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DAL QUADRO EUROPEO AL

SISTEMA SCOLASTICO ITALIANO


"Dichiarazione mondiale sull'educazione per tutti: dare risposta ai
bisogni fondamentali di apprendimento“
(UNESCO 1990 - Conferenza mondiale sull'educazione)

Art.1: "Ogni persona - bambino, giovane e adulto - dovrà


poter beneficiare di opportunità educative progettate per
rispondere ai propri fondamentali bisogni di
apprendimento. Questi bisogni comprendono sia gli
strumenti essenziali di apprendimento (literacy, espressione
orale, numeracy e problem solving) sia i contenuti di base
(conoscenze, abilità, valori e attitudini) necessari agli
esseri umani per poter sopravvivere, sviluppare le loro
capacità, vivere e lavorare dignitosamente, partecipare
pienamente allo sviluppo, migliorare la qualità della loro
vita, prendere decisioni informate e continuare ad
apprendere"
l‟Europa della conoscenza e delle competenze

Definizione del concetto di competenza secondo il Quadro


Europeo delle Qualifiche

“La COMPETENZA è la capacità


dimostrata di utilizzare le conoscenze, le
abilità e le attitudini personali, sociali e/o
metodologiche in situazioni di lavoro o di
studio e nello sviluppo professionale e/o
personale. Nel QEQ le COMPETENZE
sono descritte in termini di responsabilità
e autonomia”

(Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio europeo del 5.9.06)


L'analisi dei programmi scolastici degli ultimi 30 anni nei Paesi
dell'OCSE dimostra l’evoluzione verso un'organizzazione dei
curricoli sempre più finalizzata all'acquisizione di competenze.

le 8 aree di competenze chiave proposte dall‟UE “Programma


dettagliato” del 20 febbraio 2002

1. numeracy e literacy
2. matematica, scienza e tecnologia
3. lingue straniere
4. TIC e uso della tecnologia
5. imparare a imparare
6. social skills
7. 7. capacità imprenditiva
8. 8. cultura generale
Comm. UE – 21/11/05
Competenze chiave UE
Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006

le competenze chiave per conseguire la realizzazione


personale per conseguire la partecipazione attiva e per
migliorare l‟occupabilità

- Capacità di comprensione nella lingua madre


- Conoscenza di due lingue straniere
- Competenze di base matematiche, tecnologiche, scientifiche
- Competenze digitali
- Imparare ad apprendere
- Competenze interpersonali, interculturali, sociali e civiche
- Competenze nella cultura imprenditoriale
- Capacità di espressione culturale
8 domande proposte dalla Commissione UE – 11/07/2005
1. Come possono le scuole fornire a tutti le competenze di base?

2. Come motivare i giovani ad un apprendimento permanente?

3. Come può la scuola sostenere la crescita economica?

4. Come si può garantire l’equità, considerando le diversità e la necessità


di ridurre gli abbandoni?

5. Come si possono soddisfare le esigenze di ciascun alunno?

6. Come formare cittadini ai valori della pace e della tolleranza?

7. Come sostenere e rafforzare la preparazione degli operatori


dell’educazione?

8. Come possono cambiare le scuole per rispondere alle nuove esigenze


di formazione?
- 12 maggio 2009 La
Commissione individua e
declina quattro sfide
strategiche fatte proprie dal
Consiglio

1. fare in modo che l'apprendimento


permanente e la mobilità divengano una
realtà
2. migliorare la qualità e l'efficacia
dell'istruzione e della formazione

3. promuovere l'equità, la coesione


sociale e la cittadinanza attiva

4. incoraggiare la creatività e l'innovazione,


inclusa l'imprenditorialità, a tutti i livelli
dell'istruzione e della formazione
Il triangolo della conoscenza

Istruzione

Ricerca Innovazione
Sono stati fissati cinque obiettivi relativi ai traguardi che
l'UE dovrebbe raggiungere entro il 2020
► abbandoni – inferiori al 10%
► competenze di base – i 15enni insufficienti in literacy,
matematica e scienze inferiori al 15%
► diplomati dell’istruzione superiore – almeno il 40% tra i
30 e i 34 anni di età
► istruzione della prima infanzia – almeno il 95% dei
bambini tra i 4 anni e l‟età dell‟istruzione primaria
debbono partecipare all‟istruzione per l‟infanzia
► apprendimento permanente – almeno il 15% degli adulti
devono partecipare ad attività di apprendimento
Conclusioni del Consiglio del 12 maggio 2009
L'ingresso delle competenze nei curricoli
tradizionali

L'analisi dei programmi scolastici degli ultimi


30 anni nei Paesi dell'OCSE dimostra che la
gerarchia delle discipline è cambiata, che la loro
rigida divisione è andata stemperandosi, a
favore di un'organizzazione dei curricoli
finalizzata all'acquisizione di
competenze.
Tale trasformazione si è sviluppata
attraverso le seguenti tappe:

all'inizio alcuni negli ultimi


erano 10 anni, il infine
anni dopo
obiettivi termine recentemente
sono alcuni Stati
educativi "competenze"
apparsi hanno
trasversali ha fatto la sua
incorporati come adottato veri e
apparizione
nei obiettivi nei propri
programmi trasversali documenti curricoli per
di studio autonomi ufficiali competenze
l'introduzione delle competenze nei curricoli, in particolare delle
"competenze chiave" o essenziali, è stata sollecitata da:

• le preoccupazioni del mondo del lavoro e dell'istruzione


terziaria perla mediocre qualità dell'istruzione, evidenziata
dalle valutazioni internazionali dei risultati scolastici

• l'internazionalizzazione

• la rapidità del progresso scientifico e tecnologico,


specialmente delle TIC

• l'aumento esponenziale della quantità e accessibilità


delle informazioni

• i percorsi di carriera sempre meno lineari.


La risposta ai problemi e alle sfide
sopraelencate è stata la ricerca di
curricoli per un lifelong e lifewide
learning , un apprendimento, cioè,
che dura tutta la vita ("from cradle to
grave", "dalla culla alla tomba",
come direbbero gli inglesi), e ha
luogo non solo nelle istituzioni
formali, la scuola, ma anche in
contesti non formali e informali.
Secondo l'OCSE una competenza è:

La capacità di rispondere a esigenze individuali e sociali, o di


svolgere efficacemente un'attività o un compito.

Ogni competenza comporta dimensioni cognitive, abilità,


attitudini, motivazione, valori, emozioni e altri fattori
sociali e comportamentali.

Le competenze si acquisiscono e si sviluppano in contesti


educativi formali (la scuola) non formali (famiglia, luogo di
lavoro, media, organizzazioni culturali e associative
ecc..), informali (la vita sociale nel suo complesso)

Lo sviluppo delle competenze dipende in grande misura dall'esistenza di


un ambiente materiale, istituzionale e sociale che le favorisce
La nozione di «competenza chiave» o essenziale (key competence)

La nozione di competenze chiave o essenziali (key competencies ocore


competencies) serve a designare le competenze necessarie e
indispensabili che permettono agli individui di prendere parte attiva in
molteplici contesti sociali e contribuiscono alla riuscita della loro vita e al
buon funzionamento della società.

Le competenze chiave sono tali se forniscono le basi per un apprendimento


che dura tutta la vita, consentendo di aggiornare costantemente conoscenze
e abilità in modo da far fronte ai continui sviluppi e trasformazioni.

Le competenze chiave dei licei sono del tutto simili a quelle


dell'istruzione tecnica e professionale.
assimilabile

“SAPERE”
MEMORIZZAZIONE, COMPRENSIONE DI UN
(gli oggetti del..) DETERMINATO CONTENUTO (dati,
concetti…)

Può avere

Livelli diversi di padronanza e di


complessità
assimilabile

“SAPER FARE” CAPACITA’ DI UTILIZZARE


(attività coerenti e STRUMENTI OPERATIVI (tecniche e
valide per..) metodi…) portare a termine con
successo determinati compiti
utilizzando in modo funzionale modelli
o schemi di azione consolidati.

come possibilità di mettere Abilità fisica


in atto sequenze Abilità manuale
relativamente invarianti di
azioni fisiche o mentali Abilità
intellettuale
assimilabile

carattere cognitivo e critico-


“SAPER ESSERE” metacognitivo, emotivo-
affettivo, socio-relazionale;
senso-motorio e percettivo,
RISORSE PERSONALI, etico
POTENZIALITA’
INDIVIDUALI, intervengono nell’elaborazione
ABILITA’GENERALI delle risposte personali a
(Allal, 1999; Roegiers, 2004; Paquette, 2002) situazioni sempre differenti e
nuove.
hanno
carattere di.. -Si sviluppano su assi
TRASVERSALITA’ situazionali,( a contatto con
l’ambiente, con i contenuti…)
EVOLUTIVITA’
-Interagiscono
TRASFORMABILITA’
-Si combinano tra loro
-Generano nuove capacità…
La scelta italiana – ambiti e definizioni delle
competenze chiave di cittadinanza

Costruzione del sé
Imparare ad imparare
Progettare
Relazioni con gli altri
Comunicare
comprendere
rappresentare
Collaborare e partecipare
Agire in modo autonomo e responsabile
Rapporto con la realtà
Risolvere problemi
Individuare collegamenti e relazioni
Acquisire ed interpretare l‟informazione
Raccordi di massima con le 8 competenze chiave europee
(Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006)

Assi del biennio italiano Competenze chiave UE

Comunicazione nella madre


dei linguaggi lingua
Comunicazione nelle lingue operare
straniere
matematico Competenza matematica e
competenze di base in
scienza e tecnologie
scientifico-tecnologico Competenza digitale
Imparare ad imparare
Competenze interpersonali,
interculturali e sociali e interagire
storico-sociale
competenza civica
Imprenditorialità
Espressione culturale
Decreto Ministeriale 27 Gennaio 2010 n. 9 -
modello di certificazione

Con il D.M. 9/2010, viene introdotto il Modello di certificato dei


saperi e delle competenze acquisiti dagli studenti al termine
dell'obbligo di istruzione, in linea con le indicazioni dell'Unione
europea sulla trasparenza delle certificazioni.

Tale modello risponde all’ esigenza di assicurare alle famiglie ed


agli studenti informazioni sui risultati dell’apprendimento
declinati in competenze
I saperi e le competenze, articolati in conoscenze e abilità, con
l’indicazione degli assi culturali di riferimento, sono descritti nel
documento tecnico allegato al regolamento emanato con decreto del
Ministro della pubblica istruzione n. 139 del 22 agosto 2007.

Occorreva individuare “una base comune”, alla quale si riferiscono


gli ordinamenti del primo e del secondo ciclo, necessaria a tutti gli
studenti per proseguire con successo gli studi, costruire il proprio
progetto personale e professionale, per svolgere un ruolo attivo nella
società.

La certificazione è uno strumento utile per sostenere e orientare gli studenti


nel loro percorso di apprendimento sino al conseguimento di un titolo di
studio o, almeno, di una qualifica professionale di durata triennale entro il
diciottesimo anno di età.
Il modello è strutturato in modo da rendere sintetica e trasparente la
descrizione delle competenze di base acquisite a conclusione del primo
biennio della scuola secondaria superiore, con riferimento agli assi culturali
che caratterizzano l’obbligo di istruzione (dei linguaggi; matematico;
scientifico-tecnologico e storico-sociale)

Il quadro di riferimento è rappresentato dalle competenze chiave


di cittadinanza, in linea con le indicazioni dell’Unione europea,
con particolare riferimento al Quadro Europeo dei titoli e delle
qualifiche (EQF).

Il modello adottato costituisce una prima risposta alle esigenze di


trasparenza e comparabilità dei risultati conseguiti dagli studenti, a
seguito della valutazione condotta collegialmente dai consigli di classe
sulla base delle proposte dei singoli insegnanti e dei risultati di
misurazioni valide e affidabili.
l’avvenuta acquisizione delle competenze di base si
traduce nella capacità dello studente di utilizzare
conoscenze e abilità personali e sociali in contesti
reali, con riferimento alle
discipline/ambiti disciplinari che caratterizzano
ciascun asse culturale
Principio fondamentale:
“E’ assicurato a tutti il diritto
all’istruzione e alla
formazione per almeno 12
anni o, comunque, sino al
conseguimento di una
qualifica entro il 18° anno di
età” (legge 53/03, art. 2,
comma 1, punto c)
Al compimento dell’obbligo di istruzione (10 anni)
si completa l’obbligo di formazione (12 anni e comunque
fino al 18° anno di età), scegliendo di conseguire il
diploma nel sistema liceale, tecnico o professionale
Oppure
Di conseguire una qualifica professionale di durata
triennale o di durata quadriennale
Qualifiche triennali
12 OPERATORE ALLA RIPARAZIONE DEI
1 OPERATORE DELL’ABBIGLIAMENTO VEICOLI A MOTORE
2 OPERATORE DELLE CALZATURE 13 OPERATORE MECCANICO
3 OPERATORE DELLE PRODUZIONI CHIMICHE 14 OPERATORE DEL BENESSERE
4 OPERATORE EDILE 15 OPERATORE DELLA RISTORAZIONE
5 OPERATORE ELETTRICO 16 OPERATORE AI SERVIZI
DI PROMOZIONE ED ACCOGLIENZA
6 OPERATORE ELETTRONICO
17 OPERATORE AMMINISTRATIVO -
7 OPERATORE GRAFICO SEGRETARIALE
8 OPERATORE DI IMPIANTI TERMOIDRAULICI 18 OPERATORE AI SERVIZI DI VENDITA
9 OPERATORE DELLE LAVORAZIONI ARTISTICHE 19 OPERATORE DEI SISTEMI E DEI SERVIZI
LOGISTICI
10 OPERATORE DEL LEGNO
20 OPERATORE DELLA TRASFORMAZIONE
11 OPERATORE DEL MONTAGGIO AGROALIMENTARE
E DELLA MANUTENZIONE DI
IMBARCAZIONI DA DIPORTO 21 OPERATORE AGRICOLO
(Accordo in Conferenza Stato- Regioni del 29 aprile 2010)
I percorsi triennali di cui al Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della
Ricerca adottato di concerto con il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali il 15 giugno
2010, con il quale è stato recepito l’Accordo in sede di Conferenza Stato-Regioni del 29 aprile
2010, sono realizzati dalle strutture formative accreditate dalle Regioni secondo i criteri di cui
al D.M. 29 novembre 2007. Le modalità relative all’iscrizione presso le citate strutture
formative accreditate sono stabilite dalle Regioni nell’ambito della loro esclusiva competenza.
Fermo restando quanto sopra, le Regioni nella propria programmazione possono prevedere la
realizzazione, da parte degli Istituti professionali, di percorsi di IeFP in regime di
sussidiarietà, secondo due distinte modalità contenute nelle linee-guida di cui all'articolo 13,
comma l-quinquies della legge n. 40/07 - tipologia A “offerta sussidiaria integrativa” (Linee
guida, capo II, punto 2). Gli studenti che chiedono di iscriversi alla classe prima degli
indirizzi quinquennali degli istituti professionali di cui all’allegato 1 possono
contestualmente chiedere anche di poter conseguire una qualifica professionale di cui
all’allegato 2 a conclusione del terzo anno. A tal fine, gli istituti professionali propongono agli
studenti e alle loro famiglie i percorsi di qualifica corrispondenti, in base a quanto previsto
dalla tabella allegato n. 3, a quelli realizzati nel corrente anno scolastico. QQQQA questo fine
gli Uffici Scolastici Regionali sono invitati a prendere immediato contatto con i competenti
Assessorati delle Regioni per conoscere le determinazioni assunte a riguardo al fine di
stipulare gli accordi territoriali per la prima attuazione delle linee guida. tipologia B “offerta
sussidiaria complementare” (Linee guida, capo II, punto 2). Tale tipologia può trovare
attuazione solo qualora il competente Assessorato regionale decida, in attuazione dell’accordo
territoriale col competente USR per la prima attuazione delle linee guida, di attivare presso gli
istituti professionali classi prime che assumano gli standard formativi e la regolamentazione
dell’ordinamento dei percorsi triennali di IeFP. In tale caso possono iscriversi a detti corsi gli
studenti che intendano conseguire solo i titoli di qualifica triennali di cui al Capo II, punto 2,
delle Linee guida. L’iscrizione ai citati percorsi avverrà secondo modalità e procedure
operative da concordare sulla base delle indicazioni che le singole Regioni forniranno .
Qualifiche quadriennali
1. TECNICO EDILE

2. TECNICO ELETTRICO

3. TECNICO ELETTRONICO

4. TECNICO GRAFICO

5. TECNICO DELLE LAVORAZIONI


ARTISTICHE
6. TECNICO DEL LEGNO
7. TECNICO RIPARATORE DI VEICOLI A
MOTORE
8. TECNICO PER LA CONDUZIONE ELA
MANUTENZIONE DI IMPIANTI
AUTOMATIZZATI
9. TECNICO PER L’AUTOMAZIONE
INDUSTRIALE
10. TECNICO DEI TRATTAMENTI
ESTETICI
11. TECNICO DEI SERVIZI DI SALA E BAR
12. TECNICO DEI SERVIZI DI IMPRESA

13. TECNICO COMMERCIALE DELLE VENDITE

14. TECNICO AGRICOLO

15. TECNICO DEI SERVIZI DI ANIMAZIONE TURISTICO-


SPORTIVA E DEL TEMPOLIBERO

16. TECNICO DELL’ABBIGLIAMENTO

17. TECNICO DELL’ACCONCIATURA

18. TECNICO DI CUCINA

19. TECNICO DI IMPIANTI TERMICI

20. TECNICO DEI SERVIZI DI PROMOZIONE E


ACCOGLIENZA

21. TECNICO DELLA TRASFORMAZIONE


AGROALIMENTARE
Raccomandazione sul
Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli
del Parlamento europeo e del Consiglio
ufficialmente adottata il 24 ottobre 2007

Il Quadro unico europeo dei titoli e delle qualifiche (EQF) si pone


come un codice di riferimento comune a favore della mobilità,
delle opportunità di apprendimento e del lavoro in Europa
QUADRO EUROPEO DELLE QUALIFICHE E DEI TITOLI (EQF)

CONOSCENZE: “indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni


attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono un insieme di fatti,
principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro;
sono descritte come teoriche o pratiche.”
ABILITA’: “indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare
know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; sono
descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e
pratiche (abilità manuali, uso di metodi, materiali, strumenti).”
COMPETENZE: ”indicano la comprovata capacità di usare conoscenze,
abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di
lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; sono
descritte in termini di responsabilità e autonomia.”

34
CRITERI DI METODO PER DESRIVERE LE COMPETENZE – ABILITA’ -
CONOSCENZE

 La competenza è descritta mediante verbi all’infinito


per esprimere:
1) una tassonomia dei livelli di responsabilità e autonomia
(es. eseguire, effettuare, collaborare, controllare, gestire,
programmare, pianificare, produrre, predisporre, realizzare,
ecc. ecc. …..)
2) il contesto essenziale in cui si chiede la prestazione attesa
3) le risorse che vengono mobilitate

35
 Le abilità sono descritte utilizzando verbi all’infinito e una
sintassi in grado di evidenziare la dimensione applicativa
e/o l’utilizzo di tecniche, procedure e metodi.
Non possono avere spessore più ampio della competenza
(almeno due abilità per ogni competenza)

 Le conoscenze sono descritte utilizzando sostantivi


indicanti tipologie e/o oggetti di saperi (ad es. principi,
definizioni, elementi, tecniche, ecc. …) e il settore o ambito
specifico di applicazione

36
Che cos’è l’EQF

L’EQF, in inglese European qualification framework, è un


dispositivo di traduzione – una griglia di conversione e lettura
– che consente di mettere in relazione e posizionare, in una
struttura a otto livelli, i diversi titoli (qualifiche, diplomi,
certificati ecc.) rilasciati nei Paesi membri; il confronto si basa
sugli esiti dell’apprendimento
Perché il Quadro unico
e a favore di chi

Il Quadro europeo delle qualifiche e delle competenze (EQF) è


stato pensato e istituito per funzionare come un vero e proprio
codice comune di riferimento, tale da consentire ai diversi Paesi
europei di posizionare e rendere così leggibili i propri sistemi
nazionali.

In modo più specifico


l’EQF può:
- Semplificare la comunicazione fra gli attori coinvolti nei processi di
istruzione e formazione dei diversi Paesi e all’interno di ciascun Paese
- Permettere la traduzione, il posizionamento e il confronto tra differenti
esiti dell’apprendimento, consentendo il trasferimento e la spendibilità
delle qualifiche e delle competenze anche al di fuori del paese in cui
sono state conseguite
- Facilitare il matching tra i bisogni espressi dal mercato del lavoro e le
opportunità di istruzione e formazione offerte nei diversi Paesi
- Sostenere i processi di validazione dell’apprendimento non formale e
informale;
- Fungere da riferimento comune per la qualità e lo sviluppo di istruzione
e formazione;
- Contribuire allo sviluppo di qualifiche a livello settoriale, fungendo da
riferimento. Comuni livelli di riferimento e descrittori dovrebbero
facilitare agli stakeholder l’identificazione delle interconnessioni e delle
sinergie con le qualifiche settoriali
- Stimolare e guidare riforme e sviluppo di nuove strutture nazionali di
qualificazione

Da Collana ISFOL – Marzo 2008


La normativa e le indicazioni
europee sopra menzionate
hanno ispirato le riforme dei
sistemi di istruzione dei vari
stati.
Ma è opportuno evidenziare
che tutto ciò presuppone una
radicale trasformazione dei
sistemi scolastici ed ha aperto
uno scenario di profonda
innovazione metodologica,
oltre che una revisione dei
contenuti e degli obiettivi
generali dell’apprendimento
L’idea di una scuola depositaria del sapere “ufficiale”, e quindi
istituzione dedicata alla trasmissione dello stesso alle giovani
generazioni mediante l’istruzione, viene decisamente
contraddetta dalla dinamica della complessità che propone una
concezione attiva e olistica della cultura.

Non si tratta solo della velocità del cambiamento che rinnova rapidamente
i saperi

è in discussione più precisamente la separazione tra momento della


“teoria” e momento della “pratica”

Questa separazione del campo del sapere risulta una delle principali
cause dell’isolamento delle istituzioni scolastiche da una società nella
quale la cultura è divenuto un fattore rilevante dello sviluppo
Ci troviamo nell’ambito di un sistema sociale centrato sulla
conoscenza e sulla competenza.

Ciò pone in crisi un modello di istruzione di tipo scolastico che


presuppone uniformità e rispetto, centrato sulla rigidità ed
indivisibilità del gruppo classe e su metodologie didattiche rigide e
uniformanti che presuppongono, come unico rimedio alla
complessità del mondo giovanile, la selezione.

Si tratta di passare dall’istruzione alla formazione, incoraggiando un


atteggiamento attivo nei confronti della conoscenza.

Occorre in definitiva dotare ogni cittadino di competenze chiave


che gli consentano di vivere da protagonista la società della
conoscenza (Unione europea 2008).
Oggi nella società della conoscenza
viene richiesto di collocare i saperi
entro situazioni di apprendimento
attive a partire da compiti e
problemi posti nella forma della
scoperta (approccio euristico ) e
della costruzione, così da consentire
ai giovani di acquisire una cultura
personale consapevole e critica.
Capace di
valorizzare dei
centrato sugli
talenti
allievi
Regolato da un ricco di offerte
sistema di
valutazione
condiviso Occorre un
nuovo Che non escluda
approccio nessuno
Che coinvolga metodologico
studenti e
famiglie
significativo

flessibile Centrato
sull’acquisizione di
competenze
Superare gli approcci per contenuti e per obiettivi per mirare alle competenze

Superare la mera trasmissione dei contenuti per avviare una pratica di


costruzione della conoscenza

Rendere gli studenti protagonisti del loro cammino

Variare le modalità di apprendimento mettendo a fuoco processi attivi, che


mobilitano le valenze operative del sapere

Introdurre modalità di apprendimento svolte in laboratorio e centrate su compiti


reali

coinvolgere gli allievi nelle pratiche di valutazione rendendo espliciti i criteri ed i


parametri di riscontro, così da creare una reale comunità di apprendimento che
possiede i termini del compito e procede ad una piena corresponsabilità
educativa

Prof. Dario Nicoli “Verso la scuola delle competenze”


 I PERCORSI LICEALI FORNISCONO ALLO
STUDENTE STRUMENTI CULTURALI E
METODOLOGICI PER:

 COMPRENDERE IN MODO APPROFONDITO LA REALTÀ

 CONCORRERE ALLA MATURAZIONE DI UN ATTEGGIAMENTO


RAZIONALE, CREATIVO, PROGETTUALE E CRITICO

 FAVORIRE IL PROSEGUIMENTO DEGLI STUDI DI ORDINE


SUPERIORE

 FAVORIRE L’INSERIMENTO NELLA VITA SOCIALE E NEL


MONDO DEL LAVORO
 lo studio delle discipline in una prospettiva
sistematica, storica e critica;
 la pratica dei metodi di indagine propri dei diversi
ambiti disciplinari;
 l’esercizio di lettura, analisi, traduzione di testi
letterari, filosofici, storici, scientifici, saggistici e di
interpretazione di opere d’arte;
 l’uso costante del laboratorio per l’insegnamento delle
discipline scientifiche;
 la pratica dell’argomentazione e del confronto;
 la cura di una modalità espositiva scritta ed orale
corretta, pertinente, efficace e personale;
 l‘uso degli strumenti multimediali a supporto dello
studio e della ricerca
1. Area metodologica
 Aver acquisito un metodo di studio autonomo e
flessibile, che consenta di condurre ricerche e
approfondimenti personali e di continuare in modo
efficace i successivi studi superiori, naturale
prosecuzione dei percorsi liceali, e di potersi
aggiornare lungo l’intero arco della propria vita.
 Essere consapevoli della diversità dei metodi
utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere in
grado valutare i criteri di affidabilità dei risultati in
essi raggiunti.
 Saper compiere le necessarie interconnessioni tra i
metodi e i contenuti delle singole discipline.
 Saper sostenere una propria tesi e saper
ascoltare e valutare criticamente le
argomentazioni altrui.
 Acquisire l’abitudine a ragionare con rigore
logico, ad identificare i problemi e a
individuare possibili soluzioni.
 Essere in grado di leggere e interpretare
criticamente i contenuti delle diverse forme di
comunicazione.
Padroneggiare pienamente la lingua italiana e in
particolare:
 dominare la scrittura in tutti i suoi aspetti, da quelli
elementari (ortografia e morfologia) a quelli più
avanzati (sintassi complessa, precisione e ricchezza
del lessico, anche letterario e specialistico),
modulando tali competenze a seconda dei diversi
contesti e scopi comunicativi;
 saper leggere e comprendere testi complessi di
diversa natura, cogliendo le implicazioni e le
sfumature di significato proprie di ciascuno di essi, in
rapporto con la tipologia e il relativo contesto storico
e culturale
 curare l’esposizione orale e saperla adeguare
ai diversi contesti.
 Aver acquisito, in una lingua straniera
moderna, strutture, modalità e competenze
comunicative corrispondenti almeno al
Livello B2 del Quadro Comune Europeo di
riferimento
 Saper riconoscere i molteplici rapporti e
stabilire raffronti tra la lingua italiana e altre
lingue moderne e antiche.
 Saper utilizzare le tecnologie
dell’informazione e della comunicazione per
studiare, fare ricerca, comunicare.
 Conoscere i presupposti culturali e la natura
delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali
ed economiche, con riferimento particolare
all’Italia e all’Europa, e comprendere i diritti e
i doveri che caratterizzano l’essere cittadini.
 Conoscere, con riferimento agli avvenimenti,
ai contesti geografici e ai personaggi più
importanti, la storia d’Italia inserita nel
contesto europeo e internazionale,
dall’antichità sino ai giorni nostri.
 Utilizzare metodi (prospettiva spaziale, relazioni
uomo-ambiente, sintesi regionale), concetti (territorio,
regione, localizzazione, scala, diffusione spaziale,
mobilità, relazione, senso del luogo...) e strumenti
(carte geografiche, sistemi informativi geografici,
immagini, dati statistici, fonti soggettive) della
geografia per la lettura dei processi storici e per
l’analisi della società contemporanea.
 Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e
della tradizione letteraria, artistica, filosofica,
religiosa italiana ed europea attraverso lo studio delle
opere, degli autori e delle correnti di pensiero più
significativi e acquisire gli strumenti necessari per
confrontarli con altre tradizioni e culture.
 Essere consapevoli del significato culturale del patrimonio
archeologico, architettonico e artistico italiano, della sua
importanza come fondamentale risorsa economica, della
necessità di preservarlo attraverso gli strumenti della
tutela e della conservazione.
 Collocare il pensiero scientifico, la storia delle sue
scoperte e lo sviluppo delle invenzioni tecnologiche
nell’ambito più vasto della storia delle idee.
 Saper fruire delle espressioni creative delle arti e dei
mezzi espressivi, compresi lo spettacolo, la musica, le arti
visive.
 Conoscere gli elementi essenziali e distintivi della cultura
e della civiltà dei paesi di cui si studiano le lingue
 Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica,
saper utilizzare le procedure tipiche del pensiero matematico,
conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla
base della descrizione matematica della realtà.

 Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle


scienze naturali (chimica, biologia, scienze della terra,
astronomia), padroneggiandone le procedure e i metodi di
indagine propri, anche per potersi orientare nel campo delle
scienze applicate.

 Essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e


telematici nelle attività di studio e di approfondimento;
comprendere la valenza metodologica dell’informatica nella
formalizzazione e modellizzazione dei processi complessi e
nell’individuazione di procedimenti risolutivi.
PROGETTAZIONE
METODO DI
PER DIDATTICA E
STUDIO E
CONOSCENZE. EPISTEMOLOGIA
METACOGNIZIO-
ABILITA’ E DISCIPLINARE
NE
COMPETENZE

METODO DELLA NUOVI CLIMA E


RICERCA MODALITA’ DELLA
SCIENTIFICA LICEI COMUNICAZIONE

TECNOLOGIE
DIDATTICA APPROCCIO
INFORMATICHE E
LABORATORIALE INTERDISCIPLINARE
MULTIMEDIALI

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