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EVOLUZIONE DEGLI STRUMENTI DI CALCOLO IN

INGEGNERIA

VARIABILI DI COMPOSIZIONE
Le correnti di processo che entrano ed escono dalle unit di processoil pi
delle volte contengono, miscelate fra loro, diverse sostanze chimiche, o
comunque componenti di interesse distinti.
Considerando, in via del tutto generica, il componente i-esimo della corrente
J, si possono definire:
M iJ

-la frazione massica iJ


M Tot ( J )

- la frazione molare

ViJ
y
:

- la frazione volumetrica iJ VTot ( J )

N iJ
xiJ :
N Tot ( J )

(M = massa , N = numero di moli , V = volume ;


iJ

= i-esimo componente nella corrente J ,

Tot(J)

= totale della corrente ).

Questi rapporti sono detti variabili di composizione, e spesso sono dati,


invece che come frazioni dellunit, in percentuale (%) o in parti per milione
(ppm).

VARIABILI DI COMPOSIZIONE:

Esempio
Bicchiere con acqua e zucchero
1) H2O

M1=50g

2) Zucchero M2=5 g
Mtot = M1 + M2 = (50 + 5) g = 55 g
1 = M1/ Mtot = 50/55 = 0.909 = 90.9%
2 = M2/ Mtot = 5/55 = 0.091 = 9.1%
1+ 2 = 0.909 + 0.091 = 1.00 = 100%

VARIABILI DI COMPOSIZIONE (2)


Per variabili di composizione espresse come frazioni vale limportante
principio secondo il quale la somma di tutte quelle relative ad una stessa
corrente deve rendere lunit (ovvero il 100%). Tale condizione prende il
nome di Equazione di Congruenza e la forma seguente:
c

i 1

yiJ

xiJ
i 1

iJ 1

, corrente J .

i 1

Nomenclatura Standard

COMPONENTE/
SPECIE CHIMICA

i,j

SISTEMA/
CORRENTE

Gas ideali (legge di Dalton)


xi = yi ij

BILANCI DI MATERIA (o DI MASSA)


Mass Balances
Cosa significa?

Calcolare portate (o masse) e


composizioni di tutte le correnti di
processo: in, out e intermedie,
tenendo conto di dati, specifiche ed
altre informazioni gi note.

DOMANDE
Per affrontare il problema dei BILANCI DI MATERIA,
con riferimento ad un dato processo o impianto,
ci poniamo 5 domande:

1.
DOVE effettuare i bilanci
2.
COME effettuare i bilanci
3.
COSA sottoporre a bilancio
4.
QUANTI BILANCI prendere in considerazione
(quante eq. di bilancio scrivere)
5.
QUALI BILANCI prendere in considerazione
(quali eq. di bilancio scrivere)

CONFINE DI SISTEMA
System Boundary
Una volta rappresentato il processo con uno schema a blocchi,
completo di tutti i flussi di materia e di energia che collegano fra loro
le varie operazioni, pu essere conveniente o necessario, ai fini
dellimpostazione e della risoluzione dei bilanci di materia, operare
una suddivisione dellintero sistema in un numero arbitrario di parti
pi semplici.
Si tratta di tracciare sullo schema di processo delle curve chiuse (di
solito in linea tratteggiata) attorno al blocco o ai blocchi su cui
effettuare i bilanci: si individua cos il Confine di Sistema (System
Boundary).
I flussi di materia (e di energia) entranti ed uscenti da ciascun sottosistema sono rappresentati da quelle frecce che intersecano il confine
di sistema stesso.

CONFINE DI SISTEMA Esempio 1

Figura 1.1: Diagramma a blocchi rappresentante un semplice processo


costituito da 2 Unit di Processo:
1 nodo a T ed una generica Operazione Unitaria

Figura 1.2: Scelta di 2 diversi Confini di Sistema, uno per ogni Unit di
Processo individuata nel diagramma a blocchi

CONFINE DI SISTEMA Esempio 2


Sist. I
T V
1,

T V

1_punto

2,

2_punto

Steam

E-1

Condensate

Sist. II
TV
,

0_punto

Figura 2.1: Miscelatore agitato e riscaldato - Scelta di 2 diversi Confini di


Sistema
I. Volume del miscelatore;
II. Camicia riscaldante

CONFINE DI SISTEMA (2)


Non esistono regole generali valide per una scelta opportuna in tutti i
problemi di bilancio; una certa abilit si pu acquisire solo tramite
lesperienza. Si possono per dare alcuni suggerimenti indicativi:
- una scelta sempre possibile, magari in via preliminare, quella del confine
di sistema globale per calcolare i flussi (di materie prime) in ingresso e (di
prodotti finiti e di scarti) in uscita dallintero processo;
- suddividere il processo in sottosistemi il pi possibile semplici e scelti in
modo da rendere minimo il numero di correnti incognite;
- in presenza di riciclo, considerare il confine che lo racchiude interamente
significa privarsi di privarsi della possibilit di calcolare le caratteristiche
della corrente di riciclo stessa.

DOMANDE
Per affrontare il problema dei BILANCI DI MATERIA,
con riferimento ad un dato processo o impianto,
ci poniamo 5 domande:

1.
DOVE effettuare i bilanci
2.
COME effettuare i bilanci
3.
COSA sottoporre a bilancio
4.
QUANTI BILANCI prendere in considerazione
(quante eq. di bilancio scrivere)
5.
QUALI BILANCI prendere in considerazione
(quali eq. di bilancio scrivere)

PRINCIPIO GENERALE DI BILANCIO


[IN] [OUT] + [GEN] = [ACC]
Stato Stazionario (Steady-State)
[IN] [OUT] + [GEN] = 0

BILANCI DI MATERIA: assenza del termine GEN


1. Bilancio globale oppure
2. Bilancio di massa o moli sugli elementi chimici oppure
3. Bilancio in assenza di reazioni chimiche
[IN] [OUT] = [ACC]
4. Stato Stazionario (Steady-State)
[IN] [OUT] = 0

DOMANDE
Per affrontare il problema dei BILANCI DI MATERIA,
con riferimento ad un dato processo o impianto,
ci poniamo 5 domande:

1.
DOVE effettuare i bilanci
2.
COME effettuare i bilanci
3.
COSA sottoporre a bilancio
4.
QUANTI BILANCI prendere in considerazione
(quante eq. di bilancio scrivere)
5.
QUALI BILANCI prendere in considerazione
(quali eq. di bilancio scrivere)

COSA BILANCIARE?
1. Massa totale
2. Moli totali
3. Massa di un composto chimico/componente
4. Massa di una specie atomica
5. Moli di un composto chimico
6. Moli di una specie atomica
7.Volume (quando le densit sono costanti).

SOSTANZA DI COLLEGAMENTO
(Tie component)
Viene definita sostanza di collegamento un componente che va
direttamente da una corrente ad unaltra in un processo, senza
reazione chimica e senza che venga aggiunto o sottratto
materiale simile.
Esempi tipici sono:
lazoto nei calcoli di combustione
i solidi nei calcoli di essiccazione/evaporazione.
Talvolta, la sostanza di collegamento considerata un
componente la cui partecipazione al processo consente di
collegare in maniera semplice le composizioni in ingresso ed in
uscita.

BASE DI CALCOLO
Spesso, i problemi di bilancio, cos come sono posti, sono determinati a meno di una
costante moltiplicativa o fattore di scala, nel senso che nei dati compaiono le
concentrazioni relative, le proporzioni e le relazioni fra le portate, ma non fornita
esplicitamente lentit di almeno una di esse: si rende perci necessaria la scelta di una
Base di Calcolo, cio di un valore di una delle portate, possibilmente comodo per i
calcoli. Anche questa scelta infatti, come quella dei confini di sistema, non segue regole
precise, ma pu risultare determinante per risolvere il problema in modo pi agevole.
Di solito conviene considerare la corrente che si conosce meglio ed assegnarle un
valore di portata che sia una cifra tonda (ad es.: 100 kg/h ; 1000 ton/anno ; etc.); per le
correnti gassose meglio adottare una base volumetrica (ad es.: 100 m3/h), ricordando che
le frazioni volumetriche e quelle molari sono praticamente coincidenti finch le pressioni
non sono elevate. Pu essere comodo usare i numeri di moli, anzich le unit di peso,
anche quando non sono presenti reazioni chimiche.
A volte la base di calcolo pu essere imposta o comunque suggerita dal problema
stesso: ci particolarmente vero per lunit di tempo, che dipende dal tipo e dalle
dimensioni dellimpianto di processo che si vuole analizzare. Per i sistemi batch, infine,
conviene considerare un batch, ovvero il tempo necessario a completare un ciclo di
carico, lavorazione e scarico dallimpianto.

DOMANDE
Per affrontare il problema dei BILANCI DI MATERIA,
con riferimento ad un dato processo o impianto,
ci poniamo 5 domande:

1.
DOVE effettuare i bilanci
2.
COME effettuare i bilanci
3.
COSA sottoporre a bilancio
4.
QUANTI BILANCI prendere in considerazione
(quante eq. di bilancio scrivere)
5.
QUALI BILANCI prendere in considerazione
(quali eq. di bilancio scrivere)

QUANTE EQ. DI BILANCIO?


Per valutare quante equazioni di bilancio si debbono scrivere, occorre definire il numero
NCi di componenti indipendenti. Pu essere, a seconda dei casi:

- il numero di specie chimiche distinte presenti nel sistema: NCi = S ;


- il numero di specie atomiche distinte presenti nel sistema: NCi = A ;
- il numero di componenti dinteresse presenti nel sistema: NCi = c .
La scelta dipende dal tipo di operazione che si sta analizzando e dagli scopi dellanalisi;
di solito il numero delle specie atomiche si considera nei sistemi reagenti, mentre per i
sistemi fisici spesso si considerano i componenti dinteresse pi adatti allo specifico
problema.
Ad esempio, per un generatore di vapore alimentato con acqua depurata, si possono
considerare S = 1 specie chimica (H2O) oppure A = 2 specie atomiche (idrogeno H ed
ossigeno O); per una caldaia con addolcitore e deaeratore incorporati, invece, si pu
scegliere c = 2 componenti di interesse, e cio lacqua pura e tutte le altre sostanze che da
essa vengono separate (sali, aria ed altri gas, etc.).

RICICLO
Riciclo un termine che denota una corrente di processo che,
uscendo da un blocco, porta materiali allingresso o a monte dello
stesso blocco.
Nessun accumulo o scomparsa di materia, a parte le eventuali
reazioni chimiche, avviene nel processo e nella corrente di riciclo.
La corrente di riciclo stazionaria. Nellesempio di fig. 2.16, le
portate delle correnti F, P e R sono costanti.
Figura 2.16 Processo con
riciclo
(i numeri designano i
possibili confini di sistema
per i bilanci di materia).

BY-PASS E SPURGO

(a) Una corrente di by-pass - una corrente che ignora uno o pi unit del
processo e va direttamente ad un altra unit a valle
Una corrente di by-pass usata per controllare la composizione di un finale
processo di uscita da un'unit mescolando la corrente di by-pass e l'unit
uscente della corrente in proporzioni appropriate per ottenere la
composizione fnale desiderata
(b) Una corrente di spurgo una corrente che viene scaricata lungo lanello
del riciclo per evitare un accumulo di un inerte o per rimuovere un
materiale indesiderato nel prodotto. Senza lo spurgo esso resterebbe sempre
nel riciclo.

Figura 2.19 Riciclo di


corrente e spurgo

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