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Elementi di

PRIMO
SOCCORSO

A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 1


TADDIA" CENTO (FE)
PERCHE STIAMO PARLANDO
DI PRIMO SOCCORSO?

Perch TUTTI possiamo trovarci nelle


condizioni di dovere prestare aiuto.

Bastano delle semplici manovre e un


comportamento corretto per salvare la
vita di una persona (amico/a,
parente, collega di lavoro, vicino di
casa, conoscente)

A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 2


TADDIA" CENTO (FE)
Il PRIMO SOCCORSO laiuto che
CHIUNQUE pu prestare ad una o pi
persone, vittime di un trauma o di un
malore, in attesa dellarrivo di un soccorso
qualificato.

Il PRONTO SOCCORSO effettuato solo


da medici, infermieri, volontari
opportunamente addestrati, con strumenti
e terapie adeguate, sul luogo dellevento,
durante il trasporto e allospedale.
A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 3
TADDIA" CENTO (FE)
Quindi il PRIMO SOCCORRITORE rappresenta un
importante ponte fra levento (infortunio,
malore) e il SOCCORSO QUALIFICATO.

PRIMO SOCCORSO

A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 4


TADDIA" CENTO (FE)
Omissione di soccorso
(art. 593 C.P.)

Il reato consumato da chiunque...trovando


abbandonato...persona incapace di provvedere
a s stessa omette di darne avviso allAutorit.

Alla stessa pena soggiace chi, trovando un


corpo inanimato, ovvero una persona ferita o
altrimenti in pericolo, omette di prestare
lassistenza occorrente o di darne immediato
avviso alle Autorit.
A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 5
TADDIA" CENTO (FE)
Stato di necessit
(art. 54 C.P.)

Non punibile chi abbia commesso il fatto per


esservi stato costretto dalla necessit di
salvare s od altri dal pericolo attuale di un
danno grave alla persona, pericolo non da lui
volontariamente causato n altrimenti
evitabile, sempre che il fatto sia proporzionale
al pericolo.

A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 6


TADDIA" CENTO (FE)
Alcune considerazioni

Consenso informato
Nelle decisioni prese nei confronti di una persona cosciente
e maggiorenne bisogna tenere conto anche del parere
della vittima.

Es. chiamare unambulanza o un medico o un familiare .

Se la persona non in grado di esprimere la propria volont


si considera il consenso implicito.

Responsabilit per i beni altrui


Diritto alla discrezione
A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 7
TADDIA" CENTO (FE)
Il soccorritore occasionale:
Non deve mai sostituirsi al medico
Non deve mai azzardare manovre che non sa fare
Non deve cercare di essere eroe n di fare miracoli
Non deve farsi prendere dal panico
Non deve somministrare liquidi allinfortunato
Non deve trasportare linfortunato

.MA DEVE FARE IL POSSIBILE!

Proteggere linfortunato da ulteriori rischi


Favorire la sua sopravvivenza
Saper distinguere i casi urgenti dai casi gravi ma non urgenti
Allontanare la folla
Saper effettuare una corretta chiamata di soccorso
Effettuare sostegno morale
Se presente un medico offriamo la nostra collaborazione

A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 8


TADDIA" CENTO (FE)
URGENZA: la vita
dellinfortunato in pericolo
bisogna intervenire
immediatamente

GRAVITA: non comporta


necessariamente lurgenza,
aspettiamo il soccorso
qualificato
A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 9
TADDIA" CENTO (FE)
CLASSIFICAZIONE DELLE URGENZE
CODICE ROSSO
Pericolo di vita IMMEDIATO.
Compromissione di una o pi delle
funzioni vitali.

CODICE GIALLO
Situazione URGENTE.
Alterazione di una o pi funzioni vitali.

CODICE VERDE
Non vi pericolo di vita.
necessaria comunque una valutazione medica che pu per
essere dilazionata nel tempo.

CODICE BIANCO
Non vi pericolo di vita. La situazione dovrebbe essere risolta
attraverso la medicina di base.

A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 10


TADDIA" CENTO (FE)
QUANDO IL CASO E URGENTE?

QUANDO SONO
COMPROMESSE LE
FUNZIONI VITALI:
FUNZIONE NERVOSA
COSCIENZA
FUNZIONE RESPIRATORIA
RESPIRO
FUNZIONE CIRCOLATORIA
CIRCOLO
A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 11
TADDIA" CENTO (FE)
COSCIENZA

IL
TRIANGOLO
DELLA VITA

RESPIRO CIRCOLO

A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 12


TADDIA" CENTO (FE)
I
L

C
U
O
R
E
A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 13
TADDIA" CENTO (FE)
A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 14
TADDIA" CENTO (FE)
C
A I
P R
P C
O
A
L
R A
A T
T O
O R
I
O
A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 15
TADDIA" CENTO (FE)
A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 16
TADDIA" CENTO (FE)
Normalmente
compiamo, a riposo,
12-16 atti
respiratori/minuto

I bambini piccoli
arrivano anche a 40
atti
respiratori/minuto
A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 17
TADDIA" CENTO (FE)
Insufficienza respiratoria
Il polmone non in grado
di ossigenare bene
lorganismo:
si crea dopo la dispnea,
cio un aumento del
lavoro respiratorio
associato ad uno scarso
scambio gassoso
SINTOMI:
tachipnea/bradipnea,
cianosi, alterazione dello
stato mentale A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 18
TADDIA" CENTO (FE)
Respirazione e circolazione sono regolati da
centri nervosi presenti nel ponte e midollo
allungato (o bulbo), che si trovano alla base
dellencefalo e che precedono il midollo
spinale.

A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 19


TADDIA" CENTO (FE)
..alcune considerazioni..
Se si arresta il respiro, il cuore continua a battere
solo per 7-8 minuti

Lesioni al bulbo portano allarresto della


respirazione e allarresto cardiaco

Se il cuore il primo a fermarsi, quasi


immediatamente si verifica larresto respiratorio

Lanossia cerebrale provoca lesioni irreparabili


dopo 4-5 minuti

Dopo 8-10minuti di anossia si ha la morte


cerebrale
A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 20
TADDIA" CENTO (FE)
Catena della
Sopravvivenza
ACCESSO
DEFIBRILLAZIONE RIANIMAZIONE
PRECOCE BLS
PRECOCE AVANZATA
PRECOCE
PRECOCE

A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 21


TADDIA" CENTO (FE)
B.L.S. = BASIC LIFE SUPPORT
1. Valutare la dinamica dellevento (trauma,
malore, )
2. Agire in sicurezza: autoprotezione
3. Esame dellinfortunato
4. Allarme o chiamata di soccorso
5. Continuo lesame dellinfortunato
6. Praticare i gesti previsti per quel tipo di
incidente
7. Completare lassistenza fino allarrivo del
soccorso qualificato
A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 22
TADDIA" CENTO (FE)
1:VALUTARE LA SCENA
2: PROTEZIONE

La scena sicura?
Ci sono pericoli?
A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 23
TADDIA" CENTO (FE)
QUALE RISCHIO?
Rischio biologico: sangue, urine, feci, vomito, sperma,
saliva

Rischio chimico: incidenti con autocisterne, fumi


sprigionati da incendi, ustioni da sostanze
chimiche, interventi in cantieri edili e siti industriali

Rischio fisico: radiazioni, elettricit, incendi, rumori e


vibrazioni, ambienti molto umidi molto caldi oppure molto
freddi

Rischio movimentazione manuale carichi: lesioni


dorso dorso-lombari a carico strutture ossee, muscolari,
tendinee, nervose e vascolari

A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 24


TADDIA" CENTO (FE)
METODO DELLABC
A = AIRWAYS (Vie Aeree)
Controllare la facolt di risposta ( cosciente?
incosciente?)
Assicurare la perviet delle vie aeree

B = BREATHING (Respiro)
Controllare lattivit respiratoria

C = CIRCULATION (Circolo)
Controllare la presenza di segni di circolo

In assenza di respiro o di respiro anormale


praticare R.C.P. = rianimazione cardio polmonare

A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 25


TADDIA" CENTO (FE)
3: Esame dellinfortunato
STATO DI COSCIENZA
Signore,
signore mi
sente?

SE E COSCIENTE
SIGNIFICA CHE RESPIRA
E CHE IL CUORE BATTE
Si prosegue lispezione
con calma. E si decide
come procedere.

A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 26


TADDIA" CENTO (FE)
4: ALLARME O CHIAMATA DI
SOCCORSO
Aiuto!
Chiamate il
118!

SE NON E COSCIENTE,
cio non risponde alle
domande n agli stimoli,
URGENZA 118

A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 27


TADDIA" CENTO (FE)
ATTIVAZIONE DELLA
CENTRALE OPERATIVA 118
Nome

Via-Nr. Civico
Localit Riferimenti Telefono

Ha visto laccaduto

Vede linfortunato


A. Castagnoli - IPSIA "F.lli
TADDIA" CENTO (FE)
28
5: Continuo lesame dellinfortunato
RESPIRO
a. DEVO LIBERARE LE VIE AEREE!

N.B. SE SI TRATTA DI UN TRAUMATIZZATO


VALUTARE SE E IL CASO DI IPERESTENDERE IL CAPO
o se meglio solo sollevare la mandibola
Iperestendi il capo sollevando il mento
Apri la bocca e verifica presenza corpi estranei

A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 29


TADDIA" CENTO (FE)
5: Continuo lesame dellinfortunato
RESPIRO

b. VALUTO LATTIVITA REPIRATORIA

A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 30


TADDIA" CENTO (FE)
6: AZIONI
SE RESPIRA SE NON RESPIRA

PLS RCP
POSIZIONE 30 COMPRESSIONI
LATERALE DI TORACICHE
SICUREZZA ESTERNE alternate
a 2 INSUFFLAZIONI
A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 31
TADDIA" CENTO (FE)
Posizione laterale di sicurezza

A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 32


TADDIA" CENTO (FE)
Rianimazione cardiopolmonare

A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 33


TADDIA" CENTO (FE)
Rianimazione cardiopolmonare

A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 34


TADDIA" CENTO (FE)
Rianimazione cardiopolmonare

2 ventilazioni efficaci di circa 1 luna

A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 35


TADDIA" CENTO (FE)
considerazioni.

La RCP va eseguita su una superficie rigida, non su


un letto o su un divano!
Le ventilazioni vanno eseguite con il capo ben
iperesteso e non devono essere troppo energiche o
veloci, si rischia che entri aria nello stomaco con
conseguente vomito
Se il soccorritore non se la sente pu anche eseguire
solo le compressioni o fare la respirazione bocca-naso

A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 36


TADDIA" CENTO (FE)
A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 37
TADDIA" CENTO (FE)
7: COMPLETO LASSISTENZA

La sequenza 30
compressioni/2
insufflazioni viene
interrotta solo quando:
a)riprende la respirazione
efficace,
b)arriva il soccorso
avanzato,
c) il soccorritore esaurito
fisicamente!

A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 38


TADDIA" CENTO (FE)
CAUSE DI ARRESTO RESPIRATORIO

1.Laria non Ostacolo


arriva ai Paralisi muscoli respiratori
Compressione toraco-addominale esterna
polmoni Trauma

2.Laria che Carenza di ossigeno


arriva Eccesso di anidride carbonica
alterata
Gas tossici

3.Arresto
cardiaco
A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 39
TADDIA" CENTO (FE)
CAUSE DI ARRESTO RESPIRATORIO

OSTRUZIONE DA CORPO
1.Laria non ESTRANEO
arriva ai
Se lostruzione incompleta, il
polmoni
soggetto tossisce e, piano piano,
dovrebbe riprendere a respirare
normalmente

Se lostruzione completa, il
soggetto non respira, non tossisce,
non parla; si porta le mani alla gola,
diventa cianotico e perde la
coscienza

A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 40


TADDIA" CENTO (FE)
Manovre di disostruzione

1. 5 colpi dorsali
2. Manovra di Heimlich
(5 compressioni
addominali)

Si continua alternando 5 colpi dorsali a 5 compressioni


addominali fino a quando non viene espulso il corpo estraneo
oppure non vi perdita di coscienza.
Sul paziente non pi cosciente si inizia con RCP

A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 41


TADDIA" CENTO (FE)
ANNEGAMENTO

L'evento deve essere trattato come un qualsiasi caso di


arresto cardiaco.
Ricorda sempre di agire in
sicurezza!
Chiamare il prima possibile il 118
Procedere secondo le indicazioni
BLS: se la vittima non respira
(verificarlo con la manovra GAS),
eseguire il massaggio cardiaco e le
respirazioni nel classico rapporto
30:2.

Nelle linee guida recenti non


hanno invece alcuna indicazione
certe manovre, viste spesso nei
film, eseguite per rimuovere
l'acqua dai polmoni.
A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 42
TADDIA" CENTO (FE)
CAUSE DI ARRESTO RESPIRATORIO

Paralisi muscoli respiratori

FOLGORAZIONE

Autoprotezione
Non toccare linfortunato
se non si staccata la
corrente
Con lalta tensione
retrocedere e dare allarme
Se respira: PLS
Se non respira: RCP
A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 43
TADDIA" CENTO (FE)
CAUSE DI ARRESTO RESPIRATORIO
Paralisi muscoli respiratori
AVVELENAMENTO

Da farmaci
Da alcol Depressori bulbari
Da droghe

Non far addormentare la persona


Farla vomitare solo se ben
cosciente
Chiamare il 118
Incosciente che respira: PLS
RCP se necessario
A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 44
TADDIA" CENTO (FE)
CAUSE DI ARRESTO RESPIRATORIO

2.Laria che arriva alterata

Carenza di ossigeno

Eccesso di
anidride
carbonica

Gas tossici

A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 45


TADDIA" CENTO (FE)
CAUSE DI ARRESTO RESPIRATORIO
Evento traumatico (violento
colpo sul torace)
3.Arresto cardiaco Cause tossiche
Cause ambientali
(folgorazione, sincope da tuffo
in acque gelide)
Evento patologico (attacco
cardiaco)

A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 46


TADDIA" CENTO (FE)
CAUSE DI ARRESTO RESPIRATORIO
La maggior parte di morti
3.Arresto cardiaco improvvise non traumatiche
avviene in casa, in presenza
di un famigliare.
Levento solitamente
preceduto da un violento
dolore toracico,
toracico che pu
salire verso la mandibola,
scendere lungo il braccio
sinistro.
Spesso c nausea, pallore,
sudorazione, difficolt
respiratoria, debolezza.
debolezza
BISOGNA CHIAMARE SUBITO IL 118 - LA RCP PRECOCE E LA
DEFIBRILLAZIONE PRECOCE AUMENTANO NOTEVOLMENTE LE
PROBABILITA DI SOPRAVVIVENZA
A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 47
TADDIA" CENTO (FE)
EMORRAGIE
E luscita di sangue da uno o pi vasi
Classificazione

ESTERNE INTERNE ESTERIORIZZATE


Il sangue esce Il sangue Il sangue esce
attraverso la rimane attraverso
ferita infiltrato fra i orifizi naturali
tessuti o del corpo
allinterno di
cavit
A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 48
TADDIA" CENTO (FE)
EMORRAGIE

A: arteriosa B: venosa C: capillare

A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 49


TADDIA" CENTO (FE)
SEGNI E SINTOMI

Cosciente o Incosciente
Agitato
Pallido e sudato
Dolente
Tachicardico
Tachipnoico
Ridotta pressione arteriosa

A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 50


TADDIA" CENTO (FE)
EMORRAGIE esterne semplici

1. SICUREZZA!
(Guanti?)
2. Compressione
sulla ferita
3. Sollevare la
parte se non
vi frattura
4. Applicare
freddo

A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 51


TADDIA" CENTO (FE)
EMORRAGIE arteriose gravi
ATTENZIONE! VITA A RISCHIO!

Non basta
comprimere sulla
ferita
BISOGNA
COMPRIMERE
LARTERIA
PRINCIPALE FRA IL
CUORE E LA FERITA:
carotide, succlavia,
ascellare, omerale,
femorale
A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 52
TADDIA" CENTO (FE)
LE EMORRAGIE INTERNE
SEMPLICI: ecchimosi (= lividi), ematomi
Risultato di contusioni Ghiaccio nelle prime 12-24 ore

GRAVI: SANGUE IN CAVITA


irrequietezza, ansiet o torpore, debolezza
pallore, pelle fredda e umida, senso di freddo
respiro superficiale e affannoso
polso piccolo e frequente

118 URGENTE
dinamica dellincidente, patologie in atto, storia
clinica

A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 53


TADDIA" CENTO (FE)
LE EMORRAGIE ESTERIORIZZATE
DAL NASO:
TRAUMA CRANICO O FACCIALE: ROSSO O MISTO A LIQUIDO
TRASPARENTE: NON MUOVERE, 118
EPISTASSI

DALLORECCHIO:
TRAUMA LOCALE
TRAUMA CRANICO: ROSSO O MISTO A LIQUIDO TRASPARENTE:
NON MUOVERE, 118

DALLA BOCCA:
CAVO ORALE (EMOFTOE) MISTO A SALIVA
APPARATO RESPIRATORIO (EMOTTISI) ROSEO, SCHIUMOSO
APPARATO DIGERENTE (EMATEMESI) VOMITO SANGUIGNO

ma anche da intestino, apparato uro-genitale, .

A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 54


TADDIA" CENTO (FE)
CONSEGUENZE EMORRAGIE

DIMINUIZIONE DEL VOLUME DEI LIQUIDI

SHOCK IPOVOLEMICO

..come anche nei casi di:


USTIONI GRAVI ED ESTESE
DISIDRATAZIONE
POLIURIA
A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 55
TADDIA" CENTO (FE)
SINTOMI DELLO SHOCK

PALLORE spesso con CIANOSI LABBRA


SUDORAZIONE FREDDA
FREDDO, anche con tremore
pu esserci NAUSEA, VOMITO, VERTIGINI
pu presentare SETE INTENSA
POLSO PICCOLO E FREQUENTE
RESPIRO SUPERFICIALE E AFFANNOSO
OLIGURIA fino ad ANURIA
PUO EVOLVERE IN COMA E PORTARE ALLA MORTE

A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 56


TADDIA" CENTO (FE)
SHOCK e PRIMO SOCCORSO
STENDERE LINFORTUNATO AL SUOLO
BLOCCARE LE EMORRAGIE O AGIRE SULLE CAUSE DELLE
EMORRAGIE
POSIZIONE ANTISHOCK (+ PLS SE INCOSCIENTE)
COPRIRE LINFORTUNATO (RIMUOVERE INDUMENTI
BAGNATI)
ATTENZIONE AL VOMITO
NO ALCOL NO CAFFE
SOCCORSO PSICOLOGICO
MONITORAGGIO DELLE FUNZIONI VITALI

A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 57


TADDIA" CENTO (FE)
SHOCK e PRIMO SOCCORSO
Eccezioni alla posizione anti-shock
POSIZIONE ORIZZONTALE :
TRAUMA CRANICO IN INCOSCIENTE
FRATTURE GRAVI ARTI INFERIORI

POSIZIONE SEMISEDUTA:
TRAUMA CRANICO SOGGETTO COSCIENTE
TRAUMI TORACICI
DISPNOICI
VISO CONGESTO

DOVE SI TROVA, COME SI TROVA:


SOSPETTO FRATTURA COLONNA
SOSPETTO FRATTURE PELVICHE
SOSPETTO FRATTURA O LUSSAZIONE ANCA
A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 58
TADDIA" CENTO (FE)
LE FERITE
Si generano quando la pelle perde la sua integrit.
INFEZIONI Dolore
Gonfiore
PERICOLI
Rossore
EMORRAGIE Calore

A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 59


TADDIA" CENTO (FE)
Gravit delle FERITE

PROFONDITA
ESTENSIONE
PRESENZA DI CORPI ESTRANEI

A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 60


TADDIA" CENTO (FE)
Classificazione delle FERITE

A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 61


TADDIA" CENTO (FE)
Medicazione delle FERITE

1.Lavarsi bene le mani


2.Far sanguinare la ferita
3.Lavare bene la ferita con acqua
corrente, dal centro alla periferia
4.Disinfettare
5.Coprire con garze sterili

A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 62


TADDIA" CENTO (FE)
Medicazione delle FERITE

avvertenze!!!

Non usare mai cotone idrofilo


Non disinfettare con alcol
Non mettere pomate cicatrizzanti
Non estrarre eventuali corpi estranei
Non strappare le medicazioni rimaste attaccate
se non prima di aver inumidito con acqua
ossigenata

A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 63


TADDIA" CENTO (FE)
LE USTIONI

Possono riguardare
diversi organi:
pelle,
muscoli,
vasi sanguigni,
nervi,
ossa
.

A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 64


TADDIA" CENTO (FE)
Cause delle USTIONI

Caldo o freddo
Esplosioni
Sostanze chimiche
Radiazioni
Elettricit

A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 65


TADDIA" CENTO (FE)
Classificazione delle USTIONI
Le ustioni della cute si possono classificare, secondo
la gravit, in ustioni di PRIMO, SECONDO e TERZO
GRADO

2 3
1
A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 66
TADDIA" CENTO (FE)
1

Primo soccorso:
acqua fredda e/o ghiaccio

A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 67


TADDIA" CENTO (FE)
Reggio E, 29 Luglio: Bimbo di 2 anni ustionato a
mani e gambe

Ustionato da alcune piastre in rame mentre


gioca al parco Cervi

Stava giocando all'interno del rinnovato parco


Cervi quando ha toccato una piastra decorativa

2
di rame resa rovente dal sole. Cos un bambino
di due anni ha riportato ustioni di secondo
grado che hanno reso necessario il ricovero al
Cosa fare? Santa Maria nuova.

1. Raffreddare sotto
acqua corrente
2. Non togliere i
vestiti se sono
incollati alla pelle
3. Coprire con garze
sterili A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 68
TADDIA" CENTO (FE)
Torcia umana, 72enne in fin di vita
Stava miscelando olio e benzina quando le fiamme lo hanno
avvolto. Ha riportato ustioni di secondo e terzo grado su
tutto il corpo
Completamente avvolto dalla fiamme, un uomo di 72 anni,
ieri pomeriggio ha riportato ustioni gravissime. Il
pensionato, stato trasportato durgenza in ospedale

3 dove i medici gli hanno riscontrato ustioni di secondo e


terzo grado, su gambe, braccia e al volto. Lanziano, stava
miscelando olio e benzina per ottenere il combustibile per
la motosega. Qualcosa, forse una sigaretta, ha innescato
Cosa fare? le fiamme che lo hanno avvolto completamente. Le sue
1. Avvolgere in un condizioni sono gravissime e i medici si sono riservati la
panno se la persona prognosi.
in fiamme
2. Trasporto urgente
con ambulanza in
ospedale
3. Se possibile
posizione anti
shock A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 69
TADDIA" CENTO (FE)
USTIONI da agenti chimici

1. Lavare abbondantemente con un getto violento


di acqua corrente, per asportare la sostanza
senza che abbia il tempo di reagire con lacqua
2. Togliere eventuali indumenti contaminati

A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 70


TADDIA" CENTO (FE)
A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 71
TADDIA" CENTO (FE)
RISCHIO PER LA VITA

Si valuta dallestensione dellustione pi


che dalla profondit:

In un adulto se >30%
In un bambino basta il 20%

A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 72


TADDIA" CENTO (FE)
CONGELAMENTO
E una lesione locale da
freddo che avviene
generalmente alle
estremit: mani, piedi,
naso, orecchie

COSA FARE?
1. Trasportare la vittima in luogo riparato
2. Allentare o togliere indumenti costrittivi
3. Somministrare bevande calde e zuccherate: NO ALCOLICI!!!
4. Massaggiare delicatamente: NO FONTE DI CALORE
DIRETTO!
A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 73
TADDIA" CENTO (FE)
FRATTURE
E linterruzione di continuit di un
osso.
Generalmente sono di natura traumatica ma
possono avere anche unorigine patologica.

1. Interessa losso a tutto spessore


1.Completa 2. E unincrinatura, uninfrazione
2.Incompleta 3. I monconi sono rimasti nella loro
sede primitiva
3.Composta
4. I monconi o i frammenti si sono
4.Scomposta spostati dalla loro sede naturale
5. I monconi o i frammenti
5.Esposta comunicano con lesterno
A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 74
TADDIA" CENTO (FE)
FRATTURE

A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 75


TADDIA" CENTO (FE)
FRATTURE: cosa fare?
1. Evitare movimenti inutili
2. Immobilizzare la parte nella posizione in cui si trova, bloccando
le articolazioni a monte e a valle, utilizzando anche mezzi di
fortuna
3. Non fare diagnosi!
4. Non tentare di ridurre la frattura
5. Su quelle esposte, coprire con un telo pulitissimo, senza
disinfettare e senza manipolare CHIAMARE IL 118
6. Con sospetta frattura della colonna vertebrale pu esserci la
lesione del midollo spinale! NON MUOVERE LINFORTUNATO!
NO PLS! - CHIAMARE IL 118

A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 76


TADDIA" CENTO (FE)
DISTORSIONE: fuoriuscita di un capo
articolare dalla sua sede, con successivo rientro
immediato IMPACCHI FREDDI ED
IMMOBILIZZAZIONE

A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 77


TADDIA" CENTO (FE)
LUSSAZIONE: fuoriuscita definitiva di un capo
articolare dalla sua sede naturale NON
TENTARE DI RIDURRE LA LUSSAZIONE,
IMMOBILIZZARE E PORTARE IN OSPEDALE

A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 78


TADDIA" CENTO (FE)
STRAPPO: rottura di uno o pi fasci di fibre
muscolari IMPACCHI FREDDI, DOPO 24 ORE
IMPACCHI CALDI, RIPOSO

A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 79


TADDIA" CENTO (FE)
CRAMPO: contrattura improvvisa del muscolo,
con dolore RILASSARE IL MUSCOLO,
ALLUNGARLO DOLCEMENTE, DARE DA BERE
ACQUA E SALE

A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 80


TADDIA" CENTO (FE)
CRISI CONVULSIVE

... E possono comparire come conseguenza di

A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 81


TADDIA" CENTO (FE)
Durante una CRISI CONVULSIVA
linfortunato pu presentare o meno
perdita di coscienza.
CONVULSIONI FEBBRILI NEI BAMBINI;
generalmente fra i 6 mesi e i 5 anni, simili alle crisi
epilettiche (grande male)

EPILESSIA
Scarica improvvisa, eccessiva e disordinata
generata da un gruppo di neuroni. Tali episodi
possono coinvolgere una regione del sistema
nervoso centrale oppure essere crisi generalizzate.
A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 82
TADDIA" CENTO (FE)
EPILESSIA: GRANDE MALE

A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 83


TADDIA" CENTO (FE)
EPILESSIA: cosa fare?
Mantenere la calma
Adagiare il paziente a terra e rimanergli vicino
Allentare gli abiti stretti
Allontanare oggetti che potrebbero ferirlo
NON tentare di tenerlo fermo durante le
convulsioni
NON mettere niente in bocca al paziente:
potrebbe finire con lostruire le vie aeree

A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 84


TADDIA" CENTO (FE)
Malore dovuto al DIABETE

Coma
ipoglicemico:
Frequente nei pazienti
con diabete di tipo 1,
come conseguenza di
un errore nella
terapia.
Perdita coscienza
Cute sudata
Respiro normale

A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 85


TADDIA" CENTO (FE)
Malore dovuto al DIABETE

Coma
iperglicemico:
Possibile in entrambe le
forme di diabete come
grave complicazione.
Perdita coscienza
Aumento frequenza
respiro
Cute secca
Alito acetonico

A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 86


TADDIA" CENTO (FE)
Malore dovuto al DIABETE
Cosa fare?

Se c perdita di coscienza,
chiamare 118
Valutare parametri vitali;
attenzione al vomito
Eventualmente posizione
laterale di sicurezza

Se ancora il paziente
cosciente sar collaborativo e ci
dar indicazioni: zucchero se si
sospetta unipoglicemia

A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 87


TADDIA" CENTO (FE)
ASSIDERAMENTO
Si ha ipotermia quando la temperatura corporea
scende sotto i 35C

Segni visibili:
visibili
Alterazione dello
stato di coscienza
Pallore e cianosi
diffusa
Bradipnea e PORTARE IN AMBIENTE CALDO
bradicardia TOGLIERE ABITI BAGNATI/FREDDI
Ipotensione RISCALDARE CON COPERTA
Arresto OSPEDALIZZARE
cardiorespiratorio
A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 88
TADDIA" CENTO (FE)
CONGELAMENTO
Raffreddamento di una singola porzione
corporea: prognosi migliore dellipotermia ma
spesso con gravi conseguenze permanenti

Vasocostrizione localizzata
ischemia cancrena amputazione

Segni: cute inizialmente arrossata, poi


bianca e cerea, poi a chiazze bianche e blu,
cianosi, con superficie rigida poi lignea

Stesse indicazioni dellassideramento.


NON MANIPOLARE IN MODO TROPPO ENERGICO
Bevanda calda/NO ALCOL NO sbalzo eccessivo di temperatura
A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 89
TADDIA" CENTO (FE)
Colpo di SOLE
Avviene dopo una lunga esposizione ai
raggi solari:
solari i raggi ultravioletti sono la
causa della stimolazione meningea che
provoca la sofferenza cerebrale; si pu
arrivare alla morte.

Sintomi:
Sintomi cefalea, vertigini e spossatezza; febbre,
sudorazione abbondante, nausea, cute calda ed
arrossata, ustioni di 1 e 2 grado; pu esserci shock
ipovolemico, perdita di coscienza e coma.
Cosa fare? Valutazione parametri vitali, portare il
paziente allombra, slacciare indumenti stretti e
rinfrescargli il capo con impacchi umidi; posizione:
semisdraiato
A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 90
TADDIA" CENTO (FE)
Colpo di calore
Si ha con le alte temperature e con elevata
umidit, in assenza di ventilazione.

Sintomi:
Sintomi cefalea,
spossatezza, alterazione
dello stato di coscienza fino
al coma, segni di shock,
dispnea.

COMPORTARSI COME PER IL COLPO DI SOLE


ma in posizione antishock
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TADDIA" CENTO (FE)
A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 92
TADDIA" CENTO (FE)
A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 93
TADDIA" CENTO (FE)
I sintomi dellintossicazione sono in funzione:
della quantit di alcol assunto
della tolleranza individuale
della modalit di assunzione

1 stadio:
euforia, vertigini,
disinibizione, parlare
rapido e continuo ad
alta voce; cala la
percezione del
rischio, difficolt a
coordinare i
movimenti, campo
visivo ridotto, si
riduce la percezione
di stimoli luminosi e
sonori.
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TADDIA" CENTO (FE)
2 stadio: nausea, vomito, visione doppia,
comportamento irascibile e violento; tempi di
reazione fortemente compromessi, scarso
adattamento alloscurit.

3 stadio:
ebbrezza franca
e manifesta,
ipotermia,
confusione
mentale, sopore
e sonnolenza
molto intensa,
delirio, polso
lento e
depressione del
respiro, coma
etilico. A. Castagnoli - IPSIA "F.lli 95
TADDIA" CENTO (FE)
INTOSSICAZIONE DA ALCOL: COSA FARE?
1. Evitare che metta in pericolo s ed altri
2. Attenzione se si dimostra aggressivo
3. Attenzione al vomito se perde coscienza
4. Se respira: posizione laterale di sicurezza (PLS) e coprire per
evitare ipotermia
5. Se sono alterate o compromesse respirazione e/o circolo:
chiamare 118 e iniziare RCP

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TADDIA" CENTO (FE)
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TADDIA" CENTO (FE)

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