Sunteți pe pagina 1din 8

Equazione di Schroedinger - 1

Lezione 3 - Equazione di Schroedinger



1. Lapparato matematico per il calcolo delle probabilit ondulatorie

Lo studio delle propriet di un sistema fisico nellambito di una trattazione ondulatoria in un certo
senso avvicinabile a quello operato nello schema classico, con delle differenze concettuali e di
sostanza comunque essenziali. Nella visione classica linteresse rivolto alla relazione fra causa
(forze agenti sul sistema) ed effetto (moti del sistema, traiettorie). Lo strumento utilizzato la
formulazione dinamica (leggi di Newton) o lagrangiana (equazioni di Hamilton e Lagrange). Nella
visione quantistica ovvero ondulatoria i concetti di traiettoria perdono sostanza (in virt del
principio di indeterminazione) ed dunque necessario costruire un nuovo apparato che consenta
invece di ottenere informazioni sullampiezza di probabilit, ossia sullonda di De Broglie
associata al sistema fisico. Tale onda permette di calcolare la probabilit di ottenere determinati
valori di grandezze fisiche di interesse (variabili osservabili). Come discusso prima, londa di De
Broglie dora in avanti chiamata (impropriamente) funzione donda del sistema, collegabile alla
densit di probabilit semplicemente prendendone il modulo quadrato,
P(x)=|(x)|
2
.
La probabilit di osservare il sistema nellintervallo spaziale dx dunque dP(x)=|(x)|
2
dx. La
probabilit di osservare il sistema nellintervallo di valori della coordinata compresi fra x
1
e x
2

quindi data da

= < <
2
1
2
2 1
) ( ) (
x
x
dx x x x x P ,
con lunica avvertenza di aver adottato una normalizzazione appropriata per la densit di
probabilit, ossia
1 ) (
2
=

+

dx x .
Le estensioni in spazi a 2 o 3 dimensioni immediata.
Come le equazioni di Newton e Maxwell, lequazione che permetter la trattazione quantistica non
sar derivabile da principi primi, ma dovr sottostare a verifiche sperimentali, leggi di
conservazione, considerazioni di simmetria e teoriche di varia natura.

2. Giustificazione operativa dellequazione donda

Nel 1926 E. Schroedinger introduce lequazione per londa di materia (che prende il suo nome).
Lidea di base consiste nella sequenza di passi qui elencati:
(a) Lenergia (non-relativistica) devessere conservata, E=T+U
(b) vi devessere consistenza con lipotesi di De Broglie, per cui ad una particella libera dovr
venire associata un onda piana con lunghezza h/p. Questo permette di scrivere la sua energia
(cinetica) come E=T=p
2
/(2m)=
2
k
2
/(2m);
(c) ci si aspettano delle condizioni matematiche di regolarit dellonda: la funzione dovr
essere continua (anche nelle derivate prime), ad un solo valore e presentare comportamento
lineare in accordo con il principio di sovrapposizione.
Seguendo questi principi di riferimento, possiamo costruire lequazione guida nel caso di una
particella libera ed estendere (con generalizzazione in questa sede gratuita) lequazione cos
ottenuta a casi pi generali.
Per una particella libera dobbiamo ottenere unonda di materia di tipo viaggiante e piana nella
forma consueta, (x,t)=Asin(kxt). Consideriamo unistantanea al tempo t=0 (che verr
reintrodotto in seguito) e concentriamo lattenzione sullonda (x)= (x,0)=A sin(kx).
Osserviamo che
Equazione di Schroedinger - 2
( ) = = =

T
m
k kx A k
dx
d
2
2 2
2
2
2
sin

,
con T=EU, per cui
= +

E U
dx
d
m
2
2 2
2

.
Questa equazione, che evidentemente consistente con (a) la conservazione dellenergia, (b) le
richieste di linearit ed unicit del valore e (c) fornisce londa piana di De Broglie per la particella
libera (U=0), lequazione di Schroedinger indipendente dal tempo in una dimensione. Non
stata dimostrata (n possibile farlo), ma solo giustificata sulla base della logica di consistenza
sopra schematizzata. Si assume inoltre che possa venire applicata quando la particella non libera.
Sar lo studio di qualche caso rilevante a fornire conferme a posteriori della validit della procedura
qui delineata.
In pratica, la risoluzione dellequazione donda per un problema fisico assegnato pu essere cos
schematizzata:
(a) assegnazione del problema in termini dellinterazione fisica: lenergia potenziale U data;
(b) la funzione donda viene ricavata con tecniche standard di risoluzione di equazioni
differenziali. Lequazione donda una equazione agli autovalori, in quanto sia la funzione
donda che lenergia possono essere considerate (in determinate situazioni) incognite del
problema: data lenergia potenziale si vogliono determinare lo stato sistema (londa
associata) e lenergia o le energie permesse per tali stati (autovalori ed autofunzioni);
(c) vengono applicate le condizioni al contorno (ove possibile);
(d) vengono soddisfatte (se richiesto da eventuali discontinuit dellenergia potenziale)
condizioni di continuit per e d/dx;
(e) la soluzione cos particolareggiata utilizzata per calcolare probabilit di grandezze fisiche
di interesse per il sistema in esame. A tale scopo si utilizza il significato operativo di
ampiezza di probabilit (si ricordi sempre limpossibilit di definire una misura singola con
precisione illimitata di una grandezza fisica a prescindere da altre grandezze fisiche) e si
opera secondo la definizione standard di valore di attesa probabilistico. Cos, il valore atteso
per la posizione di una particella con funzione donda (x) dato da

+

>= < dx x x x
2
) ( ,
e quello di una grandezza generica f(x) dato da

+

>= < dx x x f x f
2
) ( ) ( ) ( ,
dove si considerano funzioni donda normalizzate allunit.

3. Applicazioni

Particella libera in una dimensione

Lequazione di Schroedinger
=

E
dx
d
m
2
2 2
2


Possiamo anche scrivere
=

2
2
2
k
dx
d

dove k
2
=2mE/
2
, ossia otteniamo lequazione differenziale per unonda piana con periodo
spaziale dato da =h/p. La soluzione del tipo
Equazione di Schroedinger - 3
(x)=a sin(kx) + b cos (kx)
con energia data da E=
2
k
2
/(2m) (tutti i valori sono ammessi con continuit, a seconda della
quantit di moto della particella o del suo numero donda), ovvero lenergia non quantizzata,
a valori discreti. E possibile (e conveniente) scrivere la funzione donda in forma equivalente
complessa,
(x)=A e
+ikx
+ B e
ikx
,
perch in questo modo la soluzione naturalmente nella forma di sovrapposizione di due
onde che, in una trattazione nella quale il tempo esplicitamente inserito (qui non necessario
vista la stazionariet temporale dellonda), risultano viaggianti nelle direzioni positiva (termine
A) e negativa (termine B) dellasse x. In questo primo esempio i coefficienti dellonda (A e B)
non possono venire determinati per normalizzazione, e questo in pieno accordo con il fatto che
londa completamente delocalizzata spazialmente (la quantit di moto della particella
perfettamente definita in termini della lunghezza donda) e dunque non ha significato porsi la
domanda di stabilire la probabilit di collocare spazialmente la particella.

Particella in una scatola di energia con pareti infinitamente alte

Questo un caso interessante perch facilmente visualizzabile in unanalogia classica: la
particella vincolata da pareti meccaniche che ne limitano completamente il moto in una
dimensione. Classicamente ci aspettiamo che la particella compia moti periodici fra le due
sponde mantenendo la velocit (energia) inizialmente assegnata. Il risultato
quantistico/ondulatorio molto differente. Consideriamo una buca di larghezza L nella quale
lenergia potenziale posta arbitrariamente a zero. Allesterno della buca (per x<0 ed x>L) la
particella non pu essere trovata: dunque la corrispondente funzione donda si deve annullare
identicamente. Questo confermato dal fatto che lequazione di Schroedinger per U= pu
essere considerata valida solo quando =0. Allinterno della buca invece la soluzione sar
ancora del tipo ottenuto prima per la particella libera,
(x)=a sin(kx) + b cos (kx)
con lessenziale differenza che la funzione donda deve essere
connessa con continuit alla funzione esterna alla buca, che
identicamente nulla. Dunque le condizioni da imporre sono
(0)=(L)=0. Si ha allora asin(0)+ bcos(0)=b=0 e a sin(kL)=0.
Volendo evitare la soluzione identicamente nulla (a=0), non
resta che imporre la condizione
kL=n, n=1,2,
La lunghezza donda associata data da =2/k=2L/n, ossia
corrisponde alla soluzione dei modi stazionari della corda
vibrante di lunghezza L fissata agli estremi. Lanalogia per
finisce qui: londa di materia assegna una densit di probabilit
per trovare la particella che presenta un numero crescente di
massimi alternati da minimi ove la probabilit si annulla: in
corrispondenza di questi minimi la particella non pu essere
trovata, anche se essa rinvenibile facilmente in posizioni
adiacenti questi minimi! Bisogna prestare molta attenzione
allinterpretazione di questo risultato, evitando di conferire
eccessiva valenza materiale alla particella che, in questo
contesto, ha propriet pi facilmente realizzabili e visualizzabili in termini ondulatori. Si ricordi
che la densit di probabilit data dal modulo quadrato della funzione donda. E anche
importante osservare che lenergia della particella, in corrispondenza dei valori di k sopra scritti,
vale
E=
2
k
2
/(2m)= n
2

2
/(2mL
2
).

L
n
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
Equazione di Schroedinger - 4
Lenergia ora quantizzata, cio pu assumere (contrariamente al caso classico) solamente
valori discreti, multipli interi (non equispaziati) di una energia minima [E
0
=
2

2
/(2mL
2
) in
questo caso]. Lenergia acquista un indice (n) che detto numero quantico per lenergia stessa.
La quantizzazione dellenergia tipica di una situazione di particella vincolata da una regione di
potenziale attrattivo, o comunque ad energia totale negativa, e risulta automaticamente dalla
trattazione offerta dallequazione di Schroedinger. Notiamo infine che lenergia minima di
questo sistema comunque una quantit positiva, non nulla. Questo risultato, di nuovo
sorprendente dal punto di vista classico (secondo il quale la particella collocabile in uno stato
di quiete relativa ad energia totale nulla), conseguenza diretta del principio di
indeterminazione spazio-momento. E facile verificare questo fatto partendo
dallindeterminazione spaziale della particella, pari a L, ed ottenere che lenergia non pu
risultare pi piccola di E
0
, altrimenti questo condurrebbe ad una precisione nella definizione
dellenergia cinetica, dunque del momento, in disaccordo con il principio dindeterminazione.
E anche possibile calcolare i valori dattesa di grandezze fisiche dinteresse per il sistema,
come gi spiegato, nel caso specifico. Per quanto riguarda la posizione attesa della particella
necessario calcolare lintegrale
2
sin
2
) (
0
2
0
2 L
dx
L
x n
x
L
dx x x x
L L
=

= =

.
Il risultato indica che la posizione media della particella , indipendentemente dallo stato
energetico, nella posizione intermedia fra le pareti.

Buca infinita a due dimensioni

E unimportante estensione del caso precedente. Ora la particella vincolata da una barriera di
energia infinita a rimanere in un piano xy (ad esempio quadrato di lato L). La soluzione
dellequazione di Schroedinger segue la stessa strategia delineata nel caso in una dimensione,
anche se ora si tratta di estendere lo schema ad un problema di due variabili:
) , ( ) , ( ) , (
) , ( ) , (
2
2
2
2
2 2
y x E y x y x U
y
y x
x
y x
m
= +


,
U(x,y)=0 per 0<x<L, 0<y<L, altrove.
La soluzione di questequazione richiede opportune tecniche di separazione delle variabili. Il
buon senso ci suggerisce comunque di ammettere che la densit di probabilit fuori dalla buca
sia identicamente nulla [(x,y)=0]. Allinterno si usa come soluzione di prova una funzione
donda fattorizzata, (x,y)=f(x)g(y), dove f e g sono funzioni esattamente del tipo ottenuto nel
caso in una dimensione:
f(x)=A
x
sin k
x
x + B
x
cos k
x
y,
g(y)=A
y
sin k
y
y + B
y
cos k
y
y,
dove i numeri donda k
x
, k
y
sono ora richiesti separatamente perch la soluzione di prova sia
accettabile. Applicando le condizioni di continuit ai bordi, (0,y)= (x,0)= (L,y)= (x,L)=0 si
ottiene ancora una situazione di stazionariet di onde in due dimensioni (analogamente al caso
della vibrazione di una membrana piana vincolata ai bordi, come la pelle di un tamburo). In
corrispondenza i numeri donda k risultano limitati a valori multipli di interi, e lenergia
ancora quantizzata ed assegnabile in funzione di due numeri quantici. La funzione donda
normalizzata che si ottiene
(x,y)=(2/L) sin (n
x
x/L) sin (n
y
y/L)
e lenergia
E =E(n
x
,n
y
)=
2

2
( n
x
2
+ n
y
2
)/(2mL
2
)= E
0
( n
x
2
+ n
y
2
).
Osserviamo che vi sono coppie di numeri quantici differenti (dunque differenti funzioni donda)
che danno la stessa energia. I valori (n
x
,n
y
)=(2,1) e (n
x
,n
y
)=(1,2) danno entrambi E=5E
0
. Questo
un primo esempio di degenerazione quantistica. Il caso appena citato tutto sommato
Equazione di Schroedinger - 5
accettabile in quanto le due coppie di numeri
quantici corrispondono ad uno scambio degli assi x
ed y. In realt la situazione pu essere pi
complessa: le coppie (n
x
,n
y
)=(1,7) e (n
x
,n
y
)=(5,5)
corrispondono alla stessa energia, 50E
0
. Ma le
funzioni
donda
(il loro
modulo
quadrato
), qui
rapprese
ntate, sono di natura sostanzialmente differente. La
degenerazione tipica di sistemi a pi dimensioni
(in realt esistono affascinanti connessioni fra la
simmetria di un sistema fisico e le possibili degenerazioni quantistiche).

Oscillatore armonico

Una situazione molto comune nei modelli fisici sia classici che quantistici basata su forze di
natura elastica, per la quale il moto di tipo oscillatorio armonico (per piccoli angoli di
oscillazione). Lutilit di proporre la soluzione quantistica per questo caso che esso costituisce
un valido punto di partenza per la modellizzazione di sistemi fisici di interesse reale (per piccoli
spostamenti dallequilibrio ogni energia potenziale ha andamento quadratico, U(x)=kx
2
/2). La
soluzione dellequazione di Schroedinger per questo potenziale piuttosto complessa (ha
andamento regolato da polinomi e da esponenziali), ma lenergia quantizzata ed assegnata in
termini di un unico numero quantico secondo la semplice relazione
E=E(n)=(n+1/2) , dove =(k/m)
1/2
e n=0,1,2, .
La sequenza di livelli energetici (lo spettro del sistema) ora equispaziata (cosa che non accade
per la particella in una scatola di energia infinita). Notare il minimo energetico per n=0: il valore
risulta ovviamente compatibile con lindeterminazione spazio-momento di Heisenberg.

4. Dipendenza dal tempo della funzione donda

Senza entrare nel dettaglio della trattazione, ci limitiamo ad affermare che la dipendenza temporale
pu essere introdotta nella trattazione ondulatoria partendo dalla funzione donda indipendente dal
tempo, (x), moltiplicata per il fattore complesso e
it
, dove =E/ , ovvero la frequenza data
dalla relazione di De Broglie:
(x,t)= (x)e
it
.
Cos facendo possibile giungere ad una versione dellequazione di Schroedinger dipendente dal
tempo, nella forma
t
t x
i t x x U
x
t x
m

= +

) , (
) , ( ) (
) , (
2
2
2 2

.
Il fattore temporale ad esponente complesso conveniente nella rappresentazione del verso di moto
dellonda di materia: la funzione donda indipendente dal tempo
(x)=A e
+ikx
+ B e
ikx

diventa
(x,t)=A e
+i (kxt)
+ B e
i(kx+t)
,
per cui londa viaggiante nel verso delle x positive ha intensit v|A|
2
e quella nel verso delle x
negative ha intensit v|B|
2
, con v=p/m= k/m.


(n
x
,n
y
)=(5,5)

(n
x
,n
y
)=(1,7)
Equazione di Schroedinger - 6


U
0

II I
E



5. Barriere di potenziale, effetto tunnel: un nuovo aspetto anticlassico della meccanica
quantistica

Si considerano i fenomeni di interazione quantistica di una particella in una dimensione che
attraversa zone ad energia variabile a gradini. Anzitutto studiamo il caso di una particella viaggiante
lungo lasse x con energia potenziale data da U(x)=0 per x<0 e U(x)=U
0
per x>0. Lequazione di
Schroedinger associata va studiata in due casi diversi: energia della particella maggiore e minore del
gradino di energia potenziale, U
0
.
Per E>U
0
la funzione donda devessere di tipo oscillatorio su tutto lintervallo di valori di x, in
quanto lequazione di Schroedinger si spezza in due possibili forme:
=

E
dx
d
m
2
2 2
2

per x<0 (zona I),


=

) (
2
0
2
2 2
U E
dx
d
m

per x>0 (zona II).


Le soluzioni corrispondenti sono

I
(x)= A e
+ikx
+ B e
ikx
(zona I) e

II
(x)=A e
+ikx
+ B e
ikx
(zona II),
dove

) ( 2
' ,
2
0
U E m
k
mE
k

= = .
Prima di imporre le condizioni di continuit alle funzioni, osserviamo che, se supponiamo che la
particella venga lanciata verso valori crescenti di x, la soluzione nella zona II non pu avere
componenti viaggianti verso valori decrescenti di x, per cui B=0. Non rimane che imporre la
continuit in x=0 delle funzioni e delle loro derivate prime,
I
(0)=
II
(0) e [d
I
/dx](0)= [d
II
/dx] (0).
Si ottiene

+ =
ikx ikx
e
k k
k k
e A x
'
'
) (
I
,
x ik
e
k k
k
A x
'
II
'
2
) (
+
= .
Linterpretazione del risultato che nella zona I si ha sovrapposizione di unonda viaggiante verso
le x positive (londa incidente, con coefficiente 1) e di una verso le x negative (londa riflessa, con
coefficiente (kk)/ (k+k), mentre nella zona II si ha unonda viaggiante verso x positive (londa
trasmessa, con coefficiente 2k/(k+k). Londa di materia si differenzia nelle due zone per la diversa
lunghezza donda di De Broglie, in quanto la particella si trova in zone di differente energia
cinetica. Si parla di intensit riflessa
R=(v|B|
2
)/(v|A|
2
)=(kk)
2
/ (k+k)
2
, e di intensit trasmessa,
T=(v|A|
2
)/(v|A|
2
)=4kk/(k+k)
2
. Notiamo anzitutto che
T+R=1 (conservazione del flusso, londa suddivisa nelle
parti trasmessa e riflessa senza perdite). Un effetto notevole
e puramente quantistico comunque lesistenza dellonda
riflessa: classicamente una particella proveniente da sinistra
con energia cinetica assegnata, in corrispondenza del
gradino di potenziale perder semplicemente energia
cinetica (rallentamento ad opera della forza istantanea al
gradino) e proseguir nel suo moto verso destra. Non pu
venire riflessa. Quantisticamente invece questo possibile: il gradino causa un effetto reale di
riflessione: ancora una volta, non si deve sottovalutare la natura essenzialmente ondulatoria del
sistema in questa discussione.
Equazione di Schroedinger - 7

Ancora pi disarmante il caso per E<U
0
. Nella zona I la soluzione dellequazione di Schroedinger
eguale al caso precedente, per ovvi motivi. Nella zona II lequazione si scrive
=

) (
2
0
2
2 2
U E
dx
d
m

,
e dunque la soluzione deve prevedere esponenziali reali, ossia

II
(x)=A e
kx
+ B e
kx
, con

) ( 2
' '
0
E U m
k

=
.
Per impedire alla funzione donda di divergere per x crescenti imponiamo A=0 ed applichiamo le
condizioni di continuit in x=0. Il risultato che
nella zona I londa di materia stazionaria con
numero donda k, come previsto, senza fenomeni
particolari di bilancio (la particella riflessa dalla
barriera di potenziale). Ma la soluzione per la zona
II, con un esponenziale decrescente, evidenzia che la
particella penetra per un tratto nella zona
proibita. E proibita dalla meccanica classica
(lenergia cinetica negativa), e contravviene al
principio di conservazione dellenergia. Questo
fenomeno reale (anche se impossibile osservare
la particella nella zona II) ed consentito dal principio di indeterminazione tempo-energia:
affinch la particella possa penetrare per un certo tratto nella zona ad energia cinetica negativa, essa
deve prendere in prestito energia sufficiente (che deve in realt creare) per superare la barriera di
potenziale. Se tale prestito avviene entro un tempo breve tanto da soddisfare la relazione
t/E, losservatore non potr misurare il fenomeno in contrasto con il principio di
conservazione dellenergia.
Il fenomeno di penetrazione nella zona classicamente proibita
causa di una serie di fenomeni che non trovano spiegazione al
di fuori dello schema quantistico. Si consideri, a tale scopo, il
caso di una particella che subisce leffetto (sempre in una
dimensione) di una barriera di potenziale di larghezza ed
altezza finite ed assegnate. Se lenergia della particella
minore dellaltezza della barriera, la descrizione classica prevede solamente un fenomeno di
inversione del moto (riflessione totale). Dal punto di vista quantistico, il fatto che la barriera abbia
larghezza finita e che la particella possa penetrare tale barriera per un piccolo tratto fa s che vi sia
probabilit non nulla di attraversamento della barriera: una particella proveniente dal lato delle x
negative potr presentarsi (con onda di materia di lunghezza invariata, nellesempio considerato)
oltre la barriera di potenziale, ossia la barriera presenta una trasmissione puramente quantistica non
nulla. Il risultato pu essere dimostrato con le tecniche
appena illustrate. La figura riporta landamento
dellintensit trasmessa in funzione dellenergia della
particella normalizzata a quella della barriera: evidente
che la trasmissione per E<U
0
non identicamente nulla,
come non perfettamente unitaria per E>U
0
: vi sono
fenomeni di riflessione sopra barriera analoghi a quelli
presentati nellesempio del gradino di energia. Questi
risultati sono alla base della comprensione (e della
corretta modellizzazione) di fenomeni nucleari di
decadimento (trasformazione ed emissione) di particelle,
che infatti vengono rilasciate con probabilit in ottimo accordo con lo schema di attraversamento di
0 0.5 1 1.5 2 2.5 3 3.5 4 4.5 5
0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.7
0.8
0.9
1
T

U
0

E
Equazione di Schroedinger - 8
barriera, detto effetto tunnel. Il microscopio a scansione tunnel recentemente realizzato anche
basato su questo fenomeno.
In generale dovrebbe essere ora chiaro che la forma esplicita
dellenergia potenziale (come accade nel caso classico)
sufficiente a fare previsioni sullandamento della funzione
donda della particella. Tipicamente, si potranno avere due
situazioni generali, a seconda del segno dellenergia totale del
sistema. Per energie positive, ossia particella sopra
barriera/buca di potenziale, sar sufficiente fissare un
parametro arbitrario della funzione donda che presenter
caratteristiche di onda viaggiante, eventualmente sfasata
(ossia parzialmente riflessa/trasmessa) da variazioni dellenergia potenziale, con possibili effetti di
penetrazione quantistica in corrispondenza dei punti di inversione classica del moto. Lenergia della
particella non quantizzata. Per energie negative, ossia nella buca di potenziale, lequazione di
Schroedinger obbliga a fissare due parametri, il che equivale a vincolare lenergia a valori discreti.
Essa dunque quantizzata.
Il formalismo della meccanica quantistica stato sviluppato (da Schroedinger ed Heinsenberg) in
dettaglio e seguendo regole e principi solidi e che vanno oltre le semplici considerazioni qui
discusse. Vale almeno la pena citare che lequazione di Schroedinger nella forma canonica viene
scritta H=E, dove H loperatore hamiltoniano definito in uno spazio di Hilbert di funzioni
donda . Nei casi sopra considerati H si riconduce alla forma
2
/(2m)(d
2
/dx
2
)+U(x). Lequazione
conduce ad autovalori (osservabili, necessariamente reali e dunque gli operatori devono essere
hermitiani) con autovettori (rappresentazione degli stati fisici del sistema). Per la dipendenza dal
tempo possibile estendere la trattazione includendo fenomeni di transizione (ad esempio radiative,
ossia con scambi di fotoni), nelle quali il sistema non stazionario, ossia evolve nel tempo. E
possibile calcolare esplicitamente le probabilit di evoluzione di questi fenomeni.

S-ar putea să vă placă și

  • Lav 060323
    Lav 060323
    Document6 pagini
    Lav 060323
    stefanoss59
    Încă nu există evaluări
  • Lav270423 PDF
    Lav270423 PDF
    Document5 pagini
    Lav270423 PDF
    stefanoss59
    Încă nu există evaluări
  • Cinematica 1D 2022-23
    Cinematica 1D 2022-23
    Document7 pagini
    Cinematica 1D 2022-23
    stefanoss59
    Încă nu există evaluări
  • TD 27
    TD 27
    Document1 pagină
    TD 27
    stefanoss59
    Încă nu există evaluări
  • Lav 280922 A
    Lav 280922 A
    Document3 pagini
    Lav 280922 A
    stefanoss59
    Încă nu există evaluări
  • TD 28-29
    TD 28-29
    Document3 pagini
    TD 28-29
    stefanoss59
    Încă nu există evaluări
  • Lav 190922
    Lav 190922
    Document4 pagini
    Lav 190922
    stefanoss59
    Încă nu există evaluări
  • Lav030423 PDF
    Lav030423 PDF
    Document5 pagini
    Lav030423 PDF
    stefanoss59
    Încă nu există evaluări
  • Lav230323 PDF
    Lav230323 PDF
    Document2 pagini
    Lav230323 PDF
    stefanoss59
    Încă nu există evaluări
  • Lav 150922
    Lav 150922
    Document4 pagini
    Lav 150922
    stefanoss59
    Încă nu există evaluări
  • Pendolo Semplice
    Pendolo Semplice
    Document3 pagini
    Pendolo Semplice
    stefanoss59
    Încă nu există evaluări
  • Entropia
    Entropia
    Document7 pagini
    Entropia
    stefanoss59
    Încă nu există evaluări
  • TD 30
    TD 30
    Document2 pagini
    TD 30
    stefanoss59
    Încă nu există evaluări
  • TD 21
    TD 21
    Document2 pagini
    TD 21
    stefanoss59
    Încă nu există evaluări
  • TD 28-29
    TD 28-29
    Document3 pagini
    TD 28-29
    stefanoss59
    Încă nu există evaluări
  • TD 21
    TD 21
    Document2 pagini
    TD 21
    stefanoss59
    Încă nu există evaluări
  • TD 30
    TD 30
    Document2 pagini
    TD 30
    stefanoss59
    Încă nu există evaluări
  • TD 27
    TD 27
    Document1 pagină
    TD 27
    stefanoss59
    Încă nu există evaluări
  • Entropie Varie
    Entropie Varie
    Document2 pagini
    Entropie Varie
    stefanoss59
    Încă nu există evaluări
  • Termodinamica DF
    Termodinamica DF
    Document120 pagini
    Termodinamica DF
    stefanoss59
    Încă nu există evaluări
  • Pendolo Semplice L28
    Pendolo Semplice L28
    Document3 pagini
    Pendolo Semplice L28
    stefanoss59
    Încă nu există evaluări
  • Termodinamica DF
    Termodinamica DF
    Document120 pagini
    Termodinamica DF
    stefanoss59
    Încă nu există evaluări
  • Dinamica Del Punto MAS L27
    Dinamica Del Punto MAS L27
    Document1 pagină
    Dinamica Del Punto MAS L27
    stefanoss59
    Încă nu există evaluări
  • Attrito Viscoso L30
    Attrito Viscoso L30
    Document2 pagini
    Attrito Viscoso L30
    stefanoss59
    Încă nu există evaluări
  • Dinamica Attrito Radente L26
    Dinamica Attrito Radente L26
    Document2 pagini
    Dinamica Attrito Radente L26
    stefanoss59
    Încă nu există evaluări
  • Un Altro Esercizio Sul CM
    Un Altro Esercizio Sul CM
    Document1 pagină
    Un Altro Esercizio Sul CM
    stefanoss59
    Încă nu există evaluări
  • Gravitazione 1 L32
    Gravitazione 1 L32
    Document2 pagini
    Gravitazione 1 L32
    stefanoss59
    Încă nu există evaluări
  • Dinamica Carrucole L25
    Dinamica Carrucole L25
    Document1 pagină
    Dinamica Carrucole L25
    stefanoss59
    Încă nu există evaluări
  • Gravitazione 2 L33
    Gravitazione 2 L33
    Document3 pagini
    Gravitazione 2 L33
    stefanoss59
    Încă nu există evaluări
  • Un Altro Esercizio Sul CM
    Un Altro Esercizio Sul CM
    Document1 pagină
    Un Altro Esercizio Sul CM
    stefanoss59
    Încă nu există evaluări