Documente Academic
Documente Profesional
Documente Cultură
\
|
c
c
=
0
1
o
P
V
T
V
V
|
.
|
\
|
A
A
=
0
1
o
P
l
T
L
L
|
.
|
\
|
A
A
=
0
1
o
L V
o o 3 ~
La misura pi comune
quella del coefficiente di
dilatazione medio in un certo
intervallo di temperatura.
E pi difficile misurare
cambiamenti di volume che
non di lunghezza perci i
coefficienti di dilatazione
tipici si ottengono misurando
aumenti di lunghezza.
Dato che i vetri sono isotropi
si pu dire che
L V
o o 3 ~
18
Relazione fra composizione e dilatazione termica.
La formazione di ossigeni non a ponte ha una influenza molto forte sulla forma della buca
di potenziale pertanto laggiunta di alcali, che trasformano i forti legami Si-O-Si in legami
pi deboli Si-O
-
R
+
, far certamente aumentare il coefficiente di dilatazione del vetro.
Quanto minore il valore della forza di campo tanto maggiore sar leffetto di aumento
sulla dilatazione.
Anche per i metalli alcalino-terrosi tutto dipende dalla forza di campo, mentre per
lallumina, ancora una volta, tutto dipende dalla presenza di altri ioni modificatori.
Laggiunta di allumina ad un vetro alcalino provoca una diminuzione della dilatazione
termica perch lo ione Al entra nel vetro in coordinazione tetraedrica.
Introducendo Boro in un vetro a base di silice ed alcali si osserva un netto calo di
dilatazione perch il boro anche lui formatore di reticolo ed inoltre la sua forza di campo
maggiore di quella del silicio .
I metodi di calcolo della dilatazione, al contrario di quanto avviene per la viscosit,
esistono ma sono validi solo per ristretti campi di composizione per i quali sono stati
ricavati i coefficienti (
i
) che compaiono nelle formule.
Le formule di calcolo sono quasi tutte del tipo additivo come:
100
=
i
i i
p o
o dove p
i
sono le percentuali di ogni singolo ossido (in peso per i
coefficienti di W.S. ed in moli per quelli di Appen).
19
20
Propriet fondamentali: La resistenza chimica
I vetri silicatici non sono insolubili ma generalmente hanno una buona resistenza a quasi
tutti i prodotti chimici: questo non significa che il vetro sia inattaccabile ma piuttosto che la
velocit dellaggressione generalmente molto bassa e per di pi decrescente nel tempo
(vetro comune sodocalcico).
Esistono diversi meccanismi di corrosione:
- scambio ionico (ambiente acido)
gli ioni alcalini altamente mobili (es. Na
+
) vengono scambiati con gli H
3
O
+
delle
soluzioni acide o neutre Na
+
(vetro) + H2O H
+
(vetro) + NaOH (lisciviazione)
La velocit dellattacco dipende dalla velocit della rimozione degli ioni alcalini
dalle posizioni interstiziali degli strati superficiali. Si pu aumentare la durabilit
chimica riducendo la velocit di diffusione degli ioni alcalini aggiungendo al vetro
degli ioni alcalino terrosi che, in virt della loro maggiore forza di campo,
impegnano stabilmente un certo numero di posizioni interstiziali rendendole non
disponibili agli alcali. Lattacco acido, essendo legato alla velocit di diffusione
degli ioni, diminuisce in funzione della radice quadrata del tempo.
- dissoluzione completa (ambiente basico)
+ +
Si HO O Si OH Si O Si (degradazione)
Lattacco alcalino una vera e propria reazione chimica perci tanto pi forte
quanto maggiore il pH della soluzione ed anche funzione lineare del tempo.
Lattacco alcalino ben pi distruttivo perch provoca una dissoluzione completa
rompendo legami Si-O-Si che sono la struttura vera e propria del vetro.
- attacco dellacqua (ambiente neutro)
Inizialmente il meccanismo di scambio fra gli ioni alcalini del vetro e gli H
+
presenti nellacqua. Dopo un certo tempo il pH dellacqua aumenta, per la mancanza
di H
+
e per il rilascio di Na
+
, ed il meccanismo diventa di tipo alcalino. La
prevalenza di un meccanismo o dellaltro in funzione della composizione e della
temperatura.
Al
3+
, B
3+
, Zr
4+
, Ti
4+
, quando sono in
posizione di formatori, rafforzano il
reticolo del vetro e di conseguenza
ne migliorano la durabilit chimica.