Sunteți pe pagina 1din 34

STUDIO, REALIZZAZIONE ED ANALISI DI UNA SORGENTE SONORA OMNIDIREZIONALE A DIRETTIVIT VARIABILE

Realizzazione della sorgente a cura di

OUTLINE s.n.c. Sezione R&D G. Noselli, F. Simeoni, F. Vezzoli

Studio realizzato in collaborazione con

Universit degli Studi di Brescia Dipartimento di Ingegneria Meccanica G.P. Beretta, G. Pedersini, E. Piana

Sommario Studio di realizzazione della sorgente .......................................... 3 Scelte realizzative......................................................................... 6 Trasduttori elettroacustici ............................................................ 8 Caratteristiche innovative........................................................... 12 Rea lizzazione pratica .................................................................. 13 Forma geometrica....................................................................... 13 Struttura di supporto .................................................................. 16 Connettore.................................................................................. 18 Alloggiamento dei trasduttori ..................................................... 19 L'assemblato .............................................................................. 21 Test di tenuta in potenza della sorgente ..................................... 23 Ca r a t t e r ist ich e e le t t r ich e e d a cu st iche de ll a sse m bla t o .............. 23 Prove sperimentali...................................................................... 24 Verifica delle caratteristiche di direttivit................................... 27 CONCLUSIONI............................................................................. 33

Pag. 2

Studio di realizzazione della sorgente I campi di utilizzo di una sorgente acusticamente isotropa sono principalmente due: 1. La det erm inazione del t em po di riverberazione di un am bient e confinat o per la carat t erizzazione acust ica dello st esso, in m odo da pot er apport are le m odifiche necessarie ad una diffusione del suono idonea alla dest inazione d uso; 2. La valut azione dell isolam ent o acust ico fornit o dalle st rut t ure edili che separano due ambienti adiacenti. Durant e la fase di proget t azione della sorgent e st at o quindi necessario riferirsi alle principali norm at ive int ernazionali vigent i in m at eria, raggruppat e nella Serie UNI EN I SO 140- X ed ISO 3382.

Normativa vigente I l punt o di part enza per la realizzazione della sorgent e om ni- direzionale deve essere necessariamente la normativa di riferimento per le misure ambientali (UNI EN ISO 140- 1). I n alcuni casi, per sat urare acust icam ent e un am bient e, possibile sparare un colpo di pist ola a salve. Questo metodo, sebbene molto pratico e di basso costo, presenta diversi svantaggi: l'im pulso sonoro cost it uit o dal colpo di pist ola non ha energia sufficient e alle basse frequenze e non perm et t e quindi di avere una dinam ica di m isura sufficient e per il calcolo del tempo di riverberazione nelle bande di frequenza pi basse; non un segnale di test riproducibile con sufficiente accuratezza; ne consegue che anche la m isura del t em po di riverbero non pot r essere riproducibile a m eno che non vengano utilizzate delle medie su misure successive; non consent e di st abilire un regim e st azionario di energia sonora all'int erno dell'am bient e, m a solam ent e la sua rispost a all im pulso; manda facilm ent e in sovraccarico il sist em a di m isura a causa di un fat t ore di crest a elevato. I n Figura 1 rappresent at a, a t it olo di esem pio, una generica cat ena di m isura del t em po di riverberazione. Per poter misurare il tempo di riverberazione di un determinato ambiente necessario disporre di una sorgente in grado di: 1. Saturare acusticamente l am bient e. Un am bient e sat uro garant isce una buona det erm inazione del t em po di riverberazione (T60). Sorgenti poco potenti non riescono ad innalzare di 60 dB il livello di pressione sonora se non in am bient i m olt o piccoli; nella m aggior part e dei casi ci si accont ent a di est rapolare il T60 raddoppiando il t em po di decadim ent o del segnale di pressione sonora di 30 dB (T30). 2. Rendere il campo diretto il pi circoscritto possibile. Quest o significa che la radiazione diret t a non deve essere dom inant e rispet t o a quella provenient e dalle riflessioni dell am bient e. Per pot er garant ire quest o effet t o necessario che la sorgente non abbia direzioni preferenziali di emissione del suono.

Pag. 3

Figura 1: Esempio di catena di misura per la caratterizzazione acustica di un ambiente

La condizione di om nidirezionalit facilm ent e verificabile sul cam po: l'apparecchiat ura di m isurazione dovr fornire un livello pressoch cost ant e per acquisizioni in punt i diversi, ovvero il m icrofono dovr t rovarsi al di fuori della zona carat t erizzat a dal cam po diret t o ( 6 dB per ogni raddoppio della distanza). I n t al senso la norm a propone di ut ilizzare sorgent i irradiant i in fase racchiuse in un'unica cassa ( cabinet) . addirit t ura suggerit a la form a poliedrica da adot t are: il dodecaedro. Quest o perch, secondo la Norm at iva cit at a, assicurat a una buona approssim azione di radiazione om nidirezionale dell energia sonora. Nat uralm ent e nulla viet a di prendere in analisi delle form e che pi si avvicinino alla forma sferica come poliedri pi complessi (icosaedro oppure icosaedro troncato). Per verificare la diret t ivit della sorgent e la Norm a suggerisce di m isurare il livello di pressione sonora secondo le seguenti modalit: campo acustico libero; misura della pressione sonora ad una distanza di misura 1,5 m; segnale di test: rumore (bianco o rosa); modalit di acquisizione in terzi di ottava (ISO 140) o in ottava (ISO 3382). Si ottengono i valori degli indici di direttivit facendo la differenza tra il livello energetico medio per l'arco di 360 ( L360) e i valori m edi ot t enut i perlust rando dolcem ent e t ut t i gli archi di 30 (L30,i). Gli indici di direttivit saranno: DIi =L360- L30,i Per la Norm at iva I SO 140, si pu considerare la radiazione om nidirezionale se i valori di DI sono com presi ent ro i lim it i di 2 dB nell'int ervallo di frequenze da 100Hz a 630Hz. Nell'int ervallo di frequenze da 630Hz a 1000Hz i lim it i aum ent ano linearm ent e da 2 dB a 8 dB m ent re da 1000Hz a 5000Hz assum ono valori di 8 dB. I n Figura 2 rappresent at a la maschera di tolleranza. Pag. 4

10,0

8,0

6,0

4,0

2,0

0,0
0 5 0 0 0 5 0 0 0 0 00 50 00 00 00 50 00 40
40 00

10

12

16

20

25

31

40

50

63

80

10

12

16

20

25

31

-2,0

-4,0

-6,0

-8,0

-10,0

Figura 2: Limiti entro i quali una sorgente ritenuta omnidirezionale secondo la ISO 140

Per le I SO 3382, si pu invece considerare la radiazione om nidirezionale se i valori di DI sono com presi ent ro i lim it i di 1 dB nell int ervallo di frequenze da 125Hz a 500Hz. Nell int ervallo di frequenze fra 1000Hz e 2000Hz i lim it i aum ent ano linearm ent e da 1 dB a 5 dB, m ent re per i 4000Hz si assum ono valori di 6 dB. I n Figura 3 rappresent at a la m aschera di t olleranza anche per tale standard. Le norm e prevedono che anche quest a prova, nel caso di sorgent i con singolo alt oparlant e, vada svolta su diversi piani per essere sicuri che il piano scelto non sia quello di simmetria. Per sorgenti poliedriche sufficiente un solo piano di misura.
8,0

6,0

4,0

2,0

0,0

12 5

25 0

50 0

10 00

-2,0

-4,0

-6,0

-8,0

Figura 3: Limiti entro i quali una sorgente ritenuta omnidirezionale secondo la ISO 3382

Pag. 5

20 00

50

00

Scelte realizzative I n base a quant o em erso nello st udio della norm at iva vigent e, la sorgent e sonora deve avere i seguenti requisiti: potenza elevata; dimensioni contenute; omnidirezionalit. Quest e t re carat t erist iche sono purt roppo m assim izzabili indipendent em ent e l una dall alt ra. E st at o necessario raggiungere un com prom esso fra quest e valut ando at t ent am ent e i vant aggi e gli svantaggi di ogni singola scelta progettuale. Forma della sorgente La det erm inazione della form a ot t im ale della cassa in cui saranno m ont at i gli alt oparlant i, st at a fat t a in base a considerazioni prat iche e t eoriche conferm at e da sim ulazioni acust iche. Part endo dall idea di una dist ribuzione com plet am ent e sim m et rica, si considerino dei poliedri regolari. I solidi regolari sono il t et raedro ( quat t ro facce t riangolari) , il cubo o esaedro, l ot t aedro ( ot t o facce t riangolari) , il dodecaedro ( dodici facce pent agonali) e l icosaedro ( vent i facce t riangolari) . Non possibile cost ruire solidi regolari con un num ero di facce diverso da quello di quest i cinque poliedri. Ovviam ent e, il solido con m aggiore sim m et ria spaziale la sfera, che pu essere pensat o com e un poliedro con infinit e facce, m a realizzare un cabinet di form a sferica non im plica che si possano disporre un num ero di alt oparlant i, in m aniera completamente simmetrica, diverso da 4, 6, 8, 12, 20. Si sono considerat i i due solidi che garant iscono il m aggior num ero di facce: il dodecaedro ( Figura 4) e l icosaedro ( Figura 5) .

Figura 4: Dodecaedro

Figura 5: Icosaedro

La prim a form a sem bra perm et t ere un m igliore alloggiam ent o degli alt oparlant i. A quest o scopo si confront ino le dim ensioni di un pent agono e di un t riangolo circoscrit t i ad una circonferenza di un determinato diametro (Figura 6).

Figura 6: Confronto fra le dimensioni di un pentagono e di un triangolo circoscritti ad una circonferenza.

Pag. 6

Nel prim o caso, l'86% della superficie t ot ale della singola faccia occupat a dall'alt oparlant e, m ent re quest a percent uale scende a 60% nel caso dell'icosaedro. Quest o dat o indica quant o la forma dodecaedrica riesca a sfruttare meglio lo spazio. D'alt ro cant o l'icosaedro perm et t e di alloggiare vent i alt oparlant i anzich dodici: quest o, in linea t eorica, fa s che si possa alim ent are la sorgent e con il 60% di pot enza in pi rispet t o al dodecaedro, garant endo cos un aum ent o t eorico del livello m assim o di pressione sonora di +2,2 dB. Questo miglioramento di prestazioni va per pesantemente a scapito della praticit di ut ilizzo: infat t i a parit di dim ensioni dell'alt oparlant e, l'ingom bro t ot ale ( in t erm ini di diam et ro della sfera circoscritta al poliedro) aumenta di oltre il 60%, ed il peso di circa il 70%. Consideriam o ora un alt ro aspet t o che dipende dalle dim ensioni: il fenom eno dell'int erferenza dist rut t iva. Per le basse frequenze quest o problem a non si pone in quant o le lunghezze d'onda in gioco sono t ali per cui t ut t e le sorgent i possono essere considerat e fisicam ent e posizionat e nello st esso punt o. I l cam po sonoro generat o a quest e frequenze approssim at ivam ent e sferico e i cont ribut i di t ut t i i t rasdut t ori si som m ano. Con l'aum ent o della frequenza l'alt oparlant e divent a via via pi diret t ivo e la dist anza fra gli speakers divent a sem pre m eno trascurabile. Ponendosi di front e ad un alt oparlant e ad una dist anza di 1,5 m m ont at o su un dodecaedro si ottiene che i cinque altoparlanti montati sulle facce adiacenti sono ad una distanza per la quale causano int erferenza dist rut t iva sopra i 2800Hz; per quella frequenza il cam po sonoro m olt o direttivo e quindi l'interferenza nel punto di ascolto risulta attenuata. Posizionandosi di front e ad una faccia di un icosaedro alla st essa dist anza del caso precedent e e con gli st essi alt oparlant i da 130 m m si ot t err che i t re alt oparlant i adiacent i non danno problem i perch causano int erferenza dist rut t iva int orno a 3600Hz, m ent re i sei alt oparlanti con un vert ice in com une con la faccia cent rale sono ad una dist anza t ale dallo speaker considerato da provocare interferenza distruttiva a 1400Hz. Olt re a quest e due form e si preso in considerazione anche l'icosaedro t ronco ( rappresent at o in Figura 7) . Si t rat t a di un poliedro ot t enut o t roncando le piram idi a base pent agonale in corrispondenza dei dodici vertici dell'icosaedro.

Figura 7: Icosaedro troncato

I l solido sem i- regolare risult ant e ha vent i facce esagonali e dodici pent agonali ( si t rat t a della st essa geom et ria dei palloni da calcio! ) . Un vant aggio di quest a form a il fat t o di pot er alloggiare ben 32 alt oparlant i su superfici con un perim et ro che ben circoscrive il t ondo del t rasdut t ore ( esagoni e pent agoni) . Per sfrut t are al m eglio quest a carat t erist ica, per, sarebbe necessario ut ilizzare due t ipi di alt oparlant i con diversi diam et ri, cosa che rende com plicat a la previsione del com port am ent o del sist em a. I nolt re, quest a soluzione im plica un peso ed un ingombro complessivo troppo elevato.

Pag. 7

Trasduttori elettroacustici La scelt a di ut ilizzare alt oparlant i elet t rodinam ici a bobina m obile dovut a ai seguent i vantaggi: 1 ) Fa cile r e pe r ibilit su l m e r ca t o: agli alt oparlant i dinam ici di quest o t ipo infat t i affidat a la riproduzione del suono nella m aggior part e dei casi ( im piant i Hi- Fi, sale cinem at ografiche, computer, radio, televisori). 2 ) Ca r a t t e r izza zione st a n da r d: proprio per il fat t o della loro grande diffusione, st at o necessario t rovare un m et odo com une per pot er descrivere il com port am ent o del singolo t rasdut t ore. I param et ri di Thiele & Sm all, insiem e alla curva di em issione in frequenza e al diagram m a polare rendono facilm ent e carat t erizzabile un alt oparlant e. Possiam o cos prevedere approssim at ivam ent e il com port am ent o dell'alt oparlant e st esso senza avere la necessit di acquistarlo e successivamente testarlo. 3 ) Ele va t o r a ppor t o [ pot e nza a cu st ica ] / [ pe so] : gli alt oparlant i a bobina m obile, pur avendo un peso ed un ingom bro abbast anza cont enut o assicurano un elevat o rendim ent o acustico. Sia il peso che l'ingom bro possono essere ult eriorm ent e ridot t i ( anche del cinquant a per cent o) ut ilizzando m agnet i al neodim io anzich i classici m agnet i in ferrit e sint erizzat a. I l problem a del peso, t rascurabile nel caso di un solo alt oparlant e, risult a essere quest ione prim aria se il proget t o prevede la sist em azione di dodici alt oparlant i in un cabinet che deve essere facilmente trasportabile. 4 ) Am pio r a n ge di fr e qu e nza : vi sono alt oparlant i specializzat i per bande di frequenza pi o m eno elevat e: part endo dalle basse si t rovano sub- woofer, woofer, mid- range e t weet er. Nei sist em i di riproduzione audio solit am ent e si ut ilizzano com binazioni di pi t ipi di alt oparlant i in m odo da pot er coprire t ut t a la banda di frequenze udibili. I l segnale, opport unam ent e filt rat o da apparecchiat ure elet t roniche det t e crossover, viene inviat o all'alt oparlant e pi adat t o a riprodurre quella frequenza. Trasdut t ori m id- range in grado di scendere in basso in frequenza sono det t i extended- range e sono quelli pi adat t i per la riproduzione di segnali di t est di utilizzati per analisi di acustica ambientale. 5 ) I n gom br i r idot t i: a parit di pot enza fornit a, gli alt oparlant i hanno dim ensioni diverse in base alla gam m a di frequenze da riprodurre. Un buon alt oparlant e per basse frequenze ha bisogno di spost are un m aggior volum e d'aria rispet t o ad un t weet er e quindi deve avere un diafram m a m olt o pi am pio e con una grande escursione. I n quest o m odo, per, risult a essere un pessim o riprodut t ore di frequenze acut e: un diafram m a grande fa s che si verifichino, olt re ad una cert a frequenza, effet t i di aut o- risonanze che com prom et t ono la corret t a riproduzione audio. Frequenze acut e hanno invece bisogno di una m em brana leggera, rigida e con una piccola escursione. Per il range di frequenza necessario per la sorgent e in proget t o, pu andare bene un t rasdut t ore con diam et ro nom inale di 5" : le singole sorgent i hanno dunque un ingom bro di circa 130 mm. Riepilogando i punt i t rat t at i fino ad ora, si possono riassum ere le specifiche di proget t o dei trasduttori come segue: Rispost a in frequenza sufficient em ent e am pia per riprodurre con efficienza t ut t e le frequenze richieste dalle normative (125 6300Hz); Cono da 5" per ridurre l'ingombro; Bobina con diam et ro da 32 m m e olio m agnet ico all'int erno del t raferro per pot er sopport are pot enze elet t riche fino a 150 W in regim e cont inuo ( secondo st andard AES nel campo di frequenze da 125Hz a 1250Hz); Magnete al neodimio per ridurre il peso. I l prodot t o ut ilizzat o per il dodecaedro OUTLI NE un ext ended range cost ruit o ad hoc di carat t erist iche propriet arie e di prest azioni eccellent i, siglat o OUTLI NE S5WM16NPP ( Figura 8) . I n regim e di funzionam ent o corrispondent e a quant o specificat o dallo St andard AES per prove di t enut a in pot enza, l'olio garant isce un m iglior raffreddam ent o della bobina e consent e di pilot are il t rasdut t ore con una pot enza m assim a pressoch doppia rispet t o ad un norm ale t rasdut t ore senza olio m agnet ico purch le condizioni m eccaniche lo consent ano. I nolt re un Pag. 8

m igliore cont rollo dello st at o t erm ico allont ana nel t em po l effet t o della com pressione di pot enza ( Power Com pression) dovut a all innalzam ent o rapido della t em perat ura della bobina dell alt oparlant e pilot at o ad alt a pot enza. Di seguito sono elencate le caratteristiche tecniche dei trasduttori impiegati nel progetto. Caratteristiche generali Range di frequenza Impedenza nominale Potenza IEC Potenza di programma Potenza massima Sensibilit (1W - 1m) Induzione magnetica Diametro della bobina Parametri Thiele & Small R_E 10,03 F_S 91,75 Hz ZMAX 24,99 QMS 1,20 QES 0,48 QTS 0,34 VAS 4,72 dm3 BL 8,29 T/m Dati meccanici Materiale del cono Materiale della sospensione Materiale del magnete Peso del magnete Peso totale Diametro massimo Profondit massima

90 12500 Hz 16 75 W RMS 150 W RMS 300 W Peak 92,5 dB 1,1 T 32 mm

Pasta di Cellulosa trattata e impermeabile Gomma Doppio Neodimio 43+43 g 800 g 133 mm 75 mm

Figura 8: Altoparlante Outline S5WM16NPP

Pag. 9

In Figura 9 rappresentata, tramite un diagramma di Bode, la curva di impedenza di un singolo altoparlante Outline S5WM16NPP.

Figura 9: Curva di impedenza dello speaker Outline S5WM16NPP

Le Figure 10 e 11 riportano invece la curva di risposta acustica in frequenza di un singolo speaker Outline S5WM16NPP (1W 1m), con una analisi rispettivamente in banda stretta e 1/3 di ottava.

Figura 10: Risposta in asse su baffle di un singolo speaker Outline S5WM16NPP - 1W/1m (banda stretta)

Pag. 10

Figu r a 1 1 : Rispost a in a sse su ba ffle de l sin golo spe a k e r Ou t lin e S5 W M 1 6 N PP - 1 W / 1 m (Standard CEI EN 61260 - Integrazione FFT Energy ad 1/3 ottava)

Materiale per il cabinet Quando il diafram m a di un alt oparlant e si m uove sot t o l'effet t o della forza vibrom ot rice, si generano due pert urbazioni nell'aria circost ant e: una com pressione dal lat o in cui in cono si spost a in avant i ed una rarefazione dal lat o oppost o. Quest e due onde t endono ad annullarsi a vicenda essendo due onde in cont rofase e con origine spaziale prat icam ent e coincidente; quest effet t o pi m arcat o per le basse frequenze, quando cio la lunghezza d'onda m olt o maggiore delle dimensioni fisiche del diaframma. Per evit are che l'onda post eriore int erferisca con l'onda ant eriore, int orno all'alt oparlant e viene posto uno scherm o che isola le due pert urbazioni. Quest o il m ot ivo fondam ent ale per il quale in t ut t i i sist em i di riproduzione audio gli alt oparlant i sono post i dent ro un apposit o m obile in legno o in plast ica. Si sarebbe port at i a pensare che la cassa in quest ione sia una cassa arm onica, com e quella dei violini o delle chit arre; in verit non deve am plificare il suono, m a sem plicem ent e at t ut ire l'onda sonora post eriore. Quest o scherm o deve avere alcune caratteristiche: 1) Deve essere fonoisolant e. Non avrebbe senso uno scherm o che lasci passare il suono, ovvero le vibrazioni in controfase con il suono utile. 2) Deve essere rigido. Se non lo fosse, le variazioni di pressione all'interno farebbero vibrare le paret i generando onde sonore all'est erno della cassa acust ica in fase con l'onda int erna e quindi in controfase con l'onda esterna. 3) Non deve risuonare. Deve essere insom m a di un m at eriale am orfo, che ent ri in risonanza il m eno possibile. I l t ruciolare o il legno m ult ist rat o danno cert am ent e m olt e pi garanzie del legno massello, perch pi amorfi, senza venature che potrebbero indurre a risonanze. Anche i m at eriali plast ici sono da prendere in considerazione, soprat t ut t o per i bassi cost i nel caso di produzione su larga scala. Nel nostro caso la scelta quella del legno multistrato: un materiale che assicura buona resist enza con un peso ed un cost o lim it at o, il t ut t o associat o ad una facile lavorabilit. Tut t avia si deve osservare che in realt il cabinet che alloggia i t rasdut t ori si com port a com e un risonat ore di Helm olt z. Si rim anda alla successiva Sezione riguardant e l assem blat o ( pag. 21) per la descrizione dei vantaggi di una simile scelta.

Pag. 11

Caratteristiche innovative Attualmente sul mercato sono presenti sorgenti sonore approssimativamente analoghe a quella in proget t o. Non volendo copiare una di quest e, abbiam o cercat o di cost ruire un prodot t o in grado non solo di garant ire il rispet t o delle norm e in t em a di acust ica archit et t onica, m a anche di essere utilizzato per sviluppare alcuni aspetti innovativi in questo campo. Potenza elevata Avendo avut o la possibilit di t est are alcune delle sorgent i om nidirezionali esist ent i, si appurat o che risult ano spesso t roppo deboli per pot er sat urare am bient i grandi o con paret i poco riflet t ent i. Quest o difet t o com port a una m isura del t em po di riverberazione approssim at ivo: non riuscendo ad innalzare di olt re 60 dB il livello equivalent e, il T60 viene ottenuto per estrapolazione dalla curva di decadimento e non da una misura diretta. Per quest o m ot ivo, si punt at o m olt o su una sorgent e in grado di sost enere pot enze elevat e: gli alt oparlant i con cui equipaggiat o il prot ot ipo possono riprodurre segnali con pot enze superiori a 900 W RMS. Com st at o specificat o precedent em ent e, si punt at o anche a realizzare un alt oparlant e m olt o efficient e. I nfat t i, nonost ant e le dim ensioni del diafram m a, st at o proget t at o con un circuit o m agnet ico al neodim io e carat t erist iche m eccaniche del diafram m a in grado di garant ire, a parit di dim ensioni, un guadagno fino a 4/ 5 dB superiore rispetto alla media dei valori di efficienza della maggior parte degli altoparlanti in commercio. Direttivit variabile L'aspet t o pi innovat ivo di quest o proget t o sicuram ent e la possibilit di pilot are gruppi di t re speaker separat am ent e su ognuno dei quat t ro canali di am plificazione previst i. Grazie ad una connessione m ult ipolare e ad uno st adio di am plificazione m ult icanale, possibile decider e quali e quanti altoparlanti far funzionare, ma soprattutto quale tipo di segnale inviare a ciascun gruppo di speaker. La versione a 4 gruppi da t re alt oparlant i verr fornit a con un sist em a di am plificazione a quat t ro canali indipendent i com plet am ent e scorrelat i l uno dall alt ro. Nelle sorgent i at t ualm ent e in com m ercio, infat t i, i singoli t rasdut t ori sono collegat i in una ret e di serie- parallelo sulla quale l'am plificat ore m ono- canale applica il carico. Avere quat t ro canali indipendent i com port a, olt re all'im m ediat a conseguenza di pot er variare dall'est erno del cabinet ( e quindi agevolm ent e) l'im pedenza della sorgent e, anche la possibilit di variare la diret t ivit della st essa. Per concent rare t ut t a la pot enza sonora in un punt o, ad esem pio, necessario sfasare le singole sorgent i per ogni frequenza in m odo che in t ale punt o si abbia interferenza costruttiva. La sfasat ura facilm ent e ot t enibile con delle linee di rit ardo ( delay) opport unam ent e regolat e poste in ingresso ai singoli amplificatori. Sem pre con l'ausilio di circuit i in grado di rit ardare e di int ervenire sulla form a d'onda del segnale ( ad esem pio invert endola o am plificandola) , possibile cont rollare la form a del cam po sonoro generat o per ot t enere lobi di em issione t ipici, ad esem pio, di st rum ent i m usicali. Questo pu essere utile per uno studio accurato di intervento per il trattamento acustico di sale da concert o. com unque disponibile, a richiest a, una versione della sorgent e con 12 canali separat i. I n quest o m odo ciascuno dei 12 speaker pu essere pilot at o indipendent em ent e dagli altri e la sorgente in grado di riprodurre caratteristiche di direttivit superiori.

Figura 12: Disposizione spaziale e campo sonoro di due sorgenti opportunamente sfasate

Pag. 12

I n Figura 12 m ost rat o un esem pio di cam po sonoro diret t ivo ot t enut o con sorgent i non diret t ive. Per sem plicit esposit iva present at o il caso con la presenza di sole due sorgent i sonore punt iform i A e B. Quest e sono dist anziat e di 0,34 m e il segnale che giunge alla sorgente B rit ardat o di 0,001 s e invert it o rispet t o al segnale che giunge ad A. I l cam po sonoro generat o nel range di frequenza t ra 50 e 400 Hz un cardioide, form a t ipica per i campi sonori di sorgenti direzionali. Grazie alla sfasat ura t ra le due sorgent i ed alla loro m ut ua dist anza, viene a crearsi un fenom eno di int erferenza cost rut t iva front alm ent e ai t rasdut t ori in direzione posit iva dell'asse X, mentre verso l'asse negativo le due onde sonore sono sempre in controfase. I param et ri quali dist anza e rit ardo sono in funzione della frequenza d int eresse. I nfat t i, com e si vede in Figura 13, per frequenze pi alt e quest a form a non rim ane cos ben definit a a causa del verificarsi di altri fenomeni di interferenza.

Figura 13: Campi sonori per frequenze superiori a quella ottimale

Segnali indipendenti I fenom eni di int erferenza cost rut t iva e dist rut t iva sono inevit abili in presenza di pi sorgent i singole disposte in punti diversi dello spazio e pilotate dal medesimo segnale. I nt roducendo, com e appena descrit t o, delle linee di rit ardo o di cont rollo di fase, si riesce a indurre quest i fenom eni nel punt o volut o, m a non si riesce ad elim inarli in t ut t i i punt i dello spazio. Quando si ut ilizza una sorgent e om nidirezionale per l'acust ica archit et t onica, non im port ant e il tipo di segnale di test in quanto tale, ma la sua distribuzione di energia in frequenza. Esist ono quindi infinit i rum ori rosa, t ut t i diversi a livello di andam ent o t em porale, m a t ut t i con lo st esso spet t ro nel dom inio delle frequenze. Fornendo a ciascun am plificat ore un segnale di t est diverso dagli alt ri, m a con la st essa carat t erist ica in frequenza, in t ut t i i punt i del cam po sonoro si verificheranno int erferenze cost rut t ive e dist rut t ive in m aniera assolut am ent e casuale, comportando una pi uniforme distribuzione della pressione sonora. Realizzazione Pratica Nel precedente capitolo si sono definite le linee guida per questo progetto: dimensioni il pi ridotte possibile; disposizione dodecaedrica; cabinet in legno multistrato; trasduttori extended range Outline S5WM16NPP; connessione multipolare per il controllo di ogni canale. Vediamo ora come stata dimensionata e realizzata la sorgente. Forma geometrica I l dodecaedro un poliedro regolare con 20 vert ici, 30 lat i, 12 facce. Per la realizzazione necessario conoscerne con precisione la geom et ria. I n base alla dim ensione della singola faccia, per esempio del lato, posso ricavare tutte le misure del solido:

Pag. 13

Lato: Superficie:

S
Volume:

3 5 5 2 5 l2

V
Raggio della sfera inscritta:

1 15 7 5 l 3 4
r 5 8 9 8
1 5

11 8 5

Raggio della sfera circoscritta:

R
Angolo diedro:

3 5 l 8
116.56505

cos

Essendo un solido regolare, le dodici facce sono t ut t e uguali, salvo successivi int ervent i di m odifica per perm et t ere l'alloggiam ent o di part icolari quali il connet t ore m ult ipolare, il supporto per il treppiede, la maniglia. L'angolo diedro indica l'angolo esistente tra due facce adiacenti del poliedro (vedi Figura 14).

Figura 14: Angolo diedro

Per pot er accost are due facce con l'angolo corret t o, necessario, com e m ost rat o in Figura 15, che esse siano "svasate" di /2.

Figura 15: L'angolo di svasatura di /2 permette il corretto accostamento delle facce

Pag. 14

Quest o com port a che i singoli pannelli siano dei t ronchi di piram ide a base pent agonale con il vertice (virtuale) coincidente con il centro del solido. La formula

9 8

3 5 l 8

fornisce il valore del raggio della sfera circoscrit t a al poliedro ( vedi Figura 16) . Quest a sfera tangente al solido in tutti i 20 vertici del dodecaedro.

Figura 16: Sfera circoscritta al dodecaedro

Si pu quindi disegnare il singolo pannello com e un t ronco di piram ide con la base m aggiore convessa con raggio di curvatura identico al raggio della sfera circoscritta (Figura 17). Accostando le dodici facce, si ottiene una sfera.

Figura 17: Pannello per struttura sferica

Quest a nuova form a, concet t ualm ent e ident ica alla precedent e per quant o riguarda la disposizione spaziale dei singoli trasduttori, risulta vantaggiosa per i seguenti motivi: non sono present i superfici piane: una superficie piana int orno ad un alt oparlant e causa at t enuazioni e/ o esalt azioni del segnale in base alla frequenza considerat a ed alle dimensioni fisiche del pannello; non sono present i, salvo che per il solo alloggiam ent o del cest ello, spigoli vivi su cui si possano verificare fenom eni diffrat t ivi: in quest a m aniera si favorisce l'om ogeneit di irraggiamento; dal punt o di vist a com m erciale, grazie anche ad alt ri piccoli accorgim ent i cost rut t ivi che si descriveranno in seguito, la sorgente sferica risulta decisamente pi accattivante.

Pag. 15

Struttura di supporto Per un corret t o ut ilizzo della sorgent e sonora necessario inserire nella st rut t ura alcuni particolari quali: 1. Manicotto per il collegamento del dodecaedro al treppiede; 2. Placca per l'aggancio della maniglia. Sia il t reppiede che la m aniglia devono opporsi al peso della st rut t ura ed quindi opport uno collocarli sulla st essa ret t a d'azione della forza che devono bilanciare. Delle infinit e ret t e passant i per il baricent ro, risult a pi adat t a quella passant e anche per due vert ici oppost i del solido. I punt i a m aggiore dist anza dal t rasdut t ore, per ogni singola faccia, risult ano infat t i essere i vert ici e quindi, adot t ando quest a soluzione, l'ingom bro dei due part icolari int erferisce al minimo con le sedi degli altoparlanti. I due sono inolt re collegat i t ra di loro con una barra filet t at a allo scopo di conferire una maggiore rigidit alla struttura ed una pi uniforme distribuzione degli sforzi. La barra di filetto M8 si avvita sui due particolari e si blocca tramite dado e rondella grover. Collegamento al treppiede I l collegam ent o con il t reppiede avviene m ediant e l'innest o di una spina cilindrica sulla st rut t ura di sost egno in un foro di pari diam et ro present e nel dodecaedro. I n Figura 18 rappresentato il disegno del particolare in questione, mentre la Figura 19 mostra la lavorazione da compiere sul vertice per poter alloggiare il manicotto.

Figura 18: Manicotto per il collegamento al treppiede

Figura 19: Sede per il manicotto ricavata nel vertice del solido

Pag. 16

Com e si pu not are dalle figure, l'ingom bro del m anicot t o sulla superficie sferica equivale ad una circonferenza con cent ro su un vert ice; di quest o si dovut o t enere cont o nel dim ensionare i singoli pannelli per evit are che la sede per l'alloggiam ent o del m anicot t o vada ad interferire con la sede per l'altoparlante. Per garant ire una sufficient e st abilit , si rit enut o necessario che la spina present e sul cavallet t o affondi di qualche cent im et ro all'int erno del m anicot t o. Quest o com port a un ingom bro not evole all'int erno del cabinet dovut o anche al fat t o che al di sopra della sede della spina si deve realizzare un foro cieco filet t at o per la connessione alla barra. Per evit are che il manicotto stesso interferisca con gli altoparlanti necessario asportare del materiale. La forma t roncoconica assicura la necessaria t enut a alla barra filet t at a ( lo spazio ut ilizzat o da filet t i ut ili rim ane invariat o) e allo st esso t em po consent e una sufficient e riduzione dell'ingom bro com e si pu vedere dalla Figura 20.

Figura 20: Ottimizzazione degli ingombri all'interno del cabinet

Aggancio della maniglia Sul vert ice superiore, diam et ralm ent e oppost o al m anicot t o e ad esso collegat o t ram it e la barra filettata, presente il particolare mostrato in Figura 21. Questo particolare, che chiameremo tappo, svolge una doppia funzione:

Figura 21: Tappo

Pag. 17

1. all'est erno, da la possibilit di fissare al dodecaedro una m aniglia per il t rasport o o un golfare per poterlo appendere; 2. all'int erno, si collega con il m anicot t o t ram it e una barra per evit are che, appendendo la sorgente, si stacchi dalla struttura. Sia il t appo che il m anicot t o sono solidi assial- sim m et rici collegat i alla st rut t ura in m odo da evitare la possibilit che ruotino tra di loro. Connettore Per la scelt a del connet t ore si part it i dalla necessit di assicurare alm eno quat t ro linee di alim ent azione indipendent i, in m odo da pot er alim ent are gruppi di t re alt oparlant i in m aniera autonoma e poter cos controllare agevolmente le caratteristiche di direttivit. Per quest o m ot ivo il t ipo di connessione con il sist em a di am plificazione st at a realizzat a at t raverso un connet t ore a 8 cont at t i Speakon. Ovviam ent e quest a scelt a com port a un m inim o di predisposizione per quanto riguarda il cavo di alimentazione ed il connettore. I t rasdut t ori inst allat i sul prot ot ipo possono sopport are una pot enza m assim a di 75 W RMS che im plica, su un carico nom inale m inim o di 1 ( configurazione con t ut t i gli alt oparlant i in parallelo), una potenza elettrica complessiva del sistema pari a 900W. Al fine di creare un ogget t o il pi possibile sferico, senza cio alcun part icolare che spezzi la regolarit della figura, si pensat o di incassare nel cabinet il connet t ore, com e m ost rat o in Figura 22. I n Figura 23 rappresent at o il prot ot ipo con il sist em a di collegam ent o all im piant o di amplificazione.

Figura 22: Connettore incassato nel cabinet

Pag. 18

Figura 23: Spina

Per pot er ult eriorm ent e m igliorare il cont rollo della diret t ivit della sorgent e, a richiest a pu essere montato un connettore AMP a 24 poli (Figura 24).

Figura 24: Connettore AMP 24 poli

Alloggiamento dei trasduttori La dimensione del singolo pannello funzione prima di tutto dell'ingombro dell'altoparlante. I n Figura 25 riport at o il disegno del cest ello in pressofusione d allum inio dell alt oparlant e Out line S5WM16NPP proget t at o, per il m inore ingom bro, con fori di fissaggio all int erno del perimetro del cestello stesso , senza le classiche alette di fissaggio. Va inolt re considerat a la necessit di applicare griglie di prot ezione al di sopra dei t rasdut t ori. Le griglie si fissano nella sede grazie a guarnizioni adesive in schium a di poliet ilene applicat e sul bordo. La sede necessaria ad ospit are l'insiem e griglia e guarnizione t ale da t rat t enere le griglie senza impiegare alcuna vite.

Pag. 19

Figu r a 2 5 : Ce st e llo de ll a lt opa r la n t e Ou t lin e S5 W M 1 6 N PP

Figura 26: Aspetto della singola faccia con griglia attuale

Figura 27: Aspetto della singola faccia con griglia a calotta sferica

Le griglie at t ualm ent e m ont at e sul prodot t o sono m ost rat e in Figura 26. La decisione in m erit o alla form a st at a presa in quant o, dal punt o di vist a prat ico, t ale t ipo di griglia ha il vant aggio Pag. 20

di presentare delle superfici piane utili per l'appoggio della sorgente. Tuttavia, per riprodurre la form a sferica, si rendono disponibili delle griglie avent i la form a di calot t a sferica con raggio di curvatura pari a quello del cabinet (Figura 27). E opport uno sot t olineare che com unque, dal punt o di vist a acust ico, la form a della griglia non ha alcuna influenza sul campo sonoro prodotto dalla sorgente. L'assemblato Considerando l'ingombro dei trasduttori collocati nei centri faccia e delle relative griglie, oltre ai part icolari collocat i sui vert ici, possibile det erm inare la dim ensione ideale del pent agono che permette di sfruttare al meglio lo spazio senza avere interferenze tra i componenti n eccessivi spazi vuot i. Quest o com port a che la sfera risult ant e abbia un diam et ro di soli 3 1 0 m m . Le Figure 28 e 29 m ost rano rispet t ivam ent e i m odelli t ridim ensionali della st rut t ura in legno assemblata e dello spaccato che evidenzia il sistema di supporto. I nfine, in Figura 30 possibile osservare il prot ot ipo finit o in legno m ult ist rat o con venat ura a vist a t int o color noce, m ent re il prodot t o di serie verniciat o di nero con vernice ant igraffio resist ent e all acqua com e si conviene ad un apparecchiat ura professionale.

Figura 28: Cabinet

Figura 29: Spaccato

Pag. 21

Figura 30: Prototipo completo

Dall im m agine riport at a in Figura 30 possibile not are una serie di fori copert i da m at eriale perm eabile all aria, in corrispondenza dei vert ici dei set t ori pent agonali con cui st at a realizzata la sorgente. Vi sono vari motivi per cui stato deciso di praticare tali fori sul cabinet: 1. I l prim o vant aggio consist e nell aum ent at a t enut a in pot enza rispet t o ad una configurazione in sospensione pneum at ica nell int orno delle frequenze dell accordo reflex. I nfat t i, alla frequenza d accordo, gli alt oparlant i rim angono pressoch ferm i e quindi meccanicamente in condizioni di sicurezza proprio in quella banda di frequenze in cui si ha il rischio di rot t ure m eccaniche dovut e all am piezza dello spost am ent o del diafram m a. Quest o vant aggio si ot t iene senza cont ropart it e in quant o le frequenze al di sot t o della risonanza non devono com unque essere riprodot t e dal dodecaedro e quindi possono essere filt rat e ( anche elet t ronicam ent e) in m odo da perfezionare il funzionamento del carico reflex ed evitare che possano esserci movimenti dei diaframmi non controllabili al di sotto della frequenza d accordo. 2. I l secondo vant aggio consist e nell aum ent o dell efficienza nell int orno della frequenza di accordo in quanto, comportandosi il sistema reflex come un sistema passa alto di ordine superiore rispet t o al sist em a equivalent e in sospensione pneum at ica, nella zona dell accordo si ha un increm ent o del livello di circa 3 dB, seguit o da un decadim ent o pi rapido rispetto al caso di un sistema in sospensione, con il vantaggio gi accennato. 3. I l t erzo vant aggio consist e nel fat t o che il sist em a reflex im plica anche una m inore dist orsione nell alt oparlant e dovut a al m inor spost am ent o del diafram m a. 4. I l quart o ed ult im o vant aggio, consist e nello scam bio dell aria che avviene t ra int erno ed est erno del cabinet ; quest o scam bio consent e, unit am ent e alle superiori carat t erist iche di scam bio t erm ico degli alt oparlant i im piegat i, di m ant enere la t em perat ura dei circuit i elettro- m agnet ici degli speaker e della part e int erna della sorgent e m olt o bassa anche nel caso di un pilotaggio prolungato ad elevata potenza.

Pag. 22

Test di tenuta in potenza della sorgente Al fine di carat t erizzare l erogazione della pot enza sonora da part e della sorgent e sono st at e eseguit e delle prove di t enut a in pot enza secondo lo st andard AES2- 1984- (r1997) (ANSI S4.26- 1984) AES Recom m ended Pract ice Specificat ion of Loudspeaker Com ponent s Used in Professional Audio and Sound Reinforcem ent . I n base a t ale norm at iva la sorgent e sonora deve essere pilot at a con rum ore rosa che si est enda una decade al di sopra del lim it e inferiore di frequenza di int eresse ( 90- 900Hz) . Tale rum ore rosa deve essere filt rat o con un filt ro But t erwort h avent e pendenza di 12 dB/ ot t ava. I nolt re il rapport o fra la t ensione di picco e il valore RMS della t ensione deve essere pari a 2 ( si am m et t e una differenza m assima fra queste due quantit pari a 6dB). La sorgent e deve essere pilot at a con pot enze elet t riche m an m ano pi elevat e, det erm inat e attraverso la formula:

2 V RMS Z Min

Tale pot enza deve essere m ant enut a per due ore in m odo cont inuo. La prova si int ende superat a qualora la variazione delle carat t erist iche acust iche fra l inizio ed il t erm ine della prova sia inferiore al 10%. Durante il test deve essere monitorata la temperatura dei magneti. Ca r a t t e r ist ich e e le t t r ich e e d a cust ich e de ll a sse m bla t o Per pot er eseguire la prova di t enut a in pot enza si reso necessario det erm inare le carat t erist iche elet t riche dell int ero assem blat o. I n part icolare, per det erm inare la pot enza di alim ent azione del dodecaedro, ha rivest it o fondam ent ale im port anza la definizione dell im pedenza elet t rica associat a alla sorgent e. La configurazione delle connessioni elet t riche per quest o t ipo di prova ha previst o il collegam ent o di t re speaker post i in parallelo su ciascun canale di am plificazione. La valut azione st at a eseguit a t ram it e sist em a di acquisizione MLSSA/ SPO. I l valore di im pedenza m isurat o, e quindi ut ilizzat o nelle valut azioni che seguono, conform em ent e a quant o dispost o dalle raccom andazioni AES, il valore m inim o dell im pedenza, pari a 3,96 alla frequenza di 165Hz ( Figura 31) per ciascun gruppo di 3 altoparlanti. I n seguit o ad una serie di prove st at o deciso di fornire, a ciascuno dei quat t ro canali, con il t ipo di collegam ent o fra gli alt oparlant i specificat o precedent em ent e, una prudenziale t ensione di alim ent azione di 23,7 V. I n quest o m odo ogni singolo canale st at o alim ent at o con una potenza pari a:

WRMS ( 3 altoparlanti)

2 VRMS Z Min

23,7 2 3,96

141,8W

Ment re per rifornire l int era sorgent e, st at o necessario erogare at t raverso due am plificat ori Outline EX 1500, una potenza W RMS (12 altoparlanti) di circa 567,2 W distribuita su 4 canali da 4 nominali. Le principali caratteristiche degli amplificatori Serie EX 1500 sono le seguenti: Potenza, entrambi i canali funzionanti, (8/4 Ohm) I m pedenza d ingresso Larghezza di Banda (Hz) Alta Potenza d'uscita: 450/ 730 WRMS 100 k (bilanciato) 10 - 80000 +0dB /- 3dB 20- 20000 - 0.5dB 730 WRMS per canale su 4

Pag. 23

Figura 31: Impedenza di un gruppo di tre altoparlanti della sorgente (valori riferiti alla porzione di spettro 90 900Hz)

Prove sperimentali
Le prove sperimentali per determinare la tenuta in potenza della sorgente hanno avuto luogo il giorno 30 ot t obre 2003 nella sala sem i- anecoica della dit t a Out line Flero ( Brescia). st at a utilizzata una strumentazione cos composta: Multi Analyzer System Bruel & Kjaer PULSE Type 3560 Schede di acquisizione Bruel & Kjaer Type 3015 Microfono Bruel & Kjaer Type 4190 Calibratore B&K 4228 Termometro Versatile L.C.D. tipo Versatherm 707 Termocoppia tipo K 2 Amplificatori Outline Tipo EX 1500 Mixer Outline MX 405 Base rotante Outline ET2- ST2 Software Cool Edit 2000 Termocamera AGEMA tipo 590 PAL I l sist em a di acquisizione dei param et ri acust ici st at o calibrat o prim a e dopo ogni sessione di misura e non si sono avuti scostamenti superiori a 0,01 dB. Una scheda di acquisizione B&K 3015 st at a usat a per verificare il livello di pressione sonora m ediat o su una rot azione di 360 della sorgent e int orno all asse vert icale, rilevando lo spet t ro ad intervalli regolari al fine di monitorare la resa acustica della sorgente. La seconda scheda B&K 3015 servit a per m onit orare la t ensione di alim ent azione degli speaker al fine di m ant enere sot t o cont rollo event uali problem i di power com pression. La t em perat ura int erna st at a m onit orat a incollando una t erm ocoppia di t ipo K sul circuit o magnetico di uno degli speaker. La temperatura durante le varie fasi della prova, la tensione di alimentazione di ciascun gruppo di alt oparlant i e la pressione sonora m ediat a su un giro della sorgent e sono espost e in Tabella 1. Pag. 24

Tabella 1: Andamento di Temperatura, Tensione e Livello di pressione nel corso della prova

Tempo trascorso [min] Temperatura [C] Tensione [V] Lp [dB(L)] 0 25,3 23,7 128,0 30 42,5 23,7 127,8 60 44,2 23,7 127,7 90 44,6 23,7 127,7 120 44,9 23,7 127,7 I l livello di pressione sonora st at o m isurat o sul raggio della sfera avent e com e cent ro il baricent ro della sorgent e e con una superficie di 1m 2 . I n Figura 32 riport at a, a t it olo di esempio, una termografia eseguita sulla sorgente sonora durante il test di tenuta in potenza.

Figura 32: Termografia della sorgente sonora al termine della prova di tenuta in potenza

Conform em ent e a quant o st abilit o dai crit eri della norm at iva AES, dopo 4 ore di raffreddam ent o del sist em a di riproduzione, quando la t em perat ura int erna della sorgent e risult at a pari a 19,0 C, si verificat o che la sorgent e non avesse subit o variazione delle prest azioni superiore al 10% . I l livello di pressione sonora m isurat o in t ali condizioni, con tensione di alimentazione pari a 23,7 V, risultato pari a 128,1 dB (Tabella 2).
Tabella 2: Verifica tenuta in potenza dopo raffreddamento

Tempo trascorso [min] Temperatura [C] 120 ON + 240 OFF 19,0

Tensione [V] 23,7

Lp [dB(L)] 128,1

Due successivi t ent at ivi di pilot are la sorgent e secondo lo st andard AES con t ensioni pi elevat e e per periodi prolungat i hanno com port at o, in ent ram bi i casi, la rot t ura di uno degli speakers. Pert ant o, in virt delle prove eseguit e secondo lo st andard AES, st at o possibile attestare che la pot enza sonora che la sorgent e sonora om nidirezionale OUTLI NE in grado di erogare con continuit e senza perdita di prestazioni pari a 128 dB re 1pW. Tuttavia, nel caso in cui la potenza venga diluita su una banda di frequenza pi ampia di quella previst a dallo st andard AES, la sorgent e sonora pu essere pilot at a, per periodi pi brevi, con potenze elettriche superiori a quella utilizzata per la prova di tenuta. Pag. 25

A verifica di ci, dist ribuendo la pot enza sulla banda 90- 9000 Hz ( anzich la banda 90 900 Hz ut ilizzat a per la m isura secondo AES st andard) , st at a eseguit a un ult eriore prova port ando al lim it e gli st adi di pilot aggio della sorgent e. La pot enza sonora erogat a per alcuni m inut i dalla sorgent e st at a pari a 130,3 dB re 1pW. I n Figura 33 riport at a la dist ribuzione in frequenza della potenza sonora generata.
[dB/20,0u Pa] 130 120 110 100 90 80 70 60 50 125 250 500 1k [Hz] 2k 4k 8k Autospectrum(Signal 5) - Mark 11 Working : 301003 90 9000 130 - 1 : Multi-buffer 1 : CPB Analyzer 1/1 [dB/20,00u Pa] 130 120 110 100 90 80 70 60 50 125 250 500 1k [Hz] 2k 4k 8k Autospectrum(Signal 5) - Mark 11 Working : 301003 90 9000 130 - 1 : Input : CPB Analyzer Leq

Figura 33: Distribuzione in frequenza della potenza sonora (1/1 ottava e 1/3 di ottava)

I n Figura 34 invece espost o il sonogram m a m isurat o su un int ero giro della sorgent e attorno al proprio asse.
[] (Nominal Values) Autospectrum(Signal 5) - Mark 11 Working : 301003 90 9000 130 - 1 : Multi-buffer 2 : CPB Analyzer1/3 [dB/20,0u Pa] 129 126 120 123 120 117 100 114 112 109 106 103 100 97,0 94,5 91,5 88,5 86,0 83,0 0 125 250 500 1k [Hz] 2k 4k 8k 80,0

140

80

60

40

20

Figura 34: Sonogramma della risposta acustica 1/3 di ottava su un giro della sorgente Massima potenza @ 0,28m. La scala di sinistra rappresenta la longitudine con 144 divisioni per 360 (un livello equivalente ogni 2,5)

Con lo scopo di m igliorare la rispost a in frequenza della sorgent e st at a eseguit a un ult eriore prova equalizzando opportunamente la potenza elettrica in ingresso alla sorgente, ottenendo la dist ribuzione in frequenza del livello di pot enza sonora rappresent at a in Figura 35. I n quest o caso la pot enza sonora raggiunt a sfrut t ando a pieno i due am plificat ori Out line Tipo EX 1500 stata pari a 127 dB re 1pW.

Pag. 26

[dB/20,0u Pa] 130 120 110 100 90 80 70 60 50 125

Autospectrum(Signal 5) - Mark 11 Working : 210104 0,28m 40V 90-9000 equalizz : Multi-buf fer 1 : CPB Analyzer 1/1

[dB/20,00u Pa] 130 120 110 100 90 80 70 60 50

Autospectrum(Signal 5) - Mark 1 Working : 210104 0,28m 40V 90-9000 equalizz : Input : CPB Analyzer Leq

250

500

1k [Hz]

2k

4k

8k

125

250

500

1k [Hz]

2k

4k

8k

Figura 35: Potenza sonora equalizzata della sorgente in bande di 1/1 ottava e 1/3 di ottava

Per la versione finale del sist em a previst o l ut ilizzo di st adi di am plificazione int egrat i pi pot ent i in m odo da avere m argine sufficient e ad evit are il clipping dello st adio finale che lim it a la som m inist razione di pot enza in caso di equalizzazione. Di conseguenza si ot t err un aum ent o del livello di pressione sonora anche nel caso della ricerca m ediant e equalizzazione di una dist ribuzione in frequenza della pot enza sonora pi uniform e. Per brevi periodi di funzionam ent o gli alt oparlant i non subiranno danni perch, essendo applicat a un equalizzazione solt ant o al di sopra di 1000 Hz, l olio m agnet ico cont enut o negli alt oparlant i lim it a l increm ent o della t em perat ura della bobina dovut o alla m aggior t ensione, che in quest o caso fornit a principalm ent e alle alt e frequenze. Pert ant o, ut ilizzando un sist em a di am plificazione adeguat o com e previst o sul prodot t o di serie, si ot t err una superiore om ogeneit del livello di pressione sonora su t ut t o lo spet t ro riprodot t o m ant enendo la massima dinamica consentita dalle caratteristiche elettromeccaniche degli altoparlanti. Verifica delle caratteristiche di direttivit Conform em ent e alle disposizioni delle norm at ive int ernazionali I SO 140, DI N 52210 e I SO 3382, stata effettuata anche una verifica della direttivit della sorgente sonora. Tale det erm inazione st at a eseguit a ponendo la sorgent e nella cam era sem ianecoica della OUTLINE e alimentandola con 1W di potenza. Il microfono stato quindi posizionato a 1,5 m di dist anza dall asse della base ut ilizzat a per far ruot are la sorgente. Le prove sono state eseguite il giorno 22 dicembre 2003. La temperatura della sala era di 21C e la pressione era pari a 999 hPa. La cat ena di m isura ut ilizzat a la st essa illust rat a precedentemente per la prova di tenuta in potenza. I n Figura 36 m ost rat o il sonogram m a ot t enut o m isurando ripet ut am ent e il livello equivalent e di pressione sonora sul piano m edio della sorgent e ad 1,5 m di dist anza dall asse, per int ervalli corrispondenti a 2,5 di rotazione della sorgente intorno al suo asse verticale. I corrispondent i diagram m i di t olleranza secondo le norm at ive I SO 3382 e I SO 140 sono riportati nelle Figure 37 e 38.

Pag. 27

[] (Nominal Values)

Autospectrum(Signal 5) - Mark 1 Working : 221203 1W 1,5m : Multi-buffer 2 : CPB Analyzer1/3

[dB/20,0u Pa] 84,1 81,1 78,1 75,6 72,6 69,6 67,1 64,1 61,1 58,6 55,6 52,6 50,1 47,1 44,1 41,6 38,6 35,6

140

120

100

80

60

40

20 0 125 250 500 1k [Hz] 2k 4k 8k

Figura 36: Sonogramma della risposta acustica 1/3 di ottava su un giro della sorgente 1W @ 1,5m. La scala di sinistra rappresenta la longitudine con 144 divisioni per 360 (un livello equivalente ogni 2,5)
8,0

6,0

4,0

2,0

0,0
12 5 25 0 50 0 00 00 10 20 40 00

-2,0

-4,0

-6,0

-8,0

Figu r a 3 7 : Ve r ifica de ll in dice di dir e t t ivit in fr e qu e n z a se con do lo st a n da r d I SO 3 3 8 2

10,0

8,0

6,0

4,0

2,0

0,0
10 0 12 5 16 0 20 0 25 0 31 5 40 0 50 0 63 0 80 0 10 00 12 50 16 00 20 00 25 00 31 50 40 00 50 00

-2,0

-4,0

-6,0

-8,0

-10,0

Figu r a 3 8 : V e r ifica de ll in dice di dir e t t ivit in fr e qu e n z a se con do lo standard ISO 140

Pag. 28

Per com plet ezza di esposizione, nei grafici che vanno dalla Figura 39 alla 46 riport at a la rappresent azione polare dei dat i del livello di pressione sonora m isurat o a 1,5m di dist anza dall asse di rot azione per la sorgent e alim ent at a con una potenza elettrica di 1W.

90,0 85,0 80,0 75,0 70,0 65,0 60,0 55,0 50,0 45,0 40,0 125 Hz 250 Hz 500 Hz

Figura 39: Diagramma polare SPL - 1 w @ 1 ,5 m ( ba n de d ot t a va 1 2 5


85,0 80,0 75,0 70,0 65,0 60,0 55,0 50,0 45,0 40,0

500Hz)

1000 Hz 2000 Hz 4000 Hz

Figura 40: Diagramma polare SPL - 1 w @ 1 ,5 m ( ba n de d ot t a va 1 0 0 0

4000Hz)

Pag. 29

85,0 80,0 75,0 70,0 65,0 60,0 55,0 50,0 45,0 40,0 100 Hz 125 Hz 160 Hz

Figura 41: Diagramma polare SPL - 1 w @ 1 ,5 m ( ba n de 1 / 3 d ot t a va 1 0 0

160Hz)

85,0 80,0 75,0 70,0 65,0 60,0 55,0 50,0 45,0 40,0 200 Hz 250 Hz 315 Hz

Figura 42: Diagramma polare SPL - 1 w @ 1 ,5 m ( ba n de 1 / 3 d ot t a va 2 0 0

315Hz)

Pag. 30

85,0 80,0 75,0 70,0 65,0 60,0 55,0 50,0 45,0 40,0 400 Hz 500 Hz 630 Hz

Figura 43: Diagramma polare SPL - 1 w @ 1 ,5 m ( ba n de 1 / 3 d ot t a va 4 0 0

630Hz)

85,0 80,0 75,0 70,0 65,0 60,0 55,0 50,0 45,0 40,0 800 Hz 1000 Hz 1250 Hz

Figura 44: Diagramma polare SPL - 1 w @ 1 ,5 m ( ba n de 1 / 3 d ot t a va 8 0 0

1250Hz)

Pag. 31

80,0 75,0 70,0 65,0 60,0 55,0 50,0 45,0 40,0 1600 Hz 2000 Hz 2500 Hz

Figura 45: Diagramma polare SPL - 1 w @ 1 ,5 m ( ba n de 1 / 3 d ot t a va 1 6 0 0

2500Hz)

75,0 70,0 65,0 60,0 55,0 50,0 45,0 40,0 3150 Hz 4000 Hz 5000 Hz

Figura 46: Diagramma polare SPL - 1 w @ 1 ,5 m ( ba n de 1 / 3 d ot t a va 3 1 5 0

5000Hz)

Pag. 32

CONCLUSIONI I n base alle indagini ed alle m isurazioni effet t uat e possibile concludere che la sorgente sonora om nidirezionale OUTLI NE ogget t o del present e st udio rappresent a per prest azioni, larghezza di banda riproducibile ed om ogeneit di em issione acust ica una sorgent e sonora le cui carat t erist iche sono rappresent ano il pi recent e st at o dell art e nel cam po delle sorgent i sonore per uso acust ico professionale nell am bit o dell acust ica archit et t onica. Brescia, 01 marzo 2004 Direzione Tecnica ing. Edoardo Piana ing. Giuseppe Pedersini

Responsabile Scientifico prof. Gian Paolo Beretta

Bibliografia UNI Ent e Nazionale I t aliano di Unificazione. UNI EN I SO 140 - Acust ica - Misurazione dell isolam ent o acust ico in edifici e di elem ent i di edificio, 1999. DI N Deut sches I nst it ut fr Norm ung. DI N 52210 - Test ing of acoust ics in buildings; airborne impact and sound insulation, 1989. ISO International Organization for Standardization. ISO 3382 - Acoustics - Measurement of the reverberation time of rooms with reference to other acoustical parameters, 1997. AES ( ANSI S.4.26- 1984) - AES Recom m ended Pract ice Specificat ion Components Used in Professional Audio and Sound Reinforcement, 1984. of Loudspeaker

Universit degli St udi di Brescia. St udio, realizzazione ed analisi di una sorgent e sonora omnidirezionale - Tesi di Laurea, A.A. 2000/2001.

Pag. 33

Laboratorio di Fisica Tecnica e Acustica - Dipartimento di Ingegneria Meccanica Universit di Brescia -Via Branze 38 25133 BRESCIA

ATTESTAZIONE DI CONFORMIT Si attesta che la sorgente sonora omidirezionale OUTLINE Tipo GSR Globe - Source - Wide Band Isotropic Radiator, S/N: GSR ---------------, conforme alle caratteristiche determinate secondo la procedura e la strumentazione esposta nel documento Studio, realizzazione ed analisi di una sorgente sonora omnidirezionale a direttivit variabile e soddisfa gli Standard indicati.

CARATTERISTICHE TECNICHE Impedenza Nominale per ogni canale di 4: 4 Ohm Campo operativo di frequenza: 90 9000Hz Tenuta in potenza: 128 dB re 1pW 90 900 Hz (Standard AES2-1984-(r1997) Massimo Livello di potenza sonora: (con due amplificatori doppio canale Outline EX 1500, segnale: rumore rosa 90 9000 Hz). Banda Larga: 130dB re 1 pW Spectral: Min. 98 dB re 1 pW in each 1/3-octave band Connessione: Speakon Neutrik NL8 Diametro: 310 mm Peso: 12,5 kg Indici di direttivit in frequenza secondo gli standard ISO 3382 e ISO 140:
8,0
10,0

8,0

6,0
6,0

4,0
4,0

2,0

2,0

0,0
5 0 0 00 00 12 25 50 00 10 20 40

0,0

10 0

12 5

16 0

20 0

25 0

31 5

40 0

50 0

63 0

80 0

00

50

00

00

00

50

00 40

10

12

16

20

25

31

-2,0

-2,0
-4,0

-4,0
-6,0

-6,0

-8,0

-8,0

-10,0

Massimi livelli di potenza sonora 1/1 ottava ed 1/3 di ottava (raggiungibili con due amplificatori doppio canale Outline EX 1500, o altri di eguali o superiori prestazioni, pilotati con rumore rosa equalizzato nella banda 90 9000 Hz):
[dB/20,0u Pa] 130 120 110 100 90 80 70 60 50 125 250 500 1k [Hz] 2k 4k 8k Autospectrum(Signal 5) - Mark 11 Working : 210104 0,28m 40V 90-9000 equalizz : Multi-buf fer 1 : CPB Analyzer 1/1

[dB/20,00u Pa] 130 120 110 100 90 80 70 60 50 125

Autospectrum(Signal 5) - Mark 1 Working : 210104 0,28m 40V 90-9000 equalizz : Input : CPB Analyzer Leq

250

500

1k [Hz]

2k

4k

8k

La sorgente conforme ai seguenti Standard: ISO 140-3, ISO 3382, DIN 52210. Brescia, 09 Marzo 2004

Responsabile del Laboratorio di Acustica prof. Gian Paolo Beretta

Tecnico Responsabile ing. Edoardo Piana

Pag. 34

50

00

S-ar putea să vă placă și