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HOBBES Era un filosofo inglese vissuto tra il 1588 e il 1679, nel periodo della Prima Rivoluzione Inglese.

E' ricordato come teorico dello Stato assoluto, di Luigi XIV. Hobbes era convinto che il problema per lo Stato era il disordine e l'unico modo per evitarlo era la monarchia. Secondo Hobbes l'unica cosa che tiene a bada gli uomini la paura, da qui deriva il suo Pessimismo Antropologico, da cui deriva la sua teoria Politica. Le sue opere pi importanti sono: Elementi di legge naturale e politico (1640); poi aveva intenzione di scrivere tre opere su tutte le discipline: DE CORPORE (fisica), DE HOMINE (etica), DE CIVE (politica), poi l'ordine cambi per lo scoppio della rivoluzione, nel 1642 fu pubblicato DE CIVE, nel 1652 fu pubblicato DE CORPORE, nel 1658 fu pubblicato DE HOMINE. Nel 1651 fu pubblicato il LEVIATHAN in cui un mostro bibblico rappresenta il potere assoluto. Dalla fisica e dall'etica si rileva la sua teoria politica. La visione del mondo fisico di tipo materialistico meccanicistico in quanto Hobbes diceva che il mondo era costituito da materia, da particelle che si muovono costituendo i vari fenomeni fisici spiegabili attraverso il movimento. La conoscenza avviene attraverso lo scontro tra i corpi e gli organi di senso, sono poi gli spiriti animali a portare le informazioni al cervello (Cartesio). I sentimenti causano moti in accordo o in disaccordo con il movimento vitale, se si prova piacere c' attrazione, se si prova dolore c' repulsione. Secondo il pessimismo antropologico di Hobbes l'uomo vive egoisticamente . In un ipotetico stato di natura, considerando una condizione primitiva in cui non ci sono leggi, si possono analizzare i vari comportamenti e dedurre dei diritti naturali dell'uomo. 1. Libert: nello stato di natura c'era il diritto di tutti su tutto, ma la libert non era assoluta perch era guidata dal proprio istinto. 2. Uguaglianza: nello stato di natura c' l'uguale possibilit di uccidere o essere uccisi. 3. Scarsit di beni: nello stato di natura c'era una condizione di guerre incessanti di tutti contro tutti. Aristotele vedeva l'uomo come un animale naturalmente socievole Hobbes dice il contrario. La lotta di tutti contro tutti porta a un generale pericolo di vita per questo Hobbes decide di usare la ragione come calcolo dei mezzi pi dotti per superare il pericolo. Nascono le leggi di natura, ossia i teoremi in vista della conservazione: 1. bisogna cercare la pace 2. si deve rinunciare al diritto su tutto (promessa tra gli uomini) 3. i patti devono essere rispettati (pacta sunt servanda) L'atto fondamentale che segna il passaggio dallo stato di natura allo stato civile la stipulazione di un contratto tra gli uomini e il sovrano a favore di quest'ultimo, con il quale gli uomini rinunciano al diritto illimitato dello stato di natura e lo cedono al singolo sovrano. Il sovrano garantisce il patto e riunisce in se stesso ogni potere. L'assolutismo di Hobbes prevede: l'irreversibilit e l'unilateralit del patto, l'indivisibilit del potere sovrano, la legge civile come unica regola del bene e del male, l'obbedienza assoluta al sovrano, la negazione del tirannicidio e l'unione tra chiesa e stato. Il sovrano non sottomesso in alcun modo alle leggi dello stato, non pu obbligare nessuno ad andare contro se stesso e permette ai sudditi di essere liberi per ci che non prescritto dalle leggi.

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