Documente Academic
Documente Profesional
Documente Cultură
649004
LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO POLITICO RELIGIOSO Non praevalebunt
domenica 28 agosto 2011
Unicuique suum
Anno CLI n. 197 (45.842)
.
Bombardata da caccia britannici la citt di Sirte ritenuta il nascondiglio del colonnello Gheddafi
lo che nessuno ha voluto o potuto rimuovere del tutto dalle praterie della storia tante volte insanguinate. E parlano un linguaggio profondo, forse non sempre facile da capire per chi lo ascolta distratto: il linguaggio di un Dio che pu suscitare i suoi figli anche da quelle pietre, anche da quei ruderi eloquenti che si ergono come pietra dinciampo sulla via di chi pensava di avere tutto previsto, di avere calcolato con cura ogni passo. E cos ancora oggi, in Inghilterra, chi ha perso il sentiero lo pu ritrovare tramite quelle pietre del cuore, bussole sgretolate ma ancora perfettamente orientate alleterno Oriente delluomo.
Un uomo accusato di essere un mercenario di Gheddafi tenuto sotto la minaccia delle armi (Reuters)
tato a definire un vero e proprio omicidio di massa. Intanto, Muammar Gheddafi potrebbe essersi nascosto a Sirte, la sua citt natale. Lo hanno indicato fonti dellEliseo citate dalla stampa francese. Unipotesi accreditata anche da Abdessalam Jalloud, ex numero due del regime. Aerei da combattimento britannici sono cos tornati a colpire Sirte, prendendo di mira in particolare un
vasto complesso fortificato, dove si ritiene possa nascondersi il rais. La citt continua a resistere. Stamane, un convoglio di sei autovetture blindate ha attraversato la frontiera tra la Libia e lAlgeria. Lo ha fatto sapere lagenzia di stampa egiziana Mena. Al momento non stato possibile verificare la notizia, n chi ci fosse a bordo delle auto, ma le fonti ipotizzano che alti uffi-
ciali libici o addirittura lo stesso Gheddafi con i figli possano aver lasciato la Libia. Non stato nemmeno possibile contattare le autorit algerine per un commento ufficiale. Malgrado le disfatte subite e gli incessanti raid aerei della Nato, i lealisti non hanno esitato a contrattaccare a Tripoli, ingaggiando un violento scontro a fuoco con gli insorti nei pressi dellaeroporto, che hanno poi bombardato. I ribelli hanno per annunciato che controllano ormai il novantacinque per cento della capitale. Il Consiglio nazionale di transizione (Cnt) prosegue comunque per la sua strada, annunciando che da ieri la sua nuova sede non pi Bengasi, ma Tripoli, dove il Governo-ombra ha tenuto la prima seduta.
Labbazia di Rievaulx
NOSTRE INFORMAZIONI
Il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale dellArcidiocesi di Ciudad Bolivar (Venezuela), presentata da Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Medardo Luis Luzardo Romero, in conformit al can. 401 1 del Codice di Diritto Canonico. Il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Nevers (Francia), presentata da Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Francis Deniau, in conformit al canone 401 1 del Codice di Diritto Canonico.
La nuova edizione del celebre saggio filologico di Victor Klemperer sul linguaggio del Terzo Reich
Provviste di Chiese
Il Santo Padre ha nominato Arcivescovo Metropolita di Ciudad Bolivar (Venezuela) Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Ulises Antonio Gutirrez Reyes, O. DE M., finora Vescovo di Carora (Venezuela). Il Santo Padre ha nominato Vescovo di Nevers (Francia) Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Thierry Brac de la Perrire, finora Vescovo Ausiliare di Lyon (Francia).
y(7HA3J1*QSSKKM( +#!"!{!$!{
Analogo telegramma stato inviato dal cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato.
LA BIO GRAFIA DEL COMPIANTO CARDINALE A PAGINA 7
pagina 2
LOSSERVATORE ROMANO
Nellatteso discorso a Jackson Hole il presidente della Fed rinvia a settembre gli incentivi alleconomia
Bernanke il temporeggiatore
I mercati europei chiudono in calo appesantiti dai timori di recessione
WASHINGTON, 27. Ben Bernanke delude chi ancora credeva in un nuovo round di allentamento monetario: il presidente della Fed lascia aperta la porta a nuovi aiuti alleconomia, ma rimanda tutto a settembre. La ripresa debole ma si rafforzer e lAmerica non sembra avere bisogno di aiuti. Parole pesanti, anzi pesantissime: una doccia fredda per i listini europei e americani. Il discorso di Jackson Hole non ha rivelato nulla di nuovo: le difficolt ci sono, e sono tante, tra cui in primis il lavoro. La Fed secondo Bernanke ha tutti gli strumenti per sostenere la ripresa ed pronta a impiegarli. Continueremo a valutarli nella prossima riunione, che stata prolungata di un giorno, il 20 e 21 settembre. Unestensione che lascia aperta la porta a nuove misure e che, secondo gli analisti, stata decisa per raggiungere un consenso in un consiglio direttivo ancora spaccato. Bernanke non ha illustrato nel dettaglio gli strumenti a disposizione della Fed e le condizioni con le quali la banca potrebbe dispiegare il proprio arsenale finanziario, mantenendo alta la pressione su Washington, che invita a completare le azioni intraprese e ad affiancare la politica monetaria con politiche efficaci. Ma secondo Bernanke la politica monetaria non pu fare molto per leconomia nel lungo termine: da qui linvito al Congresso a mettere i conti pubblici americani su una traiettoria sostenibile senza danneggiare la ripresa. Molte delle politiche che sostengono una crescita economica forte nel lungo termine sono fuori dai poteri della Banca centrale ha tagliato corto il presidente. Tuttavia, Bernanke ottimista sul lungo termine: la crisi e la recessione non hanno segnato in modo permanente i fondamentali delleconomia americana. Ci attendiamo che una ripresa moderata continui e si rafforzi nel tempo ha aggiunto. Le Borse non hanno reagito benissimo. Dopo un brusco calo quando il presidente della Fed ha preso la parola le piazze europee hanno recuperato poco per volta: londata ribassista si placata, e le perdite sono state contenute, con Milano che ha lasciato sul terreno lo 0,97, Parigi l1,01, Francoforte lo 0,84, Londra lo 0,02 e Zurigo lo 0,71. Wall Street ha avuto pi tempo per digerire il discorso di Jackson Hole e ha chiuso in rally: lindice Dow Jones salito di 134,32 punti, pi 1,21 per cento; il Nasdaq avanzato di 60,22 punti, pi 2,49. Lo S&P 500 ha messo a segno un progresso di 17,53 punti, pi 1,51 per cento.
LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO Unicuique suum POLITICO RELIGIOSO Non praevalebunt
Servizio vaticano: vaticano@ossrom.va Servizio internazionale: internazionale@ossrom.va Servizio culturale: cultura@ossrom.va Servizio religioso: religione@ossrom.va Servizio fotografico: telefono 06 698 84797, fax 06 698 84998
photo@ossrom.va www.photo.va
Carlo Di Cicco
vicedirettore
Segreteria di redazione
telefono 06 698 83461, 06 698 84442 fax 06 698 83675 segreteria@ossrom.va segretario di redazione
Tariffe di abbonamento Vaticano e Italia: semestrale 99; annuale 198 Europa: 410; $ 605 Africa, Asia, America Latina: 450; $ 665 America Nord, Oceania: 500; $ 740 Ufficio diffusione: telefono 06 698 99470, fax 06 698 82818, ufficiodiffusione@ossrom.va Ufficio abbonamenti (dalle 8 alle 15.30): telefono 06 698 99480, fax 06 698 85164, info@ossrom.va Necrologie: telefono 06 698 83461, fax 06 698 83675
Antonio Chil
redattore capo
Piero Di Domenicantonio
redattore capo grafico
Gaetano Vallini
www.publicinque.it via Fattori 3/C, 10141 Torino telefono 011 3350411 fax 011 3828355 torino@publicinque.it via M. Macchi 52, 20124 Milano telefono 02 6695279 fax 02 6695281 milano@publicinque.it via C. A. Racchia 2, 00195 Roma telefono 06 3722871 fax 06 37512606
Intesa San Paolo Ospedale Pediatrico Bambino Ges Banca Carige Cassa di Risparmio di San Miniato Credito Valtellinese Fondazione Monte dei Paschi di Siena Banca Monte dei Paschi di Siena
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 3
pagina 4
LOSSERVATORE ROMANO
Nuova edizione del celebre studio filologico di Victor Klemperer sul linguaggio del Terzo Reich
colpirono disastrosamente la citt, distruggendola quasi totalmente. Nella confusione, gli ebrei che avrebbero dovuto essere deportati, almeno quelli risparmiati dalle bombe, una settantina circa, riuscirono a fuggire. Tra loro i Klemperer, che trovarono rifugio sotto falso nome fino alla fine della guerra. Nel 1945, Klemperer ader con sua moglie al partito comunista. Negli anni successivi, ebbe numerose incarichi e partecip alla politica culturale del partito. Non scrisse mai nulla sulle trasformazioni della lingua tedesca sotto il totalitarismo comunista. Ci nonostante, il suo LTI unopera straordinaria, che deve forse la sua eccezionalit al suo carattere di opera mista tra la filologia e la
Il nazismo si insinuava nella carne e nel sangue attraverso le singole parole e la forma delle frasi ripetute a martello per milioni di volte
memorialistica, oltre che alla riflessione linguistico-politica, in cui Klemperer apriva una strada che sarebbe poi stata allargata e approfondita da tanti studiosi, ma che era allepoca assolutamente nuova. Come non pensare, infatti, leggendo le pagine che dedica alle manifestazioni pubbliche naziste e alla propaganda di Goebbels, ai lavori di Mosse sulla liturgia nazista? Scritto nelle sue parti pi filologiche fra il 1933 e il 1945, quindi nella quasi totale impossibilit di procurarsi libri per il suo lavoro (ma quanti grandi libri non sono stati scritti in condizioni analoghe? Basti pensare alla Storia dEuropa di Henri Pirenne, scritta senza libri in prigionia nella prima guerra mondiale), il libro non infatti un lavoro erudito, ma una riflessione sulla trasformazione di al-
Fu unopera rivoluzionaria che determin un nuovo punto di partenza per la scienza del pensiero umano
convenzionale della conoscenza, fonda nel contempo una semiotica realista in grado di valorizzare le ragioni dellessere e come afferma ancora Deely una singolare posizione di liason tra il mondo della teologia cristiana, la filosofia della tradizione latina e gli interessi intellettuali moderni.
cuni termini, sullintroduzione di altri nel linguaggio comune: Il nazismo si insinuava nella carne e nel sangue della folla attraverso le singole parole, le locuzioni, la forma delle frasi ripetute milioni di volte. Fanatismus fanatismo, uno di questi termini: esecrato dagli illuministi come il contrario della ragione, tuttavia gi rivalutato da Rousseau come una delle forma assunte dalla passione, per assumere una valenza decisamente positiva con il Terzo Reich, dove laggettivo Fanatisch usato con grande frequenza: si parla di fede fanatica nel Reich, della necessit di una fanatica violenza, delle truppe che si battono fanaticamente. Cos Sippe stirpe, Untermenschen sottouomini, Versteppung steppizzazione, Weltanschauung che sostituisce Philosophie filosofia, troppo connotato in senso illuministico, Erlebnis esperienza vissuta, Jdlein ebreuccio, invece di ebreo, Volljude completamente ebreo, e via discorrendo. Cos alcune espressioni, quali Festung Europa fortezza Europa, absolute Sieg vittoria totale. Cos luso incessante del superlativo, lintroduzione di metafore desunte dalle macchine. E cos anche luso particolare, potremmo dire eufemistico, di termini quali abgewandert emigrato, per intendere deportato, melden presentarsi, per presentarsi alla Gestapo, Strafexpedition spedizione punitiva. E, potremmo aggiungere, Endlsung soluzione finale. Sono solo alcune delle parole analizzate da Klemperer, nellintento di rivelare nel linguaggio lanima del nazismo: unammonizione senza tempo a non perder di vista il peso e il senso delle parole, a ricordare, come scriveva Carlo Levi, che le parole sono pietre.
Una vignetta di Giuseppe Novello allindomani della morte di don Carlo Gnocchi
le Fiamme Verdi. Con il nome in codice di Chino, aiuta a preparare documenti falsi in difesa degli ebrei; poi, sempre clandestinamente, prosegue quella che lui stesso indica come costante attivit di apostolato; va in Cantone Ticino, dove tiene i collegamenti anche con gli antifascisti rimasti in terra lombarda. Il 17 ottobre 1944, a Milano, in casa Visconti di Modrone, viene arrestato dalle SS, e per dieci giorni
LOSSERVATORE ROMANO
Pietro in visita a Madrid nella dimora del diacono Lorenzo
pagina 5
l monastero dellEscorial un luogo straordinariamente bello, paesaggisticamente collocato in un bel posto; n tetro n incombente come irragionevolmente talvolta lo si descrive, austero s, ma non cupo o triste. Il visitatore ne ha netta impressione. Anche della figura del suo artefice, il re di Spagna Filippo II (1527-1598), la recente storiografia offre un profilo diverso da quello tratteggiato nei decenni scorsi da certa manualistica o cinematografia. Bisogna vedere per credere. Pu accadere di trovarsi innanzi alla facciata ovest, la principale, del Real Monastero di San Lorenzo di El Escorial, nel momento in cui le finestre, al di sotto del fregio che ripartisce in due il monumentale ingresso, sono spalancate. Lo sguardo rapito in alto dalla meraviglia: la compatta trama del granito grigiobruno delledificio sallenta e lascia affiorare le forme e i colori della volta della biblioteca affrescata da Pel-
legrino Tibaldi (1527-1596). Filippo ladito! Oltrepassato anche questo che, tra il 1563 e il 1594, fece co- secondo ingresso ai piedi della granstruire da Juan de Herrera questo de scalinata appare la meta, il punto monastero-reggia dedicato al martire dapprodo della ricerca: l lo sguardo Lorenzo come luogo di preghiera, di di nuovo attratto in alto, al cuore studio, di vita ritirata e di governo, del monastero. La perfetta assialit volle la biblioteca che secondo il delle porte conduce al cuore; in vista suo desiderio doveva raccogliere tut- di quel fuoco costruito lEscorial e to il sapere del tempo proprio serenamente si sviluppa in modo logico e simmetrico. Liconografia allingresso. Varcata la soglia, dalla penombra delledificio ha la forma della gratidel vestibolo gli occhi cercano subi- cola, lo strumento di passione del to unaltra porta e, dilagando per lassoSe le finestre della facciata occidentale lato patio de los Reyes popolato di giosono aperte, lo sguardo viene rapito in alto vani monache e suoLa compatta trama del granito re, la trovano sotto il portico dellimpolascia affiorare le forme e i colori nente facciata madella biblioteca affrescata nierista della basilica compresa tra due torri. Sembra una metafora di ci diacono Lorenzo. Oltrepassare tali che il Papa di l a poco dir, allin- soglie senza distrazione consente di terno della chiesa, citando il Parme- percepire che in chiesa si arriva pasnide di Platone: Cerca la verit fin sando per la biblioteca: allaltare al che sei giovane, perch se non lo fa- tabernacolo si va per la dolce, e pur rai, poi ti scapper dalle mani. Cer- sempre faticosa ascesi dellascesa, ca la verit fin da subito, desiderane della ricerca della verit, dello stuII
sione dellOstia dalla navata della basilica, dalle stanze di Filippo II, dove il re trascorse lultima parte della sua vita e mor, dellinfanta Isabel Clara Eugenia e dagli appartamenti reali attorno al patio de los Mascarones. Ai lati del presbiterio, entro architetture disegnate da de Herrera, nello stile e nella materia del retablo, i gruppi oranti dellimperatore Carlo V, in cornu evangeli, e di Filippo II, in cornu capolavori epistolae, Le volte a botte della basilica in bronzo di Pompeo Leoni, fungono da sono coperte di dipinti cenotafi e si configuIl granito grigio delle navate rano come perfetta nelle volte abbandona il suo aspetto austero dilatazione del registro delladorazione. e mostra immagini di paradiso La direzione ascensionale a oriente ai lo disegnato da de Herrera e realiz- piedi del presbiterio riceve unimzato da Jacopo da Trezzo (finito nel provvisa accelerazione e da orizzon1586). Una custodia, di quattro me- tale si fa verticale. Cuore e sguardo tri daltezza, che ha la pianta centra- salgono veloci i gradini ad altare Dei le e la forma cilindrica di un tempio e passando per il tabernacolo che classico con tamburo e cupola prov- custodisce il Corpus Domini, sinnalvista di lanterna. Il tabernacolo za allo scomparto con il tormento cinto alla base da otto colonne co- del corpo di Lorenzo e a quello col rinzie di diaspro rosso con trabeazio- corpo assunto della Vergine, per rine ornata da otto statue bronzee de- posarsi nella serenit del corpo crogli apostoli, le altre quattro sono al- cifisso di Cristo coronato di spine, bergate nelle nicchie della thlos. Le che elevato da terra attira a se tutti porte del tabernacolo sono di cristal- con i Sacramenti sgorgati dal suo Le volte affrescate della biblioteca dellEscorial lo semicircolare e consentono la vi- fianco. Ma lo sguardo attirato ancora pi in su, fino al cielo, alla volta del presbiterio dove laffresco di Luca Cambiaso (1527-1585) mostra la Trinit che incorona Maria regina. Anticipazioni della modernit nel famoso film di Pier Paolo Pasolini uscito mezzo secolo fa allora che ci si accorge che le volte a botte della basilica sono letteralmente coperte di affreschi. Le superfici murarie in granito grigio-bruno delle navate scandite da pilastri poligonali consumi. Che non ha trovato nella politica Lynch. Daltronde persino lo splatter ter- in un finale che non potrebbe essere pi dedi EMILIO RANZATO movimentati da paraste doriche, nelrisposte sufficienti per s e per gli altri. E mine inaugurato proprio per Romero pri- finitivo. le volte abbandonano il loro austero Ecco come Pasolini liquida gli strascichi Negli ultimi cinquantanni tante volte, persi- che ora vuole lasciarsi andare a una risposta ma di diventare un passatempo per palati aspetto e squadernano visioni di pano troppe, si sottolineata la santit dei personale tutta poetica, finalmente libero dai forti nasce come simbolo dei metodi con cui neorealisti che pure pervadono la sua opera. radiso. Il programma frescale delle personaggi di Accattone. Per quellinnocenza vincoli di unideologia precostituita. Il cine- la societ moderna si libera di tutto ci che A pochi anni di distanza, quella speranza di volte della navata maggiore pur moma, da questo momento in poi, sar per Pa- produce in eccesso, e di tutti coloro che non andare avanti nonostante tutto, sembra gi garantitagli dallessere fuori dalla storia. strandoci qualcosa della vita eterna Ma il capolavoro di Pasolini va anche in solini il territorio franco dove far convivere riesce a impiegare. svanita. futura, tuttavia, ci restituisce al preuna direzione per molti versi opposta, verso tutte le sue contraddizioni, e dare ampio I suoi primi tre lungometraggi, daltronNaturalmente, Pasolini non propone solusente allingresso: il Dono della manlessenza di un problema moderno: leccesso sfogo a quella permeabilit di dottrine intezioni altrettanto drastiche. Lanelito di mor- de, finiscono con una morte. Ma se nel sena di Luca Giordano nel bema, la del corpo e della materia. Ovvero il corpo riori che sulle pagine dei giornali continuer guente Mamma Roma (1962) il protagonista Resurrezione dei corpi per il giudizio fite che grava sul suo protagonista, per, asrifiutato, emarginato, non utilizzato da una a far discutere, scandalizzare, disorientare gli sfiorava lalterit assomigliando al Cristo pi nale di Luca Giordano (1636-1705) solve in fin dei conti la stessa funzione. Se societ che al contrario accoglie e accumula esponenti di ogni parte politica. famoso di Mantegna, ne Il vangelo secondo nella nave centrale, il Paradiso di Ecco dunque che in quel viaggio a ritroso la societ non riesce a riconoscere in quel Matteo (1964) si parla gi di una morte solo oggetti inutili, effigi di un benessere di carCambiaso nel coro sovrastante la tapesta. Un problema ideologico, dunque. verso le radici antropologiche delluomo mo- corpo una persona, Accattone far in modo apparente. Il Cristo pasoliniano in fin dei porta maggiore. derno, verso il primitivo, che sar Accattone, di liberarsene per conto proprio. Non a ca- conti un alter-ego e un contraltare di AccatMa anche estetico. Il pellegrinare terreno delluomo Tanto si detto della frontalit dellimma- Pasolini si imbatte senza paura anche so, con laiuto di un simbolo della moderni- tone: rappresenta la grazia di essere fuori che cerca ragionevolmente la verit, gine pasoliniana, della figura umana sempre nellatavico problema della presenza di un t. Ruba una motocicletta come lAntonio di dalla storia. trova nella fede lautentica possibilicentrale, con un riferimento alla pittura me- corpo o di oggetto sullo schermo, e della Ladri di biciclette (Vittorio De Sica, 1948) ruNella sua brama febbrile, quasi disperata t di poterla raggiungere, nellEucadioevale che in seguito diventer esplicito ci- sua incontenibile forza. Che sia la locomoti- bava la pi umile delle due ruote. Entrambi di vivere, anche a dispetto della difficolt di ristia di poterla mangiare e adorare. tazionismo. In effetti il dato pi innovativo va di Lumire che minaccia di uscire dallin- falliscono nel loro maldestro, illusorio tenta- trovare un posto nel mondo come i suoi AllEscorial questa stima dellintellie sconcertante dellesordio cinematografico quadratura facendo fuggire gli spettatori, o tivo di scalare la piramide sociale. personaggi, Pasolini forse aveva gi scorto genza per la fede ben visibile. Il del poeta e intellettuale sono i personaggi un eroe delle comiche che rimbalza sulla Ma se Antonio veniva graziato in un fina- una nuova risposta per s e per luomo mofarmaco dimmortalit (santIrescena distruggendo tutto come una mina va- le aperto, Accattone trova lagognata morte derno. che attraversano i luoghi senza abitarli, senneo) ricevuto con fede rende forti za viverli, come fossero davvero gli sfondi di gante. nellamore e nella testimonianza, Nel cinema di Pasolini questo problema un dipinto. nella carit dellintelligenza, come il Questa frontalit, per, richiama anche il estetico ed espressivo diventer un tuttuno diacono Lorenzo e fino al martirio, cinema muto, fonte dispirazione del nuovo con i problemi che la modernit sembra non prepara i corpi per la gloria come regista per sua stessa ammissione. Al di l di poter risolvere, e anzi sembra alimentare: coavvenuto per Maria, mostra la piena precise influenze Pasolini parler di Cha- sa fare degli emarginati, dei non impiegati, regalit di Cristo che regna in alto plin, Ejzentejn, Dreyer ci che riporta al degli ultimi. Di coloro che rimangono sulla dalla croce. Ragione e fede cinnalcinema degli albori il problema dellutiliz- faccia oscura della societ dei consumi. Che zano al cielo e in pari tempo ci restizo del corpo. Problema che nasce dalla tra- cosa fare dei corpi e degli oggetti in eccesso. tuiscono con piena coscienza alla sparenza quasi scandalosa dei mezzi espres- Con questa geniale sintesi, loutsider coglie terra giacch fides quaerens intellectum sivi cinematografici, e dalla difficolt di ap- dunque nel segno. Mettendo il dito in una (Anselmo dAosta). Tutto questo lo porvi dei filtri. E il profano della cinepresa tematica che da l in avanti avr lungo corso ha appena detto un giovane profesPasolini, abituato a trincerarsi dietro lambi- e ampia fortuna sul grande schermo, divesore di storia medievale nel suo guit rassicurante della parola, proprio gra- nendo addirittura il concetto pi politico commovente indirizzo di saluto al zie al suo sguardo ancora vergine avverte su- espresso dalla settima arte. Il corpo come Santo Padre: Non pochi di noi qui bito questa sfida. Tuttavia, non vi si sottrae. escrescenza. Il corpo come materia non utiriuniti hanno vissuto unesperienza Vi intravede, anzi, la soluzione estetica alle lizzata di cui sbarazzarsi in qualche modo. personale di conversione a Cristo in Sovrapposto com a uno scenario di borproprie posizioni ideologiche, che gi in cui la ragione e la conoscenza sono quei primi anni Sessanta stavano perdendo gata che non offre pi nulla di abitabile, Acstate un aiuto efficace allazione della monolitica consistenza marxista per aprir- cattone s un martire di Mantegna, ma la grazia e non il contrario; possi a derive pi complesse, pessimistiche, ma anche a un passo dalle orde di zombi cosiamo cos annunciare il Vangelo ed stretti a reiterare azioni inutili nel cinema di anche pi universali e poetiche. essere fermento di comunit che viIl cinema con la sua trasparenza disar- Romero, dai reietti stipati in ghetti sempre vono in armonia e con reciproco mante, e il poeta con in mano una cinepresa pi istituzionali di Carpenter, dal connubio amore la fede, sempre unita alla riche per lui ancora un mistero, diventano fra organico e inorganico come aberrazione cerca della verit nel campo del saquindi unalchimia perfetta per lintellettuale della tecnologia in Cronenberg, dalle suburLattore Franco Citti in uninquadratura del film ossessionato dallincombere della societ dei re industriali che creano mostri nel primo pere umano.
dio. Ci era chiaro nella Spagna del siglo de oro dove laccurato studio del pensiero teologico e giuridico, ed il suo intimo rapporto con la scienza e con le arti dellepoca, nelle sue espressioni pi belle, trovava la propria ispirazione ed un atteggiamento intellettuale e spirituale caratterizzato dallumilt di ricercare Dio, pi concretamente nelladorazione di Ges Cristo Sacramentato e nella Messa (Antonio Mara Rouco Varela). Le parole vere che a El Escorial si odono hanno la forza dei secoli: appaiono esse stesse accadimenti o monumento soprattutto alla presenza di Benedetto XVI, primo Pontefice in visita al monastero, il 19 agosto 2011. Il Papa ha parlato delledificio come di una eloquente testimonianza nei secoli di una vita di preghiera e di studio. In questo luogo emblematico, ragione e fede si sono fuse armoniosamente nellaustera pietra per modellare uno dei monumenti pi rinomati della Spagna. Ragione e fede allEscorial sono di casa, anzi, sono diventate casa: biblioteca e chiesa, progetto culturale vergato nel granito e da cinquecento anni. I giovani docenti universitari qui raccolti hanno applaudito a lungo, soprattutto dopo questintenso passaggio: doveroso tenere in mente che il cammino verso la verit piena impegna anche lintero essere umano: un cammino dellintelligenza e dellamore, della ragione e della fede. Non possiamo avanzare nella conoscenza di qualcosa se non ci muove lamore, e neppure possiamo amare qualcosa nella quale non vediamo razionalit, dato che Non c lintelligenza e poi lamore: ci sono lamore ricco di intelligenza e lintelligenza piena di amore (Caritas in veritate, 30). Se verit e bene sono uniti, cos lo sono anche conoscenza e amore. Il Papa ha pronunciato queste parole mentre i giovani professori, che gremivano la navata mediana nelle loro variopinte toghe, avevano innanzi agli occhi limmensa macchina dimmagini dellaltar maggiore alla cui realizzazione si pose mano a partire dal 1576. Vedevano laltare con il tabernacolo, e il diacono Lorenzo vincere le fiamme con lardore amoroso della verit. La preziosit dei marmi, lo splendore dei dipinti, loro dei bronzi, tutto a corona del tabernacolo dalle porte di cristallo che custodisce el Amor de los Amores come canta un popolare inno spagno-
lo. Ancora innanzi a quellAmore Carlo V, Filippo II e i loro dignitari stanno inginocchiati dai loro cenotafi, da secoli. La policromia dei marmi e delle pietre dure del retablo allude simbolicamente alle virt teologali della Fede, della Speranza e della Carit. Il progetto di Juan de Herrera fu realizzato da Jacopo Nizzola detto Jacopo da Trezzo (1515-1589), Juan Bautista Comane, Leone e Pompeo Leoni (1509-1590; 1533-1608). Organizzato orizzontalmente in tre registri, secondo la classica sovrapposizione degli ordini, il retablo coronato da unedicola di stile composito. Nel primo registro, che potremmo chiamare delladorazione o della Fede, ai lati del tabernacolo si vede lAdorazione dei Pastori e lAdorazione dei Magi di Tibaldi. Nel secondo registro, del martirio o della Carit, riconosciamo la Flagellazione di Cristo di Federico Zuccari (1542-1609), il centrale Martirio di S. Lorenzo di Tibaldi, e Ges sale il Calvario carico della croce di Zuccari. Infine, nel registro della gloria o della Speranza, contempliamo la Risurrezione di Cristo, lAssunzione della Vergine, la Pentecoste ancora dello Zuccari. Alla sommit sta il gruppo bronzeo del Calvario dei Leoni in diretto rapporto con laltare e con quanto su di esso si rinnova nella Messa. Ai lati del retablo sono disposti i bronzi, sempre dei Leoni, raffiguranti gli evangelisti, i dottori della Chiesa e i santi apostoli Giacomo, Andrea, Pietro e Paolo. Cuore del retablo, della Basilica e dellintero monastero, il tabernaco-
pagina 6
LOSSERVATORE ROMANO
Aprono due nuovi centri del Silsilah Movement a Manila e a Basilan
Sofferenze e speranze della nuova nazione raccontate da una suora missionaria comboniana
fatta di trib, lingue, religioni, tradizioni diverse, che pagavano ancora le conseguenze delle dominazioni coloniali europee. Dopo quattro anni in Inghilterra, nel 1983 torn in Sudan, in tempo per vedere riaccendersi la rivolta nellEst. Nel 1990 dovette fuggire da Nzara, ai confini con la Repubblica Democratica del Congo: Eravamo alla fine dellanno scolastico, festa di Cristo Re, il luned sarebbero incominciati gli esami. Scappati nella Repubblica Centrafricana, siamo rimasti nella foresta due settimane condividendo con la gente fatiche e sofferenze. Poi sono venuta in Italia per rifare il passaporto perch avevo perso tutto. Era dicembre e arrivai con le ciabatte. Segu il ritorno in Africa, prima in Zambia, poi ancora in Sudan, ma per poco: Ci furono altri scontri continua suor Agata e dovemmo scappare in Uganda. L aprimmo la prima comunit con i rifugiati e la gente disse ai funzionari Onu: vogliamo le nostre suore, perch sono rimaste sempre con noi. Fecero le capanne per noi, stata unesperienza bellissima. Dopo altri otto
anni la missionaria torn in Sudan, dapprima ancora a Nzara, poi presso unaltra trib per due anni. Segu, nel 2003, un incarico da parte della congregazione in una casa di esercizi spirituali nel Bresciano, ma nel 2008 lei chiese di tornare in missione. La nuova destinazione Leer, in una zona diversa sotto il profilo ambientale e climatico, abitata dai Nuer (secondo gruppo del Paese dopo i Dinka), dediti per lo pi alla pastorizia, per i quali missionari e organizzazioni umanitarie hanno avviato progetti di formazione tecnica, allo scopo di migliorare le condizioni di vita e lavoro. La missione dove suor Agata torner a fine settembre vede impegnate con lei altre tre comboniane, due italiane e una ecuadoregna: Io sottolinea ho appena aperto un asilo, lunico in tutta la zona, con 195 bambini; unaltra sorella sta formando un gruppo di donne, unaltra i catechisti e laltra ancora opera nelle scuole, soprattutto alle superiori, insegna religione. Poi andiamo nelle cappelle dei villaggi a guidare la preghiera. La parrocchia immensa, non molto abitata. Il sacerdote riesce a raggiungere ciascun villaggio per dire messa due o tre volte allanno. Per il resto ci sono i catechisti, che sono il vero braccio destro del missionario e che sono pagati dalla gente. Suor Agata ci parla della grande ospitalit dei sudanesi, del ruolo della donna, che merita di essere valorizzato, della presenza della religione animista, dellimpegno dei giovani che studiano allestero con lo scopo di tornare a servire il loro Paese, della fervente partecipazione dei cattolici alle celebrazioni, dove si raccolgono famiglie intere. In questa realt la religiosa ha vissuto i mesi di preparazione allindipendenza del Sud: stata una cosa molto sentita. Il presidente, Salva Kiir Mayardit, cattolico praticante, sta cercando di costruire lunit nazionale, mentre la capitale Juba si sta espandendo. Ci sono ancora questioni aperte nel Nord, come la destinazione del territorio di Abyei, le lotte in corso sui monti Nuba (dove opera un solo ospedale con tre suore e un medico), la situazione nel D arfur. Ma cosa possibile fare, concretamente, per i missionari del mondo? Lideale risponde che qualcun altro parta. Ma in realt la cosa pi importante la preghiera. E importante essere uniti. La Chiesa un corpo e, come dice san Paolo, quando una parte sta male le altre ne soffrono, e del bene che fa uno ne risentono tutti gli altri.
La Congregazione per lEvangelizzazione dei Popoli informa che venerd 26 agosto scorso deceduta la
Signora
JANINA NOWAK
Mamma del Rev.do P. Tadeusz Nowak, O.M.I., Officiale di questo Dicastero. I Superiori e il Personale della Congregazione assicurano la preghiera di suffragio per lanima della Defunta e laffidano alla misericordia Divina.
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 7
Arcivescovo emerito di Toronto, aveva organizzato la giornata mondiale della giovent del 2002
BUENOS AIRES, 27. Uscire da se stessi e andare incontro allaltro, con atteggiamento di vicinanza, di prossimit, in modo mai autoreferenziale; offrirgli testimonianza del fermento di fede di cui ogni buon cristiano deve essere portatore; utilizzare sempre, con il prossimo, quello sguardo di amore sinonimo di misericordia, amicizia, generosit. Aprendo, gioved 25, allUniversit cattolica di Buenos Aires, il primo congresso regionale di pastorale urbana, il cardinale arcivescovo Jorge Mario Bergoglio, presidente della Conferenza episcopale argentina, ha esortato i cattolici a non avere timore di uscire fuori a evangelizzare la citt, proponendo una nuova pastorale basata sullincontro, sullaccompagnamento, sulla partecipazione, soprattutto in unepoca caratterizzata dal non guardare, da una preoccupante mancanza di attenzione verso chi in difficolt. Ecco allora che lescluso, in particolare chi dorme per strada, non visto pi come una persona ma come parte della sporcizia e dellabbandono del paesaggio urbano, della cultura dello scarto. Nella sua relazione, intitolata Dios vive en la ciudad, il cardinale Bergoglio, rivolgendosi in particolare ai quattrocento delegati presenti (fra laici, sacerdoti, religiosi e religiose), ha sottolineato che avere uno sguardo di fede sulla citt significa includere senza relativizzare. La fede migliora la citt nel senso che solo essa ci libera dalle generalizzazioni e dalle astrazioni, ha aggiunto il porporato, secondo il quale la vicinanza, il coinvolgimento, il sentire come il fermento faccia lievitare la massa, portano la fede a desiderare di migliorare se stessa, lo specifico cristiano. Per poter vedere laltro, il prossimo, senza dividere, senza escludere, la fede ha bisogno di vedere Ges. Si tratta di uno sguardo che, per comprendere, per accettare, si circoscrive e si chiarifica in se stesso: Se ci poniamo nellambito della carit ha spiegato larcivescovo di Buenos Aires possiamo dire che questo sguardo ci evita di dover relativizzare la verit per poter includere. La citt attuale relativista: Tutto permesso, e si pu cadere nella tentazione che, per non discriminare, per includere
tutti, si senta a volte la necessit di relativizzare la verit. Ma non cos, rassicura il cardinale Bergoglio, perch il Dio nostro che vive nella citt e partecipa alla sua vita quotidiana non discrimina n relativizza. La sua verit quella dellincontro che scopre i volti, e ogni volto unico. Accettare le persone con il proprio volto e il proprio nome non comporta la relativizzazione di valori n la giustificazione di antivalori; significa solo che non discri-
minare e non relativizzare implicano la forza per accompagnare i progressi e la calma del fermento che aiuta a crescere. Solo lo sguardo dellamore non discrimina n relativizza, conclude il cardinale Bergoglio, perch misericordioso. Dio vive nella citt, ma anche la Chiesa vive nella citt, e la propria missione evangelizzatrice non contrasta con il fatto di poter imparare dalla citt, dalla sua cultura, dai suoi cambiamenti.
Un momento straordinario, unico della sua missione episcopale a Toronto stata la Giornata mondiale della giovent del 2002. Liniziativa stata sua; lha voluta fortemente. E non si spaventato per leffetto causato dai tragici eventi dell11 settembre 2001, uno shock per tutto il Nordamerica. La mia citt ha accolto il Papa con i giovani di tutto il mondo in una straordinaria esperienza di fede e gioia. Una giornata non improvvisata, ma che il cardinale aveva a lungo pensato partecipando gi ai raduni precedenti. Per lui il grande messaggio di Toronto Cristo come pietra angolare di una nuova civilt. Lo disse al Papa anche il 27 e il 28 luglio, nelle celebrazioni conclusive a Downsview Park, con un milione di persone, nonostante la pioggia sferzante. Pur riconoscendo i problemi, Ambrozic ha sempre parlato con ottimismo della realt della Chiesa in Toronto. Il grande problema resta la secolarizzazione. Ma bisogna anche saperne cogliere gli aspetti positivi. La notizia della sua morte ha suscitato una profonda commozione nel Paese. Lopinione pubblica lo ricorda come uomo di profonda umilt che preferiva i fatti alle parole, rispettoso di tutti, ma fermo sullessenziale della fede. stato anche ricordato il suo impegno per la vita e la famiglia, in particolare per il matrimonio cristiano.
Polemiche per la decisione delle autorit sulla commemorazione dei 10 anni dallattentato
Per un dialogo in Cile sulle vie della giustizia e della pace sociale
SANTIAGO, 27. Che le autorit e tutti i responsabili del mondo politico, in modo speciale quelli della pubblica istruzione, considerino le richieste importanti ed essenziali emerse durante il confronto fra le diverse parti in causa. lappello fatto dal presidente della Conferenza episcopale del Cile, monsignor Ricardo Ezzati Andrello, arcivescovo di Santiago del Cile, in riferimento al duro confronto che da alcuni mesi sta opponendo le parti sociali e gli studenti al Governo cileno. In una dichiarazione intitolata Per una Giornata pacifica e di rispetto alle persone, il presule ha voluto esprimere una parola dincoraggiamento e di speranza ai credenti e a tutte le persone di buona volont, prima dello sciopero generale nazionale di due giorni, terminato gioved scorso. Il presule ha anche ricordato limportanza del documento dei vescovi sul dialogo politico e ha lanciato un appello a tutte le parti sociali e al Governo in modo daprire uno spiraglio al dialogo definitivo per potere costruire il Paese sulle vie della giustizia, della solidariet e della pace sociale. Larcivescovo di Santiago ha concluso la sua dichiarazione ricordando i sei giovani studenti che per 37 giorni hanno condotto uno sciopero della fame per solidariet con tutti gli altri studenti cileni allo scopo di sollecitare un miglior sistema educativo nel Paese. I giovani sono stati costretti a sospendere lazione di protesta in seguito alla precariet delle loro condizioni di salute ma il loro appello ha detto il presule non pu, non deve lasciarci indifferenti. Lo sciopero generale, purtroppo stato segnato anche da atti vandalici contro una chiesa, il Tempio della Gratitudine Nazionale a Santiago del Cile. Un gesto gravissimo che, anche se commesso da una minoranza, offuscando la legittimit della protesta, rischia di porre in secondo piano i contenuti delle rivendicazioni dei lavoratori e degli studenti. In un comunicato ufficiale, la Congregazione salesiana fa notare che un gruppo di persone ha bruciato la porta principale, senza riuscire a distruggerla completamente, ha infranto vetrate e ha cercato di forzare le due porte secondarie della chiesa. La Congregazione salesiana di Santiago del Cile ha deplorato tali atti ricordando le espressioni del presidente della conferenza episcopale, il quale pi volte ha sottolineato che le legittime dimostrazioni dei cittadini devono essere svolte in un clima di pace e di rispetto, senza aggressivit o provocazione, cautelando sempre la dignit delle persone e il bene comune.
pagina 8
LOSSERVATORE ROMANO
Il Pontefice allincontro tra i suoi ex allievi riuniti a Castel Gandolfo
Nomine episcopali
Le nomine di oggi riguardano la Chiesa in Venezuela e in Francia. ottenendo la licenza in lettere moderne. Nel 1982 entrato nel seminario Saint-Irne di Lyon. Nel 1987 ha ottenuto il baccalaureato in diritto canonico e la licenza in teologia con uno studio sul cardinale Newman. stato ordinato sacerdote il 19 giugno 1988 per larcidiocesi di Lyon. Ha quindi iniziato il suo ministero presso la parrocchia di Sainte-Bernadette a Caluire come diacono e, dopo lordinazione sacerdotale, anche presso la parrocchia dellImmacule Conception a Caluire. Nel 1994 divenuto parroco di Notre-Dame-du-Point-duJour, a Lyon, a cui si aggiunta nel 1997 la parrocchia di Sainte-Anne de Mnival. Oltre a questi incarichi, negli stessi anni, ha svolto il ministero di cappellano diocesano delle Guides de France e di Foi et Lumire. Nel 2001 divenuto parroco della Sainte-Trinit, e nel novembre del 2002 stato nominato vicario generale e gli stata affidata la formazione permanente dei giovani sacerdoti. Eletto vescovo titolare di Zallata e nominato ausiliare di Lyon il 15 aprile 2003, ha ricevuto lordinazione episcopale il successivo 25 maggio. In seno alla Conferenza episcopale francese membro del consiglio per i movimenti e le associazioni dei fedeli.
lespressione della nuova tappa del cammino della Chiesa. Questo aggiunge il porporato stato sottolineato durante i nostri lavori: il loro essersi messi senza esitazione al fianco del Papa. Soprattutto da quando lo hanno visto mettersi al centro del cortile dei gentili e mostrare una
straordinaria apertura, molto pi di quanto si pensasse. Tra gli obiettivi dellincontro degli ex allievi, il cardinale ha citato la riflessione sulle modalit di diffusione della fede in una societ secolarizzata ma che si mostra in attesa di ricevere di nuovo il messaggio del Vangelo.
Lettere di Benedetto
XVI
per il
XXV
Com noto, il 2 luglio stata pubblicata la nomina del cardinale Giovanni Battista Re, prefetto emerito della Congregazione per i Vescovi, a inviato speciale del Papa al XXV Congresso eucaristico nazionale italiano, in programma ad Ancona dal 3 all11 settembre. La missione che accompagner il porporato sar composta da monsignor Umberto Gasparini, del clero di Senigallia, parroco di Santa Croce e Santa Lucia in Ostra (Ancona), vicario foraneo e membro del collegio dei consultori, delegato diocesano per il Congresso eucaristico, e dal sacerdote Franco Magnani, del clero di Mantova, docente di liturgia presso lo studio teologico del seminario diocesano e listituto di liturgia pastorale Santa Giustina di Padova, direttore dellufficio liturgico nazionale della Conferenza episcopale italiana. Di seguito la lettera papale di nomina. scilicet orationis, meditationis atque eucharisticae renovationis, qui proximo mense Septembri Anconae celebrabitur. Argumentum propositum Domine, ad quem ibimus? (Io 6, 68). Eucharistia pro vita cotidiana verba recolit a beato Petro ad Iesum pronuntiata atque peculiare pondus Sacramenti caritatis in vita et opera uniuscuiusque credentis dare demonstrat. Nosmet Ipsi, Qui diligentissimam damus operam ut eucharistica in Dei Populo fides vividior semper fiat, libentes die conclusionis Congressus Anconae aderimus et omnes eius participes ex corde salutabimus. Huius Congressus opportunitate data Venerabilis Frater Noster Angelus S.R.E. Cardinalis Bagnasco, Archiepiscopus Metropolita Ianuensis atque Conferentiae Episcoporum Italiae Praeses, nomine etiam Venerabilis Fratris Adriani Caprioli, Episcopi Regiensis in Aemilia-Guastallensis atque Praesidis Comitatus pro Congressibus Eucharisticis Nationalibus, humanissime Nos rogavit ut aliquem eminentem ecclesiasticum virum destinaremus qui Nostro Nomine huic Congressui praeesse valeat. Itaque ad Te, Venerabilis Frater Noster, animum Nostrum vertimus qui, Praefec-
Venerabili Fratri Nostro IOANNI BAPTISTAE S.R.E. CARDINALI RE Praefecto olim Congregationis pro Episcopis Ecclesiae fides essentialiter eucharistica est fides, quae Eucharistiae mensa praecipue alitur. Hanc sententiam placuit Nobis in Adhortatione Apostolica Postsynodali Sacramentum caritatis (n. 6) scribere, qua praecipua quaedam elementa officiaque explicavimus ad novum in Ecclesia impulsum eucharisticum concitandum. Nunc vero de singularis momenti eucharistico eventu cogitamus, videlicet de XXV Congressu Eucharistico Nationali Italiae, tempore
Venerabili Fratri Nostro RENATO RAPHAELI S.R.E. CARDINALI MARTINO Pontificii Consilii de Iustitia et Pace emerito Praesidi Millenaria iam appetit memoria ex quo tempore Abbatia Sanctissimae
Trinitatis Cavensis condita est. Ex illa aetate monasterium feliciter multumque crevit, ita ut alia coenobia gigneret, quae sancti Benedicti diffunderent praecepta et Salvatoris salutaria beneficia. Complures insuper inibi praestantes exstiterunt viri tum sanctitate, tum doctrina, tum operositate, qui saeculorum decursu ipsum monasterium collustrarunt et in populum spiritalia et corporalia subsidia converterunt. Admodum ideo aequum est et convenit ut eventus hic congruenter commemoretur et optimo iure extollatur. Celebratio enim haec copiam dat et facultatem non tantae antiquitatis dumtaxat memoriam repetendi, verum homines ad ferventiorem religionis sensum, firmiorem fidem certioraque