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Larticolo riguarda la realizzazione di 2 ciminiere in acciaio del tipo a canna autoportante realizzate nellambito di un impianto per la produzione di energia. La tipologia, le dimensioni e soprattutto laltezza, 120 m, ne determinano la significativit strutturale nellambito delle specifiche applicazioni dellacciaio in manufatti di tale tipologia. Attualmente le ciminiere risultano essere le pi alte tra quelle realizzate in acciaio con questa tipologia nellambito del continente europeo. Esse dimostrano le possibilit applicative ed i vantaggi economici dellutilizzo dellacciaio per manufatti tradizionalmente realizzati con canna in cemento armato o con strutture di sostegno in acciaio, generalmente reticolari, cui viene delegata la capacit portante rispetto alle azioni di progetto agenti sulle ciminiere. Nellarticolo si delineano i tratti salienti relativi alle fasi di progettazione, prefabbricazione, installazione e montaggio, esecuzione dei test di prova dinamica, specificando le peculiarit progettuali e realizzative dellopera. The article describes the manufacture of 2 self-supporting flue steel chimneys for a power production plant. The type, size and, above all, the height, 120 metres, give the structures a certain significance within the context of the specific applications of steel in manufacturing operations of this kind. The chimneys are currently the highest steel structures of their kind in Europe. They are a demonstration
1. OGGETTO-DESCRIZIONE GENERALE La ditta Scandiuzzi SpA stata incaricata dal Consorzio Turbigo 800 della progettazione e realizzazione chiavi in mano di 2 ciminiere autoportanti in acciaio da erigersi nellambito di un importante impianto per la produzione di energia, avente come Committente la ditta Edipower, sito nei comuni di Turbigo e Robecchetto (Mi), nellambito di un progetto industriale denominato Turbigo 800 MW CCGT Repowering. Nellambito di tale impianto la ditta Edipower ha realizzato 2 unit (boilers) per la produzione di energia elettrica avente potenzialit di 800 Mw. Esigenze autorizzative ed ambientali hanno determinato la necessit di dotare le 2 unit produttive di ciminiere per la dispersione dei fumi in atmosfera, aventi altezza di m 120 e diametro di m 6.87. Si optato per la realizzazione di ciminiere in acciaio del tipo a canna autoportante (senza struttura di supporto) al fine di minimizzare i costi di realizzazione e di ottemperare alle richieste di progetto. Si sono inoltre valutate le varie opzioni relative ai dispositivi pi adatti per il contenimento degli effetti vibranti delle ciminiere (schermi frangivento, piatti elicoidali, ecc.); la scelta ricaduta sul sistema a masse smorzanti da installarsi sulla sommit delle ciminiere. Tale soluzione ha consentito un limitato impatto visivo del dispositivo di smorzamento con costi realizzativi accettabili, pur presentando alcune problematiche significative durante le fasi transitorie di installazione degli elementi alti delle ciminiere.

of the potential and the economic advantages that can be obtained from the use of steel for items traditionally built with reinforced concrete flues or steel support structures usually in a grid pattern which perform the load-bearing function with respect to the design forces acting on the chimneys. The article describes the main aspects of the design, prefabrication, installation and assembly stages and the performance of dynamic testing,

Ciminiere di acciaio per impianto produzione energia costruite in Lombardia


Steel chimneys manufactured in Lombardy for an energy production plant
Riccardo Serafin
with the specification of the distinctive design and construction factors.
2. PROGETTO: SOGGETTI INTERVENUTI NELLA PROGETTAZIONE Lo Studio RF-Project (Dr. R. Serafin Ing. F. Scotton) ha eseguito la progettazione esecutiva-strutturale delle ciminiere in collaborazione con lUfficio Tecnico della Scandiuzzi. Il gruppo di lavoro cos costituito possiede gi ampie esperienze nella progettazione di ciminiere in acciaio di tipologia affine alle presenti. Lo studio e la progettazione dei dispositivi di smorzamento delle vibrazioni sono stati condotti dalla ditta Flow Engineering (Prof. H. Van Koten) che vanta prestigiosi titoli ed esperienze nel settore (appartenenza al Comitato Tecnico di redazione delle Norme Cicind [11]), in collaborazione col costruttore e lo studio di progettazione. Il Consorzio Turbigo 800 ha svolto la funzione di supervisore al progetto ed alla esecuzione delle ciminiere. 3. PROGETTO Il progetto si articolato in due fasi: una prima fase di definizione funzionale delle caratteristiche del manufatto, riguardante le caratteristiche geometriche e tecnologiche, oltre che la definizione della tipologia costruttiva pi adeguata alle esigenze costruttive, di installazione e di avvio dellimpianto; una seconda fase riguardante il dimensionamento e le verifiche strutturali delle ciminiere. a) Caratteristiche funzionali Sono state definite dal costruttore del generatore (boiler) le caratteristiche dei fumi (massa, temperatura, caratte-

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Fig. 1 - Assieme generale ciminiere

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Fig. 2 - Veduta generale ciminiere e altre ciminiere esistenti

ristiche chimiche, ecc.) in uscita dal boiler e sulla base di queste, oltre che sulla base della velocit dei fumi e laltezza di progetto, stata individuata la dimensione della sezione trasversale delle ciminiere per consentire il soddisfacimento dei requisiti imposti. Sono state inoltre messe a punto le interfacce di collegamento funzionale tra ciminiera e boiler. Tenuto conto di tali caratteristiche si inoltre individuato il materiale costituente la ciminiera (Corten S355J2G1W) con la definizione del sovrametallo da considerarsi per gli effetti indotti dalla corrosione (si sono applicate le norme EC3 [13] e Cicind [11]). Si sono quindi individuate le posizioni per linstallazione del damper (a m 60 di altezza), di gestione dellapertura del camino e dellinsonorizzatore (a m 40 di altezza); conseguentemente si provveduto alla definizione dei limiti della coibentazione del manufatto. Il Consorzio T-800 ha inoltre definito i requisiti e le caratteristiche degli impianti di segnalazione aerea (luci stroboscopiche, ecc.) e di controllo e gestione del processo (sensori, termocoppie, ecc.). Tenuto conto di tali dati di input progettuale, si delineato uno schema di layout delle ciminiere che ne ha definito le caratteristiche funzionali relazionandole alle loro caratteristiche costruttive e statico-dinamico. Si

pertanto provveduto a sezionare la ciminiera lungo laltezza individuando degli elementi (tronchi) che fossero logicamente congrui con le esigenze funzionali e costruttive. Il diametro delle ciminiere ha inoltre condotto alla definizione della tipologia costruttiva del manufatto: infatti la sua dimensione non consentiva la realizzazione di elementi completamente saldati presso lo stabilimento di prefabbricazione e la spedizione via strada-ferrovia al cantiere per il montaggio. La tipologia costruttiva scelta, gi ampiamente sperimentata dal costruttore in altri manufatti di similari caratteristiche dimensionali, ha previsto la realizzazione delle ciminiere a tronchi bullonati completamente preassemblati fuori opera (non sul sito di installazione ma comunque nellambito del cantiere) e successivamente posti in quota completi degli accessori di competenza (scale, passerelle, canalizzazione ed elementi elettrici, coibentazioni, damper, ecc.) e collegati tra di loro a mezzo di giunti bullonati a flangia. Lunica eccezione costituita dalla parte bassa della ciminiera (fino a quota + 30.00 m circa dal piano di ancoraggio di base) che stata realizzata in soluzione completamente saldata, assemblando le virole preformate direttamente sul sito di installazione. Dopo lindividuazione dei tronchi costituenti la ciminiera si proceduto alla definizione della partizione

Fig. 3 - Veduta generale ciminiere e caldaia

in pianta degli elementi costituenti i tronchi, generalmente 3 o 4 elementi con diametri di tale entit ai fini della ottimizzazione del trasporto; successivamente sono state definite le virole a sezione circolare che sono state sagomate in officina secondo i diametri di progetto e sulle quali sono stati saldati gli altri elementi (flange, bocchelli strumentazioni, supporti passerelle, sostegni impianti, ecc.). I pezzi cos definiti sono stati spediti al cantiere di montaggio dove sono stati assemblati, definendo i vari tronchi, che sono stati successiva-

Fig. 4 - Dettaglio passerelle e scale

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Fig. 5c - Modellazione strutturale zona ingresso fumi

Fig. 5a - Modellazione strutturale ciminiera

Fig. 5b - Mesh strutturale ciminiera

Fig. 5c - Mesh strutturale zona ingresso fumi

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mente completati secondo quanto prescritto dal progetto e successivamente installati in quota. Nel caso delle presenti ciminiere tale soluzione costruttiva ha consentito di minimizzare gli interventi di sollevamento da realizzarsi in cantiere per la messa in quota dei vari tronchi, limitando lintervento dei mezzi di sollevamento, particolarmente onerosi, in periodi programmati, con notevole risparmio economico nella gestione dei mezzi stessi. b) Dimensionamento e verifiche strutturali Una volta definite le caratteristiche funzionali di progetto delle ciminiere e verificata la compatibilit del sistema costruttivo a tronchi preassemblati alle esigenze del cantiere di installazione, si proceduto con la

progettazione strutturale delle parti costituenti il camino e degli elementi di ancoraggio dello stesso. Nel dimensionamento strutturale della canna strutturale si sono applicate le norme CNRUNI [7], Cicind [11], Eurocodice [1314] e UNI [15], confrontando i criteri e le prescrizioni strutturali con le norme ASME [17], e DIN [16], al fine di equiparare le scelte strutturali ed i risultati dellanalisi con il maggior numero possibile di norme riguardanti le ciminiere autoportanti in acciaio. Le ciminiere sono state oggetto di modellazione strutturale e di analisi con metodo FEM secondo i parametri di progetto e le indicazioni esplicitate nelle normative sopracitate. Le strutture delle passerelle realizzate

ai vari livelli secondo specifiche esigenze funzionali sono state considerate come elementi di cerchiatura delle ciminiere mentre, in assenza di passerelle, sono state realizzate cerchiature con profilati di sezione L150x100x10. Particolare attenzione stata posta nello studio, nella definizione della tipologia e nelle verifiche di analisi strutturale della parte di ciminiera interessata dalla zona del condotto di ingresso dei fumi dalla caldaia. La necessit di prevedere unampia apertura sul mantello del camino per il passaggio dei fumi in uscita dal boiler, ha determinato la necessit di disporre dei rinforzi che potessero ripristinare le caratteristiche inerziali della sezione trasversale; si quindi optato per la realizzazione di una serie di colonne con sezione scatolare di adeguata inerzia (sezione 670x300 sp. 20/40 mm) poste in corrispondenza del limite radiale della canna e vincolate a passo costante con elementi di collegamento (sezione 215x330 sp. 15 mm) che ne riducessero le snellezze verticali. Il risultato stato un reticolo costituito da elementi con sezione scatolare per consentire lottimizzazione strutturale della sezione trasversale ed un agevole montaggio degli elementi stessi nel cantiere di installazione. Altro aspetto rilevante rappresentato dallancoraggio a terra della canna che stata realizzato mediante la posa in opera di tirafondi (n 72 tondi, diametro 72 mm S355JR) ancorati in profondit alla fondazione realizzata in c.a. con vari strati di armatura, a mezzo di un largo piatto in acciaio (sezione 350x80 mm S355JR) annegato nel monolite in cls di base. Scelte di carattere costruttivo e di installazione hanno determinato la realizzazione di giunti flangiati (spessori delle flangie variabili da 50 a 30 mm e bulloni di sezione variabile da M27 a M20 Classe 10.9) tra i vari tronchi costituenti le ciminiere; questi sono stati oggetto di attento dimensionamento e realizzazione al fine di garantire la resistenza rispetto alle azioni agenti di progetto e la verticalit delle ciminiere nella propria configurazione finale che poteva essere compromessa a causa delle problematiche indotte dai consistenti spessori in gioco da saldare. Lattenzione e la cura posta su tale dettaglio

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ha consentito di ottenere un valore di scostamento della verticalit pari a 50 mm, abbondantemente al di sotto di quanto previsto dalle norme internazionali pi restrittive (ASME [17]: 200 mm su altezza di 120 m). Il dispositivo di smorzamento delle vibrazioni posto in sommit composto da 6 ammortizzatori vincolati sulle strutture del camino e da una massa smorzante pari a 7.000 kg con corsa laterale pari a 200 mm; il dispositivo richiede ridottissimi interventi manutentivi essendo necessari solo periodici interventi di controllo della funzionalit peraltro gestibili direttamente da terra (v. paragrafo Test e collaudo). 4. ASPETTI INGEGNERISTICI DI DETTAGLIO Si mettono in luce gli aspetti ingegneristici pi significativi che hanno caratterizzato la realizzazione: Determinazione sovrametallo della canna strutturale In relazione alla tipologia del metallo che costituisce la canna del camino, dei trattamenti superficiali, della vita utile della ciminiera, e della composizione chimica dei fumi, stato valutato lo spessore del sovrametallo da non considerare rispetto allo spessore nominale effettivo delle lamiere costituenti la canna, ai fini delle verifiche strutturali. CORROSIONE ESTERNA: Per un acciaio autopassivante verniciato (con programma preventivo per la riverniciatura), il sovrametallo necessario risulta pari a 0 mm, indipendentemente dalla vita utile della struttura (rif. EC3 [13]). CORROSIONE INTERNA: In relazione alla composizione dei fumi e al periodo in cui il camino rimane spento, si pu determinare il livello di attacco chimico sulle pareti. Infatti nei periodi in cui il camino rimane spento, la temperatura delle pareti decresce, facendo s che si possa formare della condensa sulle pareti dello stesso. La condensa ha una composizione che dipende dalla composizione chimica dei gas allinterno del camino. Essendo il contenuto di SOx trascurabile, la quantit di acido solforico che si viene a formare risulta anchessa trascurabile (tale parametro dovuto alla tipologia di gas com-

busto nella caldaia). Il fatto che il camino sia realizzato in acciaio tipo Corten, d unulteriore garanzia sulla durabilit della struttura, in quanto tale tipo di acciaio ha una resistenza allaggressione da acido solforico maggiore rispetto a un normale acciaio al carbonio. Nonostante ci siano molti cicli di accensione-spegnimento della caldaia, e quindi diversi periodi in cui ci possa essere potenziale formazione di condensa, si valutato che questa non risulta essere aggressiva, e si ritiene quindi che il grado di aggressione possa essere valutato come basso, anche in relazione alla tipologia di acciaio utilizzato (Corten). Il sovrametallo da considerare ri-

sulta pari a 1.0 mm per i primi dieci anni di vita della struttura, e pari a 1.0 mm per ogni periodo addizionale di 10 anni, pertanto, assumendo cautelativamente una vita utile di progetto del camino pari a 25 anni, lo spessore del sovrametallo da considerare risulta pari a 1.0 + (1.5 x 1.0) = 2.5 mm (rif. EC3 [13]). A fine di confronto, tale sovrametallo stato valutato facendo riferimento anche alle norme CICIND [11], che per una temperatura di esercizio di 150C, e un livello di attacco chimico basso, forniscono un valore di sovrametallo pari a 2.0 mm per una vita di 20 anni, con una proporzione si ottiene quindi il valore di 2.5 mm per una vita di 25 anni, confermando

Fig. 6 - Ancoraggi a terra delle ciminiere

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gio di strutture esistenti, che hanno permesso di ricavare dei coefficienti di maggiorazione che sono riportati nelle norme Cicind [11] e DIN [16]. Il parametro di riferimento per la valutazione di tale aspetto il rapporto tra la distanza delle ciminiere e il diametro delle stesse (pari a 5), che porta ad avere una maggiorazione della velocit del vento pari a 1.17, e pertanto un incremento dei carichi sulla struttura pari a 1.172 = 1.37. Il sito caratterizzato da una velocit del vento di riferimento di 25 m/s (a 10 m di altezza dal suolo) e da una classe di rugosit ambientale del territorio pari a D (caso pi gravoso); sulla base di tali parametri possibile andare a calcolare la velocit media del vento alle varie altezza da terra (crescente al crescere dallaltezza da terra) che raggiunge la velocit massima di 43.1 m/s allaltezza di 120 m (come indicato nella successiva tabella). z (m) 0.0 4.0 10.0 20.0 30.0 40.0 50.0 60.0 70.0 80.0 90.0 100.0 110.0 120.0 Vm (z) (m/s) 24.3 24.3 29.4 33.2 35.4 37.0 38.3 39.3 40.1 40.9 41.5 42.1 42.6 43.1

Fig. 7 - Condotto fumi e sezione trasversale ciminiere

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quanto precedentemente determinato con riferimento alle prescrizioni di Eurocodice. Nel dimensionamento strutturale sono stati depurati gli spessori di sovrametallo dagli spessori nominali delle lamiere utilizzate procedendo inoltre ad unanalisi di buckling degli elementi. Le lamiere costituenti le ciminiere hanno spessori variabili tra 20 mm (alla base) e 8 mm (sommit) incluso lo spessore di sovrametallo prescritto. Il peso delle opere in acciaio, canna strutturale + opere accessorie, pari a 350 t per ciascuna ciminiera. Considerazioni sulle azioni del vento e sul comportamento della ciminiera Le azioni del vento agenti sulla ciminiera dipendono da diversi aspetti, che sono stati valutati con riferimento a molteplici norme nazionali e

internazionali, al fine di valutare in maniera corretta i parametri di carico agenti sulla ciminiera. In relazione al fatto che le due ciminiere sono disposte a una distanza relativamente breve, si resa necessaria una attenta valutazione degli effetti fluidodinamici dovuti ai fenomeni aerodinamici (effetti di interferenza da galopping) che si creano in tali configurazioni geometriche. Lazione del vento, subendo delle accelerazioni localizzate in corrispondenza delle ciminiere, crea delle vibrazioni supplementari che si trasformano in sollecitazioni aggiuntive agenti sulla struttura. Tali fenomeni sono di natura puramente fluidodinamica, e sono difficilmente parametrizzabili con formule analitiche; tali aspetti sono stati studiati nel tempo con numerosi studi in galleria del vento e con il monitorag-

A seguito della definizione delle velocit del vento si reso necessario un attento studio, eseguito secondo le indicazioni della norma EC1 [12], per la valutazione del coefficiente dinamico e dei coefficienti di forza associati alla struttura in esame. Coefficiente di forza: Il coefficiente di forza riassume in un unico parametro lintegrale delle pressioni/depressioni create dal vento circonferenzialmente sulla parete della ciminiera, e permette di valutare le azioni globali per la verifica delle struttura. La distribuzione delle pressioni/ depressioni circonferenziali sulla ciminiera dipende dalle caratteristiche geometriche della stessa che influiscono sulla fluidodinamica del vento, ovvero Numero di Reynold

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e rugosit superficiale delle pareti, come indicato nel grafico seguente (EC1 [12]).

Tale valore deve essere poi corretto in funzione della snellezza della ciminiera (rapporto tra altezza e diametro), portano a ricavare un coefficiente di forza sulla canna della ciminiera pari a 0.53. Per la zona del condotto inferiore stato assunto un coefficiente di forza pari a 0.8 + 0.4 = 1.2 (considerando tale zona assimilabile a un fabbricato), mentre per le scale e le passerelle stato assunto pari a 2. Coefficiente dinamico: La definizione del coefficiente dinamico tiene in considerazione lincremento o il decremento delle sollecitazioni dovute alla risposta dinamica della struttura e risulta essere laspetto di pi complessa valutazione. Normalmente, per strutture ordinarie sono disponibili numerosi grafici che correlano le caratteristiche geometriche di un qualsiasi fabbricato al relativo coefficiente dinamico; per la ciminiera in esame, in relazione allaltezza pari a 120 m e al diametro pari a 7 m, in seguito a unanalisi dei grafici per la determinazione del coefficiente Cd, si ricade nella zona per la quale risulta necessario utilizzare un metodo di calcolo dettagliato, riportato nellappendice B dellEurocodice 1-parte 2-4 [12]. Tale metodo, estremamente complesso, permette una valutazione semi-analitica (in quanto fa uso di molteplici parametri sperimentali ricavati da numerosi studi) del coefficiente dinamico. Lo studio porta a effettuare delle valutazioni associate alla dinamica della struttura, che a seguito della valutazione delle masse modali, delle frequenze e del fattore di picco delle raffiche di vento, dei periodi di vibrazione della struttura e del decremento logaritmico associato allo smorzamento globale della struttura consentono di ricavare il coefficiente dinamico. Per le ciminiere in esame, tra i parametri sovra citati assume particolare

Fig. 8 - Dispositivo di smorzamento

importanza il decremento logaritmico, in quanto tale parametro risente significativamente della presenza dello smorzatore in sommit. Il valore del decremento logaritmico pari alla somma di tre termini: - Decremento logaritmico della ciminiera (pari a 0.015) - Decremento logaritmico dovuto allo smorzamento aerodinamico (per la ciminera in esame risulta pari a 0.136) - Decremento logaritmico del dispositivo di smorzamento (pari a 0.4) Dallanalisi dei numeri precedenti si capisce chiaramente che la presenza dello smorzatore d il contributo maggiore allo smorzamento. A seguito della valutazione di tutti i parametri a cui stato brevemente accennato, si riesce a definire il coefficiente dinamico che risulta pari a 0.86. Azioni dinamiche del vento e oscillazioni trasversali:

In corrispondenza di una certa velocit del vento, i fenomenti aerodinamici dovuti al distacco dei vortici sul camini (vortici di Von Karman), possono assumere delle frequenze pari alla frequenza di risonanza del camino; il quale, se sollecitato per un tempo sufficientemente lungo, comincia a oscillare trasversalmente, con incrementi notevoli delle oscillazioni in corrispondenza della frequenza di risonanza del camino. Lanalisi modale indica che la frequenza propria del camino vale n1 = 0.453 Hz. Con questa frequenza la velocit di vento critica per il camino diventa: Vcr = D n1/St In cui D il diametro, pari a 7.0 m St il numero di Strouhal, che tenendo conto della vicinanza di unaltra ciminiera, pari a: St = 0.1 + 0.085 log (a/d) valida per a/d 15

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Fig. 9a - Stress analisi ciminiera

Fig. 9b - Stress analisi zona ingresso fumi

St = 0.1 + 0.085 log (35.0 / 7.0) = 0.16 Vcr = 7.0 x 0.453 / 0.16 = 19.91 m/s Si trova una velocit critica di 19.91 m/s, che viene abbondantemente superata dalla velocit media reale. Ne segue che si possono innescare i vortici di Von Karman, e sono pertanto richiesti dispositivi particolari per eliminare il fenomeno. Per eliminare le azioni dovute alleccitazione causata dal distacco dei vortici, la struttura dotata dello smorzatore posizionato in sommit, che riduce drasticamente le azioni dinamiche del vento. Le azioni dinamiche, grazie al dispositivo smorzante, in corrispondenza del vento critico, non portano la struttura in risonanza, e le azioni che ne derivano risultano minori delle azioni quasi-statiche che si verificano in corrispondenza del vento massimo; nonostante tutto linfluenza del carico dinamico del vento viene tenuto in considerazione, in quanto rimane sempre unazione laterale del vento, che deve essere sommata allazione quasi-statica. Lazione di carico dovuta al fenomeni oscillatori trasversali viene ricavata andando a determinare un carico distribuito equivalente alle azioni inerziali agente sulla parte superiore della canna della ciminiera, che risulta pari a 494 daN/m applicato a sui 42 m superiori della ciminiera. Tale carico, in assenza del dispositivo smorzante, sarebbe risultato notevolmente superiore, con sollecitazioni anche 5-6 volte superiori, che spesso diventano il carico dimensionante della struttura. La presenza dello smorzatore consente quindi di ridurre anche le sollecitazioni dovute alle azioni trasversali causate dal vento critico, oltre agli aspetti visti in precedenza. Cicli di tensione causati dal distacco dei vortici ed effetti della fatica sulle ciminiere: Il numero dei cicli di tensione N associato alloscillazione causata dal distacco dei vortici pu essere stimato da: N = 6.3 107 T n1 0 (vcrit / v0)2 e^(- vcrit / v0)2 in cui : T = tempo di vita in anni della ciminiera = 25 anni n1 = frequenza propria di vibrazione = 0.453 Hz 0 = fattore di larghezza di banda che descrive la larghezza di banda della risonanza dei vortici e pu essere approssimato pari a 0.3

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Fig. 9c - Stress analisi ciminiera

Fig. 9d - Stress analisi zona ingresso fumi

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Fig. 10c - Deformata zona ingresso fumi

Fig. 10a - Deformata ciminiera

Fig. 10b - Deformata ciminiera

Fig. 10c - Deformata zona ingresso fumi

vcrit = 19.91 m/s v0 = vm,L / 5 = 42.54 / 5 = 8.51 m/s N = 6.3 107 25 0.453 0.3 (19.91 / 8.51)2 e^(- 19.91 / 8.51)2 = 2.65 x 107 cicli A seguito della definizione del numero di cicli oscillatori agenti sulla struttura nella propria vita di progetto, possibile andare a determinare il numero di Miner, per valutare se ci possono essere problemi di fatica, con riferimento alla normativa CICIND [11]. La presenza dello smorzatore consente di ridurre notevolmente il numero di cicli oscillatori di carico a cui sar sottoposta la struttura nella sua vita, e pertanto consente di garantire la struttura da problemi di fatica per lunghi periodi; a solo titolo di esempio, la ciminiera in esame potr avere problemi di fatica solo dopo circa 1800 anni. Considerazioni finali: Dalle analisi sopra riportate, di cui sono stati riportati solamente i principali concetti, omettendo quasi

completamente i concetti matematici, risulta comunque evidente che la presenza dello smorzatore porta ad avere molteplici aspetti positivi, e che la funzionalit dello stesso risulta un aspetto di fondamentale importanza per lintera ciminiera. Si riportano in seguito i principali aspetti positivi indotti dalla presenza dello smorzatore: - Riduzione del coefficiente dinamico, e pertanto riduzione delle azioni quasi-statiche sulla struttura, con conseguente riduzione delle sollecitazioni; - Riduzione drastica delle azioni associate ai fenomeni di risonanza in corrispondenza della velocit critica del vento, che porta a sollecitazioni sulla struttura inferiori alle sollecitazioni quasi-statiche, e pertanto risultano di secondaria importanza al fine del dimensionamento; - Riduzione del fenomeno della fatica, che diventa trascurabile. Risulta pertanto chiaro che il costo dello smorzatore viene compensato da un minore costo dellintera cimi-

niera, che pu essere dimensionata da carichi di entit minore rispetto a quelli che si avrebbero con ciminiere tradizionali (senza smorzatore); tutto ci associato a una struttura che nella globalit risulta pi sicura, in quanto si riescono a controllare tutti i fenomeni dinamici dovuti alle azioni create dal moto fluidinamico del vento, che sono i fenomeni pi pericolori, per opere di questa tipologia. 5. LA PREFABBRICAZIONE PRESSO LO STABILIMENTO DI PRODUZIONE E PRESSO IL CANTIERE Come gi accennato in precedenza si provveduto alla prefabbricazione delle virole costituenti la canna strutturale presso lo stabilimento di produzione come pure per le scale, le passerelle e gli elementi del condotto, inviando i materiali cos preassemblati presso il cantiere di installazione. La committenza ha messo a disposizione unarea nei pressi del sito di installazione delle ciminiere nellambito del quale la Scandiuzzi

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aventi sagoma trasportabile presso lo stabilimento di produzione ed stato successivamente assemblato direttamante sulla ciminiera. 6. MONTAGGIO E INSTALLAZIONE Gli aspetti relativi alla installazione in quota dei vari tronchi al fine di definire le ciminiere nella propria configurazione finale di esercizio, sono risultati determinanti e decisivi nellimpostazione generale del progetto e della prefabbricazione. I pesi e le altezze delle ciminiere, oltre al dispositivo di smorzamento delle vibrazioni posto in sommit, hanno determinato una serie di passaggi progettuali ed operativi finora non attuati per ciminiere di altezza meno significativa. Infatti laspetto critico delle fasi di installazione delle ciminiere sono risultate essere le fasi transitorie di installazione dei tronchi oltre la quota di m 7385; fino a tale quota infatti il camino, seppur privo del dispositivo di smorzamento, assumeva un regime staticodinamico in grado di sopportare le azioni esterne di progetto (azione del vento) senza particolari problematicit strutturali. Oltre tale quota, ed in assenza del dispositivo di smorzamento installato peraltro in sommit dello stesso, azioni del vento con velocit di 20 m/sec. possono indurre sul camino effetti tali da pregiudicarne la stabilit strutturale. In ragione di tale aspetto si

Fig. 11 - Dettaglio coibentazione e passerelle

ha organizzato lassemblaggio dei vari tronchi secondo la procedura richiesta dalla tipologia delle opere da eseguirsi (fasi operative di assemblaggio, saldatura delle virole, controlli radiografici sulle saldature, installazione degli accessori, verniciatura, realizzazione della coibentazione dove richiesto). Tale procedura ha consentito di preassemblare a terra i vari tronchi completi e pronti per linstallazione in quota, limitando cos solamente alle operazioni di raccordo degli accessori e di

bullonatura dei tronchi, le attivit da eseguirsi in quota. Con tale sequenza operativa sono stati approntati i vari tronchi in conformit alle procedure temporali di installazione mediante lutilizzo di mezzi di sollevamento, di rilevanti caratteristiche e costo, secondo periodi programmati di utilizzo, anche in relazione alle altre attivit da compiersi sul sito di installazione (installazione e montaggio del boiler). Il condotto di raccordo dei fumi dalla caldaia al camino stato realizzato con pannelli prefabbricati

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Fig. 12a - Modellazione in fase di sollevamento ultimo tronco ciminiere

Fig. 12b - Deformata in fase di sollevamento ultimo tronco ciminiere

Fig. 12c -Stress analisi in fase di sollevamento ultimo tronco ciminiere

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provveduto ad una serie di verifiche di tutte le configurazioni transitorie di installazione oltre la quota di +73.00 m, concludendo che il montaggio dei vari tronchi costituenti il camino oltre tale quota doveva essere attuato entro un limitato arco temporale (2 giorni) e previa un adeguato accertamento delle condizioni meteorologiche previste. Le operazioni di installazione della parte alta delle ciminiere sono state condotte con successo in condizioni meteo e ambientali idonee per il montaggio in conformit ai tempi programmati. Linstallazione dellultimo tronco della ciminiera con il dispositivo di smorzamento ha definito il camino nella sua configurazione geometricodimensionale e strutturale finale. Il sollevamento dei vari tronchi delle ciminiere stato effettuato attraverso lutilizzo di bilancino con golfari bullonati alle flangie dei tronchi; tale tipologia di sollevamento ha consentito di effettuare pi semplici e ridotte attivit in quota per lo sganciamento dei tronchi dal bilancino e conseguentemente dal mezzo di sollevamento. In ragione di tale scelta si sono condotte analisi strutturali con metodo FEM per la verifica delle porzioni di flangie e lamiera della canna interessate dalla concentrazione di carico indotta dal sollevamento; sono stati realizzati golfari e locali rinforzi sui tronchi che hanno consentito la realizzazione di tale attivit senza alcuna deformazione degli elementi strutturali. 7. TEST E COLLAUDO La particolarit dellopera ha richiesto la definizione della pi adatta

Fig. 13a - Fase di sollevamento ultimo tronco ciminiera (inizio sollevamento)

Fig. 13b - Fase di sollevamento ultimo tronco ciminiera (sollevamento intermedio)

Fig. 13c - Fase di sollevamento ultimo tronco ciminiera (fase finale)

Fig. 13d - Fase di sollevamento ultimo tronco ciminiera (aggancio ultimo tronco)

Committente: Edipower Sito: Comuni di Robecchetto e Turbigo (Mi) Main Contractor: Consorzio Turbigo 800 Costruttore: Scandiuzzi SpA, Volpago del Montello (Tv) Progetto strutture in acciaio ciminiere ed accessori: RFProject (ing. Federico Scotton dr. Riccardo Serafin), Ponte di Piave (Tv) Progetto dispositivi di smorzamento e consulenza tecnica: Flow Engineering (prof. Henk Van Koten), Deft (Olanda) Direzione Lavori: RFProject, Ponte di Piave (Tv) Esecuzione test e prove dinamiche: Flow Engineering, Deft (Olanda)

tipologia di test di collaudo da condurre al fine di verificare la validit e ladeguatezza strutturale delle ciminiere. In prima battuta si considerato di realizzare una prova di carico statica utilizzando la modesta distanza delle 2 ciminiere (35.00 m) e applicando un carico statico alla quota del primo tronco saldato (quota +30.00 m) di intensit tale da indurre un regime tensionale negli elementi costituenti il camino equiparabili al regime indotto dalle azioni di progetto del vento. Dallo studio di tale ipotesi emersa la difficolt e la limitatezza di tale approccio: lentit del carico da applicare sarebbe stata tale da indurre dei fenomeni di permanente deformazione sulle strutture delle ciminiere, leventuale analisi del regime tensionale sarebbe stato di scarsa rilevanza data la diversit tra il comportamento reale del ma-

nufatto (dinamico) ed il comportamento indotto dalla prova di carico (statico). Si pertanto optato per una verifica dello stato vibrazionale delle ciminiere realizzato dalla ditta FlowEngineering che ha consentito di analizzare leffettivo comportamento delle ciminiere in presenza delle azioni del vento e che, in conseguenza alla lettura di tale analisi, ha consentito di verificare la corretta realizzazione ed efficienza sia del dispositivo di smorzamento che dei giunti flangiati di connessione dei vari tronchi costituenti le ciminiere. Il test stato condotto con lutilizzo di sensori posti alla base del camino, un amplificatore di segnale e un adeguato software che, una volta analizzati i dati, li ha trasformati al fine di consentire un confronto con i dati teorici attesi. Lanalisi cos condotta ha verificato al perfetta rispondenza tra le aspet-

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realizzazioni

Fig. 14 - Ciminiere in configurazione finale

Fig. 15 - Ciminiere in configurazione finale

tative teoriche definite nella fase di analisi strutturale e le risultanze empiriche analizzate sul manufatto realizzato. Il sistema di test consentiva inoltre, se attuato con continuit tempora-

le, il monitoraggio in progress della risposta dinamica delle ciminiere rispetto alle azioni esterne con leventuale evidenziazione di malfunzionamenti nel dispositivo di smorzamento o di anomalie nella

capacit strutturale dei giunti bullonati per effetto di accidentali svitamenti dei bulloni. Dr. arch. Riccardo Serafin, RF Project, Ponte di Piave (TV)

Bibliografia
[1] Legge 5/11/1971 N. 1086 Norme per la disciplina delle opere in conglomerato cementizio armato normale e precompresso ed a struttura metallica [2] Circolare 14 febbraio 1974 del Ministero LL.PP. Istruzioni per lapplicazione della legge 05 novembre 1971, n. 1086 [3] D.M. 09/01/96 Norme tecniche per il calcolo, lesecuzione ed il collaudo delle strutture in cemento armato, normale e precompresso e per le strutture metalliche [4] Circolare Min. LL.PP. 15 ottobre 1996 n. 252 Legge 1086 Istruzioni per lapplicazione delle Norme tecniche per il calcolo, lesecuzione ed il collaudo delle strutture in cemento armato, normale e precompresso e per le strutture metalliche [5] CNR-UNI 10012/85 Istruzioni per la valutazione delle azioni sulle costruzioni

[6] CNR-UNI 10021/85 Strutture di acciaio per apparecchi di sollevamento. Istruzioni per il calcolo, lesecuzione e la manutenzione [7] CNR-UNI 10011/88 Costruzioni di acciaio. Istruzioni per il calcolo, lesecuzione, il collaudo e la manutenzione [8] DM 16/1/1996 Norme tecniche relative ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi [9] Circolare Min. LL.PP. n. 156AA.GG./STC. del 4 luglio 1996 Istruzioni per lapplicazione delle norme tecniche relative ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi di cui al D.M. 16 gennaio 1996 [10] Ordinanza n. 3274 del 20/03/2003 Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per costruzioni in zona sismica

[11] CICIND Model Code for Steel Chimnys Revision 1 1999 with amendment A march 2002 [12] UNI-ENV 1991-2-4 Eurocodice 1, Basi di calcolo ed azioni sulle strutture Parte 24: Azioni sulle strutture Azioni del vento [13] UNI-ENV 1993-3-2 Eurocodice 3, Progettazione delle strutture di acciaio Parte 3-2: Torri, pali e ciminiere Ciminiere [14] UNI-ENV 1998-3 Eurocodice 8, Indicazioni progettuali per la resistenza sismica delle strutture Parte 3: Torri, pali e camini [15] UNI 9503 Procedimento analitico per valutare la resistenza al fuoco degli elementi costruttivi di acciaio [16] DIN 4133 German industrial standards: Steel stack / Chimneys built of Steel [17] ASME STS-1-2000 Steel stacks

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