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UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA

FACOLTA DI INGEGNERIA

CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN INGEGNERIA EDILE


CORSO DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI 3 PROF. MODENA ING. PIPINATO

COSTRUZIONE EX NOVO DI UN CONDOMINIO

RELAZIONE TECNICA DI CALCOLO DELLE STRUTTURE E VERIFICA ALLE AZIONI SISMICHE SECONDO D.M. 96 e O.P.C.M. 3274

La presente relazione consta di:

nr. 193 pagine nr. 13 allegati

Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

SOMMARIO
I. II. NORMATIVA DI RIFERIMENTO ............................................................................................2 DESCRIZIONE DELL'OPERA. ..................................................................................................3

III. MATERIALI IMPIEGATI E TENSIONI DI CALCOLO...........................................................4 IV. IPOTESI DI CARICO ..................................................................................................................5 V. VERIFICA STATICA DELLE STRUTTURE ...........................................................................7 V.1. V.2. V.3. V.4. V.5. V.6. V.7. Generalit sul metodo di calcolo e verifica ..........................................................................7 Individuazione dei codici di calcolo ....................................................................................8 Solaio A ................................................................................................................................9 Solaio B ..............................................................................................................................10 Solaio di copertura .............................................................................................................11 Solaio nel vano scala ..........................................................................................................12 Travi principali ...................................................................................................................13

V.7.1. Schema statico trave TP1 e carichi applicati..................................................................13 V.7.2. Schema statico trave TP2 e carichi applicati..................................................................13 V.7.3. Schema statico trave TP3 e carichi applicati..................................................................14 V.8. V.9. Travi cordolo ......................................................................................................................15 Travi di copertura ...............................................................................................................16

V.10. Gradini scala.......................................................................................................................17 V.11. Pilastri ................................................................................................................................18 V.12. Muratura in C.A. ................................................................................................................19 V.13. Fondazioni ..........................................................................................................................19 V.13.1. Travi rovesce ..................................................................................................................19 V.13.2. Fondazioni continue della muratura ...............................................................................20 VI. ALLEGATI: TABULATI DI CALCOLO E VERIFICA DELLE SEZIONI ............................21

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Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

I.

NORMATIVA DI RIFERIMENTO

Il presente fascicolo, estratto dai calcoli di verifica, stato approntato tenendo presenti le seguenti norme:
L. 5.11.1971 n. 1086: "Norme per la disciplina delle opere in conglomerato cementizio armato,

normale e precompresso ed a struttura metallica".


D.M. 14/2/92:

"Norme tecniche per cemento armato normale-precompresso e strutture metalliche". normale-precompresso e strutture metalliche di cui al D.M. del 14/2/92".

Circ. Min. LL. PP. 24/6/93: "Istruzioni relative alle norme tecniche per cemento armato D.M. 09.01.96:

"Norme tecniche per il calcolo, lesecuzione ed il collaudo delle strutture in cemento armato, normale e precompresso e per le strutture metalliche". lesecuzione ed il collaudo delle strutture in cemento armato, normale e precompresso e per le strutture metalliche" di cui al D.M. del 09.01.96.

Circ. Min. LL.PP. 15.10.96: Istruzioni per lapplicazione delle "Norme tecniche per il calcolo,

D.M. 16.01.1996: "Criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e

sovraccarichi ".
Circ. Min. LL.PP. 04.07.96: Istruzioni per lapplicazione delle "Norme tecniche relative ai

criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi " di cui al D.M. del 16.01.96.
D.M. LL.PP. 20.11.87: Norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo degli

edifici in muratura e per il loro consolidamento


Circ. Min. LL.PP. 16.03.89 n. 31104: Istruzioni in merito alle norme tecniche per la

progettazione, esecuzione e collaudo degli edifici in muratura e per il loro consolidamento


D.M. 21.01.1981:

ENV 1992-1-1:

"Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilit dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l'esecuzione e il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione. Eurocodice 2 Progettazione delle strutture in calcestruzzo

OPCM N 3274 : Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri

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II. DESCRIZIONE DELL'OPERA.


Si tratta della costruzione ex novo di un edificio ad uso civile per abitazioni plurifamiliari. La struttura portante delledificio in cemento armato. Ledificio si compone di un unico corpo a tre piani completamente fuori terra e di un sottotetto. Le dimensioni in pianta sono di 17,54m x 10,44m. Ledificio dotato di un tetto a due falde di inclinazione leggermente diversa, realizzato tramite solai inclinati in latero-cemento. Il fabbricato ha una superficie coperta di 550mq e un totale volumetrico di 1650mc. Il piano terra comprende i garage e lingresso; il primo e il secondo piano comprendono ciascuno 2 appartamenti. Il sottotetto non abitato. La struttura delledificio realizzata in cemento armato ed costituita da solai in latero-cemento poggianti su travi basse leggermente fuori spessore di solaio e travi alte fuori spessore, gettate in opera. Le travi poggiano a loro volta su pilastri in cemento armato gettati in opera o su muratura in C.A. realizzata in corrispondenza del vano scala in posizione centrale del corpo di fabbrica. Fondazioni Il terreno su cui sorger la nuova costruzione quello normale della zona, a struttura prevalentemente sabbiosa con tracce di ghiaia. Non richiedendosi opere di fondazione di tipo speciale, data la modesta entit dei carichi trasmessi al terreno e la tipologia costruttiva dell'edificio, le fondazioni saranno di tipo a trave rovescia per i pilastri presenti e a nastro continuo per le murature in cemento armato a C in corrispondenza del vano scala, collegate tra loro. Murature Le strutture murarie portanti saranno realizzate in cemento armato e avranno anche il compito di assorbire le azioni orizzontali dovute all'azione del vento e alle spinte orizzontali della copertura a due falde non mutuamente equilibrate. Le murature perimetrali di chiusura e le pareti interne divisorie verranno realizzate in mattoni di laterizio, semipieni o forati seconda la funzione che essi devono assicurare. Tali murature saranno legate con malta bastarda. Solai Tutti i solai saranno in latero-cemento realizzati con travetti a traliccio prefabbricato, pignatte di alleggerimento e getto di completamento delle nervature e della cappa in calcestruzzo. Essi poggeranno sulle travi in C.A. realizzate leggermente fuori spessore di solaio allinterno del corpo di fabbrica e fuori spessore di solaio sul perimetro delledificio. I solai saranno adeguatamente legati con i cordoli perimetrali in C.A. richiesti.

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III. MATERIALI IMPIEGATI E TENSIONI DI CALCOLO


Il metodo di calcolo e di verifica delle sezioni adottato quello degli "STATI LIMITE", previsto dal Regolamento Italiano. Le caratteristiche dei materiali sono: Ferro d'armatura per opere in C.A.: FeB44K fyk = 430 MPa fyd = 430/1,15 = 374 MPa Vengono usate esclusivamente barre ad aderenza migliorata. Getti di calcestruzzo per fondazioni: Classe Rck = 35 MPa fck = 0,83*35 = 30,0 MPa fcd = fck/1.6 = 18,75 MPa fctd = 0.7*0.27*Rck2/3/1.6 = 1,26 MPa Getti di calcestruzzo per travi, pilastri, solai: Classe Rck = 35 MPa fck = 0,83*35 = 30,0 MPa fcd = fck/1.6 = 18,75 MPa fctd = 0.7*0.27*Rck2/3/1.6 = 1,26 MPa Terreno di fondazione: In base a conoscenze specifiche della zona su cui sorger la costruzione e per il tipo di fondazione usato si pu ammettere per il terreno una resistenza a scorrimento plastico pari a: ftk = 0,75 MPa Si assume un coefficiente di sicurezza del materiale pari a 3 da cui risulta il valore della resistenza di calcolo pari a: ftd = 0,25 MPa Rapporto n tra i moduli di elasticit dellaccaio e del CLS: n = 15

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IV. IPOTESI DI CARICO


Di seguito sono riportate le analisi dei carichi da considerarsi agenti sulle varie componenti strutturali. Analisi dei carichi gravanti sui solai A e B Carico permanente gk: - peso intonaco spessore 1 cm: - peso strato isolante in sughero spessore 5 cm: - peso proprio dei solai h=20+4 cm, i=50 cm: - massetto in cls leggero spessore 10 cm: - pavimento in ceramica su letto di posa di malta:

0,210 kN/mq 0,150 3,140 1,570 1,205 6,275 kN/mq

Incidenza muri divisori gkt: parete divisoria interna in laterizio (10 cm): 3,750 kN/m parete divisoria tra appartamenti in laterizio (30 cm): 5,900 kN/m (N.B. Lincidenza dei muri divisori data dal rapporto tra il peso complessivo del muro divisorio, ottenuto dal prodotto del peso per unit di lunghezza e dellestensione lineare dei muri stessi, e la superficie del solaio interessato.) gkt sulle campate C1-1 e C1-2 del solaio A: gkt sulle campata C2-3 del solaio B: Carico variabile qk: 1,400 kN/mq 4,200 kN/mq 2,000 kN/mq

Analisi dei carichi gravanti sul solaio di copertura inclinato Carico permanente gk: - peso intonaco spessore 1 cm: - peso proprio dei solai h=20+4 cm, i=50 cm: - isolamento termico in sughero spessore 5 cm: - peso massetto in calcestruzzo spessore 5 cm: - guaina di impermeabilizzazione: - manto di copertura in tegole di laterizio Carico accidentale per neve: 1,600*0,86=1,376 kN/mq

0,210 kN/mq 3,140 0,050 0,800 0,300 0,600 5,100 kN/mq (sup. inclinata) 1,400 kN/mq (proiezione orizz.)

Carico esercitato dal vento: 0,390*2,257*-0,4=0,353 kN/mq -0,400 kN/mq (normale a sup.) Sovraccarico accidentale: 0,500 kN/mq (sup. inclinata)

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Analisi dei carichi gravanti sul solaio nel vano scala Carico permanente gk: - peso intonaco spessore 2 cm: - peso proprio dei solai h=20+4 cm, i=50 cm: - peso malta cementizia spessore 2 cm: - peso pavimento in marmo spessore 3 cm: Carico variabile qk:

0,420 kN/mq 3,140 0,420 0,900 4,880 kN/mq 4,000 kN/mq

Il peso specifico del conglomerato cementizio assunto pari a c = 25 kN/mc, mentre per le murature perimetrali si assume un peso per unit di lunghezza pari a qmp= 10,5 kN/m.

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V. VERIFICA STATICA DELLE STRUTTURE


V.1. Generalit sul metodo di calcolo e verifica

Il dimensionamento e la verifica delle strutture in C.A. viene eseguito con le modalit previste dal R.I. con il metodo degli stati limite. Poich le strutture dell'edificio sono sottoposte essenzialmente a solo due azioni contemporaneamente, una di tipo permanente ed una di tipo variabile, l'unica combinazione di calcolo da considerarsi nelle varie verifiche agli stati limite ultimi del tipo: Fd = g g k + q qk dove Fd il valore del carico distribuito da applicare alle travi, g k il valore caratteristico dell'azione permanente, qk il valore caratteristico dell'unica azione variabile, g e q sono i coefficienti di combinazione rispettivamente delle azioni permanenti e variabili. Nelle verifiche agli stati limite ultimi sono da prendersi rispettivamente pari a 1,4 e 1,5, se i carichi sono a sfavore della sicurezza. Di volta in volta si terr conto del fatto che le azioni variabili sono di tipo libero assumendo per essi, nelle campate in cui sono a favore della sicurezza, il coefficiente q = 0. Quando le azioni permanenti vanno a favore della sicurezza si prende g = 1. Per le combinazioni di azioni agli stati limite di esercizio di tipo raro, frequente e quasi permanente il coefficiente delle azioni variabili assume il valore 1,0, 0,5 e 0,2 rispettivamente, mentre g uguale a 1,0. Le sollecitazioni normali resistenti ultime di calcolo delle sezioni sono calcolate con le relazioni: Nrd = -0,85*fcd*1*b*x+As*ks*fyd-A's*k's*fyd Mrd = 0,85*fcd*1*b*x*d*(1-*2)+A's*k's*fyd*(d-c) che derivano dallo schema di calcolo di figura:
c c x A's s 2 x A's k's fyd
0.85 fcd

1 x b

As ks fyd
c

A's

Lo schema statico adottato per i solai quello di continuit con semplice appoggio sulle travi e di incastro nelle murature. Lo schema statico adottato per le travi quello di continuit con appoggio semplice sia sulle murature che sui pilastri. Le azioni orizzontali del vento sono considerate assorbite dalle murature in C.A. del vano scala. Si suppone, inoltre, che le spinte della copertura inclinata a due falde siano assorbite anche esse dalla muratura in C.A. I pilastri di conseguenza risulteranno caricati assialmente. Per essi va cmq considerata la componente di eccentricit pag. n. 7
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accidentale minima di regolamento per incertezze geometriche pari allo 0.33% dellaltezza dei pilastri e comunque non minore di 2 cm.

V.2.

Individuazione dei codici di calcolo

Per eseguire i calcoli dei parametri della sollecitazione sugli elementi strutturali schematizzati come travi continue si utilizzato: - il software freeware per calcolo strutturale Trave Continua, versione 5.6 del 1.maggio 2002, sviluppata dallIng. Piero Gelfi - il software Straus 7 Release 2.2.3.

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V.3.

Solaio A

Il solaio A un solaio di tipo BAUSTA in laterocemento. Poggia sulle travi principali TP 1-1 e TP 2-1 e sulla muratura M (si vedano le tavole grafiche allegate) e ha altezza di 20+4 cm su tutti i campi. La larghezza del singolo travetto di 10 cm, i travetti sono posti ad un interasse di 50 cm luno dallaltro. Il solaio a tre campate poggia allestremit perimetrale su una trave fuori spessore solaio (TP1), in centro su una trave leggermente fuori spessore di solaio (TP2) e sullaltra estremit verso il vano scala su muratura in C.A. Per simmetria le considerazioni per questo solaio valgono anche per il solaio poggiante sulla muratura in C.A. e sulle travi TP5 e TP6. Schema statico solaio A con campate C1-1 e C1-2:

C1-1 TP 1-1/x

C1-2 TP 2-1/x Muro

x indice del piano considerato, variabile da 1 a 3. Carichi applicati alle campate C1-1 e C1-2 del primo solaio: Carico permanente gk gkt gktot Carico variabile qk

6,275 kN/mq 1,400 kN/mq 7,700 kN/mq 2,000 kN/mq

qk gktot

C1-1

C1-2

Linviluppo delle sollecitazioni sul solaio per lo schema statico considerato e per le combinazioni di carico pi gravose, riportato alla fine della presente relazione insieme alle necessarie verifiche di resistenza agli stati limite (A.V.3.). Le considerazioni valgono per i solai tipo A ad ogni piano.
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V.4.

Solaio B

Il solaio B un solaio di tipo BAUSTA in laterocemento. Poggia sulle travi principali TP 1-2, TP 2-2, TP 3-2, TP 4-2, TP 5-2 e TP 6-2 (si vedano le tavole grafiche allegate), e ha altezza di 20+4 cm su tutti i campi. La larghezza del singolo travetto di 10 cm, i travetti sono posti ad un interasse di 50 cm luno dallaltro. Il solaio a cinque campate poggia alle estremit su travi fuori spessore solaio (TP1 e TP6) e in centro su quattro travi leggermente fuori spessore di solaio (TP2, TP3, TP4, TP5). Schema statico solaio B con campate C2-1, C2-2, C2-3, C2-4, C2-5

C2-1 TP 1-2/x TP 2-2/x

C2-2 TP 3-2/x

C2-3 TP 4-2/x

C2-4 TP 5-2/x

C2-5 TP 6-2/x

x indice del piano considerato, variabile da 1 a 3. Carichi applicati alle campate C2-1, C2-2, C2-4, C2-5 del solaio B: Carico permanente gk Carico variabile qk

6,275 kN/mq 2,000 kN/mq

Carichi applicati alla campata C2-3 del solaio B: Carico permanente gk gkt gktot Carico variabile qk

6,275 kN/mq 4,200 kN/mq 10,475 kN/mq 2,000 kN/mq

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qk gk gktot gk

C2-1

C2-2

C2-3

C2-4

C2-5

Linviluppo delle sollecitazioni sul solaio per lo schema statico considerato e per le combinazioni di carico pi gravose, riportato alla fine della presente relazione insieme alle necessarie verifiche di resistenza agli stati limite (A.V.4.). Le considerazioni valgono per i solai tipo B ad ogni piano.

V.5.

Solaio di copertura

Il solaio di copertura in laterocemento di tipo BAUSTA e ha altezza di 20+4 cm su tutti i campi. La larghezza del singolo travetto di 10 cm, i travetti sono posti ad un interasse di 50 cm luno dallaltro. Il solaio a cinque campate e due sbalzi alle estremit poggia su travi di copertura inclinate di circa 20 fuori spessore di solaio (TPC1 - TPC6). Il solaio risulta inclinato di ca. 20 nel senso normale alle nervature. Nello schema statico adottato e nella progettazione del solaio si considera comunque flessione retta. Schema statico solaio di copertura con campate C1, C2, C3, C4 e C5 e sbalzi S1 e S2

S1 TPC 1

C1 TPC 2

C2 TPC 3

C3 TPC 4

C4 TPC 5

C5

S2 TPC 6

Carichi applicati alle campate C1, C2, C3, C4 e C5 e agli sbalzi S1 e S2: I carichi sono definiti per unit di superficie inclinata. Carico permanente gk Carico variabile Carico neve (1,400 * cos20 = 1,320kN/mq) Sovraccarico variabile qk

5,100 kN/mq 1,400 kN/mq 0,500 kN/mq 1,900 kN/mq

Il carico del vento in ambito di progettazione del solaio di copertura non viene considerato perch di depressione e dunque a favore della sicurezza. pag. n. 11
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qk gk S1 C1 C2 C3 C4 C5 S2

Linviluppo delle sollecitazioni sul solaio per lo schema statico considerato e per le combinazioni di carico pi gravose, riportato alla fine della presente relazione insieme alle necessarie verifiche di resistenza agli stati limite (A.V.5.).

V.6.

Solaio nel vano scala

Il solaio nel vano scala in laterocemento di tipo BAUSTA e ha altezza di 20+4 cm. La larghezza del singolo travetto di 10 cm, i travetti sono posti ad un interasse di 50 cm luno dallaltro. Il solaio a campata unica incastrato alle estremit nella muratura in C.A. confinante il vano scala. Schema statico solaio nel vano scala con campata C1

C1 M M

Carichi applicati alla campata C1: Carico permanente gk Carico variabile qk 4,880 kN/mq 4,000 kN/mq

qk gk C1

Linviluppo delle sollecitazioni sul solaio per lo schema statico considerato e per le combinazioni di carico pi gravose, riportato alla fine della presente relazione insieme alle necessarie verifiche di resistenza agli stati limite (A.V.6.). Le considerazioni valgono per i solai nel vano scala ad ogni piano ed interpiano.

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V.7.

Travi principali orizzontali

V.7.1.Schema statico trave TP 1 e carichi applicati

La trave TP1 fuori spessore di solaio, ha sezione rettangolare costante pari a 30cm x 40cm e poggia sui tre pilastri P 01, P 02 e P 03. Schema statico della trave TP 1 a due campate (TP 1-1 e TP 1-2):

TP 1-1 P 01 P 02

TP 1-2 P 03

Carichi applicati alle campate TP 1-1 e TP 1-2: Le forze applicate sulla trave si determinano dalle reazioni vincolari dei solai sopra riportati. Per i valori delle reazioni vincolari si rimanda ai tabulati di calcolo dei solai riportati alla fine della presente relazione. Nellanalisi dei carichi va inoltre considerato il peso proprio della trave nonch il peso esercitato dalla muratura perimetrale di chiusura verso lesterno. Lanalisi dei carichi agli stati limite ultimi e agli stati limite di esercizio nonch linviluppo delle sollecitazioni sulla trave per lo schema statico considerato e per le combinazioni di carico pi gravose, sono riportate alla fine della presente relazione insieme alle necessarie verifiche di resistenza agli stati limite (A.V.7.). Le considerazioni valgono per le travi tipo TP 1 ad ogni piano.
V.7.2.Schema statico trave TP 2 e carichi applicati

La trave TP2 leggermente fuori spessore di solaio, ha sezione rettangolare costante pari a 60cm x 29cm e poggia sui tre pilastri P 04, P 05 e P 06. Schema statico della trave TP 2 a due campate (TP 2-1 e TP 2-2):

TP 2-1 P 04 P 05

TP 2-2 P 06

Carichi applicati alle campate TP 2-1 e TP 2-2: Le forze applicate sulla trave si determinano dalle reazioni vincolari dei solai sopra riportati. Per i valori delle reazioni vincolari si rimanda ai tabulati di calcolo dei solai riportati alla fine della presente relazione. Nellanalisi dei carichi va inoltre considerato il peso proprio della trave. Lanalisi dei carichi agli stati limite ultimi e agli stati limite di esercizio nonch linviluppo delle sollecitazioni sulla trave per lo schema statico considerato e per le combinazioni di carico pi gravose, sono riportate alla fine della presente relazione insieme alle necessarie verifiche di resistenza agli stati limite (A.V.7.). Le considerazioni valgono per le travi tipo TP2 ad ogni piano.

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V.7.3.Schema statico trave TP 3 e carichi applicati

La trave TP3 leggermente fuori spessore di solaio, ha sezione rettangolare costante pari a 60cm x 29cm e poggia sui due pilastri P 07 e P 08. Schemi statici della trave TP 3 a campata unica: 1

TP 3 P 07 2 TP 3 P 07
Carichi applicati alla campata TP 3: Le forze applicate sulla trave si determinano dalle reazioni vincolari dei solai sopra riportati. Per i valori delle reazioni vincolari si rimanda ai tabulati di calcolo dei solai riportati alla fine della presente relazione. Nellanalisi dei carichi va inoltre considerato il peso proprio della trave. Lo schema statico 2 considerato al fine del dimensionamento dellarmatura corrente superiore negli appoggi. Lanalisi dei carichi agli stati limite ultimi e agli stati limite di esercizio nonch linviluppo delle sollecitazioni sulla trave per gli schemi statici considerati e per le combinazioni di carico pi gravose, sono riportate alla fine della presente relazione insieme alle necessarie verifiche di resistenza agli stati limite (A.V.7.). Le considerazioni valgono per le travi di tipo TP3 ad ogni piano. Per simmetria in pianta e simmetria di carico per le travi TP 4, TP 5 e TP 6 va fatto riferimento, rispettivamente, alle travi TP 3, TP 2 e TP 1. Le reazioni vincolari sono fornite dai pilastri. Si ipotizza che gli sforzi concentrati scaricati sui pilastri siano centrati.

P 08

P 08

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V.8.

Travi cordolo

Le travi cordolo sono travi in C.A. di sezione rettangolare costante di dimensioni 30cm x 24cm. La trave cordolo TC maggiormente sollecitata quella poggiante sui pilastri P 08 e P 10. Schemi statici della trave TC P08/P10:

1 TC P 08 2 TC P 08 P 10 P 10

Lo schema statico 1 considerato ai fini della progettazione dellarmatura corrente inferiore, lo schema statico 2, invece, ai fini del dimensionamento dellarmatura superiore. Carichi applicati alla campata TC: Carico permanente Peso proprio della trave (25kN/mc*0,3m*0,24m): 1,800 kN/m Peso muratura perimetrale: 10,500 kN/m gk 12,300 kN/m

gk P 08 TC P 10

Linviluppo delle sollecitazioni sulla trave per gli schemi statici considerati e per le combinazioni di carico pi gravose, riportato alla fine della presente relazione insieme alle necessarie verifiche di resistenza agli stati limite (A.V.8.). Larmatura derivante dal calcolo della trave cordolo pi sollecitata sar utilizzata anche in tutte le altre travi cordolo. Disponendo larmatura derivante dai calcoli della trave cordolo TC P08/P10 anche nelle altre travi cordolo, meno sollecitate, anche queste risulteranno essere verificate.
V.9. Travi di copertura

Le travi di copertura sono inclinate di circa 20 e sono caratterizzate da due appoggi ed uno sbalzo. Se tra gli appoggi le travi sono caratterizzate da sezione rettangolare costante in C.A. di dimensioni 30cm x 40cm, la parte a sbalzo in spessore di solaio ed caratterizzata da una sezione di dimensioni 60cm x 24cm. pag. n. 15
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Per il dimensionamento dellarmatura e la verifica di sicurezza delle travi di copertura si fa riferimento alla trave TPC 3-1, maggiormente sollecitata. La trave caratterizzata da altezza fuori spessore per la campata appoggiata, e di altezza in spessore di solaio e larghezza maggiore per la campata a sbalzo. Per la geometria delle sezioni si rimanda allallegato A.V.9. Come schema statico della trave si considera il seguente: Schema statico della trave di copertura TPC 3-1:

P 07

TPC 3-1

Questo schema statico di trave inclinata con appoggio fisso in basso verr utilizzato anche per le altre travi di copertura, poggianti in basso su pilastri. Si ipotizza che le spinte delle falde di copertura siano assorbite dalle travi principali orizzontali del terzo solaio che fungono da catena. Si ipotizza, inoltre, che in caso di condizione di asimmetria di spinta orizzontale dovuta a condizioni di carico asimmetriche sulle falde, lo sforzo orizzontale sia assorbito dalle murature in C.A. I pilastri centrali e perimetrali, pertanto, saranno soggetti a soli carichi assiali centrati. Sar comunque considerata leccentricit minima per carico centrato prescritta dal regolamento. Carichi applicati alla trave di copertura TPC 3-1: Le forze applicate sulla trave si determinano dalle reazioni vincolari dei solai di copertura sopra riportati. Per i valori delle reazioni vincolari si rimanda ai tabulati di calcolo dei solai riportati alla fine della presente relazione. Nellanalisi dei carichi va inoltre considerato il peso proprio della trave. Lanalisi dei carichi agli stati limite ultimi e agli stati limite di esercizio riportata alla fine della presente relazione insieme alle necessarie verifiche di resistenza agli stati limite (A.V.9.). Non si considera lazione del vento perch di depressione e perci a favore della sicurezza.

V.10. Gradini scala

Le scale sono realizzate da gradini aventi specifica funzione strutturale. I gradini sono considerati come veri e propri elementi strutturali destinati a sostenere oltre il loro peso i carichi permanenti ed accidentali agenti su di essi, trasferendoli alla muratura in C.A. a cui sono incastrati. Pertanto, lo schema statico adottato per i gradini sar quello di mensole a sbalzo.

Analisi dei carichi gravanti sul singolo gradino


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Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Carico permanente gk: - rivestimento pedata marmo 3cm (27kN/mc*0,03m*0,32m) - allettamento pedata (21kN/mc*0,02m*0,29m) - rivestimento alzata marmo 2cm (27kN/mc*0,02m*0,175m) - allettamento alzata (21kN/mc*0,01m*0,175m) - gradino in C.A. (25kN/mc*0,135m*0,28m*0,5) - soletta in C.A. (25kN/mc*0,04m*0,33m) - intonaco spessore 2 cm (21kN/mc*0,02m*0,33m) Carico permanente concentrato in punta Gk: - parapetto (50*(0,28^2+0,175^2)^0,5=16,5kg) Carico variabile qk: - sovraccarico variabile (4kN/mq*0,33m)

0,260 kN/m 0,120 0,100 0,040 0,050 0,350 0,140 1,510 kN/m 0,162 kN

1,320 kN/m

Schema statico gradino Il gradino assume lo schema statico a mensola incastrata nella muratura in C.A.

M
Carichi applicati al gradino

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Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

qk Gk gk

Il calcolo dei parametri della sollecitazione pi gravosi e i calcoli di dimensionamento dellarmatura sono riportati alla fine della presente relazione insieme alle necessarie verifiche di resistenza agli stati limite (A.V.10.).

V.11. Pilastri

La sezione dei pilastri di 30x30 cm. Per lo schema statico adottato i pilastri sono soggetti a carico assiale centrato. Si considera uneccentricit accidentale minima di regolamento pari alla massima tra 1/20 della larghezza del pilastro e 2 cm. Poich la larghezza del pilastro b = 30 cm, come eccentricit di calcolo si assume e = 2 cm. Cautelativamente, si aggiunge unulteriore eccentricit di 2 cm per tenere conto di incertezze in fase costruttiva e dei fenomeni viscosi che vanno ad aumentare gli effetti del 1 ordine. Non si considerano incrementi del carico per instabilit: l = i con J i= A J = b^4/12 = 67500cm^4 A = b^2 = 900cm^2 i = 8,66cm lo = interpiano massimo = 315cm = 315cm/8,66cm = 36,37 < 50 Il coefficiente , di conseguenza, viene assunto pari ad 1. Poich si considera che ogni pilastro avr ad ogni livello sezione ed armatura costanti, sar sufficiente eseguire la verifica di sicurezza nella sezione di massimo carico (sezione di innesto del pilastro sul plinto di fondazione).

Carichi applicati ai pilastri: A vantaggio della sicurezza non si effettua la riduzione ammessa del 30% dei carichi accidentali derivanti dalla copertura. Non si considerano coefficienti di riduzione dei sovraccarichi presenti ai vari livelli nella zona di spettanza dei singoli pilastri.

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Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Il pilastro con carico massimo il pilastro P05 (e P12, suo simmetrico). Pertanto, la progettazione dellarmatura nonch le necessarie verifiche di sicurezza agli stati limite saranno effettuate per tale pilastro, ed i risultati saranno applicati ai rimanenti. Le forze applicate sul pilastro si determinano dalle reazioni vincolari delle travi di copertura, delle travi principali e delle travi cordolo sopra riportati. Per i valori delle reazioni vincolari si rimanda ai tabulati di calcolo di tali travi riportati alla fine della presente relazione. Nellanalisi dei carichi va inoltre considerato il peso proprio del pilastro. Lanalisi dei carichi agli stati limite ultimi e agli stati limite di esercizio riportata alla fine della presente relazione insieme alle necessarie verifiche di resistenza agli stati limite (A.V.11.).

V.12. Muratura in C.A. del vano scala

In corrispondenza del vano scala posto nella parte centrale del fabbricato prevista la realizzazione di una muratura in C.A. a forma di C. Tale muratura dovr sostenere le azioni verticali e le spinte orizzontali derivanti dalla copertura, dovr fornire le reazioni vincolari per i solai ed i gradini della scala in essa incastrati e dovr assorbire le spinte orizzontali del vento agente sulla copertura e sulle pareti perimetrali.

V.13. Fondazioni V.13.1. Travi rovesce

Le fondazioni dei pilastri delledificio sono costituiti da travi rovesce. Come modello di calcolo si scelto quello della trave appoggiata su un letto di molle. Come resistenza del terreno si assume ftd = 0,15 MPa. Lo sforzo normale trasmesso alla base del pilastro pi sollecitato (P07) risulta di 1272,100 kN come deriva dallanalisi dei carichi sul pilastro. Questo carico va considerato agente con eccentricit e = 4 cm (eccentricit minima). Il momento flettente che ne deriva pari a 495 kNm. Nel calcolo delle tensioni sul terreno va considerato anche il peso proprio della trave rovescia di fondazione in C.A., che non d contributi al momento flettente trasmesso dal pilastro.

V.13.2.Fondazioni continue della muratura

La muratura portante perimetrale delledificio poggia su fondazioni continue. Esse trasferiscono al terreno le sollecitazioni trasmesse dalla muratura in C.A. Verrano unite attraverso un cordolo di fondazione per assicurare leffetto scatolare. pag. n. 19
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VI. ALLEGATI: TABULATI DI CALCOLO E VERIFICA DELLE SEZIONI


Indice: A.V.3. Solaio A A.V.4. Solaio B A.V.5. Solaio di copertura A.V.6. Solaio nel vano scala A.V.7. Travi principali orizzontali A.V.7.1. Trave TP 1 A.V.7.2. Trave TP 2 A.V.7.3. Trave TP 3 A.V.8. Travi cordolo A.V.9. Travi di copertura A.V.10. Gradini scala A.V.11. Pilastri A.V.13. Fondazioni A.V.13.1. Travi rovesce Verifica sismica condominio D.M. 16.01.1996 Combinazione dellazione sismica con le altre azioni con OPCM 3274 Confronto DM96 con Ordinanza 3274 pag. 22 pag. 30 pag. 38 pag. 46 pag. 53 pag. 53 pag. 64 pag. 74 pag. 83 pag. 91 pag. 106 pag. 108 pag. 111 pag. 111 pag. 119 pag. 149 pag. 174

pag. n. 21
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A.V.3. Solaio A

Sezioni significative del solaio A

1 C1-1 2 3 4

5 C1-2 6 7 8

Le sezioni 2, 4, 6 e 8 corrispondono allinizio della pignattatura nel solaio.


Parametri della sollecitazione pi gravosi nelle sezioni significative

Stati limite ultimi:


Sezione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 M max (kNm) 0 2,350 6,073 -4,357 3,175 -2,324 M min (kNm) 0 2,914 -2,900 -7,797 -3,750 1,478 -3,300 -6,345 T max s (kN) T max d Rv max (kN) (kN) Rv min (kN) 9,150 9,150 4,563 7,152

-10,844 -13,600

12,000 9,244

25,590

14,300

-9,472 -11,460

11,460

5,273

Stati limite di esercizio combinazione di calcolo rara:


Sezione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 M max (kNm) M min (kNm) 0 4,103 -5,489 2,022 -4,039 7,667 5,461 18,010 14,300 T max s (kN) T max d (kN) Rv max (kN) Rv min (kN) 6,308 4,800

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Stati limite di esercizio combinazione di calcolo quasi permanente:


Sezione 1 3 5 7 9 M max (kNm) 0 3,330 1,583 -3,131 M min (kNm) 0 -4,583

Come larghezza collaborante beff della soletta di CLS si assume linterasse tra le nervature. beff = 50cm

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Progettazione del solaio a flessione allo stato limite ultimo

Sezione 3 Progettazione dellarmatura longitudinale inferiore Geometria della sezione:


Sezione 3 Altezza sezione (cm) Larghezza anima (cm) Larghezza ala (cm) Altezza ala (cm) Altezza utile (cm) Copriferro asse-bordo (cm) Area calcestruzzo (cmq) h bw beff hf d c Ac 24 10 50 4 21,5 2,5 400

Asl

Predimensionamento armatura:
Vincoli sull'armatura Armatura minima (cmq) Armatura minima effettiva (cmq) Sollecitazioni Momento sollecitante (kNm) Predimensionamento armatura Armatura longitudinale inferiore (cmq) Asl min Asl min Asl min eff 0,07 * h 0,15% * Ac 212 1,68 0,60 2,26

6,073

Asl

Asl =

M sd 0,9 d f yd

0,84

Verifica sezione:
Armatura longitudinale inferiore (cmq) Rapporto meccanico dell'armatura Momento flettente ridotto (da tabelle --) Momento resistente di calcolo (kNm) Verifica Conclusione Asl Mrd 6,073 VERIFICATO 2,26

0 =

Asl f yd b d f cd
2

0,042 0,040

M Rd = b d f cd
<

17,334 17,334

Verifica dell'armatura inferiore nell'appoggio = Tmax / Asl = 13,600 kN / 1,00 cmq = 136,00 MPa < 374 MPa VERIFICATO

pag. n. 24
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Sezione 5 Progettazione dellarmatura longitudinale superiore Geometria della sezione:

Asl

Sezione 5 Altezza sezione (cm) Larghezza sezione (cm) Altezza utile (cm) Copriferro asse-bordo (cm) Area calcestruzzo (cmq) h b d c Ac 24 50 21,5 2,5 1200

Predimensionamento armatura:
Vincoli sullarmatura Armatura minima (cmq) Armatura minima effettiva (cmq) Sollecitazioni Momento sollecitante (kNm) Predimensionamento armatura Armatura longitudinale superiore (cmq) Asl min Asl min eff 0,15% * Ac 212 1,80 2,26

-7,797

Asl

Asl =

M sd 0,9 d f yd

1,08

Verifica sezione:
Armatura longitudinale superiore (cmq) Rapporto meccanico dellarmatura Momento flettente ridotto (da tabelle --) Momento resistente di calcolo (kNm) Verifica Conclusione Asl Mrd 7,797 VERIFICATO 2,26

0 =

Asl f yd b d f cd
2

0,042 0,040

M Rd = b d f cd
<

17,334 17,334

pag. n. 25
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Sezione 6 Verifica a flessione negativa Geometria della sezione:


Sezione 6

Asl

Altezza sezione (cm) Larghezza anima (cm) Larghezza ala (cm) Altezza ala (cm) Altezza utile (cm) Copriferro asse-bordo (cm) Area calcestruzzo (cmq) Armatura superiore tesa (cmq) Momento negativo (kNm)

h bw beff hf d c Ac Asl M

24 10 50 4 21,5 2,5 400 2,26 3,750

Verifica sezione:
Armatura longitudinale superiore (cmq) Rapporto meccanico dellarmatura Momento flettente ridotto (da tabelle --) Momento resistente di calcolo (kNm) Verifica Conclusione Asl Mrd 3,750 VERIFICATO 2,26

0 =

Asl f yd b d f cd
2

0,209 0,182

M Rd = b d f cd
<

15,774 15,774

Inviluppo del momento flettente pi gravoso e momenti resistenti: Per la disposizione dellarmatura longitudinale si vedano le tavole grafiche.

C1-1

C1-2

pag. n. 26
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Verifiche al taglio allo stato limite ultimo

Resistenza al taglio del CLS La resistenza al taglio del solo CLS secondo lEC2 data dalla seguente espressione:
VRd 1 = Rd K (1,2 + 40 l ) + 0,15 cp bw d

(EC2)

Per le sezioni a T e rettangolare piena del solaio le resistenze Vrd1 diventano: Sezione a T: Vrd1 = 15,195 kN Sezione rettangolare piena: Vrd1 = 60,219 kN Nelle sezioni significative 5 (sezione piena) e 4 (sezione a T) il taglio sollecitante risulta inferiore rispetto alla resistenza al taglio del solo CLS, e dunque il solaio a regime di sicurezza. Sezione 5: Vsd = 13,600 kN < 60,219 kN VERIFICATO Sezione 4: Vsd = 10,844 kN < 15,195 kN VERIFICATO Verifiche agli stati limite di esercizio fessurazione Per il calcolo dellampiezza di fessura si fa riferimento al DM 16.1.96. Per il calcolo dellampiezza di fessura si sono adottate le seguenti formule: k = 1,7 m

m = sm srm
srm = 2 (c + s ) + k 2 k3 10 r
2

sm = 1 1 2 sr Es s Per i significati e le definizioni dei singoli termini si rimanda alla norma. Lampiezza di fessurazione massima ammessa scelta in base alla classe di esposizione della struttura in CLS e della condizione di carico viene assunta pari ad = 0,2 mm.

Sezione 3 Verifica a fessurazione N.B. La sezione 3 quella maggiormente sollecitata da flessione tendente le fibre inferiori. Le caratteristiche della sezione utili al calcolo dellampiezza di fessurazione sono le seguenti: Momento sollecitante 3,330 kNm (quasi permanente) Tipo di barre: ad aderenza migliorata Diametro barre: 12 Distanza barre: 5 cm Area efficace del CLS: 115 cmq Tipo di carico: a lunga durata o ripetuto Andamento tensioni normali: variabili linearmente srm (cm): 7,85310 sm: 0,00035 m (mm): 0,028 0,047 mm < 0,2 mm VERIFICATO Ampiezza di fessura k:

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Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Sezione 5 Verifica a fessurazione N.B. La sezione 5 quella maggiormente sollecitata da flessione tendente le fibre superiori. Le caratteristiche della sezione utili al calcolo dellampiezza di fessurazione sono le seguenti: Momento sollecitante -4,583 kNm (quasi permanente) Tipo di barre: ad aderenza migliorata Diametro barre: 12 Distanza barre: 5 cm Area efficace del CLS: 575 cmq Tipo di carico: a lunga durata o ripetuto Andamento tensioni normali: variabili linearmente 20,06549 srm (cm): 0,00050 sm: m (mm): 0,101 0,172 mm < 0,2 mm VERIFICATO Ampiezza di fessura k: Verifiche agli stati limite di esercizio deformazione La verifica stata omessa dato che i rapporti l/h risultano inferiori rispetto ai valori limite definiti al paragrafo 4.4.3.2 dellEC2, prospetto 4.14 per sezioni a T con CLS poco sollecitato: C1-1 e C1-2: l/h = 325/24 = 13,5 < 25,6 (per campate terminali)

Verifiche agli stati limite di esercizio limitazione delle tensioni Verifica della limitazione degli stati tensionali per condizione di carico quasi permanente (EC2 4.4.1) La verifica stata omessa dato che il rapporto l/h risulta inferiore rispetto all85% dei valori corrispondenti riportati al punto 4.4.3.2 dellEC2 prospetto 4.14 per sezioni a T e CLS poco sollecitato. C1-1 e C1-2: l/h = 325/24 = 13,5 < 21,7 (campata terminale)

Verifica della limitazione degli stati tensionali per condizione di carico rara (EC2 4.4.1) Per il calcolo delle tensioni nellacciaio e nel CLS dovute alla combinazione di calcolo rara si sono utilizzate le formule del metodo delle tensioni ammissibili per sezioni rettangolari in C.A. parzializzate, dotate di sola armatura tesa, soggette a flessione semplice:

pag. n. 28
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

2 b h' 1+ 1+ n As 2M c = b y ' h' y ' 3 M s = As h' y ' 3 y' = n As b

Come limiti massimi delle tensioni in acciaio e CLS sotto la combinazione di calcolo rara si sono considerati: c max = 0,4 f ck

s max = 0,8 f yk
Sezione 3 massimo momento flettente positivo: Msd = 4,103 kNm c = 0,39 MPa < 0,4 * 30 MPa = 12,0 MPa s = 91,20 MPa < 0,8 * 430 MPa = 344 MPa Sezione 5 massimo momento flettente negativo: Msd = -5,489 kNm c = 0,52 MPa < 0,4 * 30 MPa = 12,0 MPa s = 122,00 MPa < 0,8 * 430 MPa = 344 MPa

VERIFICATO VERIFICATO

VERIFICATO VERIFICATO

A.V.4. Solaio B

Sezioni significative del solaio B

pag. n. 29
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

1 C2-1

5 C2-2

9 C2-3 C2-4 C2-5

10

11

Le sezioni 2, 4, 6, 8 e 10 corrispondono allinizio della pignattatura nel solaio. Parametri della sollecitazione pi gravosi nelle sezioni significative Stati limite ultimi:
Sezione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 M max (kNm) 0 2,200 6,027 0,320 -2,195 2,318 -5,383 0,840 9,696 M min (kNm) 0 -2,610 -2,160 -6,228 -3,280 -1,800 -7,000 -10,770 -1,200 4,800 T max s (kN) T max d Rv max (kN) (kN) Rv min (kN) 8,448 8,448 3,799 7,170

-10,147 -11,520

9,581 8,060

21,100

8,740

10,390 -11,910

18,730 15,423

30,640

15,340

Stati limite di esercizio combinazione di calcolo rara:


Sezione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 M max (kNm) 0 4,010 M min (kNm) 0 2,913 -3,987 1,900 -0,600 -7,296 6,514 5,251 21,090 16,290 14,100 9,664 T max s (kN) T max d (kN) Rv max (kN) Rv min (kN) 5,770 4,108

Stati limite di esercizio combinazione di calcolo quasi permanente:


Sezione M max M min

pag. n. 30
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

(kNm) 1 3 5 7 9 11 0 3,132 0,500

(kNm) 0 -2,696 -6,084 5,504

Come larghezza collaborante beff della soletta di CLS si assume linterasse tra le nervature.

Progettazione del solaio a flessione allo stato limite ultimo Sezione 11 Progettazione dellarmatura longitudinale inferiore pag. n. 31
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Geometria della sezione:


Sezione 11 Altezza sezione (cm) Larghezza anima (cm) Larghezza ala (cm) Altezza ala (cm) Altezza utile (cm) Copriferro asse-bordo (cm) Area calcestruzzo (cmq) h bw beff hf d c Ac 24 10 50 4 21,5 2,5 400

Asl

Predimensionamento armatura:
Vincoli sullarmatura Armatura minima (cmq) Armatura minima effettiva (cmq) Sollecitazioni Momento sollecitante (kNm) Predimensionamento armatura Armatura longitudinale inferiore (cmq) Asl min Asl min Asl min eff 0,07 * h 0,15% * Ac 212 1,68 0,60 2,26

9,696

Asl

Asl =

M sd 0,9 d f yd

1,24

Verifica sezione:
Armatura longitudinale inferiore (cmq) Rapporto meccanico dellarmatura Momento flettente ridotto (da tabelle --) Momento resistente di calcolo (kNm) Verifica Conclusione Asl Mrd 9,696 VERIFICATO 2,26

0 =

Asl f yd b d f cd
2

0,042 0,040

M Rd = b d f cd
<

17,334 17,334

Verifica dellarmatura inferiore nellappoggio = Tmax / Asl = 18,73 kN / 1,00 cmq = 187,30 MPa < 374 MPa VERIFICATO

Sezione 9 Progettazione dellarmatura longitudinale superiore Geometria della sezione: pag. n. 32


Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Asl

Sezione 9 Altezza sezione (cm) Larghezza sezione (cm) Altezza utile (cm) Copriferro asse-bordo (cm) Area calcestruzzo (cmq) h b d c Ac 24 50 21,5 2,5 1200

Predimensionamento armatura:
Vincoli sullarmatura Armatura minima (cmq) Armatura minima effettiva (cmq) Sollecitazioni Momento sollecitante (kNm) Predimensionamento armatura Armatura longitudinale superiore (cmq) Asl min Asl min eff 0,15% * Ac 212 1,80 2,26

-10,770

Asl

Asl =

M sd 0,9 d f yd

1,49

Verifica sezione:
Armatura longitudinale superiore (cmq) Rapporto meccanico dellarmatura Momento flettente ridotto (da tabelle --) Momento resistente di calcolo (kNm) Verifica Conclusione Asl Mrd -10,770 VERIFICATO 2,26

0 =

Asl f yd b d f cd
2

0,042 0,040

M Rd = b d f cd
<

17,334 17,334

Sezione 8 Verifica a flessione negativa Geometria della sezione: pag. n. 33


Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Sezione 8

Asl

Altezza sezione (cm) Larghezza anima (cm) Larghezza ala (cm) Altezza ala (cm) Altezza utile (cm) Copriferro asse-bordo (cm) Area calcestruzzo (cmq) Armatura superiore tesa (cmq) Momento negativo (kNm)

h bw beff hf d c Ac Asl M

24 10 50 4 21,5 2,5 400 2,26 7,000

Verifica sezione:
Armatura longitudinale superiore (cmq) Rapporto meccanico dell'armatura Momento flettente ridotto (da tabelle --) Momento resistente di calcolo (kNm) Verifica Conclusione Asl Mrd 7,000 VERIFICATO 2,26

0 =

Asl f yd b d f cd
2

0,209 0,182

M Rd = b d f cd
<

15,774 15,774

Inviluppo del momento flettente pi gravoso e momenti resistenti Per la disposizione dellarmatura longitudinale si vedano le tavole grafiche.

C2-1

C2-2

C2-3

Verifiche al taglio allo stato limite ultimo Resistenza al taglio del CLS pag. n. 34
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

La resistenza al taglio del solo CLS secondo lEC2 data dalla seguente espressione: VRd 1 = Rd K (1,2 + 40 l ) + 0,15 cp bw d

(EC2)

Per le sezioni a T e rettangolare piena del solaio le resistenze Vrd1 diventano: Sezione a T: Vrd1 = 15,195 kN Sezione rettangolare piena: Vrd1 = 60,219 kN Nelle sezioni significative 9 (sezione piena) e 10 (sezione a T) il taglio sollecitante risulta inferiore rispetto alla resistenza al taglio del solo CLS, e dunque il solaio a regime di sicurezza: Sezione 9: Vsd = 18,730 kN < 60,219 kN VERIFICATO Sezione 10: Vsd = 15,423 kN < 15,195 kN VERIFICATO
Verifiche agli stati limite di esercizio fessurazione

Per il calcolo dellampiezza di fessura si fa riferimento al DM 16.1.96. Per il calcolo dellampiezza di fessura si sono adottate le seguenti formule: k = 1,7 m

m = sm srm
srm = 2 (c +

s ) + k 2 k3 r 10
2

sm = 1 1 2 sr Es s Per i significati e le definizioni dei singoli termini si rimanda alla norma. Lampiezza di fessurazione massima ammessa scelta in base alla classe di esposizione della struttura in CLS e della condizione di carico viene assunta pari ad = 0,2 mm.

Sezione 11 Verifica a fessurazione N.B. La sezione 11 quella maggiormente sollecitata da flessione tendente le fibre inferiori. Le caratteristiche della sezione utili al calcolo dellampiezza di fessurazione sono le seguenti: Momento sollecitante 5,504 kNm (quasi permanente) Tipo di barre: ad aderenza migliorata Diametro barre: 12 Distanza barre: 5 cm Area efficace del CLS: 115 cmq Tipo di carico: a lunga durata o ripetuto Andamento tensioni normali: variabili linearmente srm (cm): 7,85310 sm: 0,00054 m (mm): 0,047 0,074 mm < 0,2 mm VERIFICATO Ampiezza di fessura k: Sezione 9 Verifica a fessurazione N.B. La sezione 9 quella maggiormente sollecitata da flessione tendente le fibre superiori. Le caratteristiche della sezione utili al calcolo dellampiezza di fessurazione sono le seguenti:
pag. n. 35
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Momento sollecitante Tipo di barre: Diametro barre: Distanza barre: Area efficace del CLS: Tipo di carico: Andamento tensioni normali: srm (cm): sm: m (mm): Ampiezza di fessura k:

-6,084 kNm ad aderenza migliorata 12 5 cm 575 cmq a lunga durata o ripetuto variabili linearmente 20,06549 0,00057 0,115 0,195 mm < 0,2 mm

VERIFICATO

Verifiche agli stati limite di esercizio deformazione

La verifica stata omessa dato che i rapporti l/h risultano inferiori rispetto ai valori limite definiti al paragrafo 4.4.3.2 dellEC2, prospetto 4.14 per sezioni a T con CLS poco sollecitato: C2-1: C2-3: l/h = 325/24 = 13,5 < 25,6 (per campate terminali) l/h = 410/24 = 17,1 < 28,0 (per campate intermedie)

Verifiche agli stati limite di esercizio limitazione delle tensioni

Verifica della limitazione degli stati tensionali per condizione di carico quasi permanente (EC2 4.4.1) La verifica stata omessa dato che il rapporto l/h risulta inferiore rispetto all85% dei valori corrispondenti riportati al punto 4.4.3.2 dellEC2, prospetto 4.14 per sezioni a T e CLS poco sollecitato. C2-1: C2-3: l/h = 325/24 = 13,5 < 21,7 (campata terminale) l/h = 410/24 = 17,1 < 23,8 (campata intermedia)

Verifica della limitazione degli stati tensionali per condizione di carico rara (EC2 4.4.1) Per il calcolo delle tensioni nellacciaio e nel CLS dovute alla combinazione di calcolo rara si sono utilizzate le formule del metodo delle tensioni ammissibili per sezioni rettangolari in C.A. parzializzate, dotate di sola armatura tesa, soggette a flessione semplice: n As 2 b h' y' = 1+ 1+ b n As
2M b y ' h' y ' 3 M s = As h' y ' 3

c =

pag. n. 36
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Come limiti massimi delle tensioni in acciaio e CLS sotto la combinazione di calcolo rara si sono considerati: c max = 0,4 f ck

s max = 0,8 f yk
Sezione 11 massimo momento flettente positivo: Msd = 6,514 kNm c = 0,61 MPa < 0,4*30 MPa = 12,0 MPa VERIFICATO s = 145,00 MPa < 0,8*430 MPa = 344 MPa VERIFICATO Sezione 9 massimo momento flettente negativo: Msd = -7,296 kNm c = 0,68 MPa < 0,4*30 MPa = 12,0 MPa VERIFICATO s = 162,00 MPa < 0,8*430 MPa = 344 MPa VERIFICATO A.V.5. Solaio di copertura Sezioni significative del solaio di copertura

1 S1 C1

5 C2

9 C3 C4 C5 S2

4 6

10

11

Le sezioni 2, 4, 6, 8 e 10 corrispondono allinizio della pignattatura nel solaio. Parametri della sollecitazione pi gravosi nelle sezioni significative

Stati limite ultimi:


Sezione 1 2 3 4 5 6 7 M max (kNm) M min T max s T max d Rv max (kNm) (kN) (kN) (kN) Rv min (kN) -1,405 -3,746 7,523 11,270 5,103 -0,340 5,226 4,537 1,467 -2,580 -7,144 -5,533 -9,399 8,733 18,330 7,130 -2,860 6,300 2,772 -0,920

pag. n. 37
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

8 9 10 11

5,362

-4,000 -6,833 -1,360 1,897

-6,860 -9,320

10,780 6,880

20,100

8,238

Stati limite di esercizio combinazione di calcolo rara:


Sezione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 M max (kNm) M min (kNm) 2,000 2,887 1,845 -3,627 1,459 0,000 -4,540 3,474 2,275 13,660 9,056 12,380 8,032 T max s (kN) T max d (kN) Rv max (kN) Rv min (kN) 7,762 5,366

Stati limite di esercizio combinazione di calcolo quasi permanente:


Sezione 1 3 5 7 9 11 M max (kNm) 2,053 -2,659 0,800 -3,375 2,515 M min (kNm) -0,770

Come larghezza collaborante beff della soletta di CLS si assume linterasse tra le nervature.

Progettazione del solaio a flessione allo stato limite ultimo Sezione 11 Progettazione dellarmatura longitudinale inferiore Geometria della sezione:

pag. n. 38
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Sezione 11 Altezza sezione (cm) Larghezza anima (cm) Larghezza ala (cm) Altezza ala (cm) Altezza utile (cm) Copriferro asse-bordo (cm) Area calcestruzzo (cmq) h bw beff hf d c Ac 24 10 50 4 21,5 2,5 400

Asl

Predimensionamento armatura:
Vincoli sull'armatura Armatura minima (cmq) Armatura minima effettiva (cmq) Sollecitazioni Momento sollecitante (kNm) Predimensionamento armatura Armatura longitudinale inferiore (cmq) Asl min Asl min Asl min eff 0,07 * h 0,15% * Ac 212 1,68 0,60 2,26

5,362

Asl

Asl =

M sd 0,9 d f yd

0,74

Verifica sezione:
Armatura longitudinale inferiore (cmq) Rapporto meccanico dell'armatura Momento flettente ridotto (da tabelle --) Momento resistente di calcolo (kNm) Verifica Conclusione Asl Mrd 5,362 VERIFICATO 2,26

0 =

Asl f yd b d f cd
2

0,042 0,040

M Rd = b d f cd
<

17,334 17,334

Verifica dell'armatura inferiore nell'appoggio = Tmax / Asl = 10,780 kN / 1,00 cmq = 107,80 MPa < 374 MPa VERIFICATO

Sezione 9 Progettazione dellarmatura longitudinale superiore Geometria della sezione:

pag. n. 39
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Asl

Sezione 9 Altezza sezione (cm) Larghezza sezione (cm) Altezza utile (cm) Copriferro asse-bordo (cm) Area calcestruzzo (cmq) h b d c Ac 24 50 21,5 2,5 1200

Predimensionamento armatura:
Vincoli sullarmatura Armatura minima (cmq) Armatura minima effettiva (cmq) Sollecitazioni Momento sollecitante (kNm) Predimensionamento armatura Armatura longitudinale superiore (cmq) Asl min Asl min eff 0,15% * Ac 212 1,80 2,26

-6,833

Asl

Asl =

M sd 0,9 d f yd

0,94

Verifica sezione:
Armatura longitudinale superiore (cmq) Rapporto meccanico dellarmatura Momento flettente ridotto (da tabelle --) Momento resistente di calcolo (kNm) Verifica Conclusione Asl Mrd 6,833 VERIFICATO 2,26

0 =

Asl f yd b d f cd
2

0,042 0,040

M Rd = b d f cd
<

17,334 17,334

Sezione 8 Verifica a flessione negativa Geometria della sezione: pag. n. 40


Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Sezione 8

Asl

Altezza sezione (cm) Larghezza anima (cm) Larghezza ala (cm) Altezza ala (cm) Altezza utile (cm) Copriferro asse-bordo (cm) Area calcestruzzo (cmq) Armatura superiore tesa (cmq) Momento negativo (kNm)

h bw beff hf d c Ac Asl M

24 10 50 4 21,5 2,5 400 2,26 4,000

Verifica sezione:
Armatura longitudinale superiore (cmq) Rapporto meccanico dellarmatura Momento flettente ridotto (da tabelle --) Momento resistente di calcolo (kNm) Verifica Conclusione Asl Mrd 4,000 VERIFICATO 2,26

0 =

Asl f yd b d f cd
2

0,209 0,182

M Rd = b d f cd
<

15,774 15,774

Inviluppo del momento flettente pi gravoso e momenti resistenti Per la disposizione dellarmatura longitudinale si vedano le tavole grafiche. pag. n. 41
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Verifiche al taglio allo stato limite ultimo Resistenza al taglio del CLS La resistenza al taglio del solo CLS secondo lEC2 data dalla seguente espressione: VRd 1 = Rd K (1,2 + 40 l ) + 0,15 cp bw d

(EC2)

Per le sezioni a T e rettangolare piena del solaio le resistenze Vrd1 diventano: Sezione a T: Vrd1 = 15,195 kN Sezione rettangolare piena: Vrd1 = 60,219 kN Nelle sezioni significative 9 (sezione piena) e 4 (sezione a T) il taglio sollecitante risulta inferiore rispetto alla resistenza al taglio del solo CLS, e dunque il solaio a regime di sicurezza: Sezione 9: Vsd = 10,780 kN < 60,219 kN VERIFICATO Sezione 4: Vsd = 7,144 kN < 15,195 kN VERIFICATO Verifiche agli stati limite di esercizio fessurazione Per il calcolo dellampiezza di fessura si fa riferimento al DM 16.1.96. pag. n. 42
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Per il calcolo dellampiezza di fessura si sono adottate le seguenti formule: k = 1,7 m

m = sm srm
srm = 2 (c +

s ) + k 2 k3 r 10
2

sm = 1 1 2 sr Es s Per i significati e le definizioni dei singoli termini si rimanda alla norma. Lampiezza di fessurazione massima ammessa scelta in base alla classe di esposizione della struttura in CLS e della condizione di carico viene assunta pari ad = 0,2 mm.

Sezione 11 Verifica a fessurazione N.B. La sezione 11 quella maggiormente sollecitata da flessione tendente le fibre inferiori. Le caratteristiche della sezione utili al calcolo dellampiezza di fessurazione sono le seguenti: Momento sollecitante 2,515 kNm (quasi permanente) Tipo di barre: ad aderenza migliorata Diametro barre: 12 Distanza barre: 5 cm Area efficace del CLS: 115 cmq Tipo di carico: a lunga durata o ripetuto Andamento tensioni normali: variabili linearmente srm (cm): 7,85310 sm: 0,00026 m (mm): 0,020 Ampiezza di fessura k: 0,043 mm < 0,2 mm VERIFICATO Sezione 9 Verifica a fessurazione N.B. La sezione 9 quella maggiormente sollecitata da flessione tendente le fibre superiori. Le caratteristiche della sezione utili al calcolo dellampiezza di fessurazione sono le seguenti: Momento sollecitante -3,375 kNm Tipo di barre: ad aderenza migliorata Diametro barre: 12 Distanza barre: 5 cm Area efficace del CLS: 575 cmq Tipo di carico: a lunga durata o ripetuto Andamento tensioni normali: variabili linearmente srm (cm): 20,06549 sm: 0,00037 m (mm): 0,074 Ampiezza di fessura k: 0,125 mm < 0,2 mm VERIFICATO Verifiche agli stati limite di esercizio deformazione La verifica stata omessa dato che i rapporti l/h risultano inferiori rispetto ai valori limite definiti al paragrafo 4.4.3.2 dellEC2, prospetto 4.14 per sezioni a T con CLS poco sollecitato: pag. n. 43
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

C1: C3: S1:

l/h = 325/24 = 13,5 < 25,6 (per campate terminali) l/h = 410/24 = 17,1 < 28,0 (per campate intermedie) l/h = 75/24 = 3,2 < 8,0 (per mensole)

Verifiche agli stati limite di esercizio limitazione delle tensioni Verifica della limitazione degli stati tensionali per condizione di carico quasi permanente (EC2 4.4.1) La verifica stata omessa dato che il rapporto l/h risulta inferiore rispetto all85% dei valori corrispondenti riportati al punto 4.4.3.2 prospetto 4.14 per sezioni a T e CLS poco sollecitato. C1: C3: S1: l/h = 325/24 = 13,5 < 21,7 (campata terminale) l/h = 410/24 = 17,1 < 23,8 (campata intermedia) l/h = 75/24 = 3,2 < 6,8 (mensola)

Verifica della limitazione degli stati tensionali per condizione di carico rara (EC2 4.4.1) Per il calcolo delle tensioni nellacciaio e nel CLS dovute alla combinazione di calcolo rara si sono utilizzate le formule del metodo delle tensioni ammissibili per sezioni rettangolari in C.A. parzializzate, dotate di sola armatura tesa, soggette a flessione semplice: n As 2 b h' y' = 1+ 1+ b n As
2M b y ' h' y ' 3 M s = As h' y ' 3 Come limiti massimi delle tensioni in acciaio e CLS sotto la combinazione di calcolo rara si sono considerati: c max = 0,4 f ck

c =

s max = 0,8 f yk
Sezione 11 Msd = 3,474 kNm c = 0,32 MPa < 0,4*30 MPa = 12,0 MPa s = 77,20 MPa < 0,8*430 MPa = 344 MPa Sezione 9 Msd = -4,540 kNm c = 0,42 MPa < 0,4*30 MPa = 12,0 MPa s = 101,00 MPa < 0,8*430 MPa = 344 MPa A.V.6. Solaio nel vano scala Sezioni significative del solaio nel vano scala

VERIFICATO VERIFICATO VERIFICATO VERIFICATO

pag. n. 44
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

1 C1 M

M 4

Le sezioni 2 e 4 corrispondono allinizio della pignattatura nel solaio. Parametri della sollecitazione pi gravosi nelle sezioni significative Stati limite ultimi:
Sezione M max M min T max s T max d Rv max (kNm) (kNm) (kN) (kN) (kN) Rv min (kN) 1 -3,418 -8,988 13,150 13,150 5,002 2 -2,200 11,300 3 4,494 1,709 4 -2,200 -11,300 5 -3,418 -8,988 -13,150 13,150 5,002

Stati limite di esercizio combinazione di calcolo rara:


Sezione 1 2 3 4 5 M max (kNm) M min (kNm) T max s (kN) T max d (kN) Rv max (kN) Rv min (kN) 6,220 3,110 6,220 9,102 5,002 9,102 5,002

Stati limite di esercizio combinazione di calcolo quasi permanente:


Sezione 1 3 5 M max (kNm) 1,989 -3,978 M min (kNm) -3,978

Come larghezza collaborante beff della soletta di CLS si assume linterasse tra le nervature.

Progettazione del solaio a flessione allo stato limite ultimo Sezione 3 Progettazione dellarmatura longitudinale inferiore pag. n. 45
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Geometria della sezione:


Sezione 3 Altezza sezione (cm) Larghezza anima (cm) Larghezza ala (cm) Altezza ala (cm) Altezza utile (cm) Copriferro asse-bordo (cm) Area calcestruzzo (cmq) h bw beff hf d c Ac 24 10 50 4 21,5 2,5 400

Asl

Predimensionamento armatura:
Vincoli sull'armatura Armatura minima (cmq) Armatura minima effettiva (cmq) Sollecitazioni Momento sollecitante (kNm) Predimensionamento armatura Armatura longitudinale inferiore (cmq) Asl min Asl min Asl min eff 0,07 * h 0,15% * Ac 212 1,68 0,60 2,26

4,494

Asl

Asl =

M sd 0,9 d f yd

0,62

Verifica sezione:
Armatura longitudinale inferiore (cmq) Rapporto meccanico dell'armatura Momento flettente ridotto (da tabelle --) Momento resistente di calcolo (kNm) Verifica Conclusione Asl Mrd 4,494 VERIFICATO 2,26

0 =

Asl f yd b d f cd
2

0,042 0,040

M Rd = b d f cd
<

17,334 17,334

Verifica dell'armatura inferiore nell'appoggio = Tmax / Asl = 13,150 kN / 1,00 cmq = 131,50 MPa < 374 MPa VERIFICATO

Sezione 1 Progettazione dellarmatura longitudinale superiore Geometria della sezione: pag. n. 46


Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Asl

Sezione 1 Altezza sezione (cm) Larghezza sezione (cm) Altezza utile (cm) Copriferro asse-bordo (cm) Area calcestruzzo (cmq) h b d c Ac 24 50 21,5 2,5 1200

Predimensionamento armatura:
Vincoli sullarmatura Armatura minima (cmq) Armatura minima effettiva (cmq) Sollecitazioni Momento sollecitante (kNm) Predimensionamento armatura Armatura longitudinale superiore (cmq) Asl min Asl min eff 0,15% * Ac 212 1,80 2,26

-8,988

Asl

Asl =

M sd 0,9 d f yd

1,24

Verifica sezione:
Armatura longitudinale superiore (cmq) Rapporto meccanico dellarmatura Momento flettente ridotto (da tabelle --) Momento resistente di calcolo (kNm) Verifica Conclusione Asl Mrd 8,988 VERIFICATO 2,26

0 =

Asl f yd b d f cd
2

0,042 0,040

M Rd = b d f cd
<

17,334 17,334

Sezione 2 Verifica a flessione negativa Geometria della sezione: pag. n. 47


Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Sezione 2

Asl

Altezza sezione (cm) Larghezza anima (cm) Larghezza ala (cm) Altezza ala (cm) Altezza utile (cm) Copriferro asse-bordo (cm) Area calcestruzzo (cmq) Armatura superiore tesa (cmq) Momento negativo (kNm)

h bw beff hf d c Ac Asl M

24 10 50 4 21,5 2,5 400 2,26 2,200

Verifica sezione:
Armatura longitudinale superiore (cmq) Rapporto meccanico dellarmatura Momento flettente ridotto (da tabelle --) Momento resistente di calcolo (kNm) Verifica Conclusione Asl Mrd 2,200 VERIFICATO 2,26

0 =

Asl f yd b d f cd
2

0,209 0,182

M Rd = b d f cd
<

15,774 15,774

Inviluppo del momento flettente pi gravoso e momenti resistenti Per la disposizione dellarmatura longitudinale si vedano le tavole grafiche.

C1

Verifiche al taglio allo stato limite ultimo Resistenza al taglio del CLS pag. n. 48
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

La resistenza al taglio del solo CLS secondo lEC2 data dalla seguente espressione: VRd 1 = Rd K (1,2 + 40 l ) + 0,15 cp bw d

(EC2)

Per le sezioni a T e rettangolare piena del solaio le resistenze Vrd1 diventano: Sezione a T: Vrd1 = 15,195 kN Sezione rettangolare piena: Vrd1 = 60,219 kN Nelle sezioni significative 1 (sezione piena) e 2 (sezione a T) il taglio sollecitante risulta inferiore rispetto alla resistenza al taglio del solo CLS, e dunque il solaio a regime di sicurezza: Sezione 1: Vsd = 13,150 kN < 60,219 kN VERIFICATO Sezione 2: Vsd = 11,300 kN < 15,195 kN VERIFICATO Verifiche agli stati limite di esercizio fessurazione Per il calcolo dellampiezza di fessura si fa riferimento al DM 16.1.96. Per il calcolo dellampiezza di fessura si sono adottate le seguenti formule: k = 1,7 m

m = sm srm
srm = 2 (c +

s ) + k 2 k3 r 10
2

sm = 1 1 2 sr Es s Per i significati e le definizioni dei singoli termini si rimanda alla norma. Lampiezza di fessurazione massima ammessa scelta in base alla classe di esposizione della struttura in CLS e della condizione di carico viene assunta pari ad = 0,2 mm.

Sezione 3 Verifica a fessurazione N.B. La sezione 3 quella maggiormente sollecitata da flessione tendente le fibre inferiori. Le caratteristiche della sezione utili al calcolo dellampiezza di fessurazione sono le seguenti: Momento sollecitante 1,989 kNm Tipo di barre: ad aderenza migliorata Diametro barre: 12 Distanza barre: 5 cm Area efficace del CLS: 115 cmq Tipo di carico: a lunga durata o ripetuto Andamento tensioni normali: variabili linearmente srm (cm): 7,85310 sm: 0,00019 m (mm): 0,015 Ampiezza di fessura k: 0,025 mm < 0,2 mm VERIFICATO Sezione 1 Verifica a fessurazione N.B. La sezione 1 quella maggiormente sollecitata da flessione tendente le fibre superiori. Le caratteristiche della sezione utili al calcolo dellampiezza di fessurazione sono le seguenti: pag. n. 49
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Momento sollecitante Tipo di barre: Diametro barre: Distanza barre: Area efficace del CLS: Tipo di carico: Andamento tensioni normali: srm (cm): sm: m (mm): Ampiezza di fessura k:

-3,978 kNm ad aderenza migliorata 12 5 cm 575 cmq a lunga durata o ripetuto variabili linearmente 20,06549 0,00044 0,087 0,149 mm < 0,2 mm

VERIFICATO

Verifiche agli stati limite di esercizio deformazione La verifica stata omessa dato che i rapporti l/h risultano inferiori rispetto ai valori limite definiti al paragrafo 4.4.3.2 dellEC2, prospetto 4.14 per sezioni a T con CLS poco sollecitato: C1: l/h = 410/24 = 17,1 < 25,6 (per campate terminale)

Verifiche agli stati limite di esercizio limitazione delle tensioni Verifica della limitazione degli stati tensionali per condizione di carico quasi permanente (EC2 4.4.1) La verifica stata omessa dato che il rapporto l/h risulta inferiore rispetto all85% dei valori corrispondenti riportati al punto 4.4.3.2 prospetto 4.14 per sezioni a T e CLS poco sollecitato. C1: l/h = 410/24 = 17,1 < 21,7 (campata terminale)

Verifica della limitazione degli stati tensionali per condizione di carico rara (EC2 4.4.1) Per il calcolo delle tensioni nellacciaio e nel CLS dovute alla combinazione di calcolo rara si sono utilizzate le formule del metodo delle tensioni ammissibili per sezioni rettangolari in C.A. parzializzate, dotate di sola armatura tesa, soggette a flessione semplice: n As 2 b h' y' = 1+ 1+ b n As 2M c = b y ' h' y ' 3 M s = As h' y ' 3 Come limiti massimi delle tensioni in acciaio e CLS sotto la combinazione di calcolo rara si sono considerati: c max = 0,4 f ck

s max = 0,8 f yk
pag. n. 50
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Sezione 3 massimo momento flettente positivo: Msd = 4,494 kNm c = 0,42 MPa < 0,4 * 30 MPa = 12,0 MPa s = 100,00 MPa < 0,8 * 430 MPa = 344 MPa Sezione 1 massimo momento flettente negativo: Msd = -8,988 kNm c = 0,84 MPa < 0,4 * 30 MPa = 12,0 MPa s = 200,00 MPa < 0,8 * 430 MPa = 344 MPa

A.V.7. Travi principali orizzontali A.V.7.1. Trave TP 1

pag. n. 51
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Sezioni significative della trave

TP 1-1

TP 1-2

P 01 2
Analisi dei carichi agli stati limite ultimi

P 02 4

P 03

Carico massimo sulla campata TP 1-1: reazione vincolare solaio massima (9,150kN/0,5m): 1,4*peso proprio trave (25kN/mc*0,3m*0,4m*1,4): 1,4*peso muratura perimetrale (10,5kN/m*1,4): qmax: Carico minimo sulla campata TP 1-1: reazione vincolare solaio minima (4,563kN/0,5m): peso proprio trave (25kN/mc*0,3m*0,4m): peso muratura perimetrale (10,5kN/m): qmin: Carico massimo sulla campata TP 1-2: reazione vincolare solaio massima (8,448kN/0,5m): 1,4*peso proprio trave (25kN/mc*0,3m*0,4m*1,4): 1,4*peso muratura perimetrale (10,5kN/m*1,4): qmax: Carico minimo sulla campata TP 1-2: reazione vincolare solaio minima (3,799kN/0,5m): peso proprio trave (25kN/mc*0,3m*0,4m): peso muratura perimetrale (10,5kN/m): qmin:

18,300 kN/m 4,200 kN/m 14,700 kN/m 37,200 kN/m 9,126 kN/m 3,000 kN/m 10,500 kN/m 22,650 kN/m 16,896 kN/m 4,200 kN/m 14,700 kN/m 35,800 kN/m 7,598 kN/m 3,000 kN/m 10,500 kN/m 21,100 kN/m

Analisi dei carichi agli stati limite di esercizio Combinazione di calcolo rara:

pag. n. 52
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Carico massimo sulla campata TP 1-1: reazione vincolare solaio massima (6,308kN/0,5m): peso proprio trave (25kN/mc*0,3m*0,4m): peso muratura perimetrale (10,5kN/m): qmax: Carico minimo sulla campata TP 1-1: reazione vincolare solaio minima (4,800kN/0,5m): peso proprio trave (25kN/mc*0,3m*0,4m): peso muratura perimetrale (10,5kN/m): qmin: Carico massimo sulla campata TP 1-2: reazione vincolare solaio massima (5,770kN/0,5m): peso proprio trave (25kN/mc*0,3m*0,4m): peso muratura perimetrale (10,5kN/m): qmax: Carico minimo sulla campata TP 1-2: reazione vincolare solaio minima (4,108kN/0,5m): peso proprio trave (25kN/mc*0,3m*0,4m): peso muratura perimetrale (10,5kN/m): qmin:

12,616 kN/m 3,000 kN/m 10,500 kN/m 26,200 kN/m 9,600 kN/m 3,000 kN/m 10,500 kN/m 23,100 kN/m 11,540 kN/m 3,000 kN/m 10,500 kN/m 25,000 kN/m 8,216 kN/m 3,000 kN/m 10,500 kN/m 21,700 kN/m

Combinazione di calcolo quasi permanente: Le reazioni vincolari del solaio in questo caso sono state determinate secondo il criterio delle zone di influenza. Questo metodo consiste nellapplicazione sulla trave del carico corrispondente ad una zona di solaio avente una larghezza pari alla semisomma delle luci dei solai gravanti su di essa. Come carico si considerato il seguente: Fd = g k + 2 qk , con 2 = 0,2. Carico sulla campata TP 1-1: reazione vincolare solaio: peso proprio trave (25kN/mc*0,3m*0,4m): peso muratura perimetrale (10,5kN/m): q: Carico sulla campata TP 1-2: reazione vincolare solaio: peso proprio trave (25kN/mc*0,3m*0,4m): peso muratura perimetrale (10,5kN/m): q: Parametri della sollecitazione pi gravosi nelle sezioni significative pag. n. 53
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

13,160 kN/m 3,000 kN/m 10,500 kN/m 26,700 kN/m 10,850 kN/m 3,000 kN/m 10,500 kN/m 24,400 kN/m

Stati limite ultimi:


Sezione 1 2 3 4 5 M max (kNm) 98,410 -119,800 48,250 -58,800 58,800 22,750 -125,500 106,000 231,500 139,100 M min (kNm) T max s (kN) T max d Rv max (kN) (kN) Rv min (kN) 85,570 85,570 47,730

Stati limite di esercizio combinazione di calcolo rara:


Sezione 1 2 3 4 5 M max (kNm) 66,320 -84,130 28,010 -37,430 37,430 29,420 -88,380 74,120 162,500 142,400 M min (kNm) T max s (kN) T max d Rv max (kN) (kN) Rv min (kN) 58,960 58,960 50,870

Stati limite di esercizio combinazione di calcolo quasi permanente:


Sezione 1 2 3 4 5 M (kNm) 66,630 -84,590 24,320 T s (kN) T d (kN) Rv (kN) 59,650 59,650 72,910 162,800 34,450

-89,870 -34,450

Progettazione della trave a flessione allo stato limite ultimo Sezione 2 Progettazione dellarmatura longitudinale inferiore Geometria della sezione:

pag. n. 54
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Sezione 2 Altezza sezione (cm) Larghezza sezione (cm) Copriferro inferiore (asse-bordo) (cm) Altezza utile dell'armatura tesa (cm) Copriferro superiore (asse-bordo) (cm) Altezza utile dell'armatura compressa (cm) Area calcestruzzo (cmq) h b c d c' d' Ac 40 30 4 36 5 5 1200

A'sl

Asl

Predimensionamento armatura:
Vincoli sullarmatura Armatura minima (cmq) Sollecitazioni Momento sollecitante (kNm) lim lim lim As cmq Asl min M 0,652 0,327 0,448 0,15% * Ac 1,80 98,410

M Sd b d 2 f cd

0,135 < 0,149 8,07

0,327 =>Solo As

da tabella

As =

b d f cd
f yd

Si dispongono 518. La quantit di armatura As di conseguenza pari a As = 12,70 cmq.

Verifica della sezione:


As A's cmq cmq 518 12,70 0,00

pag. n. 55
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

= ' =

As f yd bd f A's f yd bd f
cd cd

0,2346

' Valori iterati o tot Mrd kNm

Se '=0, o=

da tabella

0,235 0,202 0,202 147,258 > 98,410 VERIFICATO


2

tot = + k ' '(1 )


M Rd = tot b d f cd

Verifica dell'armatura inferiore nell'appoggio (318) = Tmax / Asl = 125,5 kN / 7,63 cmq = 164,5 MPa < 374 MPa VERIFICATO

Sezione 3 Progettazione dellarmatura longitudinale superiore Geometria della sezione:

pag. n. 56
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Sezione 3
Asl

A'sl

Altezza sezione (cm) Larghezza sezione (cm) Copriferro inferiore (asse-bordo) (cm) Altezza utile dell'armatura compressa (cm) Copriferro superiore (asse-bordo) (cm) Altezza utile dell'armatura tesa (cm) Area calcestruzzo (cmq)

h b c d c d Ac

40 30 4 4 5 35 1200

Predimensionamento armatura:
Vincoli sullarmatura Armatura minima (cmq) Sollecitazioni Momento sollecitante (kNm) lim lim lim Asl min M 0,652 0,327 0,448 0,15% * Ac 1,80 -119,800

=
As cmq

M Sd b d 2 f cd

da tabella

As =

b d f cd
f yd

0,174 < 0,198 10,42

0,327 =>Solo As

Si dispongono 518. La quantit di armatura As di conseguenza pari a As = 12,70 cmq.

Verifica della sezione:


As (tesa) cmq 518 12,70

pag. n. 57
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

A's cmq (compressa)

0,00

= ' =

As f yd bd f A's f yd bd f
cd cd

0,2413

' Valori iterati o tot Mrd kNm

Se '=0, o=

da tabella

0,241 0,206 0,206 141,947 > 119,800 VERIFICATO


2

tot = + k ' '(1 )


M Rd = tot b d f cd

Inviluppo del momento flettente pi gravoso e momenti resistenti Per la disposizione dellarmatura si rimanda alle tavole grafiche.

Progettazione dellarmatura al taglio

pag. n. 58
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

La progettazione dellarmatura al taglio viene eseguita secondo le prescrizioni dellEC2, paragrafo 4.3.2, utilizzando il metodo standard. Larmatura al taglio viene dimensionanta per la sezione 3 (valore pi gravoso del taglio): Vsd = 125,500 kN VRd 1 = Rd K (1,2 + 40 l ) + 0,15 cp bw d Vrd1 = 70,013 kN Caratteristiche staffatura:
Diametro staffe (mm) Sezione staffa (singolo braccio) (cmq) Numero braccia Asw (cmq) Passo staffe (cm) Passo massimo ammesso (cm) Asw/m (cmq/m) Asw min/m (cmq/m) Inclinazione ferri ( sessagesimali) n Asw s smax Asw/m Aswmin/m 8 0,50 2 1,01 20 21,60 5,03 3,53 90

Asw 0,9 d f yd (1 + cot ) sin s Vwd = 59,218 kN Vwd = VRd 3 = Vcd + Vwd Vrd3 = 129,231 kN > 125,500 kN VRd 2 = 0,5 f cd b 0,9 d (1 + cot ) Vrd2 = 487,266 kN > 125,500 kN

VERIFICATO

VERIFICATO

Inviluppo del taglio pi gravoso e taglio resistente


pag. n. 59
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Verifiche agli stati limite di esercizio fessurazione

Per il calcolo dellampiezza di fessura si fa riferimento al DM 16.1.96. Per il calcolo dellampiezza di fessura si sono adottate le seguenti formule: k = 1,7 m

m = sm srm
srm = 2 (c +

s ) + k 2 k3 10 r
2

sm = 1 1 2 sr Es s Per i significati e le definizioni dei singoli termini si rimanda alla norma. Lampiezza di fessurazione massima ammessa scelta in base alla classe di esposizione della struttura in CLS e della condizione di carico viene assunta pari ad = 0,2 mm.

Sezione 2 Verifica a fessurazione pag. n. 60


Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

N.B. La sezione 2 quella maggiormente sollecitata da flessione tendente le fibre inferiori. Le caratteristiche della sezione utili al calcolo dellampiezza di fessurazione sono le seguenti: Momento sollecitante: 66,630 kNm (quasi permanente) Tipo di barre: ad aderenza migliorata Diametro barre: 18 Interasse barre: 4,5 cm Area efficace del CLS: 525 cmq Tipo di carico: a lunga durata o ripetuto Andamento tensioni normali: variabili linearmente srm (cm): 10,81170 sm: 0,00085 m (mm): 0,092 Ampiezza di fessura k: 0,156 mm < 0,2 mm VERIFICATO Sezione 3 Verifica a fessurazione N.B. La sezione 3 quella maggiormente sollecitata da flessione tendente le fibre superiori. Le caratteristiche della sezione utili al calcolo dellampiezza di fessurazione sono le seguenti: Momento sollecitante: -85,590 kNm (quasi permanente) Tipo di barre: ad aderenza migliorata Diametro barre: 18 Interasse barre: 4,5 cm Area efficace del CLS: 525 cmq Tipo di carico: a lunga durata o ripetuto Andamento tensioni normali: variabili linearmente srm (cm): 10,81170 sm: 0,00107 m (mm): 0,116 Ampiezza di fessura k: 0,197 mm < 0,2 mm VERIFICATO
Verifiche agli stati limite di esercizio deformazione

La verifica stata omessa dato che i rapporti l/h risultano inferiori rispetto ai valori limite definiti al paragrafo 4.4.3.2 dellEC2, prospetto 4.14 per sezioni rettangolari con CLS molto sollecitato: TP 1-1: l/h = 560/40 = 14 < 23 (per campate terminali)

Verifiche agli stati limite di esercizio limitazione delle tensioni

Verifica della limitazione degli stati tensionali per condizione di carico rara (EC2 4.4.1) Per il calcolo delle tensioni nellacciaio e nel CLS dovute alla combinazione di calcolo rara si sono utilizzate le formule del metodo delle tensioni ammissibili per sezioni rettangolari in C.A. parzializzate, dotate di sola armatura tesa, soggette a flessione semplice:

pag. n. 61
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

2 b h' 1+ 1+ n As 2M c = b y ' h' y ' 3 M s = As h' y ' 3 Come limiti massimi delle tensioni in acciaio e CLS sotto la combinazione di calcolo rara si sono considerati: c max = 0,4 f ck y' = n As b

s max = 0,8 f yk
Sezione 2 massimo momento flettente positivo: Msd = 66,320 kNm c = 4,003 MPa < 0,4 * 30 MPa = 12,0 MPa s = 170,201 MPa < 0,8 * 430 MPa = 344 MPa Sezione 3 massimo momento flettente negativo: Msd = -84,130 kNm c = 5,382 MPa < 0,4 * 30 MPa = 12,0 MPa s = 222,467 MPa < 0,8 * 430 MPa = 344 MPa

VERIFICATO VERIFICATO

VERIFICATO VERIFICATO

pag. n. 62
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

A.V.7.2. Trave TP 2

Sezioni significative della trave

1 TP 2-1 P 04 2
Analisi dei carichi agli stati limite ultimi

3 TP 2-2 P 05 4

P 06

Carico massimo sulla campata TP 2-1: reazione vincolare solaio massima (25,590kN/0,5m): 1,4*peso proprio trave (25kN/mc*0,6m*0,29m*1,4): qmax: Carico minimo sulla campata TP 2-1: reazione vincolare solaio minima (14,300kN/0,5m): peso proprio trave (25kN/mc*0,6m*0,29m): qmin: Carico massimo sulla campata TP 2-2: reazione vincolare solaio massima (21,100kN/0,5m): 1,4*peso proprio trave (25kN/mc*0,6m*0,29m*1,4): qmax: Carico minimo sulla campata TP 2-2: reazione vincolare solaio minima (8,740kN/0,5m): peso proprio trave (25kN/mc*0,6m*0,29m): qmin:
Analisi dei carichi agli stati limite di esercizio

51,180 kN/m 5,040 kN/m 56,250 kN/m 28,600 kN/m 3,600 kN/m 32,200 kN/m 42,200 kN/m 5,040 kN/m 47,240 kN/m 17,500 kN/m 3,600 kN/m 21,100 kN/m

Combinazione di calcolo rara: Carico massimo sulla campata TP 2-1: reazione vincolare solaio massima (18,010kN/0,5m): peso proprio trave (25kN/mc*0,6m*0,29m): qmax: Carico minimo sulla campata TP 2-1: reazione vincolare solaio minima (14,300kN/0,5m): peso proprio trave (25kN/mc*0,6m*0,29m): qmin: 36,020 kN/m 3,600 kN/m 39,600 kN/m 28,600 kN/m 3,600 kN/m 32,200 kN/m

pag. n. 63
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Carico massimo sulla campata TP 2-2: reazione vincolare solaio massima (14,100kN/0,5m): peso proprio trave (25kN/mc*0,6m*0,29m): qmax: Carico minimo sulla campata TP 2-2: reazione vincolare solaio minima (9,664kN/0,5m): peso proprio trave (25kN/mc*0,6m*0,29m): qmin:

28,200 kN/m 3,600 kN/m 31,800 kN/m 19,328 kN/m 3,600 kN/m 23,000 kN/m

Combinazione di calcolo quasi permanente: Le reazioni vincolari del solaio in questo caso sono state determinate secondo il criterio delle zone di influenza. Questo metodo consiste nellapplicazione sulla trave del carico corrispondente ad una zona di solaio avente una larghezza pari alla semisomma delle luci dei solai gravanti su di essa. Come carico si considerato il seguente: Fd = g k + 2 qk , con 2 = 0,2. Carico sulla campata TP 2-1: reazione vincolare solaio: peso proprio trave (25kN/mc*0,6m*0,29m): q: Carico sulla campata TP 2-2: reazione vincolare solaio: peso proprio trave (25kN/mc*0,6m*0,29m): q: 26,325 kN/m 3,600 kN/m 30,000 kN/m 21,700 kN/m 3,600 kN/m 25,300 kN/m

Parametri della sollecitazione pi gravosi nelle sezioni significative

pag. n. 64
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Stati limite ultimi:


Sezione 1 2 3 4 5 M max (kNm) 153,500 -173,800 61,820 -76,430 76,430 13,250 -188,500 143,400 332,000 174,400 M min (kNm) T max s (kN) T max d Rv max (kN) (kN) Rv min (kN) 131,400 131,400 68,560

Stati limite di esercizio combinazione di calcolo rara:


Sezione 1 2 3 4 5 M max (kNm) 104,500 -120,800 33,520 -46,200 46,200 25,280 -132,400 97,410 229,900 179,400 M min (kNm) T max s (kN) T max d Rv max (kN) (kN) Rv min (kN) 90,980 90,980 71,490

Stati limite di esercizio combinazione di calcolo quasi permanente:


Sezione 1 2 3 4 5 M (kNm) 75,740 -92,800 23,600 T s (kN) T d (kN) Rv (kN) 67,430 67,430 76,750 177,300 34,570

-100,600 -34,570

Progettazione della trave a flessione allo stato limite ultimo

pag. n. 65
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Sezione 2 Progettazione dellarmatura longitudinale inferiore Geometria della sezione:


Sezione 2 Altezza sezione (cm) Larghezza sezione (cm) Copriferro inferiore (asse-bordo) (cm) Altezza utile dell'armatura tesa (cm) Copriferro superiore (asse-bordo) (cm) Altezza utile dellarmatura compressa (cm) Area calcestruzzo (cmq) h b c d c d Ac 29 60 4 25 4 4 1740

A'sl

Asl

Predimensionamento armatura:
Vincoli sullarmatura Armatura minima (cmq) Sollecitazioni Momento sollecitante (kNm) lim lim lim As cmq Asl min M 0,652 0,327 0,448 0,15% * Ac 2,16 153,500

M Sd b d 2 f cd

0,218 < 0,259 19,48

0,327

=>Solo As

da tabella

As =

b d f cd
f yd

Armatura inferiore: si dispongono 10 18. La quantit di armatura As di conseguenza pari a: As = 25,44 cmq

Verifica della sezione:

pag. n. 66
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

As A's

cmq cmq

1018

25,44 0,00 0,338


cd

= ' =

As f yd bd f A's f yd bd f
cd

' Valori iterati o tot Mrd kNm

Se '=0, o=

da tabella

0,338 0,269 0,269 189,141 > 153,500 VERIFICATO


2

tot = + k ' '(1 )


M Rd = tot b d f cd

Verifica dell'armatura inferiore nell'appoggio (6 18) = Tmax / Asl = 188,500 kN / 15,27 cmq = 123,44 MPa < 374 MPa VERIFICATO

Sezione 3 Progettazione dellarmatura longitudinale superiore

pag. n. 67
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Geometria della sezione:


Sezione 3 Altezza sezione (cm) Larghezza sezione (cm) Copriferro inferiore (asse-bordo) (cm) Altezza utile dell'armatura compressa (cm) Copriferro superiore (asse-bordo) (cm) Altezza utile dell'armatura tesa (cm) Area calcestruzzo (cmq) h b c d c d Ac 29 60 4 4 4 25 1740

Asl

A'sl

Predimensionamento armatura:
Sollecitazioni Momento sollecitante (kNm) lim lim lim As cmq M 0,652 0,327 0,448 173,800

M Sd b d 2 f cd

0,247 < 0,304 22,86

0,327

=>Solo As

da tabella

As =

b d f cd
f yd

Si dispongono 10 18. La quantit di armatura As di conseguenza pari a: As = 25,44 cmq Verifica della sezione:
As A's cmq cmq 1018 25,44 0,00 0,338
cd

= ' =

As f yd bd f A's f yd bd f
cd

' Valori iterati o tot Mrd kNm

Se '=0, o=

da tabella

0,338 0,269 0,269 VERIFICATO

tot = + k ' '(1 )

M Rd = tot b d 2 f cd 189,141 > 173,800 Inviluppo del momento flettente pi gravoso e momenti resistenti

pag. n. 68
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Per la disposizione dellarmatura si rimanda alle tavole grafiche.

Progettazione dellarmatura al taglio

La progettazione dellarmatura al taglio viene eseguita secondo le prescrizioni dellEC2, paragrafo 4.3.2, utilizzando il metodo standard. Larmatura al taglio viene dimensionanta per la sezione 3 (valore pi gravoso del taglio): Vsd = 188,500 kN
VRd 1 = Rd K (1,2 + 40 l ) + 0,15 cp bw d

Vrd1 = 120,504 kN Caratteristiche staffatura:


Diametro staffe (mm) Sezione staffa (singolo braccio) (cmq) Numero braccia Asw (cmq) Passo staffe (cm) Passo massimo ammesso (cm) Asw/m (cmq/m) Asw min/m (cmq/m) Inclinazione ferri ( sessagesimali) n Asw s smax Asw/m Aswmin/m 8 0,50 4 2,01 15 20,00 13,40 6,38 90

Vwd =

Asw 0,9 d f yd (1 + cot ) sin s

pag. n. 69
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Vwd = 112,796 kN
VRd 3 = Vcd + Vwd Vrd3 = 233,299 kN > 188,500 kN VRd 2 = 0,5 f cd b 0,9 d (1 + cot ) Vrd2 = 696,094 kN > 125,500 kN

VERIFICATO

VERIFICATO

Inviluppo del taglio pi gravoso e taglio resistente

Verifiche agli stati limite di esercizio fessurazione

Per il calcolo dellampiezza di fessura si fa riferimento al DM 16.1.96. pag. n. 70


Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Per il calcolo dellampiezza di fessura si sono adottate le seguenti formule: k = 1,7 m

m = sm srm
srm = 2 (c +

s ) + k 2 k3 10 r
2

sm = 1 1 2 sr Es s Per i significati e le definizioni dei singoli termini si rimanda alla norma. Lampiezza di fessurazione massima ammessa scelta in base alla classe di esposizione della struttura in CLS e della condizione di carico viene assunta pari ad = 0,2 mm.

Sezione 2 Verifica a fessurazione N.B. La sezione 2 quella maggiormente sollecitata da flessione tendente le fibre inferiori. Le caratteristiche della sezione utili al calcolo dellampiezza di fessurazione sono le seguenti: Momento sollecitante: 75,740 kNm (quasi permanente) Tipo di barre: ad aderenza migliorata Diametro barre: 18 Interasse barre: 5,33 cm Area efficace del CLS: 580 cmq Tipo di carico: a lunga durata o ripetuto Andamento tensioni normali: variabili linearmente srm (cm): 9,03241 sm: 0,00071 m (mm): 0,064 Ampiezza di fessura k: 0,109 mm < 0,2 mm VERIFICATO Sezione 3 Verifica a fessurazione N.B. La sezione 3 quella maggiormente sollecitata da flessione tendente le fibre superiori. Le caratteristiche della sezione utili al calcolo dellampiezza di fessurazione sono le seguenti: Momento sollecitante: -92,800 kNm (quasi permanente) Tipo di barre: ad aderenza migliorata Diametro barre: 18 Interasse barre: 5,33 cm Area efficace del CLS: 501 cmq Tipo di carico: a lunga durata o ripetuto Andamento tensioni normali: variabili linearmente srm (cm): 9,03241 sm: 0,00087 m (mm): 0,079 Ampiezza di fessura k: 0,134 mm < 0,2 mm VERIFICATO

Verifiche agli stati limite di esercizio deformazione

pag. n. 71
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

La verifica stata omessa dato che i rapporti l/h risultano inferiori rispetto ai valori limite definiti al paragrafo 4.4.3.2 dellEC2, prospetto 4.14 per sezioni rettangolari con CLS molto sollecitato: TP 2-1: l/h = 560/29 = 19,3 < 23 (per campate terminali)

Verifiche agli stati limite di esercizio limitazione delle tensioni

Verifica della limitazione degli stati tensionali per condizione di carico rara (EC2 4.4.1) Per il calcolo delle tensioni nellacciaio e nel CLS dovute alla combinazione di calcolo rara si sono utilizzate le formule del metodo delle tensioni ammissibili per sezioni rettangolari in C.A. parzializzate, dotate di sola armatura tesa, soggette a flessione semplice: n As 2 b h' y' = 1+ 1+ b n As 2M c = b y ' h' y ' 3 M s = As h' y ' 3 Come limiti massimi delle tensioni in acciaio e CLS sotto la combinazione di calcolo rara si sono considerati: c max = 0,4 f ck

s max = 0,8 f yk
Sezione 2 massimo momento flettente positivo: Msd = 104,500 kNm c = 6,696 MPa < 0,4 * 30 MPa = 12,0 MPa s = 197,400 MPa < 0,8 * 430 MPa = 344 MPa Sezione 3 massimo momento flettente negativo: Msd = -120,800 kNm c = 7,740 MPa < 0,4 * 30 MPa = 12,0 MPa s = 228,190 MPa < 0,8 * 430 MPa = 344 MPa

A.V.7.3. Trave TP 3

Sezioni significative della trave

pag. n. 72
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

1 1 TP 3 P 07 2 1 TP 3 P 07
Analisi dei carichi agli stati limite ultimi

P 08 2 3

P 08

Carico massimo sulla campata TP 3: reazione vincolare solaio massima (30,640kN/0,5m): 1,4*peso proprio trave (25kN/mc*0,6m*0,29m*1,4): qmax: Carico minimo sulla campata TP 3: reazione vincolare solaio minima (15,340kN/0,5m): peso proprio trave (25kN/mc*0,6m*0,29m): qmin:
Analisi dei carichi agli stati limite di esercizio

61,280 kN/m 5,040 kN/m 66,300 kN/m 30,680 kN/m 3,600 kN/m 34,300 kN/m

Combinazione di calcolo rara: Carico massimo sulla campata TP 3: reazione vincolare solaio massima (21,090kN/0,5m): peso proprio trave (25kN/mc*0,6m*0,29m): qmax: Carico minimo sulla campata TP 3: reazione vincolare solaio minima (16,290kN/0,5m): peso proprio trave (25kN/mc*0,6m*0,29m): qmin: 42,180 kN/m 3,600 kN/m 45,800 kN/m 32,600 kN/m 3,600 kN/m 36,200 kN/m

Combinazione di calcolo quasi permanente: Le reazioni vincolari del solaio in questo caso sono state determinate secondo il criterio delle zone di influenza. Questo metodo consiste nellapplicazione sulla trave del carico corrispondente ad pag. n. 73
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

una zona di solaio avente una larghezza pari alla semisomma delle luci dei solai gravanti su di essa. Come carico si considerato il seguente: Fd = g k + 2 qk , con 2 = 0,2. Carico sulla campata TP 3: reazione vincolare solaio: peso proprio trave (25kN/mc*0,6m*0,29m): q: 33,150 kN/m 3,600 kN/m 36,750 kN/m

Parametri della sollecitazione pi gravosi nelle sezioni significative schema statico 1

Stati limite ultimi:


Sezione 1 2 3 M max (kNm) 160,400 -145,900 145,900 75,460 M min (kNm) T max s (kN) T max d Rv max (kN) (kN) Rv min (kN) 145,900 145,900 75,460

Stati limite di esercizio combinazione di calcolo rara:


Sezione 1 2 3 M max (kNm) 110,800 -100,800 100,800 79,640 M min (kNm) T max s (kN) T max d Rv max (kN) (kN) Rv min (kN) 100,800 100,800 79,640

Stati limite di esercizio combinazione di calcolo quasi permanente:


Sezione 1 2 3 M (kNm) 88,940 -80,850 80,850 T s (kN) T d (kN) Rv (kN) 80,850 80,850

Parametri della sollecitazione pi gravosi nelle sezioni significative schema statico 2

Stato limite ultimo:


Sezione M min (kNm) T s (kN) T d (kN) Rv (kN) 1 -107,000 145,900 145,900 3 -107,000 -145,900 145,900

Stato limite di esercizio combinazione di calcolo quasi permanente:


Sezione M (kNm) 1 -59,290

pag. n. 74
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

2 3

29,650 -59,290

Progettazione della trave a flessione allo stato limite ultimo

Sezione 2 Progettazione dellarmatura longitudinale inferiore Geometria della sezione:


Sezione 2 Altezza sezione (cm) Larghezza sezione (cm) Copriferro inferiore (asse-bordo) (cm) Altezza utile dell'armatura tesa (cm) Copriferro superiore (asse-bordo) (cm) Altezza utile dell'armatura compressa (cm) Area calcestruzzo (cmq) h b c d c' d' Ac 29 60 4 25 4 4 1740

A'sl

Asl

Predimensionamento armatura:
Vincoli sullarmatura Armatura minima (cmq) Sollecitazioni Momento sollecitante (kNm) lim lim lim As cmq Asl min M 0,652 0,327 0,448 0,15% * Ac 1,80 160,400

M Sd b d 2 f cd da tabella b d f cd As = f yd

0,228 < 0,274 20,60

0,327

=> solo As

Si dispongono 10 18. La quantit di armatura As di conseguenza pari a: As = 25,44 cmq

Verifica della sezione:


As A's cmq cmq 10 18 25,44 0

pag. n. 75
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

= ' =

As f yd bd f A's f yd bd f
cd cd

0,338

' Valori iterati o tot Mrd kNm

Se '=0, o=

da tabella

0,338 0,268 0,268 188,438 > 160,400 VERIFICATO

tot = + k ' '(1 )


M Rd = tot b d 2 f cd

Verifica dell'armatura inferiore nell'appoggio (8 18) = Tmax / Asl = 145,900 kN / 20,35 cmq = 72,00 MPa < 374 MPa VERIFICATO

Sezione 1 Progettazione dellarmatura longitudinale superiore Geometria della sezione: pag. n. 76


Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Sezione 1

Asl

A'sl

Altezza sezione (cm) Larghezza sezione (cm) Copriferro inferiore (asse-bordo) (cm) Altezza utile dell'armatura compressa (cm) Copriferro superiore (asse-bordo) (cm) Altezza utile dell'armatura tesa (cm) Area calcestruzzo (cmq)

h b c d c d Ac

29 60 4 4 4 25 1740

Predimensionamento sezione:
Sollecitazioni Momento sollecitante (kNm) lim lim lim As cmq M 0,652 0,327 0,448 0,152 < 0,170 12,78 0,327 =>Solo As -107,000

M Sd b d 2 f cd

da tabella

As =

b d f cd
f yd

Si dispongono 8 16. La quantit di armatura As di conseguenza pari a: As = 16,08 cmq Verifica della sezione:
As As cmq cmq 816 16,08 0,00

= ' =

As f yd bd f A's f yd bd f
cd cd

0,214

' Valori iterati o tot Mrd kNm

Se '=0, o=

da tabella

0,214 0,186 0,186 VERIFICATO


2

tot = + k ' '(1 )

M Rd = tot b d f cd 130,781 > 107,000 Inviluppo del momento flettente pi gravoso e momenti resistenti

Per la disposizione dellarmatura si rimanda alle tavole grafiche. pag. n. 77


Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Progettazione dellarmatura al taglio

La progettazione dellarmatura al taglio viene eseguita secondo le prescrizioni dellEC2, paragrafo 4.3.2, utilizzando il metodo standard. Larmatura al taglio viene dimensionanta per la sezione dellappoggio (valore pi gravoso del taglio): Vsd = 145,900 kN
VRd 1 = Rd K (1,2 + 40 l ) + 0,15 cp bw d

Vrd1 = 120,504 kN Caratteristiche staffatura:


Diametro staffe (mm) Sezione staffa (singolo braccio) (cmq) Numero braccia Asw (cmq) Passo staffe (cm) Passo massimo ammesso (cm) Asw/m (cmq/m) Asw min/m (cmq/m) Inclinazione ferri ( sessagesimali) n Asw s smax Asw/m Aswmin/m 6 0,28 4 1,13 15 20,00 7,54 6,30 90

Asw 0,9 d f yd (1 + cot ) sin s Vwd = 63,448 kN Vwd =

pag. n. 78
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

VRd 3 = Vcd + Vwd Vrd3 = 183,951 kN > 145,900 kN VRd 2 = 0,5 f cd b 0,9 d (1 + cot ) Vrd2 = 696,094 kN > 145,900 kN

VERIFICATO

VERIFICATO

Inviluppo del taglio pi gravoso e taglio resistente

Verifiche agli stati limite di esercizio fessurazione

Per il calcolo dellampiezza di fessura si fa riferimento al DM 16.1.96. pag. n. 79


Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Per il calcolo dellampiezza di fessura si sono adottate le seguenti formule: k = 1,7 m

m = sm srm
srm = 2 (c +

s ) + k 2 k3 10 r
2

sm = 1 1 2 sr Es s Per i significati e le definizioni dei singoli termini si rimanda alla norma. Lampiezza di fessurazione massima ammessa scelta in base alla classe di esposizione della struttura in CLS e della condizione di carico viene assunta pari ad = 0,2 mm.

Sezione 2 Verifica a fessurazione N.B. La sezione 2 quella maggiormente sollecitata da flessione tendente le fibre inferiori. Le caratteristiche della sezione utili al calcolo dellampiezza di fessurazione sono le seguenti: Momento sollecitante: 88,940 kNm (quasi permanente) Tipo di barre: ad aderenza migliorata Diametro barre: 18 Interasse barre: 5,3 cm Area efficace del CLS: 501 cmq Tipo di carico: a lunga durata o ripetuto Andamento tensioni normali: variabili linearmente srm (cm): 9,03241 sm: 0,00084 m (mm): 0,076 Ampiezza di fessura k: 0,129 mm < 0,2 mm VERIFICATO Sezione 1 Verifica a fessurazione N.B. La sezione 1 quella maggiormente sollecitata da flessione tendente le fibre superiori. Le caratteristiche della sezione utili al calcolo dellampiezza di fessurazione sono le seguenti: Momento sollecitante: 59,290 kNm (quasi permanente) Tipo di barre: ad aderenza migliorata Diametro barre: 16 Interasse barre: 5,3 cm Area efficace del CLS: 501 cmq Tipo di carico: a lunga durata o ripetuto Andamento tensioni normali: variabili linearmente srm (cm): 10,62915 sm: 0,00086 m (mm): 0,091 Ampiezza di fessura k: 0,155 mm < 0,2 mm VERIFICATO
Verifiche agli stati limite di esercizio deformazione

La verifica stata omessa dato che il rapporto l/h risulta inferiore rispetto ai valori limite definiti al paragrafo 4.4.3.2 dellEC2, prospetto 4.14 per sezioni rettangolari con CLS molto sollecitato: pag. n. 80
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

TP 3:

l/h = 440/29 = 15,17 < 18 (per campate appoggiate)

Verifiche agli stati limite di esercizio limitazione delle tensioni

Verifica della limitazione degli stati tensionali per condizione di carico rara (EC2 4.4.1) Per il calcolo delle tensioni nellacciaio e nel CLS dovute alla combinazione di calcolo rara si sono utilizzate le formule del metodo delle tensioni ammissibili per sezioni rettangolari in C.A. parzializzate, dotate di sola armatura tesa, soggette a flessione semplice: n As 2 b h' y' = 1+ 1+ b n As 2M c = b y ' h' y ' 3 M s = As h' y ' 3 Come limiti massimi delle tensioni in acciaio e CLS sotto la combinazione di calcolo rara si sono considerati: c max = 0,4 f ck

s max = 0,8 f yk
Sezione 2 massimo momento flettente positivo: Msd = 110,800 kNm c = 7,099 MPa < 0,4 * 30 MPa = 12,0 MPa s = 209,300 MPa < 0,8 * 430 MPa = 344 MPa

VERIFICATO VERIFICATO

A.V.8. Travi cordolo

Sezioni significative della trave

pag. n. 81
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

1 TC P 08 2

P 10

Parametri della sollecitazione pi gravosi nelle sezioni significative schema statico 1

Stati limite ultimi:


Sezione 1 2 3 M max (kNm) 36,180 M min (kNm) 25,850 -35,300 35,300 25,220 T max s (kN) T max d Rv max (kN) (kN) Rv min (kN) 35,300 35,300 25,220

Stati limite di esercizio combinazione di calcolo rara e quasi permanente:


Sezione 1 2 3 M (kNm) Rv (kN) 0 25,220 21,000 0 25,220

Parametri della sollecitazione pi gravosi nelle sezioni significative schema statico 2

Stato limite ultimo:


Sezione M max M min T max s T max d Rv max (kNm) (kNm) (kN) (kN) (kN) Rv min (kN) 1 -17,230 -24,120 35,300 35,300 25,220 2 12,060 3 -17,230 -24,120 -35,300 35,300 25,220

Stati limite di esercizio combinazione di calcolo rara e quasi permanente:


Sezione 1 2 3 M (kNm) Rv (kN) -15,500 25,220 8,615 -15,500 25,220

Progettazione della trave a flessione allo stato limite ultimo

Sezione 2 Progettazione dellarmatura longitudinale inferiore pag. n. 82


Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Geometria della sezione:


Sezione 2 Altezza sezione (cm) Larghezza sezione (cm) Copriferro inferiore (asse-bordo) (cm) Altezza utile dell'armatura tesa (cm) Copriferro superiore (asse-bordo) (cm) Altezza utile dellarmatura compressa (cm) Area calcestruzzo (cmq) h b c d c d Ac 24 30 4 20 4 4 720

A'sl

Asl

Predimensionamento armatura:
Vincoli sull'armatura Armatura minima (cmq) Sollecitazioni Momento sollecitante (kNm) lim lim lim As cmq Asl min M 0,652 0,327 0,448 0,15% * Ac 1,08 36,180

M Sd b d 2 f cd

0,161 < 0,180 5,41

0,327

=>Solo As

da tabella

As =

b d f cd
f yd

Si dispongono 5 12. La quantit di armatura As di conseguenza pari a: As = 5,65 cmq

Verifica della sezione:


As cmq 512 5,65

pag. n. 83
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

A's

cmq

0,00

= ' =

As f yd bd f A's f yd bd f
cd cd

0,1878

' Valori iterati o tot Mrd kNm

Se '=0, o=

da tabella

0,188 0,166 0,166 37,350 > 36,180 VERIFICATO

tot = + k ' '(1 )


M Rd = tot b d 2 f cd

Verifica dell'armatura inferiore nell'appoggio (5 12) = Tmax / Asl = 35,300 kN / 5,65 cmq = 62,500 MPa < 374 MPa VERIFICATO

Sezione 1 Progettazione dellarmatura longitudinale superiore Geometria della sezione: pag. n. 84


Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Sezione 1

Asl

A'sl

Altezza sezione (cm) Larghezza sezione (cm) Copriferro inferiore (asse-bordo) (cm) Altezza utile dell'armatura compressa (cm) Copriferro superiore (asse-bordo) (cm) Altezza utile dellarmatura tesa (cm) Area calcestruzzo (cmq)

h b c d c d Ac

24 30 4 4 4 20 720

Predimensionamento armatura:
Sollecitazioni Momento sollecitante (kNm) lim lim lim As cmq M 0,652 0,327 0,448 -24,120

M Sd b d 2 f cd

0,107 < 0,115 3,46

0,327

=>Solo As

da tabella

As =

b d f cd
f yd

Si dispongono 4 12. La quantit di armatura As di conseguenza pari a: As = 4,52 cmq Verifica della sezione:
As A's cmq cmq 412 4,52 0,00

= ' =

As f yd bd f A's f yd bd f
cd cd

0,1503

' Valori iterati o tot Mrd kNm

Se '=0, o=

da tabella

0,150 0,136 0,136 VERIFICATO


2

tot = + k ' '(1 )

M Rd = tot b d f cd 30,600 > 24,120 Inviluppo del momento flettente pi gravoso e momenti resistenti

Per la disposizione dellarmatura si rimanda alle tavole grafiche. pag. n. 85


Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Progettazione dellarmatura al taglio

La progettazione dellarmatura al taglio viene eseguita secondo le prescrizioni dellEC2, paragrafo 4.3.2, utilizzando il metodo standard. Larmatura al taglio viene dimensionanta per la sezione dellappoggio (valore pi gravoso del taglio): Vsd = 35,300 kN
VRd 1 = Rd K (1,2 + 40 l ) + 0,15 cp bw d
Vrd1 = 39,952 kN > 35,300 kN

VERIFICATO

Si predispone comunque una certa quantit di armatura al taglio. Caratteristiche staffatura:


Diametro staffe (mm) Sezione staffa (singolo braccio) (cmq) Numero braccia Asw (cmq) Passo staffe (cm) Passo massimo ammesso (cm) Asw/m (cmq/m) Asw min/m (cmq/m) Inclinazione ferri ( sessagesimali) n Asw s smax Asw/m Aswmin/m 6 0,28 2 0,57 15 16,00 3,77 3,30 90

Asw 0,9 d f yd (1 + cot ) sin s Vwd = 25,379 kN Vwd =

pag. n. 86
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

VRd 3 = Vcd + Vwd Vrd3 = 65,331 kN > 35,300 kN VRd 2 = 0,5 f cd b 0,9 d (1 + cot ) Vrd2 = 278,438 kN > 35,300 kN

VERIFICATO

VERIFICATO

Inviluppo del taglio pi gravoso e taglio resistente

Verifiche agli stati limite di esercizio fessurazione

Per il calcolo dellampiezza di fessura si fa riferimento al DM 16.1.96. Per il calcolo dellampiezza di fessura si sono adottate le seguenti formule: pag. n. 87
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

k = 1,7 m m = sm srm
srm = 2 (c +

s ) + k 2 k3 r 10
2

sm = 1 1 2 sr Es s Per i significati e le definizioni dei singoli termini si rimanda alla norma. Lampiezza di fessurazione massima ammessa scelta in base alla classe di esposizione della struttura in CLS e della condizione di carico viene assunta pari ad = 0,2 mm.

Sezione 2 Verifica a fessurazione N.B. La sezione 2 quella maggiormente sollecitata da flessione tendente le fibre inferiori. Le caratteristiche della sezione utili al calcolo dellampiezza di fessurazione sono le seguenti: Momento sollecitante: 21,000 kNm (quasi permanente) Tipo di barre: ad aderenza migliorata Diametro barre: 12 Interasse barre: 4,5 cm Area efficace del CLS: 280,00 cmq Tipo di carico: a lunga durata o ripetuto Andamento tensioni normali: variabili linearmente srm (cm): 10,67093 sm: 0,00107 m (mm): 0,115 Ampiezza di fessura k: 0,195 mm < 0,2 mm VERIFICATO Sezione 1 Verifica a fessurazione N.B. La sezione 1 quella maggiormente sollecitata da flessione tendente le fibre superiori. Le caratteristiche della sezione utili al calcolo dellampiezza di fessurazione sono le seguenti: Momento sollecitante: -15,500 kNm (quasi permanente) Tipo di barre: ad aderenza migliorata Diametro barre: 12 Interasse barre: 6 cm Area efficace del CLS: 290,00 cmq Tipo di carico: a lunga durata o ripetuto Andamento tensioni normali: variabili linearmente srm (cm): 11,84106 sm: 0,00098 m (mm): 0,116 Ampiezza di fessura k: 0,196 mm < 0,2 mm VERIFICATO
Verifiche agli stati limite di esercizio deformazione

La verifica stata omessa dato che il rapporto l/h risulta inferiore rispetto ai valori limite definiti al paragrafo 4.4.3.2 dellEC2, prospetto 4.14 per sezioni rettangolari con CLS molto sollecitato:

pag. n. 88
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

TC:

l/h = 410/24 = 17,08 < 18 (per campate appoggiate)

Verifiche agli stati limite di esercizio limitazione delle tensioni

Verifica della limitazione degli stati tensionali per condizione di carico rara (EC2 4.4.1) Per il calcolo delle tensioni nellacciaio e nel CLS dovute alla combinazione di calcolo rara si sono utilizzate le formule del metodo delle tensioni ammissibili per sezioni rettangolari in C.A. parzializzate, dotate di sola armatura tesa, soggette a flessione semplice: n As 2 b h' y' = 1+ 1+ b n As
2M b y ' h' y ' 3 M s = As h' y ' 3 Come limiti massimi delle tensioni in acciaio e CLS sotto la combinazione di calcolo rara si sono considerati: c max = 0,4 f ck

c =

s max = 0,8 f yk
Sezione 2 massimo momento flettente positivo: Msd = 25,850 kNm c = 3,428 MPa < 0,4 * 30 MPa = 12,0 MPa s = 218,414 MPa < 0,8 * 430 MPa = 344 MPa Sezione 1 massimo momento flettente negativo: Msd = -17,230 kNm c = 2,258 MPa < 0,4 * 30 MPa = 12,0 MPa s = 179,802 MPa < 0,8 * 430 MPa = 344 MPa

VERIFICATO VERIFICATO

VERIFICATO VERIFICATO

A.V.9. Travi di copertura

Sezioni significative della trave

pag. n. 89
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

P 07

TPC 3

-1

Analisi dei carichi concentrati

Da regolamento, sulla linea di gronda si considera lazione di un carico neve concentrato definito per unit di lunghezza della linea di gronda pari a qc = 0,63 kN/m. Questo carico distribuito d luogo, allestremit a sbalzo della trave TPC 3-1, ad un carico variabile concentrato di punta pari a Qnk = (3,25m + 4,10m)/2 * 0,63kN/m = 2,32 kN
Analisi dei carichi distribuiti agli stati limite ultimi

Carico massimo (carico verticale definito per unit di superficie inclinata): reazione vincolare solaio massima (20,1kN/0,5m): 40,200 kN/m 1,4*peso proprio trave (25kN/mc*0,3m*0,4m*1,4): 4,200 kN/m qmax: 44,400 kN/m Carico minimo sulla campata (carico verticale definito per unit di superficie inclinata): reazione vincolare solaio minima (8,238kN/0,5m): 16,500 kN/m peso proprio trave (25kN/mc*0,3m*0,4m): 3,000 kN/m qmin: 19,500 kN/m
Analisi dei carichi distribuiti agli stati limite di esercizio

Combinazione di calcolo rara: Carico massimo (carico verticale definito per unit di superficie inclinata): reazione vincolare solaio massima (13,66kN/0,5m): 27,400 kN/m peso proprio trave (25kN/mc*0,3m*0,4m): 3,000 kN/m qmax: 30,400 kN/m Carico minimo (carico verticale definito per unit di superficie inclinata): reazione vincolare solaio minima (9,056kN/0,5m): 18,200 kN/m peso proprio trave (25kN/mc*0,3m*0,4m): 3,000 kN/m qmin: 21,200 kN/m Combinazione di calcolo quasi permanente: Le reazioni vincolari del solaio in questo caso sono state determinate secondo il criterio delle zone di influenza. Questo metodo consiste nellapplicazione sulla trave del carico corrispondente ad pag. n. 90
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

una zona di solaio avente una larghezza pari alla semisomma delle luci dei solai gravanti su di essa. Come carico si considerato il seguente: Fd = g k + 2 qk , con 2 = 0,2. Carico sulla trave TPC 3-1 (carico verticale definito per unit di superficie inclinata): reazione vincolare solaio: 20,200 kN/m peso proprio trave (25kN/mc*0,3m*0,4m): 3,000 kN/m q: 23,200 kN/m
Parametri della sollecitazione pi gravosi nelle sezioni significative

Stati limite ultimi:


M max (kNm) 1 2 3 N N Rv max Rv max T max max s max d normale parallela d (kN) (kN) (kN) (kN) (kN) 124,00 124,000 172,000 -45,00 -52,000 -131,00 65,80 -90,00 24,00 197,000 114,000 M min (kNm) T max s (kN)

Sezione

Stati limite di esercizio combinazione di calcolo rara:


M max (kNm) 1 2 3 113,300 -35,000 -90,00 M min (kNm) T max s (kN) T max d (kN) N N Rv max Rv max max s max d normale parallela (kN) (kN) (kN) (kN) 84,00 84,300 -30,8 45,00 -61,50 17,00 135,000 78,000

Sezione

Stati limite di esercizio combinazione di calcolo quasi permanente:


M max (kNm) 1 2 3 83,000 -26,000 -68,80 M min (kNm) T max s (kN) T max d (kN) N N Rv max Rv max max s max d normale parallela (kN) (kN) (kN) (kN) 64,300 -23,50 33,20 -47,00 12,00 102,000 59,100

Sezione

Di seguito riportato il dimensionamento dellarmatura longitudinale della trave di copertura. Si ricorda che le travi di copertura hanno sezione di dimensioni 30cm x 40cm nel tratto tra gli appoggi (trave fuori spessore di solaio), e sezione 60cm x 24cm nel tratto a sbalzo (trave in spessore di solaio). Dimensionamento dellarmatura corrente agli stati limite ultimi
Trave 30x40

Sezione 2 pag. n. 91
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Geometria della sezione:


Sezione 2
A'sl

Asl

Altezza sezione (cm) Larghezza sezione (cm) Copriferro inferiore (asse-bordo) (cm) Altezza utile dellarmatura tesa (cm) Copriferro superiore (asse-bordo) (cm) Altezza utile dellarmatura compressa (cm) Area calcestruzzo (cmq)

h b c d c d Ac

40 30 4 36 4 4 1200

Predimensionamento dellarmatura a flessione:


Vincoli sullarmatura Armatura minima (cmq) Sollecitazioni Momento sollecitante (kNm) lim lim lim As cmq Asl min M 0,652 0,327 0,448 0,15% * Ac 1,8 172,000

M Sd b d 2 f cd

0,236 < 0,286 15,49

0,327

=>Solo As

da tabella

As =

b d f cd
f yd

Predimensionamento dellarmatura a presso-flessione:


M N kNm kN 172,000 -45,000

pag. n. 92
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

M* o As

kNm

h M * = M N ( d') 2 * M Sd = b d 2 f cd N = b d f cd
da tabella

179,200 Momento rispetto allarmatura tesa 0,246 -0,022 0,300 0,278 15,04

cmq

= + b d f cd
As = f yd

Si dispongono 5 20. La quantit di armatura inferiore As che ne risulta pari a: As = 15,70 cmq Verifica della sezione a flessione:
As A's cmq cmq 520 15,70 0,00

= ' =

As f yd bd f A's f yd bd f
cd cd

0,2900

' Valori iterati o tot Mrd kNm

Se '=0, o=

da tabella

0,290 0,239 0,239 174,231 > 172,000 VERIFICATO

tot = + k ' '(1 )


M Rd = tot b d 2 f cd

Verifica della sezione a presso-flessione:


M kNm 172,000

pag. n. 93
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

N M* As A's

kN kNm cmq cmq

-45,000

h M * = M N ( d') 2
520
* M Sd = b d 2 f cd N = b d f cd

179,200 15,70 0,00 0,246 < -0,022 0,290 0,327 = lim

= ' =

As f yd bd f A's f yd bd f
cd cd

' Valori iterati o tot Mrd kNm

0,000

da tabella

0,312 0,253 0,253 184,437 > 179,200 VERIFICATO


2

tot = + k ' '(1 )


M Rd = tot b d f cd

Verifica dell'armatura inferiore nell'appoggio (3 20) = Tmax / Asl = 131,000 kN / 9,42 cmq = 139,060 MPa < 374 MPa VERIFICATO

Sezione 3 Geometria della sezione:


pag. n. 94
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Sezione 3
Asl

A'sl

Altezza sezione (cm) Larghezza sezione (cm) Copriferro inferiore (asse-bordo) (cm) Altezza utile dell'armatura compressa (cm) Copriferro superiore (asse-bordo) (cm) Altezza utile dellarmatura tesa (cm) Area calcestruzzo (cmq)

h b c d c d Ac

40 30 4 4 4 36 1200

Predimensionamento dellarmatura a flessione:


Sollecitazioni Momento sollecitante (kNm) lim lim lim As cmq M 0,652 0,327 0,448 52,000

M Sd b d 2 f cd

0,071 < 0,075 4,06

0,327

=>Solo As

da tabella

As =

b d f cd
f yd

Predimensionamento dellarmatura a presso-flessione:


M N M* kNm kN kNm 52,000 -90,000

h M = M N ( d') 2
* * M Sd b d 2 f cd N = b d f cd

66,400

Momento rispetto allarmatura tesa 0,327 = lim

o As cmq

0,091 < -0,044 0,097 0,053 2,85

da tabella

= + b d f cd
As = f yd

Si dispongono 3 16. La quantit di armatura superiore As che ne risulta pari a: As = 6,03 cmq

pag. n. 95
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Verifica della sezione a flessione:


As A's cmq cmq 316 6,03 0,00

= ' =

As f yd bd f A's f yd bd f
cd cd

0,1114

' Valori iterati o tot Mrd kNm

Se '=0, o=

da tabella

0,111 0,103 0,103 75,087 > 52,000 VERIFICATO

tot = + k ' '(1 )


M Rd = tot b d 2 f cd

Verifica della sezione a presso-flessione:


M N M* As A's kNm kN kNm cmq cmq 52,000 -90,000

h M * = M N ( d') 2
316
* M Sd b d 2 f cd N = b d f cd

66,400 6,03 0,00 0,091 < -0,044 0,111 0,327 = lim

= ' =

As f yd bd f A's f yd bd f
cd cd

' Valori iterati o tot Mrd kNm

0,000

da tabella

0,156 0,141 0,141 102,789 > 66,400 VERIFICATO


2

tot = + k ' '(1 )


M Rd = tot b d f cd

Trave 60x24

pag. n. 96
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Sezione 3 Geometria della sezione:


Sezione 3

Asl

A'sl

Altezza sezione (cm) Larghezza sezione (cm) Copriferro inferiore (asse-bordo) (cm) Altezza utile dell'armatura compressa (cm) Copriferro superiore (asse-bordo) (cm) Altezza utile dellarmatura tesa (cm) Area calcestruzzo (cmq)

h b c d c d Ac

24 60 4 4 4 20 1440

Predimensionamento dellarmatura a flesso-trazione:


M N M* o As cmq kNm kN kNm 52,000 24,000

h M * = M N ( d') 2 * M Sd = b d 2 f cd N = b d f cd
da tabella

50,080 0,111 < 0,011 0,120 0,131 7,86 0,327 = lim

= + b d f cd
As = f yd

Si dispongono 7 16. La quantit di armatura superiore As che ne risulta pari a: As = 14,07 cmq (per essere a regime di sicurezza per la fessurazione) Verifica della sezione a flesso-trazione:
M N M* As A's kNm kN kNm cmq cmq 52,000 24,000

h M * = M N ( d') 2
716
* M Sd b d 2 f cd

50,080 14,07 0,00 0,111 < 0,327 = lim

pag. n. 97
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

= = ' =

N b d f cd As f yd bd f A's f yd bd f
cd cd

0,011 0,234

' Valori iterati o tot Mrd kNm

0,000

da tabella

0,223 0,192 0,192 86,400 > 50,080 VERIFICATO


2

tot = + k ' '(1 )


M Rd = tot b d f cd

Per la disposizione dellarmatura corrente si rimanda alle tavole grafiche.

Progettazione dellarmatura al taglio


Trave 30x40

pag. n. 98
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

La progettazione dellarmatura al taglio viene eseguita secondo le prescrizioni dellEC2, paragrafo 4.3.2, utilizzando il metodo standard. Larmatura al taglio viene dimensionata per la sezione 3 (valore pi gravoso del taglio): Vsd = 131,000 kN
VRd 1 = Rd K (1,2 + 40 l ) + 0,15 cp bw d

Vrd1 = 60,386 kN < 131,000 kN Caratteristiche staffatura:


Diametro staffe (mm) Sezione staffa (singolo braccio) (cmq) Numero braccia Asw (cmq) Passo staffe (cm) Passo massimo ammesso (cm) Asw/m (cmq/m) Asw min/m (cmq/m) Inclinazione ferri ( sessagesimali) n Asw s smax Asw/m Aswmin/m 8 0,50 2 1,01 15 19,20 6,70 3,54 90

Asw 0,9 d f yd (1 + cot ) sin s Vwd = 81,231 kN Vwd = VRd 3 = Vcd + Vwd Vrd3 = 141,599 kN > 131,000 kN VRd 2 = 0,5 f cd b 0,9 d (1 + cot ) Vrd2 = 501,188 kN > 131,000 kN
Trave 60x24

VERIFICATO

VERIFICATO

La progettazione dellarmatura al taglio viene eseguita secondo le prescrizioni dellEC2, paragrafo 4.3.2, utilizzando il metodo standard. Larmatura al taglio viene dimensionanta per la sezione 3 (valore pi gravoso del taglio): Vsd = 65,800 kN
VRd 1 = Rd K (1,2 + 40 l ) + 0,15 cp bw d
Vrd1 = 81,697 kN > 65,800 kN

VERIFICATO

Si predispone comunque una certa quantit di armatura al taglio. Caratteristiche staffatura:


Diametro staffe (mm) 6

pag. n. 99
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Sezione staffa (singolo braccio) (cmq) Numero braccia Asw (cmq) Passo staffe (cm) Passo massimo ammesso (cm) Asw/m (cmq/m) Asw min/m (cmq/m) Inclinazione ferri ( sessagesimali)

n Asw s smax Asw/m Aswmin/m

0,28 4 1,13 15 16,00 7,54 6,30 90

Asw 0,9 d f yd (1 + cot ) sin s Vwd = 50,758 kN Vwd = VRd 3 = Vcd + Vwd Vrd3 = 132,455 kN > 65,800 kN VRd 2 = 0,5 f cd b 0,9 d (1 + cot ) Vrd2 = 556,875 kN > 65,800 kN

VERIFICATO

VERIFICATO

Verifiche agli stati limite di esercizio fessurazione


Trave 30x40

Per il calcolo dellampiezza di fessura si fa riferimento al DM 16.1.96. Per il calcolo dellampiezza di fessura si sono adottate le seguenti formule: k = 1,7 m

m = sm srm
srm = 2 (c +

s ) + k 2 k3 10 r
2

sm = 1 1 2 sr Es s Per i significati e le definizioni dei singoli termini si rimanda alla norma. A causa dello sforzo normale di compressione lampiezza di fessura reale sar inferiore rispetto a quella calcolata si a favore della sicurezza. Lampiezza di fessurazione massima ammessa scelta in base alla classe di esposizione della struttura in CLS e della condizione di carico viene assunta pari ad = 0,2 mm.

Sezione 2 Verifica a fessurazione N.B. La sezione 2 quella maggiormente sollecitata da flessione tendente le fibre inferiori. Le caratteristiche della sezione utili al calcolo dellampiezza di fessurazione sono le seguenti: pag. n. 100
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Momento sollecitante: Tipo di barre: Diametro barre: Interasse barre: Area efficace del CLS: Tipo di carico: Andamento tensioni normali: srm (cm): sm: m (mm): Ampiezza di fessura k:

83,300 kNm (quasi permanente) ad aderenza migliorata 20 4,5 cm 570 cmq a lunga durata o ripetuto variabili linearmente 10,53057 0,00087 0,092 0,156 mm < 0,2 mm VERIFICATO

Sezione 3 Verifica a fessurazione N.B. La sezione 3 quella maggiormente sollecitata da flessione tendente le fibre superiori. Le caratteristiche della sezione utili al calcolo dellampiezza di fessurazione sono le seguenti: Momento sollecitante: -26,000 kNm (quasi permanente) Tipo di barre: ad aderenza migliorata Diametro barre: 16 Interasse barre: 9 cm Area efficace del CLS: 480,00 cmq Tipo di carico: a lunga durata o ripetuto Andamento tensioni normali: variabili linearmente srm (cm): 14,56816 sm: 0,00067 m (mm): 0,098 0,166 mm < 0,2 mm VERIFICATO Ampiezza di fessura k:
Trave 60x24

Per il calcolo dellampiezza di fessura si fa riferimento al DM 16.1.96. Per il calcolo dellampiezza di fessura si sono adottate le seguenti formule: k = 1,7 m

m = sm srm
srm = 2 (c +

s ) + k 2 k3 10 r
2

sm = 1 1 2 sr Es s Per i significati e le definizioni dei singoli termini si rimanda alla norma. Si tiene conto dello sforzo di trazione assumendo k3 = 0,25. Lampiezza di fessurazione massima ammessa scelta in base alla classe di esposizione della struttura in CLS e della condizione di carico viene assunta pari ad = 0,2 mm.

Sezione 3 Verifica a fessurazione N.B. La sezione 3 quella maggiormente sollecitata da flessione tendente le fibre superiori e da trazione. Le caratteristiche della sezione utili al calcolo dellampiezza di fessurazione sono le seguenti: pag. n. 101
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Momento sollecitante: Tipo di barre: Diametro barre: Interasse barre: Area efficace del CLS: Tipo di carico: Andamento tensioni normali: srm (cm): sm: m (mm): Ampiezza di fessura k:

-26,000 kNm (quasi permanente) ad aderenza migliorata 16 8 cm 1440 cmq a lunga durata o ripetuto costanti 21,63636 0,00054 0,116 0,198 mm < 0,2 mm

Verifiche agli stati limite di esercizio deformazione


Trave 30x40

La verifica stata omessa dato che il rapporto l/h risulta inferiore rispetto ai valori limite definiti al paragrafo 4.4.3.2 dellEC2, prospetto 4.14 per sezioni rettangolari con CLS molto sollecitato: TPC:
Trave 60x24

l/h = 590/40 = 14,75 < 18 (per campate appoggiate)

La verifica stata omessa dato che il rapporto l/h risulta inferiore rispetto ai valori limite definiti al paragrafo 4.4.3.2 dellEC2, prospetto 4.14 per sezioni rettangolari con CLS molto sollecitato: TPC: l/h = 150/24 = 6,25 < 7 (per mensole)

Verifiche agli stati limite di esercizio limitazione delle tensioni

Verifica della limitazione degli stati tensionali per condizione di carico rara (EC2 4.4.1) Per il calcolo delle tensioni nellacciaio e nel CLS dovute alla combinazione di calcolo rara si sono utilizzate le formule del metodo delle tensioni ammissibili per sezioni rettangolari in C.A. con armatura doppia, soggette a presso-flessione con grande eccentricit e parzializzazione della sezione: z distanza dellasse neutro dal centro di compressione t distanza del bordo compresso della sezione dal centro di compressione copriferro (distanza bordo asse armatura) s distanza dellarmatura tesa As dal centro di compressione s distanza dellarmatura compressa As dal centro di compressione y distanza dellasse neutro dal bordo compresso della sezione b larghezza della sezione h altezza utile dellarmatura tesa Jins momento centrifugo della sezione ideale rispetto allasse neutro e ad unasse parallelo ad esso passante per larmatura tesa. Calcolo della posizione dellasse neutro:

pag. n. 102
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

q ... formula iterativa z +p 6n ( A's 's + As s ) 3 t 3 p= b 6n A's '2 + As s2 + 2 t 3 q= s b y' = z t Calcolo delle tensioni nellacciaio e nel CLS: N s y ' c = J ins

z=

s = n c

(h' y ')
y'

b y '2 y' h' + (n A's ) ( y ' ) (h' ) J ins = 3 2 Come limiti massimi delle tensioni in acciaio e CLS sotto la combinazione di calcolo rara si sono considerati: c max = 0,4 f ck

s max = 0,8 f yk
Trave 30x40

Sezione 2 massimo momento flettente positivo e sforzo di compressione: Msd = 113,300 kNm N = -30,800 kN c = 6,931 MPa < 0,4 * 30 MPa = 12,0 MPa VERIFICATO s = 238,396 MPa < 0,8 * 430 MPa = 344 MPa VERIFICATO Sezione 3 massimo momento flettente negativo e massimo sforzo di compressione: Msd = -35,000 kNm N = -61,500 kN c = 2,026 MPa < 0,4 * 30 MPa = 12,0 MPa VERIFICATO s = 181,430 MPa < 0,8 * 430 MPa = 344 MPa VERIFICATO
Trave 60x24

Sezione 3 massimo momento flettente negativo e massimo sforzo di trazione: Msd = -35,000 kNm N = 17,000 kN c = 3,265 MPa < 0,4 * 30 MPa = 12,0 MPa VERIFICATO s = 324,885 MPa < 0,8 * 430 MPa = 344 MPa VERIFICATO Analisi dei carichi trasmessi ai pilastri Si ipotizza che le azioni trasmesse dalle travi principali di copertura ai pilastri siano sole azioni verticali. Infatti, si assume che le spinte orizzontali (allo SLU al massimo pari a 40,000 kN) siano assorbite dalle travi principali orizzontali del terzo solaio, che fungono da catene, e si equilibrino pag. n. 103
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

mutuamente. Per tenere conto dello sforzo assiale aggiuntivo di trazione che sollecita le travi principali del terzo solaio sarebbe necessario incrementare la quantit di armatura tesa di un quantitativo minimo pari a: As agg = N traz / fyd = 40,000 kN / 374 MPa = 1,07 cmq (ovvero 1 12). Per il modesto valore dellarmatura tesa aggiuntiva, per il fatto che larmatura delle travi principali stata sovradimensionata rispetto al minimo di armatura richiesto dal calcolo di predimensionamento e per il fatto che il terzo solaio in realt soggetto ad un carico permanente inferiore rispetto a quello considerato nel calcolo (per lassenza di tramezzature, pavimento e sottofondo), non si ritiene necessario incrementare la quantit di armatura delle travi in questione. Si ipotizza, inoltre, che nel caso di condizione di carico asimmetrica sulle falde del tetto e, di conseguenza, di spinte orizzontali diverse nelle due direzioni delle falde, sia la muratura in C.A. del vano scala ad assorbire la componente di spinta orizzontale non mutuamente equilibrata. A favore della sicurezza, come carichi verticali trasmessi dalle travi principali di copertura ai pilastri si considerano per tutte le travi di copertura i valori corrispondenti alla trave di copertura TPC 3-1, pi gravosi.

A.V.10. Gradini scala

Parametri della sollecitazione pi gravosi nella sezione dellincastro

T max = 5,960 kN pag. n. 104


Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

M min = -4,330 kNm


Progettazione dellarmatura superiore tesa del gradino a sbalzo

As

Geometria della sezione schematizzata:

A's

Sezione del gradino Altezza utile sezione (cm) Larghezza sezione (cm) d b 13,8 33

Predimensionamento armatura:
Sollecitazioni Momento sollecitante (kNm) Armatura longitudinale superiore (cmq) M Asl -4,330

M sd A'sl = 0,9 d f yd

0,94

Si dispone una barra da 12 => As = 1,13cmq. Verifica sezione:


Armatura longitudinale superiore (cmq) Rapporto meccanico dellarmatura Asl 1,13

0 =

A'sl f yd b d f cd

0,049

pag. n. 105
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Momento flettente ridotto (da tabelle --) Momento resistente di calcolo (kNm) Verifica Conclusione

Mrd 4,330 VERIFICATO

0,047

M Rd = b d f cd
2

5,539 5,539

<

Verifica del gradino a taglio

Per i valori modesti del taglio da regolamento la verifica al taglio viene omessa. Per la disposizione delle armature nel gradino si vedano le tavole grafiche.

A.V.11. Pilastri

Schema statico del pilastro P 05

pag. n. 106
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Copertura

Terzo solaio

Secondo solaio

Primo solaio

Plinto

Analisi dei carichi agli stati limite ultimi

Azioni verticali concentrate massime trasmesse da: TP copertura (2*125kN): TP terzo solaio: TP secondo solaio: TP primo solaio: 1,4*Peso proprio del pilastro alla sua base (25kN/mc*0,3m*0,3m*11,6m*1,4): Peso verticale totale massimo alla base del pilastro:
Analisi dei carichi agli stati limite di esercizio combinazione di calcolo rara

250,000 kN 332,000 kN 332,000 kN 332,000 kN 36,540 kN 1272,100 kN

Azioni verticali concentrate massime trasmesse da: TP copertura (2*85kN): TP terzo solaio: TP secondo solaio: TP primo solaio: Peso proprio del pilastro alla sua base (25kN/mc*0,3m*0,3m*11,6m): Peso verticale totale massimo alla base del pilastro:

170,000 kN 229,900 kN 229,900 kN 229,900 kN 26,100 kN 885,800 kN

Progettazione e verifica dellarmatura verticale del pilastro

Geometria della sezione:

pag. n. 107
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

As
Sezione del pilastro
Nsd

As

Altezza sezione (cm) Larghezza sezione (cm) Copriferro (asse-bordo) (cm) Area calcestruzzo (cmq)

h b Ac

30 30 4,4 900

Lo sforzo normale Nsd cade dentro al nocciolo centrale di inerzia (e = 4cm < h/6 = 5cm). Di conseguenza, lo stato di sollecitazione sar di presso-flessione con piccola eccentricit. Predimensionamento dellarmatura a presso-flessione con piccola eccentricit:
Vincoli sull'armatura Armatura minima (cmq) Sollecitazioni Sforzo normale sollecitante (kN) Eccentricit (cm) Momento sollecitante (kNm) As tot cmq As tot min 4 12 N e M 4,52 -1272,100 4 51,000

M Sd b h 2 f cd N = b h f cd

0,101 0,754 0,200 9,03

da diagramma

Astot =

b h f cd
f yd

Si predispongono 4 18. La quantit di armatura totale As tot che ne risulta pari a: As tot = 10,18 cmq (< 6% Acls effettiva = 54cmq)

Verifica della sezione pressoinflessa:


N kN -1272,100

pag. n. 108
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

e M As tot Mrd

cm kNm cmq

418

4 51,000 10,18 0,754 0,225 0,112 56,700 > 51,000 VERIFICATO

= =

N b h f cd Astot f yd

kNm

b h f cd da diagramma M Rd = b h 2 f cd

Staffatura Si predispongono staffe da 8 a due braccia ogni 20 cm.

Per la disposizione dellarmatura si vedano le tavole grafiche.


Verifica agli stati limite di esercizio limitazione delle tensioni di esercizio

I parametri della sollecitazione derivanti dalla combinazione di calcolo rara sono: Nsd = -885,800 kN e = 4 cm Msd = 35,500 kNm Come limiti massimi delle tensioni in acciaio e CLS sotto la combinazione di calcolo rara si sono considerati: c max = 0,6 f ck

s max = 0,8 f yk
Il calcolo delle tensioni di esercizio per la combinazione di calcolo rara viene eseguita utilizzando le formule del metodo delle tensioni ammissibili per sezioni in C.A. soggette a presso-flessione con piccola eccentricit (sezione non parzializzata): M h N cls max = + J i , flessione 2 Acls + n Astot

s max =

M J i , flessione

N h + n A + n A 2 stot cls
2

1 h J i , flessione = b h 3 + Astot 12 2 = 0,044 m Ji,flessione = 0,0006996 c = 16,025 MPa < 0,6 * 30 MPa = 18,0 MPa s = 209,932 MPa < 0,8 * 430 MPa = 344 MPa A.V.13. Fondazioni
A.V.13.1. Travi rovesce

VERIFICATO VERIFICATO

pag. n. 109
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Le travi rovesce sono elementi strutturali con prevalente funzionamento longitudinale. Si tratta di fondazioni dotate di caratteristiche di rigidezza superiori a quelle dei plinti isolati, ed in grado di ripartire le sollecitazioni su superfici di terreno pi ampie. Per il progetto in questione la scelta della fondazione a trave rovescia giustificata per via delle caratteristiche del terreno e della geometria della struttura. Per garantire una valida protezione delle armature, il copriferro della travi di fondazione non sar inferiore ai 4cm, cos com anche nel caso dei plinti. E stato adottato il modello di calcolo a telaio su appoggi elastici: tale modello il pi aderente al reale comportamento dellinsieme costituito dai tre elementi (terreno, fondazione e struttura in elevazione) perch li considera contemporaneamente interagenti, e tiene inoltre conto della deformabilit del terreno e di tutti gli elementi strutturali. Il terreno schematizzato come una molla continua, la rigidezza della quale funzione della deformabilit del terreno, rappresentata dal coefficiente di sottofondo. Per sabbia e ghiaia compatta tale valore oscilla tra 1030kg/cm3. Si ritenuto opportuno in questo caso utilizzare il valore di 15kg/cm3 PREDIMENSIONAMENTO Il predimensionamento di massima richiede: H con: H = altezza fondazione L = interasse minimo fra i pilastri Si far uso quindi di fondazioni con sezione di dimensione 1,0x1,0. Si pu quindi calcolare il valore della rigidezza R della molla: R = K b = 150 10 4 1,0 = 150000kN / m 2 con: K = 15kg/cm3 = coefficiente del sottofondo (pressione necessaria per ottenere labbassamento unitario) b = 100cm = larghezza della fondazione pag. n. 110
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

L 3,25 = = 0,81m 4 4

PROGETTO E VERIFICA DELLE ARMATURE Il programma di calcolo Straus7 fornisce i valori dei parametri di sollecitazione momento e flettente e taglio massimi che agiscono sulle travi di fondazione. Si proceder al calcolo delle armature e alle verifiche agli stati limite ultimi e di esercizio per le sezioni maggiormente sollecitate, che si hanno in corrispondenza del pilastro P05.

VERIFICA AGLI STATI LIMITE ULTIMI Progetto delle armature e verifica a momento flettente Si procede al progetto delle armature e alla verifica come stabilito dallEurocodice2 per le sezioni a T, prendendo in considerazione i massimi momenti che tendono le fibre superiori e inferiori della trave, che rovescia. Si fa uso anche in questo caso di un foglio di calcolo ex-cell, impiegando le seguenti formule e tabelle gi utilizzate per i solai e le travi. Per la verifica del momento in mezzeria:

( mezz ) =

M ( mezz ) b d 2 f cd

495 106 = 0,0457 1000 7602 18,75

E si ricava dallapposita tabella fornita dallEurocodice2: = 0,048 Si ricava quindi larea di acciaio strettamente necessaria:
Aso ( mezz ) =

0( mezz ) b d f cd
f yd

0,048 1000 760 18,75 = 1828,87 mm 2 374

Assumiamo quindi unarea di acciaio pari a 1901 mm2, corrispondente a 5 22. Il calcolo di verifica viene eseguito avvalendosi della seguente relazione:

pag. n. 111
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

( mezz ) =

Aso ( mezz ) f yd d b f cd

1901 374 = 0,05 1000 760 18,75

con il quale possibile ricavare, dalla tabelle fornite dallEurocodice2, =0,048.

Noto , si procede al calcolo del momento resistente:


M Rd ( mezz ) = ( mezz ) b d 2 f cd = 0,048 1000 760 2 18,75 106 = 519,84kNm > Msd(mezz)

VERIFICATO

pag. n. 112
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Progetto delle armature e verifica a taglio Per elementi che necessitano di apposita armatura a tale sollecitazione, la verifica al taglio si intende eseguita, secondo la normativa, se: VSd VRd 2 e VSd VRd 3 con: VRd 2 = massima forza di taglio di calcolo che pu essere sopportata senza rottura delle V Rd 3 = VRd 1 + VWd , VWd il contributo dellarmatura trasversale e V Rd1 la

aaaaaaabielle compresse di calcestruzzo. dove

resistenza di calcolo dellelemento privo di armatura a taglio. Si considera il valore della sollecitazione di taglio massimo, che si manifesta generalmente in corrispondenza degli appoggi. Si analizza la resistenza VRd1 del solo calcestruzzo a tale sollecitazione tramite la relazione: V Rd 1 = Rd k (1,2 + 40 l ) + 0,15 cp bw d dove

cp

legato allo sforzo normale, che nel nostro caso non presente.
2/3

E inoltre:

rd =

0,25 f ctk

0,25 0,7 f ctm

0,25 0,7 0,3 f ck 1,6

= 0,28 = resistenza unitaria a taglio di kiicalcolo (nel nostro caso)

k = 1,6 d * con N forza longitudinale nella sezione dovut sd

d * = h d'

l =

Asl bw d * < 0,02


N sd Ac a ai carichi o alla precompressione.

cp =

Si potranno presentare due situazioni: Se VRd1 > VSd non sar necessario disporre armature al taglio. Se VRd1 < Vsd sar necessario disporre armature al taglio. Nel nostro caso risulta Vsd =152 kN e si ha:

pag. n. 113
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

0,317

fck 30

h 800

d' 4

d* 760

k 0,64

Asl 1520,53

bw 1000

VRd1

0,00158 245,903

Per cui, essendo VRd1 = 245,903kN > Vsd, non risulta necessaria apposita armatura a taglio. VERIFICATO Si verifica ora larmatura minima al taglio: Asw min = w min bw = 0,0012 bw = 0,0012 100 10 2 = 12cm 2 / m Qualora larmatura a disposizione fosse insufficiente, si disporr larmatura minima. Il passo risulterebbe:
p = 1 / 12 = 0,083 p = 0,08

NB: il passo minimo da normativa non deve superare il valore:


s = 0,8 h = 80cm

Dispongo quindi unarmatura minima costituita da 6 staffe a due bracci 12 ogni metro per unarea di acciaio complessiva di 13,56cm2/m. Si calcola il valore di VWd: VWd = Asw f yd 0,9 d s = 73091 = 146,18kN 500

VERIFICA AGLI STATI LIMITE DI ESERCIZIO

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Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Come gi visto per la verifica delle sezioni delle travi, si effettuano i controlli relativi a limitazione delle tensioni, stato di fessurazione e stato di deformazione. Limitazione delle tensioni Le tensioni devono quindi soddisfare determinati requisiti sotto la combinazione di carichi rara:

la tensione di trazione nellarmatura ordinaria deve essere inferiore a |0,8| fyk ; la tensione di compressione nel calcestruzzo deve essere inferiore a |0,6| fck .

Si calcolano i valori dellasse neutro e del momento dinerzia:

b 100,00

d 76,00

d' 4,00

As 15,205

A's 15,205

y 17,278

J 1625588,236

Il massimo momento flettente Msd = 495kNm, in corrispondenza dellappoggio P07. Si verificano le tensioni con le seguenti relazioni:
M y 495 10 3 17,278 = = 5.26 MPa < 0.6 f ck = 18MPa J 1625588,236 n M (d y ) 15 495 10 3 (96 17,278) = = 339,90 MPa < 0.8 f yk = 344 MPa J 1625588,236

c = s =

VERIFICATO Stati limite di fessurazione Si fa riferimento alla combinazione di carico quasi-permanente, e si svolge la verifica in corrispondenza della sezione maggiormente sollecitata a momento flettente. Nel nostro caso il massimo momento flettente Msd = 275,669kNm, in corrispondenza dellappoggio P07. Lampiezza di calcolo delle fessure si ottiene dallequazione: wk = wm = s rm sm

La distanza media finale fra le fessure, per elementi soggetti principalmente a flessione o trazione, pu essere calcolata in base alla seguente equazione fornita dal Regolamento Italiano: pag. n. 115
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

s s rm = 2 c + + k 2 k 3 r 10

Per quanto riguarda la deformazione media, si pu effettuare il calcolo con la seguente relazione fornita dallEC2:

sm

= 1 1 2 sr Es s

Al posto di sr/s posso impiegare MSr/MSd, essendo MSr il momento di prima fessurazione: M Sr = f ctm Wi

Si ha: fctm = 2,89MPa = resistenza media a trazione del calcestruzzo Wi = J statoI y max b s3 s J= + b s y + n As d ' 2 + n A' s d 2 3 2
2

con

Si conoscono ora tutti i dati necessari per calcolare sm e quindi wk. In assenza di requisiti specifici, si pu ritenere che, per elementi di calcestruzzo armato di edifici e per classi di esposizione 2-4, una limitazione della massima ampiezza di calcolo delle fessure a circa 0,3mm sia generalmente soddisfacente nei riguardi dellaspetto e della curabilit. Dal punto di vista numerico, nel nostro caso si ha:

As 15,205

b 100

h 800

d 76

0,01521

c 4

s 28,4

n 4 2,2

srm 20,915

Quindi srm = 20,915cm.

J stato I 49356925,33 y J

ymax= h 100

Wi

Msr

493569,3 1426,415 As 15,205 A's 15,205 d 76 d' 4 s=h 80 sm -0,007952

12,693 125068,28 132,249

pag. n. 116
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

con 1 = 1, 2 = 0,5, Es = 206000N/mm2. Quindi risulta sm = -0,00795. wk = wm = s rm sm = 1,7 209 (0,00795) = 2,824 mm < 0,3mm. Verificato.

Stati limite di deformazione Considerando la combinazione dei carichi quasi-permanente, il valore della freccia in corrispondenza della sezione maggiormente sollecitata deve essere inferiore a 1/500 della luce. Nelle travi di fondazione, la luce massima l = 560cm, per cui:
l 560 = = 1,12cm 500 500

Il cedimento massimo, ottenuto dallanalisi effettuata con il programma Straus7, in combinazione di carico quasi-permanente, di 0,0014m = 0,14cm < 1,12cm.

pag. n. 117
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Verifica sismica condominio D.M. 16.01.1996

Ai fini della verifica, le azioni sismiche vengono ricondotte ad azioni statiche equivalenti. La trattazione avviene secondo il D.M. 16.01.1996, Norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche, in seguito chiamato decreto. Come schema statico si assume che il telaio in C.A. assorba solo carichi verticali. Le pareti del vano scala invece, per la loro rigidezza notevolmente superiore, assorbono le azioni sismiche orizzontali, oltre ai carichi verticali gravanti su di essi. Obiettivo della presente trattazione quello di individuare le massime sollecitazioni flettenti e taglianti a cui sono sottoposte le pareti portanti. Dopo un calcolo approssimativo delle masse delledificio e la definizione della loro distribuzione, si considerano alcuni approcci differenti al problema. Se in un primo approccio al problema del calcolo delle sollecitazioni si esegue un calcolo manuale della ripartizione delle azioni orizzontali da sisma, considerate applicate nel centro di massa delledificio, sui vari setti murari portanti, in un secondo approccio le azioni sismiche sono introdotte nel modello di calcolo tridimensionale in Straus7 e considerate come azioni orizzontali distribuite agenti in corrispondenza dei solai dei vari piani. pag. n. 118
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Nella trattazione si trascurano le azioni sismiche verticali e non si tiene conto delleffetto del vento, per legge non da cumulare alle azioni sismiche. 3.1) Geometria del telaio Ledificio costituito da 6 telai a 2 campate, in C.A. a 2 piani e copertura. Di seguito riportata la schematizzazione del telaio (per capire la posizione delle pareti in C.A. fare riferimento al modello 3D):

pag. n. 119
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

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Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Modello 3D delledificio (senza solai)

pag. n. 121
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Schema in pianta della disposizione delle pareti (in blu) sulle fondazioni (giallo)

Un analisi in pianta fa capire come la disposizione delle pareti sia regolare e che il problema del calcolo della ripartizione delle azioni sismiche risulta di tipo isostatico. Ipotesi di base Secondo il decreto, le azioni sismiche orizzontali sono schematizzate attraverso lintroduzione di 2 sistemi di forze orizzontali agenti non contemporaneamente secondo due direzioni ortogonali. Questa ipotesi valida per strutture sufficientemente regolari (sia in pianta come anche in alzato). La struttura in questione non presenta particolari irregolarit e di conseguenza idonea ai fini di una valutazione di tipo statico equivalente delle azioni sismiche. Come direzioni di azione delle forze statiche equivalenti si assumono le due direzioni individuate dai due assi di simmetria delledificio perpendicolari ai lati del medesimo. La risultante delle forze orizzontali sismiche considerata agente separatamente nelle 2 direzioni si calcola mediante la seguente espressione: Fh = C R I W essendo: C = (S-2)/100 , il coefficiente di intensit sismica; S = il grado di sismicit; R = il coefficiente di risposta relativo alla direzione considerata; I = il coefficiente di protezione sismica; W = il peso complessivo delle masse. Dallespressione della forza statica equivalente (assunta applicata nel centro delle masse delledificio e considerata agente separatamente nelle 2 direzioni orizzontali ortogonali tra loro) risulta evidente come ai fini della sua determinazione sia necessario procedere con un calcolo delle masse delledificio. Secondo il punto C.6.1.1. del decreto, le forze alle diverse quote devono essere applicate in corrispondenza dei baricentri dei pesi i quali generalmente possono essere riportati alle quote dei solai. La forza Fi alla generica quota, secondo una prefissata direzione, si ottiene dalla relazione: Fi = K hi Wi essendo: K hi = C R i I

pag. n. 122
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Wi = Gi + s Qi (per il significato dei termini si veda il decreto al punto C.6.1.1.) Deve valere: Fh = i Fi

Vengono di seguito determinate le masse dei solai, riportando su di essi tutti i carichi permanenti e variabili contenuti nel volume interpiano sovrastante. Analisi di carico e calcolo dei pesi Sulla base di unanalisi dei carichi secondo il D.M. 16.01.1996, Criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi, considerando una trattazione a zone di influenza, per i vari solai si determinano le seguenti condizioni di carico (come solai si considerano i solai del piano terra, del piano primo, del piano secondo, del sottotetto e della copertura; le scale si considerano appartenenti al solaio soprastante, innalzando in tal modo il loro peso per essere a favore della sicurezza): Piano terra: Carico permanente (peso proprio solaio, segmenti si pilastri, pareti di tamponamento interne ed esterne):
Gk0 = 2230,00kN

6,275kN/mq * 183,00mq (peso solaio di pavimento) + 4,200kN/m * 50,3m (peso tramezzi leggeri) + 6,600kN/m * 54,5m (peso pareti esterne) + 14 * 25,000kN/mc * 0,315mc (Peso segmenti di pilastro) + 25,000kN/mc * 16,00mc (peso segmenti di pareti portanti in C.A.) Carico variabile:
Qk0 = 366,00kN

2,000kN/mq * 183,00mq (sovraccarico variabile) Piano primo: Carico permanente (peso proprio solaio, segmenti pilastri, pareti di tamponamento interne ed esterne):
Gk1 = 2359,00kN

6,275kN/mq * 180,00mq (peso solaio con finiture) + 3,750kN/m * 35,0m (peso tramezzi leggeri) + 5,900kN/m * 7,8m (peso tramezzi pesanti) + 10,500kN/m * 54,5m (peso pareti pag. n. 123
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

esterne) + 14 * 25,000kN/mc * 0,3mc (peso segmenti di pilastro in C.A.) + 25,000kN/mc * 15,0mc (peso segmenti di pareti portanti in C.A.) Sovraccarico variabile:
Qk1 = 420,00kN

2,000kN/mq * 150,00mq (sovraccarico variabile appartamenti) + 4,000kN/mq * 30,00mq (sovraccarico scale) Piano secondo:
Gk2 = 2359,00kN Qk2 = 420,00kN

Piano terzo:
Gk3 = 1100,00kN

5,000kN/mq * 185,00mq (peso solaio con finiture) + 4 * 25,000kN/mc * 0,2mc + 10 * 25,000kN/mc * 0,05mc (peso segmenti di pilastro) + 142,5kN (peso pareti esterne)
Qk3 = 370,00kN

2,000kN/mq * 185,00mq (sovraccarico variabile) Copertura:


Gkc = 1275,00kN

5,100kN/mq * 250,00mq (peso proprio copertura)


Qkc = 457,00kN

0,500kN/mq * 250,00mq (sovraccarico variabile) + 1,400kN/mq * 237,00mq (carico neve) Dal calcolo delle masse si nota come ca. il 50% dei carichi permanenti sia dovuto al peso del solaio. dunque plausibile pensare che le azioni statiche equivalenti alle forze sismiche (che sono forze inerziali) siano applicate in corrispondenza dei solai. Calcolo delle azioni orizzontali equivalenti agenti in corrispondenza dei solai Le azioni orizzontali equivalenti indotti dal sisma si calcolano nel modo seguente: Fi = K hi Wi essendo: K hi = C R i I Wi = Gi + s Qi

pag. n. 124
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Calcolo dei pesi da considerare per la valutazione delle azioni sismiche ( Wi ):


Solaio Piano terra Piano primo Piano secondo Piano terzo Copertura Gk (kN) 2230,00 2359,00 2359,00 1100,00 1275,00 Qk (kN) 366,00 420,00 420,00 370,00 457,00 s 0,33 0,33 0,33 0,33 0,33 Wi (kN) 2350,80 2497,60 2497,60 1222,10 1425,80

Il coefficiente s di riduzione del sovraccarico per locali di abitazione assunto pari a 0,33. Calcolo dei coefficienti sismici K hi : Grado di sismicit assunto: S = 6 Coefficiente di intensit sismica: C = (S-2)/100 = 0,04 Coefficiente di risposta assunto: R = 1 (in assenza di valutazioni pi precise) Coefficiente di fondazione assunto: = 1 Coefficiente di struttura assunto: = 1,2 (telaio con presenza di elementi verticali irrigidenti) Coefficiente di protezione sismica assunto: I = 1 I coefficienti di distribuzione delle azioni sismiche si calcolano nel modo seguente:

i = hi W j / W j h j
j =1 j =1

essendo hi la quota del piano i-esimo dallo spiccato delle fondazioni. Calcolo dei coefficienti di distribuzione delle azioni sismiche ( i ):

Solaio Piano terra Piano primo Piano secondo Piano terzo Copertura Somma

Wj (kN) 2350,80 2497,60 2497,60 1222,10 1425,80 9993,90

hj (m) 0,00 3,50 6,65 9,80 11,00

Wj * hj 0,00 8741,60 16609,04 11976,58 15683,80 53011,02

i 0,000 0,660 1,254 1,848 2,074

possibile adesso calcolare le azioni orizzontali Fi agenti in corrispondenza di ciascun solaio:

pag. n. 125
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

C R I Solaio Piano terra Piano primo

0,04 1 1 1,2 1 Wi (kN) 2350,80 2497,60 2497,60 1222,10 1425,80 i 0,000 0,505 0,959 1,413 1,586 Khi 0,0000 0,0242 0,0460 0,0678 0,0761

Fi (kN) 0,00 60,54 114,97 82,89 108,54

Piano secondo Piano terzo Copertura

Individuazione delle direzioni di azione delle azioni statiche equivalenti Secondo il decreto, le azioni sismiche orizzontali sono schematizzate attraverso lintroduzione di due sistemi di forze orizzontali agenti non contemporaneamente secondo due direzioni ortogonali. Come direzioni di azione delle forze si scelgono le seguenti:

pag. n. 126
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Direzione 1

Direzione 2 CM

Direzione 2

Direzione 1

Le azioni si considerano applicate nel centro di massa (CM) del solaio. Come centro di massa si considera, per la grande regolarit della struttura e la distribuzione pressoch uniforme delle masse, il centro geometrico della pianta rettangolare. Approccio 1 Nel primo approccio la ripartizione delle azioni orizzontali agenti non contemporaneamente secondo le direzioni 1 e 2 si calcola manualmente. Per il calcolo delle azioni assorbite dai setti parietali al generico piano si fa riferimento allo schema seguente:

pag. n. 127
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

17.40m 4.40m

eA1 = 2.05

eB1 = 2.05

Parete C

Parete A Direzione 2 Fh CM

Parete B

eC2 = 5.90

10.30m

y Fh x Direzione 1

eA1 ed eB1 sono le eccentricit dei centri di massa rispettivamente delle pareti A e B dalla retta di azione di Fh in direzione 1. eC2 leccentricit del centro di massa della parete C dalla retta di azione di Fh in direzione 2. Una forza si considera positiva se concorde con il verso degli assi del sistema di riferimento locale scelto. Successivamente si procede al calcolo della ripartizione della forza Fh sulle pareti A, B e C nei due casi di azione nelle direzioni 1 e 2, considerate separatamente. Il solaio a tal fine assunto come infinitamente rigido nel suo piano. Per la loro rigidezza molto inferiore si trascurano i contributi di resistenza offerti dai telai
Fh in direzione 1

Fh assorbito interamente dalle pareti A e B. Il centro delle rigidezze delle pareti resistenti ha eccentricit nulla rispetto alla retta di azione di Fh. Di conseguenza non c nessun momento torcente indotto. Dato che eA1 = eB1 risulta:
FA = FB = Fh/2

pag. n. 128
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

La ripartizione di Fh agente nella direzione 1 sulle pareti A e B riportata graficamente nello schema seguente:

Parete C

Parete A

Parete B

CM Direzione 2 FA = Fh/2 FB = Fh/2

Direzione 1

Fh in direzione 2

Fh assorbito dalla parete C. Leccentricit della parete resistente nel piano della forza rispetto alla retta di azione di questa data da eC2. Questo comporta lintroduzione di un momento torcente Mt che vale Fh * eC2. Si considera che Mt sia assorbito da una coppia fornita dalle pareti A e B. La ripartizione di Fh sulle pareti resistenti :
FC = Fh

( Mt = Fh * eC2 ; Mt = FAB * (eA1 + eB1) )


FAB = (Fh * eC2) / (eA1 + eB1)

La ripartizione di Fh agente in direzione 2 sulle pareti A e B riportata graficamente nello schema seguente:

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Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

FC = Fh

Parete C

Parete A

Parete B

CM Direzione 2 FAB FAB

Direzione 1

Di seguito, per ogni piano delledificio, si riporta la ripartizione sulle pareti resistenti della forza Fhi agente separatamente nelle direzione 1 e 2. Dato che le pareti terminano alla quota del terzo solaio, la forza Fhi applicata nel baricentro della copertura si considera spostata alla quota di tale solaio con lintroduzione di un momento di trasporto ribaltante, schematizzato come coppia di forze verticali N. In caso di azione di Fh in direzione 2, la forza sar assorbita dalla parete C ed il momento ribaltante andr a carico delle pareti A e B. N sar dato da (si veda lo schema di sezione longitudinale sottostante):
N = (Fh * eCop) / (eA1 + eB1)

pag. n. 130
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

eA1 + eB1

N Fh

N eCop = 1.20m

Parete A

Parete C

Parete B

In caso di azione di Fh in direzione 1, la forza sar assorbita a pari quota dalle pareti A e B. Il momento ribaltante si assume assorbito dalla parete C e dalle pareti A e B (si veda lo schema di sezione trasversale sottostante):
N = (Fh * eCop) / b NA = NB = N/2
b = 2.80m

N Fh

N eCop = 1.20m

Pareti A e B

Parete C

Calcolo delle azioni sulle pareti: pag. n. 131


Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Direzione 1 FA = FB = Fh/2 N = (Fhc * eCop) / b NA = NB = N/2 eCop (m) = b (m) = Solaio Piano primo Piano secondo Piano terzo Copertura 1,20 2,80 Fhi (kN) FAi (kN) FBi (kN) 60,54 30,27 30,27 114,97 57,49 57,49 82,89 41,45 41,45 108,54 54,27 54,27 N (=NC) (kN) NA (kN) NB (kN)

46,52

23,26

23,26

Direzione 2 FC = Fh FAB = (Fh * eC2) / (eA1 + eB1) N = (Fhc * eCop) / (eA1 + eB1) eCop (m) = eA1 (m) = eB1 (m) = eC2 (m) = Solaio Piano primo Piano secondo Piano terzo Copertura 1,20 2,05 2,05 5,90 Fhi (kN) FCi (kN) FABi (kN) 60,54 60,54 87,12 114,97 114,97 165,44 82,89 82,89 119,28 108,54 108,54 156,19 N (=NA=NB) (kN)

31,77

Le azioni pi gravose indotte nella parete C derivano da azioni sismiche secondo la direzione 2. Le azioni pi gravose indotte nelle pareti A e B derivano anchesse da azioni sismiche in direzione 2. Ci dovuto alla eccentricit del centro delle rigidezze rispetto alla direzione 2. I massimi sforzi normali indotti a causa del momento ribaltante in copertura derivano dallazione sismica in direzione 1.

pag. n. 132
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Ai fini del calcolo dei parametri della sollecitazione indotti dalle azioni sismiche schematizzate come azioni statiche equivalenti si considerano le seguenti forze, applicate alle pareti in corrispondenza di ciascun solaio:
Solaio Piano primo Piano secondo Piano terzo Copertura FAi (kN) -87,12 -165,44 -119,28 -156,19 FBi (kN) 87,12 165,44 119,28 156,19 FCi (kN) 60,54 114,97 82,89 108,54 -31,77 -31,77 -46,52 NA (kN) NB (kN) NC (kN)

Per la ciclicit delle azioni sismiche, gli sforzi normali si assumono (a sfavore delle sicurezza) tutti di compressione. Ai fini del calcolo delle sollecitazioni si considerano le pareti come mensole incastrate alla base (ipotesi a favore della sicurezza). Gli schemi statici sono riportati di seguito:

5.60m

31,77 kN 119,28 kN + 156,19 kN 119,28 kN + 156,19 kN

31,77 kN

3.15m 165,44 kN 165,44 kN

3.15m 87,12 kN 87,12 kN

3.50m

Parete A / Parete B

Schema statico parete A / parete B

pag. n. 133
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

4.10m

46,52 kN 82,89 kN + 108,54 kN 82,89 kN + 108,54 kN

46,52 kN

3.15m 114,97 kN 114,97 kN

3.15m 60,54 kN 60,54 kN

3.50m

Parete C

Schema statico parete C

Computo manuale dei parametri della sollecitazione alla base delle pareti

I parametri della sollecitazione alla base delle pareti prodotti dalle azioni sismiche sono: Parete A / parete B: T = 528,03 kN Mf = 4104,70 kNm N = -31,77 kN Parete C: T = 366,94 kN Mf = 2852,46 kNm N = -46,52 kN (compressione) (compressione)

Secondo il decreto, a questi valori si applica un coefficiente maggiorativo E = 1,5 .

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Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Si ottengono i seguenti valori per i parametri della sollecitazione dovuti alle azioni sismiche, che saranno da sommare ai valori pi gravosi dei parametri della sollecitazione derivanti dalla considerazione dei carichi verticali: Parete A / parete B: T = 792,05 kN Mf = 6157,05 kNm N = -47,66 kN Parete C: T = 550,41 kN Mf = 4278,69 kNm N = -69,78 kN (compressione) (compressione)

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Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Analisi delle pareti con Straus7

La parete viene modellata attraverso lintroduzione di 3 elementi plate. Si considera un incastro perfetto alla base. Le azioni derivanti dalla schematizzazione delle azioni sismiche orizzontali si considerano applicati sotto forma di tensioni. Infatti, non molto plausibile che i solai trasmettano alle pareti le azioni orizzontali in modo concentrato in corrispondenza di un nodo. pi plausibile, invece, che la trasmissione avvenga lungo tutta la superficie di contatto tra solai e pareti. Per questo motivo le forze concentrate si riducono a valori di tensioni e si applicano alle pareti utilizzando le funzioni di Straus7 Attributes > Plates > Edge pressure / Edge shear pressure. In particolare, le forze orizzontali sono ricondotte a tensioni tangenziali lungo la sezione trasversale delle pareti. Le forze verticali invece sono ricondotte a tensioni normali agenti sulla sezione trasversale delle pareti. Il modello utilizzato in Straus7 di seguito riportato:

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Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

I valori delle tensioni (agenti sui piani delle sezioni trasversali delle pareti) introdotte nel modello sono le seguenti: Parete A / B: Tensioni normali in sommit: Tensioni tangenziali Piano terzo: Piano secondo: Piano primo: 0,02450 MPa 0,01470 MPa 0,00778MPa 0,00283 MPa

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Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Parete C: Tensioni normali in sommit: Tensioni tangenziali Piano terzo: Piano secondo: Piano primo: 0,0233 MPa 0,0140 MPa 0,00738 MPa 0,00567 MPa

Le analisi in Straus7 consentono di determinare tensioni e spostamenti indotti dalle azioni sismiche. Per i risultati si vedano le stampe da Straus7 allegate. Approccio 2 In questo secondo approccio le azioni sismiche sono introdotte nel modello di calcolo tridimensionale in Straus7 e considerate come azioni orizzontali distribuite agenti in corrispondenza dei solai dei vari piani. Si ipotizza in questo caso dunque che le masse delledificio siano concentrate in corrispondenza dei solai, che siano uniformemente distribuite nei piani dei solai e che conseguentemente le azioni sismiche Fhi (quali azioni inerziali) siano riconducibili a tensioni tangenziali uniformi agenti nei piani dei solai (si consideri lo schema seguente).

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Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Fhi (kN)

(MPa)

A ogni piano le tensioni tangenziali hanno risultante pari alla forza baricentrica Fhi. Le forze orizzontali risultanti agenti in corrispondenza di ciascun solaio sono richiamate nella tabella seguente:
Solaio Piano terra Piano primo Piano secondo Piano terzo Copertura

Fi (kN) 0,00 60,54 114,97 82,89 108,54

Le tensioni tangenziali si ottengono dividendo le forze orizzontali per laree dei solai:

Fhi Ai

Di seguito si riportano i valori cos ottenuti ed introdotti nel modello di calcolo:

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Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Solaio Piano primo Piano secondo Piano terzo Copertura

Fhi (kN) 60,54 114,97 82,89 108,54

Ai (mq) 148,04 148,04 171,00 237,10

(Mpa) 0,00040894 0,00077661 0,00048474 0,00045778

Il modello tridimensionale delledificio (solai e copertura schematizzati con elementi plate) riportato di seguito:

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Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Le tensioni tangenziali si applicano ai solai utilizzando la funzione Attributes > Plates > Face shear stress. Si considerano le azioni sismiche agenti non contemporaneamente nelle direzioni 1 e 2. In caso di sisma in direzione 1, per definire delle azioni orizzontali anche nei piani inclinati di copertura, si applicano una componente tensionale nel piano ed una fuori dal piano, in modo tale che la loro risultante dia la tensione orizzontale richiesta.

tt
22.2490

tn

t
18.7413

tn

t tt

Falda pi corta: t = * cos = 0,00045778 * cos 22,2490 = 0,00042370 MPa n = * sin = 0,00045778 * sin 22,2490 = 0,00017333 MPa Falda pi lunga: t = * cos = 0,00045778 * cos 18,7413 = 0,00043351 MPa n = * sin = 0,00045778 * sin 18,7413 = 0,000147082 MPa Le immagini sotto riportate mostrano le condizioni di carico dei modellini in Straus7.

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Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Azioni sismiche in direzione 1

Azioni sismiche in direzione 2

Come condizioni vincolari si considera che tutti i nodi alla base costituiscano incastri perfetti. Per i risultati si vedano le stampe da Straus7. possibile individuare i parametri della sollecitazione pi gravosi prodotti dalle azioni sismiche. Questi vanno moltiplicati per il coefficiente maggiorativo E = 1,5 e sommati ai parametri pi gravosi derivanti dalla considerazione dei carichi verticali. In Straus7 possibile considerare varie combinazioni di carico ed individuare, facendone linviluppo, i valori pi gravosi dei parametri della sollecitazione.

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Parete A B approccio 1 xx

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Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Parete A B approccio 1 yy

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Parete C approccio 1 direzione xx

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Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Parete C approccio 1 direzione yy

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Azioni sismiche su modello in direzione 1

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Azioni sismiche su modello in direzione 2

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Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Combinazione dellazione sismica con le altre azioni con OPCM 3274


La verifica allo stato limite ultimo (SLU) o di danno (SLD) deve essere effettuata per la seguente combinazione dellazione sismica con le altre azioni.

I E + G K + PK + i ( 2i QKi )
dove: I fattore di importanza della struttura, nel nostro caso pari a 1; E azione sismica per lo stato limite in esame; GK carichi permanenti al loro valore caratteristico; PK valore caratteristico dellazione di precompressione, a cadute di tensione avvenute;

2i coefficiente di combinazione che fornisce il valore quasi permanente della azione variabile Qi;
QKi valore caratteristico della azione variabile Qi. Gli effetti dell'azione sismica sono gi stati valutati, tenendo conto delle masse associate ai carichi gravitazionali:

G K + i( Ei Q Ki )
dove:

Ei il coefficiente il di combinazione dellazione variabile Qi, che tiene conto della probabilit
che tutti i carichi Ei Q Ki siano presenti sulla intera struttura in occasione del sisma, e si ottiene moltiplicando 2i per .

Carichi variabili per:


Abitazioni, uffici

0
0.7

2
0.3

Uffici aperti al pubblico, negozi, scuole, ecc.

0.7

0.3

Tetti e coperture

0.7

0.35

Magazzini, Archivi

0.80

Vento, neve

0.0

0.0

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Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Valutazione delle masse gravitazionali Piano terra: Area = 183 m2 Gk = 6.3 KN/m2 Qk = 2 KN/m2 Gp = ( 5.9 + 4.3 + 5.9)*0.4*1.5*25 + (10.3 + 10.3 + 17.4 + 17.4)*0.3*1.5*10 = 456.3 KN

Piano primo: Area = 180 m2 Gk = 6.3 KN/m2 Qk = 2 KN/m2 Gp = ( 5.9 + 4.3 + 5.9)*0.4*3*25 + (10.3 + 10.3 + 17.4 + 17.4)*0.3*3*10 = 912.6 KN Piano secondo: Area = 180 m2 Gk = 6.3 KN/m2 Qk = 2 KN/m2 Gp = ( 5.9 + 4.3 + 5.9)*0.4*3*25 + (10.3 + 10.3 + 17.4 + 17.4)*0.3*3*10 = 912.6 KN Piano terzo: Area = 180 m2 Gk = 5 KN/m2 Qk = 2 KN/m2 Gp = ( 5.9 + 4.3 + 5.9)*0.4*3*25 + (10.3 + 10.3 + 17.4 + 17.4)*0.3*3*10 = 912.6 KN Piano copertura: Area = 250 m2 Gk = 5.1 KN/m2 Qk = 1.3 KN/m2 Gp = ( 5.9 + 4.3 + 5.9)*0.4*1.5*25 + (10.3 + 10.3 + 17.4 + 17.4)*0.3*1.5*10 = 456.3 KN

Stato limite di danno

E,i = 0,i * = 0.7 coperture E,i = 0,i * = 0.35 piani intermedi Massa gravitazionale SLD: W1D = A*( Gk + E,i * Qk) + Gp
Piano terra: 183*(6.3 + 0.35*2) + 456.3 = 1737.3 KN Piano primo: 180*(6.3 + 0.35*2) + 912.6 = 2172.6 KN Piano secondo: 180*(6.3 + 0.35*2) + 912.6 = 2172.6 KN Piano terzo: 180*(5 + 0.35*2) + 912.6 = 1938.6 KN Piano copertura: 250*(5.1 + 0.7*1.3) + 456.3 = 1958.8 KN Totale SLD = 1737.3 + 2172.6 + 1938.6 + 1958.8 + 2172.6 = 9979.9 KN

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Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Stato limite ultimo

E,i = 0,i * = 0.35 coperture E,i = 0,i * = 0.15 piani intermedi Massa gravitazionale SLU: W1D = A*( Gk + E,i * Qk) + Gp
Piano terra: 183*(6.3 + 0.15*2) + 456.3 = 1664.1 KN Piano primo: 180*(6.3 + 0.15*2) + 912.6 = 2100 KN Piano secondo: 180*(6.3 + 0.15 *2) + 912.6 = 2100 KN Piano terzo: 180*(5 + 0.15*2) + 912.6 = 1867 KN Piano copertura: 250*(5.1 + 0.35*1.3) + 456.3 = 1845 KN Totale SLU = 1664.1 + 2100 + 2100 + 1867 + 1845 = 9576.1 KN

Calcolo dellazione sismica


Il modello di riferimento ordinario per la descrizione e valutazione dellazione sismica costituito dallo spettro di risposta elastico. Esso rappresenta le massima risposta elastica di un oscillatore elementare con determinate caratteristiche di smorzamento, massa e rigidezza. Tale risposta riportata in funzione del

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Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

periodo di vibrazione T (e quindi della pulsazione =2/T), in termini di spostamento (SD), pseudovelocit (SD x ), o pseudoaccelerazione (SD x 2). Lordinanza 3274 del marzo 2003 definisce uno spettro di risposta orizzontale, da considerare nelle due direzioni (X e Y) ortogonali indipendenti della struttura, ed uno spettro di risposta verticale da considerare in casi eccezionali esclusi nel presente progetto (es. presenza di luci maggiori di 20 m ecc.). Lo spettro di risposta elastico costituito da una forma spettrale (spettro normalizzato), considerata indipendente dal livello di sismicit, moltiplicata per il valore della accelerazione massima (agS) del terreno che caratterizza il sito. Lo spettro di risposta elastico della componente orizzontale definito dalle espressioni seguenti:

0 T < TB
TB T < TC TC T < T D

T ( 2,5 1) S e (T ) = a g S 1 + T B
S e (T ) = a g S 2,5

T Se (T ) = ag S 2,5 C T

TD T
nelle quali:

T T S e (T ) = a g S 2,5 C 2 D T

S il fattore che tiene conto del profilo stratigrafico del suolo di fondazione (vedi punto 3.1 ord. 3274); il fattore che tiene conto di un coefficiente di smorzamento viscoso equivalente diverso da 5 (= 1 per = 5), essendo espresso in percentuale :
= 10 /(5 + ) 0,55

T il periodo di vibrazione delloscillatore semplice; TB, TC, TD sono i periodi che separano i diversi rami dello spettro, dipendenti dal profilo stratigrafico del suolo di fondazione. I valori di TB, TC, TD e S da assumere, salvo pi accurate determinazioni, per le componenti orizzontali del moto e per le categorie di suolo di fondazione definite al punto 3.1, sono riportati nella tabella che segue:
Categoria Suolo A B, C, E D S
1,0 1,25 1,35

TB
0,15 0,15 0,20

TC
0,40 0,50 0,80

TD
2,0 2,0 2,0

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Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Considerando il caso in esame (terreno tipo B, C, E, zona sismica 4) si rappresenta di seguito in forma grafica lo spettro elastico risultante. Ai fini del progetto allo stato limite ultimo (SLU), le capacit dissipative delle strutture possono essere messe in conto attraverso un fattore riduttivo delle forze elastiche, denominato fattore di struttura q. L'azione sismica di progetto Sd(T) in tal caso data dallo spettro di risposta elastico appena definito, con le ordinate ridotte utilizzando il fattore q. Lo spettro per gli SLU orizzontale definito dalle seguenti espressioni:

0 T < TB
TB T < TC
TC T < T D

T S d (T ) = a g S 1 + TB
S d (T ) = a g S 2,5 q

2,5 q 1

S d (T ) = a g S

2,5 TC q T

TD T

S d (T ) = a g S

2,5 TC TD q T2

Il fattore di struttura valutato a partire dalla relazione:

q = q0 K D K R
nella quale: q0 legato alla tipologia strutturale KD un fattore che dipende dalla classe di duttilit KR un fattore che dipende dalle caratteristiche di regolarit delledificio I valori di q0 sono contenuti nella tabella seguente.

Tipologia strutturale
Strutture a telaio Strutture a pareti Strutture miste telaio-pareti Strutture a nucleo

q0
4,5 u/1 4,0 u/1 4,0 u/1 3,0

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Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Il fattore KD vale: CD"B" Il fattore KR vale:

CD"A"

KD = 1,0 KD = 0,7 KR = 1,0 KR = 0,8

Edifici regolari in altezza (punto 4.3)

Edifici non regolari in altezza (punto 4.3)

1 il moltiplicatore della forza sismica orizzontale per il quale il primo elemento strutturale raggiunge la sua resistenza flessionale; u il moltiplicatore della forza sismica orizzontale per il quale si verifica la formazione di un numero di cerniere plastiche tali da rendere la struttura labile. Il valore di u/1 proporzionale dalla duttilit degli elementi che costituiscono la struttura. E assunto dalla normativa pari a u/1 = 1,1. Date quelle che sono le caratteristiche di duttilit e regolarit della struttura in progetto si adotta un fattore dei struttura q pari a: q = q0 * u/1* KD * KR = 4 *1.1*0.7*1 = 3.08

Analisi statica lineare Pu essere effettuata per costruzioni regolari in pianta, anche considerando due modelli piani separati, a condizione che il primo periodo di vibrazione della struttura (T1) non superi 2.5 TC. Per gli edifici che non superano i 40 m di altezza, in assenza di calcoli pi dettagliati, T1 pu essere stimato utilizzando la formula seguente: T1 = C1* * H3/4 C1 = 0.050 H = 12.2 m TB < T1<TC situazione ordinaria per edifici minori di 7 piani Stato limite ultimo:

S d (T ) = a g S

2,5 q

Sd(T) = 0.05*1.25*2.5/3.08 = 0.0507g Stato limite di esercizio: Sd(T) = ag*S**2.5 = 0.1563 Stato limite di danno: Per normativa si prende lo spettro elastico e lo si divide per 2.5 Sd(T) = 0.1563/2.5 = 0.0625

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Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

FC = Fh

Parete C

Parete A

Parete B

CM Direzione 2 FAB FAB

Direzione 1

Azioni orizzontali di piano ai diversi livelli SLU Fh = Sd(T)*WTOT* = 0.0507*9576.1*0.85 = 412.68 KN Ripartizione forze SLU

i =

zi Wi z j Wj
W j = 62120.6 KNm

1=

3.5 2100 = 0.12% z j Wj

2=

6.65 2100 = 0.22% z j W j

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Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

3=

9.8 1867 = 0.3% z j W j 12.2 1845 = 0.36% z j W j

4=

trovo le forze distribuite lungo i vari piani: F1= Fh . 1 = 49.52 KN

F2= Fh .

= 90.79 KN

F3= Fh . 3 = 123.80 KN F3= Fh . 4 = 148.56 KN

Azioni orizzontali di piano ai diversi livelli SLD Fh = Sd(T)*WTOT* = 0.0507*9576.1*0.85 = 412.68 KN Ripartizione forze SLD

i =

zi Wi z j Wj
W j = 64947.53 KNm

1=

3.5 2172.6 = 0.12% z j W j

2=

6.65 2172.6 = 0.22% z j W j 9.8 1938.6 = 0.3% z j W j

3=

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Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

4=

12.2 1958.8 = 0.36% z j W j

trovo le forze distribuite lungo i vari piani: F1= Fh . 1 = 63.62 KN F2= Fh .


2

= 116.64 KN

F3= Fh . 3 = 159.06 KN F3= Fh . 4 = 190.87 KN

Parete C

Parete A

Parete B

CM Direzione 2 FA = Fh/2 FB = Fh/2

Direzione 1

Studio la ripartizione nelle due direzioni principali SLU:

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Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Direzione Y 1 FA=FB=FH/2 . = 49.52/2 . 1.3= 32.188 KN 2 FA=FB=FH/2 . = 90.79/2 . 1.3= 59.007 KN 3 FA=FB=FH/2 . = 123.80/2 . 1.3= 80.47 KN 4 FA=FB=FH/2 . = 148.56/2 . 1.3= 96.56 KN

Direzione X 1 FC= 49.52 KN 2 FC= 90.79 KN 3 FC= 123.80 KN 4 FC= 148.56 KN In questo caso visto che abbiamo ununica parete in c.a. resistente in direzione x la forza Fc crea un momento dovuto alleccentricit di carico. Per il carico di tale eccentricit noi assumiamo un braccio pari alla metta della larghezza del fabbricato mettendoci a favore della sicurezza; in quanto il braccio reale che andrebbe dal baricentro delle masse al baricentro della sezione resistente a C minore.

Parete A

CR

Parete B

Direzione 2

Direzione 1

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Parete C CR

Direzione 2

Direzione 1

Parete C

CR

Parete A

Parete B

Direzione 2

Direzione 1

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Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Il baricentro delle rigidezze lo troviamo: Direzione 2: Siano h la lunghezza di ciascun muro e b il suo spessore xG e yG le distanze del baricentro della parete dalla linea "Direzione 2": JA = Momento di inerzia della parete A rispetto alla linea "Direzione 2" = (b*h^3 / 12) + (b*h)*yGA^2 JB = Momento di inerzia della parete B rispetto alla linea "Direzione 2" = (b*h^3 / 12) + (b*h)*yGB^2 JC = Momento di inerzia della parete A rispetto alla linea "Direzione 2" = (h*b^3 / 12) + (b*h)*yGC^2 Y baricentro inerzie misurato dalla linea "Direzone 2" = (JA*yGA + JB*yGB + JC*yGC) / (JA + JB + JC) Analogo per X, che sar ovviamente sulla linea "Direzione 1" per evidenti ragioni di simmetria.

JA = JB = JC =

5,6 0,23 + (5,6 0,2) 2,352 = 6,19 12 5,6 0,23 + (5,6 0,2) 2,352 = 6,19 12 4,1 0,23 + (4,1 0,2 ) 5,052 = 20,91 12

(J A yGA + J B yGB + J C yGc ) / (J A + J B + J C ) = (6,19 2,35 + 6,19 2,35 + 20,91 5,05) / (2 6,19 + 20,91)
= 4,046 m posizione centro di taglio Calcolo eccentricit e: e= 10.3/2= 5.15 m

calcolo del momento torcente Mt derivante: 1 Mt= 49.52 . 5.15= 255.028 KNm 2 Mt= 90.79 . 5.15= 467.52 KNm 3 Mt= 123.80 . 5.15= 637.60 KNm 4 Mt= 148.56 . 5.15= 765.08 KNm

1 s =

Mt 255.028 = = 4.91 KN/m 2 2 (4.4 5.9)

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2 s =

Mt 467.52 = = 9 KN/m 2 2 (4.4 5.9) Mt 637.60 = = 12.28 KN/m 2 2 (4.4 5.9) Mt 765.08 = = 14.73 KN/m 2 2 (4.4 5.9)

3 s =

4 s =

lunghezza di influenza: 4.4+3.3= 7.7 m 1 FC= 4.91 . 7.7 = 37.81 KN 2 FC= 9 . 7.7 = 69.3 KN 3 FC= 12.28 . 7.7 = 94.56 KN 4 FC= 14.73 . 7.7 = 113.42 KN sommo ora le due forze quella orizzontale di piano e quella dovuta al momento torcente: 1 FCt= 49.52+37.81=87.33 KN 2 FCt= 90.78+69.3=160.08 KN 3 FCt= 94.56+123.80=218.36 KN 4 FCt= 148.56+113.42=261.98 KN La normativa mi impone che nel caso sia presente una forza orizzontale che in una direzione mi genera momento torcente, il 30% di tale momento risultante deve essere aggiunto alle forze di piano in direzione trasversale a quelle considerate. Quindi ora torno in direzione Y e aggiungo il 30% del momento torcente: calcolo lunghezza di influenza: 5.90+4.25/2=8.03 m nuove forze in direzione X: 1 FA=FB=32.188 + 0.3 . 4.91 . 8.03= 44.02 KN 2 FA=FB=59.007 + 0.3 . 9 . 8.03= 72.27 KN 3 FA=FB=80.47 + 0.3 . 12.28 . 8.03= 110.05 KN 4 FA=FB=96.56 + 0.3 . 14.73 . 8.03= 132.04 KN

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261.98 KN

261.98 KN 1.5 m

218.36 KN

218.36 KN

3.15 m 160.08 KN 160.08 KN

3.15 m 87.33 KN 87.33 KN

3.50 m

PARETE C

SCHEMA STATICO PARETE C

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132.04 KN

132.04 KN 1.5 m

110.05 KN

110.05 KN

3.15 m 72.27 KN 72.27 KN

3.15 m 44.02 KN 44.02 KN

3.50 m

PARETE A - B

SCHEMA STATICO PARETE A - B

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Azioni sismiche su modello

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Azioni sismiche su modello in direzione 1

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Parete A B direzione xx

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Parete A B direzione yy pag. n. 167


Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Parete C direzione xx pag. n. 168


Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Parete C direzione yy pag. n. 169


Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Verifica allo stato limite ultimo

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Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

Lazione sismica si combina con le altre azioni presenti sulla struttura secondo lespressione:
Fd = IE + Gk,j + Pk + (
j,i

* Qk,i)

i,j = 2,i allo stato limite ultimo 2,i = 0,3 per abitazioni e uffici 2,i = 0,2 per coperture e tetti Le azioni verticali sono combinate con quelle orizzontali tenendo conto di un fattore di importanza pari a I = 1 Si determinano quindi i carichi permanenti e la quota degli accidentali che si scaricano sulle pareti verticali. Pareti direzione X: Le azioni gravitazionali producono una sollecitazione di sforzo normale la cui intensit risulta essere proporzionale alla superficie di solaio che scarica sulla parete: Sup = (3,125 + 4,3)*2,9 = 21.53 mq N =(0,2*9,8*4,3*25) + 2*(21,53*(6,3 + 0,3*2) + 1 *(21,53*(5 + 0,3*2)) +1 *(21.53*(5,1 +0,2*1,4) = 798.42 KN si assume pari a 800KN Le sollecitazioni prodotte alla base della parete dal sisma risultano essere: MSd = 87,33*3,5 + 160,08*6,65 + 218,36*9,8 + 261,98*12,2 = 6706,26 KNm Taglio: VSd = 87,33 + 160,08 + 218,36 + 261,98 = 727,75 KN Sforzo normale: N = 800 KN Verifica a presso flessione: La verifica a presso flessione si effettua controllando che il punto rappresentativo della sollecitazione cada allinterno del campo di rottura della sezione. Il campo di rottura N-M, nel modo pi semplice pu essere costruito con riferimento ai punti significativi di passaggio da un campo di rottura allaltro. NSd = 800 KN pag. n. 171
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MSd = 6706 KNm Si costruisce il campo di rottura della parete con lipotesi di unarmatura: 25 16 alle due teste. Non si progettano le pareti A-B in quanto verrano utilizzati le stesse disposizioni scelte per la parete C; la parete C infatti quella maggiormente sollecitata.

Resistenza al taglio secondo EC2

VRd1= rd k (1.2 + 40 l ) + 0.15 cp bw d K= 1.6-d = 1.6-4.05=2.45 per normativa sempre >1 cp = 0 d= 4300-250 = 4050 mm
bw =200 mm

k=1

K=1.

rd = 0.35

l =5000/200=0.6%

Ipotizziamo 25 16= 5025mmq

VRd1= [0.35 1 (1.2 + 400.6 / 100 )] 200 4050 = 408.24 KN VRd1= 408.24 KN VSd = 727.75 KN VRd3= VRd2 + Vwd Vwd= 1 8/30 cm Vwd=(Asw/s).0.9.d.fywd Vwd=(100/300).0.9.4050.374 = 454.41KN VRd3= VRd2 + Vwd = 408.24+ 454.41= 862.65 KN > 727.75 KN VERIFICATO

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Verifica al taglio secondo lOrdinanza:

verifica del puntone compresso: VRd2= 0.4 ( 0.7 fck/200) fcd b0 z = z = 0.9 d= 0.8 l= 0.8 . 4300 = 3440 mm VRd2=0.4 0.1225 18.75 200 3440= 752.100 KN > Vsd VRd3= Vcd + Vwd Vcd= 0.35(1.2 + 0.4(0.6/100))200 3440= 289.54 KN Contributo resistente dellarmatura a taglio orizzontale (staffattura): nelle zone critiche disponiamo una staffatura composta da 18/30 cm Vwd=(Asw/s).0.9.d.fywd= Vwd=(100/300).0.9.4050.374 = 454.41KN VRd3= Vcd + Vwd= 454.41+ 289.54= 743.94 KN>727.75 KN VERIFICATO

Verifica a scorrimento lungo i piani orizzontali:

p.to 5.4.5.2 Ordinanza Vrds<Vdd + Vfd +Vid effetto spinotto delle armature verticali: Vdd= 0.25 *374*10050= 939.46 KN Contributo resistente Vfd= 0.25.fcd..l.b0 = x/d =

c c s
1.05 m

x = 0.259.4050/1000 = 1.049 m Vid=0

Vfd= 0.25.18.18.1.05.200 = 953.4 KN contributo eventuali armature inclinate alla base VERIFICATO Vrds= Vdd + Vfd +Vid = 939.46 + 953.4 + 0 = 1892.86 > 727.75 KN

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Rappresentazione disposizione ferri parete C:

9 legature/mq

25 33

staffe

10/15

8/20

Per le pareti A-B si utilizzano le stesse disposizione applicate per la parete C.

Confronto DM96 con Ordinanza 3274 pag. n. 174


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DM96:
4.10m

46,52 kN 82,89 kN + 108,54 kN 82,89 kN + 108,54 kN

46,52 kN

3.15m 114,97 kN 114,97 kN

3.15m 60,54 kN 60,54 kN

3.50m

Parete C

Schema statico parete C

5.60m

31,77 kN 119,28 kN + 156,19 kN 119,28 kN + 156,19 kN

31,77 kN

3.15m 165,44 kN 165,44 kN

3.15m 87,12 kN 87,12 kN

3.50m

Parete A / Parete B

Schema statico parete A / parete B

Ordinanza 3274: pag. n. 175


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261.98 KN

261.98 KN 1.5 m

218.36 KN

218.36 KN

3.15 m 160.08 KN 160.08 KN

3.15 m 87.33 KN 87.33 KN

3.50 m

PARETE C

SCHEMA STATICO PARETE C

132.04 KN

132.04 KN 1.5 m

110.05 KN

110.05 KN

3.15 m 72.27 KN 72.27 KN

3.15 m 44.02 KN 44.02 KN

3.50 m

PARETE A - B

SCHEMA STATICO PARETE A - B

DM96: pag. n. 176


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Parete A-B

pag. n. 177
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Parete A-B

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Parete C

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Parete C

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Ordinanza 3274:

Parete A-B

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Parete A-B

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Parete C

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Parete C

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Dopo pi di venti anni di quasi totale immobilit, la nuova normativa per le costruzioni in zona sismica e i criteri per la classificazione emanati con lOrdinanza 3274/2003 hanno determinato un deciso passo avanti verso lattuazione di una strategia di prevenzione e mitigazione del rischio sismico moderna, efficace e scientificamente corretta. Negli ultimi venti anni, infatti, gli studi di ingegneria sismica hanno fatto grandi progressi, sintetizzati nelle diverse parti dellEurocodice 8 (EC8), di cui alcune gi definitivamente approvate (quella generale e relativa agli edifici e quella relativa agli aspetti geotecnici [CEN, 2003 a, b]), altre in corso di avanzato sviluppo [CEN 2003 c, 2004]. SullEC8, che sar la futura normativa sismica dei paesi membri dellUnione Europea, stata basata la redazione delle nuove norme italiane, riportate negli allegati 2 (parte generale ed edifici nuovi ed esistenti), 3 (ponti) e 4 (opere di fondazione e terreni) allOrdinanza 3274. Nel presente articolo ci si propone di esaminare, oltre alla nuova classificazione sismica nellipotesi di prima applicazione riportata nellallegato 1, alcuni aspetti fondamentali delle nuove norme, al fine di evidenziarne e chiarirne gli aspetti pi innovativi. Ci si riferisce in particolare allapproccio progettuale prestazionale, alla definizione delle azioni di progetto, alle nuove procedure di progettazione, analisi e verifica volte a controllare meglio la risposta inelastica delle strutture, alla valutazione degli edifici esistenti, alla progettazione delle strutture con isolamento sismico, alla progettazione dei ponti.

Classificazione sismica

La classificazione sismica del territorio Italiano, strumento fondamentale per la definizione delle azioni sismiche di progetto in relazione alla pericolosit del sito, si evoluta in maniera discontinua nel tempo. Se si esamina quanto successo nel secolo appena concluso, sintetizzato in fig. 1, ci si rende conto come i provvedimenti di classificazione fino al 1980 abbiano inseguito gli eventi, piuttosto che prevenirli. In effetti, il terremoto un evento raro, che si manifesta in maniera statisticamente periodica: i periodi di ritorno medi degli eventi pi violenti sono dellordine di qualche secolo. Appare, quindi, quanto mai irrazionale, sebbene comprensibile dal punto di vista emozionale, classificare come sismiche solo le zone appena colpite da un terremoto, non curandosi di valutare leffettiva pericolosit di altre zone con una storia sismica importante, ma non recente. Purtroppo, solo alla fine degli anni 70, dopo che il Progetto Finalizzato Geodinamica del CNR attivato a seguito del terremoto del Friuli del 1976 aveva dato grande impulso a studi specifici, si arrivati a definire mappe di pericolosit basate su dati e procedure scientificamente validi. Sulla base di tali mappe si proceduto, tra il 1981 e il 1984, a classificare una cospicua porzione del territorio precedentemente ritenuto non sismico, estendendo dal 25 per cento al 45 per cento circa la parte di territorio italiano classificato in una delle tre categorie previste. In realt, cera piena consapevolezza che tali provvedimenti, pur se indispensabili allindomani di un terremoto catastrofico quale quello Irpino-Lucano del 23.11.80, erano ancora imperfetti, tanto da rinviare la decisione di classificare nuovi territori in prima categoria, in attesa di studi per l approfondimento della conoscenza della storia sismica dellintero territorio e il miglioramento delle ipotesi e degli strumenti di elaborazione.

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Fig. 1: Evoluzione della classificazione sismica in Italia, a partire dal 1909 (fonte DPC-SSN) sismicit crescente per maggiore intensit del colore.

Nel 1998, un gruppo di lavoro che riuniva le competenze dei maggiori organi tecnico-scentifici operanti nel settore (il Servizio Sismico Nazionale, che aveva istituito il gruppo di lavoro, il Gruppo Nazionale per la Difesa dai Terremoti e lIstituto Nazionale di Geofisica), raccogliendo e sintetizzando le conoscenze e lo stato dellarte allepoca, produsse nuove mappe di pericolosit ed una proposta di riclassificazione del territorio (proposta 1998 in fig. 1), che vedeva in zona sismica, nelle tre categorie previste, circa il 67 per cento dellintero territorio italiano [Gavarini et al. 1999]. Sulla base di questo studio, rimasto inutilizzato per quattro anni, stata redatta la nuova mappa di classificazione (v. fig. 2), base di riferimento dei provvedimenti di classificazione che le singole Regioni, competenti per legge in materia, hanno emanato successivamente allOrdinanza 3274. Importante novit lassenza di aree non classificate e lintroduzione di una zona 4, nella quale, con facolt di scelta delle Regioni, si progetter con criteri semplificati e forze sismiche

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ridotte, atte a garantire comunque la presenza di sistemi controventanti nelle due direzioni ortogonali con una minima resistenza alle azioni laterali. importante anche sottolineare come nellallegato 1 della stessa Ordinanza siano contenuti i criteri generali, rigorosamente scientifici anche nella valutazione complessiva del risultato, di definizione delle future mappe di pericolosit. Dunque, oltre agli immediati improcrastinabili provvedimenti, sono state poste le basi per future soluzioni, in linea con lo stato dellarte nazionale e internazionale, di un problema complesso e di estrema delicatezza dal punto di vista sociale, economico e politico.

Fig. 2: Confronto tra vecchia e nuova classificazione (fonte DPCSSN).

Approccio prestazionale

Laspetto fondamentale delle nuove norme il cambiamento di approccio, che da prescrittivo diviene prestazionale. In sostanza, non si tratta pi di applicare regole di progettazione, di analisi e di verifica pi o meno complesse, in maniera spesso inconsapevole rispetto agli obiettivi del progetto, ma, anzi, si parte dagli obiettivi e dalla precisa enunciazione delle prestazioni che si vogliono ottenere dalla struttura e dei requisiti necessari al conseguimento di tali prestazioni, per giungere alla formulazione di criteri e regole finalizzati a tali obiettivi. In particolare, nellOggetto delle Norme (cap. 1, all. 2) detto che: Lo scopo delle norme di assicurare che in caso di evento sismico sia protetta la vita umana, siano limitati i danni e rimangano funzionanti le strutture essenziali agli interventi di protezione civile. Successivamente, nei requisiti di sicurezza e criteri di verifica, vengono definiti due livelli prestazionali, espressi come stati limite, rispettivamente, ultimo e di danno, per i quali Sotto l'effetto dellazione sismica di progetto le strutture degli edifici, , pur subendo danni di grave entit agli elementi strutturali e non strutturali, devono mantenere una residua resistenza e rigidezza nei confronti delle azioni orizzontali e lintera capacit portante nei confronti dei carichi verticali, come condizione relativa allo Stato Limite Ultimo, e Le costruzioni nel loro complesso, includendo gli elementi strutturali e quelli non strutturali, ivi comprese le apparecchiature rilevanti alla funzione delledificio, non devono subire danni gravi ed interruzioni d'uso in conseguenza di eventi sismici che abbiano una probabilit di occorrenza pi elevata di quella della azione sismica di progetto , come condizione relativa allo Stato Limite di Danno. pag. n. 187
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Fig. 3: Comportamento non lineare di una struttura soggetta a forze laterali e livelli prestazionale corrispondenti (fonte Petrini et al., 2004, elaborata dallautore).

Il preciso riferimento ad uno stato limite ultimo, per raggiungere il quale la struttura deve innanzitutto danneggiarsi e quindi subire notevoli escursioni in campo anelastico (v. fig. 3), oltre ad evidenziare chiaramente il comportamento reale di una struttura sotto un sisma violento, rispetto al quale economicamente non conveniente, se non realisticamente impossibile, progettare per ottenere un comportamento elastico, chiarisce anche come una semplice verifica delle sollecitazioni, o ancor di pi delle tensioni (applicando il metodo delle tensioni ammissibili), possa condurre a dimensionamenti del tutto insoddisfacenti. Infatti la capacit della struttura di resistere a terremoti violenti va giudicata rispetto alla sua capacit di sostenere deformazioni (anelastiche) anche sensibilmente superiori a quelle che avvengono al limite elastico (v. fig. 3) o, in altre parole, rispetto alla sua duttilit. Si rivela cos la convenzionalit di una progettazione esclusivamente riferita alle sollecitazioni, essendo lintensit del terremoto di progetto di 3-5 volte maggiore. evidente che un approccio basato sulle deformazioni e sugli spostamenti, pur se concettualmente corretto e gi applicabile con gli strumenti progettuali e di calcolo non lineare oggi disponibili, rappresenterebbe un cambiamento troppo radicale e repentino rispetto alla normale prassi progettuale. per questo che la nuova norma affianca allanalisi in campo elastico, con azioni opportunamente ridotte per tener conto del comportamento anelastico, e alle verifiche delle resistenze allo stato limite ultimo, speciali procedure di progetto (metodo della gerarchia delle resistenze) e specifiche prescrizioni di dettaglio, che garantiscano il corretto comportamento della struttura in campo anelastico ed una sufficiente duttilit degli elementi pag. n. 188
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strutturali.
Definizioni delle azioni di progetto

Loperativit della norma diventa completa nel momento in cui vengono definite le azioni di progetto (cap. 3 delall.2), come quelle che hanno probabilit di arrivo del 10 per cento e del 50 per cento circa in 50 anni, rispettivamente per i due stati limite (SLU e SLD). Prima di passare alla descrizione delle azioni di progetto, bene chiarire che lessenza della norma contenuta in quanto fin qui esposto: scopi, requisiti e azioni definiscono in maniera completa i presupposti del progetto. Le parti successive della norma non fanno altro che fornire regole specifiche, per i singoli materiali e le singole tipologie strutturali, per il conseguimento dei requisiti e lapplicazione dei criteri, che hanno invece carattere e validit generali.

Fig. 4: Spettri di risposta elastici normalizzati delle componenti orizzontali dellazione sismica.

Fig. 5: Spettro di risposta elastico normalizzato della componente verticale dellazione sismica.

Tornando alla definizione delle azioni di progetto, si nota nella nuova norma un cambiamento radicale rispetto al D.M.LL.PP. 16.01.96. Coerentemente con la necessit di percorrere tutti i passaggi necessari al conseguimento dellobiettivo, lazione sismica di progetto descritta in maniera del tutto generale, attraverso gli spettri elastici delle componenti orizzontali e della componente verticale (v. figg. 4 e 5) per i diversi tipi di suolo di fondazione, e non direttamente attraverso un unico spettro di progetto, da aggiustare di volta in volta con coefficienti maggiorativi. Riferito ad un singolo terremoto, infatti, lo spettro elastico sintetizza la risposta massima di oscillatori elementari a comportamento elastico-lineare di diverso periodo. Esso , dunque, la rappresentazione oggettiva e sintetica delle principali caratteristiche di un terremoto o, meglio, dei possibili terremoti che si possono verificare in un dato sito, e non legato allo specifico tipo di struttura ed al suo particolare comportamento durante un sisma.

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Ai fini della progettazione della specifica struttura sottoposta ad importanti escursioni anelastiche, lo stesso spettro pu essere trasformato nello strumento progettuale pi adatto alla struttura e alla procedura di analisi/verifica adottata. Lo si pu, infatti, trasformare in uno spettro di progetto, dividendolo per il fattore di struttura q, funzione delle caratteristiche comportamentali dellopera in esame, per eseguire analisi dinamiche modali o statiche in campo elastico. In alternativa, si possono determinare le curve spettrali per diversi condizioni di smorzamento e rappresentarle in un piano accelerazione-spostamento (ADRS), per valutare in maniera pi diretta, mediante analisi statiche non lineari, la formazione di meccanismi di plasticizzazione della struttura in campo non lineare. Infine, si possono generare accelerogrammi artificiali o individuare accelerogrammi naturali coerenti con le caratteristiche spettrali definite dalla norma, per eseguire analisi dinamiche di simulazione in campo lineare o non lineare.Due aspetti relativi alla definizione dellazione sismica vanno evidenziati. Il primo riguarda gli effetti di amplificazione locale, dovuti alla filtrazione delle onde sismiche da parte degli ultimi strati di suolo deformabile attraversati, il secondo riguarda la netta differenziazione delle azioni di progetto operata dal fattore riduttivo q, in relazione alle caratteristiche specifiche dellopera da progettare.

Fig. 6: Fattore di struttura q e spettro di progetto normalizzato per diversi tipi di struttura in c.a. e per terreno rigido (tipo A).

La considerazione dellamplificazione locale d luogo non pi al semplice incremento delle pag. n. 190
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accelerazioni sulle masse strutturali, indipendentemente dal periodo della struttura, cos come operava il coefficiente di fondazione e, ma a forme spettrali totalmente diverse, cosicch strutture con periodi relativamente alti, ad esempio tra 0.5 e 1.0 sec., sono soggette ad accelerazioni che differiscono di un fattore anche superiore a 2 (v. fig. 4) se fondate su suoli con caratteristiche di rigidit diverse. Il secondo aspetto, preso in conto nel D.M. 96 attraverso il fattore di struttura moltiplicativo , pari a 1, 1.2 o 1.4 a seconda del sistema strutturale, ora dipende da diversi parametri, legati alla tipologia strutturale (telai, pareti, etc.), alla regolarit in elevazione, alle modalit di progettazione, alla sovraresistenza e ridondanza della struttura. Ritornando successivamente sui singoli parametri, si deve evidenziare come, in funzione di essi, il rapporto tra il minimo e il massimo valore del fattore di struttura q, e quindi dellentit dellazione di progetto, ora superiore a 3, coerentemente con la capacit differenziata di strutture diverse di sostenere terremoti violenti senza collassare (v. fig. 6).

Regolarit strutturale

Tornando ai parametri che contribuiscono a definire il fattore di struttura q, va sottolineata limportanza che la nuova norma attribuisce alla regolarit strutturale, chiamando in causa non solo la progettazione delle strutture (troppo spesso ridotta a mero calcolo) ma limpostazione complessiva del progetto, a partire dalle forme architettoniche. Chiunque abbia avuto esperienze di rilievi di danno post-sisma ha potuto constatare direttamente il netto peggioramento delle prestazioni strutturali in presenza di irregolarit di vario tipo, verificando limportanza della simmetria, della compattezza di forma, delluniforme distribuzione di elementi non strutturali rigidi e resistenti, come tamponature e tramezzature in muratura (v. fig. 7). La normativa distingue la regolarit in pianta da quella in elevazione, adottando provvedimenti diversi, sulla modellazione e sul fattore di struttura, atti a contrastare gli effetti negativi che i diversi tipi dirregolarit producono sul comportamento sismico di una struttura. Infatti, un calcolo elastico convenzionale pu garantire il corretto comportamento della struttura fino al limite elastico, ma non pu fornire predizioni realistiche del comportamento non lineare, particolarmente qualora la struttura presenti situazioni di debolezza localizzata, ad esempio di un piano rispetto agli altri, o di concentrazione di tensioni, che possano determinare comportamenti locali fragili. Occorre, infatti, tener sempre ben presente che lazione dinamica del sisma, quando la struttura viene impegnata in campo anelastico, tende a concentrare la domanda di spostamento (o duttilit) negli elementi di maggior debolezza, portandoli rapidamente al collasso, e con loro tutta la struttura. questo il caso del cosiddetto piano debole, situazione che si crea quando gli elementi strutturali verticali hanno brusche variazioni di rigidezza, particolarmente ai piani bassi o, situazione ancor pi frequente, quando tamponature e tramezzature sono presenti a tutti i piani tranne che ad uno (classico il cosiddetto piano pilotis). In questultimo caso la progettazione delle strutture interessate viene giustamente penalizzata con incrementi significativi delle sollecitazioni di progetto.

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Fig. 7: Collasso del piano terra di un edificio con irregolarit in elevazione, determinate dallassenza di tamponature e tramezzature al piano terra.

Pur se appare difficile fornire criteri semplici e oggettivi per definire la regolarit in pianta e in elevazione, le nuove norme propongono criteri quantitativi di tipo geometrico e meccanico, che sicuramente servono a guidare il progettista nelle sue scelte progettuali. Sembra, per, pi opportuno che il progettista stesso maturi una sensibilit rispetto al problema della regolarit strutturale, giudicando direttamente le situazioni in cui il comportamento anelastico della struttura possa discostarsi sensibilmente da quello elastico.

Procedure di progetto: capacity design e dettagli costruttivi

La capacit di una struttura di sostenere grandi deformazioni anelastiche determinata dalla capacit duttile dei singoli elementi strutturali e dalla distribuzione delle deformazioni anelastiche tra i diversi elementi.

La capacit duttile del singolo elemento strutturale ottenibile solo con unattenta calibrazione delle resistenze rispetto ai diversi possibili meccanismi di rottura (a flessione, a taglio eccetera) che possono avvenire nellelemento stesso. ben noto, infatti, che le rotture a taglio di elementi monodimensionali, come travi, pilastri e pareti snelle, sono fragili, mentre quelle a flessione sono duttili, se vengono curati i dettagli costruttivi. Occorrer in generale che la crisi in tali elementi avvenga per flessione piuttosto che per taglio. Daltra parte anche noto che la compressione riduce la duttilit disponibile, cos come, per quanto gi detto, la plasticizzazione di tutti i pilastri pag. n. 192
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di un piano, a formare un meccanismo di piano soffice, porta a richieste di duttilit concentrate e insostenibili da parte dei pilastri. Infine anche evidente che la rottura di un nodo trave-pilastro presenta il duplice inconveniente di essere fragile ed indurre una rapida labilizzazione delle strutture intelaiate, determinando la cernierizzazione delle travi e dei pilastri che convergono in quel nodo. dunque regola unanimamente riconosciuta quella per cui occorre favorire la formazione di cerniere plastiche nelle travi piuttosto che nei pilastri, evitando la rottura dei nodi. Sindividua, cos, una vera e propria gerarchia delle resistenze, allinterno dello stesso elemento strutturale e tra i vari elementi strutturali, il rispetto della quale permette di conseguire capacit duttili nelle strutture in c.a. altrimenti impensabili. In sostanza, il meccanismo ideale di plasticizzazione, in una struttura intelaiata, vede la formazione di cerniere plastiche solamente alle estremit delle travi e, eventualmente, alla base dei pilastri del piano terra (v. fig. 8), cos da formare una meccanismo duttile con un solo grado di labilit, dal quale siano esclusi gli elementi e i meccanismi di rottura fragile.

Fig. 8: Meccanismi di rottura duttile (a sinistra) e fragile (a destra) di un telaio multipiano.

Lapplicazione del metodo della gerarchia delle resistenze richiede un approccio totalmente diverso dal classico approccio finalizzato alla realizzazione di strutture a uniforme resistenza, la cui pratica attuazione avveniva progettando tutte le parti strutturali unicamente sulla base delle sollecitazioni ottenute dallanalisi elastica. evidente che, da un lato, luniforme resistenza non garantisce di per s un buon comportamento duttile, per la fragilit di alcuni meccanismi di rottura che si svilupperebbero contemporaneamente ad altri meccanismi duttili, dallaltro, che le approssimazioni del modello e le differenze tra sollecitazioni resistenti e di calcolo (legate, nel c.a., alla discretizzazione dei diametri dei tondini di acciaio, ai requisiti minimi di armatura previsti, in quantit e disposizione, alle differenze tra resistenze effettive e di progetto dei materiali), determinano maggiorazioni incontrollate di resistenza, che portano allanticipazione dei meccanismi fragili.

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Fig. 9: Applicazione della gerarchia delle resistenze nella progettazione dei pilastri a flessione (a destra) e delle travi a taglio (a sinistra).

La procedura di progetto deve, perci, partire dalla determinazione delle resistenze delle parti deputate alla dissipazione denergia con meccanismi duttili (estremit delle travi nei telai), sulla base dei risultati dellanalisi elastica e delle effettive caratteristiche dellelemento (geometria e armature nel c.a.). Successivamente, attraverso semplici equazioni dequilibrio locale (equilibrio alla rotazione intorno al nodo, equilibrio alla rotazione di travi e pilastri v. fig. 9) riferite alle sollecitazioni resistenti opportunamente maggiorate dei meccanismi duttili, si arriva alla progettazione delle resistenze delle parti non deputate alla dissipazione di energia (pilastri e nodi) e dei relativi meccanismi fragili (taglio nelle travi, nei pilastri, nei nodi). Ovviamente, ad una progettazione attenta ai meccanismi di rottura a livello di struttura e di elemento occorre affiancare una progettazione attenta dei dettagli strutturali, che condizionano a livello locale leffettivo sviluppo della duttilit richiesta, per garantire la corretta trasmissione delle sollecitazioni tra i diversi elementi (continuit e limiti geometrici), la prevenzione di modalit di crisi non messe in conto nel calcolo (ad esempio linstabilit delle barre di armatura), il miglioramento delle caratteristiche di resistenza e duttilit del calcestruzzo (mediante armature di confinamento), una resistenza minima a parti strutturali cruciali e non facilmente progettabili (ad esempio i nodi trave-pilastro). Lattenta considerazione di tutti questi aspetti relativi sia al comportamento globale che a quello locale vengono premiati con una cospicua riduzione delle azioni (ovvero da valori maggiori del fattore di struttura q, come illustrato in fig. 6). In ogni caso la norma permette di progettare senza applicare il metodo della gerarchia delle resistenze, adottando, per, azioni sismiche pi gravose, cos da bilanciare la minore duttilit con una maggiore resistenza. In sostanza, si ammettono due diverse modalit progettuali alternative, per realizzare strutture a bassa duttilit o ad alta duttilit.
Metodo di verifica agli stati limite

Uno degli aspetti di maggiore impatto delle nuove norme sui progettisti sembra essere il definitivo abbandono del metodo delle tensioni ammissibili in favore del metodo degli stati limite, dopo circa un trentennio, per il progetto delle costruzioni non antisismiche, e quasi un decennio, per le costruzioni in zona sismica, di convivenza dei due metodi. Dal punto di vista concettuale, non possono esservi dubbi che il metodo delle tensioni ammissibili,in quanto finalizzato unicamente alla verifica del non superamento delle condizioni elastiche, sia del tutto inadeguato ad una progettazione che guardi essenzialmente al comportamento della struttura in campo ampiamente non lineare. Dal punto di vista pratico, la sostituzione delluno con laltro metodo non dovrebbe comportare sostanziali difficolt operative, essendo oramai prassi comune eseguire tutte le verifiche locali con programmi di calcolo ampiamente collaudati. pag. n. 194
Relazione tecnica di calcolo delle strutture Tecnica delle costruzioni 3

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