mosso nelle riprese fotografiche, assorbendo eventuali errori di guida. La tolleranza nellerrore di inseguimento inversamente proporzionale alla lunghezza focale dellobiettivo usato. Permetter interruzioni dellinseguimento fino a circa 30 secondi usando un grandangolare da 24 mm, mentre non accetter errori di oltre 3 o 4 secondi con un teleobiettivo da 200 mm. Una esposizione pi lunga registrer oggetti pi deboli sulla pellicola; ci per condizionato dalle caratteristiche del cielo, della sua trasparenza e della presenza di illuminazione diffusa che rappresentano un limite al tempo di posa: lo schiarimento del fondo cielo dellimmagine cancella infatti gli oggetti pi deboli. Una regola empirica, valida per condizioni di cielo medie, indica come tempo massimo di esposizione il quadrato dellapertura dellobiettivo espresso in minuti (se si opera con un obiettivo f/2, il tempo massimo potr essere intorno ai 4 minuti con pellicole di sensibilit medio alto; con un obiettivo f/4, il tempo limite diverr 16 minuti). Utilizzando normali pellicole non converr comunque superare i 30 minuti di esposizione: per esposizioni superiori la pellicola non incrementer ulteriormente la visibilit degli oggetti pi deboli. Questo fatto dovuto ad una caratteristica dellemulsione ed chiamato difetto di reciprocit: con il prolungarsi dellesposizione, il processo di produzione dellimmagine perde efficienza poich la trasformazione chimica dellemulsione non proporzionale alla luce ricevuta; per esposizioni superiori alla mezzora, non si ottiene pi ulteriore annerimento delle sostanze chimiche sensibili alla luce. Una tecnica pi impegnativa prevede il collegamento della fotocamera al portaoculari del telescopio tramite un raccordo che ne permette linserimento; in questo caso si ottiene una focale equivalente uguale a quella del telescopio: tutti i problemi di inseguimento vengono per amplificati in modo proporzionale alla focale dello strumento che agisce come se fosse un teleobiettivo lungo come la sua stessa lunghezza focale e con apertura pari al suo rapporto focale. Questa configurazione ha ovviamente maggiore sensibilit alle vibrazioni:
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sar necessario adottare il montaggio di una motorizzazione sullascensione retta del telescopio. Ancora pi difficile, sebbene possibile, sar lapplicazione di una lente di Barlow, che raddoppia la focale dello strumento in uso, da inserire nel portaoculari prima del raccordo con la fotocamera. LA FOTOGRAFIA CON PROIEZIONE DELLOCULARE Con una tecnica chiamata ripresa con la proiezione delloculare si possono anche ottenere immagini molto ingrandite di porzioni del disco lunare e di pianeti. Con un raccordo speciale necessario collegare la fotocamera al portaoculari, allinterno del quale ospitato un oculare che proietta ed ingrandisce sulla pellicola limmagine proveniente dalle ottiche principali del telescopio.

Fotografia con proiezione delloculare


Il valore dellingrandimento dato da questa formula: Feq = (T/f - 1) x F che tiene conto delloculare usato e della distanza tra questo e la pellicola; le sigle nella formula sono: Feq focale ottenuta = focale equivalente,
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T f F

distanza tra loculare impiegato e la pellicola = tiraggio, focale delloculare, focale del telescopio.

Utilizzando oculari di focale compresa tra i 10 mm e i 15 mm, possibile ottenere una immagine del pianeta Giove di 1 o 2 millimetri sulla pellicola, ci permette di evidenziare bene il disco e le bande atmosferiche di questo pianeta. Questa configurazione ha ovviamente una ancor maggiore sensibilit alle vibrazioni: sar necessario adottare ogni precauzione possibile contro il mosso. Ci richiede il montaggio di una motorizzazione dellascensione retta del telescopio. Contro le vibrazioni possono essere utili i seguenti suggerimenti: una volta inquadrato e messo accuratamente a fuoco il soggetto (vedere le note in merito), tappate con un panno scuro lapertura del telescopio, con laiuto di uno scatto flessibile dotato di blocco mettete in posa B la fotocamera, sollevate il panno dal telescopio senza scoprire completamente le ottiche, attendete una decina di secondi perch si smorzino le vibrazioni, scoprite lo strumento per il tempo necessario allesposizione, chiudete lotturatore della fotocamera sbloccando lo scatto flessibile. Per utilizzare questo metodo si scelga una pellicola abbastanza sensibile, che permetta di registrare dettagli con esposizioni dellordine del secondo o poco pi. Lesposizione corretta verr scelta tra quattro o cinque riprese consecutive eseguite con pose da di secondo e raddoppiando il tempo ad ogni scatto. Con focali equivalenti da 5 a 10 metri e un telescopio con diametro 150 mm, si possono utilizzare pellicole da 400 ISO o superiori.

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IL TELESCOPIO ZIEL E LE PARTI PRINCIPALI

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Tubo del telescopio Tubo messa a fuoco Manopole del fuoco Oculare Prisma diagonale Cercatore Viti di regolazione del cercatore Supporto del cercatore Montatura del telescopio

10 11 12 13 14 15 16 17 18
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Anelli di supporto Vite di fissaggio del telescopio Gambe del treppiede Vite di fissaggio supporto cercatore Manopola flessibile di declinazione Manopola flessibile di ascensione A.R. Contrappesi Barra di contrappeso Alloggiamento del cannocchiale polare

Il telescopio - Tecniche avanzate

IL CATALOGO DI MESSIER
Nel XVIII secolo l'astronomo francese Messier compil un catalogo contenente 110 oggetti celesti tra nebulose, galassie ed ammassi. Questi oggetti furono osservati con telescopi rudimentali di piccole dimensioni: di conseguenza sono oggetti facilmente osservabili dai giovani appassionati con strumenti di modesta portata. Riportiamo qui di seguito la tabella di Messier allo scopo di rendere le osservazioni dei nostri lettori complete e pi interessanti. M NGC A.R. Dec. 1 1952 5h34m +2201' 2 7089 21 33 - 0 49 3 5272 13 42 +28 23 4 6121 16 23 - 26 31 5 5904 15 18 +2 05 6 6405 17 40 - 32 12 7 6475 17 54 - 34 49 8 6523 18 04 - 24 23 9 6533 17 19 - 18 31 10 6254 16 57 - 4 06 11 6705 18 51 - 6 16 12 6218 16 47 - 1 57 13 6205 16 42 - 36 28 14 6402 17 37 - 3 15 15 7078 21 30 - 12 10 16 6611 18 19 - 13 47 17 6618 18 21 - 16 10 18 6613 18 20 - 17 08 19 6273 17 02 - 26 16 20 6514 18 02 - 23 02 21 6531 18 05 - 22 30 22 6656 19 36 - 23 54 23 6494 17 57 - 19 01 24 6603 18 18 - 18 25 25 IC472518 32 - 19 14 26 6694 18 45 - 9 24 27 6853 20 00 - 22 43 28 6626 18 25 - 24 52 29 6913 20 24 +38 31 30 7099 21 40 - 23 11 31 224 0 43 +41 16 Costellazione. Toro Acquario Levrieri Scorpione Serpente Scorpione Scorpione Sagittario Ofiuco Ofiuco Scudo Ofiuco Ercole Ofiuco Pegaso Serpente Sagittario Sagittario Ofiuco Sagittario Sagittario Sagittario Sagittario Sagittario Sagittario Scudo Volpetta Sagittario Cigno Capricorno Andromeda
22

Diam. Magn. 6'x4' 8,4 12 6,3 10 6,5 14 6,4 16 6,2 25 5,5 50 4,2 65x36 6,7 3 7,3 9 6,7 11 6,3 10 6,6 13 5,8 4 7,7 8 6,0 20 6,4 46x37 7,7 11 7,5 5 6,6 29x27 7,0 11 6,5 17 5,9 26 6,9 4 5,0 38 6,5 9 9,3 8x4 7,7 6 7,3 10 7,1 6 8,4 160x35 4,9

Tipo Neb. p. Amm. g. Amm. g. Amm. g. Amm. g. Amm. a. Amm. a. Neb. d. Amm. g. Amm. g. Amm. g. Amm. g. Amm. g Amm. g. Amm. g. Amm. a. Neb. d. Amm. a. Amm. g. Neb. d. Amm. a. Amm. g. Amm. a. Amm. a. Amm.a. Amm. a. Neb. p. Amm. g. Amm. a. Amm. g. Galassia

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32 221 0 43 33 598 1 34 34 1039 2 42 35 2168 6 09 36 1960 5 36 37 2099 5 53 38 1912 5 29 39 7092 21 32 40 * 41 2287 6 47 42 1976 5 35 43 1982 5 35 44 2632 8 40 45 (1435) 3 47 46 2437 7 42 47 2422 7 37 48 2548 8 14 49 4472 12 30 50 2323 7 03 51 5194 13 30 52 7654 23 24 53 5024 13 13 54 6715 18 55 55 6809 19 40 56 6779 19 17 57 6720 18 54 58 4579 12 38 59 4621 12 42 60 4649 12 44 61 4303 12 22 62 6266 17 01 63 5055 13 06 64 4826 12 57 65 3623 11 19 66 3627 11 20 67 2628 8 51 68 4590 12 39 69 6637 18 31 70 6681 18 43 71 6838 19 54 72 6981 20 53 73 6994 20 59 74 628 1 37 75 6864 20 06 76 650 1 42

+40 52 +30 39 +42 47 +24 20 +34 08 +32 33 +35 50 +48 26 - 20 46 - 5 23 - 5 16 +20 00 +24 07 - 14 49 - 14 29 - 5 48 + 8 00 - 8 21 +47 12 +61 36 +18 10 - 30 28 - 30 57 +30 11 +33 02 +11 49 +11 39 +11 33 + 4 28 - 30 07 +42 02 +21 41 +13 06 +13 00 +11 48 - 26 45 - 32 21 - 32 17 +18 47 - 12 32 - 12 38 +15 47 - 21 55 +51 34

Andromeda Triangolo Perseo Gemelli Auriga Auriga Auriga Cigno Cane Maggiore Orione Orione Cancro Toro Poppa Poppa Idra Vergine Unicorno Levrieri Cassiopea Chioma Berenice Sagittario Sagittario Lira Lira Vergine Vergine Vergine Vergine Ofiuco Levrieri Chioma Berenice Leone Leone Cancro Idra Sagittario Sagittario Freccia Acquario Acquario Pesci Sagittario Perseo
23

3x2 60x40 20 36 13 21 19 31

8,7 6,7 5,6 5,3 6,3 6,2 7,4 5,3

Galassia Galassia Amm. a. Amm. a. Amm. a. Amm. a. Amm. a. Amm. a.

31 5,0 Amm. a. 66x60 2,9 Neb. d. 20x15 9,1 Neb. d. 94 3,7 Amm a. 110 1,4 Amm. a. 28 9,0 Amm. a. 25 4,6 Amm. a: 30 5,8 Amm. a. 4x3 8,6 Galassia 16 6,9 Amm. a. 12x6 8,4 Galassia 12 7,3 Amm. a. 4 7,7 Amm. g. 3 7,1 Amm. g. 11 6,3 Amm. g. 3 8,2 Amm. g. 1,4x1 9,0 Neb. p. 3,6x3,2 9,2 Galassia 2,7x1,6 9,6 Galassia 4x3 8,9 Galassia 6x6 10,1 Galassia 5 6,6 Amm. g. 8x3 9,5 Galassia 8x4 8,7 Galassia 8x2 9,3 Galassia 8x2,5 8,4 Galassia 16 6,2 Amm. a. 4 8,2 Amm. g. 3 8,9 Amm. g. 3 9,6 Amm. g. 6 8,6 Amm. g. 2 9,8 Amm. g. gruppo di 4 stelle 10x9 10,2 Galassia 3 8,0 Amm. g. 2,5x1,411,5 Neb. p.

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77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110

1068 2068 1904 6093 3031 3034 5236 4374 4382 4406 4486 4501 4552 4569 4548 6341 2447 4736 3351 3368 3587 4192 4254 4321 5457 5866 581 4594 3379 4258 6171 3556 3992 205

2 43 5 47 5 24 16 17 9 56 9 56 13 38 12 25 12 25 12 26 12 31 12 32 12 36 12 37 12 35 17 17 7 45 12 51 10 44 10 47 11 05 12 14 12 19 12 23 14 03 15 07 1 33 12 40 10 48 12 19 16 32 11 12 11 58 0 40

- 0 01 + 0 04 - 24 31 - 22 59 +69 04 +69 42 - 29 52 +12 53 +18 11 +12 57 +12 23 +14 25 +12 33 +13 10 +14 30 +43 08 - 23 53 +41 07 +11 42 +11 49 +55 01 +15 02 +14 25 +15 49 +54 21 +55 51 +60 42 - 11 37 +12 35 +47 18 - 13 03 +55 40 +53 22 +41 41

Balena Orione Lepre Scorpione Orsa Maggiore Orsa Maggiore Idra Vergine Chioma Berenice Vergine Vergine Chioma Berenice Vergine Vergine Chioma Berenice Ercole Poppa Levrieri Leone Leone Orsa Maggiore Chioma Berenice Chioma Berenice Chioma Berenice Orsa Maggiore Dragone Casiiopea Vergine Leone Levrieri Ofiuco Orsa Maggiore Orsa Maggiore Andromeda

5x4 8x6 4 4 17x10 8x2 10x8 3x2 3x2 3x2 3 6x3 2 6x3 4 9 24 5x4 4x3 6x4 3 8x2 4,5x4 5x5 22 3x1 5 7x2 2 20x6 3 8x2 6x5 10x5

8,9 9,3 8,4 7,7 7,9 8,8 9,5 9,4 9,3 9,7 9,2 10,0 9,5 10,0 9,5 6,1 6,0 7,9 10,4 9,1 9,8 10,7 10,1 10,6 9,0 10,8 7,4 8,7 9,3 9,0 9,2 10,6 10,8 8,0

Galassia Neb. d. Amm. g. Amm. g. Galassia Galassia Galassia Galassia Galassia Galassia Galassia Galassia Galassia Galassia Galassia Amm. g. Amm. a. Galassia Galassia Galassia Neb. p. Galassia Galassia Galassia Galassia Galassia Amm. a. Galassia Galassia Galassia Amm. g. Galassia Galassia Galassia

* Non esiste, si tratta di una stella doppia.

Per informazioni tecniche potete rivolgerVi a: ZIEL ITALIA s.r.l. Assistenza Tecnica
E mail:uff.tecnico@ziel.it
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