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Scienza & Tecnica casearia

di Roberto Molteni

Il solare in
caseificio
Lo sfruttamento dellenergia solare termica per la produzione di calore di processo e di servizio nellindustria casearia consente di ottenere significativi risparmi economici e di abbassare limpatto ambientale dovuto alluso di combustibili fossili. La Viessmann propone differenti soluzioni tecnologiche utilizzando le quali stata compiuta presso il Politecnico di Milano una simulazione impiantistica per un caseificio in provincia di Caserta.

o sfruttamento dellenergia del sole mediante collettori termici solari costituisce una tra le tecniche di riscaldamento di un fluido, lacqua, alternative alluso dei combustibili fossili. Attualmente la tecnologia dei collettori solari pienamente sviluppata e, per una realt industriale che deve affrontare costi energetici in continua crescita, costituisce una possibile soluzione a supporto del fabbisogno energetico a integrazione degli impianti di generazione di acqua calda di processo richiedendo investimenti economicamente giustificati. Il recupero di energia mediante limpiego di collettori solari dipende, innanzi tutto, dalla

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disponibilit complessiva di energia solare che in Italia corrisponde a un irraggiamento medio annuo compreso tra 1.100 e 1.700 kWh/m2 equivalente al contenuto energetico di circa 100-170 litri di gasolio o di 100170 metri cubi di metano. Comunemente un impianto solare, a seconda del collettore impiegato, delle dimensioni e del posizionamento, consente di trasformare in calore fino al 75% dellirraggiamento globale, dato dalla somma di quello diretto e di quello diffuso. In Italia un impianto a collettori solari fornisce il massimo rendimento, ovviamente nei mesi centrali dellanno, con i collettori orientati verso sud e inclinati di 30 rispetto al piano orizzontale; linstallazione risulta comunque conveniente anche in

condizioni sensibilmente scostate da quelle ottimali, ossia con orientamento tra sud-est e sud-ovest e inclinazione compresa tra 25 e 70. Collettori posizionati secondo un grado di inclinazione elevato forniscono una produzione di energia maggiormente equilibrata nellarco dellanno mentre un grado di inclinazione basso, inferiore ai 20, sconsigliabile in quanto ridurrebbe in modo inaccettabile la capacit autopulente dei collettori stessi. La curva caratteristica di rendimento del collettore funzione del rendimento ottico (per effetto della riflessione del vetro di copertura lirraggiamento solare non viene totalmente assorbito) e della cessione di calore per irraggiamento e convezione.

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Nella scelta del tipo di collettore, oltre alla disponibilit di spazio e alle condizioni di installazione, bisogna considerare anche la differenza di temperatura che si instaura tra quella media del collettore e quella dellaria circostante in quanto il rendimento ottico massimo quando detta differenza nulla.

Le soluzioni impiantistiche termico-solari


Poich limpiego dellenergia solare termica non solo migliora il rendimento dellimpianto di produzione di calore per i processi industriali ma permette anche un significativo risparmio energetico, la Viessmann (con sede italiana a Balconi di Pescantina, Verona) ha sviluppato nuove applicazioni destinate ai processi produttivi industriali nellottica del risparmio energetico e della riduzione delle emissioni inquinanti. Limpiego dei sistemi solari termici per i processi industriali a bassa e media temperatura costituisce una considerevole integrazione al fabbisogno di calore con conseguente interessante riduzione dei costi di gestione. I collettori solari piani o sottovuoto della Viessmann, a seconda della stagione e della zona climatica, consentono di generare calore con temperature oltre i 100 C. Tale tecnica permette di produrre direttamente acqua calda e vapore per alcuni processi industriali tra i quali generazione di vapore, lavaggio, essiccazione, secrezione, sterilizzazione, pastorizzazione. Nellambito della produzione casearia, il solare termico presenta un grande potenziale di applicazione essendo richiesto in larga parte calore a temperature non superiori agli 80 C per i processi di pastorizzazione, di lavaggio, di CIP, di preriscaldamento del fluido di lavoro (per esempio nella filatura o nella alimentazione del generatore di vapore) ecc. Linvestimento medio per un impianto solare termico applicato a un processo industriale pu rientrare, grazie ai risparmi ottenuti sul combustibile, in un periodo di tempo compreso tra i 4 e i 6 anni, con una riduzione dei costi energetici che, a medio termine, potrebbe raggiungere il 50%. Inoltre, i tempi di ammortamento del costo dellimpianto sono destinati a ridursi ulteriormente nel caso di sovvenzioni o incentivi alla installazione di sistemi volti al risparmio energetico.

Collettori termici solari


La Viessmann propone i collettori solari della serie Vitosol realizzati secondo tre tipologie costruttive tutte con superficie di assorbimento con rivestimento Sol-Titan in grado di assicurare un elevato assorbimento delle radiazioni solari. Il collettore Vitosol 100 di tipo piano con assorbitore in rame che presenta uno sviluppo a meandro e tubazioni di collegamento integrate con sistema a innesto con tubo flessibile in acciaio inossidabile. Il rivestimento altamente selettivo, la copertura realizzata in vetro solare a basso contenuto di ferro e lefficace isolamento termico permette un notevole sfruttamento dellirraggiamento solare. Il collettore Vitosol

100 disponibile con superficie di assorbimento di 2,3 oppure di 4,76 m2 e pu essere installato in posizione sia verticale sia orizzontale. Il modello Vitosol 200 un collettore solare a tubi sottovuoto a flusso diretto. Il vuoto nei tubi in vetro assicura il massimo isolamento termico evitando, cos, le dispersioni termiche tra tubo e assorbitore e consentendo di sfruttare anche le minime radiazioni diffuse. Lassorbitore integrato nei tubi sottovuoto e, pertanto, protetto contro gli agenti atmosferici e contro eventuale sporcizia assicurando, in tal modo, un rendimento costantemente elevato nel tempo. Il collettore Vitosol 200, installabile sia in verticale sia in orizzontale, realizzato secondo

Producibilit annua e specifica per un impianto di preriscaldamento acqua per la produzione di vapore valutato per dimensioni del campo collettori tra i 50 e i 100 l/m2 coll (linea continua) e di 70 l/m2 coll (linea tratteggiata)

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il principio della modularit inserendo i singoli tubi, mediante un sistema a innesto, nel tubo collettore. I vari collettori sono connessi tra loro a innesto attraverso un tubo flessibile in acciaio inossidabile. I vari tubi possono essere ruotati singolarmente per il loro ottimale orientamento verso il sole. Il collettore Vitosol 300 funziona in base al principio heat-pipe secondo il quale il fluido termovettore non scorre direttamente nei tubi del collettore ma allinterno di uno speciale tubo termovettore collegato a un condensatore. Il fluido evapora per effetto delle radiazioni solari e quindi condensa cedendo calore nello scambiatore di calore. I condensatori sono completamente avvolti nello scambiatore di calore a doppio tubo Duotec che presenta una elevata capacit di assorbire il calore e di cederlo al fluido termovettore che circola allesterno dello scambiatore. I tubi, che possono essere ruotati singolarmente sul proprio asse per un orientamento ottimale verso il sole, sono collegati a secco, ossia senza

contatto diretto tra il fluido termovettore e la miscela acqua-glicole, semplificando linstallazione e leventuale sostituzione dei tubi che avviene senza la necessit di svuotare limpianto. Questi collettori trovano tipica applicazione negli impianti soggetti a lunghi periodi di stagnazione, ossia con irraggiamento elevato senza prelievi, grazie anche al limitatore di temperatura integrato che protegge il collettore da eventuali surriscaldamenti.

Le caldaie integrabili con la tecnologia solare


La caldaia Vitomax 200 HS un generatore di vapore ad alta pressione a gasolio/gas

corrispondente al gruppo IV della direttiva specifica per i generatori di vapore e alle disposizioni TRD. La pressione massima di esercizio pu essere di 6, 8, 10, 13 e 16 bar (a richiesta sono ottenibili pressioni maggiori fino a 25 bar) e la caldaia, a tre giri di fumi con ridotto carico termico in camera di combustione, assicura una formazione ridotta di emissioni inquinanti. La camera vapore di grandi dimensioni e lampia superficie di evaporazione con separatore di gocce integrato forniscono un elevato titolo del vapore. Il generatore presenta ridotte dispersioni termiche grazie allisolamento termico avvolgente da 120 mm di spessore, alla scatola di raccolta dei gas di scarico con isolamento termico e alla parete fron-

Studio di fattibilit di un impianto solare termico in un caseificio


Presso il Politecnico di Milano, in collaborazione con la European Environmental Company e con riferimento agli impianti solari e termici della Viessmann stato effettuato lo studio sulla possibilit di integrazione di un impianto solare termico per la produzione del calore di processo necessario alle lavorazioni di un caseificio. Tale studio di fattibilit intende evidenziare il potenziale solare a uso produttivo applicato alla lavorazione casearia nonch effettuare una prima valutazione tecnico-economica di un intervento in modalit ESCo Solare (Energy Service Company). Si inteso, quindi, definire una configurazione impiantistica in grado di soddisfare sia le esigenze del cliente, ossia una integrazione poco invasiva del processo produttivo e una riduzione dei costi energetici e delle emissioni inquinanti, sia quelle della ESCo, ossia un intervento redditizio, di facile gestione e di alta replicabilit. Lintervento ESCo prevede, tra laltro, che il cliente non si occupi minimamente di tutto ci che riguarda limpianto solare a partire dalla ricerca del finanziamento fino alla progettazione, installazione e gestione dellimpianto stesso; ci che il cliente vedr sar il solo calore solare e pagher una bolletta solare collegata al calore fornito. Il progetto ha comportato lanalisi dei consumi (valutazione in termini energetici del ciclo produttivo e stima dei consumi relativi alla generazione del calore di processo), lanalisi dellintervento (definizione dellimpianto solare, simulazione delle prestazioni energetiche) e lanalisi economica (ipotesi di finanziamento dellinvestimento e tariffazione dellenergia solare, valutazione dei benefici per lutente del servizio e per la ESCo). Lo studio stato condotto per il caseificio La Baronia in localit Castel di Sasso presso Caserta. La costruzione idonea alla installazione di un campo di collettori solari in quanto il tetto piano e presenta una superficie disponibile di circa 500 m2 e una orientazione di circa 25 S-SO. Attualmente il calore destinato ai processi di lavoro prodotto da due generatori di vapore alimentati a GPL di 600 e 400 kW di potenza utilizzati in parallelo con funzionamento istantaneo. Il vapore utilizzato a perdere in un ciclo aperto senza possibilit di recupero del calore di scarto. Lanalisi del fabbisogno di calore stata compiuta per la produzione di mozzarella di bufala e di ricotta (escludendo altre lavorazioni poco significative in termini energetici quali mozzarella fior di latte e formaggi non freschi) e per le attivit di gestione degli impianti quali, essenzialmente, i lavaggi dei macchinari, delle cisterne e degli ambienti di lavoro. Il fabbisogno energetico giornaliero medio stimato (con variazioni stagionali limitate) di circa 1.500 kg di vapore corrispondenti a circa 1.000 kWh termici (1 kg di vapore alla temperatura di 119 C contiene una quantit di energia pari a circa 2.500 kJ). Il consumo di combustibile per la produzione di calore pari a 99.700 litri di GPL allanno, a fronte di una stima di fabbisogno termico a uso produttivo di 332 MWh termici, e mostra unalta inefficienza nella generazione e distribuzione del calore. Lo studio, che non prevede modifiche al ciclo produttivo per possibili utilizzi del calore solare direttamente nelle lavorazioni, presenta due varianti di impianto per lintegrazione del solare termico. La prima prevede lutilizzo del calore solare come solo preriscaldamento dellacqua in ingresso ai generatori. Nel caso fosse necessaria linstallazione di pi accumuli, previsto un collegamento in serie in modo da massimizzare la stratificazione e quindi la producibilit dellimpianto. La seconda prevede lutilizzo diretto del calore solare per gli impieghi a bassa temperatura non di processo (i lavaggi). Questa configurazione di impianto prevede due possibili destinazioni dellacqua calda dellimpianto solare, a seconda delle esigenze: da un lato si prevede linstallazione allinterno del locale lavorazioni di un rubinetto di acqua in temperatura, dallaltro la linea solare si inserir direttamente nella linea di acqua fredda sul lato lavaggio cisterne. In questo caso, i serbatoi saranno collegati in parallelo tra loro, in modo da garantire la maggiore quantit di acqua a uno stesso livello di temperatura. Utilizzando il software TRNSYS sono state effettuate simulazioni dinamiche del funzionamento del sistema per valutare la producibilit attesa al variare della dimensione del campo collettori e dei volumi di accumulo. Per la prima variante, si sono considerati volumi specifici di accumulo tra i 50 e i 70 l/m2collettore e superfici del campo collettori tra 40 e 100 m2.

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Il Vitosol 200 in basso e il Vitosol 100 a destra

tale raffreddata ad acqua nonch ridotte perdite di carico dal lato gas di scarico grazie alla superficie di scambio termico convettivo con tubi fumo di grandi dimensioni. La caldaia ha un ridotto consumo di energia con un rendimento in funzione della pressione massima di esercizio fino al 91% inoltre pu essere ulteriormente aumentato lo sfruttamento dellenergia tramite lo scambiatore di calore fumi/acqua per il preriscaldamento dellacqua di alimentazione che pu essere ottenuto anche tramite limpiego e il collegamento

con collettori solari. La caldaia Vitoplex 100 LS un generatore di vapore a bassa pressione a tre giri di fumo alimentato a gasolio/gas. una caldaia a basso carico termico in camera di combustione con camera di vapore di grandi dimensioni ed elevata superficie di evaporazione. La potenzialit va da 1.700 a 1.450 kW con produzione di vapore da 260 a 2.000 kg/h. La pressione massima di esercizio 1 bar e il rendimento stagionale giunge fino al 91%. Per abbassare i consumi energetici possibile effettuare il preriscaldamento dellacqua di alimentazione utilizzando un impianto a collettori solari. z

Le simulazioni hanno mostrato una scarsa sensitivit al volume di accumulo evidenziando valori di producibilit molto buoni (superiori a 800 kWh/m2/anno) per dimensioni del campo fino a 60 m2. Per la seconda variante i volumi di accumulo sono compresi tra 50 e 100 l/m2collettore e il campo collettori tra 50 e 200 m2. In questo caso i risultati sono decisamente pi confortanti, garantendo producibilit specifiche superiori agli 800 kWh/m2/ anno per tutte le simulazioni effettuate.

Numero collettori Superficie netta Impianto Superficie totale Volume totale accumulo Producibilit annua Producibilit Resa specifica energetica Frazione solare Energia primaria risparmiata

63 (tipo Vitosol 100 SH1) 146 m2 160 m2 10 m3

Numero accumuli 2 138 MWh/anno 945 kWh/m2/anno 20% 180 MWh/anno

Considerazioni economiche
La selezione della configurazione migliore per variante stata effettuata attraverso una valutazione del risparmio atteso sulla durata di vita dellimpianto (20 anni) e considerando le limitazioni legate alle superfici disponibili. I parametri economici considerati sono stati: prezzo del combustibile ( 0,082 kWh con un tasso di incremento annuo del 5%); tasso di attualizzazione (7% annuo); costo operativo dellimpianto (1,5% della producibilit annua, con un incremento annuo del 5%); costo annuo di manutenzione (2% del costo di investimento, con un incremento annuo pari allinflazione, ossia 2%); vita utile dellimpianto (20 anni). Gli impianti risultanti sono stati i seguenti. Per la prima variante: un campo collettori da 60 m2 e 3.000 litri di accumulo. In questo caso si prevede un VAN (valore

attualizzato netto) atteso a 20 anni pari a circa 29.000. Per la seconda: un campo collettori da 160 m2 e 10.000 litri di accumulo con un valore atteso a 20 anni di circa 140.000. La soluzione scelta stata la variante due, le cui caratteristiche sono evidenziate in tabella. Di questo impianto stata quindi realizzata unanalisi di possibile contratto di tipo ESCo in cui il cliente non partecipa al finanziamento iniziale e paga solo lenergia prodotta dallimpianto solare. Ai parametri economici e finanziari prima considerati sono stati aggiunti lIVA sulla vendita

dellenergia solare pari al 20% e il costo del denaro (per un mutuo di durata pari a quella contrattuale) del 5% e gli introiti da certificati bianchi con prezzo pari a 85/tep. Sono state fatte simulazioni economiche dellintervento per durate di contratto di 10, 13 e 15 anni mostrando il comportamento al variare del costo di vendita dellenergia solare (in un range compreso tra il costo del GPL e uno sconto su questo del 40%). I risultati delle simulazioni economiche hanno mostrato una redditivit dellimpianto molto alta. Senza incentivi pubblici, per esempio, un contratto di 15 anni permetterebbe alla ESCo di vendere lenergia con uno sconto del 6% rispetto al prezzo di riferimento (GPL) realizzando al termine del contratto circa 36.000 (VAN15) con un TIR (tasso interno di rendimento) pari al 10%: il cliente vedr un guadagno di circa 55.000 (VAN20). Ipotizzando un sussidio pubblico del 30% le possibili soluzioni contrattuali aumentano considerevolmente. Infatti, garantendo un livello minimo di reddito dellintervento (cos ipotizzati: per la ESCo, VAN a termine contratto pari a 20.000, TIR a termine contratto 10%; per il cliente, VAN a 20 anni pari a 60.000), allaumentare della durata di contratto aumenta la possibilit di sconto sul prezzo di vendita dellenergia. Si passa quindi da un contratto di 10 anni e sconto fino al 10% a sconti fino al 20 e al 30% per durate rispettivamente di 13 e di 15 anni.

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