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AMBIENTE | DIRITTO | ECONOMIA | INGEGNERIA

Rubrica Ricerca operativa per l’orario ferroviario:


un nuovo metodo di “scheduling” delle tracce

PIER LUIGI GUIDA – Sistemi informativi circolazione della Direzione ICT di RFI SpA
ALBERTO CAPRARA, PAOLO TOTH – Dipartimento elettronica informatica e sistemistica (DEIS), Bologna
VALENTINA CACCHIANI – DEIS, Bologna – MIT, Boston

l problema dell’orario ferroviario ha avuto nel va (in breve, RO) appare evidente quando si

l tempo una crescente attenzione circa l’ap-


plicazione della moderna ricerca operativa,
ovvero di quelle tecniche idonee a trasformare
ritenga che la risorsa fondamentale in gioco è la
capacità dell’infrastruttura, che dev’essere
assegnata, cioè ripartita, su un certo numero di
un problema aziendale in un modello matemati- tracce orario percorribili da treni. In tal modo il
co o in altra opportuna descrizione, tradurlo in problema dell’orario si traduce in sintesi in quel-
metodi d’analisi e “risoluzione” con appositi lo d’ottimizzare l’utilizzo della stessa infrastruttu-
algoritmi, e quindi determinare la “migliore” ra sotto un certo numero di vincoli.
soluzione per i decisori d’azienda. Più in gene- Problema che acquista complessità crescente
rale, la stessa ricerca operativa utilizza idonee quando ad esempio si considerino:
tecniche e metodologie per “ottimizzare” le • la numerosità delle tracce treno che risulta
risorse aziendali, necessarie per condurre una necessario assegnare, specie in determinati
determinata attività o risolvere un certo proble- periodi o fasce della giornata (periodi di mas-
ma decisionale, quale la scelta d’una strate- sima richiesta d’uso della rete e quindi di
gia sulla base di più alternative possibili, avendo possibile saturazione della stessa);
definito un particolare obiettivo, sotto vincoli di • l’eterogeneità dei servizi treno, che si tradu-
varia natura (finanziari, operativi, normativi ecc.). ce nella loro eterotachicità, ovvero il fatto che
Un'altra classe generale di problemi è quella treni diversi hanno velocità anche sensibil-
della cosiddetta assegnazione di determinate mente diverse tra loro, non solo in termini di
risorse, in genere disponibili in quantità limitata, massima velocità di linea conseguibile, ma
per rendere massimo (o minimo) l’obiettivo che anche del diverso servizio commerciale
ci si propone di raggiungere. Si parla perciò (numero di fermate) che gli stessi devono
anche di problemi d’ottimizzazione delle risorse. offrire;
Nel caso dell’orario ferroviario, l’applicazione di • le diversità topologiche e impiantistiche della
questi concetti nell’ambito della ricerca operati- rete ferroviaria, che a loro volta determinano

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differenti livelli di servizio su tratti diversi di tecnici appena evidenziati (tecnologie del distan- risposta fra domanda d’accesso e concessione bilmente a tutte le richieste di tracce ovvero
linea; ziamento treni e altri) e al contempo risulti avere delle tracce all’impresa richiedente, che oggi di stabilire un programma che penalizzi il
• l’integrazione che risulta necessario conse- idonei livelli di stabilità e tolleranza agli eventi ine- dev’essere contenuta in non più d’alcuni giorni. meno possibile la domanda iniziale.
guire, fra parti di rete pure strutturalmente vitabili di perturbazioni e anormalità che si Nasce in definitiva da questi bisogni il requisito • TRIP2: ha ulteriormente portato avanti la
diverse fra di loro, quali tratti di linee e potrebbero verificare in corso d’esercizio. tecnico d’avere strumenti operativi altrettanto ricerca, in particolare per quanto riguarda
impianti di stazione, che devono opportuna- veloci e flessibili per rispondere al meglio alle l’assegnazione di capacità residua.
mente integrare fra loro i rispettivi “orari”. L’accesso all’infrastruttura maggiori esigenze del mercato. A seguito di questi è stato inoltre realizzato,
In particolare per quest’ultimo aspetto s’osservi Su queste basi si decise in ambito FS di dare sempre nell’ambito d’un consorzio europeo, un
come la costruzione d’un orario ferroviario Le esigenze della programmazione orari si sono impulso a specifici studi di ricerca operativa nel- terzo progetto, denominato PARTNER3, che ha
d’una grande stazione, avente ad esempio oltre inoltre sensibilmente incrementate nel tempo a l’area della programmazione orari, anche in rela- ulteriormente maturato in ottica applicativa i pre-
venti binari, rappresenti a sua volta un problema seguito della liberalizzazione del mercato, in zione alle opportunità che s’aprivano allora (fine cedenti metodi, integrandoli con funzioni d’ulte-
(piazzamento treni) di natura del tutto specifica accordo con le direttive europee, i quali in anni 90) grazie ai progetti di ricerca e sviluppo riore interesse, quali l’ottimizzazione delle tracce
rispetto a quello della piena linea, per gli ulterio- sostanza prevedono che un certo numero d’im- correggere: nell’ambito del quarto e poi del quinto su linea a singolo binario, nonché in condizioni
ri vincoli e le diverse caratteristiche che, come prese ferroviarie tra loro autonome (nonché Programma quadro dell’Unione Europea. In di ridotta capacità (ad esempio linee a doppio
si comprende, vi intervengono (movimenti di concorrenti) richieda al gestore dell’infrastruttu- le quest’ambito FS, in seguito RFI, si è fatta pro- binario ridotte temporaneamente per “interruzio-
manovra, attività di servizio ai convogli ecc.). E ra corrispondenti piani orario, che risulteranno motrice, quale coordinatore di programma, di ni” a singolo binario), la gestione di linee paral-
ancora, il caso dei cosiddetti “nodi ferroviari” nei all’inizio, in linea di principio, fra loro interferenti diversi progetti mirati al suddetto obiettivo, che lele o su itinerari alternativi, l’estensione del
quali convergono più linee ferroviarie e diverse e incompatibili. Sarà pertanto compito dello sono stati favorevolmente accolti e finanziati metodo ai nodi ferroviari.
tipologie di traffici, dando origine a ulteriori pro- stesso gestore definire, al termine di tale pro- dalle direzioni generali della Commissione euro- I risultati di queste ricerche possono sintetizzar-
blemi di saturazione e interferenze in specifiche cesso, un orario coordinato che risulti il migliore pea e quindi positivamente realizzati. Negli stes- si in un particolare algoritmo, denominato TCM
parti dell’infrastruttura, che talvolta determinano possibile per soddisfare le suddette esigenze, si progetti ci si è avvalsi peraltro della collabora- (Traffic Capacity Management), basato su
punti critici o “strozzature” influenti sulla capaci- pure nella considerazione di determinate priori- zione d’università ed enti di ricerca già sensibili metodi d’ottimizzazione lagrangiana, di caratte-
tà totale d’aree più vaste della stessa rete. tà o linee guida di carattere normativo o proce- allo sviluppo dei problemi di ricerca operativa re euristico e soprattutto idonei, a differenza
Criticità che possono trasmettersi anche a note- durale e in ogni caso di regole conosciute e nelle applicazioni aziendali, fra cui il DEIS d’altre tecniche già in precedenza apparse in
vole distanza. “trasparenti” al mercato del trasporto. (Dipartimento d’elettronica, informatica e siste- letteratura, a risolvere problemi di grandi dimen-
Se la conoscenza di detti problemi può conve- Un altro effetto delle stesse direttive è stato mistica) dell’Università di Bologna. Di tali pro- sioni, quali l’ottimizzazione d’orario su linee fer-
nientemente trattarsi in fase di pianificazione quello d’imporre una maggiore flessibilità del- getti possono essere qui citati i seguenti: roviarie o corridoi europei di notevole estensio-
strategica della rete, ovvero d’adeguamenti di l’offerta d’orario, in particolare per il trasporto • TRIS : è stato forse il primo progetto a defi-
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ne, sino a 2.000 km e oltre. I tempi d’elabora-
lungo termine delle linee e degli stessi impianti, merci, che in generale segue dinamiche diverse nire un nuovo modello di procedure per l’ac- zione sono inoltre molto contenuti, dell’ordine
resta d’altra parte il problema, in ottica tempo- e più variabili, in relazione ai requisiti contingen- cesso all’infrastruttura, che prevede che dei minuti, al fine di rendere disponibile un meto-
rale più tattica e “immediata”, di costruire o ti dei propri clienti finali. Ciò che da un lato diverse imprese di trasporto inviino al gesto- do che sia favorevolmente accolto dagli opera-
come si dice programmare un orario ferroviario richiede espressamente, ad esempio, la dispo- re le proprie richieste di tracce in modo tele- tori e, in prospettiva, risulti anche applicabile “in
da parte del gestore di rete, che sia allo stesso nibilità d’una certa capacità residua, per sod- matico, e che il gestore dell’infrastruttura atti- tempo reale” (ad esempio nella gestione della
tempo compatibile con la domanda delle impre- disfare la domanda contingente del trasporto vi un proprio algoritmo d’ottimizzazione della circolazione oltre che nella programmazione,
se ferroviarie, soddisfi i vincoli d’infrastruttura e merci, e dall’altro la contrazione dei tempi di capacità, con l’obiettivo di rispondere possi- come detto, degli orari).

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mate in stazione, al fine di renderla com- con ovvio significato, ne determina l’impor-
patibile con tutte le altre tracce già previ- tanza relativa rispetto alle altre, nonché il
ste o da assegnare nella soluzione finale “peso” che la penalità suddetta acquista nella
d’orario. In questo caso si comprende funzione obiettivo. In caso quindi d’interfe-
pure la possibilità d’effettuare precedenze renza o d’incompatibilità a soddisfare due o
fra treni. più tracce sul medesimo corridoio spazio-
Inoltre per ciascuna traccia è possibile asse- temporale, l’algoritmo darà la preferenza a quel-
gnare una “priorità di tracciatura”, la quale, la di priorità più elevata, sacrificando le altre.

σ
fig. 1 – Videata d’ingresso al sistema d’ottimizzazione tracce (TCM) attivabile dall’ambiente MIPS
(Manager integrato pianificazione e simulazione), un “ambiente” di ricerca operativa nel quale sono state
incorporate diverse applicazioni per il settore ferroviario

Per la gestione applicativa e i casi di studio da che questa, nell’attività di rendere com-
parte dell’utente, il programma corrispondente patibile l’intera maglia orario, dovrà
all’algoritmo è stato inoltre integrato in un pac- poter subire, in analogia al tradizionale
kage d’idoneo utilizzo, con interfaccia grafica lavoro dell’orarista; in particolare (figura 2):
(figura 1) e gestione dei dati a partire dalle infor- • uno spostamento (cosiddetto shift) dell’o-
mazioni presenti nel sistema orari RFI. ra di partenza, in anticipo o ritardo rispet-
fig. 2 – Il valore della traccia oraria con i parametri d’ottimizzazione. È ammesso che la traccia, per rendersi-
L’algoritmo in questione si basa sull’otti- to all’ora ideale richiesta; compatibile con le altre, sposti la propria partenza (shift: s - - s+) e allunghi il percorso (stretch: 0 – σmax) entro
mizzazione d’una funzione obiettivo che • un allungamento (cosiddetto stretch) di determinati limiti. In tale caso ciò riduce il valore commerciale nominale Vo della traccia di una certà penalità P:
V = Vo – P = Vo –as – bσ
minimizza la penalità globale rispetto a tutta la traccia sull’intero percorso, da ori-
in cui (a,b) rappresentano perdite di penalità unitarie per minuto, rispetto alla richiesta d’orario ideale.
un orario o insieme di tracce comunque gine a destinazione, visualizzabile come L’algoritmo trova la soluzione ottima rendendo minima la somma delle penalità P di tutte le tracce. Il valo-
re della traccia e i suddetti parametri possono essere dipendenti dalla priorità assegnabile al treno (al mas-
richieste, essendo la penalità d’ogni sin- sommatoria d’incrementi dei tempi di per-
simo “bloccabile”). Nel caso non sia possibile schedulare una traccia a priorità inferiore, nel rispetto dei
gola traccia proporzionale alle modifiche correnza nelle singole tratte ovvero di fer- vincoli (specifiche d’orario, distanziamento), la stessa risulta “soppressa” (non pianificabile)

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Infine è possibile dare ulteriori vincoli di treno merci, ovvero un treno merci possa Da questa breve esposizione dovrebbe com- blemi fondamentali che si confrontano con l’o-
tracciabilità, quali i massimi valori di shift e richiedere un tipo di programmazione ad prendersi come la logica dell’algoritmo rispec- rario ferroviario:
di stretch che una traccia può subire; limiti hoc più estemporanea, e sia perciò più tol- chi il significato economico della risorsa infra- 1. sulla base d’una linea ferroviaria tutta libera
oltre i quali la stessa traccia perde ogni lerante a modificare il proprio orario di par- struttura, potendo da un lato rispettare un valo- da treni (caso del cosiddetto grafico “bian-
valore commerciale e che si traduce nella tenza o la percorrenza totale del viaggio. re ideale della traccia richiesta dal mercato, e co”), costruire un orario con tutti i treni richie-
relativa “soppressione”, non risultando più L’interfaccia grafica del package TCM con- dall’altro ottimizzare nel suo complesso il valore sti ovvero massimizzare la capacità, ponen-
compatibile con la soluzione globale sente di verificare i risultati dell’applicazione, economico del gestore di rete; cosa che è pos- do in soluzione tutte o il maggior numero di
ammessa. in particolare nei casi di studio in cui si sibile variando opportunamente i parametri della tracce possibili, nel rispetto di determinati
È evidente, ad esempio, come un treno siano aggiunte tracce supplementari a un funzione obiettivo e i pesi dei relativi vincoli. Lo vincoli;
Eurostar ad alta velocità potrebbe avere orario già predefinito nonché l’analisi di cia- stesso algoritmo TCM, nelle sue successive 2. data una linea ferroviaria con orario predeter-
valori limite di detti parametri più stretti d’un scuna traccia (figure 3 e 4). versioni, ha conseguito una notevole stabilità e minato, trovare la capacità residua, ovvero le
rispondenza ai criteri che vengono di norma tracce addizionali che vi si possono aggiun-
seguiti nella programmazione orari. Il metodo è gere, senza introdurre interferenze o modifi-
in generale in grado di rispondere ai due pro- che su quelle già esistenti (figura 5).

fig. 3 – Esempio di visualizzazione del modo d’operare dell’algoritmo TCM, con richiesta d’aggiunta di
nuove tracce a un orario predeterminato: prima (con aree di conflitto) e dopo l’ottimizzazione. L’algoritmo
può lavorare sia a tracce libere (spostabili, entro determinate tolleranze) sia a tracce “bloccate”

fig.5 – Ricerca della capacità residua. Il metodo è utilizzabile anche in applicazioni “real time”, integrato
fig. 4 – Un caso di studio di traccia ottimizzata in sistemi di gestione e controllo della circolazione

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È naturale, ad esempio, il modo di trat- anche governativo circa le procedure sariamente contigue, d’inizio e termine incrementare le tariffe d’accesso in fun-
tamento che in quest’ultimo caso l’algo- d’accesso all’infrastruttura. È possibile della tratta (S = S 1, S 2), e da due tempi, zione del livello “locale” di saturazione,
ritmo riserverà ai treni già in orario, peraltro definire nell’algoritmo diverse d’inizio e termine di un’opportuna fine- ovvero al contrario ridurre le stesso
assegnando loro la massima priorità e priorità, in funzione ad esempio dei tipi stra temporale (t = t 1, t 2), è possibile pedaggio quando, per l’uso più intenso
rendendoli, di fatto, “bloccati”. di servizio e della fascia oraria di riferi- definire sulla stessa un indice di satura- della linea, sarebbe ammessa una mag-
Un altro vincolo strutturale che è neces- mento, nonché stabilire la priorità per zione o densità di circolazione (d = giore densità di circolazione o politiche
sario soddisfare, che in pratica si pre- ciascun singolo treno di cui è richiesta Treni-km/A = Treni/t) della domanda; di omotachicità di tracciatura che, al
senta nella costruzione degli orari, è il la tracciatura, potendo lo stesso meto- per cui a indici di saturazione più eleva- fine d’aumentare la potenzialità della
cosiddetto “cadenzamento”, cioè la do determinare il tipo di risposta econo- ti si avrà in generale più difficoltà a sod- stessa linea, potrebbero richiedere una
necessità d’avere un gruppo di treni le mica in termini marginali, in relazione disfare l’intera domanda (Treni-km). In certa riduzione di velocità commerciale
cui tracce risultano parallele fra loro e alla manifestazione del mercato a paga- tal caso, risolvendo in un primo ciclo ai treni più veloci. Intervento che i fran-
che hanno orari di partenza, in partico- re (“ willingness to pay ”) pedaggi diversi l’ottimizzazione, e rilevando, ad esem- cesi definiscono con colorita espressio-
lare dalla stazione d’origine, a intervalli in situazioni di particolare saturazione pio, alcuni casi di “rifiuto” di certe trac- ne “addomesticare”, come si trova spes-
di tempo regolari equidistanti fra loro della linea. La descrizione analitica del ce, si potrebbe reiterare l’algoritmo con so applicato nei nodi ferroviari. Inoltre
(ad esempio un treno che parta ogni ora metodo è già apparsa in articoli specializ- parametri diversi (di priorità, di distan- le aree più sature e quindi più critiche
ai 10’). In tal caso, detto requisito potrà zati di riviste internazionali (v. Bibliografia), ziamento o inserendo vincoli d’omota- dell’infrastruttura potrebbero risultare
essere soddisfatto dall’algoritmo, che ai quali si rimanda per ulteriori approfon- chia), al fine di ricercare una soluzione anche quelle più sensibili agli effetti di
avrà in particolare il compito di “trasla- dimenti. comunque fattibile, avente un maggior possibili anormalità e quindi di regolari-
re” se necessario in partenza l’intero numero di treni circolanti sulla stessa tà della circolazione, potendo includere
insieme di treni così vincolato, sì da Valore economico area. tale effetto nella variabilità dello stesso
rispettare le maggiori priorità degli dell’infrastruttura In tal caso il metodo può determinare pedaggio.
insiemi cadenzati. In tal modo, gli orari quindi, in modo quantitativo: I risultati del metodo in questione pos-
cadenzati di certe categorie di servizi Il metodo fin qui esposto risulta quindi • il valore relativo dell’infrastruttura in sono dimostrarsi quindi utili anche nel
(quali una ”maglia” nazionale d’Eurostar idoneo a determinare il valore economi- condizioni di saturazione; determinare il valore economico dell’in-
o servizi regionali in coincidenza già co dell’infrastruttura, in relazione alle • le azioni necessarie per determinare frastruttura, circa l’equilibrio fra la
consolidati) avranno priorità su altri tipi richieste del mercato (domanda di trac- una soluzione compatibile d’orario, determinazione di quote di pedaggio
di servizi (quali treni con domanda più ce) e ai relativi livelli di saturazione della nonché congrue con i valori della domanda
rarefatta o treni merci, per i quali non linea, che abbiano maggiore difficoltà di • certe limitazioni o riduzioni dei margi- d’accesso e i potenziali livelli di servizio.
venga richiesto un requisito di cadenza- tracciatura, e richiedano, con i parame- ni di tolleranza di regolarità ammissi-
mento così stretto). Le stesse priorità tri di priorità impostati, l’esclusione di bili nella stessa zona “critica”. Applicazione al
possono pertanto rispettare certi modi determinati treni. In considerazione dei risultati di questa Catalogo merci
tradizionali di programmare l’orario defi- S’osservi che, individuata una certa analisi, e in funzione delle strategie più
nibili “a strati”, privilegiando dapprima area (A) del convenzionale diagramma generali del gestore dell’infrastruttura Il TCM è già stato sperimentato in prati-
certe classi di servizi, nonché determi- spazio-temporale dell’orario, definita circa l’utilizzo della rete e delle relative ca su diverse linee a lungo percorso
nate linee guida o regole di carattere dalla tratta fra due stazioni, non neces- politiche di pedaggio, si potrebbero della nostra rete, evidenziando notevole

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stabilità e flessibilità d’uso. Come è già zando d’utilizzarvi nuove tracce di rate come sopra indicato. Si osservi linea e dei flussi di traffico che s’inten-
stato sottolineato, ne sono in corso ulte- una certa “impostazione” (d’un tipo di inoltre che, qualora un cliente (impresa de sottoporre a verifica.
riori perfezionamenti per l’applicazione servizio comunque presente e “circo- ferroviaria) avesse ulteriori esigenze A differenza quindi d’una stima in “for-
ai nodi ferroviari (la corrispondente ver- labile” sulla stessa linea), fra loro operative, quali ad esempio una sosta mula chiusa” e convenzionale della
sione d’un nuovo programma software è equidistanti; correggere: più o meno prolungata del proprio ser- capacità, il risultato dei nuovi metodi
stata oggetto della ricerca già effettuata • dare in input a TCM le stesse tracce, vizio treno, potrebbe essere necessa- d’ottimizzazione combinatoria è un pro-
d'una
nell’ambito del progetto europeo PART- che l’algoritmo ha quindi ottimizzato, rio, dalla stazione di detta sosta in poi, getto “reale” d’orario ferroviario, con
NER). Inoltre è stata di recente realizza- opportunamente ridotte da quelle non “perdere” la traccia originale e ripren- ciascun treno ammissibile avente una
ta, in collaborazione con la società TSF, fattibili per altre ragioni (ad esempio derne un’altra, traslata più a valle; in tal propria traccia, pressoché definitiva, su
una nuova interfaccia di tipo gestionale, interruzioni notturne di binario per caso occupando in realtà una risorsa cui l’orarista potrà comunque apportare
in grado di rendere del tutto “amichevo- manutenzione), nonché individuate doppia o multipla di capacità o di slot modifiche o correzioni di “ultima mano”,
le” e trasparente l’utilizzo del motore di come le più commercialmente appeti- unitari. in base all’esperienza e altre specifiche
ricerca operativa all’utente finale, non- bili (ad esempio con partenza nelle Il che, come noto, può in generale ridur- condizioni, che si possono ritenere di
ché d’interfacciarsi direttamente al ore serali); re la capacità in numero di “treni” pro- seconda approssimazione, o che non
sistema informativo orari di RFI. • determinare infine le tracce inseribili grammabili su una relazione ferroviaria, siano ancora del tutto considerate nel
La prima applicazione che pertanto è in Catalogo merci, previa ulteriore allorché ciascun treno o servizio com- modello di calcolo.
stata realizzata in collaborazione con la verifica da parte dell’orarista respon- merciale, per ritardo o altre soste ope- Il metodo in questione richiede infatti,
stessa Direzione commerciale di RFI ha sabile e compatibilizzazione (verifica rative nel percorso, richieda in realtà più come input fondamentali, in aggiunta a
riguardato l’utilizzo del metodo per la allungamenti ecc.) con la maglia dei slot o tracce potenziali elementari. quelli già indicati:
definizione del cosiddetto Catalogo treni già esistenti. • i tempi di percorrenza di ciascuna
merci, ovvero di quelle tracce che utiliz- Si comprende come questa attività Rapporti traccia-tipo dei treni considerati;
zano capacità residua, sulla base d’un possa contrarre in maniera notevole i con la simulazione • le relative fermate e i tempi di sosta
orario già impostato, e possono perciò tempi dei modi tradizionali d’operare minimi previsti in stazione;
rappresentare una sensibile opportunità (ad esempio tramite strumenti tipo Il metodo TCM risolve in modo innovati- • i valori del distanziamento normale (in
d’offerta per le imprese di trasporto, RoMan), lasciando a questi ultimi solo vo e razionale anche il tradizionale pro- minuti) fra treni, assunti come para-
allo scopo di compiere trasporti pianifi- un’attività di validazione e di progetta- blema di ricerca della capacità o poten- metri fissi per ciascun treno a valle o
cabili in modo contingente o su relazio- zione esecutiva di maggior dettaglio, e zialità delle linee ferroviarie. Il metodo è a monte di quello considerato;
ni ed esigenze di partenza/arrivo non potendo valorizzare in modo globale la infatti molto più fine e preciso d’altri • la capacità delle stazioni d’effettuarvi
originalmente previste in sede di pro- capacità d’offerta della rete ferroviaria. approcci (di tipo analitico), superando i precedenze (binari di precedenza in
grammazione annuale. Attraverso un’estensione del metodo è limiti e le naturali approssimazioni di aggiunta a quello di corsa).
In tal caso, sulla base dell’orario in stato inoltre possibile inserire una fun- questi ultimi, ma risolvendo il problema Rispetto ai metodi di simulazione, spes-
corso e già consolidato nel sistema zione di scelta della traccia più opportu- di capacità d’una linea sulla base d’un so utilizzati in questo campo (per la veri-
RoMan, è stato possibile: na da “origine-a-destinazione”, che con- modello molto più preciso dell’infra- tà di più limitata applicazione nel setto-
• individuare tutti i “corridoi” o – come giunge le singole tracce disponibili sulle struttura, e comprendendo le reali con- re della programmazione degli orari
si dice – “slot” liberi da treni, ipotiz- varie “linee TCM” contigue e pre-elabo- dizioni del programma d’esercizio della rispetto a quello della verifica d’impianti

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di nuova progettazione), un metodo l’orario ferroviario, la simulazione può


algoritmico rappresenta una soluzione rappresentare un’ulteriore fase di lavoro
ottimizzata e di “tipo globale” al proble- che, acquisendo in input il risultato dello
ma, che in genere la simulazione non è stesso TCM, ne può quindi rappresenta-
in grado d’offrire. re una validazione finale.
D’altra parte la stessa simulazione: Ciò resta naturalmente dipendente dal
• risulta in grado di disegnare un model- fatto che detti strumenti entrino nella nor-
lo della realtà più preciso, richiedendo male dotazione degli attrezzi dell’orari-
in genere una mole di dati molto mag- sta, superando le tradizionali difficoltà
giore (che ne rappresenta spesso che in genere sinora ne hanno impedito
anche un limite); la diffusione e, soprattutto, s’integrino
• è in grado di finalizzare un modello di pienamente con i data base del sistema
circolazione più dettagliato, eviden- informativo aziendale.
ziando meglio fenomeni d’accodamen- L’utilizzo di nuovi metodi di ricerca ope-
to e d’eventuali “strozzature” o punti rativa, come quello descritto, con oppor-
critici dei singoli impianti, anche in tuna interfaccia grafica – come peraltro è
relazione a flussi di traffico interferenti già stato realizzato in RFI – e l’integra-
e convergenti da più linee in un bivio o zione con i sistemi informativi di gestione
unico impianto di stazione. dell’orario già descritti, può davvero rap-
In definitiva, mentre un algoritmo tipo presentare quel reale salto di qualità da
TCM può a diritto rappresentare un tempo atteso nel settore della program-
metodo di progetto d’“architettura” del- mazione orari4.

BIBLIOGRAFIA [2] A. Caprara, M. Monaci, P. Toth, P. L. Guida, “A


[1] A. Caprara, M. Fischetti, P. Toth, “Modelling and Lagrangian Heuristic Algorithm for a Real-world
Solving the Train Timetabling Problem”, Operations Train Timetabling Problem”, Discrete Applied
Research, 50 (2002). Mathematics, 154 (2006).

NOTE
1
TRIS: Teleconferencing Railway Information System (IV EU-RDT Programme – DGXIII).
2
TRIP: Transportation Railway Integrated Planning (IV EU-RDT Programme – DGVII).
3
PARTNER: Path Allocation Re-engineering of Timetable Network for European Railways (V EU-RDT Framework – DGTREN).
4
Hanno partecipato: Giuseppe Sacco (ISTAT) per le attività di validazione e sviluppo dell’algoritmo TCM, Marco Cecchini
(TSF) per l’integrazione dell’interfaccia dati con il sistema orari di RFI e lo sviluppo dell’applicazione Catalogo tracce.

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