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Documento contenuto nel prodotto PROTEZIONE ATTIVA CONTRO GLI INCENDI edizione 2007.

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NORMA ITALIANA

Controllo iniziale e manutenzione dei sistemi di rivelazione incendi

UNI 11224

MARZO 2007

Initial verification and maintenance of automatic fire detection and fire alarm systems

La norma descrive le procedure per il controllo iniziale, la sorveglianza e il controllo periodico, la manutenzione e la revisione dei sistemi fissi automatici di rivelazione, di segnalazione manuale e di allarme dincendio.

TESTO ITALIANO

ICS

13.220.20

UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione Via Sannio, 2 20137 Milano, Italia

UNI Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento pu essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza il consenso scritto dellUNI. www.uni.com UNI 11224:2007 Pagina I

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PREMESSA
La presente norma stata elaborata sotto la competenza della Commissione Tecnica UNI Protezione attiva contro gli incendi La Commissione Centrale Tecnica dellUNI ha dato la sua approvazione il 23 novembre 2006. La presente norma stata ratificata dal Presidente dellUNI ed entrata a far parte del corpo normativo nazionale l1 marzo 2007.

Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato dellarte della materia ed il necessario grado di consenso. Chiunque ritenesse, a seguito dellapplicazione di questa norma, di poter fornire suggerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dellarte in evoluzione pregato di inviare i propri contributi allUNI, Ente Nazionale Italiano di Unificazione, che li terr in considerazione per leventuale revisione della norma stessa. Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove edizioni o di aggiornamenti. importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di essere in possesso dellultima edizione e degli eventuali aggiornamenti. Si invitano inoltre gli utilizzatori a verificare lesistenza di norme UNI corrispondenti alle norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi. UNI 11224:2007 UNI Pagina II

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INDICE
1 2 3 3.1 3.2 3.3 3.4 4
prospetto 1

SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE RIFERIMENTI NORMATIVI

1 1

TERMINI E DEFINIZIONI 1 Rivelatori ........................................................................................................................................................ 1 Sistema di rivelazione ............................................................................................................................ 2 Controlli .......................................................................................................................................................... 2 Ulteriori definizioni riferibili ai controlli e alle manutenzioni ................................................ 3 FASI E PERIODICIT 3 Fasi e periodicit della manutenzione ................................................................................................... 3 DOCUMENTAZIONE
prospetto 2

Documenti da produrre ............................................................................................................................... 4

6 6.1 6.2 6.3 6.4 7 7.1 7.2 7.3 7.4 7.5 7.6 7.7 7.8 7.9 7.10 7.11 7.12 8 8.1 8.2 8.3 8.4 8.5 8.6 8.7 8.8 9 9.1 9.2 APPENDICE (informativa) A

CONDIZIONI AMBIENTALI DURANTE LE PROVE E LE VERIFICHE 4 Condizioni durante la fase di controllo iniziale .......................................................................... 4 Condizioni durante la fase di sorveglianza ................................................................................. 4 Condizioni durante il controllo periodico, la manutenzione e la fase di revisione ...... 4 Condizioni di sicurezza durante operazioni in aree pericolose ........................................ 5 STRUMENTAZIONE E DOCUMENTAZIONE DA IMPIEGARE DURANTE LE PROVE 5 Generalit...................................................................................................................................................... 5 Prova della centrale ................................................................................................................................. 5 Prova dei rivelatori di fumo puntiformi ........................................................................................... 5 Prova dei rivelatori di fumo lineari.................................................................................................... 6 Prova dei rivelatori di temperatura puntiformi............................................................................ 6 Prova dei rivelatori di temperatura lineari .................................................................................... 6 Prova dei sistemi di rivelazione ad aspirazione ....................................................................... 6 Prova dei pulsanti di allarme incendio ........................................................................................... 6 Prova dei rivelatori di fiamma puntiformi ...................................................................................... 6 Prova dei segnalatori ottico acustici ............................................................................................... 6 Prova dei dispositivi attuatori dei sistemi di estinzione ........................................................ 6 Prova dei dispositivi di commutazione .......................................................................................... 6 METODOLOGIA DI CONTROLLO INIZIALE 7 Procedura per il controllo preliminare ............................................................................................ 7 Procedura per il controllo funzionale .............................................................................................. 7 Verifica dello stato e delle indicazioni della centrale ............................................................. 8 Verifica dellefficacia dei sistemi di segnalazione locali ....................................................... 8 Verifica delle condizioni e delle segnalazioni di allarme...................................................... 8 Verifica delle condizioni e delle segnalazioni di guasto ....................................................... 8 Verifica dello stato delle fonti di alimentazione ......................................................................... 9 Sistemi particolari ..................................................................................................................................... 9 REGISTRAZIONE DELLE PROVE 9 Metodo di registrazione ......................................................................................................................... 9 Sottoscrizione dei documenti ............................................................................................................. 9 10
Lista di riscontro per controllo iniziale di un impianto di rivelazione ......................................... 10 UNI 11224:2007 UNI Pagina III

prospetto A.1

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Verifiche preliminari sul sistema ........................................................................................................... 11 Verifiche sul sistema ................................................................................................................................ 12 Controlli addizionali su sistema con ASD.......................................................................................... 13

prospetto A.2 prospetto A.3 prospetto A.4

APPENDICE (informativa)

14
Lista di riscontro per controllo periodico sistema di rivelazione ................................................ 14 Verifiche sul sistema ................................................................................................................................ 15

prospetto B.1 prospetto B.2

APPENDICE (informativa) C.1 C.2 C.3 C.4

REALIZZAZIONE DELLE VERIFICHE Controllo della messa a terra .......................................................................................................... Verifica della corretta alimentazione ai dispositivi periferici............................................ Metodo di collegamento della schermatura del cavo ......................................................... Metodo di verifica del rumore elettrico ....................................................................................... BIBLIOGRAFIA

16 16 16 16 16 17

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SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE


La presente norma descrive le procedure per il controllo iniziale, la sorveglianza e il controllo periodico, la manutenzione e la revisione dei sistemi di rivelazione automatica di incendio. applicabile anche dove il sistema di rivelazione incendi sia impiegato per attivare un sistema di estinzione automatica o attuare dispositivi di sicurezza antincendio. Scopo delle attivit di manutenzione la verifica della funzionalit degli impianti e non della loro efficacia, per la quale si rimanda alla UNI 9795. Qualora un sistema di rivelazione incendio non risulti conforme alla regola dellarte, le azioni correttive non rientrano nellambito della presente norma. La presente norma si applica sia ai nuovi sistemi sia a quelli esistenti.

RIFERIMENTI NORMATIVI
La presente norma rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati del testo e sono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte nella presente norma come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non datati vale lultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento (compresi gli aggiornamenti). UNI 9795 Sistemi fissi automatici di rivelazione, di segnalazione manuale e di allarme dincendio - Sistemi dotati di rivelatori puntiformi di fumo e calore, rivelatori ottici lineari di fumo e punti di segnalazione manuali Sistemi di rivelazione e di segnalazione dincendio - Introduzione Sistemi di rivelazione e di segnalazione dincendio - Dispositivi sonori di allarme incendio Sistemi di rivelazione e di segnalazione dincendio - Rivelatori di fumo - Rivelatori lineari che utilizzano un raggio ottico luminoso Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1 000 V in corrente alternata e a 1 500 V in corrente continua Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas - Parte 17: Verifica e manutenzione degli impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas (diversi dalle miniere)

UNI EN 54-1 UNI EN 54-3 UNI EN 54-12 CEI 64-8 CEI EN 60079-17

TERMINI E DEFINIZIONI
Ai fini della presente norma si applicano i termini e le definizioni seguenti.

3.1
3.1.1

Rivelatori
rivelatore dincendio: Componente di un sistema di rivelazione incendio, che contiene
almeno un sensore che costantemente o a intervalli frequenti sorveglia almeno un fenomeno fisico e/o chimico associato allincendio e che fornisce almeno un corrispondente segnale alla centrale di controllo e segnalazione [UNI EN 54-1].

3.1.2 3.1.3

rivelatore di calore: Rivelatore sensibile allinnalzamento della temperatura [UNI EN 54-1]. rivelatore di fumo: Rivelatore sensibile alle particelle dei prodotti della combustione e/o
della pirolisi sospesi nellatmosfera (aerosol) [UNI EN 54-1]. I rivelatori di fumo possono essere suddivisi in:

UNI 11224:2007

UNI

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3.1.3.1

rivelatore di fumo di tipo ionico: Rivelatore sensibile ai prodotti della combustione che sono
in grado di influenzare le correnti dovute alla ionizzazione allinterno del rivelatore [UNI EN 54-1].

3.1.3.2

rivelatore di fumo di tipo ottico: Rivelatore sensibile ai prodotti della combustione che sono in
grado di influenzare lassorbimento o la diffusione della radiazione nelle bande dellinfrarosso, del visibile e/o dellultravioletto dello spettro elettromagnetico [UNI EN 54-1].

3.1.3.3

rivelatore di fumo lineare che utilizza un raggio ottico: Rivelatore costituito da almeno un
trasmettitore e un ricevitore e che pu comprendere un riflettore/i per la rivelazione di fumo mediante lattenuazione e/o la variazione dellattenuazione di un raggio ottico [UNI EN 54-12].

3.1.4 3.1.5 3.1.6 3.1.7

rivelatore di fiamma1): Rivelatore sensibile alla radiazione emessa dalle fiamme di un


incendio [UNI EN 54-1].

rivelatore multi-criterio1): Rivelatore sensibile a pi di un fenomeno causato dallincendio


[UNI EN 54-1].

rivelatore termico lineare1) (cavo termosensibile): Rivelatore che risponde alla temperatura
sorvegliata in prossimit di una linea continua.

rivelatore ad aspirazione (ASD aspirating smoke detectors)1): Rivelatore di fumo nel quale
aria e aerosol passano attraverso un dispositivo di campionamento e sono trasportati a uno o pi elementi sensibili al fumo attraverso un sistema di aspirazione.

3.2

Sistema di rivelazione
Insieme di apparecchiature e software costituenti limpianto di rivelazione incendi.

3.3
3.3.1

Controlli2)
sorveglianza: Controllo visivo atto a verificare che le attrezzature e gli impianti antincendio
siano nelle normali condizioni operative, siano facilmente accessibili e non presentino danni materiali accertabili tramite esame visivo. La sorveglianza pu essere effettuata dal personale normalmente presente nelle aree protette dopo aver ricevuto adeguate istruzioni.

3.3.2

controllo periodico: Insieme delle operazioni, da effettuarsi con frequenza almeno


semestrale, per verificare la completa e corretta funzionalit delle attrezzature e degli impianti.

3.3.3 3.3.4

manutenzione: Operazione od intervento finalizzato a mantenere in efficienza ed in buono


stato le attrezzature e gli impianti.

manutenzione ordinaria: Operazione che si attua in loco, con strumenti ed attrezzi di uso
corrente. Essa si limita a riparazioni di lieve entit, abbisognevoli unicamente di minuterie e comporta limpiego di materiali di consumo di uso corrente o la sostituzione di parti di modesto valore espressamente previste.

3.3.5

manutenzione straordinaria: Intervento di manutenzione che non pu essere eseguito in


loco o che, pur essendo eseguito in loco, richiede mezzi di particolare importanza oppure attrezzature o strumentazioni particolari o che comporti sostituzioni di intere parti di impianto o la completa revisione o sostituzione di apparecchi per i quali non sia possibile o conveniente la riparazione.

1) 2)

Rivelatori attualmente non contemplati nella UNI 9795. Definizioni tratte dal Decreto Ministeriale del 10 marzo 1998. UNI Pagina 2

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3.4
3.4.1

Ulteriori definizioni riferibili ai controlli e alle manutenzioni


controllo iniziale: Controllo effettuato per verificare la completa e corretta funzionalit delle
apparecchiature e delle connessioni e la positiva corrispondenza con i documenti del progetto esecutivo.

3.4.2

consegna formale di un sistema: Atto che prevede la consegna del sistema a colui che lo
ha commissionato e comporta lemissione dei documenti previsti dalla legislazione vigente e la sottoscrizione da parte dellinstallatore della dichiarazione di conformit oppure della "Dichiarazione di corretta installazione di impianti non ricadenti nel campo di applicazione della Legge 46/90".

3.4.3

avviamento sistema: Fase operativa pratica, costituita da una serie di controlli funzionali e
di verifiche visive operate sui componenti del sistema, condotta da personale specializzato durante il controllo iniziale.

3.4.4

sistema modificato: Sistema di rivelazione esistente nel quale sono state apportate
modifiche per la sostituzione di apparecchiature con caratteristiche diverse rispetto a quelle precedentemente installate o una modifica nella loro quantit o collocazione, o nella funzionalit del sistema, tali da prevedere lesigenza di una revisione della documentazione di progetto originale.

3.4.5

revisione impianto: Controllo accurato e particolare del sistema, la cui periodicit e


metodologia dipende dalle prescrizioni normative e legislative, relative ai singoli componenti utilizzati o dalle istruzioni del produttore delle apparecchiature impiegate.

3.4.6

responsabile del sistema: Datore di lavoro o persona da lui preposta (delegata) secondo
la legislazione vigente3).

FASI E PERIODICIT
La manutenzione (obbligatoria secondo la legislazione vigente4)) dei sistemi di rivelazione incendio deve essere eseguita con la periodicit minima indicata nel prospetto 1.
prospetto 1

Fasi e periodicit della manutenzione


Periodicit Occasionale Almeno ogni 30 giorni Almeno ogni 6 mesi Occasionale Occasionale Almeno ogni 10 anni Circostanza Prima della consegna di un nuovo sistema o nella presa in carico di un sistema in manutenzione. Secondo il piano di manutenzione programmata dal responsabile del sistema. Secondo il piano di manutenzione programmata dal responsabile del sistema. Secondo esigenza per riparazioni di lieve entit. Secondo esigenza per riparazioni di particolare importanza. Secondo indicazioni normative e legislative in funzione delle apparecchiature impiegate o delle istruzioni dei costruttori delle apparecchiature.

Fase Controllo iniziale Sorveglianza Controllo periodico Manutenzione ordinaria Manutenzione straordinaria Revisione sistema

DOCUMENTAZIONE
I documenti devono essere prodotti secondo il prospetto 2.

3) 4)

Alla data di pubblicazione della presente norma in vigore il Decreto Legislativo N 626 del 19 settembre 1994 e successive modifiche e/o integrazioni. Alla data di pubblicazione della presente norma in vigore il Decreto Ministeriale del 10 marzo 1998 (in particolare vedere punto 6.4 dellAllegato VI). UNI Pagina 3

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Documenti da produrre
Documenti da produrre e riportare nel registro Rapporti di prova e liste di riscontro e controllo funzionale come minimo secondo quanto indicato nellappendice A. Semplice registrazione conforme al piano di manutenzione programmata dal responsabile del sistema. Registrazione delle attivit e dei controlli su formato, stabilito dal responsabile del sistema. Registrazione del documento di intervento sottoscritto dal personale tecnico qualificato incaricato della manutenzione. Registrazione del documento di intervento sottoscritto dal personale tecnico qualificato incaricato della manutenzione. Rapporti di prova e liste di riscontro e controllo funzionale conformi come minimo a quanto indicato nellappendice A.

prospetto

Fase Controllo iniziale Sorveglianza Controllo periodico Manutenzione ordinaria Manutenzione straordinaria Revisione sistema

6
6.1

CONDIZIONI AMBIENTALI DURANTE LE PROVE E LE VERIFICHE


Condizioni durante la fase di controllo iniziale
Le condizioni di prova ideali per il controllo iniziale sono quelle esistenti durante lordinaria operativit dei sistemi. Nel caso gli ambienti nei quali insiste il sistema di protezione che non siano ancora stati adibiti al loro utilizzo operativo o si trovino ancora nella condizione di cantiere: controllare che nellambiente non sussistano condizioni tali da falsare il funzionamento del sistema e la riproducibilit delle condizioni di reale esercizio; verificare che il funzionamento dei dispositivi da sottoporre a prova non sia condizionato da oggetti provvisori, materiali o dispositivi che potrebbero compromettere lefficacia del sistema.

In ogni caso, verificare che le segnalazioni e le eventuali attivazioni comandate dal sistema di protezione non determinino condizioni di pericolo per le persone o vadano a causare azioni indesiderate o in grado di produrre danno alle cose. Assicurarsi che tutte le persone che possono essere raggiunte dalle segnalazioni ottiche ed acustiche siano state preventivamente informate; eventualmente concordare con il responsabile della sicurezza competente le opportune contromisure necessarie ad evitare condizioni che potrebbero creare panico e disagio nelle persone che operano nelle zone interessate. Verificare le condizioni di pulizia delle apparecchiature; tali condizioni devono essere assicurate anche dopo il termine di esecuzione delle prove.

6.2

Condizioni durante la fase di sorveglianza


Il controllo di sorveglianza deve essere effettuato nelle condizioni esistenti durante lordinaria operativit dei sistemi.

6.3

Condizioni durante il controllo periodico, la manutenzione e la fase di revisione


Il controllo periodico, la manutenzione e la fase di revisione sono effettuati nelle condizioni esistenti durante lordinaria operativit dei sistemi. In ogni caso, verificare che le segnalazioni e le eventuali attivazioni comandate dal sistema di protezione non determinino condizioni di pericolo per le persone o vadano a causare azioni indesiderate o che potrebbero produrre danno alle cose. In caso di sistemi adibiti al comando di sistemi attivi di protezione, quali per esempio comandi di estinzione a gas, mettere in atto misure tali da impedire che, durante le manovre, i dispositivi di comando vengano attivati in modo accidentale.

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Assicurarsi che tutte le persone che possono essere raggiunte dalle segnalazioni ottiche ed acustiche siano state preventivamente informate; eventualmente concordare con il responsabile della sicurezza competente le opportune contromisure necessarie ad evitare condizioni che potrebbero creare panico e disagio nelle persone che operano nelle zone interessate.

6.4

Condizioni di sicurezza durante operazioni in aree pericolose


Prima di operare sulle apparecchiature verificare che non esistano condizioni di pericolo. In ogni caso, prima di iniziare ad operare necessario chiedere, ed ottenere, dal responsabile della sicurezza competente informazioni circa i rischi presenti in ambiente e le misure di sicurezza da adottare secondo quanto previsto dalla legislazione vigente5). In ogni caso, per i sistemi ubicati in luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas (diversi dalle miniere), devono essere seguite le indicazioni della CEI EN 60079-17.

7
7.1

STRUMENTAZIONE E DOCUMENTAZIONE DA IMPIEGARE DURANTE LE PROVE


Generalit
Prima di operare su un sistema antincendio necessario almeno predisporre quanto segue: manualistica relativa alla centrale e alle apparecchiature installate; disegni e documentazione di progetto dellimpianto di protezione in edizione e/o revisione conformi a quanto installato; norme di riferimento o procedure di prova dei produttori delle apparecchiature installate, ove esistenti; strumenti di prova predisposti allo scopo dai produttori delle apparecchiature, ove esistenti; la strumentazione elettronica di tipo e metrologia adeguata alle prove da eseguire in accordo alle istruzioni fornite dal produttore delle apparecchiature; raccomandato almeno lutilizzo di un multimetro.

Nel caso di sistemi comunicanti in modo seriale, raccomandato lutilizzo di un oscilloscopio o di un analizzatore in grado di visualizzare la qualit della comunicazione seriale.

7.2

Prova della centrale


Prima di operare su qualsiasi centrale antincendio necessario almeno predisporre quanto segue: manualistica e schemi della centrale; programmi software o procedure di prova, forniti dal produttore della centrale (se esistenti); la strumentazione elettronica di tipo e metrologia adeguata alle prove da eseguire in accordo alle indicazioni fornite dal produttore delle apparecchiature.

Sono comunque raccomandati al minimo un multimetro e, nel caso di sistemi comunicanti in modo seriale, un oscilloscopio od un analizzatore in grado di visualizzare la qualit della comunicazione seriale.

7.3

Prova dei rivelatori di fumo puntiformi


Oltre a quanto indicato al punto 7.1, per operare sui rivelatori di fumo puntiformi necessario almeno predisporre strumenti di prova suggeriti a questo scopo dai produttori dei rivelatori; in particolare possono essere impiegati dispositivi artificiali di produzione del fumo o di altro prodotto, in grado di simulare con buona approssimazione linsorgere di un incendio.
5) Alla data di pubblicazione della presente norma in vigore il Decreto Legislativo N 626 del 19 settembre 1994 e successive modifiche e/o integrazioni. UNI Pagina 5

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7.4

Prova dei rivelatori di fumo lineari


Oltre a quanto indicato al punto 7.1, necessario predisporre dispositivi di prova suggeriti a questo scopo dai produttori dei rivelatori; in particolare possono essere impiegati appositi filtri di oscuramento tarati forniti dagli stessi produttori dei rivelatori.

7.5

Prova dei rivelatori di temperatura puntiformi


Oltre a quanto indicato al punto 7.1, necessario predisporre dispositivi di prova suggeriti a questo scopo dai produttori dei rivelatori; in particolare possono essere impiegati dispositivi di riscaldamento sia piezoelettrici, sia ad aria o gas adatti allo scopo.

7.6

Prova dei rivelatori di temperatura lineari


I rivelatori di temperatura lineari spesso differiscono tra loro anche per la tipologia di funzionamento. quindi importante fare ricorso alle normative di riferimento disponibili e, in secondordine, alle istruzioni del produttore e agli strumenti da esso predisposti a questo scopo, nonch alle eventuali indicazioni del progettista.

7.7

Prova dei sistemi di rivelazione ad aspirazione


Alla famiglia dei sistemi di aspirazione appartengono apparecchiature che operano secondo diversi livelli di sensibilit e principi operativi. La norma applicabile e il tipo di strumento necessario devono essere quindi predisposti dallinstallatore secondo le indicazioni del progettista del sistema.

7.8

Prova dei pulsanti di allarme incendio


Oltre a quanto indicato al punto 7.1, per operare sui pulsanti di allarme incendio necessario almeno predisporre: strumenti specifici per lattivazione dei pulsanti, per esempio speciali utensili e chiavi in grado di simulare la rottura del vetro; un numero sufficientemente adeguato di vetrini frangibili nel caso le prove ne prevedano la rottura.

7.9

Prova dei rivelatori di fiamma puntiformi


Alla famiglia dei rivelatori di fiamma appartengono dispositivi che operano secondo diversi livelli di sensibilit e principi funzionali; la norma applicabile e il tipo di strumento necessario devono essere quindi predisposti dallinstallatore secondo le indicazioni del progettista del sistema.

7.10

Prova dei segnalatori ottico acustici


Oltre a quanto indicato al punto 7.1, per operare sui segnalatori ottico acustici pu essere utile ricorrere allimpiego di uno strumento di misurazione fonometrica.

7.11

Prova dei dispositivi attuatori dei sistemi di estinzione


Oltre a quanto indicato al punto 7.1, per operare sui sistemi comprendenti attuatori destinati ad avviare apparecchiature di comando automatico dellestinzione, pu essere utile ricorrere ad apparecchi elettronici di simulazione da collegare in prossimit ed in sostituzione temporanea del dispositivo di attuazione del quale devono possedere caratteristiche elettriche analoghe.

7.12

Prova dei dispositivi di commutazione


Trattandosi prevalentemente di contatti di scambio possono essere impiegati gli stessi dispositivi comandati o, in caso di controindicazioni di carattere pratico, un multimetro predisposto alla lettura della commutazione.

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8
8.1

METODOLOGIA DI CONTROLLO INIZIALE


Procedura per il controllo preliminare
Il controllo iniziale effettuato da personale qualificato. Prima di passare alla fase esecutiva delle prove, occorre eseguire un controllo preliminare che costituito da una verifica visiva del sistema. Per i sistemi di rivelazione incendio, la verifica eseguita in conformit alla UNI 9795, prevedendo quindi: laccertamento della rispondenza del sistema al progetto esecutivo; il controllo che la posa in opera sia stata eseguita in conformit alla CEI 64-8 per le parti applicabili; il controllo visivo dei collegamenti elettrici; il controllo visivo dei collegamenti meccanici.

La verifica visiva una parte molto importante e deve essere effettuata su tutti gli impianti; generalmente un impianto esteticamente ben eseguito un impianto che denota una cura costruttiva che sar in grado di favorire una buona affidabilit e gli interventi successivi. La parte visibile del sistema deve essere esaminata per controllare: che le cassette e i percorsi siano chiaramente identificabili; che i percorsi dei cavi siano esenti da influenze ambientali; che le curve e le giunte siano state eseguite a regola darte; che i supporti meccanici dellimpianto siano regolari e stabili; il bloccaggio e la tenuta meccanica dei tubi in prossimit dei raccordi e delle cassette; che gli ingressi nelle cassette siano collegati a regola darte; i collegamenti di messa a terra; che la messa a terra dello schermo sia in un solo punto o comunque secondo le indicazioni del costruttore delle apparecchiature.

La verifica visiva deve prevedere anche lapertura delle cassette di giunzione e lispezione dei punti nascosti per controllare: la stabilit dei collegamenti e fissaggio dei morsetti; limpiego dei capicorda su tutti i collegamenti nei quali siano previsti; la continuit del collegamento dello schermo e suo isolamento rispetto agli altri conduttori; che il grado di riempimento dei tubi sia a regola darte; una chiara identificazione di cavi e morsetti.

8.2

Procedura per il controllo funzionale


Le istruzioni fornite nella presente norma non intendono entrare nel dettaglio della definizione delle prove ma piuttosto fornire le indicazioni per uniformare le prove essenziali che devono essere effettuate nella fase di controllo iniziale del sistema. In talune applicazioni, i controlli sono eseguiti in accordo alle specifiche del cliente e/o con documentazione pi esaustiva di quella indicata di seguito. Durante le operazioni di controllo iniziale, deve essere eseguito un controllo funzionale per tutti i sistemi, di tutti i rivelatori, contatti, pulsanti e azionamenti presenti nel sistema. Verificare che le logiche richieste dal cliente siano compatibili con quanto previsto dai documenti di progetto. Verificare lefficacia dei comandi che interagiscono con le alimentazioni, la ventilazione e i comandi di tutte le macchine e le segnalazioni che possono influenzare lefficacia del sistema.

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In modo particolare assicurarsi che gli effetti delle prove (segnalazioni e comandi) non producano situazioni di pericolo o attuazioni indesiderate; necessario pianificare metodi e prove con il concorso e consenso del responsabile della sicurezza e/o responsabile servizio prevenzione e protezione competente. Prima di procedere con le prove della parte di rivelazione di impianti rivelazione e spegnimento, porre le apparecchiature di comando dello spegnimento in sicurezza.

8.3

Verifica dello stato e delle indicazioni della centrale


Effettuare unoperazione di comando tramite chiave meccanica o elettronica, o azionando la tastiera e verificare che la centrale cambi stato.

8.4

Verifica dellefficacia dei sistemi di segnalazione locali


Controllare: a) b) c) d) e) lefficienza dellalimentatore e delle batterie e verificarne lautonomia; lassorbimento dellimpianto ad essa collegato; lefficienza di tutte le segnalazioni ottiche e acustiche di cui la centrale provvista; la capacit di ricezione degli allarmi provenienti dai rivelatori; la capacit della centrale di attivare i mezzi di allarme.

8.5

Verifica delle condizioni e delle segnalazioni di allarme


Ciascun rivelatore di fumo, fiamma, temperatura o pulsante, mandato in allarme per verificare: a) b) c) d) e) f) g) laccensione del led sullo zoccolo o sul rivelatore; la segnalazione congruente dello stato di allarme sulla centrale; lattivazione delle segnalazioni ottico acustiche nellimpianto; lattuazione dei comandi previsti dalla logica; la segnalazione congruente sul sistema grafico; la segnalazione sul ripetitore; la registrazione dellevento.

se presenti sistemi di visualizzazione grafica, ripetizione e stampa:

Dopo ogni sequenza di allarme, necessario accettare levento in centrale e tacitare la relativa segnalazione acustica. Le segnalazioni devono essere congruenti, ovvero si deve verificare che il componente mandato in allarme corrisponda in termini di nome, indirizzo, zona, posizione a quando previsto dal progetto. Deve essere verificata lefficacia delle segnalazioni acustiche che devono essere udite distintamente, in qualsiasi punto dellambiente protetto, anche nelle condizioni di massima rumorosit di fondo ambientale. Prima di iniziare le prove, necessario documentarsi circa le sequenze logiche previste dai comandi e dalle ripetizioni. In caso di sistemi che prevedano comandi su azioni combinate o temporizzate degli ingressi, necessario provocare queste condizioni per verificarne lefficacia.

8.6
8.6.1

Verifica delle condizioni e delle segnalazioni di guasto


Linea di rivelazione su rivelatori analogici o indirizzati
Dato che il riconoscimento di ciascun rivelatore stato provato dalla sua condizione di allarme, sufficiente rimuovere alcuni rivelatori a campione da ciascuna linea di rivelazione o loop. Si deve quindi verificare: a) la segnalazione congruente dello stato di anomalia sulla centrale;

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b) c) d) e) lattuazione dei comandi previsti dalla logica; la segnalazione congruente sul sistema grafico; la segnalazione sul ripetitore; la stampa dellevento.

se presenti sistemi di visualizzazione grafica, ripetizione e stampa:

8.6.2

Linea di rivelazione su rivelatori convenzionali


A seguito delle seguenti condizioni prodotte sulla linea: 1) 2) 3) a) b) rimozione di alcuni rivelatori a campione sulla linea tra i quali lultimo; creazione di un corto circuito di linea; interruzione della linea; la segnalazione congruente dello stato di anomalia di zona sulla centrale; la verifica di efficacia delle eventuali segnalazioni associate.

si deve verificare:

8.6.3

Linea di comando monitorata


Una linea di comando monitorata tipica delle linee di segnalazione con controllo di linea degli avvisatori ottico/acustici di allarme. Interrompendo il collegamento della linea con il dispositivo controllato si deve avere: a) b) la segnalazione congruente dello stato di anomalia sulla centrale; la verifica di efficacia delle eventuali segnalazioni associate.

8.7

Verifica dello stato delle fonti di alimentazione


Effettuare la simulazione della mancanza dellalimentazione primaria togliendo alimentazione di rete e verificare lefficacia del sistema di commutazione. Si deve verificare che: a) la centrale e limpianto devono continuare ad operare in modo regolare almeno per un tempo utile a dimostrare la reale efficienza dellimpianto e la sua capacit di operare in assenza di alimentazione primaria; la mancanza della alimentazione primaria deve essere segnalata sulla centrale.

b)

8.8

Sistemi particolari
Per il controllo funzionale di sistemi diversi da quelli indicati nei punti precedenti o di apparecchiature da sottoporre a prova singolarmente, deve essere applicato il metodo di verifica pi appropriato e secondo le indicazioni del costruttore.

9
9.1

REGISTRAZIONE DELLE PROVE


Metodo di registrazione
Le prove ed i controlli devono essere formalizzati mediante la compilazione di appropriate liste di controllo. Esempi di liste di riscontro per il controllo sono riportati nelle appendici A e B. Almeno una copia delle liste di controllo deve essere conservata dal responsabile del sistema e allegata al registro della manutenzione e dei controlli.

9.2

Sottoscrizione dei documenti


I documenti che costituiscono la registrazione formale dei controlli devono essere sottoscritti, come minimo, dal tecnico che ha effettuato le prove e da persona delegata dal datore di lavoro presso il quale sono state effettuate le prove.

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UNI

Pagina 9

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APPENDICE (informativa)
prospetto

A
A.1

Lista di riscontro per controllo iniziale di un impianto di rivelazione


Pagine che costituiscono il presente documento 1 Verifiche preliminari (prospetto A.2) 2 Verifica sul sistema (prospetto A.3) 3 4 Controlli addizionali per ASD (prospetto A.4) Allegati

Tipo di verifica: Controllo iniziale consegna impianto Controllo iniziale presa in manutenzione

Committente

1. Ragione sociale

3. Ubicazione attivit protetta

2. Indirizzo

Impianto comprendee

Rivelazione a linea collettiva Rivelazione di tipo indirizzato Rivelazione con ASD Esecuzione di tipo civile Esecuzione di tipo industriale o terziario Luoghi a rischio di esplosione

Impianto di estinzione (In tal caso, per questa parte, fare riferimento alle modalit di verifica prescritte nelle norme di riferimento applicabili) Se ADPE o EXi, vedere la norma applicabile, per esempio CEI EN 60079-17 per ambienti con presenza di gas

Esecuzione elettrica

Documenti utilizzati e disegni di riferimento Disegni di progetto e schemi elettrici Documenti allegati Disegni con planimetrie e riportanti la posizione dei componenti Calcoli di flusso (solo per sistemi con ASD) Norme o specifiche di prova impiegate Lista di controllo dettagliata di tutti i componenti del sistema Altri allegati Durante le prove sono state riscontrate delle non conformit ? Sono state risolte o stata definita la soluzione? Il committente stato informato? Commenti e note :

Identificativo documento

S S S

No No No

COMPOSIZIONE DEL GRUPPO DI VERIFICA NOME E COGNOME 1 2 3 4 Data dellintervento FUNZIONE FIRMA

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UNI

Pagina 10

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Verifiche preliminari sul sistema
Scopo della verifica Rispondenza del sistema al progetto esecutivo Visivo Documentale Rispondenza alle norme di riferimento (vedere dichiarazione di conformit o di corretta installazione) Corrispondenza della documentazione ai componenti installati Chiara identificazione delle interconnessioni Percorsi dei cavi esenti da interferenze ambientali ed elettriche Stesura dei tubi senza inclinazioni anomale Esecuzione delle curve e delle giunte a regola darte Supporti meccanici stabili ed in numero adeguato Controllo visivo della parte elettrica del sistema Ingressi dei tubi alle cassette dotati di raccordi adeguati Controllo positivo della pulizia dei rivelatori Messa a terra delle alimentazioni di rete Stabilit dei collegamenti e fissaggio dei morsetti Impiego dei capicorda su tutti i collegamenti Chiara identificazione e colori di cavi e morsetti Grado di riempimento dei tubi secondo norma Collegamento e messa a terra del cavo schermato Controllo dei collegamenti di terra e del rumore elettrico Controllo della messa a terra Controllo del rumore elettrico Note e azioni Barrare se con esito positivo

prospetto

A.2

Tipo di controllo Contrassegnato se obbligatorio

Note

COMPOSIZIONE DEL GRUPPO DI VERIFICA NOME E COGNOME 1 2 3 4 Data dellintervento FUNZIONE FIRMA

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UNI

Pagina 11

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Verifiche sul sistema
Scopo della verifica Efficienza e commutazione delle alimentazioni, con rimozione alimentazione primaria Controllo sulla centrale Controllo del valore e dello stato delle batterie Efficienza di lampade, led e segnalazioni ottiche e digitali Efficienza delle segnalazioni acustiche Controllo sul sistema di ripetizione Efficienza dei segnali di rinvio degli stati di allarme e guasto su ripetitori, modem, combinatori Efficienza del sistema di visualizzazione grafica e possibilit di inviare e ricevere comandi Assorbimenti delle linee nei margini di tolleranza previsti Segnalazione guasto su apertura o corto circuito delle linee di rivelazione o ingresso sorvegliate Segnalazione guasto su apertura o corto circuito delle linee di comando sorvegliate Esecuzione positiva delle prove di allarme su tutti i componenti che prevede: Segnalazioni coerenti su centrale, lampade, led, display e altri ripetitori Controllo di tutti i componentia) Controllo con esito positivo delle funzioni e delle temporizzazioni dei comandi Controllo positivo delle congruenze delle segnalazioni su programma di visualizzazione e stampante Controllo positivo delle congruenze delle segnalazioni su programma di visualizzazione e stampante Controllo funzionale del sistema Esecuzione positiva delle prove di guasto a campione con rimozione di alcuni rivelatori dalla base Controllo positivo delludibilit delle segnalazioni di allarme nellambiente protetto
a)

prospetto

A.3

Tipo di controllo Contrassegnato se obbligatorio

Note e azioni Barrare se con esito positivo

Se esistenti Se esistenti Solo in controllo iniziale o ricerca guasti

Controllo sulle linee

Se esistente Se esistente

Se esiste una lista di riscontro recante il controllo di tutti i componenti, allegarla e non compilare i campi seguenti.

Note

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Controlli addizionali su sistema con ASD
Entro 120 s Entro secondi :

prospetto

A.4

Tempi di trasporto per ASD

Tipo di controllo Contrassegnato se obbligatorio Controllo sugli analizzatori ASD se autonomi o contenuti nella centrale di controllo

Scopo della verifica Efficienza e commutazione delle alimentazioni, con rimozione alimentazione primaria Controllo del valore e dello stato delle batterie Efficienza di lampade, led e segnalazioni ottiche e digitali del visualizzatore Verifica che le soglie siano state programmate secondo le richieste del committente

Note e azioni Barrare se con esito positivo

Controllo sul sistema di ripetizione

Efficienza dei segnali di rinvio degli stati di allarme e guasto su ripetitori, modem, combinatori Efficienza del sistema di visualizzazione grafica e possibilit di inviare e ricevere comandi

Se esistenti Se esistenti

Controllo della rete di aspirazione

Ispezione visiva dei tratti di tubo per rilevare eventuali ostruzioni o danneggiamenti Controllo con vacuometro delle depressioni su ciascun foro (solo durante il controllo iniziale) Segnalazione guasto su ostruzione del sistema aspirante ottenuta tappando gli ingressi al sensore

Per ASD a commutazione Controllo segnalazioni conformi alle soglie impostate

Controllo di commutazione e corrispondenza tra segnalazioni e zone di origine Esecuzione positiva delle prove di allarme su tutti i punti: Controllo di intervento delle soglie di allarme e guasto (almeno uno per ciascuna tratta) Esito delle logiche funzionali dei comandi e delle temporizzazioni Controllo positivo delle congruenze delle segnalazioni su programma di visualizzazione e stampante Se esistente Se esistente Tempo rilevato:

Controllo funzionale del sistema

Controllo del tempo massimo di risposta sul punto pi remoto con fumo o sistema di simulazione Controllo del tempo massimo di risposta sul punto pi remoto conforme alla norma di riferimento

Note

COMPOSIZIONE DEL GRUPPO DI VERIFICA NOME E COGNOME 1 2 3 4 Data dellintervento FUNZIONE FIRMA

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Pagina 13

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APPENDICE (informativa)
prospetto

B
B.1

Lista di riscontro per controllo periodico sistema di rivelazione


Controllo periodico Manutenzione ordinaria Manutenzione straordinaria

Tipo di verifica

Committente

1. Ragione sociale

3. Ubicazione attivit protetta

2. Indirizzo

Comprende

Rivelazione a linea collettiva Rivelazione di tipo indirizzato Rivelazione con ASD Civile Industriale o terziario Luoghi a rischio di esplosione Impianto di estinzione Per questa parte fare riferimento alle modalit di verifica prescritte nelle norme di riferimento applicabili Se ADPE o EXi, vedere la norma applicabile, per esempio CEI EN 60079-17 per ambienti con presenza di gas

Esecuzione elettrica

Documenti utilizzati e disegni di riferimento Disegni di progetto e schemi elettrici Documenti allegati Disegni con planimetrie e riportanti la posizione dei componenti Calcoli di flusso (solo per sistemi con ASD) Norme o specifiche di prova impiegate Lista di controllo dettagliata di tutti i componenti del sistema Altri allegati

Identificativo documento

Durante le prove sono state riscontrate delle non conformit ? Se s, indicarle. Sono state risolte? Il committente stato informato? Commenti e note o non conformit:

S S S

No No No

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Verifiche sul sistema
Scopo della verifica Efficienza e commutazione delle alimentazioni, segnalazioni, rimozione alimentazione primaria Stato delle batterie Controllo sulla centrale Efficienza di lampade, led e segnalazioni ottiche e digitali Efficienza delle segnalazioni acustiche Efficienza dei segnali di rinvio degli stati di allarme e guasto su ripetitori, modem, combinatori Efficienza del sistema di visualizzazione grafica e possibilit di inviare e ricevere comandi Segnalazione guasto su apertura o corto circuito delle linee di rivelazione sorvegliate Segnalazione guasto su apertura o corto circuito delle linee di comando sorvegliate Se s, allegare una copia del documento alla presente lista Esiste la lista di controllo dettagliata? Esecuzione positiva delle prove di allarme su tutti i componenti, ove possibile Controllo positivo delle segnalazioni di allarme presso limpianto Controllo funzionale impianto Controllo positivo delle congruenze delle segnalazioni e delle visualizzazioni Non barrare se presente la lista di controllo Se esistenti Se esistenti A campione con rimozione di un sensore A campione scollegando un morsetto Note e azioni Barrare se con esito positivo

prospetto

B.2

Tipo di controllo Contrassegnato se obbligatorio

Controllo sul sistema

Controllo sulle linee

Note

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APPENDICE (informativa)

C REALIZZAZIONE DELLE VERIFICHE

C.1

Controllo della messa a terra


Per controllare che la centrale e leventuale barra di terra siano collegati allimpianto elettrico di terra opportuno effettuare, oltre che un controllo visivo, anche una misura strumentale della resistenza di terra.

C.2

Verifica della corretta alimentazione ai dispositivi periferici


Per verificare il corretto dimensionamento della sezione dei cavi e del sistema di alimentazione, si raccomanda di controllare che la tensione minima di alimentazione misurata sui dispositivi periferici sottoposti ad attivazione con la sola alimentazione secondaria (batteria, UPS, ecc.) sia tale da non pregiudicare il funzionamento dellimpianto.

C.3

Metodo di collegamento della schermatura del cavo


Quando previsto, il collegamento degli schermi importante per assicurare il corretto funzionamento dei sistemi. A meno che non sia diversamente specificato dal produttore delle apparecchiature, opportuno che gli schermi siano accuratamente collegati in modo da assicurare la loro continuit su tutta la lunghezza del cavo. Si raccomanda che ciascuno schermo sia collegato a terra solo in prossimit della barra di terra della centrale; opportuno che lungo il percorso dei cavi e nelle cassette di giunzione non ci siano altri punti a terra, nemmeno temporaneamente.

C.4

Metodo di verifica del rumore elettrico


buona regola verificare che i collegamenti elettrici con i dispositivi posti in campo, le comunicazioni e le alimentazioni, siano esenti dalla presenza di rumore elettrico (noise) in misura superiore al 5% del valore di picco. In situazioni dubbie, sempre in presenza di apparecchiature elettriche di potenza, si raccomanda di utilizzare loscilloscopio per misurare la presenza del rumore. Si raccomanda di effettuare la misura chiedendo al committente di azionare i carichi elettrici pi gravosi ed osservando leffetto sulla scala delloscilloscopio.

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BIBLIOGRAFIA
[1] Decreto Legislativo 19 settembre 1994 N 626 - Attuazione delle Direttive CEE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro Decreto Ministeriale 10 marzo 1998 - Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dellemergenza nei luoghi di lavoro Decreto del Presidente della Repubblica 12 gennaio 1998, N 37 - Regolamento recante disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendi, a norma dellarticolo 20 comma 8 della Legge 15 marzo 1997, N 59 Decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, N 380 - Testo unico sulledilizia

[2] [3]

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Riproduzione vietata - Legge 22 aprile 1941 N 633 e successivi aggiornamenti.

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