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DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA MECCANICA E STRUTTURALE

FACOLTA DI INGEGNERIA, UNIVERSIT DEGLI STUDI DI TRENTO



Corso di Aggiornamento su Problematiche Strutturali
Verona, Novembre-Dicembre 2005



COMPORTAMENTO ELASTO-PLASTICO DELLE STRUTTURE E

INSTABILIT DELLEQUILIBRIO ELASTICO


Antonio Cazzani
Sommario
1. Comportamento a livello sezionale
2. Il concetto di cerniera plastica
3. Analisi evolutiva
4. Instabilit`a dellequilibrio
1
Flessione elasto-plastica
Si considera una trave snella.
Sperimentalmente;
aumentando il carico no a collasso le sezioni ruotano ma si manten-
gono piane no a collasso (Bernoulli-Eulero)
nella parte centrale (M = cost.) il legame momento-rotazione (relativa
tra due sezioni a a distanza unitaria) qualitativamente simile a quello
sforzi-deformazioni.
nel seguito si considera (per semplicit`a) una trave a sezione doppia-
mente simmetrica
il materiale sia elastico perfettamente plastico
Deformazione assiale (Eulero Bernoulli)
= y,
se tutte le bre della sezione sono in campo elastico, gli sforzi assiali
sono dati da:
= E
e sono legati al momento ettente dalla relazione:
=
My
J
,
J = momento dinerzia della sezione rispetto allasse neutro
2
Legame momento curvatura (linea elastica):
=

y
=

Ey
=
M
EJ
.
Lo sforzo nelle bre pi` u sollecitate (h/2) raggiunge il limite elastico
(
0
) in corrispondenza di un momento ettente pari a:
M
e
=
2
0
J
h
W
0
3
W = 2J/h `e il modulo di resistenza elastico: `e una caratteristica
geometrica della sezione.
Curvatura in corrispondenza del limite elastico (
0
`e la deformazione
in corrispondenza dello snervamento).

e
=
M
e
EJ
=
2
0
h
,
quando il momento supera M
e
le bre pi` u esterne (per y y
e
) risultano
plasticizzate e soggette a sforzo costante
0
. Si ha ovunque = y e
in particolare
0
= y
e
, da cui:
2y
e
h
=

e

,
quando tutta la sezione risulta plasticizzata si raggiunge il momento
limite (nella normativa indicato con M
Rd
):
M
L
= Z
0
,
dove Z `e il modulo di resistenza plastico (nella normativa indicato con
W
pl
), ed `e una caratteristica geometrica della sezione al pari di W.
essendo in generale M =
_
A
ydA, nella condizione limite si ha:
M
L
=
0
_
A
|y| dA
e quindi:
Z =
_
A
|y| dA = 2S,
4
stati di coazione
M = Z
0
Z
e

0
+ W
e

0
,
5
rapportando il momento corrente in fase elasto-plastica al momento
limite elastico:
M
M
e
=
M
L
M
e
(Z Z
e
+ W
e
)
0
M
L
=
M
L
M
e
_
1
Z
e
W
e
Z
_
in questa espressione compare il rapporto M
L
/M
e
che commisura le
risorse della sezione oltre il limite elastico
fattore di forma:
=
M
L
M
e

Z
W
6
il termine (Z
e
W
e
)/Z dipende dallaltezza della zona elastica della
sezione; essendo 2y
e
/h =
e
/ si ha anche:
M
M
e
=
M
L
M
e
_
1
_

__
.
si `e cos` ottenuto formalmente il legame momento-curvatura, che in
fase elasto-plastica sostituisce la legge elastica M = EJ.
un calcolo strutturale basato su di un legame M non lineare del tipo
sopra illustrato `e denito dallEC3 (punto 5.2.1.4) metodo di analisi
elasto-plastica
7
Esempio
W =
J
(h/2)
=
bh
2
6
,
W
e
=
b(2y
e
)
2
6
=
2
3
(by
2
e
),
Z = 2S = 2
bh
2

h
4
=
bh
2
4
,
Z
e
=
b(2y
e
)
2
4
= by
2
e
.
Z
e
W
e
Z
=
by
2
e

2
3
by
2
e
bh
2
4
=
1
3
_
2y
e
h
_
2

1
3
_

_
,
M
M
e
=
3
2
_
1
1
3
_

_
2
_
.
8
9
Il concetto di cerniera plastica
carico in mezzeria monotonicamente crescente P(t) = (t)P
0
.
sezione a doppio T (con = 1.14)
momento in mezzeria M(L/2) = PL/4
quando il moltiplicatore raggiunge il valore:

L
=
4M
L
P
0
L
la sezione di mezzeria raggiunge le sue risorse ultime
10

L
rappresenta quindi il moltiplicatore di collasso della trave
la zona a cavallo del carico concentrato in cui il momento ettente
ha superato il limite elastico M
e
= M
L
/ `e sede di deformazioni sia
elastiche che plastiche. Lestensione di tale zona vale:
L
L
=
M
L
M
e
M
L
= 1
1

0.123
cerniera plastica
adottare il modello di cerniera plastica equivale a sostituire il legame
momento curvatura della generica sezione con un legame semplicato,
formalmente analogo al legame del materiale
il calcolo strutturale semplicato in questo modo `e denito dallEC3
(punto 5.2.1.4) metodo di analisi elastica perfettamente plastica
11
se la trave `e soggetta a un carico uniformemente distribuito p(t) =
(t)p
0
, il moltiplicatore di collasso vale:

L
=
8M
L
p
0
L
2
.
lampiezza della zona in cui il momento supera il limite elastico `e pari
a:
L
L
=

_
1
1

_
0.35
Si osserva che:
lipotesi di formazione di cerniera plastica `e pi` u drastica che nel caso
precedente
quanto maggiore `e il fattore di forma tanto pi` u semplicistico `e lo
schema di cerniera plastica
12
lEC3 (punto 5.3.2) suddivide le sezioni trasversali in 4 classi, sulla base
delle loro capacit`a rotazionali e resistenti:
la classe 1 comprende sezioni in grado di sviluppare una cerniera pla-
stica, con la capacit`a rotazionale richiesta dallanalisi plastica
la classe 2 comprende le sezioni in grado di sviluppare il proprio mo-
mento resistente plastico (e quindi di raggiungere M
L
) ma che hanno
una capacit`a rotazionale limitata
la classe 3 comprende sezioni in cui si pu`o raggiungere la resistenza
allo snervamento nelle bre maggiormente compresse ma linstabilit`a
locale pu`o impedire il raggiungimento di M
L
la classe 4 comprende quelle sezioni in cui `e necessario mettere in
conto gli eetti dellinstabilit`a locale
Mentre il momento resistente di progetto per una sezione di classe 1 o 2 `e
M
L
, per le sezioni di classe 3 `e M
e
(ed `e ancora minore per quelle di classe
4)
Lanalisi strutturale basata sullo schema di cerniera plastica `e lecita per le
sezioni di classe 1, nonche per le sezioni di classe 2, a patto di accertarne
leettiva capacit`a rotazionale.
13
Analisi evolutiva
Si suppone che:
le travi abbiano sezione simmetrica (y = asse di simmetria) e siano
simmetricamente caricate ( xy = piano di essione);
le altre azioni interne (N e T) non abbiano inuenza sulla capacit`a
della sezione di trasmettere momento;
i cambiamenti di congurazione no a collasso siano piccoli, ovvero
ininuenti sullequilibrio;
il diagramma momenti-curvature delle sezioni sia del tipo illustrato in
Fig. 21(c), ovvero elastico lineare no a quando il momento raggiunge
il valore limite M
L
(analisi elastica perfettamente plastica); dopodiche
nella sezione in cui si forma la cerniera plastica possono svilupparsi
rotazioni teoricamente innite.
1. Trave semplicemente appoggiata con carico distribuito
il moltiplicatore di collasso vale:

e
=
8M
L
p
0
L
2
in questo esempio il carico limite ultimo della trave coincide con quello
che ne provoca la fuoriuscita dal campo elastico lineare
14
2. Trave doppiamente incastrata con carico distribuito
al crescere del carico si raggiunge il momento limite nelle sezioni di
incastro, e il moltiplicatore vale:

L
=
12M
L
p
0
L
2
quando anche nella sezione di mezzeria si raggiunge il momento limite,
si forma una terza cerniera plastica e nasce quindi un cinematismo; il
moltiplicatore vale:

L
=
16M
L
p
0
L
2
15
la risorsa plastica della trave `e data dal rapporto:

e
=
16
12
1.33.
se la trave fosse stata dimensionata in base al metodo delle tensioni
ammissibili si sarebbe ottenuto un valore del carico ammissibile pari
a
e
p
0
= 12M
L
/L
2
. Con un dimensionamento allo stato limite ulti-
mo di collasso plastico, si ottiene invece un valore del carico pari a

L
p
0
= 16M
L
/L
2
, maggiore del 33% rispetto al precedente a parit`a di
geometria e materiale.
Dallesempio appena visto si possono trarre le seguenti osservazioni:
in campo elasto-plastico non vale il principio di sovrapposizione degli
eetti;
`e possibile una ridistribuzione degli sforzi oltre il limite elastico se la
struttura `e iperstatica;
una struttura iperstatica pu`o possedere risorse plastiche ben oltre il
limite elastico.
16
Liperstaticit`a `e condizione necessaria, ma non suciente, per garantire
che un sistema di travi possieda risorse di resistenza oltre il limite elastico.

e
=
L
=
8M
L
P
0
L
.
17
Sollecitazioni composte
(Diagrammi di interazione)
si indagano gli eetti dellinterazione tra azione assiale e momento
ettente, al ne di determinare la capacit`a portante ultima di travi
tenso o presso-inesse
in assenza di momento lazione assiale (ultima) varrebbe N
L
= A
0
(nella normativa indicata con N
Rd
).
in presenza del momento M il valore sopportabile `e N = A
d

0
il rapporto tra i due valori `e:
N
N
L
=
A
d
A
in assenza di azione assiale il valore del momento limite `e M
L
= Z
0
18
in presenza di azione assiale, da tale valore va detratta la quantit` a
M
d
= Z
d

0
. Si ha quindi M = (Z Z
d
)
0
, ovvero
M
M
L
= 1
Z
d
Z
.
nel caso di una sezione rettangolare:
Z =
bh
2
4
, Z
d
= bd
2
N
N
L
=
2d
h
,
M
M
L
= 1
4d
2
h
2
per cui la relazione tra momento ed azione assiale allo stato limite vale:
M
M
L
+
_
N
N
L
_
2
= 1.
19
20

0
=
N
A
+
M
2
A
2
_
h
2
_
2
1
h/2
=
N
A
+
M
Ah/2
_
N
A
0
+
M
(Ah/2)
0
=
_
N
N
L
+
M
M
L
1.
N
N
L
+
M
x
M
Lx
+
M
y
M
Ly
1
21
22
.
_
_
_
dN =
+
0
b(y
n
)dy
n
+

0
b(y
n
)dy
n
dM = [
+
0
b(y
n
)dy
n
] y
n
+
_

0
b(y
n
)dy
n

y
n
dM
dN
= y
n
23
Corso di Aggiornamento per Geometri
su Problematiche Strutturali
aprile 2005
Telai elastoplastici
1
Telai elastoplastici
Antonio Cazzani e Giorgio Novati
Dip. di Ingegneria Meccanica e Strutturale
Universit di Trento
Telai elastoplastici
2
Il calcolo plastico di travi inflesse
Si basa sullipotesi che in regime elastoplastico la struttura possa essere interpretata come formata da
tronchi perfettamente elastici connessi da cerniere plastiche localizzate in alcune sezioni.
In ogni sezione lungo la trave potenzialmente presente una cerniera plastica interpretabile come uno
snodo ad attrito (cerniera arrugginita) che non ruota finch .
M

0
M
+
0
M
+

M
1
tan EI

0
M

0
M

0 0
M M M
+
< <
posizione limite
dellasse neutro
0
M
0
M
0
M

asse
geometrico
0
M
Altre ipotesi (ragionevoli per travi e telai):
- il centro di rotazione relativa di due sezioni adiacenti sullasse
geometrico della trave (non si ha quindi alcuna elongazione
dellasse geometrico quando si manifesta una rotaz. plast.);
- taglio e azione assiale non influenzano il comportamento
flessionale.
Analisi evolutiva elasto-plastica
di trave doppiamente incastrata
con carico uniform. distribuito
b
p :
2
b
p 24 A
2
b
p 12 A
Fase elastica:
E
<
carico base
Telai elastoplastici
3
+
E b
( ) p
E b
p
0
M
0
M +
0
=
+
E
M( , x)
0
M 2
E
M( , x)
2
E b
( ) p 8 A
b
p
=
cerniera
plastica
E E 0
: M( , A e B) M =
0
E
2
b
12M
p
=
A
Fase elasto-plastica:
E L
< <
L E L E 0
: M( , K) M( , K) M + =
: moltiplicatore
dei carichi
EI cost. =
0 0 0
M M cost. M
+
= = =
p = p
b
A
A
K
B
0
L
2
b
16M
p
=
A
E E
mom. flett. (x) M( , x) M( , x) = +
p =
L
p
b
A
K
B
situazione di collasso:
0
M
E E
spost. trasv. v( , x) v( , x) = +
p = p
b
A
A
K
B
Analisi evolutiva elasto-plastica
di trave doppiamente incastrata con
carico uniform. distribuito (continuaz.)
EI cost. =
0 0 0
M M cost. M
+
= = =
deform.
plastica
contenuta
deform.
plastica
libera
f
E
f
L
f
deform.
elastica
2
0
E
1 M
f
32 EI
=
A
2
0
L E
1 M 8
f f
12 EI 3
= =
A
E

diagramma carico-freccia (in mezzeria)


0
L
2
b
16M
p
=
A
0
E
2
b
12M
p
=
A
E
L
D
R
f
Scarico elastico lungo LD
la freccia residua (in D):
4 2
L b 0
R L
p 1 M
f f
384 EI 24 EI

= =
A A
momento residuo (in D):
+
=
0
M
0
M
0
4
M
3
0
M
0
2
M
3

momento a collasso incipiente


momento elastico per carico
L
p
b
dal basso
0
1
M
3
risorsa
plastica:
L
E
4
1.33
3

= =

Telai elastoplastici
4
momento residuo (risulta costante)
Trave incastrata alle estremita con carico conc. in mezzeria
EI cos t. =
0 0
M M cost.
+
= =
P
A
B
C
Liperstaticita e condizione necessaria ma
non sufficiente affinche possa attuarsi una
ridistribuzione dei momenti.
In questo caso non avviene alcuna
ridistribuzione.
Allaumentare del carico si formano
contemporaneamente 3 cerniere plastiche.
2 A 2 A
Telai elastoplastici
5
0
E L
8M
P P = =
A
2 A 2 A
L
P
C
M
B
M
A
M
A B C
P
M M M
8
= = =
A
+

P
f
f
Telai elastoplastici
6
Struttura isostatica:
comportamento elasto-plastico
Non presenta alcuna risorsa plastica (le uniche risorse
plastiche sono quelle che si manifestano a livello sezionale).
Il collasso avviene al raggiungimento del momento limite
in una sezione (nodo D): la cerniera plastica che si forma
(in D) trasforma la struttura in un meccanismo.
Questo comportamento e tipico di tutti i sistemi isostatici.
b
3
P
4
A
b
1
P
4
A
M( , x)
E E 0
: M( , D) M =
0
E L
b
4 M
3 P
= =
A
+
0 0
EI cost. ; M M cost.

= = =
A

b
P / 2
b
P
A
A
A
B C D
G
+
in D
Meccanismo
di collasso:

L b
P

L b
P /2
A
A
A A
A
G
D
B
C
La situazione di collasso plastico
La situazione limite, per =
L
, detta anche di collasso plastico, cos caratterizzata:
b
p
A
la struttura sede di un meccanismo di collasso plastico;
meccanismo: spostam. rigido infinitesimo delle aste,
compatibile con i vincoli int. ed esterni;
plastico: nel meccanismo la rotazione di ciascuna cerniera
deve essere concorde con il verso del momento limite ivi
presente.
EI cost. =
0 0 0
M M cost. M
+
= = =
momento flettente
a collasso (per =
L
):
per =
L
i momenti sono conformi cio in equilibrio con
i carichi (amplificati da
L
) e compatibili con la resistenza
locale:
0 L 0
M (x) M( , x) M (x)
+

0
M
0
M +
0
un fattore di carico
L
+ di poco superiore al valore limite
non tollerabile dalla struttura: i carichi in eccesso non possono
essere equilibrati da incrementi di momento compatibili con i
limiti di resistenza; se imposti, compiono lavoro positivo che si
traduce in energia cinetica.
meccanismo di collasso:
L b
p
Telai elastoplastici
7
Telai elastoplastici
8
Analisi evolutiva elasto-plastica di trave
con incastro e due appoggi, con carico concentrato
E
fase elastica: <
1 1 E 1 1 E
M ( , x) M( , x) M ( , x) = +
b
3
P
56
A
b
P
b
9
P
56
A
b
1
P
7
A
M( , x)
1 E
M ( , x)
E b
3
( ) P
32
A
E b
13
( ) P
64
A
E 1
1^ fase el-plast. : < <
1 E 1 1 E 0
: M( ,B)+ M ( , B) M =
1 2 L
2^ fase el-plast. : < < =
2 1 2 2 1 0
: M( ,C)+ M ( , C) M =
1 b
( )P
2 / A 2 / A
A
A
2 1
M ( , x)
E E 0
: M( ,A) M = in A
in B
in C
2 / A 2 / A
A
A
B C D
1 b
1
( ) P
2
A
risorsa
plast.:
L
E
8
1.286
6.22

= =

L b
P
A
B
C
D
Meccanismo di collasso:
+
+
0 0
EI cost. ; M M cost.

= = =
b 0
P =M A
E
=6.22
1
=6.769
2 L
8 = =
carico base
C
B
D
2 / A 2 / A
A
E b
( )P
A B
C
D
= cerniera plastica
2 2 1 1 2 2 1
M ( , x) M ( , x) M ( , x) = +
momenti
a collasso
Telai elastoplastici
9
Analisi evolutiva di travature elastoplastiche sotto
carichi crescenti proporz. (calcolo passo-passo)
E una successione di analisi elastiche ognuna riguardante una nuova struttura
meno iperstatica di quella del passo precedente*, fino alla formazione di un
meccanismo.
Se il sistema e caricato da forze concentrate, il momento flettente ha dei massimi
in corrispondenza dei punti di applicazione dei carichi e delle sezioni di estremita
delle travi; sono queste le sezioni critiche dove potranno attivarsi le cerniere
plastiche.
Oltre a fornire il carico di collasso, lanalisi passo-passo fornisce informazioni sulle
azioni interne e sul regime deformativo (spostamenti e rotaz. plastiche) lungo tutto
il processo di carico [azioni interne e deformazioni sono influenzate da eventuali
distorsioni (cedim. vincolari, difetti di assemblaggio, variazioni di temperatura) ]
Alternativa al calcolo passo-passo: e possibile determinare il carico di collasso e il
meccanismo di collasso con metodi diretti (analisi limite) che non richiedono
alcuna informazione sullevoluzione della riposta strutturale.
* a meno di scarichi locali
Meccanismi di collasso plastico completi ( o totali)
e incompleti (o parziali)
A
G
D
B
C
meccanismo incompleto
(3 cerniere plastiche)
A
G
D
B
C
struttura 3 volte iperst.
A
G
D
B
C
meccanismo completo
(4 cerniere plastiche)
A
G
D
B
C
meccanismo completo
(4 cerniere plastiche)
Telai elastoplastici
10
Le azioni interne presenti a collasso in una struttura che sviluppi un meccanismo completo sono
staticamente determinate (cioe possono essere calcolate con consideraz. di equilibrio in base ai
momenti plastici e al moltiplicatore di collasso.
Cosi non e per i meccanismi incompleti (iperstatiche residue).
Requisiti:
1. adeguata resistenza;
2. adeguata capacita di rotazione
plastica (ad M M
0
);
3. adeguata rigidezza in campo
elastico
1. in modo da poter trasmettere il mom. plastico M
0
(il pi piccolo dei due
relativi ai due elementi da connettere);
2. cos da permettere che avvenga una redistribuzione dei momenti con successiva formazione
di cerniere plastiche in altre posizioni;
3. in modo da non indurre (in campo elastico) un allontanamento progressivo della
configurazione deformata rispetto allindeformata.
Requisiti a cui devono soddisfare le connessioni
in una strutt. in acciaio per lanalisi in campo elasto-plastico
Motivazioni:
capacita di rotazione
richiesta

0
M
M
A
C
B
= rotaz. relativa
= momento trasmesso
comport. ideale
di riferimento
con incrudimento
D
Solo la connessione A
adeguata.
Telai elastoplastici
11
Esperienze comparative
su nodi saldati
in acciaio Fe360 e Fe510
tratto da libro Massonet, Save (1980)
Per il nodo tipo 2 il momento plastico
teorico non viene raggiunto (lanima del nodo
entra prematuramente in regime plastico).
Telai elastoplastici
12
Telai elastoplastici
13
h
L/ 2 L/ 2
m
Problema di impatto su trave elasto-plastica
t
1
= istante in cui la massa m viene lasciata cadere da
altezza h [ v(t
1
) = 0 , con v = velocita della massa]
L/ 2 L/ 2

max
w
max
w
L/ 2
=
h
max
(h w ) +
m
t
2
= istante del contatto con la trave
t
3
= istante in cui si realizza lo spostamento
massimo w
max
secondo il meccanismo di trave
di figura con cerniera plastica in mezzeria
[ v(t
3
) = 0 , con v = velocita della massa]
Forme di energia predominanti nel fenomeno: energia potenziale (EP), energia cinetica (EC),
energia dissipata nella cerniera plastica (ED).
Bilancio energetico tra istanti t
1
e t
3
: (trascurando energia elastica)
1 3
EP(t ) EP(t ) ED =
max
4w
con 2
L
= =
(rotaz. plast.)
p
M
M
energia dissipata
max p
mg(h w ) M + =
Progetto trave: dati m, h, L, w
max
, si determina M
p
richiesto.
max
p
max
mgL(h w )
M
4w
+
=

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