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LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO POLITICO RELIGIOSO Non praevalebunt
domenica 16 ottobre 2011

Unicuique suum
Anno CLI n. 239 (45.884)
.

Citt del Vaticano


XVI

Benedetto

ai partecipanti al convegno promosso dalla Fondazione Centesimus Annus pro Pontifice

Rincari dei prodotti agricoli e insicurezza alimentare

Per una nuova sintesi armonica tra famiglia e lavoro


Nellattuale momento di crisi economica e sociale necessaria una nuova sintesi armonica tra famiglia e lavoro. Lo ha detto il Papa ai partecipanti al convegno della Fondazione Centesimus Annus pro Pontifice, ricevuti in udienza nella mattina di sabato 15 ottobre, nella Sala Clementina. Per Benedetto XVI, infatti, il modello familiare della logica dellamore e del dono va esteso a una dimensione universale. Nella famiglia ricorda il Pontefice si apprende come il giusto atteggiamento da vivere nellambito della societ, anche nel mondo del lavoro, delleconomia, dellimpresa, deve essere guidato dalla caritas. In questa prospettiva, il Papa ha indicato un nuovo modo di concepire la giustizia sociale. Che non pu esaurirsi nel dare per avere o nel dare per dovere: perch vi sia vera giustizia ha avvertito Benedetto XVI necessario aggiungere la gratuit e la solidariet. Quanto alla difficile situazione economica, il Pontefice ha riconosciuto che non compito della Chiesa definire le vie per affrontare la crisi in atto. Tuttavia ha precisato i cristiani hanno il dovere di denunciare i mali, di testimoniare e tenere vivi i valori su cui si fonda la dignit della persona, e di promuovere quelle forme di solidariet che favoriscono il bene comune, affinch lumanit diventi sempre pi famiglia di Dio.
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Il prezzo della fame


di PIERLUIGI NATALIA intera comunit internazionale deve agire subito e con forza per sradicare linsicurezza alimentare dal pianeta. Questa affermazione apre il recente rapporto pubblicato dalle tre agenzie dellOnu specifiche del settore, lO rganizzazione per lalimentazione e lagricoltura (Fao), il Programma alimentare mondiale (Pam) e il Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (Ifad). Questanno, Fao, Pam e Ifad hanno curato, per la prima volta congiuntamente, il tradizionale State of Food Insicutity (Sofi), il rapporto sullo stato dellinsicurezza alimentare nel mondo finora pubblicato annualmente dalla Fao. Non certo la prima volta che la lotta alla fame posta come principale priorit mondiale dai documenti dellOnu. Ma il Sofi 2011 pone con pi evidenza che nel passato la necessit di una revisione radicale delle politiche in questo campo e altrettanto emerge dal tema Prezzi degli alimenti, dalla crisi alla stabilit, scelto per la Giornata mondiale dellalimentazione del 16 ottobre. Le dinamiche dei prezzi agricoli, imposte dalla globalizzazione del commercio, hanno gi portato devastazioni e minacciano di diventare incontrollabili. Ponendo laccento sui rincari e sulla volatilit dei prezzi delle derrate alimentari, il Sofi 2011 sottolinea che i piccoli agricoltori e i pi poveri diventano sempre pi vulnerabili e che nel lungo periodo ci avr gravi ripercussioni sullo sviluppo di interi Paesi. A pagare il prezzo maggiore come sempre lAfrica, cio proprio il continente con meno responsabilit nei meccanismi finanziari che hanno provocato e prolungano la crisi globale, ma che subisce pi di tutti le distorsioni dei mercati internazionali. Il Sofi 2011 richiama le responsabilit delle economie forti, sottolineando che servono maggiori investimenti a lungo termine nel settore agricolo, privilegiando le iniziative dei piccoli con-

A Parigi i ministri delle Finanze e i governatori delle Banche centrali cercano unintesa sulle misure anticrisi

Lasse franco-tedesco alla prova del G20


PARIGI, 15. Tanti, forse troppi, i problemi che i governatori e i ministri delle Finanze sono chiamati ad affrontare nel G20 di Parigi. La crisi delle banche, la Grecia, il rafforzamento del fondo salva-Stati, la possibile introduzione della Tobin tax, lipotesi eurobond: le incognite si moltiplicano e la partita si fa di ora in ora sempre pi complessa. Ha preso il via oggi la seconda giornata dei lavori del vertice finanziario, iniziato ieri con una serie di incontri tra le delegazioni e con la cena ufficiale. Nella sede del ministero dellEconomia a Bercy sono giunti cos i ministri delle Finanze e i governatori delle banche centrali. Sotto la lente in particolare il debito sovrano Ue che gli Stati Uniti e i Paesi emergenti temono possa creare danni al sistema economico mondiale e che ha creato divisioni sul ruolo e limpegno dellFmi. Da una parte, ci sono Paesi occidentali e il Giappone, secondo cui la dotazione del Fondo sufficiente per aiutare lEuropa; dallaltra, i Brics (Brasile, India, Cina, Sud Africa) i quali offrono pi fondi in cambio di maggiore rappresentativit. Nella riunione, che prepara il G20 dei capi di Stato a Cannes a inizio novembre, le maggiori economie potrebbero riconoscere gli sforzi fatti dallEuropa in queste settimane, sforzi che dovrebbero concretizzarsi nel vertice Ue del 23 ottobre. Ma non detto. A Cannes lasse francotedesco secondo quanto emerso nella riunione ieri fra i ministri delle finanze dei due Paesi, Baroin e Schuble presenter il suo pacchetto di proposte per affrontare questioni come la ricapitalizzazione delle banche, lincremento del fondo salva-Stati e il taglio del debito della Grecia. Il presidente americano, Barack Obama, ha avuto ieri un colloquio telefonico con il cancelliere tedesco, Angela Merkel, durante il quale sono stati affrontati gli ultimi sviluppi della crisi della zona euro. Il presidente e il cancelliere ha spiegato la Casa Bianca in una nota hanno discusso dei preparativi in corso per il summit G20 di Cannes e hanno concordato di mantenere il contatto in vista dellappuntamento. Ma, prima del vertice di Cannes, un momento decisivo per le sorti dellEuropa sar il prossimo week end. A Bruxelles, in preparazione del vertice dei capi di Stato e di Governo delleurozona e dei ventisette Paesi Ue (programmato per domenica 23 ottobre), si riuniranno i ministri delle Finanze. Venerd sera toccher ai diciassette dellEurogruppo e sabato ai ventisette dellUnione europea. Sul tavolo dicono gli analisti internazionali le nuove ricette proposte dalla Commissione Ue per contenere i danni della crisi del debito sovrano (i cosiddetti cinque punti elencati da Duro Barroso) e laccordo tra Parigi e Berlino sulla ricapitalizzazione delle banche. E naturalmente al centro ci sar anche la Grecia, cui la Bce ha chiesto nuove misure aggiuntive straordinarie. Ci sono poi altri dossier scottanti, come la Spagna o il Portogallo.

tadini, principali produttori di cibo in molti parti del mondo in via di sviluppo. Il documento, cio, conferma che lo sviluppo rurale con il consolidamento e il rilancio, ma anche con lammodernamento della piccola agricoltura un passaggio decisivo e obbligato per il futuro dellAfrica e del mondo. Certamente servono investimenti, pubblici e privati, nei sistemi dirrigazione, nella ricerca per le sementi pi adatte e nella tutela dellambiente. Ma lelemento chiave soprattutto politico: occorrono regole commerciali che proteggano i prezzi interni dalle oscillazioni di quelli internazionali. Cos come accade per tanti altri prodotti si pensi alla finanza drogata dai mutui subprime o alle speculazioni sulle materie prime energetiche a determinare il costo del cibo sono soprattutto le vendite allo scoperto, il mercato dei futures. Se i rincari del prezzo allorigine dei prodotti agricoli hanno nei Paesi ricchi un peso poco rilevante nel loro costo al consumatore, determinato in massima parte dalla filiera di distribuzione, nei Paesi poveri la situazione ben diversa. Dati diffusi dalla Banca mondiale proprio in questi giorni mostrano che laumento del prezzo del cibo tra il 2010 e il 2011 ha fatto precipitare pi di settanta milioni di persone nella povert estrema. Da qui la necessit sollecitata dallOnu di regole pi efficaci per arginare la speculazione. Ma cos come accade sullaltro cruciale versante dello sviluppo, cio il lavoro, anche nel settore del commercio le dichiarazioni internazionali non si traducono mai in provvedimenti concreti. Nessuna volont politica a livello mondiale riesce a opporsi a una finanza che, in materia di agricoltura, si occupa solo di determinare i prezzi dei prodotti destinati ai consumi del nord del mondo spesso in regime di propriet internazionale e, comunque, vincolate ai meccanismi commerciali globali ed erode sempre pi lagricoltura di sussistenza.

NOSTRE INFORMAZIONI
Il Santo Padre ha ricevuto in udienza nel pomeriggio di venerd 14 Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Marc Ouellet, Prefetto della Congregazione per i Vescovi. Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Juliusz Janusz, Arcivescovo titolare di Caorle, Nunzio Apostolico in Slovenia, con incarico di Delegato Apostolico in Kosovo. Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza: le Loro Eccellenze Reverendissime i Monsignori: Denis James Hart, Arcivescovo di Melbourne (Australia), con gli Ausiliari, le Loro Eccellenze Reverendissime i Monsignori Leslie Rogers Tomlinson, Vescovo titolare di Siniti, Timothy Costelloe, Vescovo titolare di Cluain Iraird, e Peter John Elliott, Vescovo titolare di Manaccenser, in visita ad limina Apostolorum; Brian Heenan, Vescovo di Rockhampton (Australia), in visita ad limina Apostolorum; Michael Ernest Putney, Vescovo di Townsville (Australia), in visita ad limina Apostolorum; Ad Abikaram, Vescovo di Saint Maron of Sydney dei Maroniti (Australia), in visita ad limina Apostolorum; Christopher Charles Prowse, Vescovo di Sale (Australia), in visita ad limina Apostolorum; Brian Vincent Finnigan, Vescovo titolare di Rapido, Amministratore Apostolico ad nutum Sanctae Sedis di Toowoomba (Australia), in visita ad limina Apostolorum; il Reverendo Monsignore Francis Marriott, Amministratore Diocesano di Sandhurst (Australia), in visita ad limina Apostolorum. Il Santo Padre ha nominato Nunzio Apostolico in Per Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor James Patrick Green, Arcivescovo titolare di Altino, Nunzio Apostolico in Sud Africa, in Namibia, in Lesotho, in Swaziland e in Botswana.

Mentre a Sirte si consuma una logorante battaglia casa per casa

A Tripoli si riprende a combattere


TRIPOLI, 15. Torna la paura nella capitale libica: salito a tre morti e oltre trenta feriti, secondo il Consiglio nazionale di transizione, il bilancio dei combattimenti di ieri nel quartiere di Abu Salim, tra fedelissimi di Muammar Gheddafi e forze del nuovo Governo. Le vittime sono un combattente del Cnt e due uomini di Gheddafi, spiega il vice presidente del comitato di sicurezza di Tripoli, Abdelrazak Al Aradi. E mentre si registra limprevisto ritorno della violenza nella capitale, a Sirte, nonostante i bombardamenti della Nato, le forze del Cnt invece di avanzare sono state costrette ad arretrare ieri dal centro della citt dove si combatte una guerra logorante casa per casa. La battaglia che il Cnt pensava fosse oramai in dirittura darrivo si sta complicando con il passare dei giorni e anche se lesito appare scontato ritarda la proclamazione della vittoria totale. La guerra che non finisce sta inoltre aprendo nuovi scenari nei Paesi vicini che si trovano ad avere a che fare con un fiume di armi che fluisce dagli arsenali di Gheddafi e che sta prendendo la strada, soprattutto, di Tunisia e Algeria. Un fenomeno che preoccupa molto gli Stati Uniti nel timore che le armi possano finire in mano a terroristi.

Lettera appello del cardinale Patriarca di Alessandria dei Copti

Una preghiera cattolica per lEgitto


ANTONIOS NAGUIB
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A PAGINA

Messaggio del Pontefice per i cinquantanni di Adveniat

Le radici spirituali dellaiuto sociale


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Padre Pancrazio salv oltre quattrocento vite dalla furia nazista durante loccupazione di Roma

il primo monumento dedicato a un Papa nella Federazione russa

La lista di Pfeiffer
GIOVANNI PREZIOSI
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Una statua a Mosca per Giovanni Paolo II


MARTA DELLASTA
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Un combattente del Cnt a Sirte (LaPresse/Ap)

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LOSSERVATORE ROMANO
Hillary Clinton critica la politica monetaria di Pechino ma esclude una guerra commerciale

domenica 16 ottobre 2011

Lo yuan conteso
Il deficit americano tocca i 1300 miliardi di dollari e il disavanzo torna a crescere
WASHINGTON, 15. Alta tensione tra Cina e Stati Uniti. Il Tesoro americano ha deciso di rimandare la pubblicazione del rapporto semestrale sulle politiche valutarie dei Paesi partner. Washington sottolinea che lo slittamento della pubblicazione ci consente di avere la possibilit di valutare i progressi al riguardo nei prossimi incontri internazionali, incluso il G20 e lApec in novembre. Ma nel mirino dicono gli analisti c Pechino. Il segretario di Stato, Hillary Clinton, ha definito ieri la politica valutaria cinese insostenibile e il segretario al Tesoro, Timothy Geithner, lha definita un problema globale. Il nuovo affondo americano arriva a breve distanza dalle critiche mosse da Pechino dopo lapprovazione, in Senato, del progetto di legge che prevede sanzioni per i Paesi che manipolano le loro valute. Secondo Clinton, la politica cinese sullo yuan costa allAmerica posti di lavoro. Clinton, che conferma la volont di lasciare il dipartimento di Stato alla scadenza del primo mandato del presidente Barack Obama, si rifatta al motto di Steve Jobs, think different, pensare in modo diverso: Le sfide del mondo ha detto e i bisogni degli americani chiedono alla politica estera di pensare diversamente; lo yuan si apprezzato ma non abbastanza e gli Stati Uniti hanno il diritto di dire che inaccettabile che la Cina giochi con il sistema mantenendo basso lo yuan per offrire vantaggi alle proprie aziende. Per questo, servono regole basate sulla reciprocit. Gli Stati Uniti ha sottolineato non sono gli unici a dire che la Cina deve ribilanciare la propria politica di svalutazione artificiale. La fermezza nei confronti della Cina sullo yuan non significa per innescare una guerra commerciale che potrebbe avere un impatto disastroso. Dobbiamo essere abili ha spiegato e non possiamo diventare protezionisti come negli anni Trenta. Intanto, sul fronte interno il deficit americano raggiunge i 1300 miliardi di dollari e, nellanno fiscale 2011, il disavanzo risulta essere il secondo pi pesante della storia dopo i 1490 miliardi di dollari del 2009. Si tratta del terzo anno consecutivo con un deficit sopra i mille miliardi di dollari. Nel 2010 il disavanzo era pari a 1.290 miliardi di dollari. Rispetto al pil, il deficit 2011 pari all8,7 per cento, in lieve calo (meno 0,3 punti percentuali) rispetto al 2010. I dati del dipartimento del Tesoro aumentano la pressione sulla commissione anti-deficit creata con laccordo sullaumento del tetto del debito e che entro il 23 novembre dovr presentare al Congresso delle proposte per tagliare il disavanzo di 1.500 miliardi di dollari al fine di non far scattare tagli automatici. Nellesercizio fiscale 2011 le entrate sono aumentate del 6,5 per cento a 2.300 miliardi di dollari mentre le spese sono salite del 4,2 a 3.600 miliardi di dollari. Nel solo mese di settembre 2011 il deficit federale si attestato a 65,6 miliardi di dollari, in aumento rispetto ai 34,6 dello stesso mese dellanno precedente. Nellanno fiscale 2010 il disavanzo era pari a 1.290 miliardi di dollari. I dati del Tesoro sullaumento del deficit si vanno ad aggiungere allinatteso calo della fiducia dei consumatori: lindice Michigan sceso in ottobre a 57,5, ai minimi dal maggio 1980. Leconomia americana cresce poco e il tasso di disoccupazione elevato, aumentando le pressioni al ribasso sui redditi e limitando i consumi. I redditi degli americani sono scesi del sette per cento fra il 2000 e il 2010, registrando la peggiore perfomance decennale dal 1967. E le prospettive non sono rosee: secondo gli analisti, i redditi non recupereranno il terreno perso fino al 2021. In base a un sondaggio del Wall Street Journal, la crescita americana sar dell1,5 per cento questanno e accelerer nel 2012 al 2,3 e nel 2013 al 2,7. Leconomia dovrebbe creare 1,5 milioni di posti di lavoro nei prossimi dodici mesi, con un tasso di disoccupazione che scender all8,2 alla fine del 2013. La commissione anti-deficit, composta da dodici membri, non sembra aver compiuto alcun passo in avanti rispetto a quando si riunita per la prima volta un mese fa; lo stallo riguarda le stesse motivazioni che hanno bloccato per settimane laccordo sullaumento del tetto debito: tasse e tagli ai programmi di assistenza quali il Medicare e il Medicaid.

Washington contro un rafforzamento dellFmi


WASHINGTON, 15. Le risorse finanziarie a disposizione del Fondo monetario internazionale (Fmi) e dellUnione europea per affrontare la crisi del debito delleurozona sono sufficienti. Lo ha detto ieri il segretario al Tesoro americano, Timothy Geithner. Nella situazione attuale ha detto lFmi ha risorse finanziarie molto consistenti, libere e disponibili, e certamente lEuropa nel suo complesso ha risorse disponibili per affrontare i problemi finanziari. Problemi, questi, difficili da risolvere ma assolutamente nellambito delle risorse di cui dispongono. Si sono uniti alla posizione degli Stati Uniti il Giappone e la Germania. Laumento della dotazione dellFmi era stato chiesto inizialmente dai Paesi emergenti il Brics in particolare (Brasile, Russia, India, Cina, Sud Africa) allo scopo di far fronte agli impegni verso i Paesi Ue chiedendo in cambio pi peso allinterno del Fondo stesso. Il ministro delle Finanze di Tokyo, Jun Azumi, si opposto: Le risorse finanziarie dellFmi sono gi adeguate, ha detto, e non c bisogno di aumentarle.

La riproduzione di una banconota da cento yuan (Reuters)

Berlino promuove il progetto della tassa sulle transazioni

Standard&Poors abbassa il rating del colosso francese

Merkel chiede la Tobin tax


BERLINO, 15. Angela Merkel non cede: la Tobin tax, la tassa sulle transazioni finanziarie, necessaria. Il cancelliere ha sottolineato ieri che il taglio del debito della Grecia sar fatto solo a condizioni precise. Parlando al sindacato dei metalmeccanici, ieri, Merkel ha fatto appello a chi fuori dalleurozona chiede sempre allEuropa di agire contro la crisi a non rifiutare lintroduzione di una tassa sulle transazioni finanziare. Per il cancelliere tedesco, un default della Grecia non impossibile anche se ha ammesso prima di prendere una decisione del genere necessario analizzare attentamente i rischi. Niente pu essere considerato impossibile ma tutto deve essere analizzato tenendo conto dei rischi.

Adesso tocca a Bnp Paribas


Ma lincertezza colpisce lintero settore bancario
PARIGI, 15. Standard&Poors ha abbassato da AA ad AA meno il rating della banca francese Bnp Paribas. Loutlook stabile. Vediamo prospettive economiche pi deboli per lEuropa ha spiegato lagenzia compresi i Paesi periferici ai quali le banche francesi sono esposte in modo significativo; ci aspettiamo profitti pi bassi per via dellambiente pi difficile e per i maggiori costi di finanziamento. Standard&Poors ha per confermato i rating delle altre quattro grandi banche francesi: Bpce, Crdit Agricole, Crdit Mutuel e Socit Gnrale. Anche in questi casi loutlook stabile. Ma le banche restano sempre in cima alle preoccupazioni degli analisti a causa delle ripercussioni che la crisi dei debiti europei potrebbe avere sui loro bilanci. Per questo lagenzia Fitch ha deciso di tagliare il rating del colosso bancario svizzero Ubs e di mettere sotto osservazione sette tra le pi grandi banche europee e statunitensi: da Barclays a Bnp Paribas, da Crdit Suisse a Deutsche Bank, da Goldman Sachs a Morgan Stanley e a Socit Gnrale. Per quanto riguarda Ubs, Fitch che comunque mantiene stabili le prospettive sottolinea come ci sia la probabilit estremamente elevata di un sostegno al gruppo da parte delle autorit svizzere, almeno si spiega nel comunicato fino a che il settore finanziario globale non si sia stabilizzato, e fino a quando i nuovi strumenti di risoluzione delle crisi bancarie non siano messi in campo sia in Svizzera che nel resto dellEuropa. Per quel che riguarda i sette big del settore bancario europeo e statunitense, gli analisti di Fitch evidenziano come si tratti di istituzioni particolarmente sensibili alle crescenti sfide che stanno affrontando i mercati finanziari a livello globale. Sfide legate sia agli sviluppi economici, in particolare nella zona euro sia alle miriadi di cambiamenti nel campo della regolamentazione. Per lagenzia di rating, poi, la complessit del business e delle esposizioni di questi giganti del settore bancario aumenta i rischi e rende pi difficile valutare lentit delle perdite.

Il movimento antifinanza protesta in tutto il mondo


WELLINGTON, 15. In attesa delle manifestazioni che nel pomeriggio toccheranno lEuropa, gi iniziata in Oriente la protesta globale del movimento antifinanza, composto in maggioranza da giovani. Tra oggi e domani, avranno luogo oltre 900 manifestazioni in 82 Paesi di tutto il mondo. La solidariet con il movimento americano Occupy Wall Street iniziata nella notte in Nuova Zelanda dove centinaia di manifestanti hanno marciato per le strade delle principali citt. Proteste anche la capitale della Corea del Sud dove il movimento Occupa Seoul ha bloccato tutte le strade del centro finanziario della citt. Negli Stati Uniti gi prima delle manifestazioni ufficiali, che partiranno nel pomeriggio, sono iniziati gli scontri con la polizia che hanno portato allarresto nella notte di una cinquantina di persone tra Denver, Seattle, Washington e San Diego. Tensioni anche a New York dove una decina di persone sono state arrestate, nei dintorni di Wall Street. Un gruppo di dimostranti si stava dirigendo verso il Nyse, la borsa di New York, iniziando a ostruire la circolazione. Sullonda del no al nucleare, si sono svolte manifestazioni anche in Giappone. I dimostranti sono arrivati fino alla centrale di Fukushima, epicentro della crisi, per chiedere uninterruzione immediata delle attivit nucleari.

Giunge a conclusione la lunga crisi politica in Belgio


BRUXELLES, 15. Sembra dunque essere arrivata a una conclusione positiva la crisi politico istituzionale in Belgio, che si trascinava da un anno e mezzo, dalle elezioni legislative anticipate del 13 giugno 2010. Ieri, al termine di ulteriori negoziati tra gli otto partiti della coalizione che si andava profilando, grazie alle recenti intese sulle riforme istituzionali, il mediatore designato da re Alberto II, il socialista Elio Di Rupo, ha fatto sapere che il tanto atteso accordo sul nuovo Governo stato raggiunto. I partiti che prepareranno i capitoli sul bilancio per il 2012 e sulle riforme socio-economiche saranno i socialisti, i liberali e i cristianodemocratici, nella doppia versione fiamminga e francofona. Restano fuori dallEsecutivo i due gruppi verdi Ecolo e Groen e gli indipendentisti fiamminghi della N-va, vincitori a giugno 2010 delle elezioni nelle Fiandre (mentre i socialisti francofoni si imposero in Vallonia). I due partiti ambientalisti parteciperanno per al Comitato per le riforme istituzionali, incaricato di tradurre in testi giuridici laccordo raggiunto. Per oggi, Di Rupo ha convocato un vertice organizzativo con i presidenti delle formazioni ancora in gioco, per affrontare lelaborazione del bilancio 2012. Lintenzione iniziale era quella di includere tutti i partiti che avevano partecipato alla stesura delle nuove riforme. Ma i liberali fiamminghi si sono opposti allingresso dei verdi, minacciando di non partecipare al nuovo Governo. A ruota, anche i cristianodemocratici fiamminghi (il partito dellattuale premier degli Affari correnti, Yves Leterme) si sono detti pronti a lasciare se i liberali fossero usciti dalla coalizione. Prima, per, di arrivare alla nomina vera e propria del nuovo Governo, dopo quasi 500 giorni di amministrazione controllata, i leader politici dovranno trovare un accordo sul bilancio per il 2012 e sulle riforme socio-economiche, che data la situazione di crisi nelleurozona costituiscono la priorit assoluta.

Il cancelliere tedesco durante un intervento a Karlsruhe (Reuters)

Piazzate sei milioni di auto nei primi nove mesi dellanno

Record di vendite per Volskwagen


BERLINO, 15. Record di vendite per la casa automobilistica tedesca Volkswagen (Vw) nei primi nove mesi del 2011. Tra gennaio e settembre di questanno, il gruppo Vw ha piazzato sul mercato per la prima volta nella sua storia pi di sei milioni di auto in tutto il mondo. Lo ha reso noto oggi la stessa Volkswagen. Fino alla fine di settembre, i nove marchi del gruppo hanno venduto il 13,9 per cento in pi rispetto allo stesso periodo del 2010, con un totale di 6,11 milioni di vetture. In Cina, ha specificato Vw, il mercato cresciuto del 14,6 per cento, salendo a 1,69 milioni di esemplari. Dalla sede di Pechino, la casa automobilistica tedesca ha inoltre reso noto di voler aumentare gli investimenti locali entro il 2016 di 3,4 miliardi di euro, portandoli a 14 miliardi totali. Anche nel difficile mercato nordamericano la crescita delle vendite stata significativa, con un pi 21,4 per cento e 485.000 auto. Con il superamento dei sei milioni di vetture, Vw si pone sulla buona strada per arrivare, entro la fine dellanno, allobiettivo di nove milioni di auto vendute, ha spiegato il presidente del settore distribuzioni, Christian Klinger.

A ruba il nuovo iPhone


CUPERTINO, 15. Grande successo per il nuovo iPhone 4s: nelle prima 24 ore soltanto negli Stati Uniti ne sono stati venduti un milione di esemplari contro i 600.000 della versione precedente. Nellintero fine settimana gli analisti stimano che si potrebbero raggiungere i quattro milioni, il doppio del vecchio modello. La fila davanti ai 245 Apple Store, e ai gestori come Verizon, At&T e Sprint iniziata nella notte di ieri. LiPhone 4s in vendita al momento anche in Australia, Canada, Francia, Germania, Giappone.

Hammond ministro della Difesa britannico


LONDRA, 15. Philip Hammond il nuovo ministro della Difesa britannico. Hammond, che succede al dimissionario Liam Fox, aveva finora ricoperto lincarico di ministro dei Trasporti, ora ceduto a Justine Greening, che diviene cos la seconda donna nel Governo del premier, David Cameron, a fianco del ministro dellInterno, Theresa May. Fox rilevano le agenzie di stampa internazionali si dimesso per la vicenda delle amicizie ingombranti con un giovane scozzese, che si faceva passare per suo consulente personale.

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domenica 16 ottobre 2011

LOSSERVATORE ROMANO

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Possibile vertice a fine ottobre sotto legida del Quartetto

Verso la ripresa dei negoziati israelo-palestinesi


TEL AVIV, 15. Passi in avanti verso una possibile riunione a fine ottobre tra israeliani e palestinesi sotto legida del Quartetto per il Medio Oriente (Ue, Stati Uniti, Onu e Russia). Lo ha reso noto il portavoce del dipartimento di Stato americano, Victoria Nuland, spiegando come il vertice di gioved a Parigi tra lemissario statunitense, David Hale, e il presidente dellAutorit palestinese, Abu Mazen sia stato produttivo. Siamo convinti che i nostri tentativi di rispettare il calendario del Quartetto stiano facendo progressi ha affermato Nuland. Il Quartetto ha proposto una riunione tra israeliani e palestinesi per il prossimo 23 ottobre in Giordania. A Parigi Abu Mazen ha ribadito la posizione palestinese sul processo di pace: Se Netanyahu ha affermato daccordo sul principio dei due Stati sulla base dei confini del 1967 e se accetta di porre fine alla colonizzazione, noi siamo pronti a riprendere i negoziati immediatamente. Nessuna intenzione di ritirare la richiesta di riconoscimento della Palestina allOnu, ha precisato Abu Mazen che ha anche ricordato il ruolo essenziale giocato dalla Francia nel processo di pace in Medio Oriente. Intanto, lorganizzazione pacifista israeliana Peace Now ha annunciato che il Governo israeliano sta progettando la nascita dun nuovo rione ebraico a Gerusalemme est. Secondo Peace Now, il progetto sul quale al momento non c alcuna conferma ufficiale prevedrebbe 1700 alloggi. Darebbe cos vita al primo quartiere ebraico interamente nuovo da 14 anni. Il settore avrebbe gia un nome e le relative procedure legali sarebbero pronte stando a quanto riporta Peace Now anche se linizio dei lavori non sembra possibile prima di due anni. LAutorit palestinese chiede la cessazione immediata di tutte le attivit edilizie in Cisgiordania e a Gerusalemme est. Potrebbe essere marted 18 la giornata per lavvio dellattuazione dellaccordo fra Israele e Hamas destinato a portare alla liberazione del caporale Gilad Shalit prigioniero dal 2006 in cambio della graduale scarcerazione di 1.027 palestinesi detenuti nelle carceri israeliane. Lo riferiscono fonti concordanti vicine al Governo israeliano e al team negoziale palestinese. Ufficialmente, la data definitiva ancora sospesa e non si esclude che il caporale Gilad Shalit possa tornare a casa sua, presso i suoi familiari, alla fine di mercoled. Se le procedure saranno rispettate al minuto, ha sottolineato un funzionario dello staff del premier israeliano Netanyahu, il militare dovrebbe essere comunque trasferito nel Sinai e consegnato ai mediatori egiziani gi marted. Mentre nelle stesse ore avverr il rilascio di un primo scaglione dei 450 detenuti indicati per la prima fase dello scambio. Da quel momento dicono fonti della stampa potrebbe scattare loperazione rimpatrio. Tuttavia, prima di rivedere i genitori nella casa di famiglia in Galilea, Shalit dovr fermarsi in una base militare nel centro di Israele per effettuare alcuni i controlli medici di rito e il previsto debriefing degli apparati di sicurezza.

Incidenti a Tunisi (Reuters)

Secondo lOnu la Siria corre il rischio di una guerra civile


DAMASCO, 15. Almeno tremila persone sono morte in Siria da met marzo, quando sono iniziate le violenze. A fornire il nuovo bilancio sono le Nazioni Unite. LAlto commissario per i Diritti umani dellOnu, Navi Pillay, ha precisato ieri che almeno cento persone sono morte solo negli ultimi dieci giorni. Fra le tremila vittime, ha aggiunto, vi sarebbero almeno 187 bambini. Secondo il Palazzo di Vetro, centinaia di persone sono state arrestate in questi sette mesi da parte delle forze di sicurezza. Pillay ha poi denunciato le violenze avvenute durante le manifestazioni e che rischiano di far esplodere una guerra civile. Damasco attribuisce la responsabilit dei disordini a non meglio precisati gruppi di terroristi intenti a seminare il caos nel Paese. Il Governo di Assad denuncia luccisione da parte di gruppi armati di 1.100 uomini delle forze di sicurezza. Gruppi di attivisti hanno organizzato ieri nuove manifestazioni in molte zone della Siria. Sono stati segnalati da fonti di stampa undici morti, tra cui quattro bambini e una donna.

Alla vigilia delle prime elezioni democratiche dallindipendenza

Violenti disordini in Tunisia


TUNISI, 15. Lavevano promesso e cos stato: tutta la Tunisia stata teatro, ieri, del venerd della collera scatenato da gruppi di musulmani salafiti contro Nessma Tv, la televisione che ha tramesso un film accusato di blasfemia. La protesta corsa a fiumi a Tunisi, come a Sfax, Nabeul, Biserta, Beja, Gafsa e Sidi Bouzid. Manifestazioni alle quali hanno partecipato migliaia di persone e che hanno infiammato la Kasbah, il quartiere dei palazzi del Governo nella capitale. Il ministero dellInterno tunisino, ha detto il portavoce Hichem Meddeb, ha tollerato le manifestazioni di protesta ma intervenuto, facendo uso di gas lacrimogeno, quando, con la sassaiola alla Kasbah, si violata la legge. Le proteste in Tunisia sono avvenute alla vigilia delle elezioni per lAssemblea costituente. Intanto, lassemblea parlamentare del Consiglio dEuropa sar osservatore del voto del 23 ottobre in Tunisia, il primo democratico da quando il Paese ha ottenuto lindipendenza nel 1956. La delegazione, guidata dallo svizzero Andreas Gross, composta in tutto da venti parlamentari europei e si affiancher a quella dellOrganizzazione per la cooperazione e la sicurezza in Europa e dellUnione europea.

Tra il ministro degli Esteri pakistano e linviato speciale statunitense

Dialogo strategico nella lotta al terrorismo


ISLAMABAD, 15. Nonostante le forti tensioni degli ultimi tempi fra Stati Uniti e Pakistan, il dialogo strategico fra i due Paesi, nellambito della comune lotta contro il terrorismo, continua. Lo hanno ribadito, ieri, come riferisce il Pakistan Times, linviato speciale statunitense, Marc Grossman, e il ministro degli Esteri pakistano, Hina Rabbani Khar, al termine di un incontro svoltosi a Islamabad. Del resto la missione dellinviato statunitense mirava proprio a ricucire i rapporti, dopo le accuse di Washington rivolte in particolare ai servizi segreti di Islamabad di avere legami con la rete terroristica Haqqani. Affermazioni cui era seguita la secca replica del Pakistan, che aveva anche minacciato di rompere lalleanza con gli Stati Uniti nellambito della lotta al terrorismo. Grossman e Rabbani Khar hanno espresso lintenzione di salvaguardare la tenuta dei rapporti bilaterali, nella consapevolezza che la sconfitta dei terroristi passa necessariamente attraverso un fronte comune. Il capo della diplomazia pakistana ha tenuto a mettere in evidenza che lintesa tra Washington e Islamabad riveste unimportanza globale, e quindi non limitata ai due Paesi. stato fatto anche riferimento alla conferenza internazionale sullAfghanistan che si terr a dicembre a Bonn, in Germania. In quella occasione, ha detto Rabbani Khar, il Pakistan intender giocare un ruolo costruttivo nella tessitura dei delicati e complessi equilibri che caratterizzano la regione. Dal canto suo, Marc Grossman ha affermato che interesse degli Stati Uniti avere buoni e sereni legami con il Pakistan: di conseguenza, linviato americano ha richiamato la necessit di una convergenza di vedute, in modo da favorire unazione coordinata ed efficace contro i terroristi. In questo scenario lelemento afghano esercita un peso assai significativo. Infatti, come ricordano gli analisti, i rapporti tra Stati Uniti e Pakistan non possono non tenere nella giusta considerazione lAfghanistan e il ruolo che questo Paese svolge nella regione. E allAfghanistan, strettamente, si lega la presenza talebana.

Washington conferma le accuse a Teheran


WASHINGTON, 15. Gli Stati Uniti hanno in mano prove schiaccianti contro il Governo iraniano. Prove che confermano come Teheran sostenga attivit destabilizzanti, vedi il complotto che avrebbe dovuto portare alluccisione dellambasciatore dellArabia Saudita a Washington. Che ci siano delle responsabilit allinterno del Governo iraniano lo aveva detto gioved a chiare lettere anche il presidente statunitense, Barack Obama. A ribadirlo ora uno dei pi stretti collaboratori del segretario di Stato americano, Hillary Clinton. Non abbiamo dubbi sul fatto che lIran abbia sostenuto e finanziato il complotto per uccidere lambasciatore Adel Al Jubeir, ha detto nel corso di una conferenza stampa Jake Sullivan, alto funzionario del dipartimento di Stato, spiegando come secondo gli Stati Uniti ci sia un escalation di tattiche destabilizzanti da parte dellIran, con azioni che vanno oltre i propri confini. Nonostante Teheran continui a negare la circostanza, Washington conferma che, recentemente, ci sono stati dei contatti con le autorit iraniane: Ci siamo incontrati con gli iraniani, ha affermato Victoria Nuland, portavoce del dipartimento di Stato, spiegando come gli incontri siano avvenuti due giorni fa.

Sette terroristi uccisi nello Yemen


SANA, 15. Il figlio dellimam americano di Al Qaeda nella penisola arabica, Anwar Al Awlaki, e il capo del settore media dellorganizzazione sono tra i sette estremisti islamici uccisi in tre raid compiuti venerd sera da droni statunitensi nel sud dello Yemen. Lo hanno riferito membri della trib di Abderrahman Al Awlaki e fonti del ministero della Difesa yemenita. I raid hanno colpito postazioni dei militanti islamici nella provincia meridionale di Shabwa. Abderrahman era il figlio di Anwar Al Awlaki, capo di Al Qaeda nella penisola arabica e ispiratore di attentati come quello di Fort Hood in cui furono uccisi 13 soldati statunitensi, che era morto in un analogo raid il 30 settembre. Laltra vittima di alto profilo legiziano Ibrahim Al Banna, a capo della comunicazione dellorganizzazione qaedista e uno dei terroristi pi ricercati del Paese. Per rappresaglia nella provincia di Maarib stato fatto saltare in aria un gasdotto per lexport collegato al porto di Belhaf sul mar arabico, gestito dalla Total insieme a tre compagnie sudcoreane. Intanto, dieci manifestanti sono stati uccisi e decine di altri feriti oggi negli scontri con le forze di sicurezza a Sana. Lo hanno riferito fonti mediche come riporta lagenzia Afp. Gli oppositori che sono scesi nuovamente in piazza per chiedere al presidente Ali Abdullah Saleh di lasciare il potere si sono scontrati con la polizia che ha fatto uso di gas lacrimogeni e idranti per disperdere migliaia di persone che tentavano di raggiungere il centro.

Base della Nato attaccata in Afghanistan


KABUL, 15. Due autisti afghani sono rimasti uccisi oggi in un attentato suicida contro una base americana nella provincia del Panshir, nel nord dellAfghanistan. Lo ha comunicato allAfp la polizia locale, precisando che la base del Provincial Reconstruction Team della Nato, gestita dai militari americani, stata attaccata da quattro attentatori suicidi. La provincia del Panshir generalmente una zona risparmiata dalle violenze che si verificano in Afghanistan.

Il ministro degli Esteri pakistano, a sinistra, con linviato statunitense (Epa)

Obama invia soldati in Uganda per combattere lLra


LIBREVILLE, 15. Il presidente statunitense Barack Obama, ha deciso di inviare cento militari come consiglieri in Uganda per contribuire allo sforzo di mettere fine alle violenze dellLra, il gruppo armato guidato da Joseph Kony. Queste forze agiranno come consiglieri alle forze locali con lobiettivo di eliminare lLra e il suo leader Joseph Kony, ha annunciato Obama specificando che una piccola parte delle truppe nel Paese gi da mercoled. Nel maggio 2010, Obama aveva fatto adottare dal Congresso di Washington una legge sul disarmo dellLra, finora rimasta inapplicata. Peraltro, lUganda non sembra pi il teatro principale dellLra: il gruppo guidato da Joseph Kony, dopo oltre un ventennio di sistematiche atrocit nel nord dellUganda, ripar nel 2005 nella provincia Orientale della Repubblica Democratica del Congo e da allora continua a perpetrare violenze anche nei Paesi vicini. Secondo i dati dellOnu, solo dal dicembre 2009 lLra ha ucciso 953 civili ed effettuato 1.791 rapimenti nella Repubblica Democratica del Congo, nella Repubblica Centroafricana e nel Sud Sudan. Lultimo agguato, che non ha provocato vittime, stato segnalato il 9 ottobre presso la cittadina di Bangadi, appunto nella provincia Orientale congolese. Prima ancora delle dichiarazioni di Obama, comunque, il generale Carter Ham, comandante delle forze militari statunitensi in Africa, aveva riferito dellintento di dispiegare consiglieri militari in tutte le aree in cui opera lLra. Un pi intenso sforzo internazionale per mettere fine alle violenze dellLra, stato chiesto da rappresentanti di organizzazioni internazionali e africane riuniti questa settimana a Libreville, la capitale del Gabon, per iniziativa dallufficio dellOnu per lAfrica centrale.

Cresce la tensione in vista del voto nella Repubblica Democratica del Congo
KINSHASA, 15. Aumenta la tensione nella Repubblica Democratica del Congo in vista delle elezioni presidenziali e politiche del prossimo 28 novembre, con lopposizione che chiede maggiore trasparenza del processo elettorale e accusa il Governo del presidente Josepoh Kabila di intolleranza politica e di violazioni della libert dei cittadini. In pi occasioni si sono verificati incidenti tra sostenitori dellopposizione e forze dellordine. Lultimo episodio del genere c stato due giorni fa nella capitale Kinshasa, dove stata dispersa dalla polizia una manifestazione organizzata dal partito dopposizione Unione per la democrazia e il progresso sociale (Udps) nel quartiere centrale della Gombe, nella capitale Kinshasa. Un dirigente delllUdps ha denunciato che un centinaio di agenti sono intervenuti picchiando i dimostranti per impedire il raduno. Larea della manifestazione, nella piazza delle Poste, era stata chiusa sin dalla mattina a passanti e ai giornalisti, secondo quanto riferito dallemittente Radio Okapi, considerata espressione della missione dellOnu nella Repubblica Democratica del Congo. Sempre secondo Radio Okapi, negli incidenti ci sarebbero stati quattro feriti e la polizia avrebbe effettuato diversi fermi. Nel frattempo, non si fermano le violenze nelle provincie orientali del Paese, a ridosso dei Grandi Laghi, dove sono tuttora attivi numerosi gruppi armati. Oltre alle violenze nel Nord Kivu e nel Sud Kivu, nelle ultime due settimane ci sono state cinque incursioni dei miliziani del Fronte di resistenza patriottica dellIturi (Frpi) in villaggi nella zona di Irumu, appunto nella provincia dellIturi. Le organizzazioni locali della societ civile hanno espresso forte preoccupazione per la ripresa delle attivit dellFrpi a poche settimane dalle elezioni.

Ballottaggio per la presidenza della Liberia


MONROVIA, 15. Si profila il ballottaggio per la presidenza della Liberia. I risultati del primo turno delle elezioni, domenica scorsa, saranno resi noti solo il 26 ottobre, ma lavanzare dello scrutinio mostra che il presidente uscente, Ellen Johnson-Sirleaf, pur avendo ottenuto una forte maggioranza relativa, dovr sostenere un secondo turno contro Winston Tubman, il principale candidato dellopposizione. I dati gi diffusi dalla commissione elettorale attribuiscono il 45 per cento dei consensi a Johnson-Sirleaf, il 25 per cento a Tubman e il 20 per cento a Prince Johnson, un ex comandante ribelle. Johnson-Sirleaf, insignita del premio Nobel per la pace pochi giorni prima del voto, resta favorita, ma lesito potrebbe dipendere dalla scelta di quanti al primo turno hanno votato per Johnson.

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LOSSERVATORE ROMANO
Al compimento dellonnipotenza e della misericordia divina

domenica 16 ottobre 2011

Il rapporto tra libro ed ebook alla Fiera di Francoforte

In equilibrio sul futuro


dal nostro inviato MARTA LAGO

Dal profondo della negazione


utta la Scrittura una narrazione della clemenza di Dio. La ricchezza divina, scrive Paolo, rappresentata dal suo amore misericordioso, che ci ha fatto rivivere in Cristo (Efesini, 2, 4-5). lamore gi raccontato nella parabola del libro di Giona, il profeta indispettito e indignato nel constatare un Dio pronto invece che a castigare e a distruggere a redimere e a perdonare, vanificando, cos, e stemperando nella piet le fatiche dellardente e implacabile predicatore, si direbbe, amabilmente stuzzicato da Dio tra il divertito e il compiaciuto. Veramente, Giona prevedeva gi dallinizio lesito della sua missione e per questo cercava di sottrarvisi: So che tu sei un Dio misericordioso e pietoso, lento allira e di grande amore (Giona, 4, 2). Tutta lorazione dIsraele intessuta e modulata da questa misericordia e piet divina. I loro accenti, ricorrono, in particolare, nei Salmi, a fondare la fiducia dellorante, che si affida allamore che per sempre (136 [135], 1), e di cui ricolma la terra (119 [118], 64). Tu sei buono, Signore e perdoni egli va ripetendo sei pieno di misericordia con chi ti invoca (Salmi, 84 [85]): pur confuso nel suo peccato, egli sicuro che con il Signore la misericordia e grande con lui la redenzione (130 [129]). Da qui il pentimento e la speranza del Miserere. Nella pienezza dei tempi (Ebrei, 9, 26), la misericordia divina giunge al suo compimento assumendo limmagine e la realt del Crocifisso, che effonde il suo Sangue per il riscatto di tutti (cfr. Matteo, 26, 28). Cristo nel suo sacrificio appare come la redenzione eterna (Ebrei, 9, 12; 1 Cor 1, 3), la misericordia intramontabile, il perdono inesausto. Tutti i gesti della clemenza di Dio convergono e si unificano perennemente in Ges, il Figlio di Dio, che muore offrendosi e consegnandosi come grazia a tutti gli uomini (cfr. Galati, 2, 20; Matteo, 20, 28). Se si togliesse o si oscurasse in Dio la prerogativa della misericordia, Dio risulterebbe semplicemente irriconoscibile; anzi, la sua stessa esistenza si troverebbe negata. Forse gi il filosofo riuscirebbe a presumerlo; in ogni modo la persuasione del credente, che ascolta la Parola di Dio e riscontra il suo consumato avverarsi nellimmolazione del Calvario. Tra i Padri della Chiesa colui che pi audacemente ha proposto la dottrina dellamore misericordioso stato santAmbrogio, mostrando una sorprendente originalit, con buona pace di quanti, per leggerezza o ignoranza, continuano a ritenerlo soltanto un imitatore. Il vescovo di Milano non solo non si lascia deprimere dalla colpa, ma vede in essa loccasione per una vittoria e unesperienza di grazia assolutamente e inaspettatamente pi grande. Ma se il pensiero di Ambrogio ci appare audace, ci sembra non esserlo di meno quello della Chiesa stessa che incomincia unorazione del Messale, gi presente negli antichi sacramentari, con queste parole: O Dio, che riveli la tua onnipotenza soprattutto con la misericordia e il perdono (omnipotentiam tuam parcendo maxime et miserando manifestas). La ri-creazione dello stato di grazia rappresenta il vertice della potenza di Dio e quindi la sua azione pi stupefacente. Potremmo dire che, in questo caso, Dio non solo crea dal nulla, ma dal meno che nulla, o dalla negazione stessa dellessere, qual il peccato. SantAgostino aveva affermato: La giustificazione di un peccatore opera maggiore che non la creazione del cielo e della terra (In Ioannem, 72), mentre san Tommaso dAquino che pi duna volta cita quella colletta del Messale osserva che, dal profilo del suo esito, cio il dono della grazia o la partecipazione al bene infinito, lopera della giustificazione superiore a quella della creazione, che proviene sempre da una radice di misericordia (Summa Theologiae, I-II, 113, 9; I, 21, 4, 4m). Il perdono di Dio viene, quindi, dal suo amore misericordioso che si fonde con la sua infinita potenza, e che, secondo santAmbrogio come abbiamo visto rappresenta addirittura la ragione per la Georges Rouault, Jsus honni, 1948 quale Dio ha creato luomo. Io non mi glorier dichiara Concludendo la sua predicazio- Lamore divino misericordioso perch sono giusto; mi glorier ne sui sei giorni della creazione, forse il motivo che pi dogni altro invece perch sono stato redento. egli esclamava: Ringrazio il Si- anima e riassume tutta la storia di Non mi glorier perch sono esen- gnore Dio nostro che ha creato Teresa di Lisieux, che tra i santi te da peccati, ma perch mi sono unopera cos meravigliosa nella pi recenti si distingue non per stati rimessi i peccati (...) Mi glo- quale trovare il suo riposo. Cre il averlo inventato, ma certamente rier, perch per me stato effuso cielo e non leggo che si sia riposa- per averlo richiamato e rivissuto il sangue di Cristo. La mia colpa to; cre la terra e non leggo che si con accenti e con intensit singodiventata il prezzo della redenzio- sia riposato; cre il sole, la luna, le lari. Teresa ha provato langoscia del ne. stata pi proficua la colpa, stelle, e non leggo che nemmeno che non linnocenza. Linnocenza allora si sia riposato; ma leggo che peccatore, il terrore della giustizia, mi aveva reso arrogante, la colpa ha creato luomo e che a questo labbandono e la disperazione del mi ha reso umile (De Iacob et vita punto si riposato, avendo un es- peccatore, e per questo , in certo beata, I, 21); Pi che dannosa, la sere cui rimettere il peccato (Exa- modo, sorella dellagostiniano Lutero, tormentato dalla domanda: colpa ci stata di vantaggio, visto meron, 9, 10, 76). Cos, nel perdonare alluomo, Come possono avere un Dio miche la nostra redenzione ha trovato un dono divino (De institutione Dio trova la sua distensione, il suo sericordioso?. Ma essa nel suo Carmelo vi seppe risponvirginis, 104); Felice la caduta, che dere esattamente con la ha trovato una riparazione miglioAnche il peccato pi grande fede, abbandonandosi re (Explanatio Psalmi XXXIX, 20). Non sarebbe un vantaggio lessecon totale confidenza al sar sempre infinitamente piccolo re nati, se non ci avesse giovato Dio misericordioso e getrispetto allimmensa piet lessere redenti (Expositio evangelii tandosi nelle braccia di secundum Lucam, II, 41). Ges, col cuore spezche muove Dio a far esistere luomo Se poi la misericordia viene elarzato dal pentimento, gita da Cristo al ladro crocifisso con la confidenza e con con lui, allora, non c pi posto compiacimento, quasi il suo benes- lamore, conservando la comunioper ansie o paure: Chi sar anco- sere. Lesserci delluomo sorto ne con la Chiesa, dove come suo ra oppresso da timore / canta dallamore misericordioso. Dio ha posto aveva scelto quello del cuoAmbrogio nellinno pasquale do- voluto che primariamente a risalta- re, ossia dellamore: Ho trovato il po il perdono al ladro? / Questi re di s fosse non solo lamore, ma mio posto nella Chiesa. Nel cuore mut la sua croce in un premio, / lamore nella forma proprio della della Chiesa, mia madre, io sar Ges acquistando con rapida fede; misericordia. Senza questo amore lamore. / cos giustificato, / arriv primo La Riforma venuta non tanto fatto di misericordia, luomo di fatnel regno di Dio. un evento per contrasti essenziali sulla giustiinaudito. Persino gli angeli ne to esisterebbe: lessere oggetto del ficazione, o perch linviato di Rostupiscono, / contemplando lo perdono divino appartiene alla ma, invece di un teologo agostiniastrazio delle membra / e, tutto concreta definizione delluomo. Ognuno pu avvertire quanto no, fu un tomista rigido che del stringendosi a Cristo, / il reo carquesta temperie teologica sia diffe- resto non aveva torto ad affermare pire la vita beata. Il vescovo di Milano, tuttavia, rente da quella di Agostino: ad che la fede essenzialmente, certo non si limita ad affermare che Dio Ambrogio mai sarebbe venuto in non esclusivamente, un atto misericordioso e che la colpa mente di parlare di una massa di dellintelletto. Lesito infelice della stata provvidenziale. Egli arriva a dannati. Se a Erfurt occorreva un rottura furono il rigetto della Gedichiarare che la misericordia la teologo, questo bisognava che fos- rarchia, la negazione del valore saragione e quasi lincentivo che ha se non tanto un agostiniano, quan- crificale dellEucaristia, la riduzione del numero dei sacramenti, larmosso Dio a creare luomo. do un santambrosiano. bitraria concezione della Scrittura, cio un sovvertimento della Chiesa e del cristianesimo. , in ogni caso, fuori dubbio che linterrogativo sul Dio misericordioso non cessa di interpellare il cristiano consapevole del suo questi vengono scelti dal direttore artistico di MARCELLO FILOTEI peccato e, non raramente, di susciGiorgio Nottoli assieme al comitato scientifico tare in essa un profondo e diffuso per essere programmati, tutti per finiscono in La musica elettronica oggi forse il modo pi timore. Ma non questo il sentipermanenza in un fondo presso la Biblioteca di democratico per entrare nel mondo dellarte. mento che il Padre celeste ama ravSanta Cecilia. Nel corso delle otto giornate nelle Basta unapparecchiatura di costo modesto per visare nellintimo dellanima. produrre un prodotto professionale. Anche per quali si articolata la manifestazione, che si Proprio quello della coscienza questo allEmufest, lInternational Electroacoust conclude il 16, si sono tenuti sedici concerti, due della colpa il momento in cui lo Music Festival che si svolge da quattro anni al al giorno, varie conferenze, convegni e alcuni sguardo interiore deve volgersi pieConservatorio di Santa Cecilia di Roma, arrivano eventi speciali. In particolare si posto laccento no di fiducia e di speranza, al Ficentinaia di brani da valutare. Alcune decine di sullo stato della musica elettroacustica in tre glio di Dio, offerto come segno e nazioni: Stati Uniti, Inghilterra e Polonia. Ma la fonte della sua illimitata misericorcosa pi interessante che il festival offre la dia. Invece che a restare depressi e possibilit di avere in pochi giorni un quadro di spauriti di fronte alla miseria della quello che succede nellarte elettroacustica a colpa, siamo chiamati a fissare il livello mondiale, con il valore aggiunto di un Crocifisso, che sempre, in qualsistema di diffusione ottofonico di eccezionale siasi circostanza, accanto al patiboqualit. Nella musica elettronica lo spazio una lo di ogni uomo, come lo fu al padelle componenti di cui il compositore deve tibolo del ladro, che vinse la dispetenere conto. Sentire i suoni che si muovono razione suprema affidandosi con attorno alla propria poltrona non come il cuore spezzato dal pentimento ascoltare in cuffia. Al tempo, al timbro, alla direbbe Teresa di Lisieux al ristruttura del pezzo, alle altezze utilizzate, alle cordo di Ges: Ricordati di me dinamiche si aggiunge un elemento nuovo che quando entrerai nel tuo regno risponde alla domanda: da dove arriva il suono? (Luca, 23, 43). In questo caso, poi, c un ulteriore vantaggio: le Anche il peccato pi grande sar otto casse posizionate attorno alla platea possono sempre infinitamente piccolo riessere utilizzate anche per creare ambientazioni spetto allimmensa piet, che ha sonore alternative alla loro disposizione. In mosso Dio a far esistere luomo. pratica capita di sentire il suono provenire da una Abbiamo sentito il canto pasquale parte in cui non c nessun diffusore. Questo di santAmbrogio: Chi sar ancograzie a un sofisticato sistema computerizzato che ra oppresso da timore dopo il perconsente di creare ambienti sonori virtuali. Un Trevor Wishart, On Sonic Art, 1996 dono al ladro?. esempio di eccellenza. di INOS BIFFI

na Frankfurten Buchmesse senza segni di fatica. Questa settimana, la sessantatreesima edizione dispiega un vigore che dimostra la sua capacit di reinventarsi. Un messaggio dal forte impatto visivo accoglie i duecentottantamila editori visitatori che trovano, al centro della Fiera, una magnifica struttura curvilinea dallinnovativo disegno futuribile. lOpen Space Pavillion, dove si gioca con le dimensioni dello spazio e del tempo. difficile immaginare il suo enorme volume interno, che accoglie libri, tecnologia, ingegneria, spazi per conferenze, zone di lavoro e dincontro. La struttura favorisce uno scambio di idee e di creativit fra ambiti apparentemente distanti. Gi alla vigilia della Buchmesse, il suo direttore, Jrgen Boss, ha dichiarato lobiettivo di avviare un dialogo interdisciplinare per affrontare con successo i grandi cambiamenti che riguardano lindustria editoriale. Dai letterati agli inge-

che programmi per giochi, film, animazione, spazi multimediali. Digitale una parola onnipresente. Protagonista soprattutto dallirruzione dellebook. E questanno Boss ha detto che il contenuto multimediale il futuro. La novit di questa edizione (che si chiude domenica 16 ottobre) stata che il via alle conferenze, gi alla vigilia della sua apertura ufficiale, avvenuto con un intervento sul libro digitale. Durante la Buchmesse si svolgono tremiladuecento eventi di diverso tipo, in particolare conferenze e dibattiti in piccoli gruppi in quasi ogni angolo dei padiglioni. Circa cinquecento di questi eventi riguardano questioni digitali. In un contesto autorevole com la Fiera del Libro di Francoforte, il taglio interdisciplinare era imprescindibile. Tra laltro, perch rappresenta un potente centro di attrazione e perch le possibilit di sinergie nellindustria editoriale si stanno notevolmente ampliando. Non meno interessante, alla vigilia dellapertura ufficiale, laffanno degli editori che si davano da fare

Spettatori alla Fiera del libro di Francoforte

gneri, tutto inizia con una pagina bianca. Pertanto, secondo Boss, si cerca di far s che la Fiera di Francoforte sia uno spazio aperto di gente innovatrice, che proviene da professioni creative, andando molto al di l del formato classico del libro. La Fiera di questa citt tedesca accoglie settemilaquattrocento espositori di oltre cento Paesi. Nei suoi padiglioni non ci sono solo le proposte editoriali classiche, ma an-

Presente anche lo stand dei Musei vaticani


Anche i Musei vaticani figurano tra i settemilaquattrocento espositori che partecipano alla sessantatreesima edizione della Frankfurter Buchmesse. Come gi avvenuto in passato, infatti, leditoria vaticana rappresentata alla Fiera del libro anche dalle Edizioni Musei Vaticani, che espongono le loro ultime novit librarie. Il ricco catalogo comprende sia pubblicazioni scientifiche che pubblicazioni didattiche e divulgative, collane e monografie. Se molte sono disponibili in pi lingue, tutte si contraddistinguono per lalta qualit dei testi e il notevole apparato iconografico. Vanno, in particolare, segnalate le importanti opere curate dal direttore stesso dei Musei Vaticani Antonio Paolucci. In anteprima, le Edizioni Musei Vaticani presentano a Francoforte un progetto editoriale dallalto profilo storico-artistico. Si tratta dellopera in quattro volumi Cappella Sistina. La parola di Dio in immagini umane curata da Timothy Verdon, direttore del Museo fiorentino dellOpera di Santa Maria del Fiore.

per allestire gli stand ed esporre i propri volumi, indubbiamente per un lecito interesse commerciale ci troviamo infatti in un market place , ma anche con il rispetto di chi espone un autentico tesoro, ossia il libro. La cosiddetta era digitale e limpulso dei social network non cambiano la realt dellincontro personale, anchesso chiaramente promosso dalla Buchmesse. E i contatti qui si creano di persona, gli accordi si fanno con una stretta di mano. Si conversa, molto e in molte lingue. A emergere sono il calore e la fiducia del contatto umano diretto. Su questo investono molto gli editori, recandosi di persona a Francoforte e portando con s i loro agenti migliori. Forse con obiettivi molto chiari, sebbene alla Buchmesse risultino utili buone dosi di serendipidy. E si legge molto, e in molte lingue. Linvitato donore del 2011, lIslanda, ha fatto del suo padiglione un complesso di schermi giganti dove vengono proiettati video di autori e lettori anche bambini sereni, circondati da nutrite biblioteche, che sfogliano libri senza distrarsi o leggono a voce alta. Un atteggiamento che assumono anche i visitatori dal vivo negli spazi adibiti alla lettura. Ovunque. La questione digitale e multimediale presente ed futuro, ma affermare che il futuro appare rischioso. pi auspicabile che il libro e il digitale si diano la mano nel creare supporti che contribuiscano alla diffusione della cultura, anche nelle regioni del pianeta che meno beneficiano dei progressi tecnologici. Dipende dagli editori di tutto il mondo riuscire a ottenere questo equilibrio maturo, come pure rispettare il permanere del libro nel formato classico e lumanit che esso racchiude e trasmette nelle sue pagine, da una generazione allaltra. Una celebre casa editrice tedesca ha dichiarato: i nostri affari riguardano leditoria, senza per rinunciare a stampare sulle sue buste per la Buchmesse: Il libro non morir mai.

Quanto democratica la musica elettronica

domenica 16 ottobre 2011

LOSSERVATORE ROMANO
Padre Pancrazio salv oltre quattrocento vite dalla furia nazista durante loccupazione di Roma

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La lista di Pfeiffer
Pio XII gli diede massima fiducia e libert di operazione. E in molte occasioni si rivolse a lui per aiutare i perseguitati
di GIOVANNI PREZIOSI el primo pomeriggio del 10 settembre 1943, il generale Giacomo Carboni, responsabile della difesa di Roma, a distanza di appena due giorni dalla firma dellarmistizio, affid al tenente colonnello Leandro Giaccone, lincarico di siglare a Frascati, presso il Quartier generale tedesco, lordine di resa che spian la strada al feldmaresciallo Kesselring di occupare la Citt eterna e insediarvi il suo comando. Da quel momento in poi, fino alla liberazione della capitale (il 4 giugno 1944) proprio nei paraggi della casa madre della Societ del Divin Salvatore, situata a un tiro di schioppo da San Pietro, nel Palazzo Cesi in via della Conciliazione 51, si accamp un distaccamento di soldati tedeschi che, in pi di una circostanza, beneficiarono della generosit dei sacerdoti salvatoriani i quali provvedevano a rifornirli dacqua. a questo punto che entra in scena il superiore generale dei salvatoriani, un prete austero dallaspetto severo di origini bavaresi di nome Pancrazio Pfeiffer (Brunnen, 18 ottobre 1872 - Roma, 12 maggio 1945), il quale, approfittando delle circostanze, allacci subito i primi contatti con le forze di occupazione tedesche. Era molto conosciuto nelle alte sfere della Curia romana perch aveva insegnato tedesco presso lAccademia ecclesiastica del servizio diplomatico della Santa Sede e, inoltre, a partire dal 1908, era stato chiamato a lavorare in Vaticano come segretario nellufficio preposto ai ricevimenti e alle udienze papali, venendo impiegato nel servizio di anticamera presso la Segreteria di Stato. tedesco di stanza nella capitale, che passer tristemente alla storia per il suo coinvolgimento nelleccidio delle Fosse Ardeatine, il tenente Erich Priebke il quale, negli anni a venire, confondendo chiaramente le circostanze, ha pi volte adombrato lipotesi di essere stato aiutato nella sua fuga, allindomani della disfatta dellAsse, proprio da padre Pancrazio Pfeiffer che, a suo dire, gli avrebbe consentito di ottenere la nuova identit di Otto Pape in virt della quale riusc a far ritorno in treno a Sterzing, prima di prendere il largo verso lArgentina di Pern sotto mentite spoglie. Tutto sembrerebbe filare, senonch si trascura un piccolo particolare e cio che nel 1946 quando lex ufficiale nazista evase dal campo di prigionia di Rimini e giunse a Roma padre Pfeiffer Uomo paziente e infaticabile era gi morto a causa delle svolse unintensa attivit di mediazione gravi ferite riportate in un incidente stradale, avvenucon il comando tedesco to il 12 maggio 1945, a opeCos carp informazioni preziose e salv ra di un militare delle truppe Alleate nei pressi del ebrei e oppositori di ogni provenienza suo convento in Largo Cavalleggeri. Il giorno 4 novembre 1943 Del resto, anche tra gli appunti di padre Pfeiffer contenuti nel suo ar- scrive, con dovizia di particolari, pachivio personale (conservato dalla dre Pfeiffer incontrai allambasciaSociet del Divin Salvatore di Ro- ta germanica presso il Quirinale il ma), emerso in modo incontrover- vice-capo delle SS-truppe, un certo tibile lintervento da parte della San- Erich Priebke (...). Presi coraggio e ta Sede a beneficio degli ebrei roma- gli dissi, che proprio laltro giorno ni, come attesta un documento che correva voce che essi intenderebbero reca la data del 25 ottobre 1943, nel invadere le case religiose in cerca di quale contenuta la richiesta di aiu- persone latitanti. Egli replic che to in favore di Allegra Livoli e Vitto- questa voce non era esatta, ma vero ria Livoli in Sonnino che, insieme ai era che loro ricevettero la segnalazioloro figli, erano state catturate nel ne che nel Vaticano sarebbe una corso del rastrellamento del ghetto. commissione che si occuperebbe di In un memorandum del successi- procurare a delle persone ricercate vo 25 novembre contenuta la ri- un rifugio in case religiose. Gli richiesta daiuto anche in favore del sposi che ci certamente era falso. rabbino Nachmann Freiberg, della Egli lo ammise, ma osserv che nel sorella e di Ernesto della Riccia. Bi- Vaticano vi sarebbero forse dei preti sogna rilevare poi che, a questo ap- che lo farebbero. Replicai che se in pello, ne fece seguito un altro il 28 Vaticano un prete si interessasse di novembre a beneficio di Luigi Del ci, lo farebbe certamente senza Monte, e un altro ancora per Rita di lautorizzazione del Superiore. Egli Nepi in Terracina con i suoi figli accett anche questa risposta e si diLeonello e Marco, rispettivamente di mostr soddisfatto. uno e tre anni, anchessi tratti in arA ogni modo, per scongiurare resto il 16 ottobre 1943 dai nazisti in ogni eventuale pericolo, il solerte savia Taranto 59. In questa richiesta cerdote salvatoriano, il 10 novembre daiuto comparivano anche i nomi delle tre sorelle di Rita Di Nepi-Terracina: Cesira, Franca e Mirella; rispettivamente di ventisei, diciotto e dieci anni. Del Monte Luigi fu Alfredo si legge nella lettera inviata a padre Pfeiffer israelita, commerciante, coniugato con due figli, gi residente a Napoli, sfollato sul Lago di Como (Villa Giuseppina, Moltrasio), stato arrestato insieme al suocero Giuseppe Levi e ai cognati Levi da militari germanici nella terza decade di ottobre. stato portato prima alle carceri di Como e poi a quelle di Milano. La famiglia supplica il Santo Padre di degnarsi di intercedere per la liberazione degli arrestati. Anche la Croce rossa segu pedissequamente la strategia adottata dal Vaticano, impegnandosi a salvare gli ebrei senza, tuttavia, ricorrere a denunce pubbliche, nel timore che una presa di posizione del genere potesse rivelarsi controproducente. A suffragare questa tesi basta citare le numerose richieste dintervento che giunsero a padre Non mi fa nessun regalo prima Pfeiffer come quella di padre Fausto M. Codato, podi partire? chiese Pfeiffer a Kappler stulatore generale dei barFu cos che venne salvato nabiti il quale, il 18 aprile 1944, gli scrisse unaccorata il giovane Giuliano Vassalli lettera per perorare la caucondannato a morte dai nazisti sa degli anziani genitori di un suo amico di origine prendere apertamente posizione con- ebraica, Samuele Della Seta e Giulia tro queste azioni, il che servir in- Di Segni, catturati dai tedeschi produbbiamente ai nemici della Germa- prio il 16 ottobre 1943. Rev.mo P. Papa Pacelli nia da arma contro noi altri tede- Generale, mi rincresce incomodarla nuovamente, ma Lei si sempre moschi. Nel frattempo, Stahel, che era evi- strato cos compiacente e benevolo dentemente indignato per il modus chio oso rivolgermi a Lei per chie- 1943, si precipit da Pio XII per metoperandi delle SS e della Gestapo, derle di compiere un atto di carit. terlo al corrente di questo minacciosenza alcun indugio provvide a far Un mio conoscente di razza ebraica so avvertimento pronunciato da pervenire una dura protesta a ebbe catturati dai tedeschi il 16-10- Priebke, in modo da predisporre le opportune precauzioni. Inoltre, il 7 Heinrich Himmler in Germania fa- 1943 i due vecchi genitori, dei quali aprile 1944, anche vari prelati della cendogli osservare che, se non im- pi nulla riusc a sapere. Lei immaCuria romana, come il sostituto alla partiva lordine di immediata cessa- gini lo stato danimo di questo poSegreteria di Stato, monsignor Monzione di quellazione punitiva ai veruomo e la sua angustia. Con fi- tini, e i cardinali Tisserant e Giovandanni degli ebrei, si correva il rischio ducia a mio mezzo si rivolge a Lei ni Mercati (questultimo bibliotecadi provocare una sollevazione popo- per pregarla di vedere di conoscere rio archivista della Santa Sede) si rialmeno se i poveri vecchi genitori volsero a padre Pfeiffer per ottenere lare. Questo tipo di azione violenta sono tuttora vivi e dove, nel caso, si la liberazione dellinsigne professore contro gli ebrei italiani scriveva trovino. Veda se le riesce attraverso ebreo Mario Segr, docente di fama lalto ufficiale tedesco altera i miei le conoscenze e le aderenze di cui mondiale di epigrafia classica che, il piani militari per rinforzare le divi- Lei dispone se pu ottenere queste 5 aprile, insieme alla moglie e al fisioni tedesche di combattimento al informazioni. glio di pochi mesi, era stato tratto in Nel frattempo, il 4 novembre arresto dalla Polizia fascista repubsud di Roma, e pu creare anche qui problemi seri a Roma. Come si 1943, padre Pfeiffer ebbe il suo pri- blicana. pu notare il generale, per dissuade- mo incontro ufficiale con un altro La generosa opera di mediazione re Himmler dai suoi propositi, fece personaggio del Comando militare del superiore dei salvatoriani presso ricorso a una sottile astuzia adducendo argomenti di natura squisitamente militare che, se non riuscirono a far breccia nel suo cuore, servirono almeno a indurlo a pi miti consigli, e a farlo ritornare sui suoi passi, al punto che subito provvide a impartire precisi ordini affinch cessasse quella rappresaglia ai danni degli ebrei romani. Fu cos che, in virt di un suo provvidenziale intervento si riusc a salvare in extremis la vita di questi malcapitati grazie a un tacito compromesso in base al quale il Comando militare tedesco avrebbe dovuto fare buon viso a cattivo gioco, rilasciando almeno i coniugi e i figli di matrimoni misti, in cambio della rinuncia, da parte della Santa Sede, a una protesta ufficiale per il rastrellamento nel ghetto. danneggiarle doveva essere severamente punito. Ad ogni modo, proprio alcuni giorni prima della partenza del generale Stahel da Roma, padre Pfeiffer (verso met ottobre 1943) fu protagonista di una missione delicata e di carit cristiana. Leggiamo su un foglio di calendario un laconico appunto: Hauptsturmbannfhrer Danegger [sic] Collegio Militare, dietro al quale era trascritto il nome del vicegerente del Vicariato monsignor Luigi Traglia. Il 16 ottobre 1943, fu scritta una delle pagine pi vergognose che si possano ricordare nella storia millenaria del popolo ebraico. E non solo per gli ebrei, ma per il mondo intero, quello fu uno dei giorni pi funesti e luttuosi di una tragedia che ancora oggi continua a interrogare le coscienze. Alle 5,30 del mattino di quel triste sabato mentre gli ebrei si accingevano a celebrare il terzo giorno della festa di Sukkot 365 soldati tedeschi armati di tutto punto, appartenenti alla brigata SS Einsatzgruppen al comando del capitano Theodor Dannecker, muniti di appositi elenchi con nomi e indirizzi delle famiglie ebree forniti dallUfficio demografia e razza del Ministero dellinterno, diedero il via a quella scellerata operazione che pass tristemente alla storia col nome in codice Judenaktion, durante la quale i militari tedeschi rastrellarono nel ghetto 1.259 ebrei romani: 363 uomini, 689 donne e finanche 207 bambini. A quel punto il Papa decise di rompere ogni indugio e intervenire immediatamente allo scopo di arginare la ferocia perpetrata fino a quel momento dal Comando militare tedesco. Pertanto incaric di questa delicata missione suo nipote, il principe Carlo Pacelli, il quale si rec dal rettore del Pontificio collegio teutonico di Santa Maria dellAnima, monsignor Alois Hudal, che secondo i bene informati intratteneva cordiali rapporti con le alte sfere del comando nazista a Roma, per indurlo a scrivere unaccorata lettera al governatore tedesco di Roma, il generale Stahel, chiedendogli di far cessare immediatamente quella ignominiosa Strafexpedition. La missiva venne poi consegnata brevi manu al generale Stahel proprio da padre Pfeiffer, il quale senza destare alcun sospetto, riusc a ottenere un incontro con lufficiale tedesco per consegnargli una lettera di protesta ufficiale da parte della Santa Sede nella quale monsignor Hudal affermava perentoriamente: Ho appreso or ora da un alto funzionario del Vaticano, vicino al Santo Padre, che questa mattina hanno avuto inizio gli arresti degli ebrei di nazionalit italiana. Nellinteresse delle buone relazioni che sino ad ora intercorrono tra il Vaticano e lalto comando militare tedesco, grazie innanzitutto allintuito politico e alla magnanimit di Sua Eccellenza, che passer un giorno alla storia di Roma, la prego di dare ordine di sospendere immediatamente tali arresti a Roma e nei dintorni. Altrimenti temo che il Papa concludeva laconicamente il prelato austriaco sar costretto a le alte sfere del Comando militare germanico per far rilasciare alcuni malcapitati finiti in qualche imboscata non si ferm qui. Unaltra richiesta che richiese il suo provvidenziale intervento fu quella che riguard Giuliano Vassalli, un personaggio di spicco della Resistenza capitolina che negli anni a venire salir alla ribalta della scena politica nazionale il quale, allepoca dei fatti qui narrati, era ben noto alle autoPadre Pancrazio Pfeiffer rit tedesche. Proprio per questi motivi, il 3 aprile 1944, fu catturato dai che il condannato a morte fu scarcenazisti e condotto insieme a tanti al- rato e consegnato nelle mani del sutri prigionieri in via Tasso, dove in periore generale dei Salvatoriani. seguito fu condannato a morte dal Tuttavia, prima di lasciare la prigioComando militare germanico di Ro- ne di via Tasso, il comandante delle ma, subendo efferate sevizie da parte SS Herbert Kappler gli si avvicin dei marescialli tedeschi Hotop e sussurrandogli: Ha da ringraziare Bannek, al comando del famigerato esclusivamente il Santo Padre se lei capitano Erich Priebke. Per scongiu- nei prossimi giorni non viene messo rare lesecuzione dellesponente so- al muro, come ha meritato. Non cialista, il sacerdote guanelliano An- forse vero che lo ha meritato, signor gelo Lenti, su espressa richiesta del Vassalli?. Quindi, appena rimise padre di Vassalli, intercesse in suo piede fuori dalla sua prigione, favore presso padre Pfeiffer recando- lesponente socialista sal a bordo di si, di buon mattino, presso la Curia generalizia dei SalFu lui a consegnare materialmente vatoriani con lintento di esporgli il caso. al generale Stahel la lettera Non riuscendo a inconcon cui la Santa Sede protestava trarlo di persona, pens bene di scrivergli unaccorata ufficialmente contro lettera nella quale dichiaralignobile razzia del 16 ottobre 1943 va: Reverendissimo Padre, sono venuto due volte stamane per raccomandarle vivamente unauto della Santa Sede che lo conil figlio del Prof. Vassalli, titolare in dusse immediatamente da padre Diritto allUniversit di Roma, che Pfeiffer, presso il Generalato dei Salsi presume in mano germanica in via vatoriani in via della Conciliazione Tasso. Stamane vand il padre stes- da dove poi, finalmente, pot riacso ma non ne pot sapere nulla. Mi quistare la tanto agognata libert. permetto unirle generalit e nel conIn realt la liberazione di Vassalli tempo assicuro sulla onest pubblica si materializz nel corso di un ine privata della persona raccomanda- contro segreto tra Pio XII e il geneta. Nella sua grande bont veda di rale Karl Wolff, organizzato in Vatipoter sapere se realmente trattenu- cano il 10 maggio 1944 proprio da to in via Tasso e perch e, padre Pfeiffer. In tale circostanza, se possibile, dire una pa- infatti, il Pontefice chiese espressarola buona. Alla racco- mente al genenerale Wolff di dimomandazione perenne del strargli le sue buone intenzioni libeProfessore unisco la mia rando due condannati a morte, cosa con lassicurazione di una che il gerarca nazista si affrett a fafervida preghiera. re come abbiamo visto il 3 giugno Inoltre, ai principi di successivo, mentre i tedeschi si acgiugno del 1944, finanche cingevano a lasciare la capitale. il cardinale Camillo CacCome si evince chiaramente anche cia Dominioni esort pa- da queste carte conservate premurodre Pfeiffer a interporre i samente nellarchivio dei Salvatoriasuoi buoni uffici con le ni, finanche Pio XII intervenne perautorit militari tedesche sonalmente in aiuto di molti capi per ottenere la liberazione della Resistenza senza distinzione di di Giuliano Vassalli, an- religione o di colore politico, tanto che in considerazione vero che debiti di riconoscenza ebdellamicizia che legava il bero verso il Pontefice anche Bruno padre del giovane al fra- Buozzi, Giacomo Mattei, Leone tello del Papa, Francesco Ginzburg, Enzo Malatesta, GianPacelli, che aveva cono- franco Mastei, il generale dei carabisciuto durante i lavori per nieri Angelo Oddone, Mario Sbarla firma del Concordato della, Carlo Scalara, Stefano Sigliendel 1929. Fu cos che, pro- ti e il capo dei G.a.p. di Roma, Anprio la mattina del 3 giu- tonello Trombadori. gno, appena seppe da una Proprio in merito alla vicenda che staffetta tedesca giunta da riguard questultimo, nellarchivio Frascati che la sera di di padre Pfeiffer stato rinvenuto quello stesso giorno un appunto della Segreteria di Staavrebbero incominciato a to, datato 29 febbraio 1944, che esorlasciare la capitale per tra- tava il superiore salvatoriano a intersferirsi al nord, padre porre i suoi buoni uffici a beneficio Pancrazio si precipit da del dirigente comunista che era stato Kappler sussurrandogli tratto in arresto dai nazisti il 2 febcon un sorriso sornione: braio precedente. Tutto ci contriNon mi fa nessun regalo buisce a dimostrare, al di l di ogni prima di partire?. ragionevole dubbio, come la Chiesa, La contropartita avan- in quelle tragiche contingenze storizata dallufficiale nazista che, si sia sempre adoperata per trarsi rivel a dir poco inquie- re in salvo chiunque, indipendentetante, considerato che in mente dalla loro fede religiosa o dal cambio del rilascio di Vasloro colore politico, come del resto salli pretese la consegna ha pi volte rimarcato il compianto del generale Bencivenga, che allora cardinale Pietro Palazzini allepoera rifugiato nel Seminario romano ca dei fatti qui narrati, aiutante del maggiore del Laterano insieme ad rettore Roberto Ronca presso il Ponaltri esponenti antifascisti quali il tificio seminario romano maggiore democristiano De Gasperi, il liberale Alessandro Casati e il ministro prefa- del Laterano il quale non mancava scista Ivanoe Bonomi, che in tal ca- mai di sottolineare che: Lindirizzo so avrebbero rischiato seriamente di dato dal Papa Pio XII era di salvare finire anchessi nelle grinfie dei tede- vite umane, da qualsiasi parte stessero. Padre Pancrazio Pfeiffer era una schi. Tuttavia, dopo qualche istante di persona che non amava ostentare la esitazione, Kappler si lasci persua- sua generosit, in quanto riteneva dere da padre Pfeiffer, al punto che che chiunque, in quelle circostanze, non pot opporgli pi alcun diniego al suo posto avrebbe fatto altrettane subito afferrato un foglio sul tavo- to. Il mio dovere ripeteva spesso lo scrisse un nome; dopodich rivol- quello di aiutare. Non mio gendosi al sacerdote aggiunse: Le compito collegare la mia azione con do uno di questi. lultimo regalo speculazioni di stampo politico. Al che faccio a Lei e al Vaticano. Si mio posto si agisce per la giustizia, trattava proprio di Giuliano Vassalli. non perch ci si aspetta gratitudine Non trascorsero neanche due ore o si teme ingratitudine.

Il generale Reiner Stahel

Era un uomo davvero paziente e infaticabile al punto che, godendo della fiducia del Papa, riusc a svolgere unintensa attivit di mediazione con il comando tedesco, grazie alla quale fu possibile carpire delle preziose informazioni e trarre in salvo un gran numero di persone. Difatti, in pi di unoccasione, finanche il Papa e altri influenti prelati della Curia romana, ricorsero al suo provvidenziale aiuto. Per portare a termine questa delicata missione, il sacerdote salvatoriano faceva attenzione a non fornire resoconti troppo circostanziati delle sue attivit per non mettere a repentaglio lincolumit degli ufficiali ai quali si rivolgeva, in modo da poter contare ancora, in futuro, sul loro aiuto. Grazie alla sua perspicacia si calcola che soltanto nella citt capitolina riusc a salvare la vita a ben quattrocento persone tra ostaggi e prigionieri gi condannati dai tedeschi, tra i quali almeno otto ebrei che riusc a liberare pochi attimi prima dellesecuzione. Il 7 ottobre di quello stesso anno, padre Pancrazio aveva ricevuto in dono dal generale Stahel una sua foto sulla quale aveva trascritto di proprio pugno un importantissimo messaggio da adoperare in caso di pericolo: Al mio egregio Generale compagno (senza sciabola) in ricordo dei giorni inconsueti trascorsi a Roma. Stahel, Generale Maggiore, 7.10.1943; da utilizzare come lasciapassare in caso di cattura da parte di gente cattiva. Del resto il vincolo di sincera amicizia che si instaur immediatamente con lalto ufficiale tedesco confermato anche dal rapporto scritto da questultimo il 12 ottobre successivo nel quale, riconoscendo la lealt del clero romano, riteneva opportuno salvaguardare le loro propriet al punto tale che qualsiasi atto teso a

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LOSSERVATORE ROMANO
Lettera appello del cardinale Patriarca di Alessandria dei Copti

domenica 16 ottobre 2011

Libro del cardinale Amato sul valore del confronto fraterno tra le religioni

Preghiera cattolica per lEgitto


Si susseguono le espressioni di condanna per la strage dei cristiani copti ortodossi in Egitto. Il Catholicos di Cilicia degli Armeni, Aram, ha scritto una lettera a Shenouda III, Patriarca copto ortodosso di Alessandria, per esprimere la solidariet e le condoglianze della Chiesa armena ortodossa per la morte di persone innocenti. Dura condanna per le molteplici azioni di intolleranza di cui vittima la comunit cristiana copta stata espressa anche dai vescovi ortodossi di Francia. Infine, domani, domenica 16, in tutte le loro chiese, i fedeli cattolici egiziani pregheranno per le vittime degli incidenti di domenica scorsa al Cairo e per la pace e la prosperit del Paese. Lo ha disposto il cardinale Patriarca di Alessandria dei Copti, in un appello indirizzato ai propri fedeli, cos come a tutti i connazionali. Ne pubblichiamo integralmente una traduzione. di ANTONIOS NAGUIB Siate lieti nella speranza, costanti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera () Non rendete a nessuno male per male. Cercate di compiere il bene davanti a tutti gli uomini. Se possibile, per quanto questo dipende da voi, vivete in pace con tutti () Non lasciarti vincere dal male, ma vinci con il bene il male (Romani, 12, 1221). Con queste raccomandazioni di san Paolo apostolo cerchiamo la nostra strada, in questo tempo in cui difficile avere una visione chiara del presente e del futuro. Con i cuori feriti, ci uniamo a tutte le forze nazionali sincere e responsabili del presente e del futuro del nostro amato Paese, per manifestare il nostro profondo dolore, davanti agli eventi sanguinosi subiti da figli e figlie sinceri, che hanno voluto contribuire al cammino democratico del Paese con manifestazioni pacifiche, come centinaia di altri gruppi di cittadini. Purtroppo, ci terminato con la morte violenta di 22 copti e 3 soldati, e con 329 feriti, secondo le dichiarazioni ufficiali. Noi preghiamo per il riposo delle anime dei defunti, per la rapida guarigione dei feriti e per la consolazione delle loro famiglie. Chiediamo che tutte le sante messe e tutte le preghiere di domenica 16 ottobre siano consacrate per queste intenzioni. Ci siamo anche uniti, con la preghiera e con il digiuno, a tutti i cristiani, seguendo lappello di Sua Santit papa Shenouda III perch il Signore doni pace al nostro amato Egitto. Condannando nuovamente ogni atto di violenza e tutti i suoi artefici, rivolgiamo un appello ai responsabili perch prendano le misure necessarie e ferme, per garantire la sicurezza, raggiungere soluzioni chiare e stabili per i problemi che causano tensioni e conflitti, rispettare la supremazia della legge nel trattare scontri e crimini, e garantire lobiettivit dei media. Abbiamo piena fiducia che il Consiglio superiore delle forze armate, il Governo e la magistratura, siano in grado di guidare il Paese alla stabilit e alla sicurezza, nella garanzia del bene e dellonore di tutti i cittadini. A tutti i membri delle nostre Chiese rivolgiamo lappello a dedicarsi con tutte le loro forze a vivere con spirito di cittadinanza sincera, e di fratellanza benevola, con tutti i fratelli e le sorelle della Patria, e a lavorare con assiduit in tutti i campi e tutte le posizioni. Li chiamiamo anche a partecipare, in Egitto e allestero, allazione politica ed elettorale in corso questo un dovere sacro, a cui non permesso di rinunciare per costruire uno Stato democratico moderno, fondato sulla legge e la cittadinanza completa, e basato sulluguaglianza, la giustizia e la garanzia della libert. Questo, per garantire per lEgitto un futuro migliore, splendente di speranza e di lavoro, a cui continuiamo a contribuire generosamente, attraverso le nostre istituzioni educative, caritative e di sviluppo, al servizio e per il bene di tutti i cittadini del nostro caro Egitto, fiduciosi nella Provvidenza divina che ci sostiene. Che il Dio onnipotente e premuroso ci aiuti, per la Sua gloria e per il bene di tutto il Paese, con la benedizione della santa Vergine Maria, regina della pace.

Amici della verit


ROMA, 15. Tutti vediamo gli stessi astri, il cielo comune, ci accoglie lo stesso mondo. Che importa la forma con cui ognuno ricerca la verit? Non ci pu essere una sola via per accedere a un s grande mistero. Cos, nel IV secolo, il senatore Simmaco nella sua celebre e appassionata difesa del relativismo religioso. Parole antiche, che ricorrentemente tornano dattualit, anche se oggi se non si discute pi degli onori da riservare alla dea Vittoria. Una visione assai presente in tanta parte della mentalit contemporanea che vorrebbe tutte le religioni vere, o almeno parzialmente vere, e quindi tutte intercambiabili. Se non che, tutte le religioni, non solo quella cristiana, hanno la pretesa di essere vere. E di avere lesclusiva della verit. , nelle dimensioni, un piccolo libro questo realizzato dal cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Ciononostante, ha il grande pregio di focalizzare con precisione, e in modo essenziale, il nodo decisivo dei rapporti tra le grandi fedi e tradizioni religiose, dai quali spesso dipende la pace tra le nazioni e il futuro stesso dellumanit (Dialogo interreligioso. Significato e valore, Citt del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 2011, pagine 58, euro 6). Nodo che appunto quello della veridicit della fede. Una pretesa eccessiva? Offensiva? O almeno, senzaltro poco conveniente? Il porporato, anche attraverso un rapido excursus storico dellatteggiamento che il cristianesimo ha avuto nel rapportarsi con le altre religioni, sottolinea, anche alla luce degli insegnamenti del Vaticano II, limportanza di due binari, ben distinti e tuttavia tra loro complementari. Da una parte il dialogo della carit, che implica la collaborazione tra le religioni del mondo per il raggiungimento della pace tra le nazioni, per la difesa della natura e delle sue leggi, per la protezione della vita soprattutto dei pi deboli, per la solidariet nei beni della terra, per la tutela della libert di ogni persona umana, soprattutto della libert religiosa, per laffermazione della giustizia. Insomma, un binario che si spalanca su un orizzonte sconfinato come sconfinata la carit di Dio, infusa nei nostri cuori, La seconda articolazione riguarda, appunto, il dialogo della verit, che implica la libert di confrontarsi sui contenuti delle proprie convinzioni religiose, nel rispetto dellaltrui coscienza e nel riconoscimento della sincerit dellinterlocutore. Si tratta di un dialogo difficile che non mira a una religione universale con un minimo comune denominatore, ma che spinge gli interlocutori a esplicitare le caratteristiche essenziali delle loro credenze religiose. Nel dare corso al suo ragionamento, il porporato parte da unaffermazione contenuta nella Dominus Jesus, la nota dichiarazione della Congregazione per la Dottrina della Fede circa lunicit e luniversalit salvifica di Cristo e della Chiesa: Nella pratica e nellapprofondimento teorico del dialogo tra la fede cristiana e le altre tradizioni religiose sorgono domande nuove, alle quali si cerca di far fronte percorrendo nuove piste di ricerca, avanzando proposte e suggerendo comportamenti che abbisognano di accurato discernimento. In sostanza occorre superare le teorie dellesclusivismo, dellinclusivismo e del relativismo e puntare invece su una duplice direzione. In concreto evitare un dialogo generico, che non tenga conto della specifica identit di ogni interlocutore. E, contemporaneamente puntare sui contenuti essenziali delle diverse credenze. Il dialogo della verit deve confrontarsi in concreto sulle convinzioni religiose, etiche, educative, politiche e culturali, in una parola, sul nocciolo duro dellidentit religiosa dellinterlocutore. E ci suppone unapprofondita conoscenza della propria fede e anche uninformazione sulle credenze altrui il pi completa possibile. Dunque, il dialogo interreligioso non qualcosa che si pu improvvisare. E, tuttavia, non ancora questa la difficolt maggiore. Nella cultura postmoderna, infatti, la questione della verit appare come una sfida controcorrente. Poich luomo contemporaneo raramente sinterroga sulla verit, ma assume un atteggiamento equidistante: le religioni sono tutte parzialmente vere, quindi tutte intercambiabili, quindi nessuna vera. Quello che occorre dunque un deciso cambiamento di direzione. E la lezione che cinque anni fa Benedetto XVI tenne alluniversit di Ratisbona pu essere considerata come linizio di un nuovo atteggiamento. Un atto che esce dagli schemi ristretti di un dialogo diplomatico, di un dialogue de bureau disattento alle conseguenze di un dialogo virtuale avulso dalla realt, per entrare nel vivo di un dialogue de vrit et de vie, che metta in gioco lesistenza stessa degli interlocutori nella globalit e nella complessit del loro progetto di realizzazione umana e religiosa. Un atteggiamento che, da parte cristiana, proprio perch mosso dalla volont di far conoscere lamore di Cristo per la salvezza dellumanit intera, tenga fermi i quattro principi della verit, della libert, della carit e del rispetto reciproco. Poich non si tratta di raggiungere un compromesso, n di intavolare una trattativa diplomatica. Si tratta di mantenere un corretto atteggiamento di prossimit dialogica, che lasci alla grazia di Dio di diffondersi nei cuori e nelle menti dellumanit intera. (fabrizio contessa)

Istituito a Vienna assieme ad Austria e Spagna

Il centro per il dialogo voluto dallArabia Saudita


VIENNA, 15. Si chiama King Abdullah Bin Abdulaziz International Centre for Interreligious and Intercultural Dialogue (Kaicid) ed stato istituito gioved scorso a Vienna dai ministri degli Esteri di Austria, Arabia Saudita e Spagna, i tre Paesi sostenitori. Un centro voluto e finanziato dallArabia Saudita, che porta il nome del suo re, con lobiettivo di promuovere il dialogo e il rispetto reciproco fra tutte le religioni e le culture del mondo. Sar finanziato da una fondazione indipendente da qualsiasi influenza politica, ha assicurato il ministro saudita Saud al-Faisal bin Abdulaziz Al Saud, spiegando che il suo Paese pagher tutto ci che necessario poich crede fortemente nel Kaicid. Secondo il ministro degli Esteri austriaco, Michael Spindelegger, questo nuovo centro che dovrebbe essere operativo a met del 2012 rappresenta un contributo importante per prevenire e controllare i conflitti e per consolidare la pace. Soddisfazione stata espressa anche dal ministro spagnolo, Trinidad Jimnez Garca-Herrera. Alla firma dellaccordo era presente il cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, che ha dato il benvenuto al progetto, ricordando tuttavia che lArabia Saudita, al proprio interno, deve mostrare maggiore impegno in difesa della libert religiosa. Questi problemi esistono e devono essere risolti, non siamo ingenui, ha detto il porporato in unintervista allagenzia cattolica austriaca Kathpress, aggiungendo che nella nuova struttura non devo-

ANNIVERSARIO
La Confraternita di S. Geminiano di Modena in tutte le sue componenti ricorda il Confratello Arcivescovo Patrono

Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor

B.S. QUADRI
nel terzo anniversario della nascita al Cielo. Luned 17 ottobre 2011 alle ore 21 Santo Rosario cantato e benedizione. Schola Gregoriana della Cappella Musicale del Duomo di Modena diretta dal maestro Daniele Bononcini Chiesa della Beata Vergine delle Grazie, Modena - via S. Agostino 40. Modena 16 ottobre 2011

no essere mischiate fede e politica. Il cardinale Tauran ha anche confermato che la Santa Sede ha intenzione di chiedere lo stato di osservatore allinterno del centro. Alle polemiche che hanno preceduto la creazione del Kaicid movimenti politici e associazioni hanno sottolineato come il centro sia finanziato da una nazione dove regna il wahhabismo e viene applicata strettamente la sharia, con fortissime limitazioni alla libert delle fedi che non siano quella musulmana il ministro degli Esteri saudita ha risposto che nellatto fondatore del progetto si proclama chiaramente il diritto alla libert di pensiero, di credo e di religione e vengono riaffermati i principi contenuti nella Dichiarazione universale dei diritti delluomo. Non dobbiamo dar retta a quegli estremisti che affermano che dialogo e fede islamica non possono coesistere, ha spiegato Saud al-Faisal bin Abdulaziz Al Saud, ricordando le aperture mostrate negli ultimi tempi dal suo sovrano. In effetti re Abdullah, considerato un riformatore dai suoi sudditi, sta lentamente cercando di togliere alcune restrizioni presenti nella conservatrice societ saudita: ha di recente decretato che le donne potranno presto votare e presentarsi, a partire dal 2015, come candidati alle elezioni dei consigli municipali; e ha promesso che delle donne verranno elette al Consiglio della Shura (un organismo consultivo). Listituto viennese dovrebbe essere guidato, per quanto riguarda laspetto religioso, da un consiglio

comprendente fino a dodici rappresentanti di diverse confessioni: tre saranno i musulmani, tre i cristiani, mentre buddisti, induisti ed ebrei avranno almeno un membro ciascuno. Il suo scopo sar favorire la comprensione e la cooperazione fra le persone, promuovere la giustizia, la pace e la riconciliazione, contrastare luso interessato della religione per giustificare loppressione, la violenza e il conflitto. Si impegna inoltre a favorire un modo responsabile di vivere la dimensione religiosa e spirituale degli individui e della societ e a rispettare e a preservare il carattere sacro dei luoghi santi, cos come i simboli religiosi. Da affrontare ci sono sfide che hanno a cuore la dignit della vita umana, la salvaguardia dellambiente, luso sostenibile delle risorse naturali, leducazione etica e religiosa, la lotta contro la povert. Il centro che avr sede a Palazzo Sturany e dar lavoro a trentacinque persone servir a riunire e a mettere a confronto Stati, organizzazioni internazionali, movimenti e associazioni. Nessuna delle religioni rappresentate sar dominante, ha assicurato Spindelegger, garantendo limparzialit dellorgano direttivo. Una risposta, sottintesa, anche nei confronti del rabbino David Rosen, direttore internazionale degli Affari interreligiosi dellAmerican Jewish Committee, che, sentito dal quotidiano austriaco Der Standard, ha criticato uneventuale supervisione saudita della leadership dellistituto viennese, chiedendo la totale indipendenza del centro.

domenica 16 ottobre 2011

LOSSERVATORE ROMANO
Il Pontefice per il cinquantesimo anniversario di Adveniat

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Lintervento dellarcivescovo di Los Angeles alla Loyola Marymount University

La nuova missione in America dei fedeli ispanici


LOS ANGELES, 15. LAmerica corre il rischio di divenire un Paese che non conosce pi Ges Cristo, come gi avvenuto in molte altre nazioni occidentali che nel passato erano cristiane: lammonimento di monsignor Jos Horacio Gmez, arcivescovo di Los Angeles, nel corso del suo intervento intitolato Greater America: The Hispanic Mission and the New Evangelization pronunciato, marted scorso presso la Loyola Marymount University, in California, in occasione della Inaugural Lecture incentrata su Hispanic Ministry and Theology. Lintervento dellarcivescovo di Los Angeles, davanti al pubblico formato da docenti e studenti in gran parte di origine ispanica, iniziato ricordando la figura di san Giuseppe e quella della Sacra Famiglia nella predicazione svolta dai primi missionari cattolici nel Nuovo Mondo. Il presule ha sottolineato che Giuseppe stato considerato come il simbolo della grazia di Dio nel nuovo Giardino dellEden come a quel tempo era considerata lAmerica. Per il presule oggi necessario vedere la realt di questo Continente tenendo conto della visione dei primi missionari che lo consideravano come la frontiera finale della missione universale di salvezza condotta dalla Chiesa nel mondo. Ricordando lammonimento di Papa Benedetto XVI sulla eclisse del senso di Dio, monsignor Jos Horacio Gmez ha sottolineato che bisogna difendere la societ dallaggressivo progetto di gruppi elitari di secolarizzare radicalmente e di decristianizzare la cultura americana e di mettere Dio ai margini della nostra societ e delle nostre stesse vite. Larcivescovo ha quindi ricordato la figura del religioso francescano Antonio Margil, ordinato sacerdote in Spagna a 24 anni e inviato nelle missioni in America nel 1683. A questo missionario venne dato lappellativo di padre volante perch era capace di compiere ogni giorno lunghi percorsi a piedi per visitare distanti missioni e l celebrare la messa. Nel corso della sua missione, fond comunit cristiane in Costa Rica, Nicaragua Guatemala Messico, Panama, Louisiana e Texas. Anche oggi ha sottolineato il presule c bisogno nella Chiesa della sua energia. Nel nostro ministero e nella teologia dobbiamo sempre pensare come rendere Cristo reale nella vita delle gente e come mostrare la strada che porta a Dio. Citando la frase la storia di tutte le nazioni ha un posto nella storia della salvezza, tratta dal libro Memoria e identit scritto dal beato Papa Giovanni Paolo II e pubblicato nel 2005, larcivescovo Gmez ha affermato che lAmerica esiste in conseguenza della missione cristiana. Per il presule lAmerica attuale il prodotto storico di almeno tre diverse missioni cristiane: la missione dei puritani inglesi, quella dei frati spagnoli e quella dei religiosi francesi. Questo significa che noi siamo gli eredi sia della riforma protestante e sia del rinnovamento cattolico, o contro riforma, iniziato in Spagna e a Roma. Tuttavia ha proseguito nel corso della storia, lo spirito protestante ha influenzato le istituzioni politiche, culturali ed economiche americane, mentre i cattolici sono stati in vari modi discriminati. Nella parte finale del suo intervento larcivescovo ha focalizzato tre punti sui quali si deve ora incentrare la missione della Chiesa in America: Il primo punto ha affermato quello della nuova evangelizzazione alla quale sono chiamati a svolgere il ruolo di leader i cattolici ispanici; il secondo punto quello del grande progetto missionario che deve ispirarsi allesperienza pastorale e teologica della prima evangelizzazione dellAmerica; lultimo punto che lAmerica ha oggi bisogno della nostra testimonianza sia come cattolici e sia come rappresentanti della tradizione ispanica. Nel 2014, la Loyola Marymount University sar la sede del secondo National Symposium on Hispanic Ministry. Larcivescovo Gmez, aveva partecipato al primo simposio tenuto al Boston College nel 2009.

Le radici spirituali dellaiuto sociale


In occasione del cinquantesimo anniversario di fondazione dellOpera di aiuto Adveniat il Papa ha inviato al vescovo di Essen il messaggio che pubblichiamo di seguito in una nostra traduzione italiana. sorelle del sud e del centro America nata lOpera di Aiuto Adveniat. Attraverso le loro donazioni generose e il loro impegno incondizionato i cattolici tedeschi hanno realizzato innumerevoli progetti di aiuto nei Paesi dellAmerica latina. Questa espressione generosa di Caritas cristiana merita un sincero riconoscimento. Il nome Adveniat il programma. Infatti lAzione ha preso il nome dallimplorazione del Padre Nostro Adveniat regnum tuum, Venga il tuo Regno. Il Regno di Dio viene introdotto fra noi dallincarnazione di Ges e nello stesso modo i cristiani sono chiamati a collaborare alledificazione di tale regno. In questo senso, Adveniat permette al volto di Cristo, umano e divino, di risplendere sempre pi in America latina e coopera decisamente allo sviluppo di una societ vitale e degna di essere vissuta nella giustizia e nella pace. Attraverso innumerevoli progetti socio-caritativi e programmi di formazione le persone povere e svantaggiate hanno ricevuto un grande sostegno. La collaborazione al Regno di Dio ha una dimensione essenzialmente spirituale. Nel Padre Nostro, Cristo ci insegna a pregare per lavvento del Regno. Non lo possiamo semplicemente fare poich soprattutto un dono. Il Regno di Dio e lopera di Cristo vanno di pari passo. Si dispiega laddove, attraverso lannuncio della Buona Novella e la celebrazione dei sacramenti, si verifica lincontro con Lui, il redentore e il salvatore degli uomini. Egli stesso la fonte della pace e il donatore della salvezza. Egli non permette che il nostro sforzo sociale rimanga meramente materiale, esteriore e vuoto, ma lo riempie dallinterno con spirito e vita. LOpera di Aiuto Adveniat intende rivolgersi sempre alluomo nel suo complesso, nelle sue necessit naturali e soprannaturali. Allora il Regno di Dio sorge veramente in mezzo a noi. Gi il beato Papa Giovanni XXIII, nella sua lettera dell11 gennaio 1961 ai Vescovi della Germania ringraziava per la saggia decisione di aiutare lAmerica latina. Oggi, voglio rinnovare questo ringraziamento e dire a voi e a tutti i cattolici in Germania un Vergelts Gott con tutto il cuore per questi cinquantanni di aiuto proficuo. Volentieri accompagno lopera ulteriore di Adveniat per le persone in America latina con la mia preghiera, in particolare a Nostra Signora di Guadalupe nonch ai santi patroni dellAmerica latina. Vi imparto di cuore la Benedizione Apostolica. Dal Vaticano, 4 ottobre 2011

Al mio venerato Fratello Monsignor Franz-Josef Overbeck, Vescovo di Essen Con gioia apprendo che lOpera di Aiuto Adveniat in questi giorni celebra il suo cinquantesimo anniversario e porgo a tutti coloro che sono giunti a Essen per questa occasione, saluti affettuosi e benedizioni. Durante il tempo di Avvento del 1961 i Vescovi tedeschi per la prima volta destinarono la colletta di Natale, svoltasi su tutto il territorio federale, ai progetti pastorali della Chiesa in America latina. Proprio da questo fedele rapporto fra la Chiesa in Germania e i fratelli e le

Inaugurata nel cortile della Biblioteca di letterature straniere

Una statua a Mosca per Giovanni Paolo II


il primo monumento dedicato a un Papa nella Federazione russa
di MARTA DELLASTA Questa Biblioteca una casa aperta, ha detto una volta Ekaterina Genieva della Biblioteca di letterature straniere di cui direttrice. Ed, effettivamente, questa istituzione di origine sovietica nata a Mosca nel 1922 per pochi specialisti, ha saputo diventare un vero luogo di cultura, cio aperto allinfinita variet dello spirito umano. qui che stato accolto e inaugurato, il 14 ottobre, un monumento a Giovanni Paolo II, una statua che raffigura il compianto pontefice. Un monumento a un papa romano in una citt orgogliosamente ortodossa, e per di pi a un polacco nel cuore della Russia, non una cosa che si veda tutti i giorni. Genieva, introducendo la cerimonia, ha sottolineato il coraggio mostrato dallideatore del progetto, il produttore russo Amnuel, pur con il sostegno della Fondazione Semper Polonia, e tutte le difficolt che ha dovuto superare per arrivare fino in fondo allimpresa. Il significato di questa iniziativa davvero unica non esiste altra statua di un Papa sullintero territorio della Federazione russa va ben al di l della presenza molto discreta dellopera degli scultori Vasjakin e Felkin, rappresentando piuttosto un nuovo passo culturale e morale. Lo ha notato anche un giornale ortodosso in rete, Taday.ru, voce autorevole della parrocchia dellUniversit statale di Mosca: Si tratta si legge di una modesta scultura, dono dellambasciata di Polonia, e sar posta non in una piazza centrale ma nel cortile interno della Biblioteca di letterature straniere, dove condivider lo spazio con i monumenti a Charles Dickens, Heinrich Heine, Raoul Wallenberg ed altre personalit per lo pi europee. Fin qui niente di straordinario. Eppure, in un contesto pi ampio, a questo avvenimento si pu guardare come a un atto simbolico che sta a indicare latmosfera del tutto nuova tra il Vaticano e la Russia, la Polonia e la Russia, la Chiesa cattolico-romana e la Chiesa ortodossa russa. Solo alcuni anni fa un monumento a Papa Giovanni Paolo II a Mosca sarebbe stato semplicemente impensabile. O sarebbe stato uno scandalo. Oggi sembra un fatto quasi inevitabile e del tutto naturale. Un fatto quasi inevitabile non perch esista un qualche dovere di cortesia, ma perch il cammino compiuto dalla Russia in questi anni per uscire dallisolamento sovietico, pur con ostacoli e difficolt, ha messo in moto le forze profonde che erano al suo interno, e sta portando la sua pi autentica tradizione culturale a entrare in dialogo con tutto ci che vi di vivo nel resto del mondo. Ci che vivo si incontra. Innanzitutto, dunque, il riconoscimento pi generale e indiscusso per la figura di Karol Wojtya andato al suo ruolo di grande umanista, pensatore e poeta, come ha sottolineato Adalbi Shchagoshev, coordinatore del gruppo parlamentare per il rapporto col Sejm polacco. Anche Ekaterina Genieva, come direttrice di unistituzione che contiene libri in 159 diverse lingue, ha affermato che ai suoi occhi Wojtya un grandissimo filologo che durante i suoi 104 viaggi nel mondo ha parlato ogni volta nella lingua del Paese che lo ospitava; insomma, un pensatore che ha usato il linguaggio universale della cultura e lha fatta assurgere alla sua vera dimensione di veicolo dellumanit piena. Non a caso durante la cerimonia risuonato pi volte il riferimento a questa umanit che, compiuta nella fedelt a Cristo, ha fatto s che per la prima volta nella storia un Papa varcasse le soglie di una moschea e di una sinagoga. Questo riferimento allaspetto spirituale ritornato anche nellintervento di Aleksej Dikarev, rappresentante del Patriarcato di Mosca inviato dal metropolita Ilarione, ha espresso con vigore la stima e il riconoscimento personale per il ruolo avuto da Giovanni Paolo II nel promuovere il dialogo tra le due Chiese, e ancor prima nella resistenza al potere ateo, alla persecuzione dei cristiani. Da parte sua, larcivescovo Ivan Jurkovic, nunzio apostolico a Mosca, ha giustamente sottolineato che Giovanni Paolo II ha saputo parlare di Dio alluomo contemporaneo con le sue domande irrisolte, ha ricordato potentemente che Dio presente nelle vicende umane: Solo in questo contesto si giustifica la presenza della statua del Papa tra i monumenti a tanti esponenti della cultura che in vari modi hanno segnato le sorti del mondo contemporaneo. un simbolo che ci sostiene e rafforza nella ricerca della verit e della bellezza, cui la Chiesa di Cristo partecipa totalmente.

Lincontro in Messico dei responsabili della pastorale per la comunicazione sociale

Rispetto della dignit umana di fronte alle sfide dellera digitale


CITT DEL MESSICO, 15. Alla base del messaggio di Benedetto XVI per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali del 2011 Verit, annuncio e autenticit di vita nellera digitale c la convinzione che il parametro di qualsiasi progresso tecnologico e di qualsiasi processo culturale la persona umana e la sua dignit. quanto indicato nellindirizzo di saluto che larcivescovo Claudio Maria Celli, presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, ha inviato ai partecipanti del 21 incontro nazionale dei responsabili diocesani della pastorale della comunicazione sociale, svoltosi in Messico, nella diocesi di Torren. Durante il convegno stato approfondito il tema proposto dal Papa: una sfida etica, si osservato, importante per qualsiasi utente del ciberspazio, ma si aggiunto, ancora pi impegnativa per quanti si definiscono discepoli di Cristo. Scopo dellincontro, organizzato dalla Commissione per la pastorale della comunicazione sociale della Conferenza episcopale nel Messico (Cepcom), stato quello di dare nuovo slancio alla comunicazione, offrendo soprattutto formazione alluso degli strumenti della moderna tecnologia. In tutti i nostri compiti concreti, in tutti i servizi che prestiamo alla societ e alla Chiesa sottolinea monsignor Celli dobbiamo saper stare con la dignit e il rispetto che merita ogni essere umano. Un saper stare aggiunge il presule che deve soprattutto riflettere esteriormente quello che le persone hanno dentro: la qualit della loro vita interiore e della loro fede. Tutto questo, continua, si trasmette nel modo in cui trattiamo gli altri e ci rivolgiamo a loro con la presenza nel ciberspazio, in quello che scriviamo e nel modo in cui lo scriviamo nelle reti sociali e nei blog. Questa autenticit e questa coerenza non devono essere virt solo individuali, ma anche istituzionali. Il presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali conclude che se la coerenza di vita nel cammino dei cristiani sempre stata importante, ancora di pi lo al momento attuale in cui il passato non si pu pi cancellare dal continente digitale. Coerenza, autenticit di vita, grandi sfide umane che oggi acquistano ancora pi importanza e che il Papa ci invita ad accogliere. Lincontro ha riunito settantacinque rappresentanti pastorali tra vescovi sacerdoti e laici di tutte le diocesi del Paese. Lincontro stato coordinato dal nunzio apostolico in Messico, arcivescovo Christophe Pierre e da monsignor Luis Artemio Flores Calzada, vescovo di Valle de Chalco e presidente della Commissione per la pastorale della comunicazione sociale della Conferenza episcopale messicana. I vescovi sollecitano, dunque, un utilizzo senza indugio e col massimo impegno dei nuovi strumenti di comunicazione nel quadro dellazione pastorale. La Chiesa stato ribadito non si stancher mai di richiamare le responsabilit etiche degli operatori e la necessit di unopera di formazione dei destinatari, educandoli a un discernimento critico nel mondo dellinformazione. I presuli, inoltre, invitano i media a operare per il bene comune e per il progresso dellumanit, sollecitando le autorit politiche a garantire la libert dinformazione nel rispetto delle leggi morali, dei diritti e della dignit delluomo. Le nuove tecnologie, si evidenzia ancora, non stanno cambiando solo il modo di comunicare, ma lidea stessa della comunicazione, per cui si pu affermare che si di fronte ad una vasta e profonda trasformazione culturale. Con tale modo di diffondere informazioni e conoscenze, si sta manifestando un nuovo modo di apprendere e di pensare, con inedite opportunit di stabilire relazioni e di costruire comunione. Si prospettano quindi allorizzonte emerso durante lincontro scenari fino a qualche tempo fa impensabili, che suscitano stupore per le possibilit offerte dai nuovi mezzi e, al tempo stesso, impongono in modo sempre pi pressante una seria riflessione sul senso della comunicazione nellera digitale e una sempre maggiore presa di coscienza sulle responsabilit personali e comunitarie di quanti operano in questo complesso e delicato campo sociale. Tutto questo stato il denominatore comune delle relazioni proposte durante lincontro acquisisce una particolare evidenza quando ci si confronta con le straordinarie potenzialit di internet e con la complessit delle sue applicazioni e implicazioni. Va tuttavia tenuto sempre presente, si puntualizzato, che come ogni altro frutto dellingegno umano, le nuove tecnologie della comunicazione chiedono di essere poste al servizio del bene integrale della persona e dellumanit intera. I nuovi media, se usati con saggezza, responsabilit e con alto indice di professionalit, possono pertanto contribuire a soddisfare il desiderio di senso, di verit e di unit che rimane laspirazione pi profonda dellessere umano. La Chiesa in Messico si concluso anche attraverso questi incontri di approfondimento tematici e pratici intende rispondere adeguatamente alla sfida di una trasmissione del messaggio evangelico nellera mediatica, aprendo la strada a una pi attenta e critica valorizzazione degli strumenti della comunicazione sociale, utili per unumanizzazione globale. (paolo brocato)

Messaggio dei presuli boliviani

Alle urne per il bene comune


LA PAZ, 15. Un forte appello alla responsabilit, anche a motivo del clima di tensione presente nel Paese, stato lanciato dai vescovi della Bolivia in vista delle elezioni di domenica 16, quando oltre cinque milioni di cittadini sono chiamati alla urne per scegliere le massime cariche della magistratura. I presuli, in un comunicato, riaffermano che lunico modo per dare una soluzione equa ai problemi il dialogo, aperto e sincero. Un dialogo che punti al bene comune e che lasci da parte interessi particolari e atteggiamenti intransigenti e provocatori.

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LOSSERVATORE ROMANO
Benedetto ai partecipanti al convegno promosso dalla fondazione Centesimus Annus pro Pontifice

domenica 16 ottobre 2011

XVI

Per una nuova sintesi tra famiglia e lavoro


Nellattuale momento di crisi economica e sociale necessaria una nuova sintesi armonica tra famiglia e lavoro. Lo ha detto il Papa ai partecipanti al convegno della fondazione Centesimus Annus pro Pontifice, ricevuti in udienza nella mattina di sabato 15 ottobre, nella Sala Clementina. Venerati Fratelli nellEpiscopato e nel Sacerdozio, cari fratelli e sorelle, sono molto lieto di accogliervi in occasione dellannuale Convegno della Fondazione Centesimus Annus - Pro Pontifice, che vi ha visti riuniti per due giorni di studio sul tema del rapporto tra famiglia e impresa. Ringrazio il Presidente, Dott. Domingo Sugranyes Bickel, per le cortesi parole che mi ha indirizzato, e saluto cordialmente voi tutti. Ricorre questanno come stato ricordato il 20 anniversario dellEnciclica Centesimus annus, del Beato Giovanni Paolo II, pubblicata a 100 anni dalla Rerum Novarum, ma anche il 30 dellEsortazione apostolica Familiaris consortio. Tale duplice ricorrenza rende ancora pi attuale e opportuno il vostro tema. In questi 120 anni di sviluppo della dottrina sociale della Chiesa sono avvenuti nel mondo grandi mutamenti, che non erano neppure immaginabili allepoca della storica Enciclica del Papa Leone XIII. Tuttavia, al mutare delle condizioni esterne non cambiato il patrimonio interno del Magistero sociale, che promuove sempre la persona umana e la famiglia, nel loro contesto di vita, anche dellimpresa. Il Concilio Vaticano II ha parlato della famiglia in termini di Chiesa domestica, di santuario intoccabile dove la persona matura negli affetti, nella solidariet, nella spiritualit. Anche leconomia con le sue leggi deve sempre considerare linteresse e la salvaguardia di tale cellula primaria della societ; la stessa parola economia nella sua origine etimologica contiene un richiamo allimportanza della famiglia: oikia e nomos, la legge della casa. NellEsortazione apostolica Familiaris consortio il Beato Giovanni Paolo II ha indicato per listituzione familiare quattro compiti che vorrei richiamare brevemente: la formazione di una comunit di persone; il servizio alla vita; la partecipazione sociale e la partecipazione ecclesiale. Sono tutte funzioni alla cui base c lamore, ed a questo che educa e forma la famiglia. Lamore afferma il venerato Pontefice tra luomo e la donna nel matrimonio e, in forma derivata ed allargata, lamore tra i membri della stessa famiglia tra genitori e figli, tra fratelli e sorelle, tra parenti e familiari animato e sospinto da un interiore e incessante dinamismo, che conduce la famiglia ad una comunione sempre pi profonda ed intensa, fondamento e anima della comunit coniugale e familiare (n. 18). Allo stesso modo, lamore alla base del servizio alla vita, fondato sulla cooperazione che la famiglia dona alla continuit della creazione, alla procreazione delluomo fatto a immagine e somiglianza di Dio. Ed primariamente nella famiglia che si apprende come il giusto atteggiamento da vivere nellambito della societ, anche nel mondo del lavoro, delleconomia, dellimpresa, deve essere guidato dalla caritas, nella logica della gratuit, della solidariet e della responsabilit gli uni per gli altri. Le relazioni tra i membri della comunit familiare scrive ancora il Beato Giovanni Paolo II sono ispirate e guidate dalla legge della gratuit che, rispettando e favorendo in tutti e in ciascuno la dignit personale come unico titolo di valore, diventa accoglienza cordiale, incontro e dialogo, disponibilit disinteressata, servizio generoso, solidariet profonda (n. 43). In questa prospettiva la famiglia, da mero oggetto, diventa soggetto attivo e capace di ricordare il volto umano che deve avere il mondo delleconomia. Se questo va-

Presentati al Papa i frutti delle due giornate di studio alla Gregoriana

Nel solco del magistero sociale cattolico


Per Quadrio Curzio occorrono solidariet e sobriet nellattivit dellimpresa
La famiglia, come societ naturale fondata sul matrimonio, crea quel sentimento di solidariet tra le persone che si pu trasporre, come sentimento positivo, in altre comunit che non rientrano nelle societ naturali ma servono allo sviluppo sociale, economico e anche istituzionale: il tipico caso dellimpresa. Cos leconomista Alberto Quadrio Curzio, in questa dichiarazione rilasciata al nostro giornale, focalizza uno dei punti chiave scaturiti dalla riflessione del convegno internazionale promosso dalla fondazione Centesimus annus pro Pontifice. Diversi i profili toccati durante i due giorni di studio alla Gregoriana. Oltre a quello accennato spiega Quadrio Curzio si parlato anche in modo pi specifico dellimpresa, ponendo in particolare un quesito: quanto essa pu essere generosa?. Interrogativo molto complesso, a giudizio delleconomista, perch il concetto di generosit deve essere inteso in senso appropriato. Evitando, per esempio, di identificarla con scelte imprenditoriali che rinunciano al profitto a beneficio di un aumento ai massimi livelli della retribuzione dei dipendenti. Questo nota Quadrio Curzio pone un problema sulla continuit dellimpresa, sulla sua crescita e sulla sua capacit di creare nuova occupazione, obiettivo particolarmente importante per i giovani. Limprenditore, infatti, non pu guardare solo ai benefici presenti dei soggetti che oggi partecipano allimpresa, ma deve anche avere un occhio attento alle generazioni future, le pi penalizzate dal problema della disoccupazione. Certi sacrifici, per leconomista, alla fine sono necessari soprattutto in vista del futuro occupazionale dei nostri figli: Sotto questo profilo lesempio dellimprenditore, che deve essere un imprenditore sobrio, certamente molto importante. Si possono chiedere agli altri dei comportamenti sobri solo se si sobri a cominciare da se stessi. Quindi conclude limprenditore ha un compito difficile; ma io credo che dalla dottrina sociale della Chiesa si possano trarre ispirazioni molto importanti per essere dei buoni imprenditori. I frutti della riflessione delle due giornate di studio sono stati presentati al Papa dal presidente della fondazione, Domingo Sugranyes Bickel, durante ludienza di sabato mattina, 5 ottobre. Questanno ha detto nel saluto rivolto al Pontefice allinizio dellincontro in mezzo alle gravissime tensioni ed incertezze che affrontiamo nel nostro lavoro imprenditoriale o professionale, abbiamo per voluto mantenere limpegno di riflettere su questioni di fondo, non di congiuntura: il nostro convegno internazionale si intitolava infatti Famiglia, impresa: superare la crisi con nuove forme di solidariet. Cos abbiamo iniziato una riflessione che ognuno di noi proseguir nel proprio ambiente. In questo modo ha spiegato intendiamo contribuire alla nuova evangelizzazione di cui il mondo moderno ha urgente necessit, come scriveva il beato Giovanni Paolo II allinizio dellEnciclica che d il nome alla nostra fondazione. Il pubblico a cui ci rivolgiamo quello dei professionisti delleconomia; non ci limitiamo agli imprenditori e dirigenti; il nostro sforzo vuole toccare i responsabili a vari livelli e anche le loro famiglie. Infatti, in quanto membri della fondazione essi si impegnano formalmente a seguire una formazione nel campo della dottrina sociale della Chiesa. Il presidente ha sottolineato la crescente internazionalizzazione dellattivit dellorganismo. Alla fondazione ha riferito hanno aderito nuovi membri e nuovi capitoli si stanno costituendo in Germania, negli Stati Uniti (New York), in Spagna (a Valencia e Mlaga), in Francia, in Slovacchia, in Svizzera (Lugano). In Italia abbiamo cercato di rilanciare lattivit in alcune regioni, in particolare in Basilicata, in Sardegna, nel Veneto ed in Lombardia. Lincontro nazionale italiano si infatti tenuto presso la Fondazione Paolo VI a Brescia. Abbiamo stabilito nuovi contatti nel Regno Unito dove, a seguito del viaggio di Vostra Santit, sorto un attivo interesse per lo sforzo formativo da noi perseguito. Inoltre, per coinvolgere un pubblico sempre pi ampio ha rivelato il presidente stiamo preparando il lancio di un corso di dottrina sociale della Chiesa on-line. Questa iniziativa prosegue e amplifica lesperienza dei corsi di dottrina sociale organizzati in stretta collaborazione con la Pontificia Universit Lateranense. Parallelamente continua la ricerca di fondi per il sostegno dellattivit della Sede Apostolica e siamo lieti di poter consegnare anche stavolta a Vostra Santit il risultato ancora modesto dei nostri sforzi. In conclusione il presidente ha espresso profonda gratitudine al cardinale Nicora, gi presidente dellAmministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, che stato una preziosa fonte dispirazione che spesso ha orientato la nostra azione, allarcivescovo Calcagno, attuale presidente, allarcivescovo Celli, assistente internazionale dellassociazione, e a tutti gli assistenti ecclesiastici dei vari Paesi: senza il loro sostegno ha detto il lavoro della fondazione sarebbe precario.

le per la societ in genere, assume rilievo ancora maggiore nella comunit ecclesiale. Anche nellevangelizzazione, infatti, la famiglia ha un posto di rilievo, come ricordavo recentemente ad Ancona: essa non semplicemente destinataria dellazione pastorale, ma ne protagonista, chiamata a prendere parte allevangelizzazione in modo proprio e originale, mettendo al servizio della Chiesa stessa e della societ il proprio essere e il proprio agire, come intima comunit di vita e di amore (cfr. Esort. ap. Familiaris consortio, n. 50). Famiglia e lavoro sono luoghi privilegiati per la realizzazione della vocazione delluomo, che collabora allopera creatrice di Dio nelloggi. Come avete rilevato nei vostri lavori, nella difficile situazione che

Aperto in Vaticano il primo incontro internazionale dei responsabili della nuova evangelizzazione

Un popolo in missione
di GIANLUCA BICCINI Il passaggio dalla missione al popolo a il popolo in missione deve far comprendere il cambiamento di prospettiva che muove la nuova evangelizzazione. Con questo auspicio dellarcivescovo presidente Rino Fisichella, si aperto stamane, sabato 15 ottobre, in Vaticano il primo incontro internazionale promosso dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione. NellAula del Sinodo si sono dati appuntamento, con i 14 membri del dicastero, i rappresentanti di 33 Conferenze episcopali e di ben 115 realt ecclesiali, i cosiddetti nuovi evangelizzatori, convenuti dai cinque continenti con lobiettivo dichiarato di offrire risposte adeguate allattuale crisi spirituale che investe il mondo, attraverso un nuovo slancio missionario, nella piena consapevolezza ha spiegato monsignor Fisichella nellintroduzione ai lavori che vi sono realt differenziate che richiedono impulsi di evangelizzazione diversi. Nel suo articolato intervent0 larcivescovo presidente ha definito la nuova evangelizzazione un fiume che irriga il mondo di oggi, l dove le persone vivono e operano. Dopo aver messo in luce come voler ricorrere a una definizione esaustiva di nuova evangelizzazione rischi di far dimenticare la ricchezza e la complessit della sua natura, il presule ha invitato i presenti a dare ragione della propria fede, mostrando Ges Cristo il Figlio di Dio, unico salvatore dellumanit. Nella misura in cui saremo capaci di questo ha detto potremo offrire al nostro contemporaneo la risposta che attende. La nuova evangelizzazione riparte dunque dalla convinzione che la grazia agisce e trasforma fino al punto da convertire il cuore, e dalla credibilit della nostra testimonianza. Guardare al futuro con la certezza della speranza ci che ci consente di non rimanere rinchiusi in una sorta di romanticismo che guarda solo al passato, n di cedere allutopia perch ammaliati da ipotesi che non possono avere riscontro. Perch ha aggiunto la fede impegna nelloggi che viviamo, per questo non corrispondervi sarebbe ignoranza e paura. E questo ha ammonito a noi cristiani non consentito. Rimanere rinchiusi nelle nostre chiese potrebbe darci qualche consolazione, ma renderebbe vana la Pentecoste. Da qui lesortazione a spalancare le porte e ritornare ad annunciare la risurrezione di Cristo. Se qualcuno oggi vuole riconoscere i cristiani deve poterlo fare per il loro impegno nella fede, non per le loro intenzioni. Per questo importante individuare alcuni luoghi, particolarmente sensibili, per unazione pastorale pi innovativa. E tra questi ne sono stati illustrati ben sette, ritenuti a giusto titolo quelli maggiormente impegnativi: la cultura, le migrazioni, la comunicazione, la famiglia, la liturgia, la politica, e la pastorale ordinaria nelle parrocchie. Ciascuno di questi ambiti stato poi approfondito attraverso gli interventi di altrettanti relatori. Don Julin Carrn, presidente della Fraternit di Comunione e Liberazione, ha parlato dellevangelizzazione della cultura; il professor Adriano Roccucci (Comunit di SantEgidio), dellaccoglienza ai migranti; la brasiliana Luzia de Assis Santiago, dellimpegno di testimonianza cristiana nei media attraverso lesperienza di Cano Nova; il fondatore del Cammino neocatecumenale, lo spagnolo Kiko Argello, dellimportanza basilare della famiglia nella trasmissione della fede; il francese Jean-Luc Moens (Communaut dellEmmanuel), di come ci che viene annunciato debba essere poi reso presente e vivo nella preghiera liturgica e nella partecipazione ai sacramenti; Salvatore Martinez, presidente del Rinnovamento nello Spirito, del popolo di Dio chiamato a impedire la marginalizzazione della fede dalla vita pubblica. Molto applaudito, infine, lintervento di don Pigi Perini, dal 1977 parroco di SantEustorgio a Milano, che si soffermato sulla pastorale svolta dalle cellule parrocchiali di evangelizzazione. Quasi tutti anche quanti sono intervenuti successivamente in forma pi concisa, a cominciare dal cardinale Wuerl di Washington hanno fatto riferimento alle radici e agli sviluppi della nuova evangelizzazione: a partire dallEvangelii nuntiandi, lesortazione apostolica di Paolo VI del 1975 che pu esserne considerata la magna charta, fino alle intuizioni profetiche di Giovanni Paolo II, che per primo ne ha elaborato le implicazioni, e di Benedetto XVI, che un anno fa ha istituito un apposito dicastero per realizzarla nei Paesi di antica tradizione cristiana sempre pi secolarizzati.

stiamo vivendo, assistiamo, purtroppo, ad una crisi del lavoro e delleconomia che si accompagna ad una crisi della famiglia: i conflitti di coppia, quelli generazionali, quelli tra tempi della famiglia e per il lavoro, la crisi occupazionale, creano una complessa situazione di disagio che influenza lo stesso vivere sociale. Occorre perci una nuova sintesi armonica tra famiglia e lavoro, a cui la dottrina sociale della Chiesa pu offrire il suo prezioso contributo. NellEnciclica Caritas in veritate ho voluto sottolineare come il modello familiare della logica dellamore, della gratuit e del dono va esteso ad una dimensione universale. La giustizia commutativa dare per avere e quella distributiva dare per dovere non sono sufficienti nel vivere sociale. Perch vi sia vera giustizia necessario aggiungere la gratuit e la solidariet. La solidariet anzitutto sentirsi tutti responsabili di tutti, quindi non pu essere delegata solo allo Stato. Mentre ieri si poteva ritenere che prima bisognasse perseguire la giustizia e che la gratuit intervenisse dopo come un complemento, oggi bisogna dire che senza la gratuit non si riesce a realizzare nemmeno la giustizia... Carit nella verit, in questo caso, significa che bisogna dare forma e organizzazione a quelle iniziative economiche che, pur senza negare il profitto, intendono andare oltre la logica dello scambio degli equivalenti e del profitto fine a se stesso (n. 38). Il mercato della gratuit non esiste e non si possono disporre per legge atteggiamenti gratuiti. Eppure sia il mercato sia la politica hanno bisogno di persone aperte al dono reciproco (n. 39). Non compito della Chiesa definire le vie per affrontare la crisi in atto. Tuttavia i cristiani hanno il dovere di denunciare i mali, di testimoniare e tenere vivi i valori su cui si fonda la dignit della persona, e di promuovere quelle forme di solidariet che favoriscono il bene comune, affinch lumanit diventi sempre pi famiglia di D io. Cari amici, auspico che le riflessioni emerse nel vostro Convegno vi aiutino ad assumere sempre pi attivamente il vostro ruolo nella diffusione e nellapplicazione della dottrina sociale della Chiesa, senza dimenticare che lo sviluppo ha bisogno di cristiani con le braccia alzate verso Dio nel gesto della preghiera, cristiani mossi dalla consapevolezza che lamore pieno di verit, caritas in veritate, da cui procede lautentico sviluppo, non da noi prodotto ma ci viene donato (n. 79). Con questo augurio, mentre vi affido allintercessione della Vergine Maria, imparto di cuore a tutti voi e ai vostri cari una particolare Benedizione Apostolica.

Messa a San Pietro in suffragio del cardinale No


La celebrazione eucaristica in suffragio del cardinale Virgilio No, morto il 24 luglio scorso, sar presieduta gioved 20 ottobre, alle 17, allaltare della Cattedra della basilica Vaticana, dal cardinale arciprete Angelo Comastri.

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