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ESERCITAZIONE DI

TECNICA
URBANISTICA
Ing. Raffaella DAgata

GUIDA PER LA PROGETTAZIONE DI


PIANI ATTUATIVI

Corso in Ingegneria Edile Esame


di Tecnica Urbanistica
Prof. Ing. Valerio Cutini
a.a. 2011-2012
Oggetto dellesercitazione
REALIZZAZIONE DI UN PROGETTO DI PIANO
ATTUATIVO, COSTITUITO DA ELABORATI GRAFICI E
SCRITTI, SU UNAREA ESISTENTE ASSEGNATA E
DELLA QUALE SI HANNO:
INDICI da rispettare

VINCOLI da tenere in considerazione


CONTESTO ESISTENTE da esaminare

Tutti gli indici e vincoli sono indicati in una scheda norma specifica
dellarea assegnata, nel Regolamento Urbanistico ed Edilizio del
Comune oggetto di intervento e nella normativa nazionale
vigente.
AREA DI STUDIO
Il Comune oggetto di questa esercitazione sar
VECCHIANO
un cittadina localizzata nella provincia di Pisa, a circa 12 Km
di distanza.
PIANO REGOLATORE
Il Piano Regolatore Generale un atto complesso attraverso il
quale lAmministrazione Comunale, in applicazione della
legislazione vigente, disciplina lutilizzazione e la
trasformazione del territorio e delle relative risorse.
In particolare, il Piano Regolatore Comunale, quale derivante dalla legge
urbanistica nazionale n.1150/42, stato articolato in pi livelli di
pianificazione, corrispondenti a momenti distinti di definizione e di
attuazione delle scelte del Piano:
IL PIANO IL REGOLAMENTO
STRUTTURALE URBANISTICO

Obiettivo strategico del Piano Strutturale e del Regolamento


Urbanistico lincremento della qualit del patrimonio
costituisce latto
strumento programmatico
della pianificazione di
Legge regionale insediativo attraverso il atti
perseguimento didigoverno
lo strumento del
unachemaggiore
definisce
definizione complessiva delle
dotazione territoriale territorio
la disciplina dettagliata delle
Toscana n. 1/2005 strategie di diriqualificazione
standard per ladel riqualificazione degli insediamenti
esistenti, diverse parti
nonch il riequilibrio tra le diverse del territorio
funzioni.
territorio comunale
1 - PIANO STRUTTURALE
Individua anche le cos dette:
U.T.O.E = Unit Territoriali Organiche Elementari
che costituiscono degli elementi strategici fondamentali per la realizzazione degli
obiettivi di governo del territorio e assicurano unequilibrata distribuzione delle
dotazioni necessarie alla qualit dello sviluppo territoriale.

I criteri adottati dal P.S. per la perimetrazione delle singole U.T.O.E. rispondono
allesigenza di CONTROLLARE qualitativamente e quantitativamente le
future trasformazioni degli insediamenti; ci implica necessariamente
lindividuazione della forma e della dimensione dellinsediamento stesso, e quindi
le definizione fisica di un LIMITE.

Il LIMITE cos individuato comprende quindi, oltre ovviamente al tessuto


edificato esistente, aree in cui sono riconosciute potenzialit di sviluppo e di
trasformazione, aree gi individuate come potenziale sede di servizi o di
attrezzature collettive, ma anche spazi agricoli interstiziali per i quali non si
prevedono possibilit di trasformazioni edilizie.
UTOE DEL COMUNE DI
VECCHIANO
U.T.O.E. N.1 = Migliarino 6

U.T.O.E. N.2 = Nodica

U.T.O.E. N.3 = Vecchiano

U.T.O.E. N.4 = Zona Industriale


5
2
U.T.O.E. N.5 = Avane 4 3

U.T.O.E. N.6 = Filettole

1
ZONE OMOGENEE
Allinterno delle U.T.O.E. sono individuati i seguenti ambiti assimilabili alle zone omogenee di
cui al D.M. 1444/68:
Subsistema EDIFICATO STORICO: (assimilabile alle zone A di cui al D.M.1444/68)
a) Edificato di antica formazione
b) Edificato formatosi attraverso la crescita in margine al perimetro del nucleo antico
c) Edificato formatosi attraverso la crescita lineare ed il completamento del tessuto
Subsistema dellEDIFICATO DI RECENTE FORMAZIONE:
d) Espansione urbana di recente formazione a carattere prevalentemente residenziale
(assimilabile alle zone B di cui al D.M. 1444/68)
e) Aree di espansione in corso di attuazione e di nuovo impianto
(assimilabile alle zone C di cui al D.M. 1444/68)

Subsistema degli INSEDIAMENTI PRODUTTIVI:


(assimilabile alle zone D di cui al D.M. 1444/68)
f) Aree produttive interne alledificato monofunzionali o congiunte alla residenza
g) Zona artigianale consolidata
h) Zona artigianale in fase di attuazione e di nuovo impianto

Ad ogni studente verr assegnata unarea attualmente libera sulla quale il Comune ha gi previsto come
destinazione urbanistica un nuovo insediamento residenziale di tipo C
2 - REGOLAMENTO URBANISTICO
Il Regolamento Urbanistico ha recepito le indicazioni del Piano Strutturale, articolandole nel dettaglio in
base alle scelte effettuate nelle diverse parti del territorio comunale.

Il Regolamento Urbanistico precisa i requisiti, le tipologie e le disposizioni normative per la


integrazione funzionale del sistema del verde al tessuto urbano e attiva provvedimenti atti a
favorire la riqualificazione complessiva del territorio ed individua quelle parti da riorganizzare
attraverso interventi di trasformazione.

Le previsioni dei predetti strumenti sono attuate per mezzo di un

Piano Attuativo
PIANI ATTUATIVI
I Piani attuativi sono strumenti urbanistici di dettaglio atti, di norma, a disciplinare
parti del territorio comunale nelle quali si debba procedere alla realizzazione di
interventi disposti dal RU e per le quali questultimo non assuma contenuti attuativi.

Tipi di piani attuativi a seconda del tipo di destinazione urbanistica:


P.R. = piano di recupero (indicato per le zone A)
P.L. = piano di Lottizzazione (indicato per le zone C)
P.E.E.P. = piano per ledilizia economica e popolare (indicato per le zone C3)
P.I.P. = piano per gli insediamenti produttivi ( indicato per le zone D)
P.P. = piano particolareggiato

Ciascun studente dovr, a mezzo delle informazioni necessarie di cui sar in


possesso, redigere un progetto di un Piano Attuativo (DI LOTTIZZAZIONE)
delle previsioni del Regolamento Urbanistico vigente sullarea assegnata.
ELABORATI GRAFICI DA PRESENTARE

TAVOLA 1: planimetria dello stato di fatto dellarea dove devono essere specificati i vari
vincoli la cui area sottoposta.

TAVOLA 2: planimetria di zonizzazione funzionale di progetto. Anche il questa tavola deve


essere presente una tabella dove si evidenzia di aver verificato i dati dimensionali.

TAVOLA 3: Planimetria di lottizzazione o plani volumetrico delle aree edificabili

TAVOLA 4: tavola dei fili fissi

TAVOLA 5: Schema delle tipologie edilizie

RELAZIONE TECNICO ILLUSTRATIVA dove venga spiegato nei minimi dettagli il


progetto, sia motivandone le soluzioni prescelte sia riportando i calcoli effettuati.
MATERIALE FORNITO
- Indicazione dellarea di studio dove progettare il Piano Attuativo

- Norme tecniche di attuazione del Regolamento Urbanistico vigente del Comune di Vecchiano

- Scheda Norma specifica per ogni area di studio

- Leggi nazionali quali DM 1444/1968 e L 122/89 per i parcheggi


- Legge Regionale Toscana 1/2005 aggiornata nel 2011
- Regolamento Edilizio del Comune di Vecchiano
- Carta Tecnica Regionale (CTR) della Toscana in scala 1:10.000 e 1.2000 in dwg

Per visualizzare la maggior parte del materiale su indicato sufficiente andare alla
homepage del comune di Vecchiano: http://www.comunevecchiano.pi.it

Home Il primo Regolamento Urbanistico comunale Tutti i documenti del Regolamento Urbanistico

Una volta entrati nel sito troverete diverse informazioni che potrebbero esservi utili
COME PROCEDERE
OGNI AREA DI STUDIO SCHEDA NORMA

In questo caso sono evidenziate 2 funzioni:


la residenziale ma le funzioni ammesse
posso essere diverse: commerciale, turistico,
direzionale
Tutte le destinazioni indicate devono
essere sviluppate!!
PARAMETRI DI SUPERFICIE (1)
St = superficie territoriale =
superficie totale del lotto (mq)

Sf = superficie fondiaria = superficie


destinata ad essere edificata, cio la
superficie totale al netto delle superfici
destinate alle opere di urbanizzazione
primaria e secondaria (mq)
QUESTO DATO E DA CALCOLARE!

Sf/St = Ru = RAPPORTO
URBANISTICO
OPERE DI URBANIZZAZIONE
PRIMARIA: sono quelle indispensabili per la Sf = St Sstr Sserv
concreta fruizione degli immobili (es.: reti stradali,
elettriche, telefoniche, fognarie, del gas, acquedotto,
verde attrezzato e parcheggi) Sstr = Superficie delle strade progettate
comprensiva di marciapiedi e piste ciclabili.
OPERE DI URBANIZZAZIONE
SECONDARIA: sono quelle volte al Sserv = Sup. a standard = Superfici che devono
miglioramento della vita sociale (es.: attrezzature essere riservate per spazi pubblici, alle attivit
pubbliche di interesse collettivo, scuole materne e collettive, a verde pubblico o a parcheggio pubblico.
d'obbligo, sanitarie di quartiere ecc)
PARAMETRI DI SUPERFICIE (2)
St = superficie territoriale = superficie
totale del lotto (mq)

Sf = superficie fondiaria = superficie


destinata ad essere edificata, cio la
superficie totale al netto delle superfici
destinate alle opere di urbanizzazione
primaria e secondaria (mq)

Sf/St = Ru = RAPPORTO
URBANISTICO
La Sserv o standard indicata dal D.M. 1444/68 che cita:
Per gli insediamenti residenziali la dotazione MINIMA
di standard di ALMENO mq 18 per spazi pubblici o
Sf = St Sstr Sserv
riservati alle attivit collettive, a verde pubblico o a
parcheggio, con esclusione degli spazi destinati alle sedi
viarie.
Spesso per, a seconda dellarea su cui si deve intervenire, sar necessario progettare una superficie a standard
di dimensione ben pi alta del valore di 18 x n. abitante; questo per rendere il quartiere pi vivibile e con
maggiori servizi per il cittadino.
Nel caso della vostra esercitazione la superficie a standard minima la dovrete calcolare voi.
PARAMETRI URBANISTICI
Vl = volume lordo previsto

Hmax = altezza max consentita


delledificio sotto gronda

Rcmax = Sc/Sf (mq/mq)


RAPPORTO DI
COPERTURA

Sc = superficie coperta delledificio


It = Vl/St (mc/mq) If = Vl/Sf (mc/mq) considerando la proiezione sul piano
orizzontale delle strutture perimetrali
INDICE DI INDICE DI
dellinvolucro delledificio.
FABBRICABILIT FABBRICABILIT
TERRITORIALE FONDIARIA
(o di densit territoriale) (o di densit fondiaria)

If sar tanto pi basso, quanta pi superficie territoriale risulta occupata.


Questo parametro fondamentale nella progettazione perch indica la tipologia degli edifici previsti
in una determinata zona. (es. grattacielo If alto)
TAV.1 Planimetria dello stato di fatto dellarea
Insieme alla scheda norma verr fornita:
una cartografia colorata (in jpg) con indicata
larea oggetto di progetto
una cartografia in formato dwg (autocad)
detta CTR = carta tecnica regionale.
Una volta capito sulla cartografia colorata dove
si trova esattamente la vostra area, ricercarla
anche sulla CTR.

La ctr in formato dwg non aggiornata quindi


probabile non sia precisa rispetto alla pianta
della scheda norma
(vedi F.A.Q.2)

CARTINA IN JPG CARTINA IN DWG


1 - delimitare il perimetro verificando cos se la Superficie Territoriale riportata sulla scheda norma risulta
corretta (ci pu essere uno scarto di qualche metro quadro a seconda di come viene fatto il contorno dellarea su
autocad).
2 - riportare tutto sulla tavola in una scala appropriata scalando il disegno con autocad (es 1:500)
3 - Fare una legenda

4 - Controllare, dalla scheda norma, tutti i vincoli a cui sottoposta larea e con essi farne una tabella
TAV.1 Planimetria dello stato di fatto dellarea

INTESTAZION
E

Disegno in dwg con


LEGENDA perimetrazione dellarea
TABELLA CON oggetto di intervento
VINCOLI
PRINCIPALI
SCHEDA
NORMA
TAV.2 Planimetria di zonizzazione funzionale di progetto
In questa tavola si decidono a grandi linee dove collocare le varie funzioni nel lotto di progetto: il residenziale
( e eventuali altre destinazioni duso se richieste), i servizi pubblici...etc
Prima di qualsiasi decisione progettuale per necessario definire i parametri dimensionali dellintervento
utilizzando i vincoli prescritti nella scheda norma.
Avevamo visto prima che la Superficie fondiaria pari alla
Superficie totale a netto della superficie delle strade e della
Sf = St Sstr Sserv superficie da destinare ai servizi (opere di urbanizzazione
primaria e secondaria).
Dato che St e Sf sono dati dalla scheda norma, le variabili
saranno Sstr e Sserv che dovrete determinare.

determinare la Sstr attraverso la progettazione approssimativa di una


VIABILIT ipotetica iniziale e verificare che le quantit di superficie e volume
richieste siano rispettate; se la verifica torna si pu procedere con la
progettazione, altrimenti conviene ipotizzare unaltra viabilit.
determinare la superficie da destinare ai servizi: Sserv

Per il calcolo delle superfici destinate a servizi per prima cosa bisogna rispettare i minimi indicati
nel Piano Strutturale e in secondo luogo occorre rispettare le leggi nazionali (DM 1444/1968 e
legge Tognoli n.122/1989 per i parcheggi) in relazione alle categorie di servizi richiesti nella scheda
norma.
TAV.2 Planimetria di zonizzazione funzionale di progetto
CALCOLO DELLE SUPERFICI DESTINATE A SERVIZI
La Sserv indicata dal D.M. 1444/68 che cita:
Per gli insediamenti residenziali la dotazione MINIMA di standard genericamente di mq 18 per spazi pubblici o riservati alle
attivit collettive, a verde pubblico o a parcheggio, con esclusione degli spazi destinati alle sedi viarie
Tale quantit complessiva va di norma cos ripartita :

aree per listruzione: 4,5 mq/ab Sserv = nab x 18 mq


asili nido, scuole materne e scuole dell'obbligo
VALORE MINIMO DA REALIZZARE!!
servizi pubblici di uso comune: 2 mq/ab
religiose, culturali, sociali, assistenziali, sanitarie, amministrative, per pubblici
servizi (uffici poste e telegrafi, protezione civile, ecc.)

N.B. i mq sono quelli del terreno che in sede di prg o di PL vanno


riservati alleventuale servizio pubblico

verde 9 mq/ab
spazi pubblici attrezzati a parco e per il gioco e lo sport, effettivamente utilizzabili per
tali impianti con esclusione di fasce verdi lungo le strade

parcheggi pubblici: - 2,5 mq/ab (F.A.Q.3)

N.B. Non sempre obbligatoria la realizzazione di tutte le categorie di servizi!


TAV.2 Planimetria di zonizzazione funzionale di progetto
A questo punto possibile iniziare a definire una prima bozza di zonizzazione, suddividendo larea
di studio nelle diverse funzioni individuate.
In definitiva si tratta di localizzare sul territorio, in relazione alle superfici minime o massime
individuate, le seguenti funzioni:
Viabilit pubblica
Superficie fondiaria destinata alle funzioni ammesse
indicate nella scheda norma (residenziale, commerciale,
turistico, sportivo)
Superficie pubblica destinata ai parcheggi pubblici
Superficie pubblica destinata al verde
Superficie pubblica destinata ad altri servizi
Il disegno dovr essere indicativo e dovr rappresentare le
destinazioni duso dei vari lotti in cui si deciso di
suddividere larea di progetto.
Tale operazione si pu effettuare attribuendo un colore (o
un tipo di grafica particolare) per ogni destinazione duso,
in modo che sia chiaro il riferimento e corredare tutto con
una legenda.

Nella sua forma definitiva la tavola 2 conterr anche una legenda, una tabella dimensionale del progetto e la
verifica degli standard.
TAV.2 Planimetria di zonizzazione funzionale di progetto
CONSIGLI
Nel progettare la viabilit bisogna garantire le condizioni di accessibilit e di sicurezza (consentire
quindi sempre laccesso alla viabilit principale e creare una viabilit secondaria).
Nella progettazione dei lotti residenziali cercare sempre di utilizzare dimensioni ben precise e
forme il pi possibile regolari (evitare quindi forme strane con angoli acuti o lotti stretti e lunghi).

Le funzioni ammesse indicate nella scheda norma devono essere tutte realizzate
Nella localizzazione dei parcheggi pubblici tenere presente tutti i criteri di accessibilit (calcolare
sempre che ci siano le distanze adatte ad entrare e uscire da uno stallo) e tenere sempre in considerazione la
vicinanza con i servizi.
I parcheggi pertinenziali (PRIVATI) possono essere realizzati anche allinterno dei lotti residenziali
e perfino nella forma di garage privati anche seminterrati.
Il regolamento edilizio del comune di Vecchiano (art.44) indica per le residenze: per le nuove costruzioni a
destinazione residenziale, devono comunque essere garantiti min.2 spazi di sosta delle dimensioni di ml. 2,50x5,00 per ogni
unit immobiliare individuata, fatta eccezione per gli appartamenti <45 mq, per i quali sufficiente lindividuazione di 1 posto
auto.
Per edifici con destinazione duso diversa dal residenziale larea di parcheggio pertinenziale dovr
essere pari allo 0,8 mq di superficie calpestabile del fabbricato. (considerare anche se sviluppato su
pi piani!)
Le aree destinate a verde NON devono essere di risulta, ossia occupare parti che per la loro
dimensione risultano altrimenti non utilizzabili
La tavola sar predisposta nella sua forma definitiva solo dopo aver verificato tutti i dati e le
localizzazioni anche avvalendosi della tavola successiva (si consiglia di predisporre la versione finale delle
tavole solo dopo aver svolto in forma di bozza tutti gli elaborati richiesti).
TAV.3 Planimetria di lottizzazione o plani volumetrico
1 - PROGETTAZIONE DETTAGLIATA DELLA VIABILIT, DEI PARCHEGGI, DEL
VERDE E DI TUTTO CI DI CUI DEVE ESSERE CORREDATO IL PROGETTO.
2 - INDIVIDUAZIONE DEI CORPI DI FABBRICA E DELLA LORO DIMENSIONE

Verifica superficie coperta Sc Sc/Sf = Rc Sc = Rc x Sf


(dove Rc e Sf sono dati dalla scheda norma)

N.B. Il rapporto di copertura dato dalla norma quello massimo quindi si trover la massima
superficie coperta che si pu realizzare nella vostra area.

Calcolo del Vl realizzabile Vl/St = It e Vl/Sf = If


(dove St, It, Sf, ed If sono dati dalla scheda norma)

si ricava il Volume lordo dalla seguente equazione:

Vl St x It
Vl Sf x If
TAV.3 Planimetria di lottizzazione o plani volumetrico

Vl St x It Sf = St Sstr Sserv
Vl Sf x If
ma Sserv = nab x 27 mq

Sf = St Sstr nab x 27

Considerando che per ogni abitante da insediare corrispondono mediamente 150 mc/ab di
costruito si ha che:

nab = Vl/150
Vl St x It
Sostituendo nellequazione si ha:
(dove St e It e If sono dati dalla scheda Vl (St Sstr Vl/150 x 27) x If
norma e Sstr deciso dal progetto di massima
effettuato nella tavola 2 )

Dei due Vl che si ricavano si prender il MINORE!!!


Quello sar la volumetria massima che potrete progettare Vedi F.A.Q. 4
TAV.3 Planimetria di lottizzazione o plani volumetrico
Con i dati su calcolati a disposizione (Vl, Sc e Hmax) ora possibile determinare:
La TIPOLOGIA EDILIZIA decidendo se sfruttare laltezza massima o la superficie
coperta massima a disposizione.
Sc = Vl / Hmax < Sc max dettatta dalla norma

H = Vl / Sc < H max dettatta dalla norma


Le tipologie consigliate sono case in linea, case a schiera, blocco, villetta unifamiliare perch gli
indici di fabbricabilit fondiaria indicati dal Regolamento Urbanistico nelle schede norma, sono
generalmente bassi e fanno quindi riferimento a tali tipologie.

Scelta del NUMERO DI UNIT ABITATIVE e della LORO SUPERFICIE

La LOCALIZZAZIONE DEI FABBRICATI , tenendo conto per:


1 - delle norme sulla distanza tra fabbricati e dalla strada riportate sia nel DM
1444/1968, sia nel Regolamento Edilizio del comune di Vecchiano, che nel Codice Civile;
2 - delle esigenze di una buona progettazione quali: esposizione, no a spazi
inutilizzati
TAV.3 Planimetria di lottizzazione o plani volumetrico
INDICAZIONI
Lo scopo del progettista quello di riuscire a sfruttare al meglio tutta la volumetria possibile da realizzare.
Purtroppo questo non sempre fattibile, limportante non avere uno scarto troppo grande. A questo punto
bene ricontrollare le tipologie edilizie utilizzate.
Ai fini del rispetto degli indici edilizi, non dovr essere presa in considerazione la volumetria dei locali
posti sotto il livello del terreno (che al max fuoriescono di 1,5 m dal livello del marciapiede) e sopra la quota di
gronda.
Ai fini del rispetto degli indici edilizi, non dovranno essere presi in considerazione eventuali balconi, loggiati
o rientranze del perimetro delledificio, se essi saranno inferiori a 1.50 ml

Per il calcolo del volume prendere le indicazioni del Regolamento Edilizio del comune di Vecchiano, art.4
comma 4.
Per il dimensionamento dei vani scala sia condominiali che privati consultare le indicazioni del
Regolamento Edilizio del comune di Vecchiano, art.62 comma 3

Per edilizia non economica e popolare si deve considerare che:


- per nuclei familiari di 1-2 persone necessario un appartamento da 50 mq a 70 mq;
- per nuclei familiari di 3-4 persone necessario un appartamento da 70 mq a 120 mq.
La distanza dei fabbricati deve rispettare le seguenti misure (salvo disposizioni pi specifiche interne
alla propria scheda norma):
- dai confini del lotto d 5 ml
- dagli altri edifici d10 ml (inderogabile)
TAV.4 Planimetria dei fili fissi
Come gi specificato i piani attuativi sono strumenti urbanistici di dettaglio atti a disciplinare
parti del territorio comunale, ma NON SONO PROGETTI ESECUTIVI!
Quindi il progettista deve corredare il progetto con una tavola che viene chiamata
PLANIMETRIA DEI FILI FISSI che non la tavola delle quote!

I FILI FISSI sono tutte quelle linee verticali e orizzontali necessarie per definire lo sviluppo in
pianta ed in elevazione dell'intero edificio.
I FILI FISSI contengono tutti quei punti che risultano necessari per posizionare i vari elementi che
costituiscono l'edificio, come pilastri, travi e mensole, validi per tutti i piani dell'edificio stesso.

In urbanistica questa tavola finalizzata a posizionare, in maniera univoca, gli edifici mediante
linserimento di quote. Sono quindi le facce di pareti o di pilastri che per tutta laltezza di una
struttura non hanno nessun cambiamento planimetrico.

I fili fissi costituiscono i punti di partenza per lesecuzione materiale della struttura e che d le
linee guida per la realizzazione del progetto esecutivo.
TAV.4 Planimetria dei fili fissi
TAV.5 Tipologie edilizie
PIANTE DEI DIVERSI LIVELLI
2 PROSPETTI SIGNIFICATIVI
2 SEZIONI SIGNIFICATIVE
Sono obbligatorie almeno 2 tipologie edilizie diverse di cui almeno una sia residenziale. Se si sviluppa allinterno
del progetto pi tipologie edilizie differenti non necessario svilupparle tutte.
Le piante e le sezioni devono essere debitamente quotate.

Anche per questa tavola necessario tenere in considerazioni le prescrizioni del Regolamento Edilizio vigente
del comune e le eventuali leggi nazionali.

SUPERFICI MINIME - camere da letto singole > 9 mq


- camere da letto doppie o matrimoniali > 14 mq
- soggiorno > 14 mq
- bagno > 4 mq
- finestre di superficie > a 1/8 della superficie utile della stanza
ALTEZZE - camere, soggiorni, cucine > 2,70 m
- servizi igienici, corridoio, disimpegni > 2,40 m

NORME IGIENICHE - i servizi igienici debbono aprirsi su disimpegni o corridoi e soprattutto non
possono aprirsi su soggiorni o cucine (art. 62 comma 2 del R.E.)
- il secondo bagno pu essere annesso alla camera da letto
- almeno un servizio igienico deve essere dotato di finestra, di vasca da bagno o
doccia e di bidet
TAV.6 Relazione tecnica
Deve essere descritto a parole ci che con i disegni stato rappresentato, motivando le scelte
progettuali effettuate e indicando tutte le norme tecniche di cui si tenuto conto e spiegando tutti
i vari calcoli che si sono dovuti effettuare verificando il rispetto con le norme e gli standard di
partenza.

In particolare deve essere presente:

- Presupposti del progetto


- Soluzioni prescelte
- Indicazione delle principali disposizioni (norme tecniche) da seguire nella
realizzazione dellintervento
- Spiegazione sintetica del procedimento seguito per il calcolo dei volumi e delle
superfici
- Scelte progettuali di disposizione degli edifici allinterno del lotto
- Verifica degli standard
- Eventuali accorgimenti adoperati per ovviare ai vincoli imposti
dalla scheda norma.
SCALE DI RAPPRESENTAZIONE
Le tavole di un progetto devono essere stampate in una scala ben definita indicata nella
mascherina o accanto al disegno.
Generalmente nella progettazione architettonica le scale sono sempre:
1:1000 o 1:500 o 1:200 per le planimetrie
1:100 o 1:200 per le piante e sezioni degli edifici
1:50 o 1:20 per i particolari costruttivi
Scale intermedie come 1:250 o simili non sono ammesse

Per quanto riguarda le tavole del vostro progetto potete scegliere tra quelle su indicate la scala che
preferite in funzione della forma e dimensione del lotto in esame.
Limportante che vi sia coerenza tra le varie tavole e che siano tutte ripiegate in formato A4.

Ecco indicativamente le scale che potrebbero essere appropriate:


TAV. 1 = planimetria stato di fatto = scala 1:500
TAV. 2 = planimetria di zoonizzazione funzionale = 1:500
TAV. 3 = planimetria di lottizzazione = tavola pi importante perch rappresenta il progetto vero
e proprio = scala 1:500 o 1:200
TAV. 4 = planimetria dei fili fissi = 1:500
TAV. 5 = tavola delle tipologie edilizie (possono anche essere pi di una) = tipologia residenziale
scala 1:100 altre tipologie 1:100 o 1:200
TAV. 6 = relazione tecnica = in formato A4
Per domande veloci potete inviarmi una email allindirizzo:
raffaella.dagata@ing.unipi.it

BUON
LAVORO
F.A.Q. (1)
DOMANDA: Come si calcola l Hmax di un edificio? Secondo il R.E del comune di Vecchiano:

Nel caso di coperture a falda tra la quota del Nel caso di coperture piane calpestabili
marciapiede (h max 15 cm. rispetto al piano di (terrazze) tra la quota del marciapiede e la quota
campagna) e la quota corrispondente corrispondente allestradosso del solaio di
allintersezione tra lintradosso del piano di copertura dellultimo piano
copertura con il muro esterno del fronte.

Possono superare laltezza max solo i volumi tecnici


F.A.Q. (2)
DOMANDA: Come devono essere utilizzate e interpretate le cartografie che vengono fornite per il
progetto?
La CTR non perfettamente uguale alla cartografia colorata in jpg allegata alla scheda norma. Questo perch la ctr
di alcuni anni fa e non aggiornata con tutte le nuove edificazioni degli ultimi anni.
La ctr in autocad serve solo come punto di partenza, come disegno di base sul quale lavorare: dovr essere ripulita
di tutti i simboli e scritte non necessari e dovr essere aggiornata da voi disegnandovi leventuale nuova viabilit e/o
edificazione a contorno del vostro lotto. Come profilo del lotto va tenuto in considerazione quello della ctr in autocad.

Il vostro lotto inizialmente sar per voi completamente LIBERO: se nella


cartografia colorata in jpg fosse presente ad esempio qualche strada o fosse
indicata una zona a verde questo potrete non tenerne in considerazione.

IMPORTANTE: anche se il vostro lotto libero comunque


fortemente vincolato da tutto ci che c intorno:
la viabilit esistente che porta al lotto o che lo circonda deve essere mantenuta e
collegata con la viabilit che farete voi di progetto.
gli edifici esistenti al di fuori del lotto devono essere considerati nella vostra
progettazione: ad esempio non progettare una strada che va a finire dentro una
casa!
i servizi pubblici gi esistenti nelle vicinanze non devono essere ripetuti: ad
esempio se intorno al vostro lotto c gi un parco grande inutile fare un altro
grande parco verde nel vostro progetto ma dovrete pensare a qualche servizio
pubblico alternativo.
F.A.Q. (3)
DOMANDA: Come si calcolano i parcheggi pubblici e i parcheggi pertinenziali?
Per calcolare la quantit di parcheggi pubblici:
si calcolano 2,5 mq/ab: una volta calcolati i mq minimi necessari di parcheggio e progettata larea a
parcheggio si vede indicativamente quanti posti auto ne risultano.
Per calcolare i parcheggi pertinenziali (privati delle residenze e delle altre attivit):
per le residenze si realizza minimo 1 mq di parcheggio per ogni 10 mc di volume costruito. Inoltre si
verifichi che comunque vi siano 2 posti auto per ogni alloggio residenziale realizzato (secondo il
regolamento edilizio del comune di Vecchiano)
per gli edifici con destinazione diversa dal residenziale (es. commerciale) si prevede unarea a parcheggio
pari a 0.8mq di parcheggio ogni metro quadro di superficie calpestabile.
Un posto auto ha una dimensione pari a 2,5m x 5m = 12,5mq ma si considera la dimensione di un posto
auto pari a 25mq perch compreso anche lo spazio ulteriore per effettuare la manovra. Tale spazio pari
alla dimensione di un altro stallo.
Quando si parla di superficie da destinare a parcheggio si comprende
larea di manovra e di accesso al parcheggio stesso e non la sola somma
6m
dei singoli stalli (a meno che esso non sia lungo la strada)

Per uno stallo verticale rispetto alla strada si deve considerare uno spazio
di manovra pari almeno a 6 m.
Pero ogni altra indicazione sulle dimensioni di strade, parcheggi e
marciapiedi, consultare il DM del 5 novembre 2001: norme funzionali
e geometriche per la costruzione delle strade e lart.44 comma 2 del
R.E. del comune di Vecchiano.
F.A.Q. (4)
DOMANDA: Cosa significa avere un volume di costruito pari a 150 mc per abitante? Se si
progettano le residenze considerando 150 mc per abitante si ottengono delle residenze enormi e un
risultato di volume che va oltre il valore massimo calcolato.

Una volta calcolata la volumetria massima da poter progettare non si deve pi fare un conto di
mc per abitante per la progettazione dei singoli appartamenti.
La somma 150 mc indica solamente che un appartamento (monolocale per una persona) non
pu essere pi piccolo di 55 mq = 150mc/2.7m (dove 2.7 laltezza dei vani). Il valore 150
mc/ab pu variare da comune a comune a seconda delle esigenze del posto. Per ogni abitante
sar sufficiente 120 mc/ab.

Proseguendo con la progettazione, nel decidere le dimensioni, un appartamento, per esempio


di 3 persone, non assolutamente necessario che sia di 166 mq (150 x 3/2.7), anzi sarebbe
troppo grande.
La dimensione delle residenze nella progettazione sar solo in funzione dei metri quadri!
Es. Un appartamento per 2 persone sufficiente 70 mq e cos via...come indicato nella slide
n.27
La volumetria che sar utilizzer sar nettamente inferiore che se fatto il calcolo in funzione
del numero di abitanti.

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