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Carmen Dumitrescu Viorela Nestor

I LINGUAGGI SETTORIALI
– Corso Practico –
© Editura Fundaţiei România de Mâine, 2008
Editură acreditată de Ministerul Educaţiei şi Cercetării
prin Consiliul Naţional al Cercetării Ştiinţifice din Învăţământul Superior

Descrierea CIP a Bibliotecii Naţionale a României


I Linguaggi Settoriali / Carmen Dumitrescu, Viorela
Nestor, Bucureşti: Editura Fundaţiei România de Mâine, 2008
Bibliogr.
ISBN 978-973-163-………
………………

Reproducerea integrală sau fragmentară, prin orice formă şi prin orice mijloace
tehnice, este strict interzisă şi se pedepseşte conform legii.

Răspunderea pentru conţinutul şi originalitatea textului


REVINE EXCLUSIV AUTORULUI/AUTORILOR

Redactor: …………..
Tehnoredactor: Magdalena ILIE
Coperta: Cornelia PRODAN

Bun de tipar:………….; Coli tipar:


Format: 16/61×86

Editura Fundaţiei România de Mâine


Bulevardul Timişoara, Nr. 58, Bucureşti, Sector 6,
Tel./Fax.: 021 / 444.20.91; www.spiruharet.ro
e-mail: contact@edituraromaniademaine.ro

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UNIVERSITATEA SPIRU HARET
FACULTATEA DE LIMBI ŞI LITERATURI STRĂINE

Carmen Dumitrescu Viorela Nestor

I LINGUAGGI SETTORIALI
– Corso Practico –

EDITURA FUNDAŢIEI ROMÂNIA DE MÂINE


Bucureşti, 2008
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Coordonator Ştiinţific: prof.univ.dr Rodica LOCUSTEANU

Autori :

Viorela NESTOR, asistent universitar


1. Il linguaggio politico-amministrativo
2. Il linguaggio dell’Unione Europea - prima parte
3. Il linguaggio dell’Unione Europea - seconda parte
4. Il linguaggio economico
5. Il linguaggio medicale

Cornelia DUMITRESCU, asistent universitar


6. I linguaggi delle scienze e della tecnica
7. Il linguaggio giuridico
8. Il linguaggio sportivo
9. La lingua dei giornali
10. Il linguaggio della pubblicità

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INDICE

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CUVÂNT ÎNAINTE

Intitulat „Limbaje sectoriale”, prezentul volum se constituie


sub forma unui curs practic. Acesta este destinat în primul rând
studenţilor din cadrul secţiei de italiană care intenţionează să îşi
dezvolte şi să îşi consolideze competenţele lexicale cu scopul de a
dobândi abilităţile necesare pentru a comunica şi a scrie utilizând un
limbaj specializat. De asemenea, cursul, prin tematica tratată, limbaje
sectoriale, îşi doreşte a fi un instrument adecvat care să contribuie atât
la formarea profesională şi culturală a studenţilor, cât şi la implicarea
activă a acestora în societatea de azi.
Principalul său obiectiv este acela de a facilita apropierea de
unele dintre cele mai necesare şi importante limbaje specializate
precum cel politico-administrativ, economic, medical, tehnico-
ştiinţific, jurnalistic, sportiv, publicitar, limbajul specific abordat în
cadrul Uniunii Europene în strânsă legătură cu redactarea unor
documente europene.
Cursul este structurat în zece unităţi didactice complete. O
unitate cuprinde cunoştinţe teoretice, texte specifice fiecăruri limbaj
specializat prezentat şi exerciţii a căror cerinţă constă în aplicarea
competenţelor lexicale dobândite în urma asimilării teoriei.
Unităţilor lexicale menţionate le corespunde un număr de opt
sinteze gramaticale susţinute de numeroase activităţi practice, menite
să asigure perfecta corelare între conţinutul lexico-tematic şi forma în
care acesta este transpus în limba italiană standard. Problemele
abordate în cadrul acestor sinteze sunt: condiţionalul şi fraza ipotetică,
formele impersonale ale verbului şi diateza pasivă, conjunctivul şi
concordanţa sa, modurile nepersonale infinitiv, participiu şi gerunziu,
vorbirea directă şi indirectă.

Autoarele

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PREMESSA

I LINGUAGGI SETTORIALI

Le varietà della lingua collegate alle diverse attività si chiamano


Linguaggi settoriali o Linguaggi speciali, in quanto vengono
adoperati da specialisti per parlare con precisione ed efficacia di
argomenti relativi al proprio lavoro.
Pur appartenendo alla lingua comune, i linguaggi settoriali
presentano caratteristiche specifiche che li differenziano l’uno
dall’altro. Per questa ragione costituiscono dei sottocodici.
Questi linguaggi sono caratterizzati dal fatto che:
• Ognuno ha un lessico specifico per indicare nozioni, oggetti
ed operazioni del proprio campo di applicazione
• Tutti tendono a ridurre al minimo l’uso dei verbi, per
sostituirli con nomi (nominalizzazione)
• I vocaboli tratti dal linguaggio comune vengono adoperati
con significato diverso, più specifico, sia pure legato in
qualche maniera a quello fondamentale
L’utilità dei linguaggi settoriali è indubbia, data la precisione e
la rapidità con cui riescono a trasmettere l’informazione. Il loro limite
sta nel fato che, fuori dall’area di uso, essi rischiano di ostacolare la
comunicazione, rendendola oscura o incomprensibile.

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UNITÀ 1

IL LINGUAGGIO POLITICO-AMMINISTRATIVO

Il linguaggio politico è abbastanza complesso. Esso si articola


come un linguaggio misto, capace di adattarsi a numerose situazioni
(dall’intervista al discorso in Parlamento, dal confronto in TV al
comizio in piazza) assumendo in ciascuna una coloritura diversa. Solo
chi possiede una certa informazione sul mondo della politica e sulla
sua terminologia è in grado di decodificare correttamente il messaggio
ricevuto.
Affine al linguaggio politico è quello amministrativo-
burocratico. Esso rappresenta uno dei linguaggi più difficili da
decodificare. Questo tipo di linguaggio è adoperato soprattutto nei
documenti ufficiali (leggi, decreti, circolari, avvisi, bandi di concorso)
e, per mantenere il carattere di ufficialità deve essere preciso,
impersonale e costante nel tempo. Il risultato è il rifiuto di qualsiasi
innovazione per il rifugio in una lingua arcaica, scarsamente
comprensibile per il cittadino comune, estraneo all’amministrazione.

Leggi attentamente i seguenti testi. Prova poi a identificare


alcuni tratti caratteristici del linguaggio politico-amministrativo:

Politica interna. L’inguaribile vizio italico di demonizzare gli avversari

Se, parlando di fronte ad una platea di entusiasti sostenitori,


Silvio Berlusconi si fosse limitato a rilevare l’anomalia tutta italiana
dei due partiti comunisti presenti, coi loro simboli e i loro programmi,
nella coalizione di centro-sinistra, la sua sarebbe stata non più che una
constatazione di fatto. Se avesse denunciato i pericoli che la contiguità
con certi gruppi estremisti procura alla credibilità, soprattutto
internazionale, di una sinistra di governo, avrebbe dato voce a
preoccupazioni largamente diffuse, ben al di là dei confini dell’attuale
maggioranza.
(da „ Il Messaggero”, 23
novembre 2005)

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Al via una proposta per ridisegnare le norme sul diritto d'asilo

Arriva a Montecitorio una proposta di legge del Consiglio


italiano dei rifugiati (Cir) per rivedere il diritto di asilo. La proposta,
presentata dal presidente del Cir Savino Pezzotta e dal direttore
Christopher Hein, in 26 articoli, ridisegna l’impianto della normativa
sull’asilo politico. Fra i punti salienti una procedura unica semplificata
per tutti, abbandonando la strada di procedure accelerate,
l’introduzione della possibilità di chiedere asilo dall’estero, presso le
rappresentanze diplomatiche, con l’obiettivo di ridurre la quantità di
persone che arrivano in Italia in modo irregolare, l’introduzione di un
progetto di reinsediamento dei rifugiati che fornisce protezione al
rifugiato che si trova in Paesi terzi. Previsti anche programmi di
integrazione. Attualmente sul tema in Parlamento ci sono altri 4
disegni di legge e il Governo Prodi ha nel programma l’approvazione
di una legge organica sull’asilo. «Non può esistere nessuna revisione
della normativa in materia di immigrazione - spiega Pezzotta - senza
una contemporanea introduzione di una specifica legge sull'asilo». Nel
2005 le domande di asilo pervenute sono state 9.346, quelle esaminate
14.651: 912 sono stati riconosciuti come rifugiati, 5.583 hanno avuto
un secco diniego, mentre 4.354 hanno ottenuto la protezione
umanitaria. Dal 21 aprile, con l'entrata in vigore del regolamento
attuativo della Fini-Bossi, sono state istituite sette commissioni
territoriali coordinate dalla Commissione nazionale per il diritto di
asilo e per i casi precedenti è stata istituita una sezione stralcio. Sul
provvedimento Pezzotta ha riferito di aver avviato una discussione con
il ministro dell'Interno Amato e di aver avuto un incontro con il
presidente della Camera Fausto Bertinotti. «Lo scopo - sottolinea
Christopher Hein - è quello di stimolare Governo e Parlamento ad
approvare con urganza una legge sull'asilo».
(da „Il Sole 24 ore”, 24 novembre 2006)

Appello del prefetto di Milano

La prefettura di Milano lancia un appello per combattere la


piaga dell’usura. In una lunga lettera aperta, il prefetto si rivolge
direttamente a tutte le associazioni dei commercianti, degli artigiani e
degli industriali di Milano, lanciando un invito accorato affinché
queste decidano di assumere iniziative concrete per combattere il
fenomeno.

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Il prefetto non ha dubbi: „la denuncia assume un ruolo chiave
nella strategia di contrasto dell’usura, perché consente agli organi
inquierenti di venire a conoscenza di quel minimo di elementi su cui
poter costruire ogni azione investigativa.”
Ed è per questo che secondo il prefetto c’è bisogno di una
grande sensibilizzazione degli operatori economici e finanziari.
Occorre anche, però, che i cittadini abbiano fiducia nelle istituzioni.
(da „Corriere della Sera”, 9 ottobre
1994)

Rendi i testi in romeno, cercando di mantenere le stesse


sfumature del linguaggio politico-amministrativo.

CARATTERISTICHE DEL LINGUAGGIO POLITICO

Gli elementi costitutivi del linguaggio politico corrispondono


alle seguenti linee:

a) L’uso di espressioni tipiche quali sigle e vocaboli tecnici:

Es. Destra, sinistra, maggioranza, minoranza, alleanza,


candidatura, discorso programmatico, quadro elettorale, AN, PCI

b) L’uso di espressioni adoperate col senso figurato:

Es. Clima postelettorale, incontro al vertice, governo di piombo

c) L’uso di parole ed espressioni presi in prestito da altri


linguaggi settoriali:

Es. Strategia, franco tiratore, patto – dal linguaggio militare


Staffetta, voltare, dribblare – dal linguaggio sportivo
Terapia, crisi, paralisi – dal linguaggio medicale

d) L’uso di espressioni latine:

Es. Ad hoc, in illo tempore, pro domo suo, veto, ultimatum

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e) L’uso di parole derivate da nomi propri (specialmente
aggettivi), oppure di parole derivate con suffissi e prefissi:
Es. Andreottiano, marxista, machiavellico, antidemocratico,
preelettorale, comunismo, comunista

CARATTERISTICHE DEL LINGUAGGIO


AMMINISTRATIVO

Questo linguaggio con cui si fanno „i conti” quotidianamente


utilizza in modo spropositato:

a) Perifrasi, giri di parole o locuzioni ed espressioni tipiche per


esprimere dei concetti semplici:

Es.
Addivenire ad una decisione per decidere
Procedere d’ufficio un’autorità per continuare
per autonoma iniziativa di
Ai sensi e per gli effetti della legge per come
previsto dalla legge
Con riferimento a, compatibilmente con per quanto attiene.

‘b)Termini tecnici e specialistici, senza usare quando sia possibile i


termini comuni:

Es. Incremento per aumento


Versamento per pagamento
Erogare per distribuire
Concernente per che riguarda
Dare avviso per avvisare
Fare un invio per inviare
Istanza per domanda

c) Sigle, abbreviazioni, riferimenti giuridici (senza specificazione


di contenuto):

Es. art 4 della legge n°


CSM per Consiglio Superiore della Magistratura
D.L. per Decreto Legge

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L. per Legge
O.M. per Ordinanza Ministeriale
TAR per Tribunale Amministrativo Regionale

d) Uso privilegiato della forma impersonale, delle frasi nominali,


dei modi indefiniti dei verbi, di nomi derivati da verbi e di verbi
derivati da nomi:

Es. Avente diritto per chi possiede il diritto


Divieto di balneazione per è vietato il bagno
La legge vigente per la legge in vigore
Si invita la S.V. a presentarsi per Lei è invitato a
presentarsi

LESSICO TEMATICO

Concetti generali
cittadinanza (cetăţenie), consenso (consens/acord), decreto legge
(decret lege), disegno di legge (proiect de lege), diritti politici
(drepturi politice), doveri (datorii), eguaglianza (egalitate), elettorato
(electorat), legge (lege), organo dello stato (organ al statului), potere
(putere), potere legislativo (putere legislativă), potere esecutivo
(putere executivă), potere giudiziario (putere judecătorească),
rappresentanza (reprezentanţă), sovranità (suveranitate).

Forme di organizzazione
area (arie, zonă, regiune), capitale (s.f) (capitală), città (oraş),
confederazione (confederaţie), consiglio regionale (consiliu regional),
costituzione (constituţie), distretto (district), ente locale (organizaţie
locală), federazione (federaţie), impero (imperiu), nazione (naţiune,
popor), paese (ţară, stat), provincia (provincie), quartiere (cartier),
regione (regiune), senato (senat), senatore (senator), società
(societate), stato (stat), unione (uniune), l’Unione Europea (Uniunea
Europeană), vicinato (vecinătate).

I sistemi politici
aristocrazia (aristocrazie), assolutismo (absolutism), capitalismo
(capitalism), capitalista (m,f) (capitalist), comunismo (comunism),
comunista (m,f) (comunist), democrazia (democraţie), democrazia
diretta (democraţie directă), democrazia rappresentativa (democraţie

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reprezentativă), dittatura (dictatură), dittatore (dictator), fascismo
(fascism), fascista (m) (fascist), monarchia assoluta (monarhie
absolută) monarchia costituzionale (monarhie constituţională),
monarca (monarh), nazismo (nazism), nazista (m) (nazist) i nobili
(nobilii), re (rege), regno (regat), regime (regim), repubblica
(republică), repubblicano (republican), socialismo (socialism),
socialista (socialist), stato di polizia (stat poliţienesc), teocrazia
(teocraţie) totalitarismo (totalitarism).

I partiti politici ed il potere legislativo


astenersi (a se abţine de la vot), bilancio (buget, bilanţ), candidare (a
candida), candidato (candidat), centro (centru), commissario
(comisar), commissione (comisie), essere di destra/ di sinistra (a fi de
dreapta sau de stânga), dibattito (dezbatere), dimettersi/dare le
dimissioni (a-şi da demisia, a demisiona), discorso (discurs), eleggere
(a alege), elezione (alegeri), emendamento (amendament), leader
(lider, conducător), maggioranza (majoritate), mandato (mandat),
minoranza (minoritate), moderato (moderat), mozione (moţiune),
partito (partid), partito di governo (partid de guvernământ),
partitocrazia (guvernare a unui anumit partid), portavoce (m+f)
(purtător de cuvânt), programma elettorale (program electoral),
radicale (radical), sciogliere (a dizolva), seduta (şedinţă), sondaggio
d’opinione (sondaj de opinie), verbale(m) (proces verbal), veto (veto),
voto (vot), votazione (votare).

Il governo
cancelliere (cancelar), carica (sarcină, responsabilitate, funcţie),
divisione dei poteri (separarea puterilor), gabinetto (cabinet), governo
(guvern), governo ombra (opoziţie), ministero (minister), ministro
(ministru), nominare (a numi), Il Quirinale (Quirinalul, palatul
prezidenţial în Italia), (Palazzo) Montecitorio (palatul parlamentului
italian), (Palazzo) Madama (palatul Senatului italian), presidente
(preşedinte), succedere, successore, succeditrice (a succede, succesor,
succesoare), vicepresidente (vicepreşedinte).

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ESERCIZI LESSICALI:

I. Scegli la parola adatta alle seguenti definizioni:

1. La ........ rappresenta l’arte di governare lo Stato.


a) politicità b) politica c) politologia

2. Il ..... è l’esperto di problemi politici:


a) politichino b) politico c) politologo

3. La persona che si dedica alla politica senza disporre della


necessaria preparazione viene chiamata: .......
a) politico b) politicante c) politichese

4. La vera e propria politica non può essere messa in pratica che


dai.......:
a) politicanti b) politichini c) politici

5. Il vocabolo...... definisce la disciplina che studia i sistemi


politici:
a) politica b) politologia c) politicità

II.. Forma la famiglia lessicale del termine ”politica”. Adopera


tutti i vocaboli trovati nelle proprie frasi:

III. Prova a trovare le espressioni italiane corrispondenti alle


seguenti espressioni latine:

1. obtorto collo a) nel passato


2. minus habens b) a suo vantaggio
3. in illo tempore c) a pari merito
4. ipso facto d) controvoglia
5. ex aequo e) incapace
6. pro domo sua f) immediatamente

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IV. Completa con la parola adatta scegliendo fra quelle proposte.
Attento ci sono due definizioni di più. Fai poi la traduzione delle frasi
in romeno:

a) iter b) via crucis c) ad hoc d) referendum e) veto


f) deficit g) quorum

1. Le recenti elezioni hanno costituito un’esperienza molto dura


per alcuni politici, una vera ..........
2. La Coalizione di minoranza ha espresso il ...... di fronte al
nuovo disegno di legge.
3. Gli elettori sono stati chiamati alle urne per esprimere il loro
voto in occasione del recente ........
4. Ogni tipo di elezione è valido soltanto se si raggiunge il ......
dei votanti.
5. In seguito alle recenti manifestazioni di strada, a Roma si è
costituito un Governo .......

V. Spiega il significato delle seguenti espressioni traducendole


nell’italiano standard:

1. poltrona ministeriale;
2. scrutinio segreto;
3. propaganda elettorale;
4. franco tiratore;
5. spesa pubblica

VI. Traduci in italiano:

Situaţia politică, economică şi socială în Europa la sfârşitul


secolului al XV-lea

La sfârşitul secolului al XV-lea, Europa este un spaţiu în plină


mutaţie politică, economică şi socială. Situaţia poate fi analizată în
funcţie de trei zone geografice: Europa Occidentală, adică Franţa,
Anglia şi Spania, Europa Centrală şi Italia, adică Imperiul Romano-
german şi peninsula, şi Europa Orientală, adică Polonia şi ameninţarea
otomană. Rusia a fost lăsată deoparte datorită dezvoltării sale târzii în
comparaţie cu restul Europei.

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Europa Occidentală
După dezastrul provocat de războiul de o sută de ani, Franţa îşi
regăseşte stabilitatea sub domnia lui Ludovic XI (1461-1483) şi
regenţa fiicei sale, Anne de Beaujeu (1483-1492). Casa de Burgundia
este distrusă, Carol Temerarul pierzându-şi viaţa la Nancy în ianuarie
1577. Singurele familii importante rămân cele de Bourbon şi d’Albret.
Regatul, cu o populaţie în jur de 15 milioane de locuitori, este statul
european cel mai populat.
În Anglia, autoritatea regală este restabilită de Henric VII Tudor
după Războiul celor două roze, care a avut drept rezultat o slăbire
considerabilă a familiilor Lancaster şi York. Noua casă regală
beneficiază de sprijinul burgheziei şi de discreţia unui Parlament puţin
consultat şi docil. Principală slăbiciune a Angliei constă în numărul
redus al populaţiei, care nu depăşeşte 3 milioane de locuitori.
Spania trăieşte Reconquista, luptă ce cunoaşte apogeul cu
cucerirea Normandiei în 1492, moment care semnifică sfârşitul
dominaţiei musulmane în partea meridională a peninsulei iberice. În
timp ce Portugalia rămâne un regat independent, restul peninsulei
iberice este unificat prin căsătoria Isabellei de Castillia cu Ferdinand
de Aragon. În toată ţara se organizează o puternică administraţie
regală, care începe să limiteze aşa-numitele fueros, drepturile şi
privilegiile locale. Populaţia Spaniei numără la această epocă în jur de
6 milioane de locuitori.
(„Ghid de cultură generală”, ed. Orizonturi,
Bucureşti, pag. 143-144)

VII. Traduci in romeno i seguenti testi:

1. La Costituzione della Repubblica Italiana - Principi


fondamentali:

Articolo 1 L’Italia è una repubblica democratica fondata sul


lavoro.
Articolo 50 Tutti i cittadini possono rivolgere petizioni alle
Camere per chiedere provvedimenti legislativi o esporre comuni
necessità.
Il Parlamento Articolo 55 Il Parlamento della Repubblica
Italiana si compone della Camera dei deputati e del Senato della
Repubblica.

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Articolo 57 Il Senato della Repubblica è eletto a base regionale.
Il numero dei senatori elettivi è di 315.
Articolo 71 L’iniziativa delle leggi appartiene al Governo, e a
ciascun membro delle Camere ed agli organi ed enti ai quali sia
conferita da legge costituzionale. Il popolo esercita l’iniziativa delle
leggi, mediante la proposta, da parte di almeno cinquanta mila elettori,
di un progetto redatto in articoli.
Articolo 75 è indetto referendum popolare per deliberare la
abrogazione, totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore
di legge, quando lo richiedono 50 000 elettori o 5 consigli regionali.
Non è ammesso il referendum per le leggi tributarie e di
bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati
internazionali.
Hanno diritto di partecipare al referendum tutti i cittadini
chiamati ad eleggere la Camera dei deputati.
La proposta soggetta al referendum è approvata se ha partecipato
la maggioranza degli aventi diritto, e se è raggiunta la maggioranza
dei voti validamente espressi.
(da La Costituzione della Repubblica Italiana)

2. Sanzioni

Per le violazioni alle norme contenute nel Calendario Venatorio


Regionale, nonché a quelle previste dal presente atto non espressamente
previste nella L.R. Toscana 12|01|1994 n.3 si applicano le sanzioni di cui
all’art. 58 comma 1°lettera q) della suddetta L.R.T. 3|94.
Deroghe: si ricorda che l’eventuale concessione da parte della
Regione Toscana, ai sensi dell’art. 8 comma 1° DEL Calendario
Venatoro Regionale, delle possibilità di esercizio venatorio in deroga
nei giorni 1 e 7 sett. 2003, comporta implicitamente la riduzione delle
ultime due giornate di caccia indicate per ciascuna specie all’art. 7 del
suddetto Calendario Venatorio Regionale.”
(dal Calendario Venatorio Regionale 2003-2004)

3. Politica estera. La Germania adesso è nelle mani di


un’Angela

E alla fine , Angela Merkel, la ragazza venuta dall’Est, entrata in


politica dalla porta di servizio dopo la caduta del Muro, ce l’ha fatta.
Dopo due mesi di incertezze, colpi bassi e scontri con alleati e

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avversari, ha vinto la sua battaglia più difficile, e ieri il Parlamento
l’ha incoronata Bundeskanzlerin, cancelliere della Germania federale.
Un’incoronazione subito entrata nella storia. Perché è la prima volta
che una donna occupa la poltrona più ambita del potere politico in un
Paese in cui la politica è, o meglio era, fortemente maschilista. Perché
è la prima volta che chi governa la Germania viene dalla parte
Orientale ed ex-comunista del Paese. E perché il suo è un governo
atipico, una grande coalizione, metà di destra e metà di sinistra, frutto
del voto del 18 settembre che ha registrato la quasi parità tra i due
maggiori partiti tedeschi, avversari per lunghi decenni e da ieri
costretti a collaborare. L’incoronazione è avvenuta nello storico
edificio del Reichstag, sede del Bundestag (La Camera elettiva del
Parlameno).
(da „Il Giornale”, 23 novembre 2005)

VIII. Traduci in italiano i seguenti testi:

TITLUL I
Principii generale
Statul român
ARTICOLUL 1
(1) România este stat naţional, suveran şi independent, unitar şi
indivizibil.
(2) Forma de guvernământ a statului român este republica.
(3) România este stat de drept, democratic şi social, în care
demnitatea omului, drepturile şi libertăţile cetăţenilor, libera
dezvoltare a personalităţii umane, dreptatea şi pluralismul politic
reprezintă valori supreme, în spiritul tradiţiilor democratice ale
poporului român şi idealurilor Revoluţiei din decembrie 1989, şi sunt
garantate.
(4) Statul se organizează potrivit principiului separaţiei şi
echilibrului puterilor - legislativă, executivă şi judecătorească - în
cadrul democraţiei constituţionale.
(5) În România, respectarea Constituţiei, a supremaţiei sale şi a
legilor este obligatorie.
Suveranitatea
ARTICOLUL 2
(1) Suveranitatea naţională aparţine poporului român, care o
exercită prin organele sale reprezentative, constituite prin alegeri
libere, periodice şi corecte, precum şi prin referendum.

21
(2) Nici un grup şi nici o persoană nu pot exercita suveranitatea
în nume propriu.
Teritoriul
ARTICOLUL 3
(1) Teritoriul României este inalienabil.
(2) Frontierele ţării sunt consfinţite prin lege organică, cu
respectarea principiilor şi a celorlalte norme general admise ale
dreptului internaţional.
(3) Teritoriul este organizat, sub aspect administrativ, în
comune, oraşe şi judeţe. În condiţiile legii, unele oraşe sunt declarate
municipii.
(4) Pe teritoriul statului român nu pot fi strămutate sau
colonizate populaţii străine.
Unitatea poporului şi egalitatea între cetăţeni
ARTICOLUL 4
(1) Statul are ca fundament unitatea poporului român şi
solidaritatea cetăţenilor săi.
(2) România este patria comună şi indivizibilă a tuturor
cetăţenilor săi, fără deosebire de rasă, de naţionalitate, de origine
etnică, de limbă, de religie, de sex, de opinie, de de apartenenţă
politică, de avere sau de origine socială.
Cetăţenia
ARTICOLUL 5
(1) Cetăţenia română se dobândeşte, se păstrează sau se pierde în
condiţiile prevăzute de legea organică.
(2) Cetăţenia română nu poate fi retrasă aceluia care a dobândit-
o prin naştere.
Dreptul la identitate
ARTICOLUL 6
(1) Statul recunoaşte şi garantează persoanelor aparţinând
minorităţilor naţionale dreptul la păstrarea, la dezvoltarea şi la
exprimarea identităţii lor etnice, culturale, lingvistice şi religioase.
(2) Măsurile de protecţie luate de stat pentru păstrarea,
dezvoltarea şi exprimarea identităţii persoanelor aparţinând
minorităţilor naţionale trebuie să fie conforme cu principiile de
egalitate şi de nediscriminare în raport cu ceilalţi cetăţeni români.
Românii din străinătate
ARTICOLUL 7
Statul sprijină întărirea legăturilor cu românii din afara
frontierelor ţării şi acţionează pentru păstrarea, dezvoltarea şi

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exprimarea identităţii lor etnice, culturale, lingvistice şi religioase, cu
respectarea legislaţiei statului ai cărui cetăţeni sunt.
Pluralismul şi partidele politice
ARTICOLUL 8
(1) Pluralismul în societatea românească este o condiţie şi o
garanţie a democraţiei constituţionale.
(2) Partidele politice se constituie şi îşi desfăşoară activitatea în
condiţiile legii. Ele contribuie la definirea şi la exprimarea voinţei
politice a cetăţenilor, respectând suveranitatea naţională, integritatea
teritorială, ordinea de drept şi principiale democraţiei.
Sindicatele, patronatele şi asociaţiile profesionale
ARTICOLUL 9
Sindicatele, patronatele şi asociaţiile profesionale se constituie şi
îşi desfăşoară activitatea potrivit statutelor lor, în condiţiile legii. Ele
contribuie la apărarea drepturilor şi la promovarea intereselor
profesionale, economice şi sociale ale membrilor lor.
Relaţii internaţionale
ARTICOLUL 10
România întreţine şi dezvoltă relaţii paşnice cu toate statele şi, în
acest cadru, relaţii de bună vecinătate, întemeiate pe principiile şi pe
celelalte norme general admise ale dreptului internaţional.
Dreptul internaţional şi dreptul intern
ARTICOLUL 11
(1) Statul român se obligă să îndeplinească întocmai şi cu bună-
credinţă obligaţiile ce-i revin din tratatele la care este parte.
(2) Tratatele ratificate de Parlament, potrivit legii, fac parte din
dreptul intern.
(3) În cazul în care un tratat la care România urmează să devină
parte cuprinde dispoziţii contrare Constituţiei, ratificarea lui poate
avea loc numai după revizuirea Constituţiei.
Simboluri naţionale
ARTICOLUL 12
(1) Drapelul României este tricolor; culorile sunt aşezate
vertical, în ordinea următoare începând de la lance: albastru, galben,
roşu.
(2) Ziua naţională a României este 1 Decembrie.
(3) Imnul naţional al României este "Deşteaptă-te române".
(4) Stema ţării şi sigiliul statului sunt stabilite prin legi organice.

23
Limba oficială
ARTICOLUL 13
În România, limba oficială este limba română.
ARTICOLUL 14
Capitala României este municipiul Bucureşti.

2. Grecia clasică a secolelor VI –V î. Hr.

Organizarea politică
Puterea ateniană se va întări în urma războaielor medice (492-
479) provocate de revolta Ioniei. Victoriile de la Maraton (490) şi
Salamina (480) vor consolida poziţia ateniană. Conflictul va fi reglat
prin pacea de la Callias (449).
Hegemonia Atenei (479 – 404)
Atena a grupat contra perşilor câteva oraşe din Ionia şi
Hellespont, deci pe toţi duşmanii acestora. Tratatul încheiat reprezintă
prima confederaţie maritimă organizată de Aristide. Secolul lui Pericle
poartă numele strategului care va guverna Atena timp de 15 ani,
consolidând regimul democratic. În scopul de a permite cetăţenilor
săraci să participe la adunările oficiale sau la consilii, sunt create sub
strategia sa Eisphora sau indemnizaţiile.
Uniunile: Symmachas, strategie
Cetăţile greceşti se coalizează periodic împotriva unui duşman
comun, alegând un strategos autokrator. Symmachas sunt uniuni care
au mai ales un caracter religios; ele grupează în jurul unui sanctuar
mai multe cetăţi sau grupuri entice. Cea mai vestită a fost uniunea de
la Delphi, controlată în epoca elenistică de regii mecedoneni.
Gustul pentru politică
Gustul pentru viaţa politică se dezvoltă, favorizat de crearea
Eisphorei la Atena. Cetăţenilor le place să se adune în agora pentru a
discuta asupra viitorului cetăţii sau al confederaţiei, ascultându-i pe
oratori sau pe sofişti. Nu trebuie uitat însă faptul că o mare parte a
rezidenţilor cetăţii nu participă la viaţa civică. Cel mai flagrant caz
este cel al Spartei, unde numai cetăţenii de drept, Homoioi sau Egalii,
au dreptul de a delibera în cadrul adunărilor sau al banchetelor asupra
proiectelor civice. În cazul banchetelor sau sissytia (mese comune),
fiecare cetăţean trebuia să-şi aducă hrana; absenţa era pedepsită cu
decăderea, Egalul devenind asemănător Hiloţilor, locuitori ai
pământurilor controlate de Sparta, şi privaţi de orice drept de cetate.

24
Această regulă drastică a condus Sparta la oligantropie, adică la lipsa
de bărbaţi-cetăţeni.
(„Ghid de cultură generală”, ed. Orizonturi,
Bucureşti, pag. 36-37)

3. Ordinul nr. 241|2006, din 06|10|2006, pentru aprobarea


Normei sanitare veterinare care stabileşte reguli specifice privind
controalele oficiale pentru Trichinella în carne

Având în vedere prevederile art. 10 lit. b) din Ordonanţa


Guvernului nr. 42/2004 privind organizarea activităţii sanitar-
veterinare şi pentru siguranţa alimentelor, aprobată cu modificări şi
completări prin Legea nr. 215/2004, cu modificările şi completările
ulterioare, în temeiul art. 3 alin. (3) şi al art. 4 alin. (3) din Hotărârea
Guvernului nr. 130/2006 privind organizarea şi funcţionarea
Autorităţii Naţionale Sanitare Veterinare şi pentru Siguranţa
Alimentelor şi a unităţilor din subordinea acesteia, văzând Referatul
de aprobare nr. 86.607 din 25 septembrie 2006, întocmit de Direcţia
de igienă şi sănătate publică veterinară preşedintele Autorităţii
Naţionale Sanitare Veterinare şi pentru Siguranţa Alimentelor emite
prezentul ordin.
Art. 1 – Se aprobă Norma sanitară veterinară care stabileşte
reguli specifice privind controalele oficiale pentru Trichinella în carne,
prevăzută în anexa care face parte integrantă din prezentul ordin.
Art. 2 – Autoritatea Naţională Sanitară Veterinară şi pentru
Siguranţa Alimentelor, institutele veterinare centrale şi direcţiile
sanitar veterinare şi pentru siguranţa alimentelor judeţene şi a
municipiului Bucureşti vor duce la îndeplinire prevederile prezentului
ordin.
Art. 3 – La data intrării în vigoare a prezentului ordin se abrogă
orice alte dispoziţii contrare.
Art. 4 – Prezentul ordin preia în legislaţia naţională prevederile
Regulamentului Comisiei nr. 2.075/2005/CE care stabileşte reguli
specifice privind controalele oficiale pentru Trichinella în carne,
publicat în Jurnalul Oficial al Uniunii Europene nr. 388 din 22
decembrie 2005, p.27.
(„Supliment legislativ”,
„Capital”, 23 nov 2006)

25
4.Vikingii

Numele de viking vine de la radicalul vik, care semnifică golf,


loc care constituia un eventual refugiu. Vikingii vin din Suedia,
Norvegia şi Danemarca. Ei se deplasează cu ajutorul unor corăbii
lungi, cu rame şi pânze, care poartă numele de drakkar, datorită
dragonilor sculptaţi de pe proră. Rolul acestora este de a îndepărta
soarta nefavorabilă din calea corăbiilor. În momentul în care ajungeau
la mal, aceste figuri profilactice erau înlăturate. Apărând la sfârşitul
secolului VII pe ţărmurile Irlandei, ei ajung pe continent urmând
cursul fluviilor. Urcând pe Sena, incendiază oraşul Rouen in 841. La
începutul secolului al X.lea , în schimbul încetării jafurilor, ei primesc
un mic teritoriu situat în nordul Franţei, care se va numi Normandia,
de la numele lor generic, întrucât normanzii grupează toate populaţiile
aşezate pe coasta occidentală a Norvegiei şi Suediei meridionale.
Popor de navigatori, arhitectura lor derivă din cea a corăbiilor,
aşa cum este biserica norvegiană de la Borgund, construită în
întregime în jurul unui catarg. Arta funerară este extrem de dezvoltată,
defuncţii de rang înalt fiind înhumaţi în corăbii-morminte. Trebuie
amintit în acest caz mormântul de la Oseberg, aparţinând unei prinţese
norvegiene, situat pe malul de vest al fiordului Oslo. Datat în jur de
850, el conţine o corabie de circa 20 de metri lungime, amenajată ca
sală funerară, în care s-au găsit resturile unui covor, mobilier, un car şi
numeroase sănii.
Artele plastice se caracterizează prin evoluţia unei decoraţii
abstracte spre o artă figurativă zoomorfă.
(„Ghid de cultură generală”,
ed. Orizonturi, Bucureşti, pag.96)

26
GRAMMATICA
Il condizionale

Il condizionale, chiamato anche il modo della possibilità


condizionata, indica che un evento può realizzarsi solo a determinate
condizioni.
Il condizionale ha due tempi : presente e passato.
Es: crederei; avrei creduto
Il condizionale si usa tanto nelle frasi indipendenti quanto in
quelle dipendenti.

Nelle frasi indipendenti esprime:

1. un desiderio o un’intenzione:
es: Vorrei sapere più cose sulla politica internazionale dei nostri
giorni.

2. un dubbio:
es. Che cosa potrebbe fare il governo in una situazione di crisi? .

3. un’opinione:
es. Rifiuterei l’idea di una nuova coalizione interimaria.

4. una richiesta in forma cortese, una domanda, una


preghiera:
es. Ci dareste un po’ di tempo per considerare la vostra
proposta?

5. azione condizionata da un’ipotesi ( indicata dal „se”):


es. Faremmo qualsiasi cosa per sostenere le nostre idee. (se
avessimo l’occasione)

6. per notizie non confermate, tipico allo stile giornalistico


(con il significato di „si dice”):
es. La Commissione Europea potrebbe presentarci il rapporto
finale oggi pomeriggio.

7. idea di possibilità, eventualità:


es. Forse le sue idee sarebbero state ascoltate con grande
interesse in un’altra epoca.

27
8. una supposizione:
es. Il caso si sarebbe concluso con l’arresto dell’assassino.

Nelle frasi dipendenti svolge funzioni espressive analoghe:

Ti avverto che dovresti fare più sforzi per la tua carriera


diplomatica.

Il condizionale passato esprime un’azione futura rispetto a un


tempo passato (futuro nel passato):
es. I governanti pensavano spesso che gli elettori non avrebbero
capito la loro strategia.

Il condizionale si può trovare nelle seguenti indipendenti:


interrogative indirette; oggettive; causali; consecutive; avversative;
comparative, relative; incidentali.

ESERCIZI:

I. Indica il valore dei condizionali nelle seguenti frasi:

1. Che ne direste di partecipare alla conferenza del partito


liberale di stasera?
2. Potremmo dare rete al giudice per il momento.
3. Vorrebbe iscriversi ad un corso di pubbliche relazioni .
4. Non trovate il programma del concilio? Potreste averlo
lasciato in ufficio.
5. Ti dispiacerebbe essere il portavoce della commissione?
6. Direi che stiano per concludere il rapporto sull’attività del
nuovo commissario europeo.
7. Mi iscriverei volentieri nel tuo gruppo di sostenitori del
preside della nuova ente locale.

II. Trasforma le seguenti frasi passando dall’ordine alla richiesta


cortese:

1. Passami il verbale della riunione.


2. Fate silenzio nell’aula del Parlamento.
3. Dammi dieci euro per i senzatetto.

28
4. Facciamo attenzione all’inviato dell’opposizione.
5. Fatteci vedere il vostro programma partito.

III. Traduci in italiano:

1. Acest individ îmi este atât de antipatic încât l-aş da afară


imediat.
2. Mi-ar plăcea foarte mult să vizitez sediul Consiliului Europei.
3. Cred că ar fi mai bine dacă nu am candida pentru acest post
dubios.
4. După părerea lui un singur candidat ar putea câştiga alegerile
locale pentru postul de primar.
5. Ne-am putea rezerva dreptul de a vă informa cu privire la
decizia luată peste câteva zile?

IV. Continua le frasi:

1. Se avessi tanti soldi.....


2. Avessimo saputo la verità nei suoi confronti....
3. Date le presenti condizioni.....
4. In caso lui volesse riconoscere lo sbaglio....
5. Ha tanta voglia di lavorare che....

29
UNITÀ 2
IL LINGUAGGIO DELL’UNIONE EUROPEA
PRIMA PARTE

DOCUMENTI ED ATTIVITÀ DELL’UNIONE EUROPEA

Leggi i seguenti testi che trattano argomenti relativi all’Unione


Europea:

La Commissione europea

A Bruxelles, 25 uomini e donne (uno per ogni paese membro) si


riuniscono ogni mercoledì per discutere sulle attività da intraprendere.
Sono chiamati «commissari» e insieme formano la Commissione
europea. Il loro compito consiste nell’elaborare le strategie più efficaci
per l’intera Unione e nel proporre la nuova legislazione più
confacente. Nel loro lavoro sono assistiti da esperti, giuristi, segretari,
traduttori .
Una volta concordato il testo legislativo da proporre, la
Commissione lo invia al Parlamento europeo e al Consiglio
dell’Unione europea.

Il Parlamento europeo

Il Parlamento europeo rappresenta tutti i cittadini dell’UE. Ogni


mese si riunisce in sessione plenaria, a Strasburgo, per discutere le
nuove leggi proposte dalla Commissione europea. Se il Parlamento
non approva una proposta, può chiedere alla Commissione di
modificarla fino a quando il testo non lo soddisfa.
Il Parlamento europeo conta 732 membri. Ogni cinque anni
vengono scelti tramite elezioni alle quali tutti i cittadini adulti dell’UE
hanno la possibilità di partecipare.

30
Il Consiglio dell’Unione europea

I deputati europei non sono le uniche persone a decidere sulle


nuove leggi dell’UE. Queste devono essere discusse anche dai ministri
dei vari governi dei paesi dell’Unione. Quando questi ultimi si
riuniscono tutti insieme formano il «Consiglio dell’Unione europea».
Dopo aver discusso una proposta, il Consiglio la mette ai voti.
Esistono norme relative al numero di voti attribuito a ciascun paese e
al volume totale di voti necessario per approvare una legge. In alcuni
casi, la norma stabilisce che il Consiglio deve pronunciarsi
all’unanimità (ovvero che ogni paese deve dare il proprio assenso).
Una volta che il Consiglio e il Parlamento hanno approvato una
nuova legge, i governi dell’UE devono assicurarsi che sia rispettata
nei propri paesi.

La Corte di giustizia

Se un paese non applica la legislazione dell’Unione in maniera


adeguata, la Commissione europea lo ammonirà e potrà presentare un
ricorso dinanzi alla Corte di giustizia europea, che ha sede a
Lussemburgo. Il compito della Corte è assicurare che le norme UE
vengano rispettate e applicate in modo uniforme ovunque. Essa è
composta da un giudice per ogni paese dell’Unione europea.
Esistono altri gruppi di persone (comitati di esperti e via
dicendo) coinvolti in queste decisioni, giacché è importante che siano
prese nel modo giusto.

Domani… e oltre
In questa fase il mondo si trova di fronte a grandi sfide. Eccone
alcune:

Com’è possibile fermare l’inquinamento che sta modificando il


clima mondiale?
Come fare per proteggere le foreste del mondo e altri ambienti
naturali?
Come possiamo migliorare le condizioni di vita per le
popolazioni povere e affamate in varie parti del pianeta?
Come pacificare le aree del mondo segnate da tensioni e
conflitti?
Come fare per affrontare il terrorismo?

31
Si tratta di questioni che l’Unione sta affrontando, ma che non è
in grado di risolvere da sola. Ha bisogno di cooperare con molteplici
altri paesi. E, naturalmente, occorre che tutti i responsabili politici
concordino sul da farsi.
L’allargamento dell’Unione europea nel 2004 ha chiuso
finalmente la ferita aperta dal conflitto est-ovest e dalla Guerra fredda.
I nuovi paesi dell’Europa centro-orientale, insieme a Malta e Cipro,
sono membri legittimi dell’UE e i loro popoli condividono gli stessi
obiettivi di democrazia, libertà e prosperità degli altri cittadini
dell’Unione. Essi hanno dovuto soddisfare rigidi criteri di adesione.
L’allargamento stimolerà la crescita economica sia nei vecchi sia nei
nuovi paesi dell’UE, a vantaggio di tutti.
Il processo d’integrazione è già a buon punto. Già prima
dell’adesione formale, l’UE ha aperto i suoi mercati alle esportazioni
dei nuovi Stato membri, che hanno anche beneficiato dei programmi
di assistenza dell’Unione. L’allargamento ha destato preoccupazioni
tra i cittadini degli Stati membri attuali e di quelli nuovi, ma si è fatto
il necessario per fugarle. Un’Unione europea a venticinque instaurerà
nuove relazioni con i suoi vicini e con il resto del mondo.
(via internet: http://europa.eu)

Traduci i brani in romeno provando ad identificare i termini


specifici del linguaggio comunitario:

LESSICO TEMATICO

Il glossario che segue contiene voci relative alla costruzione


europea, alle istituzioni e alle attività dell'Unione europea.

A
Accordo europeo (acord european), Accordo sociale (acord social),
Adesione di un nuovo Stato all'Unione (aderarea unui nou stat la
Uniunea Europeană) Agenda 2000 (programul, agenda pentru anul
2000), Agenzie dell'Unione europea (agenţiile Uniunii Europene),
Aiuti allo sviluppo (asistenţă în vederea dezvoltării), Aiuti di Stato
(ajutoare de stat), Aiuti umanitari (ajutoare umanitare), Aiuto alla
preadesione (asistenţă preaderare), Allargamento (extindere),
Ambiente (mediul înconjurător), Antitrust, Appalti pubblici
(antreprize publice, contracte publice) Approfondimento (aprofundare,
adâncire), Armonizzazione fiscale (armonizare fiscală), Astensione

32
costruttiva /astensione positiva (abţinere constructivă, abţinere
positiva).
B
Banca centrale europea (BCE) (Banca Centrală Europeană), Banca
europea per gli investimenti (BEI) (Banca Europeană de investiţii),
Benessere degli animali (protejarea animalelor), Bilancio (bilanţ),
Brevetto comunitario (brevet comunitar, act de privilegiu comunitar).
C
COREU (CORrispondenza EUropea) (CORespondenţă EUropeană),
Carta dei diritti fondamentali (carta drepturilor fundamentale), Carta
dei servizi pubblici (carta serviciilor publice), Carta sociale /carta dei
diritti sociali fondamentali dei lavoratori (carta socială, carta
drepturilor fundamentale ale muncitorilor), Cerchi concentrici (cercuri
concentrice), Classificazione delle spese (clasificarea cheltuielilor),
Clausola di sospensione (clauză de suspendare), Codificazione dei
testi legislativi (codificarea textelor legislative), Coesione economica,
sociale e territoriale (coeziune economică, socială si teritorială),
Comitati e gruppi di lavoro (comitete şi grupuri de lucru), Comitato di
conciliazione (comitet de conciliere), Comitato economico e sociale
europeo (CESE) (comitetul economic şi social european), Comitato
politico e di sicurezza (CPS) (comitetul politic şi de siguranţă),
Commissione europea (comisia europeană), Commissioni
parlamentari (comisii parlamentare), Competenze comunitarie
(competenţe comunitare), Competenze esterne della Comunità
europea (competenţe externe ale Comunităţii europene).
D
Decisione e decisione-quadro (Titolo VI del Trattato UE) (Decizie şi
decizie cadru) (titlul VI al tratatului UE), Deficit democratico (deficit
democratic), Dialogo sociale (dialog social), Dibattito sull'avvenire
dell'Unione europea (dezbatere cu privire la viitorul Uniunii
europene), Dichiarazione (PESC) (declaraţia PESC – Politică Externă
şi de Securitate Comună), Dichiarazione di Laeken, Difesa collettiva
(apărare colectivă), Diritti umani (drepturi umane), Diritto
comunitario (drept comunitar), Diritto d'iniziativa (drept la iniţiativă),
Diritto di petizione (dreptul la petiţie), Duplice maggioranza
(majoritate dublă).
E
Equilibrio istituzionale (echilibru instituţional),
Europa "a geometria variabile" (Europa „cu o geometrie variabilă”),
Europa "a più velocità" (Europa „cu mai multe viteze”), Europol -

33
Ufficio europeo di polizia (Europol - oficiul european de poliţie),
eEurope ( eEuropa).
F
Fondi strutturali e Fondo di coesione (Fonduri structurale şi fonduri de
coeziune), Fondo europeo di sviluppo (Fondul european de
dezvoltare), Formazione professionale (formare profesională).
G
Gerarchia degli atti comunitari - gerarchia delle norme (ierarhia
actelor comunitare, ierarhia normelor), Gioventù (tineretul, tinereţea),
Globalizzazione dell'economia/mondializzazione (globalizarea
economiei - corelarea ei la nivel mondial), Governance (governare),
Grandi orientamenti delle politiche economiche - GOPE (orientările
de importanţă ale politicilor economice).
I
Identità europea in materia di sicurezza e di difesa (identitate
europeană în materie de siguranţă şi apărare), Imposizione fiscale
(impunere fiscală), Iniziativa europea per la democrazia e i diritti
umani (IEDDH) (iniţiativa europeană pentru democraţie şi drepturi
umane), Investitura della Commissione europea (investitura Comisiei
europene), Istituzioni europee (instituţii europene), Istruzione
(instrucţie, pregătire).
L
Leggibilità dei trattati (însuşirea tratatelor de a fi uşor de descifrat),
Libera circolazione delle persone (libera circulaţie a persoanelor),
Lotta contro il razzismo e la xenofobia (lupta contra rasismului şi a
xenofobiei), Lotta contro il riciclaggio di denaro (lupta contra spălării
banilor), Lotta contro il terrorismo (lupta contra terorismului), Lotta
contro la criminalità organizzata (lupta împotriva criminalităţii
organizate), Lotta contro la droga (upta împotriva drogurilor), Lotta
contro la frode (lupta contra fraudei).
M
Maggioranza qualificata (majoritatea calificată), Mandato d'arresto
europeo (mandat de arestare european), Mediatore europeo (mediator
european) Metodo comunitario e intergovernativo (metodă comunitară
şi interguvernamentală), Metodo di coordinamento aperto (metodă de
coordonare deschisă).
N
NATO - Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (Organizaţia
Tratatului Atlanticului de Nord), Negoziati d'adesione (negocieri în
vederea aderării), Nucleo (nucleu, grup de persoane).

34
O
OLAF - Ufficio europeo per la lotta antifrode (oficiul european
antifraudă), Obiettivi 1, 2 e 3 (obiectivele 1,2 şi 3), Occupazione
(ocuparea forţei de muncă), Opting out (clausola di esenzione) (clauza
de dispensă, de scutire), Organismi geneticamente modificati (OGM)
(organisme modificate genetic), Organizzazioni comuni dei mercati
agricoli (OCM) (organizaţii comune ale pieţelor agricole).
P
Paesi candidati all'adesione (ţări candidate la aderare), Pari
opportunità (oportunităţi egale), Parlamenti nazionali (parlamente
nazionale), Parlamento europeo (parlamentul european), Parti sociali
(parteneri sociali), Partnership per l'adesione (parteneriatul în vederea
aderării), Patto di stabilità e di crescita (pactul de stabilitate şi de
creştere), Personalità giuridica dell'Unione (personalitatea juridică a
Uniunii), Piccole e medie imprese (întreprinderi mici şi mijlocii),
Politica agricola comune (PAC) (politică agricolă comună), Politica
commerciale comune (politică comercială comună), Politica comune
dei trasporti (politica comună a transporturilor), Politica comune della
pesca (politica comună a pescuitului), Politica delle imprese (politica
întreprinderilor), Politica di vicinato (politică de vecinătate), Politica
economica (politica economică), Politica estera e di sicurezza comune
(PESC) (politica externă şi de siguranţă comună), Politica europea di
sicurezza e di difesa (PESD) (politica europeană de siguranţă şi de
apărare), Politica monetaria (politică monetară), Politica sociale
(politică socială), Ponderazione dei voti nell'ambito del Consiglio
(ponderea voturilor în cadrul Consiliului), Posizione comune (PESC)
(poziţie comună - PESC).
R
REACH: quadro normativo per i prodotti chimici (REACH cadru
normativ pentru produsele chimice), Regioni ultraperiferiche (regioni
ultraperiferice), Responsabilità ambientale (responsabilitate cu privire
la mediul înconjurător), Rete giudiziaria europea in materia penale -
RGE (reţea judiciară europeană în materie penală), Reti transeuropee -
TEN (reţele transeuropene), Revisione dei trattati (revizuirea
tratatelor), Ricerca e sviluppo (cercetare şi dezvoltare), Rifusione dei
testi legislativi (refacerea textelor legislative), Ripartizione delle
competenze (împărţirea competenţelor), Risorse proprie (resurse
proprii).

35
S
Sanità pubblica (sănătate publică), Schengen - accordo e convenzione
(Schengen acord şi convenţie), Semplificazione legislativa
(simplificare legislativă), Servizi d'interesse economico generale
(servicii, sectoare de interes economic general), Servizio pubblico
(serviciul/sectorul public), Settore audiovisivo (sectorul
audiovizualului), Sicurezza alimentare (siguranţa alimentaţiei),
Società dell'informazione (societatea de informare), Società europea
(societatea europeană), Spazio di libertà, di sicurezza e di giustizia
(spaţiu de libertate, de siguranţă, de justiţie), Spazio europeo della
ricerca (spaţiul european de cercetare), Statuto dei deputati europei
(statutul deputaţilor europeni), Statuto dei partiti politici europei
(statutul partidelor politice europene), Strategia comune - PESC
(strategia comună - PESC), Strategia coordinata ai fini
dell'occupazione - SEO (strategia coordonată în vederea ocupării
forţei de muncă), Strategia di Lisbona, Strategia di preadesione
(strategia de preaderare), Strumenti giuridici comunitari (instrumente,
mijloace juridice comunitare), Sviluppo rurale (dezvoltarea sectorului
rural), Sviluppo sostenibile (dezvoltare care poate fi susţinută).
T
TAIEX - Technical Assistance Information Exchange Office (Oficiul
de schimb de informaţii şi asistenţă tecnica), Telecomunicazioni
(telecomunicaţii), Televisione senza frontiere (televiziune fără
frontiere), Trasparenza - accesso ai documenti (transparenţă - acces la
documente), Trasparenza dei lavori del Consiglio (transparenţa
lucrărilor Consiliului), Trattati (tratate), Trattato di Amsterdam,
Tribunale di primo grado delle Comunità europee - TPGCE
(Tribunalul de Primă Instanţă al Comunităţilor Europene)
U
Unanimità (unanimitate), Unione dell'Europa occidentale (UEO),
Unione doganale (uniunea vamală), Unione Economica e Monetaria
(UEM) (Uniunea Economică şi Monetară).

Traduci in italiano i seguenti testi relativi ai documenti e alle


attività dell’Unione Europea adoperando i termini specifici indicati dal
glossario:

36
Agenda 2000

Agenda 2000 este un program de acţiune adoptat de Comisia


Europeană la 15 iulie 1997 care stabileşte un proiect pentru Europa
anului 2000. Agenda 2000 abordează toate problemele cu care se
confruntă Uniunea la începutul secolului XXI, fiind alcătuită din trei
părţi. Prima parte abordează funcţionarea internă a Uniunii Europene,
în special reforma politicii agricole comune şi a politicii de coeziune
economică şi socială; conţine şi recomandări asupra modului optim de
a răspunde provocărilor generate de procesul de extindere şi propune
un nou cadru financiar pentru perioda 2000- 2006.
Partea a doua propune o strategie de preaderare consolidată, care
cuprinde două elemente noi: parteneriatul pentru aderare şi extinderea
participării ţărilor candidate la programele comunitare şi la
mecanismele de aplicare a acquis-ului comunitar.
Partea a treia cuprinde un studiu de impact privind efectele
extinderii asupra politicilor Uniunii Europene.
(„Dicţionar explicativ poliglot de termeni
comunitari”, pag.11)

Cetăţenia Uniunii Europene

Cetăţenia Uniunii Europene se acordă oricărui cetăţean al unui


stat membru al UE. Pe lângă drepturile şi îndatoririle prevăzute în
cadrul Tratatului asupra Comunităţii Europene, Cetăţenia Uniunii
conferă patru drepturi specifice: libertatea de circulaţie şi stabilirea
reşedinţei oriunde pe întreg teritoriul Uniunii; dreptul de a vota şi de a
fi eligibil în guvernul local şi în alegerile din ţara de reşedinţă pentru
Parlamentul European; protecţie diplomatică şi consulară din partea
autorităţilor oricărui stat membru atunci când statul din care provine
cetăţeanul Uniunii nu este reprezentat într-o terţă ţară, nemembră a
Uniunii; dreptul de petiţie şi recurs pe lângă mediatorul european.
Conceptul de Cetăţenie a Uniunii nu înlocuieşte, ci completează
cetăţenia naţională, accentuând astfel sentimentul de apartenenţă la
Uniune.
(„Dicţionar explicativ poliglot de termeni
comunitari”, pag.21)

37
Egalitatea de şanse

Principiul general al egalităţii de şanse conţine două elemente


cheie: interzicerea discriminării pe bază de naţionalitate şi egalitatea
de tratament între bărbaţi şi femei. Principiul este aplicabil în toate
domeniile, dar în special în viaţa economică, socială, culturală şi de
familie.
Tratatul de la Amsterdam a adăugat o nouă prevedere, care se
alătură principiului nediscriminării. Acesta permite Consiliului Uniunii
Europene să acţioneze pentru combaterea discriminării legate de sex,
rasă, origine etnică, religie, dizabilităţi, vârstă, orientare sexuală. În baza
programului de combatere a discriminării (2001- 2006), UE încurajează şi
completează activitatea în domeniu a statelor membre.
Adoptată în decembrie 2000 pentru a fi inclusă în Constituţia
Europeană, aflată în prezent în proces de ratificare, Carta Drepturilor
Fundamentale a UE include un capitol intitulat „Egalitatea”, care
afirmă principiile nediscriminării, ale egalităţii de tratament între
bărbaţi şi femei, ale diversităţii culturale, religioase, lingvistice. Sunt
enunţate, de asemenea, drepturile copilului, ale persoanelor în vârstă
sau cu dizabilităţi.
Constituţia conţine în mod explicit principiile egalităţii şi
interzice discriminarea legată de valorile care stau la baza UE. Aceste
principii generale trebuie promovate de UE şi incluse în
implementarea politicilor şi acţiunilor sale.
(„Dicţionar explicativ poliglot de termeni
comunitari”, pag.73)

Centrul Comun de Cercetare (CCC)

Centrul Comun de Cercetare (CCC) este organismul de cercetare


propriu al UE. Centrul nu doar emite vize şi asigură susţinerea tehnică
independentă pentru Comisia Europeană, ci şi efectuează cercetări
ştiinţifice pentru a contribui la viitorul unei Europe mai sigure, mai
sănătoase şi mai competitive. Două dintre principalele priorităţi ale
CCC sunt, pe de o parte, realizarea siguranţei reactoarelor nucleare,
mai ales în Europa Centrală şi de Est, şi, pe de altă parte,
administrarea deşeurilor nucleare. Un rol important al CCC este
coordonarea cercetării în Europa în trei mari domenii: alimente,
substanţe chimice şi sănătate; mediu şi dezvoltare durabilă; siguranţă
şi securitate nucleară.
(„Dicţionar explicativ poliglot de termeni comunitari”, pag.133)
38
UNITÀ 3
IL LINGUAGGIO DELL’UNIONE EUROPEA
SECONDA PARTE

Adattarsi alle richieste formative dell’Unione Europea relative


all’assunzione di un impiego vacante:

I. REDIGERE IL PROPRIO CURRICULUM VITAE (CV)

Il miglior modello o esempio di curriculum vitae.


Il curriculum europeo

Un curriculum vitae formato europeo è il miglior modello di


curriculum vitae.
A promuoverlo è la commissaria europea Viviane Reding, con
una Raccomandazione pubblicata nella Gazzetta ufficiale delle
comunità europea del 22 marzo 2002. Il curriculum vitae, con la libera
circolazione delle professioni nello spazio comune europeo, dovrà
essere sempre di più intelligibile da parte dei datori di lavoro esteri.
Rappresenta il passaggio iniziale per individuare le competenze
migliori nelle attività di volontariato, di insegnamento, di formazione
all'estero degli studenti. Per questo, il complesso di informazioni sulle
qualifiche personali dovrà essere trasparente, e tale da consentire
un'individuazione immediata dei profili più adeguati. Un curriculum
vitae europeo dovrà contenere naturalmente informazioni personali,
come le conoscenze linguistiche e le esperienze di lavoro. Ma dovrà
anche riportare indicazioni utili riguardo alle capacità tecniche,
organizzative, artistiche e relazionali. Informazioni che, per essere
gestite facilmente anche dalle banche dati europee, dovranno essere
organizzate secondo precisi standard. Gli stati membri, e in particolare
scuole e associazioni per l'orientamento, sono invitati a collaborare
alla diffusione più larga possibile del modello di curriculum.

39
Il curriculum europeo

Dopo l'euro ecco un'altra novità che avvicina sempre di più i


paesi dell'UE. Arriva il curriculum europeo. Si tratta di un modello
unico che tutti i cittadini possono utilizzare indifferentemente,
evitando così i numerosi dubbi che nascono quando si deve compilare
l'importante documento, primo passo verso il lavoro.

Sezione esperienze lavorative


Il nuovo curriculum europeo si sviluppa sul modello di quello
anglosassone che attribuisce maggiore importanza alle esperienze
lavorative e di formazione più recenti.Ci sono poi altre novità come il
peso assegnato alle capacità, alle competenze (tecniche, artistiche,
organizzative) acquisite nel corso della vita e della carriera ma non
necessariamente riconosciute da certificati e diplomi ufficiali.Contano
molto anche la capacità di comunicazione e il rapporto con le altre
persone, specialmente se vissuto in un ambiente multiculturale.
Naturalmente il tutto è preceduto dai dati personali, le esperienze
lavorative, i nomi dei datori di lavoro, il tipo di azienda, le mansioni
svolte e le responsabilità.
Sezione formazione
La parte dedicata alla formazione si distingue da quella del
curriculum "italiano" perché attribuisce maggiore spazio alle
principali materie studiate e alle abilità professionali oggetto degli
studi. Oltre la conoscenza delle lingue, sempre più richieste nelle
carriere internazionali, ci sono altre sezioni dove si devono indicare le
qualifiche conseguite. Si possono specificare poi le varie competenze
possedute, anche se non frutto di studi o percorsi di formazione, e il
possesso di patenti varie. Infine c'è uno spazio per ulteriori
informazioni come referenze o altri elementi ritenuti utili.

Leggi il seguente CV già compilato, prestando attenzione ai


dettagli tecnici della sua stesura:

INFORMAZIONI PERSONALI

Cognome(i) / Nome(i): Barilla Paola Chiara


Indirizzo(i): Via Ariosto 65 - 40126 Reggio Emilia
Telefono(i): +39 051 2627517 Mobile: +39 348 2013862
E-mail: baripaola@lhotmail.it

40
Cittadinanza: Italiana
Data di nascita: 23/05/1973
Sesso: Femminile

Occupazione desiderata /Settore professionale:


Gestione risorse umane

ESPERIENZA PROFESSIONALE

Date: 01/2002 – al presente


Lavoro o posizione ricoperti: Assistente amministrativo
Principali attività e responsabilità:
Gestione della documentazione contabile generale, fiscale e tributaria,
relazione con la clientela e il pubblico
Nome e indirizzo del datore di lavoro:
Itex, Via Lucaccia 37 – 40126 Reggio Emilia. Tel. +39 051 2774 121
Tipo di attività o settore: Settore amministrativo

Date: 09/2001 - 12/2001


Lavoro o posizione ricoperti: Tirocinio
Principali attività e responsabilità:
Analisi Curriculum Vitae, gestione dei colloqui, rapporto con la
clientela (fornitori, pubblico, personale interno)
Nome e indirizzo del datore di lavoro:
Cooperativa Tirrenica, Via Enrico Fermi 45 - 45133 Bologna
Tipo di attività o settore: Settore amministrativo

Date:06/2001 - 07/2001
Lavoro o posizione ricoperti: Tirocinio
Principali attività e responsabilità:
Assistenza presso gli uffici amministrativi della società, alla
contabilità di cassa e gestione dei contatti con la rete di vendita,
gestione delle scadenze fiscali periodiche e delle buste paga
Nome e indirizzo del datore di lavoro:
Benetton, 15 Brompton Road W1J 8RE London, United Kingdom
Tipo di attività o settore: Settore amministrativo

Date: 04/1997 - 05/2000


Lavoro o posizione ricoperti: Cassiera
Principali attività e responsabilità:
Gestione della cassa, delle telefonate e delle ordinazioni
41
Nome e indirizzo del datore di lavoro:
Pizza Pazza, Via dello Scoglio 146 - 40100 Bologna
Tipo di attività o settore: Settore alimentare

ISTRUZIONE E FORMAZIONE

Date: 11/2003 – 12/2004


Titolo della qualifica rilasciata: Mediatore interculturale
Principali tematiche/competenzeprofessionali possedute:
Front office di orientamento, progettazione e mediazione linguistica
Nome e tipo d'organizzazione erogatrice dell'istruzione e
formazione:
Comunità incontro (con il patrocinio della Regione Emilia Romagna)
Livello nella classificazione nazionale o internazionale: Isced 4

Date: 09/1993 - 03/2001


Titolo della qualifica rilasciata: Laurea in Lettere Moderne
Principali tematiche/competenza professionali possedute:
Letteratura inglese, letteratura italiana, storia contemporanea
Nome e tipo d'organizzazione erogatrice dell'istruzione e
formazione:
Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, facoltà di Lettere
Moderne
Livello nella classificazione nazionale o internazionale: Laurea
specialistica

Date: 09/1988 - 07/1993


Titolo della qualifica rilasciata: Diploma magistrale
Principali tematiche/competenza professionali possedute:
Espressione italiana, matematica, scienze, lingua straniera (inglese,
francese, tedesco)
Nome e tipo d'organizzazione erogatrice dell'istruzione e
formazione:
Istituto Magistrale Maria Montessori, Via Mazzini 5 - 40123 Bologna

Date: 09/2000 - 02/2001


Titolo della qualifica rilasciata:Attestato di frequenza
Principali tematiche/competenza:
Office 97, Excel, Access, Internet Explorer

42
Nome e tipo d'organizzazione erogatrice dell'istruzione e
formazione:
Centro di Formazione Professionale Guglielmo Marconi - Via
Marescalchi 10 - 40123 Bologna

Capacità e competenze personali


Madrelingua: Italiano
Altra(e) lingua(e):
Inglese B1 Utente autonomo C1 Utente avanzato B1 Utente autonomo
B1 Utente autonomo A1 Utente base
Francese B1 Utente autonomo B2 Utente autonomo B1 Utente
autonomo B1 Utente autonomo A1 Utente base
Tedesco A1 Utente base A1 Utente base A1 Utente base A1 Utente
base A1 Utente base

Capacità e competenze sociali


Capacità di lavorare in gruppo maturata in molteplici situazioni in cui
era indispensabile la collaborazione tra figure diverse e con modalità
orarie varie (turni, fine settimana)

Capacità e competenze organizzative


Capacità di lavorare in situazioni di stress, legate soprattutto al
rapporto con il pubblico e alle scadenze fiscali delle attività lavorative

Capacità e competenze informatiche


Conoscenza degli applicativi Microsoft e del pacchetto Office, in
modo particolare Excel e Access.
Buona capacità di navigare in Internet

Capacità e competenze artistiche


Scrittura creativa: corso presso l'Informagiovani del Comune di
Bologna

Altre capacità e competenze


Tecniche di rilassamento: corso di yoga presso un centro sportivo
polivalente di Bologna
Patente Automobilistica (patente B)

43
I. Prova adesso a compilare il proprio CV inserendo tutti i dati di
riferimento nella tabella allegata:

Curriculum Vitae Inserire una fotografia

Informazioni personali
Cognome(i/)/Nome(i) Cognome/i Nome/i
Indirizzo(i) Numero civico, via, codice
postale, città, nazione
Telefono(i) Mobile:
Fax
E-mail

Cittadinanza

Data di nascita

Sesso

Occupazione desiderata/Settore Facoltativo (v. istruzioni)


professionale

Esperienza professionale

Date Iniziare con le informazioni più


recenti ed elencare separatamente
ciascun
impiego pertinente ricoperto.
Lavoro o posizione ricoperti
Principali attività e responsabilità

44
Nome e indirizzo del datore di
lavoro
Tipo di attività o settore

Istruzione e formazione

Date Iniziare con le informazioni più


recenti ed elencare separatamente
ciascun
corso frequentato con successo.
Titolo della qualifica rilasciata
Principali tematiche/competenze
professionali possedute

Nome e tipo d'organizzazione


erogatrice dell'istruzione e
formazione
Livello nella classificazione
nazionale o internazionale

Capacità e competenze personali

Madrelingua(e) Precisare madrelingua(e)

Altra(e) lingua(e)

Autovalutazione Compren- Parlato Scritto


sione

Lingua

45
Capacità e competenze sociali Descrivere tali competenze e
indicare dove sono state acquisite.

Capacità e competenze Descrivere tali competenze e


organizzative indicare dove sono state acquisite.

Capacità e competenze tecniche Descrivere tali competenze e


indicare dove sono state acquisite.

Capacità e competenze informaticheDescrivere tali competenze e


indicare dove sono state acquisite.

Capacità e competenze artistiche Descrivere tali competenze e


indicare dove sono state acquisite.

Altre capacità e competenze Descrivere tali competenze e


indicare dove sono state acquisite.

Patente Indicare la(e) patente(i) di cui


siete titolari precisandone la
categoria.

Ulteriori informazioni Inserire qui ogni altra


informazione utile, ad esempio
persone di riferimento, referenze

Allegati Enumerare gli allegati al CV.

II. Creare una perfetta lettera di motivazione (detta anche di


presentazione o di assunzione):

Leggi il seguente testo sulla descrizione degli elementi


caratteristici di una lettera di presentazione:

46
II. Lettera di presentazione

Una buona lettera di presentazione rappresenta un modo adatto


di presentare voi stessi a dei potenziali datori di lavoro. I seguenti
suggerimenti vi aiuteranno a scrivere una lettera di presentazione che
nessun datore di lavoro sarebbe in grado di ignorare. Sebbene possa
sembrare scoraggiante scrivere una lettera di presentazione è
un’operazione relativamente facile. È consigliabile prepararsi e
pensare a cosa volete dire. Una buona lettera di presentazione deve
avere una struttura logica da seguire.
La lettera di presentazione non dovrebbe essere più grande di un
foglio A4, non più lunga di 5 paragrafi. Non è molto spazio, quindi la
chiave sta nel sottolineare le parti più rilevanti. Utilizzate la stessa
carta, di buona qualità, sia per la lettera di presentazione sia per il CV.
Il font non deve essere più grande del carattere 11, e lo stile di
scrittura deve essere di facile lettura.
Il primo paragrafo è il più importante di tutta la lettera. Il vostro
scopo è di attrarre e mantenere l’attenzione del lettore
immediatamente sottolineando l’interesse e l’idoneità per il posto di
lavoro. Dovete essere brevi e coincisi. Dichiarare il ruolo per cui ci si
sta candidando, inserendo il codice di riferimento se presente. Se state
rispondendo ad un annuncio, dite dove e quando lo avete letto. Se
state candidando indipendentemente dite il perché volete lavorare per
l’azienda in questione e perché state candidando per uno specifico
posto di lavoro. È sicuramente meglio che siate voi a spiegare cosa
potete dare al datore di lavoro piuttosto che il lavoro lo faccia per voi.
La parte principale
In questa parte potete evidenziare le vostre abilità, competenze
ed esperienze, iniziando da ciò che ritenete più rilevante.. Non entrate
troppo nei dettagli in quanto già avete il CV come riferimento.Provate
a completare ed arricchire e non duplicare le informazioni presenti nel
vostro CV, la lettera motivazionale è una possibilità di aggiungere
qualcosa in più alla vostra candidatura. Usate termini positivi per
descrivervi. Dovreste risultare agli occhi del lettore sicuri e positivi
ma assolutamente non arroganti. Fate frasi semplici, ricordate che il
datore di lavoro ha molte candidature da leggere e deve trovarsi nella
condizione di poter selezionare rapidamente. Le migliori lettere di
presentazioni utilizzano esempi per spiegare le proprie abilità. Per
esempio se dovete dimostrare abilità interpersonali parlate di tutte le

47
esperienze dove sono state impiegate queste abilità come per esempio
dei lavori part-time. E facile dichiarare di avere delle competenze ma
questo è un buon modo per dimostrare che lo sono effettivamente.
Provate ad includere una dichiarazione in cui spiegate da dove venite e
che cosa state facendo attualmente : ”sono uno studente del
dipartimento di storia a……e mi laurerò l’estate prossima” dettagli di
come siete venuti a conoscenza della ditta: ” vorrei candidare per il
posto di ... come pubblicizzato nel…”.
Riassunto
Una volta sottolineati i punti più significativi dovreste fare un
riassunto mettendo in risalto l’interesse per il posto e l’azienda.
Lasciate all’ipotetico datore di lavoro un’impressione positiva circa il
vostro profilo e la vostra candidatura e stimolate il suo interesse a
conoscervi. Dovrete inoltre lasciare delle indicazioni su quando siete
disponibili a sostenere il colloquio rendendo facile per il selezionatore
del personale mettersi in contatto con voi. Finita la lettera guardate
nuovamente l’annuncio del posto di lavoro a cui state rispondendo. La
vostra lettera risponde a tutti i requisiti richiesti? Se avete dimenticato
qualcosa la vostra lettera non è pronta per essere spedita. È molto
importante far leggere la lettera motivazionale a qualcuno che sia in
grado di correggerla prima di spedirla. il vostro consigliere potrà
aiutarvi a correggerla e a migliorarla qualora fosse necessario.
Puntichiave
Non inviate mai il CV senza la lettera motivazionale ad un
possibile datore di lavoro. Scrivete sempre la vostra lettera in formato
elettronico, salvo diverse indicazioni.

Analisi e descrizione delle parti componenti della


corrispondenza commerciale

Intestazione:

L'intestazione (letterhead), usata soprattutto nella


corrispondenza commerciale e professionale, è la sigla o il marchio
commerciale di una ditta, di un'azienda o di un professionista e si
trova già impressa sul foglio intestato, di solito in alto a sinistra e può
anche continuare in piè di pagina. In genere, include il logotipo, il
nome, l'indirizzo, il numero di telefono/fax, email (se sono
disponibili), cioè i dati del mittente.

48
Destinatario:

Quando ci si rivolge a un'azienda o a un individuo nella


corrispondenza commerciale, il nome e l'indirizzo del destinatario si
scrivono sulla parte superiore del foglio a sinistra (anche a destra)
prima della data (se c'è già l'intestazione, l'informazione non si ripete).
Se si conosce il nome di chi riceverà la lettera si può aggiungere alla
cortese attenzione/CA:

Spett.le
Società Sistemi Gem S.r.l.
c.soE.Balbo,2410129 Torino

ALLA CORTESE ATTENZIONE DEL SIG. EZIO RINALDI,


DIRETTORE DI MARKETING
oppure
CA: Sig. Ezio Rinaldi, Direttore di Marketing

Torino, 18 settembre 1999

Data:

La data si colloca di solito in alto, a destra, sotto l'intestazione (se


c'è) o il destinatario nella corrispondenza commerciale. Nella
corrispondenza privata è il primo elemento sul foglio sul margine
superiore a destra. L'articolo nella data non è necessario. La data viene
sempre preceduta dal nome della città/paese (anche se figura
nell'intestazione) da dove la lettera viene spedita e seguito da una virgola,
ad es.,
Bologna, 18/09/99; Bologna, 18 settembre 1999; Bologna,
18/IX/99
Quando, comunque, il testo della lettera è breve, si potrebbe
anche collocare nel margine inferiore destro o sinistro, anzi in passato
era diffuso scrivere la data dopo la firma in fondo sul margine destro.
Il giorno si scrive in numero, il mese in numero o in lettere (preferibile
in lettere e con l'iniziale minuscola) e l'anno in numero.

Cortese attenzione:

Nella corrispondenza commerciale, se si conosce il nome di chi


riceverà la lettera si può aggiungere alla cortese attenzione/CA: (o
49
tutto MAIUSCOLE e in neretto, o in neretto e sottolineato) ma
attenzione poi a non ripetere il nome del destinatario nell'esordio.
Es.:
Spett.le Società
Sistemi Gem S.r.l.
c.so E. Balbo, 24,
10129 Torino

ALLA CORTESE ATTENZIONE DEL SIG. EZIO RINALDI,


DIRETTORE DI MARKETING
oppure
CA: Sig. Ezio Rinaldi, Direttore di Marketing
oppure senza la CA.

Egr. Sig. Ezio Rinaldi


Direttore di Marketing
c.so E. Balbo, 24
10129 Torino

Torino, 18 settembre 1999

Egregio Signor Rinaldi,

Riferimento:

I riferimenti si trovano solo nella corrispondenza commerciale.


Di solito, si scrivono con formule del genere n./rif., Ns/rif., Vs/rif. e
seguono o la cortese attenzione o dopo la data, prima dell'oggetto. V.
esempio sotto:

Spett.le Società
Sistemi Gem S.r.l.
c.so E. Balbo, 24
10129 Torino

Torino, 18 settembre 1999

CA: Sig. Ezio Rinaldi, Direttore di Marketing

Ns. rif. 18-22


Vs. rif. PA/VA
50
Oggetto:

Nella corrispondenza commerciale, l'oggetto racchiude in modo


riassuntivo il contenuto della lettera. Si include dopo la data e dopo il
riferimento (se c'è), tutto MAIUSCOLE e in neretto, o in neretto e
sottolineato, scritto o per esteso o in forma abbreviata (Ogg.):

Spett.le Società
Sistemi Gem S.r.l.
c.so E. Balbo, 24
10129 Torino

Torino, 18 settembre 1999

CA: Sig. Ezio Rinaldi, Direttore di Marketing

Ns. rif. 18-22


Vs. rif. PA/VA

OGGETTO:Pagamento
oppure
Ogg: Pagamento

Esordio:

L'esordio (sempre a sinistra, con una maiuscola iniziale, seguito


da una virgola e poi a capo) è la parte iniziale o il principio della
lettera vera e propria: v. esempio sotto:

Egregio Signor Rinaldi,

Nella corrispondenza commerciale si può omettere solo nel caso


ci fosse una cortese attenzione oppure se si scrive direttamente a
un'azienda, inviando la lettera all'attenzione di nessuno in particolare.
L'uso dell'esordio rientra nella sfera soggettiva dello scrittore che ha a
sua disposizione un elenco ampio di formule da cui scegliere in
aggiunta ai possibili titoli del destinatario. Da ricordare che è

51
sconsigliato usare forme abbreviate nell'esordio. Ecco un elenco di
alcuni convenevoli:
gentile - formule generali di cortesia:
Gentile signore/a o titolo, Gentilissim/a/i/e signori/e,

egregio/distinto - formule di cortesia a cui si può far seguire il


titolo del destinatario usate per chi ha un posto sociale di riguardo e
con cui non c'è nessuno legame stretto:
Egregio signore/a,
Egregio avvocato Blasi,
Egregio Ingegnere,
Distinta dottoressa Brizzi,
Distinto Geometra,

pregiatissimo/stimato - formula riservata a persone di alto riguardo


sociale o intellettuale:
Pregiatissimo Professore,
Pregiatissimo Signore,

chiarissimo - formula riservata a persone di altissimo riguardo sociale


o intellettuale:
Chiarissimo Professore,

illustrissimo - formula riservata a persone grande merito sociale o


culturale:
Illustrissimo Direttore,

onorevole - titolo riservato a senatori, deputati, capi di stato e simili:


Onorevole Senatore,

spettabile - esordio che si usa solo per aziende, ditte e simili:


Spettabile Ditta,

eminenza/reverendo/eccellenza/reverendissima - Eminenza si usa


per cardinali, eccellenza reverendissima per i vescovi, abati e sim.,
reverendo/a per sacerdoti e suore e molto reverendo per parroci,
vicari, decani e sim:
Reverendo padre,
Sua Eccellenza,

52
Corpo:
Il corpo è la parte centrale della lettera che espone l'argomento e
inizia sempre con un capoverso. Di solito, la prima parte è una
formula introduttiva, segue poi la tema centrale e infine la parte
conclusiva.

Chiusura:
Il "commiato" ovvero la "chiusura" di una lettera va sempre
accompagnata da qualche frasetta che serve da "conclusione" e segue
il corpo della lettera. La chiusura va sempre seguita da un punto
dopodiché verrà la firma: v. esempio.

Distinti saluti.
Cordialità.
Cordiali saluti.
Un cortese saluto.
In attesa di un Suo gradito riscontro.
Ringraziando per l'attenzione

Antefirma:
L'antefirma si include solo nella corrispondenza commerciale e
precederà la firma vera e propria. L'antefirma è il nome della ditta e il
nome e cognome della persona e la carica che occupa, o digitata
oppure timbrata: v. esempio nel caso di un'azienda e sim. che scrive ad
un'altra.
Spett.le Società
Sistemi Gem S.r.l.
c.so E. Balbo, 24
10129 Torino

Torino, 18 settembre 1999

CA: Sig. Ezio Rinaldi, Direttore di Marketing

Ns. rif. 18-22


Vs. rif. PA/VA
Ogg: Pagamento
... corpo

chiusura.

53
Servizol S.p.A.
Direttore vendite
Giuliano Bandoni

Firma:

Spett.le Società
Sistemi Gem S.r.l.
c.so E. Balbo, 24
10129 Torino

Torino, 18 settembre 1999

CA: Sig. Ezio Rinaldi, Direttore di Marketing

Ns. rif. 18-22


Vs. rif. PA/VA

Ogg: Pagamento
... corpo

chiusura.

Pietro Mariano Rossi


Corso Smeraldo 21
40125 BOLOGNA
firma: nome e cognome

Poscritto (P.S.):
Il p.s., "poscritto" dal latino post scriptum, è ciò che si aggiunge
a una lettera dopo averla già conclusa e firmata. Spesse volte, ha
anche la funzione di mettere maggior enfasi su una qualche idea già
espressa nel corpo della lettera. Comunque, mentre nella
corrispondenza personale è molto usato, il p.s. è da evitare nella
corrispondenza commerciale. Si colloca dopo la firma, nel margine
sinistra.

Allegati:
L'allegato è un documento e simile che si aggiunge alla lettera
(di solito citato nella lettera o di qualche rilevanza ad essa) e si invia

54
"allegato" alla lettera. Per indicare la presenza di allegati, si aggiunge
"Allegati" oppure la forma abbreviata "All." seguito dal numero di
pezzi allegati, in fondo a sinistra, dopo la firma.

Spett.le Società
Sistemi Gem S.r.l.
c.so E. Balbo, 24
10129 Torino

Torino, 18 settembre 1999

CA: Sig. Ezio Rinaldi, Direttore di Marketing

Ns. rif. 18-22


Vs. rif. PA/VA
Ogg: Pagamento
... corpo

chiusura.

Pietro Mariano Rossi


Corso Smeraldo 21
40125 BOLOGNA

firma: nome e cognome

All. 3

Esempi di frasi chiave per la stesura di una lettera di


presentazione:
- mi permetto presentare domanda di assunzione per la posizione di
…. resasi vacante presso di Voi
- con riferimento alla Vostra inserzione su … mi affretto a porre la
mia candidatura per un impiego presso di Voi in qualità di….
- Sono venuto a conoscenza che si è resa vacante una posizione di ….
nella Vostra azienda…
- Mi affretto a porre la mia candidatura, nella speranza che la mia
domanda venga accolta favorevolmente…
55
- Allego a tal fine il mio curriculum vitae, da cui è possibile ricavare
che sono in possesso di tutti i requisiti da Voi indicati nella Vostra
inserzione sul …. di ieri…\ di oggi….\ del…
- Trasmetto in allegato alla presente, domanda di assunzione
compilata in tutte le sue parti sul vostro modulo, e corredata di
fotografia e della documentazione richiesta
- Vi ringrazio per la cortese attenzione che vorrete riservare alla mia
domanda

Annunci impieghi vacanti

1.
Descrizione dell'Azienda
OPENJOB SPA - Sede centrale: Altro - Numero di lavoratori:
170 - http://www.openjob.it
OPENJOB AGENZIA PER IL LAVORO, attiva sul mercato
italiano dal 2001 e presente sul territorio nazionale con circa 90 filiali,
fornisce lavoro a più di 40.000 persone ogni anno. Le aziende e i
lavoratori si rivolgono a noi perché trovano nel Gruppo OPENJOB
flessibilità, organizzazione, affidabilità e continuità di soluzioni. Il
fatturato complessivo del Gruppo Openjob ha superato, nel 2005, i
136 milioni di euro.
Il Gruppo OPENJOB è costituito da:
OPENJOB S.p.A.- Agenzia per il Lavoro- Aut. Prot. 1111-SG
PIANETA LAVORO S.p.A. - Agenzia per il Lavoro- Aut. Prot.
1112-SG
OPENJOB Consulting, Società di Consulenza Direzionale.
IN TIME S.p.A. – Agenzia per il Lavoro – Aut. Prot. 1124 - SG
Descrizione dell'Offerta
IMPIEGATO/A UFFICIO ESTERO PER GESTIONE
TRASPORTI TERRESTRI E MARTITTIMI (DOCUMENTAZIONE
SDOGANAMENTO MERCE PROVENIENZA PAESI EXTRA
CEE, CONTATTI CON COMPAGNIE MARITTIME,
SPEDIZIONIERI, ECC. RICHIESTA OTTIMA CONOSCENZA
LINGUA SPAGNOLA PER CORRISOPNDENZA E BUON
INGLESE. MISSIONE FINALIZZATA ALL'INSERIMENTO.
Requisiti minimi:
Non introdotto
Requisiti desiderati:
Non introdotto
56
Numero di posti vacanti: 1

2.
Descrizione dell'Azienda
DIMENSIONE DEL LAVORO SPA - Sede centrale: Crema -
Numero di lavoratori: 40 - http://www.ddlspa.it
Dimensione Del Lavoro S.p.A. è una Agenzia per il Lavoro che
opera secondo quanto previsto dalla Legge n.196/97 e successive
modifiche, e secondo il più recente D.Lgs. N.276/2003 (Legge Biagi),
con Autorizzazione Ministeriale di tipo Generalista PROT. N°. 1239-
SG rilasciata in data 22/12/2004 proponendosi come partner
privilegiato delle imprese nella sfida al cambiamento del mondo del
lavoro.
Dimensione del Lavoro svolge un'attenta analisi delle
problematiche nel settore delle Risorse Umane segnalate dai propri
Clienti, al fine di elaborare soluzioni efficaci ed efficienti, costruendo
un rapporto di fidelizzazione con la propria Clientela.
Con la nuova Autorizzazione di tipo Generalista, la nostra
Società può ora offrire una molteplicità di servizi legati all'Area delle
Risorse Umane:
Somministrazione di lavoro a tempo determinato e a tempo
indeterminato
Intermediazione
Ricerca e Selezione
Supporto alla ricollocazione professionale
Descrizione dell'Offerta
IMPORTANTE AZIENDA CREMASCA OPERANTE NEL
SETTORE GOMME E MATERIE PLASTICHE, RICERCA
"IMPIEGATA/O PER UFFICIO ESTERO"CON COMPROVATA
ESPERIENZA. IL CANDIDATO/A IDEALE SARA'
MADRELINGUA TEDESCA E SAPRA' IN MODO FLUENTE LE
LINGUE INGLESE, SPAGNOLO E GRADITA SAREBBE ANCHE
LA LINGUA FRANCESE. L'ASSUNZIONE E' PREVISTA A
TEMPO INDETERMINATO, PREVIO PERIODO CON DDL A
TEMPO DETERMINATO, E L'INQUADRAMENTO
RETRIBUTIVO SARA' COMMISURATO AL LIVELLO DI
PROFESSIONALITA' DIMOSTRATA DAL CANDIDATO/A
NELLA MANSIONE ASSEGNATA.
Requisiti minimi:
Non introdotto

57
Requisiti desiderati:
Non introdotto
Numero di posti vacanti: 1

3.
Descrizione dell'Azienda
Globe Srl - Sede centrale: Foligno - Numero di lavoratori: 130 -
http://globetraduzioni.com
Agenzia di traduzioni
Descrizione dell'Offerta
Azienda Leader nazionale del proprio settore cerca Traduttori
IMPIEGATI UFFICIO TRADUZIONI I candidati si occuperanno delle
attività di traduzione dall'italiano verso la lingua madre. Il candidato
ideale E’ un professionista, con comprovata esperienza nell'ambito delle
traduzioni. E' persona affidabile, con capacità organizzative, gestionali e
di relazioni umane Ha capacità decisionale ed autorevolezza.
E’ dotato di capacità operative e un forte orientamento al probelm olving.
E' Residente in Umbria. L'offerta L'azienda offre assunzione a tempo
indeterminato full time, con stipendio commisurato alle reali capacità del
candidato. La sede di lavoro è Foligno (PG).
Requisiti minimi:
Non introdotto
Requisiti desiderati:
Non introdotto
Numero di posti vacanti: 4
III. Traduci in italiano le seguenti lettere di presentazione
porgendo attenzione all’uso dei termini specifici delle due lingue:

• Model 1

Adresa dest
Data
În atenţia Domnului (Doamnei)….
Director de Resurse Umane
Numele şi adresa firmei respective

Vă scriu această scrisoare pentru a-mi exprima dorinţa de a candida


pentru postul de .................. anunţat de firma dumneavoastră în
ziarul........ din data de… anul curent

58
Am absolvit Facultatea de ...................... din cadrul ……în anul …..
iar în prezent sunt înscris la un Master în domeniul…. în cadrul ........

Ataşez acestei scrisori un curriculum vitae

Cu respect
Prenume şi Nume
Semnătura

• Model 2

Adresa dest
Data

În atenţia d-lui …..


Poziţia şi numele firmei la care este angajat

Numele meu este…., am … ani, sunt din….. iar în prezent locuiesc în…
Am aflat despre compania d-voastră că se află într-o continuă
extindere, în prezent punându-se un deosebit accent pe dezvoltarea
departamentului de Resurse Umane, fapt pentru care vă scriu această
scrisoare, exprimându-mi astfel dorinţa de a candida pentru un post în
cadrul Departamentului de Resurse Umane.
Am absolvit Universitatea…. în vara anului trecut cu
specializare în……. În prezent lucrez la ….s.r.l., ocupând poziţia
de…., dar din păcate acest domeniu nu mai prezintă un interes în
dezvoltarea carierei mele profesionale şi drept urmare am decis să mă
reorientez profesional spre managementul resurselor umane.
Deşi experienţa mea lipseşte în acest domeniu, dorinţa de
reorientare mă determină să afirm că am o putere maximă de asimilare
a cunoştinţelor din acest domeniu şi sunt capabil să vin cu idei noi în
dezvoltarea unui plan de organizare a resurselor umane. De asemenea
personalitatea, capacitatea de a rămâne calm în situaţii de stres, munca
organizată şi abilităţile conversaţionale mă fac să cred că sunt potrivit
pentru un post în cadrul acestui departament.
Sperând că veţi considera abilităţile şi pregatirea mea potrivite
pentru acest post, aştept un răspuns din partea Dumneavoastră.
Cu respect
Prenume şi nume….
Semnătura….
59
IV. Trova vari annunci di impieghi vacanti su giornali romeni e
prova a tradurli in italiano.

III. Il colloquio

Avete trovato un annuncio di lavoro interessante, avete già


scritto il CV e un’adatta lettera di presentazione, resta adesso
affrontare con calma il momento del colloquio. Leggete attentamente
il seguente testo su come comportarsi durante il colloquio. Avete visto
una bella inserzione sul Corriere della Sera; l’avete considerata
interessante; avete mandato il vostro curriculum vitae; il curriculum è
piaciuto, e vi hanno convocato per un colloquio conoscitivo.
Vogliamo oggi accompagnarvi fin dentro all'aula del colloquio, e
osservandovi nel procedere dell'intervista darvi qualche consiglio su
come gestire con successo tutti quegli elementi che possono fare il
successo dell'intervista stessa: gli elementi della comunicazione non-
verbale.

Come comportarsi in fase di colloquio?


Siamo convinti che, al di là delle teorie e tecniche più o meno
scientificamente provate, sia opportuno gestire la comunicazione con il
selezionatore in modo naturale e, per quanto possibile, spontaneo per due
ragioni principali. Se il selezionatore è un professionista valido riesce
comunque a comprendere il comportamento reale della persona che ha di
fronte, al di là di come si muove e/o di quello che dice; mentre si può
essere dei buoni mentitori a parole, il linguaggio non verbale è
difficilmente controllabile perché frutto di un complesso meccanismo di
comportamenti inconsci. Alla luce di queste osservazioni un candidato
può giustamente chiederci "allora, le braccia posso incrociarle sì o no
mentre vengo intervistato?" Il colloquio di selezione non richiede di certo
una spiccata conoscenza delle più moderne tecniche comunicative per
essere affrontato, ma una giusta dose di „savoir faire” non può che essere
produttiva oltre che piacevole.

Ecco alcuni suggerimenti:


• calibrate la stretta di mano, che non deve essere né troppo decisa né
al contrario poco marcata; nel primo caso si rischierebbe di passare
per una persona invadente, nel secondo invece di apparire sfuggente;

60
• mantenete una postura rilassata senza tuttavia assumere una
posizione "trasandata";
• impostate ritmo e tono della voce in modo fluido per farvi capire
con chiarezza e trasmettere al selezionatore una sensazione di
sicurezza;
• sorridete spesso, ma non in modo esagerato;
• mantenete lo sguardo diretto verso il selezionatore, non solo tenendo
viva l'attenzione ma contribuendo proattivamente alla conversazione;
• contenete l'uso della gestualità e della mimica che, se utilizzate in
eccesso, rischiano di disturbare la trasmissione del messaggio verbale.

Tutti questi aspetti, se visti non come un'imposizione bensì


piuttosto come un "sano" modo di approccio nelle situazioni
d'interazione, possono contribuire allo sviluppo di una comunicazione
efficace.
Di nuovo, in bocca al lupo! Selezionatore e candidato, un binomio che
spesso crea disinformazione su come vengono organizzati i colloqui di
selezione e soprattutto su quali strumenti si utilizzino ai fini della
valutazione. Molto spesso le persone si trovano disorientate
nell'affrontare una selezione perché temono la "classificazione" e il
paragone con gli altri. Al contrario, l'obiettivo del selezionatore non è
quello di rifiutare i candidati, ma quello di analizzare attentamente
ogni aspirante per verificare se esiste congruenza tra le caratteristiche
personali del singolo e il profilo ideale richiesto. Per arrivare ad
identificare il candidato più adatto, sono presi in considerazione molti
elementi, tra cui i più importanti sono:
• le conoscenze professionali acquisite nelle precedenti
esperienze lavorative;
• le attitudini, le motivazioni e le aspettative;
• le capacità specifiche richieste dal lavoro in questione;
• le potenzialità di sviluppo;
• il livello di adattabilità all'ambiente aziendale e il grado di
flessibilità.

Gli strumenti di selezione utilizzati sono essenzialmente due: i


test e i colloqui. Per mezzo dei test è possibile ottenere misurazioni
standardizzate delle diverse caratteristiche di un individuo (attitudini,
capacità, funzioni intellettuali, conoscenze, carattere, personalità).
61
Il colloquio costituisce invece il momento dell'incontro diretto, in cui
possono emergere ulteriori aspetti importanti quali la proprietà di
linguaggio, la capacità di relazione interpersonale, la preparazione
tecnica e specifica, le motivazioni e il grado di determinazione, le
aspettative, la personalità del candidato e l'approfondimento delle
esperienze maturate.
Cosa fare?
Prima del colloquio
Durante il colloquio
Dopo il colloquio

PRIMA DEL COLLOQUIO


Rileggete il vostro curriculum per essere pronti a raccontarlo o
ad approfondirlo.
Raccogliete, quando possibile, informazioni sull'azienda. Per
esempio: il numero dei dipendenti, gli eventuali successi ed
insuccessi, le caratteristiche organizzative, le caratteristiche del settore
nel quale opera. L'iniziativa in questo senso è sempre stata valutata
positivamente e dimostra positività, interesse e automotivazione.
Preparatevi una buona autopresentazione: basta essere sinceri e
limitarsi a raccontare le proprie esperienze formative e lavorative con
naturalezza, senza esagerare e senza neanche sottovalutarvi troppo e
puntando sull'intenzione di valorizzare tutto ciò che serve a farvi
apparire adatto al lavoro in generale e a quello in particolare.
Arrivate puntuali, se non con qualche minuto d'anticipo.
Accertatevi quindi della data, dell'ora e del luogo dell'incontro.

COME COMPORTARSI DURANTE IL COLLOQUIO?


L'entrata nell'ufficio è già colloquio di selezione. Salutate e fate
per primi il gesto di dare la mano. Non entrate nella stanza in modo
titubante, ma nemmeno con troppa irruenza, aprendo la porta con
forza o adottando un tono di voce troppo alto nel salutare. Dobbiamo
poi aspettare che il selezionatore ci dica di accomodarci. Le prime
domande sono solitamente per 'rompere il ghiaccio', il selezionatore
cerca di metterci a nostro agio, avendo tutto l'interesse a conoscerci. E'
importante cercare di mostrarsi sereni e padroni della situazione
evitando atteggiamenti di nervosismo come tamburellamenti delle
mani e della penna o toccarsi i capelli.
Portate con voi il vostro CV e dimostratevi sorridenti, abbiate la
volontà di guardare negli occhi il vostro selezionatore, riflettete prima

62
di rispondere e scandite bene le parole mantenendo un tono di voce
controllato e colloquiale, indice di tranquillità. In un colloquio, non
sono solo le parole che contano: tutto il nostro corpo comunica, e non
solo quello. Il nostro interlocutore ci ascolta anche con la vista e con il
tatto. I nostri gesti, i nostri sguardi, il tono della nostra voce
confermano, integrano o smentiscono le nostre affermazioni. Il modo
in cui siamo vestiti, in cui salutiamo, in cui stiamo seduti può
contribuire in maniera determinante a formare il giudizio su di noi.
La nostra comunicazione non verbale è molto meno
controllabile di quella verbale, in quanto più istintiva; vediamo però
alcuni semplici accorgimenti per non complicarci la vita: come
vestirsi. E' indubitabile che la nostra immagine è data anche dal nostro
abbigliamento. In fondo, noi "scegliamo" di vestirci così. Per i
colloqui, l'importante è dare, anche nel look, una sensazione di
affidabilità e serietà: la fantasia o originalità sono in questo caso degli
"optional" a rischio.
Non bisogna vestirsi „casual”, perché si darebbe un' impressione
di immaturità, ed è bene evitare accessori, trucco o colori troppo
vistosi; non è opportuno però neanche "invecchiarsi" troppo,
indossando per l'occasione improbabili vestiti da cinquantenni
rimediati chissà dove. Alle ragazze è concessa ovviamente più libertà,
ed è generalmente apprezzata una certa eleganza, mentre i maschi
sono più vincolati al "giacca e cravatta", ed è bene che non abbiano
un'aria troppo "perfettina" (che rende antipatici), salvo che il colloquio
avvenga in realtà che danno all'apparenza molta importanza (società di
consulenza, mondo della comunicazione, banche d'affari).
La tensione potrà trasparire da un tono di voce affannato o
precipitoso, o dal movimento nervoso o contratto delle mani, o da una
posizione rigida sulla sedia: controllate questi fenomeni, e se vi
accorgete che state mandando segnali di tensione respirate
profondamente e rilassatevi, anche a costo di distrarvi per un
momento. Atteggiamenti di "difesa", cioè di chiusura, di rigidità e
scontrosità possono venire dal tenere le braccia conserte, la faccia
contratta, lo sguardo corrugato: l'affermazione che "non avete
problemi nei rapporti con la gente" sarebbe smentita mentre la
pronunciate. Gesticolare troppo dà un'idea di scarso autocontrollo, ma
un po' di "movimento" fisico non tamburellante è opportuno, dimostra
spontaneità e scioltezza. La stretta di mano, sarà banale, ma è
importante: ho notato che circa un quinto delle mani che si stringono
assomigliano tuttora a wurstel troppo cotti, e vi assicuro che non è

63
piacevole. Il problema non è la mano sudata o calda - può capitare
anche ai migliori - ma, che si senta nella stretta un minimo di energia
vitale, non un fremitino agonizzante! Così anche con la voce, è meglio
essere qualche decibel sopra il vostro tono normale che qualche
decibel sotto: almeno sarete sicuri di essere ascoltati. Variare un po' il
tono della voce, essere "caldi" e non metallici è importante per rendere
gradevole ciò che dite, anche se non è facile da improvvisare. Ma se
riuscirete ad essere voi stessi, a non farvi mettere in soggezione, tutte
queste cose si avvereranno senza sforzo.
Per concludere, un piccolo trucco per entrare meglio in sintonia
con Margherita (ce lo insegna una giovane scienza che si chiama
programmazione neurolinguistica): provate a giocare allo specchio
con lei, cioè a ripetere tutti i suoi movimenti. Se si avvicina col busto
a noi, fate lo stesso, e idem se abbassa il tono di voce o se aggrotta le
sopracciglia incrociando le braccia, e così via. Dovrebbe creare
inconsciamente un clima di maggiore intesa, e pare che funzioni.
La fase di chiusura dei colloqui è altrettanto importante di quella
di apertura. Vediamo quindi alcune osservazioni finali per gestirla al
meglio. Trattamento economico ed esigenze personali: può darsi che
durante il colloquio il vostro interlocutore vi parli del trattamento
economico previsto, e vi chieda se avete vincoli o esigenze particolari
(tempi di accettazione, sede di lavoro, ecc.); ma può anche darsi che
non lo faccia. Quindi è opportuno aspettare che si riceva
dall'interlocutore una proposta di assunzione."Thank you note". È una
prassi molto comune in USA, e molto rara in Italia e quindi
potenzialmente utile per differenziarsi. È un normale bigliettino di
ringraziamento, in cui si ringrazia per l'attenzione concessaci col
colloquio, lo si ricorda come un'esperienza gradevole e istruttiva, si
ribadisce l'interesse per la posizione aperta, e si esprime speranza...
Può anche darsi che ad alcuni dia fastidio, sembri un po' ruffiano: ma
se sarà stato scritto bene otterrà quanto meno l'effetto di farvi
ricordare prima che le decisioni siano prese. È utile inviare anche delle
"thank you notes" alle aziende che ci piacciono molto e ci hanno
risposto negativamente: se veramente la risposta negativa è dovuta
solo alla momentanea mancanza di opportunità, avremo ravvivato un
legame che altrimenti sarebbe stato sepolto in archivio. E anche a
distanza di anni, capita che ci si ricordi di chi ha saputo dire la parola
giusta al momento giusto: a giocare con la vanità dei selezionatori, si
vince quasi sempre. Al posto della "thank you note", può funzionare
anche la telefonata: ma "verba volant, scripta manent".

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COSA FARE DOPO IL COLLOQUIO?
Fate mente locale e cercate di individuare gli eventuali errori
commessi, le dimenticanze, gli aspetti positivi, sarà utile per i
prossimi colloqui.
Non assillate di telefonate l'azienda: è bene fare una telefonata
dopo circa un mese, ma non prima.
Ricordate comunque che per imparare a nuotare bisogna buttarsi
in acqua, quindi non disdegnate anche dei colloqui che
apparentemente non vi interessano. Più ne fate, più la possibilità di
migliorarsi di volta in volta aumentano.
(www jobpass.it)

Le cose da fare e da non fare per il colloquio: riassunto

Cosa fare
Vestitevi in modo semplice e ordinato. State calmi, sudate il
meno possibile e tenete sotto controllo i movimenti del proprio corpo.
E' d'obbligo arrivare puntuali o con qualche minuto di anticipo.
Portate con voi copia della domanda di lavoro e il vostro Curriculum.
Preparatevi ad illustrare il proprio curriculum. Accertatevi del nome
della persona con cui andrete a parlare e ricordate il suo nome. Stretta
di mano né troppo forte, né troppo debole. Prima di sedervi, attendete
che lo faccia l'intervistatore. Valorizzate tutte le esperienze di lavoro
fatte, anche quelle senza regolare contratto di lavoro e quelle
comprese nel campo dell'associazionismo e del volontariato.
Rispondete alle domande in modo chiaro e conciso. Parlate degli
aspetti economici solo dopo che il selezionatore fa una proposta
retributiva. Assumete un atteggiamento attivo, dinamico, ottimista e di
collaborazione. Informatevi sull'azienda prima del colloquio.
Dimostrate interesse per il lavoro che vi viene proposto. Chiedete
informazioni dettagliate sulla mansione e sulle prospettive
professionali. Telefonate o inviate una e-mail dopo 1 mese dal
colloquio, se l'azienda non vi ha dato ancora risposta.

Cosa non fare


Non vi vestite in maniera trasandata o troppo elegante. Non
arrivate troppo in anticipo. Il vostro interlocutore vi ha dato un
appuntamento e probabilmente ha altre cose da fare prima di ricevervi.

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Non lasciate acceso il cellulare. Evitate di farvi accompagnare
da amici. Chi lo fa, ha buone probabilità di essere scartato. Non
presentatevi troppo trascurati, ma neanche come se doveste andare a
un matrimonio del vostro migliore amico.Evitate di gesticolare in
modo eccessivo. Evitate di fumare o masticare la gomma americana.
Non siate troppo formali, ma neanche troppo amichevoli. Non siate
prolissi. Non vi lamentate per questo o per quello. Non sbirciate tra i
fogli del selezionatore. Evitate di dichiarare la vostra disponibilità a
fare qualsiasi cosa. Non siate irritabili o furbi o disonesti o scorretti.
Evitare di parlar male degli assenti o delle imprese concorrenti o di
quelle dove si è lavorato. Non mostrarsi eccessivamente sicuri o
nervosi

Proponiamo adesso il percorso di alcune delle più frequenti


domande fatte durante il colloquio di assunzione. Leggile e prova
a dare una risposta cortese per ciascuna di esse.
Le domande più frequenti in un colloquio di lavoro (seguite da
alcuni suggerimenti relativi alle opportune risposte):

1. Dove si vede lavorativamente parlando fra tre anni?


Puntate su elementi che assicurino al selezionatore l'effettivo
desiderio di svolgere quella mansione anche in futuro, magari con
responsabilità crescenti. E' fondamentale essere motivati, la mancanza di
motivazione è una delle cause più frequenti di insuccesso di un colloquio,
le capacità tecniche ad esempio, sono migliorabili anche in seguito.

2. Che cosa conosce della nostra azienda?


Prima del colloquio cercate di prendere tutte le informazioni
possibili sull'azienda. Bisogna sapere cosa vi si fa dentro e qual è la
ragione sociale. Sarebbe bene anche conoscere qualcosa della persona
che vi farà la selezione

3. Come ha saputo della nostra ricerca di personale?


Ricordatevi la fonte e informarsi prima del colloquio, essere
insomma precisi e specifici.

4. Per quale motivo ha risposto alla nostra inserzione?


Per rassicurarli occorre illustrare tutti i punti di contatto tra voi e
l'azienda, ovvero quindi quello che noi sappiamo di loro e che ci piace e
ci spinge a chiedere quel lavoro: la reputazione positiva dell'azienda, il

66
fatto che l'azienda sappia valorizzare chi lavora in un certo modo che è
anche il nostro modo. Occorre illustrare le nostre capacità e motivazioni.

5. Perché dovremmo preferirla ad altri candidati?


Frasi generalmente utili possono essere: ho una buona
esperienza, sono efficiente e coscienzioso, non ho problemi a lavorare
di più pur di rispettare le scadenza, sono affidabile, non devo essere
seguito e faccio il mio lavoro correttamente e velocemente

6. A scuola preferiva studiare da solo o con i suoi compagni? E


perché?
E' una domanda posta per verificare la capacità di lavorare in un
gruppo o individualmente. Occorre valutare il tipo di capacità
richiesto dalla mansione, non sempre lavorare in team è 'un valore',
infatti ci sono mansioni che richiedono doti di autonomia e
concentrazione.

7. Che sport pratica?


Per gli sport individuali dobbiamo evidenziare la capacità di
mettersi alla prova per superare i propri limiti. Se si tratta di sport di
squadra conviene evidenziare l'attitudine allo spirito di gruppo, agli
intenti comuni, a vincere, divertirsi, emergere.

8. Quali sono i suoi punti di forza ed i suoi punti deboli?


Porgere eventuali difetti in maniera costruttiva e delineare le
proprie qualità senza enfasi, cercando di essere credibili e
conservando una dose di sufficienza.

9. Ci sono stati episodi nel corso della sua vita in cui ha preso
decisioni significative?
L'obiettivo è verificare se il candidato ha mai preso decisioni
importanti e se ne è assunto la responsabilità. In questo modo il
selezionatore esamina la capacità del candidato di risolvere i problemi che
gli si presentano e se riesca ad agire con decisione e responsabilità.

10. E' disposto a viaggiare?


Questo tipo di domanda intende verificare la capacità di adattarsi
velocemente a nuove situazioni, lavori, modalità di comportamento.

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11. Come preparava gli esami all'università?
Occorre evidenziare le proprie capacità di raccogliere
informazioni e di programmare la preparazione con scadenze per ogni
argomento e l'organizzazione di incontri con altri studenti dopo ogni
parte, per ripetere insieme. La domanda verifica i valori e le priorità
che il candidato si dà nel lavoro.

12. Cosa è importante per lei nella sua professione?


Evitate di parlare di soldi o di obiettivi che non tengano conto
degli altri come 'fare carriera velocemente.

13. Come la definirebbero i suoi amici?


Evitate di mostrarvi indecisi per timidezza o per modestia,
rispondete invece con sicurezza evidenziando capacità nell'autoanalisi
facendo emergere caratteristiche positive per la mansione o
trasformare elementi in apparenza negativi in punti di forza.

14. Perché ha lasciato il suo precedente lavoro?


La risposta ideale è che siete alla ricerca di una situazione che vi
dia l'opportunità di crescere professionalmente e personalmente,
magari migliorando anche a livello economico

15. Ha qualche domanda da fare?


Dobbiamo porre domande sull'azienda, sulla sua storia e sulla
sua struttura organizzativa

Lavoro per casa – portafoglio di documenti per la comunicazione


professionale

V. Scegli un annuncio di lavoro che trovi interessante ed adatto


alle tue competenze. Fai in seguito il CV e una corrispondente lettera
di assunzione.
VI. Scegli una delle biografie proposte, immagina un annuncio
di lavoro adatto al titolare della suddetta biografia e fai il CV ed una
corrispondente lettera di motivazione.

68
Biografia di Andrea Bocelli

Andrea Bocelli in questo momento è la voce italiana più amata,


più richiesta e più coccolata tanto in Europa come negli Stati Uniti: i
suoi dischi vanno a ruba e i suoi tour richiamano 20.000 persone a
concerto. Nonostante ciò, a chi gli chiede quale sia il ricordo più bello
della sua carriera, lui risponde così: "Un concerto allo Sferisterio di
Macerata. Nel camerino, un vecchietto mi disse: "Signor Bocelli, io
ascolto l'opera da sempre. Sono venuto titubante al suo concerto, ma
debbo riconoscere che la sua esecuzione dell'aria dell'Arlesiana era
perfetta". Queste sono le cose che contano." La sua storia in effetti è
quella di un incondizionato amore per la musica, manifestato fin dalla
più tenera età. Nato il 22 settembre 1958, Bocelli è cresciuto nella
fattoria di famiglia a Lajatico, nella campagna toscana. "Rimanevo
ipnotizzato ad ascoltare i brani d’opera." ricorda lui oggi, "A sei anni
già studiavo pianoforte, poi imparai a suonare flauto e sassofono. Mi
si chiedeva sempre di cantare per i parenti". Finito il liceo, si iscrive a
giurisprudenza all'Università di Pisa, e si laurea, ma non abbandona il
canto. Anzi. Diventa allievo del tenore Franco Corelli, e si esibisce
anche nei piano-bar. E’ in questo periodo che incontra Enrica, che
diventerà sua moglie e gli darà due figli: Amos e Matteo. L’inizio
"ufficiale" della sua carriera di cantante è casuale: un’audizione che
Zucchero Fornaciari tiene nel 1992 per realizzare un provino di
"Miserere", da portare al tenore Luciano Pavarotti. Il grande tenore
emiliano, ascoltando la registrazione, commenterà: "Grazie per la
splendida canzone, ma lascia che sia Andrea a cantarla. Nessuno è più
adatto di lui." Poi Pavarotti, come sappiamo, registrerà la canzone, ma
nella tournée europea di Zucchero, sarà proprio Andrea Bocelli a
sostituire Pavarotti sul palco. Poco dopo, nel 1993, inizia anche la
carriera discografica, firmando un contratto con Caterina Caselli.
Supera le eliminatorie di Sanremo cantando "Miserere", quindi
stravince al Festival nella categoria Nuove Proposte. Nel 1994 è
invitato a partecipare al Festival di Sanremo tra i Big con "Il mare
calmo della sera", e si aggiudica un punteggio record. Pubblica il suo
primo album (che porta il titolo della canzone) ed è la conferma di una
popolarità che cresce molto rapidamente: in poche settimane ottiene il
primo disco di platino. Torna al Festival l’anno successivo con "Con
te partirò", che viene inserita nell’album "Bocelli" e che in Italia
ottiene un doppio disco di platino. Nello stesso anno, durante una
tournée europea ("Night of the Proms"), alla quale partecipano Bryan

69
Ferry, Al Jarreau ed altri grandi, Bocelli canta davanti a 500.000
persone e a decine di milioni di telespettatori. Il successo in tutto il
mondo è immediato. I singoli "Con te partirò" (e la versione inglese
"Time to Say Goodbye") superano record di vendite in molti paesi,
mentre gli album si aggiudicano premi in tutta Europa. In Francia il
singolo rimarrà in testa alle classifiche per sei settimane,
aggiudicandosi tre dischi d'oro; in Belgio sarà numero uno per 12
settimane: il più grande successo di tutti i tempi. L'album "Bocelli"
poi otterrà qualcosa come quattro dischi di platino in Germania (per
quasi 2 milioni di copie vendute), quattro nei Paesi Bassi e due in
Italia. Sarà tuttavia l’album successivo, "Romanza", a raggiungere nel
1996 vertici di successo internazionale incredibili. Solo dopo poche
settimane, il cd era già disco di platino in quasi tutti i paesi nei quali
era uscito, e la stampa internazionale riconosceva al tenore toscano
una popolarità degna di Enrico Caruso. Ma sulla spinta del fenomeno
montante già nel 1995 Bocelli aveva offerto il suo tributo alla
tradizione del tenore italiano, pubblicando il CD "Viaggio Italiano",
ispirato agli emigranti e agli artisti che hanno reso popolare l'opera
italiana nel mondo. Così nel 1998, con il debutto internazionale del
disco classico "Aria", si ritroverà a dominare le classifiche di musica
classica e a scalare quelle internazionali di musica pop. Parallelamente
alle tournée, fioccano ormai anche le proposte di interpretare opere
liriche, un’aspirazione coltivata fin da bambino. "Sono stato molto
fortunato" commenta lui. Proprio in questi giorni infatti ha pubblicato
il nuovo CD, "Sogno", un album talmente atteso da salire
immediatamente al primo posto in hit parade in Europa e al quarto
negli USA. Si profila dunque un trionfo che per dimensioni
discografiche ricorda quello di Domenico Modugno nel 1958 con
"Volare", ma un successo così ingombrante non sembra in grado di
modificare la filosofia di vita del tenore toscano, a distrarlo dalla
famiglia, dagli amici, dall'amore per la campagna toscana."Il successo
è un caso," continua a ripetere, mentre gli arrivano riconoscimenti da
ogni parte del mondo, "e non bisogna attaccarcisi più di tanto. Ci sono
altre cose. Quando torno a casa, chiudo la porta, organizzo delle cene
con i mie cari. L'unica cosa che riporto a casa è la mia voce. Anche
perché devo esercitarmi almeno due ore al giorno." Nel novembre del
2004 Andrea Bocelli torna con l'album "Andrea", tredici nuove
canzoni, quindici nella versione internazionale che esce
contemporaneamente in tutto il mondo.
(www. italica.rai.it)

70
Biografia di Romano Prodi

Fino al 1978, anno in cui viene nominato ministro dell'Industria


del Governo Andreotti (in sostituzione del dimissionario Carlo Donat
Cattin), il suo è il classico curriculum accademico. Nato il 9 agosto
1939 a Scandiano (Reggio Emilia) Romano Prodi è prima allievo di
Beniamino Andreatta all'Università di Bologna e dopo la laurea si
specializza presso la London School of Economics, dove diventa
incaricato di economia e politica industriale. La breve parentesi
ministeriale del 1978, durata pochi mesi, gli consente di legare il suo
nome alla normativa sul commissariamento ed il salvataggio dei
gruppi industriali in crisi, e costituisce il suo trampolino di lancio
verso la presidenza dell'Iri, che il Governo gli affida nel 1982.
Alla guida della holding di Via Veneto, che con la rete di società
controllate è il più grande gruppo industriale del Paese, rimane per
sette anni, riuscendo a riportare in utile i conti dell'ente. La prima
stagione di Romano Prodi all'Iri termina nel 1989, quando finisce
quella che è stata definita "l'era dei professori" (nello stesso periodo
l'Eni era guidata da Franco Reviglio). Lo stesso Prodi definirà la sua
esperienza all'Iri "il mio Vietnam". In quegli anni sono state molte le
battaglie che il professore ha dovuto ingaggiare con la politica,
specialmente sul fronte delle privatizzazioni, con qualche vittoria
(Alfasud) e qualche sconfitta (la Sme, la cui vendita a Carlo De
Benedetti, allora proprietario della Buitoni, venne bloccata dal
Governo Craxi). Alla fine però Prodi riuscì a far passare i conti del
gruppo da un passivo di 3.056 miliardi di lire (di inizio gestione) ad un
utile di 1.263 miliardi. Lasciato l'Iri Prodi torna ad occuparsi di
università e di Nomisma, il centro studi che aveva fondato nel 1981,
ma la sua assenza dalla scena pubblica non dura molto: nel 1993 torna
alla presidenza dell'Iri, chiamato dal Governo Ciampi a sostituire il
dimissionario Franco Nobili. Si tratta questa volta di una permanenza
breve (un anno) nel corso della quale Prodi avvia il programma di
privatizzazioni: l'Iri cede prima il Credito Italiano, poi la Banca
commerciale e avvia la procedura di cessione delle attività agro-
alimentari (Sme) e di quelle siderurgiche.
Dopo la vittoria elettorale del Polo nel 1994, Prodi va dal nuovo
presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e si dimette lasciando la
presidenza dell'Iri a Michele Tedeschi. Da quel momento inizia la sua
attività politica: indicato più volte come possibile segretario del Ppi e

71
come candidato alla presidenza del Consiglio, Prodi viene indicato
leader dell'Ulivo e inizia la lunga campagna elettorale in pullman che
porterà alla vittoria della coalizione di centro-sinistra e alla sua
nomina a capo del Governo nell'aprile del 1996. Rimane a capo
dell'esecutivo fino all'ottobre 1998, quando Fausto Bertinotti, in
disaccordo sulla legge finanziaria proposta dal professore, provoca la
crisi di governo. In extremis Armando Cossutta e Oliviero Diliberto
cercano di salvare il Governo Prodi staccandosi da Rifondazione
comunista e fondando i Comunisti italiani. Per un solo voto Prodi
viene sfiduciato. Circa un anno dopo nel settembre 1999, Prodi viene
nominato presidente della Commissione europea, incarico che di
riflesso avvalora l'immagine dell'Italia a livello comunitario, e per cui
lo stesso Berlusconi esprimerà la sua felicità. Il mandato è scaduto il
31 ottobre 2004 e Romano Prodi è tornato ad affrontare le difficili
acque della politica italiana. A un anno di distanza il centro-sinistra ha
organizzato (per la prima volta in Italia) delle elezioni primarie, rivolte
a militanti e simpatizzanti dello schieramento, per eleggere il leader
della coalizione. Oltre 4 milioni di italiani hanno partecipato e
Romano Prodi ha raccolto oltre il 70% dei consensi. Le elezioni
politiche del 2006 hanno visto un'alta affluenza alle urne: il risultato
ha mostrato un po' inaspettatamente un'Italia equamente divisa in due.
Il centro-sinistra vincendo comunque le elezioni ha mandato Romano
Prodi a Palazzo Chigi.
(www. italica.rai.it)

Biografia di Grazia Deledda

Frequenta solo le scuole elementari, ma il fatto d'esser nata in una


famiglia benestante - suo padre, piccolo proprietario terriero con diploma
di procuratore, si dilettava di poesia in dialetto, dando vita a dibattiti
letterari - le consente il privilegio d'un istruttore che la indirizza verso lo
studio dell'italiano e del francese. A causa della propria educazione
irregolare e d'una giovanile propensione per la letteratura d'appendice -
Sue, Dumas, Invernizio: quella insomma cui Gramsci riconoscerà una sua
funzione positiva - avrà fra i critici non pochi detrattori(trovando invece,
tra gli scrittori, il sostegno di Giovanni Verga e di Luigi Capuana).
Debutta presto come narratrice con dei racconti, apparsi sulla rivista
"L'ultima moda"; "Nell'azzurro", edito da Trevisani nel 1890, può
considerarsi la sua opera d'esordio. A 21 anni pubblica il suo primo
romanzo, "Fior di Sardegna" (1892), seguito da "Anime oneste" del 1895.
Nel 1900 diventa moglie di un funzionario ministeriale, Palmiro
72
Madesani, e si trasferisce a Roma, dove soggiornerà per il resto della vita;
nello stesso anno, sulla "Nuova Antologia", compare uno dei suoi
romanzi più apprezzati, "Elias Portolu" (in volume nel 1903), storia
dell'amore di un ex-detenuto per la cognata. E' del 1904 "Cenere" (da cui
sarà tratto un film, interpretato da Eleonora Duse), in cui viene affrontato
il tema di un rapporto filiale. Nel 1913 esce il capolavoro "Canne al
vento", al centro del quale è la fragilità dell'individuo travolto da un
destino cieco e crudele; dopo il potente "Marianna Sirca" (1915), è la
volta de "La madre" (1920), ove a venir scandagliata impietosamente è la
relazione fra un sacerdote e sua madre. Per il teatro, scrive "L'edera"
(1912), in collaborazione con C. Antona Traversi, e "La grazia" (1921), in
collaborazione con C. Guastalla e V. Michetti. Nel 1926 ottiene, seconda
donna nella cronologia del premio, il Nobel per la letteratura: lo ritira -
come riferisce Maria Giacobbe, sulla scorta della stampa svedese
dell'epoca - senza l'ombra d'un sorriso. Il suo romanzo autobiografico,
"Cosima", esce nel 1937, un anno dopo la sua morte. Carattere chiuso,
schivo, la Deledda è creatrice di un universo letterario che si colloca fra il
verismo verghiano e il decadentismo di Gabriele D'Annunzio con tratti,
comunque, assolutamente personali: se influenze si vogliono individuare,
allora bisogna cercarle fra le pagine dei romanzieri russi dell'Ottocento, a
cominciare da Lev Tolstoj. Nell'opera della Deledda, predominano i
sentimenti primigeni dell'amore e del dolore; i suoi personaggi, irrequieti
e sovente tormentati da conflitti interiori, sono sostenuti da una profonda
convinzione religiosa e si muovono sullo sfondo dell'austero, arcaico
paesaggio sardo.
(www. italica.rai.it)

Biografia di Natalia Ginzburg

Figlia di Giuseppe Levi, docente di anatomia comparata all'


Università di Palermo, e di Lidia Tanzi, ultimogenita di un avvocato
socialista amico di Turati, Natalia non frequenta le elementari: studia
in casa. Nel 1919 la famiglia si trasferisce a Torino; nel 1927, ella
viene iscritta al Liceo-Ginnasio Vittorio Alfieri. Diplomatasi, dal '35
frequenta la facoltà di Lettere (non conseguirà mai la laurea) e ha fra i
suoi insegnanti Augusto Rostagni e Ferdinando Neri. E' del '33 il suo
primo racconto, "I bambini", pubblicato dalla rivista "Solaria"; nel
1938 sposa Leone Ginzburg, col cui cognome firmerà in seguito tutte
le sue opere. Nel 1940 segue il marito al confino, in un villaggio
dell'Abruzzo; nel '42 pubblica, per la casa editrice Einaudi, il suo
romanzo d'esordio, "La strada che va in città", con lo pseudonimo di

73
Alessandra Tornimparte. Dopo la tragica fine del coniuge - torturato e
ucciso nel carcere di Regina Coeli dai fascisti nel febbraio del '44,
pochi mesi prima dell'arrivo degli alleati a Roma, fa ritorno a Torino,
ove lavora per la casa editrice Einaudi.
Nel 1947 il suo secondo romanzo, "È stato così", vince il
premio "Tempo". Nel 1950 si unisce in seconde nozze a Gabriele
Baldini, professore incaricato di letteratura inglese a Trieste. Due
anni più tardi, esce il romanzo "Tutti i nostri ieri", la sua opera
letteraria più elaborata ed ambiziosa. Sono del 1957 il volume di
racconti lunghi "Valentino", vincitore del premio Viareggio, ed il
romanzo "Sagittario"; nel 1961 pubblica la raccolta di saggi "Le
piccole virtù" e l'anno seguente il romanzo breve "Le voci della
sera". Nel 1963 si aggiudica il premio Strega col romanzo
autobiografico "Lessico famigliare", accolto da notevole consenso di
critica e pubblico. Grande successo riscuote pure la commedia "Ti
ho sposato per allegria" (1965), alla quale seguono nel '68
"L'inserzione" e "La segretaria". Nel '69 rimane nuovamente
vedova; nel '70 pubblica la raccolta di saggi "Mai devi
domandarmi". L'esito di maggior rilievo di questo periodo è
tuttavia "Caro Michele" (1973), romanzo metà narrativo e metà
epistolare (portato sul grande schermo da Mario Monicelli nel '76),
ove vengono riproposti in maniera più approfondita i temi del
microcosmo familiare. Nel '74 appare la raccolta di saggi e articoli
"Vita immaginaria"; nel '77, è la volta dei due racconti lunghi
"Famiglia" e "Borghesia", sotto il titolo "Famiglia". Nel 1983 è
eletta deputata alla Camera tra gli Indipendenti di Sinistra e dà alle
stampe la ricostruzione storico-biografica de "La famiglia
Manzoni"; nell'84 esce il romanzo epistolare "La città e la casa" e,
postumo, "E' difficile parlare di sé" (1999), testo integrale d'una
serie di conversazioni radiofoniche in cui ella racconta la propria
vita e la propria opera letteraria.
(www. italica.rai.it)
Attività creativa:
Trova la biografia di una persona famosa che t’interessa
particolarmente e che appartiene all’attuale vita sociale, politica o
economica del tuo paese. Prova a fare il suo CV europeo, ed un’adatta
lettera di assunzione per la posizione di Commissario Europeo del tuo
paese per i seguenti 4 anni.

74
UNITÀ 4
IL LINGUAGGIO ECONOMICO

In seguito allo sviluppo della società post-industriale sono nate


figure professionali nuove (operatori economici, dirigenti, industriali),
che devono essere in grado di mantenere rapporti interaziendali, avere
relazioni con gli azionisti dei capitali delle società, redigere documenti
di pianificazione aziendale. Questi professionisti fanno uso di un
linguaggio chiamato economico.

Leggi attentamente i seguenti testi. Prova poi a identificare


alcuni tratti caratteristici del linguaggio economico:

Alitalia in picco a borsa : -13,7%


Le ragioni tecniche di un crollo annunciato: maxi-emissione
di titoli e sconto di oltre il 30%

Roma – Nessuno stupore. Per gli esperti di piazza Affari quello


registrato nelle ultime sedute dai titoli Alitalia è un crollo annunciato e
si spiega con i dettagli tecnici dell’aumento di capitale. Già, perché
quando parte una ricapitalizzazione, le quotazioni del titolo tendono
ad adeguarsi ai valori teorici dell’operazione.
A spiegare la performance di Alitalia è anche uno dei banchieri
che stanno seguendo in prima linea la ricapitalizzazione: „ i l valore
dei diritti sta raggiungendo il prezzo di equilibrio dove ci si aspetta di
chiudere il bookbuilding” ha spiegato l’esperto. Non solo l’iniezione
di liquidità ha un impatto fortemente diluitivo visto che prevede
l’emissione di 1,2 miliardi di nuove azioni, quasi dieci volte
l’ammontare attuale129 milioni di titoli).
(da”Il Messaggero” , 23 novembre 2005)

Le caratteristiche di fondo che hanno determinato la perdita di


competitività del made in Italy negli ultimi anni si sono via via
accentuate e spiegano la recente tendenza negativa della nostra
bilancia commerciale: da un avanzo di ben 36 miliardi di euro (quasi
70mila miliardi di lire) nel 1996, pari al 4% del Pil, si passa al

75
sostanziale pareggio del 2000, a causa del forte aumento della bolletta
energetica, che sale a circa 29 miliardi di euro - nel 2001-2003 essa si
a 38,5 miliardi nel 2005 - e degli effetti del deprezzamento dell’euro
sui flussi attesta, poi, a 26-27 miliardi, per riportarsi a 29 miliardi nel
2004, che salgono in valore delle importazioni. Il progresso delle
esportazioni in quantità è stato così annullato dal notevole
peggioramento delle ragioni di scambio. Ma esaurita la spinta della
svalutazione, riprende il deterioramento della bilancia commerciale,
conseguenza della minore competitività del nostro sistema produttivo,
che si manifesta in pieno con l'apprezzamento dell'euro. Le vendite sui
mercati esteri favorite dalla concorrenza di prezzo erano, infatti,
sostenute fino alla metà degli anni 90 dalle ricorrenti svalutazioni
della lira. L'euro, per contro, ha accompagnato la progressiva perdita
di quote di mercato dei prodotti italiani, avvenuta soprattutto nei
settori tradizionali (tessile-abbigliamento, cuoio e calzature, mobili e
articoli per la casa), a vantaggio dei paesi emergenti dell'Asia e
dell'Europa orientale. In questi settori, al calo dell'export ha fatto da
contraltare un sensibile aumento delle importazioni.
(da”Il Sole 24 ore”, 21 novembre 2006)

Rendi i due testi in romeno facendo attenzione ai termini


specifici propri al linguaggio economico.

CARATTERISTICHE DEL LINGUAGGIO ECONOMICO

a) L’uso di espressioni fisse:

Es quote di mercato, bilancia commerciale, deficit

b) L’uso di espressioni prese in prestito da altri linguaggi


settoriali:

Es. Invasione di mercato, paralisi del mercato, crisi economica,


rilancio economico

c) L’uso di parole straniere, specialmente inglesi e tedesche:

Es. Business, holding, convention, trust, turnover, meeting,


summit

76
d) Frasi nominali e prevalente coordinazione:

Es. Pacchetto azionario in perdita


Il personale di questa azienda va incentivato e gratificato

e) Uso di eufemismi:

Es. riduzione degli organici per licenziamento

LESSICO TEMATICO

Concetti generali e forme di organizzazione

affare (m) (afacere), senso degli affari (simţul afacerilor, fler în


afaceri), acquisizione (achiziţie), acquistare (a achiziţiona, a cumpăra),
acquisto (cumpărătură), articolo (articol, produs), andare in
liquidazione (a intra în lichidare), azienda (întreprindere, societate),
bene (bun), benessere (bunăstare), beni e servizi (bunuri şi servicii),
beni di investimeno (bunuri de investiţie), bilancia commerciale
(balanţă comercială), capitale (s.m.) (capital), commercio (comerţ),
Camera di Commercio dell’Industria e dell’Artigianato (Camera de
Comerţ a Industriei şi Meşteşugurilor), commerciante (comerciant,
negustor), il commesso viaggiatore (comis voiajor/agent comercial),
concorrenza (concurenţă), contabilità (contabilitate), consorzio
(consorţiu), consumo (consum), costare (a costa), costo della vita
(costul vieţii), costi di produzione (costuri de producţie), crescita
economica (creştere economică), deficit di bilancio (deficit de
balanţă), deregolamentazione/deregulation (abolire, desfiinţare),
dirigente (conducător), direttore, -trice (director, -toare), disoccupato
(şomer), ditta (firma), la domanda e l’offerta (cererea şi oferta),
economia (economie), economia politica, sociale, programmata,
pianificata (economie politică, socială, programată, planificată),
economico, economicamente (economic, din punct de vedere
economic), economista (m/f) (economist), espansione (expansiune,
extindere), fallimento (faliment), le forze di mercato (puterea de
cumpărare), fusione (fuziune), garantire (a garanta), gestione
(gestiune) importazioni/esportazioni (importuri/exporturi), impresa
(intreprindere), imprenditore, -trice (investitor, antreprenor),
industriale (industriaş), all’ingrosso/ al dettaglio (en gros/cu

77
amănuntul), inventario (inventar), investimento (investiţie), l’italiano
commerciale (limba italiană pentru afaceri), lavorare (a lucra), licenza
d’esercizio (licenţă/autorizaţie de funcţionare), licenziare (a concedia),
licenziato (concediat), magazzino (magazie depozit, stoc, la
pl.=magazine universale), top-manager (manager general), merce
(marfă), mercato (piaţă de desfacere), negozio (magazin), l’odierna
società dei servizi (societatea actuală de servicii), patrimonio
(patrimoniu), politica economica (politică economică), prodotto
nazionale lordo - PNL (produs intern brut - PIB), produzione
(producţie), produttività (productivitate), profitto (profit), i profitti e
gli utili (profiturile şi dobânzile), proprietario (proprietar), proprietà
privata (proprietate privată), rappresentanza (reprezentanţă),
rappresentante (reprezentant/ă), il razionamento (raţionalizarea),
recessione (recesiune), reddito (venit), redditività (rentabilitate),
reddito pro capite (venit pe cap de locuitor), ripresa economica
(redresare economică), regolamentazione governativa (reglementare
guvernamentală), scorte (stocuri), servizio (serviciu), settore dei
servizi (sector de servicii), sussidi (subvenţii), presentare richiesta di
sussidio (a prezenta o cerere de subvenţie), società (societate,
asociaţie), società di capitale (societate pe acţiuni), socio (asociat), il
tenore di vita (nivelul de trai).

Il sistema valutario e finanziario

addebire su (a trece în contul cuiva, a debita), assegno (cec), azioni


(acţiuni), banca (banca), bancomat (bancomat), bonifico (vărsământ,
virament, transfer), bonificare (reducere de preţ), Borsa dei valori (bursa
de valori), bustarella (mită, bacşiş), cambiare (a schimba), cambio
(schimb, birou de schimb valutar), carta di credito (carte de credit),
commissioni bancarie (comisioane bancare), contanti (cash, numerar),
conto (notă de plată, cont), conto corrente (cont curent), costare (a costa),
costo (cost, preţ), debito (datorie), denaro (bani), depositi bancari
(depozite bancare) estratto conto (extras de cont), fattura (factură),
fiscalbolletta (bon fiscal), guadagnare (a câştiga), guadagno (câştig,
salariu), inflazione/deflazione (inflaţie/deflaţie) interesse (dobândă)
obbligazione (obligaţiune), portafoglio (portofel, sarcină, funcţie
ministerială, portofoliu, total de poliţe scontate de către o bancă), potere
d’acquisto (putere de cumpărare), prendere in prestito da qnl (a lua cu
împrumut de la cineva), prezzo (preţ), provvigione (comision),
registratore di cassa (casă de marcat), rialzo/ribasso (creştere/scădere - la
bursă), ricevuta (chitanţă), risparmiare (a economisi), soldare un conto (a
78
achita o sumă, a solda un cont), soldi (bani), lo scontrino (bonul), sconto
(scont, scontare, rabat, reducere), scontista (scontator, cămătar),
svalutazione (devalorizare), i tassi di interesse (rata dobânzilor) titoli
(titluri bancare).

ESERCIZI LESSICALI:

I. Trova la parola adatta alle seguenti definizioni scegliendola tra


quelle sottoelencate:

a) capitale; b) prezzo c) quotazione d) reddito


e) profitto

1. Valore di scambio delle merci o somma di denaro necessaria


per acquistare un bene.
2. Somma che frutta un reddito; valore in denaro dei beni
posseduti; ricchezza investita in un’attività produttiva.
3. Entrata netta, espressa in moneta , che un individuo o un ente
realizza in un dato intervallo di tempo tramite l’impiego di capitali.
4. Eccedenza del ricavo lordo delle vendite sul costo totale di
produzione.
5. Valutazione di mercato, quindi il prezzo risultante da una
contrattazione.

II. Trova la famiglia lessicale del termine „economia”. Fai poi


delle frasi con ciascuno dei vocaboli trovati.

III. Prova a rendere nell’italiano standard i seguenti prestiti.


Adopera poi ciascuno di essi nelle proprie frasi:
gap; rate (nome,verbo) ; trend; target; budget; trust;
management; establishment; brand; brand-name; use (nome, verbo);
plan; business; businessman; cash-flow; investments.

IV. Trova le collocazioni specifiche nelle quali entrano i


seguenti verbi:
Ricevere
Guadagnare
Scambiare
Versare
Incassare

79
V. Traduci in italiano facendo attenzione ai termini specifici:

Euroest se extinde

Compania imobiliară Euroest Invest a deschis, recent, o filială


la Constanţa, iar până la sfârşitul anului va mai inaugura o unitate.
Potrivit directorului companiei, pieţele locale din cele două oraşe sunt
în dezvoltare şi au capacitatea de a genera proiecte imobiliare mari,
care necesită consultanţă de specialitate. La cele două filiale locale vor
lucra patru brokeri instruiţi corespunzător. Valoarea proprietăţilor
tranzacţionate de Euroest, a depăşit în acest an 50 milioane de euro,
iar, potrivit companiei, aceasta este lider pe segmentul vânzărilor de
proprietăţi imobiliare. Compania este prezentă pe piaţa românească de
12 ani.

VI Leggi attentamente la seguente lettera di reclamo sulla


mancata esecuzione di un ordine. Scrivi in seguito la propria risposta
quale rappresentante ufficiale della ditta Ceramiche Riunite S.p.A

ALMA
Piazza Cavalli, 4- 28100 Novara
2 dicembre 19...

Spett. Ceramiche Riunite S.p.A.


Via della Pastorella, 39
25400 ROMA

Oggetto: nostro ordine n. 42314/17. 06.

Siamo spiacenti di doverVi far rilevare che – contrariamente agli


impegni da Voi assunti – non ci avete ancora dato conferma della
spedizione delle ceramiche di Vostra produzione da noi ordinate il 17
giugno, ordine n. 42314.

Poiché tale ritardo compromette gravemente i rapporti con i nostri


clienti, con i quali ci eravamo impegnati a seguito delle Vostre
assicurazioni, Vi sollecito la spedizione di detti articoli facendoVi
presente che, si verificherà un ulteriore ritardo nella consegna, saremo
costretti ad annullare l’ordine ed a rivolgerci altrove per le nostre
necessità future.

80
Restiamo in attesa di una vostra tempestiva risposta in merito.

Distinti saluti
Franco Perone
ALMA
Dr. Franco Perone
Direttore Ufficio Acquisti

VII.Traduci in romeno i seguenti testi:

1. Il mercato è pronto a fare i conti con un’Italia più vecchia


Vivere a lungo, specie se in salute e circondati da affetti,
rappresenta una benedizione per l’individuo. Ma la longevità può
creare più di un problema a livello macroeconomico quando, insieme
ai singoli, è tutta la società che mediamente tende ad invecchiare. Il
cambiamento demografico è un tema su cui sono chiamate a
confrontarsi molte economie europee tra cui quella italiana.
Recentemente l’Istat ha aggiornato al 2003 le tavole demografiche
sulla longevità degli italiani. A causa della torrida estate di tre anni fa,
che causò non pochi disagi in Italia come in Francia e in Spagna, una
piccola battuta d’arresto è stata segnata nella trentennale ascesa della
speranza di vita alla nascita degli abitanti del Bel Paese. La vita media
dei maschi italiani guadagna nel 2003 solo poco più di un mese
rispetto all’anno precedente e si colloca a 77,2 anni. La speranza di
vita della componente femminile della popolazione si attesta a 82,8
anni, in lieve calo di rispetto alla quota 83 toccata nell’anno
precedente. Nei trent’anni compresi tra il 1974 e il 2003 la longevità
degli italiani è cresciuta di sette anni e mezzo per i maschi e di circa
sette anni per le femmine. Siamo ai vertici delle classifiche
internazionali. Tra i paesi della UE25, l’Italia è seconda dopo la
Svezia per i maschi e terza dopo Spagna e Francia per le femmine.
Guardando in avanti le proiezioni dell’Istat ci dicono che la speranza
di vita alla nascita degli italiani potrebbe salire di altri sei anni e
mezzo per raggiungere quota 83,6 nel 2050. Un analogo incremento è
previsto per la vita media delle italiane che raggiungerebbe gli 88,8
anni a metà del secolo. In rapporto al numero di anziani, le persone
"attive" in età 1564 scenderebbero da 3,5 a 1,6. La quota degli
ultrasessantacinquenni sul totale della popolazione italiana salirebbe

81
dal 19 al 33% contro un incremento dal 17 al 30% previsto a livello di
intera area dell’euro.
Nel 2050, in Italia ci sarà un anziano ogni tre persone. Nelle
proiezioni dei demografi due ipotesi ulteriori riguardano la fecondità e
l’immigrazione. L’Istat assume che, come in altri importanti paesi,
anche in Italia il numero di figli per donna possa risalire e passare
dagli 1,26 del 2004 agli 1,60 previsto per il 2050. L’aumento
consoliderà la tendenza al recupero degli ultimi anni, ma i valori della
fecondità attesi per la metà del secolo rimarranno comunque al di sotto
di quanto necessario a stabilizzare la dimensione della popolazione.
Sui flussi di immigrati, l’ipotesi dell’Istat è quella di un apporto netto
di 150mila unità all’anno per un totale cumulato nel periodo 20042050
di 7,05 milioni di persone. Tra il 2002 e il 2005, al lordo degli effetti
dei provvedimenti di regolarizzazione disposti nel 2002, il saldo
effettivo cumulato della migrazione dall’estero è ammontato a 1,2
milioni di persone. Il confronto tra i dati italiani e quelli medi dell’area
dell’euro conferma la particolare rilevanza del fenomeno
dell’invecchiamento per le prospettive del nostro paese. Un elemento
di parziale conforto ci viene dalle elaborazioni compiute dai tecnici
della Commissione Europea e riprese recentemente dalla Bce.
L’aggravio di spese pubbliche legate all’invecchiamento della
popolazione stimato per l’Italia alla data del 2050 si limita a 1,7 punti
di PIL contro i 3,7 punti calcolati per la media di Eurolandia. Per la
sola spesa pensionistica le proiezioni compiute dagli esperti europei
ipotizzano che nel 2050 il rapporto tra pensioni e prodotto lordo possa
attestarsi su livelli compresi tra il 14 e il 15% in Italia come nella
media dell’area della moneta unica. Si tratta di valori comunque molto
elevati. Quello che differenzia la situazione italiana dalla maggioranza
degli altri partner europei è un diverso "mix" tra condizioni iniziali e
dinamiche tendenziali. Per l’Italia è peggiore la base di partenza, nel
senso che è significativamente più alto il livello raggiunto negli ultimi
anni dall’incidenza della spesa pensionistica in ragione del Pil. Per il
2004 le elaborazioni della Commissione Europea conteggiano gli
oneri pensionistici in un 14,2% del prodotto interno lordo per il nostro
paese contro l’11,5% della media di Eurolandia. La proiezione a lungo
termine ci è invece meno sfavorevole in quanto, con tutte le cautele e
le limitazioni del caso, le riforme attuate negli ultimi tre lustri hanno
comunque avviato la correzione del sistema pensionistico italiano dal
tradizionale meccanismo a ripartizione a un più sostenibile schema a
capitalizzazione. Lo stesso non è ancora successo in altri paesi, dove

82
forse è mancata l’urgenza di dover far fronte ad una situazione
divenuta già difficile nell’immediato prima che in prospettiva.
(da „L’economico” , 20 novembre 2006)

2. L'export nella morsa del caro petrolio


Con una crescita tendenziale in valore ricalcolata dall'Istat al 5,5%
nella media dei dodici mesi del 2005, le esportazioni italiane verso i paesi
dell'Unione europea e quelli extra Ue mostrano un significativo
rallentamento rispetto alla più favorevole dinamica del 2004 (+7,5%); e
non riescono a compensare, nello stesso tempo, l'aumento molto più
sostenuto delle importazioni (+8,3% nello stesso periodo), soprattutto a
causa dell'alto prezzo del petrolio e di numerose materie prime. A ciò si
aggiunge la crescente agguerrita concorrenza proveniente dalla Cina, che
interessa ormai gran parte dei prodotti del made in Italy, dal tessile-
abbigliamento alla calzature e alla meccanica a minor valore aggiunto.
Avanza così il rosso della bilancia commerciale, che nel gennaio-
dicembre 2005 ha sfiorato i 9,5 miliardi di euro, in sensibile
peggioramento sullo stesso periodo del 2004 (-1,2 miliardi), alimentato da
un lato dal deficit energetico (-38,5 miliardi nei dodici mesi, inclusa
l'energia elettrica) e, dall'altro, dall'invasione dei prodotti cinesi (-9,5
miliardi il saldo, inferiore solo a quello con l'area Opec). In più, l'industria
italiana soffre il calo di competitività sui prezzi rispetto ai partner dell'area
euro; si registra, per esempio, una perdita di quote di mercato nei
confronti della Germania. L'export italiano è tornato ad aumentare nel
2004, dopo un biennio 2002-2003 in sensibile flessione per il 2-3% annuo
nei dati della contabilità nazionale (-1,5% circa la sola componente merci
nelle statistiche Istat). I risultati complessivi del nostro commercio estero
hanno infatti seguito, sia pure a distanza, il rafforzamento della
congiuntura internazionale e, quindi, della domanda mondiale, trainata
dal Nord America e dall'Asia (Cina in testa). E' un segnale importante,
perché avviene in un contesto in cui l'economia europea appare ancora
debole e incerta. Nell'ultimo trimestre dell'anno si è fatto sentire, però,
l'effetto del supereuro sui comparti del made in Italy, che rende
difficilmente replicabile la notevole accelerazione dell'export registrata
nella parte centrale del 2004. Il caro petrolio, a sua volta, ha determinato
un sensibile aumento del valore delle merci importate, tale da incidere in
misura decisiva sui flussi di interscambio. E' peggiorato in particolare,
rispetto allo stesso periodo di un anno prima, il saldo commerciale, che ha
cambiato di segno (-1,2 miliardi), mentre tornano in affanno le
esportazioni, sia verso l'Unione europea ma anche nei paesi extra Ue,
dove sono a rischio a causa dell'eccessiva svalutazione del dollaro. La
forte crescita dell'economia internazionale ha, dunque, favorito la ripresa
83
delle nostre vendite all'estero, nonostante l'apprezzamento dell'euro e la
conseguente erosione dei margini di competitività di prezzo. Questi ultimi
fattori stanno, peraltro, determinando una netta contrazione della quota
italiana nel commercio mondiale, passata dal 4% a circa il 3% negli
ultimi cinque anni, se misurata a valori costanti, con una tendenza che
sembra inevitabile nel prossimo futuro e può essere contrastata solo con
un riposizionamento strategico dell'industria esportatrice (nei settori dove
la concorrenza è soprattutto basata sulla qualità e l'innovazione).
L'andamento del commercio estero italiano aveva mostrato nei dati
complessivi del 2003 una marcata debolezza in entrambi i flussi
dell'interscambio. Ma il calo più sensibile si è registrato per le
esportazioni, che sono diminuite in misura rilevante verso i paesi
extraeuropei (-4,8%), mentre hanno continuato a segnare il passo in quelli
Ue (+0,5%). Il declino dell'export ha risentito, in particolare, della
persistente stagnazione della domanda mondiale e del forte
apprezzamento dell'euro rispetto al dollaro, che spiega in gran parte la
flessione delle vendite sui mercati extraeuropei. I soli modesti risultati
positivi sono stati messi a segno con i paesi nuovi entrati nella Ue, la
Turchia, la Russia e, in Europa, con la Spagna e la Svizzera; mentre le
riduzioni più accentuate hanno riguardato gli Stati Uniti, l'America latina
e gran parte dei paesi asiatici. La posizione competitiva del made in Italy
è, inoltre, minacciata dalla crescente penetrazione delle merci provenienti
dalla Cina (e rilevanti per il modello di specializzazione italiano) sui
principali mercati di sbocco delle nostre esportazioni. Ne è risultato un
forte ridimensionamento del surplus commerciale, sceso nel 2003 ad
appena 1,6 miliardi di euro, il saldo positivo più modesto dall'ormai
lontano 1992.
(da „Il sole 24 ore” , 21 novembre 2006)

VII. Traduci in italiano il seguente testo:

Cel mai slab dolar din ultimii cinci ani

Dolarul a ajuns în corzi. Ştirile venite din mediul internaţional


au redus atractivitatea monedei americane în favoarea celei europene.
Iar efectele se resimt şi pe plan naţional. Cursul de schimb al dolarului
a coborât la 2,6674 lei noi, nivel ce nu a mai fost înregistrat din
februarie 2001. Vestea e bună pentru importatori şi pentru clienţii
băncilor care au de rambursat credite în această valută. Economia
românească este influenţată mai mult pozitiv decât negativ de
deprecierea puternică a monedei americane. Din datele privind
comerţul exterior reiese că cea mai mare parte din exporturile şi
84
importurile României sunt realizate cu firme partenere din statele
membre ale Uniunii Europene. Adică cele mai multe facturi sunt
decontate în euro. Spre exemplu, ultimele date publicate de Institutul
Naţional de Statistică (INS) arată faptul că numai 13% din totalul
exporturilor sunt realizate cu alte state decât cele din Europa.
Costurile şi încasările, în aceeaşi valută de fiecare dată când leul
se apreciază brusc, exportatorii sunt cei mai afectaţi, pentru că ei
efectuează plăţi locale în lei (monedă din ce în ce mai puternică), după
care încasările vin în valute, care sunt în scădere. De aceea,
reprezentanţii organizaţiilor patronale şi de afaceri recomandă
exportatorilor ca plăţile – cel puţin acelea destinate furnizorilor locali
– să se facă în aceeaşi valută în care urmează să primească
contravaloarea mărfurilor livrate. Pe lângă această soluţie "de
urgenţă", se mai recomandă mijloacele specifice pieţei la termen
(contractele futures pe cursul de schimb) şi, desigur, optimizarea
costurilor.
Dolarul îşi va menţine tendinţa de scădere, pe de altă parte,
aprecierea leului în faţa dolarului vine în avantajul importatorilor.
Datele publicate de INS arată faptul că aproximativ 19% din valoarea
totală a bunurilor ce intră în ţară provine din alte state decât cele
europene. Mai mult, produsele petroliere ocupă primul loc în structura
importurilor, cu o pondere de circa 13% din volumul totală. Astfel, pe
lângă scăderea pe plan internaţional a preţului petrolului, aprecierea
leului comparativ cu dolarul conduce la o ieftinire a importurilor de
produse petroliere. Mai mult, ţinând cont de previziunile cotaţiei
euro/dolar, este probabil ca, până la sfârşitul acestui an, cursul
leu/dolar să se menţină pe o tendinţă de scădere. Motivul ţine şi de
faptul că perechea leu/dolar nu este stabilită în piaţa valutară
autohtonă, ci în funcţie de cea internaţională. Astfel, în momentul în
care Banca Naţională raportează cursul oficial al dolarului, utilizează
cotaţia euro/dolar raportată de piaţa internaţională şi foloseşte cursul
intern leu/euro pentru a calcula nivelul perechii leu/dolar. Iar cum leul
îşi păstrează tendinţa de apreciere în faţa monedei europene, este
posibil ca leul să aibă o viteză mai mare de întărire comparativ cu
dolarul.
(„Adevărul”, 27 noiembrie 2006)

85
VIII. Traduci in italiano alcune delle più importanti nozioni
dell’ambito economico:

Balanţa comercială
Operaţiunile de comerţ exterior (internaţional) sunt reflectate în
balanţa comercială; ea cuprinde valoarea totală şi pe grupe de mărfuri
a exportului şi respectiv a importului. Aceasta poate fi echilibrată când
exportul şi importul sunt egale, excedentară, când exportul depăşeşte
importul, deficitară în situaţia inversă.

Banii
Noţiunea generică de bani sau monedă desemnează bancnotele,
moneda metalică, moneda scripturală şi alte instrumente, având forme
şi denumiri specifice, diferite de la ţară la ţară, care sunt general
acceptate pentru schimburi şi plăţi într-un spaţiu economic dat.

Funcţiile banilor:
i. prin intermediul lor se măsoară activităţile economice
ii. reprezintă un mijloc de schimb
iii. reprezintă un mijloc de plată
iv. constituie forma generală sub care se alcătuiesc rezervele
agenţilor economici.

Bugetul
Reprezintă un tablou, o balanţă cu două părţi, veniturile şi
cheltuielile, fiecare din acestea fiind detaliată pe capitole, adică pe
surse de venituri şi obiective de cheltuieli.

Capitalul
Desemnează ansamblul bunurilor produse prin muncă şi folosite
pentru obţinerea altor bunuri şi servicii destinate vânzării.

Capitalul fix
Este acea parte a capitalului format din bunuri (clădiri, utilaje,
instalaţii, maşini-unelte, calculatoare de proces) care participă la mai
multe acte (cicluri) de producţie, se consumă treptat şi se înlocuiesc
după mulţi ani de utilizare.

Capitalul circulant
Este format din bunuri (materii prime, materiale, combustibil,
energie, apă tehnologică) care participă la un singur ciclu de
86
producţie, sunt consumate sau sunt profund transformate în cursul
acestuia şi trebuie înlocuite cu fiecare ciclu de producţie.

Cererea
Se defineşte ca fiind cantitatea în care un bun economic poate fi
cumpărat în funcţie de preţul sau în decursul unei perioade.

Concurenţa
Relaţiile dintre agenţii economici pe piaţă în funcţie de
interesele lor constituie un sistem de concurenţă, în care fiecare are
libertatea să producă şi să vândă ce-i convine, în condiţiile pe care le
consideră cele mai favorizante.

Creşterea economică
Reprezintă sporirea producţiei şi a venitului total şi pe cap de
locuitor.

Diviziunea muncii
Constă în specializarea agenţilor economici pe activităţi: fiecare
dintre ei realizează anumite activităţi, din care obţin bunuri economice
de un anumit fel.

Economia naturală
Se defineşte ca economie naturală acea economie în care
trebuinţele fiecăruia şi ale comunităţii sunt satisfăcute prin consumul
de bunuri asigurate direct prin activităţi economice proprii, fără a
apela la schimb.

Economia de schimb
Este opusul celei naturale. În cadrul acesteia, accesul la bunurile
economice destinate satisfacerii trebuinţelor se realizează, în cea mai
mare parte, şi din ce în ce mai mult, prin intermediul schimbului.

Economia de piaţă
Economia de piaţă este o economie de schimb întemeiată în
special pe proprietatea privată şi în care cererea şi oferta determină
principiile de stabilire a priorităţilor economice, a metodelor de
producere şi organizare, iar preţul este cel mai important instrument de
reglare a accesului la bunurile economice.

87
Trăsăturile economiei de piaţă:
1. Proprietatea privată asupra resurselor, avuţiei şi capitalului
este dominată în cadrul unui pluralism al formelor de proprietate,
specific acestui gen de economie.
2. Piaţa este modalitatea amplă, generală, prin care se stabileşte
ce să se producă, cât şi pentru cine în condiţiile liberei iniţiative a
agenţilor economici.
3. Concurenţa este forma generală pe care o îmbracă relaţiile
dintre agenţii economici de piaţă, efectul stimulativ sau coercitiv al
acesteia determinând progresul economico-social.
4. Preţurile bunurilor economice se formează în mod liber, pe
baza reacţiei agenţilor economici la informaţiile pieţei, în condiţiile în
care fiecare urmăreşte realizarea propriilor interese.
5. Motivaţia participării la activitatea economică este pentru
toţi agenţii economici realizarea propriilor interese sau maximizarea
satisfacţiei, care, pentru producători, înseamnă maximizarea profitului,
iar pentru consumatori maximizarea utilităţii.
6. Existenţa statului democratic

Factorii de producţie
Reprezintă ansamblul elementelor care participă la producerea
bunurilor şi serviciilor; ei constituie acea parte a resurselor atrase şi
consumate în producerea bunurilor economice.

Inflaţia
Se defineşte ca un dezechilibru de ansamblu al economiei, care
poate fi sesizat prin două tendinţe majore:
-creşterea generalizată a preţurilor
- scăderea puterii de cumpărare a banilor

Marfa
Orice bun apt să satisfacă o nevoie şi care face obiectul
schimbului prin vânzare-cumpărare se numeşte marfă.

Munca
Este activitatea conştientă, specific umană, îndreptată spre un
anumit scop, prin care omul îşi defineşte interesul, îşi caută şi îşi
construieşte mijloacele adecvate atingerii scopului propus pentru
satisfacerea interesului.
88
Masa monetară
Se defineşte cu această sintagmă suma de bani aflată în
circulaţie la un moment dat într-o economie şi aparţinând diferiţilor
agenţi economici. Este formată din:
- numerar
- bani scripturali (monedă scripturală sau bani de cont)

Oferta
Reprezintă cantitatea dintr-un bun economic care poate fi
vândută în condiţiile preţului existent.

Piaţa
Reprezintă toată gama de acţiuni prin care cumpărătorii şi
vânzătorii intră în contact şi schimbă bunuri şi servicii, indiferent de
locul unde acestea se desfăşoară.

Piaţa mondială
Reprezintă ansamblul relaţiilor de schimb care se stabilesc între
agenţii economici din diferite ţări, pe baza cererii şi ofertei.

Preţul de echilibru
Este acela la care cantitatea ce se poate vinde dintr-un bun
economic este cea mai mare, când cererea şi oferta satisfăcute se egalează
la nivelul celui mai mare volum de vânzări şi cumpărări pe piaţă.

Produsul Intern Brut (PIB)


Reprezintă expresia în bani a producţiei de bunuri şi servicii
finale create în decursul unei perioade, de agenţii economici ce îşi
desfăşoară activitatea în interiorul ţării. Se calculează ca diferenţă
între produsul global brut (PGB), adică valoarea totală a bunurilor şi
serviciilor produse în perioada de calcul şi valoarea bunurilor şi
serviciilor produse şi consumate în scopul producerii de noi bunuri şi
servicii (cu excepţia capitalului fix), numită şi consum intermediar.

Produs Naţional Brut (PNB)


PNB se defineşte ca expresie valorică brută, curentă de piaţă a
bunurilor şi serviciilor finale produse de agenţii economici naţionali,
în decursul unui an. Se calculează adăugând la PIB producţia finală
brută a agenţilor naţionali ce îşi desfăşoară activitatea în străinătate şi
scăzând producţia finală brută a agenţilor străini ce îşi desfaşoară
activitatea în interiorul ţării.
89
Proprietatea
Reprezintă o relaţie între oameni, un contact social cu privire la
bunurile materiale, spirituale şi de altă natură existente în societate sau
obţinute din activitatea economică. Această relaţie relevă exercitarea
unuia, mai multora sau a tuturor atributelor proprietăţii:
v. dreptul de posesiune
vi. dreptul de utilizare
vii. dreptul de dispoziţie
viii. dreptul de uzufruct

Resursele
Resursele reprezintă totalitatea elementelor pe care omul le
foloseşte în activitatea sa pentru a-şi satisface trebuinţele şi constituie
suportul consumului.

Salariul
Pentru contribuţia adusă la realizarea muncii ca factor de
producţie care concură la desfăşurarea oricărei activităţi, posesorul
său, cel care o depune, primeşte o sumă de bani, o remuneraţie,
denumită salariu. Salariul reprezintă un cost, o componentă a costului
total al bunului economic obţinut.

Şomajul
Este o stare negativă a economiei care afectează o parte din
populaţia activă disponibilă prin neasigurarea locurilor de muncă.
Şomerii sunt toţi cei apţi de muncă dar care nu găsesc de lucru şi care
pot fi angajaţi, parţial sau în întregime, numai în anumite momente ale
dezvoltării economice.

GRAMMATICA

Il periodo ipotetico

Il periodo ipotetico costituisce un’unità logica espressa tramite


due proposizioni: la frase dipendente(se) e la frase principale.
La frase dipendente esprime la condizione, la frase principale
esprime la conseguenza. L’ordine delle due frasi non è fisso.

es. Se non partecipo non posso mai vincere.

90
Non posso chiedere una risposta esatta se non faccio prima la
domanda.

La congiunzione che introduce la dipendente è normalmente


„se”. In una lingua più formale possono trovarsi anche altre
congiunzioni o locuzioni: ammesso che; nel caso che, in cui; a
condizione che; a patto che; nell’eventualità che.

Il periodo ipotetico è di tre tipi:

I della realtà
L’ipotesi è data come reale, si usano i tempi dell’indicativo:

Se Frase dipendente Frase principale

Indicativo presente
Indicativo presente
vuole imparare
deve studiare di più.
Es: Se Mario l’italiano,
Indicativo futuro Indicativo futuro
Es: Se Mario avrà le ferie verrà a trovarci presto.
Indicativo presente Imperativo
Es: Se vuoi arrivare puntuale, sbrigati.

II. Della possibilità


L’ipotesi è data come possibile; si usano: il congiuntivo
imperfetto nella dipendente, il condizionale presente nella principale:

Se Frase dipendente Frase principale

Condizionale presente
Congiuntivo imperfetto
Es: Se tu potresti venire con me
avessi tempo
al cinema.

III. Della impossibilità


L’ipotesi è data come impossibile; si usano il congiuntivo
trapassato nella dipendente, condizionale passato nella principale:

91
Se Frase dipendente Frase principale
Es: Se tu Congiuntivo Condizionale passato
trapassato avresti potuto finire il
avessi avuto tempo ieri compito in tempo.
sera

ESERCIZI:

I. Continua le frasi:

1. Oggi non si pentirebbe se.....


2. La ditta avrebbe registrato un importante sviluppo a patto
che...
3. Nel caso in cui perdessimo un’importane quota del mercato
tessili....
4. Se ci conviene la sede ........
5. Sarebbe stato un vero peccato se....

II. Cancella la forma verbale sbagliata:

1. La sua missione sarebbe/ fosse più piacevole se non sarebbe


/fosse obbligatoria.
2. Dovresti/ dovessi fare più sforzi se vuoi / vorresti migliorare
la tua attività.
3. Fosse stato/ sarebbe stato necessario che farebbe/ facesse una
ripetizione del discorso prima della conferenza stampa.

III. Traduci in italiano:

1. Firma de construcţii va reuşi să-şi îmbunătăţească activitatea


cu condiţia să acorde mai mult timp motivării angajaţilor.
2. Dacă vrei să ştii cum se face un plan de afaceri trebuie să
urmezi câteva cursuri de specialitate.
3. L-aş ajuta să înţeleagă cum a ieşit balanţa contabilă dacă mi-
ar cere politicos acest lucru.
4. Ne-am da demisia doar dacă firma ar fi condusă abuziv.
5. Dacă nu doreşti să pierzi postul de viceprimar ar trebui să
concepi un program electoral foarte convingător.

92
UNITÀ 5

IL LINGUAGGIO MEDICALE

Leggi attentamente i seguenti testi. Prova poi a identificare


alcuni tratti caratteristici del linguaggio medicale:

Influenza: Oms, nuova pandemia: questione di tempo


Una nuova pandemia influenzale è ormai una questione di
tempo. E nel Sud e Sud-est asiatico, dove è possibile che l'epidemia
esploda, solo la Thailandia è pronta a fronteggiarla. Lo sottolinea
l'Organizzazione mondiale della sanità, secondo cui il virus H5N1
potrebbe mutare, diventando capace di trasmettersi da uomo a uomo,
diffondersi rapidamente anche a grandi distanze e uccidere da uno a 7
milioni di persone. ''La questione - afferma Jai Narain, direttore del
Dipartimento malattie infettive dell'Oms - non è più se, ma quando
scoppierà la pandemia influenzale. Stiamo sollecitando i Paesi del Sud
e Sud-est asiatico, colpiti dal virus, a mettere a punto un piano anti-
influenza. Solo la Thailandia ce l'ha e dispone di scorte di farmaci
anti-virali''. La minaccia arriva anche dagli uccelli migratori, il cui
ruolo nella diffusione del virus preoccupa l'Oms.
(SIMG – news, 142/2005, via Internet)

Tumori: sistema immunitario li riconosce, ma viene


'addomesticato'
Le cellule tumorali 'addomesticano' il sistema immunitario,
indebolendone la risposta all'attacco nemico, e riescono così a
diffondersi nell'organismo. Lo sostengono i ricercatori del Max
Delbrueck Center for Molecular Medicine di Berlino e dell'università
di Leiden (Olanda), in uno studio pubblicato su 'Nature'. Secondo gli
specialisti, i tumori vengono riconosciuti dal sistema immunitario, ma
sono bravi nel rendere i linfociti T più 'tolleranti', contrariamente a
quanto ritenuto finora. I ricercatori lo hanno verificato su topi
modificati geneticamente, analizzando la risposta immunitaria a
tumori in via di sviluppo.
(via Internet, Notizie medicali)

93
Rendi i due testi in romeno facendo attenzione ai termini
specifici propri al linguaggio medicale.

Caratteristiche del linguaggio medicale

Parte integrante dell’ambito più vasto del linguaggio tecnico-


scientifico, il linguaggio medicale si basa sulle seguenti
caratteristiche:

a) L’uso di parole formate da prefissi e suffissi:

Es. Ipoallergico, intermolecolare, ultrasuono, emodialisi

b) Parole di origine greca o latine:

Es. Deambulatorio, posologia, omeopatia, oncologia

c) Parole dall’inglese e dal tedesco:

Es. Jet, laser, zoom, radar, telex, stand-by, by-pass

Malattie e sintomi = Boli şi simtome

l’attacco (atacul, criza), ~ di astma (~ de astm), il buttero


(ciupitura de vărsat), il disturbo (tulburarea), l’ematoma (hematomul),
l’eruzione (erupţia), la febbre (febra), l’influenza (gripa, răceala),
l’insonnia (insomnia), la malattia (maladia, boala) ~mentale, ~
ereditaria, ~ professionale, ~ infettiva (boala mentală, ~ ereditară, ~
profesională, ~ infecţioasă) il male (răul), il ~ di mare, il ~ di gola
(răul de mare, durerea de gât), il malato (bolnavul), il prurito
(mâncărimea), prudere (a simţi mâncărime) il pus (puroiul), la rosolia
(rujeola), la sindrome (sindromul), il sintomo (simtomul), lo
svenimento (leşinul), svenire (a leşina), tossire (a tuşi), la tosse
(tusea), il vaiolo (variolă, vărsat), la varicella (varicela).

Malattie cardiovascolari = Boli cardiovasculare

anevrisma (anevrism), l’angina pectoris (angină pectorală),


l’aritmia (aritmie), l’arresto cardiaco (stopul cardiac), arterosclerosi
(arteroscleroză), la cardiopatia ischemica (cardiopatia ischemică), la

94
fibrillazione (fibrilaţia), l’infarto miocardico (infarctul miocardic),
l’insufficienza cardiaca (insuficienţa cardiacă), l’ipertensione
(hipertensiunea), la stenosi aortica (stenoza aortică), la tachiaritmia/la
tachicardia (tahiaritmie/tahicardie), le varici (varice).

Malattie del sistema immunitario = Boli ale sistemului imunitar

L’artrite reumatoide (artrita reumatoidă), l’epatite B (hepatita


B), le allergie (alergii), L’AIDS - l’agente patogeno è il virus HIV
(SIDA - agentul patogen este virusul HIV).

Malattie dell’apparato respiratorio = Boli ale aparatului


respirator

la bronchite acuta e cronica (bronşita acută şi cronică), la


broncopolmonite (bronhopneumonia), l’edema polmonare (edem
pulmonar), la faringite (faringita), la laringite (laringita), la polmonite
(pneumonia), la rinite (rinita), la sinusite (sinuzita), la tubercolosi
(tuberculoza).

Malattie dell’apparato digerente = Boli ale aparatului digestiv

l’appendicite (apendicita), la colica intestinale (colica


intestinală), la colite (colita), le emorroidi (hemoroizi), l’enterocolite
(enterocolita), la gastrite (gastrita), la pancreatite (pancreatita), la
peritonite (peritonita), i tumori benigni o maligni (tumori benigne sau
maligne), l’ulcera duodenale (ulcer duodenal), l’ulcera gastrica (ulcer
gastric).

Problemi dell’apparato locomotore = Probleme ale aparatului


locomotor

l’atrofia muscolare (atrofie musculara), la calcificazione e


l’ossificazione dei tendini (calcificarea sau osificarea tendoanelor), la
contrattura muscolare (contractura musculară), l’ipertrofia
(hipertrofie), l’ipotrofia (hipotrofia), la mialgia da sforzo (mialgia
după efort), il reumatismo muscolare (reumatismul muscular), lo
strappo muscolare (întinderea musculară).

95
Malattie del sistema nervoso = Boli ale sistemului nervos

la cefalea (cefalee), il mal di testa (durere de cap), il coma


(coma), la depressione (depresia), l’emicrania (migrena), l’emorragia
cerebrale (hemoragia cerebrală), l’encefalite (encefalita) l’ernia del
disco (hernia de disc), l’epilessia (epilepsia) la meningite (meningita)
il morbo di Alzheimer (boala Alzheimer), il morbo di Parkinson
(boala Parkinson), la nevralgia (nevralgia), la paranoia (paranoia), la
psicosi (psihoza), la schizofrenia (schizofrenia), la sclerosi (scleroza).

Ferite, cause, conseguenze = Răni, cauze, consecinţe

la benda (faşa), il cerotto (plasturele), la collisione (ciocnirea), la


contusione (contuzia), l’emergenza (urgenţa), fasciare una ferita (a
pansa o rană), ferire (a răni), la ferita (rana), il ferito (rănitul),
fratturarsi (a fractura), la frattura (fractura), la guarigione
(însănătoşirea), guarire (a se însănătoşi) l’incidente (accidentul),
incolume/indenne/illeso (teafăr, nevătămat), investire (a lovi, a
accidenta, a călca cu maşina), il livido (vânătaia), lussare (a luxa),
rompere (a rupe), rianimare (a reanima), sanguinare (a sângera), il
sangue (sângele), il soccorso (ajutorul), il pronto soccorso (prim
ajutor), schiantarsi (a se lovi, a se zdrobi), ustionarsi (a se arde),
l’ustione (arsura), urtare contro (a se lovi de ceva), l’urto (lovitura,
ciocnirea).

Luoghi di ricovero e cura = Locuri pentru inernare şi îngrijire

l’ambulatorio (ambulatoriul), l’anestesia (anestesia), antidolorifico


(calmant), l’appuntamento, la prenotazione (programarea), l’assistente
medico (asistent medical), il camice (halatul), i camici bianchi (cadrele
medicale), il certificato medico (certificatul medical), la clinica (clinica),
il controllo (controlul), le controindicazioni (contraindicaţii), curare (a
trata, a îngriji), la cura (tratamentul, îngrijirea), effetti collaterali (efecte
secundare), l’impegnativa (trimiterea), le indagini (investigaţile), il
manicomio (spital de boli nervoase, ospiciu), il medico (medicul,
doctorul) ~ generico (generalist), ~ di famiglia (de famiglie), ~ della
mutua (al unei case de asigurări), ~ di base (generalist),
medicamento/medicina/farmaco (medicament), la mutua (Casa de
asigurări), l’ospedale (spitalul), il paziente (pacientul), il poliambulatorio
(poliambulatoriul), posologia (mod de administrare), la prescrizione

96
medica (prescripţia medicală), la prescrizione diagnostica e terapeutica
(prescripţia de diagnostic şi tratament), il reparto(secţia - într-un spital), ~
chirurgia, malattie interne (secţia de chirurgie, interne), la ricetta (reţeta),
ricoverare (a interna) il ricovero/la degenza ospedaliera (internarea), la
sala d’attesa (sala de aşteptare), lo studio medico (cabinet medical), il
ticket (cotă parte din asigurările de sănătate), USL - Unità Sanitarie
Locali (Unităţi sanitare locale), visitare (a consulta).

ESERCIZI LESSICALI:

I. Forma la famiglia lessicale del termine „medico”. Fai poi


delle frasi con ciascuna delle parole trovate:

II . Completa i testi seguenti con le parole mancanti elencate in


fondo, indicando per ogni numero del testo la lettera corrispondente:

Il 1........immunitario può essere paragonato al sistema 2.........


Non è localizzato infine in un 3.......particolare né, come il sangue,
rinchiuso in una 4............precisa di arterie e 5........ E invece diffuso
nella gran parte dei 6........, oltre che nel sangue. Esistono tuttavia
„luoghi” del corpo che sono particolarmente collegati al
7.........difensivo del sistema immunitario. Dal punto di vista della
nascita delle 8......che formano il sistema, i due organi più interessati
sono il midollo spinale e il 9.........( è una ghiandola posta in mezzo al
torace, dietro lo10......).

a) rete,
b) organo
c) meccanismo
d) sistema
e) vene
f) tessuti
g) cellule
h) sterno
i) nervoso
j) timo

Nel midollo osseo, dove avviene la cosiddetta eritropoiesi, cioè


la 11.......di tutte le cellule del sangue, o meglio dei 12.......rossi, le
cellule del sistema immunitario nascono ma non riescono a

97
raggiungere la loro 13......; sono dunque incapaci di svolgere i loro
compiti di 14...... Tuttavia, attraverso il 15.....sanguigno, queste cellule
immature lasciano il 16......e danno origine a due „17.......di difesa”
diverse. Alcune cellule raggiungono il timo e danno origine al gruppo
dei linfociti T, utili specialmente contro i 18.......Altre cellule
immature, lasciato il midollo, danno origine ai 19......... B, efficaci
soprattutto contro le infezioni 20 .......e le reinfezioni virali.

k) difesa
l) globuli
m) midollo
n) nascita
o) batteriche
p) linee
q) virus
r) maturità
s) linfociti
t) flusso

III. Rendi i due brani dell’esercizio anteriore in romeno facendo


attenzione ai termini del linguaggio medicale:

IV. Completa le frasi con il termine adatto scegliendo fra quelli


proposti Rendi poi le frasi in romeno:

1. A causa di un forte disturbo mentale, il paziente ha commesso


un(a) ......... di suicidio.
a) tentazione
b) tentativo

2. La triste notizia della sua incurabile malattia ha fatto grande


......... soprattutto fra la gente che lo aveva conosciuto.
a) sensazione
b) sentimento

3. Negli ultimi giorni nascono sempre più .......... nella mente


della gente, visti i risultati scandalosi sull’origine di certi prodotti
medicali.
a) interrogazioni
b) interrogativi

98
4. Perché un medico possa curare certe malattie molto gravi,
bisogna che anche il paziente mostri tanta.......
a) disposizione
b) disponibilità

5. In occasione di quel famoso intervento chirurgico, Dott.


Michele Plavido ha dimostrato di essere una persona di grande.......
a) esperienza
b) esperimento

6. Durante qualsiasi periodo di cura è necessario che il paziente


non nutrisca nessun(a) ......... nei confronti del medico curante.
a) preventivo
b) prevenzione

V. Traduci in italiano:

Seleniu şi zinc, pentru îmbunătăţirea structurii pielii, unghiilor şi


părului
Pământul este o sursă naturală de seleniu şi zinc, însă acestea se
găsesc în cantităţi minime în mediul înconjurător din zilele noastre.
Conţinutul de seleniu şi zinc în produsele alimentare de origine
vegetală este de obicei foarte scăzut, fiind de aceea necesară creşterea
administrării pe altă cale. Un conţinut scăzut de zinc produce anorexie
şi întârzie creşterea la copii. La adulţi se manifestă prin căderea
părului, căderea unghiilor, probleme dermatologice, oboseală,
tulburări de vedere şi capacitate redusă de vindecare a rănilor şi
fracturilor. Seleniul încetineşte îmbătrânirea ţesuturilor. Avertisment:
produsul nu se va administra copiilor sub 3 ani. Păstraţi în loc uscat şi
întunecos. Nu folosiţi produsul după data expirării.

VI. Traduci in romeno i seguenti testi:

1. Per un pugno di antivirali


Cresce la preoccupazione per la diffusione del virus A(H5N1),
ma si moltiplicano anche le prove dell’ingiustificata disattenzione che
i Governi hanno dedicato al problema dell’influenza aviaria negli anni
passati. Sono gravi, in particolare, i ritardi nella predisposizione di
adeguate scorte di antivirali: la valutazione non cambia neanche alla

99
luce delle polemiche di questi giorni sulla possibile inefficacia di uno
dei due farmaci raccomandati per il trattamento dell’influenza aviaria.
(www.notizie medicali.it)

2. Un caso di resistenza all’antivirale


Un articolo pubblicato il 14 ottobre su "Nature", e largamente
ripreso dalla stampa, riferisce che l’oseltamivir, fino ad oggi
considerato uno dei due antivirali in grado di contrastare l’influenza
aviaria, si sarebbe mostrato inefficace verso il virus A(H5N1). Il caso
è quello di una quattordicenne che sembra essere stata infettata
direttamente da un essere umano. La ragazza è stata curata con
l’antivirale oseltamivir, secondo la profilassi consigliata
dall’Organizzazione mondiale di sanità ed è stata dimessa
dall’ospedale dopo tre settimane, sulla base di esami di laboratorio che
mostravano la completa scomparsa del virus. In successive ricerche
sono stati prodotti alcuni cloni di virus aviario che risultavano
parzialmente o totalmente resistenti al trattamento, anche quando
reinoculati in modelli animali. Tuttavia, anche il clone virale resistente
all’oseltamivir è risultato curabile con il secondo antivirale consigliato
dall’Oms, lo zanamivir. L’indicazione di Nature è quella di
diversificare le scorte di antivirali e di monitorare l’evoluzione umana
del contagio, per la possibilità che si producano ceppi resistenti agli
antivirali efficaci. Queste conclusioni non dovrebbero sorprendere
semplicemente perché invitano a diversificare le difese e la
diversificazione è alla base di ogni strategia di riduzione del rischio.
Quindi, in attesa di un possibile vaccino, è ancora oggi auspicabile che
i Governi si dotino di scorte diversificate e quantitativamente
sufficienti di farmaci antivirali attivi contro l’influenza aviaria. Ma qui
si incontra il vero problema: le strozzature nell’offerta degli antivirali,
che sono prodotti da due sole imprese europee. La limitata capacità
produttiva, la durata del processo di produzione e una crescente
domanda mondiale consentono di soddisfare parzialmente, e
rispettando le inevitabili code, le richieste dei singoli Governi. Il
Regno Unito, per esempio, riceve 800 mila dosi di antivirale al mese e
stima di completare la copertura del 25 per cento della popolazione in
un anno. In un contesto di colpevole disattenzione, il nostro ministro
della Salute ha ordinato 2,5 milioni di dosi di antivirali per colmare il
deficit precauzionale trovato in eredità (154-180 mila dosi, pari allo
0,3 per cento della popolazione). Se al Governo inglese vengono
consegnate 800mila dosi al mese per un piano di acquisto annunciato

100
nel marzo scorso, sarebbe utile sapere quante dosi riceve l’Italia per
un piano annunciato qualche settimana fa e quante (e quando) ne
ricevono i paesi in prima linea nel fronteggiare l’epidemia come, ad
esempio, l’Indonesia. Appare evidente che in questa situazione le due
imprese produttrici di antivirali, anche per non aver voluto a suo
tempo aderire alle richieste dell’Oms che invitava ad accrescere
drasticamente la produzione, non sono in grado di soddisfare in tempi
accettabili le richieste dei vari paesi. Le medesime difficoltà di
approvvigionamento si verificherebbero nel caso in cui venisse
predisposto un vaccino specifico per l’immunizzazione di massa. A
questo punto è auspicabile che la responsabilità della produzione dei
farmaci attivi per contrastare l’influenza aviaria sia assunta
direttamente dagli organismi sovra-nazionali con l’attivazione di
impianti produttivi sotto il loro diretto controllo. Potrebbe essere una
grande occasione per verificare la capacità di risposta tempestiva delle
strutture internazionali a emergenze sanitarie e umanitarie mondiali. In
assenza di interventi radicali come questo, rischia di diventare realtà lo
scenario, forse neanche troppo pessimista, tratteggiato lo scorso
settembre dagli esperti europei riuniti a Malta per la seconda
conferenza europea sull’influenza: prevede, per l’Italia, 16 milioni di
contagiati, 2 milioni di ricoveri e 150 mila morti. E rischiano di essere
enormemente elevati i costi economici di una possibile diffusione
planetaria del virus A(H5N1). La Banca Mondiale, sulla base di uno
studio statunitense del 1999 sulle conseguenze economiche di una
pandemia influenzale ad alta patogenicità, stima prudenzialmente non
meno di 550 miliardi di dollari Usa per i soli paesi industrializzati.
(www.notizie medicali.it)

3. L’Emicrania
E' il più diffuso tipo di cefalea caratterizzato dal fatto, come dice
la stessa parola, che colpisce solo metà della testa e da un dolore
martellante al ritmo del battito cardiaco che aumenta col movimento e
quindi con ogni sforzo fisico.La vera causa è tuttora ignota ma il
meccanismo della insorgenza del dolore è stato invece individuato in
una vasodilatazione delle vene del cranio, e precisamente di quelle
della membrana che avvolge il cervello, preceduta da una improvvisa
vasocostrizione, che provoca il rilascio di sostanze vasoattive e
dolorose, poiché la conseguente espansione delle arterie irrita
ulteriormente i nervi. In questo meccanismo , un neurotrasmettitore, la
SEROTONINA, gioca un ruolo fondamentale anche se non esclusivo.

101
Ultimamente questa ipotesi- detta vascolare - sta per essere
ulteriormente approfondita nel senso che si tende a privilegiare come
VERA causa della dolorosa vasodilatazione, più che l'iniziale
vasocostrizione, un SEGNALE di origine nervosa, una specie di
anomala attività neurale che attraversa tutta la corteccia cerebrale
come un'onda e che causa una progressiva depressione della corteccia
che sarebbe la vera causa dei fenomeni collegati all'aura e
causerebbero l'attivazione improvvisa dei sensori del dolore nel
sistema nervoso del trigemino, i quali così stimolati, rilascerebbero
delle sostanze chiamate neuropeptidi capaci di provocare la
vasodilatazione e la conseguente ulteriore irritazione ed
infiammazione dei nervi."Fino a qualche tempo fa si considerava la
cefalea un fenomeno vasomotorio, scatenato dalla vasocostrizione dei
vasi intracranici e dalla vasodilatazione di quelli extracranici. Ora la si
ritiene una vera e propria malattia del sistema nervoso centrale. Rami
Burstein, professore di neurobiologia alla Harvard medical school, ha
pubblicato una ricerca in cui afferma che il mal di testa è un disordine
neurologico provocato da una serie di comunicazioni errate fra gruppi
di neuroni. «L'emicrania» spiega Burstein «è una specie di onda di
dolore che si sposta da un'area all'altra del cervello. Un primo gruppo
di neuroni diventa eccessivamente sensibile al dolore, seguito a
distanza di poco tempo da un secondo gruppo di neuroni che si
ipersensibilizzano». Questa ipersensibilità dei neuroni potrebbe
spiegare perché, talvolta, durante l'attacco di emicrania, persino il
semplice contatto di un pettine tra i capelli procura sofferenza.
Esperimenti sui topi dimostrano che se si interviene con la terapia
quando il secondo gruppo di cellule cerebrali si è già sensibilizzato, i
farmaci non funzionano più. Occorre quindi prenderli, suggerisce
Burstein, entro i primi 20 minuti dall'inizio dell'attacco." Durante la
crisi - che può durare da poche ore ad un'intera giornata- il malato
tende ad isolarsi in quanto la luce ed i rumori accentuano la
sofferenza. Nausea, vomito, diarrea, iperurinazione, sono a volte altri
sintomi concomitanti. In molti casi l'emicrania è preceduta dalla
cosiddetta AURA cioè da disturbi visivi - lampi , puntini luminosi,
zone d'ombra- o da formicolii ad un arto che sono dei disturbi
neurologici dovuti o all'iniziale vasocostrizione (ipotesi vascolare) o
all'impulso nervoso depressivo ( ipotesi neurologica) che si tramuterà
poi nella vasodilatazione dolorosa tipica dell'emicrania.
(www.geocities.com)

102
4. L’abuso di farmaci nel paziente con cefalea: possibili indicatori

L’abuso di farmaci tra le persone affette da disturbi cefalalgici


rappresenta un problema di notevole rilevanza clinica, sia per il
Medico di Medicina Generale (MMG), che frequentemente
rappresenta il primo e unico interfaccia con il paziente cefalalgico, sia
per lo specialista neurologo, che viene chiamato alla gestione di quadri
clinici talora complessi. L’assunzione eccessiva o non congrua di
alcuni farmaci per il trattamento della cefalea comporta infatti una
cronicizzazione del disturbo, che si manifesta con un aumento della
frequenza degli episodi cefalalgici (sino a diventare quotidiana o quasi
quotidiana) e dell’intensità del dolore, con fenomeni di tolleranza (e
inevitabile riduzione dell’efficacia del trattamento farmacologico) e
sintomi di astinenza quando l’assunzione viene ridotta o sospesa; per
questo in molti casi si rende necessario un ricovero ospedaliero
finalizzato in prima istanza alla disintossicazione da farmaci.
Negli ultimi due decenni un ampio corpus empirico si è volto ad
approfondire la conoscenza di questo fenomeno, con particolare
attenzione agli aspetti diagnostici ed epidemiologici. Un ricco dibattito
teorico permea l’inquadramento nosografico della cefalea da abuso di
farmaci, sin dalla prima stesura della classificazione diagnostica ad opera
dell’International Headache Society 1; questa prevedeva, nell’ambito
della cefalea indotta da assunzione o esposizione cronica a sostanze, la
cefalea indotta da ergotamina o da abuso di analgesici. Alcuni Autori 2-4,
ritenendo poco esaurienti tali categorie, hanno concepito altre
nomenclature per questo disturbo (drug-induced headache – drug related
headache – cefalea da rebound – cefalea cronica quotidiana) e affiancato
differenti criteri diagnostici, il che ha spesso ostacolato la comparazione
dei dati empirici. Nella seconda edizione dei criteri IHS 1 la sezione
dedicata alle cefalee attribuite a sostanze o alla loro sospensione
(categoria 8) è stata ampliata: in particolare è stato ideato il termine di
Medication Overuse Headache (MOH) (categoria 8.2) che include, oltre
alla cefalea da abuso di analgesici e di ergotamina, una nuova classe,
dedicata ai triptani, farmaci di ultima generazione per il trattamento
dell’emicrania. Come detto, le stime epidemiologiche sono piuttosto
discordi, coerentemente con la scarsa omogeneità teorica sull’argomento.

5. L’approccio centrato sulla persona in medicina generale

Considerando il momento storico della Medicina in Italia e nel


resto del mondo, risalta subito un’insoddisfazione dilagante da parte
sia dei pazienti sia degli operatori sanitari. Oltre a questo, stiamo
103
assistendo ad un continuo aumento delle denuncie per malpractice.
Fortunatamente si parla anche di buona sanità.Elemento comune delle
segnalazioni positive e negative è la relazione medico-paziente, la
centralità della persona. Nelle lettere di pazienti che elogiano il buon
trattamento avuto si parla molto di accoglienza, di ascolto, di umanità,
comprensione … Dai dati del Tribunale dei Diritti del Malato, risulta
che il denominatore comune dei casi di denuncie per malpractice, è la
cattiva relazione medicopaziente. Negli operatori sanitari la
frustrazione dilaga: da una parte le aziende sanitarie che impongono
controlli sempre più serrati a spese, note AIFA, tagliano personale,
fondi … dall’altra gli utenti che sono sempre meno pazienti, subiscono
l’influenza di Internet e media … Aumenta il loro bisogno di
„benessere”, di eterna giovinezza, hanno sempre maggiori
informazioni e rincorrono così medici, medicine, accertamenti
pensando di poter soddisfare in questo modo i loro bisogni, senza
peraltro imparare ad ascoltarsi e capire quali sono i loro veri bisogni
profondi. Questo porta ad una spirale diabolica di richiesta,
prescrizione, induzione di nuovi bisogni, altre richieste, altre
prescrizioni … Il tutto con insoddisfazione di tutti gli attori: il paziente
che imbocca la spirale che è destinata a finire solo quando il suo
bisogno profondo viene riconosciuto e trattato, il medico che si
infastidisce per gli accessi ripetuti e che si rende conto della relatività
dell’efficacia del suo intervento.
Caratteristica comune della formazione dei medici laureati in
Italia e in gran parte di Europa è la totale assenza degli aspetti
relazionali. Noi medici arriviamo ad esercitare la nostra professione
con una preparazione tipicamente di tipo biomedico. Secondo questa
concezione, il corpo umano è visto come una macchina che, una volta
compresi il suo funzionamento edinamiche, si può aggiustare.
Secondo questa concezione, il medico prescrive. Questa visione è
l’affermarsi della Medicina come scienza. Ma per acquisire una
visione scientifica del corpo umano, bisogna oggettivizzarlo, rendendo
soggetto l’astratto concetto di malattia. Di qui l’atteggiamento
richiesto al paziente di delega al sapere scientifico del medico. Il
progredire delle conoscenze e delle specializzazioni, portano ad una
delimitazione del campo di osservazione che viene isolato dal
contesto. Si arriva alla dicotomia cartesiana res cogitans e res extensa.
Questo modello non tiene conto delle interazioni mente-corpo, il che
costituisce un limite sempre più evidente 1. L’applicazione del
modello biomedico porta ad una focalizzazione specialistica, ad una
visione tecnologica di organi e sintomi e trascura gli aspetti
104
psicologici, la dimensione umana. Mettere la persona al centro del
processo di cura, non è solo applicare il buon cuore, il buon senso, è
fondamentalmente fare buona scienza. L’umanizzazione dei
trattamenti, oltre a ridurre le denuncie per malpractice, aumenta la
compliance del paziente a terapie, diete, regole comportamentali,
riduce la conflittualità e quindi aumenta la soddisfazione e qualità di
vita sia dei pazienti che dei medici. Economicamente la ricaduta è il
risparmio di risorse.
Già dagli anni ’40 con Balint, Engl, Rogers e Illich si parla di
relazione medico-paziente, della funzione terapeutica del medico
attraverso l’ascolto, la presenza. Con Engl arriviamo alla definizione
del modello biopsicosociale, che ha portato alla visione olistica del
paziente: quando interviene una malattia, il malato non è colpito solo a
livello biologico, la malattia si manifesta come alterazione anche a
livello psicologico o individuale e a livello sociale, del contesto in cui
vive 2. Il medico è l’esperto della malattia ma l’esperto di sé è il
paziente. Viene riconosciuta oltre alla sua malattia, disease, anche il
suo vissuto di malattia, illness. Di conseguenza la necessità di un
allargamento degli obiettivi dell’agire sanitario che devono
comprendere non solo diagnosi e impostazione della terapia, ma anche
il confronto con il vissuto di malattia del paziente, ciò che porta con sé
alla visita 2. Alla base dell’approccio centrato sulla persona o
medicina centrata sul paziente, c’è il concetto di partnership: nella
relazione terapeutica l’utente è considerato partner, i suoi valori,
sentimenti, processi cognitivi diventano delle variabili importanti per
raggiungere l’obiettivo terapeutico. Mente e corpo sono considerati
un’unità, la malattia è il risultato di vari fattori: organici, psicologici,
sociali, familiari, stili di vita. Su molti di essi la persona può
intervenire e portare cambiamenti.
(www testi medicali.it)

VII. Traduci in italiano i seguenti testi:

1. Ortorexia - boala mâncatului sănătos


Ipohondria alimentaţiei poate distruge viaţa socială a
persoanei

După bulimie si anorexie, o noua tulburare alimentară -


ortorexia - începe să facă victime. Ceea ce consumăm la fiecare masă
a devenit o preocupare de-a dreptul obsedantă pentru unii. Teama că
se pot îngraşa sau se pot îmbolăvi a facut ca unele persoane să devină
extrem de preocupate de calitatea alimentelor ingerate. Salmonella,
105
boala vacii nebune, gripa aviară şi epidemia de obezitate au schimbat
modul de a gândi în privinţa produselor alimentare, susţin experţii
străini. Mulţi cumpărători le cer transparenţă maximă producătorilor,
fiind interesaţi de orice informaţie despre produs, de la conţinutul de
calorii la ţara de origine. De exemplu, în Marea Britanie, anul trecut,
vânzarea produselor organice a crescut cu 30%.
În privinţa siguranţei alimentaţiei, medicii avertizează că suferinzii
de ortorexie ar putea să ducă obsesia urmăririi celor mai pure surse de
alimente prea departe. Primul medic care a vorbit despre această
problemă, dr. Steve Bratman, spune că, "în timp, ceea ce mâncăm, cât de
mult şi consecinţele dietei ajung să ocupe o proporţie din ce în ce mai
mare din timpul zilei unui ortorexic". Acesta mai spune că obsesia
alimentaţiei sănătoase poate ajunge până în punctul în care se suprapune
altor interese şi activităţi, strică relaţii şi chiar poate deveni periculoasă
fizic. Medicii avertizează că, în stadii extreme, ortorexia poate duce la
malnutriţie şi chiar deces. Aceasta afecţiune este nerecunoscută de
profesia medicală, dar un studiu efectuat de un institut din Roma arată că
7% dintre italieni suferă de ortorexie. "Boala începe cu dorinţa de a
mânca mai bine pentru sănătate, dar devine o tulburare compulsiv-
obsesivă în vreme ce dieta devine din ce in ce mai purificată", este de
părere Steve Bloomfield, de la Asociaţia Tulburărilor de Alimentaţie din
Marea Britanie. Mulţi ortorexici încep prin a renunţa la grâu şi lactate din
dietă, obsesia putând escalada până la eliminarea tuturor tipurilor de
alimente. În timp, dieta este atât de strictă încât poate afecta sănătatea.
Medicii mai spun că se poate ajunge la anorexia nervoasă. Însă, în funcţie
de severitatea bolii, se poate ajunge şi la probleme psihice. Probleme ca
excluderea socială se pot dezvolta dacă dieta restrictivă nu-ţi mai permite
să mănânci in oraş. Psihologul Deanne Jade de la Centrul Naţional de
Tulburări Alimentare din Marea Britanie avertizează: "Cu cât dieta
devine mai ciudată, cu atât mai probabil are un efect negativ asupra
sănătăţii şi dispoziţiei". Psicologii susţin că mâncarea şi funcţia
emoţională sunt strâns legate şi cel mai bine pentru o sănătate optimă este
să ai o dietă variată şi nutriţională.
(„Gândul”, 28 noiembrie 2006)

2. Ghidul supravieţuirii pe caniculă

Consumaţi până la patru litri de apă pe zi, evitaţi alcoolul şi


efortul fizic intens.
Beţi apă care conţine săruri minerale în locul celei de la robinet.
Aceasta din urmă, pe lângă faptul că nu suplineşte sărurile pierdute

106
prin transpiraţie, poate declanşa infecţii digestive din cauza
conductelor foarte vechi prin care trece, avertizează experţii.
Aveţi mare grijă de copiii care se pot deshidrata foarte repede şi
daţi-le constant lichide, nu beţi alcool prea mult şi nici nu faceţi efort
fizic intens. Deshidratarea dă dureri de cap. Căldura excesivă
provoacă de multe ori deshidratarea organismului în lipsa unui aport
de lichide suficient. „Cele mai frecvente simptome sunt oboseala
excesivă, nejustificată faţă de efortul depus, vărsăturile, durerile de
cap sau problemele de vedere”, explică Andreea Zaharia, medic de
familie la cabinetul Cristal Medical din Capitală. Cei mai sensibili la
temperaturile ridicate sunt bebeluşii, copiii si vâstnicii deoarece, la
aceştia, capacitatea de reglare a temperaturii organismului este redusă.
Canicula îi afectează în mare măsură şi pe cardiaci, diabetici, pe cei
care suferă de bronşite pulmonare ori de astm bronşic. „Căldura
provoacă dilatarea vaselor de sânge. La hipertensivii care se tratează
medicamentos, vasodilataţia accentuează efectul medicamentelor, ceea
ce poate duce la scăderea tensiunii arteriale, implicit, la producerea
ameţelilor şi a leşinurilor”, explică Horaţiu Moldovan, chirurg
cardiolog la Institutul „C.C. Iliescu”, Bucureşti. Consumul a cel puţin
doi litri de apă pe zi, evitarea razelor solare în intervalul 10.00-16.00
şi a alcoolului sunt câteva metode prin care vă puteţi feri de
neplăcerile cauzate de caniculă. „Apa nu trebuie să fie rece pentru că,
deşi răcoreşte pe moment, mai tarziu determină o creştere a
temperaturii în corp. Cel mai bine este ca apa să fie băută la
temperatura camerei”, explică dr. Zaharia. Transpiraţia, înlocuită cu
săruri. Sărurile pierdute prin transpiraţie se înlocuiesc cel mai bine
prin consum de ape (de masă, plată sau minerală plată) care au în
compoziţie calciu, sodiu, magneziu. Optim este să se consume trei
litri, iar cei care lucrează în aer liber ar trebui să bea şi patru litri pe
zi”, este de părere Sever Cristian Oana, medic primar de familie la
Societatea Civilă Medicală „Sf. Mina” din Capitală. Unii experţi spun
că sunt preferabile apele cu un conţinut moderat de săruri minerale
(calciu, sodiu, magneziu). Specialistul în alimentaţie Gheorghe
Mencinicopschi, directorul Institutului de Cercetări Alimentare,
recomandă apa de masă plată, îmbuteliată, alta decât cea minerală
plată, pentru ca prima are mai puţine minerale. Dacă nu sunteţi siguri
de calitatea apei de la robinet, puteţi să o fierbeţi şi să preparaţi ceaiuri
sau supe din ea. „Dacă nu este sterilizată microbian, această apă poate
provoca inclusiv diaree”, completeaza nutritionistul Tiberiu Mogoş, de
la acelaşi institut.
(„Evenimentul Zilei”, 29 iunie 2006)

107
GRAMMATICA

Varie possibilità di esprimere l’impersonalità

1. La forma passiva del verbo

Il passivo si forma :

- con l’ausiliare essere (per ogni modo e ogni tempo):


Es. Le medicine erano sempre prescritte dal medico.

- con l’ausiliare venire (per ogni modo però soltanto per i tempi
semplici):
Es. Le malattie venivano spesso scoperte troppo tardi.

- con l’ausiliare andare (per ogni modo, soltanto nei tempi


semplici, soltanto alla terza pers. del sing. e. del plurale, sempre con
l’idea di obbligo, necessità):
Es. Una diagnosi chiara va dichiarata dallo specialista
endocrinologo.

- con il „si passivante” (per ogni modo e tempo, soltanto alla


terza del sing. E del plurale, il verbo si accorda con il soggetto):
Es. Le nuove cure alternative proposta da questa ditta si pagano
solo a contanti.

2. I verbi impersonali

Entrano in questa categoria quei verbi privi di soggetto che si


coniugano solo alla terza del singolare.
Sono impersonali:
- i verbi meteorologici:
piove, tira vento, nevica;
- altri verbi:
accadere, piacere, bastare, succedere, capitare, parere:
Es. Succede spesse volte che uno sia malato senza che lo sappia.
- le locuzioni formate da essere + aggettivo/nome/avverbio +
che + congiuntivo / indicativo:
è chiaro; è necessario; è certo; è opportuno; e bene; è evidente

108
Es. È meglio che tu faccia un controllo molto approfondito per
questi sintomi.
3. Le forme impersonali

- Uno + vb. alla 3° del singolare:


Es. Se uno non vuole giocare con la propria vita, deve sempre
rivolgersi ad uno specialista.
- Con il „si impersonale” + vb. alla 3 del singolare:
Es. Si rivolge sempre più alle sostanze tossiche in questi ultimi
anni.
- Il pronome „Tu” specialmente nel linguaggio giornalistico e
pubblicitario:
Es. Sei quello che mangi!
- Il pronome „Noi” per rivolgersi ad una collettività:
Es. Quante volte abbiamo sentito pronunciarsi la parola cancro
negli ultimi 10 anni!
- Il pronome „voi” , specialmente nella pubblicità:
Es. Provate „Vivavita” e sarete sempre giovani e belli!

ESERCIZI:

I. Volgi le seguenti frasi al passivo:


1. Gli studiosi disegnano un nuovo progetto sul consumo
abusivo delle sigarette.
2. I giornalisti hanno intervistato il rappresentante della ditta
sull’ultimo prodotto per bambini.
3. I vigili del fuoco hanno recuperato il bambino in ottime
condizioni .
4. Per le sue approfondite ricerche di chimica, Giovanni Derado
ha ricevuto il Premio Nobel la settimana scorsa.
5. Gli scienziati dell’Istituto Nazionale di ricerca farmaceutica
avevano scoperto il virus della polmonite qualche anno prima dei loro
colleghi russi.

II. Continua le frasi in maniera propria:


1. Parlando della scienza medicale attuale si dice ......
2. Ognuno deve essere capace di.......
3. Non ti sei mai chiesto perché.......
4. C’è chi consuma.....
5. Dopo tanto tempo di pausa, siamo adesso pronti a .....
109
III.Traduci in italiano:

1. Se spune că este foarte sănătos să mănânci cel puţin un măr pe zi.


2. Sunt multe voci care contestă rezultatul ultimelor analize ale
inculpatului.
3. Este foarte important pentru noi toţi ca firma noastră să aibe cel
mai bun reprezentant al său în această comisie naţională de vânzări.
4. În timpul conferinţei de presă de ieri dimineaţă, unii se
plictiseau, alţii ascultau discursul fără să înţeleagă ceva, atmosfera era
deprimantă.
5. Este de dorit ca noul produs farmaceutic să fie foarte bine
testat înainte de a intra pe piaţa europeană.

IV. Rendi impersonali i contenuti delle seguenti frasi


personali:

1. Antonio mangia spesse volte in questo ristorante famigliare e


lo raccomanda a tutti voi.
2. Mariangela ha sparso dappertutto l’idea della sua colpa in
quell’incidente.
3. Tutti gli abitanti di questo borgo conoscono la storia
miracolosa del fiume caldo.
4. Ti consiglio di fare una cura di pomodori ogni estate.
5. Caro Dario, ecco la mia risposta alle tue malattie: curati con
cautela non solo il corpo ma, anche la mente.

110
UNITÀ 6

LINGUAGGI DELLE SCIENZE E DELLA TECNICA

Ogni studio scientifico della natura e delle attività dell'uomo


richiede una particolare terminologia e quindi un particolare
linguaggio. Il numero delle discipline scientifiche e tecniche è oggi
così vasto che non è possibile rendere conto di tutti i loro linguaggi.
Precisiamo innanzitutto che i linguaggi tecnico - scientifici
sono fatti in gran parte di lingua comune: usano, cioè, significanti
della lingua comune con significati diversi. Si pensi a parole come
energia, forza, potenza, campo, pressione, corrente, reazione,
soluzione, combinazione (nella chimica); fattore, prodotto, resto,
piano, solido, raggio, curva (nella matematica); alto, basso, nota,
strumento, aria, (nella musica), ecc. Perché un termine venga
assunto nel linguaggio scientifico occorre che esso sia
caratterizzato da univocità e costanza di significato.
Può accadere che termini dei linguaggi tecnico-scientifici (e dei
linguaggi settoriali in genere), usati in forma metaforica o analogica,
entrino a far parte della lingua comune, che ne risulta arricchita.
Espressioni come: «è da assolvere con formula piena»; «si diffonde la
febbre della Borsa»; «si è stabilita una corrente di simpatia»; «sono in
contatto con Giorgio»; «il prodotto sarà immesso nel circuito
commerciale» e tantissime altre derivate da tutti i linguaggi settoriali
sono oggi di uso comunissimo.
Ma è chiaro che a caratterizzare i linguaggi scientifici sono
soprattutto i vocaboli tecnici, o tecnicismi, che possono apparire
oscuri ai non competenti, ma che rispondono ad un'esigenza di
precisione terminologica.

IL LINGUAGGIO DELLE SCIENZE: LA SINTASSI

Le caratteristiche più rilevanti del linguaggio scientifico, a


livello sintattico, sono le seguenti:
a) lunghezza e complessità delle frasi, legate tra di loro da
rapporti di subordinazione piuttosto che di coordinazione;

111
b) riduzione di tempi, modi, persone, con prevalente uso
della terza persona dell’indicativo presente, anche nelle forme del
passivo e dell'impersonale;
c) l'uso del congiuntivo presente alla terza persona (con si
impersonale: si metta ... si collochi ... );
d) l'impiego di modi indefiniti che non specificano la persona
ma indicano un rapporto temporale (di anteriorità,
contemporaneità o posteriorità); l'utilizzo di forme nominali.
Queste restrizioni consentono un'economia nel testo di superficie che
può tuttavia creare problemi nella decifrazione del messaggio;
e) uso del punto di vista impersonale: il punto di vista
rimane tale anche quando il soggetto grammaticale è „io” oppure
„noi”;
f) uso frequente di un repertorio ristretto di verbi dal
significato generico oppure polivalenti, quali essere, consistere,
comportare, dipendere, esistere, riferirsi, ecc;
g) frequenza della nominalizzazione, con sostantivi o
aggettivi che stanno al posto di una frase e, in certi tipi di testi,
frequenza di frasi nominali con completa assenza del verbo;
h) uso di connettivi presenti anche nella lingua standard, ma
usati talvolta per segnalare rapporti diversi da quelli abituali:
- se = posto che
- se = nel caso che (la condizione)
- perché = affinché (nella lingua standard perché è usato più
spesso con valore causale).

IL LINGUAGGIO DELLE SCIENZE: IL LESSICO

a) uso di termini preesistenti:

Es.:canale
Nella lingua comune, questa parola significa corso d'acqua
artificiale, grossa tubazione, grondaia, ecc.
Nella lingua della geografia, il vocabolo si libera di tutti questi
sensi, assumendo un nuovo significato rigorosamente definito, quello
di «braccio di mare fra due terre emerse» (ad es.: il canale di Sicilia).
Nell’anatomia, canale significa «condotto a forma di tubo
attraverso il quale passano il sangue, umori, nervi, ecc.». Si parla,
così, di canale alimentare, canale lacrimale, ecc.
112
In elettronica, col termine canale si indica un «insieme di circuiti
elettrici che servono a trasmettere un segnale».

b) coniazione di nuove parole (neologismi):


Si parte spesso da termini greci o latini. Ad esempio:
- metamorfismo, dal greco meta (=dopo) e morfè (=forma). È
un termine della geologia, e significa graduale mutamento della strut-
tura delle rocce;
- bradisismo, dal greco bradys (=lento) e seismòs (=scuotimen-
to). È un'altra parola della geologia, e significa lento e secolare ab-
bassamento o innalzamento della crosta terrestre;
- neutrone, dal latino neutrum (=neutro). Termine della fisica,
con cui viene indicata una delle particelle che si trovano all'interno
dell'atomo;
- teleòsteo, dal greco tèleios (=completo, perfetto) e ostéon
(=osso). Termine della biologia, indica un ordine di pesci dallo
scheletro osseo.

Molto usata è anche la derivazione per mezzo di prefissi e di suffissi.


Ad esempio, per quanto riguarda i prefissi:
- megawatt (da mega + watt). Termine della fisica, indica una
unità di misura della potenza elettrica;
- servosterzo (da servo + sterzo). Termine della meccanica,
indica un dispositivo che rende meno faticosa l'azione dello sterzo sui
veicoli.

Sono ottenute invece aggiungendo suffissi:


- diffrazione (dalla radice del verbo diffrangere + azione).
Termine della fisica, indica quel particolare fenomeno in cui un raggio
luminoso, passando per piccole aperture, produce frange iridescenti;
- indicizzare (da indice + izzare). Termine dell'economia,
significa collegare il valore di un bene alla variazione di un certo
indice (ad es.: il costo della vita).

c) impiego di parole straniere:


Quando una scienza o una tecnica ha avuto sviluppo soprattutto
in altri paesi, in molti casi si usano direttamente i termini stranieri,
senza tradurli in italiano. È quanto succede, ad esempio, per molte
parole dell'informatica come:
- basic (linguaggio di programmazione);
113
- chip (minuscola piastrina di silicio sulla quale sono incisi i
circuiti elettronici microscopici che rappresentano il cervello del
computer);
- file (insieme di dati dello stesso tipo su cui lavora un
programma);
- baud (misura della velocità di trasmissione dei dati).

Osserviamo questi testi:


Per rilevare l'intensità di corrente (in ampère o sottomultipli) e
per rilevare la tensione (in volt o sottomultipli) nei vari circuiti è utile
poter disporre di apparecchi capaci di fornire un'immediata
indicazione dei valori di tali grandezze. Questi strumenti di misura
sono appunto gli amperometri e i voltometri di tipo portatile forniti di
apposite punte di misura e con una scala graduata, dove un indice
mobile segna i valori rilevati.(da un manuale di Fisica)
La degradazione chimica della roccia è dovuta soprattutto
all'azione dell'acqua piovana, dell'ossigeno, del biossido di carbonio e
dei vari acidi liberati dalle piante attraverso le radici. L'azione
dell'acqua sulla roccia viene definita idratazione; i minerali che
comunemente subiscono questo processo sono il feldspato, l'orneblen-
da e l'augite. Quando questi minerali vengono a contatto con l'acqua
molto lentamente si combinano con essa. Le rocce che da essi sono
costituite, in un primo tempo, si rigonfiano aumentando di volume;
poi si frammentano e alla fine si riducono in polvere. La reazione
dell'ossigeno con le varie sostanze viene definita ossidazione. I
minerali che più facilmente vengono attaccati dall'ossigeno sono i
composti del ferro (cioè magnetite, pirite e minerali ferromagnesiaci
scuri quali orneblenda, augite e biotite); il risultato dell'ossidazione di
questi minerali è la formazione di ruggine.
(da un manuale di Scienze della Terra)
Quattro nuovi modelli di stampanti ad aghi e un nuovo
linguaggio di comunicazione sono la recente proposta di Epson (pad.
17/1, stand H21; 02-262331). Il linguaggio Esc/P2, già disponibile
sulle nuove 24 aghi, apre prospettive nuove per la stampa a impatto,
introducendo funzioni fino ad oggi disponibili solo su stampanti di
pagina; è infatti in grado di gestire font scalabili nei corpi da 8 a 32
punti e dispone di una modalità grafica con risoluzione di 360 punti
per pollice, ottenuta con un solo passaggio della testina.
(da un Manuale di Istruzioni)

114
Se esaminiamo il linguaggio di questi tre brani notiamo:
• alcune parole ed espressioni del linguaggio comune assumono
un significato tecnico-scientifico in un particolare contesto: intensità,
corrente, tensione, circuiti, valori, grandezze, contatti, scala, indice,
degradazione, azione, reazione, attaccare, linguaggio, ago, impatto,
corpo, ecc.
• alcune parole sono tipiche di un certo linguaggio settoriale:
ampère, volt, amperometri, voltometri, idratazione, feldspato,
l'orneblenda, l'augite, ossidazione, magnetite, pirite e minerali
ferromagnesiaci, biotite, ecc.

LESSICO TEMATICO

AGRICOLTURA
Aratura (arare), agrimensore (agrimensor), bonifica (asanare),
cascina (fermă), cerealicoltura (cultură de cereale), cimatura
(tăierea/curăţirea pomilor), concimi chimici (îngrăşăminte chimice),
covone (snop), diboscamento (despădurire), dissodamento
(desţelenire), enologia (enologie), faggeta (pădure de fag), falce
(seceră, coasă), forcone (furcă), frantoio (teasc pentru măsline),
irrigazione (irigare), letame (îngrăşământ natural, bălegar),
mietitrebbiatrice (secerătoare-treierătoare), orticoltura (horticultură),
pesticidi (pesticide), rastrello (greblă), risaia (orezărie), roggia (şanţ de
irigaţie), semina (semănare), seminatrice (semănătoarea), silo (siloz),
silvicoltura (silvicultură), spandifieno (maşină de uscat fânul),
trebbiatura (treieriş), vendemmia (culesul viei), vivaio (seră), zappa
(sapă), zootecnia (zootehnie), ecc.
Usi traslati: essere un pozzo di quattrini (a fi putred bogat),
mostrare la luna nel pozzo (a umbla cu vicleşuguri), bonifica
economica (creştere economică), inquinamento delle prove
(falsificarea probelor), seminare nella sabbia (a semăna în vânt), ecc.
AUTOMOBILISMO
Accelerare (a accelera), acceleratore (acceleraţie), autorimessa
(garaj), batteria (baterie), cambio (schimbător de viteze), candele
(bujii), carburatore (carburator), cilindrata (capacitate cilindrică),
cofano (capotă), collaudo (omologare), cruscotto (tablou de bord),
decelerare (a încetini, a reduce viteza), fare il pieno (a face plinul),
frizione (ambreiaj), grippare (a se opri, despre motoare), guidare (a
conduce), immatricolazione (înmatriculare), lubrificazione (lubrifiere),
115
parcheggiare (a parca), parabrezza (parbriz), patente di guida (permis
de conducere), pneumatico (pneu), posteggio (loc de parcare),
radiatore (radiator), rallentare (a încetini), rimanere in panna (a
rămâne în pană), rodaggio (rodaj), sbandare (derapa), serbatoio
(rezervor), sospensioni (suspensii), spinterogeno (delcou), sterzare (a
vira), targa (plăcuţa cu numărul de înmatriculare), telaio (şasiu),
tergicristallo (ştergător), testata (chiulasă), volante (volan), ecc.
Usi traslati: accelerare le trattative (a accelera tratativele),
sbandare (a devia, a risipi), tamponare una falla (a cârpi o gaură),
situazione/governo di parcheggio (situaţie/guvern provizoriu), è sorta
una frizione insanabile tra di loro (a apărut un conflict iremediabil
între ei), essere con le batterie scariche (a fi fără vlagă), essere su di
giri (a fi agitat), dare un giro di vite (a strânge şurubul), giro di parole
(perifrază), essere sfasato (a fi anacronic), atmosfera surriscaldata
(atmosferă supraîncălzită), partire in quarta (a porni în trombă), andare
a tutto gas (a merge din plin), un ritorno di fiamma (reîntoarcere în
forţă), ecc.

CHIMICA
Acido (acid), aldeide (aldehidă), amminoacido (aminoacid),
atomo (atom), colloide (coloid), densimetro (densimetru), elettrolito
(electrolit), fenolo (fenol), isotopo (izotop), molecola (moleculă), os-
sidante (oxidant), polarimetro (polarimetru), propilene (propilen),
provetta (eprubetă), solvente (solvent), valenza (valenţă), ecc.
Usi traslati: l'acidità di un rimprovero (un reproş acid), il filtro
della memoria (filtrul memoriei), una vita in provetta (o viaţă în
eprubetă), ecc.

FISICA
Attrito (frecare), bar (bar), barometro (barometru), biofisica
(biofizică), carica (sarcină), campo (câmp), catalisi (cataliză), coibente
(izolant), conduttività (conductibilitate), convergenza (convergenţă),
diffrazione (difracţie), dinamica (dinamică), elettrometro
(electrometru), entropia (entropie), gradiente (gradient), hertz (hertz),
indice di rifrazione (indice de refracţie), induzione (inducţie), neutrone
(neutron), ottica (optică), polo (pol), reversibilità (reversibilitate),
sfasamento (defazaj), spettro (spectru), tensione (tensiune), traiettoria
(traiectorie), ecc.

116
Usi traslati: vettore dell'ispirazione (vârf de inspiraţie), punti
nodali della situazione (puncte nodale ale situaţiei), considerare il
problema secondo una nuova ottica (a privi problema dintr-un unghi
nou), esser fuori fase (a nu fi pe fază), convergenze parallele
(convergenţe paralele); (accordo di partiti le cui ideologie sono
comunque diverse, acord între partide ale căror ideologii sunt diferite),
le forze della reazione (forţele reacţiei), ecc.
MATEMATICA
Algebra (algebră), analisi (analiză), aritmetica (aritmetică),
ascissa (abscisă), calcolo logaritmico (calcul logaritmic), cibernetica
(cibernetică), costante (constantă), cubo (cub), geometria piana
(geometrie plană), elissoide (elipsoid), equazione (ecuaţie),
estrapolazione (extrapolare), incognita (necunoscută), parametro
(parametru), perpendicolare (perpendiculară), prisma, (prismă),
secante (secantă), settore circolare (sector de cerc), sezione (secţiune),
tangente (tangentă), teorema (teoremă), trigonometria (tigonometrie),
volume (volum), vertice (vârf), ecc.
Usi traslati: spirale della violenza (spirală a violenţei), incontro
al vertice (întâlnire la vârf), aree del potere (zone ale puterii), spazio
vitale (spaţiu vital), prendere la tangente (a lua mită), dare i numeri (a-
şi da în petic), ecc.

INFORMATICA
BASIC - linguaggio di programmazione;
BAUD - misura della velocità di trasmissione dei dati;
BUG - 'cimice': nel linguaggio del computer indica l'errore;
BYTE - gruppo di 8 bit che rappresentano un carattere
alfanumerico o due caratteri numerici sufficienti a formare
un'istruzione di programma;
CHIP - chip (minuscola piastrina di silicio sulla quale sono
incisi i circuiti elettronici microscopici che rappresentano il cervello
del computer);
CPU - (Central Processing Unit) è il cervello della macchina;
DIM - 'dimensione': si usa quando si chiede al computer spazio
di memoria per inserire nuove istruzioni;
DISPLAY - 'dispositivo di visualizzazione; ad es. lo schermo
video;
ELABORAZIONE ELETTRONICA DEI DATI - trattamento
automatico delle informazioni per mezzo di un sistema elettronico di
elaborazione;
117
FILE - insieme di dati dello stesso tipo su cui lavora un
programma;
HARDWARE - l'insieme dei dispositivi meccanici, magnetici,
elettrici ed elettronici che costituiscono un sistema per l'elaborazione
dei dati, cioè il sistema elettronico considerato nel suo aspetto fisico,
materiale;
I/O (INPUT/OUTPUT) - immissione/emissione dei dati; termine
generale indicante i dispositivi di comunicazione con un elaboratore,
oppure i dati che vengono comunicati;
MEMORIA CENTRALE - unità di memoria, costituita da nuclei
di ferrite o di circuiti elettronici, nella quale sono registrati i dati e le
istruzioni immediatamente necessari per l'elaborazione. Può anche
essere cancellata in maniera rapida e totale;
PC - personal computer;
PROGRAMMA - l'insieme logico delle istruzioni necessarie per
ottenere lo svolgimento di una determinata funzione da parte di un
computer;
RECORDS - zone logiche in cui può essere diviso un 'file' (se il
'file' contiene indirizzi di persone, il record è ciascuno degli indirizzi);
RESTORE - ripristina tutto com’era alla prima riga di dati
(ELSE = 'altrimenti');
SOFTWARE - il complesso delle istruzioni, dei programmi e
dei documenti necessari per risolvere i problemi di elaborazione dei
dati. È l'opposto di Hardware;
TERMINALE - unità dotata di carrello di stampa, tastiera, tubo
catodico, ecc., collegata con un elaboratore elettronico attraverso
normali linee di comunicazione, può essere usata per immettere e
ricevere informazioni anche in una località lontana da quella in cui è
installato l'elaboratore;
TIME SHARING - uso di grande calcolatore «a tempo parziale»
che è collegato via filo con numerosi terminali costituiti da una
macchina simile a una telescrivente.

ESERCIZI LESSICALI:
I. Il brano trascritto in questo esercizio è tratto da un manuale
scolastico di scienze. Individua tutti i termini che appartengono al
linguaggio della geografia:
Se l’asse terrestre fosse perpendicolare al piano dell’orbita, il
circolo di illuminazione, cioè quella linea mobile che divide
l’emisfero illuminato da quello buio, sarebbe perpendicolare
118
all’equatore passando per i poli, e quindi, in ogni punto della Terra e
in ogni giorno dell’anno, la durata del dì e della notte sarebbe sempre
uguale. Invece, siccome l’asse di rotazione è inclinato rispetto al piano
dell’orbita, il circolo di illuminazione intrinseca in modo diseguale
tutti i paralleli ad eccezione dell’equatore.
II. Nel brano seguente, tratto dall'Enciclopedia delle Scienze
Garzanti, individua e distingui sia le parole della lingua comune usate
con significato tecnico sia i termini specifici del linguaggio
dell'informatica:
La memoria è uno degli elementi fondamentali che costituiscono
un elaboratore elettronico. La memoria è il supporto che contiene le
informazioni (programmi, dati, ecc. codificati in cifre binarie) ed è
costituita da moltissimi elementi (celle), ognuno destinato a
memorizzare un'informazione binaria (bit). Per compiere le operazioni
di lettura e di scrittura è necessario poter individuare la posizione in
memoria in cui l'operazione deve essere effettuata, occorre cioè
conoscere l'indirizzo della cella corrispondente.

III. Nelle frasi seguenti trovi parole ed espressioni che la lingua


comune ha ripreso dai diversi linguaggi settoriali:
a. Individua tali termini e di ciascuno indica il tipo di linguaggio
settoriale da cui è stato ripreso;
b. Spiega il significato che tale termine esprime all'interno del
linguaggio specialistico;
c. Spiega il significato che ha assunto passando nel linguaggio
comune.
1. Marco non fa che combinare guai: bisogna marcarlo da vicino
ogni istante. 2. Luca va malissimo a scuola e non so che terapia
adottare per migliorare la situazione. 3. Te lo ripeto per l'ultima volta:
non posso darti neppure un euro perché le mie finanze sono al
collasso. 4. Hai preso un impegno ben preciso: adesso non fare marcia
indietro. 5. L'ho messo alle corde con le mie obiezioni. 6. Che
salasso, l'ultima bolletta del telefono! 7. Quella boutique vende dei
capi davvero eleganti, ma i prezzi sono stratosferici. 8. Ho bisogno di
parlare con Giorgio: cercherò di placcarlo quando esce dall’ufficio. -
9. Si è ormai arenato il progetto di una piscina coperta.

IV. Molte parole hanno significati differenti a seconda che siano


usate nella lingua comune o in uno o più linguaggi settoriali. Ti diamo
qui una serie di parole: creando delle frasi, indica il particolare
significato che hanno nei diversi settori d'uso:
119
articolo, canale, frequenza, linguaggio, soluzione, forza,
potenza, resistenza sorgente, ampiezza, percorrenza.

V. Le parole di questo esercizio appartengono a quattro distinti


settori del lessico: quello relativo alla chimica, alla linguistica, alla
matematica e alla biologia. Separale raggruppando insieme tutte quelle
dello stesso settore:
molecola, multiplo, nervatura, numeratore, ordinata, ossido,
petalo, picciolo, pistillo, potenza, protasi, provetta, quoziente,
ramo, sale, semantica, sepalo, sfera, sintassi, soluzione, spiga,
stame, tangente, trisillabo, vocabolo, zinco.

VI. Ripeti lo stesso esercizio con parole appartenenti al


linguaggio della musica, della pittura, dello sport e dell’informatica:
knock out, lumeggiare, maestoso, marcia, marina,
miniatura, output, paesaggio, pallonetto, pastelli, pattinaggio,
pennellare, pentagramma, personal computer, programmazione,
record, retrocessione, schizzo, sinfonico, software, solfeggio,
stadio, tavolozza, telematica, tratteggiare, velista, videogiochi,
vogatore, zona.

VII. In questo esercizio hai una serie di parole dell’italiano


comune, che però hanno un particolare significato nell'ambito
settoriale indicato tra parentesi accanto a ciascuna di esse. Ricerca sul
dizionario qual è questo significato:
affinità (chimica), albero (meccanica), cima (marina), dado
(gastronomia), figura (giochi di carte), lancia (marina), obiettivo
(fotografia), ospite (biologia), pane (agricoltura), ponte (marina),
presa (cinematografia), quartiere (araldica), scarto (enigmistica),
sezione (geometria), tampone (musica), testimone (atletica).

VIII. Stabilisci il diverso significato che i seguenti termini


possono avere nella lingua comune o in un linguaggio speciale
(indicato tra parentesi):
grandezza (nel linguaggio della matematica), perfetto (nel
linguaggio grammaticale), imperfetto (nel linguaggio
grammaticale), incidente (nel linguaggio matematico), lavoro,
corpo, grave (nel linguaggio della fisica e della chimica).

120
IX. Crea delle frasi con le seguenti espressioni provenienti da
diversi linguaggi tecnici o scientifici:
sparare a zero, fare una rapida carrellata, spirale
inflazionistica, cambiamento di rotta, lunghezza di onda, fare un
primo piano, mettersi in linea, essere silurato, uno scrittore di
punta, prender quota, uscire dalle secche, colpo di timone, disegno
di legge.

X. Traduci in romeno i seguenti testi:


1. Il sistema per prevedere gli tsunami
Nasce un primo nucleo di monitoraggio per il mediterraneo
per identificare fenomeni geologici capaci di generare onde
distruttive.
Il primo nucleo di un sistema di monitoraggio dei maremoti nella
regione euro-mediterranea sarà pronto entro il 2007 e rappresenterà il
punto di partenza di un’organizzazione intergovernativa continentale che
avrà come scopo l’identificazione di tutti i fenomeni geologici capaci di
generare ondate distruttive, dando l’allarme alle popolazioni minacciate.
L’annuncio dell’imminente realizzazione di questo nuovo apparato
scientifico e di difesa civile, proposto dopo il devastante tsunami asiatico
del dicembre 2004 dal presidente dell’Ingv (Istituto nazionale di geofisica
e vulcanologia) professor Enzo Boschi, è stato dato nell’ambito di un
seminario dedicato alla recente scoperta del grande maremoto causato da
una mega-frana dell’Etna ottomila anni fa. «Diverse ricerche di carattere
geologico e geofisico, ma anche storico-archeologico, confermano che
maremoti potenzialmente distruttivi si verificano con una certa frequenza
anche nei nostri mari per varie cause: forti terremoti, eruzioni vulcaniche
sottomarine o subaeree, frane – ha spiegato Boschi-. Quindi il nostro
compito è di allestire un sistema di sorveglianza per tutte queste sorgenti
potenziali di maremoti e, al verificarsi di un evento, stabilire
tempestivamente la probabilità che esso sollevi onde distruttive».
Che cosa insegnano le statistiche sulla frequenza dei maremoti
che ci possono riguardare direttamente, o perché originati nei nostri
mari o perché hanno la forza di propagarsi fino a noi da sorgenti
lontane? «Dai cataloghi che abbiamo compilato risulta che, negli
ultimi 2000 anni, in tutta la vasta area euro-mediterranea, si sono
verificati circa 240 maremoti rilevanti, ma si tratta di un catalogo
ancora da completare – spiega il professor Tinti - . Più precisi
possiamo essere sulla frequenza dei maremoti italiani degli ultimi
secoli, per i quali abbiamo informazioni da fonti storiche attendibili:
121
ne abbiamo registrato 60 dal 1600 a oggi. Dunque la frequenza risulta
di una quindicina ogni secolo».
Quanto alle sorgenti che generano i maremoti nostrani, si può
trattare dello scatto improvviso di faglie, che scatenano, ad un tempo,
violenti terremoti e ondate di maremoto, come accadde a Catania nel
1693 e a Messina nel 1908. Oppure di grandi frane da coni vulcanici,
come quella di ottomila anni fa scoperta dai professori Boschi e
Pareschi grazie a indagini geofisiche sui sedimenti marini. Oppure
ancora a crolli di pezzi di montagne provocate da terremoti, come
accadde nel 1783 in Calabria, quando il distacco e la caduta in mare di
una porzione del Monte Paci sommerse sotto una valanga d’acqua di
10 metri gli abitanti di Scilla e dintorni. Insomma, gli studi scientifici
suggeriscono di inquadrare il rischio maremoti fra quelli da prendere
in seria considerazione e d’altra parte lo stesso Bertolaso rivendica
con orgoglio il fatto che l’Italia è l’unico paese europeo in cui la
Protezione Civile, oltre a provvedere alle innumerevoli emergenze sul
campo, finanzia con propri fondi la ricerca scientifica che è
fondamentale per orientare la macchina della Protezione Civile.
(da „Corriere della sera”, 8 dicembre 2006)

2. Dagli ingegneri genetici del Mit importante passo avanti verso


la conversione ai biocarburanti.
Il microrganismo modificato in laboratorio per trasformare
rapidamente la cellulosa in "benzina". Etanolo da scarti legnosi e
piante povere con il superlievito che dimezza i tempi.
Gli appassionati di fantascienza sanno che Isaac Asimov
immaginava per i lieviti un'importanza cruciale in un lontano futuro
dell'umanità. Sarebbero stati questi microrganismi, coltivati in grandi
vasche alle periferie delle metropoli, a saziare una popolazione
mondiale cresciuta a dismisura. Le visioni del grande scrittore
potrebbero avverarsi tra non molto, ma per fortuna con una sostanziale
differenza. I lieviti, prima che la fame di cibo, ci aiuteranno
probabilmente a placare la sete di benzina. Un passo importante in
questa direzione è stato compiuto dai ricercatori del Massachusetts
Institute of Technology che sono riusciti a intervenire con l'ingegneria
genetica sulle capacità del banale lievito da forno, il Saccharomyces
cerevisiae, a trasformare la cellulosa in glucosio e quindi in etanolo.
Lo studio, firmato dal chimico del Mit Hal Alper e pubblicato sulla
rivista Nature, apre nuovi scenari alla produzione di uno dei carburanti

122
candidati a sostituire la benzina con un'alternativa al petrolio che sia
ecocompatibile.
In tutto il mondo, Stati Uniti in testa, si è scatenata una vera
propria corsa alla produzione di biocarburanti in entrambe le loro
forme: il biodiesel, ricavato da piante dai semi oleosi come la colza e
il girasole, e l'etanolo, ricavato da piante ricche di glucosio come la
canna da zucchero, il mais e la barbabietola. Non è però tutto 'verde'
quel che luccica. Sostituire benzina e gasolio con queste alternative
agricole rischia di innescare una pericolosa competizione tra le
coltivazioni destinate all'alimentazione e quelle alla mobilità,
contribuendo ad aggravare l'erosione del suolo, la deforestazione e
uno sfruttamento eccessivo delle risorse idriche. L'energia necessaria
per la trasformazione rischia inoltre di azzerare i vantaggi del mancato
rilascio di CO2 garantito dal fatto che le piante per crescere assorbono
l'anidride carbonica prodotta dalla combustione dei biocarburanti.
La soluzione che potrebbe evitare questi rischi, mantenendo i
vantaggi di benzina e gasolio prodotti senza petrolio, con emissioni
molto meno nocive per l'ambiente e "carbon neutral", è quella di
ottenere l'etanolo da fibre di cellulosa, sostanza "povera" che non deve
essere ricavata da piante coltivate appositamente ma anche da scarti di
lavorazione, dalla pulizia dei boschi e da piante spontanee come il
panicum virgatum, una banale graminacea in grado di crescere
facilmente su terreni attualmente incolti o residuali. Il processo
prevede la messa in "ammollo" di grandi quantità di cellulosa dalle
quali i lieviti, attraverso un processo di idrolasi, estraggono glucosio,
trasformandola in una poltiglia zuccherina che fermentando produce
etanolo. Attualmente il costo di questa operazione non è però
assolutamente conveniente (l'etanolo da cellulosa costa circa il triplo
di quello estratto dalla canna da zucchero), anche perché il tutto
avviene con tempi molto lunghi. Quello che sono riusciti a fare gli
scienziati del Mit di Boston guidati da Alper è intervenire sui
meccanismi di trascrizione del lievito, aumentando la quantità di un
gene già presente nel microrganismo, modificandone le capacità di
trasformare la cellulosa in glucosio e poi in etanolo. La migliore
efficienza, secondo i ricercatori, può arrivare sino al 50%, dimezzando
i tempi di produzione o raddoppiandone le quantità.
(da „la Repubblica”, 11 dicembre 2006)

123
3. Impianto di terra
Terra
Termine per designare il terreno sia come luogo che come materiale
conduttore, per esempio humus, terricci, sabbia, chiaretto e pietra.
Terra di riferimento (terra lontana)
Zona della superficie del terreno al di fuori dell'area di influenza di un
dispersore o di un impianto di terra, dove cioè tra due punti qualsiasi
non si hanno percettibili differenze di potenziale dovute alla corrente
di terra.
Dispersore
Conduttore in contatto elettrico con il terreno, o conduttore annegato
nel calcestruzzo a contatto con il terreno con un'ampia superficie (per
esempio una fondazione).
Conduttore di terra
Conduttore che collega una parte dell'impianto che deve essere messo
a terra ad un dispersore o che collega tra loro più dispersori, ubicato al
di fuori del terreno od interrato nel terreno e ad esso isolato (quando il
collegamento tra una parte dell'impianto ed il dispersore è realizzato
per mezzo di giunzioni scollegabili, sezionatori, scaricatori, scaricatori
spinterometrici, contascariche di scaricatore, ecc., si considera
conduttore di terra solo la parte del collegamento permanentemente
connessa al dispersore).
Conduttore equipotenziale
Conduttore che assicura il collegamento equipotenziale.
Impianto di terra
Sistema limitato localmente costituito da dispersori o da parti
metalliche in contatto con il terreno di efficacia pari a quella dei
dispersori (per esempio fondazioni di sostegni, armature, schermi
metallici di cavi ), di conduttori di terra e di conduttori equipotenziali.
Mettere a terra
Collegare una parte conduttrice al terreno tramite impianto di terra.
Messa a terra
L'insieme di tutti i mezzi e di tutte le operazioni necessarie per
realizzare la messa a terra.
Dispersore orizzontale
Dispersore generalmente interrato fino ad una profondità di circa i m.
Questo può essere costituito di nastri, di tondini, o di conduttori
cordati che possono essere disposti in modo radiale, ad anello, a
maglia, o da una loro combinazione.

124
Picchetto di terra
Dispersore generalmente interrato od infisso per una profondità
superiore ad 1 m. Questo può essere costituitola tubo, da una barra
cilindrica o da altri profilati metallici.
Cavo con funzione di dispersore
Cavo le cui guaine, i cui schermi o le cui armature hanno funzione di
un dispersore a nastro.
Dispersore di fondazione
Struttura conduttrice annegata nel calcestruzzo a contatto elettrico con
il terreno attraverso un'ampia superficie.
Dispersore per il controllo del potenziale di terra
Conduttore che per la sua forma e la sua disposizione è principalmente
utilizzato per ridurre il gradiente del potenziale sulla superficie del terreno
piuttosto che per ottenere un definito valore della resistenza di terra.
Dispersore di fatto
Parte metallica in contatto elettrico con il terreno o con l'acqua,
direttamente o tramite calcestruzzo, il cui scopo originale non è di
mettere a terra, ma soddisfa tutti i requisiti di un dispersore senza
compromettere la sua funzione originale (esempi di dispersori di fatto
sono le tubature, le palificazioni metalliche, le armature del
calcestruzzo, le strutture in acciaio delle costruzioni, ecc.)
(www. elektro.it)

4. Api disorientate dai telefonini


La nostra passione per la telefonia mobile potrebbe essere la
causa della misteriosa scomparsa delle api impollinatrici.
Tutta colpa delle emissioni elettromagnetiche. Proprio così: è
colpa delle radiazioni dei cellulari e degli altri gadget hi-tech se le api
perdono l’orientamento e non sanno più dove devono andare per
svolgere il loro compito di impollinatici.
Perlomeno questo è quanto sostenuto da un gruppo di scienziati
dalla Landau University, secondo i quali l’inspiegabile scomparsa da
molte regioni americane di intere colonie di api che impollinano i
raccolti potrebbe essere attribuita proprio alle onde elettromagnetiche,
che interferiscono con il «sistema di navigazione» degli insetti
facendo loro perdere l'orientamento. In pratica le api non riescono a
tornare alle arnie, dove rimangono solo la regina, le uova e le api
operaie, e quindi muoiono.
Il fenomeno – chiamato Colony Collapse Disorder (CCD) – si è
verificato inizialmente negli Usa, lo scorso autunno, estendendosi poi
125
anche all'Europa, dove recentemente è stato segnalato da numerosi
apicoltori. Si stima che il versante occidentale degli Stati Uniti abbia
già perso il 60 per cento delle api impollinatrici, mentre la perdita
negli stati orientali sarebbe del 70 per cento. Il CCD interessa inoltre
Germania, Svizzera, Spagna, Portogallo, Grecia, Italia, Scozia, Galles
e Inghilterra, anche se in alcuni casi le autorità negano l’emergenza.
Come riferisce l’Independent, la questione preoccupa molto gli
esperti, i quali temono che l’amore incondizionato della gente verso i
telefonini e compagni finisca per interrompere il ciclo biologico di
molti raccolti, causandone la scomparsa in tutto il mondo e portando
alla conseguente carenza di approvvigionamenti alimentari, poiché –
come sosteneva Albert Einstein – se le api dovessero scomparire, «alla
specie umana resterebbero solo quattro anni di vita».
(da „Corriere della sera”, 16 aprile 2007)

5. Caratteristiche tecniche e non della batteria


Le principali caratteristiche che contraddistinguono una batteria
e che è necessario conoscere per effettuare una scelta ed un
dimensionamento elettrico-temporale-economico-ambientale per
l'alimentazione di un qualsiasi carico, sono le seguenti:
• Tensione (V): valore nominale di un elemento moltiplicato per
il numero degli elementi della batteria;
• Capacità (Ah): quantità di elettricità scaricabile con modalità
specificate (es. una batteria con capacità di 2 Ah è in grado di fornire
continuativamente una corrente di 2 A per 1 ora, oppure una corrente
di 1 A per 2 ore, o ancora una corrente di 0,5 A per 4 ore, etc.);
• Energia specifica riferita al volume (Wh/m3) o riferita al peso
(Wh/kg): è la quantità di energia espressa in wattora fornibile dalla
batteria, messa in relazione o allo spazio occupato dalla stessa od al
suo peso. E' chiaramente un fattore estremamente importante nei casi
in cui (praticamente tutti) si voglia ottenere un alto livello energetico
in poco spazio e contenendo il peso (pensate solamente alle batterie
per dispositivi da trasportare come i computer portatili, i cellulari, etc.,
ma anche alle batterie per trazione);
• Caratteristiche di ricaricabilità: innanzitutto se la batteria è
ricaricabile o meno, poi i tempi dell'eventuale ricarica e la presenza o
meno dell'effetto memoria, cioè dei problemi che sorgono a causa di
ricariche troppo frequenti a bassa intensità di corrente oppure se ci si
dimentica di scaricare per troppo tempo le batterie completamente
cariche. In questi casi la durata della batteria si può ridurre addirittura
126
del 90% perché aumenta la resistenza interna e quindi la tensione
scende rapidamente quando la batteria è sotto carica;
• Durata: si esplica nel numero di cariche e scariche che la
batteria è in grado di fornire, senza che il suo livello di tensione
scenda al di sotto di un valore non più in grado di alimentare il carico
prestabilito;
• Impatto ambientale: conoscere le modalità di smaltimento
della batteria utilizzata, quando giunge al termine del suo ciclo di vita;
• Costo: deve essere ovviamente valutato il costo della batteria
(in relazione alla sua durata) per poter operare una scelta oculata;
• Sicurezza di impiego: deve essere valutato anche il rischio di
impiego delle batterie (ad esempio si sa che durante i cicli di ricarica
delle batterie al piombo dei carrelli elevatori in ambito industriale,
viene sviluppato idrogeno e deve essere quindi essere valutato il
conseguente pericolo di esplosione)
(www. elektro.it)

IX. Traduci in italiano i seguenti testi:


1. Meteoriţii şi viaţa
Viaţa pe Terra ar fi putut primi un sprijin substanţial de la
meteoriţi. Aceasta este una dintre concluziile unui studiu publicat la
începutul lunii decembrie în revista Science. Studiul a fost realizat de
către o echipă de cercetători, condusă de către Keiko Nakamura-
Messenger, de la Johnson Space Center, al NASA. Ei au analizat cu
ajutorul microscopiei electronice şi spectrometriei, fragmente dintr-un
meteorit, căzut în anul 2000, pe suprafaţa îngheţată a lacului Tagish,
Canada. Înca din 2002, în compoziţia sa au fost identificate microsfere
din material organic. Deşi meteoritul a fost recoltat la numai câteva
săptămâni de la căderea pe Terra, şi practic nu a suferit contaminări,
lipsea certitudinea originii extraterestre a acestora. Cercetătorii de la
NASA au căutat argumente suplimentare, prin analiza compoziţiei
izotopice a gazelor conţinute în interiorul microsferelor. Rezultatele
analizelor au indicat prezenţa unor concentraţii sporite de izotopi grei
ai hidrogenului şi azotului, ceea ce confirmă ipoteza originii
extraterestre a acestor microsfere de material organic. Mai mult decât
atât, se poate afirma că formarea lor s-a produs la temperaturi foarte
scăzute, de ordinul a 10 K, ceea ce împinge momentul formării lor
undeva către începuturile formării Sistemului Solar. Să ne amintim că
în primele etape ale formării planetei noastre, ea a suferit un intens
bombardament meteoritic, iar noua descoperire vine în sprjinul
127
ipotezei care susţine că materialul organic primar, din care s-a
structurat viaţa, a venit de departe, din spaţiu. Iar de aceste microsfere
se mai leagă o nouă ipoteză, una foarte îndrazneaţă. Ele sunt goale în
interior, iar materialul organic identificat are o structură asemănătoare
unei membrane. Unii oameni de ştiinţă consideră că acest lucru are o
importanţă crucială pentru apariţia vieţii. Aceste membrane ar fi putut
juca rolul de suprafaţă de separare între interior (loc în care se puteau
declanşa procese prebiotice) şi mediul înconjurător. Într-un anume fel,
spun ei, avem de-a face cu un fel de membrană celulară. Alţi oameni
de ştiinţă, printre care şi Larry Nittler de la Institutul Carnegie din
Washington sunt ceva mai prudenţi. „Este adevărat, avem de-a face cu
o structură de tip membrană, dar această ipoteză mi se pare,
deocamdată, a fi prea speculativă”, declara el revistei New Scientist.
Speculativă sau nu, ipoteza va avea nevoie de confirmări ulterioare.
Dar în acest moment ştim cu siguranţă un lucru, materia organică
necesară apariţiei vieţii a fost fabricată în bună măsură în condiţiile
aspre ale mediului interstelar.
(revista „Ştiinţa şi Tehnica”, decembrie 2006)

2. Un nou ADN
După cum probabil ştiţi, una dintre puţinele certitudini ale ştiinţei
moderne este existenţa ADN-ului, care determină existenţa a tot ce e viu
în natură. De la bacterii la om, acea dublă elice de aminoacizi, descoperită
încă din 1953, de către Watson şi Crick, funcţionează ireproşabil de circa
3,5 miliarde de ani, fiind alcătuită din numai patru baze: adenină, timină,
citozină şi guanină. De ce natura a recurs la aceste două perechi şi numai
la ele, neformând nici o altă variantă în miliarde de ani, este încă un
mister al biologiei. E acesta un accident? Este rezultatul unei selecţii
naturale, care a ales soluţia cea mai sigură? Recent un genetician de la
Institutul de cercetări Scripps din La Jolla, California, dr. Floyd
Romesberg, a creat o moleculă inexistentă în natură, numită 3 fluoro-
benzen, pe scurt 3FB, care se adaugă celor patru baze naturale, realizând
astfel o lărgire a codului genetic. Să nu ne grăbim totuşi să credem că
omul a izbutit să perfecţioneze natura. Succesul e încă limitat. O nouă
pereche de baze a mai fost creată cu ani în urmă de către un japonez, dar
ea nu a putut fi copiată, replicată cum spun geneticienii, de către ARN-ul
din celule. În cazul lui 3FB, ea poate fi replicată. Dar în timp ce în
replicarea celor patru baze naturale o eroare apare doar la 10 milioane de
replicări, în cazul bazelor create de dr. Romesberg o eroare apare la
fiecare 1.000 de replicări. Puţin probabil să se poată crea un organism viu,
128
funcţional, cu această nouă moleculă. Totuşi cercetătorul american este
optimist, şi afirmă că o dată ce tehnologia lui va fi perfecţionată se vor
putea crea organisme simple pe baza ei. Organisme de tipul bacteriilor.
Atunci se va ajunge, poate, la descifrarea secretului fundamental al naturii
în crearea vieţii: este oare, aşa cum spuneam mai înainte, formula ADN-
ului singura viabilă sau ea e doar un accident? În orice caz, lărgirea
codului genetic al microorganismelor poate duce la noi aplicaţii în
medicină, la noi biotehnologii şi la noi aplicaţii în viitoarea informatică
bazată pe molecule.
(revista „Ştiinţa şi Tehnica”, mai 2005)

3. Contra durerii
A fost identificată o nouă substanţă analgezică care este de vreo
şase ori mai puternică decât morfina, cel puţin aşa o demonstrează
experimentele pe cobai. Ea ar putea evita efectele secundare ale
analgezicelor sintetice, cum ar fi dependenţa şi toleranţa ce apar în cazul
unor administrări îndelungate. Noua substanţă, numită opiorfină, pare a
acţiona asupra capacităţii corpului de a lupta împotriva durerii, dar sunt
necesare teste suplimentare, pentru a îi confirma (sau infirma) calităţile.
Substanţa a fost identificată de către o echipă de la Institutul Pasteur,
Paris, în... salivă! „Opiorfina pare a fi mai eficace decât morfina, în
inhibarea durerii acute provocată la cobai, atât în ceea ce priveşte efectul
dozei, cât şi în amplitudinea reacţiei”, arată Catherine Rouget,
conducătoarea echipei de cercetători. Mai bine zis „în cazul
experimentelor pe şobolani, administrarea unui mg/kg de opiorfină a fost
la fel de eficientă împotriva durerii ca administrarea de morfină de trei,
până la şase, ori mai mare.”.Opiorfina pare a fi asemănătoare, din punct
de vedere funcţional, cu alte analgezice naturale produse de creier în
cazul unor stimulări dureroase puternice: encefalinele, endorfinele,
endomorfinele etc. care acţionează asupra mecanismului de transmitere a
semnalelor dureroase. Opiorfina pare a acţiona diferit. Ea protejează
encefalinele împotriva degradării (în mod normal encefalina se
degradează în numai câteva secunde) ceea ce face ca acestea să acţioneze
împotriva durerii un timp mai lung. În prezent a fost declanşat un amplu
program de cercetări clinice, pentru a determina dacă şi alte fluide
(sângele, lacrimile, urina etc.) conţin acest analgezic natural şi pentru a
identifica ţesuturile care sintetizează sau secretă opiorfina. De asemenea
cercetătorii vor să afle care dintre afecţiuni pot beneficia de utilizarea unui
analgezic atât de puternic. Şi că tot a venit vorba: v-aţi întrebat vreodată
de ce îşi ling animalele rănile?
(revista „Ştiinţa şi Tehnica”, decembrie 2006)
129
GRAMMATICA

L’USO DEL CONGIUNTIVO

Il congiuntivo è il modo che esprime la possibilità di un evento,


di un'azione o di uno stato. Un evento espresso al congiuntivo è
presentato come possibile, come desiderato, come presupposto.
1. L’uso del congiuntivo nelle frasi indipendenti:
- Congiuntivo esortativo
Es.: Abbi fiducia!
Tenga la porta per favore!
- Congiuntivo concessivo
Es.: Lo volesse il cielo!
Me lo chiedesse anche in ginocchio, non lo perdonerò!
- Congiuntivo dubitativo
Es.: Non risponde: che sia già uscito?
Che abbia perso il treno?
- Congiuntivo ottativo
Es.: Lo volesse il cielo!
Che non piova proprio adesso!
2. L’uso del congiuntivo nelle frasi dipendenti:
Nelle frasi subordinate si usa sempre il congiuntivo:
a. dopo le congiunzioni e locuzioni congiuntive:
affinché, benché, sebbene, quantunque, per quanto, nel caso che,
qualora, a meno che, senza che, a patto che, a condizione che,
prima che, purché, nonostante, quasi, ecc.
Es.: Io vi aiuto affinché voi stiate bene.
Verrò a visitarla prima che lei parta.
b. dopo espressioni impersonali che indicano volontà,
opportunità, necessità, divieto, speranza, timore, possibilità,
ecc:
è bene, è male, è utile, è inutile, è opportuno, è necessario, è
meglio, bisogna, conviene, è giusto, è sbagliato, è facile, è difficile,
è probabile, è improbabile, può darsi, può essere, ecc.
Es.: È bene che tu sia sempre gentile.
È inutile che tu mi chiami, non ti voglio parlare.
È probabile che loro partano domani mattina.
130
c. dopo verbi che hanno significato analogo:
sperare, aspettare, aspettarsi, desiderare, augurare, augurarsi,
temere aver paura, volere, pretendere, ammettere, concedere,
permettere, lasciare, acconsentire a, proibire, vietare, impedire.
Es.: Aspetto che tu mi dica qualcosa.
Speravo che lei mi dicesse la verità.
d. dopo aggettivi e pronomi indefiniti:
Es.: Chiunque sia, non ho tempo di parlargli.
Dovunque tu vada, pensami.
e. con espressioni impersonali valutative seguite dalla
congiunzione che:
è bello, è brutto, è meraviglioso, è strano, è normale, è ovvio, è
naturale, è (un) peccato, è una vergogna/ è vergognoso, è uno
scandalo/è scandaloso, è un sogno, è una fortuna, è un disastro, è
un problema.
Es.: È probabile che io parta domani.
È una vergogna che tu non abbia studiato.
f. con i verbi, le locuzioni verbali o i predicati nominali che
indicano piacere, dispiacere, sorpresa, rimpianto, ira, ecc. seguiti
da che:
rallegrarsi, dispiacersi, dispiacere, compiacersi, meravigliarsi,
stupirsi, rammaricarsi, rincrescere, essere contento, essere scontento,
essere arrabbiato, essere felice, essere infelice, essere sorpreso.
Es.: Mi dispiace che tu sia arrabbiato.
Siamo contenti che voi abbiate superato l’esame.
g. con i verbi che esprimono opinione:
credere, pensare, ritenere, presumere, immaginare, parere, sembrare
Es.: Credo che loro siano seri.
Mi immagino che siate stanchi, dopo questo lungo viaggio.
h. con verbi di dire e sapere in forma negativa o
interrogativa:
dire, affermare, sostenere, ribadire, sapere, essere certo, essere
sicuro, riconoscere, ammettere
Es.: Lei non sapeva che Mario fosse sposato.

131
i. dopo comparativi e superlativi:
Es.: È il più bel film che io abbia mai visto.
j. nelle interrogative indirette:
Es.: Non so spiegarmi perché gli abbia chiesto aiuto.
k. nelle proposizioni condizionali:
Es.: Se avessi tanti soldi mi comprerei una macchina nuova.

CONCORDANZA DEI TEMPI DEL CONGIUNTIVO

PROPOSIZIONE
PROPOSIZIONE DIPENDENTE
REGGENTE
per
per un’azione
per un'azione un'azione
futura
contemporanea precedente
Se il tempo è rispetto a
a quella delle a quella
quella della
reggente usa della
reggente usa
reggente usa
Indicativo presente Congiuntivo Congiuntivo Futuro
Futuro semplice presente passato semplice
Imperativo
presente che lui sia che lui
che lui arrivi arrivato in arriverà
Es: Spero presto tempo presto
Condizionale
Passato (indicativo
Congiuntivo Congiuntivo passato
imperfetto, passato
imperfetto trapassato
prossimo o
remoto)
Condizionale
che lui fosse Che lui
(presente e
che lui arrivato sarebbe
passato)
arrivasse presto presto arrivato
Es.: Speravo
presto.

132
ESERCIZI:

I. Sottolinea le congiunzioni e le locuzioni che introducono il


congiuntivo:
1. Benché fosse tardi, siamo andati lo stesso al ristorante.
2. Prima che tu inizi il lavoro chiama il tuo capo.
3. Per quanto si sforzasse, non riusciva a dimenticarlo.
4. Mi guardava quasi io fossi un orco.
5. Ti presto la macchina purché tu me la restituisca domani sera.
6. Verrò alla festa a patto che tu inviti anche Massimo.
7. Non sono riuscita a incontrarlo, nonostante sia andata a casa sua.
8. Sebbene fossimo stanchi, abbiamo studiato fino a tardi.
9. A meno che loro non vengano ad aiutarmi, non riuscirò a
finire la relazione in tempo.
10. Ho chiuso tutte le finestre nel caso che piovesse.

II. Completa i periodi con una proposizione finale, adoperando


congiunzioni o locuzioni congiuntive finali:
1. Ho preso una settimana di ferie…
2. Sono arrivato in anticipo…
3. Lavorava dodici ore al giorno…
4. Dovrò comprare una macchina…

III. Completa liberamente le frasi con il modo congiuntivo:


1. Lo perdonerò, a patto che …
2. Ti aiuterei volentieri a condizione che…
3. Questo segreto te lo posso anche svelare, purché…
4. Saresti meno teso se…
5. Nel caso tu … avvisami, così ti aspetto a casa.

IV. All'infinito fra le parentesi sostituisci la forma appropriata del


congiuntivo:
1. Michele si comporta come se (essere) lui il capo.
2. É il più bel film che io (vedere) mai.
3. Da molti giorni non sentivo Marta e temevo (essere) malata.
4. Francesca, è necessario che tu (andare) al più presto possibile
dal medico.
5. Prima che tu (partire) voglio incontrarti.
6. Sembrava che tutti lo (volere bene).
133
7. Non ho parlato con lui non perché non (avere) tempo, ma
perché è molto antipatico.
8. Abbiamo avuto la sensazione che Gabriella ci (mentire).
9. Ti presto la mia macchina, a patto che (tu mettere) il gasolio.
10. Speravo che Luigi e Franco (tornare) per cena.
11. Mi domando come Camilla (sopportare) suo marito.
12. Laura desidera che voi (accompagnarla) alla stazione.
13. Temo che Antonio non mi (dire) la verità.
14. Pensavo che tu (andare) già dal dentista.
15. Era inutile che lui la (chiamare), non lo voleva sentire.
16. Lo troverò, dovunque si (nascondere).
17. Vorrei che tu (ascoltare) quel cd.
18. Era giusto che tu (spiegare) ogni cosa ai tuoi genitori.
19. Dubitavo che loro ci (aiutare).
20. Ci farebbe piacere che voi (accettare) il nostro invito.

V. Traduci in romeno:
1. Speram ca Cinzia să obţină slujba la bancă.
2. E scandalos că nu a aşteptat-o la aeroport.
3. Nimeni nu ştia dacă directorul ajunsese.
4. Aş vrea ca Irene să vină la mare cu mine.
5. Cred că s-a terminat benzina.
6. Aştept cu nerăbdare să plecăm în vacanţă la Roma.
7. Nu cred că îţi ajung banii pe care îi ai.
8. Se comporta ca şi cum ar fi fost un zeu.
9. Mi se pare nedrept ca toţi ceilalţi să meargă în excursie şi noi nu.
10. Se pare că mâine va fi timp frumos.
11. Deşi nu îl cunoştea foarte bine a acceptat invitaţia la masă.
12. Este important ca toţi studenţii să se pregătească pentru examen.
13. Nu cred că vor reuşi să-şi cumpere o casă anul acesta.
14. Anei nu îi este somn, deşi s-a trezit foarte devreme.
15. Este cea mai frumoasă veste pe care am primit-o!

134
UNITÀ 7

IL LINGUAGGIO GIURIDICO

Per le numerose occasioni di contatto con la lingua comune, il


linguaggio giuridico ha un'importanza linguistica particolare. È una
lingua speciale con una sua particolare nomenclatura, una sua
grammatica, una sua originale stilistica. È una lingua essenzialmente
scritta che si fonda su documenti ufficiali (leggi, trattati, convenzioni)
e non ufficiali (contratti, testamenti, mandanti). A differenza di altri
linguaggi settoriali, la lingua del diritto non ha confini precisi. Vi
abbondano i tecnicismi, gli arcaismi, i latinismi, forme esoteriche di
non facile decriptazione, accessibili ai soli iniziati. I testi giuridici
hanno come obiettivo una comunicazione chiara ed univoca, usano
pertanto un linguaggio denotativo che impedisca fraintendimenti o
introduca sfumature soggettive.

IL LINGUAGGIO GIURIDICO: GRAMMATICA

a) maggiore presenza del congiuntivo nelle subordinate:


Il rapporto nullità-divorzio, chiaro quando si tratti di un
matrimonio civile, si fa complesso, quando si tratti [ ... ] di un
matrimonio religioso cattolico con effetti civili. Resta infine, da
vedere se sia ammissibile una azione di nullità.

b) forte diffusione del participio presente con valore verbale:


«fatto costituente reato»; «i diritti spettanti al condannato»;
«Certo io notaio della identità personale delle parti davanti a me
comparenti» (formula frequente negli atti); Alcuni participi presenti
sono stati sostantivati, come attenuante (sottinteso: circostanza).

c) frequente anteposizione del participio passato (e, in generale,


dell'aggettivo) al nome:
«concesse le attenuanti generiche dichiarate equivalenti alla
contestata aggravante», «in parziale riforma dell' impugnata
decisione» (formule tipiche delle sentenze).

135
d) omissione dell'articolo:
il carattere tecnico di una locuzione (proporre ricorso, depositare
istanza di scarcerazione); l'appartenenza a sintagmi con valore
avverbiale (in epigrafe - nell'intestazione o nella rubrica di un atto, di
una sentenza e simili; in motivazione - è conforme all' ormai
consolidata giurisprudenza ricordata in motivazione), ecc.

Leggi il seguente testo:


Il giudizio penale ha lo scopo di reprimere comportamenti
considerati dalla legge illegali (detti reati) e accertare se quella
determinata persona (detta imputato) ha commesso il reato per il quale
è sottoposta a processo. In caso affermativo il giudice penale deve
stabilire la pena adeguata al reato, così come stabilito dalla legge. Nei
casi più gravi il processo ha luogo anche se la vittima non intende
chiedere il giudizio nei confronti del presunto colpevole del reato.
Infatti la Costituzione stabilisce che il procedimento a carico degli
indiziati di reato è obbligatorio e quindi deve essere aperto d’ufficio.
É il pubblico ministero (p.m) che in nome della collettività, ha il
compito di chiedere lo svolgimento di un processo penale. Nei reati
meno gravi, per i quali il p.m non procede d’ufficio, l’azione penale
può iniziare solo su querela della parte offesa.
(dal Codice Penale Italiano)

1. Secondo te, nel testo è utilizzato un linguaggio denotativo o


connotativo? Argomenta la tua risposta.
2. L’azione espressa dal verbo è localizzata:
a) Nel tempo presente
b) Nel tempo passato
c) In una dimensione a temporale
3. Con l’aiuto del dizionario, traduci in romeno il testo sopra,
facendo attenzione ai termini giuridici.

Lessico tematico
Aberratio, ab intestato (latino; "da persona che non ha fatto
testamento"), abolitio criminis (latino; "abolizione del crimine"),
abrogare (a abroga), abuso (abuz), accertamento (verificare), accordo
per commettere un reato (asociere la comiterea unei infracţiuni),
accusa (acuzare, rechizitoriu), actio libera in causa (latino;
letteralmente "azione deliberata nella causa), ad nutum recesso (latino;
recesso dal contratto, in genere di lavoro), aggravanti (circumstanţe
136
agravante), amnistia (amnistie), appello (recurs), archiviare (a clasa),
arringa (pledoarie), assoluzione (achitare), attenuanti (circumstanţe
atenuante), attore (reclamant) avvocato (avocat), buona condotta (bună
purtare), buona fede (bună credinţă), calunnia (calomnie), carcere
(închisoare), carichi pendenti (antecedente penale), causa (proces),
cautela (clauză, măsură de prevedere), cauzione (cauţiune), codice
fiscale (cod fiscal), concussione (abuz de putere), condanna (sentinţă),
conoscere di (a avea competenţa), convenuto (pârât), corte d’appelo
(curte de apel), corte costituzionale (curte constituţionlă), de cuius (dal
latino de cuius hereditate agitur, cioè „colui della cui eredità si tratta”),
offerta de delitto (dal latino; reato punito con la multa e con la
reclusione), denuncia (declaraţie, denunţ), difensore (avocatul
apărării), difensore d’ufficio (avocat din oficiu), difesa (apărare),
diritto (drept), eguaglianza, principio di (principiu de egalitate),
ergastolo (închisoare pe viaţă), estorsione (excrocare), ex nunc (in
latino „da questo momento”, „d'ora in poi”), ex tunc (in latino „da
allora”, „da quel momento”), favoreggiamento (complicitate), fermo
(reţinere, arestare provizorie), flagranza di reato (flagrant delict),
frode (fraudă), giudice (judecător), giurisprudenza (jurisprudenţă),
grazia (graţiere), imputato (acuzat), impugnazione (respingere a unei
sentinţe), incensurato (fără cazier), indagato (cercetat), indulto
(amnistie), istanza (instanţă), latitanza (situaţia celui care se ascunde
de justiţie), magistrato (magistrat), mala fede (rea credinţă), mandato
di arresto (mandat de arestare), ne bis in idem (non due volte per lo
stesso fatto), notificazione (notificare), nullità (nevalabilitate), nullum
crimen, nulla poena, sine lege (senza legge, non vi è crimine né pena),
par condicio (dal latino; "condizione paritaria"), parte civile nel
processo penale (parte civilă în procesul penal), parte lesa (parte
vătămată), pena (pedeapsă), premeditazione (premeditare),
prescrizione del reato e della pena (prescrierea unei infracţiuni sau a
unei pedepse), privacy, tutela penale della (apărarea dreptului la
intimitate), querela (plângere), quietanza (chitanţă), quorum (cvorum),
reato (infracţiune), recidiva (recidivă), reclusione (pedeapsă cu
închisoarea), reo (vinovat), revocazione (revocare, revenire asupra
unei hotărâri), riciclaggio (spălarea banilor), rinvio (amânare),
rogatoria (comisie rogatorie), sanzione/pena (sancţiune), sentenza
(sentinţă), solve et repete (letteralmente, paga e poi chiedi il
rimborso), TAR (Tribunale amministrativo regionale), terzo (terţ),
tribunale (tribunal), truffa (înşelătorie, fraudă), udienza (audiere,
şedinţă de judecată), usucapione (usucapiune), usufrutto (uzufruct),
verdetto (verdict), verbale (proces verbal).

137
ESERCIZI LESSICALI:

I. Caratteristiche del linguaggio giuridico sono alcune locuzioni


preposizionali preferite a preposizioni semplici di uso comune.
Nelle seguenti frasi sostituisci alle preposizioni di uso comune le
locuzioni preposizionali di uso giuridico riportate sotto:
a seguito di, a titolo di, ai fini di, ai sensi di, in danno di, in ordine a.
1. I contratti vengono conclusi per soddisfare le esigenze del
consumo privato.
2. Dopo l’entrata in vigore della legge saranno vietati tutti gli
accordi tra imprese che possano pregiudicare il commercio tra Stati
Membri.
3. Come compenso per le spese sostenute la parte riceverà la
somma pari all’ammontare dell‘importo totale.
4. Quando il fatto è commesso contro lo stato il reo si obbliga a
una penale di 50000euro.
5. Si chiede alla Corte un chiarimento interpretativo sulla facoltà di
deroga prevista dall’articolo. 11 della quinta direttiva in materia di IVA.
6. Secondo la normativa della Legge 28 febbraio 1985, la parte
venditrice dichiara che l’immobile compravenduto è stato da essa
parte venditrice costruito in forza dei provvedimenti edilizi rilasciati
dal Comune.

II. Leggi il seguente testo:


Art. 1.1
La Camera dei deputati è eletta a suffragio universale, con voto
diretto e uguale, libero e segreto, espresso in un unico turno elettorale.
Art.1.3
In ogni circoscrizione, il settantacinque per cento del totale dei
seggi è attribuito nell’ambito di altrettanti collegi uninominali, nei quali
risulta eletto il candidato che ha riportato il maggior numero di voti.
Legge n.277 del 4 agosto 1993, relativa alla modifica del
sistema elettorale nel nostro ordinamento.
Individua tutte le parole appartenenti al campo semantico delle
elezioni e poi traduci il testo in romeno.

138
III. Costruisci due frasi contenenti la parola diritto, due con la
parola dovere e due con la parola sanzione, nelle quali le parole in
relazione con esse siano coerenti ed appropriate.

IV. Leggi il seguente testo:


La libertà personale è inviolabile.
Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione, o
perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà
personale, se non per atto motivato dall’autorità giudiziaria e nei soli
casi e modi previsti dalla legge.
In casi eccezionali di necessità e di urgenza indicati
tassativamente dalla legge, l’autorità di pubblica sicurezza può
adottare provvedimenti provvisori, che devono essere comunicati
entro quarantotto ore all’autorità giudiziaria e, se questa non li
convalida nelle successive quarantotto ore, si intendono revocati e
restano privi di ogni effetto.
E’ punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque
sottoposte a restrizione della libertà.
La legge stabilisce i limiti massimi della carcerazione
preventiva.
La libertà è la condizione per cui il singolo soggetto può
esplicare la sua personalità.
(da La Costituzione italiana)

a. Individua le parole derivate, riportale nella tabella e completa


la tabella stessa isolando il suffisso o prefisso:
b. Traduci in romeno il testo.

Parola derivata Suffisso/prefisso

V. Forma la famiglia lessicale delle seguenti parole:


Giustizia, crimine, legale, delibera

139
VI. Inserisci negli spazi vuoti del testo i seguenti sostantivi di
cui ti forniamo la definizione:
dirigente = che dirige una attività o un gruppo di persone
violazione = il violare, l’essere violato
organi = ufficio di un ente dotato di funzioni specifiche
reclami = protesta, lamentela

Art. 5 – Impugnazioni – comma 4


Il ……………….dell’amministrazione scolastica periferica
decide in via definitiva sui …………………… proposti dagli studenti
della scuola secondaria superiore o da chiunque vi abbia interesse,
contro le ………………………………del presente regolamento,
anche contenute nei regolamenti di istituto. La decisione è assunta
previo parere ………………….di un ……………..di garanzia
composto per la scuola secondaria superiore da due studenti
………………… dalla consulta provinciale, da tre docenti e da un
genitore designati dal consiglio scolastico provinciale, e presieduto da
una persona di elevate qualità morali e civili ……………………….da
dirigente dell’Amministrazione scolastica periferica. Per la scuola
media in luogo degli studenti sono designati altri due genitori.
Statuto delle studentesse e degli studenti

VII. Collega i seguenti termini giuridici con il significato


corretto:
1. reprimere a. fare, compiere
2. accertare b. si protegge, si difende
3. commettere c. essere incaricato, avere la funzione
4. adeguata d. automaticamente
5. si tutela e. frenare con la forza, bloccare
6. ha luogo f.. contro, verso
7. intendere g. adatta, giusta
8. presunto colpevole h. si svolge, accade
9. carico i. verificare
10. d’ufficio j. volere
11. avere il compito k. la richiesta di processo della parte
offesa
12. querela l.la persona che è giudicata nel
processo
13. porre in essere m. annullamento
140
14. interporre n. realizzare, effettuare
15. caducazione o. presentare

VIII. Il linguaggio giuridico invece di usare le forme del


passivo con essere, venire, andare utilizza, di solito si passivante.
Trasforma queste frasi utilizzando il si passivante:
1. Nel giudizio di primo grado la questione viene esaminata
per la prima volta e viene emessa una sentenza o un altro
provvedimento da parte del giudice competente.
2. Nel giudizio di secondo grado, detto di appello, la
questione viene riesaminata.
3. L’avvocato dell’attore dovrà dimostrare che i diritti del suo
cliente sono stati violati portando davanti al giudice delle prove.
4. Nel processo penale non viene tutelato solo un interesse
privato (quello della vittima del reato), ma l’interesse di tutta la
collettività affinché i resti, in quanto illeciti, vengano puniti.
5. Nel processo civile vengano risolte le controversie sorte fra
cittadini o fra cittadini e PA (Pubblica Amministrazione) relative a
diritti soggettivi.

IX. Traduci in romeno i seguenti testi:

1. CONTRATTO DI COMPRAVENDITA
PARTE VENDITRICE
PINTON MATTEO, nato a ... il giorno ... residente a Pavia, Via ...,
imprenditore, cittadino italiano, codice fiscale ...;
PARTE ACQUIRENTE
NESPOLA MARIA, nata a ... il giorno ... residente a Pavia, Via ...,
insegnante, cittadina italiana, codice fiscale ....
OGGETTO
Villino unifamiliare sito al civ. n. ... di Via ... a Pavia, censito nel c.t.
... della P.T. ... di Pavia - p.c.n. ... urbana di mq. ... e relative
pertinenze.
PREZZO
Euro 200000 (duecentomila) più I.V.A

Articolo 1 - La parte venditrice sopraindicata proprietaria


dell'immobile indicato in epigrafe e meglio descritto in calce al presente
atto, vende ed in piena assoluta proprietà trasferisce detto immobile alla
signora NESPOLA MARIA che ne accetta ed acquista la proprietà.
141
Articolo 2 - Il prezzo di vendita è convenuto in Euro 200000
(duecentomila) più I.V.A, somma che la parte venditrice dichiara e
conferma di aver effettivamente ricevuto ed incassato prima d'ora dalla
parte acquirente alla quale rilascia, con la sottoscrizione del presente atto,
ampia e finale quietanza liberatoria di pieno pagamento e saldo.
La parte venditrice dichiara che nessun diritto di ipoteca legale
le deriva dal presente atto ed esonera i pubblici uffici competenti ed il
Notaio che autenticherà nelle firme la presente scrittura da ogni
responsabilità al riguardo.
Articolo 3 - La compravendita è pattuita a corpo e non a misura
o a stima nello stato di fatto e di diritto in cui l'immobile attualmente
si trova, ben noto alla parte acquirente e come da questa visitato e
gradito, con ogni diritto, azione e ragione inerente, servitù attiva,
pertinenza ed accessione.
Articolo 4 - La parte venditrice garantisce la proprietà, la
disponibilità, il pacifico possesso e l’assoluta libertà dell’immobile
compravenduto da ipoteche, servitù passive, imposte e tasse pregresse,
pesi e vincoli di qualsiasi genere.
La parte venditrice presta, altresì, garanzia a termini di legge per
ogni caso di evizione, spoglio, danno o molestia.
Articolo 5 - Il trasferimento della proprietà e del possesso
dell'immobile compravenduto avviene oggi stesso per ogni
conseguente effetto utile ed oneroso.
Articolo 6 – L’acquirente resta autorizzato ad eseguire a proprio
favore l'intavolazione dell’immobile compravenduto, su istanza del
Notaio che autenticherà nelle firme la presente scrittura, che viene
all'uopo delegato e viene altresì eletto domiciliario per la notifica del
decreto tavolare in unico esemplare ai sensi e per gli effetti dell'art.
123 bis della Legge Tavolare.
Articolo 7 - Ai sensi e per gli effetti della normativa applicabile
della Legge 28 febbraio 1985 n. 47 e successive modifiche, la parte
venditrice, quale in epigrafe indicata dichiara:
a) che l'immobile compravenduto è stato da essa parte venditrice
costruito in forza dei seguenti provvedimenti edilizi rilasciati dal
Sindaco di Pavia:
...........
d) che l'immobile medesimo non ha formato oggetto dei
provvedimenti sanzionatori di cui all'art. 41 della legge 47/1985 sopra
richiamata e non vi sono state eseguite opere abusive, in quanto i
lavori di costruzione sono stati eseguiti sotto l'osservanza delle norme

142
vigenti e secondo le prescrizioni di cui alla richiamata concessione ed
a quella di variante, confermando la parte venditrice di aver
provveduto a richiedere il rilascio del certificato di abitabilità ed
utilizzazione in data ....
La parte acquirente dà manleva e libera da ogni obbligo,
incombenza e responsabilità il venditore nel caso in cui all'atto della
visita di abitabilità venissero richieste modifiche, interventi od opere
di ogni genere da parte del Comune per l'ottenimento dell'abitabilità
ed utilizzazione ed assume pertanto a suo carico ogni relativo onere e
responsabilità per eventuali modifiche delle opere o variazioni di
destinazione d'uso dei singoli locali effettuati da essa parte acquirente.
La parte acquirente prende atto delle come sopra rese
dichiarazioni a tutti i possibili effetti.
Articolo 8 - Ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 3, comma 13
Ter. del Decreto Legge 27 aprile 1990 n. 90 convertito nella legge 26
giugno 1990, n. 165, la parte venditrice, quale in epigrafe indicata resa
edotta dal Notaio che autentica nelle firme le presente scrittura delle
sanzioni previste dall'art. 26 della Legge 4 gennaio 1968 n. 15 e dallo
stesso ammonita sulle conseguenze penali per le false dichiarazioni -
sotto la sua personale responsabilità - dichiara ed attesta:
che il reddito fondiario dell'immobile oggetto del presente atto
non doveva essere denunciato nella dichiarazione dei redditi di essa
parte venditrice nel periodo di imposta per il quale alla data odierna è
scaduto il termine di presentazione in quanto è bene alla cui
produzione o al cui scambio è diretta l'attività della propria Impresa;
conseguentemente al presente atto non si applicano le
disposizioni di cui alla richiamata normativa.
..............
Articolo 11 - Tutte le spese e tasse del presente atto e
conseguenti compresa l'I.V.A. in aggiunta al prezzo di vendita quale
sopra convenuto, sono e saranno ad esclusivo carico della parte
acquirente che non è legata da rapporto di coniugio né da vincoli di
parentela in linea retta con quella venditrice.
La parte venditrice dà atto che la parte acquirente le ha
corrisposto l'I.v.A. nella misura prevista.
Il presente trasferimento essendo operazione imponibile I.V.A
Sconterà le imposte di registro, di trascrizione e catastale in misura
fissa.

143
L'imposta sull'incremento di valore degli immobili (IN.V.IM.)
resta invece come previsto dal D.P.R. 26 ottobre 1972 n. 643 - a carico
della parte venditrice, se ed in quanto dovuta.

Pavia, il 4 (quattro) ottobre 1995 (millenovecentonovantacinque)


[Firma delle parti]

2. Dei Reati in Generale


I. Reati e pene: disposizione espressa di legge
Nessuno può essere punito per un fatto che non sia
espressamente preveduto come reato dalla legge né con pene che non
siano da essa stabilite (25 Cost.).
II. Successione di leggi penali
Nessuno può essere punito per un fatto che, secondo la legge del
tempo in cui fu commesso, non costituiva reato (25 Cost.).
Nessuno può essere punito per un fatto che, secondo una legge
posteriore, non costituisce reato; e, se vi è stata condanna, ne cessano
l’esecuzione e gli effetti penali.
Se la legge del tempo in cui fu commesso il reato e le posteriori
sono diverse, si applica quella le cui disposizioni sono più favorevoli
al reo, salvo che sia stata pronunciata sentenza irrevocabile.
Se si tratta di leggi eccezionali o temporanee, non si applicano le
disposizioni dei capoversi precedenti.
Le disposizioni di questo articolo si applicano altresì nei casi di
decadenza e di mancata ratifica di un decreto-legge e nel caso di un
decreto-legge convertito in legge con emendamenti (77 Cost.)
III. Obbligatorietà della legge penale
La legge penale italiana obbliga tutti coloro che, cittadini o
stranieri, si trovano nel territorio dello Stato, salve le eccezioni
stabilite dal diritto pubblico interno o dal diritto internazionale. La
legge penale italiana obbliga altresì tutti coloro che, cittadini o
stranieri, si trovano all’estero, ma limitatamente ai casi stabiliti dalla
legge medesima (7-10; 17, 18 c.p. m. p.; 1080 cod. nav.) o dal diritto
internazionale.
IV. Cittadino italiano. Territorio dello Stato
Agli effetti della legge penale, sono considerati cittadini italiani i
cittadini delle colonie, i sudditi coloniali, gli appartenenti per origine o

144
per elezione ai luoghi soggetti alla sovranità dello Stato e gli apolidi
residenti nel territorio dello Stato.
Agli effetti della legge penale, è territorio dello Stato il territorio
della Repubblica quello delle colonie e ogni altro luogo soggetto alla
sovranità dello Stato. Le navi e gli aeromobili italiani sono considerati
come territorio dello Stato, ovunque si trovino, salvo che siano soggetti,
secondo il diritto internazionale, a una legge territoriale straniera.
V. Ignoranza della legge penale
Nessuno può invocare a propria scusa l’ignoranza della legge
penale.
VI. Reati commessi nel territorio dello Stato
Chiunque commette un reato nel territorio dello Stato è punito
secondo la legge italiana.
Il reato si considera commesso nel territorio dello Stato, quando
l’azione o l’omissione, che lo costituisce, è ivi avvenuta in tutto o in
parte, ovvero si è ivi verificato l’evento che è la conseguenza
dell’azione od omissione.
VII. Reati commessi all’estero
E’ punito secondo la legge italiana il cittadino o lo straniero che
commette in territorio estero taluno dei seguenti reati:
1) delitti contro la personalità dello Stato ;
2) delitti di contraffazione del sigillo dello Stato e di uso di tale
sigillo contraffatto;
3) delitti di falsità in monete aventi corso legale nel territorio
dello Stato, o in valori di bollo o in carte di pubblico credito italiano;
4) delitti commessi da pubblici ufficiali (c.p.357) a servizio dello
Stato, abusando dei poteri o violando i doveri inerenti alle loro funzioni;
5) ogni altro reato per il quale speciali disposizioni di legge o
convenzioni internazionali stabiliscono l’applicabilità della legge
penale italiana . (dal Codice Penale Italiano – dei Reati in generale)

3. Corte di cassazione – Sezione I civile - Sentenza 30


gennaio – 12 aprile 2006 n. 8516

MASSIMA
„L’accordo con il quale i coniugi, nel quadro della complessiva
regolamentazione dei loro rapporti in sede di separazione consensuale,
stabiliscano il trasferimento di beni immobili o la costituzione di diritti

145
reali minori sui medesimi, rientra nel novero degli atti suscettibili di
revocatoria fallimentare (ai sensi degli articoli 67 e 69 della legge
fallimentare). Tale azione non trova ostacolo né nell’avvenuta
omologazione dell’accordo stesso, cui resta estranea la funzione di
tutela dei terzi creditori e che, comunque, lascia inalterata la natura
negoziale della pattuizione dal complesso delle altre della separazione;
né, infine, nella circostanza che il trasferimento immobiliare o la
costituzione del diritto reale minore siano stai pattuiti in funzione
solutoria dell’obbligo di mantenimento del coniuge economicamente
più debole o di contribuzione al mantenimento dei figli, venendo nella
specie in contestazione, non già la sussistenza dell’obbligo in sé, di
fonte legale, ma le concrete modalità di assolvimento del medesimo,
convenzionalmente stabilite dalla parti. Tale conclusione si impone a
fortiori allorché il trasferimento immobiliare o la costituzione del
diritto reale minore non facciano parte delle originarie condizioni della
separazione consensuale omologata, ma formino invece oggetto di un
accordo modificativo intervenuto successivamente tra i coniugi, del
quale esauriscano i contenuti ”.
da „Diritto & Diritti”, 7 dicembre 2006)

4. Del lavoro nell’impresa


Art. 2082 Imprenditore
E' imprenditore chi esercita professionalmente un'attività
economica organizzata (2555, 2565) al fine della produzione o dello
scambio di beni o di servizi (2135, 2195).
Art. 2083 Piccoli imprenditori
Sono piccoli imprenditori i coltivatori diretti del fondo (1647,
2139), gli artigiani, i piccoli commercianti e coloro che esercitano
un'attività professionale organizzata prevalentemente con il lavoro
proprio e dei componenti della famiglia (2202, 2214, 2221).
Art. 2084 Condizioni per l'esercizio dell'impresa
La legge determina le categorie d'imprese il cui esercizio è
subordinato a concessione o autorizzazione amministrativa.
Le altre condizioni per l'esercizio delle diverse categorie di
imprese sono stabilite dalla legge (e dalle norme corporative).
Art. 2085 Indirizzo della produzione
Il controllo sull'indirizzo della produzione e degli scambi in
relazione all'interesse unitario dell'economia nazionale è esercitato
dallo Stato, nei modi previsti dalla legge (e dalle norme corporative).

146
Art. 2086 Direzione e gerarchia nell'impresa
L'imprenditore è il capo dell'impresa (Cost. 41) e da lui
dipendono gerarchicamente i suoi collaboratori.
Art. 2087 Tutela delle conduzioni di lavoro
L'imprenditore e tenuto ad adottare nell'esercizio dell'impresa le
misure che, secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la
tecnica, sono necessarie a tutelare l'integrità fisica e la personalità
morale dei prestatori di lavoro.
Art. 2088-2092 (omissis)
Art. 2093 Imprese esercitate da enti pubblici
Le disposizioni di questo libro si applicano agli enti pubblici
inquadrati nelle associazioni professionali.
Agli enti pubblici non inquadrati si applicano le disposizioni di
questo libro, limitatamente alle imprese da essi esercitate.
Sono salve le diverse disposizioni della legge.
(dal Codice Civile Italiano, Del lavoro nell’impresa)

X. Traduci in italiano i seguenti testi:


1. Drepturile, libertăţile şi îndatoririle fundamentale
ARTICOLUL15
(1) Cetăţenii beneficiază de drepturile şi de libertăţile consacrate prin
Constituţie şi prin alte legi şi au obligaţiile prevăzute de acestea.
(2) Legea dispune numai pentru viitor, cu excepţia legii penale
sau contravenţionale mai favorabile.
ARTICOLUL16
(1) Cetăţenii sunt egali în faţa legii şi a autorităţilor publice, fără
privilegii şi fără discriminări.
(2) Nimeni nu este mai presus de lege.
(3) Funcţiile şi demnităţile publice, civile sau militare, pot fi
ocupate, în condiţiile legii, de persoanele care au cetăţenia română şi
domiciliul în ţară. Statul român garantează egalitatea de şanse între
femei şi bărbaţi pentru ocuparea acestor funcţii şi demnităţi.
(4) În condiţiile aderării României la Uniunea Europeană,
cetăţenii Uniunii care îndeplinesc cerinţele legii organice au dreptul de
a alege şi de a fi aleşi în autorităţile administraţiei publice locale.
ARTICOLUL17
Cetăţenii români se bucură în străinătate de protecţia statului român şi
trebuie să-şi îndeplinească obligaţiile, cu excepţia acelora ce nu sunt
compatibile cu absenţa lor din ţară.

147
ARTICOLUL18
(1) Cetăţenii străini şi apatrizii care locuiesc în România se bucură de
protecţia generală a persoanelor şi a averilor, garantată de Constituţie
şi de alte legi.
(2) Dreptul de azil se acordă şi se retrage în condiţiile legii, cu
respectarea tratatelor şi a convenţiilor internaţionale la care România
este parte.
ARTICOLUL19
(1) Cetăţeanul român nu poate fi extrădat sau expulzat din România.
(2) Prin derogare de la prevederile alineatului (1), cetăţenii
români pot fi extrădaţi în baza convenţiilor internaţionale la care
România este parte, în condiţiile legii şi pe bază de reciprocitate.
(3) Cetăţenii străini şi apatrizii pot fi extrădaţi numai în baza
unei convenţii internaţionale sau în condiţii de reciprocitate.
(4) Expulzarea sau extrădarea se hotărăşte de justiţie.
ARTICOLUL20
(1) Dispoziţiile constituţionale privind drepturile şi libertăţile
cetăţenilor vor fi interpretate şi aplicate în concordanţă cu Declaraţia
Universală a Drepturilor Omului, cu pactele şi cu celelalte tratate la
care România este parte.
(2) Dacă există neconcordanţe între pactele şi tratatele privitoare la
drepturile fundamentale ale omului, la care România este parte, şi legile
interne, au prioritate reglementările internaţionale, cu excepţia cazului în
care Constituţia sau legile interne conţin dispoziţii mai favorabile.
(Constituţia României,
Drepturile, libertăţile şi îndatoririle fundamentale)

2. Cerere constituire parte civilă


TRIBUNALUL BUCUREŞTI
SECŢIA a II a PENALĂ
DOSAR NR. 24632/3/3006
Şedinţa publică din data de .............2007
DECLARAŢIE DE PARTE VĂTĂMATĂ/PARTE CIVILĂ
Numele ..., prenumele ... , vârsta ..., domiciliul: localitatea ... ,
strada. ... nr...., bloc. ..., scara. ..., etaj. ..., apartament ..., judeţ(sector)
....,
Cetăţenia ..., ocupaţia ... , CNP ...

148
I s-a explicat că poate participa în proces ca parte vătămată,
iar dacă a suferit o pagubă materială sau o daună morală, că se
poate constitui parte civilă.
Totodată i s-au adus la cunoştinţă celelalte dispoziţii din
Codul de procedură penală în raport de poziţia sa procesuală.
În aceste condiţii partea declară următoarele:
Mă constitui parte civilă cu suma de ... lei, reprezentând
contravaloarea a ....
Solicit actualizarea pretenţiilor civile.

PREŞEDINTE, GREFIER,
Semnătură părţi,

3. Model de procură de cumpărare a unui teren


Subsemnatul ..., cetăţean ..., născut la data de ..., în localitatea ...,
de sex ..., căsătorit/necăsătorit, domiciliat în ..., str ..., nr. ..., bloc ...,
scara ..., etaj ..., ap. ..., sector/judeţ ..., posesor al ..., seria ..., nr. ...,
eliberat de ..., la data de ..., cod numeric personal ..., împuternicesc
prin prezenta pe ..., cetăţean ..., născut la data de ..., în localitatea ...,
de sex …, căsătorit/necăsătorit, domiciliat în ..., str ..., nr. ..., bloc ...,
scara ..., etaj ..., apart. ..., sector/judeţ ..., posesor al ..., seria ..., nr. ...,
eliberat de ..., la data de ..., cod numeric personal ... ca în numele meu
şi pentru mine să cumpere la preţul cel mai avantajos, un teren în
suprafaţă de ... situat în ...
În acest scop, mandatarul meu, va negocia clauzele contractului
de vânzare cumpărare pe care îl va semna, în formă autentică, va
achita vânzătorului preţul vânzării şi va îndeplini toate formalităţiile
pentru înscrierea dreptului de proprietate în Cartea Funciară şi pentru
înscrierea în evidenţele fiscale.
Pentru îndeplinirea prezentului mandat, mandatarul meu va
semna în numele meu şi pentru mine, oriunde va fi necesar, semnătura
lui fiindu-mi pe deplin opozabilă.
Redactată şi editată în ... exemplare, la ..., astazi, data
autentificării.
S-au eliberat părţilor ... exemplare.

Mandant

149
4. Contract de comodat
PĂRŢILE CONTRACTANTE
Art. 1. Dl./D-na. …............., cu domiciliul în …......, str. …....,
nr. …., judeţul ….........., identificat cu B.I. seria ….... nr. …....... în
calitate de COMODANT,
şi
Art. 2. Dl./D-na. …............., cu domiciliul în …......, str. …....,
nr. …., judeţul ….........., identificat cu B.I. seria ….... nr. …....... în
calitate de COMODATAR,
OBIECTUL CONTRACTULUI
Art. 3. Obiectul contractului îl constituie folosinţa de către
comodatar a apartamentului aflat în proprietatea d-lui/d-nei.
…..............., în calitate de comodant, situat în …......... str. ….............,
nr. …..., pe care comodatarul se obligă să îl folosească potrivit
destinaţiei sale.
TERMEN
Art. 4. Comodantul acordă comodatarului folosinţa
apartamentului pe o durată de …... ani, cu începere de la data semnării
contractului.
OBLIGAŢIILE PĂRŢILOR
Art. 5. Comodantul se obligă:
a. să dea comodatarului spre folosinţă apartamentul ce face
obiectul prezentului contract;
b. să restituie comodatarului cheltuielile făcute cu întreţinerea
apartamentului;
Art. 6. Comodatarul se obligă:
c. să folosească şi să întreţină apartamentul ca un bun proprietar;
d. să folosească apartamentul potrivit destinaţiei stabilite prin
prezentul contract;
e. să restituie la data încheierii contractului bunul împrumutat.
RĂSPUNDEREA
Art. 7. Comodatarul răspunde pentru deteriorarea sau pierderea
– în tot sau în parte – a lucrului, dacă nu dovedeşte că deteriorarea ori
pieirea s-a produs fortuit sau că deteriorarea este consecinţa folosirii
potrivit destinaţiei şi fără culpă din partea sa.
DAUNE COMINATORII
Art. 8. În cazul în care comodatarul nu eliberează apartamentul
la sfârşitul contractului, acesta este obligat să plătească comodantului,
150
daune cominatorii în valoare de ….......... lei pentru fiecare zi de
întârziere.
FORŢA MAJORĂ
Art. 9. Forţa majoră apără de răspundere partea care o invocă.
Partea contractantă care invocă forţă majoră, o poate face
opozabilă celeilalte părţi cu condiţia informării apariţia cauzei de forţă
majoră în cel mult 5 zile de la apariţia acesteia adăugând o confirmare a
unor organe competente care să certifice realitatea şi exactitatea cauzei.
ÎNCETAREA CONTRACTULUI
Art. 10. Raporturile contractuale încetează prin restituirea
lucrului în stare corespunzătoare la termenul prevăzut în contract.
Art. 11. În caz de nerespectare a obligaţiilor de către comodatar,
comodantul poate cere rezilierea contractului.
LITIGII
Art. 12. Litigiile dintre părţile contractante, în cazul în care nu
vor fi rezolvate pe cale amiabilă, vor fi soluţionate de instanţele
judecătoreşti competente.
Prezentul contract a fost încheiat astăzi ….... în 3 exemplare
originale, din care unul rămâne la comodant, unul la comodatar şi unul
la notariat.

Semnăturile părţilor

COMODATANT,
COMODATAR,

(http://www.indaco.ro/products_lege4)

5. Contestaţie la executarea silită imobiliară


Subsemnatul ….................., domiciliat în localitatea …..........,
judeţul …............, str. …............., nr. …......, etajul …......, apart.
…....., fac contestaţie împotriva executării silite începute la cererea lui
….............., din localitatea …............, judeţul …........., str. ….............
nr. ….... etajul …...... apart. ….... prin comandamentul nr. …..........
din ….......... înfiinţat ca urmare a încheierii acestui tribunal nr.
…............. din ….............a imobilului din localitatea ….............
judeţul …............. str. ….............. nr. …...... etajul …....... nr. Carte
funciară …........ nr. Topografic …............. proprietatea debitorului

151
….................., domiciliat în localitatea …............., judeţul …............
str. …............. nr. …..... etajul …...... apart. …......
În fapt,
........................................................................................................
............................................................................................….................
.................... (se vor menţiona cauzele de fapt ale contestaţiei, care pot
consta în nulitatea titlului executoriu, în nulitatea procedurii însăşi; de
urmărire sau în contestarea proprietăţii imobilului urmărit. În acest din
urmă caz, instanţa sesizată cu contestaţia la executare nu poate rezolva
problema proprietăţii, dar acordă suspendarea executării silite până la
soluţionarea acţiunii principale a contestatorului, care va urma să
dovedească că a introdus o asemenea acţiune).
În drept, îmi întemeiez cererea pe dispoziţiile art. ….......... şi
ale art. 522-525 C. proc. Civ.
Înţeleg să mă folosesc de proba cu acte, şi anume de
…......................................................................................
….............................................................................................................
..................................................................
Depun un exemplar contestaţie, precum şi copii certificate de
pe actele sus-menţionate, în trei exemplare dintre care unul pentru
instanţă şi celelalte două pentru a fi comunicate creditorului urmăritor
şi debitorului urmărit.

Semnătura contestatorului,
….......................
DOMNULUI PREŞEDINTE AL ….......................

(http://www.indaco.ro/products_lege4.)

GRAMMATICA

DISCORSO DIRETTO E INDIRETTO

Nel discorso diretto si riportano testualmente le parole di chi ha


parlato (o parla) nel modo in cui le ha pronunciate:
La mamma dice: „Vado a fare la spesa”.
Nel discorso indiretto, invece, si riportano indirettamente le
parole pronunciate da qualcuno inserendole in un periodo e facendole
152
dipendere da un verbo reggente. Il verbo della proposizione reggente è
un verbo dichiarativo o interrogativo (affermare, dire, osservare,
aggiungere, rispondere, precisare, sostenere, chiedere, domandare):
La mamma dice che va a fare la spesa.
Nel passaggio dal discorso diretto a quello indiretto si assiste a
delle trasformazioni nella prospettiva temporale e spaziale. Di
conseguenza si avranno dei cambiamenti nei tempi e nei modi del
verbo, oltre che nei pronomi personali, nei possessivi, nei dimostrativi
e nei determinativi di tempo e di luogo.
I tempi dei verbi nel discorso indiretto non cambiano se il verbo
nella frase principale è al presente, al futuro dell’indicativo o
all’imperativo:
„Leggo un libro” Dice che legge un libro.
„Giocherò” Lui mi dice che giocherà.
„Partiremo per il mare” Dite che partirete per il mare.

I tempi dei verbi nel discorso indiretto cambiano se il verbo


della principale è al passato:

Il Presente Indicativo diventa Imperfetto Indicativo


Es: Michele mi disse: „Stasera gioco a calcio.”
Mario mi disse che stasera giocava a calcio.
Il Presente Indicativo diventa (nelle interrogative dirette) Imperfetto
Congiuntivo
Es: Amalia mi chiese: „Quanti anni hai?
Amalia mi chiese quanti anni avessi.
Il Presente Congiuntivo diventa Imperfetto Congiuntivo
Es: Rosanna gli disse: „Spero che tu rimanga a cena”.
Rosanna gli disse che sperava che lui rimanesse a cena.
L’imperativo diventa Imperfetto Congiuntivo o Infinito Semplice
Es: Carlo gli ordinò: „Chiudi la porta!”
Carlo gli ordinò che chiudesse la porta. Carlo gli ordinò di
chiudere la porta.

153
Il Futuro Semplice diventa Condizionale passato
Es: Randi disse a Lucia: „Ti chiamerò”.
Randi disse a Lucia che l’avrebbe chiamata.
Il Futuro (Semplice o Anteriore) diventano Imperfetto
Congiuntivo e Condizionale Passato
Es: Valentino disse a Virginia „Se tu verrai con me al mare, sarò
felice.
Valentino disse a Virginia che, se lei venisse con lui al mare,
sarebbe stato felice.
Il Passato Prossimo e Il Passato Remoto diventano Trapassato
Prossimo Indicativo
Es: Vittorio disse: „Ti ho chiamato ieri”.
Vittorio disse che lo aveva chiamato il giorno prima.
Il verbo della dipendente però non cambia se non è in stretta
connessione temporale con quello della principale.
Es: Disse: „Leopardi fu un grande poeta”.
Disse che Leopardi fu un grande poeta.
Il Condizionale Presente diventa Condizionale Passato
Es: Disse: „Sarebbe bello andare a teatro insieme!”
Disse che sarebbe stato bello andare a teatro insieme.
- Cambiamenti che riguardano i pronomi personali soggetto:
„(Io) Ho fame” – Michele dice che (lui) ha fame. (o di avere
fame).
- Cambiamenti che riguardano i pronomi personali complemento:
„Perché non mi parli?” – Michele mi ha chiesto perché non gli
parlo.
- Cambiamenti che riguardano i possessivi:
„Dimmi la tua opinione” – Michele mi ha chiesto di dirgli la mia
opinione.
- Cambiamenti che riguardano i dimostrativi:
„Chi è questo ragazzo?” - Michele ha chiesto chi fosse/era
quello ragazzo.
„Apri questa porta!” – Michele mi dice di aprire quella porta.
154
- Cambiamenti che riguardano i determinativi di tempo e di luogo:
„Vieni a Roma domani? – Mi chiese se sarei andata a Roma il
giorno dopo.
„Vieni subito qui! – Mi ordinò di andare subito lì.
Oggi quel giorno
domani il giorno dopo
ieri il giorno prima
ora allora
tra poco diventano poco dopo
tra (temporale) dopo
poco fa poco prima
qui lì, in quel luogo
qua là, in quel luogo

ESERCIZI:

I . Volgi in forma indiretta i seguenti discorsi diretti:


1. «Vieni alla lavagna» - dice l’insegnante al ragazzo.
2. Matteo chiede alla sorella: «Perché non vieni con me a fare
la spesa?».
3. «Quando tornerai a pranzo da noi?» ha chiesto Maria a
Lucrezia.
4. La mamma chiese a Omar: „Perché non va a cena con gli
amici?”
5. «Perché non hai fatto il compito?» - chiedeva l’insegnante
all’alunno.
6. Il direttore, chiese alla segretaria: «Ha telefonato qualcuno?».
7. Ho chiesto al negoziante: «Quanto costano gli stivali rossi?»
8. Enzo disse: «Mia moglie è partita ad un convegno e tornerà
fra una settimana.»
9. «Dove ho messo i miei documenti?» - chiede il marito alla
moglie.
10. Anna ha detto a Giovanni: «Non posso venire alla partita di
calcio domani sera»
11. Alessia ha detto: «Questo non è il mio maglione.»
12. Luisa annunciò: «Appena mi sarò laureata, andrò in
Spagna!»

155
II. Volgi in forma diretta i seguenti discorsi indiretti:
1. Il Direttore chiese alla segretaria quante persone l’avessero
cercato.
2. Il medico raccomandò al paziente di ridurre il fumo.
3. La mamma disse a Gianni di prendere l'ombrello.
4. Allo squillo del campanello Carmen chiese chi fosse.
5. Luca ha voluto sapere chi avesse vinto la partita di calcio.
6. La nonna chiese al nipotino che cosa avesse fatto.
7. Irene mi domandò se voglio andare con lei alla mostra.
8. Carla promise a Luigi che se avesse bisogno di lui l’avrebbe
chiamato.
9. Andrea disse a Giulia che dovevano partire.
10. Roberta mi ha confidato di aver preparato una festa per il
suo fidanzato.

III. Componi alcuni periodi in forma diretta, utilizzando le seguenti


coppie di proposizioni:
Quando sarebbe partito - Lucia chiese al marito.

Dove sono i suoi guanti nuovi. – Michele domanda.

Perché non studi. – Il padre chiede al figlio.

Non ho bisogno di niente. – La zia rispose a Marco

Dica la verità. - Ordina il giudice all'imputato

IV. Componi alcuni periodi nella forma indiretta, utilizzando le


seguenti coppie di proposizioni :
Gli chiesero – A che ora viene da loro?

Livio risponde – Oggi non verrò da voi.

Mi chiese – Quando ho incontrato Mario.

Dimmi – Chi ha visto i miei occhiali?

Marcello rispose – Tra poco andrò a dormire.

156
V. Traduci:
1. L-am întrebat dacă şi-a făcut tema.
2. Mama i-a spus fiului că, dacă nu mănâncă tot, se va simţi rău.
3. Lucia îl rugă pe Mario să plece pentru că altfel va întârzia.
4. Am întrebat-o dacă vrea să viziteze oraşul.
5. Directorul ne informă că, a doua zi, vom avea şedinţă.
6. Francesco îşi întrebă prietenul unde îi sunt actele.
7. Giuseppe afirmă că Roberto a avut dreptate.
8. Ospătarul ne întrebă ce dorim să bem.
9. Alessandra îi răspunse fratelui său să-şi vadă de treaba lui.
10. Prietenii noştrii ne-au propus să rămânem la cină.

157
UNITÀ 8
IL LINGUAGGIO SPORTIVO

Uno dei sottocodici più diffusi e conosciuti è il linguaggio


sportivo, che ha al suo interno tanti linguaggi speciali di ciascuno
sport. Accanto a termini tecnici delle singole discipline, al suo interno
agisce un tipo particolare di lingua, quella della prosa sportiva. La
cronaca degli avvenimenti sportivi ha creato un vero e proprio
sottocodice con un lessico specifico. Per questo il linguaggio sportivo
fa uso di figure retoriche proprie del linguaggio poetico: ipèrboli,
metafore, metonimie, allitterazioni, alla ricerca continua di effetti
brillanti e accattivanti. Si distingue da altri linguaggi per i giochi di
parole, per il miscuglio di termini, tratti dalle aree linguistiche molto
diverse, per la ricchezza di verbi, l'abuso di aggettivazione colorita,
l'impiego di superlativi di sostantivi o di composizioni con prefissi e
prefissoidi. É stato foggiato un linguaggio ibrido: il grande numero
delle discipline sportive risulta proporzionale a questo „lessico
specializzato” in continua evoluzione poiché tali locuzioni esagerate
ed enfatiche sono effimere. Ogni sport possiede una sua normativa
grammaticale e una sua sintassi e, poiché per la maggior parte la loro
patria d'origine è straniera, essendo quasi tutti importati dalla Gran
Bretagna verso la fine del sec. XIX sia in modo diretto sia tramite la
Francia, il lessico finisce per essere per lo più costituito da termini
inglesi sovente intraducibili in italiano o non adattabili foneticamente
agli originali (ad es. dal fr. pistard -+ 'pistaiolo', dall'ingl. baseball -
'palla-base'), oppure corrispondenti soltanto a giri di parole (ad es.
starter - 'chi dà il via in una gara', bookmaker - 'chi registra le
scommesse', 'allibratore', jogging - 'marcia e corsa a piedi su strada per
allenamento o divertimento', goleador - 'chi segna molti goal', ecc.);
talora la lingua italiana è riuscita a coniare calchi che hanno sostituito
i vocaboli stranieri, ma più spesso avviene che siano usati
indifferentemente sia gli uni sia gli altri, come ad es. per:
• atletica leggera - meeting/riunione, record/primato,
sprinter/velocista, scattista, trainer/allenatore, fault/fallo, ecc.

158
• calcio - corner-angolo, cross/traversone, goal/rete, hands/fallo
di mani, offside/fuorigioco, penalty/rigore, stop/arresto,
tackle/contrasto, training/allenamento, ecc.
• pallacanestro - basket-ball/pallacanestro, coach/allenatore,
fault/fallo, pivot/saltatore, timeout/minuto di sospensione, ecc.
• pugilato - boxe/pugilato, boxeur/pugile, crochet/gancio,
jab/uncino, knock-out/fuori combattimento, ring/quadrato,
swing/sventola, uppercut/montante, ecc.
• tennis – drive/diritto, game/gioco, lob/pallonetto,
match/partita, set/frazione di partita, revers/rovescio, set-ball/palla
partita, slice/taglio esterno, smash/schiacciata, volée/volata, ecc.
Alcuni derivati verbali di termini tecnici stranieri hanno
incontrato particolare fortuna: boxe - boxare, cross - crossare,
dérapage -derapare, dribbling - dribblare, lift - liftare, smash -
smerciare, sprint - sprintare, stop - stoppare, tackle - tacklare, ecc.
Le più evidenti caratteristiche nella struttura della prosa
sportiva risultano:
a) la ricerca della brevità e dell'immediatezza espressiva, nel
commentare l'avvenimento sportivo, che porta all'uso della frase
nominale (verbo sottinteso o ridotto al participio ad es.: Sugli
spalti rissa fra tifosi: otto fermi;
b) strutturazione di periodi privi di proposizioni
subordinate, ma costituiti da proposizioni principali
semplicemente accostate;
c) il continuo e comune uso di vocaboli sottintesi: i
(campionati) mondiali; gli (atleti o giocatori) azzurri; due con
(timoniere) e due senza (timoniere); la (corsa) campestre; la
(discesa) libera; la (gara) combinata; un (peso) piuma; segnare,
realizzare (un punto); ecc.
d) il ricorso a denominazioni fantasiose: dallo stemma della
città (i galletti = il Bari; gli scaligeri = il Verona; i gigliati = la
Fiorentina); dai colori della squadra (i granata = Torino, i bianconeri =
Juventus, i nerazzurri = Inter, i giallorossi = Roma); da caratteristiche
della città: i lariani (Como), i lagunari (Venezia), gli etnei (Catania);
e) la superlativizzazione dei nomi: il campionissimo, la
partitissima Inter-Juve;
f) la coniazione di composti e di composti imperativi per un
certo valore dinamico e tecnicistico: formazione-tipo, uomo-
chiave, uomini-ordine, portaborracce, guardalinee, segnalinee,
battistrada, ecc.
159
La cronaca sportiva non serve soltanto a dare notizie sugli
avvenimenti sportivi, ma vuole anche entusiasmare, coinvolgere
emotivamente il «tifoso», fargli godere uno spettacolo attraverso il
racconto scritto.
Leggi il seguente testo:
Come nelle favole. Un lieto fine scontato e prolungato, melassa
a profusione, regali e genuflessioni. La Dimano Kiev evidentemente
non vuole rovinare il debutto casalingo del Real Madrid, che arriva a
conclusione di 24 ore ricche di eventi. Il Real conquista i primi punti
europei grazie alla generosità della Dinamo: imprecisa davanti,
generosissima dietro. Non si può chiedere di più. perché il risultato
racconta una favola senza dir nulla dei mostri, dei brutti ceffi, degli
orchi che appaiono con buona intensità davanti alla difesa del Madrid,
spesso pietrificata. Sullo 0-0 Casillas ipnotizza Shatskikh, solo davanti
a lui. Poi arriva il regalo di Shovkovskiy a Van Nistelrooy: palla sul
piede, porta vuota, 1-0 (20’). Tra il 23’e il 26’ tre incubi: prima un
contropiede di tre ucraini contro Cannavaro, tocco finale impreciso,
poi Mejia salva sulla linea una conclusione di Shatskikh (Casillas era
in giro) e infine Cannavaro, mette nei guai il suo portiere con un
passaggio molle. Ma al 27’ Raul incontra un perfetto cross di Reyes e
l’ex Arsenal segna il terzo gol al 46’. La partita si chiude. Nella
ripresa subito un regalo di Casillas a Milevskiy, ma il sorriso ucraino
si spegne sulla corsa di Raul verso il secondo gol, che spezza con
enfasi un digiugno di 335 giorni e 24 partite. Shovkovskiy stende Van
Nistelrooy, espulsione e rigore trasformato dall’olandese, Rincon
sbaglia due gol che sembrano fatti. Dopo il 4-1 casalingo con Steaua
la Dinamo rimedia un 5-1: il Real ringrazia, serata da favola.
1. Secondo te, per quali caratteristiche questo testo appartiene
alla cronaca sportiva.?
2. Individua i termini e le espressioni proprie del linguaggio
sportivo.
3. Individua i vocaboli del campo semantico della favola.
4. Con l’aiuto del dizionario traduci in romeno il testo.

160
LESSICO TEMATICO

ATLETICA (ATLETISM)
bilanciere (balansier), corsa (cursă), corridore (alergător), corsa
a ostacoli (cursă cu obstacole), fondista (fondist), gara (întrecere),
giavellotto (suliţă), maratona (maraton), martello (ciocan), ostacolo
(obstacol), partenza (start), pista (pistă), salto in alto (săritură în
înălţime), salto con l’asta (săritură cu prăjina), salto in lungo (săritură
în lungime), sollevamento dei pesi (ridicarea greutăţiilor),
velocista/sprinter (sprinter), ecc.
CALCIO (FOTBAL)
agganciare (a agăţa), allenatore (antrenor), allungo (pasă),
ammonizione (avertisment), angolo (colţ), arbitro (arbitru), attaccanti
(atacanţi), autorete (autogol), azione (acţiune), barriera (zid), bucare (a
lovi mingia greşit), calcio d’angolo (corner), calcio di punizione
(lovitură de pedeapsă), calcio di rigore (penalty), campionato
(campionat), campo (teren), cannoniere (atacant, golgheter), capitano
(căpitan), cartellino giallo/rosso (cartonaş galben/roşu), colpo di testa
(lovitură cu capul), contrasto (obstrucţie), contropiede (contraatac),
crossare (a centra), derby (derby), difensori (apărători), dribblare (a
dribla), espulsione (eliminare), fallo (fault), filtrare (a pătrunde), finta
(simulare), guardalinee (arbitru de tuşă), intercettare (interceptare),
l’area di porta (linia porţii), mister (antrenor), palo (bară), porta
(poartă), portiere (portar), rimessa (repunere), riserva (rezervă),
segnare (a marca), squadra (echipă), squalifica (descalificare),
spogliatoio (vestiar), stadio (stadion), tempi supplementari,
(prelungiri), tiro (şut), traversa (şut peste poartă), ecc.
Altri giochi con la palla: pallamano (handbal), pivot (pivot),
difensore (apărător), rugby (rugby), mischia (grămadă), pallacanestro
(baschet), tabellone (panou), canestro (coş), pallavolo (volei), battuta
(serviciu), punteggio (punctaj/scor), rete (plasă/fileu).
CICLISMO (CICLISM)
capitano (căpitan), gregario (alergător ciclist), volata (sprint),
iridato (campion de ciclism), plotone (pluton) inseguimento (cursă
ciclistică pe pistă), gara (cursă), giro (tur), sei giorni (cursă de şase
zile), velocista (ciclist sprinter), battere un primato (a doborî un
record), rimontare (a recupera), traguardo (linie de sosire), tandem
(tandem), battistrada (cel care se află în fruntea cursei), allungo
(accelerare), ecc.

161
GINNASTICA (GIMNASTICĂ)
anelli (inele), attrezzo ginnico (aparat de gimnastică), cavallina
(capră), cavallo con maniglie (cal cu mânere), cerchio (cerc), clava
(măciucă), parallele (paralele), pedana (trambulină), sbarra fissa (bară
fixă), spalliera (spalier), suolo (sol), stanga (bară), trampolino
(trambulină), trave (bârnă), ecc.
NUOTO (ÎNOT)
crawl (stil crawl), delfino (stil delfin), dorso (stil spate), farfalla (stil
fluture), rana (stil bras), stile libero (stil liber), guizzo (săritură), capovolta
(întoarcere rapidă), emersione (emersiune), immersione (imersiune,
scufundare), ritmo (ritm), crampo (crampă), cintura di salvataggio
(centură de salvare), piscina (bazin de înot), tuffarsi (a se scufunda),
trampolino (trambulină), corsia (culoar), nuoto subacqueo (înot
subacvatic), trampolino (trambulină), tuffatore (scufundător), ecc.
PUGILATO (BOX)
quadrato (ring), gong (gong), round (rundă), tempo (repriză),
assalto (atac), conteggio (numărare), allungo (alonjă), diretto (directă),
knock-out (knock-out), sinistro (stângă), incassare (încasa),
costringere/mettere l'avversario alle corde (a impune adversarului
iniţiativa ta), colpo proibito (lovitură interzisă), perdere (o vincere)
ai punti (a pierde sau a câştiga la puncte), montante (upercut), ecc.
TENNIS (TENIS)
partita singolare, ~ doppia, ~ doppia mista, (partidă de simplu,
de dublu, de dublu mixt) recinto (fileu), linea (di fondo, laterale, di
mezzo), incontro (întâlnire), campo di battuta (spaţiul terenului),
racchetta (rachetă), net (fileu), out (afară), rimbalzo (ricoşeu),
smorzare (a da o mingie tăiată), schiacciare (a trage puternic), servire
(a servi), servizio (serviciu), vantaggio (avantaj), giudice di linea, ~ di
rete (arbitru de linie, ~ de fileu), ecc.
LOCUZIONI - tenere banco (a ţine banca – jocurile de noroc; fig. a
însufleţi o discuţie), non cucire il centrocampo (a nu ajunge la centrul
terenului), imbastire un'azione (a construi o acţiune), polverizzare un
record (a spulbera un record), decimare i concorrenti (a decima
concurenţii), ridicolizzare gli avversari (a ridicoliza adversarii), macinare
azioni su azioni (a dezvolta acţiune după acţiune), falciare l'avversario (a
secera adversarul), perforare la difesa (a străpunge apărarea), inizio al
fulmicotone (început în forţă), giocare sui campi minatti (a juca pe
terenuri periculoase), titanica battaglia (luptă aprigă), andare
all'arrembaggio (a porni la atac), il grande catino (stadion), impattare in
162
goal (a termina la scor egal), ultimo baluardo della difesa (ultimul bastion
al apărării), tagliare il traguardo (a câştiga o cursă), siglare il goal (a
înscrie un gol), succhiaruote (ciclist care aleargă imediat în spatele
antemergătorului), polverizzare l'avversario (a spulbera adversarul),
superare in tromba (a porni în trombă), portare il pubblico al calor bianco
(a aduce publicul la tensiune maximă), imbottigliare l'avversario (a bloca
adversarul), partire in quarta (a porni în trombă), tenere la ruota (a ţine
pasul), mettere alle corde (a băga adversarul în corzi), prendere in
contropiede (a lua prin surprindere), giocare in casa (a juca pe teren
propriu), salvarsi in corner (a salva în corner), dispositivo difensivo
(dispozitiv defensiv), ostinata resistenza (rezistenţă crâncenă), rabbiosa
riscossa (atac furios), ecc.
AGGETTIVAZIONI – spettacolare (spectacular), clamoroso
(răsunător), meraviglioso (minunat), prodigioso (extraordinar),
fenomenale (uluitor), fantastico (fantastic), straordinario
(extraordinar), prestigioso (prestigios), stupendo (minunat), grintoso
(tenace), superlativo (excelent), formidabile (formidabil), strepitoso
(răsunător), leggendario (fabulos), sensazionale (senzaţional), divino
(divin), sovrumano (supraomenesc), guizzante (fulgerător), bruciante
(arzător), allucinante (halucinant), deludente (dezamăgitor), palpitante
(palpitant), sfolgorante (strălucitor), cocente (cumplit), ecc.
AVVERBI: totalmente, letteralmente.
SUPERLATIVI E ALTERATI - campionissimo, classicissima,
partitissima, presidentissimo, sorpresissima, squadrone, tappone,
partitella, ecc.
COMPOSTI - supercampione, supermarcatore, supercatenaccio,
supersprint, minitappa, minibascket, microtappa, maxisfida, ecc.

ESERCIZI LESSICALI:

I. Molte espressioni caratteristiche di vari rami del linguaggio sportivo


sono passate, oltre che nella lingua comune, anche nel linguaggio
amministrativo e politico:
Es.: Rientro, avversario, mettere alle corde l'avversario politico,
partito di serie B, autogol del governo, non essere fuori gioco,
spiazzare, trasferta.
Crea delle frasi con ogni espressione per spiegare il significato
che assumono nel linguaggio amministrativo e politico.
163
II. Il linguaggio sportivo ha una notevole somiglianza con quello
bellico, militaresco.
Es.: attacco, difesa, offensiva, lotta per la salvezza.
Crea due frasi per ogni parola in modo che risulti chiaro,
secondo il contesto, a che linguaggio appartengono.
III. Spiega brevemente il significato delle seguenti espressioni
figurate, proprie del linguaggio sportivo:
tenere la ruota
prendere in contropiede
strappare la rete del vantaggio
tagliare il traguardo
tenere banco
IV. Abbina ogni termine straniero entrato nel linguaggio sportivo al
suo significato:
a. derby 1. quadrato
b. stopper 2. partenza in prima fila nelle gare
automobilistiche
c. smash 3. calcio d’angolo
d. time-out 4. giocatore che costituisce il perno dell’attacco nel
gioco di basket
e. pivot 5. nel tennis, gioco.
f. sprint 6. incontro di calcio tra squadre della stessa città
g. pole-position 7. giocatore della difesa nel gioco di calcio
h. ring 8. scatto in velocità
i. game 9. schiacciata nel tennis
j. corner 10. sospensione del gioco nella pallacanestro

V. Quali sono i vocaboli sottintesi nelle seguenti espressioni:


i mondiali; gli azzurri; due con e due senza; la campestre; la
libera; la combinata;
VI. A che squadre appartengono i granata, i bianconeri, i nerazzurri, i
giallorossi?
VII. Ritagliate dai quotidiani qualche articolo sportivo e raccogliete
termini ed espressioni caratteristiche del linguaggio dello sport.
VIII. Sostituite con voci italiane corrispondenti le seguenti parole
straniere usate nel linguaggio sportivo:
164
derby, stopper, offside, cross, metting, sprint, tour, trainer,
time-out, penalty, surplace, bomber, corner, coach, ring,
tackle, game.
IX. Spiega il significato delle seguenti espressioni figurate, proprie del
linguaggio sportivo:
dialogare in profondità, polverizzare un record, falciare
l’avversario, tagliare il traguardo, laurearsi sul campo,
addormentare la partita.
X. Traduci in romeno i seguenti testi:

1. Gara fantastica di Schumi a Shanghai

Michael Schumacher ha esorcizzato la sfortuna cinese con


un'esaltante vittoria sul circuito di Shanghai, che lo ha portato a
raggiungere Fernando Alonso nella Classifica Piloti a due gare dal
termine del Campionato. Michael e la Scuderia Ferrari Marlboro
hanno sincronizzato le soste ai box dei due piloti con tempismo
perfetto, effettuando le giuste scelte degli pneumatici quando la pista
andava progressivamente asciugandosi, mentre il rivale di Michael nel
campionato complicava la sua situazione montando un nuovo set di
gomme intermedie durante la prima sosta, mentre gli altri piloti
mantenevano il set già consumato durante la prima fase di gara.
Il momento della rimonta di Michael arrivava quando Giancarlo
Fisichella usciva esterno alla pitlane dopo aver effettuato la seconda
sosta e rimaneva all'esterno, permettendo al pilota della Ferrari di
prendere il comando della gara, mantenuto poi fino alla conclusione.
Fisichella rallentava per consentire al compagno di squadra Alonso di
sorpassarlo, limitando così la sua perdita di vantaggio nel Mondiale
Piloti dei suoi due punti, determinando così la parità tra Michael
Schumacher e Fernando Alonso prima di affrontare gli ultimi due
appuntamenti del Mondiale.
(da „Gazzetta dello Sport”, ottobre 2006)

2. Genoa, Borriello riacciuffa il Livorno tensione nel finale,


pareggio giusto
Dopo due sconfitte e nove gol subiti, il Livorno di Nando Orsi
conquista il suo primo punto in campionato al Ferraris di Genova.
Match gradevole quello tra i toscani e il Genoa, con gli uomini di
Gasperini che dopo aver sprecato un penalty con Milanetto vanno
165
sotto in virtù del rigore di Tavano e recuperano grazie a un grande gol
di Borriello. Finale concitato con un'espulsione a testa. In partenza
Gasperini conferma il suo 3-4-3, ma con Juric al posto di Coppola e
Sculli in avanti con Papa Waigo dirottato in panchina. Orsi risponde
con un centrocampo a cinque, tandem d'attacco formato da Bogdani e
Tavano. Dopo due minuti Bogdani sfiora il gol di testa dopo un cross
morbido di Vidigal, ma è il Genoa a essere più attivo. I toscani, infatti,
badano a non rischiare e parte in contropiede. Al 9' i liguri possono
andare in vantaggio, ma Milanetto calcia sulla traversa un rigore
procurato da Borriello. L'attaccante è bravo ad approfittare di un
errore di Grandoni che lo atterra ingenuamente. Ma poi sbaglia il
penalty. Gli uomini di Gasperini non demordono e collezionano
quattro calci d'angolo nei primi venti minuti di gioco (alla fine del
primo tempo saranno già dieci). Alla mezz'ora grande azione di Sculli
sulla destra, ma Galante e Amelia bloccano il suggerimento per
Borriello. Livorno realmente pericoloso soltanto al 36', quando Loviso
pennella una punizione perfetta, così come perfetta è la risposta di
Rubinho. Nella ripresa brivido immediato per Amelia, con una girata
velocissima di Di Vaio che finisce alta. Al 6' però il Genoa decide di
complicarsi la vita: Pasquale sembra Ronaldinho e ubriaca la difesa
ligure, fino a quando Bega non gli fa perdere l'equilibrio e Dondarini
fischia il secondo penalty della giornata. Sul dischetto si presenta
Tavano che non sbaglia. Il Genoa però non è squadra che molla
facilmente e al 12' Rossi pennella un cross perfetto su cui di testa si
avventa Borriello che segna, forse con un tocco di Grandoni. I padroni
di casa continuano a comandare la partita, con il Livorno pronto nelle
ripartenze. Gli ultimi minuti sono scoppiettanti, con Di Vaio che al 37'
di tacco va vicinissimo al gol, ma Amelia risponde da grande
campione. Il finale è abbastanza concitato, con Dondarini che manda
anzitempo negli spogliatoti sia Vidigal che Juric, entrambi per doppia
ammonizione.
(da „la Repubblica”, 16 settembre 2007)

3. MotoGp, Pedrosa vince in Germania Rossi scivola, Capirossi è


secondo
Colpo di scena. Anzi "colpi" di scena: il Gp di Germania è il gran
premio delle sorpese perché tutto è andato contro i pronostici. Nell'ordine:
vince Pedrosa (non lo faceva da più di un anno), Capirossi (in polemica
con la Ducati) risorge e si piazza secondo, Hayden arriva terzo dopo una
rimonta incredibile (quindi due Honda sul podio). E poi ancora: Rossi,
166
febbricitante, scivola come un pivello e si deve ritirare, mentre Stoner
dopo un inizio gara da leone ha problemi alle gomme e deve lottare per le
posizioni di rincalzo. Insomma il Gp di Germania ha letteralmente stupito
tutti, anche se gli equilibri della classifica mondiale alla fine non si sono
smossi più di tanto: con il quinto posto Stoner rosicchia altri 11 punti
portando il suo vantaggio su Rossi a quota 32 lunghezze. Per il campione
di Tavullia ora la situazione si fa difficile: vincere per lui diventa un
imperativo perché Stoner - e lo si è visto proprio dalla gara di oggi -
anche quando è in forte difficoltà non molla mai e lotta fino alla fine
anche per posizioni di rincalzo. Ma il campionato è ancora lungo.
"Purtroppo ho sbagliato, ho fatto un grave errore - spiega infatti Rossi -
sono partito male, la temperatura dell'acqua della mia Yamaha era un po'
alta (la moto soffriva a stare in scia) ma non ce la facevo a passare De
Puniet che era molto veloce proprio nei due punti dove si poteva passare.
Ho tentato di infilarlo in un punto difficile, peccato...". "Ho buttato una
grande occasione - spiega ancora Rossi - perché la moto e le gomme
andavano bene. Stamattina avevamo trovato un bel bilanciamento,
peccato. L'unica cosa positiva è che Stoner è arrivato quinto, ma rimane
un grande rammarico per l'occasione sprecata. Ma che ci volete fare, ho
visto Pedrosa andare via e volevo vincere. Ho sbagliato io, stavolta, e
devo chiedere scusa a tutti".
"Sono contentissimo - dice invece Pedrosa - un risultato
importantissimo per me in questo momento. Ringrazio la squadra, è
stato difficile, ho mantenuto un buon ritmo e spero che la gente si sia
divertita. Cosa è cambiato? Non tanto sulla moto, ho fatto il massimo,
sono rimasto concentrato e ho mantenuto fiducia dentro di me".
(da „la Repubblica”, 15 luglio 2007)

4. Pista: Valsecchi pronta per la Coppa del Mondo


Non è ancora finita la stagione di Silvia Valsecchi, che a dispetto di
altre sue colleghe, è ancora in sella. La ventiquattrenne lombarda della
Nobili Rubinetterie Menikini Cogeas, che questo anno ha disputato una
grande stagione agonistica vincendo il tricolore della prova contro il
tempo e il campionato italiano dell’inseguimento su pista della categoria
Donne Elite, è stata convocata dalla nazionale italiana per la seconda
prova di Coppa del Mondo su pista, in programma al velodromo
„Krylatskoye” di Mosca (Russia) dal 15 al 17 dicembre. Valsecchi
raggiungerà martedì il ritiro di Somma Lombardo (Va), in vista della
partenza dall’aeroporto di Malpensa con tutto il gruppo della squadra
azzurra guidato dal commissario tecnico Edoardo Salvoldi.
(da Datasport.it)

167
5. Nuova indiscrezione di "AS" Il club spagnolo non molla
MADRID
Il Real Madrid non si arrende e rilancia l’offensiva per Kakà. Lo
scrive il quotidiano spagnolo AS, secondo il quale nelle ultime
settimane i dirigenti del club spagnolo, Pedja Mijatovic e Franco
Baldini, avrebbero avuto colloqui frequenti con il padre e procuratore
del giocatore, Bosco Leite. AS cita una fonte anonima del Real: «Kakà
non è mai stato uno spot elettorale e, di fatto, le nostre ultime
conversazioni con il suo entourage lasciano chiaramente intendere che
il ragazzo questa volta non è disposto a lasciar passare il treno del
Real Madrid».
Secondo tale fonte il fantasista brasiliano sarebbe insoddisfatto
per la difficile situazione di classifica in cui versa il Milan, «più vicino
alla zona retrocessione che a quella per la Champions League».
Sempre secondo AS, il 24enne centrocampista potrebbe spingere per
la rescissione anticipata del contratto che lo lega al club rossonero fino
al 2011 qualora il Milan non si qualificasse per la massima
competizione europea per la prossima stagione. Il quotidiano
spagnolo, inoltre, fa riferimento a una presunta recente dichiarazione
di Mijatovic: «in Montenegro non ci piace essere chiamati bugiardi -
avrebbe detto il direttore sportivo del club spagnolo-. Abbiamo detto
che prenderemo Kakà e lo faremo».
(da „La Stampa”, 12 dicembre 2006)

XI. Traduci in italiano i seguenti testi:


1. Pierre-Alain Frau s-a accidentat
Pierre-Alain Frau, atacantul echipei franceze de fotbal Paris Saint-
Germain, suspendat în campionatul Franţei până pe 18 decembrie, şi-a
fisurat o coastă la antrenament şi va fi indisponibil timp de 15 zile,
urmând să rateze partida cu formaţia elenă Panathinaikos Atena din
Grupa G a Cupei UEFA, a anunţat clubul parizian.
Atacantul francez, care efectuează o perioadă de suspendare de
două luni pentru că l-a accidentat pe Stephane Noro în cursul meciului cu
Sedan (4-2), disputat pe Parc des Princes pe 14 octombrie, va fi absent la
meciul cu Panathinaikos, programat mâine la Paris. Conform medicilor,
el nu va reveni pe gazon înainte de sfârşitul anului.
(„Prosport”, decembrie 2006)

168
2. Ferguson: Jocul nostru trebuie îmbunătăţit
Managerul lui Manchester United, Sir Alex Ferguson, consideră
că jocul echipei sale trebuie să se îmbunătăţească în vederea obţinerii
calificării împotriva celor de la AC Milan. "Trebuie să accelerăm
jocul. Există posibilitatea să primim gol deci trebuie să înscriem. Noi
vom merge acolo cu această atitudine", a declarat managerul.
"În deplasările de la Benfica şi Lille, am obţinut victorii cu 1-0
fără să strălucim. Dar miercuri avem nevoie să jucăm, cu adevărat
bine, la Milano şi să trăim sub ameninţarea primirii unui gol. Milan
are o istorie mai bogată în competiţiile europene dar şi noi avem un
trecut măreţ. Cred că orice scor este posibil, chiar cred asta", a adăugat
tehnicianul scoţian.
Întrebat de un jurnalist dacă, în mod sincer, crede că acest gol
diferenţă îi face pe elevii săi favoriţi în întâlnirea cu Milan, Sir Alex
Ferguson a răspuns: "N-aş spune că suntem favoriţi, dar ne-am oferit o
mare şansă. O victorie la un gol diferenţă este un rezultat bun în
fotbalul european. Dar avem şi o echipă bună pe contraatac capabilă
să surprindă prin viteză".
(„Prosport”, 30 aprilie 2007)
3. Un-doi Ferrari
Massa pleacă azi din pole-position, flancat de Michael
Schumacher. Alonso este doar al cincilea. Calificările de ieri au adus
câteva surprize. În primul rând, locurile trei şi patru reuşite de piloţii
de la Toyota, Ralf Schumacher şi Trulli, datorate, foarte probabil,
cantităţii mici de benzină cu care au atacat runda decisivă. Apoi
pneurile, unde situaţia s-a inversat faţă de calificările din China.
Bridgestone a furnizat de data aceasta pneuri mai bune, excelente pe
uscat. Avantajată de pneuri, Ferrari a dominat calificările. Massa a fost
cel mai rapid în prima parte, Schumi revanşându-se în cea de-a doua,
când a stabilit singurul timp sub un minut şi 29 de secunde (1:28.954).
Ultima parte i-a aparţinut tot lui Massa, timpul de 1:29.599
garantându-i prima poziţie pe grilă. Renault nu a reuşit decât locurile
cinci şi şase, cu un Alonso mai lent cu aproape 0,8 secunde decât
Massa. Honda, preferata fanilor niponi şi deţinătoarea circuitului
Suzuka, are asigurate locurile şapte şi opt pe grilă, prin Button şi
Barrichello. La capitolul surprize trebuie amintită şi echipa McLaren,
care nu a reuşit să califice nicio maşină în runda decisivă. Dacă
pneurile Michelin se vor dovedi inferioare celor japoneze şi în cursă,
Ferrari şi Schumacher se pot apropia de titlurile mondiale mai mult
decât oricând în acest an.
(„Gazeta Sporturilor”, 8 octombrie 2006)
169
4. În sferturi
Naţionala" de polo a României a urcat în "sferturile"
Europenelor după victoria de ieri împotriva Slovaciei.
A patra partidă a României la Campionatul European de polo de
la Belgrad a adus şi a doua victorie pentru echipa antrenată de Vlad
Hagiu: 7-6 cu Slovacia, în grupa A.
România a început mai puţin bine, pierzând prima repriză, 1-2, însă
a revenit puternic în cea de-a doua, 4-2. Scorurile celor patru reprize au
fost 1-2, 4-2, 1-1, 1-1. Pentru România au marcat Bonca şi Iosep, câte
două goluri, Radu, Muşat şi Matei, câte unul. După patru partide la
Europene, românii sunt pe locul 3 în grupă, după Spania şi Serbia.
România va termina meciurile din grupă azi, când va întâlni
echipa ţării gazdă, Serbia, de la ora 21:15. Indiferent de rezultat,
băieţii lui Hagiu s-au calificat în sferturile de finală, în primele 6
echipe ale continetului, ce asigură bătălia pentru medalii. România va
juca în "sferturi" joi seara, de la ora 21:15, cu ocupanta locului 2 din
grupa B, care în prezent este deţinut de Grecia. Dacă va trece şi de
"sferturi", România se va lupta în semifinala de vineri cu ocupanta
locului 1 din grupa B, Ungaria în acest moment.
(„Gazeta Sporturilor”, 12 decembrie 2006)

5. Se vede titlul
După 23 de victorii la profesionism din tot atâtea partide
disputate, Adrian Diaconu a ajuns în vârful versiunii World Boxing
Council (WBC), una dintre cele mai puternice în lumea pugilismului.
"Rechinul" a fost desemnat recent de WBC să boxeze pentru poziţia
de aspirant obligatoriu la titlul de campion al categoriei semigrea
împotriva americanului Chad Dawson. Cu alte cuvinte, învingătorul
dintre Diaconu şi Dawson va ajunge numărul 1 în versiune şi-l va
putea provoca pe campionul WBC, polonezul Tomasz Adamek, cel
care are 31 de partide la profesionism, toate câştigate, dintre care 21
înainte de limită. Chad "Bad" Dawson (24 de ani) este promovat de
Gary Shaw Productions şi are, ca şi ploieşteanul Diaconu, tot 23 de
victorii la profesionism, 15 prin KO, cu una mai mult decât Adrian.
Până pe 15 decembrie, reprezentanţii celor doi pugilişti vor trebui să
cadă la învoială asupra locului unde va avea loc disputa Diaconu-
Dawson. Interbox, clubul canadian la care activează "Rechinul", a
făcut deja o ofertă oficială lui Chad, de 50.000 de dolari, pentru ca
americanul să accepte să urce în ring în Canada sau în România.
(„Gazeta Sporturilor”, 27 noiembrie 2006)
170
GRAMMATICA

MODO INFINITO

L'infinito esprime il significato lessicale del verbo e la


coniugazione a cui appartiene. Inoltre l'infinito esprime l’azione in
maniera indefinita, indeterminata, non specificando chi compie
l’azione, quante persone la compiono, o in che tempo essa venga
compiuta.

L'infinito ha due tempi: il presente e il passato

PRESENTE (O SEMPLICE) PASSATO (O COMPOSTO)


mangiare Avere mangiato
credere Avere creduto
partire Essere partito

Può essere usato sia come verbo, sia come sostantivo (nome),
anche se la distinzione tra i due usi non è sempre chiarissima.
Principali usi dell’infinito presente:

Come verbo:
- ha funzione di imperativo, in particolare in testi di tipo istruttivo
come ad esempio nelle ricette di cucina, nei foglietti illustrativi dei
medicinali, sui cartelli segnaletici, ecc.
Prendere dello zucchero.
Riempire d’acqua e poi cuocere a fuoco lento per 10 minuti.
Leggere attentamente le istruzioni.
Non fumare (imperativo negativo)
- generalmente esprime un’azione contemporanea a quella della
reggente:
Vado/Sono andato/Andrò in Italia per studiare l’italiano.
- accompagna i verbi servili (potere, volere, dovere) o i verbi
fraseologici (stare, iniziare, continuare ecc.):
Voglio comprare una macchina nuova.
Inizio a leggere un nuovo libro.

171
ESERCIZI:

I. Completa le seguenti frasi con un verbo all’infinito (presente o


passato):
1. Cosimo si è vergognato di ... quelle cose al suo amico.
2. Sono andati a casa sua convinti di ...ma lì non c’era nessuno.
3. Luisa ha ricevuto un premio per ... quel bestseller.
4. Il tiglio è una pianta che aiuta a ... i nervi.
5. Siamo tornati a casa contenti per ... una serata stupenda.

II. Riscrivi le frasi usando per + infinito con valore finale:


1. Dobbiamo vestirci bene; non vogliamo prendere il
raffreddore.
2. Grazia ci chiamò ieri sera. Voleva avvisarci di non arrivare in
ritardo allo spettacolo.
3. L’ho incontrato con l’intento di parlare con lui del futuro della
ditta.
4. Sono andata in corso Buenos Aires con lo scopo di comprarmi
un nuovo paio di scarpe.
5. Sto imparando il francese con la speranza di trovare un lavoro
in Francia.

III. Completa con l’infinito scegliendo i verbi elencati sotto:


1. Farò di tutto ... l’anno prossimo.
2. Mi dispiace ... con voi nella gita.
3. Non ho proprio voglia ... oggi.
4. Giulia mi ha detto ... con lei in palestra, perché le sembra di
essermi ingrassata.
5. Ci ha fatto molto piacere ... persone così divertenti.
di aver incontrato, di non essere venuta, per laurearmi, di andare,
di parlargli.

IV. Traduci in italiano le seguenti frasi:


1. Anna i-a spus lui Carmen să nu mai creadă tot ceea ce aude.
2. Nu am chef să merg la concert în seara asta.
3. Era prea încrezut ca să vorbească cu noi.

172
4. Şi-a luat concediu ca să se relaxeze, pentru că era foarte
stresat.
5. Îşi ţine telefonul închis ca să evite să vorbească cu el.
6. Luca mi-a răspuns că s-a plictisit să iasă în fiecare seară.
7. Abia aştept să plec în Italia săptămâna viitoare.
8. După ce a probat mai multe perechi de pantaloni, Adele nu a
cumpărat niciuna.
9. Voi pleca la munte după ce voi fi cumpărat o maşină nouă.
10. Era prea inteligent ca să cadă în cursa întinsă de ei.

V. Indica l’infinito presente delle seguenti forme del verbo:


va, odono, salgo, faccio, ho chiuso, capisco, colgono, è corso,
spensero, valgono, tenne.

173
UNITÀ 9

LA LINGUA DEI GIORNALI

In relazione al tipo di notizie (la pagina politica, la pagina


economica e finanziaria, la pagina della cronaca, la pagina dello sport,
della cultura, dello spettacolo) nel giornale sono presenti tutte le
varietà della lingua scritta, da quella letteraria a quella tecnica,
burocratica e giuridica, ogni registro linguistico varia notevolmente da
sezione a sezione del quotidiano. La lingua del giornale è dunque una
giustapposizione di sottocodici diversi, di varietà funzionali, in quanto
in essa coesistono le varietà dei linguaggi speciali o settoriali.
Nonostante le differenze tra i vari sottocodici, esistono alcune
caratteristiche a livello lessicale, sintattico e retorico che accomunano
il modo di scrivere, di comunicare l'informazione nel giornale.

Leggi i seguenti frammenti di articoli:

I delegati di circa 200 paesi hanno raggiunto un accordo nella


notte per eliminare le sostanze che danneggiano l'ozono più
velocemente di quanto previsto originariamente. Lo hanno riferito le
Nazioni Unite.
L'accordo è stato trovato ad una conferenza a Montreal per
celebrare il 20esimo anniversario del protocollo di Montreal, ideato
per diminuire le sostanze chimiche che danneggiano lo strato di
ozono,che protegge la Terra dalle raggi ultravioletti.
Gli Usa, appoggiati dal programma ambientale dell'Onu (Unep),
hanno esortato i delegati ad anticipare la data di scadenza per mettere
fuori uso e produzione gli idroclorofluorocarburi (Hcfc) nei paesi
sviluppato al 2020 dal 2030 e al 2030 rispetto al 2040 per i paesi in
via di sviluppo.L'accordo sarà presentato ufficialmente oggi a
Montreal alle 16 ora italiana. Gli Hcfc sono usati soprattutto nei
condizionatori e nei frigoriferi.
(da Reuters, 21 settembre 2007)

È prevista la riforma della tassazione dei redditi da locazione ai


quali sarebbe applicata una imposta sostitutiva con aliquota al 20%
allo stesso modo delle rendite finanziarie. La misura, oltre al carattere

174
sociale avrebbe anche l'obiettivo di favorire l'emersione e combattere
gli affitti in nero
(da „Corriere della sera”, 1 ottobre 2006)

L'Inter ha trovato qualche difficolta' contro un Catania ben


messo in campo e pericoloso in talune occasioni, ma alla fine ha vinto
grazie al suo maggior quoziente tecnico dopo avere inserito nel finale
Zanetti, Ibrahimovic e Stankovic. I nerazzurri, andati in vantaggio
dopo 14' con Crespo, hanno poi rallentato il ritmo e hanno subito la
lieve offensiva di un Catania che ha avuto in Mascara, Vargas, Izco e
Stovini dei giocatori all'altezza. Gli etnei hanno sfiorato il pareggio
con Spinesi, prima di cedere a un'Inter che ancora non ha raggiunto i
livelli della passata stagione. Del resto, Mancini ha dato il suo
contributo alle causa delle varie nazionali perdendo Vieira e Chivu,
oltre a Materazzi e Samuel.
(da „la Repubblica”, 16 settembre 2007)

1. Quali sono i linguaggi utilizzati negli articoli?


2. Raccogli in tre schede le parole che, a tuo avviso,
appartengono ad una specifica varietà della lingua.
La scrittura del giornalista deve avere i requisiti della leggibilità,
dovendo rivolgersi a un pubblico di lettori articolato e differenziato
per competenze linguistiche, conoscenze e cultura, e della
economicità, dovendo raccogliere un certo numero di informazioni
nello spazio di un articolo.
• A livello lessicale, abbiamo già sottolineato l'apporto dei
diversi sottocodici legati al settore da cui proviene la notizia, a questo
si aggiungono:
a) neologismi, coniati nell'ambito giornalistico o ripresi da altre
aree linguistiche (della pubblicità, del commercio, della politica)
formati mediante:
- composizione di parole in cui il secondo sostantivo qualifica il
primo: autobomba, legge delega;
- fusione di due parole: autosole per «autostrada del sole»,
narcotraffico per «traffico dei narcotici»;
- prefissazione, mediante prefissi o prefissoidi del tipo maxi-,
mega-, cripto-, baby-, mini-, post-, trans-, vetero-, anti-, co-, contro-,
de-/dis-, super-, iper-, ultra-: in parole come maxitruffa, maxiprocesso,
megaconvegno, babypensioni, postcomunismo, antiscafista,
175
cofinanziamento, controindagine, dissalazione, teledivo, ipermoderno,
superpagato, ultraortodosso;
- suffissazioni:
• per i nomi in:
-ismo: radicalismo, populismo;
-ista: cassettista, giuslavorista;
-istica: fettistica;
-izzazione: ottimizzazione;
• per i verbi in:
-are: stoppare, cortocircuitare;
-izzare: ottimizzare;
• per gli aggettivi:
-aie: digitale;
-ano: morettiano;
-ese: benignese;
-abile: scannerizzabile
b) formule stereotipate e frasi fatte:
voluminoso dossier, clamorosi risultati, contestato accordo,
agghiacciante sciagura, esemplare sentenza, magro bottino, pesante
bilancio, rigoroso riserbo, spettacolare incidente, tempestivo
intervento, tragica fatalità, vibrante attesa, vivo allarme; regolamento
di conti, battuta a vasto raggio, tragedia della follia, vibrare un colpo
durissimo, ago della bilancia, sventare una rapina, effimera tregua,
guerra strisciante.
c) formule nominali composte dall'avverbio dopo + nome proprio,
del tipo il dopo Chernobyl, il dopo Sacchi, ecc
d) l'uso frequente, talora eccessivamente disinvolto, di parole
straniere, soprattutto inglesi, che entrano così a far parte della lin-
gua comune.
Tra quelli di politica possiamo ricordare bipartisan, impasse, de-
volution, summit, liberal; relativi alla politica estera, intelligence.
Economici sono per esempio sponsor, corporation, broker, blue chip
(segmento del MTA - Mercato Telematico Azionario della Borsa
Italiana - che comprende i titoli delle società con capitalizzazione
superiore a 800 milioni di euro). Stranierismi che potremmo chiamare
'di mondanità', ricorrenti soprattutto negli articoli di attualità, sono
parvenu, griffe (feste), kolossal, vip watcher, eros center; relativi allo
spettacolo, audience, pièce, tournée, atelier, collage, rock, pop, heavy
metal. Seguono, ma molto più rari, gli ispanismi come macho,

176
camarilla, i germanismi come blitz, krapfen, e le voci di altre lingue,
come il persiano chador, karaoke ecc.
e) l'uso di vocaboli e locuzioni gergali e della lingua familiare:
scippo, soffiata, colpo, balordo, barbone, perdere la testa,
tagliare la corda, fuggire a tutto gas, fare cilecca, beccare, piazzare,
gatta da pelare, picchiare duro, fare a pezzi, balla, stronzo, incazzarsi,
schiappa, sventola, pestaggio, inghippo, malloppo, ecc;

Tecnicismi provenienti da vari linguaggi settoriali:


1. Dalla lingua della politica provengono ad esempio termini
come vertice, franchi tiratori (parlamentari della maggioranza che
votano contro una proposta governativa), lottizzazione, interrogazione
(quesito di un deputato al governo), monocolore (governo i cui mem-
bri appartengono a un solo partito).
2. Dalla lingua della economia sono attinte parole come
inflazione, deficit (disavanzo nel bilancio), convertibilità, potere di
acquisto, investimento.
3. Dalla lingua del diritto provengono parole come ricorso,
requisitoria, udienza, attenuante, premeditazione.
4. Dalla lingua della burocrazia vengono termini come deplorare
(lamentare), espletare (svolgere; ad es., espletare una pratica),
effettuare (eseguire), verificarsi (avvenire, succedere, scoppiare).
• A livello sintattico nel linguaggio giornalistico sono
riconoscibili alcuni schemi costruttivi:
a) giustapposizione di frasi e prevalenza della struttura
coordinativa rispetto a quella subordinativa:
„Il colonialismo italiano è una pagina di storia macchiata con il
sangue dei libici. Sono stati anni bui, di violenze e sfruttamento. Altro
che un periodo da rivalutare, come auspicava, due giorni fa,
Gianfranco Fini.” (da „la Repubblica”, 27 settembre2006)
b) subordinazione fondata prevalentemente su secondarie
implicite, relative e dichiarative legate al discorso riportato. Sono
frequenti anche le frasi incidentali:
„La tv privata turca Ntv ha dato notizia di un dirottamento
avvenuto nello spazio aereo greco. E citando fonti della polizia ha
riferito che i pirati dell'aria sono due turchi: dicono di voler protestare
contro la visita del Papa in Turchia, fissata per il 28 novembre, e di
essere pronti ad arrendersi. A quanto si apprende dall'Enac,

177
sostengono anche di avere un messaggio per Benedetto XVI.”(da „la
Repubblica”, 3 ottobre 2006)
c) la presenza di frasi nominali e di forme nominali del verbo,
come si può leggere in questo inizio di articolo:
„Tra le novità previste dallo sfrondamento degli emendamenti
anche l'eliminazione della contestata liberalizzazione delle «slot
macchine».” (da „la Repubblica”, 17 luglio 2002)

• Dal punto di vista delle scelte retoriche, nel linguaggio


giornalistico si riscontra:
a) un vasto uso di espressioni figurate:
braccio di ferro, a ruota libera, essere in alto mare, con l'acqua
alla gola, ago della bilancia, anni di piombo, stanza dei bottoni,
fiume in piena che promette battaglia, l’economia marcia con
passo robusto, ecc;
b) l'uso di eufemismi, per attenuare la crudezza o impopolarità di
certe espressioni:
piano di alleggerimento invece di licenziamenti, allineamento
valutario invece di svalutazione, decremento o addirittura
crescita negativa invece di diminuzione;
c) l'uso di tautologie (ripetizioni di significato):
entro e non oltre, indagine conoscitiva, prospettive future,
preventiva autorizzazione, requisiti richiesti, ecc;
d) l'abuso dell'enfasi nelle notizie di cronaca con aggettivazione a
effetto:
sconvolgente, sconcertante, allucinante, gravissimo, pazzesco,
agghiacciante, impressionante, fantastico.

LESSICO TEMATICO

Agenzia d'informazione e fotografica - impresa che fornisce,


con varie forme di pagamento, notizie per mezzo di bollettini o
fotografie d'attualità a giornali. Esempi: l'Ansa o la France-Press;
Apertura - l'articolo in apertura della prima pagina che esprime
l'opinione del giornale. È scritto dal direttore, che sovente non lo
firma, o da un’autorevole firma del quotidiano;
Bufala - una notizia non vera, ma anche un titolo sbagliato o
altro errore;
Capocronaca - l'articolo in apertura di pagina che tratta un
problema di interesse generale. In assenza di fonti ufficiali
178
d'informazione, interviene „l'indiscrezione” che può dar luogo al
"colpo giornalistico", cioè ad una "primizia" che, pubblicata dal
giornale che l'ha avuta per primo, fa"bucare" la concorrenza;
Civetta - foglio con i titoli più importanti di un quotidiano o una
rivista, esposto davanti alle edicole per attirare l’attenzione del
pubblico. Richiamo pubblicato nella prima pagina dei quotidiani, per
anticipare articoli contenuti all’interno del giornale;
Coccodrillo - ampio articolo sulla vita e sull'opera di personalità
della cultura e della politica, di artisti, di attori famosi;
Corrispondente - giornalista, qualificato o no, incaricato di
trasmettere notizie quotidiane, ove ce ne siano, al giornale che per
questo lo paga. Ci sono corrispondenti dall'interno (dalla capitale o
dalle grosse città o dai paesi minori) e dall'estero (ad es. da New
York);
Cronaca - in gergo giornalistico la semplice parola «cronaca»
definisce il servizio (cioè un gruppo di cronisti) che si occupa della
vita della città in cui il quotidiano è stampato. Il gergo giornalistico le
ha anche attribuito dei colori: è "bianca" se riferisce avvenimenti
politici o amministrativi della vita locale; "nera" se racconta delitti,
suicidi, sciagure stradali (la nera comprende anche la cronaca
giudiziaria); è "rosa" se si occupa di vicende sentimentali, matrimoni,
nascite, storie liete di adolescenti; è "gialla" quella scandalistica, che
per esempio indaga sugli oscuri retroscena di un omicidio;
Editoria - l’industria che si occupa della pubblicazione e
distribuzione di opere a stampa, discografiche e video;
Editoriale - opinione del giornale su un fatto;
Elzeviro - articolo di argomento artistico–letterario o racconto
pubblicato nella terza pagina di un quotidiano;
Firma - il nome e il cognome di un autore, stampato con
evidenza sotto il suo articolo. Si dice che è una firma un giornalista
famoso o autorevole;
Giornalista - il professionista che lavora in un giornale come
cronista, redattore, corrispondente o inviato;
Inchiesta - un servizio o una serie di servizi particolarmente
documentati su fatti e problemi;
Inserto - in un giornale, quotidiano o periodico, fascicolo
dedicato a un argomento specifico, stampato a parte e inserito
periodicamente come supplemento;
Intervista - il colloquio tra un giornalista e una persona
autorevole o divenuta interessante;

179
La "resa” - costituita dalle copie del giornale rimaste invendute;
Pastone - insieme di notizie, commenti, indiscrezioni,
interpretazioni sull'attività politica della giornata, i rapporti tra i
partiti, ecc;
Periodico - pubblicazione che esce con frequenza regolare, a
determinati intervalli di tempo: p. quindicinale;
Recensione - articolo col quale un critico fa una presentazione e
valutazione critica su un libro, una mostra, un concerto, un film;
Reporter - quel cronista incaricato di andare a caccia di notizie,
che di solito non ha nemmeno il compito di "stendere". Il suo impegno
è quello di cercarle, anche se non scrive una riga;
Redazione - insieme dei servizi giornalisti di un quotidiano;
Reportage - rapporto di un inviato su un paese, un avvenimento;
Servizio – incarico particolare conferito ad un inviato o
collaboratore di giornale, ente radiofonico, televisivo e sim., e
l’articolo o il reportage preparati in base a tale incarico;
Supplemento - inserto periodico allegato a un quotidiano o a
una rivista, dedicato a particolari argomenti;
Tabloid - tipo di giornali in USA, assai diffusi e di tono
popolare. Sono caratterizzati dalla concentrazione delle notizie e dal
grande rilievo dato a queste oppure a storie, a racconti ecc. con
illustrazioni e fumetti che riempiono intere pagine;
Testata - l'enunciazione che annuncia e mette in rilievo il
contenuto di un articolo.

ESERCIZI LESSICALI:

I. Leggi il seguente brano:


Cuore e diabete nuove cure dalla clonazione.
Decisivi per la storia della riproduzione medicalmente assistita sono
stati raggiunti a Roma in occasione del congresso mondiale della Warm,
l’associazione della medicina riproduttiva, presieduto dal ginecologo
romano Severino Antinori, pioniere della procreazione assistita, al quale
hanno partecipato ricercatori di 35 paesi. Vale per tutto il giudizio del
professor Girolamo Sirchia, ex ministro della Salute, che ha sottolineato
l’eccezionale qualità del dibattito. «Il livello scientifico è stato
elevatissimo - ha dichiarato - con risultati che superano tutte le
aspettative. Su molti punti non sono d’accordo con gli studiosi che hanno
partecipato, ma ci sono grandi speranze, non solo per la medicina
riproduttiva, ma anche per l’utilizzo delle cellule staminali nelle malattie
180
cardiache e per il diabete. Senza contare che è stato confermata la
possibilità di utilizzare cellule staminali provenienti da partenogenesi,
vale a dire senza utilizzare tutti e due i gameti.
(da „Il Tempo”, 3 ottobre 2006)
1. Ritrova i termini propri del linguaggio medicale.
2. Individua i neologismi.
3. Traduci in romeno il frammento di articolo.

II. Leggi il seguente articolo:


È l'uomo l'imputato principale per i cambiamenti del clima. Lo
denunciano ventuno scienziati, scesi in campo con un appello
congiunto. Tra i nomi, diversi rettori di Università italiane e
climatologi affermati. La mobilitazione della scienza italiana sul clima
quindi si allarga dopo che nei giorni scorsi, in seguito alla Conferenza
nazionale sui cambiamenti climatici, una lettera di Franco Prodi,
direttore dell'Istituto Isac-Cnr di Bologna, firmata anche da altri
esperti, aveva aperto il dibattito in cui è intervenuto anche il ministro
Fabio Mussi. Al centro della discussione, i dati sulla crescita del ritmo
del riscaldamento in Italia. Poi il dibattito si è spostato sul ruolo
dell'uomo. Intanto in Italia l'estate 2007 risulta nella top ten delle estati
più calde negli ultimi 200 anni, mentre si registra il minimo storico
negli ultimi 30 anni per i ghiacci del Polo Nord (4,13 milioni di
chilometri quadrati di estensione) e si scopre che in Antartide le nevi
si sciolgono nelle zone più interne del Continente e a alta quota.
L'appello degli scienziati. «Il clima terrestre si sta modificandosi
a una velocità senza precedenti per cause non solo naturali, bensì,
come dimostra la straordinaria quantità di dati scientifici sin qui
pubblicati, principalmente antropiche». E non c'è spazio per i dubbi
dicono, citando il rapporto dell'Ipcc (Intergovernamental panel for
climate change) reso noto a inizio 2007. Gli scenari più realistici e
condivisi relativi alle future emissioni di gas serra e le proiezioni dei
modelli climatici fanno proiezioni per la fine di questo secolo un
riscaldamento compreso tra 1,8 e 4 gradi rispetto al periodo 1980-
1999. Le variazioni hanno già notevoli impatti sul sistema socio-
economico ed ecologico dell'Italia, chiedendo interventi. Per il cartello
dei 21 è estremamente importante limitare in ogni modo la
deforestazione a livello globale, che rappresenta quasi il 20% delle
emissioni di gas serra.
Estate record per il caldo. Quella del 2007 si piazza nella top ten
delle più calde degli ultimi due secoli, mentre l'autunno si prospetta
181
freddino se confrontato agli anni più recenti. «Rispetto alla media
degli anni fra il 1961 e il 1990, l'estate è stata di 1,46 gradi superiore
alla norma. Considerando gli ultimi duecento anni invece si piazza al
nono posto». Questo il bilancio di Luca Mercalli, presidente della
Società meteorologica italiana, riprendendo i dati del Cnr relativi ai tre
mesi di giugno, luglio e agosto, ossia l'estate dal punto di vista
meteorologico.
(da „Il Messaggero”, 21 settembre 2007)
1. Ritrova nell’articolo:
- Frasi incidentali e discorsi riportati
- Frasi nominali
2.. Individua i tecnicismi. A che linguaggio appartengono?

III. Nelle frasi che seguono, prese da titoli di giornali, sottolinea le


parole e le espressioni proprie di un sottocodice specifico e prova a
spiegare il significato che assumono nel nuovo contesto.
1. La Banca d’Italia dà ossigeno all’economia.
2. Opposizione sulle barricate.
3. La Spagna sulla corsia di sorpasso.
4. Le Quotazioni di Figo sono salite.
5. Febbre alta per i titoli Benetton.
6. L'economia del Sud non decolla.
7. Occorre una radiografia della piccola industria.

IV. Indica per ciascun nome dei verbi che possano reggerlo:
a. giornale: sfogliare, ...
b. notizia:
c. articolo:
d. titolo:
e. pagina:
f. inchiesta:

V. Cerca, nei titoli di un quotidiano italiano, le parole straniere, e


spiegane il significato.

VI. Traduci in romeno i seguenti testi:


1. La settimana si apre bene per i mercati europei. Tornano
gli acquisti su Fiat a Piazza Affari, in difficoltà ENI

182
La prima seduta della nuova ottava parte con il piede giusto per
le principali Borse europee, la cui attività però sembra essere
condizionata dall'assenza dell'indice londinese Ftse100, rimasto chiuso
oggi per la festività del Bank Holiday.Gli altri listini del Vecchio
Continente hanno comunque da subito imboccato la via dei guadagni,
posizionandosi per la settima seduta consecutiva in territorio positivo,
grazie anche alla buona conclusione di Wall Street di venerdì scorso.
Gli ultimi dati macro americani hanno ristabilito una certa fiducia tra
gli operatori, che tornano a premiare il settore delle costruzioni e
quello automobilistico, lasciando più indietro il comparto energy, che
risente della nuova flessione dei prezzi del petrolio, ritornati in
mattinata ad un passo dalla soglia dei 71 dollari al barile.
Intanto ad avere la meglio in Europa è il Cac40 che sale dello
0,683%, seguito dal Dax30 che procede in maniera decisamente più
cauta, con un vantaggio dello 0,2%.
In positivo anche Piazza Affari, che procede in maniera meno
grintosa degli altri due listini europei, visto che l'indice S&P/Mib si
presenta poco al di sopra dei 40.000 punti, con un guadagno dello
0,16%. Tra le migliori blue chips troviamo Impregilo che risale la
china con un rialzo di quasi tre punti e mezzo, grazie alla buona
intonazione del comparto a livello europeo. Contrastati invece i titoli
del cemento, con Italcementi) in calo dello 0,39%, diversamente da
Buzzi Unicem che sale dell'1,24%.
In evidenza Seat Pagine Gialle che avanza dell'1,56% e tornano
gli acquisti anche su Fiat che dopo la debolezza di venerdì scorso,
cerca di allontanarsi nuovamente dalla soglia dei 19 euro, con un
vantaggio dell'1,28%. Sale Mediolanum che progredisce dell'1,12%,
dopo il nuovo shopping dell'AD Doris che ha acquistato ulteriori
80mila azioni del gruppo da lui fondato.
Denaro su Alitalia che avanza dell'1,12%, in attesa del Cda di
giovedì prossimo che si riunirà per esaminare il piano del
neopresidente Prato. Spunti positivi sono offerti dal settore
assicurativo, con Fondiaria Sai in rialzo dell'1,1%, spinto in avanti da
alcuni rumors relativi ad una possibile partnership con un operatore
straniero, nonostante le indicazioni del numero uno del gruppo, che
proprio la scorsa settimana ha fatto sapere che una simile operazione
non rientra tra le priorità della società in questo momento. Bene
Generali che guadagna un punto, seguito da Unipol) che sale dello
0,6%, mentre resta indietro Alleanza che cede lo 0,15%.
Non si fermano gli acquisti su Telecom Italia che tuttavia riduce
il vantaggio iniziale, mostrando ora un rialzo dello 0,34%, in attesa del
via libera dell'Anatel all'operazione Telco-Olimpia, che tuttavia
183
dovrebbe arrivare non prima della prossima settimana. Scivola in
fondo al listino ENI che perde lo 0,88%, dopo la sospensione di tre
mesi delle operazioni per lo sfruttamento del giacimento petrolifero di
Kashagan.
(da Yahoo Finanza, 27 agosto 2007)
2. Piano Ferrovie, via libera dal governo

Previsti 1000 nuovi treni in 4 anni.


Utile del gruppo nel 2010/2011. Rimane da approfondire
l'aumento delle tariffe.
Il piano industriale 2007-2011 delle Ferrovie ha ricevuto il via
libera del governo, al termine di un esame durato circa tre mesi. L'ok è
giunto al termine di una riunione a Palazzo Chigi presieduta dal
premier Romano Prodi alla quale hanno partecipato i ministri Padoa-
Schioppa, Bianchi, Di Pietro e il sottosegretario Letta. Per le Ferrovie
erano presenti il presidente Cipolletta e l'amministratore delegato
Moretti.
Secondo il piano, le Ferrovie acquisteranno 1000 nuovi treni per
il trasporto pendolare entro il 2011 con un investimento di 6,4 miliardi
di euro da Stato e Fs. Grande attenzione è rivolta ai «pendolari delle
grandi città», con l'aumento del «70-80%, e in alcuni casi anche del
100%» dei servizi per il trasporto locale. Utili previsti tra il 2009 e il
2010, ma non per tutti i settori. Gli Eurostar potrebbero segnare utili
«anche da subito», mentre invece una «sfida enorme» attende il settore
merci dove, «se va tutto bene», il pareggio sarà raggiunto nel 2011.
Il sì politico del Governo verrà accompagnato da apposite leggi.
Il piano delle Fs sarà ora oggetto di un confronto con le regioni e con i
sindacati. Rimane da approfondire l'aumento delle tariffe.
Dalle anticipazioni circolate nei mesi scorsi, il piano elaborato dall'ad
Moretti e presentato al governo a febbraio scorso, prevedeva un
incremento del costo dei biglietti dal prossimo autunno, sui treni a
media e lunga percorrenza. Ulteriori adeguamenti, dell'ordine del 5%,
erano previsti a partire dal 2009. I vertici Fs hanno sempre sottolineato
che le tariffe nazionali sono più basse della media europea. Per quanto
riguarda gli esuberi, secondo le stesse anticipazioni, le uscite
pianificate nel 2007 sarebbero 4.500, a fronte di mille assunzioni di
cui metà a tempo determinato; il turn over, legato soprattutto
all'introduzione di nuove tecnologie e al progressivo abbandono del
doppio macchinista alla guida, dovrebbe essere sostenuto: il 2008
dovrebbe vedere altri 3.000 lavoratori in uscita, 2.500 nel 2009, per un
totale di diecimila in tre anni.
184
(da „Corriere della Sera”, 04 maggio 2007)

3. La "faccina sorridente" compie 25 anni

A volte bastano due punti, un trattino e una parentesi in un


messaggio o in un'email per mettere di buonumore il destinatario. La
faccina sorridente :-), che ormai non ha più bisogno di presentazioni
perché fa parte di tutte le comunicazioni abbreviate, compie un quarto
di secolo. È comparsa, infatti, per la prima volta, 25 anni fa, su un
computer del Carnegie Mellon University, e da allora la „smiley face”
è stata usata come simbolo di simpatia, di cordialità, ma anche di pace
e di amore.
Per festeggiarla, il colosso del web Yahoo! e il suo team di
scienziati hanno lanciato lo "Smiley Award", un'iniziativa con premi
in contanti da 500 dollari da destinare agli innovatori nel campo della
comunicazione. La vera paternità della prima „emoticons” (emotional
icons, ovvero icone che esprimono emozioni) è, però, del professor
Scott Fahlman, il primo che ha usato i caratteri della punteggiatura per
realizzare un simbolo di giovialità nelle comunicazioni digitali. Alle
11.44 del 19 settembre 1982, seduto nel suo ufficio alla Carnegie
Mellon di Pittsburgh, il professore americano ha trasmesso con un
bollettino elettronico online (la posta elettronica non era ancora
disponibile) un messaggio nel quale proponeva la faccina a «chi
volesse fare battute», invitando i colleghi a leggere i tre caratteri in
orizzontale per capirne il senso. Fahlman è geloso della sua
invenzione e al Chicago Tribune ha voluto ribadire: «Non ho mai visto
alcuna prova che la sequenza fosse in uso prima del mio messaggio
originale, e non mi sono mai imbattuto in qualcuno che rivendicasse di
averla inventata prima di me».
(da „Il Messaggero”, 18 settembre 2007)

4. L'email rende maleducati

La comunicazione digitale è molto più disinibita, alle volte


persino volgare, rispetto a quella tradizionale. E quando si hanno di
fronte solo una tastiera e un monitor, si arrivano a dire cose che
probabilmente non si avrebbe mai il coraggio di esprimere in un
dialogo faccia a faccia con il proprio interlocutore. Come riportato dal
New York Times, è questo uno dei problemi dell’era di internet, delle
email, delle chat room e messaggi istantanei.
La mancanza di inibizione nei rapporti online deriva da un vero
e proprio fenomeno psicologico, delineato nel 2004 da uno psicologo
185
dell’università di Rider, in New Jersey, e alla cui radice stanno vari
fattori: l’anonimità degli pseudonimi usati sul web, la mancanza di
una autorità di controllo online, l’invisibilità agli altri, il tempo che
trascorre tra un messaggio e la risposta. Il dottor John Suler, autore
dello studio pubblicato dalla rivista Cyber Psycology&Behavior, ha
sottolineato che talvolta il calo delle inibizioni può essere positivo, ad
esempio per aiutare un ragazzo timido ad aprirsi, ma anche negativo,
come quando si cade in volgarità o equivoci imbarazzanti.
Un aiuto a capire questo fenomeno viene offerto anche dalla
nuova disciplina delle neuroscienze sociali, che studia le reazioni che
avvengno nel cervello e nel corpo tra le persone che interagiscono tra
loro. Nei dialoghi faccia a faccia, il cervello raccoglie tutto un insieme
di segnali emozionali - espressioni, tono di voce, linguaggio del corpo
- che vengono elaborati nella corteccia frontale ed immediatamente
usati per fare in modo che il rapporto prosegua nel migliore dei modi.
Tutti questi elementi vengono a mancare completamente nel dialogo
digitale, e non possono essere sostituiti nè dalle parole nè dalle
cosiddette ’emoticons’, tanto in voga nei messaggi istantanei, e che
rappresentano l’equivalente digitale di un segnale emotivo. Nella
maggior parte dei casi una faccetta lampeggiante sul monitor non è
tuttavia in grado di riprodurre neppure lontanamente l’effetto di uno
sguardo ammiccante o di una stupefatta alzata di sopracciglia.
(da „La Stampa”, 21 febbraio 2007)

VII. Traduci in italiano i seguenti testi:

1. Davos – Summit-ul globalizării

În Elveţia se pune la cale agenda mondială a anului.


Reprezentanţi ai 90 de state ale lumii se adună astăzi la Davos, în
cantonul elveţian Graubunden, pentru a participa la Forul Economic
Mondial. Reuniunea poartă un nume sugestiv – "Schimbările în
echilibrul puterii".
Echilibrul geopolitic, schimbările globale, criza din Orientul
Mijlociu şi schimbările climatice sunt principalele direcţii ale
discuţiilor ce vor fi purtate între 24 şi 28 ianuarie la Davos. "Ne
confruntăm cu o lume tot mai schizofrenică. Este o lume unde totul se
schimbă rapid", declara, săptămâna trecută, preşedintele şi fondatorul
FEM, Klaus Schwab. Într-o prezentare făcută pe marginea
evenimentului care se va deschide astăzi, Schwab a menţionat că în
ultimii ani a fost înregistrată, la nivel global, o creştere economică
permanentă, inclusiv în Africa.
186
În creştere America de Sud, care anul trecut a trimis cei mai
puţini reprezentanţi la Davos, va ocupa de data aceasta un loc
important în cadrul dezbaterilor, prezenţa la reuniune a preşedinţilor
Braziliei şi Mexicului dând o greutate aparte evenimentului. Luiz
Inazio Lula da Silva şi, respectiv, Felipe Calderon vor avea ocazia să
vorbească fiecare despre ţara lui şi despre schimbările înregistrate în
ultimul an de transformare a Americii de Sud. În timp ce polii puterii
sud-americane sunt prezenţi din fir a păr la Davos, printre participanţii
notabili aflându-se secretarul general al Organizaţiei Statelor
Americane, preşedintele Băncii Interamericane de Dezvoltare,
guvernatorul Băncilor Centrale din Mexic şi Brazilia, câteva ţări
europene, între care Spania şi Italia se înscriu, de data aceasta, pe lista
marilor absenţi, comentează agenţiile străine de presă. Dintre cei
2.400 de participanţi care se vor reuni în următoarele patru zile la
Davos, 800 sunt preşedinţi şi directori de mari companii – Eric
Schmidt de la Google, Peter Brabeck-Lemathe de la Nestle, Michael
Dell de la Dell, sau Bill Gates de la Microsoft.
(„Jurnalul Naţional”, 24 ianuarie 2007)

2. Prieteni şi duşmani ai părului


Doar 23 % dintre femei sunt mulţumite de podoaba lor capilară.
Dacă nu te numeri printre ele, e bine să ştii care sunt prietenii, dar mai
ales duşmanii părului
4 prieteni de nădejde!
Balsamul de păr – aplicat după fiecare spălare doar pe lungime
şi în strat mai mare pe vârfuri face minuni cu o condiţie: să fie ales …
cu cap (adaptat tipului de păr şi din aceeaşi gamă cu şamponul).
Masca hrănitoare – este ideal dacă o foloseşti săptămânal şi o
aplici pe firul umed, apoi înveleşti tot părul într-un prosop înmuiat în
apă caldă sau stai câteva minute sub o cască specială pe care fie ai
cumpărat-o împreună cu feonul, fie o poţi lua din orice magazin cu
accesorii capilare. Costă între 25-60 lei.
Peria cu păr natural – ştiu că este o raritate şi destul de scumpă
dar este ideală mai ales dacă părul tău este subţire sau a devenit fragil
în urma tratamentelor chimice (decolorare, suviţare, permanent).
4 duşmani de temut!
Placa de întins părul. Da…ştiu că părul tău arată minunat când
este bine întins şi fiecare şuviţă stă cum vrei tu! Dar renunţă la
perfecţiune în favoarea sănătăţii părului. Folosită zilnic sau după
fiecare spălare, placa dă părului tău (pentru scurt timp!) un aspect

187
îngrijit dar îl deteriorează încet şi sigur. Mai ales dacă o foloseşti pe
părul ud după ce ai folosit spray fixativ sau ceară modelatoare.
Bigudiurile cu arici. Sunt de acord cu tine că se aplică uşor
modelează imediat şi sunt foarte ieftine. Dar ai văzut cât păr rămâne
pe ele indiferent cât de uşor le scoţi? Ia înlocuieşte-le cu cele din
burete! Ţine-le 10 minute în plus şi vei vedea că modelează la fel de
bine şi-ţi rămân şi firele la locul lor.
Feonul. Face parte din inamicii părului doar dacă îl foloseşti des,
pe părul foarte ud, îl ţii foarte aproape de fir şi-l fixezi la căldură
maximă. E normal să vrei să-ţi usuci părul cât mai repede dar nu e
„obligatoriu” să-l şi arzi!
Elasticele şi agrafele dure. Sunt ideale pentru coafurile
sofisticate şi la fel de eficiente la rupt firele de păr. Cele mai bune sunt
elasticele groase, învelite în bumbac, satin sau mătase. Alunecă mai
bine pe păr şi nu-l rup. Cât despre agrafe şi ace de coc, foloseşte-le pe
cele de plastic, nu de tablă. Sunt şi mai frumos colorate!
(„Unica”, 2 noiembrie 2006)

3. Cele şapte minuni ale lumii moderne

Pentru a stimula dialogul dintre civilizaţii şi respectul cultural


reciproc, un grup de intelectuali elveţieni, în frunte cu cineastul
Bernard Weber, au luat în anul 2001 o iniţiativă lăudabilă: desemnarea
celor mai reprezentative construcţii şi edificii realizate, de-a lungul
mileniilor, de către pământeni. Iniţial, ideea s-a bucurat de un succes
limitat, cu atât mai mult cu cât reprezentanţii UNESCO au ezitat să se
implice, motivând că un astfel de sondaj nu este nici democratic, nici
ştiinţific.În opinia lor, împărtăşită de multe somităţi politice şi
culturale, inedita competiţie a focalizat atenţia asupra monumentelor
celebre, ducând la neglijarea în continuare a unor situri arheologice de
mare valoare şi care se afla într-adevar în pericol de a fi distruse
pentru totdeauna, inclusiv a unor monumente incluse deja în
patrimoniul cultural mondial, cum ar fi superbul templu de la Angkor,
din Cambodgia.
Dar, pe măsura trecerii timpului şi a implicării a tot mai multor
personalităţi culturale, ştiinţifice, politice şi chiar sportive, ea a
devenit o veritabilă competiţie mondială, stimulând respectul şi
aprecierea pentru capacitatea creatoare a strămoşilor şi dorinţa de a
păstra valoroasa moştenire artistică transmisă de aceştia. Statisticile
arată că în final peste o sută de milioane de oameni au votat, fie prin
mesaje SMS, fie prin intermediul Internetului, pentru desemnarea
celor şapte noi minuni ale lumii. În cadrul unei ceremonii
188
impresionante, desfăşurate sâmbătă pe stadionul Da Luz, din capitala
portugheză Lisabona, monumentele încadrate printre „cele şapte
minuni", din punctul de vedere al lumii moderne, au fost anunţate de
personalităţi precum fostul astronaut Neil Armstrong, actorii Ben
Kingsley şi Hilarry Swank sau fotbalistul Cristiano Ronaldo. O mare
parte din încasările ceremoniei vor fi donate pentru restaurarea
monumentelor.
Marele Zid şi-a tras partea leului
Cum poate era şi firesc, data fiind ponderea votanţilor, din cele
21 de edificii rămase în „finală", cele mai multe voturi a întrunit
Marele Zid Chinezesc. Giganticul monument, singura creaţie
artificială care, dacă nu se vede din Lună, cel puţin poate fi observată,
precum, nicio altă construcţie umană, de la mii de kilometri înălţime, a
fost votat de zeci de milioane de chinezi, la îndemnul autorităţilor din
ţara lor.
„Am ratat o şansă acum 2000 de ani, când grecii au ales cele
şapte minuni ale lumii. Ar fi regretabil să o mai ratăm înca o dată", a
declarat un oficial chinez, de la Academia Marelui Zid din Beijing.
Uriaşul zid, ce se întinde de-a lungul a aproape 7000 kilometri, de la
estul la vestul Chinei, între oraşele Shanhaiguan şi Jyayuguan, a fost
conceput, în urmă cu mii de ani, ca o pavăză împotriva triburilor
migratoare care ameninţau stabilitatea regatului chinez. Construcţia lui
a durat aproape două mii de ani, din 218 i.Hr. şi până pe la 1600 d.Hr.
Monumentul, foarte bine conservat datorită preocupării arătate în acest
sens de către guvernul de la Beijing, a fost inclus pe lista
Patrimoniului Cultural Mondial, alcătuită de UNESCO, în 1987.
Chichen-Itza
Numită de conchistadorii spanioli „Castillo", piramida ce se
înalţă în mijlocul cetăţii maya de la Chichen-Itza a fost construită pe la
800 d.Hr., ca un locaş de cult, considerându-se că ar fi locul unde
sălăşluiesc zeii. La echinocţiul de primăvară, zidurile luminate de
Soarele ajuns la apus formau o umbră ce aducea cu silueta unui şarpe,
care cobora treptele laturii de nord a construcţiei. Pentru popoarele
amerindiene, aceasta era reprezentarea zeului civilizator Quetzalcoatl
(„şarpele cu pene"), despre care vechile legende susţineau că se va
întoarce cândva la poporul său - motiv pentru care „oamenii albi" ai
lui Cortez au fost atât de bine primiţi în America Centrala, fiind
consideraţi trimişi ai zeului.
Statuia lui Iisus din Brazilia
Înaugurată în anul 1931, statuia care-l reprezintă pe Mântuitorul
Hristos cu braţele întinse, binecuvântând parcă metropola braziliana
Rio de Janeiro, se afla pe vârful muntelui Corcovado, la 710 metri
189
deasupra nivelului mării. Arhitectul Carlos Oswald a înălţat, folosind
cele mai moderne tehnici ale timpului, o veritabilă capodoperă, statuia
înaltă de 38 de metri devenind, de atunci, un simbol al oraşului.
Macchu Picchu
Mărturie elocventă a geniului incaş, cetatea de la Macchu Picchu
a stat, după cucerirea Imperiului incaş de către Pizzaro, vreme de
secole ascunsă în junglă. Abia în primii ani ai secolului trecut,
americanul Hiram Bingham o descoperă, cu totul întâmplător, pe când
căuta legendarul „oraş al Soarelui", despre care vorbeau tradiţiile
locale. Construit din dale uriaşe, pe culmile andine, oraşul nu
încetează să-i uimească în egală măsură pe arheologi şi turişti. Nimeni
nu ştie cum a putut fi ridicat, la o altitudine de aproape 3000 de metri,
acest oraş, plin de edificii religioase (se crede că era un imens
complex religios, populat de preotese fecioare, dedicate cultului
Soarelui), cu atât mai mult cu cât incaşii nu cunoşteau roata şi nu
aveau nici atelaje, nici animale de tracţiune - caii au fost aduşi abia de
conchistadori.
Mausoleul Taj Mahal
Milioane de turişti vizitează anual templul de la Taj Mahal, un
locaş sacru construit nu pentru o zeitate, ci pentru o femeie. La
moartea iubitei sale soţii, Mumtaz Mahal, împăratul mogul Khurram a
fost atât de îndurerat încât a hotărât să-i adăpostească trupul
neînsufleţit într-un templu mai frumos decât cele dedicate zeilor. Zeci
de mii de lucrători, aduşi nu doar din India, ci şi din China şi Persia,
au muncit timp de 22 de ani la făurirea celui mai celebru monument
funerar din toate timpurile, pe lângă care păleşte şi mormântul regelui
antic Mausol, una dintre cele şapte minuni ale lumii. Acoperişurile
templului sunt suflate cu aur, pereţii sunt bătuţi cu pietre preţioase,
interioarele împodobite cu minunate statui de aur şi fildeş. Din păcate,
la ora actuală templul se află într-o accentuată stare de degradare, din
pricina poluării masive.
Colloseumul din Roma
Denumirea acestui monumental amfiteatru, cel mai mare din
lumea antică, a fost inspirată de statuia gigantică a lui Nero, numită
Colossus, aflată cândva pe aceste locuri, alături de un lac artificial,
Stagnis Neronis şi de un palat aproape la fel de vast ca şi Casa
Poporului din Bucureşti, Domus Aurea toate construite de acelaşi
exuberant împărat-artist. Începută sub Vespasian, construcţia a
necesitat aproape zece ani de muncă intensă, fiind inaugurată abia în
anul 80 de către fiul acestuia, Titus. Festivităţile inaugurale au inclus
lupte de fiare sălbatice şi gladiatori, spectacole şi diverse concursuri,
oferite neîntrerupt plebei romane, timp de o sută de zile. Colloseumul
190
este cel mai vizitat monument arhitectonic al Italiei, însă suferă şi o
degradare lentă dar inexorabilă, mai ales din cauza gazelor de
eşapament şi altor noxe toxice.
Ruinele de la Petra
În antichitate, Petra era unul dintre cele mai puternice centre
comerciale din Orient, rivalizând cu Damascul şi Bagdadul. Capitală a
regatului nabatenilor, despre existenţa lui nu s-a mai ştiut nimic în
Europa şi abia în anul 1812, călătorul elveţian Ludwig Burckhardt
descoperă ruinele, din piatră trandafirie, perfect conservate, ale
aşezării antice. Inclus în patrimoniul UNESCO, oraşul, cu giganticele
sale temple închinate zeităţilor păgâne şi cu ingeniosul sistem de
apeducte (creaţie a romanilor care au făcut, la rândul lor, din
străvechea aşezare nabateană, o perlă a Orientului), s-a bucurat de
ocrotirea regilor iordanieni şi la ora actuală el este, alături de Lepcis
Magna, cel mai bine păstrat dintre oraşele romane de odinioară.
(„Magazin”, 11 iulie 2007)

GRAMMATICA

MODO PARTICIPIO
Il participio partecipa alle caratteristiche del verbo e del nome: è
l’unica forma verbale che varia per genere oltre che per numero.
Il participio ha due tempi, il presente e il passato:
amante (presente)
amato (passato)
Ha una forma per il singolare e una forma per il plurale:

PARTICIPIO PRESENTE PARTICIPIO PASSATO


Amante amato /a
(singolare, masch. e femm.) (singolare, masch. e femm.)
amanti amati/e
(plurale, masch. e femm.) (plurale, masch. e femm.)
Il participio presente è usato raramente come verbo. Molto
spesso è usato in funzione di aggettivo o nome:
Ho letto un articolo riguardante la situazione economica del
paese. (verbo)
Lucia è attraente. (aggettivo)
L’insegnante era molto preparato. (nome)
Il participio passato si usa:
191
- da solo come participio assoluto:
Ricevuta la mail, Anna ha cominciato a ridere.
Finiti i soldi, tornò a casa.
- nei tempi composti (con gli ausiliari essere e avere) e nella
forma passiva:
Ho cantato.
Sei tornato tardi?
La porta è stata aperta da Luigi
- come aggettivo:
Non lasciare la finestra aperta.
- come sostantivo:
Non abbiamo trovato l’uscita.
Il participio passato concorda in genere e numero:
- quando è preceduto dal verbo essere:
Martina è andata via.
Loro sono partiti presto.
- quando ha valore di aggettivo:
È una donna sposata.
- quando è preceduto dalle particelle pronominali lo, la, li, le,
in funzione di complemento oggetto:
L’ho vista ieri.
L’ho visto ieri.
Li ho visti ieri.
Le ho viste ieri.

ESERCIZI:
I. Metti i verbi in corsivo al participio presente:
1. Sulla parete c’era un quadro raffigurare un suo avo.
2. L’insegnante ha tenuto una lunga lezione terminare con il
consiglio di leggere „I promessi sposi”.
3. Mi ha spedito un pacco contenere dei documenti preziosi.
4. I concorrenti aspirare a questo lavoro devono sostenere un
test molto serio.
5. La pioggia battere sui vetri, mi faceva molta paura.

II. Metti il verbo fra parentesi al participio passato, facendo attenzione


alla concordanza:
192
1. Con questo argomento ha (difendere) ... se stesso, ma non
gli altri.
2. Ho (passare) ... momenti difficili, dopo la morte del padre.
3. Federico ha (imbiancare) ... il soggiorno.
4. Tu e Valeria avete (incontrare) ... una vecchia amica.
5. Valerio è (scendere) ... in cantina a prendere il vino.
6. Francesca è (nascere) ... a Roma nel 1999.
7. Noi siamo (ritornare) ... a casa tardi.
8. L'incidente è (succedere) ...sull'autostrada.
9. Maria e Cinzia sono (andare) ... al cinema.
10. Sabato scorso Luciano e Michele sono (uscire) ... con gli
amici.
III. Indica il participio presente dei seguenti verbi:
1. affascinare
2. indicare
3. assistere
4. interessare
5. convivere
6. partecipare
7. provenire
8. impressionare
9. ubbidire
10. principiare
IV. Indica che valore (nome, aggettivo, verbo) hanno i seguenti
participi presenti:

1. La cantante comincia un torneo in tutta l’Italia la settimana


prossima.
2. Al convegno ho incontrato persone molto interessanti.
3. I condomini aderenti all’iniziativa devono presentarsi in
Comune.
4. La nonna paziente ha aiutato Luigi a finire i compiti.
5. Il dirigente della ditta ha licenziato tre capiturno.
6. All’incrocio c’era un cartello indicante a sinistra.
7. Ho comprato una tv proveniente dalla Germania.
8. Gli amanti del calcio sono contenti del nuovo programma
televisivo dedicato a loro.
9. Ho buttato la scatola contenente i quaderni vecchi.
10. L’insegnante d’italiano non ci permette di arrivare in ritardo.
193
UNITÀ 10

IL LINGUAGGIO DELLA PUBBLICITÀ

Il linguaggio della pubblicità costituisce un sottocodice artificiale, e


ristretto, con caratteristiche ben definite. Non è fatto per dialogare, ma per
inviare messaggi, ora suadenti ora imperiosi. Svolge sostanzialmente una
sola funzione: quella di persuadere a fare qualche cosa, solitamente ad
acquistare un prodotto. È anche un linguaggio composito, perché unisce
alla parola, a seconda del canale usato per trasmettere il messaggio
(giornale, manifesto, rivista, radio, televisione), anche l'immagine, ferma
o in movimento, e il suono, quindi la sua forza di suggestione ne risulta
moltiplicata. Il linguaggio pubblicitario, per far colpo e rimanere
impresso negli occhi e nelle orecchie, deve essere originale, di effetto,
ricco di suggestioni linguistiche: è necessario pertanto che sia libero non
solo dalle regole grammaticali e sintattiche, ma anche dal lessico normale.
Le sue caratteristiche più evidenti sono:
- la frase ridotta agli elementi essenziali con un semplice
accostamento di vocaboli: offerta grangusto, lana sport, ecc. Senza
preposizioni: forza-vapore 'la forza del vapre', pianeta moda 'il pianeta
della moda', tappeto-auto 'tappeto per auto', ecc. Senza congiunzioni:
caldosecco 'caldo e secco', tessuto-freschezza 'tessuto che dà freschezza';
- il composto verbo + aggettivo in funzione avverbiale:
filmafacile, lavapulito, tritasvelto, sorride giovane;
- il composto verbo + nome: ruba immagine (macchina
fotografica), salva potenza (benzina), stacca pensieri (aperitivo)., corre
Agip;
- giochi di parole: un costume d'amare (= DA MARE),VETRIL,
il puliziotto di casa (accostamento pulizia/poliziotto);
- comparativi e superlativi ottenuti:
- con ripetizioni: (il caffè-caffè, lo spalma-spalma);
- con grande e tutto: (granlatte 'biscotto', tuttaluce 'cera da
pavimenti', tuttapolpa 'pomodori in scatola');
- con i prefissi e prefissoidi super-, iper-, extra-, doppio-,
auto-, ital-, bio- (biologico): supersbiancante, superbrodo,
superpannolino; ipercongelante, ipermercato; extrabianco, extraforte; ul-
trabrait, ultraresistenti; doppiobrodo, doppiovelo; autopulente,
autoabbronzante; italpasta; bioattivo, biodelicato;

194
- l'uso di certi suffissoidi: -flex per indicare flessibilità (Ondaflex,
Permaflex, e anche Flexilan); -lux per indicare lucentezza, luminosità
(Ducolux, Elettrolux); tex- per denominare tessuti (lastex, raiontex), -mat
e -matic per indicare automatismo (Lavamat, Spandimatic, Sicurmatic); -
get = a gettone (Lavaget);
- l’uso di neologismi coniati di norma sulla base di strutture,
morfemi e lessemi già noti nell’uso:
- aggettivi (amarevole, di un amaro aperitivo);
- verbi ( cioccolarsi, yoghiamo?);
- avverbi (aperitivolissimevolmente);
- l’uso di neoformazioni su modelli già in uso (aspirapolvere,
cassapanca): i pannolini aiutamamma, il coperchio salvaroma;
- il ricorso gratuito e indiscriminato a forestierismi: (barman,
club, comfort, hobby, surf, coupé, dépliant, fashion, gaffe, griffe,
maquillage, partner, relax, ecc.);
- ripetizione di suoni iniziali in parole consecutive: (Cin cin ...
Cinzano!; Sì..., Sì... Singer).

Allo scopo di persuadere la pubblicità usa, sia sul piano della


struttura del messaggio pubblicitario sia su quello simbolico, forme
retoriche classiche.
- forme ellittiche di argomentazione: nello slogan, ad esempio:
È un Whirlpool, è sottinteso che «tutti i prodotti Whirlpool sono di
qualità» sia la conclusione «Anche questo è un prodotto di qualità»;
- parallelismi e antitesi, come negli esempi che seguono: Più lo
mandi giù, più ti tira su! (Caffè Lavazza), Sorridi allo stress della tua
pelle (crema per il viso Nivea);
- strutture iterative, come in slogan di questo tipo: Quando ti
ritrovi con gli amici di sempre; quando gli altri ospiti se ne sono andati,
quando è un giorno come gli altri, quando ci sono un sacco di cose da
raccontarsi, quando ti accorgi com 'è la vita, quando ... (campagna per la
valorizzazione del vino);
- allitterazioni, paronomasie, rime, che in genere mettono in
evidenza il nome del prodotto pubblicizzato: Fieri di Firestone, Addio
grigeria, benvenuta biancheria!, Krazy Krazy Krazy Krizia, Sogni belli
con espresso Bonomelli, Mi sveglio al mattino / in pigiama e ciabatte /
acchiappo il frollino / e lo sbatto nel latte;
- onomatopee: croccate le patatine San Carlo;
- similitudini: Lo yogurt come lo vorrei io (Fattoria scaldasole),
Megara parfum. Indimenticabile come te;
- iperbole: Una pizza è più pizza con Coca Cola;

195
- metonimia (si nomina il produttore per il prodotto): Un
Ramazzotti fa sempre bene!
- sinestesia: panino robusto; fresca seduzione; gusto morbido;
sapore alto; energia pulita;
- metafore: Nuovo Opel Vivaro – Il tuo biglietto da visita su
ruote, Geox, la scarpa che respira, Alpenliebe, la carezza che sa di latte
(caramella).
Sul piano strettamente linguistico, gli studi sulla pubblicità hanno
messo in evidenza la particolare trasgressività della sua lingua, che per
colpire il destinatario deforma o viola le regole della lingua standard.
Per quanto riguarda la dimensione sintattica spesso vi può essere:
- la presenza di forme imperative del tipo: Disseta la tua pelle
(Biotherm Homme); Allena la tua voglia di sport (orologi Oregon
Scientific);
- la presenza di forme interrogative: Gli dareste un latte
qualsiasi? Parmalat latte, con amore, Riuscite a immaginare una dolcezza
più grande? (prosciutto di Parma);
- le frasi nominali: Per capelli da sogno Proxen il salvacapelli;
Dorothy Gray. La bellezza di ogni donna;
- l'uso frequente di modi indefiniti: Volersi bene, vivere meglio
(Figurella); Digestivo Antonetto. Star bene, anche con gli altri;
- l'uso di un avverbio, una congiunzione, un subordinatore in
posizione iniziale: Se con certi investimenti i tuoi interessi volano via,
mettili al sicuro (Banca Commerciale Italiana);
- l'uso della frase relativa: Chantelle è il dettaglio che fa la
differenza.

LESSICO TEMATICO
Advertising - Attività pubblicitaria relativa a beni o servizi,
tendente a incrementare la domanda da parte del pubblico;
Account Executive - Colui che all'interno di un'agenzia gestisce il
rapporto con l'azienda che ha richiesto la comunicazione pubblicitaria e
coordina il lavoro dei vari reparti dell'agenzia (creativo, media,
produzione);
Alcopy-Ad - Tipo di testo pubblicitario fatto di sole immagini;
Art Buyer - Persona incaricata di fornire alle agenzie di pubblicità
tutti gli elementi da inserire in una scenografia, dagli oggetti più singolari
a persone o animali con determinate caratteristiche;
Art Director - Direttore artistico: è il responsabile della parte
visiva della comunicazione, colui che trasforma i concetti in immagini.
Lavora sempre insieme a un copywriter;
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Audience - In senso stretto, significa "uditorio, spettatori": indica
quindi il numero di individui raggiunti da un mezzo di comunicazione au-
diovisiva;
Auditel - Indagine sull'ascolto della Tv rilevato mediante il meter,
minuto per minuto, su un campione di 2420 famiglie;
Banner - Inserzione pubblicitaria su una pagina web, costituita
generalmente da un’immagine o da un’animazione contenenti un
collegamento al sito dell’inserzionista;
Base Line - Breve frase che sintetizza il concetto espresso dal
messaggio pubblicitario. In genere è posta a conclusione dell'annuncio;
Bisogni del Consumatore - Necessità che il consumatore vuole
soddisfare e che lo spingono ad acquistare o utilizzare un prodotto o un
servizio;
Body Copy - Letteralmente "corpo del testo": è il testo in cui
consiste la parte del messaggio pubblicitario che serve a descrivere le
qualità del prodotto;
Brainstorming - Tecnica di analisi in gruppo in cui la ricerca della
soluzione di un dato problema avviene attraverso la libera esposizione di
idee e di proposte da parte di tutti i partecipanti a una riunione;
Brand Image - Immagine di marca risultante da una serie di fattori
che contribuiscono a creare una sua "personalità";
Budget - Bilancio definito da un'azienda per il proprio investimento
pubblicitario;
Copy-Ad - Tipo di annuncio pubblicitario costituito di solo testo;
Copywriter - È l'autore della parte verbale della comunicazione
che, insieme all'art director, crea il messaggio. Il suo lavoro è scrivere,
sintetizzando gli obiettivi della comunicazione pubblicitaria in poche
parole, chiare e incisive;
Creative Department - Reparto dell'agenzia pubblicitaria che si
occupa dello studio delle caratteristiche dei vari mezzi di comunicazione
(mass media) e della scelta di quelli di volta in volta più adatti al
conseguimento degli obiettivi prefissati;
Dispenser - Dispositivo di diversa forma o struttura, atto a
contenere materiale vario e a erogarlo in uno o più pezzi o a più riprese;
Gadget - oggetto accluso ad un prodotto per fini promozionali;
Flop - Insuccesso, fallimento, fiasco;
Format - La struttura grafica di un annuncio pubblicitario;
Headline - Titolo dell'annuncio pubblicitario sulla stampa,
periodica o quotidiana, come pure sull'affissione, di solito evidenziato con
caratteri differenti;

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Indagine di Mercato - Ricerca effettuata su un campione
statisticamente rappresentativo tendente a rilevare sia dati (quantitativa)
sia comportamenti o atteggiamenti (qualitativa);
Jingle - Motivo musicale già noto, o nuovo ed esclusivo, che
accompagna la pubblicità di un prodotto;
Layout - Bozzetto organico delle illustrazioni e dei testi di un
annuncio pubblicitario che rende un'idea precisa di come sarà l'annuncio
in versione definitiva;
Manifesto - Annuncio pubblicitario di grande formato destinato
all'affissione;
Marchio – Il marchio dell’azienda che produce l’oggetto o fornisce
il servizio pubblicitario;
Mass Media - Sono i "mezzi di comunicazione di massa", usati
dalla pubblicità per raggiungere larghissimi strati di popolazione. I mass
media sono costituiti da stampa, radio, televisione, cinema e affissioni
murali;
Media Planner - È colui che, in base al tipo di prodotto, di target e
di messaggio, ripartisce fra i vari mezzi di comunicazione le risorse eco-
nomiche (budget) messe a disposizione dall'azienda per la campagna
pubblicitaria;
Palinsesto - Si divide in "palinsesto programmi" e "palinsesto
pubblicitario". II primo è una scaletta giornaliera dei programmi di un
emittente; il secondo indica nome e collocazione giornaliera e oraria delle
rubriche pubblicitarie;
Pay-Off - Frase di chiusura di un messaggio pubblicitario, che
sintetizza la comunicazione dell'azienda;
Rough - Abbozzo, prima visualizzazione di un'idea;
Slogan - Breve frase che esprime in modo sintetico ed efficace un
concetto, usato nella pubblicità;
Spamming – Diffusione tramite posta elettronica di messaggi
pubblicitari o di altra natura non richiesti dai destinatari;
Spot - Annuncio pubblicitario televisivo molto breve;
Target Group - L'insieme di tutte quelle persone che si vogliono
raggiungere (target vuoi dire "bersaglio") con una campagna
pubblicitaria, con un prodotto o con un'azione promozionale;
Testimonial - Messaggio pubblicitario in cui un personaggio
famoso garantisce la bontà del prodotto reclamizzato;
Transet Advertising - Pubblicità mobile generalmente posta sui
mezzi di trasporto;
Visual - La parte illustrata di un messaggio pubblicitario.

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ESERCIZI LESSICALI:
I. Prendi una rivista o un settimanale di attualità italiani ed esamina le
pubblicità che vi compaiono. Riconosci almeno cinque caratteristiche
(sintattiche, lessicali, retoriche) tipiche della lingua della pubblicità.
II. Individua l'elemento o gli elementi linguistici su cui si gioca nei testi
pubblicitari raccolti in questo esercizio per attirare l'attenzione del
possibile consumatore:
a) 1.Mettimpiega (STIRAPANTALONI FOPPA PEDRETTI). 2. Il
dentifricio gengiprotettivo (DEFEND COMPLEX). 3. Copie perfette e ...
molto originali (FOTOCOPIATRICI HARRIS/3M). 4. L'influenza si
perde in un bicchier d'acqua (TRIAMICIN FLU). 5. Gola rossa? Tantum
verde (COLLUTTORIO TANTUM VERDE). 6. Ogni scusa è buona,
morbida e in sette gusti (CARAMELLE CON DORELLI). 7. Stirolibero
(FERRO DA STIRO IMETEC). 8. RotaDent. E vissero felici e condenti
(SPAZZOLINO DA DENTI ELETTRICO ROTA-DENT). 9. Meno
male che c'è Simplex, il telecomando che non telerompe (TELE-
COMANDI SIMPLEX). 10. Elegante come una berlina, comoda come
una station-wagon, potente come un off-road. L'imbarazzo ha una sola
scelta .(JEEP CHRYSLER).
b) 1. La Beghelli Salvalavita (DISPOSITIVO SEGNALATORE DI
FUGHE DI GAS). 2. Perché convingo? Perché son Twingo
(RENAULT). 3. Un concerto della Madonna (IMPIANTI STEREO
OKIO). 4.Party? Sì, con Ettore (SALAME ETTORE). 5. Audi 100
Avant. Il suo profilo è un saggio di estetica, ogni sua traiettoria è un
saggio di efficienza. Chi la guida è un saggio (AUDI 100). 6. Frontalini
estraibili Kenwood. La nuova tendenza della musica leggera
(AUTORADIO KENWOOD). 7.Non ci fa né caldo né freddo
(CLIMATIZZATORI TOSHIBA).Swatch. The others just watch
(OROLOGI SWATCH). 9. Non tutti gli scarafaggi si chiamano Paul,
John, George e Ringo. Non tutti gli impianti stereo si chiamano Bose
(IMPIANTI STEREO BOSE). 10. Sopra tutto Fernet Branca (AMARO
DIGESTIVO FERNET).
III. Spiega questo annuncio pubblicitario: Il giallo Mondadori. Il colore
più letto.
Cosa significa giallo in italiano?
IV. Brrr...Brancamenta. 12 mesi d’estate. In questo annuncio è stata usata
un’espressione onomatopeica. Sai dire quale rumore imita l’espressione
Brrr...?
Perché è stata usata per la pubblicità di questa bevanda?
199
V. Quali sono le figure retoriche utilizzate nei seguenti slogan
pubblicitari?
1. Yomo ti vuole bene.
2. Come una carezza ...il gusto morbido di Royalstock.
3. Amaro Ramazzoti, Milano da bere.
4. Olio sasso, crudo sul pane, crudo sui pomodori, crudo nelle
minestre.
VI. Indica per ciascuno dei seguenti nomi stranieri un equivalente in
italiano:
1. poster
2. test
3. mass media
4. stand
5. flop
6. rough

GRAMMATICA

MODO GERUNDIO
Il gerundio indica il modo di svolgersi dell’azione, in riferimento ad
un’altra azione di modo finito.
Passeggiava cantando.
Il gerundio ha due tempi, il presente e il passato:
cantando (presente)
avendo cantato (passato)
Il gerundio presente si usa per indicare che l’azione espressa
dal gerundio si è verificata contemporaneamente a quella espressa
dal verbo reggente. Può riferirsi:
• al presente: Camminando in fretta (=quando cammino) arrivo a
scuola in dieci minuti;
• al passato: Dormendo (=mentre guardavo) ti ho sentito aprire la
porta;
• al futuro: Comportandoti (=se ti comporti) così peggiorerai le
cose.
Il gerundio passato si usa per indicare che l’azione espressa dal
gerundio si è verificata prima di quella espressa dal verbo reggente:
Avendo camminato a lungo sono stanco (=prima ho camminato a
lungo, adesso sono stanco)
Il gerundio passato indica un’azione o stato anteriori a quelli del
verbo principale che può essere:
200
• al presente: Avendo parlato con lui, posso dirti cosa pensa.
• al passato: Avendo parlato con lui, ho potuto dire cosa pensava.
• al futuro: Avendo parlato con lui, potrò dire cosa pensa.
Locuzioni perifrastiche col gerundio
Le tre forme perifrastiche hanno in comune il senso della durata
dell’azione.
- stare + gerundio si usa per esprimere un'azione progressiva,
che si svolge nel momento in cui si parla:
Maria non viene al cinema perché sta studiando.
Stefano sta parlando al telefono. (in questo momento)
- andare + gerundio si usa per sottolineare che l’azione dura nel
tempo in modo progressivo e ripetitivo:
Antonio va dicendo a tutti che si sposerà.
- venire + gerundio si usa per indicare un’azione che si compie
gradualmente:
Tutti i giornali vengono divulgando notizie false sul suo conto.
ESERCIZI:
I. Indica il gerundio presente e il gerundio passato dei seguenti verbi:
arrivare, entrare, colpire, vincere, ballare, leggere, lodare, catturare,
sentire, splendere
II. All’infinito tra parentesi sostituisci la forma appropriata del gerundio:
1. Lavora (guardare) la tv.
2. (preparare) una buona cena, Teresa accontentò gli amici.
3. (leggere) la mail, Stefania scoppiò in lacrime.
4. (capire) le sue intenzioni, non parlai più con lui.
5. (spendere) di meno, riusciresti a fare una bella vacanza.
6. (rispondere) male al direttore, fu licenziato.
7. (dimostrare) una grande forza, Marcella riuscì a dimenticarlo.
8. (aprire) la scatola, Giovanni trovò i suoi vecchi dischi.
9. (sentire) un rumore forte, corsi alla finestra.
10. (studiare) di più prenderesti voti migliori agli esami.
III. Trasforma le seguenti frasi da esplicite in implicite usando il
gerundio:
1. Mentre tornavo dall’università, ha incontrato un vecchio amico.
2. Quando penso al passato, sento tanta nostalgia.
3. Mentre va in macchina, ascolta la radio.
4. Siccome sono al lavoro, non posso parlare in messenger.
5. Se esci con gli amici, ti passerà la tristezza.
201
6. Visto che stava male, è andata dal medico.
7. Mentre facevo le pulizie, mi sono ricordata di avere
appuntamento dal dentista.
8. Quando insegna, dimentica tutti i suoi problemi.
9. Se urli così, mi fai ridere.
10. Poiché sono troppo impegnata, non posso andare in piscina.
IV. Sostituisci i gerundi con le forme verbali di modo finito:
1. Essendo raffreddato non è uscito di casa tutto il fine settimana.
2. Avendo lavorato tutta la notte, Adriana si sentiva molto stanca.
3. Pur amandolo tantissimo, non lo chiamò più per l’offesa subita.
4. Pur studiando molto, prende sempre brutti voti.
5. Continuando a dormire, arrivai in ritardo al lavoro.
V. Riscrivi le frasi sostituendo la forma semplice del verbo con la
costruzione stare + gerundio.
Es.: Laura prende l’autobus.
Laura sta prendendo l’autobus.
1. Piero scriveva una lettera.
2. I bambini giocano nel parco.
3. Mia madre fa la spesa.
4. Il professore dice cose molto interessanti.
5. Noi traduciamo tutto l’articolo in tedesco.
6. Ieri mentre mangiavo è arrivata una telefonata molto
importante.

202
BIBLIOGRAFIA:

1. Albertini Stefano, Sgobbi Anna: Italiana Tematică, ed.


Niculescu, Bucureşti, 2005;
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11. Forapani Daniella: L’italiano per giuristi, Alma Edizioni,
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203
19. Săndulescu Mariana: Limba Italiană pentru afaceri, Teora,
Bucureşti, 1997
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Giunti Armanni Valentina, Pavese Renzo: L’italiano e l’Italia, Guerra
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23. Sofia Vittoria, Chiumenti Cecilia, Compagni Maurizio,
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specializate: Dicţionar explicativ poliglot de termeni comunitari:
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italiana, Zanichelli, Bologna, 2002.

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