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Tesina d'esame anno scolastico 2010/2011 Federico Furlanetto VB I.T.

G Istituto Superiore Paritario Aniene


Via Giuseppe Galati 99 Roma

Federico Furlanetto

ARGOMENTI DI TESINA STORIA: ITALIANO: DISEGNO & PROGETTAZIONE: DIRITTO: COSTRUZIONI: TOPOGRAFIA: ESTIMO: Il Primo Dopoguerra Gabriele D'Annunzio Architettura Organica D.I.A. & Permesso di costruire Sicurezza nei cantieri mobili e temporanei Tracciolino Esproprio

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SOMMARIO: STORIA Il Primo Dopo Guerra L'Italia e la vittoria Mutilata La situazione economica e sociale Il biennio rosso (1919-1920) L'ultimo governo Giolitti [pagg.5-9] [pag.5] [pag.7] [pag.7] [pag.8]

ITALIANO Gabriele D'Annunzio Biografia Pensiero Opere [pagg.10-17] [pag.11] [pag.12] [pag.14]

DISEGNO&PROGETTAZIONE Architettura Organica Frank Lloyd Wright Le Praire House La casa sulla cascata Alvar Aalto [pagg.18-24] [pag.19] [pag.20] [pag.21] [pag.23]

DIRITTO D.I.A & Permesso di Costruire D.I.A Permesso di Costruire COSTRUZIONI


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[pagg.25-27] [pag.25] [pag.27]

Sicurezza nei cantieri mobili e temporanei P.S.C. P.O.S.

[pagg.28-32] [pag.29] [pag.30]

TOPOGRAFIA Il tracciolino [pagg.33-37]

ESTIMO Espropriazione per pubblica utilit Generalit Soggetti dell'espropriazione Le fasi dell'espropriazione L'indennit di esproprio [pagg.38-40] [pag.38] [pag.38] [pag.38] [pag.39]

IL PRIMO DOPOGUERRA
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L'Italia e la vittoria mutilata: L'Italia figurava, nel 1918, tra i vincitori della Grande Guerra; eppure i frutti ottenuti da quella vittoria costata tanti sacrifici apparvero straordinariamente scarsi e deludenti. La prima delusione fu l'esito di un errato calcolo del governo italiano nel 1915. Infatti, nel momento in cui stipul il Patto di Londra, impegnandosi ad entrare in guerra con Francia e Gran Bretagna contro Austria-Ungheria e Germania, nessuno credeva che una sconfitta austriaca avrebbe provocato la totale disgregazione dell'Impero asburgico. L'Italia semplicemente sperava in un arretramento dell'Austria-Ungheria verso Est,in modo che regioni dominate fino ad allora dall'Impero di Vienna passassero sotto l'amministrazione e il controllo italiano. Fu per questo motivo Le parti colorate verdi, viola e rosse indicano le terre irridente che l'Italia,nel Patto di italiane dopo la Prima guerra Mondiale. Londra, non si limit a rivendicare Trento e Trieste (regioni di cultura e tradizione italiane), bens chiese per s, in caso di vittoria, anche la Dalmazia sebbene essa fosse abitata prevalentemente da slavi. Questo patto per non menzionava il porto di Fiume, sul cui destino, prima della guerra, non si era deciso assolutamente nulla. Le prime difficolt per il governo italiano nel dopoguerra vennero
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proprio quando la citt di Fiume dichiar la sua volont di essere annessa al Regno d'Italia. Tale dichiarazione pose un grave problema alla delegazione italiana alla Conferenza di pace di Parigi. Le rivendicazioni italiane sulla Dalmazia perdevano significato poich l'Impero Austro-Ungarico si era dissolto e al suo posto erano sorti vari stati nazionali (Jugoslavia, Polonia, Cecoslovacchia, Austria e Ungheria). La logica avrebbe voluto che l'Italia rinunciasse ad essa e si accontentasse di Trento, Trieste e Fiume, invece la delegazione italiana chiese sia Fiume sia la Dalmazia. Di fronte alla netta opposizione degli Alleati, la delegazione italiana abbandon Parigi in segno di protesta. Si tratt di un clamoroso gesto d'orgoglio e fu accolto con favore dall'opinione pubblica italiana anche se provoc ulteriori danni al prestigio italiano visto che i lavori della Conferenza proseguirono regolarmente senza tenere minimamente conto dell'Italia che non ottenne nulla dall'operazione di divisione delle prede di guerra. Di conseguenza, per opera di Gabriele D'Annunzio, cominci a circolare una formula destinata a colpire l'immaginazione degli italiani e degli excombattenti: quella ottenuta dall'Italia sarebbe stata una vittoria mutilata, cio un grande trionfo che, a causa dell'egoismo e dello strapotere delle nazioni vincitrici, non avrebbe portato alcun profitto di allargamento territoriale e di rafforzamento di prestigio. D'Annunzio per non si limit alle parole. Nel settembre del 1919 pass all'azione ponendosi alla guida di alcuni reparti dell'esercito che si impadronirono militarmente di Fiume, dopo aver disobbedito agli ordini del governo italiano. La citt divenne il rifugio e il punto di riferimento di un'ampia gamma di personaggi. Per lo pi erano excombattenti, numerosi gli ex-arditi, e per essi, come per D'Annunzio e per gli artisti futuristi, la guerra era stata un'esperienza avventurosa e appassionante che aveva permesso loro di mettersi alla prova e di sperimentare nuove forti emozioni. Da questi uomini, la fine della guerra era stata accolta con amarezza, con la consapevolezza che dopo quella parentesi esaltante, li attendeva di nuovo un'opaca e ripetitiva esistenza di studenti, impiegati, professionisti e di piccoli commercianti. A tutti costoro, D'Annunzio offr un'avventura supplementare, in nome dell'onore d'Italia infangato a Parigi.

La situazione economica e sociale:


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Il Regno d'Italia era di nuovo sprofondato in un abisso, le spese dello stato aumentate spropositatamente e con esse anche il debito pubblico. A tale situazione, fu conseguente una pesante svalutazione della lira. Ci signific un rincaro di tutti i generi che l'Italia doveva importare dall'estero: carbone, petrolio e perfino grano, visto che la mobilitazione generale aveva portato al fronte sopratutto contadini. Per frenare il malcontento popolare, il prezzo del pane era mantenuto artificialmente basso dallo stato anche se questo creava un ulteriore problema per la finanza pubblica. Il paese era in preda all'inflazione che divorava i redditi fissi, le rendite e i salari. Le varie categorie sociali avevano reagito in modi molto diversi dalla crescente inflazione: gli stipendi degli impiegati statali, in linea di massima, erano stati erosi dalla perdita del potere di acquisto della lira; invece gli operai, meglio organizzati dai propri sindacati, riuscirono a far si che i salari venissero progressivamente adeguati al costo della vita. Il biennio rosso (1919-1920) Ad un numero sempre pi crescente di lavoratori non bastava pi l'attivit del sindacato; fra gli operai serpeggiava la voglia, cos si diceva, di fare come in Russia, cio cambiare la situazione mediante una rivoluzione socialista. Le fabbriche erano in fermento, ma le campagne ancor di pi, dove i contadini occuparono a pi riprese le terre in varie regioni. Il governo aveva promesso una distribuzione di terre ai contadini per evitare una rivolta di massa a causa della disfatta di Caporetto. Poich a guerra finita il governo indugiava a mantenere promesse, i braccianti agricoli erano passati all'azione diretta. Nelle fabbriche, dove cresceva sempre pi la voglia di rivoluzione, le cose non andavano affatto bene. Infatti, la dirigenza del Partito Socialista Italiano (PSI) che prometteva che anche in Italia sarebbe stato imminente l'arrivo della rivoluzione, non faceva assolutamente nulla per organizzarla: quando, dopo uno sciopero generale o uno scontro sindacale, i lavoratori si preparavano per passare dalle parole ai fatti, subito ci si affrettava ad esortare alla calma, rinviando l'insurrezione proletaria ad un'altra occasione. La tensione raggiunse il suo massimo livello nel settembre 1920, quando gli operai occuparono le fabbriche. L'occupazione interess circa trecento aziende del Nord Italia. Tra la borghesia italiana si sparse il panico, il terrore
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del bolscevismo; eppure anche in quel caso, il Partito Socialista dichiar che l'occupazione delle fabbriche non aveva risvolti politici e che si trattava solo di una forma di protesta sindacale, da non considerare come il prologo di una rivoluzione sociale. Nell'insieme l'occupazione delle fabbriche, fu una sconfitta per i lavoratori: il proletariato italiano ne usc praticamente disilluso e disorientato, mentre la borghesia matur una nuova determinazione, una rinnovata volont d'opporsi, con ogni mezzo, ai sovversivi rossi. L'ultimo governo Giolitti La rabbia della borghesia italiana nel periodo dell'occupazione delle fabbriche venne rafforzata dall'atteggiamento del governo. Nel giugno 1920, era ritornato alla guida del governo Giovanni Giolitti. Durante l'occupazione delle fabbriche decise di mantenere una neutralit, quindi non fece intervenire nessuno lasciando che tutto si risolvesse da s. Fece la mossa giusta, ma questo comportamento irrit i ceti borghesi, per i quali lo stato doveva svolgere innanzitutto il ruolo di gendarme dei loro interessi. Nel novembre 1920, risolse la questione di politica estera: in base ad un accordo con la Jugoslavia, l'Italia pot annettersi l'Istria, mentre Fiume fu dichiarata citt libera. A dicembre, dal momento che D'Annunzio non si Vignetta dell'epoca che decideva ad abbandonare la citt, Giolitti fece mostra un Giolitti sdoppiato: intervenire l'esercito, con grande scandalo di tutti i da una parte, Giolitti, su uno nazionalisti ed ex-combattenti. Nel 1920, affront la sfondo azzurro, ben vestito, grave situazione economica abolendo il prezzo con la bombetta, si rivolge ad un pubblico borghese; politico del pane. Introdusse alcune misure fiscali che rappresentarono dall'altra parte, Giolitti, su uno sfondo rosso, vestito in un ulteriore motivo di rancore verso l'anziano statista modo dimesso, con un da parte della borghesia italiana: fu stabilita la grande fiocco rosso, si normativa dei titoli azionari (al fine di permettere un rivolge ad un pubblico efficace controllo del fisco sugli introiti provenienti proletario. La vignetta dall'investimento in borsa) e venne aumentata la riassume bene il "coraggioso politico"che lo tassa di successione. Le tre pi importanti decisioni disegnocerc di realizzare. statista prese da Giolitti -neutralit dello stato di fronte all'occupazione delle fabbriche, liquidazione della questione di Fiume, interventi finalizzati al risanamento della finanza pubblicaprovocarono nei suoi confronti la netta ostilit della borghesia e dei ceti medi. Nel maggio del 1921, si tennero le elezioni politiche anticipate. Giolitti form il blocco nazionale, dove proponeva l'unione in un unico raggruppamento di tutte le forze conservatrici del paese: utilizzando strumenti politici e legali,
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voleva sbarrare la strada a popolari e socialisti, che stavano assumendo un ruolo sempre pi importante nella societ italiana nel dopoguerra. Sperava di addomesticare e moderare la violenza del movimento fascista, che proprio in quel momento iniziava a manifestarsi e a diffondersi. I risultati, per, non furono quelli sperati: il PSI perse voti e seggi dopo la scissione del Partito Comunista d'Italia, ma si conferm partito di maggioranza relativa; il Partito Popolare Italiano (PPI) aument addirittura i propri seggi rispetto al 1919. cos Giolitti nel giugno 1921, diede le dimissioni dopo aver fallito entrambi gli obiettivi che si era prefisso. Non indebol i partiti di massa e diede legittimit al fascismo senza riuscire minimamente a condizionarlo.

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Tra il 1906 e il 1908 il poeta D'Annunzio fu cliente affezionato del Hotel Leon bianco di Venezia

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Biografia:
Gabriele D'Annunzio (soprannominato il Vate) nacque a Pescara nel 1863 da famiglia borghese. Fin da giovane dimostr intraprendenza e interesse per la letteratura e la poesia infatti, a 16 anni, scrisse una raccolta di poesie intitolata Primo vere che venne pubblicata nel 1879 grazie al finanziamento del padre. L' opera ebbe presto successo grazie alla recensione positiva rilasciata dalla rivista romana Il fanfulla della domenica e grazie anche alla falsa notizia, diffusa dallo stesso Vate, che raccontava della sua morte causata da una caduta da cavallo. Lo stesso D'Annunzio sment poi la falsa notizia che comunque suscit interesse e pubblicizz la sua opera. Nel 1881, conclusi gli studi liceali a Prato, D'Annunzio si iscrisse alla facolt di lettere dell'universit di Roma senza per concludere gli studi ma, collaborando con diversi periodici locali, riusc a pubblicare alcune delle sue opere ed inizi cos a figurare nella vita culturale e mondana romana. Nel 1883 si un in matrimonio con la duchessina gallese Maria Hardouin con cui ebbe tre figli ma i ripetuti tradimenti del poeta portarono a concludere il matrimonio nel 1890. Dal 1891 al 1893 D'Annunzio visse a Napoli ed in questo periodo si avvicin al pensiero di Nietzsche, in special modo al concetto di super-uomo (o oltreuomo) da cui poi emerger il superomismo dannunziano. Nel 1897 intraprese la vita politica, venne eletto deputato dalla destra ma, affermando Vado verso la vita, pass alla sinistra. Sempre nel 1897, si trasfer a Firenze per vivere con la sua nuova compagna, un'attrice di nome Eleonora Duse. Questa relazione dur fino al 1904 poi il Vate, ormai molto indebitato, si trasfer in Francia nel 1910 dove trascorse cinque anni per sfuggire dai creditori. Il 24 maggio 1915 D'Annunzio si arruol volontario nell'esercito italiano e nel 1916, a causa di un atterraggio di emergenza, si infortun e non avendo curato la ferita arriv a perdere un occhio. Nonostante questo partecip ad azioni belliche andando contro i consigli medici. Al volgere della guerra, D'Annunzio si fece portatore di un vasto malcontento, insistendo sul tema della "vittoria mutilata". Nel 1919 guid una spedizione per occupare la citt di Fiume (attuale Rijeka) e nel settembre dello stesso anno riusc nell'impresa ma successivamente al Trattato di Rapallo, nel 1920, fu costretto a sgombrare la citt.Deluso dall'esperienza di Fiume, nel 1921 si ritir nella Villa di Cargnacco dove visse un'esistenza solitaria fino alla morte. In questo periodo, il regime fascista proclam D'Annunzio come uno dei massimi letterati italiani. Indiscussa la sua influenza sulla cultura italiana ed europea dei primi del 900 e dei secoli avvenire. Mor il 1 marzo 1938 a causa di un'emorragia cerebrale, venne celebrato un funerale di stato (voluto dal regime fascista) ove la partecipazione popolare fu imponente, ora sepolto nel mausoleo Vittoriale a Gardone Riviera.

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Il pensiero:
Alla base del pensiero dannunziano possibile riscontrare tre componenti: estetismo, superomismo, panismo. L'estetismo il culto del bello per come appare, l'esteta vive la sua vita come un'opera d'arte o al contrario vive l'arte come se fosse l'unica vita, crede che non sia l'arte ad imitare la vita, ma che sia la vita ad imitare l'arte. Oscar Wilde, principale esteta britannico,scrive nella prefazione del suo romanzo Il ritratto di Dorian Gray, "L'artista il creatore di cose belle [...]. Non esistono libri morali o immorali. I libri sono scritti bene o scritti male: questo tutto [...]. Il vizio e la virt sono per l'artista materiali Io sono un animale di lusso; e il superfluo m' necessario di un'arte". come il respiro. per questo che l'artista si sente autorizzato a ricercare piaceri sempre pi raffinati e rari facendo ricorso anche all'uso di alcool e droghe e quindi ad immergersi il pi possibile nei piaceri della vita. L'esteta tende a vivere circondato da arte e bellezza, distaccandosi con orrore dalla vita comune e dal contatto coi ceti inferiori. L'estetismo di D'Annunzio si dibatte tra opposte sollecitazioni: da una parte lossessione decadente per il negativo, il disprezzo della folla, dallaltra il gusto dello spettacolo, una voglia di esibizionismo, di felice godimento, di vitalit piena e conquistatrice. Fu la scoperta di Nietzsche e soprattutto della teoria del superuomo, agli inizi degli anni novanta, a risolvere le controversie del suo estetismo; eliminandone la negativit, ne fece uno strumento dal modello decadente per affermare la positivit del divenire della natura e della storia.
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Il superomismo, o oltreuomo, il concetto ideato da Nietzsche, per cui si identifica il superuomo come colui che va oltre se stesso. Ritorna ad un pensiero dionisiaco in cui sono le passioni a guidare l'uomo e si rigetta invece la morale comune per affermare se stesso. L'uomo solo corpo fisico e lasciarsi guidare dalle proprie pulsioni l'unico modo per lacerare il Velo di Maya (introdotto da Schopenhauer). Il superuomo visto come il grado pi alto dell'evoluzione, esercita il diritto dettatogli dalla forza e dalla superiorit sugli altri. L'oltreuomo contrappone al Tu devi imposto dalla morale l'Io voglio. E' giusto specificare che nel concetto di oltreuomo non vi prospettiva di violenza o spirito di dominio. Il superomismo Dannunziano interpreta il concetto di superuomo Nietzschiano come il diritto di pochi esseri eccezionali ad affermare il loro dominio sulla massa. Secondo D'Annunzio il superuomo trova la sua identificazione con l'artista e quindi con l'esteta e ha la missione di guidare la massa. Pu essere quindi considerata una mala interpretazione quella di D'Annunzio che per determin la svolta pi importante del pensiero decadente. Il panismo, il cui nome deriva dal dio Pan, divinit greca dei boschi, invita gli uomini a immergersi nella natura e ad immedesimarsi con essa. Non esiste pi un io perch questo immerso nella natura circostante e compare unicamente quando il poeta, attraverso paragoni con la natura, descrive i suoi stati d'animo. E' infatti questa la caratteristica pi importante di questo pensiero, attenuare fino quasi ad annullare la distinzione fra soggetto-poeta e l'oggetto-natura e lasciare che siano gli avvenimenti della nature a descrivere i pensieri del poeta.

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Opere:
Gabriele D'Annunzio ha scritto numerose opere fra prose, romanzi, drammi, tragedie e poesie. Tra i romanzi possono essere citate le opere autobiografiche come Il Piacere , pubblicato nel 1889, in cui l'autore introdusse nella cultura italiana la tendenza decadente e l'estetismo. L'opera narra delle vicende di Andrea Sperelli, ricco aristocratico che si trasferisce a Roma affascinato dalla tradizione barocca della citt. Incontra e si innamora di una giovane, Elena muti, e con lei passa una relazione molto intensa ma quando la relazione si conclude per volont della ragazza, il giovane Andrea reagisce al brutto colpo dandosi ad una vita depravata, passando di donna in donna fino a quando, cercando di sedurre una donna, si imbatte in un uomo che lo sfida a duello e lo ferisce gravemente. Durante la convalescenza, incontra e si innamora di Maria Ferres ma appena esce dalla convalescenza torna a vivere una vita volta ai piaceri mondani. Andrea rincontra Elena ormai sposata con un nobile inglese che non ama.Andrea si propone di riconquistare la donna, ma nel frattempo giunge Manifesto de "La Figlia di Iorio" disegnato da Adolfo De anche Maria, ed egli sentendosi attratto da Carolis ambedue decide di farle sue entrambe. In uno stato di confusione, dato dal rifiuto di Elena, chiama per errore Maria con il nome dell'altra. Maria, sconvolta, scappa via e lo lascia per sempre. Altra opera autobiografica Il Notturno pubblicato nel 1921, scritto mentre il poeta era immobile e temporaneamente cieco per via di un terribile incidente aereo. L'opera costituita da una raccolta di meditazioni e ricordi dettati dall'introspezione dell'autore e la scrittura si basa su notazioni brevi, periodi concisi e sintetici. Accantona la tensione superomistica e si immerge invece nell'esperienza del dolore che porta il poeta a fare i conti con dei fantasmi, tra questi emerge quello della madre. Tra le tragedie e le opere teatrali, La figlia di Iorio quella che ha avuto pi successo. Scritta nel 1903, l'opera narra le vicende di Aligi che durante la cerimonia nuziale, per una serie di fatti, si ritrova a lasciare la sposa all'altare e fuggire assieme a Mila, verso Roma per ottenere la dispensa papale e sposarsi con quest'ultima. Sopraggiunge per Lazaro, padre di Aligi, che con la forza cerca di sedurre l'amata del figlio. Questi interviene per difendere la donna e nasce cos una colluttazione tra padre e figlio che terminer con la
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morte del padre. Aligi evita la condanna solo grazie alla confessione di Mila che si addebita di ogni colpa auto proclamandosi strega. Verr condotta alla casta per morire sulle fiamme. Tra le poesie vi la raccolta Primo vere, primo libro pubblicato da Gabriele D'annunzio nel 1879. L'opera si compone di 26 poesie, ciascuna dedicata ad un familiare,un amico o a Lilia, sua musa ispiratrice. Con questa raccolta l'autore vuole raccontare la sua et giovanile in cui, per la prima colta, si avvicina alle gioie della vita e dell'amore. Altra raccolta importante l'Alcione, questa l'opera in cui pi si nota il pensiero panistico del poeta. La pioggia nel pineto tra le pi famose poesie di questa raccolta.

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La suono, il altropioggiaenel pineto ginepro altro ancora, stromenti Taci. Su le soglie diversi del bosco non odo sotto innumerevoli parole che dici dita. umane; ma odo E immensi parole pi nuove noi siam nello spirito che parlano gocciole e foglie silvestre, lontane. d'arborea vita viventi; Ascolta. Piove e il tuo volto ebro dalle nuvole sparse. molle di pioggia Piove su le tamerici come una foglia, salmastre ed arse, e le tue chiome piove sui pini auliscono come scagliosi ed irti, le chiare ginestre, piove su i mirti o creatura terrestre divini, che hai nome su le ginestre fulgenti Ermione. di fiori accolti, su i ginepri folti Ascolta, Ascolta. di coccole aulenti, L'accordo piove su i nostri volti delle aeree cicale silvani, a poco a poco piove su le nostre mani pi sordo ignude, si fa sotto il pianto su i nostri vestimenti che cresce; leggeri, ma un canto vi si su i freschi pensieri mesce che l'anima schiude pi roco novella, che di laggi sale, su la favola bella dall'umida ombra che ieri remota. t'illuse, che oggi m'illude, Pi sordo e pi fioco o Ermione. s'allenta, si spegne.

Piove su le tue ciglia nere s che par tu pianga ma di piacere; non bianca ma quasi fatta virente, par da scorza tu esca. E tutta la vita in noi fresca aulente, il cuor nel petto come pesca intatta, tra le palpebre gli occhi son come polle tra l'erbe, i denti negli alveoli son come mandorle acerbe. E andiam di fratta in fratta, or congiunti or disciolti ( e il verde vigor rude ci allaccia i melleoli c'intrica i ginocchi) chi sa dove, chi sa dove! E piove su i nostri volti silvani, piove su le nostre mani ignude, su i nostri vestimenti leggeri, su i freschi pensieri che l'anima schiude novella, su la favola bella che ieri m'illuse, che oggi t'illude, o Ermione.

Sola una nota Odi? La pioggia cade ancor trema, si su la solitaria spegne, verdura risorge, trema, si con un crepitio che dura spegne. e varia nell'aria secondo le fronde s'ode su tutta la Non pi rade, men rade. fronda Ascolta. Risponde crosciare al pianto il canto l'argentea pioggia delle cicale che monda, che il pianto australe il croscio che varia non impaura, secondo la fronda n il ciel cinerino. pi folta, men folta. E il pino Ascolta. ha un suono, e il mirto La figlia dell'aria La pioggia nel pineto una muta: ma la figlia e affascinanti poesie di tra le pi famose del limo lontana, DAnnunzio. E rivolta alla donna amata, Ermione. La scena si svolge in la rana, canta nell'ombra pi fonda, Federico Furlanetto chi sa dove, chi sa dove! E piove su le tue ciglia, Ermione.

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bosco, nei pressi del litorale toscano, sotto la pioggia estiva. Il poeta passeggia con la sua donna, Ermione e la invita a stare in silenzio per sentire la musica delle gocce che cadono sul fogliame degli alberi. Inebriati dalla pioggia e dalla melodia della natura, il poeta e la sua donna si abbandonano al piacere delle sensazioni con unadesione cos totale che a poco a poco subiscono una metamorfosi fiabesca e si trasformano in creature vegetali. La poesia ricca di enjambement e similitudini. Le rime sono libere e sono presenti molte onomatopee.

ARCHITETTURA ORGANICA
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La Fallingwater, progettata da Frank Lloyd Wright, considerata uno dei capolavori dell'architettura moderna

L'architettura organica una branca dell'architettura moderna, sviluppatasi nel XX secolo, che promuove un'armonia tra l'uomo e la natura, tra ambiente costruito e ambiente naturale attraverso l'integrazione dei vari elementi artificiali, propri dell'uomo, con la natura. Tutti divengono parte di un unico interconnesso organismo architettonico. Cos si pu sintetizzare ci che affermava il maestro fondatore e l'interprete principale di questo tipo di architettura, Frank Lloyd Wright. L'architettura organica trova, a livello internazionale, Frank Lloyd Wright ed Alvar Aalto quali suoi maggiori esponenti.

Frank Lloyd Wright


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Nasce nel 1867, nel Wisconsin, negli Stati Uniti d'America e sin da piccolo si dedica con assiduit ed impegno allo studio, a 18 anni intraprende il tirocinio di disegnatore presso un importante studio locale e intanto prosegue i suoi studi che lascer nel 1887 trasferendosi presso lo studio Adler&Sullivan, a Chicago. Louis Sullivan, precursore dell'architettura organica e di cultura umanista, diventa il suo maestro e idolo; con lui Frank Lloyd Wright conosce il piacere di sperimentare e ricercare nuovi materiali e soluzioni. Wright collabora con Sullivan, per la realizzazione dell'Auditorium di Chicago imparando l'importanza degli spazi interni ed elaborando con lui la filosofia che alla base dell'Architettura Organica. Wright disse <<Per Architettura Organica io intendo un'architettura che si sviluppi dall'interno all'esterno con le condizioni del suo essere, distinta da un'architettura che venga applicata dall'esterno>>. Questa una frase molto significativa del pensiero dell'architetto. L'esempio pi significativo dell'Architettura Organica di Wright sono le Praire House.

Praire House: (1900-1909)


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La Robie House, il capolavoro delle Prairie houses. Essa non nella prateria, come le altre, ma nella periferia di Chicago.

Il primo periodo della lunghissima attivit di Wright caratterizzato dalle Praire House, le case della prateria. La Praire House insieme moderna, per l'estetica e l'uso di tecnologie, e tradizionale, per la fede nella sicurezza e per la concezione di famiglia. Le sue caratteristiche sono le seguenti: -La famiglia minacciata e la casa la protegge; la Praire House un luogo di rifugio dalle incertezze del mondo, per questo l'ingresso spesso nascosto, labirintico, la facciata arretrata e i giardini sono schermati da piante e alberi. -Il camino il fulcro dell'abitazione attorno al quale si formano gli ambienti del piano principale; riveste per lo pi un significato simbolico, quello dello stare assieme. -Al pian terreno non ci sono pi partizioni, che restano al piano superiore con le camere da letto, ma un grande spazio unico fatta eccezione per la separazione della cucina. -Le gronde, le decorazioni e spesso la disposizione dei mattoni, lasciati a vista, danno alla casa una forte orizzontalit. -Per suggerire maggiore intimit, in alcune stanze i soffitti sono otticamente abbassati tramite fasce colorate nei punti di incontro delle pareti. -I mobili sono incassati e le finestre decorate a piombo, anche con vetri colorati. -Il tetto poco spiovente per dare intimit e per il controllo climatico. -L'abitazione integrata con ambiente naturale circostante. -Le piante sono generalmente ad X, T, L, in linea, rettangolari e a padiglioni. per la Fallingwater o Casa Kaufmann o Casa sulla cascata il vero
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capolavoro dell'architetto. La casa sulla cascata: (1935-1939)

La Fallingwater nasce da un progetto del 1935 per Edgar Kaufmann, la sua costruzione, iniziata nel 1936, termina nel 1939. Wright realizza una serie di piani a terrazza, a sbalzo e sovrapposte che richiamano la stratificazione delle rocce del sito. La pietra nativa si fonde con le strutture in cemento armato color beige, cos che la costruzione non pu essere immaginata in nessun altro luogo se non in questo. Nel 1963 viene donata al Western Pennsylvania Conservancy, che la fa diventare una casa museo aperta al pubblico. L'abitazione conserva intatto quasi tutto l'arredamento disegnato da Wright. Al piano principale, poggiante su un macigno e fulcro della composizione, c' il grande soggiorno con camino che affaccia verso sud, sul suo angolo est vi l'ingresso e la scala ai piani superiori. La zona giorno occupa il lato nord dell'edificio; dal soggiorno, con una scala, si scende al basamento dell'edificio dove, dall'acqua della cascata, emergono alcuni sostegni in cemento armato ed altri formati da blocchi di pietra locale. I tre piani della casa sono sfalsati e presentano numerose terrazze. La asimmetricit dei corpi e lo slittamento dei volumi riflettono e al contempo esaltano l'organico disordine proprio della natura del luogo. La casa ha avuto problemi strutturali sin dall'inizio. I problemi erano
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principalmente legati al fatto che la tecnica del cemento armato non era all'epoca ben conosciuta. Wright, per convincere l'impresario costruttore a smontare le casseformi, dovette posizionarsi sotto la terrazza pi grande mentre gli operai toglievano casseri e puntelli. Al momento ebbe ragione e non accadde nulla, ma poco dopo i primi cedimenti cominciarono a manifestarsi e la struttura si fessur con inevitabili infiltrazioni d'acqua. Fu in seguito riparata tramite la tecnica di post-tensionamento del calcestruzzo attraverso l'utilizzo di rinforzi in acciaio.

Alvar Aalto
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Alvar Aalto, nato in Finlandia nel 1898, stato un architetto e designer finlandese ed considerato il massimo esponente europeo dell'architettura organica. Uno dei tratti pi evidenti della sua architettura, il continuo riferimento alla tradizione del suo paese e quindi all'utilizzo del legno; un secondo elemento caratterizzante l'attenzione verso l'individuo dal punto di vista psicologico che porta l'architetto alla continua ricerca di funzionalit. Nelle opere di Aalto si pu dire che la forma uno con la funzione. Hugo Alvar Henrik Aalto (Kuortane, 3 L'interesse per un'architettura febbraio 1898 Helsinki, 11 maggio 1976) dichiaratamente organica appare evidente nella Biblioteca di Viipuri (realizzata tra il 1927 ed il 1934), nel Padiglione finlandese all'Esposizione Universale di Parigi (1937 e apprezzata da Wright che afferm Aalto un genio) e nella Villa Mairea, Noormarkku (1939). Anche il Sanatorio di Paimio considerato uno dei suoi capolavori di architettura.

Biblioteca di Viipuri Padiglione finlandese per l'esposizione di Parigi. Qui Aalto ha cercato di riprodurre l'aurora boreale tramite l'utilizzo del legno

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Villa Mairea

Sanatorio di Paimio

D.I.A. (art.22L)
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L'art.22, comma 1, del Testo Unico dell'edilizia definisce gli interventi subordinati a denuncia di inizio attivit. La denuncia di inizio attivit (D.I.A.) un atto amministrativo in ambito edilizio regolamentato dal Testo Unico dell'Edilizia. una pratica autorizzativa a realizzare opere di manutenzione straordinaria, restauro conservativo e ristrutturazione edilizia e che non siano riconducibili all'elenco degli interventi di cui all'art. 10 (permesso di costruire) del D.P.R. 380. Tali interventi vengono quindi determinati per esclusione rispetto a quelli previsti dall'art.10. Nonostante ci, in alcuni casi, pu essere richiesta anche per opere di nuova costruzione, in questo caso si pu parlare di Super D.I.A. Manutenzione straordinaria: Si tratta di interventi per il rifacimento di impianti, demolizione e rifacimento di tramezzi e di consolidamento statico. Tramite la manutenzione straordinaria non si pu modificare la forma, il volume, la sagoma e la destinazione d'uso dello stabile. Restauro conservativo: Quello del restauro conservativo un tema controverso. Il restauro non mira a conservare l'edificio nello stato attuale, ma a riportarlo ad un preciso momento della sua epoca di costruzione. In questo tipo di intervento l'edificio pu cambiare di forma, sagoma, volume e superficie. principalmente richiesto per edifici vincolati dalla sovrintendenza ai beni architettonici. Con gli interventi di restauro si pu variare la destinazione d'uso dell'edificio con una ad esso compatibile. Ristrutturazione edilizia: Sono interventi che non sono n di manutenzione ordinaria, n straordinaria, n restauro conservativo ma opere di revisione integrale del fabbricato anche con variazioni di forma, sagoma, volume, superficie e destinazione d'uso. La D.I.A. va inoltrata all'ufficio tecnico del comune a firma di un tecnico abilitato alla progettazione e deve contenere un progetto grafico rappresentante lo stato di fatto e la situazione futura, una relazione tecnica in cui si descrivono nel dettaglio le opere da compiersi e i riferimenti normativi, nazionali e locali e la certificazione del fatto che il progettista si assume la responsabilit che le opere siano in conformit con gli strumenti urbanistici vigenti e diviene cos il diretto responsabile dei lavori. Per opere effettuate su edifici vincolati dai beni architettonici, artistici o ambientali, necessario allegare anche il Nulla Osta della sovrintendenza. Per quanto riguarda gli edifici che si trovano nella perimetrazione del centro storico cittadino, sufficiente richiedere un preventivo Nulla Osta Storico
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presso la Pubblica Amministrazione, la quale potrebbe rilasciare o meno l'atto di assenso. Quando compaiono lesioni strutturali che possono compromettere la statica dell'edificio spesso necessario agire in fretta senza aspettare i 30 giorni del silenzio-assenso. In questi casi devono essere contattati i vigili del fuoco che provvederanno a produrre una perizia che, allegata alla D.I.A., consente di eseguire i lavori immediatamente, per somma urgenza. Deve per essere allegato anche un progetto relativo ai calcoli statici prima di cominciare i lavori. I Vigili del Fuoco potrebbero stabilire l'inabilit dell'edificio se reputano che la statica del fabbricato troppo compromessa, in questo caso l'edificio deve essere sgomberato e messo in sicurezza e possono essere effettuati solo lavori approvati dai Vigili del Fuoco. In casi estremi potrebbe anche essere ordinata la demolizione dell'intero edificio. Quando la D.I.A. viene inoltrata all'Amministrazione comunale, questa provveder ad esaminare e protocollare la pratica. Decorsi i 30 giorni dalla data di presentazione, se non vengono rilevate irregolarit, si perfeziona il silenzio-assenso e si pu dare inizio ai lavori. Se riscontrate irregolarit l'Amministrazione comunale provveder a richiedere integrazioni o ad usufruire del potere inibitorio. Nel caso in cui i lavori siano gi cominciati e vengano scoperte difformit rispetto alla normativa, la Pubblica Amministrazione potrebbe ordinare entro 10 anni dalla data di presentazione della D.I.A. che sia ripristinato lo stato dei luoghi antecedente all'esecuzione dei lavori, il tutto a carico del proprietario che ha eseguito le opere abusivamente. Nel caso in cui vengano eseguite opere per cui servirebbe un'autorizzazione diversa dalla D.I.A. o vengano eseguite opere difformi da come presentate nell'atto o senza richiedere la D.I.A. si commette un illecito edilizio per il quale si pu essere perseguiti amministrativamente e/o penalmente. Dal 30 luglio 2010 la D.I.A. stata sostituita dalla S.C.I.A. (segnalazione certificata di inizio attivit). La principale differenza che con l'entrata in vigore della S.C.I.A., non pi necessario attendere 30 giorni per iniziare i lavori che possono iniziare non appena viene presentata la S.C.I.A..

Permesso di costruire
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L'art. 10 del D.P.R. 380, comma 1, definisce le categorie di interventi subordinati a permesso di costruire. Tramite il permesso di costruire possibile realizzare interventi di nuova costruzione, ristrutturazione urbanistica e ristrutturazione edilizia che comporti l'aumento di unit immobiliari, modifiche del volume, della sagoma, dei prospetti o delle superfici e della destinazione d'uso. Anche la demolizione con successiva ricostruzione pu essere effettuata con il permesso di costruire. La domanda per il rilascio del permesso di costruire, va presentata allo sportello unico corredata dagli opportuni elaborati del progetto, allegando i documenti e gli elaborati grafici indicati nel Regolamento Edilizio comunale ed soggetta al pagamento di oneri di urbanizzazione e ad un contributo commisurato al costo di costruzione. Oneri di urbanizzazione: L'incidenza degli oneri di urbanizzazione stabilita con deliberazione del consiglio comunale in base alle tabelle parametriche che la regione definisce per classi di comuni. Costo di costruzione e contributo commisurato: Il contributo di costo di costruzione per i nuovi edifici determinato dalle regioni. Il costo di costruzione dei nuovi edifici, riferito al metro quadrato di superficie, fissato in L.250.000 (1990) per tutto il territorio nazionale. Per stabilire il costo di costruzione necessario quindi conoscere la Superficie complessiva attraverso la formula: Sc= Su + 60% Snr dove Sc la superficie complessiva, Su la superficie utile (cio la superficie di pavimento misurata al netto di murature, tramezzi ecc.) e Snr la superficie netta non residenziale di servizi e accessori (es. cantine, box ecc.). Il valore di costruzione pu in alcuni casi aumentare da un minimo del 5% ad un massimo del 50%. A differenza della D.I.A. la domanda di permesso di costruire si avvale del silenzio-rifiuto, entro 60 giorni il comune provveder a comunicare all'interessato se il progetto presentato accettabile o richiede modifiche. Nel primo caso il comune entro 15 giorni rilascer il permesso di costruire nel secondo caso comunicher le modifiche da apportare che dovranno essere presentate entro 15 giorni.

SICUREZZA NEI CANTIERI MOBILI E TEMPORANEI


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Le norme sulla sicurezza dei cantieri si applicano nei cantieri temporanei o mobili. I limiti di applicabilit sono: 1. Cantieri con presenza di pi imprese o con entit uomini-giorno superiore a 200. (giorni x nuomini= uomini-giorno) 2. Lavori che espongono i lavoratori a rischi di seppellimento o sprofondamento da un'altezza superiore a 1,5m o di caduta da un'altezza superiore a 2m. 3. Lavori che espongono i lavoratori a rischi legati a sostanze chimiche o biologiche. 4. Lavori con radiazioni ionizzanti. 5. Lavori in prossimit di linee elettriche aeree. 6. Lavori che espongono ad un rischio di annegamento. 7. Lavori in pozzi, gallerie e sotterranei. 8. Lavori subacquei. 9. Lavori in cassoni ad aria compressa. 10. Lavori che richiedono l'utilizzo di esplosivi. 11. Lavori di montaggio e smontaggio di elementi prefabbricati pesanti. Per l'organizzazione e pianificazione per la sicurezza nei cantieri sono previste le seguenti figure:
1. Committente: colui che intende realizzare l'opera. 2. Responsabile dei lavori: pu essere nominato dal committente o pu

essere lo stesso committente ed ha il compito di controllare l'esecuzione dell'opera in tutte le sue fasi.
3. Coordinatore della sicurezza in fase di progetto: soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori e si occupa di pianificare le attivit in sicurezza e redigere il Piano di Sicurezza e Coordinamento (P.S.C.) e il fascicolo tecnico.

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4. Coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione: soggetto incaricato

dal committente o responsabile dei lavori che dovr l'applicazione delle disposizioni riportate sul P.S.C.

verificare

5. Impresa: soggetto scelto dal committente per realizzare l'opera.

I cantieri di qualsiasi tipo ed entit, dovranno provvedere a predisporre una notifica preliminare ed inviarla alla ASL e all'Ispettorato Provinciale del Lavoro. La notifica preliminare dovr contenere i seguenti dati: 1. Data della comunicazione. 2. Indirizzo del cantiere. 3. Nome e indirizzo del committente, responsabile dei lavori e dei coordinatori. 4. Natura dell'opera. 5. Data di inizio dei lavori. 6. Durata dei lavori. 7. Numero di imprese e di lavoratori autonomi sul cantiere. 8. Identificazione delle imprese. 9. Ammontare complessivo dei lavori. Nel caso in cui siano pi imprese a lavorare nello stesso cantiere, il coordinatore per la progettazione o esecuzione dell'opera, su incarico del committente, dovr redigere, prima che vengano iniziate le attivit lavorative in un cantiere edile, un P.S.C. P.S.C. Il Piano di Sicurezza e Coordinamento lo strumento finalizzato all'individuazione, l'analisi e la valutazione dei rischi e le conseguenti procedure, gli apprestamenti e le attrezzature atti a garantire, per tutta la durata dei lavori, il rispetto delle norme per la prevenzione degli infortuni e la tutela della salute dei lavoratori, nonch la stima dei relativi costi che non sono soggetti al ribasso nelle offerte delle imprese esecutrici. Il piano contiene altres le misure di prevenzione dei rischi risultanti dalla eventuale presenza simultanea o successiva di pi imprese o dei lavoratori autonomi ed redatto anche al fine di prevedere l'utilizzazione di impianti comuni quali infrastrutture, mezzi logistici e di protezione collettiva. Il piano costituito da una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla complessit dell'opera da realizzare ed alle eventuali fasi critiche del processo di costruzione.
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Il P.S.C. specifico per ogni singolo cantiere temporaneo o mobile e di concreta fattibilit; i suoi contenuti sono il risultato di scelte progettuali ed organizzative. Il coordinatore per la progettazione indica nel P.S.C., ove la particolarit delle lavorazioni lo richieda, il tipo di procedure complementari e di dettaglio al P.S.C. stesso e connesse alle scelte autonome dell'impresa esecutrice, da esplicitare nel P.O.S. Il P.S.C. corredato da tavole esplicative di progetto, relative agli aspetti della sicurezza, comprendenti almeno una planimetria e, ove la particolarit dell'opera lo richieda, un profilo altimetrico e una breve descrizione delle caratteristiche idrogeologiche del terreno o il rinvio a specifica relazione se gi redatta. Il P.S.C. contiene le scelte progettuali ed organizzative, le procedure, le misure preventive e protettive richieste per eliminare o ridurre al minimo i rischi di lavoro (ove necessario, vanno prodotte tavole e disegni tecnici esplicativi) e le misure di coordinamento atte a realizzare quanto sopra previsto. Il compito di aggiornamento e modifica demandato al C.S.E. Coordinatore per l'esecuzione dei lavori. Il C.S.E. integra anche il P.S.C. con i nominativi delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi. P.O.S. Il Piano Operativo di Sicurezza un piano complementare di dettaglio del P.S.C.; si attiene alle scelte autonome dell'appaltatore (impresa esecutrice) e relative responsabilit nell'organizzazione del cantiere e nell'esecuzione dei lavori. Il datore di lavoro dell'impresa affidataria e di ciascuna impresa esecutrice deve redigere il P.O.S. in riferimento al singolo cantiere interessato. L'aggiornamento demandato al datore di lavoro dell'impresa esecutrice che lo ha predisposto. L'impresa affidataria deve verificare il P.O.S. delle imprese esecutrici prima di trasmetterlo al C.S.E. Il C.S.E. ha l'obbligo di verificare l'idoneit del P.O.S. predisposto dall'impresa esecutrice e in caso di chiederne modifiche ed eventuali aggiornamenti.

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Il Piano Operativo di Sicurezza previsto per tutti i cantieri di competenza di una singola impresa. Con questo piano l'impresa esecutrice definisce in modo autonomo e funzionale l'organizzazione dei lavori in cantiere. Il P.O.S. contiene almeno i seguenti elementi: i dati identificativi dell'impresa esecutrice, che comprendono: il nominativo del datore di lavoro, gli indirizzi ed i riferimenti telefonici della sede legale e degli uffici di cantiere; la specifica attivit e le singole lavorazioni svolte in cantiere dall'impresa esecutrice e dai lavoratori autonomi subaffidatari; i nominativi degli addetti alla gestione delle emergenze in cantiere e del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, aziendale o territoriale, ove eletto o designato; il nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione; i nominativi del direttore tecnico di cantiere e del capocantiere; il numero e le relative qualifiche dei lavoratori dipendenti dell'impresa esecutrice e dei lavoratori autonomi; le specifiche mansioni, inerenti la sicurezza, svolte in cantiere da ogni figura nominata allo scopo dall'impresa esecutrice; la descrizione dell'attivit di cantiere, delle modalit organizzative e dei turni di lavoro; l'elenco dei ponteggi e di altre opere provvisionali di notevole importanza;

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l'elenco delle sostanze e preparati pericolosi utilizzati nel cantiere con le relative schede di sicurezza; l'esito del rapporto di valutazione del rumore; l'individuazione delle misure preventive e protettive, integrative rispetto a quelle contenute nel P.S.C. quando previsto, adottate in relazione ai rischi connessi alle proprie lavorazioni in cantiere; le procedure complementari e di dettaglio, richieste dal P.S.C. quando previsto; l'elenco dei dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere; la documentazione in merito all'informazione ed alla formazione fornite ai lavoratori occupati in cantiere.

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TRACCIOLINO Rappresenta una delle operazioni preliminari nello studio di un progetto stradale, una volta individuati i punti di origine e destinazione. Il tracciolino rappresenta la proiezione del percorso che si dovrebbe seguire per collegare i due estremi della strada senza mai discostarsi dal piano di campagna e con data pendenza uniforme.

Naturalmente, maggiore sar la pendenza ammessa p, minore sar la lunghezza del tracciato. Occorre stabilire, quindi, la lunghezza e la direzione del singolo segmento che unisce una curva di livello alla successiva. Nella figura si noti che nel primo tratto le curve sono quasi rettilinee e parallele tra loro. Il segmento d sar anchesso, praticamente rettilineo e pari a d= EQ/p, dove EQ lequidistanza tra le curve e p la pendenza scelta. Nel caso di carta 1:2.000, EQ= 2 m; se si vuole p= 5%, si ha (il 5% solo un esempio: si dovr decidere caso per caso in base allorografia!): d= 2 / 0.05= 40 m (20 mm sulla carta) I percorsi possibili sono generalmente due (AB e AB); si riducono ad uno nel caso in cui larco di raggio d tangente alla curva Q+e. Possono essere infiniti quando tale curva non viene intersecata: in tal caso il progettista sceglie il percorso pi breve o pi conveniente.

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Tutto ci vale se le due curve sono tra loro rettilinee e parallele. In genere sono curvilinee e divergenti, per cui il percorso a pendenza costante sar rappresentato sul terreno da una curva. Anche la sua proiezione sul piano del disegno sar una curva.

Infatti, perch la pendenza sia uniforme, occorre che ad della distanza tra A e B si sia raggiunto un dislivello pari a EQ/4, cos come ad occorre che si abbia EQ/2. Tale condizione soddisfatta dalla curva AMNPB. Pertanto, per approssimare la reale traiettoria curvilinea, specialmente in caso di sensibili equidistanze verticali e/o di forti curvature, si devono raffittire le curve di livello mediante interpolazione. In tal modo si riduce lequidistanza e, quindi, si riduce lo scostamento del tracciato rettilineo da quello reale curvilineo.

possibile, adesso, collegare due a due le curve di livello successive, fino ad unire gli estremi della strada con una spezzata, che rappresenta la proiezione del percorso che sul terreno collega i due estremi stessi a pendenza costante.
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La pendenza imposta, in genere si sceglie sulla base dei seguenti dati: 1.Dislivello tra i punti Origine Destinazione 2.Lunghezza approssimata che avr la strada Allora una p di tentativo sar data da: p(%)= q/Lapp. Per quanto detto prima, possibile avere diversi tracciolini con data pendenza. Tuttavia, molti si elimineranno per il loro andamento irrazionale (angoli eccessivamente acuti, passaggi in zone vincolate, terreni geologicamente non idonei, ecc.) I criteri da seguire possono essere cos riassunti: mitigare le tortuosit preferire il percorso pi breve limitare le opere darte (ponti, viadotti, ecc.) valutare la geologia minimizzare i costi (anche per quanto riguarda espropri e manutenzione)
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Siano i tre tracciolino I, II e III. Il I preferibile per la sua regolarit e costituir la spezzata guida da seguire per lo studio del tracciato. La rettifica del tracciolino avviene tramite la poligonale dasse che non giace pi sul terreno ma pu giacere al di sotto o al di sopra di questo, costituendo quelli che si chiameranno trincee e rilevati rispettivamente.

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In realt, si pu costruire un corridoio entro cui far ricadere la scelta della poligonale dasse, utilizzando tracciolini a diversa pendenza (con valori a cavallo di quello desunto) o frutto di scelte dipendenti da variabili gi menzionate (limitazione espropri, mitigazione impatti, costi, ecc.) La poligonale avr pendenza non uniforme e, generalmente, superiore a quella p imposta con lo studio del tracciolino. Comunque, quando lorografia del terreno presenta zone a differente acclivit, opportuno utilizzare tracciolini con diversi valori di p. La soluzione ottima va scelta in funzione delle seguenti variabili: Costo di costruzione Gestione delle operazioni di manutenzione Attraversamento di terreni geologicamente idonei Mitigazione degli impatti ambientali

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ESPROPRIO PER PUBBLICA UTILITA' Generalit. L'espropriazione una limitazione del diritto di propriet privata consentita dalla Costituzione (art.42). Tale limitazione condizionata alle esigenze dell'interesse pubblico e al pagamento di un'indennit. La normativa sulle espropriazioni per pubblica utilit dettata dal Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilit D.P.R. 8 giugno 2001, n 327, in vigore dal 30 giugno 2003. Soggetti dell'espropriazione La legge in vigore definisce i soggetti dell'espropriazione come segue:
Espropriato, il soggetto, pubblico o privato, proprietario del bene

espropriato; Autorit espropriante, l'autorit amministrativa titolare del potere di espropriare e che cura il relativo procedimento; Beneficiario dell'espropriazione, il soggetto, pubblico o privato, a favore del quale emesso il decreto di esproprio; Promotore dell'espropriazione, il soggetto, pubblico o privato, che chiede l'espropriazione. Le fasi dell'espropriazione
1. Il vincolo preordinato all'esproprio. Viene redatto quando si vuole

utilizzare una certa area per pubblica utilit o opera pubblica. Il vincolo ha la durata di 5 anni. Entro tale termine, deve essere emanato il provvedimento che comporta la dichiarazione di pubblica utilit dell'opera. Viene inviato al proprietario del bene l'avviso dell'avvio al procedimento di esproprio. 2. La dichiarazione di pubblica utilit. La dichiarazione di pubblica utilit contiene la scelta dell'area da utilizzare per l'opera pubblica. In primo luogo, deve contenere, a pena di invalidit dell'intera procedura, i termini di inizio e di fine lavori, nonch i termini di inizio e fine delle operazioni espropriative. 3. L'indennit di espropriazione. Entro 30 giorni successivi alla dichiarazione di pubblica utilit il promotore dell'espropriazione compila l'elenco dei beni da espropriare e indica le somme per le loro espropriazioni. Nei 30 giorni successivi alla notificazione dell'indennit provvisoria il proprietario pu comunicare all'autorit che accetta tale indennit. Sono quindi tenuti a concludere l'accordo di cessione volontaria come se fosse un atto di compravendita. Se entro 30 giorni
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dalla notificazione dell'indennit provvisoria il proprietario espropriando non risponde con l'accettazione, tramite il silenzio-rifiuto, l'indennit si intende rifiutata. Si procede quindi alla determinazione dell'indennit definitiva che se viene accettata si procede al pagamento, altrimenti l'autorit espropriante procede comunque all'emanazione del decreto di esproprio. Il proprietario pu anche fare opposizione alla stima con ricorso alla Corte d'appello. La stima peritale consentir al giudice di determinare l'indennit giudiziaria. 4. Il decreto di esproprio. Dispone il passaggio del diritto di propriet e quindi consente l'occupazione dell'immobile entro 2 anni dalla dichiarazione di pubblica utilit. L'indennit di esproprio Aree agricole. Nel caso di esproprio di un'area non edificabile, l'indennit determinata in base al criterio del valore agricolo medio (VAM), tenendo conto delle culture effettivamente praticate sul fondo o, in assenza di queste, del tipo di coltura prevalente nella zona. Aree edificabili. L'indennit di esproprio di un'area edificabile viene ottenuto attraverso la seguente formula: Ind= (Vv + 10RD x 1,8)/2 x 60% Quindi l'indennit pari alla media tra il valore venale (Vv) e 10 volte il reddito dominicale (RD) rivalutato dell'80% e il risultato viene ridotto del 40%. Fabbricati. Nel caso il terreno presenti dei manufatti edilizi, questi possono influire sul valore del terreno e in caso di esproprio, se non si tratta di un'opera abusiva, viene data un'indennit aggiuntiva, pari al valore venale del bene. Prezzo di cessione volontaria. Se si accetta l'indennit provvisoria di esproprio, il prezzo di cessione sar maggiore. Per le aree agricole il prezzo di cessione volontaria sar maggiore del 50%, se il proprietario coltivatore diretto, l'indennit aumenter del 200%, per le aree edificabili invece non si applica la riduzione del 40% mentre per i fabbricati il prezzo di cessione volontaria non differisce rispetto all'indennit provvisoria.

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Espropriazione parziale. In caso di esproprio parziale di un bene unitario,il valore della parte espropriata determinato tenendo conte della diminuzione di valore della parte non espropriata. Occupazione temporanea. L'indennit per un'area soggetta all'occupazione temporanea pari ad un dodicesimo (1/12) di quanto sarebbe stato l'importo dovuto in caso di esproprio e , per ogni mese o frazione di mese di occupazione, un'indennit pari ad un dodicesimo di quella annua. Retrocessione dei beni espropriati. Se entro 10 anni dal decreto di esproprio l'opera pubblica o di pubblica utilit non stata realizzata o cominciata, l'espropriato pu, attraverso il pagamento di un corrispettivo, riottenere il bene espropriato.

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